1.11 Accogliere e Donare Amore

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1.11 Accogliere e Donare Amore
1.11 Accogliere e Donare l'Amore
Nella beatitudine che il mio livello spirituale allora mi consentiva, ero in una dimensione
sottile dove potevo analizzare e vivere diverse sfumature d'amore per prepararmi ad un
compito che sapevo avrei dovuto affrontare presto.
Era l'Amore sulla Terra che mi inquietava maggiormente perche', pur essendo ritornato in
diverse forme e modalita' in quel contesto, esso li' mi sfuggiva sempre, non si faceva
comprendere perche' Amore non e' solo accogliere ma soprattutto donare ma per far questo
era necessario sapere come espanderlo, conoscere i suoi particolari aspetti altrimenti il dono
non veniva ne' compreso ne' accettato.
Non mi sentivo quindi preparato, quando all'improvviso ricevetti quella chiamata che
presagivo.
La voce dell'Onnipresente mi parlo' proprio dell'Amore, avvolgendomi in una luce soffusa e
mi ricordo che fu cosi' dolce che abbandonai ogni mia domanda e perplessita', lasciandomi
cullare, percependo, anche se ancora in modo confuso, che e' proprio l'abbandono il portale
dell'Amore, che solo se ci si lascia andare, cioe' lasciando andare se' stessi, si puo' accedere
ad esso, custodirlo nel proprio cuore e poi permettere che sia esso a fluire, senza comando,
senza costrizioni.
"Amato Figlio che stai cercando di comprendere l'Amore, ti propongo un'interessante
opportunita' in cui potrai realizzare proprio cio' che desideri: accogliere l'Amore ed
abbandonarti ad esso, per lasciarlo fluire in tutti i cuori che chiamano.
Non sara' un compito facile e potrai anche percorrere delle zone oscure di te stesso ma se
avrai fede ed amerai l'Amore soltanto, lo porterai a compimento in modo perfetto; so che
non ti senti pronto ma ti assicuro che l'Amore non richiede nessuna preparazione o
comprensione della mente perche' sboccia solo nell'intuizione del cuore.
Avrai modo di conoscere un Mio caro Figlio che lascera' un importante messaggio che deve
essere raccolto e trasmesso e tu potresti lavorare proprio a questo; vorresti quindi ritornare
sulla Terra per Me, per aiutarMi a realizzare questo Piano?"
Mi sentii avvolgere da tante immagini, visioni al di la' del tempo e poi vidi degli occhi
azzurri che mi accolsero nelle loro profondita'.
"Ti aspetto, ti aspetto! Vieni!"
Mi ricordo che dissi di si' e che mi risvegliai in un paesino del Medio Oriente la cui vita
troppo semplice e misera, mi rendeva infelice e cosi' lasciai da giovane il luogo natio, alla
ricerca della Verita': mi chiamavo Maria Maddalena, perche' originaria di Magdala.
Era insolito in cui tempi essere viandante per una donna ma io ero una pellegrina di Dio,
alla Sua ricerca e questo mio stato d'animo trapelava e mi proteggeva da ogni insidia poiche'
tutti avevano rispetto nei miei confronti.
Sentivo che ero sulla Terra per un compito molto preciso che dovevo comprendere a fondo e
sapevo che ero guidata, dovevo solo essere attenta e pura per ascoltare impercettibili segni e
chiamate e per sapere dove recarmi.
Sviluppavo dentro di me una fede sempre piu' grande che mi faceva dimorare nella certezza
che non avrei potuto sbagliare, che presto avrei trovato cio' che cercavo; viaggiavo con la
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gioia nel cuore, leggeri e sicuri erano i miei passi, nelle polverose strade di quei tempi
lontani e donavo spesso sorrisi, sopratutto alle giovani donne con i loro bimbi.
Sapevo cantare bene, e cantavo lodi al signore, e cosi' mi trovai spesso a creare cori
improvvisati che univano menti e cuori nella semplice gioia che deriva dal comprendere che
in realta' l'umanita' e' bella, dolce e piu' vicino a Dio di quanto possa credere.
Vissi cosi' per un po' , non mi ricordo per quanto, perche' mi sentivo al di la' del tempo degli
uomini, in un luogo interiore particolare dove tutto era bello e dove mi sentivo avvolta ed
amata, sicura che mai nulla mi potesse mancare, come i fiori di campo e gli uccelli del
bosco hanno tutto cio' che serve a loro.
Sentivo che mi dovevo recare verso il mare ed all'improvviso sentii una grande gioia, come
stessi per trovare cio' che cercavo da tempo, cio' che avrebbe dato una svolta alla mia vita;
non sapevo cosa potesse essere, ma mi sembrava di rispondere ad un richiamo che aveva
lontane radici nel mio cuore.
Cosi' un giorno Lo vidi e seppi che il mio vagabondaggio era per il momento finito; era la'
sulla spiaggia e parlava ad un gruppo di persone.
Mi avvicinai lentamente ma con passo sicuro, fino a che mi apparvero i Suoi occhi blu
profondo ed io sentii di nuovo la Voce che diceva:
"Ti aspetto, ti aspetto! Vieni!"
Era evidente che ero attesa, poiche' Egli mi sorrise, mi invito' a sedermi tra loro e le persone
mi accolsero con familiarita', come se ci conoscessimo da sempre.
Ascoltavo le Sue parole in silenzio e mi lasciavo trasportare da esse verso diverse
profondita' di significato e molte intuizioni sull'amore affioravano alla mia consapevolezza
perche' quella persona, Gesu' si chiamava, irradiava amore e donava amore anche quando
non ne parlava direttamente.
Cosi' fui una delle Sue discepole e Lo accompagnai ovunque andasse; mi ricordo che era
molto amorevole con noi, come se fossimo Suoi figli ed avevamo tutti la sensazione che
fossimo stati con Lui da sempre, che ognuno di noi doveva avere un ruolo chiaro e preciso
in quel Portale di Tempo in cui ci eravamo trovati.
Il Suo modo di istruirci era molto particolare: ci narrava delle storie che dovevamo
interiorizzare attraverso meditazioni ed analisi fino a che il loro profondo significato ci
appariva poco per volta perche' si manifestava su moltepici livelli che potevamo cogliere a
seconda del nostro personale sviluppo spirituale.
Cosi' capitava che ognuno di noi vedesse diversi aspetti e capisse particolari verita': quando
ci confrontavamo con Lui ci svelava altri particolari su cui riflettere per farci cosi'
progredire.
Indipendentemente da quanto potevamo intuire o meno, ci ricordava sempre che Lui era
solo un ponte che ci aiutava a raggiungere il Portale dell'Amore che solo nei nostri cuori si
poteva dischiudere e che solo attraverso l'Amore avremmo potuto trovare Dio.
Spesso a sera, chiedeva ad ognuno di noi se avevamo espanso il nostro amore piu' del
giorno precedente, se eravamo riusciti ad amare con piu' intensita' e spesso io mi accorgevo
di quanto ero stata distratta, di quanto poco avessi coltivato quell'amore ma Lui non voleva
scoraggiarci e ci diceva:
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"Miei cari, non vi preoccupate! Dio e' felice dei vostri sforzi e vi ama tanto!" e ci sorrideva,
donandoci una grande pace.
Tutti i Suoi racconti erano volti a farci conoscere diversi aspetti dell'amore ed
interiorizzandoli costantemente e grazie alla Sua presenza che ci avvolgeva di energie,
ognuno di noi, a seconda delle sue capacita', progrediva sempre di piu'.
Gesu' faceva poi un Suo percorso personale che forse qualcuno intuiva ma era evidente che
il Suo compito andava ben oltre gli insegnamenti che poteva impartire alle folle sempre piu'
numerose o al nostro gruppo ristretto; era per me chiaro che ci stava risvegliando per
portarci al Suo livello affinche' potessimo poi risvegliare altre persone per far loro trovare
Dio come Lui stava facendo con noi.
In ogni caso sentivo che tutti noi ci impegnavamo al massimo delle nostre capacita' per
essere all'altezza degli insegnamenti che stavamo ricevendo e che non eravamo mai tristi,
perche' Egli sapeva accompagnarci nella nostra disciplina individuale, con delicatezza,
facendoci comprendere con la Sua testimonianza che Amore, Gioia e Dio sono indissolubili.
Quanti momenti bellissimi abbiamo passato insieme, in Sua compagnia a contatto con la
natura, dormendo sotto le stelle nelle fresche giornate di primavera oppure in capanni
improvvisati durante le stagioni piu' fredde!
Ci ricordava che Dio e' ovunque e che e' piu' facile scoprirLo attraverso una vita semplice
ed essenziale in cui l'occhio interiore e' piu' facilmente diretto all'interno piuttosto che in una
vita dove le molte ricchezze possono distrarre ma non diceva mai di disprezzare
l'abbondanza, vedendola come un ostacolo per il progresso spirituale ma di considerarla
come uno strumento, un'occasione per avvicinarsi a Dio in modo diverso, attraverso la
condivisione, il servizio perche' chi ha di piu' ha piu' possibilita' di fare del bene.
Ci stava insegnando ad espandere l'amore in noi e ci suggeriva anche come donarlo
dicendoci spesso:
"Quando vi sentite traboccanti d'amore, lasciatelo fluire, non trattenetelo! Offritelo a tutto
cio' che vi circonda e notate come esso lo accoglie con gioia!
Osservate come la Natura vi risponde, guidando i vostri passi affinche' non inciampiate,
come vi faccia sentire i suoi profumi in modo piu' intenso, come quelli di questi fiori di
mandorlo, come vi faccia trovare selvatici frutti gustosi che aspettano solo di essere colti
da voi e come tutte le persone diventano gentili nei vostri confronti e vi sorridano! E' Dio
che e' premuroso con voi attraverso tutto questo e vi dice che siete in Lui!"
Ci fece molto riflettere anche sulle relazioni tra colpa, amore e perdono e mi ricordo che
cosi' ci istruiva, a tal proprosito:
"Si possono commettere delle ingiustizie e subire delle ingiustizie; nel primo caso e'
importante riconoscere le proprie colpe e chiedere perdono e nel secondo caso e' essenziale
perdonare; in entrambi i casi ci si avvicina al portale dell'amore ma per poterlo varcare e'
necessario andare oltre dimenticando totalmente sia il torto commesso che quello subito e
solo allora si potra' essere nel Cuore di Dio, al di la' della colpa, del pentimento e del
perdono.
Ricordatevi che agli occhi del Padre Celeste, siamo tutti Suoi figli di luce e che e' solo
l'ignoranza che ci oscura, che ci fa essere come in realta' non siamo perche' noi tutti siamo
fatti a Sua somiglianza quindi tutti siamo Gioia, Amore e Suprema Consapevolezza senza
fine!"
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Un giorno, mentre diceva che "Non esiste amore piu' grande di quello che da' la Sua Vita
per i suoi amici, per offrirla a Dio" alcuni di noi intuirono il percorso che il nostro Maestro
doveva fare, la testimonianza che avrebbe offerto!
Ci aveva piu' volte detto che i Maestri si facevano sempre carico del karma negativo dei
propri discepoli affinche' potessero progredire piu' velocemente e che Lui considerava come
Suoi discepoli tutti perche' tutti siamo Suoi figli e ci insegnava, cosa che per allora era
inconsueta, il rispetto verso gli animali e verso ogni aspetto della Natura.
"Dio si adorna con la Natura ed il Suo Spirito puro si manifesta in tutti gli animali:
ricordatevi quindi che essi sono sacri e che vanno rispettati, amati e trattati con
gratitudine!"
Compresi quindi che si sarebbe sacrificato per tutti noi, soprattutto per coloro che erano
maggiormente nell'oscurita' ed all'improvviso mi fu chiara la trama del Suo percorso; diceva
sempre che il "Regno di Dio e' dentro di noi e non si puo' andare al Padre se non attraverso
di me" ma ci aveva fatto capire che 'me' non significava la Sua persona fisica ma la
dimensione di coscienza in cui dimorava, quella stessa verso cui accompagnava ognuno di
noi, la dimensione di coscienza dell'Amore Cosmico in cui Egli sempre dimorava e mi fu
chiaro che queste parole sarebbero state male accolte dagli spiacevoli sacerdoti che
interpretavano tutto alla lettera perche' avevano la mente ristretta ed il cuore serrato.
Cosi' si stava preparando quella trama di sogno in cui ognuno avrebbe fatto la Sua parte!
L'intuizione si sviluppava sempre di piu' in me ed incominciai a notare alcuni particolari che
solo allora mi parvero evidenti: Gesu' che faceva attenzione a trattarci tutti allo stesso modo,
senza preferire uno all'altro, si comportava in modo particolarmente affettuoso con Giuda,
persona molto silenziosa, di poche parole che non si metteva mai in mostra ma che ci dava
l'impressione di essere molto piu' avanti di tutti noi, di avere gia' realizzato da tempo quella
dimensione di coscienza in cui Gesu' dimorava.
Non era mai presuntuoso ma nella sua umilta', quando alcuni di noi gli facevano delle
domande, rispondeva sempre in modo cortese ed estremamente saggio, in modo da aiutarci
a capire e superare gli ostacoli e sempre piu' spesso i suoi occhi si incontravano con quelli
blu profondi del Maestro ed io percepivo che stavano comunicando tra loro in modo sottile e
che tra loro due c'era un'intesa perfetta.
Ebbi la conferma di questo l'ultima notte che Gesu' passo' con noi, in un profumato bosco di
ulivi; avevamo cenato insieme e passato una bella serata in compagnia e poi Lui ci invito' a
meditare, per entrare profondamente in comunione con Dio e molti di noi si
addormentarono ma io no, ebbi la benedizione di entrare in meditazione profonda, di sentire
in ogni parte di me l'Amore che arrivava e fluiva, in una danza senza fine e sentii Giuda e
Gesu' volare verso le vette piu' alte dello Spirito.
Per questo quando, la mattina seguente, Giuda saluto' Gesu' con un bacio e poi si allontano',
mi venne da piangere, perche' avevo capito che il Suo compimento si sarebbe presto
realizzato e che ognuno di noi avrebbe dovuto proseguire sul Suo sentiero.
Poi tutto mi sembro' un sogno, Lui che portava la croce, io che Lo seguivo e che infine,
quando fu crocifisso, rimasi ai Suoi piedi, insieme a Sua mamma e Sua zia; mi ricordo che
era sparito ogni suono terreno ed io mi sentivo avvolta in un silenzio perfetto che mi donava
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una grande pace e, nonostante la tristezza del momento, percepii con chiarezza quando il
Suo Spirito lascio' il corpo fisico, volando da Dio.
Un soldato dal sorriso cosi' dolce, ci aiuto' a deporLo nel bianco telo che avevamo portato e
ci permise di cospargerLo di unguenti profumati ma non ci fu permesso di deporLo nel
sepolcro: potemmo solo seguire i soldati fino dove lo stavano seppellendo.
Nei giorni subito seguenti, ognuno di noi discepoli fece il proprio percorso personale e
solitario e non ci incontrammo; io ad un certo punto sentii il desiderio di recarmi la', al
sepolcro, che era dentro una grotta, per meditare li' vicino.
Quando fui vicina al luogo, vidi una grande luce ed in mezzo ad essa Gesu', vestito di
bianco con il viso radioso!
Mi sorrise ed io l'abbracciai, cercando di trattenerLo ma Lui mi disse di lasciarLo andare
ora, ma che sarebbe presto tornato e di dire questo a tutti i Suoi discepoli.
Lo vidi quindi sparire nella grande luce e poi tutto fu silenzio.
Ritorno' e tutti Lo videro, fino a che, quando fu sicuro che eravamo pronti, torno' a casa, dal
nostro Padre Celeste.
Da allora ognuno di noi ebbe visioni, percezioni e la nostra intuizione si amplio' fino a
vedere non solo il nostro percorso ma quello del Suo messaggio, attraverso le onde del
tempo ed io mi sentii ai confini tra la consapevolezza umana e la consapevolezza divina e
poco per volta attraversai anche questa linea e mi ritrovai nella Cosmica Coscienza d'Amore
dove ritrovai tutti i Suoi cari discepoli che, anche se in modo diverso, erano arrivati proprio
li', dove Gesu' voleva che arrivassimo.
Ora dovevamo continuare cio' che Egli aveva iniziato.
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