La Sicurezza dei SOCIAL MEDIA

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La Sicurezza dei SOCIAL MEDIA
La sicurezza dei
SOCIAL MEDIA
Settembre 2010
1 - Social Web: Web 2.0, Social Media e Social Networks
2 - Il fenomeno Facebook
3 - Rischi e Minacce dei Social Media
4 - Le Truffe più diffuse
5 - Consigli per un uso sicuro e consapevole dei Social Media
6 - Conclusioni
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1 - SOCIAL WEB: WEB 2.0
L’evoluzione di Internet, il cosiddetto Web 2.0, ha determinato un nuovo
approccio caratterizzato non più dalla semplice consultazione delle fonti ma
anche dalla possibilità di contribuire con i propri contenuti e di condividerli
rendendoli immediatamente accessibili a tutti, pur senza particolare
preparazione tecnica.
“La possibilità di accedere a servizi a
basso costo in grado di consentire
l'editing anche per l'utente poco
evoluto, rappresenta un importante
passo verso un'autentica interazione
e condivisione in cui il ruolo dell'utente
è centrale.”
(Wikipedia)
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1 - SOCIAL WEB: SOCIAL MEDIA
La possibilità di creazione e condivisione immediata di contenuti tipica del
Web 2.0 è data da una serie di strumenti online, i Social Media.
“Social media è un termine generico
che indica tecnologie e pratiche
online che gli utenti adottano per
condividere contenuti testuali,
immagini, video e audio.”
(Wikipedia)
Queste condivisioni possono avvenire
tramite: Blogs, Chat, Forum, Social
Bookmarks, Wiki, Podcast, Siti di Video
e Photo Sharing, Virtual Worlds,
Social Networks, …
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1 - SOCIAL WEB
25 MILIARDI.
Il numero di contenuti (web links, news, posts, note, foto, ecc) condivisi ogni
mese su Facebook.
24 ORE.
La durata totale dei video caricati ogni minuto su YouTube.
2 MILIARDI.
Il numero di video visti ogni giorno su
YouTube.
27 MILIONI.
Il numero medio di “tweets” al giorno
su Twitter.
4 MILIARDI.
Il numero di immagini ospitate su Flickr.
(What the F**K is social media now?)
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1 - SOCIAL WEB: SOCIAL NETWORKS
I Social Networks, nati con lo scopo di
gestire reti di relazioni sociali, permettono di
accedere a delle community tematiche in base
alle proprie passioni o aree di business,
stringendo nuovi contatti di amicizia o di affari
tramite il proprio profilo personale.
“I social network e il community networking
stanno generando approcci innovativi al lavoro
delle organizzazioni della società civile.”
(Wikipedia)
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1 - SOCIAL WEB
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1 - SOCIAL WEB
“Dal 2014 i servizi di Social
Networking sostituiranno l’eemail come veicolo primario per
le comunicazioni interpersonali
per il 20% degli utenti
professionali.”
(Gartner Reveals Five Social
Software Predictions for 2010
and Beyond)
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2 – IL FENOMENO FACEBOOK
Facebook rappresenta un fenomeno unico per la capillarità della sua diffusione
a livello mondiale.
”Se Facebook fosse una nazione, sarebbe la terza più popolata al mondo, in
testa agli Stati Uniti.
Solo la Cina e l’India sono più popolate.”
(What the F**K is social media now?)
500 MILIONI di utenti nel mondo.
16 MILIONI di utenti in Italia.
(Facebook Statistics e
Vincos Blog - Osservatorio Facebook)
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2 – IL FENOMENO FACEBOOK
È lo strumento di Social Network più diffuso al mondo, il preferito in America,
Europa, Africa, India, Australia, …
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2 – IL FENOMENO FACEBOOK
500 MILIARDI.
Il numero di minuti spesi al mese su Facebook.
L’utente medio ha 130 amici, è connesso a 80 gruppi e pagine di
community e trascorre oltre 55 minuti al giorno su Facebook.
150 MILIONI di utenti
accedono a Facebook
da dispositivi mobili e
sono due volte più
attivi rispetto agli
utenti tradizionali.
(Facebook Statistics)
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3 – RISCHI E MINACCE: MALWARE
Malware è l’abbreviazione di “malicious software” e indica un programma
creato con lo scopo di creare danni ai sistemi nei quali riesce a infiltrarsi.
Ne esistono diversi tipi: virus, trojan horse, spyware, worm, rootkit, …
I malware possono essere veicolati da
file infetti, non solo eseguibili ma
anche documenti come DOC, PDF, ecc..
Inoltre, un browser vulnerabile può
esporre al rischio di infezioni tramite
l’esecuzione di codice maligno presente
in alcuni siti, solo navigando le pagine
(anche in assenza di Javascript o Flash).
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3 – RISCHI E MINACCE: WORM
Koobface, anagramma di Facebook, è il più noto esempio di worm in grado di
infettare gli utenti Windows di numerosi Social Networks.
Diventato una reale minaccia nel 2009, agisce inviando messaggi agli amici di
utenti già infetti contenenti link a video
YouTube che richiedono di installare un
aggiornamento di Adobe Flash. Questo si
rivela essere un downloader che scarica
sul sistema i componenti di Koobface.
Definito dagli esperti come la più grande
Botnet del Web 2.0, Koobface deve il suo
successo e la sua rapida diffusione all’eccessiva
fiducia che gli utenti dei Social Networks
ripongono nei messaggi provenienti dagli amici.
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3 – RISCHI E MINACCE: APPLICAZIONI DI TERZE PARTI
Su Facebook (ed altri Social Networks ) chiunque può sviluppare applicazioni.
Tali applicazioni hanno la caratteristica di poter accedere al database del Social
Network in modo che un utente possa diffonderle a tutti i suoi contatti.
Dato il basso livello dei controlli di
sicurezza di default, può essere
rischioso utilizzare applicazioni
sconosciute, che potrebbero veicolare
malware.
Meglio quindi verificare attentamente
le impostazioni di sicurezza di ciascuna.
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3 – RISCHI E MINACCE: SPAM
Lo spam, faticosamente arginato dai filtri delle caselle e-mail, si ripropone in
una nuova veste colpendo gli utenti dei Social Networks tramite messaggi che
includono link a siti interni o esterni, inviti a iscriversi a gruppi o richieste di
amicizia da parte di sconosciuti.
I Social Networks mettono a disposizione
degli Spammers diversi strumenti: i tool di
ricerca permettono di selezionare determinati
segmenti demografici di utenti, mentre le fan
pages e i gruppi consentono di mandare
messaggi a tutti gli iscritti accomunati dai
medesimi interessi.
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3 – RISCHI E MINACCE: SPAM & MALWARE
“Il 57% degli utenti dice di essere stato oggetto di spam tramite i siti di Social
Networks, un aumento del 70% rispetto l’anno scorso.
Il 36% rivela di aver ricevuto malware dai Social Networks, un aumento del
69% rispetto all’anno precedente.”
I Social Networks più a rischio sono:
1. Facebook: 60%
2. MySpace: 18%
3. Twitter: 17%
4. LinkedIn: 4%
(Sophos Threat Report 2010)
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3 – RISCHI E MINACCE: PHISHING & WHALING
Derivazione del phishing classico, che
punta a sottrarre dati bancari, i moderni
tentativi mirano ad ottenere le credenziali di
accesso ai Social Networks.
Un caso particolare è il whaling ("caccia alla
balena“) un attacco informatico con lo
scopo di carpire profili di alto livello
(amministratori, dirigenti, ecc), condotto
utilizzando le informazioni diffuse dalle stesse
vittime nei vari Social Networks o nei siti web
aziendali e tecniche di social engineering,
talmente mirato da avere altissime probabilità di
successo.
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3 – RISCHI E MINACCE: FURTO DI IDENTITÀ DIGITALE
BitDefender nel corso di un esperimento ha rintracciato online 250.000 dati
sensibili, tra username, password e indirizzi e-mail: l'87% degli account rilevati
con l'esperimento sono ancora validi mentre nel 75% dei casi la password è la
stessa sia per accedere ai Social Networks che all'e-mail.
“I risultati preoccupanti di questo esperimento
dovrebbero rendere gli utenti consapevoli che
aggiungere una password a un account di posta
elettronica o di un Social Network dovrebbe
essere una scelta seria come quella di
aggiungere una serratura di alta qualità alla
propria casa”
(Sabina Datcu, BitDefender E-Threat Analyst e
autrice dell’esperimento)
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3 – RISCHI E MINACCE: SOSTITUZIONE DI PERSONA
La falsificazione di identità e la creazione di falsi profili o falsi gruppi è un
fenomeno sempre più diffuso sui Social Networks.
Ma può costare caro: fino a un anno di reclusione per il reato di sostituzione di
persona a cui si aggiunge il reato di diffamazione aggravata nel caso di
pubblicazione di frasi o immagini offensive a mezzo Internet.
In America i fake raggiungono il 40% dei
nuovi iscritti a Facebook.
In Italia la percentuale è il 20% del totale.
(Cloudmark)
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3 – RISCHI E MINACCE: FALSIFICAZIONE DI IDENTITÀ
“Basta una foto, il nome e qualche informazione sulla vita di una persona per
impadronirsi online della sua identità”
(Garante per la protezione dei dati personali - Social network: attenzione agli
effetti collaterali)
È molto diffusa anche la creazione di profili
fake (falsi) non legati a persone reali:
vengono creati con lo scopo di diffondere
messaggi pubblicitari o malware tramite
link in bacheca.
Basta una foto accattivante per ottenere
in poco tempo un gran numero di contatti e
dare l’illusione di un profilo reale.
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3 – RISCHI E MINACCE: PRIVACY E DATI PERSONALI
I dati personali, una volta inseriti sui Social Networks, appartengono all’impresa
che gestisce il sito, in base al contratto di licenza d’uso accettato all’atto
dell’iscrizione, e possono essere rielaborati e diffusi anche dopo anni.
Vengono conservati anche se si decide di
uscire dal Social Networks, dato che il
profilo viene disattivato ma non cancellato.
Problematiche relative alla privacy si
possono anche determinare inserendo
online dati o informazioni su conoscenti
(ad esempio “taggandoli” in una foto):
meglio chiedere sempre il loro consenso
ed evitare nel caso di minori.
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3 – RISCHI E MINACCE: DANNI ALL’IMMAGINE
Possono riferirsi all’immagine personale o aziendale e, data la velocità con cui le
informazioni si propagano sui Social Networks, causare ingenti danni.
Possono essere causati da terze parti, come nel caso della diffusione di false
notizie inerenti la propria persona o la propria azienda, o autoindotti:
"L'enorme quantità di informazioni
personali pubblicate dai più giovani
potrebbe in futuro ritorcersi contro di
loro. Magari mentre si è in cerca di
lavoro. In qualche caso potrà essere
necessario cambiare addirittura
identità per sfuggire a un cyberpassato imbarazzante o troppo
disinvolto.”
(Eric Schmidt, Ceo di Google)
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3 – RISCHI E MINACCE: DANNI ALLA REPUTAZIONE
95%
La percentuale di aziende che usano
Linkedin per trovare e attrarre
collaboratori.
Il 59% usa Facebook mentre il 42%
usa Twitter.
(What the F**K is social media now?)
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3 – RISCHI E MINACCE: PERDITA DI DATI RISERVATI
Problematica che colpisce in particolare contesti aziendali e governativi:
 Foto o video realizzati all’interno del
luogo di lavoro possono involontariamente
rivelare informazioni delicate;
 La condivisione di dati sui viaggi di lavoro può
rivelare la dislocazione dei clienti;
 La condivisione (casuale o meno) di documenti
aziendali riservati può mettere in seria difficoltà
un’azienda o un ente.
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3 – RISCHI E MINACCE: MINORE PRODUTTIVITÀ
Secondo MyJobGroup, un portale inglese di ricerca lavoro, l'utilizzo dei Social
Networks in azienda ha delle ripercussioni negative sulla produttività, ed il danno
economico globale si aggirerebbe in base alle loro stime intorno ai 16,8 miliardi
di Euro.
“Il 7% degli utenti Facebook impiega in media 68
minuti giocando al famoso gioco interattivo
FarmVille. Mafia Wars, il secondo gioco più
noto, viene giocato dal 5% degli impiegati per
52 minuti in media al giorno. Café World, un
altro gioco popolare, viene giocato dal 4% degli
utenti per una media di 36 minuti al giorno.”
(Cisco Security Intelligence Operations)
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3 – RISCHI E MINACCE: DISTURBI COMPORTAMENTALI
I Social Media moltiplicano le
possibilità di imbattersi in persone
disturbate o di sviluppare a propria
volta disordini comportamentali e forme
di dipendenza.
Secondo una recente decisione della
Cassazione, la persecuzione tramite
Social Networks può essere denunciata
ed è perseguibile penalmente in base al
nuovo reato di stalking.
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3 – RISCHI E MINACCE DEI SOCIAL MEDIA
"Now social media IS media.
And like all media is at risk of getting corrupted, polluted, overly commercial,
politicized and too powerful.
It is up to all of us to prevent that from happening."
(Shiv Singh, Director Digital Engagement & Social Media PepsiCo. –
What the F**K is social media now?)
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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE
Secondo Symantec quella che segue è la lista delle 5 principali truffe nei Social
Media:
N. 1 URL nascosti
Gli indirizzi URL abbreviati, molto frequenti su Twitter, sono utili ma rischiosi
perché la loro destinazione non è mai certa: si potrebbe essere indirizzati verso
un sito che installa malware sul computer.
Soluzione: utilizzare una protezione in
tempo reale contro spyware e
malware, ed aprire solo link postati da
persone fidate.
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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE
N. 2 Phishing
Vengono inviate e-mail contenenti un link che
apparentemente punta alla home page di un Social
Network.
In realtà la pagina, uguale in tutto e per tutto all’
originale, è creata ad-hoc da criminali informatici per
carpire le credenziali di accesso degli utenti.
Soluzione: Assicurarsi che il proprio sistema di
sicurezza comprenda difese antiphishing.
Controllare attentamente le url di destinazione:
mai immettere le proprie credenziali se non si è
sicuri che la pagina sia realmente quella del Social
Network.
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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE
N. 3 Addebiti nascosti
Uno degli innumerevoli test che vengono continuamente proposti sui Social
Networks potrebbe richiedere di inserire il nr. di cellulare per poterne ricevere il
risultato.
Il “divertente test gratuito” potrebbe però
nascondere l’invio di SMS premium o
l’abbonamento a qualche “servizio” al costo
di 9,95 euro al mese, etc.
Soluzione: Prestare massima attenzione ai
giochi diffusi sui Social Networks.
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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE
N. 4 Richieste di denaro
Potremmo ricevere una richiesta di aiuto da parte di un amico in difficoltà che
ha perso il portafogli e chiede di inviargli dei soldi.
Ma l’amico non è per niente a conoscenza
del messaggio in questione: il suo computer
è infettato da un malware che invia false
richieste di aiuto a tutti i suoi contatti dei
Social Networks.
Soluzione: Verificare con i propri amici
che le richieste di denaro siano
autentiche prima di agire.
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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE
N. 5 Catene di S. Antonio
Fenomeno già noto in passato e ritornato in auge con il diffondersi dei Social
Networks, Facebook in particolare, sia tramite i messaggi che i gruppi.
Tramite queste catene gli spammer
possono ottenere contatti da utilizzare
in seguito per le loro campagne.
Soluzione: Fermare la catena e
avvisare dell’inganno chi ci ha girato il
messaggio in buona fede.
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#1 Password
 Non utilizzare la stessa password per l’accesso ai Social Networks e all’email o,
peggio, al proprio computer;
 Utilizzare una password diversa per ogni Social Network utilizzato;
 Scegliere password abbastanza complesse
(almeno 8 caratteri, meglio se alfanumerici);
 Non inserire nella password termini ricavabili
da informazioni reperibili online (data di
nascita, nome dei figli o del consorte, …);
 Cambiare spesso password.
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#2 Sicurezza
 Utilizzare un buon antivirus (ce ne sono ottimi anche free) ed aggiornarlo
quotidianamente;
 Effettuare una scansione di sistema almeno una volta a settimana;
 Utilizzare un anti-malware separato
rispetto all’antivirus;
 Eliminare regolarmente i cookies e la
cache di navigazione dei browser
utilizzati (esistono cleaner appositi);
 Disconnettersi dai Social Networks
dopo ogni utilizzo;
 Aggiornare sempre il browser
all’ultima versione disponibile.
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#3 Privacy
 È fondamentale limitare al massimo le informazioni di base disponibili a tutti,
permettendo solo agli amici di visualizzare il profilo per intero;
 Meglio personalizzare le condivisioni su Facebook per permettere solo agli
amici di visualizzare i nostri aggiornamenti, mentre le foto o i video in cui
siamo taggati dovrebbero essere visibili solo a noi, per evitare la
diffusione di materiale imbarazzante;
 Per quanto riguarda le applicazioni, è
fondamentale impostare non solo chi
può visualizzare le nostre attività, ma
anche quali nostre informazioni sono
disponibili alle applicazioni dei nostri
amici (meglio nessuna).
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#4 Discrezione
 Mai inserire online dati che possano esporre a furti
di identità, spam, stalking etc: indirizzi, numeri di
telefono, date di nascita, informazioni riservate
sull’attività lavorativa o sulla famiglia.
 In generale, non diffondere informazioni che
potrebbero essere utilizzate da personaggi senza
scrupoli.
 Non inserire niente di cui ci si possa pentire in
seguito, come oscenità o insulti: i contenuti dei
Social Networks vengono indicizzati dai motori di
ricerca rimanendo visibili a chiunque per molto
tempo…
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#5 Scetticismo
 I Social Networks contengono sia informazioni
utili sia informazioni sbagliate, tendenziose o
volutamente false.
 Tutto ciò che leggiamo online va preso con una
buona dose di scetticismo e la verità va distinta
dalla menzogna, dall’ignoranza e dalla stupidità,
facendo sempre le dovute verifiche.
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#6 Circospezione
 Mai rivelare informazioni personali, aziendali o finanziarie a sconosciuti;
 Meglio non accettare le richieste di amicizia da
persone sconosciute a meno che non si abbia la
certezza che dietro il profilo si celi una persona
reale;
 Diffidare di strani link nelle bacheche altrui o di
messaggi improbabili, specialmente se
provengono da sconosciuti;
 Controllare attentamente l’attendibilità delle
richieste di invio di denaro anche se provengono
da amici.
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#7 Serietà
 Quale che sia il contenuto inserito online o i
gruppi sottoscritti, bisogna assicurarsi che il
nostro comportamento online ci rappresenti
nel miglior modo possibile, dato che è
potenzialmente visibile a chiunque.
 Un atteggiamento serio e corretto è sempre da
preferire, distinguendo l’umorismo e lo spirito
dalla banalità, dalla stupidità e dalla
maleducazione.
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#8 Prudenza
 Decidere di non creare un profilo su Facebook o su altri Social Networks per
non esporsi purtroppo non è sufficiente.
 Si perde infatti del tutto il controllo su ciò
che viene detto di sé, sui tag che vengono
inseriti nelle foto altrui o su eventuali falsi
profili a proprio nome.
 Meglio creare un account e usarlo con la
massima cautela, tenendo sotto controllo
tutto ciò che riguarda la propria immagine.
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
#9 Consapevolezza
 Forse è il consiglio più importante.
 Bisogna essere consapevoli dei rischi e delle
minacce a cui espongono i Social Media,
senza perderne gli evidenti vantaggi.
 I Social Networks non sono giocattoli, anzi
sono strumenti molto potenti, e vanno usati
con attenzione e buon senso, imparando a
sfruttarli al meglio.
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
10 consigli per utilizzare in sicurezza i Social Media in ambito lavorativo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Accrescere la consapevolezza dei collaboratori
Stabilire policy e processi aziendali in merito
Applicare le regole in modo sistematico
Bloccare i siti infetti
Dotarsi di firewall di nuova generazione
Gestire l’accesso alle applicazioni aziendali
Proteggersi dalle vulnerabilità software
Difendere la intranet ed i dati aziendali
Includere i dispositivi mobili nelle policy di sicurezza
Utilizzare una gestione centralizzata della sicurezza
(Stonesoft: 10 suggerimenti per l’utilizzo dei Social Media in sicurezza)
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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE
"Il crescente utilizzo dei Social Media genera rischi
aggiuntivi per le reti aziendali. Strumenti per la
protezione delle reti interne stanno diventando
prioritari. Tramite una corretta strategia di sicurezza
che combina corsi continui di formazione del
personale con le più moderne tecnologie, qualsiasi
organizzazione di ogni dimensione può beneficiare
dei vantaggi del Social Networking.”
(Emilio Turani, Country Manager di Stonesoft Italia,
Svizzera Italiana, Grecia e Turchia)
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6 – CONCLUSIONI
Il Web 2.0 con l’avvento dei nuovi
Social Media ha determinato una
evoluzione nella comunicazione e
nel modo di lavorare.
Un fenomeno talmente di massa da
non poter essere ignorato: va
compreso in tutti i suoi aspetti, inclusi
i rischi che comporta, e gestito, per
poterne garantire l’uso in massima
sicurezza.
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6 – CONCLUSIONI
I nuovi media sono diventati strumenti di lavoro e di relazione professionale.
“Siamo cioè a una fase di passaggio in cui
la globalizzazione dei sistemi sta
ridefinendo anche gli assetti sociali, a tutti
i livelli di organizzazione sociale, compreso
quello delle aziende che in questo momento
si trovano ad essere completamente
impreparate ad arginare i rischi derivanti
dal nuovo uso che si fa dello strumento
online e non riesce a convertirlo in un
vantaggio competitivo.”
(Ugo Guidolin, Docente di Comunicazione
Multimediale presso l’Università degli Studi
di Padova e Consulente per i Nuovi Media)
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6 – CONCLUSIONI
La diffusione dei Social Media e l’impatto
delle nuove tecnologie sulle nostre vite
determinerà un aumento esponenziale
dei dispositivi connessi, con una crescita
corrispondente dei rischi di sicurezza, in
particolare in ambito mobile.
La problematica inerente la sicurezza dei
Social Media va affrontata e risolta fin da
oggi, sia in ambito privato che aziendale,
perché la crescita del fenomeno è
inarrestabile.
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6 – CONCLUSIONI
“Un’azienda che chiude le porte alle nuove opportunità offerte dal web 2.0
oggi rischia seriamente di perdere il proprio vantaggio competitivo”
(Ugo Guidolin, Docente di Comunicazione Multimediale presso l’Università degli
Studi di Padova e Consulente per i Nuovi Media)
La sicurezza dei Social Media non è certo una
questione che possa essere risolta
considerandone solo l’aspetto tecnologico.
Non c’è strumento informatico al mondo, per
quanto moderno e perfezionato, che possa
mettere al sicuro dai rischi derivanti da
superficialità, carenze organizzative e scarsa
consapevolezza degli utenti.
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6 – CONCLUSIONI
La sicurezza dei Social Media va perseguita sia aumentando la consapevolezza
degli utenti, sia rendendoli parte integrante della security chain, coinvolgendoli
attivamente nelle contromisure e rendendoli responsabili in caso di incidenti.
Le soluzioni pertanto sono tecnologiche, organizzative, legali e culturali.
“Se vogliamo elevare il livello deIla sicurezza informatica in modo sostanziale,
dobbiamo superare l’idea obsoleta che gli utenti finali siano soggetti ottusi ed
inermi, membri passivi delle loro organizzazioni.
I problemi sorgono non solo a causa di mancanza di consapevolezza e di
formazione, ma soprattutto a causa di mancanza
di coinvolgimento e responsabilità.”
(Andrea Zapparoli Manzoni,
CEO iDialoghi)
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6 – CONCLUSIONI
“Tre sono le vie che
conducono alla saggezza:
consapevolezza,
consapevolezza
e consapevolezza.”
(Buddha)
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“Grazie!”
ICT Security & Consulting
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