Rassegna stampa 26/11/2016
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Rassegna stampa 26/11/2016
rassegna INDICE RASSEGNA STAMPA rassegna Si parla di noi Nazione Firenze 26/11/2016 p. 7 Storia in mostra, che finale Weekend a orario continuato Nazione Firenze 26/11/2016 p. 33 L'attore ha presentato a Firenze il nuovo film 1 Repubblica Firenze 26/11/2016 p. II Pubblicità La Compagnia che aspettavi... Repubblica Firenze 26/11/2016 p. XV ShalomItalia Repubblica Firenze 26/11/2016 p. XX FESTIVAL DEI POPOLI 7 D - La Repubblica Delle Donne 26/11/2016 p. 100 57° FESTIVAL DEI POPOLI VISIONI SUL MONDO 8 Qn - Il Piacere Della Lettura 26/11/2016 p. 38 GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA 9 Giovanni Bogani 2 4 Gaia Rau 5 Si gira in Toscana Tirreno Pontedera Empoli 26/11/2016 p. XVI Attesa per il film su Bocelli Qn - Il Piacere Della Lettura 26/11/2016 p. 22 Il Chianti Classico sul grande schermo 10 Barbara Berti 11 Festival Cinematografici Nazione Pistoia 26/11/2016 p. 43 La rassegna dedicata a Mauro Bolognini 14 Iniziative ed eventi Nazione Lucca 26/11/2016 Indice Rassegna Stampa p. 26 Identità di genere, il corto degli studenti va in trasferta 15 Pagina I IERI LA MOSTRA E' STATA VISITATA DALLO STILISTA STEFANO RICCI , DA GIOVANNI ALBERTO E LUCIA ALEOTTI E DAL MARCHESE PIERO ANTINORI • NEL NOSTRO AUDITORIUM Si POSSONO VEDERE FILMATI ORIGINALI, FOTOGRAFIE INEDITE E LE PRIME PAGINE DEL GIORNALE DELL'EPOCA m o a, BELLISSIMI I MESSAGGI DEI VISITATORI, SIA DEGLI ANGELI DEL FANGO DI ALLORA CHE DELLA GENTE SEMPLICE o :x eek- a orario continuato Uffimì due i i per visitare nostra esposizione CI SIAMO. Dopo il grandissimo successo ottenuto e dopo l'eccezionale proroga di una settimana, la mostra sull'alluvione allestita nel nostro auditorium sta per chiudere i battenti. Restano due soli gior- ni, oggi e domani. E per dare a tutla poss ibili tà d i o con t Ve derla 1no decisa di tenere apert o con orario continuato, dalle 9.30 alle 18. La mostra, che anche ieri fra i :so _St q dalle 9 . 30 atte 18 di visitatori SI SONO tanti i visitatori, 1 che domani , per gli suoi ospiti ha annoverato perso- ultimi due giorni di apertura naggi del calibro di Stefano Ricci, della nostra mostra del marchese Piero Antinori e di sull' alluvione , l'esposizione Lucia e Giovanni Alberto Aleot- sarà visitabile ti, presidente e vicepresidente di gratuitamente con orario Menarini, raccoglie testimonian- continuato dalle 9 .30 alte ze, video, fotografie e riproduzio- 18. Alla mostra è possibile ni delle prime pagine de La Na- accedere dall'ingresso di via zione. Bellissimi i messaggi della Paolieri 2. fiorentini e non, che hanno visitato la nostra mostra. In auditorium tanti ospiti vip, fami g lie, anziani e quei giovani che avevano solo sentito parlare dell'alluvione . E l'obiettiva delle 15mila presenze è più vicino «gente semplice» accanto a vip e meno vip. Insomma un'occasione da non perdere per vedere il docufilm, le foto che ci hanno inviato i fiorentini e non solo, rivedere i libri alluvionati e salvati, rileggere la cronaca di quei giorni tanto difficili da segnare il rilancio della città. Niente da allora è stato più come prima. II direttore De ftobertis con Lucia e Giovanni Alberto Aleotti Si parla di noi Pagina 1 L'attore ha presentato a di GIOVANNI BOGAI E' ELIO Germano il primo ospite di spicco del Festival dei Popoli, che ha aperto le sue proiezioni ieri sera a La Compagnia, nuova casa dei festival fiorentini, in via Cavour, per concludersi il 2 dicembre. Tre David di Donatello, una Palma come miglior attore protagonista a Cannes: una soddisfazione che il cinema italiano aveva conosciuto, prima, solo con Marcello Mastroianni. A Firenze Elio Germano ha presentato «No Borders», un cortometraggio diretto dal fiorentino Ilaider Rashid, che esplora le condizioni di vita e le speranze dei migranti in due centri di accoglienza, a Roma e a Ventimiglia. E lo fa con una tecnica assolutamente innovativa, sperimentale, rivoluzionaria. Si tratta del primo film italiano in realtà virtuale. Rendendo la cosa semplice, diciamo che possiamo scegliere noi che cosa guardare. Se vedi il film, col telefonino, con uno speciale visore o persino sul web, puoi muoverti dentro l'immagine, come se tu fossi lì. Puoi anche voltarti indietro: se vedevi il mare, ora vedi le montagne. Insomma, sfioriamo il futuro del cinema. Come vi siete sentiti, usando ques ta tecnologia nuova? «Beh, un po' come i fratelli Lumière! (sorride) Uscivamo dalla sicurezza di una tecnica già consolidata. Ma ci piaceva usare questa tecnologia, pensata per i videogiochi, per un mondo di 'distrazione di massa'. E ci piaceva usarla per uno scopo opposto: non di distrazione, ma di approfondimento, di sensibilizzazione». No orders, niente confini . Quali sono i confini? «Sono i confini di quello che viene raccontato sempre dall'informazione. Noi volevamo andare al di là, al di là di questo guscio che ci impedisce di capire. E volevamo far sentire lo spettatore `dentro' il mondo dei migranti». sempre avuto attenzione verso l' «altro», verso gli oppressi, nel suo impegno civile. «Mi sono sempre trovato in modo quasi naturale dalla parte dell"altro', come se fosse per me una condizione permanente. Dalla parte dei più scomodi, lontano dal pensiero dominante». II mondo, invece, sembra sempre più orientato a respingere, più che ad accoglie . «Non si tratta più di destra o sinistra: ma di un modello sociale per cui la felicità deriva dall'accumulo di averi, e dalla protezione dei propri privilegi a tutti i costi. E c'è un modello diverso, nel quale hanno importanza l'umanità, le reti sociali, lo scambio tra le persone, i rapporti umani». Che cosa la ha colpita, nel suo viaggio nel mondo dei migranti? «Il fatto che questi non hanno commesso crimini, e vengono trattati come criminali, a prescindere». Si parla di noi Pagina 2 Da domani fino all'1 dicembre sarà possibile vedere il film con gli speciali visori nella saletta MyMovies de La Compagnia, dalle 19 alle 20. Si può prenotare alla cassa nel pomeriggio fino ad esaurimento posti. Mentre, sullo schermo «grande», il Festival dei Popoli presenta stasera alle 21, in anteprima per l'Italia, un documentario . «David Bowie, l'homme cent visages» offre testimonianze inedite e inedite cover dei suoi brani, firmate da alcuni dei più importanti cantanti francesi. Si parla di noi Pagina 3 1 Si parla di noi Pagina 4 deí Popolí Il nascondiglio nel bosco ASTELNUOVO Berardenga, una manciata di chilometri dal borgo medievale di Villa a Sesta, un punto imprecisadi quello che è stato ribattezzato 1"Ecomuseo del Chianti". Soltanto un piccolo cartello artigianale di recente installazione, qualche pietra accatastata fra gli alberi e un forte esercizio di immaginazione suggeriscono che proprio qui, in una grotta costruita con materiali di fortuna e mimetizzata nel bosco, trovarono rifugio per un intero inverno, quello del 1943, otto persone. Due donne anziane, le nonne Gina Gnagnatti e Sesta Castelnuovo, la coppia formata da Elsa Castelnuovo e Ugo Gnagnatti e i loro quattro figli: Gabriel (Dade), Reuven (Bubi), Andrea ed Emmanuel (Meme). Una famiglia ebrea fiorentina fino a poco tempo prima benestante, serena, alle prese con le piccole gioie e i piccoli dolori della vita quotidiana e poi, all'improvviso, travolta dalla violenza delle leggi razziali, dalla furia della guerra, dall'incubo della persecuzione e della deportazione. A distanza di settant'anni, i tre fratelli sopravvissuti Bubi (73 anni), Andrea (82) e Meme (84) - nel frattempo trasferitisi in Israele e diventati, per l'anagrafe, Anati hanno deciso di andare in cerca di quel luogo, per riannodare i fili di un passato lontano, magico e pauroso al tempo stesso, i cui ricordi ovattati si mescolano con la memoria collettiva di una terra, di un popolo e, forse, dell'intera umanità. Il loro viaggio è diventato un film, "Shalom Italia", realizzato dalla nuora di Reuven, la regista e fotografa Tamar Tal Anati, già vincitrice, con "Life in stills' del 2011, dell'Oscar israeliano per il miglior documentario, che sarà proiettato domattina alle 11 al nuovo cinema della Compagnia, alla presenza dei tre protagonisti, come evento speciale del cinquantasettesimo Festival dei Popoli. «Mi sono sentita attratta da questa storia di tre fratelli - spiega l'autrice perché ben esprimeva il conflitto quotidiano che tutti sperimentiamo tra l'affidabilità della memoria e le versioni con- Si parla di noi solatorie che raccontiamo a noi stessi. Nel film coesistono tre diverse versioni degli stessi eventi e questo ci permette una conoscenza più approfondita del cervello umano e delle risposte emotive al trauma». Ecco allora lo scetticismo di Emmanuel, il maggiore dei tre, oggi celebrato archeologo e antropologo, depositario dei ricordi più puntuali e amari, che vive con una difficoltà che rasenta il rifiuto la richiesta di Reuven di aprire una pagina tanto dolorosa del proprio passato. Al punto di ammettere, in uno dei momenti più toccanti del film, di aver voluto «cancellare tutto», ma di conservare nella mente l'unica, luminosa eccezione di coloro che, rischiando la vita, aiutarono la sua famiglia a salvarsi. Quelli più lievi e gioiosi di Andrea, lo sportivo, dottore in fisica e alpinista, subito entusiasta all'idea di tornare in Italia, che degli anni più bui ricorda solo la parte bella: le giornate nei boschi trascorse a cercare i funghi e a fingersi Robin Hood, con un arco e delle frecce di incerta provenienza. «Mi sono divertito sorride - durante la Shoah», e le sue pa- role sono leggere e terribili al tempo stesso. E poi c'è il mondo sommerso di Bubi, il più piccolo, presentato in Sinagoga lo stesso giorno della visita di Hitler a Firenze, un puzzle nella mente tutto da ricostruire e qualche cassetto che si apre inaspettato: il rumore di un ruscello che non esiste più; il divieto assoluto, imposto dai genitori per non allentare i tedeschi, di piangere e di gridare, «anche se ti eri rotto una gamba». Il loro è una sorta di viaggio di formazione a ritroso nel tempo, a bordo di una Panda antidiluviana che li accompagna lungo le strade di una Toscana a tratti impenetrabile e a tratti uscita da una cartolina, dove riscoprire una fratellanza fatta di amore per la musica, buon cibo e nomignoli affettuosi, ma soprattutto colorata da una storia comune. La stessa che costringerà Emmanuel a riappacificarsi col passato, affrontandone la parte più oscura. E a riconoscere che, in fondo, «siamo fatti di memoria» (ingresso alla proiezione 4 euro; info e programma completo www.festivaldeipopoli.org). (dNIPROOU>JONE NISFR ATA AL CIN EMA Sopra e nella foto grande i tre fratelli di Shalom Italia": saranno presenti alla proiezione domani alle 11 al nuovo cinema della Compagnia. A destra, rastrellamento a Roma Pagina 5 Per lv i d ai naz isti, tre b i mb i ebrei rimasero i nve rn o g i n una rotta in Tosc ana: p íU' d i 70 ann i dopo , to rn ano in Italia E l a loro sto ria d iventa fil m Si parla di noi Pagina 6 FESTIVAL DEI POPOLI Non solo perché ha segnato la storia della musica, ma anche perché ha lasciato la sua traccia indelebile nella storia dei costume, David Bowie è uno degli argomenti affrontati in questa 57esima edizione del Festival dei popoli. Il documentario che ricostruisce la vita, l'opera e il genio dei camaleontico divo inglese recentemente scomparso è "David Bowie, l'hommecent visages ou lefantóme d'Herouville ("l'uomo dai cento volti o il fantasma di Herouville") ed è firmato dal giornalista Christophe Conte e dal regista e musicista Gaëtan Chátaigner, presentato in prima italiana (ore 21). Cinema La Comoaania, via Cavour 50r, ore 21 Si parla di noi Pagina 7 57°FESTIVAL DEI POPOLI VISIONI SUL MONDO Da domani al 2 dicembre, a Firenze, il cinema racconta la realtà, soprattutto multietnica. Ad aprire la sezione Looking for Neverland ë AfterSpring di Stef Ching e Ella Martinez, girato nell 'immenso campo profughi di Zaatari. Tra gli italiani, Castro di Paolo Civati e Hotel Splendid di Mauro Bucci. La nuova sezione Hit me with music! ospita David Bowie, l'homme cent visages ou le fantöme d'herouville e Eat that Question: Frank Zappa in His Own Words. Anteprima italiana di Une jeune fille de 90 ans di Valeria Bruni Tedeschi e Yann Coridian. L.M. Si parla di noi Pagina 8 GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA Cinema, torna il Festival dei Popoli Fino al al 2 dicembre continuano le proiezioni dei 57° Festival dei Popoli (festival internazionale dei film documentario), che presenta in totale settanta documentari nelle sale de La Compagnia, dello Spazio Alfieri e dell'Istituto Francese di Firenze. Il programma completo delle proiezioni e delle sezioni (in tutto sei, comprese le due per i filmati in concorso) si può consultare sul sito www.festivaldeipopoli.org. Si parla di noi Pagina 9 114TONI 1 VOLTERRA AN ERAS TRA GLIA riveranno entro poche settimane. Il set è a Cinecittà e Andrea Bocelli, interpretato dall'attore inglese Toby Sebastian C'è attesa in AltaValdera e nel Volterrano per l'arrivo della troupe del film "La musica del silenzio", incentrato (della serie tv "Il trosulla vita del cantante no di spade"), è andaAndrea Bocelli e dito a fare visita per giretto dal regista brirare un cameo del tannico Michael Rafilm. Nel cast anche dford, lo stesso de "Il Antonio Banderas, postino" e "IlmercanLuisa Ranieri, lordi te di Venezia". I soMollà, Ennio Fantapralluoghi in questo stichini e Nadir Caangolo di Toscana soselli. Andrea Bocelli no già stati fatti. La sceneggiatura è Secondo indiscrezioni, stata scritta da Anna Pavignano e Michael Radford in collaLajatico e la valle dove si trova il Teatro del Silenzio ospite- borazione con Andrea Bocelranno le riprese. Si parla an- li. Il film sarà prodotto dalla che di Volterra, ma non ci so- Ambi di Andrea Iervolino e no al momento garanzie. Di MonikaBacardi. sicuro attori e produzione arRI PRODUZIONE RISERVATA Si gira in Toscana Pagina 10 «Del buon Chiantil il vin decrepito/ maestoso/ imperioso/ mi passeggia, dentro il core» Francesco Redi I Castello di Brolio di Io ballo da sola" a Villa Bianchi Bandinellì di " Al lupo al lupo e collin e tra F iren z e S i e n a son o perfe tti s et cin ema tog rafici a nc he luo gh i d ', c u ltur a e buon vin o l una panoramica dei vigneti del Chianti vista dal Castello di B rollo, situato a dieci chilometri a sud di Gaiole Si gira in Toscana Pagina 11 BARBARA BERTI OLCI colline dove si estendono vigneti famosi in tutto il mondo, pittoreschi castelli, pievi e ville che sembrano uscite da una fiaba: un paesaggio da cartolina che rende questi luoghi idilliaci ma estremamente reali. Nelle campagne tra Firenze e Siena, nelle terre del Chianti Classico e del famoso Gallo Nero che quest'anno compie 300 anni, è possibile vivere una straordinaria esperienza multisensoriale grazie alla natura, alle specialità culinarie, alla storia e all'arte. Uno scenario così coinvolgente è perfetto anche come set cinematografico. E, infatti, tanti registi si sono lasciati trasportare dalla magia del Gallo Nero. L'itinerario tra vino e cinema non può che iniziare da Radda in Chianti nel 1415 già capoluogo della Lega del Chianti. NEL FILM "Matrimoni e altri disastri" di Nina Di Majo, con Fabio Volo, Margerita Buy, Luciana Littizzetto e Francesca Inaudi, le disavventure di Nanà - la protagonista della commedia - si svolgono principalmente tra Firenze e la campagna di Radda, dove si troi _L il c-solare di famigl`. ,emprc a Kadda è ambientato -Con gli occhi chiusi" (1994), di Francesca Archibugi, trasposizione cinematografica del romanzo dello scrittore toscano Federigo Tozzi. Tra gli scorci e colori della campagna chiantigiana, la Archibugi - che ha curato anche la sceneggiatura - ha voluto girare alcune scene pure alla Fattoria di Montevertine. Tra una passeggiata sulle mura di cinta per ammirare le colline in- torno al paese e uno sguardo al quattrocentesco palazzo del Podestà, è d'obbligo una sosta a "Casa Porciatti" (piazza IV Novembre) dove è possibile acquistare prodotti tipici della tradizione locale, come il filetto di maiale stagionato e il lardo, oppure degustare vini e marmellate nella vicina enoteca gestita dalla stessa famiglia. ANCORA seguendo la Archibugi si arriva a Gaiole in Chianti, le cui campagne sono state scelte anche da Carlo Verdone per "Al lupo al lupo" (1992) con Francesca Neri e Sergio Rubini, oltre allo stesso Verdone. Tra le location, si vede il Castello di Meleto che GregorioVerdone ha trasformato in discoteca. I tre fratelli, Vanni, Lidia e Gregorio, seguendo il cane del padre, arrivano a Villa Diamante, la casa dell'amante del padre. La dimora della donna in realtà è la Villa di Geggiano conosciuta come Villa Bianchi Bandinelli, in località Geggiano a Castelnuovo Berardenga. )al castello, a piedi lungo il viale di cipressi, si può arrivare, a La Grotta e da qui alla località Podernovi, dove si trova l'omonimo casolare dove la'I'yler trascorre la sua vacanza nel corso del film. Il vecchio casolare, di proprietà della famiglia Ricasoli, si trova in cima a un colle circondato da ulivi e da vigne. L'Enoteca Barone Ricasoli e anche gli interni del castello si ritrovano anche nel film "La volpe, il lupo e l'oca selvaggia"(il titolo originale è S*II*E - Security Hazards Expert), spystory di fine anni '70 del regista Robert Michael Lewis, con Omar Sharif e Anita Ekberg. ALTRA dimora storica, altro set. Stavolta a Greve in Chianti. La villa e il giardino - che devono il loro aspetto attuale a un restauro effettuato tra il 1780 e il 1790 - sono riconosciuti monumento nazionale ed è possibile visitarli su appuntamento (telefonando allo 0577356879, l'ingresso costa 15 curo). Seguendo la splendida Tyler, sempre a Geggiano, vale la pena fermarsi ad ammirare i due lecci, lo spettacolare albero da due tronchi e un'unica imponente chioma, luogo simbolico della storia d'amore della protagonista di "lo ballo da sola". Il film di Bertolucci ci permette di scoprire un altro gioiello chiantigiano: lo storico Castello di Brolio, già dimora e luogo di nascita del patriota Bettino Ricasoli. LE PRIME pietre del Castello di Brolio in Chianti risalgono all'alto medioevo. Il castello divenne proprietà della famiglia Ricasoli grazie a uno scambio di terre nel 1141. Trovandosi sulla linea di confine tra i territori di Siena e Firenze, Brolio diventerà presto teatro di tutti i contrasti del tempo, rappresentando il baluardo fiorentino contro la temibile Siena. Nei secoli il ca- Si gira in Toscana stello ha, quindi, subito assalti e distruzioni in numerose storiche battaglie, dai quattrocenteschi attacchi aragonesi e spagnoli, alle dispute seicentesche, sino ai bombardamenti aerei e d'artiglieria della seconda guerra mondiale. villa partecip-L al tüm come un'attrice del cast, mettendosi in mostra con la sua bellezza senza tempo: indimenticabili la scena del bagno nei tini di legno, quella dell'arrivo dei cavalieri a corte e i meravigliosi dialoghi nel giardino rinascimentale. Visitare la villa significa godere di una testimonianza unica della vita nelle campagne toscane durante il Rinascimento: i Gherardini, che edificaronola villa nel XI\7 secolo, furono anche i proprietari del quadro più celebre di Leonardo da Vinci, la "Gioconda", che secondo il Vasari rappresentava Monna Lisa, figlia di Anton Maria di Noldo Gherardini. Il paesaggio dipinto alle spalle della "Gioconda" è, infatti, esattamente quello che si può ammirare dalle finestre della villa. Pagina 12 Brollo , vis ita i gi a rd i n i con degustaz ione Da metà marzo a ottobre è possibile visitare ogni giorno i giardini del Castello di Brolio, aperto dalle 10 alle 18. Con il biglietto di ingresso è inclusa la degustazione di un vino all'Enoteca situata presso le cantine Barone Ricasoli. Oltre ai giardini, è possibile visitare la Collezione Ricasoli (supplemento di 3 euro), accessibile solo se accompagnati dalla guida. L'orario invernale, invece, è il seguente: 1° novembre -11 dicembre 10-17, 27-31 dicembre 10-16. Ingresso giardini: 5 a persona (bambini fino a 12 anni gratis). Per informazioni: 0577.730280 oppure potete inviare una mail a [email protected] GU I DA PRATICA ALLA VI S ITA " icl ine" tra ia i e Crete Escursione in bicicletta alla scoperta dei territorio e dei vini di Castelnuovo Berardenga. II 26 novembre "CicloWine " propone un itinerario tra Chianti e Crete, di circa 22 km su strada mista , attraverso San Gusmè, Santa Chiara, Castell' invilla, San Piero, Strada della Malena, con sosta a La Lama . Info: 0577351337. Il Museo del PaesagOo cl.; Anche Hannibal Lecter ne "II Silenzio degli Innocenti" (1991) beveva Chianti Classico. Famosa è la battuta di Anthony Hopkins: «Mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti». ioni a cavall o a Vignarnaggio Le colline del Chianti si prestano perfettamente per una passeggiata a cavallo. A Vignamaggio è possibile effettuarla tutte le mattine (escluso il lunedì) dalle 8 alle 12, ma su richiesta anche in orario pomeridiano. Le escursioni più lunghe prevedono anche la sosta per un pic-nic. Info e prenotazione: [email protected] Il percorso espositivo , attraverso pannelli, ricostruzioni grafiche e maquettes , immagini, filmati e documenti, si propone di favorire la consapevolezza critica di un territorio così prestigioso . Particolare attenzione merita l'approfondimento sul concetto di paesaggio umanizzato . Info: 0577351337. I vini del Castello di Volpala Volpaia, frazione di Radda in Chianti, è un borgo fortificato d'origine medioevale dentro le cui mura nasce il Chianti Classico dell'odierna Fattoria Castello di Volpaia. Qui vengono organizzate visite guidate al frantoio e alle cantine. I vini in degustazione sono: Chianti Classico DOCG, Bianco di Volpaia (quando disponibile ), Chianti Classico Riserva e Coltassala o Balifico. Info: 0577738066. Si gira in Toscana Le proposte dei Castello di Volpaia Pagina 13 r/✓ i ra sse i//' o gna ded ca a ' E'COMINCIATA ieri la settima edizione del Mauro Bolognini Film Festival con la proiezione delle opere finaliste fino a domani al Teatro Bolognini di Pistoia (via del Presto, 5, dietro piazza del Duomo ). Il programma della tre giorni - che vede coinvolte anche le scuole elementari, medie e superiori del territorio pistoiese - è stato illustrato dal presidente del centro culturale «Mauro Bolognini» Roberto Cadonici, dal direttore artistico Gabriele Cecconi, dal presidente della Fondazione Caript Luca lozzelli e dall'assessore alla cultura del Comune di Pistoia Elena Becheri . «Il Festival si sta consolidando da biennio a biennio - ha detto Cadonici - . La parte dei concorsi non si è mai disgiunta dall'opera del Bolognini, cercando i o t di realizzare un viaggio nel suo cinema, e premiando i lavori di autori che, successivamente, hanno raccolto anche premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale». Un riferimento al giovane regista Sydney Sibilia, che ha recentemente ottenuto un grande successo al cinema con il film «Smetto quando voglio» e che ha ricevuto il premio Bolognini nel 2010. Tra i concorsi tradizionali quello riservato ai cortometraggi nazionali e internazionali (presiede la giuria il compositore Fabio Frizzi), quello rivolto a produzioni italiane con soggetti tratti da opere letterarie e CortoScuola. Tra gli attori protagonisti dei corti inviati anche Valeria Solarino, Paolo Rossi, Paolo Sassanelli e Cristiana Capotondi. Gli oltre 400 ................................... lavori sono arrivati da tutta Italia e anche dall'estero, con corti provenienti da Francia, Germania, Grecia e Spagna. A decretare i vincitori saranno gli alunni pistoiesi che assisteranno alle proiezioni : ieri gli alunni della scuola primaria e della secondaria, oggi i ragazzi delle superiori. A tutti questi si aggiunge il nuovo concorso per le puntate pilota di web series . Fuori concorso due produzioni che hanno visto la compartecipazione del Centro dedicato al regista, « Figli del set» (di Carlotta Bolognini e Alfredo Lo Piero) e «The Child», cortometraggio realizzato dal vincitore della scorsa edizione del festival Diego Botta. Stasera concerto ispirato alle musiche dei film di Bolognini, seguito dalla proiezione di «Metello». Ingresso'. Libero fino a!: esaurimento) posti. AL, Bolognini, esposizione dii Libri, spartiti,i cd e dischi inl vinilé Festival Cinematografici Pagina 14 Identità di genere, li studenti L corto va i trasferta Il festival L CORTO M ETRAGGIO «Identità», che raccoglie video realizzati dagli studenti della nostra provincia sull'identità di genere, sarà proiettato al «Mauro Bolognini Film festival» di Pistoia in programma da oggi a domani, per il concorso «Cortoscuola» riservato alle scuole superiori. Il corto è stato realizzato nel progetto «Educare alle differenze», che è stato promosso dalla Provincia, con esperti di Lucca Comics &Games e con ft regista Francesco Filippi. Iniziative ed eventi Pagina 15