Alla scoperta del Togo

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Alla scoperta del Togo
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Alla scoperta del Togo, tra villaggi di fabbri,
mercati di feticci e danze del fuoco
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Il Togo è la terra dei castelli d’argilla e degli antichi riti voodoo. Ricco di tradizioni, usi, costumi e culti
ancestrali, grazie alle diverse etnie che lo popolano, almeno 40, il piccolo Paese dell’Africa Occidentale che
divide il Ghana dal Bénin, è una destinazione turistica capace di emozionare: su e giù per questo angolo di
mondo ancora autentico, si attraversano la foresta tropicale intorno a Kpalimé, ma anche i villaggi abitati dai
produttori di ferro Bassar e dai fabbri Kabye; e ancora, le dolci colline verdeggianti e le alte vette rocciose,
covo prediletto da sempre dei Tamberma; infine, i laghi incontaminati protetti dalle mangrovie e il litorale
ornato da palme da cocco, che lambisce l’oceano. Regalarsi una vacanza in Togo vuol dire vivere
un’esperienza magica. Per unire al fascino del soggiorno, la professionalità di un tour operator specializzato
in un luogo per molti versi ancora ancestrale, si può scegliere di partecipare al viaggio organizzato da
Evaneos, che dura 11 giorni (http://www.evaneos.it/togo/itinerario/8067-castelli-d-argilla-e-riti-magici/) e
comincia dalla capitale della Repubblica Togolese: Lomé.
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Affacciata sul Golfo di Guinea, la città appassiona per la sua arte e per l’artigianato locale: si fa tappa in
periferia al mercato dei feticci, per vedere da vicino i cosiddetti “gri-gri”, indossati dagli adepti dell’animismo
per tenere lontano il male; si continua con le bancarelle del Centrale, gli antiquari ed il famoso tempio dei
riti voodoo. Da qui si raggiunge la foresta e si trascorre la notte nell’Auberge JP Nectar, in camere dotate di
bagno privato. La seconda giornata della vacanza è dedicata alla natura più imponente e primordiale: si
passeggia guidati da un entomologo tra valli selvagge in penombra, alla scoperta di piante endemiche, rese
rigogliose dalle popolazioni indigene. E’ qui che si acquisiscono i primi rudimenti della tecnica della pittura
vegetale, eseguita esclusivamente con colori di derivazione naturale, ricavati cioè da erbe e fiori. La sera ci
si trasferisce all’hotel Le Leader, in stanze con aria condizionata.
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Il giorno successivo si parte in direzione nord, famoso per i suoi villaggi tradizionali ed i coloratissimi
mercati. Si approda a Sokodé, dove si assiste allo spettacolo unico della danza del fuoco, con artisti in
trance che ballano sulle braci ardenti. La mattina seguente si raggiunge il centro abitato dai Bassar, per
incontrare il capo villaggio e partecipare ad una "lezione" sulle antiche tecniche di produzione del ferro. Ci si
sposta poi vicino ad un imponente altoforno d’argilla per ascoltare come avviene la fusione del minerale, tra
verità empiriche e rituali alchemici. La giornata si conclude nella grande capanna o “camera del consiglio”
del capo tribù. Il giorno dopo si attraversa la catena collinare dell’Atakora alla ricerca del rifugio dei
Tamberma. Le loro dimore, di singolare bellezza, sono a forma di minuscoli castelli e sono costruite su tre
piani. Le alcove fortificate hanno stregato persino architetti d’avanguardia del calibro di Le Corbusier.
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I centri popolati dai fabbri del Togo sono in cima alle colline: se le donne plasmano i vasi di argilla, gli
uomini del villaggio lavorano le leghe con il fuoco e le pietre pesanti. D'ora in poi il viaggio continua in
direzione sud: la prima sosta è ad Atakpame, una tipica cittadina africana nota perché sul suo territorio si
disputò un’epica battaglia durante la Prima Guerra mondiale. In un secondo momento si approda nel Togo
più ancestrale, quello dei riti voodoo, dove si resta colpiti dall’incredibile quantitativo di feticci presenti,
gelosamente custoditi e venerati nei templi sacri di Glidji. Durante la giornata si assiste a dei rituali
autentici e si incontrano i famosi guaritori, saggi “medicine man” che usano rimedi a base di erbe ed
effettuano riti sacrificali per curare i loro pazienti. Le ultime due escursioni prima di rientrare a Lomé e fare
shopping tra arte tribale, quadri della scuola d’arte togolese e artigianato tipico, sono la fantastica
traversata del Lago Togo in canoa, e la visita a Togoville, la storica città che ha dato il nome all’intero
Paese.
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Le ore trascorrono felici all’interno delle abitazioni dei Tamberma, una tribù che si associa ai Dogon del
Mali: la religione animista comune si palesa all'ingresso delle abitazioni, dove sono presenti grandi feticci
col simbolo fallico ben in vista. La sera ci si trasferisce all’hotel Dapaong, con aria condizionata e bagno
privato in camera (o strutture della stessa categoria). Nel nord del Togo abitano i Moba: le loro case sono di
argilla, dalla forma circolare e con tetto conico in paglia. Un muro circonda e protegge le capanne di una
stessa famiglia. In questi villaggi i visitatori compiono un salto indietro nella storia, esplorando profonde
cavità ricche di graffiti, realizzati dagli antenati dei togolesi. Si tratta di testimonianze di civiltà risalenti a
qualche millennio fa. Si pernotta al Dapaong, un albergo confortevole, prima di ripartire alla volta delle terre
abitate dai Kabye, veri maestri nel campo della lavorazione del ferro.