Torna Bottiglie Aperte a Milano: "Anche qui

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Torna Bottiglie Aperte a Milano: "Anche qui
CRONACHEDIGUSTO.IT – 11 SETTEMBRE 2016
Torna Bottiglie Aperte a Milano: "Anche qui funzionano gli eventi sul
vino"
(Luca Gardini e Federico Gordini)
di Michele Pizzillo
“Non è vero che a Milano non funzionano le manifestazioni del vino. E’ una convinzione che
vogliamo sfatare e proprio con la nostra manifestazione”.
Federico Gordini, ideatore di alcuni dei più importati eventi enogastronomici milanesi, è diretto e
senza peli sulla lingua, nel presentare la quinta edizione di “Bottiglie aperte” che dall’1 al 3 ottobre
si presenterà con molte novità e, in primis, con l’obiettivo di offrire a grandi produttori e a cantine
di nicchia l’opportunità per tessere contatti importanti. Ad affiancare Gordini nella presentazione di
Bottiglie Aperte, nel bellissimo chiostro del Palazzo delle Stelline, che confina con la ricostruita
vigna di Leonardo da Vinci, un altro personaggio che oltre ad essere dotato di un palato fine, ha
pure una lingua tagliente che usa con molta frequenza quando deve subire commenti senza senso o
vedere iniziative inutili, Luca Gardini che, così, ne approfitta per criticare i tecnicismi che non
permettono di avvicinare al vino il grande pubblico dei consumatori. Insomma, Gordini-Gardini,
un’accoppiata che fra qualche settimana farà scintille intanto con un approccio che potrà essere
recepito da tutti gli appassionati di vino e, ne siamo convinti, vorranno anche dimostrare che Milano
è la capitale del vino italiano.
D’altronde è dal 2012 che Bottiglie Aperte è il luogo d’incontro privilegiato per gli operatori del
settore enologico e in particolare per i professionisti del canale horeca, che continuano a scegliere
questa manifestazione per confrontarsi sui trend vinicoli e sulle ultime novità in fatto di retail e
somministrazione. E, così, Gordini può dire che “se Verona è la capitale fieristica del vino, Milano
è però la piazza più importante dal punto di vista commerciale, barometro delle vendite e
termometro delle tendenze di consumo a livello nazionale”. Una conferma arriva da una delle più
famose aree viticole del mondo, la Champagne, visto che per la prima volta ci sarà anche un’area
dedicata allo Champagne con la partecipazione di alcune delle più importanti Maison che si sono
riunite per offrire una selezione di bottiglie veramente unica.
E, visto che l’obiettivo è quello di consolidare Milano come la più importante piazza commerciale
del vino, gli organizzatori di Bottiglie Aperte hanno deciso di affiancare al proprio lavoro di
selezione una squadra di autorevoli conoscitori del panorama vinicolo italiano (Gardini, appunto,
Andrea Grignaffini di Spirito di Vino, Enzo Vizzari direttore de Le Guide de L’Espresso, Andrea
Gabbrielli, firma del Gambero Rosso, Pierluigi Gorgoni docente di enologia alla Scuola Alma ed
Orazio Vagnozzi certamente come board Kpmg ma, soprattutto, come grande collezionista di vini).
Una fiera del vino, insomma, dove ciascun visitatore potrà costruire un percorso di degustazione
completamente customizzato e dare un voto ai vini in degustazione. Sono a disposizione dei
sommelier multilingue capaci di interfacciarsi con il pubblico italiano e straniero per raccontare le
etichette nelle loro lingue d’origine, dal russo al cinese. E, poi, non solo banchi, visto che ci saranno
una decina di Master Class e 20 degustazioni verticali dedicate ad alcune tra le più blasonate
etichette italiane; non mancheranno neppure le imperdibili Master Class ad iscrizione condotte dal
superpalato Gardini che ne approfitterà per racconterà alcuni tra i più amati vini-simbolo del
panorama italiano, degustandone in esclusiva le migliori annate.
Un capitolo molto importante è rappresentato dai riconoscimenti nazionali dedicati a chi opera nel
settore. Come gli ambitissimi “Wine Style Award” e “Wine List Award”, perfettamente in linea con
lo spirito di Bottiglie Aperte e la sua impostazione “milanese”: attenta agli aspetti della
comunicazione e del marketing da un lato e alla vendita e relazione con il cliente dall’altro. I
premiati saranno selezionati da una giuria tecnica.
Il Wine Style Award, va all’azienda con la miglior comunicazione e immagine coordinata. Dice
Gordini: “Oggi non basta fare del buon vino, bisogna anche saperlo proporre e comunicarlo in
modo accattivante. La giuria sarà composta da giornalisti fuori settore, esperti di moda,
comunicazione e design. L’anno scorso sul podio sono saliti Planeta (miglior comunicazione
social), Elvio Cogno (miglior sito web) e Vietti (miglior packaging)”.
Il Wine List Award, invece, è pensato per i locali con servizio di somministrazione e premia la
migliore carta dei vini. Il riconoscimento è aperto a tutti i ristoranti d’Italia divisi per categorie. I
concorrenti saranno giudicati da giornalisti, enologi ed esperti del settore. Nel 2015 ad aggiudicarsi
il titolo sono stati La Ciaudel Tornavento di Treiso (miglior ristorante stellato), La Pergola di Roma
(miglior grande ristorante di albergo), Locanda Mariella di Calestano (migliore trattoria
tradizionale), Enoteca dei 100 Barolo di Cologno Monzese (categoria Enotavole), Langosteria di
Milano (miglior ristorante a tema) e Wicky’s di Milano (miglior ristorante etnico).
Poi c’è la novità di un “fuori Bottiglie Aperte”. Durante la settimana della manifestazione, dal 26
settembre al 3 ottobre, infatti, saranno organizzati numerosi eventi e appuntamenti in città. Ogni
cantina sarà abbinata a un locale o a un ristorante che ospiterà i suoi vini, con tasting e
appuntamenti enogastronomici ad hoc. Si va dal singolo piatto ad un menù completo per la
ristorazione, dalle mini-verticali nelle enoteche e wine bar agli intriganti gli aperitivi ideati per il
mondo dei cocktail bar, dove saranno chiaramente protagoniste bolle e bollicine.
L’obiettivo è quello di permettere anche al pubblico dei milanesi e ai tanti turisti che visitano il
capoluogo lombardo di vivere l’evento da una diversa prospettiva, certamente non meno
appassionante, e di valorizzare le attività che si occupano del vino e della sua commercializzazione
durante tutto l’anno.
Sempre più spazio anche per i convegni e i workshop dedicati all’approfondimento di temi di
attualità vinicola. Si parlerà di lotta alla contraffazione, ma anche di family business e ricambio
generazionale all’interno delle aziende, del ruolo centrale del territorio come elemento di
rafforzamento del brand e dell’importanza del marketing.
Tra i temi centrali legati al trade c’è ovviamente anche quello del retail, dei wine bar e dei wine
corner. Oggi queste realtà sono apprezzate dalle aziende per il supporto e il ruolo di ambasciatrici
nei confronti dei loro prodotti. Saranno questi le basi su cui si svilupperà l’interessante workshop
della giornata di chiusura della manifestazione, lunedì 3 ottobre. La stessa giornata dedicata alle
bollicine organizzata con il Club Excellence dei distributori e importatori di vini e distillati che nel
chiostro del Palazzo delle Stelline porteranno i prodotti di grandi maison