Rassegna stampa 26/11/2016

Transcript

Rassegna stampa 26/11/2016
 rassegna
INDICE RASSEGNA STAMPA
rassegna
Si parla di noi
Nazione Firenze
26/11/2016
p. 7
Storia in mostra, che finale Weekend a orario continuato
Nazione Firenze
26/11/2016
p. 33
L'attore ha presentato a Firenze il nuovo film
1
Repubblica Firenze
26/11/2016
p. II
Pubblicità La Compagnia che aspettavi...
Repubblica Firenze
26/11/2016
p. XV
ShalomItalia
Repubblica Firenze
26/11/2016
p. XX
FESTIVAL DEI POPOLI
7
D - La Repubblica
Delle Donne
26/11/2016
p. 100
57° FESTIVAL DEI POPOLI VISIONI SUL MONDO
8
Qn - Il Piacere
Della Lettura
26/11/2016
p. 38
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
9
Giovanni Bogani
2
4
Gaia Rau
5
Si gira in Toscana
Tirreno Pontedera
Empoli
26/11/2016
p. XVI
Attesa per il film su Bocelli
Qn - Il Piacere
Della Lettura
26/11/2016
p. 22
Il Chianti Classico sul grande schermo
10
Barbara Berti
11
Festival Cinematografici
Nazione Pistoia
26/11/2016
p. 43
La rassegna dedicata a Mauro Bolognini
14
Iniziative ed eventi
Nazione Lucca
26/11/2016
Indice Rassegna Stampa
p. 26
Identità di genere, il corto degli studenti va in trasferta
15
Pagina I
IERI LA MOSTRA E' STATA VISITATA DALLO STILISTA
STEFANO RICCI , DA GIOVANNI ALBERTO E LUCIA
ALEOTTI E DAL MARCHESE PIERO ANTINORI
•
NEL NOSTRO AUDITORIUM Si POSSONO VEDERE
FILMATI ORIGINALI, FOTOGRAFIE INEDITE E
LE PRIME PAGINE DEL GIORNALE DELL'EPOCA
m
o
a,
BELLISSIMI I MESSAGGI DEI VISITATORI,
SIA DEGLI ANGELI DEL FANGO DI
ALLORA CHE DELLA GENTE SEMPLICE
o
:x
eek- a orario continuato
Uffimì due i i per visitare nostra esposizione
CI SIAMO. Dopo il grandissimo
successo ottenuto e dopo l'eccezionale proroga di una settimana, la
mostra sull'alluvione allestita nel
nostro auditorium sta per chiudere i battenti. Restano due soli gior-
ni, oggi e domani. E per dare a tutla poss ibili tà d i
o con
t
Ve derla
1no decisa di tenere apert o con
orario continuato, dalle 9.30 alle
18. La mostra, che anche ieri fra i
:so
_St q
dalle 9 . 30 atte 18
di visitatori
SI
SONO tanti i visitatori,
1 che domani , per gli
suoi ospiti ha annoverato perso- ultimi due giorni di apertura
naggi del calibro di Stefano Ricci, della nostra mostra
del marchese Piero Antinori e di sull' alluvione , l'esposizione
Lucia e Giovanni Alberto Aleot- sarà visitabile
ti, presidente e vicepresidente di gratuitamente con orario
Menarini, raccoglie testimonian- continuato dalle 9 .30 alte
ze, video, fotografie e riproduzio- 18. Alla mostra è possibile
ni delle prime pagine de La Na- accedere dall'ingresso di via
zione. Bellissimi i messaggi della Paolieri 2.
fiorentini e non, che hanno
visitato la nostra mostra.
In auditorium tanti ospiti vip,
fami g lie, anziani e quei
giovani che avevano solo
sentito parlare
dell'alluvione . E l'obiettiva
delle 15mila presenze è più
vicino
«gente semplice» accanto a vip e
meno vip. Insomma un'occasione
da non perdere per vedere il docufilm, le foto che ci hanno inviato i
fiorentini e non solo, rivedere i libri alluvionati e salvati, rileggere
la cronaca di quei giorni tanto difficili da segnare il rilancio della
città. Niente da allora è stato più
come prima.
II direttore De ftobertis con Lucia e Giovanni Alberto Aleotti
Si parla di noi
Pagina 1
L'attore ha presentato a
di GIOVANNI BOGAI
E' ELIO Germano il primo ospite di spicco del
Festival dei Popoli, che ha aperto le sue proiezioni ieri sera a La Compagnia, nuova casa dei festival fiorentini, in via Cavour, per concludersi il 2
dicembre. Tre David di Donatello, una Palma
come miglior attore protagonista a Cannes: una
soddisfazione che il cinema italiano aveva conosciuto, prima, solo con Marcello Mastroianni. A
Firenze Elio Germano ha presentato «No Borders», un cortometraggio diretto dal fiorentino
Ilaider Rashid, che esplora le condizioni di vita
e le speranze dei migranti in due centri di accoglienza, a Roma e a Ventimiglia. E lo fa con una
tecnica assolutamente innovativa, sperimentale,
rivoluzionaria. Si tratta del primo film italiano
in realtà virtuale. Rendendo la cosa semplice, diciamo che possiamo scegliere noi che cosa guardare. Se vedi il film, col telefonino, con uno speciale visore o persino sul web, puoi muoverti
dentro l'immagine, come se tu fossi lì. Puoi anche voltarti indietro: se vedevi il mare, ora vedi
le montagne. Insomma, sfioriamo il futuro del
cinema.
Come vi siete sentiti, usando ques ta tecnologia nuova?
«Beh, un po' come i fratelli Lumière! (sorride)
Uscivamo dalla sicurezza di una tecnica già consolidata. Ma ci piaceva usare questa tecnologia,
pensata per i videogiochi, per un mondo di 'distrazione di massa'. E ci piaceva usarla per uno
scopo opposto: non di distrazione, ma di approfondimento, di sensibilizzazione».
No orders, niente confini . Quali sono i
confini?
«Sono i confini di quello che viene raccontato
sempre dall'informazione. Noi volevamo andare
al di là, al di là di questo guscio che ci impedisce
di capire. E volevamo far sentire lo spettatore
`dentro' il mondo dei migranti».
sempre avuto attenzione verso l' «altro», verso gli oppressi, nel suo impegno
civile.
«Mi sono sempre trovato in modo quasi naturale
dalla parte dell"altro', come se fosse per me una
condizione permanente. Dalla parte dei più scomodi, lontano dal pensiero dominante».
II mondo, invece, sembra sempre più
orientato a respingere, più che ad accoglie .
«Non si tratta più di destra o sinistra: ma di un
modello sociale per cui la felicità deriva dall'accumulo di averi, e dalla protezione dei propri privilegi a tutti i costi. E c'è un modello diverso, nel
quale hanno importanza l'umanità, le reti sociali, lo scambio tra le persone, i rapporti umani».
Che cosa la ha colpita, nel suo viaggio
nel mondo dei migranti?
«Il fatto che questi non hanno commesso crimini, e vengono trattati come criminali, a prescindere».
Si parla di noi
Pagina 2
Da domani fino all'1 dicembre sarà possibile vedere il film con gli speciali visori nella saletta
MyMovies de La Compagnia, dalle 19 alle 20. Si
può prenotare alla cassa nel pomeriggio fino ad
esaurimento posti. Mentre, sullo schermo «grande», il Festival dei Popoli presenta stasera alle
21, in anteprima per l'Italia, un documentario .
«David Bowie, l'homme cent visages» offre testimonianze inedite e inedite cover dei suoi brani,
firmate da alcuni dei più importanti cantanti
francesi.
Si parla di noi
Pagina 3
1
Si parla di noi
Pagina 4
deí Popolí Il nascondiglio nel bosco
ASTELNUOVO
Berardenga,
una manciata di chilometri
dal borgo medievale di Villa
a Sesta, un punto imprecisadi quello che è stato ribattezzato 1"Ecomuseo del Chianti". Soltanto un piccolo cartello artigianale di
recente installazione, qualche pietra accatastata fra gli alberi e un forte esercizio di immaginazione suggeriscono che
proprio qui, in una grotta costruita con
materiali di fortuna e mimetizzata nel
bosco, trovarono rifugio per un intero inverno, quello del 1943, otto persone.
Due donne anziane, le nonne Gina Gnagnatti e Sesta Castelnuovo, la coppia formata da Elsa Castelnuovo e Ugo Gnagnatti e i loro quattro figli: Gabriel (Dade), Reuven (Bubi), Andrea ed Emmanuel (Meme). Una famiglia ebrea fiorentina fino a poco tempo prima benestante, serena, alle prese con le piccole gioie
e i piccoli dolori della vita quotidiana e
poi, all'improvviso, travolta dalla violenza delle leggi razziali, dalla furia della
guerra, dall'incubo della persecuzione e
della deportazione. A distanza di settant'anni, i tre fratelli sopravvissuti Bubi (73 anni), Andrea (82) e Meme
(84) - nel frattempo trasferitisi in Israele e diventati, per l'anagrafe, Anati hanno deciso di andare in cerca di quel
luogo, per riannodare i fili di un passato
lontano, magico e pauroso al tempo stesso, i cui ricordi ovattati si mescolano con
la memoria collettiva di una terra, di un
popolo e, forse, dell'intera umanità. Il loro viaggio è diventato un film, "Shalom
Italia", realizzato dalla nuora di Reuven, la regista e fotografa Tamar Tal
Anati, già vincitrice, con "Life in stills'
del 2011, dell'Oscar israeliano per il miglior documentario, che sarà proiettato
domattina alle 11 al nuovo cinema della
Compagnia, alla presenza dei tre protagonisti, come evento speciale del cinquantasettesimo Festival dei Popoli.
«Mi sono sentita attratta da questa
storia di tre fratelli - spiega l'autrice perché ben esprimeva il conflitto quotidiano che tutti sperimentiamo tra l'affidabilità della memoria e le versioni con-
Si parla di noi
solatorie che raccontiamo a noi stessi.
Nel film coesistono tre diverse versioni
degli stessi eventi e questo ci permette
una conoscenza più approfondita del
cervello umano e delle risposte emotive
al trauma». Ecco allora lo scetticismo di
Emmanuel, il maggiore dei tre, oggi celebrato archeologo e antropologo, depositario dei ricordi più puntuali e amari,
che vive con una difficoltà che rasenta il
rifiuto la richiesta di Reuven di aprire
una pagina tanto dolorosa del proprio
passato. Al punto di ammettere, in uno
dei momenti più toccanti del film, di
aver voluto «cancellare tutto», ma di
conservare nella mente l'unica, luminosa eccezione di coloro che, rischiando la
vita, aiutarono la sua famiglia a salvarsi.
Quelli più lievi e gioiosi di Andrea, lo
sportivo, dottore in fisica e alpinista, subito entusiasta all'idea di tornare in Italia, che degli anni più bui ricorda solo la
parte bella: le giornate nei boschi trascorse a cercare i funghi e a fingersi Robin Hood, con un arco e delle frecce di incerta provenienza. «Mi sono divertito sorride - durante la Shoah», e le sue pa-
role sono leggere e terribili al tempo
stesso. E poi c'è il mondo sommerso di
Bubi, il più piccolo, presentato in Sinagoga lo stesso giorno della visita di Hitler a
Firenze, un puzzle nella mente tutto da
ricostruire e qualche cassetto che si
apre inaspettato: il rumore di un ruscello che non esiste più; il divieto assoluto,
imposto dai genitori per non allentare i
tedeschi, di piangere e di gridare, «anche se ti eri rotto una gamba». Il loro è
una sorta di viaggio di formazione a ritroso nel tempo, a bordo di una Panda
antidiluviana che li accompagna lungo
le strade di una Toscana a tratti impenetrabile e a tratti uscita da una cartolina,
dove riscoprire una fratellanza fatta di
amore per la musica, buon cibo e nomignoli affettuosi, ma soprattutto colorata da una storia comune. La stessa che
costringerà Emmanuel a riappacificarsi
col passato, affrontandone la parte più
oscura. E a riconoscere che, in fondo,
«siamo fatti di memoria» (ingresso alla
proiezione 4 euro; info e programma
completo www.festivaldeipopoli.org).
(dNIPROOU>JONE NISFR ATA
AL CIN EMA
Sopra e nella foto
grande i tre fratelli
di Shalom Italia":
saranno presenti alla
proiezione domani
alle 11 al nuovo
cinema della
Compagnia. A destra,
rastrellamento
a Roma
Pagina 5
Per lv i d ai
naz isti, tre b i mb i
ebrei rimasero
i nve rn o
g
i n una rotta
in
Tosc ana: p íU'
d i 70 ann i dopo ,
to rn ano in Italia
E l a loro sto ria
d iventa fil m
Si parla di noi
Pagina 6
FESTIVAL DEI POPOLI
Non solo perché ha segnato la
storia della musica, ma anche
perché ha lasciato la sua traccia
indelebile nella storia dei costume,
David Bowie
è uno degli argomenti affrontati in
questa 57esima edizione del
Festival dei popoli. Il
documentario che ricostruisce la
vita, l'opera e il genio dei
camaleontico divo inglese
recentemente scomparso è
"David Bowie, l'hommecent
visages ou lefantóme d'Herouville
("l'uomo dai cento volti o il
fantasma di Herouville") ed è
firmato dal giornalista Christophe
Conte e dal regista e musicista
Gaëtan Chátaigner, presentato in
prima italiana (ore 21). Cinema La
Comoaania, via Cavour 50r, ore 21
Si parla di noi
Pagina 7
57°FESTIVAL DEI POPOLI
VISIONI SUL MONDO
Da domani al 2 dicembre, a Firenze, il cinema
racconta la realtà, soprattutto multietnica.
Ad aprire la sezione Looking for Neverland
ë AfterSpring di Stef Ching e Ella Martinez,
girato nell 'immenso campo profughi di Zaatari.
Tra gli italiani, Castro di Paolo Civati e Hotel
Splendid di Mauro Bucci. La nuova sezione
Hit me with music! ospita David Bowie, l'homme
cent visages ou le fantöme d'herouville e Eat
that Question: Frank Zappa in His Own Words.
Anteprima italiana di Une jeune fille de 90 ans
di Valeria Bruni Tedeschi e Yann Coridian. L.M.
Si parla di noi
Pagina 8
GLI APPUNTAMENTI
DELLA SETTIMANA
Cinema, torna
il Festival dei Popoli
Fino al al 2 dicembre
continuano le proiezioni dei
57° Festival dei Popoli (festival
internazionale dei film
documentario), che presenta
in totale settanta documentari
nelle sale de La Compagnia,
dello Spazio Alfieri e
dell'Istituto Francese di
Firenze. Il programma
completo delle proiezioni e
delle sezioni (in tutto sei,
comprese le due per i filmati in
concorso) si può consultare
sul sito
www.festivaldeipopoli.org.
Si parla di noi
Pagina 9
114TONI
1 VOLTERRA
AN ERAS TRA GLIA
riveranno entro poche settimane.
Il set è a Cinecittà e Andrea
Bocelli, interpretato dall'attore inglese Toby Sebastian
C'è attesa in AltaValdera e nel
Volterrano per l'arrivo della
troupe del film "La musica del
silenzio", incentrato
(della serie tv "Il trosulla vita del cantante
no di spade"), è andaAndrea Bocelli e dito a fare visita per giretto dal regista brirare un cameo del
tannico Michael Rafilm. Nel cast anche
dford, lo stesso de "Il
Antonio Banderas,
postino" e "IlmercanLuisa Ranieri, lordi
te di Venezia". I soMollà, Ennio Fantapralluoghi in questo
stichini e Nadir Caangolo di Toscana soselli.
Andrea Bocelli
no già stati fatti.
La sceneggiatura è
Secondo
indiscrezioni,
stata scritta da Anna Pavignano e Michael Radford in collaLajatico e la valle dove si trova
il Teatro del Silenzio ospite- borazione con Andrea Bocelranno le riprese. Si parla an- li. Il film sarà prodotto dalla
che di Volterra, ma non ci so- Ambi di Andrea Iervolino e
no al momento garanzie. Di MonikaBacardi.
sicuro attori e produzione arRI PRODUZIONE RISERVATA
Si gira in Toscana
Pagina 10
«Del buon Chiantil il vin decrepito/
maestoso/ imperioso/ mi passeggia, dentro il core»
Francesco Redi
I Castello di Brolio di Io ballo da sola"
a Villa Bianchi Bandinellì di " Al lupo
al lupo e collin e tra F iren z e S i e n a
son o perfe tti s et cin ema tog rafici
a nc he luo gh i d ', c u ltur a e buon vin o
l
una
panoramica
dei vigneti
del Chianti
vista
dal Castello
di B rollo,
situato a dieci
chilometri
a sud di Gaiole
Si gira in Toscana
Pagina 11
BARBARA BERTI
OLCI colline dove
si estendono vigneti
famosi in tutto il
mondo, pittoreschi
castelli, pievi e ville
che sembrano uscite
da una fiaba: un paesaggio da cartolina che rende questi
luoghi idilliaci ma estremamente
reali. Nelle campagne tra Firenze e
Siena, nelle terre del Chianti Classico e del famoso Gallo Nero che quest'anno compie 300 anni, è possibile vivere una straordinaria esperienza multisensoriale grazie alla natura, alle specialità culinarie, alla storia e all'arte. Uno scenario così coinvolgente è perfetto anche come set
cinematografico. E, infatti, tanti registi si sono lasciati trasportare dalla magia del Gallo Nero. L'itinerario tra vino e cinema non può che
iniziare da Radda in Chianti nel
1415 già capoluogo della Lega del
Chianti.
NEL FILM "Matrimoni e altri
disastri" di Nina Di Majo, con Fabio Volo, Margerita Buy, Luciana
Littizzetto e Francesca Inaudi, le disavventure di Nanà - la protagonista della commedia - si svolgono
principalmente tra Firenze e la
campagna di Radda, dove si troi _L il
c-solare di famigl`.
,emprc a Kadda
è ambientato -Con gli occhi chiusi"
(1994), di Francesca Archibugi, trasposizione cinematografica del romanzo dello scrittore toscano Federigo Tozzi. Tra gli scorci e colori
della campagna chiantigiana, la Archibugi - che ha curato anche la sceneggiatura - ha voluto girare alcune
scene pure alla Fattoria di Montevertine.
Tra una passeggiata sulle mura
di cinta per ammirare le colline in-
torno al paese e uno sguardo al quattrocentesco palazzo del Podestà, è
d'obbligo una sosta a "Casa Porciatti" (piazza IV Novembre) dove è
possibile acquistare prodotti tipici
della tradizione locale, come il filetto di maiale stagionato e il lardo, oppure degustare vini e marmellate
nella vicina enoteca gestita dalla
stessa famiglia.
ANCORA seguendo la Archibugi si arriva a Gaiole in Chianti, le
cui campagne sono state scelte anche da Carlo Verdone per "Al lupo
al lupo" (1992) con Francesca Neri
e Sergio Rubini, oltre allo stesso
Verdone. Tra le location, si vede il
Castello di Meleto che GregorioVerdone ha trasformato in discoteca. I tre fratelli, Vanni, Lidia e Gregorio, seguendo il cane del padre,
arrivano a Villa Diamante, la casa
dell'amante del padre. La dimora
della donna in realtà è la Villa di
Geggiano conosciuta come Villa
Bianchi Bandinelli, in località Geggiano a Castelnuovo Berardenga.
)al castello, a
piedi lungo il viale di cipressi, si
può arrivare, a La Grotta e da
qui alla località Podernovi, dove
si trova l'omonimo casolare dove la'I'yler trascorre la sua vacanza nel corso del film. Il vecchio
casolare, di proprietà della famiglia Ricasoli, si trova in cima a
un colle circondato da ulivi e da
vigne. L'Enoteca Barone Ricasoli e anche gli interni del castello
si ritrovano anche nel film "La
volpe, il lupo e l'oca selvaggia"(il titolo originale è S*II*E
- Security Hazards Expert), spystory di fine anni '70 del regista
Robert Michael Lewis, con
Omar Sharif e Anita Ekberg.
ALTRA dimora storica, altro
set. Stavolta a Greve in Chianti.
La villa e il giardino - che devono il loro aspetto attuale a un restauro effettuato tra il 1780 e il 1790
- sono riconosciuti monumento nazionale ed è possibile visitarli su appuntamento
(telefonando
allo
0577356879, l'ingresso costa 15 curo). Seguendo la splendida Tyler,
sempre a Geggiano, vale la pena fermarsi ad ammirare i due lecci, lo
spettacolare albero da due tronchi e
un'unica imponente chioma, luogo
simbolico della storia d'amore della
protagonista di "lo ballo da sola". Il
film di Bertolucci ci permette di
scoprire un altro gioiello chiantigiano: lo storico Castello di Brolio, già
dimora e luogo di nascita del patriota Bettino Ricasoli.
LE PRIME pietre del Castello di
Brolio in Chianti risalgono all'alto
medioevo. Il castello divenne proprietà della famiglia Ricasoli grazie
a uno scambio di terre nel 1141.
Trovandosi sulla linea di confine
tra i territori di Siena e Firenze,
Brolio diventerà presto teatro di tutti i contrasti del tempo, rappresentando il baluardo fiorentino contro
la temibile Siena. Nei secoli il ca-
Si gira in Toscana
stello ha, quindi, subito assalti e distruzioni in numerose storiche battaglie, dai quattrocenteschi attacchi aragonesi e spagnoli, alle dispute seicentesche, sino ai bombardamenti aerei e d'artiglieria della seconda guerra mondiale.
villa partecip-L al
tüm come un'attrice del cast,
mettendosi in mostra con la sua
bellezza senza tempo: indimenticabili la scena del bagno nei tini
di legno, quella dell'arrivo dei
cavalieri a corte e i meravigliosi
dialoghi nel giardino rinascimentale. Visitare la villa significa godere di una testimonianza
unica della vita nelle campagne
toscane durante il Rinascimento: i Gherardini, che edificaronola villa nel XI\7 secolo, furono
anche i proprietari del quadro
più celebre di Leonardo da Vinci, la "Gioconda", che secondo il
Vasari rappresentava Monna Lisa, figlia di Anton Maria di Noldo Gherardini. Il paesaggio dipinto alle spalle della "Gioconda" è, infatti, esattamente quello che si può ammirare dalle finestre della villa.
Pagina 12
Brollo , vis ita i gi a rd i n i con degustaz ione
Da metà marzo a ottobre è possibile visitare ogni giorno i giardini del
Castello di Brolio, aperto dalle 10 alle 18. Con il biglietto di ingresso
è inclusa la degustazione di un vino all'Enoteca situata presso le
cantine Barone Ricasoli. Oltre ai giardini, è possibile visitare la
Collezione Ricasoli (supplemento di 3 euro), accessibile solo se
accompagnati dalla guida. L'orario invernale, invece, è il seguente:
1° novembre -11 dicembre 10-17, 27-31 dicembre 10-16. Ingresso
giardini: 5 a persona (bambini fino a 12 anni gratis).
Per informazioni: 0577.730280 oppure potete inviare una mail a
[email protected]
GU I DA PRATICA
ALLA VI S ITA
" icl
ine" tra
ia i e Crete
Escursione in bicicletta alla scoperta dei
territorio e dei vini di Castelnuovo Berardenga. II
26 novembre "CicloWine " propone un itinerario
tra Chianti e Crete, di circa 22 km su strada
mista , attraverso San Gusmè, Santa Chiara,
Castell' invilla, San Piero, Strada della Malena,
con sosta a La Lama . Info: 0577351337.
Il Museo del PaesagOo
cl.;
Anche Hannibal Lecter ne "II
Silenzio degli Innocenti" (1991)
beveva Chianti Classico. Famosa è
la battuta di Anthony Hopkins:
«Mangiai il suo fegato con un bel
piatto di fave e un buon Chianti».
ioni a cavall o a Vignarnaggio
Le colline del Chianti si prestano perfettamente
per una passeggiata a cavallo. A Vignamaggio è
possibile effettuarla tutte le mattine (escluso il
lunedì) dalle 8 alle 12, ma su richiesta anche in
orario pomeridiano. Le escursioni più lunghe
prevedono anche la sosta per un pic-nic. Info e
prenotazione: [email protected]
Il percorso espositivo , attraverso pannelli,
ricostruzioni grafiche e maquettes , immagini,
filmati e documenti, si propone di favorire la
consapevolezza critica di un territorio così
prestigioso . Particolare attenzione merita
l'approfondimento sul concetto di paesaggio
umanizzato . Info: 0577351337.
I vini del Castello di Volpala
Volpaia, frazione di
Radda in Chianti, è un
borgo fortificato d'origine
medioevale dentro le cui
mura nasce il Chianti
Classico dell'odierna
Fattoria Castello di
Volpaia. Qui vengono
organizzate visite guidate
al frantoio e alle cantine. I
vini in degustazione sono:
Chianti Classico DOCG,
Bianco di Volpaia (quando
disponibile ), Chianti
Classico Riserva e
Coltassala o Balifico. Info:
0577738066.
Si gira in Toscana
Le proposte dei
Castello di Volpaia
Pagina 13
r/✓
i
ra
sse
i//'
o
gna ded ca a
' E'COMINCIATA ieri la settima edizione del Mauro Bolognini Film Festival con la proiezione delle opere
finaliste fino a domani al Teatro Bolognini di Pistoia (via del Presto, 5,
dietro piazza del Duomo ). Il programma della tre giorni - che vede
coinvolte anche le scuole elementari, medie e superiori del territorio
pistoiese - è stato illustrato dal presidente del centro culturale «Mauro
Bolognini» Roberto Cadonici, dal
direttore artistico Gabriele Cecconi, dal presidente della Fondazione
Caript Luca lozzelli e dall'assessore
alla cultura del Comune di Pistoia
Elena Becheri . «Il Festival si sta
consolidando da biennio a biennio
- ha detto Cadonici - . La parte dei
concorsi non si è mai disgiunta
dall'opera del Bolognini, cercando
i
o
t
di realizzare un viaggio nel suo cinema, e premiando i lavori di autori
che, successivamente, hanno raccolto anche premi e riconoscimenti a
livello nazionale ed internazionale». Un riferimento al giovane regista Sydney Sibilia, che ha recentemente ottenuto un grande successo
al cinema con il film «Smetto quando voglio» e che ha ricevuto il premio Bolognini nel 2010. Tra i concorsi tradizionali quello riservato ai
cortometraggi nazionali e internazionali (presiede la giuria il compositore Fabio Frizzi), quello rivolto a
produzioni italiane con soggetti
tratti da opere letterarie e CortoScuola. Tra gli attori protagonisti
dei corti inviati anche Valeria Solarino, Paolo Rossi, Paolo Sassanelli e
Cristiana Capotondi. Gli oltre 400
...................................
lavori sono arrivati da tutta Italia e
anche dall'estero, con corti provenienti da Francia, Germania, Grecia e Spagna. A decretare i vincitori
saranno gli alunni pistoiesi che assisteranno alle proiezioni : ieri gli
alunni della scuola primaria e della
secondaria, oggi i ragazzi delle superiori. A tutti questi si aggiunge il
nuovo concorso per le puntate pilota di web series . Fuori concorso due
produzioni che hanno visto la compartecipazione del Centro dedicato
al regista, « Figli del set» (di Carlotta
Bolognini e Alfredo Lo Piero) e
«The Child», cortometraggio realizzato dal vincitore della scorsa edizione del festival Diego Botta. Stasera concerto ispirato alle musiche
dei film di Bolognini, seguito dalla
proiezione di «Metello».
Ingresso'.
Libero fino a!:
esaurimento)
posti. AL,
Bolognini,
esposizione dii
Libri, spartiti,i
cd e dischi inl
vinilé
Festival Cinematografici
Pagina 14
Identità di genere,
li studenti
L corto
va i trasferta
Il festival
L CORTO M ETRAGGIO
«Identità», che raccoglie
video realizzati dagli
studenti della nostra
provincia sull'identità di
genere, sarà proiettato al
«Mauro Bolognini Film
festival» di Pistoia in
programma da oggi a
domani, per il concorso
«Cortoscuola» riservato
alle scuole superiori. Il
corto è stato realizzato
nel progetto «Educare
alle differenze», che è
stato promosso dalla
Provincia, con esperti di
Lucca Comics &Games e
con ft regista Francesco
Filippi.
Iniziative ed eventi
Pagina 15