Tennistavolo [Gli Sport - Tennistavolo]

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Tennistavolo [Gli Sport - Tennistavolo]
[Gli Sport - Tennistavolo]
Tennistavolo
Le origini
Le origini moderne di questo sport sono
reperibili in Gran Bretagna, alla fine
del XIX secolo, dove viene praticato
come variante domestica del tennis, con
attrezzature improvvisate. Le prime
palline sono di gomma o di sughero e
le racchette, rudimentali, in cartone,
ma l’evoluzione è costante e già nei
primi anni del ’900 si comincia a giocare
con racchette rivestite (di sughero o
carta vetrata, per poi passare alla tela
gommata) e palline di celluloide. Sono
proprio queste ultime, con il rumore che
producono rimbalzando, a generare per
assonanza onomatopeica il nome ping
pong.
In quegli stessi anni vengono pubblicati i
primi libri dedicati alla nuova disciplina
che, tramite i possedimenti coloniali, si
diffonde anche in Oriente.
La fondazione della International Table
Tennis Federation (ITTF) avviene nel
1926, a Berlino, e l’anno seguente Londra
ospita la prima edizione dei campionati
Mondiali.
Proprio durante la rassegna iridata
del 1952 a Bombay (IND) si assiste a
un’innovazione destinata a lasciare il
segno: i giocatori giapponesi si presentano
con racchette rivestite di gommapiuma,
che permettono di portare particolari
colpi ad effetto. Il giapponese Hiroji
Satoh diventa così il primo campione
mondiale non europeo. Da allora la
ricerca sui materiali è cresciuta di pari
passo con la popolarità del tennistavolo.
Nel 1959 viene proibito il rivestimento
di sola gommapiuma, utilizzabile solo
se ricoperto da uno strato di gomma; nel
tempo sono stati via via regolamentati gli
spessori delle gomme.
Uno dei momenti storicamente più
importanti del tennistavolo è stato nel
1971 quando, dopo i Mondiali svoltisi
in Giappone, i giocatori della squadra
USA vengono invitati a giocare in Cina,
diventando così i primi americani a
visitare ufficialmente il Paese da quando
il partito comunista è salito al potere
nel 1949. Questa tournée sportiva per la quale viene coniato il termine
“diplomazia del ping pong” - facilita
il dialogo diplomatico USA-Cina, che
porta nel 1972 alla visita del presidente
Richard Nixon a Pechino.
In Italia
I primi tentativi di dare vita ad una
struttura nazionale che regolamenti
l’attività in Italia risalgono al 1945. Due
anni dopo il CONI riconosce il Gruppo
Italiano Tennis Tavolo (GITeT) come
organo aggregato alla Federtennis. Nel
1969 c’è il cambio di denominazione
in Federazione Italiana Tennis Tavolo
(FITeT), che viene prima riconosciuta
come aderente al CONI (1974) e poi
come effettiva (1979).
L’Italia è presente ai Giochi sin
dall’edizione di Seul 1988, in cui il
tennistavolo è al debutto. In gara c’è
Massimo Costantini, che con le sue 452
maglie azzurre è uno degli atleti con il
maggior numero di presenze in Nazionale
di tutti gli sport. Dal punto di vista tecnico
il più importante risultato ottenuto dagli
azzurri è la vittoria del titolo europeo a
squadre (Tan-Monfardini, Stefanova,
Negrisoli, Ding, Wang, all. Errigo) nel
2003 a Courmayeur, mentre ai Mondiali
gli azzurri sono riusciti a salire sul podio
nel 2000, a Kuala Lumpur, Malaysia, con la
squadra maschile (Yang Ming, Mondello,
Piacentini, Giardina, all. Deniso), terza
alle spalle di Svezia e Cina.
Primi campionati nazionali:
1948
Prima presenza ai Giochi Olimpici:
1988
Miglior piazzamento ai Giochi Olimpici:
2004 (Stefanova, Tan Monfardini - ottavi
di finale - doppio femminile)
All’Olimpiade
Il progetto di portare il tennistavolo
all’interno del programma olimpico
viene menzionato nelle minute di un
incontro della federazione internazionale
risalente al 1937. Prima che i pongisti
partecipino ai Giochi bisogna però
attendere oltre mezzo secolo, a
deliberarlo è l’84ª assemblea del CIO
che a Baden Baden, nel 1981, stabilisce
l’ingresso del tennistavolo a partire dai
Giochi di Seul 1988. Da allora la Cina ha
dominato il medagliere della disciplina
e una menzione particolare la merita
Deng Yaping: a dispetto della sua statura
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(1.49 metri) la giovane Deng diventa
l’atleta (in assoluto) più vincente nella
storia a cinque cerchi del tennistavolo,
realizzando una doppietta (singolo e
doppio, in coppia con Qiao Hong) a
Barcellona 1992 e Atlanta 1996. Tra gli
spettatori del torneo olimpico di Sydney,
si segnala la presenza del co-fondatore
della Microsoft Bill Gates, che assiste ad
un incontro tra lo statunitense Yinghua
Cheng e il giapponese Seiko Iseki. Non
si tratta dell’unico supporter illustre di
quel torneo: in finale a fare il tifo per
lo svedese Jan-Ove Waldner (sconfitto
dal cinese Kong Linghui) ci sono re
Carl Gustaf e la regina Silvia di Svezia.
Waldner otto anni prima, a Barcellona
1992, aveva conquistato l’unica medaglia
d’oro svedese in quell’edizione dei
Giochi.
Ad Atene proprio nel tennistavolo, con
l’oro nel singolare femminile di Zhang
Yining, la Cina festeggia la medaglia
numero 100 del proprio medagliere
generale. Dopo aver debuttato per la
prima volta ai Giochi a Los Angeles
1984, la Repubblica popolare cinese ha
impiegato solamente sei edizioni per
andare in tripla cifra.
I tornei
Uomini
Singolo
Prova a squadre*
Donne
Singolo
Prova a squadre*
* A Pechino 2008 cambia il format
del torneo: rimangono le due prove di
singolo, ma scompare il doppio, sostituito
da una prova a squadre che si svolge con
una formula simile a quella della Coppa
Davis (2 singolari, un doppio e altri 2
singolari).
La partita
Singolari: si disputano al meglio dei sette
set.
Doppi: al meglio dei sette set.
Set
Il giocatore che raggiunge per primo 11
punti con almeno due punti di vantaggio
si aggiudica il set. In caso di parità 10-10
si procede finché uno dei due giocatori
non ottiene due punti di vantaggio.
Servizio
Ogni due punti il servizio passa
all’avversario. Dal 10-10 in poi i giocatori
si alternano in battuta ad ogni punto.
L’area del servizio è diversa nel singolo
e nel doppio. Nel singolo l’area valida
comprende l’intero campo, con obbligo di
rimbalzo della palla prima nella propria
metà campo e poi in quella avversaria;
nel doppio la palla deve rimbalzare nel
proprio quarto di campo e poi in quello
corrispondente al vertice opposto. Se la
palla tocca la rete (raggiungendo però il
campo avversario), il servizio va ripetuto.
Punti
Un giocatore fa punto quando il suo
avversario non riesce a rispondere, lascia
rimbalzare due volte la palla sul proprio
campo, manda la palla in rete, commette
un errore al servizio.
Doppio
Nel doppio i componenti di una squadra
si devono alternare a colpire la palla.
Medagliere
Cina
Corea del Sud
Svezia
Corea del Nord
Francia
Germania
Taipei
Jugoslavia
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
16
3
1
-
11
2
1
1
1
1
1
1
6
10
1
2
1
1
1
1
33
15
3
3
2
2
2
2
[Gli Sport - Tennistavolo]
Hong Kong
Danimarca
Totale (20 tornei)
20
1
20
- A Barcellona 1992 sono stati assegnati due bronzi in tutti i tornei.
Record
Maggior numero di medaglie, uomini
4
4
Liu Guoliang (CHN - 1996, 2000)
Yoo Nam-Kyu (KOR - 1988/1996)
Maggior numero di medaglie d’oro, uomini
2
2
Kong Linghui (CHN - 1996, 2000)
Liu Guoliang (CHN - 1996, 2000)
Maggior numero di medaglie, donne
4
4
4
Chen Jing (CHN/TPE - 1988, 1996, 2000)
Deng Yaping (CHN - 1992, 1996)
Guao Hong (CHN - 1992, 1996)
Maggior numero di medaglie d’oro, donne
4
Deng Yaping (CHN - 1992, 1996)
Più giovane medagliato
19-143 Žoran Primorać (YUG - doppio, 1988)
Più giovane medagliato/oro
20-119 Yoo Nam-Kyu (KOR - singolo, 1988)
Più anziano medagliato
34-358 Jan-Ove Waldner (SWE - singolo, 2000)
Più anziano medagliato/oro
26-308 Jan-Ove Waldner (SWE - singolo, 1992)
Più giovane medagliata
16-034 Guo Yue (CHN - doppio, 2004)
Più giovane medagliata/oro
18-360 Hyun Jung-Hwa (KOR - doppio, 1988)
Più anziana medagliata
32-004 Chen Jing (TPE - singolo, 2000)
Più anziana medagliato/oro
27-251 Qiao Hong (CHN - doppio, 1996)
Il tavolo
Lunghezza: 2.74 m.
Larghezza: 1.53 m.
Altezza: 76 cm.
Il campo è diviso a metà
da una linea (larga 3 mm)
che lo taglia nel senso
della lunghezza.
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24
1
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La rete
Altezza: 15.25 cm.
Lunghezza: 1.83 m.
La racchetta
La racchetta può essere di qualsiasi dimensione,
forma e peso ma il telaio deve essere piatto e rigido.
Almeno l’85% dello spessore del telaio deve essere
di legno naturale.
I due lati della racchetta devono avere colori
diversi.
Un lato del telaio usato per colpire la pallina deve
essere ricoperto, o con normale gomma puntinata,
con puntinatura esterna avente uno spessore totale
di non più di 2 millimetri, o con gomma sandwich
con puntinatura interna o esterna avente uno
spessore totale di non più di 4 mm. La puntinatura
è distribuita uniformemente sulla superficie con
una densità non inferiore a 10 punti per centimetro
quadrato e non superiore a 30 per centimetro
quadrato. All’inizio di una partita e ogni qualvolta
cambi la racchetta durante una partita, un giocatore
deve mostrare al suo avversario e all’arbitro la
racchetta che intende usare e deve permettere loro
di esaminarla.
La pallina
La palla è di celluloide e deve essere bianca o arancione ed opaca.
Diametro: 40 mm.
Peso: 2.7 g
Rispetto a Sydney 2000 peso e diametro sono aumentati per rallentare il gioco e renderlo
meglio visibile in televisione.
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2
L’impugnatura
Esistono due differenti modi di impugnare la racchetta:
1. Lo “stile occidentale” consiste nel tenere il manico della racchetta con 3 dita, l’indice
sulla gomma di un lato della racchetta, il pollice sulla gomma dell’altro lato della racchetta.
Questa impugnatura consente di colpire la pallina sia col dritto che col rovescio.
2. Lo “stile orientale”, (si parla di impugnatura “a penna”) consiste invece nel tenere il
manico della racchetta nell’incavo della mano tra pollice e indice.
Dal 1992 i giocatori cinesi hanno sviluppato una tecnica che permette di colpire di
rovescio anche con questo tipo di impugnatura.