Programma di sala - Fondazione Accademia Chigiana

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Programma di sala - Fondazione Accademia Chigiana
Siena
Progetto proprio della
Progetto proprio della
Istituita dal Conte Guido Chigi Saracini nel 1932
Eretta in Fondazione con Decreto Presidenziale del 17 ottobre 1961
Venerdì
6
Dicembre
Progetto proprio della
Palazzo
Chigi Saracini
ore 21
Quartetto Voce
Sarah Dayan violino
Cécile Roubin violino
Guillaume Becker viola
Lydia Shelley violoncello
Fondazione Accademia Musicale Chigiana Onlus
Via di Città, 89 - 53100 Siena
tel. 0577.22091 fax 0577.288124
www.chigiana.it | [email protected]
@Chigiana
Prossimo concerto
Venerdì 13 dicembre, Palazzo Chigi Saracini, ore 21
Beatrice Rana pianoforte
Musiche di Schumann, Skrjabin, Prokof ’ev
/FondazioneAccademiaMusicaleChigiana
con il contributo di
È vietato - anche ai sensi della Legge 22/4/1941 n. 633 introdurre in sala
registratori, videocamere, macchine fotografiche, nonché telefoni cellulari.
Beethoven
Nel 1805 il conte Andrej Razumovsky, ambasciatore dello
zar presso la corte asburgica, appassionato di musica e
violinista dilettante, invitò Beethoven a tornare sul genere
quartettistico dopo una pausa di circa otto anni. Nacquero
così tre nuovi lavori, che vennero pubblicati nel 1808 come
op. 59. La loro imponenza e la loro novità non mancarono
di suscitare critiche; la «Allgemeine musikalische Zeitung»
di Lipsia giunse a giudicarli «molto lunghi e difficili […],
profondi e composti con enorme abilità, ma generalmente
incomprensibili». L’op. 59 n. 2 è totalmente dominata da
un’ispirazione ardente e appassionata, d’impronta quasi
schumanniana. La sezione centrale dello Scherzo contiene
un Thème russe (come da richiesta di Razumovsky) che sarà
utilizzato nel Boris Godunov di Musorgskij.
Schubert
«Amico mio, non c’è nulla di buono in quest’opera. È
meglio che tu continui con i tuoi Lieder»: con queste
lapidarie parole Schuppanzig liquidò, come primo violino,
la prima esecuzione del Quartetto D. 810 avvenuta la sera
del 1 febbraio 1826 a Vienna in casa del tenore Joseph
Barth. Di ben diverso avviso furono in seguito altri amici
dell’autore, come F. Lachner che definì la composizione
«un’opera che incanta oggi tutti come una delle più
grandi creazioni del genere». Questa disparità di giudizi
sottolinea la forte misura emotiva di quella che diventerà
una delle pagine più eseguite di tutta l’opera schubertiana.
Anche la genesi dell’opera (senza dedica e quindi senza
commissione) e la modalità della prima esecuzione (privata,
in casa di un amico) riflettono la nuova concezione della
musica tipica del romanticismo, generata dal bisogno
interiore di espressione e non da una commissione. Il titolo
di questa grandiosa pagina si deve all’Andante con moto,
costituito da cinque variazioni sul tema del Lied Der Tod
und das Mädchen («La morte e la fanciulla») scritto nel 1817
su testo di Matthias Claudius.
***
PROGRAMMA
Ludwig van Beethoven
Bonn 1770 - Vienna 1827
Quartetto in mi min. op. 59 n. 2
Allegro
Molto Adagio
Allegretto
Finale (Presto)
***
Franz Schubert
Lichtenthal, Vienna 1797 - Vienna 1828
Quartetto in re min. D. 810 «La morte e la fanciulla»
Allegro
Andante con moto
Scherzo. Allegro molto
Presto
Nello spazio di pochi anni il Quartetto Voce ha vinto
numerosi premi in diversi concorsi internazionali:
Ginevra, Cremona, Vienna, Bordeaux, Graz, Londra
e Reggio Emilia. Il Voce si è imposto rapidamente sulla
scena internazionale, suonando anche con artisti di fama
internazionale come Jurij Bashmet, Michel Portal, Gary
Hoffman, Juliane Banse, Bertrand Chamayou. Su iniziativa
della Cité de la Musique di Parigi il Quartetto è stato
nominato Rising Star per la stagione 2013/14 per il circuito
ECHO (European Chamber Hall Organisation).
Sin dal debutto, nel 2004, il Quartetto è molto impegnato
nella difesa del grande repertorio per quartetto d’archi,
affidandosi anche ai consigli del Quartetto Ysaÿe, di
Guenter Pichler e Eberhard Feltz. Aperto al mondo che lo
circonda, il Quartetto Voce esegue regolarmente la musica
dei compositori di oggi; la loro curiosità lo porta anche a
sperimentare diverse forme di spettacolo: possono prestare
la loro voce a capolavori dei film muti di Murnau, Lubitsch,
Keaton, Vidor e Pabst, lavorare con artisti dal diverso
background: il musicologo Bernard Fournier, il cantante e
chitarrista -M- , il coroegrafo Thomas Lebrun, la cantante
canadese Kyrie Kristmanson. Infine, hanno molto a cuore
la trasmissione della loro esperienza ai giovani quartetti o
a quartetti di amatori.
Dalla sua fondazione nel 2004, il Quartetto Voce ha
beneficiato del supporto di molte istituzioni, come la
Fondation du Groupe Banque Populaire, l’Istituto Albeniz,
l’Accademia Villecroze e la Fondazione Charles Oulmont,
oltre che ProQuartet.
Sarah Dayan suona un violino di Stefano Scarampella
(1888). Cécile Roubin suona un violino di Francis Kuttner
(2010). Guillaume Becker suona una viola di Aymeric
Guillard (2005). Lydia Shelley un violoncello di Bernanrd
Simon Fendt (1830). Lydia Shelley è stata allieva del corso
di Quartetto d’archi tenuto dal Quartetto Alban Berg nei
corsi estivi dell’Accademia Musicale Chigiana.