SALENTOFarsene una Regione?

Transcript

SALENTOFarsene una Regione?
Primo piano
NEGRO: “NOI, EREDI
DELLA DC, SIAMO
LA TERZA VIA
Mauro Bortone
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Primo piano
CONSULTORI, ESCLUSI
GLI OBIETTORI. E TRA I MEDICI
SCATTA LA RIVOLTA
13 febbraio 2010
pag. 9
Alessandro Chizzini
pag. 10
Settimanale
d’informazione del Salento
Sabato
Anno IX n. 368
03.07.2010
LECCE
Polemica sui Boc
tra Salvemini e Perrone
Alessandra Lupo
pag. 12
MAGLIE
Tensione in Consiglio sul tema
della bonifica dei terreni
A cura della redazione
pag. 19
TRICASE
SALENTO Farsene una Regione?
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Adelchi: si avvicina la “cassa”,
si allontanano le soluzioni
Tiziana Colluto
pag. 21
3 luglio 2010
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OPINIONI
3 luglio 2010
Editoriale
Economia
in bilico
di Giovanni Nuzzo
Rimane sempre impervia la strada per superare
la crisi, che attanaglia le imprese salentine dal
futuro nebuloso ed incerto. Gli ultimi dati, diffusi dalla Camera di Commercio di Lecce, sono
sconfortanti. Nel primo trimestre di quest’anno
ben 800 aziende hanno chiuso battenti e la tanto agognata ripresa tarda a decollare. Ma se alcune imprese sono state cancellate, altre sono
in grossa difficoltà per aver inserito il loro personale in cassa integrazione. È vero. Piange il
Salento, ma anche altre province pugliesi e italiane sono in caduta libera. Il comparto più danneggiato è quello agricolo e il commercio, seguito
dalle attività manifatturiere e dall’industria. Si
registra così un improvviso crollo di fatturato con
i settori produttivi in ginocchio, mentre si studiano e si progettano nuove strategie per ripartire. Di fronte a questo contesto, in molti rischiano spinti dalla volontà di andare avanti, investendo con coraggio per piazzarsi sul territorio,
nonostante la notevole contrazione dei consumi e la mancanza di credito. Una situazione che
non è monocromatica, tendente al grigio, ma
la voglia di lavorare, sempre radicata nel Salento,
costituisce una grande risorsa per la crescita individuale e del la collettività.
Vien da chiedersi se, di fronte a tanta grave sofferenza, è facile sfociare nel sommerso. Ci auguriamo proprio di no, anche se negli Uffici di
collocamento troviamo incolonnati tanti giovani e adulti, eccitati e insieme depressi, che chiedono lumi su questo brutto momento. Speriamo che si imbocchi quanto prima una strada per
uscire dal tunnel e trovare un nuovo volano di
sviluppo nelle produzioni. Occorre una brusca
sterzata poiché non si possono cancellare le imprese salentine dopo anni di duro lavoro e di tanti sacrifici.
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a cura di fra Roberto Francavilla
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La lettera
Caro direttore,
ho letto la lettera di Alberto,
professore di filosofia. Lei
l’ha pubblicata perché rivolta alla casta dei politici; la presente è contro la casta potentissima dei farmacisti.
Io ho conseguito la laurea in
Chimica e Tecniche farmaceutiche e successivamente il
dottorato di ricerca. Non
avendo vie d’uscita ho ripiegato a fare il farmacista dipendente e dopo 12 anni mi
ritrovo con uno stipendio di
1.200 euro al mese a fronte di
9 ore di lavoro al giorno, senza permessi e ferie (solo quando conviene al titolare). Mai
un contratto a tempo indeterminato, “tacere e andare
avanti”.
La cosa peggiore è dover fare
il commesso ad ex sessantottini e figli di papà (poche parole per persone intelligenti)
che hanno ereditato o comprato la farmacia. Di concorsi
neppure a parlarne: come si fa
a studiare dopo ore di stressante lavoro e la famiglia a carico, oltre ai titoli dei “vecchi”
che concorrono per i nipoti?
Le chiedo: è giusto che un’attività professionale possa essere svolta solo da parte di chi
ha i soldi e non in basse al merito? Perché noi non possia-
La lucerna
mo svolgere liberamente la
nostra professione come un
qualsiasi altro professionista? Perché la moglie del mio
titolare può andare ogni settimana dal parrucchiere e
mia moglie, invece, una volta all’anno? La liberalizzazione produrrebbe una naturale e più equa ridistribuzione del reddito e darebbe la
possibilità a entrambe le signore di andare tutte due e
tutte le settimane dal parrucchiere, incentivando così i
consumi. Grazie per l’attenzione.
Alberto II
Caro Alberto II, prendiamo atto della tua situazione certamente non facile. Nell’immediato futuro ci occuperemo della condizione di chi, come te, opera nel settore farmaceutico senza però essere a sua
volta proprietario di una farmacia.
La redazione
Il Signore designò altri 72 discepoli e li inviò a due a due
avanti a sé. Diceva loro: “Non portate borsa,
né bisaccia, né sandali. Date a tutti questo saluto: il Signore vi dia pace e annunciate che il
Regno di Dio è vicino”.
Questa pagina del Vangelo ha messo le ali ai
piedi a Francesco d’Assisi. Aveva sperimentato per qualche tempo la vita monastica a
Subbiaco, presso i monaci di San Benedetto,
e da essi aveva appreso a pregare e a cantare i Salmi. Ma questo non gli bastava, voleva vivere alla maniera degli apostoli.
Quando sentì proclamare il Vangelo della missione degli apostoli esclamò: “Ecco quello che
voglio, quello che cerco e bramo di fare con
tutto il cuore”. Lasciò quindi i monaci benedettini e cominciò ad andare per città e villaggi annunciando la pace e suscitando
stupore e simpatia tra la gente. Questo Vangelo però non riguarda solo i Francescani e i
missionari, ma ogni battezzato, perché ci ricorda la precarietà e la provvisorietà della vita
di ogni persona.
Anche se abbiamo la casa in città, un’altra al
mare ed una terza in montagna, non abbiamo
qui una dimora stabile e definitiva! Siamo pellegrini e forestieri in questo mondo. La mobilità è il gran traffico dell’estate ci dicono
quanto la stabilità e la fissa dimora siano appannaggio di quelli che sono ammalati, anziani e impediti. L’estate è anche tempo di
pellegrinaggi, non solo quelli organizzati dalle
agenzie turistiche ma mi riferisco a quelli che
percorriamo a piedi presso i santuari del nostro Salento, specie quelli dedicati alla Madonna. Importante per un pellegrino è avere
un motivo nel cuore e una meta da raggiungere. Allora, cari amici di Belpaese, vi auguro
buone vacanze, non dimenticando quanti
sono obbligati a motivi di salute a non potersi
spostare e soprattutto a quanti gli assistono e
li curano.
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IN COPERTINA
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Salento: farsene
una Regione?
La creazione di una Regione costituita dall’unione delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, sul
territorio di quella che era l'antica Terra d'Otranto, è un progetto che ha radici antiche e spesso
se ne torna a discutere, come adesso. Il mondo politico ed imprenditoriale salentino appare oggi
diviso tra “ansia” di federalismo e dubbi circa gli effettivi vantaggi di una simile iniziativa
a cura della redazione
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Il progetto della “Regione
Salento” inizia a prendere corpo
dopo la Liberazione
Il sostenitore più convinto della necessità di creare un
territorio omogeneo nel sud della Puglia fu Giuseppe
Codacci Pisanelli che insieme ad altri deputati leccesi
eletti alla Costituente, il democristiano Beniamino De
Maria, i liberali Giuseppe Grassi e Luigi Vallone, il monarchico Vincenzo Cicerone, il socialista Vito Mario
Stampacchia, propugnò per lungo tempo le ragioni di
un territorio. Nella discussione plenaria dell’Assemblea Costituente sul Titolo V della Costituzione la proposta della Regione Salento dovette fare i conti,
all’epoca, con la contrarietà dei democristiani baresi.
I politici ebbero la preoccupazione che la nascita di
nuove realtà territoriali come il Salerno e la Daunia
avrebbero limitato la mansione di Bari come capoluogo di regione, nuocendo alla centralità e alla funzione di riorganizzazione produttiva e di sviluppo del
territorio pugliese nella fase della ricostruzione economica e sociale del dopoguerra.
Durante il dibattito dell’Assemblea Costituente, soprattutto dopo l’estate del 1947, emerse la necessità
di concludere in tempi brevi i lavori per la redazione
della carta costituzionale, facendo prevalere ragioni di
ordine politico contingente: fu in quel momento che
si favorirono le regioni storiche tralasciando le iniziative per le nuove aggregazioni, nonostante il continuo
intervento dei rispettivi rappresentanti dei territori
esclusi. Il 17 dicembre 1946, dopo la relazione di
Codacci Pisanelli, la Regione Salento nacque comunque sulla carta. Quando, meno di un anno dopo,
si arrivò all’approvazione in assise, il 29 novembre
1947, il cambiamento del clima politico portò alla
cancellazione della nuova entità.
Secondo la ricostruzione che ne fece in assemblea
il socialista Vito Mario Stampacchia, la Regione Salento fu la vittima di un’intesa tra la vecchia Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, sulla scorta di
interessi economici del capoluogo barese. Principale
artefice della decisione fu il magliese Aldo Moro.
Il taglio delle mini-province presentato nella
bozza della manovra economica, provvedimento poi ritirato dal Governo, ha riportato
in auge un dibattito secolare riguardante
l’identità delle comunità. Parlare di Padania
piuttosto che di Salento ha significato se si trascende dal ragionamento puramente geografico affrontando la questione dal punto di vista delle affinità culturali, storiche e ovviamente ed economiche delle popolazioni.
Quando nel 1946 si stabilì la divisione dell’Italia in apparati regionali, non si tenne conto soltanto dei limiti geografici, ma si cercò soprattutto di dare conto di realtà grosso modo
omogenee. Grosso modo, perché a distanza
di quarant’anni dall’effettiva entrata in vigore della ripartizione regionale avviata nel 1970,
esistono territori che risentono dell’obsolescenza dell’impianto realizzato dai padri costituenti. E il dibattito, che sembra a tratti sopirsi, viene rinfocolato a più riprese dai sostenitori delle nuove regioni che, al contrario
dei fautori di ulteriori province, hanno logiche e presupposti ben più solidi. Parliamo dei
propugnatori della regione Lunezia (territori
di Toscana, Emilia, Lombardia e Liguria), di
chi vorrebbe che nascesse la regione Romagna
di cui esiste anche un movimento per l’autonomia i cui motivi sono ben descritti in questa sintesi: “Quando nacque la Regione Emilia Romagna, il reddito medio di un romagnolo era l’88% di quello di un bolognese.
Dopo 30 anni di governo emiliano-romagnolo
il reddito medio di un romagnolo è del 73%
di quello di un bolognese. È chiaro quindi chi
sia stato favorito dal governo regionale”.
Nel Mezzogiorno d’Italia esistono diversi
movimenti che vorrebbero “perequare” territorialmente quanto stabilito anni fa: la
Moldaunia, che dovrebbe nascere dalla Puglia
e il Molise con il passaggio del territorio Dauno dall’attuale giurisdizione regionale pugliese
a quella molisana; il Sannio-Irpinia-Cilento che
auspica addirittura la secessione da Napoli delle tre aree della Campania contro le “prepotenze del capoluogo”; la Grande Lucania,
un’iniziativa che
punta all’aggregazione alla Basilicata delle comunità lucane
oggi comprese
nella provincia
di Salerno; la
Regione Mediterranea, a statuto speciale,
con Reggio Calabria e Messina
unica provincia.
Infine, la Regione Salento, costituita dalle
provincie di Lecce, Brindisi e Taranto. Quest’ultima in particolare è una entità già abbozzata da Giuseppe
Codacci Pisanelli nel 1946 sulla Carta Costituzionale ma che ebbe la ventura di durare
meno di un anno: fu Aldo Moro a propendere
per l’unità della Puglia con capoluogo Bari, in
un’aggregazione che, anche al giorno d’oggi,
sembra caratterizzata da una serie di particolarità e abitudini mai amalgamate del tutto e che, forse, è anche la causa delle difficoltà di crescita comune.
Il ritorno del dibattito sulla Regione Salento
non è peregrino, ma nasce da un sentire comune che risale a tempi ormai remoti e che è
diventato sempre più impellente col passare degli anni, specialmente in un periodo di crisi tangibile come quello presente. La convinzione
è che in una dimensione più limitata e omogenea un territorio possa spiccare davvero il
volo: puntando su una identità precisa e ben
visibile non stemperata in calderone multiculturale che non va oltre la mera rappresentazione geografica, si riesca a godere di un benessere più diffuso.
Regione Salento vuole quindi essere un ritorno alle origini, individuando le peculiarità di
una terra che a se stante lo è di fatto, isolata
dal resto d’Italia per tre quarti, circondata com’è dai due mari, Jonio e Adriatico. Identità
di tradizioni, di sapori, di economie per una
regione che trova poche consonanze a 200 chilometri da Lecce, dove sembra di essere atterrati su di un altro pianeta.
Mario De Cristofaro è sicuramente il personaggio politico che ha sempre creduto nel sogno di un Salento autonomo e artefice delle
proprie scelte: le ultime decisioni a livello nazionale, spostate per pressione della Lega, sull’attuazione di un federalismo poco equanime,
non possono che avallare l’idea che De Cristoforo ha sposato anche con campagne politiche clamorose (basti pensare all’appoggio
dato ad Antonio Gabellone con la lista Salento
Libero Regione). Ad oggi le istanze trovano
il loro seguito in un numero sempre crescente di cittadini, ma anche in imprenditori e politici che hanno compreso la necessità di una
svolta: Antonio Buccoliero e Paolo Pagliaro
sono gli ultimi nomi di una squadra che certamente non tarderà ad ingrossare le proprie
fila.
IN COPERTINA
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Regione Salento? C’è “ansia” di
federalismo. Ma c’è chi dice no
Alcuni esponenti del mondo politico riflettono sugli effettivi vantaggi del progetto Regione
Salento, anche in prospettiva della realizzazione del federalismo
La Regione Salento come parte integrante della discussione politica: se
ne parla da anni, ma l’antesignano
per eccellenza del tema è Mario De
Cristofaro (nella foto in a sinistra),
fondatore di un movimento culturale
e politico, Salento Libero Regione,
nato con l’obiettivo di lottare per fare
del Salento una regione autonoma:
“Detto per inciso, il progetto poteva vedere la luce oltre sessant’anni fa
se, come molti sostengono, Aldo
Moro al tempo dell’Assemblea Costituente non ne avesse impedito la
nascita. Si tratta, quindi, di riprendere un discorso interrotto per una
regione dei salentini, tutta nostra da
vivere, sentire ed amare come piccola
patria, i cui confini geografici coincidano, in linea di massima, con quelli dell’antica Terra d’Otranto”. Molti gli aspetti vantaggiosi che secondo l’ex presidente del Consiglio regionale se ne trarrebbero: “Ritengo
che lottare per la nascita della Re-
gione Salento, sia un dovere civico e
morale cui assolvere soprattutto
oggi che i poteri forti, l’alta finanza
ed i tiranni senza volto, intensificano gli sforzi per attuare il loro perverso disegno volto all’annullamento di ogni diversità, identità e pluralità di idee (i partiti unici ne sono
un ulteriore esempio) e alla omologazione di tutto e tutti”.
La creazione di una Regione Salento darebbe per De Cristofaro più forza e voce in capitolo ai salentini per
ottenere risorse economiche dai programmi comunitari e nazionali e per
tutta una serie di vantaggi oggettivi,
che andrebbero dalla fiscalità di
vantaggio allo status di zona franca,
dalla riduzione dei costi alla miglior
rete ospedaliera, dalle infrastrutture
essenziali alla gestione produttiva dell’acquedotto pugliese con l’azionariato popolare e dei comuni: “Per
questo -afferma De Cristofaro- e con
buona pace di ‘prudenti’, ‘scettici’ e
‘cacadubbi’, creare la Regione Salento è la madre di tutte le battaglie”,
da non intendersi come “gretto
campanilismo”, ma quale “obiettivo di largo respiro, forte partecipazione, generale interesse: indispensabile per difenderci dalla globalizzazione letale, per restare o ‘entrare’
in Italia, in Europa e nel mondo col
nostro forte senso di appartenenza
al Salento”. Una terra da rendere migliore per le generazioni future affinché possano viverci da “uomini liberi, senza padrini e senza padroni”.
Anche Antonio Buccoliero (nella
foto al centro), co-fondatore e presidente di Moderati e Popolari,
guarda con attenzione al tema, inteso
nell’ottica del federalismo, da comprendere in tutta la sua portata:
Il mondo produttivo è diviso sul progetto
Secondo Alfredo Prete rappresenterebbe un beneficio per il territorio, mentre Piero Montinari si dice
attendista sul federalismo. Distacco da parte dei vertici della Banca Popolare Pugliese
Il mondo produttivo locale si divide sul
tema della Regione Salento, tra chi
ostenta un certo entusiasmo all’idea di
una maggiore valorizzazione del territorio e chi, con timida attenzione, vi
guarda senza eccessivamente scaldarsi
il cuore. Alfredo Prete, responsabile della Camera di Commercio di Lecce, si dimostra favorevole alla proposta di Regione Salento: “L’idea non è recente: se
andiamo a guardare a ritroso, scopriamo come il grande Codacci Pisanelli già
avesse proposto questa opportunità,
spendendosi in prima persona per la sua
realizzazione. Quindi, esistono radici
lontane ed antiche rispetto a questo programma culturale e politico, basato
anche sul senso di rivalsa per una politica, che nel tempo, si è sviluppata e caratterizzata come baricentrica, penalizzando il resto della Puglia”. Prete non
fa mistero del proprio favore personale alla Regione Salento, ma precisa: “Al
di là della logica della reazione, credo che
la linea guida di riferimento per l’effettiva realizzazione di questo progetto,
debba essere l’adesione al territorio
delle altre province, perché non si identifichi il Salento con la sola Lecce”. Per
il presidente della Camera di Commercio, i vantaggi sarebbero oggettivi:
“Una politica vicina al territorio sarebbe una manna dal cielo, anche perché
noi scontiamo un problema geografico,
ossia, quello di una regione con una lunga estensione, che incide negativamente per molti aspetti. Noi siamo in fondo al tacco e paghiamo spesso un defi-
cit alto dal punto di vista delle infrastrutture, che rappresentano il tallone
d’Achille. E lo sviluppo si calcola sul
tempo”.
Più tiepido sull’ipotesi appare Piero
Montinari, presidente di Confindustria
Lecce, il quale afferma di non essersi posto troppo il problema sull’effettivo
vantaggio che la Regione Salento avrebbe sui destini locali: “Oggi -dichiara
Montinari- parliamo piuttosto come
tema di attualità del federalismo fiscale e anche su questo versante non nascondo delle perplessità. Se la prospettiva è quella della razionalizzazione
della spesa e dell’avvicinamento delle istituzioni ai territori, il favore è innegabile, ma la convinzione o meglio la sensazione è che l’operazione di decentra-
mento non sia a costo zero per lo Stato, che è, invece, a nostro giudizio, una
condizione imprescindibile. Al momento, dunque -ribadisce il rappresentante degli imprenditori leccesi-, guardiamo al federalismo, ma cerchiamo soprattutto di comprenderne la portata e
capire nel concreto i suoi reali effetti”.
Ancora meno convinta appare la posizione della Banca Popolare Pugliese, che,
attraverso Ugo Latrofa, evidenzia come
la questione della Regione Salento non
sia una tematica particolarmente discussa all’interno dell’istituto: “Non lo
recepiamo -afferma Latrofa- come un
problema di stringente attualità. Siamo
attenti al federalismo, ma anche qui mi
sembra che siano stati delineati solo dei
principi di riferimento”.
(M. B.)
“Dobbiamo verificarne l’efficacia dichiara Buccoliero- e l’utilità per i
territori e se saranno effettivamente
garantiti i livelli essenziali. Noi vogliamo il bene del Salento, anche se
non ragioniamo in un’ottica di separazione. Ragioniamo nel concreto: un esempio è il trasferimento dei
beni demaniali ai Comuni, che può
essere positivo, ma se, per caso, come
a Lecce, la situazione delle casse comunali è difficile, allo stesso tempo,
ci sarebbe il rischio che quei beni vengano messi in vendita”.
Non convinto dell’idea, invece, appare Salvatore Negro (nella foto a destra), consigliere regionale dell’Udc:
“Serve ragionare pensando all’Europa e a darle un’anima politica, oltre quella monetaria. Mi sembra anacronistico pensare alla Regione Salento: rischiamo di dividere un territorio che dovrebbe avere altri
obiettivi”.
Mauro Bortone
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Il presidente del Gruppo Mixer Media, Paolo
Pagliaro, è un convinto sostenitore del progetto:
“Tanti i vantaggi economici, culturali e politici”
Il Grande Salento
come un’idea culturale e politica:
per Paolo Pagliaro
(nella foto), presidente del Gruppo
Mixer Media,
l’obiettivo ambizioso si scontra
con un bilancio
negativo e l’amara verità di un territorio che non è
“fabbro del suo destino”. La colpa del suo sostanziale insuccesso si ritrova nel “baricentrismo
degli interessi”. Ma la sfida del federalismo, secondo Pagliaro, rende necessario interrogarsi “sull’identità e la storia delle Puglie”,
rievocando la voce profetica di Codacci Pisanelli, che lottò all’interno
della Costituente a favore della Regione Salento e denunciando il
tradimento di una specificità territoriale, che oggi passa dalla musica alla moda, dalle località turistiche all’industria del vino, sino
ai tamburelli della Notte della Taranta. Pagliaro ritiene possibile istituire una nuova regione, che, per
numeri di abitanti, sarebbe l’undicesima in Italia, grazie alla Costituzione: “È necessario -sottolinea Pagliaro- che un terzo dei Comuni del territorio, con un numero
di abitanti non inferiore al milione, deliberi questa volontà. Deve
essere indetto un
referendum popolare, per poi
sbarcare in Parlamento come
legge costituzionale, previo parere della Regione”.
Pagliaro si scaglia contro la gestione dei fondi
della Regione Puglia per il quinquennio 2007-2013, di cui ben
il 70% è stato investito nella
provincia di Bari e solo il 30% nelle restanti province, con l’esempio dei trasporti: “Degli 1,4 miliardi
di euro disponibili -precisa Pagliaro- 900 milioni sono stati
spesi per la città di Bari. Quindi,
la spesa pro-capite per i cittadini baresi è di 1,45 euro, mentre
per gli abitanti del resto del territorio regionale di soli 14 cent”.
Che il cambiamento sia possibile lo dimostrano i risultati di Salento Doc, un brand in grado di attrarre i consumatori del territorio
ionico-salentino verso prodotti
made in Grande Salento, “a chilometri 100” come ha sostenuto
Ferrarese. “L’identità -conclude
Pagliaro- è principio di unicità,
contro le leggi della globalizzazione. La Puglia nella storia non
esiste: è solo il frutto di una scelta burocratica”.
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3 luglio 2010
PRIMO PIANO
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INTERVISTA A SALVATORE NEGRO
“Noi, eredi della Dc,
siamo la terza via”
Il consigliere regionale capogruppo dell’Udc a tutto campo:
dal suo esordio a Viale Capruzzi, al ruolo dell’Udc,
passando per Vendola, la Poli Bortone e i rapporti con il centrodestra
Negro, è partita la sua nuova esperienza all’interno del Consiglio regionale: che clima e
con quale stato d’animo si sta approcciando
ai ritmi di viale Capruzzi?
Non ho avuto particolari emozioni in Consiglio regionale, perché ho ricoperto tutti gli incarichi amministrativi possibili. Sento il carico di responsabilità nell’essere in un’assise che
incide molto sui destini dei concittadini, mentre registro qualche disagio per la lentezza con
cui è partita la macchina organizzativa, anche
per le note vicende sul numero dei consiglieri in assise.
Con quale atteggiamento l’Udc vuole essere
presente in Consiglio regionale e che momento
vive in generale lo scudocrociato?
C’è un’identità di vedute a tutti i livelli tra il
gruppo consigliare regionale, la rappresentanza
parlamentare e il coordinamento, in perfetta
sintonia con le prospettive indicate dal nostro
leader Pierferdinando Casini a Todi. Noi veniamo dalla gloriosa esperienza della Dc, ne
rivendichiamo le radici per puntare al futuro
e ad un partito aperto, diverso, plurale, cattolico, alternativo rispetto ai due giganti della politica, Pd e Pdl, con i piedi di argilla. Ci
proponiamo, insomma, come terza via.
Che bilancio avete tratto dalla recente campagna elettorale regionale e cosa pensate delle accuse di inciucio che il Pdl costantemente
UDC
“Noi siamo un partito aperto, diverso, plurale, cattolico, alternativo rispetto al Pd e
al Pdl, i due giganti della politica dai piedi
di argilla”
GABELLONE
“Conosco le capacità del presidente della
Provincia, ma la sua è un’amministrazione
legata a Silvano Macculi, l’assessore al Bilancio”
VENDOLA
“È un personaggio politico di livello nazionale e di grande spessore. Ha un progetto
di Puglia e lo sta perseguendo. E i pugliesi lo
hanno premiato”
IO SUD
“Non credo molto ad un partito territoriale,
che non riesce a superare determinati confini. I partiti devono ricucire l’Italia e non
dividerla”
vi rivolge?
Il Pdl ha scelto la strada delle offese e delle delegittimazioni, invece, che quella dei progetti
alternativi. Noi abbiamo fatto la nostra proposta, con un risultato che ci ha gratificato: volevamo un segnale di discontinuità vero, non
convivendo gran parte dell’operato di Vendola
né quello dei cinque anni precedenti. È sotto
gli occhi di tutti che siamo all’opposizione e
non facciamo la stampella di Vendola: intendiamo questo ruolo in maniera diversa rispetto
al Pdl, che, peraltro, non ha convinto col proprio modo di fare opposizione gli elettori pugliesi.
Che idea si è fatto del personaggio Nichi Vendola?
Siamo di fronte ad un personaggio politico di
livello nazionale e di alto spessore: ha un bagaglio culturale straordinario, che ricorda la
preparazione dei grandi politici del passato. Del
resto, il reclutamento dei politici oggi è di tutt’altra natura e uno come Vendola emerge: tra
l’altro, al di là se condivisibile o meno, Vendola ha un progetto di Puglia e lo sta perseguendo. E i pugliesi lo hanno premiato.
Quali sono i rapporti con Io Sud e come le appare l’attuale momento storico del movimento,
che sta registrando gravi perdite?
I rapporti sono buoni, in quanto con Io Sud
abbiamo condiviso un programma elettora-
le. Personalmente non credo molto ad un partito territoriale, che non riesce a superare determinati confini; peraltro, io resto dell’avviso di ridare la funzione propria dei partiti nazionali, per ricucire l’Italia e non dividerla.
Quanto alle emorragie, che conosciamo bene
anche noi, faccio una precisazione: una volta cambiare partito era un’onta; oggi, c’è la corsa ai partiti personali, al primo disagio. C’è una
crisi di valori: lo si evince nella vicenda di Lecce, dove invito l’amico Paolo Perrone ad esercitare la funzione di sindaco e non di commissario provinciale del Pdl. Da oltre un anno
sembra che lavori esclusivamente alla lista elettorale per vincere fra due anni le amministrative: un capoluogo non merita questi politici, ma necessita di progetti.
Un passaggio è d’obbligo su Adriana Poli Bortone, che avete candidato alla presidenza della Regione Puglia: qual è la sua idea sulla senatrice?
Che in questa vicenda non sarà scalfita la sua
autorevolezza, perché l’elettore è spesso più fedele dell’eletto.
A proposito di partiti che nascono, che idea
si è fatta di Moderati e Popolari, che vi hanno lanciato apertamente una sfida al centro?
Non temiamo nessuno. Come ha detto Sanza, l’autorevolezza viene dal consenso elettorale. Questo è un gruppo che nasce da moti-
vi non molto nobili, autodefinendosi centro del
centro. Sul piano morale, non c’è legittimazione, e non c’è futuro per i delusi dei gruppi, che formano altri gruppi.
Un anno di amministrazione Gabellone alla
Provincia di Lecce. Qual è il bilancio, secondo lei?
Conosco le capacità di Antonio Gabellone, ma
la sua è un’amministrazione legata all’assessore al Bilancio, che emula un po’ Tremonti
facendo il “presidente ombra”, con un’eccessiva voglia di protagonismo. È un’amministrazione che ha rinunciato alla progettazione. Siamo seri: quando Macculi fa il “maestrino” alla provincia dovrebbe dimostrare se,
quando ha gestito il suo Comune, per poter
fare le opere, non è ricorso all’indebitamento. Trovo controcorrente l’idea di ridurre gli
assessorati femminili.
Quali sono gli obiettivi personali di Salvatore Negro in questa legislatura?
Tre obiettivi: risolvere la questione dei lavoratori socialmente utili che sono nella pubblica
amministrazione dal 1995, senza avere i contributi previdenziali e assistenziali per i normali
contratti di lavoro; sforzo maggiore per i giovani, magari attraverso cooperative per il comparto cultura; sostegno ai diversamente abili
e attenzione alle piccole e medie imprese.
(M. B.)
PRIMO PIANO
3 luglio 2010
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Consultori, esclusi gli obiettori
E tra i medici scatta la rivolta
Ferma protesta dell’Ordine dei medici: “Non si può introdurre in un bando pubblico un requisito che lede la libertà di religione e coscienza”
Cresce la polemica tra medici e Regione Puglia. Motivo della diatriba, che ha subito assunto negli ultimi giorni toni molto accesi, è la
delibera 735, approvata lo scorso
marzo, che prevede il potenziamento della rete consultoriale,
inserendo in queste stesse strutture
ginecologi e ostetriche non “obiettori di coscienza”: ciò dovrebbe significare l’esclusione dai prossimi
bandi di concorso di tutti i medici contrari all’aborto. Negli scorsi giorni è stato presentato ricorso al Tar proprio dagli antiabortisti e i sindacati, unitamente all’Ordine dei medici, si sono ufficialmente opposti alla delibera,
giudicandola discriminatoria nei
confronti di chi si dissocia dalla
legge 194 (che regola proprio
l’interruzione volontaria di gravidanza) giudicata illegale e contraria al Codice deontologico medico. Non si tratta però di una
chiusura totale da parte dell’Ordine regionale; l’opposizione al
provvedimento rimane, ma non
viene assolutamente esclusa una
collaborazione con l’ente Regione
per individuare delle diverse alternative che permettano la presenza nei consultori di entrambe
le figure degli obiettori e non
obiettori.
Non si è fatto attendere l’attacco
del centrodestra. Stefano De Lillo, senatore del Pdl ha annunciato la presentazione di una interrogazione al ministro della Salute Ferruccio Fazio nella quale
chiederà l’invio degli ispettori;
secondo il parlamentare, la delibera rappresenta un atto grave
perpetrato nei confronti di coloro
che privilegiano determinati valori
della vita e Vendola ha così annullato lo spirito con cui era stata investita la legge 194. Parole
dure anche quelle di Francesco
Schittulli, presidente della Lega
Nazionale Tumori, che spiega
come si sia venuto meno ai princìpi del cattolicesimo, in quanto
non sarebbe stato aperto nessun
tavolo di confronto e dialogo di
cui hanno bisogno temi così vicini alle famiglie.
Immediata è stata anche la replica della Regione attraverso l’assessore alla Sanità regionale Tommaso Fiore: “Chi ci accusa di voler escludere gli obiettori da bandi evidentemente non ha letto
bene le carte. Non avrebbe senso
mantenere attivi i consultori se
non possono nemmeno praticare
l’interruzione di gravidanza. Noi
sosteniamo semplicemente la necessità di avere delle figure non
obiettrici, ma non escludiamo
nessuno”. La Regione quindi non
sembra intenzionata a fare passi
indietro, né di conseguenza ascoltare la proposta di Euprepio Curto, consigliere regionale Udc, che
chiede il ritiro della 735 e la trasformazione di tutte le sue implicazioni in oggetto di discussione in
consiglio regionale o nella competente commissione.
Occorre comunque approfondire
maggiormente tutta la vicenda
tenendo anche in considerazione
un aspetto importante: la Puglia
presenta un elevato tasso di medici
obiettori, in linea con quello nazionale, ma è anche vero che non
tutti mantengono lo stesso atteggiamento sia in ospedale che nei
Consultori, rilasciando le certificazioni in maniera non omogenea.
È così difficile delineare un quadro
reale della situazione; la polemica
sicuramente non si spegnerà a
breve e si teme che a rimetterci sia
l’intera riforma consultoriale, con
il rischio che il suo senso venga in
qualche modo di compromesso e
la sua tempistica stravolta.
Alessandro Chizzini
La battaglia del “Baretto”
Il Comune di Santa Cesarea, dopo dieci anni, non ha concesso l’autorizzazione a occupare il suolo pubblico
ai titolari de “L’Avamposto”. Intanto scatta la mobilitazione dei politici salentini e del popolo di Facebook
Per dieci anni ha allietato le serate estive dei salentini e dei turisti meritandosi le citazioni della stampa nazionale e internazionale. Quest’anno,
però, “L’Avamposto”, meglio conosciuto come il “Baretto” di Porto Miggiano, rischia di scomparire. Tutto questo a causa della mancata concessione di occupazione di suolo pubblico da parte dell’Amministrazione comunale,
la quale ha voluto invece indire un’asta di vendita proprio dell’area in cui
sorge ogni estate proprio il “Baretto”, cioè una struttura interamente realizzata in legno e amovibile. Le due aste che si sono tenute negli scorsi giorni sono andate deserte, così come quella del 2009. “La differenza -spiega il titolare, Alex Rizzo- è che l’anno scorso ci fu concesso di aprire, mentre quest’anno l’autorizzazione ci è stata negata a priori. È una zona del Parco Naturale Otranto-Leuca, non può essere sfregiata, né essere intaccata
dal cemento ed è a rischio idrogeologico. La mia struttura è invece sem-
pre stata realizzata al limite previsto, cioè a cento metri dalla torre saracena e la Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali mi ha confermato tutti i requisiti per poter operare in quel luogo fino al 2014”.
L’Amministrazione parla di dismettere beni comunali non strumentabili all’attività del Comune, suscettibili di valorizzazione e non produttivi: “In realtà non è maggiormente valorizzabile in quanto la destinazione d’uso resta invariata, cioè zona F2, per attrezzature ricettive e bar; non è improduttiva
perché corrispondiamo un canone di 6mila euro annui; non è non strumentale
perché si tratta di un locale situato a meno di 100 metri da un comune
rivierasco”. In attesa della sentenza del Tar sul ricorso dei titolari, a difesa
del “Baretto” si sta muovendo anche la politica con il senatore Giuseppe
Caforio (Idv) che ha presentato un’interrogazione parlamentare, il consigliere comunale Antonio Maniglio (Pd) con una interrogazione regionale.
E non bisogna dimenticare i 3mila sostenitori della pagina di Facebook “Salviamo il Baretto di Porto Miggiano”. “L’Avamposto ha contribuito a portare il turismo a Santa Cesarea -conclude Rizzo-. Chi giungerà qui da noi non
lo troverà più, senza una ragione valida. E soprattutto io e i miei 12 dipendenti
rischiamo di vedere andare in fumo dieci anni di lavoro”.
(A. C.)
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www.belpaeseweb.it
LECCE
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Palazzo Carafa, continua
la polemica sui Boc
Secondo l'ex consigliere di opposizione Carlo Salvemini “il Comune di Lecce allenta
il cappio dei debiti ma accetta il bavaglio dalle banche”
Nemmeno il tempo di godersi un
successo quasi insperato per l’accordo bipartisan del Consiglio
comunale leccese sull’uscita dai
Boc, che il sindaco Paolo Perrone
(nella foto a sinistra) si trova a fare
i conti con una dura accusa: quella di aver messo l’Amministrazione comunale nella condizione
di aver accettato un accordo con
le banche che mette una “pietra
tombale” su ogni futuro risarcimento per l’intricata vicenda dei
Boc, su cui è in corso un’indagine
della Procura. Fatta eccezione per
la consigliera socialista Paola Spoti, astenutasi dal voto sui Boc, approvati anche dal centrosinistra,
sembra che l’unica voce fuori dal
coro sia quella di Carlo Salvemini (nella foto a destra): l‘ex consigliere comunale di opposizione,
da anni tra i più attenti osservatori
della cosa pubblica leccese, si
dice infatti poco
c o n v i n t o
che “l’operazione sia trasparente e conveniente come ha
dichiarato il sindaco”.
Secondo Salvemini la rinegoziazione tra il
Comune di Lecce e le banche
mette un bavaglio all’Amministrazione che “per allentare il
cappio al collo del prestito si fa
chiudere la bocca e legare le
mani rinunciando a qualsivoglia
pretesa nei confronti della Banche
sull’operazione”. L’accordo metterebbe il silenziatore anche alle
perplessità contenute nella consulenza del professor Paolo Cucurachi, al fianco del sindaco nella delicata trattativa; anche qualora le indagini penali dovessero
giungere a formulare ipotesi di
reato nei confronti delle banche spiega però Salvemini- il Comune
non potrebbe costituirsi parte civile in giudizio
(cosa che è invece avvenuta
a
Taranto,
dove Stefano
ha chiesto un
risarcimento di
un miliardo di
euro. L’ipotesi
della procura
tarantina, che
ha già rinviato a giudizio i dirigenti del settore, è che si sia proceduto all’emissione dei Boc pur
non ricorrendo il presupposto
della convenienza sancito dall’art. 41.
Un problema che secondo la relazione di Cucurachi, sostiene
Salvemini, potrebbe essere stato il
medesimo a Lecce. “Non si capisce altrimenti perché uno dei più
grandi gruppi bancari europei,
se convinto della legittimità del
proprio operato, costringa un piccolo Comune a rinunciare a qualunque iniziativa a tutela dei propri interessi”, si chiede Salvemini
il quale bacchetta anche l’opposizione: “Al loro posto, primo di
votare sì, avrei almeno tentato di
proporre un emendamento a quella delibera, invece di accettare che
il comune negasse i propri debiti
fuori bilancio, sconfessando anni
di battaglia per la chiarezza dei
conti. In ogni caso, l’operazione
non sarebbe conveniente come
propagandato dal sindaco: “La
rata è più bassa ed il Comune dovrà sborsare circa 5 milioni in
meno all’anno, ma i tempi sono allungati di altri 15 anni”. Poi Car-
lo Salvemini attacca frontalmente Paolo Perrone: “In tutta questa
vicenda la sua stella polare è stata il mero interesse politico: alleggerire le rate della quota Capitale dagli anni 2010-2013 e
cioè quelli di chiusura della sua
stessa consiliatura”.
L’analisi non convince però il
consulente Cucurachi. “Mi sembra che vi siano alcune inesattezze tecniche in quanto dichiarato da
Salvemini. I benefici per il Comune, che doveva pagare 2 milioni e 800 e non li ha pagati, ci
sono stati. Il fatto di arrivare ad un
accordo attiene invece una valutazione politica che è stata fatta
per chiedere una vicenda tormentata. Sono stato consulente
della procura di Taranto e accomunare le due vicende mi sembra
improprio. L’operazione di Lecce
era tutto sommato ragionevole,
quella di Taranto aveva problemi
ben più gravi, come i costi impliciti e tutto ciò che è venuto alla
luce”.
Alessandra Lupo
Un sogno lungo una notte
Nella notte tra il 3 e il 4 luglio a Lecce andrà nuovamente in scena lo spettacolo della “Notte Bianca”.
Attesi per l’occasione oltre 100mila visitatori
Per il quarto anno consecutivo la città ospiterà l’attesissimo appuntamento
con la “Notte Bianca”. È da tempo ormai che questa manifestazione è divenuta gradualmente una piacevolissima abitudine dell’estate e, nonostante gli esigui contributi pubblici a causa della crisi economica, l’avvenimento
promette di essere ancora più accattivante rispetto al passato. La novità più
succulenta sarà rappresentata da nuove zone della città che, per la prima
volta, saranno protagoniste di eventi dalle sfumature regali e popolari. Difatti,
nelle zone più moderne vi saranno istallazioni di colorite bancarelle ed esposizioni di ogni genere come, “Il Mercatino dell’Artigianato” tra via Trinchese e
via Salandra. La sorpresa principale, però, andrà in scena all’interno della galleria Mazzini. Qui sarà il tango a farla da padrone, con ballerini e cantanti pronti a regalare quell’atmosfera piacevolmente melodrammatica propria del ballo argentino con “La Milonga de la noche blanca”. Pochi minuti di passeg-
gio e si giungerà nello stupendo scenario di piazza Sant’Oronzo dove, un palco di grandi dimensioni, vedrà esibirsi artisti come i “To Fengo” alle 22 e la
Bandadriatica intorno alla mezzanotte. All’interno dei portici di Palazzo Carafa verrà inscenata una mostra di artigianato al femminile, curata dall’Unicel. Il giorno precedente l’evento vi sarà una sorta di prologo cerimoniale all’interno dell’ anfiteatro: quasi fosse il “Festival di Sanremo” si potrà assistere
ad una inconsueta sfilata di vip ed autorità del luogo per assistere, alle 21.30,
al “Racconto del Lupo Mannaro” di Tommaso Landolfi, con letture di Pietro
Rapanà e l’accompagnamento di Alessandro Cantini al pianoforte. All’interno della Villa comunale, si assisterà allo spettacolo musicale Novecento a
cura di Eraldo Martucci. Una “Notte di Note” a carattere popolare sarà anche in piazza Mazzini con i “Pirricarusi” alle 22, i “Cunservamara” alle 23.15,
e gli “Stella Grande e le Anime Bianche allo scoccar del nuovo giorno.
Stando alle premesse, sarà una notte da ricordare, con la concreta speranza che l’organizzazione, guidata dal direttore artistico Mauro Arnesano, risulti
come sempre oltremodo impeccabile.
Francesco Covella
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LECCE
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IN BREVE
L’opera di Ercole Pignatelli
all’ingresso della città
L’ingresso alla città si è arricchito con l’opera di Ercole Pignatelli “Germinazioni”, un
dono alla sua città natale. È
stata collocata esattamente
al centro della rotatoria all’imbocco della superstrada
per Brindisi, per farsi ammirare da chi arriva e da chi lascia la città. Nove metri di altezza e nove mesi di “gestazione” per realizzarla: nasce
così questo totem realizzato
in uno speciale polistirolo “fasciato” da più
mani di resina per simulare la pietra leccese. In cima, due uccelli realizzati in ve-
700mila euro per la rinascita
di piazzetta Carducci
Arrivano i fondi per il recupero dell’area che ospita l’ex Convitto Palmieri e la Biblioteca
“Bernardini”. Intanto a San Francesco della Scarpa parte la mostra su Caravaggio
“Vogliamo dare dignità e portare a termine la ristrutturazione di un luogo che può, nei fatti, rappresentare
un ‘polmone culturale’ ed un contenitore di pregio per
il nostro territorio”. Queste sono le parole con cui la vicepresidente della Provincia di Lecce nonché assessore
alla Cultura Simona Manca ha accompagnato la notizia della nuova fase di lavori che interesseranno la zona
dell’ex Convitto Palmieri e la Biblioteca “Bernardini”.
Ben 700mila euro, infatti, provenienti dai fondi Por Puglia 2000/2006, sono stati stanziati per dare avvio ad un
secondo round per il recupero della struttura. Ad essere interessati dai lavori questa volta saranno in particolare gli spazi esterni, con piazzetta Carducci e il giardino retrostante. Già pronto il progetto, affidato all’architetto Totò Mininanni, nel quale è stato abbozzato un
piano di riqualificazione della zona, con l’installazione
di alcune colonnine mobili a protezione della piazzetta.
Uno dei problemi che insorge sul luogo, infatti, è dovuto
all’ingombrante presenza di auto, che nonostante i divieti di accesso e di sosta per i non residenti, continua a
essere luogo prediletto per un parcheggio facile, soprattutto nelle ore notturne.
Un primo passo per ovviare al problema è già stato fatto, da un lato con la collocazione di alcune fioriere per
delimitare l’accesso alla piazzetta, dall’altro con l’attivazione (finalmente) delle telecamere per la Ztl. Ma adesso con l’installazione dei “dissuasori” previsti nel progetto si dovrebbe giungere ad una soluzione definitiva,
dato che le colonnine a scomparsa assolvono a due diverse funzioni: a impedire l’accesso alle auto se tenute a
una certa altezza, o a fare da vera e propria cancellata
anche per i pedoni se tenute ad un’altezza maggiore. L’assessore Manca è convinta così di ridare finalmente piena importanza ad uno degli spazi architettonici più pregevoli della città: “L’intera struttura dell’ex Convitto ha aggiunto- la immagino come uno straordinario luogo espositivo, nel quale mettere in vetrina le eccellenze
culturali che il Salento può esprimere, ma anche come
un moderno spazio di aggregazione”.
E a proposito di luoghi di pregevole interesse e di vetrine culturali degne di attenzione, la stessa piazzetta vivrà
un momento di straordinario interesse artistico ospitando
nella adiacente chiesa di San Francesco della Scarpa la
mostra Caravaggio? L’enigma dei due San Francesco, a
partire dal 3 luglio prossimo e fino al 5 settembre. La mostra permetterà di ammirare due capolavori del maestro
lombardo, o meglio uno di sicura attribuzione, l’altro invece su cui la critica ancora ne discute l’effettiva paternità al Caravaggio. E qui sta tutto l’enigma di cui parla anche il titolo dell’esposizione. Si tratta, infatti, di due
dipinti identici, due “San Francesco in meditazione”, l’uno
rinvenuto nella chiesa di San Pietro a Carpineto Romano
e attualmente in collocato nella Galleria di Palazzo Barberini, l’altro (quello controverso) custodito invece nella Chiesa dell’Immacolata Concezione a Roma. L’esposizione sarà corredata da un apparato didattico che guiderà a cogliere le differenze stilistiche tra le opere e a informare sulle tecniche di restauro utilizzate e di indagine storiografica per accertarne l’attribuzione.
Giorgio De Matteis
troresina, un tucano nero col
becco giallo e una colomba
bianca dal becco carminio. Pignatelli li ha voluti lì a simboleggiare “il vento dell’Africa e
il vento del Nord, ma anche il
dialogo tra le civiltà, caratteristica del nostro territorio”. La
scultura è arrivata a Lecce a
bordo di un tir in tre pezzi separati che con una gru sono
stati infilati nell’anima di acciaio. Pignatelli non si è perso nulla, dal trasporto alla collocazione sul
piedistallo: a rimarcare quanto senta
l’opera una sua creatura.
(M. M.)
Videosorveglianza al via
(tra qualche polemica)
Con qualche giorno d’anticipo sono state installate le 54
telecamere che dovrebbero
rendere più sicuro il centro
storico ed il cosiddetto “quadrilatero del sesso”. Gli impianti aspettano solo di essere tarati ed inaugurati alla
presenza del sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, grande fautore dell’iniziativa. I residenti sembrano soddisfatti,
sicuri di non dover più assistere al degrado, dovuto a continue risse, turismo
sessuale e schiamazzi notturni.
In generale non ci sono state lamentele
da parte di cittadini residenti nella zona fortemente frequentata da prostitute e transessuali ma, come al solito,
qualcuno che storce il naso
c’è. Difatti, alcuni abitanti del
centro storico si sentono defraudati della loro privacy, in
quanto certi apparecchi sarebbero puntati proprio in direzione delle finestre degli appartamenti di appartenenza. L’assessore Giuseppe Ripa tira dritto e ribadisce che
“bisogna tutelare sempre l’interesse comune, e non quello particolare”. Si attendono ora ulteriori sviluppi.
(F. C.)
I papiri restaurati in mostra
all’Università del Salento
La mostra “Storia... di restauri. Le campagne di
restauro del Centro di studi papirologici tra Università e Musei” sarà di scena sino al 9 di luglio nelle
sale del Museo Papirologico dell’Università del Salento. La manifestazione
godrà del patrocinio dell’ ”Aicc” e sarà guidata dall’équipe leccese del professor Mario Capasso, che ha lavorato alacremente sui papiri di varia provenienza, come
quelli egiziani e greci del Museo Civico Archeologico di Bologna; geroglifici, ieratici,
latini e greci del Museo egizio de Il Cairo;
greci e copti dell’Università di Liegi; infine, su quelli arabi e greci della Ain
Shams University de Il Cairo. Il tutto sarà collocato all’interno del Museo Papirologico, concepito tre anni
or sono per dare un’assai
degna sistemazione alla
collezione papiracea, uno dei fiori all’occhiello dello stesso ateneo. La mostra, che
raccoglie oltre 350 opere, sarà visitabile
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, e il
martedì e il giovedì dalle 15 alle 18. Info:
0832.294457, http://www.museopapirologico.eu.
(F. C.)
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MAGLIE
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råç=ëíçêáÅç=êÉÖ~äç
Cosimo Abate dona il suo intero archivio sul calcio
magliese al club “Antonio Toma”
Polemica “strisciante”
La discussione sulla bonifica dei suoli contaminati dalla diossina ha
scatenato nell’ultimo Consiglio comunale un violento battibecco tra il
sindaco e il capogruppo Pd, che ha abbandonato l’aula dopo che il primo
cittadino lo ha definito “essere strisciante”
La Copersalento è spenta ormai da
tempo ma i veleni “verbali” causati dall’opificio non sembrano calare
d’intensità. L’ultimo consiglio comunale ha affrontato la questione
per voce del capogruppo del Partito Democratico. Raffaele Cesari
(nella foto), in un ordine del giorno,
chiedeva al “sindaco e all’assessore
all’Ambiente di sollecitare l’emissione, da parte dell’ente provinciale, di un’ordinanza motivata per diffidare il soggetto responsabile dell’inquinamento ambientale alla bonifica dei siti potenzialmente contaminati”. Un dibattito incentrato
sulla bonifica del suolo inquinato una
volta stabilita, da parte dell’Arpa, la
presenza di diossina e individuata
l’origine nella fabbrica.
Ma quanti sono i terreni che deb-
bono essere risanati? È quello che si
è chiesto il capogruppo Cesari che ha
ricostruito quanto avvenuto partendo dalla relazione dell’Arpa del
novembre 2009 che aveva confermato in un caso il superamento dei
valori di diossina di oltre 100 ng che
è il limite per le aree industriali, mentre in altri quattro punti di oltre 10
ng che è il valore limite per le aree private. Cesari ha fatto notare come nel
corso dei mesi, dopo ulteriori analisi in altri sei punti risultate nella norma, gli enti interessati riuniti a Bari
a metà maggio abbiano tralasciato
i preesistenti quattro punti per discutere soltanto del superamento da
100 ng. In aula si è avuto un “batti
e ribatti” per l’attribuzione della paternità della sollecitazione alla bonifica nei confronti della Copersa-
lento. Una fatto che ha surriscaldato gli animi. Il sindaco Antonio Fitto è stato invitato a più riprese a
“non mentire” e a chiarire lo stato
delle cose. Un atteggiamento al quale il primo cittadino ha risposto, secondo il coordinamento del Pd, “in
maniera arrogante passando dalla
critica politica alle offese personali
più indegne e diffamanti definendo
il consigliere Cesari un essere strisciante”. Il sindaco Fitto a sua volta ha ribadito la genericità dell’affermazione non essendosi riferito direttamente a nessuno in aula in
particolare. Poco dopo il Consiglio
veniva rinviato visto l’abbandono
dell’assise del Pd e del consigliere Culiersi. Intanto su Facebook è nato un
gruppo di solidarietà a Cesari, che ha
raggiunto quasi i 200 membri.
Per festeggiare una storia c’è bisogno di una
storia. Come quella che
verrà donata dall’ex deputato e giornalista Cosimo Abate (nella foto)
al club “Antonio Toma” di
Maglie, relativamente ai
65 anni della società di
calcio magliese, una
squadra che seppe dare
emozioni e addirittura rischiò di finire in serie B,
nei primi anni ‘50, giocando con squadre di grandi città, tra cui le due pugliesi
Lecce e Bari. Un archivio unico, ordinato con pazienza certosina, di cui la città potrà beneficiare. Si tratta, in concreto,
di alcuni faldoni, ordinati cronologicamente, contenenti l’opera omnia di
Abate per quello che riguarda la Toma
Maglie, articoli scritti per testate come
“La Gazzetta dello
Sport”, “La Gazzetta del
Mezzogiorno”, “Il Messaggero” e molti altri, più
foto e l’intero materiale
d’archivio che servì al
giornalista, il decano
della provincia, per scrivere i suoi articoli. Un repertorio dettagliatissimo affinché la storia di
una squadra gloriosa
non sia dimenticata, una
storia che racconta di calcio e calciatori,
ma anche di illustri presidenti e di cittadini appassionati dei colori giallorossi, che vollero appoggiare la causa. La
cerimonia di donazione si terrà il 1° luglio alle 20, presso i locali del club. Interverranno, oltre al pregevole donatore, il primo cittadino Antonio Fitto e il giornalista sportivo Ottorino Capocelli.
Una festa per “Auxesia”
Una importante manifestazione ha salutato la chiusura della stagione per
“Auxesia”, la palestra magliese che per
l'occasione ha messo in mostra i risultati delle lezioni nei giorni scorsi in
villa Tamborino. Grandi e piccini si sono
alternati su un palco che ha visto musica e danze di tutti i tipi, dal jazz, al
tango, alla danza moderna, con una
sola parola d'ordine: ritmo. Suggestiva l'esibizione degli allievi dei primi corsi, alcuni dei quali si sono misurati anche nella break dance, spettacolare
ballo che trovò la sua piena diffusione negli anni '80. Un modo simpati-
co firmato Auxesia per dare appuntamento a tutti al prossimo settembre
con i nuovi corsi.
3 luglio 2010
POGGIARDO | MURO LECCESE
La Giunta comunale ha
approvato un progetto per
l’adeguamento dell’istituto
scolastico, interamente
finanziato dall’Inail
POGGIARDO Era attesa da
tempo, ma finalmente la
scuola media di Poggiardo
di via Montegrappa riceverà dei particolari interventi di adeguamento.
Una delibera di Giunta
ha infatti approvato un
progetto che prevede dei lavori riguardanti la sicurezza e
l’igiene sul lavoro e in merito alle
norme per l’abbattimento delle
barriere architettoniche. L’Amministrazione comunale ha risposto e partecipato al bando
2008/2009 che è stato pubblicato in merito dall’Istituto Nazionale
Assicurazione sul Lavoro, ai sensi dell’art. 1 comma 626 della legge n. 296/2006, in poche parole la
Legge Finanziaria per il 2007.
La predisposizione del progetto è
stata affidata agli ingegneri Emanuele Borgia e Maurizio Bortone,
mentre il responsabile del procedimento relativo al progetto è
stato individuato nella figura del
geometra Raffaele Zappatore, tra
l’altro dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Il quadro economico del progetto ammonta a poco meno di
338mila euro ed è stato rimodulato rispetto alla versione originale
dopo la presa visione dell’Inail, la
quale finanzierà per intero il piano.
Il progetto è stato inserito nel programma delle opere pubbliche
2010/2012 ed è stato stabilito
che il termine ultimo della conse-
20
^=jìêç=iÉÅÅÉëÉ=íìííá=
ëçÖÖáçêå~íá=É=ÅçÅÅçä~íáÒ=
Un’iniziativa dell’associazione dei commercianti di
Muro Leccese consentirà agli ospiti delle strutture
ricettive di usufruire di uno sconto presso le attività
commerciali locali
Scuola media,
un investimento
per la sicurezza
gna dei lavori sia previsto per il
prossimo 23 agosto, in tempo
quindi per l’inizio dell’anno scolastico 2010/2011.
Il primo cittadino di Poggiardo,
Silvio Astore (nella foto), è conscio
dell’importanza di simili progetti,
soprattutto per evitare drammatici
episodi come accaduto in altre
scuole italiane: “Il piano approvato dalla delibera rappresenta un
contributo importante per mettere in sicurezza la scuola, allo scopo di ridurre lo stato di precarietà che presenta l’edificio di Poggiardo. Si tratta però di una si-
tuazione purtroppo comune ad altre realtà. Molti plessi scolastici
andrebbero periodicamente e, soprattutto, rigorosamente controllati. Solo in questo modo sarà possibile scongiurare l’eventuale rischio che si verifichino problemi
di importante entità che potrebbero interessare la popolazione
scolastica. È evidente che il progetto approvato è un fondamentale tassello per garantire maggiore
tranquillità per il prossimo anno
di studi. Per questo motivo, cercheremo di affidare i lavori nel più
breve tempo possibile”.
(A. C.)
MURO LECCESE “Soggiornati e coccolati”. Si
chiama così la nuova iniziativa promossa dall’Associazione dei Commercianti di Muro Leccese dal
1° luglio al 30 settembre.
Un meccanismo semplice e
originale che coinvolge gli imprenditori del settore turistico (alberghi e B&B) di Muro,
Giuggianello e Sanarica. L’elemento principale di questa iniziativa è una card che dà ai clienti delle strutture ricettive la possibilità di usufruire di uno
sconto, tra il 5% e il 30%, presso gli esercizi commerciali dell’associazione di Muro.
Alle strutture dei tre comuni verranno consegnati, in base al numero delle loro prenotazioni, delle guide
turistiche stampate in due lingue (italiano e inglese), fornite
gratuitamente dal comune di
Muro che patrocinia l’iniziativa,
le card e un opuscolo che conterrà una piantina della città con
l’indicazione di tutti gli esercizi
commerciali che praticano lo
sconto, divisi per settori merceologici. Tutto questo materiale verrà poi distribuito ai
loro clienti che godranno dello sconto (variabile a seconda dei settori merceologici)
presentando la card presso gli esercizi commerciali.
“I B&B e gli alberghi -spiega il presidente
dell’Associazione dei Commercianti, Albino
Panarese (nella foto)- si sono dimostrati entusiasti dell’iniziativa, tanto da voler aderi
re spontaneamente. Inoltre, la possibilità di
usufruire dello sconto sarà uno stimolo per
i turisti che soggiornano a Muro. Con questa nostra proposta, poi, rispondiamo ad una
richiesta delle strutture ricettive, in difficoltà nel guidare i loro clienti verso determinati servizi; infatti, i
turisti avranno la possibilità di
orientarsi autonomamente grazie alla piantina, che indica
l’ubicazioni delle diverse attività commerciali, e alle guide turistiche con la descrizione del
museo di Muro e delle altre attrazioni storico-culturali. Se a settembre i risultati ottenuti saranno soddisfacenti, potremmo prolungare l’iniziativa fino
a Natale e proporre altre iniziative legate a
questa. In questo caso, stimoleremmo
quella tanto discussa esigenza di destagionalizzazione. È un’iniziativa che in sostanza
offre un servizio aggiuntivo al turista. Infine,
ringrazio i tutti i consociati e gli operatori del
settore turistico che su questa iniziativa puntano moltissimo”.
(A. C.)
3 luglio 2010
TRICASE | GALATINA
Adelchi: si avvicina la “cassa”,
si allontanano le soluzioni
21
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Durerà fino al 31 dicembre la proroga della cassa integrazione per i lavoratori.
Un “contentino” che però distrae dalla soluzione vera
Non dovevano esserci altri errori,
ma la maggioranza è “caduta” ancora una volta
sotto il tiro dei franchi tiratori
TRICASE La proroga degli ammortizzatori sociali è arrivata,
ma i problemi, quelli seri, quelli
strutturali, non accennano a risolversi. Sono le due facce della
stessa medaglia chiamata “vertenza Adelchi”. Lunedì 28 giugno
la firma in Provincia di Lecce per
il rinnovo della cassa integrazione. Un documento tecnico e un accordo sindacale a cui la Regione
Puglia sarà chiamata a dare via libera, per garantire la continuazione della cassa in scadenza il 4
luglio per i 129 operai della Nuova Adelchi e i 336 Crc e che verrà estesa fino al 31 dicembre anche ai 75 dipendenti del suolificio
Gsc Plast. Si tratta però di proroga regionale, che allunga il fiato di
soli 6 mesi. Per quella ministeriale, che dura 12 e a cui si stava lavorando con l’incontro a Roma,
presso il Ministero dello Sviluppo
Economico, del 22 marzo nulla si
sa. Anzi, a quanto pare, nulla si saprà e la voglia di ragionare su questo non c’è. “Non è il momento ha dichiarato Ippazio Prete, responsabile del personale del cluster
Adelchi- per ora aspettiamo questi 6 mesi di cassa integrazione, poi
si vedrà. Ma ognuno deve fare la
sua parte”. Parole sibilline. Perchè
la cronaca dei fatti vuole che fino
a questo momento a venir meno
ai suoi impegni sia stata solo
GALATINA Il Consiglio
comunale del 24 giugno rimarrà negli
annali della storia
cittadina. Il primo
duro scontro sulle linee programmatiche che il sindaco, Giancarlo Coluccia (nella foto), ha illustrato premettendo di
essere consapevole che la
grave congiuntura economica non agevola l’azione
di governo. Centrodestra e
centrosinistra hanno rimproverato alla maggioranza di “vivere nel
mondo dei sogni”. L’attacco frontale, è arrivato dalla capogruppo del centrosinistra,
Daniela Vantaggiato, che ha rimproverato alla
maggioranza di aver aumentato i compensi per gli amministratori. Infatti, i compensi
deliberati dalla Giunta fissano un importo
di 2.788,87 euro per il sindaco, 1.533,88
euro per il vice sindaco, 1.254,99 euro per
ognuno degli assessori e per il presidente
del Consiglio comunale al netto del taglio
del 10% dello stipendio per contenere i costi della macchina amministrativa.
Il sindaco non ha trattenuto una certa insofferenza per l’attacco della Vantaggiato, a
suo avviso, privo di fondamento e ha ribadito di aver scelto valutando le professionalità
delle persone infine nominate. La debacle
per la maggioranza è arrivata al momento
del voto segreto per la nomina del collegio
dei revisori dei conti. È saltata fuori una scheda nulla con la conseguenza di una vera e
propria bagarre. Il segretario comunale,
l’azienda. Non i lavoratori, che
sono addirittura riusciti ad ottenere un tavolo ministeriale dopo
mesi di lotte iniziate il 23 settembre sul cornicione di Palazzo Gallone.
E già, perchè c’è un altro nodo che
non accenna a sciogliersi. A maggio era stata annunciata la presentazione della richiesta di un
concordato preventivo con cui
cercare di ristrutturare il debito di
30milioni di euro della Nuova
Adelchi Spa. A detta dei vertici
aziendali è pronto, certo, ma guar-
da caso è ancora tenuto sotto
chiave nei suoi cassetti. Quel che
è certo è che senza ridimensionamento della situazione debitoria e
senza piano industriale di rilancio
non ci potrà essere tavolo ministeriale risolutorio, tantomeno
estensione dell’accordo di programma dal cluster Filanto a quello Adelchi, con possibilità di reimpiego dei lavoratori. Dispiace dirlo, ma l’obiettivo oramai, da più
parti, pare essere l’eutanasia, la
morte dolce. Ma dolce poi per chi?
Tiziana Colluto
Angelo Calabretti, Elvira Pasanisi, il sindaco e Cosimo Marra, hanno chiesto all’avvocato Pietro Quinto un parere circa la nullità della scheda. Il tempo passava, ragion
per cui il centrosinistra ha deciso di fare assumere la presidenza a Daniela Sindaco. Tuoni, fulmini, saette. La votazione si chiude con
la sottolineatura di Maurizio Fedele che “le
schede sono uscite dall’aula”. Tonio Spoti,
segretario del Psi, non esita a mettere i problemi sul tappeto e dichiara che “c’è un problema politico nella maggioranza. Se ci sarà
ancora un “errore”, durante il voto segreto,
chiederemo le dimissioni del sindaco. Noi
crediamo in questa coalizione, ne abbiamo
la paternità, ma siamo persone serie -precisa Spoti- vogliamo lavorare con coscienza, per questo incitiamo il sindaco a far luce
sulle questioni che, evidentemente, rendono scontento qualcuno.” Il nuovo collegio è
composto dalla presidente Federica Patera, da Severina Gemma e Raffaele Ancora.
Maddalena Mongiò
CASARANO
3 luglio 2010
Vandalismo, la condanna
di De Masi
Appena inaugurate e subito devastate le nuove attrezzature dei giardini
“William Ingrosso”. “Purtroppo -scrive De Masi- ci sono persone che
ignorano il concetto di bene comune”
Neanche il tempo di inaugurarle
e consegnarle alla fruizione pubblica che le nuove attrezzature installate a i giardini “William Ingrosso” sono state devastate da
ignoti.
Un atto di vandalismo che mortifica invece il senso di civiltà diffuso
in una città come Casarano e la
volontà dell’Amministrazione comunale di dare un degno decoro
al territorio. Riportiamo di seguito
la lettera aperta che il sindaco Ivan
De Masi (nella foto) ha diffuso nei
giorni scorsi, in merito all’accaduto.
“Con rammarico -scrive il primo
cittadino di Casarano- mi trovo
costretto a prendere atto degli episodi di vandalismo ai danni della
nuova attrezzatura installata nei
giardini ‘William Ingrosso’. Le
scritte sui tavoli e sulle panchine
dell’area pic-nic ed il furto degli irrigatori pop-up, già all’indomani
della loro installazione, sono gesti che richiedono una ferma condanna, non solo perché vanificano in parte i nostri sforzi, ma anche perché colpiscono soprattutto voi. Più e più volte, in diverse
occasioni, mi avevate chiesto il recupero dei giardini ‘William Ingrosso’, una delle poche aree della città espressamente dedicata a
voi. Purtroppo, ci sono persone
che ignorano il concetto di bene
comune che è alla base di ogni società umana dove non regni l’anarchia. Evidentemente, per mancanza di senso civico e di spirito
di appartenenza, c’è chi pensa di
potersi impossessare liberamente
di quanto appartiene alla collettività o di poterne disporre a proprio piacimento. Dinanzi a tanto,
possiamo fare ben poco, se non
condannare simili gesti ed assicurare tutti voi che vigileremo e metteremo in campo tutte le nostre risorse per far fronte a queste forme di grave inciviltà. Vedere le
tante famiglie ed i tanti bimbi che
nei giorni scorsi hanno affollato i
giardini, aveva suscitato in me
l’idea che, finalmente, la città dei
bambini che ho in mente stesse iniziando a prendere forma. Nonostante la delusione, però, credo ancora che non solo possiamo sperare in un futuro migliore, ma che
abbiamo il dovere di proseguire
nella strada imboccata. E sono certo che in futuro, quando sarete
cresciuti, episodi come questi non
si verificheranno, perché, giorno
dopo giorno, state imparando a
prendervi cura della vostra città”.
(D. G.)
22
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Il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà
fa pressing sui temi sociali in città
Sulla recente assegnazione di 7 milioni
di euro al Comune di Casarano quale comune rappresentante dell’ambito territoriale sociale interviene il circolo cittadino di Sinistra, Ecologia e Libertà “Peppino Impastato”. “Nella
conferenza stampa che annunciava il
‘lieto evento’ -spiegano dal Sel di Casarano- il sindaco e l’assessore competente hanno illustrato le modalità
d’impiego dei fondi, ma riteniamo che
almeno un paio di ‘nei’ si possano individuare rapidamente. Innanzitutto, gli
oltre 7 milioni di euro dovranno essere
suddivisi tra i 7 comuni interessati nell’ambito dell’iniziativa, e poi, ad esempio, lo sportello per gli immigrati,
che prima aveva due operatori solo per
Casarano, ora se ne potrà permettere solo uno per tutto l’ambito, con evidente disagio per gli utenti”.
Infine Sel muove appunti sulla gestione
del Centro anziani cittadino. “Nonostante l’arrivo di questi fondi il Centro
anziani sembra comunque non poter
rimanere in Vico Araldo, perché si pensa di trasferirlo in un luogo assolutamente inadeguato. Si preferirà evidentemente risparmiare sulla nostra
memoria e cultura -conclude la notaspostando i nostri anziani come degli
scatoloni di libri impolverati”.
3 luglio 2010
NARDÒ | GALLIPOLI
Un esempio virtuoso
di accoglienza
23
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Comune, Provincia, sindacati, associazioni volontarie e privati, tutti insieme per garantire
agli immigrati stagionali condizioni di vita e lavorative rispettose della dignità umana
Dal 2 al 9 luglio la stazione ferroviaria ospita
la mostra itinerante realizzata da Nancy Motta,
per raccontare la storia del trasporto ferroviario
nelle province di Bari, Taranto e Lecce
NARDÒ Circa un mese fa dalle colonne di questo periodico ci chiedevamo se Nardò avrebbe saputo
accogliere dignitosamente ed efficacemente gli immigrati stagionali
impegnati nella raccolta delle angurie. L’esperienza degli scorsi anni,
fatta di tanta buona volontà ma caratterizzata da risultati non sempre
rispondenti alle aspettative, aveva
creato non pochi dubbi e perplessità in un’opinione pubblica già sensibilizzata da episodi di cronaca
nazionale come quelli avvenuti a Rosarno. Dubbi e perplessità che oggi
sembrano venir meno, di fronte
alla nuova accelerazione impressa ai
progetti di accoglienza, posti in essere in passato.
Nello specifico, grazie all’impegno
congiunto del Comune di Nardò,
della Provincia di Lecce, di altri soggetti istituzionali e degli stessi privati,
è stata potenziata la capacità ricettiva della masseria Boncuri, originario nucleo del progetto “Amici”.
L’arrivo di nuove tende, l’istallazione di un presidio medico stabile, l’organizzazione di servizi di vario genere (bagni chimici, sistema di illuminazione, posti letto per il ricovero dei malati, etc.) permetteranno di
ospitare in modo sicuro e dignitoso
circa 200 immigrati, mantenendo
sottocontrollo un fenomeno che, in
altri contesti, ha causato tensioni e
GALLIPOLI Il “Lungo
binario del cambiamento” porta a Gallipoli sui vagoni delle
Ferrovie del Sud Est la
mostra fotografica itinerante (ed il libro
edito da Locorotondo
Editore) che Nancy
Motta ha realizzato in
collaborazione con le
Ferrovie Sud-Est e l’associazione “Casello
13” per raccontare la
storia del trasporto ferroviario nelle province
di Bari, Taranto e Lecce. Il vagone arriverà
nella città ionica il 2 luglio, e nello stesso
giorno (alle 19) è prevista la presentazione della manifestazione. Interverranno l’autrice Nancy Motta, il sindaco di Gallipoli Giuseppe Venneri, il giornalista Antonio Della
Rocca ed il presidente dell’associazione “Casello 13”, Angelo Grassi.
L’esposizione si compone di 48 immagini di
grande formato collocate in due vagoni passeggeri modificati per l’occasione, ed arriva a Gallipoli per la terza tappa di un lungo viaggio attraverso le principali città di Puglia. Interessante è anche la pubblicazione
che accompagna l’esposizione per immagini. La pubblicazione è divisa per tratte ed
accoglie i contributi critici del giornalista e
saggista Raffaele Gorgoni e del professore
Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università del
Salento. Il volume, inoltre, include un dvd che
attraverso il montaggio di fotografie e suo-
problemi di vario genere. Come dichiarato dal presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone,
in gioco ci sono “il rispetto della dignità umana e il dovere dell’accoglienza nei confronti di tanti lavoratori in cerca di un tozzo di pane”.
Tale consapevolezza traspare dalle
dichiarazioni rilasciate da tutti i
soggetti coinvolti in questa nuova
iniziativa, frutto di una collaborazione fattiva ed efficace tra pubblico e privato. Per l’assessore provinciale alle Attività produttive, Salvatore Perrone, si tratta di un proget-
to con sicuri margini di miglioramento, che consentirà, sin da subito, un’accoglienza decorosa ed umana, per quelle “persone che, fino all’anno scorso, dormivano per terra
o sotto un albero di ulivo”. Come
sottolineato dall’assessore alle Politiche Sociali del comune di Nardò,
Carlo Falangone, “solo in questo
modo gli stessi lavoratori immigrati possono diventare una risorsa, nel
rispetto della legalità e del riconoscimento della dignità di queste
persone”.
Alessio Palumbo
ni campionati lungo la rete ripropone un viaggio immaginario della durata di 8 minuti.
“Nel racconto per immagini -dichiara l’autrice Nancy Motta- il percorso segue la tratta chilometrica, ripreso con uno sguardo dal
treno e verso il treno, un dentro-fuori che attraversa paesaggi, stazioni, personale, caselli, utenti, percorsi intervallati dai cantieri che rimodernavano l’armamento, le stazioni, la segnaletica. Ho voluto anche che
ci fosse un aspetto di documentazione, la
percezione dei differenti caratteri di ciascuna
stazione o paesaggio o mansione. Oggi osserviamo che molta della realtà ritratta nel
libro non esiste già più -conclude l’autrice; ci sono treni nuovi, nuovi binari che hanno velocizzato le percorrenze. È un’altra realtà modernizzata”. La mostra itinerante,
ospitata a Gallipoli in concomitanza dei festeggiamenti per la Madonna del Canneto,
sosterrà in città fino al 9 luglio prossimo.
(D. G.)
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3 luglio 2010
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Dal 6 al 13 luglio tra Lecce e Trepuzzi una serie di appuntamenti
musicali di qualità che terminerà con la produzione di un lavoro
inedito in anteprima mondiale. Tra gli ospiti il musicista canadese
Patrick Watson e la sua band
La settima edizione di Sound Res, programma di residenza, festival, summer school e per la musica e le arti si svolgerà dal 6
al 13 luglio, e per la prima volta ospita in Italia la nuova stella della musica indipendente internazionale, il giovanissimo musicista
canadese Patrick Watson (nella foto). Sound
Res edizione 2010 è a cura di David Cossin,
Alessandra Pomarico e Luigi Negro, e nasce
da una coproduzione tra Loop House,
Sound res, RES, 11/8 Records, Factory
Compagnia Transadriatica, Calliope Comunicare Cultura e Psy-i, con il patrocinio
di Provincia e Comune di Lecce ed il sostegno di “Made in Carcere” e degli Amici di
Sound Res.
Il programma di residenza Sound Res 2010,
oltre ad offrire l’occasione di presentare in Italia una delle band più promettenti del momento, è finalizzato alla produzione di un lavoro inedito presentato nel Salento come prima mondiale e frutto della collaborazione tra
gli artisti e i musicisti coinvolti. Il concertofesta finale del 13 luglio (per il quale si sta
ancora studiando la migliore location) presenterà in prima assoluta mondiale le collaborazioni musicali e visive nate in seno alla
residenza. E a leggere le iniziative che accompagneranno il festival le opportunità per
un buon risultato ci sono davvero tutte.
Il concerto d’apertura si celebra l’8 luglio presso il Palazzo dei Celestini di Lecce con Patrick
Watson e la sua band. In programma la presentazione dell’ultimo, sofisticato lavoro
Wooden Arms, album che Onda Rock reputa
“sontuoso, pervaso da un vortice di suoni,
attraversato da un range emotivo intimo, con
enorme quantità di spunti, cesellato con leggerezze e trasparenze minimali ed uno dei capolavori dell’anno”. Ma nel suo repertorio
Watson presenta anche i pezzi più amati di
Close to Paradise, altro suo eccellente lavoro discografico con oltre 100mila copie
vendute e vari awards internazionali.
Sound Res quest’anno è anche “summer
school”. Ad ospitare la residenza è la neonata
“Casa della Musica - Livello 11/8” di Trepuzzi. Il 9 luglio, con la collaborazione degli psicologi dell’età evolutiva Psy-i, di alcuni centri di residenza per minori della provincia di Lecce e degli artisti di Sound Res,
parte Sound Res For Kids. Si tratta di un laboratorio intensivo di avvicinamento alla musica come linguaggio e espressione, rivolto a
ragazzi tra i 10 e 18 anni in condizione di disagio. Dal l0 all’11 luglio, invece, spazio a due
giornate intensive di workshop per musicisti, cantanti, compositori. In cattedra ci saranno Patrick Watson ed i musicisti della Patrick Watson Band (ovvero Simon Angell, chitarra, lapstil, banjo e charanga; Robbie Kuster, basso; Mishka Stein, batteria e percussioni; Melanie Belair, violino su voce, piano
e songwriting). Materie di studio voce, piano e songwriting, composizione collettiva e
approccio allo strumento. Con l’invito a Patrick Watson, Sound Res conferma il proprio
sostegno alla ricerca e alla sperimentazione,
connettendo i talenti internazionali a quelli
locali, associando ai grandi nomi della musica le giovani realtà promettenti, producendo
eventi e spettacoli ma anche formazione e oc-
Quello che non puoi,
nuovo singolo di Mulinu
Il brano prodotto da Bizzarri Records
è in rete in free download
casioni di conoscenza profonda. Per informazioni e iscrizioni: 329.3385280, [email protected].
Esce Quello che non puoi, il nuovo singolo di Damiano
Mulino (nella foto), in arte Mulinu, duettato in combination
con Fido Guido. Il brano, contenuto nella compilation
Mama Africa Riddim, è prodotto dall’etichetta modenese
Bizzarri Records ed è in download gratuito in rete all’indirizzo http://www.megaupload.com/?d=GL04MHK0.
Mulinu è un giovane artista salentino, appena ventenne, che mastica musica già da più di un decennio (a otto
anni, raccontano le cronache, aveva già costituito la sua
prima band). Le sue spiccate qualità musicali lo portano a collaborare, nel tempo, con vari artisti di diverso
calibro e nel 2003 incide un brano tradotto in lingua francese che si avvale della collaborazione dei Sud Sound
System. Nel 2006 con il brano Nu Su Contentu entra
a far parte del progetto “Salento Show Case 2007”, compilation firmata e prodotta dai Sud Sound System e fra
le tante altre collaborazioni con le produzioni della musica in levare e reggae in particolare, Mulino vanta anche quella con Can’t Stop The Music vol. 1. Nella raccolta spicca proprio la sua canzone Un altro giorno, scritta per lui da Nando Popu.
A San Cassiano “Conturband” e Gegia
per festa della Madonna della Consolazione
Fervono i preparativi per i festeggiamenti civili e religiosi in onore della Madonna della Consolazione
a San Cassiano. Il 2 luglio ci sarà il gran concerto bandistico “Città di Scorrano” con la processione
nel tardo pomeriggio (19,30) per le vie del centro salentino. In serata è in programma il concerto in
cassarmonica in piazza Cito della band-spettacolo “Conturband”.
Per il 3 luglio è prevista la prima edizione dello “Zecchino Sancassianese” presentato dalla showgirl
Gegia. I bambini saranno accompagnati dalla band “Venerdì 17” e diretti dalla maestra Rosaria Pizzoleo. Ci sarà anche il teatrino degli alunni della seconda media di San Cassiano con lo spettacolo
Quei burattini di Romeo e Giulietta.
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3 luglio 2010
Venerdì 9
NICO VERRIENTI IN CONCERTO
MIGGIANO, piazza Giovanni Paolo II - ore 21.30
Nell’ambito della rassegna “E…state con noi a Miggiano” organizzata
dall’amministrazione comunale del
posto, questa sera in piazza Giovanni
Paolo II concerto del cantautore salentino Nicco Verrienti. L’artista ca-
Domenica 4
saranese, conosciuto dal grande
pubblico con Camilla chiamami
adesso, è da poco approdato al suo
primo album, E vissero felici e Verrienti.
Info: 9833.761143.
SABATO 3
DOMENICA 4
LUNEDI 5
YOGA E OMEOPATIA
GALATINA, palestra Zen Shin – ore 18
L’associazione “E.le.Menti” di Galatina organizza per oggi
il seminario teorico-pratico “Yoga ed omeopatia, stare bene
con il corpo e con la mente”. Un interessante invito a migliorare la forma fisica, la sensazione di benessere personale e il rapporto con gli altri. Info: 380.3082069.
SAGRA DELLA SALSICCIA
MARTIGNANO, largo Convento – ore 20
Ultimo giorno utile per gustare i ‘tesori’ della “Sagra dell’insalata grika e della salsiccia”, evento giunto alla sua 19esima edizione. La manifestazione si conclude questa sera nel
segno della musica “made in Salento” e popolare firmata
dal gruppo de “Li compari”. Info: [email protected].
GIOCHI IN ALLEGRIA
MAGLIE, stadio “Tamborino Frisari” – ore 18.30
Si concludono oggi i “Giochi in allegria”, festa sportiva organizzata in onore di San Domenico Savio che impegna
ragazzi, giovani ed adulti di Maglie nella realizzazione di
un’importante e consolidata esperienza educativa. L’organizzazione è dei gruppi Giovani & Giovanissimi della Chiesa Madre di Maglie.
DANZA AL CASTELLO
OTRANTO, Fossato del Castello – ore 20.45
Serata di incanti e magie del corpo con il saggio di danza
classica e moderna curato dal Dancing Center di Enza Bracciale. Location prescelta per l’evento il fossato del Castello di Otranto, luogo magico e suggestivo che farà da sfondo alle coreografie degli allievi della scuola. Info:
0836.801683.
TRA NATURA E PAESAGGIO
CALIMERA, masseria San Biagio
Da oggi fino al 30 luglio la masseria San Biagio di Calimera
ospita il campo estivo “ Tra natura e Paesaggio”. Ad organizzare il campus in cui i bambini potranno giocare, passeggiare, imparare a divertirsi insieme sotto la supervisione di esperti e preparati operatori à l’associazione Avanguardie. Info: 349.3788738.
E…STATE A MIGGIANO
MIGGIANO, piazza Giovanni Paolo II – ore 21.30
Teatro in piazza mette in scena nell’accogliente piazza Giovanni Paolo II la brillante commedia La lettera di mammà di Peppino De Filippo. L’evento si inserisce nel cartellone
della rassegna estiva “E…state con noi a Miggiano” organizzata dall’Amministrazione comunale.
Info: 0833.761143.
TOBIA LAMARE & CO.
SAN CESARIO, palazzo Ducale – ore 22
L’atrio dello storico palazzo Ducale di San Cesario di Lecce diventa questa sera lo scenario per la prima rappresentazione di un progetto speciale in musica che nette in
sinergia il folk salentino di Tobia Lamare & The Sellers e quello nordeuropeo del norvegese Nordgarden. Ingresso: 3 euro.
Info: 0832.303707.
MORSI E RIMORSI IN ARTE
GALATINA, Spazio D’Enghien
“I rimorsi della terra e i rimorsi del cielo” è una mostra di
Valentina D’Andrea a cura di Ed Testa che fino al 29 agosto prossimo è possibile ammirare nello Spazio D’Enghien
di via D’Enghien n. 67. Un viaggio nella tradizione ed un’esplorazione conoscitiva nella terra del Salento.
Info: 0832.303707.
MARTEDI 6
MERCOLEDI 7
GIOVEDI 8
VENERDI 9
SCORRANO IN FESTA
SCORRANO, centro storico
Entrano nel vivo i festeggiamenti patronali per Santa Domenica. Il centro storico di Scorrano si anima per le imponenti luminarie da sempre “elemento” portante della festa.
I riti inseriti nel programma religioso proseguono con la processione dell’effige della protettrice, a partire dalle 9.
Info: 0836.466074.
SEMINARIO DI TAMURRIATA
MELPIGNANO, ex convento degli Agostiniani
Dal 14 al 15 luglio si terrà nella patria della taranta
un seminario di danza popolare “tamurriata” con Francesco Di Ieso. Lo stage, legato ai riturali collettivi del
raccolto e delle feste religiose, è curato da CanticoAnticoMovimento, progetto di ricerca e produzione del
Mediterraneo. Info: 347.0176838.
STAGIONE SINFONICA ESTIVA
LECCE, cortile del Rettorato – ore 20.30
La stagione sinfonica estiva impagina dall’Orchestra della
Fondazione Ico “Tito Schipa” oggi viaggia fino a Buenos Aires sulle note di Luis Bacalov. Direttore del concerto sarà il
maestro Josè Maria Sciutto, musicisti Luis Bacalov, Gianni
Iorio, voce soprano Sandra Pastrana. Info: 339.8347266.
SOUND RES FOR KIDS
TREPUZZI, Livello 11/8 – ore 20
La casa della musica Livello 11/8 ospita il laboratorio
Sound Res For Kids, esperienza dal taglio sociale rivolto
ai ragazzi tra i 10 e i 18 anni in condizione di disagio, organizzato in collaborazione con gli psicologi dell’età evolutiva Psy-i e gli artisti di Sound Res. Info: 328.9631751.
EXPRESSION VOLTO NOSTRO
LECCE, Manifatture Knos – ore 11/13 e 18/20
Prosegue fino al 9 luglio la mostra fotografica di Kash Gabriele Torsello “Expression volto nostro”, evento organizzato
da Apulia Film Commission. In esposizione venti gigantografie
degli scatti realizzati ai visitatori della “Darwin 1809/2009”
allestita a Bari nel novembre scorso. Info: 0832.394873.
GOLOSITÀ CHE PASSIONE
GALLIPOLI
Cibusalento, in collaborazione con il Fotoclub “L’Occhio”, indice la seconda edizione del concorso fotografico nazionale “Scene Golose”. Il Concorso è
organizzato nell’ambito di “Strade Golose”, evento di
gusto, enogastronomia e cultura, che si svolge a Gallipoli dal 17 al 19 luglio. Info: 0833.261038.
UNA SERA A TEATRO
SAN CATALDO, piazzale Royal – ore 21
A cura della Pro Loco “La Rotonda”, questa sera nella marina leccese vige il classico invito ad una serata a teatro sotto le stelle. In scaletta la rappresentazione di commedie in
vernacolo, ricavate sullo sfondo di fatti e misfatti che caratterizzano il vivere quotidiano della gente del Sud. Info:
0832.682111.
IL CINEMA DI OFFF
OTRANTO, centro storico – ore 20.30
Prende avvio la rassegna cinematografica “Offf”, evento
che fino a domenica anima il castello aragonese e largo
Porta Alfonsina. Per l’inaugurazione è previsto il concerto
dell’Orchestra Sinfonica di Lecce diretta da Josè Maria
Sciutto con il premio nobel Luis Bacalov al pianoforte.
Info: 0836.801683
SULLE ONDE DEL MARE BLUES
TRICASE PORTO, Portus Veneris - ore 21
Nuova tappa di Mare Blues, evento organizzato dall’Assessorato allo Spettacolo del Comune di Tricase in collaborazione con l’associazione “Magna Grecia Mare”. A bordo del Portus Veneris si esibiscono la Saturday Vito’s fever
band e la Martino Palmisano & Complanare Blues Band.
Info: 0833.777111.
WORD&SOUND
OTRANTO, piazzetta torre Matta – ore 22.30
Proseguono gli appuntamenti musicali di “Word&Sound,
organizzati dall’Amministrazione comunale all’interno
della rassegna dell’estate idruntina 2010. Oggi spazio a
Vera di Lecce, cantante jazz e danzatrice di pizzica salentina e performer nel gruppo di world music Nidi d’Arac.
Info: 0836.801683.
Palio
dei rioni
SPONGANO, centro
storico - ore 20
Dopo 28 anni ritorna a
Spongano il torneo dei
rioni: 50 giochi per tutte le
fasce di età, tutti insieme
per un grande divertimento! Quattro i rioni in cui è
stato suddiviso il paese e
che per un mese si sfideranno nelle diverse prove e
categorie: rione Frasche,
rione Lizze, rione Puzzulongo, rione Palummi.
L’inaugurazione dei giochi è prevista per domenica
4 luglio alle 20 quando i quattro rioni sfileranno partendo dal rione di appartenenza fino ad incontrarsi in piazza Vittoria, dove verrà accesa la torcia simbolo inaugurale dei giochi. La sfilata avrà a capo la
bandiera europea, quella italiana, lo stendardo del
comune e la bandiera dei rioni.
IN VACANZA NEL PALEOLITICO
NARDÒ, palude del Capitano – ore 16/19.30
Inizia oggi, per durare fino al 12 luglio prossimo, il campo
scuola di archeologia sperimentale per bambini organizzato da Maria Laura Spano e dal Gruppo Speleologico Neretino. Il campus si svolgerà presso la masseria Torre Nova Parco di Porto Selvaggio e la palude del Capitano.
Info: 347.6107779.
SULLA SCIA DELL’ANIMA
SPECCHIA, Borgo Cardigliano – ore 10/13 e 16/22
Nella Sala dei Melograni di Borgo Cardigliano prosegue la personale di pittura di Mirella Raganato “Sulla
scia dell’anima”. La mostra resterà aperto fino al 15
luglio prossimo, con ingresso gratuito tutti i giorni, dalle
10 alle 13 e dalle 16 alle 22. Info: 0833.539599.
SARTE IN PASSERELLA
MIGGIANO
Sono aperte le iscrizioni gratuite per la partecipazione all’evento
di moda “L’Arte e la Fantasia della sarta in passerella”, 15esima edizione del concorso di moda promosso dall’Amministrazione comunale. La manifestazione si svolgerà il 1° agosto in piazza Giovanni Paolo II. Info: 320.0707327.
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www.belpaeseweb.it
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sport
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Durante la prima fase di questo Mondiale africano si è corso il serio rischio di addormentarsi di fronte alla tv. Le uniche squadre che
da subito hanno denotato una minima filosofia di gioco sono state le latino americane.
Ad ottavi di finale conclusi si può tranquillamente asserire che non si è assistito a sor-
Dopo una prima fase noiosa arriva il vero spettacolo dello sport più bello del mondo
prese di sorta. Tutte le cosiddette “grandi”
sono riuscite a passare il turno, a cominciare dalla Spagna di David Villa che ha battuto uno sterile Portogallo. L’Argentina di
Maradona ha spazzato via il Messico con di-
screta facilità. Sempre sullo stesso lato del tabellone l’ottima Germania ha schiantato
una presuntuosa Inghilterra ed il Paraguay
“tutto grinta” ha avuto la meglio sul Giappone ai rigori. L’altra parte del tabellone ha
visto il Ghana imporsi sugli Usa, il tonico Uruguay avere la meglio sulla Corea del Sud, mentre l’Olanda ed il Brasile hanno maramaldeggiato sulle rivali Slovacchia e Cile. Insomma, tra le favorite della vigilia sono rimaste fuori solo l’ultima sbiadita Italia e la
presuntuosa Francia.
(F. C.)
Uruguay
Ghana
Olanda
Brasile
Giudizio: Giudizio: Giudizio: Giudizio: Squadra ostica e non
solo. Se è vero che la
compagine guidata da Tabarez si basa essenzialmente su di una fase difensiva al limite della perfezione, lo è altrettanto il fatto che l’attacco
possa contare su un tridente da far paura. In poche possono vantare un reparto avanzato con Forlan trequartista coadiuvato da Cavani e Suarez.
Proprio quest’ultimo è finalmente esploso in nazionale grazie alla sua raffinata tecnica e ad un
fiuto del gol degno del miglior “Pablito”. Solo il
centrocampo non convince.
È vero, avrà tutto un
continente che lo sosterrà, ma le basi della squadra non sembrano
essere solide. Arriva ai quarti (risultato storico)
dopo aver battuto gli Stati Uniti, ma nonostante ciò i problemi sussistono e sono evidenti, a
cominciare da una difesa troppo spesso ballerina. Il centrocampo non è poi così male, ma in
giro c’è molto di meglio. Una compagine che non
convince, ma non ci stupiremmo se poi riuscisse a raggiungere un risultato imprevisto, ovvero
le semifinali, con una gara tutto cuore.
Gli “orange” non propongono più il loro calcio totale, bensì un sistema di gioco basato su
di un’ottima fase difensiva. Le stelle sono rappresentate dall’interista Sneijder, fin qui autore
di due gol, dal mortifero Robben e dal podista
Kuyt. Proprio Robben potrebbe rappresentare la
carta vincente da giocare nelle prossime dure
gare. Il punto debole sembra essere rappresentato dalla mancanza di difensori che facciano
la differenza, ma le accortezze tattiche di Van
Marwijk potrebbero bilanciare il tutto.
In ogni mondiale i verdeoro sono i principali
candidati alla vittoria. In quest’occasione, però,
la loro formazione non sembra essere la migliore
se confrontata con altre squadre. In barba alle
tradizioni, è la difesa il reparto più forte, possedente tutti fuoriclasse del proprio ruolo come
l’interista Lucio. Il centrocampo, invece, sembra
affatto irresistibile. In attacco la stella indiscussa
è Kakà. Il fuoriclasse paulista, coadiuvato dagli
ottimi Robinho e Fabiano, non ha, fin ad ora, convinto appieno.
Argentina
Germania
Spagna
Paraguay
Giudizio: Giudizio: Giudizio: Giudizio: La “selección” vanta il
miglior attacco del torneo: nessuna rappresentativa può annoverare una
tale onda d’urto che basa la propria forza sulle
scorribande dei vari Tevaz e Messi. Il contestato Maradona ha dimostrato di essere un tecnico persuasivo, soprattutto nel convincere le stelle della squadra a pressare fin nei pressi dell’area
avversaria. Il centrocampo può contare sulla grinta di capitan Mascherano e su Veron. L’incognita è rappresentata, però, dalla difesa dove Demichelis non brilla per sicurezza.
La vera sorpresa del
torneo. Squadra solida, fantasiosa, ed intraprendente. Ha schiantato la rivale Inghilterra per 4-1. Nessuno si sarebbe
aspettato un tale rendimento. Mueller, Podolski
e Klose compongono un attacco ben assortito,
ed il centrocampo non sembra soffrire l’assenza di Ballack. In difesa stupisce la sicurezza offerta da Mertesacker e dal solito Lahm. L’unica
incognita è rappresentata dalla condizione fisica: riusciranno i tedeschi a mantenere questi
standard di rendimento?
È la principale favorita.
I campioni d’Europa
stanno offrendo un calcio delizioso, degno delle grandi squadre che hanno fatto la storia. Completa in ogni reparto, a partire dalla difesa con
Ramos e Pique. Il centrocampo è da urlo, con i
catalani Xavi ed Iniesta a far gioco, coadiuvati
dal puntuale Xabi Alonso. In attacco è Villa il vero
mattatore. La sfortunata partita d’esordio con la
Svizzera è ormai un lontano incidente di percorso.
I miglioramenti paiono continui. Si attende il miglior Torres.
Squadra tutta grinta e
poca tecnica. Autore di
un ottimo girone di qualificazione, non si è dimostrata irresistibile nel match che l’ha vista primeggiare sul Giappone ai calci di rigore. Santa
Cruz sembra non gradire il ruolo di ala destra assegnatoli da coach Martino, Barrios funziona a
corrente alternata e si sente l’assenza di un vero
goleador. La difesa è il reparto più coriaceo, con
buone individualità come Vera. Nella zona mediana del campo spicca, invece, il certosino apporto dell’ atalantino Barreto.
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SPORT
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Lecce, qualcosa si muove
A sorpresa Gianni Munari rimane in giallorosso.
Per Giacomazzi sono ore decisive e intanto potrebbe ritornare in pista Rico Semeraro
Il Lecce comincia a muoversi in questo difficile mercato estivo. Anzitutto sono state
risolte le comproprietà. Tra le operazioni in
entrata è da sottolineare come ci sia stato
un vero e proprio ribaltone in merito alla
probabile partenza di Gianni Munari (nella foto a destra). Il forte centrocampista è
rimasto sorprendentemente nel Salento. Col
Palermo si è giunti finalmente ad un accordo per il rinnovo annuale della compartecipazione. Sempre sul fronte arrivi c’è
da rimarcare soprattutto l’ operazione che
ha portato al prestito del terzino Donati dall’Internazionale. Nel frattempo si cerca di
sbloccare le trattative che dovrebbero vedere l’arrivo dell’esterno Brivio, e del mediano interista Krhin.
Un discorso a parte lo meritano Andrea
Esposito e capitan Guillermo Giacomazzi
(nella foto a sinistra). Il centrale galatinese potrebbe essere il fiore all’occhiello per
quanto riguarda il rafforzamento della difesa, nonostante il suo ritorno in Liguria.
Infatti, la coppia centrale formata da Fabiano e Ferrario, non sembra garantire quella sicurezza di cui il tecnico Gigi De Canio è alla disperata ricerca. Si sa, ogni
squadra che si rispetti non può prescindere
da una buona solidità difensiva. In
merito, proprio Esposito ha voluto proporsi in prima persona,
lanciando messaggi assai
chiari a tecnico e società: “Ammetto che
non mi sarebbe dispiaciuto se il Lecce mi avesse fatto rientrare, ma
per il momento non
è così. Con
il senno di
poi è facile
dire
che
l’estate scorsa ho fatto una
scelta completamente sbagliata, ma tornare indietro
non è possibile”. Sulla stagione passata, aggiunge:
“Non avrei mai immaginato
di dover affrontare un campionato così tribolato, caratterizzato oltre che da malanni
fisici, anche da seri problemi di
ambientamento. Mi aspettavo
semplicemente di avere l’opportunità di giocare in serie A, e di
provare a dimostrare di meritarla, ma è andato tutto male. Spero
che questo brutto anno sia definitivamente alle spalle”. E con fare malinconico ribadisce una volta di più la
sua volontà: “Spero di riprendere il
mio cammino e la mia carriera dal
punto in cui l’avevo lasciata due
anni fa”.
Guardando, invece, all’aspetto
prettamente tattico, è da sotto-
lineare come il tecnico sembra avere le idee
piuttosto chiare. Il 4-4-2 sarà la base sulla quale dipanare gli schemi nella stagione
a venire. I nodi principali riguardano il centrocampo e l’attacco. Se per il
reparto avanzato è vicino il l’arrivo del giovane Destro, per il
centrocampo rimane un forte punto interrogativo, ovvero l’affaire riguardante la
permanenza di Giacomazzi. Il
forte mediano uruguagio sembra essere sempre più lontano da una conferma in
giallorosso. Difatti, società e calciatore incontrano parecchie
ed impreviste difficoltà per giungere
al rinnovo del contratto. In via Templari si è persuasi
dall’idea che una
remunerazione
da 350mila
euro l’anno sia
più che sufficiente,
ma il capitano
pare essere in forte disaccordo, ma nonostante tutto è il suo ottimismo a
farla da padrone. La differenza tra domanda ed offerta è sostanziosa, ma la fiducia in un esito felice non
abbandona il capitano: “ se
davvero c’è la volontà di raggiungere un accordo, arriverà la svolta
nella trattativa. Quattro anni fa feci
una scelta netta col cuore, perché puntai sulla mia vita nel Salento”. Poi, con
grande senso di appartenenza aggiunge perentorio qual è il suo desiderio principale: “voglio assolutamente rimanere in maglia giallorossa”.
Infine una voce che va facendosi sempre più insistente vedrebbe un ritorno al passato, con Rico Semeraro pronto a riprendere in mano le
redini della società. (F. C.)
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Gallipoli, Casarano, Nardò, Maglie
e Tricase alle prese con le difficoltà
del mercato
Il calcio salentino si prepara a vestire l’abito più bello con il Lecce in serie A. Ma dopo il club di Via Templari non ce ne sono più altri di casa nostra nei professionisti. Il Gallipoli è uscito fuori da questa sfera
dopo ben cinque anni tra C2, C1 (attuale Prima Divisione) e serie B. Per gli ionici (il titolo di Prima Divisione va verso il fallimento) l’associazione “Il mio Gallipoli” si muove per un progetto in serie D (mercoledì incontro con circa 30 imprenditori), ma è chiaro che
al momento in riva allo Ionio sia in atto l’operazione
ricostruzione.
In serie D brillano in questo mercato estivo Casarano e Nardò. Sul Casarano di Ivan De Masi c’è in panchina la garanzia: il nome del tecnico Antonio Toma.
Se ha lasciato i “prof” lo ha fatto solo per un obiettivo: vincere, chiaramente divertendo con il suo calcio
offensivo. Mentre il Nardò, forte dell’etichetta di neopromosso, lavora tranquillo in preparazione di campionato, cercando di accontentare il tecnico Maiuri con
elementi giovani ed altri di esperienza e qualità (soprattutto stranieri). Ma il calcio salentino vive la crisi. Ecco gli esempi più emblematici: la Toma Maglie,
club storico del 1944, retrocesso in Promozione, ha
portato il titolo in Comune. Il Tricase, serie C2 negli anni
90, mette in dubbio l’iscrizione in Eccellenza. (P. M.)
SPORT
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PESCA IN APNEA
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Il salentino Giampiero Montinaro approda alla finale tricolore
di pesca in apnea in programma a settembre a Bosa in Sardegna. Il tesserato per l’Asd “I Corsari” di Martignano è stato protagonista nelle semifinali salentine di Torre Suda e Torre Sinfonò
di Alliste.
Ha chiuso quarto pescando la preda più grossa del campionato:
un’ombrina di quasi 2 kg. C'è da segnalare anche il morso di
una murena (pescata da Giuseppe Piras) al barcaiolo dell’atleta
sardo. È stato necessario l’intervento in barca di un medico
che, non potendo portare il ferito sulla terraferma per non inficiare la gara, ha dovuto applicare 5 punti di sutura al malcapitato.
La Italgest Casarano
riscrive la storia dalla B
Il prestigioso club non si è
iscritto alla massima serie per
problemi economici e logistici, e
riparte dalla B con un progettogiovani e (probabilmente) dal
tecnico Alessandro Orme
PALLAMANO Il Casarano sparisce
dall’elite. Finisce così l’avventura
dell’Italgest Casarano, giovane club
salentino capace di imporsi con prestigio nelle quattro stagioni nella
massima serie con la conquista di tre
scudetti, due coppe Italie ed altrettante supercoppe. È stata una decisione sofferta per i dirigenti arrivata
dopo le riflessioni e le analisi degli ultimi tempi. Alla fine gli attuali vice
campioni d’Italia hanno deciso per il
ridimensionamento dei programmi,
dopo aver trionfato in Italia e messisi in luce nella vetrina europea tra
Champions League ed Ehf Cup.
Tra i motivi dell’addio all’elite di pallamano ci sono i fattori economici e
logistici, come i continui trasferimenti
a Lecce per l’assenza a Casarano di
un palasport idoneo all’elite. “Bisogna accettare la realtà e ripartire dalla dimensione di un campionato
come la B da disputare in casa e nel
nostro palazzetto tensostatico di
contrada Pietrabianca -commenta il
presidente dell’ultima stagione dell’Italgest Casarano, Maurizio Monte, 41 anni-. Per il prossimo campionato bisogna tener conto del supporto dello sponsor. La speranza è di
poter continuare a ricevere ancora il
sostegno dell’Italgest. Vedremo ce ci
sarà un contributo ad andare avan-
Pedalando contro il cancro
Giovanni Giustiziero e Rachel Mc Cormack hanno terminato il
loro tour in mountain bike attraverso l’Europa, raggiungendo
l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro
ti e se ci saranno altri partner”.
Per il futuro si pensa concretamente
alla serie B, che vedrà scadere le iscrizioni nel prossimo settembre. È difficilissimo ipotizzare la partecipazione
all’A2, visto che il club punta a costruire una squadra composta da elementi del vivaio e con un tecnico lo-
cale. Il candidato numero uno è
Alessandro Orme, responsabile del vivaio rossoazzurro e tecnico in seconda della prima squadra nelle ultime due stagioni. Così l’attività si
svolgerà al tensostatico di contrada
Pietrabianca.
Pasquale Marzotta
MOUNTAIN BIKE Giovanni Giustiziero
e Rachel Mc Cormack (nella foto) sono
ritornati a Maglie dopo un tour di 3.500
chilometri, attraverso sette nazioni (Irlanda, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e Italia). I due ragazzi
sono tornati nel piccolo centro salentino
lunedì scorso, accolti dalle autorità comunali con in testa il sindaco Antonio
Fitto e dagli amici e appassionati del-
Festa con medaglie per la Kihon alla Coppa Puglia
Il sodalizio magliese ha conquistato diversi titoli nella manifestazione di semicontact
ARTI MARZIALI La Kihon fa incetta di medaglie alla “coppa Puglia”
al palasport di piazza Palio a Lecce. Insieme agli atleti della palestra
di Maglie il maestro Renzo Lupo ha
ammirato le prove dei suoi nuovi allievi di Palmariggi. “Sono soddisfatto
poiché sono giunti segnali importanti
dal gruppo di Palmariggi”.
Ecco i piazzamenti degli atleti della Kihon (con gli anni e il comune di residenza). Primi classificati: Gabriele Gnai (12 anni, Palmariggi), Angelo Fortuna (7, Maglie), Endrit Quellimi (12, Maglie),
Francesco Miggiano (6, Palmariggi). Secondi: Andrea Schiattino
(9, Maglie), Gianluca De Pascali (9,
Muro Leccese), Paride Frisullo (9,
Castrignano dei Greci), Sonia Marconi (10, Maglie), Alessandro Zezza (6, Palmariggi), Antony Strummiello (6, Palmariggi). Terzi: Francesco Rizzo (8, Maglie), Mario Tarantino (8, Maglie), Giacomo Marconi (7, Maglie), Giuseppe Presicce (7, Maglie), Beatrice Gnai (6,Palmariggi), Jacopo Rossetti (8,
Palmariggi), Nicolas Panarese (10, Scorrano), Sofia Pitardi (8, Cursi). E per i senior terzo posto per Giampiero Borgia (27, Maglie)
e Roberta Rizzo (18, Spongano).
(P. M.)
l’associazione “Il ciclone”, un po’ stanchi
(e dimagriti) ma felici. 3.500 euro raccolti, l’obiettivo che i due si proponevano,
una somma che sarà devoluta interamente alla Irish Cancer Society, ente irlandese che si occupa della ricerca
contro il cancro a livello sovranazionale.
L’iniziativa dei due ragazzi non è esattamente una novità: è in uso nei paesi di
lingua anglosassone preporsi un obiettivo sportivo, che appoggi una causa importante per il sociale. Per l‘intero mese
e mezzo di viaggio che li ha visti partire
dall’Irlanda, Giovanni Giustiziero e Rachel
Mc Cormack hanno percorso circa cento
chilometri al giorno documentando i luoghi visitati pubblicando immagini e video
su Facebook, tenendo informati gli amici
sui loro spostamenti, ma anche tutti coloro, in particolare le strutture ricettive,
che li hanno aiutati nella causa sostenuta. Il viaggio è stato interamente a
spese dei due giovani, se si esclude
l’aiuto dei partner tecnici. I fondi per il
cancro erano al loro arrivo virtuali, dato
che i ragazzi avrebbero ricevuto, come da
prassi in questi casi delle “promesse” di
devoluzione, che sarebbero arrivate solo
a impresa conclusa.
(A. Leu.)
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io PROPRIO io
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di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Direttore Responsabile
Giovanni Nuzzo
Lina
Chiriatti
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Nota insegnante e coreografa salentina, direttrice della Scuola ASD “Dimensione Danza” presente a Maglie sin dal 1990, ha studiato danza classica, jazz e contemporanea nei più importanti centri di danza di New York,
Parigi e Londra. Possiede il diploma di Insegnante in Danza Classica conseguito presso la prestigiosa “Russian Ballet Society” di Edimburgo e nel
corso degli anni ha continuato a perfezionare i suoi studi e la sua tecnica
seguendo i corsi di aggiornamento dell’Accademia Nazionale di Danza a
Roma, corsi di composizione coreografica a Venezia e corsi di danza contemporanea a Milano. Ha organizzato e firmato le coreografie di numerosi
spettacoli nel Salento, tra cui “Il gesto e l’anima”, “Storie danzate frammenti di vita”, “Tra danza e parole”, lo spettacolo “Galà di Danza” (2001)
del Politeama Greco di Lecce con ospiti del calibro di Christopher Huggins,
Shida Yoko, Alexander Serov e Kayoko Amemiya. Numerosi inoltre i concorsi nazionali e internazionali che dal 1995 a oggi l’hanno vista aggiudicarsi il primo premio come migliore coreografa.
Il tratto principale del tuo carattere.
Sono estroversa, la tendenza del mio
animo è quella di cogliere sempre gli
aspetti positivi della vita.
Il tuo principale difetto.
Sono troppo perfezionista.
La qualità che preferisci in una
donna?
La lealtà e la simpatia.
E in un uomo?
Mi attrae l’uomo bello e colto.
Cosa ci vuole per esserti amico?
I miei amici devono dimostrarmi di
essere persone sincere,altrimenti
preferisco stare da sola.
Cos’è la felicità?
Sono quasi sempre felice, la felicità
fa parte di me, ma ho provato una
gioia indescrivibile quando sono
nati i miei figli.
L’ultima volta che hai pianto?
È accaduto giorni fa: mi sono commossa vedendo le mie allieve danzare una coreografia creata da me.
Di cosa hai paura?
Della pazzia dell’uomo.
Canzone che canti sotto la doccia?
Non canto mai sotto la doccia.
Musicisti o cantanti preferiti?
Tantissimi. Ultimamente la mattina
ascolto Mozart e la sera Negramaro e musica new age.
Poeti preferiti?
Pablo Neruda.
Autori preferiti in prosa?
Hermann Hesse.
Libri preferiti.
Il lupo della steppa e Mille splendidi soli.
Attori e attrici preferiti.
Tom Cruise, Demi Moore.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Jennifer Lopez.
Film preferiti.
Sette anime, Gli Intoccabili.
I tuoi pittori preferiti.
Picasso.
Il colore che preferisci.
Il rosso.
Se fossi un animale, saresti?
Un cavallo, dall’aspetto bello e imponente, ma nello stesso tempo tenerissimo.
Cosa sognavi di fare da grande?
L’interprete.
L’incontro che ti ha cambiato la vita?
Non c’è un’incontro in particolare
che mi ha cambiato la mia vita.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Ad alcuni miei cari amici.
Quel che detesti più di tutto.
La falsità.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Molto poco, non ho mai il tempo di
farlo.
Piatto preferito.
Amo i cibi semplici e genuini, una
ricca insalata con germogli di soia è
un piatto che mi soddisfa.
Il profumo preferito.
Uso solo essenze naturali alla vaniglia, rosa o aromi fruttati.
Il fiore che ami.
La rosa.
La tua stagione preferita?
L’estate.
Il paese dove vorresti vivere?
Amo New York,ci sono stata diverse
volte per studiare danza. É una città in cui mi sono sentita veramente
libera.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere?
Nel Medioevo.
Anno IX - n. 368
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Personaggi storici che ammiri di più.
Giovanna D’Arco.
Personaggi storici detestati.
Hitler, senza ombra di dubbio.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Sarei pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo per sostenere ciò in cui
credo.
Chi è il tuo eroe vivente?
Obama.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Poter ricevere l’incarico come coreografa di un’importante produzione teatrale.
Il tuo rimpianto più grande?
Non riuscire a viaggiare spesso
come facevo una volta.
Cos’è l’amore?
L’amore è ciò che provo per i miei
figli, per il mio uomo, per i miei allievi, per la vita.
Stato attuale del tuo animo.
Abbastanza sereno.
Il tuo motto.
Non arrenderti mai.
Come vorresti morire?
Consapevolmente, ma non mi piace
parlarne.
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Tessera n. 14594
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