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presS/Tletter n.08-2012
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ESERCIZI DI ERMENEUTICA di Marcello del Campo
Il nuovo che avanza...
Ciorra e Gregotti presentano alla British Academy di Roma i loro libri. Modera
Purini. Presenta Garofalo.
IN EVIDENZA
- LA NOTIZIA DELLA SETTIMANA: Finalmente parte il secondo corso di scrittura
della Scuola di Critica AIAC
- L‟OPINIONE: Outside the Box: Low and High Technologies for the
Emergencies
- CARTOLINE: Cartoline di Renato Nicolini
- AIAC TUBE: Spazio preferiti: TreccaniChannel su “Il Guggenheim.
L‟Avanguardia americana 1945-1980”
- DOCUMENTI: Una conversazione di Salvatore D‟Agostino con Jospeh Grima
- ALTROchéARCHITETTURA: Maria Clara Ghia ci parla di: Che la storia debba
servire a qualcosa
- INCONTRI DELLA SETTIMANA: News di Elisabetta Fragalà
- MOSTRE DELLA SETTIMANA: News di Filippo Puleo
- UNIVERSITA‟ E DINTORNI: News di Nicolò Lewanski
- CORRISPONDENZE: Zaira Magliozzi: Perché Wang Shu?
- RESTAURO TIMIDO: Marco Ermentini ci parla di: Tetti lievitati
- LA STORIA DELL‟ARCHITETTURA: L‟architettura del 1900 raccontata da LPP:
2.5 Wright in Europa
- AFORISMI RISTRUTTURATI: Diego Lama produce ed aggiusta aforismi per il
pubblico di presS/Tletter...
- INTERMEZZO: Edoardo Alamaro ci parla di: 'A scossa!!!
- RECENSIONI, COMMENTI, SUGGERIMENTI : Libri descritti e valutati da Giulia
Mura: The Very Best Works@The Turn of Century.A cura di Juan Antonio
Cortés e William Curtis
- IDEE: Mauro Andreini:Il rapporto conflittuale tra l‟intellettuale ed il Bar Sport
- SGRUNT: Marco Maria Sambo: Il Museo, il Paesaggio, Lucio Dalla
- SEGNALAZIONI: 1° Edizione del concorso Linaria Tesi --- Master InArch --Concorso Fotografico "Contrasti”
- CONTRO-ARCHITETTURA: Massimo Locci: L'Aquila da tre anni attende…
- LETTERE: Valerio Martella: Pritzker a Wang Shu
- ALLEGATI: : Bando del secondo corso di scrittura della Scuola di Critica AIAC
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LA NOTIZIA DELLA SETTIMANA
Secondo corso di scrittura critica
Finalmente parte il secondo corso di scrittura della Scuola di Critica AIAC
OBIETTIVI
Lettura critica delle opere di architettura.
Il corso si prefigge lo scopo di fornire gli strumenti per leggere gli edifici e per
raccontarli in forma di articoli giornalistici o di testi critici.
Il tema sarà affrontato sia attraverso la lettura disciplinare, utilizzando il
contributo di critici e storici di architettura e di progettisti impegnati nel
dibattito teorico, sia con il contributo di studiosi e protagonisti di altre discipline
quali la musica, il teatro, l'arte, la fotografia e la letteratura.
A CHI E‟ RIVOLTO
1.Agli architetti e agli studenti di architettura degli ultimi anni che vogliono
imparare a leggere criticamente gli edifici
2.A coloro che vogliono migliorare la loro abilità di scrittura sui temi
d‟architettura
3.A coloro che hanno frequentato il primo corso di scrittura critica e vogliono
approfondire
4.A coloro che si vogliono impegnare nella critica, nel giornalismo e nella
comunicazione di architettura attraverso blog o internet
Per il bando vedi nella rubrica ALLEGATI
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L‟OPINIONE
Outside the Box: Low and High Technologies for the Emergencies
Sono i casi limite che provano la buona progettazione. Nelle emergenze i
materiali si sbriciolano, le strutture si deformano, i giunti saltano, le
comunicazioni sono messe alla prova. Noi vorremmo, invece, progettare per
situazioni comode quando far funzionare tutto è facile. Ci piace disegnare per
la normalità: quando non c‟è freddo, non ci sono pioggie e non si superano i 40
gradi all‟ombra. La regola però è l‟imprevedibilità della natura. Dove
l‟eccezionalità è ricorrente. Non è pensabile che basti una scossa di terremoto
per mettere in ginocchio un Paese. O anche solo qualche decimetro di neve,
come è successo recentemente a Roma.
Bisogna allora pensare l‟eccezionalità. In termini di prestazioni, di relazioni e
mai, come vorrebbero gli accademici, in termini di composizione. Il gioco
sapiente dei volumi sotto la luce non serve a niente quando c‟è un maremoto.
E meno ancora ci aiutano i libri su armonie, ritmi, morfemi e paratassi
Poi c‟è tutto il problema dell‟esistente. Cosa fare durante le catastrofi? Come
indirizzare i sopravvissuti, gestire le loro difficoltà, relazionare le energie,
aiutare chi ne ha bisogno? Per rispondere a queste domande serve la buona
progettazione non la poesia. L‟alta tecnologia e non l‟High Tech se si intende
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questa come una risposta stilistica. E idee semplici ed economiche e non il Low
Tech se si intende questo come una risposta radical chic contro gli abusi della
tecnica. Quanto pesa la sua casa? Domandava Buckminster Fuller. Quante
relazioni ricostruisce questo box? Chiediamo noi. Se la risposta è invece: “che
c‟entra, questa è buona architettura,q uella con la A maiuscola” allora vuol dire
che di architettura non si è capito niente. Che avete dato una risposta da
sciocchi, da professori di composizione (lpp)
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CARTOLINE di Renato Nicolini
CARTOLINA MI RITORNA IN MENTE
Fiori rosa, fiori di pesco, cieli blu
Stasera esco
Ho un anno di più
CARTOLINA SVEGLIATI, EUROPA
Brusco risveglio dal paradiso preteso dell‟eleganza ritrovata. Non basta. La
disoccupazione in Italia è oltre il 10 %. Nessuna luce dall‟Europa, in Spagna
(ex miracolo Zapatero) la disoccupazione è al 32%.
CARTOLINA IL SECONDO MANDATO DI MONTI
Cesare rifiutò la corona tre volte.
CARTOLINA CACCIA ALLE STREGHE
Quando le cose vanno male, bisogna trovare il capro espiatorio. E dove lo si
può trovare meglio che all‟Università? Già accusata di tutto, come se i mali
della formazione universitaria non dipendessero soprattutto dal blocco
pressoché totale dei concorsi (il precariato è diventato la forma prevalente di
insegnamento) e dai tagli ai bilanci (qualcosa che certo non favorisce
l‟innovazione…). A Genova, “Repubblica” in testa (sempre più organo di un
fastidioso pensiero unico) hanno trovato due untori, nelle persone dei
professori Mosè Ricci e Manuel Gausa. Due docenti di grande generosità (Mosè
Ricci è sceso a Reggio per tenere una lezione al mio Laboratorio di Sintesi
Finale), che dedicano ogni risorsa intellettuale ed ogni attimo di tempo allo
studio dell‟architettura, che è paradossale scoprire accusati di assenteismo. I
tornelli dell‟ex Ministro Brunetta non sono il modo giusto per misurare
l‟impegno di un docente, che – se vuole essere un docente di qualità – deve
essere sempre libero di aggiornare come meglio crede la propria formazione.
Che brutto futuro per l‟Università, stretta tra l‟abolizione del valore legale del
titolo di studio, e la trasformazione burocratica in un grosso liceo…
CARTOLINA LUCIO DALLA
E‟ morto Lucio Dalla, che dedicò alla mia Estate Romana un‟indimenticabile
canzone, La Notte dei Miracoli. “Si muove la città…”, una sensibilità da
architetto capace di accorgersi che le piazze vivono quando non sono solo il
luogo dei turisti. Ciao, Lucio, non ti domenticherò!
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CARTOLINA METAMORFOSI DELLE CITTA‟ EUROPEE
E‟ il titolo del bel libro di Benedetto Gravagnuolo, edito con grande eleganza
dalla CLEAN di Napoli. La copertina ha un valore simbolico, nel mostrarci il
Ragno Maman di Louise Bourgeois davanti al Guggenheim Bilbao di Frank
O.Gehry. I rapporti tra arte e architettura non sono semplici, e la esplicita
pretesa dell‟architettura di essere arte plastica a tutti gli effetti ha segnato i
primi dieci anni del Nuovo Millennio. Qualche cosa non è andata però per il
verso giusto, e Benedetto Gravagnuolo, con grande leggerezza, ci pone di
fronte ad un bilancio che si rivela sempre più complesso. Se le coppie
interpretative sono indubbiamente piano/progetto, globale/locale,
espansione/densificazione, come spiegare gli esiti diversi di Londra, Parigi e
Berlino di fronte alla solitudine delle opere degli archistar in una Roma che
sembra non riuscire a mettersi in rapporto con queste?
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AIAC TUBE
Spazio preferiti: TreccaniChannel su “Il Guggenheim. L‟Avanguardia
americana 1945-1980”
--- Spazio preferiti, dedicato agli iscritti al nostro Canale YouTube: questa
settimana vi segnaliamo un filmato di TreccaniChannel, il Canale di diffusione
video della prestigiosa Enciclopedia Treccani (http://www.treccani.it/)
Il video (diviso in due parti) riguarda la Mostra al Palazzo delle Esposizioni di
Roma intitolata “Il Guggenheim. L‟Avanguardia americana 1945-1980”, curata
da Lauren Hinkson. Nell‟interessantissimo filmato potete ascoltare l‟intervento
di Daniela Lancioni, Curatore senior del Palazzo delle Esposizioni di Roma. Da
non perdere.
Ecco i link, buona visione:
- Il Guggenheim. L‟Avanguardia americana 1945-1980 – Parte I
http://www.youtube.com/watch?v=gcFcQwAwzHA&feature=channel_video_titl
e
- Il Guggenheim. L‟Avanguardia americana 1945-1980 – Parte II
http://www.youtube.com/watch?v=37usKUvYEuE&feature=channel_video_title
Per informazioni sulla Mostra, ecco il link del Palazzo delle Esposizioni di Roma:
http://www.palazzoesposizioni.it/categorie/mostra-014
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DOCUMENTI
Una conversazione di Salvatore D‟Agostino con Jospeh Grima
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Joseph Grima con i suoi 34 anni è il più giovane direttore della storia di
Domus. L'otto luglio del 2011 abbiamo chiacchierato sulle sue esperienze
formative e sul percorso ideativo avviato per Domus.
Salvatore D‟Agostino: Domus è la prima rivista cartacea che usa il Web, non
come una vetrina, ma come uno spazio attivo d‟informazione.
Joseph Grima: Le esperienze Web più significative, fino ad ora, sono state
quelle delle riviste che hanno emulato in qualche maniera la formula della
blogosfera, come Abitare, con cui collaboravo prima di trasferirmi a Domus.
Non credo ci sia una formula 'migliore' o 'peggiore': con Domus abbiamo
cercato di fare una cosa diversa, tentando di trasporre sul Web la qualità
storica e la tradizione critica e di approfondimento di una rivista cartacea, non
basandolo unicamente sulle notizie veloci. È una scelta difficile, perché i
numeri dimostrano che la formula del blog è quello che più di tutti garantisce
traffico istantaneo. La nostra è una strategia più a lungo termine, basata sulla
creazione di un database ricco di articoli approfonditi, e una struttura che
permette di aggiungere progressivamente nuove edizioni in altri linguaggi,
creando una piattaforma che sia un punto di riferimento globale per
l‟architettura e il design.
SD: Infatti, dicevo che siete stati la prima rivista che ha costruito il proprio
spazio Web con la grafica e i contenuti da „rivista‟ Web. Abitare è un ibrido tra
un sito-vetrina con tutte le derive news e qualche spazio critico o rubrica con
voce autonoma.
JG: Paradossalmente riviste come Domus che sono ancorate ad una storia
pluridecennale, che in qualche maniera hanno vissuto l'ascesa e la storia del
movimento modernista sin dall'inizio, si trovano in qualche maniera
svantaggiati nella loro transizione sui nuovi media. Prima di tutto sono, agli
occhi dei lettori, equiparati all'establishment antico, predigitale, e rischiano di
essere percepiti come appartenenti ad un'altra era. Secondo, sono afflitti dalla
tentazione di aggrapparsi alla tradizione, che spesso diventa un ostacolo
all‟innovazione. In questo bisogna riconoscere che l‟editore è stata coraggiosa
e ha abbracciato una formula non ovvia o scontata, marcando un ingresso
deciso nell'era digitale che rispecchia più una strategia a lungo termine che sui
risultati a breve. In questi mesi è evidente che se ne stanno accorgendo anche
molti altri che senza una presenza web un cartaceo rischia di non esistere nella
coscienza quotidiana dei lettori, e quindi di scomparire. Mark, ad esempio, ha
appena lanciato un sito e un account Twitter.
L‟intervista, nella versione integrale, puoi leggerla qui:
http://wilfingarchitettura.blogspot.com/2012/01/0052-mondoblog-la-domusdi-joseph-grima.html
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ALTROchéARCHITETTURA di Maria Clara Ghia
Che la storia debba servire a qualcosa
Che la storia debba servire a qualcosa mi pare una strana idea.
Tutto è cominciato quando mi sono iscritta all‟Università. Nelle aule dei corsi di
Storia dell‟Architettura si respirava un‟aria diversa. I più bravi, quelli geniali, le
rockstar del corso, diventavano snob. Il prof veniva guardato con una certa
diffidenza. E non era solo la paura dell‟esame. Un conto, al limite, gli storici
dell‟arte, ma quelli di architettura proprio apparivano come eccentrici individui.
L‟architettura è progetto, è lancio nel futuro, è “novità”, a cosa poteva servire
studiare la storia? Semmai a identificare e produrre figure progettuali: ecco la
stridente idea che la storia debba avere un fine.
La stessa sensazione si insinua adesso: nei gruppi di progetto allo storico si
chiede prima di svolgere il suo compito, non a caso quello di fare ricerca
storica, salvo poi ascoltarlo con aria interrogativa, come se non si capisca bene
dove la sua ricerca voglia andare a parare. Non sarà mica che la ricerca storica
abbia l‟assurda pretesa di non andare a parare da nessuna parte?
Per Francesco Bacone historia era "la conoscenza di oggetti determinata dallo
spazio e dal tempo", quel tipo di conoscenza prodotta dalla memoria, mentre la
scienza era prodotta dalla ragione e la poesia dalla fantasia. Ecco, fra gli
architetti mi sembra che scienziati e poeti abbiano molto più successo.
Il povero Mnemone, che Teti aveva messo al fianco di Achille con l‟ingrato
compito di rammentargli la profezia di morte nei momenti cruciali, viene alla
fine ucciso dallo stesso Achille. Strano destino quello dello storico, chiamato
sempre a ricordare qualcosa e poi ascoltato sempre con sospetto.
Forse questo pretendere di tirare fuori dalla storia qualcosa di finale, concreto,
formulato e disegnato una volta per tutte, è uno strano gioco del pensiero. È
un gioco senz‟altro europeo, se non proprio italiano. Sono tre luoghi della
mente, quello del ricordo, quello della conoscenza e quello della creazione in
strettissima comunicazione fra loro, indispensabili l‟uno all‟altro. Eppure c‟è
uno scarto fra ciò che si ricorda, ciò che si sa, ciò che si crea. Il rapporto del
progettista con la storia può essere denso, profondo, consapevole ma non per
forza diretto. E non è detto che storico e progettista non funzionino meglio
come amanti che come coppia stabile, coerente, sicura.
Vorrei entrare nella biblioteca di Aby Warburg e cominciare da un libro a caso
per non finire più. Anche l‟”ultima serie” di Warburg non è un‟opera finita. La
memoria mette insieme immagini con il solo scopo di mettere insieme
immagini. Poi arriva il progetto, ma è un‟altra cosa. Qualcosa che non si può
fare senza memoria.
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INCONTRI DELLA SETTIMANA a cura di Elisabetta Fragalà
Estate romana a Roma
Alle 0re 17.30 nella sala centrale, Silvio Pasquarelli, Antonella Greco e
Mariaclara Ghia presentano il libro “Estate Romana” (Città del Sole ed,2011) di
Renato Nicolini, Assessore alla Cultura di Roma nel „77, il libro racconta
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l‟omonima manifestazione da lui creata. Nella Caffetteria della Casa
dell‟Architettura sono esposti i disegni dell' architetto e designer romano,
presentati dallo stesso Renato Nicolini in un piacevole scritto.
Dalle 18.30 finissage della mostra “Isole” di Silvio Pasquarelli
Mercoledì 7 marzo alla Casa dell‟Architettura di Piazza Manfredo Fanti.47 Roma
Gap – Generazioni a confronto a Roma
Il progetto Gap si propone di dare evidenza al potere mediale della videoarte,
strumento di trasmissione di sensazioni ed emozioni in movimento che può
fare uso dei più attuali mezzi tecnologici per esprimere a pieno la creatività
dell‟artista. In occasione del festival saranno presentate opere-video di artisti
italiani e stranieri, quali: Bianco-Valente, Masbedo, Anita Calà, Stefano Cagol,
Joan Jonas, Rosa Jijon, Susan Kleinberg, Sandro Mele, Daniela Perego, Fabrizio
Plessi, Daniele, Puppi, Arash Radpuor, Guendalina Salini, Studio Azzurro, Carlo
Zan. Incontri a cura di Micol Di Veroli e Giovanna Sarno.
7-8-9 marzo, ore 18.00 – 20.00, Sala incontri MAXXI B.A.S.E. Via Guido Reni
Roma.
L‟ARTE PUBBLICA NEL „900 a Roma
Il mito dell‟uomo nuovo intende accendere i riflettori sul Novecento, secolo in
cui la cultura artistica ha conosciuto una straordinaria accelerazione. Nel corso
del Novecento le novità e le sperimentazioni si sono susseguite con una
velocità di evoluzione sollecitata anche dalle nuove istanze sociali, portando
alla ribalta movimenti e protagonisti che hanno fortemente inciso sull‟identità
del secolo. Incontro con Alessandra Muntoni, docente di Storia
dell‟architettura contemporanea presso l‟ Università di Roma La Sapienza di
Roma.
Mercoledì 7 marzo, ore 18.00, Auditorium MAXXI , via guido Reni Roma.
Casaidea a Roma
Alla nuova Fiera di Roma riapre Casaidea, 38° edizione della più importante
rassegna italiana sull‟ abitare. Un calendario di iniziative ispirate alla creatività
e all'innovazione, per scoprire "modi di abitare" complementari o alternativi a
quelli proposti dalla grande industria. Temi curiosi e stimolanti e prodotti
progettati ad hoc da giovani designer ed artisti.
Appuntamento: 10-18 marzo 2012 Orari: feriali 15.00 - 21.00; sabato e
festivi 10,30 -21,00
Dal lunedì al venerdì: ingresso gratuito Sede: Nuova Fiera di Roma - Ingresso
Nord.
EuropaN/Apoli progetti under 40
Nell'ambito della rassegna Clean Incontri, la libreria Clean ospiterà i progettisti
Runner up di Europan 11, Sambreville (Belgium). Saranno presenti i
progettisti: Giovanni Aurino, Danilo Capasso , Duediquattro (Bruna Vendemmia
e Laura Falcone) e Anna Sirica. Introduce Luigi Centola e la voce narrante
sarà Giuliana Orlacchio.
Giovedì 8 marzo 2012, ore 18.00, libreria Clean, in via Diodato Lioy, 19
Napoli.
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Web: www.duediquattro.blogspot.com | www.europan-europe.com/e11
La disciplina della moda fra museo e fashion curating a Venezia
L‟Università Iuav di Venezia e il London College of Fashion (University of the
Arts London) organizzano un convegno internazionale con la collaborazione del
Centre for Fashion Studies (Stockholm University) il 10 marzo 2012, in
occasione della mostra Diana Vreeland after Diana Vreeland curata da Judith
Clark e Maria Luisa Frisa che inaugura il 9 marzo 2012 nelle sale del Museo
Fortuny e che resterà aperta fino al 26 giugno 2012. Il convegno, dedicato alla
discussa disciplina del fashion curating e alle sue recenti evoluzioni, prevede la
partecipazione dei nomi più importanti nel panorama internazionale dei musei
della moda e della cura delle mostre di moda.
Sabato 10 marzo 2012 Badoer, aula Tafuri, Venezia.
Roma Metropoli. Sei conversazioni di Architettura Contemporanea a
Roma
Sei celebri architetti raccontano lo skyline della Roma contemporanea: è Roma
metropoli, il ciclo di racconti, a metà strada tra conferenze e interviste, per far
conoscere l‟architettura realizzata a Roma negli ultimi anni. Paolo Desideri,
Franco Purini, Alfonso Femia e Gianluca Peluffo, Juan Navarro Baldeweg,
Maximiliano Pintore e Massimiliano Fuksas raccontano i progetti, le storie, i
cantieri e i segreti di quelle opere destinate a mutare il volto della città,
avvicinandola a una metropoli contemporanea.
Primo appuntamento con Paolo Desideri, Nuova Stazione Alta Velocità Roma
Tiburtina sabato 3 marzo, ore 11.30, Auditorium MAXXI, via Guido Reni, Roma.
Prossimi incontri
sabato 10 marzo | Franco Purini – Eurosky Tower
sabato 14 aprile | Alfonso Femia e Gianluca Peluffo – Nuova sede Agenzia
Spaziale Italiana
sabato 5 maggio | Juan Navarro Baldeweg – Rinnovamento Biblioteca
Hertziana di Roma
sabato 12 maggio | Maximiliano Pintore – Ponte della Scienza
sabato 26 maggio | Massimiliano Fuksas – Nuovo Centro Congressi EUR
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MOSTRE DELLA SETTIMANA a cura di Filippo Puleo
Satoshi Hirose, Roma, Galleria Maria Grazia del Prete
Macro e microcosmi. L‟isola e la casa. Povero e prezioso. Travalicando il senso
della cosa in sé, attraverso un dilatato processo creativo e singolari scorci di
paesaggi urbani.
Per questa sua personale romana, Satoshi Hirose (Tokyo, 1963; vive e lavora
tra Tokyo e Milano) ha scelto di esprimersi attraverso due tra i media che è
solito utilizzare: l‟installazione e la fotografia. Il suo "Winter Garden" è uno
spazio dilatato in cui convivono l‟idea di isola e quella di casa, macro e micro
cosmi, spazi circoscrivibili in una data dimensione più o meno grande, eletti a
simboli di qualcosa d‟altro: la condizione esistenziale.
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Dal 23 gennaio al 24 marzo 2012. Satoshi Hirose Winter Garden Galleria Maria
Grazia del Prete Via Di Monserrato 21, Roma. Orari: dal martedì al sabato dalle
14.30 alle 20.00. Info: www.galleriadelprete.com
Jacopo Miliani, Firenze, EX3
Nella residenziale periferia di Firenze Sud, ha sede EX3. La struttura è di
minimale concezione e, da un lato, confina e delimita Piazza Gino Bartali dove,
l‟animazione del quartiere, l‟andirivieni dei passanti, assumono ruolo di
spettatori involontari della performance di Jacopo Miliani (vincitore della
seconda edizione del "Premio EX3 Toscana Contemporanea", promosso da EX3
e Regione Toscana) che prende avvio da un‟installazione site-specific posta
all‟interno dello spazio espositivo.
Dal 18 febbraio all'8 aprile 2012
Jacopo Miliani - Do you believe in Mirages?
EX3 Centro per l'Arte Contemporanea Firenze
Viale Giannotti 81/83/85 (50126) Firenze
Orari: da mercoledì a domenica 11.00-19.00.
Info: www.ex3.it
Michael Hilsman, Torino, Galleria Glance
Alla sua prima personale in Italia, l‟artista statunitense Michael Hilsman
presenta il mezzo pittorico come strumento privilegiato per un‟indagine su
identità e percezione. Il tentativo di raffigurazione dell‟io frammentato è una
delle caratteristiche centrali della dimensione socio-culturale ed estetica
contemporanea. Questa testimonianza sofferta si presenta, metafisicamente,
attraverso i tratti di un‟introspezione psicologica nostalgica e rassegnata. In
altri casi, espressionisticamente, viene manifestata nell‟ordine della scissione e
dell‟angoscia individuali. Queste sollecitazioni, quando si adattano formalmente
ad uno stile e vengono elaborate impersonalmente, possono assurgere al
livello di rappresentazioni universali.
Dal 16 febbraio al 23 marzo 2012, Michael Hilsman Piccolo Grande Uomo
Galleria Glance Via San Massimo n.45 (interno cortile) 10123, Torino. Orari: da
martedì a sabato dalle 16 alle 19, in altri giorni e orari su appuntamento.
Info: www.galleriaglance.com
Pete Wheeler, Firenze, Galleria Poggiali e Forconi
Teschi, bare, figure inquietanti e incappucciate. Il cupo e visionario mondo di
simboli del giovane artista neozelandese è in mostra a Firenze. Nella sua prima
personale italiana.
Create appositamente per l‟occasione, le opere in mostra mettono in scena un
mondo di figure simboliche, inquietanti, e di suggestive immagini archetipiche
che appartengono al subconscio collettivo dell‟umanità, a testimonianza del
nuovo indirizzo più spirituale e interiorizzato dell‟arte di Pete Wheeler
(Geraldine, Nuova Zelanda, 1978; vive e lavora a Berlino), precedentemente
votata alla rappresentazione di fatti di cronaca politica e sociale.
dal 17 dicembre 2011 al 17 marzo 2012
Pete Wheeler Paths Of The Destroyera
cura di Lorenzo Bruni
Galleria Poggiali e Forconi Via della Scala, 35/A - Project
Room Via Benedetta, 3/rosso (50123), Firenze. Orario: da martedì a sabato
9
ore 10 -13 / 15.30-19; domenica e lunedì chiuso. Info: tel. 055287748; fax
0552729406 - [email protected] www.poggialieforconi.it
Liminal Boundaries, Torino, Luce Gallery
Una mostra che cattura l'immaginazione più che lo sguardo. I "confini al limite"
tra pittura e scultura, ricercati dai quattro artisti, sono esposti con esiti
coerenti ed un allestimento raccolto.
Lo spazio è compatto, le opere dialogano e a un primo sguardo si confondono,
per poi far emergere le connotazioni di quattro stili unici in intensa simbiosi.
N. Dash (Miami 1980, vive e lavora a New York) ha concepito le due opere in
mostra nel cuore delle Langhe: due tele incorniciate tra quinte di lino, che dal
lino si fanno abbracciare ("Healer 71") o mettere in risalto ("Healer 87"). Per
sua definizione le opere sono "guaritori" personali, tinte da lei stessa in un
gesto artistico che è del tutto fisico e che ha molto di artigianale.
Dal 24 gennaio al 17 marzo 2012
Liminal Boundaries - Luce Gallery, Corso San Maurizio 25, Torino
Orario: dal mercoledì al sabato 15.30 - 19.30
Info: www.lucegallery.com
John Latham / Lee Ufan, Lisson Gallery, Milano
Varcata la soglia d‟entrata della Lisson milanese, a pochi passi da Santa Maria
delle Grazie, il tempo si ferma. Cultura, filosofia visiva, raffinatezza, per
condividere l‟idea di Arte come linguaggio. Per superare barriere e categorie
estetiche.
Le opere dell‟inglese John Latham (1921-2006) e le due sculture del coreano
Lee Ufan (1936), collocate nel giardino della galleria, declinano le ricerche
sulle leggi armoniche e regolano i cambiamenti dell‟universo da millenni.
Diversi per età, formazione, cultura ed esperienze, questi due artisti
concettuali (attivissimi tra gli anni ‟50 e ‟70) hanno vissuto in diretta le
avanguardie del secolo scorso. Teorici raffinatissimi, condividono l‟idea di Arte
come linguaggio: una filosofia visiva che supera le barriere tra generi e
materiali, arte e scienza, psicologia e biologia, con opere processuali,
evolutive, che indagano lo Spazio e il Tempo superando le categorie estetiche.
Dal 9 febbraio al 23 marzo 2012 John Latham / Lee Ufan Lisson Gallery Via
Bernardino Zenale (20123) – Milano. Orario: da Lunedì a Venerdì: 9.30 –
13.00 e 15.00 – 18.00 Sabato: solo su appuntamento www.lissongallery.com
Gio‟ Pomodoro, Il Percorso di uno scultore: 1954-2001
(a cura di Marco Meneguzzo e Giuliana Godio)
Una ricerca che si è sempre sviluppata alla ricerca del tempo umano. Nel
ritrovamento nei luoghi e nelle cose. Come "evento" in cui muoversi con il fine
di un'esperienza e di un coinvolgimento corale.
Aria nuova si respira in Piemonte, con uno dei protagonisti d‟eccezione della
scultura contemporanea internazionale, Giò Pomodoro (Orciano di Pesaro,
1930 – Milano, 2002). Un percorso di un'intera vita, svolto all‟insegna del
rigore e dell‟invenzione poetica, esposto attraverso centosettantatre opere tra marmi, bronzi, poliesteri e opere grafiche - ripartite tra Ville, Palazzi storici
e Musei dell‟alto Monferrato. Dal 7 dicembre 2011 al 29 aprile 2012
10
Luoghi espositivi:
Alessandria
Palazzo del Monferrato, Via S. Lorenzo 21 tel 0131 250296. Dal martedì al
venerdì ore 15 - 19 sabato e domenica ore 10 - 19.
Palazzo Cuttica, Via Parma 1 tel 0131 - 40035. Sabato dalle 16 alle 19.
Galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, Via dei Guasco 49 tel 0131 304004.
Dal giovedì alla domenica ore 16 - 19.
Camera di Commercio, Via Vochieri 58. Dal lunedì al venerdì ore 9-18 sabato e
domenica chiuso.
Novi Ligure
Museo dei Campionissimi, viale dei Campionissimi 22 tel 0143 322634.Dal
martedì al venerdì ore 15-19 sabato e domenica ore 10-19.
Tortona
Palazzo Guidobono, Piazza Arzano. Dal giovedì al venerdì ore 15.30-19.30
sabato e domenica 10-12.30 / 15.30-19.30.
Casale Monferrato
Palazzo Magnocavalli, Via Mameli 14. Dal lunedì al sabato ore 8 -18,30
domenica 10 -19.
Acqui Terme
Villa Ottolenghi, Borgata Monterosso tel 0144 322177. Dal martedì al venerdì
ore 16-18 sabato e domenica ore 10 –12 / 15 -18.
Valenza
Oratorio San Bartolomeo, Piazzetta Lanza. Dal martedì a domenica ore 15-19.
Info: www.rosifontana.it
Tracce, Magda Minguzzi, Ravenna
A Palazzo Marini ad Alfonsine la mostra personale dell'artista ed architetto
Magda Minguzzi. Una esposizione di quadri in carta e metallo, realizzati a
mano. Forme astratte ed estremamente sintetiche e nessuno spazio alla
decorazione. E materiali che, con il loro dualismo, distinguono i differenti tempi
della vita dell'autrice. Magda Minguzzi si allontana sempre di più dalla
rappresentazione realistica per giungere alle forme astratte. La sua esperienza
artistica si caratterizza per una innata curiosità verso le differenti forme
espressive e la contaminazione che tra queste si genera grazie all'uso che
viene fatto della materia.
Dal 4 al 25 marzo 2012, ore 15.00 - 18.00. Chiuso il lunedì. Palazzo Marini, via
Roma, 10 - Alfonsine (Ravenna). Inaugurazione: domenica 4 marzo ore 17.00
alla presenza dell'artista.
Io Riuso – Rikea, Faenza (RA)
Nella cornice del Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza si prepara ad
accogliere la mostra che esporrà i risultati della I edizione del concorso di
design Io Riuso - Rikea nella mia città.
Il progetto nasce circa un anno fa dalla mente di quattro architetti, Silvia Dal
Prato, Emanuele Dari, Cynthia Mura e Francesca Mura (RIKEA Equipe) che
hanno voluto unire due concetti semplici ma estremamente attuali:
l'educazione rivolta al riuso degli scarti della società destinati alla raccolta
indifferenziata e l'attenzione ad un design di qualità ma alla portata di tutti,
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utilizzando il metodo dell'autocostruzione.
Attraverso il concorso di idee i partecipanti sono stati chiamati a presentare
proposte innovative, funzionali ma soprattutto concrete, utilizzando e
assemblando in maniera creativa gli elementi primari che componevano sette
tipologie di oggetti di uso quotidiano non riciclabili, precedentemente
individuate da Rikea Equipe insieme a Mani Tese.
Appuntamento: inaugurazione sabato 3 marzo 2012 alle ore 16.30 nella sala
Casalini del Museo. Periodo espositivo 3 marzo - 1 aprile 2012, orari:
mart./ven.10.00-13.30 | sab./dom. 10.00-17.30 | lun. chiuso. Museo
Internazionale delle Ceramiche, Viale Baccarini 19 - 48018 Faenza (RA).
www.micfaenza.org | www.manitese.it/faenza
Parallelamente si svolgerà fuoRIKEA, presso Caffè Nove100 (corso Mazzini
69/A), un allestimento di opere e realizzazioni di alcuni componenti della
giuria: il designer Angelo Grassi fondatore di Fabbrica, il designer Fethi Athakol
e ManiTese Faenza con la campagna IO RIUSO.
Peripheral Stages. Mohamed Bourouissa e Tobias Zielony, Roma
(a cura di Adelina Vlas)
Due video, sei lighbox e sedici fotografie raccontano il lavoro di Mohamed
Bourouissa e Tobias Zielony, artisti da anni impegnati nell‟analisi della società
contemporanea più emarginata.
Attraverso i loro lavori fotografici rivelano in
maniera critica e poetica le tensioni sociali del vivere la periferia, ormai
sinonimo di luogo privo di sufficienti risorse, tormentato da problemi sociali ed
economici.
Dal 16 febbraio 2012 al 27 maggio 2012
MAXXI, Via Guido Reni, 4/A Roma
(La mostra è realizzata in collaborazione con il Philadelphia Museum of Art)
12 testimoni del territorio, Caserta
12 scatti d'autore ed altrettanti luoghi simbolici di Terra di Lavoro, nella mostra
i 12 testimoni del territorio. Un racconto dei luoghi, della loro magnificenza, dei
materiali, delle lontananze, del loro bisogno di recupero misto ad un senso di
onore. L'atelier la Signora Alice, con il contributo dell'associazione culturale
Ottantuno e AmatelA - trasmissione radiofonica sull'architettura, apre i propri
spazi alle sapienti interpretazioni fotografiche dei 12 autori: Giulio Bulfoni,
Bruno Cristillo, Salvatore Di Vilio, Paolo Gianfrancesco, Mario Ferrara, Giovanni
Izzo, Simona Pietropaolo, Francesco Rinaldi, Ciro Santangelo, Charlotte
Sorensen, Gino Spera, Luigi Spina.
Dal 17 febbraio al 22 aprile 2012presso gli spazi de La Signora Alice Atelier
cucina, via Gasparri 20 - Caserta.
Orario: dal giovedì al sabato dalle 19.00 alle 24.00; la domenica dalle 12.00
alle 16.00. www.fondoambiente.it | www.amatela.it
Gustav Klimt a Milano, in esposizione il fregio di Beethoven
Promossa dalla Provincia di Milano e prodotta e organizzata da Alef – cultural
project management – la mostra presenta al pubblico Klimt: autorevole
rappresentante della Secessione e artista di straordinaria rilevanza nella storia
dell‟arte moderna, che nel 2012 avrebbe festeggiato il suo 150° compleanno.
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Milano, prima città italiana che inaugurerà le celebrazioni del 150° anniversario
della nascita di Klimt, si allinea all‟offerta culturale internazionale con questa
mostra che presenta la riproduzione a dimensioni reali di una parte dello
straordinario Fregio di Beethoven accompagnata da diciotto disegni originali
correlati al famoso affresco custodito in una sala del Palazzo della Secessione
di Vienna.
Spazio Oberdan – Cineteca, viale Vittorio Veneto 2 (20124).
Dal 4 Febbraio al 6 Maggio, martedì e giovedì 10.00-22.00; mercoledì, venerdì,
sabato, domenica 10.00-19.30
(la biglietteria chiude trenta minuti prima dell‟orario di chiusura)
biglietti: intero 8,00 €, ridotto convenzionati 7,00 €, ridotto 6,00 €, ridotto
scuole 5,00 €
L'avanguardia americana al Palazzo delle Esposizioni di Roma
Il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita Il Guggenheim. Sessanta capolavori
dalla collezione permanente della Guggenheim Foundation. Più di 50 gli artisti
in mostra tra cui Pollock, Willem de Kooning, Mark Rothko, Arshile Gorky,
Alexander Calder, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Andy Warhol,
Richard Serra, Kenneth Noland, Chuck Close. Attraverso i capolavori di questi
artisti Il Guggenheim. L‟avanguardia americana 1945-1980 illustra i principali
movimenti dell‟arte statunitense, passando dall‟Espressionismo astratto alla
Pop Art, dal Minimalismo al Post-minimalismo, dall‟Arte concettuale al
Fotorealismo, prendendo in esame un periodo segnato da sfide radicali alla
tradizione consolidata.
Palazzo delle Esposizioni Roma, via Nazionale 194
Orario: domenica, martedì, mercoledì, giovedì: 10.00 - 20.00.
venerdì, sabato: 10.00 - 22.30 - lunedì chiuso
Biglietti: intero € 12,50 - ridotto € 10,00
www.palazzoesposizioni.it
Steve McCurry, Roma
Steve McCurry sarà a Roma con una grande mostra allestita al Museo d'Arte
Contemporanea di Roma, negli spazi espositivi della Pelanda al MACRO
Testaccio. La mostra comprenderà oltre 200 fotografie: non mancheranno
alcune delle icone di McCurry, come il celebre ritratto della ragazza afgana
dagli occhi verdi, scattate nel corso degli oltre 30 anni della sua straordinaria
carriera di fotografo e di reporter. Saranno presentati per la prima volta i lavori
più recenti, dal 2009 al 2011: il progetto the last roll con le 32 immagini
scattate in giro per il mondo utilizzando l'ultimo rullino prodotto dalla Kodak,
gli ultimi viaggi in Thailandia e in Birmania con una spettacolare serie di
immagini dedicate al Buddismo, un lavoro inedito su Cuba.
La Pelanda - Centro di produzione culturale, MACRO Testaccio, Piazza Orazio
Giustiniani 4
Dal 3 Dicembre 2011 al 29 Aprile 2012, da martedì a venerdì dalle ore 15.00
alle 23.00 Sabato, domenica e festivi dalle ore 11.00 alle 23.00.
20 croci + 1 di Giulio Iacchetti, Roma
(a cura di Domitilla Dardi e Beppe Finessi)
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Il designer Giulio Iacchetti presenta a Roma, nello straordinario spazio della
Chiesa di Santo Stefano Rotondo, il suo progetto “Cruciale”. Una delle rare
chiese romane a pianta centrale diviene così luogo di un‟inedita
contaminazione tra sacro e profano, tra arte, architettura e design in un
dialogo serrato di eccezionale potenza che ha come soggetto la figura
simbolica della croce. Dal 29 febbraio al 28 marzo 2012, inaugurazione 28
Febbraio ore 18:30.
Chiesa di Santo Stefano Rotondo, Via di Santo Stefano Rotondo 7, Roma.
Il Premio Italia Arte Contemporanea 2012, Roma
(a cura di Giulia Ferracci)
In occasione del Premio Italia 2012, i quattro artisti finalisti – Giorgio
Andreotta Calò, Patrizio di Massimo, Adrian Paci e Luca Trevisani - presentano
altrettante opere pensate appositamente per gli spazi del Museo, opere che
riflettono sui temi di grande attualità, quali il paesaggio e la trasfigurazione
della città, la storia come modello di identità nazionale, il rito come momento
di riconoscimento tra individui, la materia e la finitezza degli oggetti. Dal 27
Gennaio al 20 Maggio. MAXXI, Galleria 5.
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UNIVERSITA‟ E DINTORNI di Nicolò Lewanski
Conferenze Master ASP a Roma
Il Master Architettura Storia Progetto organizza nell'ambito del suo programma
didattico le conferenze di J. Luis Gonzalez Forma, material y estructura
histórica: de Lodoli a Gaudí e di Marc Augé La ville idéale. Sabato 10 marzo
dalle 9 alle 13 presso l'aula Urbano VIII in via Madonna dei Monti 40, Roma.
Info: http://master-asp-intro.blogspot.com/
Master in Direzione del Cantiere e Direzione dei Lavori a Ferrara
L‟iniziativa si propone di formare una figura professionale di tecnico complete,
con possibilita‟di lavoro in ruoli aziendali di gestione, di controllo e di sicurezza.
Il percorso si compleae con 500 ore di stage. Preiscrizioni entro il 14 Marzo
2012, costo 5000 euro. Possibilita‟di voucher formativi a copertura totale del
costo. Info: http://www.unife.it/formazione-postlaurea/masterperfezionamento-formazione/2011-2012/master/cantieri/direzione-delcantiere-e-direzione-dei-lavori
Food Experience Design a Milano
Primo corso dedicato all‟ideazione, progettazione e arredamento di locali
pizzeria innovativi, dove gli spazi oggi tendono a trasformarsi in ambienti
spesso multifunzionali. Dal 15 Marzo al 6 Aprile 2012 al Politecnico di Milano.
Costo: € 500 + iva. Sono disponibili 15 Borse di Studio. Info:
www.foodexperiencedesign.it
Interventi per le città tra pianificazione strategica e nuovi indirizzi di
politiche urbane a Roma
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Obiettivo della giornata formativa è un aggiornamento di urbanistica e di
politiche urbane, a partire da una riflessione critica sulla pianificazione
strategica. Giovedì 22 marzo 2012 al Dipartimento DATA, Facoltà di
Architettura, via Flaminia 72, II piano. Costo: 170 euro, 60 per gli studenti, iva
esclusa. Info: [email protected]
Master Progettista Esperto in Tecnologie Emergenti a Roma
Il master, dell'Inarch Istituto Nazionale di Architettura, affronta i temi e gli
strumenti più innovativi emersi sulla scena della progettazione architettonica a
seguito della rivoluzione digitale, articolandosi in una serie di corsi base ed
alcuni laboratori progettuali intensivi. Inizio delle lezioni il 12 Aprile, iscrizioni
entro il 12 Marzo.
Info: http://www.inarch.it/default.aspx?pag=0.6.3&lang=it
In-between: il disegno dei frammenti urbani a Milano
Workshop di progettazione sulla zone Ventura a Milano in quanto realtà in
crescita del Fuori Salone, ed in particolare sugli spazi di connessione con il
nuovo distretto artistico/culturale. Le proposte elaborate faranno parte di una
mostra durante le giornate del Salone del Mobile 2012. Dal 28 Marzo al 1
Aprile, info:
http://www.acmaweb.com/5.0_news/5.2_agendacma/5.2.1_iniziative/5.2.1_in
iziative.htm
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CORRISPONDENZE a cura di Zaira Magliozzi
Perché Wang Shu?
L‟assegnazione del Pritzker Prize 2012 all‟architetto Wang Shu è stata una
sorpresa. Il quarantottenne cinese non è certo il vincitore emblematico di un
simile premio. Anche se, dopo Zumthor, SANAA e Souto de Moura, la strada
intrapresa, come una parabola discendente, già preannunciava una scelta di
questo tipo. Ma chi è Wang Shu? Un architetto che ha lavorato soprattutto in
Cina, dove nel 1997 a Huangzhou ha fondato, con la moglie Lu Wenyu, lo
studio Amateur Architecture, iniziando la carriera con il recupero e la
ristrutturazione di edifici antichi. Un‟esperienza che ha fortemente influenzato i
progetti successivi dove il richiamo al passato è sempre evidente come nei casi
della biblioteca del Wenzheng College e del Campus Xiangshan.
Ma cosa ha spinto la sua vittoria facendolo diventare il primo cinese ad
aggiudicarsi un tale premio? La presenza in giuria del suo connazionale Yung
Ho Chang? O l‟idea che fosse il primo riconoscimento internazionale “al ruolo
che la Cina giocherà nello sviluppo dell‟Architettura” come espresso nelle
motivazioni che accompagnano i 100.000 dollari in palio? La cerimonia ufficiale
si terrà il prossimo 25 maggio a Pechino, per la prima volta nella Repubblica
Popolare Cinese. Una scelta che rafforza questa nuova rotta. E‟ infatti
innegabile che la Cina, stanca di essere terreno fertile per le Archi-Star, voglia
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riappropriarsi di questa florida fetta di mercato: la creatività. Dal “Made in
China” al “Designed in China” la rivoluzione è già in atto.
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RESTAURO TIMIDO di Marco Ermentini
Tetti lievitati
Non è una nuova scoperta scientifica, non centrano i neutrini e il mitico tunnel
del Gran Sasso. Si tratta di uno strano fenomeno che gli scienziati chiamano :
lievitazione normativa lombarda. Mi spiego: la Regione Lombardia ha appena
approvato una legge molto innovativa, l‟ennesima versione del vecchio e
consunto "Piano casa" . Dopo uno sforzo inumano il mago Formigoni prevede
di far lievitare l'altezza dei sottotetti esistenti di un metro e mezzo alla faccia
dei piani urbanistici. Non sarà per accorciare democraticamente la distanza tra
i comuni edifici ed il suo ufficio nel nuovo grattacielo?
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LA STORIA DELL‟ARCHITETTURA di LPP
2.5 Wright in Europa
Quando Wright nel 1909, a quantadue anni, decide di abbandonare la moglie e
i sei figli e di fuggire in Europa con la moglie di un cliente, Mamah Borthwick
Cheney, è già un caposcuola: ha lavorato per il più importante studio di
Chicago, è stato un promotore del movimento Arts and Crafts negli USA, ha
realizzato oltre cento abitazioni, edifici commerciali e una chiesa, scrive per le
riviste e ha una propria e originale filosofia architettonica.
È naturale, quindi, che voglia diffondere nel Vecchio Continente il proprio
credo,organizzando una mostra e stampando alcune pubblicazioni sul proprio
lavoro.
Prima del 1909, Wright non era mai stato in Europa, anche se ne conosceva
stili e tendenze attraverso le riviste che arrivavano da Adler e Sullivan, quali la
diffusissima “The Studio”, che già nel 1906 aveva dedicato un numero alla
Secessione. Il suo principale e amico Sullivan, per quanto cercasse di
rinnegarla, era imbevuto di cultura europea, avendo studiato in Francia.
Sempre in Francia aveva studiato Richardson, ideale maestro di entrambi. I
soggiorni in Europa erano da tempo un imperativo per gli apprendisti architetti
americani desiderosi di affermarsi nel mondo della professione. Sembra che un
viaggio di studio fosse stato offerto al giovane Wright da Daniel Hudson
Burnham, autore con Root di alcuni dei più importanti grattacieli di Chicago
quali il Reliance e il Monadnock Building.
Ma Wright – a giudicare dal suo stesso racconto, il quale però, al pari di tutti i
suoi altri, è da prendere con beneficio d‟inventario – avrebbe rifiutato per non
farsi corrompere dal classicismo ivi imperante.
Adler e Burnham, entrambi nati in Germania, facevano inoltre parte della
numerosa comunità tedesca di Chicago e quindi erano in contatto con quanto
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là avveniva. Wright, da parte sua, era andato all‟esposizione internazionale di
St. Louis del 1904, dove aveva potuto ammirare i lavori di Olbrich e di
Behrens, rimanendo in particolare colpito dal primo.
Sui rapporti con il movimento Arts and Crafts abbiamo detto; in particolare,
ricordiamo che Ashbee si era recato nel 1900 a Chicago, dove aveva
fraternizzato con Wright ricambiandogli, prima di partire, l‟invito.
Wright lascia Chicago a settembre. Prima tappa: Berlino. Il 24 novembre firma
il contratto con l‟editore Wasmuth per la pubblicazione della sua opera in due
volumi: la Sonderheft più economica e un Portfolio per gli intenditori.
L‟operazione è in gran parte autofinanziata dall‟architetto americano stesso.
Negli stessi giorni, probabilmente, Wright prepara una mostra di opere ma,
come e' stato notato, non rimanendone tracce, l‟evento non è si è mai
concretizzato o, in ogni caso, è stato meno importante di ciò che la tradizione
storiografica architettonica ha voluto credere.
Berlino è in quegli anni uno dei principali centri della nuova architettura,
Behrens l‟architetto più coinvolto nella sperimentazione. Wright sembra non
accorgersene.
È affascinato invece dal genio di Olbrich, a lui certo più vicino per affinità
stilistica. Lo è per più ragioni: è un suo coetaneo morto tragicamente in
giovane età e quindi non più in grado di fargli ombra; è alieno da ogni
rigorismo storicista; ha una visone sacrale dell‟architettura e una concezione
romantica dell‟architetto, visto come artigiano e, insieme, razionalizzatore di
forme.
Non può quindi che interessarlo infinitamente di più di Behrens, il quale avrà
invece una fortissima influenza su quei progettisti che, come Mies o le
Corbusier, saranno da lui indirizzati in direzione classicista e orientati verso
forme più austere e algide.
Dopo Berlino Wright si reca a Parigi, poi a Firenze, di nuovo a Parigi e infine a
Fiesole, dove affitta un villino con l‟obiettivo di preparare, aiutato dal figlio che
lo raggiunge da Chicago, i disegni per la pubblicazione Wasmuth.
Seguono altre tappe: a Berlino e a Vienna. Vienna vive in quegli anni, come
abbiamo visto, un momento febbrile. Il Ring, su cui ormai sfrecciano le
automobili, è completato.
Loos ha realizzato il Café Nihilismus (1898-99), l‟American Bar (1907) e sta
lavorando all‟edificio sulla Michaelerplatz (1909-1911). Le opere di Wagner
ornano la città in punti strategici: dalle famose stazioni per la metropolitana
alla celeberrima sede della banca postale, completata nel 1906, anche se
ripresa tra il 1910 e il 1912, sino alla chiesa di St. Leopold am Steinhof (19021907).
E poi l‟edificio della Secessione di Olbrich del 1898. A Vienna, durante il
soggiorno di Wright, si apre una mostra di quadri di Schönberg, straordinario
musicista inventore della musica dodecafonica, ma anche pittore espressionista
di talento. Negli stessi giorni , sempre a Vienna, che grazie a Freud ne è la
capitale, è fondata l‟unione internazionale di Psicoanalisi.
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Probabilmente Wright vive di sfuggita tali eventi. Sicuramente apprezza il
lavoro di Klimt, con la cui esuberanza decorativa si trova in sintonia, e ha
contatti con Hoffmann, il fondatore delle Wiener Werkstätten, di cui ammira
l‟edificio della Kunstschau (1896-1908), e con Wagner, il cui libro
sull‟architettura moderna, lo ricordiamo, era stato tradotto negli Stati Uniti già
nel 1901.
Wright, tre anni dopo, consiglia al figlio John, che vuole studiare a Vienna, di
mettersi in contatto con lui. Da parte sua, il viennese presenta già dal 1911 ai
suoi alunni il lavoro dell‟americano in termini entusiasti.
Nel settembre del 1910 nuova tappa a Berlino e, poi, viaggio in Inghilterra,
dove incontra Ashbee, cui affida l‟introduzione alla Sonderheft. Ashbee
evidenzia i debiti verso la cultura giapponese. Wright s‟indispettisce non poco,
tanto che, se lascerà inalterata la versione tedesca, ritoccherà quella inglese,
togliendo le frasi da lui giudicate poco veritiere.
La pubblicazione dei due volumi va per le lunghe. Alla fine, della Sonderheft
quattromila copie circa sono distribuite in Europa, circa cinquemila arriveranno
a Chicago alla fine del 1912. Del Portfolio sono stampate un migliaio di copie,
di cui un centinaio distribuite in Europa. Il successo sarà molto minore di quello
attribuito dalla mitologia wrightiana, fomentata dallo stesso architetto, ma
basterà a sollevare, soprattutto da parte degli osservatori più attenti, e tra
questi vi è Berlage in Olanda, il caso Wright in Europa.
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AFORISMI RISTRUTTURATI di Diego Lama
Il denaro non fa la bellezza
Un architetto senza pazienza non ha futuro
L‟invidia e l‟incazzatura sono i motori dell‟architettura
Ad andare dal tecnico comunale ci si fa sempre male
L‟orgoglio non regge gli edifici
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INTERMEZZO di Edoardo Alamaro
'A scossa!!!
Pecorelle e pecoroni affettuosi miei, … a… aaah…. Avvertenza: non sfottere,
non rompere, … non occupare, … non toccare i fili elettrici delle parole:
intermezzo-cretinetto settimanale ad alta tensione. Ed at-tenzione a 50mila
volts!! Lettura a vostro rischio e periculo. La ditta Eldorado declina ogni
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responsabilità: siamo in una valle mediatica, non c‟è scampo. Né shampoo per
tutti. Vietato salire sui tralicci di collegamento delle frasi ad alta velocità.
Anche se inseguiti dalla pulizia o se animati da nobili fini dimostrativi „e
PresS/T.
“Ehi, cretinetti d‟un No-Tavile, scendi da lì, dove credi di andare? A far la bella
morte?” (Quando la parola è flebicitante non ci resta che il gesto, che gusto,
bang!!).
Manco il tempo di dirlo e inseguirlo su traliccio (vedi che sasiccio!!) che quello
mette la mano proprio là, .. sui fili dell‟alta tensione sociale, … e così la
fiammata improvvisa della società dello spettacolo fa zac!!! e s‟appiccia tutto.
Il funambolo sgattaiolato sul traliccio come fosse un albero della cuccagna del
„700 (festa, farina e forca mediatica), precipita così da 12 metri di altezza
rimbalzando sulla tosta roccia, che botta nel web! Miracolosamente però è
ancora vivo. Tuttoscassato, rotto, ma non ancora infindivivo, tanto che
telerespira on line, menomale. Grazie angelo dei No-tavolieri.
L‟autoambulanza però ritarda a venire in diretta. Un medico della polizia gli
presta le prime cure. Poi il trasporto in elicottero al CTO di Torino, poi … poi, …
il resto lo sapete, è noto. E‟ notorius, è tutto un intermezzo: cretinetti, se l‟è
cercata, altro che freccia rossa, son feccia rossa, … smettetela, rassegnatevi,
ritiratevi, … la partecipazione è stata già partecipata, … le regole sono state già
regolate, … l‟osservatorio è stato osservato, … il parlamento ha già vuotato, è
tutto democratico, … l‟Europa s‟è impegnata, … il corridoio 5, con camere e
accessori, soleggiato e veduta sulla val di usa, è tutto progettato, … gli
espropri sono stati espropriati e già notificati … i lavori in Francia sono già
iniziati, … e allora?
E allora quel Luca Abbà sono io, Eduà Alamà. Quella scossa l‟ho presa io. E son
scaduto a terra, cu la capa „nterra, da tanto tempo! Non stavo, ora ricordo, su
un traliccio della Val Susina, ma su una semplice sedia di legno (menomale!!),
tanti anni fa, a Napoli. A ognuno la sua scarica elettrica antagonista. Quella
che ti segna la vita. Vita d‟a vita mia! Perciò – confesso - scrivo questi
intermezzi. Per lenire quel trauma cretinetto infantile, quella scossa che ti
scassa dentro … per ricordare quel senso del limite: non toccare i fili alta
velocità elettrica da solo, si muore!!
Quel giorno non ero inseguito da nessuno, tranne che da chissà chi di
sconosciuto: dalla mia elettricità, dalla mai curiosità, dall'imprevedibilità, da chi
lo sa, ta-tà. E‟ la vita, è la fatalità, ... Alt, ci siamo: "fatalità": da fato, forse da
fata e da fatto: eccolo, il fatto e il mio fato (oltre al fotto) che mi appartiene,
che ricordo, … in quel mio tardo dopoguerra, quasi boom: 1957 o '58 circa,
forse. Non so, è trapassato tanto tempo.
Siamo a Napoli, al Vasto, quartiere commerciale, popolare, operaio e
impiegatizio, non ancora extra comunitario com‟è in gran parte oggi, dietro la
stazione centrale, quella cordiale dell‟ottocento con la facciata fatta a gran
loggiato, „a ferrovia!!
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Da non molto hanno ucciso il mitico "Pascalone 'e Nola", … passai di lì per
caso, con la manina nella mano di mia madre, … me lo ricordo quel pomeriggio
di sole, all'angolo del Corso Meridionale, non lontano dal cinema Titanus, luogo
magico per me, … nel quale sgattaiolare dalla porticina laterale del
macchinista. Si, proprio l‟ultimo cinema Paradiso fatto in casa, alla buona ….
Stavamo di casa in via Nazionale 12, quarto piano - interno 12, palazzo del
Risanamento tardo ottocento, senza ascensore. Ma nessuno ci faceva caso (e
casa): a quel tempo era un lusso. Già era una fortuna avere una casa ampia,
decente, non disprezzabile. Con qualche mobile di antico decoro, un ingresso
tanto grande che ci giravo in bicicletta ed un cesso tanto piccolo che mio padre
mi ci metteva in castigo, quando facevo i miei intermezzi.
Poco dopo cambiammo casa, salimmo sopra al Vomero, casa moderna, nuova
di cooperativa, .. e il cesso era bello e grande, con vasca di bagno e le
mattonelle colorate al muro, … ma l‟ingresso era piccolo … e la bicicletta no,
non si può neanche andare giù: il condominio, le regole, le rugole, ci sono le
macchine … e non ci sono quei ragazzi della mia via Nazionale. Tutto locale.
Pausa di due minuti. Rimanete con noi, appesi a questo traliccio. Ci vediamo
dopo la pubblicità. Ta-tà.
Ripresa. Avevo una decina danni, molta vivacità, molta voglia di vivere, molta
curiosità, molta "elettricità" in corpo: il mio giocattolo preferito era il tram che
passava e spassava per la piazza Nazionale. Fermata obbligatoria. Appeso a
quel tram ho scoperto la città, … le due città, .. son diventato architetto, … ho
sognato tanto, con le scintille dell‟elettricità che mi gocciolavano bollenti in
testa … e quel disgraziato del bigliettaro che si slacciava la cinta dei pantaloni e
la usava, tram in corsa, come frusta per farci scendere dal predellino, dallo
staffone … e noi per ritorsione gli tiravamo il filo del trolley … qualcuno c‟era
rimasto secco, fulminato, … ma poi tutto passa … si dimenticava, … gioventù
bruciata, fulminata sul campo elettrico!!
Quel giorno, quel mattino, ero (ed eros) solo in casa -o forse c'era anche mia
sorella, mia coetanea, non ricordo ora-; è certo che non c'era mia madre, al
lavoro. Tornava verso le tre del pomeriggio: io l'aspettavo spesso alla fermata
del pullman. E, mentre l'aspettavo, sbirciavo la vetrina della merceria sotto
casa. Con quei pullover ben esposti … e la scritta a caratteri bastoni:
“Confezionati a macchina”. E io li invidiavo tanto, perfetti com‟erano, quei
pullover industriali. A me li faceva mia madre a mano … e non erano poi così
precisi: erano artigianelli!
E poi sbirciavo i titoli dei quotidiani dell'edicola che stava proprio all'angolo, a
due passi dalla fermata; nonché le riviste, quelle coi disegni satirici che mi
attraevano tanto perché c'erano sempre in copertina dei gran culoni e tette
prosperose di donne favolose. Fellini e la dolce vita de “Il travaso” era un
mondo ignoto a me. E a tutti noi scugnizzi dell‟architettura potenziale di
Napoli. Ricordo ancora il titolo di una di queste riviste: "Alta Tensione", tanto
per rimanere nel tema di questo intermezzo che si arrampica sui tralicci dei
ricordi elettrici. Scusa, Lpp.
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Ero solo in casa, dicevo, e non avevo nulla da fare quel mattino: guardavo,
"sbareavo". Mi attraeva da tempo un filo elettrico, di quelli "antichi", di quelli a
treccina; di seta (o di cotone?): stava penzoloni da tanto tempo, così, senza il
terminale della presa, senza più alcuna funzione.
Pensai: "A che serve un filo così?: è inutile, meglio tagliarlo!".
E la Corrente? Io, Eduà Alamà, sapevo che c'era, che "passava" in quel filo, ma
chi "la vedeva" la corrente? Mi avevano detto che "si sentiva", mi avevano
avvisato del pericolo "invisibile"; mi avevano sempre detto di stare "accorto",
ma quel bel mattino mi pareva che non ci fosse alcun pericolo, chissà perché,
non lo so ...
Andai in cucina - si, quella bella stanza luminosa che dava sul cortile interno,
regolare, quadrato, ordinato - e presi un coltello, di quelli di una volta senza
plastica, tutto in ferro, manico compreso. Me lo ricordo bene quel "design", ce
l'ho stampato in testa, con la punta acuminata, sottile, "bello". Poi presi una
sedia, tutta in legno (c'è sempre un angelo custode per ogni bambino
antagonista), di quelle della "stanza da pranzo" che avevamo comprato un
giorno che uscii con mio padre, anni addietro; quelle sedie con la seduta
circolare, tipo "viennese senza Vienna", pezzottato napoletano, con la spalliera
semicircolare, una fascia e via, e l'accostati al muro per "il taglio" del filo.
Salii sulla sedia-traliccio, poi ecco, vedo adesso come allora: ridiscendo dalla
sedia, c'è un mobile, sul quale pende il filo elettrico, che mi da' fastidio, che
non mi fa prendere bene il filo in mano. E' un armadietto a vetri, non molto
alto, che chiamiamo in casa, curiosamente, "la sacrestia".
Qui mio padre conservava le sue "carte" sacre: quelle della sua lunga vita
militare, quelle della guerra in Africa Orientale, con tutti quei morti impiccati,
fotografati e annotati su verso, ma anche belle donne nere; poi le bollette dei
pagamenti, luce, acqua, gas, pigione, .. gli album delle foto di famiglia ben
ordinate, .. e i suoi pochi libri, tutti tecnici, qualcuno del fascismo proibito, che
talvolta sbirciavo di nascosto: Mussolini, sangue romagnolo, l‟Italia di Vittorio
Veneto, il re ….
Accosto meglio la sedia al muro, ecco: ora ce la faccio a prendere il filo
elettrico, lo guardo, son convinto: si, è troppo lungo, è inutilmente lungo, "se
lo taglio mia madre sarà contenta quando tornerà col bus - penso - : la casa
sembrerà più ordinata, quel filo penzoloni è antiestetico sul nostro territorio
…".
Tutto questo mi frullava per la testa quel mattino "elettrico" a Napoli, al Vasto,
dietro la "Ferrovia", zona non bagnata dal mare, né dalla luce di NapoliPosillipo, ma segnata solo dal sibilo dei treni, delle locomotive di allora; di
quelle che avevo sentito bene una notte d'estate nella quale ero tornato tardi,
tardissimo, a casa, tutto da solo, poi con gli altri … ma mi era andata bene!
Ecco, ci siamo, sto per fare "il taglio": con la mano sinistra tendo il filo, con la
destra prendo il coltello che avevo appoggiato sulla "sacrestia" di papà e zac!,
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un colpo netto, una fiammata sul ferro della lama ... ma ch'è stato?, un
fulmine?, o si è scatenato un temporale estivo?, o son passato per l'inferno?
Una scarica di fuoco mi attraversò il corpo per intero: dall'alto della mano
destra il fulmine scese veloce dentro di me, percorrendo in un baleno (è più il
tempo di scriverlo che quello in realtà) tutto il mio braccio d‟autore. Via via
scese per il busto, si fece un giro dentro lo stomaco … andò poi per le gambe e
via, veloce come una coltellata, passò nel legno della sedia - provvidenziale
sedia finto viennese, vera napoletana - scaricandosi a terra, e fui salvo!
Grazie Angelo Custode dei bambini elettrici antagonisti senza saperlo di Napoli,
sognanti viaggi eterni (ed e-treni), tra un sibilo di locomotiva ed un "signori si
parte" del ferroviere di turno. Mi ritrovai sbattuto a terra, miracolato a
guardare la lama del coltello bucherellata nel punto in cui aveva tagliato il filo.
Ed a riflettere sul fatto che l'elettricità esiste veramente! E non si vede, si
sente! Non è "design": è una cosa concreta che la capisci veramente solo se ti
attraversa interamento il corpo. E non la dimentichi più. Sei "toccato" a vita,
sei vaccinato!
Forza, generoso e pazzo Luca Abbà dei tralicci nostrani sociali: vivi per me, per
tutti i bambini di Napoli senza sole di ieri e di oggi. Per tutte le architetture che
abbiamo sognato, pazzesche e dure a morire!!! Besos, Eldorado
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RECENSIONI, COMMENTI, SUGGERIMENTI
The Very Best Works@The Turn Of Century
a cura di Juan Antonio Cortés e William Curtis
Edizioni El Croquis 2011 - Euro 112,00
Un volume imponente, sia nelle dimensioni che nel prezzo, nato come raccolta
“monografica” (nel senso tematico, poiché in fondo raccoglie architetture di
diversi autori) di una delle migliori riviste specializzate in circolazione, la
spagnola El Croquis.
18 le opere analizzate, considerate dai curatori iconiche al volgere del XXI
secolo, quando, con dieci anni di tempo trascorso, si possono tirare le somme
di ciò che è stato costruito e di quanto quella data opera edificata abbia poi
influito sul panorama architettonico mondiale. Alcune categorie sono prese a
riferimento, affinché le descrizioni abbiano maggior valore:
integrazione+differenza, formaunitaria+deformazione, continuità+variazioni,
percorsi+spazio, luce+colore, trasparenza+riflessi, formale+informale.
Una nota amara, va però sottolineata, e cioè che di 18 architetture presentate
nei minimi dettagli estetici e tecnici, i nomi rappresentati siano sempre gli
stessi, con una ricorrenza che – seppur lasciata all‟autonomo taglio critico di
chi le ha selezionate – mette un po‟ a disagio, quasi a voler escludere tante,
troppe, opere migliori ma meno note.
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Vincono a pari merito Herzog e DeMeuron e OMA, con ben 4 architetture
ciascuno, seguiti da SANAA con 3. Grande assente: la pluripremiata Zaha
Hadid.
Di certo, questi nomi hanno segnato la storia dell‟architettura, come negarlo,
ma forse si poteva dar spazio anche ad altri, che in fondo costruiranno con le
loro opere quella futura.
Voto: 7
Giulia Mura
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IDEE
Il rapporto conflittuale tra l‟intellettuale ed il Bar Sport
Stavo scrivendo un pezzo piuttosto acido sui critici d‟architettura e loro
annessi e connessi (comprese le marchette e le servette) quando come
d‟incanto mi è apparso sul monitor un pensiero, anzi una frase, di Pier Paolo
Pasolini, datata 1974, “Noi intellettuali tendiamo sempre a identificare la
„cultura' con la nostra cultura: quindi la morale con la nostra morale e
l'ideologia con la nostra ideologia. Questo significa che esprimiamo, con
questo, un certo insopprimibile razzismo verso coloro che vivono, appunto,
un‟altra cultura”.
Ubi maior minor cessat. D‟altra parte gli intellettuali influiscono sul
pensiero collettivo (o almeno lo credono loro), i critici tuttalpiù influiscono su
qualche biennale. Beninteso, intrigarsi in una dissertazione sulle differenze di
pensiero tra gli intellettuali di quarantanni fa e questi contemporanei non è
senz‟altro alla mia portata, se non altro per motivi anagrafici. Invece, da
popolano e populista quale sono, da frequentatore di bar periferici e
utilizzatore di luoghi comuni mi incuriosiscono molto di più le cose terra terra.
Anzi, dell‟intellighenzia, quella attuale, preferisco riderne della facciata, delle
apparenze e dei comportamenti omologati piuttosto che riflettere sul suo
pensiero. Che qui al bar poi non servirebbe affatto.
Oggi vedo l‟intellettuale un po' snob, un po' chic, un pò paternalista, un
po' narcisista. Dichiara di non avere la tv in casa ma farebbe l‟impossibile per
andarci come ospite, in tv. Nel parlare di notizie gossip (tanto per far vedere
che è alla mano) dichiara di averle apprese dal barbiere, in realtà è famelico
lettore di giornaletti scandalistici. Ama e riabilita il trash, quello che trentanni
fa derideva, oggi lo rivaluta. E' per forza opportunista.
Oggi vedo l‟intellettuale che a parole, ma senza l‟intento, si proclama
paladino del popolo pur evitando scrupolosamente di relazionare col popolo ed
evitando al figlio la carriera di operaio e tantomeno di sposare un‟operaia.
Fomenta al socialismo ideologico ma interloquisce solo con la casta di
appartenenza, meglio se cattedratici, e non certo col cassiere del
supermercato. Fa il rivoluzionario dal lunedì al venerdi per poi gustarsi un
sabato di shopping firmato. E‟ per forza ipocrita.
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Oggi vedo l‟intellettuale declamare la scuola pubblica pur avendo i
propri figli rigorosamente iscritti a scuole private. Parla bene della cultura
contadina, declamandola come matrice della società moderna, ma non
uscirebbe mai a cena con un contadino. E' per forza incoerente.
Oggi vedo l‟intellettuale, anche quello giovane, che parla e scrive
complicato, usa discorsi articolati e detesta l‟ironia, di autoironia poi nemmeno
l‟ombra. Confonde il semplice col semplicistico, l‟essenziale col banale, il
complicato col complesso, lo schematico col povero. Non vivendo per strada
non conosce affatto la saggezza del bar, preferendole quella delle aule
universitarie e dei salotti polverosi dove la realtà approda quasi sempre con
qualche anno di ritardo. E' per forza fuori tempo.
Oggi vedo l‟intellettuale buonista a prescindere. Per lo zingaro ubriaco
che investe e travolge un gruppo di ciclisti, ricerca la colpa nell‟emarginazione
sociale. Per lo stupratore di gruppo, nell‟educazione infantile. Per il pedofilo, in
un ormone impazzito. Per il rapinatore, nella mancata ripartizione della
ricchezza. E' per forza conformista.
Oggi vedo l‟intellettuale che mai guarda negli occhi il suo interlocutore e
quasi sempre ne storpia il nome o il cognome a voler dimostrare che non lo
tiene in alcun conto, che lo snobba apertamente. In realtà, sappiamo bene che
conosce per filo e per segno tutta la biografia dell‟interlocutore per la quale ne
è irrimediabilmente geloso e invidioso. E' per forza ridicolo.
Se incontrassi un intellettuale cosa potrei chiedergli ? Lo pregherei di
tornare qui con noi al bar, per riprendere il filo del discorso. E forse del
pensiero. L‟aperitivo lo offro io.
Mauro Andreini
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SGRUNT a cura di Marco Maria Sambo
Il Museo, il Paesaggio, Lucio Dalla
--- Il Museo di Arte e Archeologia di Camilo Rebelo e Tiago Pimentel nella
Valle del Côa, in Portogallo, dimostra come sia possibile fare ottima
architettura senza violentare un bellissimo paesaggio. Anzi il paesaggio diventa
un alleato sul quale appoggiarsi per creare fratture materiche che si aprono su
vedute mozzafiato che esaltano, e dunque migliorano, il paesaggio stesso e la
percezione, la sensazione, il sapore della natura.
Fate un salto anche voi in Portogallo, per qualche minuto appena. Ecco il
link su archdaily.com:
http://www.archdaily.com/52866/museum-of-art-and-archaeology-of-the-coavalley-camilo-rebelo/4_1100pxwide/
--- Musica della settimana: Lucio Dalla, Improvvisazione, 1988.
Il grande Lucio Dalla improvvisa con Gegé Telesforo a DOC, storica
trasmissione di Rai 2.
Ciao Lucio, ci mancherai molto.
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http://www.youtube.com/watch?v=x6dExttnq64
([email protected])
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SEGNALAZIONI
1° Edizione del concorso Linaria Tesi
Linaria è un‟organizzazione indipendente e non profit creata con l‟intento di
promuovere la diffusione della cultura del giardino, del paesaggio e
dell‟ambiente, fondando tutte le sue attività sul confronto e la partecipazione.
Per raggiungere questi obiettivi, Linaria promuove la prima edizione del premio
a cadenza biennale LINARIA TESI da assegnare a tesi inedite conseguite in
Italia presso una qualsiasi Università o Scuola italiana sui temi seguenti:
 ambiente, natura e biodiversità
 agricoltura e città
 ecologia e sostenibilità
 arte e architettura del paesaggio
Nello spirito di Linaria, questi argomenti non si devono intendere come
strettamente distinti ma correlati e correlabili al fine di cogliere il nesso
speciale che lega tra loro paesaggio e pensiero, giardino e arte, natura e
società per affermare l‟attualità del giardino e dell‟ambiente intesi come punti
di convergenza delle diverse forme culturali e sociali del nostro tempo.
Il paesaggio si presta infatti alla contaminazione di varie discipline come
l'antropologia, la sociologia, l'architettura, la filosofia e prende in
considerazione i tanti elementi, biofisici, antropici, culturali, sociali, percettivi,
economici, che ormai di diritto appartengono alla sua stessa nozione.
Lo scopo di LINARIA TESI è di richiamare l‟attenzione e la sensibilità verso
queste tematiche e incoraggiarne gli approfondimenti culturali e scientifici. E
così, incentivare il confronto tra le diverse Università e Scuole in Italia sulle
questioni ritenute centrali nei rapporti tra paesaggio, territorio e ambiente.
LINARIA TESI vuole dare spazio al lavoro e alle proposte di giovani studiosi e
ricercatori italiani sostenendo in modo attivo e qualificato la diffusione di libri
che esplorano le principali questioni ambientali.
Il premio sarà costituito, oltre al riconoscimento pubblico, dalla pubblicazione
della tesi selezionata nella collana di Linaria, con l‟obiettivo di contribuire a
raccontare nuovi sviluppi e nuove teorie e a costruire un dialogo, anch‟esso
come la natura, in dinamica continua.
I dettagli e il bando del concorso si trovano nella pagina web di Linaria.
Per ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]
Master InArch
-Master progettista esperto in tecnologie emergenti
dal 12 aprile 2012
Il Master è improntato alla ricerca e alla sperimentazione tecnologica,
mettendo a sistema, in un unico processo progettuale, la lettura di un contesto
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locale attraverso le più avanzate metodologie di mapping, l'elaborazione di una
proposta progettuale basata sull'esplorazione di geometrie complesse ed
emergenti, verificate attraverso momenti di fabbricazione digitale e sviluppate
attraverso processi di script (Rhinoceros+Grashopper+Galapagos+Python
etc.), la traduzione di questa geometria in un modello costruttivo interattivo
(Revit), e l'elaborazione di una strategia di comunicazione del progetto
attraverso immagini, video e piattaforme web (3D Studio Max+Vray, Adobe
Premiere, After Effects).
http://www.inarch.it/default.aspx?pag=0.6.3&lang=it
-Master progettista di architetture sostenibili
dal 21 maggio 2012
A partire dai concetti di ecologia ed ecosistema, sino ad arrivare ai software
per l‟analisi termo-fluidodinamica degli ambienti, alle logiche di progettazione
di impianti ad energia rinnovabile e di impianti per la gestione sostenibile delle
acque, il master propone un approccio integrato alla progettazione nel quadro
di una più generale attenzione per la qualità architettonica, per le esigenze
degli abitanti e l'insieme del contesto.
http://www.inarch.it/default.aspx?pag=0.1.1&lang=it&NewsId=232
Concorso Fotografico "Contrasti"
Art Director Moreno Maggi Photographer
Lo Studio Moreno Maggi Photographer è lieto di presentare il Concorso
Fotografico "Contrasti" promosso dalla Società Bellucci Electronics in
collaborazione con Samsung e rivolto ai giovani talenti della fotografia. Il tema
selezionato dalla Direzione Artistica vuole essere un'occasione per sottolineare
con l'immagine suggestioni legate a contrasti di luci ed ombre, di colori, di
oggetti in contrapposizione, di temi provocatoriamente a confronto. Il primo e
il secondo classificato riceverranno in premio una Fotocamera Samsung.
Tutte le info, i dettagli e il regolamento sono scaricabili dal sito
www.bellucciforyoungtalents.it.
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CONTRO-ARCHITETTURA di Massimo Locci
L'Aquila da tre anni attende…
L'Aquila da tre anni attende che parta concretamente la ricostruzione; ciò
significa restauro dei Monumenti, recupero/consolidamento edilizio ma anche
riconversione urbana senza timori reverenziali per l'antico. Finita la fase della
prima emergenza gli architetti e la parte più avveduta della cittadinanza
chiedono di poter realizzare una consapevole ricostruzione e un organico
sviluppo del proprio territorio, con soluzioni innovative in termini
architettonico-funzionali e tecnologici, in particolare per il contenimento
energetico. Nella ricostruzione si devono superare le riproposizioni acritiche
dell'esistente (Dove era/Come era), segnatamente la tradizionale
monofunzione residenziale. In particolare nel Centro Storico è indispensabile
fare una riflessione 'laica' per le parti di patrimonio totalmente distrutte o
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fortemente compromesse. In questi contesti appare opportuno ipotizzare
anche nuove architetture per attività polifunzionali, ovviamente compatibili con
la struttura architettonica antica e con la necessità di non stravolgere la realtà
del sito. Si può ipotizzare di generare nuove polarità urbane e attrezzature di
servizio, integrando le aree direzionali e commerciali, ove necessario, con le
aree verdi e per lo sport, potenziando le aree pedonali e creando una
opportuna separazione dai flussi veicolari e di parcheggio.
Un primo ambito d‟intervento pubblico, che s'innesta nel tessuto storico, è il
Parco Urbano nella ex-Piazza d'Armi per il quale, finalmente, è stato bandito un
concorso di progettazione (ai sensi del D.Lgs. 163/2006): il primo
internazionale e su un'area vasta. Le proposte dovranno inserirsi nei tracciati
esistenti e in rapporto con l'importante contesto antropologico-paesaggistico,
quindi rapportarsi consapevolmente con l‟identità del luogo contemperando
livelli di complessità architettonica e di flessibilità urbana. Il progetto deve
prevedere, tra gli altri, la realizzazione di un‟area destinata a piazza, di un
teatro, di un parcheggio e l‟integrazione dell‟intera superficie con le aree gioco
e a verde. L'insieme dovrà tendere alla ottimizzazione della sostenibilità
energetica e alla riduzione dell‟impatto ambientale.
Bandito dal Comune dell‟Aquila, Assessorato alla Ricostruzione, il concorso
“Parco urbano di Piazza d‟Armi”, prevedendo la riqualificazione urbanistica e la
valorizzazione di un'importante area all‟ingresso della città, potrà dare il
segnale di un cambiamento di strategia in atto e di un'adesione ai valori
complessi e stratificati della contemporaneità. Si spera che la commissione
giudicatrice sia in linea con questi presupposti.
Con l'iniziativa l‟Amministrazione comunale, non a caso affiancata dal CNA,
dall‟Ordine degli Architetti dell‟Aquila e dall‟Union International des Architects,
riconosce la procedura concorsuale come "modello esemplificativo di
procedure virtuose per l‟affidamento di incarichi professionali, ritenendo
l‟evento del concorso un‟ importante occasione per l‟affermazione di valori
culturali ed etici legati alla promozione dell‟architettura italiana quale garanzia
di qualità della ricostruzione di una città così duramente colpita dagli eventi
sismici dell‟aprile 2009". Hanno contribuito Inarcassa, Ance e Confcommercio
oltre che, in rappresentanza dei cittadini, il Tavolo di Piazza D‟Armi.
[email protected]
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LETTERE
Lettere spedite a: [email protected]
Pritzker a Wang Shu
Oggi il Corriere della sera riportava questa notizia:
“La Cina del futuro ha un architetto all'antica. Il premio Pritzker, che equivale a
un Nobel per l'architettura, a Wang Shu. Non era mai successo"
Non pensa che potrebbero essere utile un commento a questa notizia ed una
panoramica sull'architettura dei paesi emergenti, almeno quelli del bric
(Brasile, India, Cina)? Cordiali saluti .
Valerio Martella
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Si, certo. Ci proveremo… (LPP)
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ALLEGATI
Bando del secondo corso di scrittura della Scuola di Critica AIAC
Sono aperte le iscrizioni al
SECONDO CORSO DI SCRITTURA DELLA
SCUOLA DI CRITICA AIAC
a cura di Luigi Prestinenza Puglisi
Associazione Italiana di Architettura e Critica_presS/Tfactory
ROMA 12 APRILE – 25 MAGGIO 2012
Costo: 240 euro + 50 euro di iscrizione all‟associazione AIAC
Obiettivo
Lettura critica delle opere di architettura: il corso fornirà gli strumenti per
leggerle e per raccontarle in forma di articoli giornalistici o di testi critici.
Il tema sarà affrontato attraverso la lettura disciplinare, utilizzando il
contributo di critici e storici di architettura e di progettisti impegnati nel
dibattito teorico, e con il contributo di studiosi e protagonisti di altre discipline
quali la filosofia, la musica, il teatro, l'arte, la fotografia e la letteratura.
A chi è rivolto
-Agli architetti e agli studenti di architettura degli ultimi anni che vogliono
imparare a leggere criticamente gli edifici
-A coloro che vogliono migliorare la loro abilità di scrittura sui temi
d‟architettura
-A coloro che hanno frequentato il primo corso di scrittura critica e vogliono
approfondire
-A coloro che si vogliono impegnare nella critica, nel giornalismo e nella
comunicazione di architettura attraverso blog o internet
Organizzazione
Sono previsti sette seminari, ciascuno della durata di due pomeriggi, il giovedì
e il venerdì, per un totale complessivo di 42 ore.
Ogni seminario è diviso in due moduli: uno teorico e l‟altro pratico.
Il modulo teorico (Modulo A), che si svolge il giovedì, consta di una lezione di
analisi dell‟opera di architettura e di lezioni di confronto multidisciplinare.
Nella lezione di analisi si imparerà a leggere un edificio con il supporto di
elaborati tecnici, immagini fotografiche o riprese video.
Le lezioni di confronto multidisciplinare saranno tenute da personalità del
campo della storia e della critica nelle diverse discipline: dall‟arte alla
letteratura, dalla musica alla fotografia, dal teatro all‟architettura.
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Il modulo pratico (Modulo B), che si svolge il venerdì, è dedicato alle
esercitazioni. Agli studenti sarà presentata un‟opera da analizzare e poi
commentare attraverso un testo scritto, discusso in classe con i docenti.
Orari
Gli incontri si svolgono due giorni a settimana (modulo A il giovedì e modulo B
il venerdì) dal 12 aprile al 25 maggio 2012 e seguono il seguente orario: 18:00
- 21:00.
Calendario:
- Primo Seminario
Modulo A: 12 aprile ore 18:00 - 21:00
Modulo B: 13 aprile ore 18:00 - 21:00
- Secondo Seminario
Modulo A: 19 aprile ore 18:00 - 21:00
Modulo B: 20 aprile ore 18:00 - 21:00
- Terzo Seminario
Modulo A: 26 aprile ore 18:00 - 21:00
Modulo B: 27 aprile ore 18:00 - 21:00
- Quarto Seminario
Modulo A: 3 maggio ore 18:00 - 21:00
Modulo B: 4 maggio ore 18:00 - 21:00
- Quinto Seminario
Modulo A: 10 maggio ore 18:00 - 21:00
Modulo B: 11 maggio ore 18:00 - 21:00
- Sesto Seminario
Modulo A: 17 maggio ore 18:00 - 21:00
Modulo B: 18 maggio ore 18:00 - 21:00
- Settimo Seminario
Modulo A: 24 maggio ore 18:00 - 21:00
Modulo B: 25 maggio ore 18:00 - 21:00
Conferenze di approfondimento
FOTOGRAFIA: Nancy Goldring - MUSICA: Carlo Boccadoro - ARTE: Antonella
Greco - FILOSOFIA: Marco Filoni - LETTERATURA: Matteo Nucci - TEATRO:
Renato Nicolini - ARCHITETTURA: Hans Ibelings - Labics
Conferenze aperte al pubblico
E‟ in programma l‟organizzazione di conferenze aggiuntive al calendario
previsto, tenute da personalità del mondo della storia e della critica. Le date
saranno comunicate successivamente. Le conferenze saranno aperte al
pubblico.
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Luogo di svolgimento del corso
Roma
Via Pietro da Cortona 1
Requisiti di iscrizione
L‟iscrizione è aperta a tutti coloro interessati ad acquisire le tecniche
fondamentali della scrittura critica. Il corso è a numero chiuso, per iscriversi è
necessario inviare una mail con i propri dati anagrafici e con il proprio CV di
massimo 2 cartelle all‟ indirizzo [email protected]
Una volta raggiunto il numero minimo di 8 partecipanti verrà comunicata ad
ogni richiedente la modalità di versamento della quota di iscrizione al corso e
la scadenza entro cui provvedere a farlo. Solo dopo aver effettuato il
pagamento ci si potrà ritenere iscritti a tutti gli effetti. Il corso verrà attivato
soltanto al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.
Strumentazione tecnica necessaria
Ogni partecipante dovrà portare durante le lezioni un Pc portatile su cui è
installato un qualsiasi programma di elaborazione testi compatibile con Word.
Frequenza
La frequenza è obbligatoria, sono ammesse al massimo due assenze, oltre le
quali non si provvederà al rilascio dell‟attestato di frequenza.
Costo
Il costo del corso a partecipante è di 240+50 Euro per la quota annuale di
iscrizione all‟AIAC_Associazione Italiana Architettura e Critica.
Nel costo è compreso:
La partecipazione ai sette seminari per un totale di 42 ore e alle conferenze
organizzate contestualmente.
Nel costo non è compreso:
Tutto ciò che non è espressamente indicato nella voce “nel costo è compreso”.
Iscrizione
L‟iscrizione avviene in due fasi:
Nella prima fase si richiede una pre-iscrizione via mail entro il 20.03.2012,
mandando in allegato il proprio CV di massimo 2 cartelle all‟ indirizzo
[email protected] . La pre-iscrizione non è vincolante ai fini
dell‟iscrizione, ma permette di rimanere aggiornati sul programma e di avere
priorità al momento dell‟iscrizione.
Nella seconda fase, a seguito di una mail di conferma da parte dello staff
organizzativo, si dovrà provvedere all‟iscrizione definitiva tramite il pagamento
della quota di iscrizione (240 Euro) più la quota annuale di iscrizione
all‟Associazione Italiana Architettura e Critica (50 Euro) entro e non oltre il
27.03.2012. A conferma dell‟avvenuto pagamento, e quindi dell‟iscrizione al
corso, deve essere inviato entro e non oltre il 27.03.2012, esclusivamente via
e-mail, una copia del bonifico all‟indirizzo [email protected].
L‟AIAC si riserva il diritto insindacabile di rifiutare le iscrizioni.
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Lezioni via streaming
Sarà possibile seguire via streaming il Corso di Scrittura 2012. La procedura
per iscriversi è la stessa: inviare una mail all‟indirizzo
[email protected] entro il 20.03.2012 specificando l‟interesse a
seguire le lezioni via streaming. A seguito di una mail di conferma da parte
dell‟organizzazione e dell‟avvenuto pagamento ci si potrà ritenere iscritti.
Il costo previsto, solo per gli iscritti che seguiranno il corso via web, è di
120+50 euro di iscrizione all‟associazione AIAC. Questo garantisce di poter
seguire le lezioni come solo uditore. Agli interessati, a seguito del versamento,
verranno mandate tutte le info per accedere all‟area riservata e visualizzare il
video.
Inoltre, per chi avesse problemi di orario, e non potrà seguire lo
streaming in tempo reale, il video sarà disponibile anche dopo le lezioni (che si
tengono da calendario sempre dalle 18:00 alle 21:00), con modalità che
saranno illustrate a chi ne farà richiesta.
Pagamento
Il pagamento è da effettuarsi tramite bonifico bancario a:
Associazione Italiana di Architettura e Critica
Nome banca: Unicredit Banca di Roma
Agenzia: 02368 Dessì
Iban: IT 98 O 02008 05284 000401321326
Causale: Corso di scrittura 2012 e iscrizione AIAC
Diritto di rimborso
E‟ possibile recedere l‟iscrizione al corso di scrittura critica dandone apposita
comunicazione via mail all‟indirizzo [email protected] prima del
02.04.2012 (incluso). In tal caso verrà rimborsata all‟iscritto la quota
d‟iscrizione pagata fatta salva una quota di 50 euro + 50 euro della quota
annuale di iscrizione all‟Associazione Italiana Architettura e Critica.
Nel caso di recesso comunicato dopo il 02.04.2012 o durante il corso stesso, il
partecipante non avrà diritto ad alcun rimborso.
Attestato
Al termine del corso, a ogni iscritto con meno di due assenze, verrà rilasciato
attestato di partecipazione.
Responsabilità
L‟organizzazione non è responsabile per eventuali furti, smarrimenti, danni e
incidenti che potranno accadere durante lo svolgimento del corso di scrittura
critica.
Trattamento dei dati personali
L‟organizzazione garantisce la tutela dei dati personali ai sensi del D.Lgs.n.
196/03.
N.B: Il programma, i relatori e le date del corso possono subire modifiche per
esigenze logistiche e di calendario.
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Organizzazione
Direttore Scientifico: Luigi Prestinenza Puglisi
Coordinatrici: Maria Clara Ghia, Zaira Magliozzi, Giulia Mura
Responsabile: Anna Baldini
Per info:
www.presstletter.com
[email protected]
392 3294039
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presS/Tletter
Lettera con notizie e eventi di architettura, cultura, arte, design. Ai sensi della Legge
675/1996, in relazione al D.Lgs 196/2003 La informiamo che il Suo indirizzo e-mail è stato
reperito attraverso fonti di pubblico dominio o attraverso e-mail o adesioni da noi ricevute. Si
informa inoltre che tali dati sono usati esclusivamente per l‟invio della presS/Tletter e di
presS/Tmagazine. Per avere ulteriori informazioni sui suoi dati, che di regola si limitano al solo
indirizzo di e-mail può contattare il responsabile, Luigi Prestinenza Puglisi, all‟indirizzo
[email protected]. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta (Privacy
L.75/96).
E' gradito ricevere notizie, le quali, dovranno essere comunicate via mail all‟indirizzo
[email protected] con almeno una settimana di anticipo e, comunque, entro il giovedì
che precede l‟evento, con brevi comunicati stampa, di regola non superiori alle cinque righe. In
questi dovrà essere chiaro giorno e luogo dell'evento, titolo, partecipanti, telefono, mail, sito
web per approfondimenti. Le notizie, a giudizio insindacabile della redazione, sono divulgate
quando se ne intravede un potenziale interesse. E' però cura di chi riceve la lettera verificarne
attendibilità e esattezza. Pertanto esplicitamente si declina ogni responsabilità in proposito. La
redazione si riserva il diritto di sintetizzare le lettere e gli interventi da pubblicare. Il materiale
mandato in redazione, che è anche il luogo dove sono custoditi i dati, viale Mazzini 25, Roma,
non verrà restituito.
In redazione: LPP, Edoardo Alamaro, Anna Baldini, Furio Barzon, Diego Barbarelli, Claudio
Betti, Valentina Buzzone, Diego Caramma, Francesca Capobianco, Luigi Catenacci, Marcello del
Campo, Rossella de Rita, Arcangelo di Cesare, Marco Ermentini, Francesca Ferlicca, Claudia
Ferrauto, Elisabetta Fragalà, Diego Lama, Nicolò Lewanski, Salvator-John Liotta, Massimo
Locci, Zaira Magliozzi, Antonella Marino, Mario Miccio, Giulia Mura, Santi Musmeci, Renato
Nicolini, Ilenia Pizzico, Filippo Puleo, Marco Maria Sambo, Benedetta Stoppioni, Diego Terna,
Graziella Trovato, Antonio Tursi, Monica Zerboni.
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