regolamento per l`istituzione e funzionamento della consulta
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regolamento per l`istituzione e funzionamento della consulta
Comune di MAIOLATI SPONTINI REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA POPOLARE DEL COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI (Approvato con delibera di C.C. n. 38 del 30/05/2016) REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA POPOLARE DEL COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI Art. 1 Finalità e attribuzioni della Consulta popolare. 1.1. Il presente regolamento, istituendo la Consulta popolare, stabilisce le modalità per l’attuazione delle forme di partecipazione popolare previste dall’art.8 del D.Lgs. n.267/2000 e s.m.i. e dall’art.28 dello Statuto comunale. 1.2. La Consulta popolare è uno strumento di partecipazione e di collaborazione di tutti i cittadini nella gestione della cosa pubblica. Essa ha funzione consultiva, propositiva e di orientamento nei confronti degli organi dell'Amministrazione Comunale (Consiglio Comunale, Sindaco e Giunta), di promozione della partecipazione e diffusione dell’informazione presso la cittadinanza. 1.3. La Consulta svolge tali funzioni mediante: a) formulazione di proposte agli organi dell'Ente in relazione alle linee programmatiche approvate dal Consiglio Comunale; b) espressione di pareri consultivi richiesti dagli organi dell’Amministrazione Comunale c) organizzazione di incontri e dibattiti pubblici per formulare proposte su argomenti di interesse e rilevanza generale. 1.3.1. L'Amministrazione Comunale è tenuta a chiedere prioritariamente il parere della Consulta per gli atti di programmazione generale quali: a) indirizzi del bilancio di previsione e del piano pluriennale degli investimenti; b) atti di pianificazione e programmazione aventi una ricaduta generale sul piano sociale e ambientale del Comune; c) pianificazione urbanistica generale. 1.3.2. Il parere richiesto dall’Amministrazione Comunale, va reso dal portavoce della consulta al Sindaco entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta. In caso di urgenza l’Amministrazione può stabilire un termine più breve, comunque mai inferiore a 15 giorni. Il Sindaco trasmetterà il parere della Consulta insieme alle proprie eventuali considerazioni agli organi dell'Amministrazione competenti per materia. 1.4. L'azione della Consulta potrà essere favorita mediante periodici incontri dell’Assemblea con il Sindaco, i Capogruppo Consiliari, la Giunta comunale e/o Assessori delegati. Tali incontri sono promossi dalla Consulta, almeno una volta all’anno, senza costituire onere economico per il Comune, ad esclusione di quanto precisato al successivo comma 1.5. Le riunioni dell’Assemblea sono sempre aperte a tutta la cittadinanza. L’Amministrazione ha la facoltà di far partecipare tecnici e funzionari interni all’Ente o incaricati dall’Ente. 1.5 Il Comune provvede al funzionamento della Consulta, mediante la concessione gratuita dei locali idonei alle riunioni sia dell’assemblea che degli altri organi. 1.6 Eventuali iniziative programmate dall’Amministrazione Comunale concomitanti con quelle della Consulta hanno comunque la priorità. 1.7 La Consulta è inserita tra gli organismi che ogni Amministrazione istituisce nell’ambito del suo mandato. Art. 2 Organi della Consulta 2.1. Sono organi della Consulta: a) L’Assemblea b) Il Comitato dei portavoce c) Il/i portavoce 2.1.1. L’Assemblea è liberamente costituita dai cittadini maggiorenni residenti nel Comune di Maiolati Spontini. Tutti i cittadini hanno diritto a farne parte facendo richiesta al Sindaco, previa pubblicazione di apposito avviso da pubblicarsi entro 90 giorni dall’insediamento del Sindaco e del Consiglio Comunale. La richiesta diventa immediatamente operativa. Per promuovere la massima partecipazione dei cittadini l’Assemblea deve essere costituita da almeno l’1% degli aventi diritto al voto. 2.1.2. L’Assemblea è l’organo deliberativo della Consulta. a) Definisce e approva gli atti di cui ai punti a) b) c) del comma 1.3 del precedente articolo 1. b) Individua i Gruppi di lavoro permanenti o con durata determinata dalla stessa Assemblea e nomina il portavoce di ciascun gruppo di lavoro, il comitato dei portavoce ed il Portavoce della Consulta. I lavori dell’Assemblea sono verbalizzati da un segretario. 2.1 .3. Il Comitato dei portavoce è costituito dai rappresentanti dei gruppi di lavoro nominati dall’Assemblea ed ha il compito organizzativo di preparare i lavori dell’assemblea e quello di dare corso alle decisioni della stessa. I lavori del comitato sono verbalizzati da un segretario e presieduti da un componente, entrambi nominati a inizio seduta tra i portavoce stessi. Il comitato dei portavoce non può modificare e/o interferire con le decisioni assunte dai gruppi di lavoro. 2.1.4. Il Portavoce ha il compito di mantenere i rapporti con il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale per illustrare gli atti dell’Assemblea. 2.1.5. I Gruppi di lavoro hanno lo scopo di favorire la partecipazione attiva di tutti i partecipanti all’assemblea e, insieme, di stabilire i temi da portare in discussione e redigono resoconto dei loro lavori. 2.2. Tutte le cariche e gli organi della Consulta popolare non sono remunerate. Art. 3 Riunioni 3.1. Una volta scaduto il termine per la presentazione delle domande di adesione alla Consulta la prima riunione assembleare viene convocata dal Sindaco mediante apposito avviso pubblico entro i successivi 60 giorni. Nell’avviso di convocazione della prima riunione assembleare viene riportato all’ ODG la nomina del portavoce. Le successive riunioni assembleari sono convocate dal portavoce, con anticipo di almeno quindici giorni, privilegiando la trasmissione su canale internet della comunicazione. Le riunioni assembleari devono avere all’o.d.g. l’argomento da trattare. 3.1.1. La riunione dell’Assemblea è convocata dal portavoce almeno due volte all’anno. Qualora venga richiesta la convocazione da un gruppo di lavoro e siano trascorsi 15 gg. dalla richiesta senza che questa sia stata convocata, il Gruppo di lavoro può avvalersi del potere “sostitutivo” e convocare direttamente Assemblea della Consulta. Analogo potere è conferito a un numero di componenti dell’assemblea di almeno un quinto. Il Comitato dei portavoce viene convocato dal portavoce con un preavviso minimo di sette giorni. 3.2. Non sono ammesse deleghe. 3.3. Le decisioni vengono assunte a maggioranza dei presenti e poi presentate al Sindaco. Art. 4 Principi generali 4.1. Spetta al Consiglio Comunale approvare o modificare il presente regolamento. Art. 5 Norma transitoria 5.1. Ai fini dell’applicazione del presente regolamento, l’avviso pubblico del Sindaco di cui all’art. 2 punto 2.1.1. è pubblicato entro 30 giorni dall’approvazione del regolamento da parte del Consiglio Comunale.