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ANNO VI - NUMERO 290 - 3 MARZO 2012 - EURO 1,50 di Massafra LaVoce SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA Iniziati i lavori in via la rotonda Arrivano le rotatorie Ottantesimo genetliaco di Mons. Prof. Cosimo D. Fonseca Lettera dei consiglieri comunali Laghezza, Maraglino, Convertino e Pizzarelli “LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO” CHIEDE (FORSE) UNA VERIFICA POLITICA? Per informazioni: Via Lattea s.r.l. - Massafra tel. 099.880.55.88 - cell. 335.610.79.25 4 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 L’editoriale Giovanni MATICHECCHIA Arrivano le rotatorie Sono cominciati i lavori per la realizzazione della rotatoria di via La Rotonda, all’incrocio con la statale Appia. Con apposito comunicato stampa l’amministrazione comunale segnala la rivoluzione nella circolazione connessa a tale evento. La viabilità sarà così disciplinata: a) Il traffico veicolare verso Via La Rotonda con direzione Nord/ Sud per Taranto e Bari sarà deviato su Via Taranto e/o Corso Regina Margherita; b) Il traffico veicolare con direzione Ovest/ Est verso Via Laliscia sarà deviato su Via dei Funari e Via delle Concerie. La modifica al traffico, che si protrarrà presumibilmente per trenta giorni, si è resa necessaria per salvaguardare sicurezza e libera circolazione stradale. Dobbiamo solo augurarci che questo marasma annunciato, 30 giorni la previsione, serva a qualcosa. Si, certo, ci sono ancora quattro rotatorie da realizzare e quindi è intempestivo formulare ipotesi e supposizioni. Lasciamo che i lavori procedano. Intanto va detto che, comunque vada a finire, l’amministrazione ha dimostrato impegno. Ha dimostrato volontà. Solo chi non fa nulla è indenne da errori. Certo un po’ di logica ci aiuterebbe a farne meno. Nelle ore di più intenso traffico sulla statale, il “tappo” è costituito dal semaforo per Chiatona. Si forma una coda che raggiunge il lavaggio selfservice, e qualche volta anche oltre. Ora se il semaforo rimane al suo posto, intoccato, se ne possono fare dieci rotatorie fino a Taranto. Il traffico sarà sempre a passo di lumaca, a ritmo del verde semaforico. Perché si tratta di capire che le rotatorie sono fatte per scongiurare incidenti agli incroci, non per snellire il traffico. Proprio la rotatoria di via La Rotonda non sarà di facile scorrimento perché su quella rotatoria durante la buona stagione si immettono, con i lavoratori della zona industriale, anche coloro che giungono dalle spiagge. Insomma le rotatorie potrebbero essere una inutile spesa. Ma allora dobbiamo proprio Pronto, la Voce? Segnala alla Redazione i problemi della tua città. Chiama allo 099.880.57.61 Oppure allo 334.675.31.02 Info e contributi giornalistici: [email protected] www.lavoce.massafra.it La Voce di Massafra n. 290 del 3 marzo 2012 Chiuso in Redazione alle ore 23,00 di giovedì 1 marzo 2012 Gli articoli pervenuti e non pubblicati verranno editati sui prossimi numeri. SEDE E DIREZIONE GENERALE : Via Mazzini, 65/A 74016 Massafra (TA) - Tel. 099.880.48.40 Filiale di Sede: Via Mazzini, 65/A - Tel. 099.880.50.55 Fax 099.880.65.38 Agenzia 1: Via del Santuario, 54 - Tel. Fax 099.880.16.07 Filiale: Viale Stazione, 3 - 74019 Palagiano (TA) Tel. Fax 099.888.56.50 www.bccmassafra.it la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 5 rassegnarci agli improperi degli automobilisti incolonnati sotto il sole? Noi crediamo di no se solo si avesse voglia di adottare un minuscolo accorgimento. Una vistosa segnaletica che consiglia, con macroscopica indicazione dei tempi, per raggiungere Taranto, la percorrenza del raccordo tra la statale e la litoranea ionica che si imbocca con direzione Palagiano. Una siffatta segnalazione potrebbe forse essere sufficiente a dirottare parte di quel traffico che intende con celerità raggiungere Taranto senza la trappola dell’Appia nel tratto comunale di Massafra. Se il traffico venisse alleggerito dei mezzi pesanti in direzione Bari/Taranto, si potrebbe anche pensare ad una corsia centrale ridotta per le sole auto di piccola cilindrata in direzione Taranto/Bari. ISTITUTO DI BELLEZZA A SERVIZIO TOTALE Grazia Ciaurro Via Parini, 1 - Massafra - tel. 099.880.29.88 79 Via Pisanelli, 11 - Massafra Per prenotazioni: tel. 099.880.47.25 - cell. 333.181.79.35 www.osteriailpontevecchio.com Aziende sostengono l’informazione indipendente locale Sottoscrivi il tuo abbonamento in qualità di azienda/ ente sostenitore. La tua impresa verrà inclusa nell’elenco di tutte le società che sostengono la testata giornalistica, stampato su tutti i numeri editi. Pubblicità e investimento in cultura. Per la crescita e la diffusione di notizie nella Tebaide d’Italia. Per attivare l’abbonamento sostenitore richiedi il modulo di sottoscrizione direttamente all’editore Antonio Dellisanti. Contattalo ai numeri 099.880.57.61 oppure 334.675.31.02. Incontra l’editore presso la Redazione del giornale “La Voce” in corso Regina Margherita, 4 – Massafra, dalle 9,00 alle 12,45 e dalle 17,00 alle 20,00. 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In particolare salta fuori una nota protocollata a marzo 2010 dal Comune di Massafra, con cui alcuni cittadini avevano segnalato l’esistenza di ingombranti barriere architettoniche; la missiva non riceve riscontro alcuno. Sulla base di quella nota, nel Palazzo della Cultura a Gennaio scorso si organizza una riunione aperta a chiunque avesse voluto parteciparvi, con la presenza dell’Assessore Antonio Cerbino, che nella scorsa giunta aveva, tra le altre, la delega ai servizi sociali. L’Assessore prende atto di quanto lamentato e della necessità di intervenire affinché quanto meno si adottino iniziative per offrire risposte in merito alla delicata questione, e si riserva, dopo le dovute indagini, di dire la sua. Siamo ancora in attesa di sapere come la pensa e come intende affrontare il tema. Nello stesso mese riusciamo ad avere un incontro con l’Assessore attuale ai servizi sociali, ovvero Giuseppe Marraffa, che da subito si mostra attento e, convocato seduta stante l’Architetto Natile dell’Ufficio Tecnico Comunale, assume, su nostra indicazione, due impegni: 1) fare subito quel poco che le scarse risorse finanziarie consentono di fare per eliminare quelle barriere facilmente eliminabili; 2) impegnare i tecnici interni o esterni all’Amministrazione per redigere, dopo le dovute indagini sul territorio, un piano che indichi quali siano le barriere architettoniche presenti presso uffici e luoghi aperti al pubblico e gli interventi necessitati (si prenda in considerazione ad esempio l’impossibilità di accedere alla biblioteca comunale). Si fissa al 28 febbraio scorso un successivo incontro per verificare lo stato dell’arte. Il risultato, oggi 29 febbraio, è il seguente: l’Architetto Natile, assente l’Assessore Marraffa, ci dice che non ci sono le risorse finanziarie per adempiere agli impegni presi. Questi i fatti, narrati come se fosse arida cronaca solo per lasciare intendere bene l’accaduto. E’ nostra intenzione, a questo punto, sollevare il problema presso l’opinione pubblica e nei luoghi della politica locale, in primis presso il Consiglio Comunale, certi come siamo della sensibilità del Sindaco, del Presidente del Consiglio comunale, e dell’interesse dei partiti presenti al suo interno. Così come è nostra intenzione andare a leggere tra le pieghe del bilancio e dei documenti contabili del Comune, per verificare se per caso non vi siano risorse che, invece di essere utilizzate per iniziative meno importanti di quella della quale stiamo parlando, possano essere destinate all’adempimento dei due impegni inizialmente assunti dall’Assessore Marraffa. Ricordiamo a noi stessi che si tratta di impegni assunti non a titolo personale o per tenere buoni coloro i quali hanno sollevato il problema, ma codificati in leggi che obbligano gli Enti locali ad attivarsi per abbattere le barriere architettoniche. Si tratta di dare risposte a chi vive sulla propria carne gravi difficoltà, e siamo certi che l’attuale Amministrazione e la politica locale in generale sapranno dimostrare con i fatti quanto sia alto il senso civico all’interno della nostra Città. Il fine è sempre lo stesso: far sì che a Massafra tutti possano vivere dignitosamente la propria esistenza. la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 7 Quale Cultura? L’editoriale del 18 febbraio ha suscitato vivo interesse nei nostri lettori. Franco Silvestri e Luigi Convertino , due tra i più attenti attori della vita culturale di questa città ci hanno offerto il loro punto di vista. Appare ancora negli atteggiamenti mentali, nella scrittura di chi interviene sull’argomento CULTURA, nelle spiegazioni verbali dei più, il luogo comune di identificare un modello unico. Una Cultura comunque di pochi. Come per inglobare in un prototipo di contenitore quelle componenti che catalogano la bellezza e i “valori” attraverso l’estetica nell’ambiente, nell’arte (musica, pittura, scultura, poesia ecc.). C’è però un altro modo di intendere Cultura, quello di definirla un “ecosistema” prodotto e visibile. Avremo ad esempio un popolo “primitivo “ che esprimerà la sua Cultura nella sommatoria di espressioni individuali e collettive quando caccia, quando “costruisce”, quando e come ama, quando si accompagna alla morte, quando si rapporta con il cielo, la terra, le acque, gli animali. In ogni latitudine e longitudine (riferendoci a quanto produce una Comunità in usi e costumi) si memorizzano gusti estetici, sapori, vestiario e strumenti ergonomici selezionati dai propri coabitanti. In ogni luogo prevale poi un gruppo dirigente che condiziona le scelte e chi propone le variazioni. Se ci fermassimo a considerare questo aspetto del tema dibattuto, più scientifico per cosi dire, non ci azzarderemmo ad accostare accanto al nostro sostantivo l’aggettivo bello, brutto, buono, cattivo. La Cultura in qualsiasi posto è quanto vediamo, ascoltiamo, assaporiamo, ammiriamo, amministriamo. Chi lo dice che la Cultura Occidentale (degli uomini bianchi) è la migliore? Migliore di che ? Di chi? Perché ? Se dovessimo riflettere cosa ha prodotto la spasmodica ricerca di energia nel secolo scorso, quali conseguenze ha lasciato il “monopolio” del petrolio (guerre, desertificazione, inquinamento), sicuramente finiremmo col ricrederci sul termine stesso di Civiltà. Quale popolazione è più Civile? Quella che non conosce e non esercita la guerra per “espandersi” ma mima la propria aggressività in riti propiziatori o è Civile la Nazione ultratecnologica che esporta la democrazia con le armi imponendo, per secondi fini, un modello basato sul profitto di pochi? Ancora. Che differenza c’è tra il modello di bellezza femminile identificato (popolo degli Ottentotti) nel corpo femminile più grosso del Villaggio ed il modello di bellezza occidentale imposto con le modelle anoressiche? Come vediamo ogni uomo/donna è/ha quello che si è sedimentato nella vita di un Popolo. Sono dunque le prospettive ed il futuro che si possono ipotecare e disegnare, non il presente. Massafra, come tutti i paesi della Provincia e del Sud, ha selezionato una classe dirigente (complice la gerarchia ecclesiastica e l’imprenditoria d’assalto) e di conseguenza una Cultura a .…misura che offre premi e stabilisce punizioni ai propri coabitanti, secondo le proprie utilità. Il che significa che non c’è spazio per la diversità, per il confronto, per l’innovazione. Persino chi dice di essere interprete della Sinistra politica si sente “costretto” ad accordarsi con una nomenclatura presuntuosa ma consolidata, seguendo un metodo di governo e di alleanze paritetico. Così gli intellettuali di regime di qualsiasi area partitica cercano di galleggiare “vendendosi” come qualsiasi cittadino che ha bisogno di sopravvivere. La proposizione di progetti lungimiranti, originali, legati al territorio, all’economia e dunque ad una Cultura propedeutica e di supporto allo sviluppo viene considerata una cosa inutile. Questa nostra classe “dirigente” degli ultimi cinquanta anni ha fatto quanto sapeva e voleva fare. Mettiamola così! Forse non era pronta a capire cosa significa “tutela del bene Comune” e Partecipazione. Solo quando, a parer nostro, sarà possibile approntare un unico Progetto economico, sociale, interculturale al di fuori dei programmi elettorali ed affidarlo per la esecuzione a cittadini svincolati da interessi di bottega, Massafra (o altra località controllata dai “poteri forti”) esporrà le proprie peculiarità e sarà riconoscibile da ……. lontano. Ora teniamoci stretti i maghi specialisti della nostra città e care le dieci associazioni che fanno capo all’assessore, le altre dieci che fanno capo all’altro assessore, le dieci che fanno capo alle banche, le altre dieci dei padroni delle ferriere, le dieci in cerca di ….fortuna, ma anche i cani sciolti innocui. Per il poi aspettiamo una presa di coscienza corale e meno provincialismo. Dovrebbe bastare per vivere tutti … felici e contenti. Francesco Silvestri 8 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 Conosco un Matichecchia che non è Giovanni, ma Guglielmo, al quale piaceva guardare in prospettiva, prevedere le situazioni possibili e alternative alle difficoltà del presente, studiare la composizione delle forze sociali presenti e schierate nel contesto delle comunità, per definire poi gli obiettivi da perseguire in una strategia programmata e mai improvvisata. Debbo dire che Giovanni però non è da meno; non si spaventa di fronte alle problematiche complesse, affronta situazioni contraddittorie, denuncia assurdità inspiegabili e inaccettabili. Come lo scippo dell’Ospedale civile. Discute, scrive, attacca, vuole uscire dalla strettoia dialettica per guadagnare certezze, per disegnare nuovi scenari, non gli piace il presente, si prefigura il futuro. Forse questo è RIGENERAZIONE TONER A PARTIRE DA 20 EURO! School & Office di Pagliara Andrea Via Foscolo, 7 - Massafra - tel. fax 099.880.75.10 il modo migliore di vivere la realtà che secondo una vecchia filosofia, non è statica, ma è sempre un fieri. Non è possibile bagnarsi due volte nella stessa acqua di un fiume. Alla luce di questa premessa, parliamo di cosa è o sarà la cultura. Se fare cultura significa costruire una visione antropologica, analizzare l’uomo e il suo destino, ricercare certezze che la ragione non darà mai o scoprire il mistero dell’assurdo che sconvolge terribilmente la vita, la discussione sarà lunga quanto lunga sarà la storia umana. Leggo sul numero n. 288 de La Voce la tua analisi delle culture che a tuo avviso emergono nel nostro tessuto urbano. In verità lo fai da tempo ed io apprezzo la tua voglia di rompere vecchi schemi e di ragionare guardando in prospettiva. Leghi le diverse forme di espressione culturale alle attività delle associazioni locali, prendi atto di una preoccupante dispersione di energie che invece andrebbero aggregate in un progetto comune e inclusivo degli immigrati presenti nella nostra città; concludi dicendo che siamo in mezzo al guado. E dal guado a tuo avviso si esce se riusciamo a fare sintesi della varietà delle offerte culturali; occorrono, sempre a tuo parere, intese tra le associazioni; indichi i possibili siti, Gesù Bambino o il Palazzo della cultura, per trovare una linea comune, proponi anche un modello, l’Oratorio. Permettimi qualche riflessione. Hai sollevato un tema che, se approfondito, potrà risultare più utile di quanto possiamo ora immaginare. Le associazioni, quelle serie e sono la maggior parte, nascono per fini specifici e debbono tutelare la loro specificità, possono trovare intese sul piano operativo per evitare sovrapposizioni di iniziative, possono collaborare in qualche progetto, come d’altra parte accade già, ma non possono contraddire le ragioni specifiche della loro mission. Non possiamo chiedere alle associazioni di offrirci l’identità culturale della comunità, che a mio modesto avviso è problema molto complesso e non circoscritto all’interno delle mura municipali. Dal guado, se facciamo riferimento al particolarismo delle associazioni, non usciremo mai, ma se il problema che poni, lo impostiamo diversamente, allora ci troveremo in un tunnel e da un tunnel si può uscire, per infilare magari un altro tunnel. Da un problema all’altro successivo. Ho avuto nell’Università due maestri terribilmente laici, Ugo Spirito e Guido Calogero, che teorizzavamo il problematicismo: nessuna certezza, la vita come perenne ricerca. Socrate costituiva il modello dell’umanità. Proviamo a disegnare con uno sforzo leale e collettivo l’identità della nostra cittadina, partendo dalla presenza di quel mostro che è sotto i nostri occhi, da quell’immenso stabilimento che sorge a pochi chilometri da noi. Massafra è inserita in un’area metropolitana; le sorti dell’economia nostra si giocano con le sorti della città di Taranto, sono legate agli esiti della portualità, alla difesa del sistema industriale che rappresenta oggi il motore essenziale dell’economia la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 del territorio ionico. Certamente le aspirazioni ambientalistiche per la ecosostenibilità del sistema sono legittime, ma debbono trovare soluzione nell’ambito di una visione chiara senza ambiguità del nostro futuro. Non possiamo vivacchiare sul si o sul no al siderurgico. Occorre stabilire punti di partenza certi. Si al siderurgico, ma con la garanzia per lo sviluppo dell’indotto, per il porto, per l’ambiente. Su questa base potremo costruire un grande progetto con tutte le implicazioni di un sistema produttivo che non può essere monodirezionale, ma deve lasciare spazi all’agricoltura e al turismo che nel nostro territorio ancora possono dire qualche parola. In questa ottica la identificazione culturale della comunità travalica le associazioni massafresi; c’è invece un ruolo che deve essere assolto dalla Università e dalle Istituzioni, Comuni e Regione. La Università tarentina non può solo fabbricare diplomi, ma deve sostenere la ricerca , suggerire ed orientare le scelte. Gli enti locali devono uscire da una permanente ed infruttuosa situazione di stallo polemico per sposare le esigenze reali della comunità civica. Identità culturale significa sapere in quale direzione va orientato lo sviluppo e chi deve decidere la direzione da prendere? E qui si pone una domanda: dove è la classe politica ionica in grado di assolvere a questo compito? Ti ricordi la vertenza Taranto degli anni ’70 ? C’era dibattito, partecipazione, anche se scarsi furono i risultati. Siamo un territorio debole per leadership culturale e politica. Per partire occorre svegliare troppa gente. E’ un compito immane. Forse qualche altro si potrà inserire in questo nostro confronto; ma tutto rimarrà lì come un discorso tra amici al tavolino del bar. Le associazioni e la dispersione della cultura? Per ora accontentiamoci di quello che fanno, anche perché non è da buttare via; le potremmo coinvolgere, se fossimo capaci di accendere un grande fuoco meridionalistico, come dice Lino Patruno. Perché in fondo di questo si tratta: c’è sul tappeto ancora una questione meridionale non risolta in 150 anni di storia unitaria. Ti ho scritto senza spirito polemico con tanta voglia di impegnarmi e di collaborare per qualcosa di veramente innovativo. Se si potesse svegliare questa terra che una volta era la Magna Grecia. Luigi Convertino La Voce di Massafra Settimanale di politica, cronaca, sport e cultura della Tebaide d’Italia Direttore onorario: Paolo Catucci Direttore responsabile: Nino Bellinvia Vice direttore: Giovanni Matichecchia Redattore: Antonio Dellisanti In redazione: Anita Martucci Coordinatore di redazione: Antonio Dellisanti Reg. Trib. Taranto n. 408/06 del 24/03/2006 Registro Operatori della Comunicazione: R.O.C. n.18242 Antonio Dellisanti Editore s.r.l. Sede legale e redazione: C.so R. Margherita, 4 74016 Massafra (TA) - Tel/fax 099.880.57.61 e-mail: [email protected] Copia arretrata Euro 2,00 Stampato da: Grafiche SEMA - Massafra Abbonamenti (annuale): euro 60,00 - Massafra/ edicole; euro 140,00 - Italia/Poste; euro 30,00 - online pdf; aziende sostenitrici: euro 121,00 /edicole Costo pubblicità: euro 75,00 (formato pagina a colori); euro 40,00 (metà pagina a colori) Per info: 334.675.31.02 Gli articoli inviati e pubblicati, salvo accordo scritto fra l’Editore e gli autori, s’intendono ceduti a titolo gratuito. Scritti, disegni e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non verranno pubblicate lettere anonime; se richiesto, verrà mantenuto l’anonimato. Questo periodico non riceve finanziamenti nazionali, regionali, provinciali e comunali. 9 10 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 Lettera dei consiglieri comunali Laghezza, Maraglino, Convertino e Pizzarelli “LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO” CHIEDE (FORSE) UNA VERIFICA POLITICA? I consiglieri comunali di Massafra de “La Puglia Prima di Tutto”, Antonio Laghezza, Vito Maraglino, Davide Convertino e Cosimo Pizzarelli, con una lettera aperta anche alla stampa, indirizzata al capogruppo Fernando Pelillo, all’assessore Antonio Viesti e al commissario cittadino Nino Castiglia, chiedono «la convocazione urgente del gruppo consiliare» del partito. «I sottoscritti, Antonio Laghezza, Vito Maraglino, Davide Convertino e Cosimo Pizzarelli, visto che il gruppo consiliare dall’ultima tornata elettorale del maggio scorso si è riunito solo due volte; considerato che sarebbe opportuno l’incontro fra i componenti del gruppo prima dell’adozione dei provvedimenti della Giunta e del Consiglio; tenuto conto che siamo stati eletti per risolvere i problemi della città e non soltanto per “alzare” passivamente la mano, chiedono una riunione urgente del gruppo per discutere sui problemi citati». «Siamo stanchi - si legge nella lettera diramata lo scorso 24 febbraio, firmata in primis da Antonio Laghezza – di conoscere le decisioni della Giunta dai cittadini o dagli organi di stampa; è necessario rivedere i ruoli di ognuno e soprattutto di riorganizzare il partito;non si possono buttare al vento 4.500 voti». Intervento del coordinatore del comitato per i diritti e dei cittadini Marino: Le strade a sud di Massafra vecchie di trent’anni «L’amministrazione provinciale non ha un programma di manutenzione straordinaria e di ammodernamento della rete stradale a sud di Massafra!». Così si legge nella nota stampa diramata da Cosimo Damiano Marino, Coordinatore del comitato per i diritti e dei cittadini «L’amministrazione provinciale e il comune di Massafra stanno mostrando seri limiti amministrativi, rispetto alla necessità di adeguare le strade di loro competenza ai nuovi standard prestazionali che, l’attuale sistema della viabilità e dei flussi di traffico oggi richiede - denuncia Marino - Da oltre 30 anni, le nostre arterie stradali a sud di Massafra, non sono state mai interessate da programmi di ammodernamento e manutenzione straordinaria per renderle più sicure e agibili. Molte strade provinciali sono, da anni, ridotte a un indecente e informe ammasso di buche che, stanno determinando, un altissimo indice di precarietà strutturale e bassissimi livelli di sicurezza per la pubblica e privata incolumità. Anche la strada provinciale N°39, interrotta da anni e ridotta a discarica a cielo aperto con materiali altamente nocivi (Eternit–amianto) e con il ponte di “Simeone” crollato, senza che si intraveda uno straccio di soluzione!. Il permanere di questa situazione, determina un aumento esponenziale di incidenti mortali in cui perdono la vita tante persone. Non meno grave è la responsabilità del Sindaco Tamburrano che sulla provinciale 35 Massafra Chiatona ha “colpevolmente” consentito a centinaia di pesantissimi autoarticolati, di utilizzarla come “scorciatoia” per raggiungere la Statale Appia o la 106. Questa pericolosa sovrapposizione di traffico pesante, mette costantemente in pericolo la nostra mobilità rurale e le migliaia di persone che, nei mesi estivi ,si recano verso la nostra dorsale costiera. La ridotta sezione della S.P. 35 Massafra - Chiatona (inferiore ai 5 metri), morfologicamente inadatta, è quotidianamente sottoposta a un sistematico degrado della sua carreggiata. Alla luce di queste emergenze, prima della stagione estiva, è assolutamente necessario il rifacimento totale del manto stradale! Inoltre, la strada provinciale N°37 (denominata “Zicolillo”), è da circa 10 anni, chiusa al traffico a seguito di eventi alluvionali del 2003. Dieci anni, sono un tempo “indecente” per chi ha il dovere di esercitare ruoli di governo amministrativo. Dall’ottobre 2010 a dicembre 2010 solo grazie all’impegno dell’Avv.Miccolis già assessore provinciale con delibera n°308, si approvò il progetto definitivo e lo studio di fattibilità della sistemazione idraulica della zona “Zicolillo”, per un complessivo impegno di spesa di 273 mila Euro. Anche per questa strada provinciale, sarebbe opportuno che l’assessore provinciale ai LLPP dia segnali di “ esistenza in vita” trovando le risorse necessarie per queste opere pubbliche. Il Presidente Florido e Tamburrano, prima di parlare dei Mega Sistemi e della Retroportualità, sarebbe il caso che si mettessero a lavorare per obbiettivi progettuali in grado di ammodernare le reti stradali provinciali e comunali. Le basse classifiche di gradimento dell’attuale Presidente della provincia, recentemente pubblicate, non si risalgono con sterili convegni che hanno solo l’amaro sapore di “inciuci” preelettorali!». la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 11 LETTERA ALLA REDAZIONE Ci scrive Simona Fernandez, impegnata in un campo profughi in Algeria Perché “Gazzetta” non scrive del rapimento di Rossella? Ci scrive Simona Fernandez, amica di Rossella Urru, come lei impegnata nei campi profughi Saharawi. Rossella Urru, 29 anni, lavora da due anni nel campo profughi Saharawi di Rabuni, nel sud ovest dell’Algeria e coordina un progetto che è stato finanziato dalla Ue: si occupa dei rifornimenti alimentari e in particolare delle necessità vitali di donne e bambini. Un gruppo dissidente di Al Qaeda per il Maghreb islamico (Aqmi, la branca nordafricana dell’organizzazione terroristica) ha rivendicato il rapimento della cooperante italiana Rossella Urru, sequestrata in un campo profughi del deserto algerino il 23 ottobre scorso insieme a due colleghi spagnoli. Questa la lettera: “Vorrei sottoporre a tutti voi un campagna di non acquisto della GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, la ragione? Nonostante le continue chiamate e invii di email alla sezione di Bari affinché pubblicassero un articolo sul rapimento di Rossella, ad oggi si rifiutano di farlo. Sembra che l’articolo stia in “attesa” di valutazione...da novembre (quando appunto realizzai il mio primo contatto). Alla perplessità del giornalista che mi ha risposto, si è aggiunta la mia. Il giornalista era imbarazzato nel dovermi dire che ha sottoposto più volte alla redazione questa possibilità, ma che hanno deciso sempre di NON PUBBLICARE NULLA. Se in principio poteva anche considerarsi comprensibile (visto che fino al 19 Febbraio era una notizia che circolava tra noi e poco se ne parlava fuori), risulta oggi una scelta assurda vista la copertura mediatica che il fatto sta avendo a livello nazionale. Valutate voi. Simona” Le pagelle Giovanni MATICHECCHIA Con la speranza di corroborare le buone azioni possibilmente tradotte in efficaci atti amministrativi e far meditare quando si è sul punto di prendere uno scivolone. Le nostre pagelle non sono dirette solo agli amministratori ma a tutti coloro che con i propri comportamenti permetteranno a questa città di crescere o, al contrario, di arretrare. (G.M.) + Un riconoscimento va a chi non ha ancora completamente dimenticato che l’assistenza sanitaria a Massafra ha ricevuto uno storico insulto. A colui che non ha smesso di battersi perché Massafra non venga considerata uno sperduto villaggio. A chi non applaudì in Consiglio comunale un direttore generale che palesemente stava prendendo in giro tutti. - I disabili, nelle gambe non nel cervello, non stanno chiedendo favori e privilegi. Ci sono leggi dello Stato che quindi valgono in tutta Italia e quindi anche a Massafra, che parlano di precisi diritti. Leggi non abolite in tempo di crisi o di mancanza di risorse. Non abolite, soprattutto perché sono il frutto di conquiste di civiltà cui questa città non vuole rinunciare. 12 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 FESTA DELLA DONNA Martedì e giovedì prossimi La Commissione Pari Opportunità incontra la città Primo appuntamento al Teatro Comunale con parole e musica e canti popolari La Commissione Pari Opportunità, recentemente costituita, incontra la città in occasione della Festa della donna con due appuntamenti. Il primo si terrà martedì, 6 marzo (ore 19.00), presso il Teatro Comunale con “Parità vò cercando”. Da citazioni tratte da antiche riviste femminili e riflessioni contemporanee, verrà ripercorso il difficile ed accidentato iter dell’emancipazione femminile nel nostro Paese La serata sarà allietata da pensieri, parole e musica, e canti popolari a cura dell’Associazione Culturale “Dionysiakos” con presidente Angelica Cardone, nota e brava artista in danze popolari (nella foto a destra) che è sempre un piacere vedere in scena. Per tutti sarà una gran bella occasione (l’ingresso è libero) per conoscere la storia e la tradizione dei nostri territori “raccontati” attraverso la musica in uno scenario che valorizza la nostra “identità”, affondando le sue radici in una comunità che un tempo condivideva una metastoria, costituita da religione, magia, mitologia e folklore. Nel corso della serata verrà presentata alla città la Commissione Pari Opportunità istituita di recente. Commissione che intende lavorare intorno a progetti di promozione e realizzazione delle categorie svantaggiate per creare qualcosa di utile per la comunità. Uno degli impegni sarà quello di cercare di capire il fenomeno della scarsa presenza delle donne nelle Istituzioni. Cosa tiene lontano le donne dalla politica e chi preferisce tenerle lontane.. Componenti, in ordine alfabetico, sono: Antonella Carbonelli, Maria Giovanna Logatto (vicepresidente), Vita Massaro, Angela Panaro, Margherita Ramunno (presidente), Imma Semeraro, Patrizia Siciliano, Stefania Taccone , Isabella Tagliente (segretaria), Giancarla Zaccaro. ANTONIO DELLISANTI EDITORE S.R.L. Corso Regina Margherita, 4 – 74016 Massafra (Taranto) Tel. 099.880.57.61 – Mobileph. 334.675.31.02 Ricerca AGENTI DI COMMERCIO E’ richiesta disponibilità full time, auto propria, precedenti esperienze significative nei settori marketing, pubblicità ed editoria. Spiccata attitudine alle pubbliche relazioni. Contratto di lavoro: Fisso mensile + incentivi. L’offerta di lavoro è rivolta ad entrambi i sessi. Inviare curriculum per posta elettronica PEC a: [email protected]. la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 Secondo appuntamento al Palazzo della Cultura con cartolina e annullo filatelico Si terrà giovedì 8 marzo presso il Palazzo della Cultura dalle ore 9.30 alle ore 12.30 con una mostra di francobolli e cartoline sul tema della donna e con un speciale annullo filatelico che sarà apposto su una particolare cartolina a colori (distribuita in omaggio) creata per l’occasione da Isabella Tagliente. L’ufficio postale temporaneo sarà diretto da Salvatore Giardina, responsabile del settore “Filatelia” dell’Ufficio Provinciale Poste di Taranto. Un annullo che sarà molto richiesto da appassionati della tematica “donne” da italiani e stranieri come è stato quello in occasione di altre manifestazioni con al centro 13 la donna. Manifestazioni che a Massafra si sono svolte in occasione di: decennale (1991) e del ventennale (2011) della sezione massafrese FIDAPA (Federazione italiane donna arti professioni affari) con bozzetto di Nicola Andreace; Anno Europeo delle Pari Opportunità (2007) e F.I.D.A.P.A. festeggia la giornata della donna (2008) sempre con bozzetto di Nicola Andreace; Festa della donna 2010 organizzato da Donne Europee Federcasalinghe (con concorso “Donna è… Arte” vinto dalla studentessa Cristina Volpe) e Festa della donna 2011 con bozzetto dell’annullo di Pietro Silvestri. Nello stesso orario in cui è in funzione l’ufficio filatelico si può visitare la mostra. Interverrà la Commissione Pari Opportunità. Prenderanno la parola il presidente Margherita Ramunno, l’assessore Giancarla Zaccaro e il presidente del Circolo filatelico Nino Bellinvia. Quanti impossibilitati ad essere presenti per fornirsi della cartolina con annullo, possono chiedere informazioni a Francesco Rospo (vice presidente del Circolo filatelico): Tel. 3395433159 - Francescorospo @libero.it 14 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 15 16 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 la voce di massafra sabato 25 febbraio 2012 17 18 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 CARNEVALE 2012 Scuola “Giovanni Pascoli” La città dei bambini Gli alunni delle classi quarte del 2° Circolo “Giovanni Pascoli” hanno partecipato come gruppo mascherato alle sfilate del Carnevale 2012. Sono stati coinvolti nel progetto circa settanta bambini che hanno rappresentato, con simpatici e colorati costumi, i principali segnali stradali; si distinguevano tra loro anche quattro semafori e un gruppo di inappuntabili vigili. La presenza di tre piccole vigilesse, alunne della scuola dell’infanzia, ha reso il gruppo ancora più significativo e simpatico . Il progetto “La città dei bambini” è nato per sensibilizzare gli alunni, futuri cittadini attivi, ad una tematica di grande importanza: “L’Educazione Stradale”. Attraverso attività laboratoriali che hanno suscitato grande entusiasmo, è stato possibile conciliare l’acquisizione di conoscenze specifiche inerenti la tematica trattata, con il divertimento, con il piacere di stare con gli altri, rispettando regole di convivenza civile indispensabili in ogni contesto sociale. Gli alunni hanno condiviso la struttura organizzativa del progetto manifestando un costante impegno e una attiva partecipazione. Nei rientri pomeridiani effettuati, hanno tutti sperimentato la lavorazione della cartapesta, approcciandosi ad un’arte tipica e tradizionale del nostro paese, si sono divertiti nell’eseguire balli di gruppo su musiche appositamente selezionate e con la giusta energia hanno imparato le coreografie per la sfilata. Il progetto ha coinvolto attivamente anche i genitori che, animati da tanta pazienza e buona volontà, hanno realizzato gli esclusivi costumi espressamente disegnati e hanno collaborato con i docenti, mostrando, anche in questo caso, come l’unione possa fare la forza. Un piccolo carro in cartapesta ha fatto da sfondo al gruppo mascherato che rappresentava una città a misura la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 di bambino, composto da palazzi stilizzati dai colori vivaci e con desingn da fumettista, ideato dalla fantasia dei bambini per offrire loro l’opportunità di essere protagonisti attivi nella creazione della città che vorrebbero. Il carro è stato realizzato e rifinito grazie alla straordinaria collaborazione di due genitori cartapestai, che hanno conferito un valore aggiunto di grande spessore: Angelo Lepore e Giuseppe Lapenna. I docenti coinvolti nel progetto: Alfano Orsola, Galatone Antonella, Guido Lucia , Laterza Milena e Di Giuseppe Rosaura, hanno diretto e animato ciascuno un gruppo di alunni mettendo a disposizione competenze specifiche e diverse, afferenti il canto, il ballo e la manipolazione, apportando un validissimo contributo e collaborando in sintonia con la referente del progetto, Loredana Putignano. Il carnevale è ormai andato, ma ciò che resterà per sempre sarà il ricordo di un’esperienza che oltre ad aver regalato emozioni e nuove conoscenze, si spera abbia piantato il seme dell’amicizia, dello stare insieme condividendo, nel bene e nel male, uno scopo comune nel sano e coscienzioso rispetto delle regole. 19 BRACERIA “Il Ritrovo degli Ostinati” Via SS. Medici - Massafra - Per prenotazioni: tel. 099.880.37.57 - cell. 338.535.32.81 MACELLERIA LE DELIZIE DELLA CARNE BY ERAMOCATERING Via Lamarmora, 162 - Massafra - tel. 099.880.37.57 20 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 Come eravamo… (Fototeca Fernando Ladiana) Il lavabo I ragazzi di oggi pensano che la vita ha sempre avuto le comodità che hanno oggi. Bisogna spiegare loro che non è sempre stato così. Che l’acqua non sgorgava a volontà dai rubinetti. Che anzi non esistevano i rubinetti. Che nessuno aveva la caldaia a gas per scaldare l’acqua. La realtà era molto più semplice. L’acqua bisognava andare a prenderla alla fontana pubblica. Portarla a casa e versarla nella bacinella per usarla al mattino. Fredda. Pensate, in pieno inverno, affondare la faccia nelle mani curve a raccogliere dell’acqua gelida. Vi assicuro che ci si svegliava subito. E l’asciugamani? Non erano fatti di quella soffice “spugna” che abbiamo oggi. Era un panno di cotone tessuto al telaio molto meno soffice sul viso. Però chissà perché non eravamo preoccupati per il futuro, non avevamo ansie e paure. Lucia Palmisano Invia la tua foto ricordo ed un breve testo alla rubrica “Come eravamo...” - Redazione La Voce di Massafra - Corso Regina Margherita, 4 e-mail: [email protected] la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 Cronache del tempo che fu 21 (Archivio Fernando Ladiana) Per raggiungere New York ci voleva un mese e ci si imbarcava da Napoli o da Genova. Arrivati a New York, i nostri emigranti non venivano fatti sbarcare immediatamente. Subivano infatti visite di controllo sanitario, aspettando moltissime ore presso la famosa sala Ellis Island. Dopo dovevano difendersi da vari sensali o speculatori (i “banchisti” che sfruttavano con promesse inattaccabilila buona fede della speranza degli emigranti). Insieme a quello del lavoro, uno dei problemi più urgenti era quello dell’alloggio. Ma la miseria e la difficoltà del primo impatto con una terra straniera frustravano ogni programma. Qualcuno era ospitato almeno per il primo giorno in casa, in condizioni già sacrificate, di qualche paesano. Antonio Ranieri, arrivato a New York, spedì una cartolina a casa: “Mi ho trovato una casa a Mulberny stritti, sotto a Manhattan anche se stiamo stretti con tanti letti in una stanza. C’è molta luce. Quando mi metto li soldi da parte devo assicurarti che li manderò a casa e mi cambierò questo alloggio perché il proprietario non mi piace molto”. Fernando Ladiana, “La pietra della fame – Massafra/Borghesia e popolo tra Ottocento e Novecento”, Regione Puglia – Assessorato alla Cultura – CSPCR Massafra, 1984. Diciotto anni fa quando non conoscevamo le altrui migrazioni, Fernando scriveva queste righe ad indicare che conoscevamo bene la nostra. Poi sono arrivati loro, quelli che noi chiamiamo gli “extracomunitari”, con il loro carico di speranze, in fuga dalla miseria e in qualche caso dalla guerra. E noi abbiamo dimenticato le nostre migrazioni. (L.P.) FARMACIE DI TURNO Sabato 3 marzo 2012 MASSARO - corso Roma BENEGIANO - viale Marconi Domenica 4 marzo 2012 SACCOIA - via C. Scarano 22 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 ABBIGLIAMENTO THE GIGASTORE di Mario Lombardo Robe di Kappa - Superga - Kway Via C. Scarano, 45-47 - Massafra tel.099.880.25.08 BED & BREAKFAST NACORE’ www.nacore.it Via E. Casulli, 12 (Zona Parco di Guerra) tel. 099.880.68.56 - 340.392.39.75 - 320.947.13.98 OVIESSE INDUSTRY corso Roma, 181 - Massafra tel. 099.885.42.64 mail: [email protected] via A. Fighera, 13 - Martina Franca tel. 080.485.88.55 BRACERIA IL RITROVO DEGLI OSTINATI Via SS. Medici, s.n. - Massafra - tel. 099.880.37.57 cell. 338.535.32.81 ABBIGLIAMENTO SPORTIVO PIANETA SPORT s.r.l. 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IL VENTAGLIO che ha curato la parte recitativa con poesie di ALDA MERINI – JAQUES PREVERT – GIUSEPPE UNGARETTI - con la regia di Giovanna Greco, Coreografie di Ilaria Nigri, Milena di Nardo e Damiano Bisozzi e con la collaborazione per la parte musicale di Angela Laterza. Soprano Silvia RICCA, con la partecipazione di Leo Tamburrano, al Pianoforte Mariana PROTOPAPA e Francesca D’ERI. Le danzatrici sono allieve della scuola Russian Ballet, con la partecipazione straordinaria di Vito COLAPINTO ballerino, finalista nel programma di Rai due ACCADEMY che danzerà con ILARIA NIGRI. Fotografia di Domenico SEMERARO. “STORIE DI DONNE” nasce dall’osservazione. Osservare le donne nelle loro movenze, nelle loro esigenze e nei loro vizi. Osservare e vedere quanto possono essere tra di loro alleate e ostinate, amiche e battagliere. Donne diverse eppure uguali nella loro natura di femmine che proteggono le loro cose, i loro affetti, i loro oggetti. Donne che possono sostenere e fermentare oppure possono rompere gli equilibri e provare rancore. E’ proprio la diversità di ogni donna che la rende simile ad un’altra donna. Esseri così profondamente simili possono far scaturire sentimenti contrastanti. Questo è il conflitto di “storie di donne”. Spettacolo è inserito nella rassegna stagione teatrela 2011/2012 scenari in rete - I LOVE THEATRE in collaborazione con il Teatro LE FORCHE. la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 25 LA SCUOLA ‘MANZONI’ PER IL CARNEVALE La magia di Masciarot MARINA DEL MASTRO “Semel in anno licet insanire”…dicevano i nostri antenati latini, ossia una volta l’anno è lecito impazzire, cogliendo la peculiarità del Carnevale che consentiva a chiunque di esprimere liberamente la propria stravaganza. Fedele ai motti degli avi, anche, la scuola “Manzoni” ‘impazzisce’ e partecipa ai festeggiamenti del Carnevale massafrese con un gruppo mascherato ispirato ad un tema specifico, rigorosamente in linea con alcune tematiche svolte durante l’anno scolastico. “Bossi, guarda, il Carnevale unisce lo Stivale” due anni fa, solidale col coro di quanti vogliono fermamente che l’unità della nostra Penisola sia salvaguardata; “Garibaldini e briganti, nobildonne e popolane” l’anno scorso, in sintonia con i festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia ha ricordato il Sud nel Risorgimento ; più vicini al territorio massafrese quest’anno con il gruppo “La magia di Masciarot”, ispirato alla cacciata dei maghi dal paese,dalla libera interpretazione dello scrittore Antonio Pagliari.Grande ed entusiastica la partecipazione degli alunni,come sempre ‘ragazzi protagonisti’:loro le coreografie,il trucco,la verve che ha contagiato tutti.Streghe e maghi hanno animato Corso Roma con cori gioiosi e carichi di spirito carnascialesco. Mai esausti i nostri ballerini e sempre pronti a ricominciare all’insegna del puro e sano divertimento.Le mascherine ballavano anche sul carro,realizzato dai genitori D’Aniello,Fuggiano, Torelli e Morgese.Il rigore di ‘nonno inverno’ non ha sfiduciato neanche i docenti che,fischietti alla mano e anch’essi in maschera,hanno accompagnato il gruppo fin sotto al palco allestito in piazza V.Emanuele.Moltissimi anche i genitori presenti che hanno collaborato alla splendida riuscita del gruppo,con i costumi prima e con una attenta vigilanza durante la sfilata:non hanno perso di vista i ragazzi neanche per un minuto,permettendo che tutto si svolgesse in sicurezza. Allegro anche il tono del Concerto di Carnevale che la Manzoni realizza da otto anni,in collaborazione con la FIDAPA.Quest’anno anche l’Auditorium della Chiesa del Sacro Cuore si è rivelato troppo piccolo,ormai per ospitare le tante persone desiderose di ascoltare valzer,tanghi,mazurke.I professori Angelo Brancone al clarinetto,Girolamo Dipace al flauto,Annibale Errico Agnello alla tromba,Paolo Battista,Rosita Lorusso e Vincenzo Longo al violino,Floriana Manno al pianoforte, Marisa Russo e Roberto Solito alla chitarra hanno deliziato le orecchie dei presenti con le loro note.Questo gruppo di musicisti affiatati ha rallegrato l’ambiente con l’innato brio che lo caratterizza, coinvolgendo il pubblico con battute scherzose e divertendo moltissimo anche i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale intervenuti. Il Sindaco Martino Tamburrano,l’Assessore all’Associazionismo Antonio Cerbino e l’Assessore all’Istruzione Giancarla Zaccaro hanno portato il loro saluto e noi diciamo a tutti… arriverderci all’anno prossimo. 26 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 Festeggiamenti questa sera nell’Antica Chiesa Madre Ottantesimo genetliaco di Mons. Prof. Cosimo D. Fonseca NINO BELLINVIA Questa sera, sabato 3 marzo, nell’Antica Chiesa Madre di San Lorenzo Martire, si svolgerà un’attesa cerimonia promossa dal dott. Martino Carmelo Tamburrano, Sindaco del Comune di Massafra, in occasione dell’ottantesimo genetliaco del grande studioso Mons. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei, Cittadino Benemerito di Massafra. In suo onore l’Orchestra Filarmonica Nino Rota e il Coro Polifonico Parsifal eseguiranno “Missa in tempore belli” di Franz Joseph Haydn con la direzione del maestro Andrea Crastolla. Dopo il saluto del sindaco dott. Tamburrano, “Lectio Magistralis” del prof. Giancarlo Andenna, ordinario di Storia medievale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Seguiranno interventi del prof. Corrado Petrocelli (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari), prof. Alberto Quadrio Curzio (Presidente della Classe di Scienze Morali, Storiche e Filosofiche dell’Accademia Nazionale dei Lincei), prof. Vito De Filippo (Presidente della Regione Basilicata), sen. prof. Gianpaolo D’Andrea (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio). A trarre le conclusioni l’on. dr. Emilio Colombo (Senatore a vita). Saranno presenti oltre alle autorità citate, diverse altre provenienti da varie località. Numerose saranno le autorità locali ed e cittadini che avranno il piacere di poter festeggiare il loro concittadino, grande studioso prof. Fonseca, ambasciatore illustre della cultura meridionale ed italiana nel mondo (cittadino onorario di tante città e diverse le Lauree ad Honorem conferitegli). Come è risaputo ha svolto, e continua, assidua ed instancabile opera sempre rivolta alla cultura, alla storia, allo sviluppo, all’attività accademica. E’ un illustre studioso membro di numerosi organismi scientifici nazionali e internazionali, “grande animatore e vivificatore dell’Italia Meridionale”, come ebbe a dire, fra l’altro Don Faustino Avigliana. La cultura è il suo mondo, il suo modo di essere. Nato a Massafra nel 1932, compiuti gli studi teologici a Napoli, veniva ordinato sacerdote nel 1954, a soli 22 anni, con dispensa papale, poiché secondo il Diritto Canonico l’età minima è 24 anni.( Laureato in Teologia ed in Filosofia, con specializzazioni in Storia e Civiltà del Cristianesimo ed in Paleografia, Diplomatica e Dottrina Archivistica, ha insegnato nell’Università Cattolica di Milano (Storia medievale, sia nella sede di Milano che in quella di Brescia), a Bari (Storia medievale e Storia del Cristianesimo), a Lecce (Storia medievale) e nell’Università della Basilicata (Storia medievale, Paleografia latina e Diplomatica).( A Lecce è stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia per nove anni, Direttore prima dell’Istituto di Storia medievale e moderna, poi del Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali.( Ha istituito e diretto dal 1979 al 1983 la Scuola di Specializzazione in Archeologia classica e medievale (la prima scuola istituita nel Mezzogiorno), organizzando e dirigendo anche la Fototeca della Civiltà Rupestre.( Nominato nel 1981 dal Ministro della Pubblica Istruzione membro del Comitato Ordinatore della Facoltà di Lettere e Filosofia della nuova Università della Basificata, ne diveniva – creandola dal nulla – primo Rettore per il triennio 1981/84, rieletto per i tre trienni successivi.( Nel 1991 ha istituito, dirigendola per molti anni, anche la Scuola di Specializzazione in Archeologia classica e medievale con sede a Matera.( Ideatore e condirettore dell’Enciclopedia Fridericiana della Treccani, collabora al Dictionnaire d’Histoire et de Géographie ecclésiastique ed al Dizionario Biografico degli Italiani (Fondazione Treccani).( E’ membro di numerose Accademie ed Istituti scientifici, tra cui l’Accademia Nazionale dei Lincei, l’Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere, l’Accademia Pontaniana di Napoli, l’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Palermo.( Componente di numerose Commissioni dei Ministeri della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, degli Affari Esteri e per i Beni Culturali e Ambientali, è stato, e per alcune lo è ancora, Presidente di diverse istituzioni. (Tanti i premi ricevuti, fra i quali: Diploma di prima classe con medaglia d’oro di benemerito della Scuola, della Cultura e dell’Arte, conferito dal Presidente della Repubblica (1981); Premio Presidente della Repubblica per la Classe di Scienze morali, storiche e filologiche dell’Accademia Nazionale dei Lincei ( 1988); Diploma di benemerenza con medaglia d’oro della Società Dante Alighieri (1991); Sigillo d’oro delle Università di Lecce e di Foggia; Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica; Premio scientifico della Fondazione Stauferstifftung Göpingen (2006), attribuito per la prima volta ad un italiano, per i suoi meriti relativi alla ricerca sulla vita e sull’opera di Federico II, avviati nei primi anni ’70 e confluiti, nel 1985, in uno dei suoi fiori all’occhiello, l’Istituto Internazionale di Studi Federiciani del CNR.( Tanti gli studi in suo onore – scritti da amici, colleghi, allievi diretti o indiretti – fra i quali, solo per citarne alcuni : “Caro collega… “, omaggio di Mario Congedo (1983); “Istituzioni e Civiltà del Medioevo. La Storiografia di Cosimo Damiano Fonseca”, a cura di Hubert Houben e Benedetto Vetere (2003); “Mediterraneo, Mezzogiorno, Europa”, a cura di Giancarlo Andenna e Hubert Houben (2004), due volumi di 1182 pagine complessive; “Omnia religione moventur”, a cura di Pierantonio Piatti e Raffaella Tortorelli (2006). Componente del Comitato tecnico – scientifico per gli Archivi del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici, il prof. Fonseca contribuisce da lungo tempo sia alla valorizzazione di quelli che definisce “memoria dello Stato e autocoscienza della società civile”, sia alla tesaurizzazione di un patrimonio immenso, ancora nascosto negli archivi diocesani e conventuali, compresi quelli della sua terra. E’, infatti, Direttore dell’Archivio della Diocesi di Castellaneta, nonché Presidente della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra ed i Beni Culturali della Chiesa Cattolica.( La sua finezza spirituale ne fa l’esemplare guida della Sezione di Castellaneta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, della quale è Preside, insignito della Palma d’oro di Gerusalemme.( Gran Croce del Sovrano Militare Ordine di Malta, dirige il Centro Studi Melitensi di Taranto.( Storico della Chiesa, medievista, maestro di rare capacità intellettuali e morali, punto di riferimento costante di tanti studiosi, molti dei quali formatisi alla sua scuola, egli ha fatto del suo magistero un servizio alla comunità, esercitato anche nei luoghi dove la cultura si fa istituzione.( Sempre all’altezza dei ruoli, non smentisce mai la fama che lo precede, superando sempre, in ogni contesto, ogni possibile elogio.( Eppure, quando la discussione scivola sui successi personali ed immancabilmente su quel sense of wonder che la sua persona suscita, con la naturalezza e l’affabilità che gli sono proprie, sminuisce gli apprezzamenti, riportando ad un livello di ordinarietà ciò che è invece straordinario. Ricordiamo quanto ci ha dichiarato qualche anno fa, ma che è sempre attuale: “Ho semplicemente amato la ricerca scientifica, alla quale ho dedicato una parte cospicua della mia esistenza. La ricerca è scoperta continua; diventa una seconda natura. E’ suggestione. Gratifica. Non è fatica. Per me non è lavoro, sebbene stia alla scrivania ore ed ore. E’ una sorta di stimolo continuo: è la creatività al potere. Ho agito, infatti, su un duplice binario: da una parte la ricerca ininterrotta ed individuale, dall’altra la creazione di strutture istituzionali, che consentissero ad altri di studiare. Si pensi all’Università della Basilicata, all’Area di Ricerca di Potenza del CNR, all’Istituto Internazionale di Studi Federiciani del CNR”.( Uomo di scienza, ma anche uomo di governo, Fonseca è uno Storico di indiscussa dottrina, ma al tempo stesso un protagonista della storia: ne scrive e la scrive, contribuendo al processo di emancipazione delle nostre città di provincia dalla perifericità culturale.( L’internazionalità della sua attività scientifica non lo ha mai distolto dal suo la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 27 Sud, proposto all’attenzione del dibattito storiografico, oltre i confini nazionali, già a partire dalla fine degli anni ’60, quando i suoi studi sulla civiltà e sul popolamento rupestre avviavano il riscatto di un segmento importante della storia meridionale, contribuendo anche alla formazione di una nuova coscienza civile, sostenuta proprio dal recuperato solco identitario. A don Cosimo giungano i più sentiti auguri da parte del direttore e della Redazione de La Voce di Massafra e dell’editore Dellisanti. VIABILITÀ STRADALE Sabato 3 marzo, in occasione di una manifestazione cittadina organizzata per l’ottantesimo genetliaco di Mons. Prof. Cosimo Damiano Fonseca, Cittadino Benemerito di Massafra e Accademico dei Lincei, la viabilità stradale subirà alcune variazioni. Dalle ore 15,00 e sino alle ore 21,00 sarà vietata la sosta e interdetta la circolazione, quando gli organi di polizia preposti alla viabilità ed alla sicurezza stradale lo riterranno opportuno, in: Largo S. Lorenzo, Via delle Concerie, Via Muro (tratto di Via S. Agostino e Largo S. Lorenzo). Tutti gli automobilisti sono invitati a prestare la massima attenzione alla predisposta segnaletica. STUDIO OCULISTICO dott. Antonio Micoli Via S. Leopoldo, 22 74016 Massafra tel. 099.885.10.98 Si riceve per appuntamento 28 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 SABATO 3 MARZO Ospiti ad Acquarica del Capo (Le) Iacovelli e Dellisanti Convegno su “La medicina nel Meridione d’Italia” Sabato 3 marzo, alle ore 18:00, presso la Nuova Sala Conferenze del Castello Medievale (P.zza S. Carlo), si terrà il convegno su “La medicina nel Meridione d’Italia”, con la partecipazione del Prof. Gianni Iacovelli (Presidente della A.S.A.S., nella foto a sinistra), autore del volume “La storia della medicina nel Mezzogiorno d’Italia” (Dellisanti, 2011) e della Dott.ssa Melania Anna Duca, autrice del volume “Nicola Andria: Epistolario (1775-1794)” (Dellisanti, 2011). Interverranno il Consigliere della Regione Puglia, Rocco Palese e Antonio Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce. Presenzieranno il Sindaco del Comune di Acquarica del Capo, Francesco Ferraro e l’Assessore Tatiana Turi. Ospite l’editore Antonio Dellisanti che presenterà il catalogo nazionale della Casa Editrice massafrese. A termine del Convegno, è previsto un dibattito sul tema “Utilità di una storia della medicina oggi, in risposta a problemi bioetici e medico-sanitari concreti”, cui interverrà il Dr. Franco Sanapo, ex Direttore sanitario della A.S.L. di Lecce. Con il patrocinio ed il sostegno della Provincia di Lecce, del Comune di Acquarica del Capo, dell’Accademia nazionale di Storia dell’Arte Sanitaria, dell’Ordine dei medici di Lecce, di Antonio Dellisanti Editore e delle Officine filosofiche di Terra d’Otranto, il Convegno vedrà la partecipazione di importanti medici e storici della medicina. Iacovelli e l’Arte Sanitaria Via Montegrappa, 64 - Massafra Con il titolo “La storia della medicina del Mezzogiorno d’Italia” il Centro Pugliese dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria inizia la pubblicazione di una serie di volumi degli scritti storici-medici di Gianni Iacovelli, che riguardano la Puglia e l’Italia Meridionale: un argomento di cui si è interessato per più di un quarantennio. Questo primo volume raccoglie studi e ricerche che spaziano dall’età preclassica e classica al primo Rinascimento. Il Centro Pugliese dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria ha ravvisato l’opportunità di raccogliere gli scritti di Gianni Iacovelli - tuttora sparsi in varie sedi editoriali - in tre volumi distinti, ma accomunati dal titolo generale La storia della medicina nel Mezzogiorno d’Italia, al fine di diffonderne e facilitarne la lettura. Il Centro inoltre ha dato rapidamente corso a tale iniziativa. E’ uscito (e si presenta) il primo volume. La prefazione è di Bruno Zanobio che, fra l’altro, evidenzia i sedici articoli ordinati cronologicamente dai curatori Martino De Cesare, Ileana Iacovelli ed Antonio Tramonte. Il libro inizia con il saggio su Miti e culti di interesse sanitario nella Sicilia antica e si conclude con quello su Antonio Galateo, attraverso articoli variamente intitolati a luoghi, forme morbose, ambienti di cura, ordinamenti sanitari, e così via, toccando angolature delle medicine con le filosofie e le scienze. Nel corso della lettura si incontrano multiformi posizioni concettuali e ci si imbatte in diversi personaggi, la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 29 I giorni dell’ira. Risorgimento e poesia in un paese del Sud (Lacaita 1980), Gli acquedotti di Cotugno. Medici pugliesi a Napoli tra Illuminismo e Restaurazione (Congedo 1988), Medici pugliesi nel Risorgimento (Università di Bari 1989), Medicina barocca in Sicilia (Gerni 1990), Terra di Lucania (Schena 1995). Ha pubblicato anche un Manuale di storia della medicina (Gerni 1990) ed ha scritto una storia del vino nel vol. miscellaneo Dal «merum» al Primitivo di Manduria (Filo 1997). Inoltre ha collaborato con un gruppo di specialisti di livello internazionale al volume miscellaneo Cristina di Svezia. Scienza e alchimia nella Roma barocca (Dedalo 1990). Ha curato vari volumi di Atti di congressi, oltre a quelli compresi nella collana del Centro. Ha coordinato un gruppo di studio che ha partecipato alle pubblicazioni del CNR sulla storia del colera e del vaiolo in Italia. Ma tanto e tanto c’è ancora da dire… Ricordiamo che il volume (232 pagine) è distribuito da Antonio Dellisanti Editore e riporta in copertina la foto Vaso panatenaico che si trova nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto. (N.B.) Il volume “La storia della medicina nel Mezzogiorno d’Italia” del prof. Gianni Iacovelli è disponibile presso la casa editrice Dellisanti in corso Regina Margherita, 4 (tel. 099.880.57.61) alcuni generalmente noti, altri meno conosciuti. Nel complesso l’Autore conferma l’inclinazione e la tipicità dei suoi interessi culturali già emergenti nel Filo di Arianna stampato nel 1993 a Massafra. Gianni Iacovelli, che sarà alla presentazione del libro, è medico e cultore di storia delle medicina. Ha insegnato come professore a contratto nelle Università di Messina e di Bari. Attualmente è presidente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria che ha sede a Roma nell’antico Ospedale di Santo Spirito in Sassia e gestisce il Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria, uno dei musei tematici più importanti del mondo. Per circa vent’anni, dal 1982 al 2001, è stato direttore del Centro Pugliese dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria ed ha realizzato molte attività nel campo della formazione del personale sanitario attraverso corsi, congressi, seminari di studio, in collaborazione con le Università e con gli Ordini dei Medici. Fra queste attività, anche la “collana” di pubblicazioni in cui è uscito questo volume. Numerose le sue pubblicazioni: Citiamo: Manduria nel ’500 (Congedo 1974), Poesie d’amore della Basilicata (1979), Meteo Massafra sabato 3 marzo domenica 4 marzo lunedì 5 marzo martedì 6 marzo 30 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 la voce di massafra sabato 3 marzo 2012 31 SPORT Campionato regionale di mountain bike Ai nastri di partenza l’ASD Ciclismo Massafra Sta per iniziare la nuova stagione ciclistica, la terza per l’ASD Ciclismo Massafra. Tra le novità di questo nuovo anno sportivo, oltre al considerevole aumento di tesserati e atleti, c’ è la nascita del gruppo mountain bike, che sarà impegnato nelle diverse manifestazioni regionali e nazionali. Si comincia domenica 4 marzo con la prima tappa del Campionato Regionale Giro di Puglia MTB, a Castel del Monte, organizzato dal team Eurobike di Corato, che ha studiato attentamente il percorso, che si snoderà su tratti interamente sterrati e percorrerà l’itinerario denominato “L’Anello di Federico II”, arrivando sino alle pendici di Castel del Monte. La natura di questi luoghi, l’accoglienza, i numerosi partecipanti, permetteranno di vivere una vera festa sportiva. A questa prima tappa del Giro di Puglia, parteciperanno il capitano Nico Cecere, Giovanni Mazzarone, Antonio Notaristefano, Pino Viggiano, Antonio Dilorenzo, Salvatore Valente e il più giovane del gruppo Marcello Maraglino. Per molti sarà la prima esperienza in MTB, l’emozione e la gioia sarà tanta, così come l’amicizia tra i componenti della squadra che caratterizza il team massafrese, la voglia di confrontarsi prima di tutto con se stessi e il rispetto degli avversari. Due atleti della squadra giallo-nera, Cecere e Mazzarone nel 2011 hanno ricevuto un importante riconoscimento: il Brevetto del “Giro dell’Arcobaleno”, la manifestazione di ciclismo su strada più importante e partecipata del sud Italia, un premio che viene assegnato a chi riesce a classificarsi in tutte le tappe del Circuito. Per Giovanni Mazzarone l’impresa è doppia, perché, per due anni consecutivi è riuscito a brevettarsi. E’ la passione che permette di raggiungere simili traguardi. Associazione Culturale “Bocche del Vento” Laboratorio dell’Affresco “SE ASCOLTO DIMENTICO, SE VEDO RICORDO...” E “SE FACCIO CAPISCO” L’Associazione culturale le Bocche del Vento, continua le proprie attività con il laboratorio dell’Affresco. Durante il laboratorio, operatori del servizio didattico, forniranno ai partecipanti approfondimenti sulle tecniche artistiche con particolare riferimento all’affresco. L’incontro si svolgerà in modo interattivo, con azioni ludico-cognitive diversificate in base al target di riferimento. Dalla lezione frontale, si passerà alla realizzazione vera e propria della tecnica. L’obiettivo è far Conoscere e sperimentare le fasi di esecuzione dell’AFFRESCO. Arricchire gli stimoli creativi e ampliare il linguaggio espressivo. Suddiviso in due momenti, il laboratorio dell’affresco, mira da una parte a creare un’esperienza di lettura dell’immagine artistica (attraverso le visite guidate) e, dall’altra a far sperimentare personalmente ai partecipanti la tecnica, analizzando i metodi e i mezzi di lavorazione del frescante, svelandone segreti e ricetti. Particolare attenzione sarà rivolta all’analisi del supporto, dell’intonaco, del colore (pigmenti utilizzati) della sinopia (disegno preparatorio). Il laboratorio si concluderà con una approfondita analisi della tecnica attraverso i secoli, con particolare riferimento agli affreschi presenti nel territorio della “Terra delle gravine”, analizzando gli stilemi e il “ductus” proprio dell’artefice, della scuola o dell’ ambito di appartenenza. Destinatari: Alunni di ogni ordine e grado. Gruppi adulti (max 10) Luogo: Palagianello Museo del Territorio, Via Tateo n. 2; Massafra - Centro Polivalente, Viale Magna Grecia. Per info: 349.32.10.325 Lilia Carucci (Palagianello), 345.39.69.393 Dott.ssa Mariangela Cerbino (Massafra). Cineteatro “Spadaro” P.zza dei Martiri, 10 Massafra tel. 099.880.12.00 Tutti i giovedì: riposo / Prezzo: Euro 5,00 SALA 1: Posti in piedi in paradiso SALA 2: Hugo Cabret Dal 2 marzo 2012 - h. 19.00/21.00 - giovedì:chiuso ISTITUT O PLA TEJ A ANCHE A MASSAFRA! ISTITUTO PLATEJ TEJA INFO E SEGRETERIA PRESSO LA CASA EDITRICE DELLISANTI CORSO REGINA MARGHERITA, 4 - TEL. O99.880.57.61