Eurosportello Notizie Dicembre 2006

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Eurosportello Notizie Dicembre 2006
Dicembre 2006
PRIMA
“Gap infrastrutturale”
Attività
D el terzo trimes tre
2006
Dalla rete
regionale
Colombia-Ecuador:
opportunità d’affari
Da
Bruxelles
bancaideacommunication.com
Facilitare l’accesso
ai programmi
comunitari
Programmi
e scadenze
Approvati i 5
regolamenti dei
F ondi Strutturali
2007-2013
Camera di Commercio
Industria, Artigianato,
Agricoltura di Napoli
Trimestrale di informazione a distribuzione gratuita a cura dell’Eurosportello Notizie,
Azienda Speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli
Anno XI N.4 - Reg. Trib. Napoli N.4638 dell’ 11-04-1995
Spedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Napoli
Cari lettori,
guardando al Mezzogiorno oggi, mi viene
da affermare: "Eppur si muove!". Da
Roma arrivano segnali di apprensione e
interesse per la questione meridionale.
Lotta alla criminalità, emergenza rifiuti,
taglio differenziato del cuneo fiscale,
zone franche urbane... Qualcosa si
muove. Ma per centrare gli obiettivi,
occorre coordinare pensiero e azione.
Perché le faide camorristiche, la
disoccupazione, il degrado, marciano a
ritmo inarrestabile. Per questo, e non
solo in senso metaforico, si è scelta la
via dell'alta velocità. "Siamo ad un
accordo storico": ha affermato il
g o v e r n a t o r e d e l l a P u g l i a , N i c k i Ve n d o l a .
Che ha pronunciato tali parole quando
lo scorso 30 ottobre, il ministro dei
Trasporti Alessandro Bianchi ha dato il
suo ok al piano di fattibilità della linea
Napoli-Bari, il super treno che collega
l e c a p i t a l i d i L e v a n t e e d i Po n e n t e c o n
sistemi veloci, efficienti e che riducono
l'impatto ambientale. La linea NapoliBari è soprattutto la vittoria di Antonio
Bassolino e di Ennio Cascetta, che
insieme hanno deciso di seguire la
strada che può portare il Mezzogiorno
ad un riscatto: unire sotto grandi
o b i e t t i v i comuni le regioni, il Meridione, i
territori. Il primo passo è fare del Sud
una piattaforma logistica per marciare
nell'economia dei trasporti, strada
o b b l i g a t a d e l l ' e c o n o m i a g l o b a l e . Il
settore logistica (sotto la spinta BassolinoCascetta) h a c o n s e g u i t o n e g l i a n n i u n a
grande crescita. Ad esempio, il porto di
Napoli, che sul finire degli anni '90
sembrava il cimitero delle navi fantasma
come l'Odessa, oggi è leader nelle
Automare. Si rinnova, investe per il
futuro, non teme più il confronto con
Marsiglia. Bassolino e Cascetta sognano
i l Sud come grande hub del M e d i t e r r a n e o ,
dove le merci approdano, transitano,
ripartono. È questa una delle
"precondizioni necessarie per lo sviluppo
economico del territorio". Ma come
scritto, è una delle precondizioni. Tale
p r o c e s s o s a r à v i n c e n t e s e il territorio
svilupperà non soltanto imprese di
costruzione e ditte di trasporto. I l n o s t r o
futuro è nel sistema che il Mezzogiorno
sarà capace di creare: nei trasporti, nella
ricerca, nella sicurezza, nelle attività
produttive e nell'espansione internazionale.
Mario de Miranda
Presidente Eurosportello
SOMMARIO /
Redazione
Gennaro Piccolo (coordinamento)
Marco Cozzolino
Segreteria di Redazione
Gianclaudio Carbone
Hanno collaborato
Marco Cozzolino
Rosangela Dente
Daniela de Filippis
Paolo del Mondo
Maria Rosaria Furgiuele
Gennaro Piccolo
Simone Sparano
Progetto Grafico
Banca Idea Communication
Impaginazione
Simone Olivella
Fonte Immagini
Eurosportello
Commissione Europea
Icponline.it
Finito di Stampare
Dicembre 2006
presso lo stabilimento tipografico
della Prontostampa Napoli
Direzione e Amministrazione
Eurosportello Azienda Speciale
della Camera di Commercio di Napoli per
l’Internazionalizzazione
Corso Meridionale,58 - Palazzo Borsa Merci - 80143 Napoli
Tel : 081284217 - pbx Fax : 081287675
[email protected] www.eurosportello.napoli.it
Segreteria e Gestione del Personale
Gianclaudio Carbone
[email protected]
Relazione Esterne
Maria Rosaria Furgiuele
[email protected]
24
Gap infrastrutturale
Intervista
a Ennio Cascetta
Attività
del terzo trimestre 2006
Calendario Europeo
Scadenziario dei principali programmi
dell’Unione Europea
26
28
30
Programmi
31
Da Bruxelles
Approvati i 5 regolamenti dei fondi
strutturali 2007-2013
Opportunità di Cooperazione
Proposte dal mondo
Dalla rete regionale
Colombia-Ecuador: opportunità d’affari
Facilitare l’accesso delle Pmi ai
programmi
Attività Progettuale per l’Internazionalizzazione
Rosangela Dente
[email protected]
Vanessa Foggia
[email protected]
Affari Generali e Formazione
Approvigionamento Beni e Servizi, Servizio Qualità
Grazia Crisalfi
[email protected]
Rapporti con Istituzioni ed Enti,
Accordi di Programma, Sprint, POR Campania
Antonella Dini
[email protected]
Responsabile Amministrativo
Rossana Guglielmi
[email protected]
Euro Info Centre
e Coordinamento Attività Progettuale
Gennaro Piccolo
[email protected]
Gestione e Amministrazione Progetti,
Contabilità e Segreteria di Consiglio
Maria Rosaria Lo Conte
[email protected]
Area assistenza alle imprese
Marco Cozzolino
[email protected]
Contabilità
Ciro Ponticelli
[email protected]
Presidente
Mario de Miranda
Vice Presidente
Antonio Pellecchia
Consiglieri
Giovanni Allinoro
Ciro Fiola
Luigi Giamundo
Pasquale Giglio
Nicola Santoro
Presidente dei Revisori dei Conti
Patrizia Scandaliato
Sindaci
Eraldo Turi
Nicola Fimiani
Supplenti
Maria Pia Angelici
Antonio D’Antonio
Consiglio di Amministrazione dell’ Eurosportello
Direzione
Riccardo de Falco
[email protected]
02
09
12
Prima
Consiglio di Amministrazione dell’ Eurosportello
Direttore Responsabile
Riccardo de Falco
dicembre 2006
EDITORIALE
di Riccardo de Falco
Direttore Eurosportello
I dati e le conseguenti analisi che trovano
spazio in questo numero del dicembre 2006
del bollettino dell’Eurosportello ci consentono di usare toni improntati se non alla soddisfazione quanto meno un cauto ottimismo.
Piccoli segnali di inversione di tendenza si
colgono rispetto al terribile trend negativo
che nel periodo 2000-2004 aveva completamente ostruito le strade dello sviluppo economico mondiale causando, anche per il
nostro paese, una significativa perdita di
competitività. Anche il primo semestre del
2006 infatti conferma il trend positivo già
indicato dalle fonti statistiche del Sistema
Camerale e dai dati della Banca d’Italia per il
2005: con riguardo alla Campania si evidenzia un miglioramento della bilancia commerciale che, nella valutazione cif-fob, registra un disavanzo di 700 milioni di euro, 220
milioni in meno rispetto all’anno precedente. Il miglioramento del disavanzo è ascrivibile ad un aumento dell’export (+3,9%) è si
mostra più vivace verso i paesi extra Ue
(+4,5%) rispetto ai paesi Ue (+3,6%).
Nella la provincia di Napoli, in particolare,
che rappresenta il 48% delle imprese campane e sviluppa il 55% delle esportazioni
regionali, si rafforzano le tradizionali relazioni commerciali con mercati maturi quali
Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e
Danimarca; ma al tempo stesso si riscontrano prospettive di sviluppo verso le nuove
aree del Sud-est asiatico, in particolare Cina
ed India, nelle quali non a caso si sono concentrate molte attività di incoming ed outcoming quest’anno.
L’aumento dell’export è stato trainato dai
comparti tradizionali dell’economia campana: mezzi di trasporto(+11%); tessile abbigliamento (+8,5%); le industrie agroalimentari (+3,0%), conciario(+4,7%), gioielleria.
Un sentiero pare quindi delinearsi finalmente tra le macerie lasciate sul campo dalle
numerose crisi mondiali dovute ad eventi
bellici e al terrorismo internazionale.
Per quanto ci riguarda, credo sia importante
testimoniare che si è puntato al miglior utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie.
Gli strumenti che hanno favorito questa
ripresa sono stati concertazione, programmazione e sinergia tra Regione Campania,
Camere di Commercio, Ice, Sace, Simest,
Ministero per il commercio con l’estero e
tutti i soggetti comunque interessati nei
processi di internazionalizzazione.
In particolare lo Sprint Campania e il sistema delle Camere di Commercio hanno in tal
senso prodotto un modello di funzionamento dimostratosi concretamente valido ed
esportabile anche in altre regioni italiane.
Nel 2007 riteniamo che tale schema d’azione
possa produrre risultati ancora più efficaci
in quanto ormai la rete di relazione tra tutti
i soggetti si è consolidata attraverso numerose esperienze operative sul campo.
Il prossimo obiettivo è quindi di mantenere
ed ampliare questi sentieri appena tracciati
per consentire ad un sempre maggior numero di piccole e (troppo poche) medie imprese napoletane di portare in tutto il mondo il
nostro patrimonio di capacità, prodotti e
servizi di ottima qualità e rara artigianale
fantasia.
Editoriale
Sinergie per l’export
1
PRIMA
di Paolo del Mondo
Attraverso un tavolo di coordinamento, e in linea con
i programmi nazionali e comunitari, sotto la spinta
della Campania le Regioni del Sud si preparano a fare
un grande investimento nelle infrastrutture. Ma
basterà a recuperare il gap con il resto del Paese e
dell’Europa?
Nell’epoca dell’economia globale, il trasporto
delle merci ha assunto una funzione centrale.
Un esempio valido è una recente inchiesta giornalistica che spiega come sulle tavole dei giapponesi si pranzi con il tonno del Mediterraneo,
mentre gli italiani aprono scatolette di tonno
nipponico. Un processo che porta vantaggi economici alle industrie del settore di entrambi i
paesi, con i tonni trasportati da una parte e l’altra degli Oceani in allevamenti itineranti. A
molti economisti, questo processo appare ancora come una distorsione logica. Ma non lo è:
l’economia dei trasporti è al centro dell’economia globale, e ciò è stato possibile grazie ad
investimenti che hanno velocizzato i tempi di
trasporto e ne hanno ottimizzato i costi. Grazie
a questo processo, il risultato è che è più conveniente comprare (ed importare) il tonno dal
Giappone, che pescarlo, marinarlo e inscatolarlo
in Italia. Data questa premessa, il sistema di trasporti è da considerarsi valore aggiunto e settore trainante per l’economia di un territorio. Le
imprese locali possono spedire all’estero i loro
prodotti con tempi e costi ridotti. Un efficiente
sistema di infrastrutture rappresenta l’appeal
per investitoti esteri. E per i “mercanti” locali,
bastano pochi chilometri per reperire beni e
prodotti di ogni angolo del pianeta. Ma in che
stato è il sistema logistico ed infrastrutturale
della Campania? Quanto l’efficienza di quest’ultimo incide (in maniera positiva e negativa) sul
fronte dell’espansione internazionale e dell’attrazione di capitali esteri? Esistono disfunzioni
che gravano come diseconomie sulle imprese
locali? E ancora: investire in logistica e trasporti, costituisce la premessa per uno sviluppo economico, o si tratta di un beneficio marginale?
Gap Infrastrutturale
Gap
Infrastrutturale
3
PRIMA
di Paolo del Mondo
La porta
del Mediterraneo
A differenza della Finanziaria, dell’indulto e
dei Pacs, c’è un assunto sul quale i politici
nazionali e locali non litigano: il Mezzogiorno è per sua natura la “porta del Mediterraneo”. Dialogo e cooperazione tra le due
sponde dell’area Med, e ancora commercio e
trasporti, sono il lessico quotidiano degli
operatori economici ed istituzionali. Tutto
ciò da quando è stata stabilita la data del
2010, come avvio dell’area di libero scambio
(250 milioni di potenziali consumatori). Da
allora, ha avuto inizio la corsa alla “poltrona” di “porta del Mediterraneo”. Con Barcellona e Marsiglia in pole position, e i porti
italiani qualche blocco più indietro. Lo stato
delle cose ha spinto il Governo Prodi - con
in testa il ministro per i trasporti Alessandro
Bianchi - ad occuparsi del caso. “Il Mezzogiorno, per la sua collocazione geografica,
deve essere il primo scalo merci del Mediterraneo”, afferma Bianchi. “E per rendere realtà tutto ciò, occorre investire nelle infrastrutture”, conclude. Da qui a venti anni,
perciò, il Governo si impegna (su richiesta
degli otto Governatori del Sud, coordinati da
Antonio Bassolino e dall’assessore ai Trasporti della Campania Ennio Cascetta) a raddoppiare i fondi per le infrastrutture, secondo un piano che non lascia nulla escluso:
autostrade, ferrovie, interporti, scali aeroportuali e marittimi, sicurezza, nuove tecnologie, mezzi di trasporto e società varie ed
eventuali. Sul piatto sono offerti 40 miliardi;
e in più una buona parte di altri 63 che
giungeranno dal Quadro di sostegno nazionale con i fondi europei; questo si somma ai
fondi Por delle Regioni Obiettivo 1 e al Fas;
mentre, una parte ancora, è costituita dai
soldi dirottati dai cantieri mai aperti del
Ponte sullo Stretto, con la clausola specifica
di ultimare la grande incompleta: l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Tralasciamo le
grandi promesse di ogni Governo appena
insediato (il Ponte sullo Stretto ne è la prova
esemplare...), e analizziamo le grandi opere
4
da farsi. Stando alla Campania, i recenti
tavoli di confronto Bassolino-Cascetta con
Bianchi-Di Pietro (ministro delle infrastrutture, ndr) hanno siglato un’intesa per la
costruzione degli aeroporti di Grazzanise con la Gesac (società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Capodichino) che
avrà un ruolo di primo piano - e di Pontecagnano - dove è stata posata la prima pietra.
E poi, si lavora per costruire l’inteporto di
Battipaglia (90 milioni il costo dell’opera),
mentre le Ferrovie dello Stato ed altre società lavorano al raddoppio di quello di Nola e
potenziano magazzini e collegamenti con
quello di Marcianise. Per gli scali marittimi,
ci ha pensato la Finanziaria, scongiurando il
limite del tetto di spesa per le Autorità di
gestione, sbloccando di fatto investimenti
per i quali già erano stati contratti mutui e
stanziati fondi pubblici. Ciò consentirà al
porto di Napoli di ultimare progetti per 187
milioni di euro. E soprattutto ha consentito
al presidente dell’Autorità portuale di Napoli, Francesco Nerli (che oggi guida anche
l’Assoporti) di togliersi un sassolino nella
scarpa nei confronti di chi varò l’incriminato blocco: “Giulio Tremonti è convinto che i
porti italiani sono la porta d’ingresso delle
merci contraffatte. Per questo, invece di
intensificare i controlli o ammodernare gli
scali, si era pensato di far chiudere i porti”.
Questa storia è oggi acqua passata, con il
Governo che invece rafforza la fiducia verso
gli scali marittimi, al punto da rivalutare le
”Autostrade del mare” (con il primo storico
collegamento Napoli-Genova dai tempi del
Risorgimento... e un beneficio per l’ambiente, le industrie e la sicurezza, considerato
che su 102 milioni di tonnellate di merci, il
50 per cento viaggia oggi via mare con un
incremento del 325 per cento, a scapito di
autocarri e furgoni). Si garantisce così
un’opportunità di sviluppo per gli scali di
Napoli, Salerno e Gioia Tauro, porto fedeer
che nei piani di Nereo Marcucci, amministratore delegato di Contiship (principale
terminalista italiano e leader a Genova,
Livorno e Gioia Tauro) dovrà avere una
interconnessione diretta con l’interporto di
Nola, dove si intensificano i collegamenti
ferroviari con Germania e centro Europa (e
con il vicino porto di Napoli grazie alle attività di Ferport). Tuttavia, i collegamenti non
possono avere solo direzione verticale; a
questo ci penseranno i Corridoi europei, figli
del piano Dehelors. Otto grandi assi di collegamento che uniscono in un’unica “strada”
l’Europa. Nola è il crocevia europeo del Corridoio numero uno (Palermo-Berlino) e del
numero otto (Spagna-Balcani-Paesi dell’Est
Europa). Quest’ultimo passa per Bari, città
che si collegherà nel 2020 con Napoli attraverso l’alta capacità (2h e 30min. con 15 fermate).
E all’annuncio che il supertreno unirà Levante e Ponente del Paese, gli imprenditori
napoletani (che presso l’Unione degli industriali hanno costituito la sezione Logistica e
Trasporti) esultano: “I benefici per la logistica ed il commercio saranno notevoli”. Cito
quest’ultima frase perché - come è legittimo
in democrazia - c’è qualcuno che la pensa
diversamente; ovvero è scettico sulle grandi
opere, laddove sostiene che per il Sud basterebbe una gestione più razionale
di quanto già esiste, grazie
al raccordo dei nodi di collegamento attraverso il
completamento
delle
cosiddette opere da “ultimo
miglio”: strade, ponti e ferrovie mai terminate, che oggi
non sembrano neanche più cattedrali nel deserto, ma fatiscenti ruderi post atomici.
A sostenere questa tesi è la Uir
(Unione interporti riuniti), con
il presidente Rodolfo De Dominicis che invita il governo a
stanziare un fondo da 258 milioni di euro che la stessa Uir
potrebbe gestire per dare
l’ultimo ritocco ad opere mai terminate, in
modo da unire le maglie della rete di collegamento che ancora non rende sufficientemente attrezzato e competitivo il sistema di
trasporti non solo nel Mezzogiorno, ma in
Italia.
Gli investimenti
in Europa e in Italia
In effetti, il mercato delle opere pubbliche
ha costituito fino agli anni Novanta il 60 per
cento del Prodotto interno lordo del Paese.
Con cantieri che non chiudevano mai (e che
ancora non sono chiusi), e vicende giudiziarie su appalti truccati e sulla loro gestione...
Tutto ciò sembra terminare con Tangentopoli. Ma se il più grande scandalo politico-giudiziario della storia italiana ha sancito la
fine di un’epoca di illegalità, in quelli stessi
anni non è stata posata alcuna pietra per
strade, ponti e ferrovie, e né tanto meno si è
proceduto alla manutenzione dell’esistente.
Con un conseguente ritardo accumulato dal
sistema dei trasporti del nostro Paese,
rispetto al resto del mondo, che entrava nell’epoca della globalizzazione investendo
proprio in trasporti e logistica. Tale situazione sembra perpetuarsi.
Il porto di Marsiglia, ad esempio, triplicherà la sua capacità di movimentazione
della merci, per la quale
già è leader nel Mediterraneo (8 milioni di
tonnellate nel settembre 2006).
L’operazione - con
un investimento da
264 milioni di euro
(grazie anche alla
partecipazione
di
compagnie amatoriali) - ridurrà
di
18mila
unità l’an-
5
no i camion che trafficano la Genova-Ventimiglia, con un risparmio sui costi che oscilla tra il 10 e il 20 per cento. Inoltre, Marsiglia è dotata di magazzini nell’area retroportuale per la lavorazione delle merci (Ikea
vi ha stabilito uno stabilimento). Tutto ciò
rende la Francia più appetibile per le varie
Cosco e China Shipping, che già stanno
investendo lì per l’immediato futuro. La
Cosco, però, stanzierà 200 milioni anche
nello scalo partenopeo; ma il grosso delle
merci dell’Estremo Oriente (che ogni anno
dal 2010 cresceranno a ritmo del dieci per
cento) sarà dirottato con molta probabilità a
Marsiglia. Il gap dello scalo napoletano è
dovuto dall’assenza di un’area retroportuale,
laddove Genova si attrezza con un progetto
avveniristico: creare un tunnel ferroviario
sotterraneo che collega le banchine con
l’area retroportuale, situata al di là della
città. Per Napoli questa opportunità potrebbe però concretizzarsi con il collegamento
ferroviario dagli attracchi all’Interporto di
Nola (con naturale proseguimento verso
l’Interporto Sud Europa di Marcianise e l’aeroporto di Grazzanise, e l’istituzione dell’area di Napoli Est a “no tax area”, ovvero le
zone franche per le quali il Governo italiano
stanzierà 100 milioni di euro per il 2008 e
2009, dove si sta anche progettando l’insediamento di magazzini per assemblaggio e
seconda lavorazione delle merci da immettere su altri mercati). Napoli ha dunque bisogno di interventi strutturali, anche per scongiurare il pericolo che gli operatori del porto
(terminalisti, spedizionieri, trasportatori e
agenti marittimi) paventano se non verrà
decongestionato il traffico di contaneir:
licenziamento di 900 dipendenti (laddove
l’investimento della Cosco nella Darsena di
Levante ne dovrebbe generare 700). Il dato
richiama un vecchio detto: la sovrapproduzione sta all’economia, come l’inondazione
al mare...
Il porto di Napoli ha aumentato il traffico
contaneir in misura esponenziale, tenendo
conto che spazi e strutture sono ristretti e
limitati. Per cui i contaneir sbarcano velocemente con il sospetto di controlli fugaci.
Stando ai dati dell’Autorità portuale, nello
scalo sono transitate 21 milioni di tonnella-
6
Occhio al falso
Negli ultimi anni si è incrementato lo scambio di
merci tra la Campania e la Cina. Le importazioni di
merci cinesi crescono del 53% tra il 2000 e il 2005.
La bilancia commerciale è a vantaggio del paese asiatico, dal quale importiamo prodotti di chimica di base,
apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità, metalli di base non ferrosi, nonché merci
del settore ottica e fotografia.
Le merci della Campania che invece si vendono sul
mercato cinese, sono macchine per la metallurgia e
per la lavorazione dei prodotti alimentari, per le industrie tessili e delle pelli, per carta e per stampa. La
porta d’ingresso delle merci cinesi è il porto di Napoli,
stando ai dati ufficiali e al mercato legale. Ma sul
porto di Napoli, l’onorevole Massimo Polledri (Lega
Nord) aprì un’inchiesta nel 2004.
“Nel solo porto di Napoli - afferma - il 60 per cento
della merce sfugge al controllo della dogana”. Sul
fenomeno si fa più forte l’attenzione. Ad esempio, lo
scorso 3 ottobre l’Unione degli Industriali di Napoli
ha siglato un accordo con la Dogana per la tutela dei
marchi delle imprese napoletane. Dall’indagine, risulta
che il 70 per cento dei prodotti “taroccati” proviene
dai paesi asiatici, il trenta per cento proviene dal
bacino del Mediterraneo, con l’Italia (e il napoletano)
in testa tra i produttori. È dunque l’industria campana
del falso a non conoscere recessione. Nel maggio
2005, tra piazza Garibaldi e il porto di Napoli, in soli
quattro giorni sono stati 300mila i capi sequestrati.
Da martedì 10 maggio a venerdì 13, nel napoletano
sono state condotte con successo quattro operazioni
della Guardia di finanza, che ha bloccato in tutto
284.270 prodotti di diversa tipologia, naturalmente
contraffatti; i quali, sostiene la Gdf, hanno valore di
circa 340mila euro. La cronaca dei sequestri parte
all’alba di martedì dal Porto di Napoli. Scrive Paolo
Popoli sul quotidiano economico e finanziario “il
Denaro” del 17 maggio 2005: “I finanzieri ed il servizio di vigilanza antifrode della Dogana individuano un
container, proveniente dalla Cina, con 10.788 magliette da donna marcate “made in Italy”. Il giorno dopo,
carabinieri e vigili scovano nel mercato di Nola giocattoli, orologi ed altra merce contraffatta del valore
di circa 10mila euro. La pericolosità di alcuni giocattoli non a norma, potrebbe rivelarsi anche fatale per
bambini”. Contemporaneamente, a Napoli circa 27
mila prodotti contraffatti (valore complessivo di 280
mila euro) sono sequestrati in due locali nelle adiacenze di piazza Garibaldi. Le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro 1744 prodotti tra i quali borse,
orecchini e portachiavi, piccoli elettrodomestici e giocattoli, coltelli e sciabole.
PRIMA
di Paolo del Mondo
te di merci, con 373 mila contaneirs/teu
(dati 2005). L’area di scalo sarà portata nei
prossimi quattro anni ad una capacità di 1
milione di teu. Il ruolo del leone - inutile
dirlo - toccherà alla Cina (vedere box in
pagina).
La Campania e l’Italia
Quale futuro
Il porto di Napoli (oggetto di trasformazioni
dagli anni Settanta ai Novanta - si veda il
l’inchiesta di Paolo Serafino dal sito:
http://www.lestradeferrate.it/mono3.htm)
sintetizza insomma lo stato contraddittorio
del sistema di trasporti della Campania. Da
un lato, si assiste al prevalere di logiche di
sistema che premiano l’intermodalità infrastrutturale e societaria (concetto che rende
competitivo il settore - si veda il caso di
Abertis, di Ferrovial, della Baa, e tanti altri
ancora); dall’altro, la carenza di spazi, e di
opere moderne e in buono stato. Colmare
questo vuoto è l’obiettivo dei prossimi anni.
Eppure, la validità del progetto sarà verificabile soltanto con la validità degli interventi,
e dal rapporto che il guadagno avrà sulla
spesa pubblica. Nonché, dai tempi di realizzazione delle opere, considerati i rischi connessi ai repentini cambiamenti delle strategie di mercato degli operatori e all’obsolescenza tecnologica. In ogni modo, restando
in Campania, i primi interventi nel settore
infrastrutture (a partire dal 2002) si accompagnano ad un incremento delle esportazioni dei prodotti campani del più 4 per cento
nel 2005, a fronte del calo di venti punti del
biennio 2002/2004 (fonte ICE). D’altra parte,
però, la bilancia commerciale segna il saldo
negativo con le importazioni, che se soltanto riferite alla Cina, sono cresciute dal 2000
al 2004 del 53 per cento. Le merci in entrata e in uscita crescono. Il mancato decollo
dell’export - sottolinea l’Ice - si attesta nella
crisi di alcuni settori dell’industria campana;
mentre l’incremento è riconosciuto nell’ap-
7
PRIMA
plicazione di logiche di economia di scala e
nel recupero di mezzi di trasporto.
Dall’autocarro, la Campania ha scoperto l’intermodalità con navi ro-ro, treni frigorifero,
magazzini per la conservazione delle merci,
collegamenti di interscambio veloci, economici e precisi. Il primo passo è fatto, come
ha più volte sottolineato Ennio Cascetta (al
suo secondo mandato), che coltiva il sogno
di spostare il centro del traffico merci dal
Nord al Sud del Paese.
Secondo Cascetta, la sfida dei trasporti è “un
fattore importante per ridurre il differenziale di infrastrutture tra il Sud e il Nord e
incentivare così lo sviluppo dell’economia e
del territorio sapientemente integrato con le
strategie della mobilità”. Tali strategie devono puntare all’aumento del grado di accessibilità delle aree periferiche: vale a dire,
Mezzogiorno ed Europa. E ciò, afferma
Cascetta, è possibile solo attraverso la realizzazione di infrastrutture stradali e ferroviarie a rete, e attraverso lo sviluppo dei servizi di cabotaggio marittimo e di trasporto
aereo. La Regione Campania vanta al
momento una condizione migliore rispetto
alle altre regioni meridionali (vedi tabella in
pagina), in forza di una dotazione infrastrut-
Campania
il sistema di infrastrutture e trasporti
Strade (Statali e Provinciali)
9.100 km
Autostrade
445 km
Ferrovie
986 km
Merci
102 mln tonn.
(in transito)
12 mln tonn.
(traffico interno)
28 mln tonn.
(traffico estero)
62 mln tonn.
Trasporto gomma
30 mln tonn.
Trasporto mare
30 mln tonn.
Imprese
13.789
Addetti
117.00
Fatturato 2003
5 milioni di euro
turale complessiva, a cominciare dalla rete
ferroviaria (la più estesa d’Italia), e dai centri merci. E poi due porti, un aeroporto, una
società per l’ottimizzazione del sistema,
Logica, che fa scuola nel mondo, così come
modello da imitare è il caso del CisInterporto di Gianni Punzo che si replica in
Cina. In Campania, insomma, qualcosa si
muove, e non sono solo le merci. E ciò è
senza dubbio una premessa per crescere.
Seppure la domanda è un altra: il trasporto
sarà il settore trainante per lo sviluppo economico della regione? La produzione è infatti in crisi e le aziende più forti trasferiscono
le loro attività all’estero, con una partecipazione in aziende estere in industrie delle
macchine elettriche e dei trasporti. Ed inoltre, al posto degli stabilimenti produttivi,
sorgono sempre più numerosi i centri per la
grande distribuzione. Insomma: stiamo
diventando il più grande centro di smistamento e di distribuzione delle merci del
Mediterraneo? E quali conseguenze potrà
avere tale scelta nello scenario futuro, se
l’investimento in infrastrutture e logistica è
di gran lunga superiore rispetto ad altri settori, ed i competitors stranieri non restano
certo a guardare?
INTERVISTA
a Ennio Cascetta
Assessore ai Trasporti Reg. Campania
di P. d. M.
D. Assessore Cascetta, esiste un gap tra Nord e Sud?
R. Al Sud ci sono in media due Eurostar al giorno contro i 14,7
del Nord, con velocità di 73,3 km/h al Sud e di 95,2 al Nord. Basta questo per considerare che le stesse carenze si riscontrano
in altri settori, e anche rispetto ai Paesi mediterranei. Il mio
prossimo libro (in via di pubblicazione) si intitola “Il Sud isolato”. Il divario è storico.
D. La Campania invece esce dall’anno zero?
R. Grazie al grande lavoro di Regione, Enti locali, Autorità di
gestione e società varie, abbiamo avviato un grande progetto
da oltre 25 miliardi di euro, di cui circa 6 già spesi dal 2001 e altri 6 ancora disponibili: 40 km di nuove linee ferroviarie, 25
stazioni aperte, 40 cantieri in corso; 131 interventi completati
per le strade, 129 cantieri per 1,6 miliardi; e poi porti, interporti e aeroporti. Grazie anche a Logica, prima agenzia regionale
di promozione del settore.
D. Quale opera ritiene prioritaria al Sud?
R. La Napoli – Bari. Collegherà i corridoi europei Berlino-Palermo con Bari-Varna, e dunque Tirreno e Adriatico. Roma, Napoli e Bari, formeranno un “tripolo”, uno dei sistemi metropolitani più grandi d’Europa con una rete di servizi (scambi commerciali, culturali e turistici) tra le 3 città e le aree di influenza. Sulla linea potenziata e velocizzata, passeranno i collegamenti
ferroviari interni alla regioni. Per la Campania, aumentano da
26 a 144. E aggiungo che la Napoli – Bari costa esattamente
quanto il Ponte sullo Stretto. Il nuovo governo ha fatto bene a
dirottare i fondi per le opere “prioritarie”.
D. Quali altri interventi sono previsti?
R. È in corso l’adeguamento della viabilità (8 miliardi di euro, di
cui 1,7 già spesi e 2,8 ancora disponibili) per mettere in sicurezza la rete stradale, adeguare strade di interesse turistico, e
collegare le aree industriali e produttive. Le opere più urgenti
sono la Salerno-Reggio Calabria, la Capua-Villa Literno, la Lioni-Grottaminarda, la statale 268 del Vesuvio e il collegamento
tra A1, aeroporto di Grazzanise e area domizia. Sui porti abbiamo investito 201 milioni di euro dal 2001, e sono disponibili altri 175 milioni. I risultati sono tangibili, e secondo Logica, con
gli interventi programmati la movimentazione container del
sistema regionale raggiungerà i 3,2 milioni di TEUs nel 2009,
triplicando quella attuale e raggiungendo i primi posti nell’Area Med. Inoltre, la nostra posizione geografica è un vantaggio per il 2010: se dall’Est si arriva in Europa passando per i
porti del Mezzogiorno, ci vogliono 14-15 giorni. Passando da
Rotterdam, i giorni diventano 20. Inoltre, investiamo negli Interporti, grazie ad accordi con i privati per lo sviluppo di un sistema integrato, basato Nola, Marcianise-Maddaloni e Battipaglia, e i porti di Napoli e Salerno.
D. I privati avranno sempre più spazio?
R. Accanto a fondi pubblici sempre più scarsi, c’è bisogno di
capitali privati. In Campania, utilizziamo ampiamente il project
financing (200 iniziative nel 2005, da 2,5 miliardi di euro), e
pensiamo a investimenti privati per gli assi stradali e i parcheggi. Mi auguro che presto avremo la nuova normativa sulla finanza di progetto, che amplia le tipologie di opere, fissa
termini certi e non prorogabili, allunga a 99 anni le concessioni, e prevede l’utilizzo dei fondi Ue e l’istituzione di un Fondo
regionale di sostegno. A questa legge, si aggiungerà quella sui
Lavori pubblici.
D. Nuove opere fanno nascere nuove imprese?
R. Gli investimenti nelle attività produttive possono avvalersi
delle fonti di finanziamento tipiche. Le infrastrutture fanno ridurre i costi di trasporto per tutte le attività economiche, abbassano la congestione, permettono uno sviluppo urbanistico
equilibrato. La maggiore accessibilità del territorio determina
un incremento di produttività per effetto dell’espansione dei
mercati, della riduzione dei prezzi, dell’aumento dei consumi e
del rilancio di aree isolate. E poi crescono il mercato del lavoro
e l’incremento occupazionale. Il nostro programma è uno
strumento di politica industriale: nuove linee vogliono dire più
lavoro, più mezzi da costruire, vantaggi per ricerca e imprese.
Già oggi il settore incide sull’economia regionale con oltre 5
milioni di euro. E molti comparti produttivi ne traggono benefici: l’industria ferrotranviaria, quella degli autobus, la cantieristica, la nautica, l’industria elettronica, oltre alla logistica e
alle costruzioni.
D. Il piano si ultima con Grazzanise. La data è il 2020?
R. Si parla di un secondo scalo dagli anni ’60 del secolo scorso,
e fino al 2001 non si era mai concretizzato nulla. Realizzare un
aeroporto non è come aprire un ristorante; ma ora noi abbiamo finalmente lo strumento giusto per avviare l’opera. Abbiamo fatto un Master Plan per la costruzione di un sistema basato su Capodichino, Pontecagnano e Grazzanise. Per quest’ultimo abbiamo individuato l’area, e la Gesac come partner
privato. Sono passi in avanti e concreti.
Intervista
Al lavoro
per un Sud
non isolato
9
PRIMA
Hanno detto...
Nicola Santoro
Compagnia delle Opere Campania
“La sfida della ripresa economica del Mezzogiorno
passa dalla capacità di realizzazione di un piano di
infrastrutture che ha senso come strategia, ma il
cui obiettivo è affermare la Campania come snodo
logistico per il Mediterraneo riuscendo ad implementare un piano di sviluppo economico-industriale di più ampio respiro che tenga conto di tutti
gli attori politici-socio-economici.”
Antonio Bassolino,
Presidente Regione Campania
“Dobbiamo lavorare perché, accanto all’aeroporto
cittadino di Capodichino, anche Grazzanise diventi un grande approdo internazionale. Da questo
progetto, dobbiamo trarre esempio sulle modalità
di finanziamento”.
Isaia Sales,
Consigliere economico Regione Campania
“L’orientamento comunitario in materia è chiaro:
bisogna erogare meno incentivi, che comunque
saranno integrativi e non aggiuntivi rispetto a
quelli nazionali, e lavorare di più su infrastrutture,
logistica, ricerca e innovazione. Noi ci atterremo a
questo indirizzo.”
Giuseppe Mauro Rizzo
Presidente Giovani Armatori
“Per il traffico marittimo la Cina è una risorsa
importante. È un Paese dove aumentano gli investimenti nelle infrastrutture e cresce la domanda
di prodotti energetici e di metalli provenienti dall’Occidente che noi potremo trasportare”.
Gennaro Murolo
Presidente Spedizionieri Napoli
“Abbiamo avuto un aumento dei controlli doganali sulle merci dal sette al quaranta per cento.
Ciò ovviamente ha comportato ritardi nelle consegne, provocando un congestionamento di con-
10
Pasquale Giglio
Segretario Confesercenti Campania
“L’investimento nelle infrastrutture si è rivelato una
scelta intelligente. L’intervento nei porti di Napoli e
Salerno, è stato di vitale importanza per le attività
legate al trasporto. Ora, c’è attesa per lo sviluppo
della direttrice Tirreno -Adriatico, la quale può portare benefici per le Pmi che necessitano di comunicazione. Occorre dare spazio alle opportunità di insediamento e di sviluppo delle imprese.”
tainer in giacenza nel porto. Noi chiediamo una
semplificazione delle regole e un aumento degli
addetti ai controlli per velocizzare le pratiche.”
Gaetano Cola
Presidente Camera di Commercio Napoli
“La zona franca a Napoli Est è un incentivo che va
inserito in una rete di interventi. Attorno a quest’area, va creato un ambiente favorevole alla crescita economica, fatto di infrastrutture, servizi
avanzati, sicurezza sociale”.
Mimmo della Corte
Giornalista
“È bello pensare al Mezzogiorno ‘testa di ponte’
verso il Mediterraneo. Ma bisogna tener conto che
il Sud non può essere soltanto un’area di consumo: per poter crescere davvero, deve essere
un’area d’interscambio dove in cambio di beni di
provenienza extraregionale, si offrono prodotti e
peculiarità locali.”
Luca Guarino
Giovani Api Napoli
“Le nuove rotte marittime transoceaniche, che
dall’Oriente fanno tappa nei porti mediterranei
per poi proseguire verso l’Atlantico, potrebbero
stimolare investimenti aggiuntivi nel Mezzogiorno. Ma da questo a sostenere che le infrastrutture siano sufficienti a stimolare l’industria meridionale, ce ne corre.”
Attività Eurosportello 2 0 0 6
ATTIVITÀ
Programmi, azioni, iniziative
del terzo trimestre 2006
Sole, mare e profumi d’Italia
Opportunità ed affari
in Svizzera e Danimarca
L’Eurosportello - Azienda Speciale della CCIAA di Napoli, ha realizzato (nell’ambito dell’Intesa Operativa
ICE-Unioncamere 2004) in collaborazione con il Ministero per le Attività Produttive/ICE ed alcune strutture camerali (Aspin/CCIAA Frosinone, CCIAA Cosenza, CCIAA Lucca e con Azienda Speciale Intertrade Salerno in qualità di capofila) il Progetto SMPI - sole,
mare e profumi d’Italia, opportunità d’affari in Svizzera e Danimarca per il settore agro-alimentare.
Il progetto finalizzato alla promozione sul mercato
della Svizzera e della Danimarca di prodotti agro-alimentari di qualità ha visto la partecipazione di 9 imprese dell’area campana. Le aziende campane selezionate a partecipare hanno seguito un percorso di aggiornamento sui mercati destinatari ed hanno partecipato a manifestazioni di presentazione dei loro prodotti, con degustazioni ed incontri operativi con imprenditori svizzeri e danesi selezionati. Sono state,
inoltre, previste azioni di promozione presso punti
vendita esteri con un conclusivo invito in Italia di una
delegazione di imprenditori esteri maggiormente interessati ad approfondire i rapporti con le aziende
espositrici. Nello specifico la prima azione prevista dal
progetto si è svolta in Svizzera:
il 12 maggio 2006 si è svolto c/o la sede dell’Eurosportello per le aziende locali selezionate, un seminario di presentazione del mercato e di aggiornamento
sulle problematiche tecniche, normative e di marketing relative al commercio dei prodotti agro-alimentari in Svizzera. Il Dott. Andrea Lotti Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Svizzera
ha introdotto ed illustrato i vari temi che sono stati
trattati durante il seminario.
il 22 maggio 2006 c/o l’Hotel Baur au Lac di Zurigo
si è svolto il previsto workshop durante il quale le
aziende locali partecipanti hanno presentato i loro
prodotti ad un selezionato numero di operatori del
settore: importatori, distributori, buyers, ristoratori,
ecc. L’attività di promozione si è conclusa con una interessante cena di lavoro a cui hanno partecipato le
aziende locali e gli operatori esteri invitati.
12
La seconda azione si è svolta in Danimarca:
il 25 settembre 2006 c/o l’Hotel Phoenix di Copenaghen è stato realizzato un incontro di formazione ed
aggiornamento sul settore alimentare e vini del mercato danese per la delegazione delle aziende locali
presenti. L’Ambasciatore d’Italia in Danimarca Dott. Di
Leo ha introdotto e presentato l’evento e diversi sono
stati gli interventi di specialisti del mercato danese. E’
stata, inoltre, realizzata un’azione promozionale della
durata di 6 giorni presso il punto vendita del supermercato italiano di Copenaghen “Supermarco” dove
le aziende partecipanti hanno esposto i loro prodotti.
il 26 settembre 2006 si è svolto c/o i prestigiosi e
centrali locali del Moltkes Palae di Copenaghen, il
workshop in cui le aziende italiane hanno presentato
i loro prodotti agro-alimentari ed hanno avuto i loro
incontri di lavoro con i diversi importatori danesi selezionati a partecipare.
La terza azione si è svolta in Italia:
dal 30 al 31 ottobre 2006 la missione di ritorno ha
visto la partecipazione degli operatori svizzeri e danesi, che avevano mostrato interesse per i prodotti delle aziende partecipanti al progetto, invitati a visitare
le aziende locali ed il territorio in cui operano.
Missione Italiana a Mauritius
9-16 ottobre 2006
Mauritius
Nell’ambito del Programma di Internazionalizzazione
a favore delle piccole e medie imprese del territorio
provinciale, è stata organizzata una Missione imprenditoriale a Mauritius, cofinanziata dalla Camera
di Commercio e dalla Provincia di Napoli.
La Missione, che si è svolta dal 9 al 16 ottobre 2006,
ha coinvolto 7 aziende locali, provenienti da vari settori quali il tessile/abbigliamento, calzature, borse,
medico-sanitario (prodotti per disabili e cliniche), ceramiche.
La delegazione è stata accompagnata dal Console di
Mauritius a Roma, Denis Cangy, dallo staff dell’Eurosportello e da rappresentanti della Provincia di Napoli. Durante la Missione sono emerse interessanti possibilità di investimento per le aziende campane, so-
prattutto tenendo presenti due importanti fattori
quali la situazione stabile e tranquilla del paese, a cui
va aggiunta la possibilità di costituire una società in
loco in soli 3 giorni e con un regime di tassazione delle attività produttive molto vantaggioso anche per gli
investitori esteri.
Altro elemento importante è il piano di sviluppo turistico del paese, infatti è prevista nei prossimi 10 anni
la costruzione di circa 100 hotel; ci potrebbe essere
quindi una opportunità importante per aziende italiane che vogliano investire in questo settore.
La delegazione ha visitato il Free Port, il più importante centro logistico di stoccaggio, immagazzinaggio e
distribuzione delle merci, dal quale vari prodotti vengono esportati anche in l’Europa, in particolare in
Francia (porto di Marsiglia). A seguito dell’incontro
presso il Ministero del Turismo a Mauritius, considerato l’alto numero di turisti italiani e campani che annualmente visitano l’isola, è emersa la proposta di costituire un volo diretto Napoli – Mauritius nel periodo
di alta stagione (dicembre/aprile).
In riferimento alle aziende partecipanti alla Missione,
un’azienda napoletana specializzata nella progettazione e produzione di lettini da spiaggia e sedie a rotelle per disabili, ha suscitato forte interesse presso le
autorità mauritiane con la proposta di realizzare un
progetto di assistenza sulle spiagge ai disabili con i
propri prodotti.
Inoltre, buone possibilità di investimento si sono prospettate per il settore medico. In particolare, un
azienda che ha partecipato alla missione ha verificato le varie opportunità di investimento, tra cui lo sviluppo della telemedicina, grazie anche alla presenza
del Cyber City (centro cibernetico, cablato, tramite il
quale Mauritius è in collegamento diretto, in tempo
reale, con tutto il mondo) ed anche la possibilità di
apertura di una clinica italiana.
Il presidente Cola alla guida di UnionCamere Campania
Dal 31 ottobre 2006, il
cavaliere del lavoro
Gaetano Cola, presidente della Camera di
commercio di Napoli,
è alla guida di Unioncamere Campania.
Prima ancora delle congratulazioni, afferma alla stampa:
“La mia gestione partirà dalla positiva esperienza passata
(targata Costantino Capone, oggi nel direttivo nazionale
con Cola). Il mio mandato sarà rivolto alla piena utilizzazione dei fondi strutturali 2007-2013, al varo della finanziaria
regionale”. Obiettivi chiari, ai quali si aggiungono il contributo per la risoluzione del problema rifiuti, e la fiscalità di
vantaggio al Sud. A pochi mesi dall’elezione, Cola continua
il suo impegno su più fronti: punta l’indice contro i tagli agli
Enti camerali in Finanziaria; incalza gli amministratori locali - pur trovando con loro una costruttiva collaborazione perché i “progetti non restino sulla carta”; denuncia le diseconomie del Mezzogiorno; porta avanti il lavoro per la riqualificazione della zona Est (è vicepresidente di Napoli
Orientale); promuove il recupero degli immobili dimessi con
lo Iacp; organizza con la Camera di commercio napoletana
un concerto di Natale, il cui incasso andrà ai ragazzi di
Scampia. Ma, soprattutto, spende il suo impegno a servizio
delle imprese, difendendone gli interessi e ampliando il numero dei servizi che l’Ente camerale può offrire. Le nuove
sfide sono le zone franche urbane, l’Agenda regionale del
commercio, l’internazionalizzazione del “made in Campania”. Dietro un presidente classe 1934, c’è la voglia di guardare al futuro con ottimismo, e tanta esperienza maturata
in più campi. Dopo gli studi in agraria, a venti anni è già imprenditore, e nel 1962 assume la carica di amministratore
della Società Costruzioni Metalmeccaniche Napoletane.
Fonda nel 1968 la prima azienda europea produttrice di
panna spray in bombole. In seguito, guida Federindustria
Campania, l’Unione industriali di Napoli, la Camera di commercio partenopea (luglio 2000), il Dintec. Nel 1995, riceve
l’onorificenza di Cavaliere del lavoro. Da Eurosportello, l’in
bocca al lupo al presidente “gentiluomo” Gaetano Cola.
pdm
13
ATTIVITÀ
Seminario su strategie per mercati esteri
Napoli
28.9.2006
Si è conclusa il 28 settembre a Napoli con l’ultimo
seminario su “Le imprese campane verso i mercati internazionali”, un’importante iniziativa dello
Sprint Campania, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese.
Presso la Camera di commercio di Napoli alla presenza di un folto e qualificato pubblico, si è svolto l’evento conclusivo dopo le tappe di Salerno,
Avellino, Caserta e Benevento.
Il seminario di Napoli, alla luce dei risultati emersi delle precendenti tappe e dedicate ai diversi
aspetti e tematiche dell’internazionalizzazione
delle imprese, ha puntato ad individuare strategie
e strumenti efficaci, partendo dai punti di forza e
di debolezza delle imprese campane presenti sulle
principali aree di mercato.
Dopo i saluti del presidente della Camera di commercio di Napoli Gaetano Cola e del presidente
dell’Eurosportello Mario De Miranda, si sono susseguiti diversi interventi sui temi previsti. In particolare, su “Le politiche e le strategie regionali di
supporto ai processi di internazionalizzazione dei
sistemi produttivi”, si sono svolte le relazioni di
Edoardo Imperiale, direttore di Sprint Campania, e
Federico Lasco, coordinatore dell’Area generale di
coordinamento settore Secondario dell’assessorato regionale all’Agricoltura e Attività produttive.
Su “Gli asset competitivi per l’internazionalizzazione delle imprese” sono intervenuti Paolo Stampacchia, ordinario di Economia e gestione delle
imprese presso l’Università Federico II di Napoli, e
Giuseppe Zollo, ordinario di Sistemi per la gestione aziendale della Federico II.
L’ultima sessione è stata dedicata al “Ruolo e le
azioni di accompagnamento degli attori istituzionali locali a sostegno dell’internazionalizzazione
delle Pmi”. A tal riguardo contributi sono stati forniti dagli interventi di Riccardo de Falco, direttore
dell’Eurosportello, Luciano Rezzuto, direttore di
Confartigianato, Dario Scalella, presidente di Confapi Campania, e Felice Siciliano, direttore della
Compagnia delle Opere Campania.
Il seminario è stato moderato dal direttore del
Denaro Alfonso Ruffo.
14
Incontro B2B ambiente-energie rinnovabili
Casablanca
14/15.9.2006
L’Eurosportello di Napoli e l’UNIDO ITPO Italia , in collaborazione con l’UPI, l’Unità di Promozione degli Investimenti in Marocco ed il Ministero dell’Ambiente e
del Territorio italiano, hanno organizzato a Casablanca nei giorni 14 e 15 Settembre una missione imprenditoriale nel settore delle energie rinnovabili.
In Marocco, l’UPI ha affiancato nel quadro del sostegno al processo di industrializzazione del tessuto industriale marocchino, un programma specifico per lo
sviluppo e la selezione di progetti ambientali ed energie rinnovabili, per il quale disponeva già di un nutrito portafoglio di progetti ambientali e sulle energie
rinnovabili da promuovere all’estero, con priorità in
Italia.
Al fine di dare maggior impulso a tale programma il
Ministero dell’Ambiente e del Territorio italiano , in
collaborazione con l’UNIDO ITPO Italia, l’Eurosportello e l’UPI, hanno lanciato e finanziato un intervento
specifico per la selezione e lo sviluppo di progetti di
investimento in Marocco da proporre alla comunità
imprenditoriale campana.
Sono stati pertanto organizzati degli incontri B2B tra
imprese campane e marocchine preceduti da un Forum a da tavole rotonde tecniche relative al trattamento delle acque ambiente ed energia.
Il forum ha visto la partecipazione di varie istituzioni
Italiane e marocchine quale l’Ambasciata d’Italia in
Marocco, l’Unicredit / Attijariwafa bank, ANPME - FODEP ed associazioni professionali quali CDER AMPP
AMISOLE.
8 le aziende campane partecipanti:
GIERRET - FIORETTI - TRALICE COSTRUZIONI - ENAM
- POMI SERVICE - CCTA - ECOTECH - MERLONI.
14 le aziende della controparte marocchina.
L’evento è stato quindi un modo per le imprese campane di entrare direttamente in contatto con il tessuto imprenditoriale marocchino, nella conoscenza del
quale l’UPI può vantare una notevole esperienza, e
conoscere le politiche statali, ivi compresi programmi
di finanziamento nazionali ed internazionali, avviate
in questo settore.
SME Panel
Voce alle Pmi Italiane
Il progetto “SME Panel - La voce delle PMI italiane”
nasce come proposta della Rete degli Euro Info Centre italiani (EIC) – di cui l’Eurosportello è membro effettivo EIC IT 352 – presentata alla Commissione
europea Direzione generale Imprese e Industria, che
lo ha approvato ed ammesso a co-finanziamento
nel Febbraio di quest’anno.
Obiettivo
L’Obiettivo è dare voce alle piccole e medie imprese, attraverso le consultazioni indette dalla
Commissione europea sui temi e le politiche
che le vede destinatarie, sia in quanto imprese
che in quanto imprenditori cittadini. Il pro-
getto è entrato nella fase operativa a luglio,
con la pubblicazione della prima consultazione riguardante i Diritti di Proprietà Intellettuale ed il Sistema di Brevetto in Europa.
“SME Panel”, oltre a far riferimento alla
Strategia di Lisbona ed al Piano d’azione sullo spirito d’impresa, è strettamente collegato ad alcune tematiche prioritarie per l’Ue,
quali la maggiore partecipazione dei cittadini alla vita democratica dell’Unione europea
(Trattato costituzionale per l’Europa art. I 45 fino a 52), l’importanza di comunicare
meglio l’Europa, e la necessità di un’informazione ed una comunicazione sull’Ue a imprese, consumatori, cittadini e studenti.
Risultati attesi per le imprese
SME Panel è stato articolato sull’intero territorio nazionale. Sono 600mila le imprese destinatarie della promozione delle consultazioni indette dalla Commissione europea Imprese e Industria. 75 è il totale dei panel che
saranno realizzati in Italia da tutti gli Eurosportelli. 380 saranno le imprese rilevate ai
fini dell’elaborazione di report (in lingua inglese) da inviare alla Commissione europea.
I benefici per le imprese saranno:
a. un maggiore coinvolgimento nelle consultazioni indette dalla Commissione europea;
b. una accresciuta possibilità di partecipare
alla vita democratica dell’Ue;
c. una maggiore chiarezza sui temi oggetto
delle consultazioni;
d. un più agevole accesso alle singole consultazioni di interesse per le imprese.
Come partecipare alle consultazioni
dell’Unione europea
Partecipare alla consultazioni promosse dall’Eurosportello, è semplice: basta cliccare
nella homepage del sito “www.eurosportello.napoli.it, l’articolo “SME Panel” e seguire
le istruzioni on- line per reperire il questionario da compilare ed inviare all’Eurosportello. Oltre a questa iniziativa, la Commissione europea promuove numerose altre consultazioni, alle quali si può partecipare direttamente attraverso il programma “La Vostra Voce in Europa” (http://ec.europa.eu/yourvoice/index_it.htm).
Questo è il punto di accesso per:
per esprimere la propria opinione
sulle politiche UE ed influenzarne l'andamento può partecipare al processo decisionale europeo rispondendo ai sondaggi d'opinione;
discussioni: per discutere gli argomenti del
giorno e chiacchierare on-line con i leader
europei;
esperienze personali: per chiedere assistenza e per
risolvere i problemi incontrati in ambito UE.
consultazioni:
19
ATTIVITÀ
B2europe Campania
Una success story per le reti comunitarie
d’informazione e assistenza alle imprese
prese: Euro Info Centre (EIC), Business Innovation Centre (BIC) ed Innovation Relay Centre
(IRC). E per discutere dei risultati raggiunti e degli sviluppi futuri di b2europe, gli organizzatori
della Conferenza hanno invitato tre IRC ed EIC
che possono vantare un’esperienza positiva.
La Commissione ha scelto tra gli Euro Info Centre anche il nostro Eurosportello di Napoli (EIC IT
352), membro fondatore nonché Segreteria Tecnica dell’alleanza “b2europe Campania”.
Per l’Eurosportello è intervenuto Marco Cozzolino (Segreteria Tecnica b2europe Campania), che
ha illustrato il ruolo svolto dall’Euro Info Centre
ed i risultati raggiunti nel primo anno di attività
di b2europe Campania.
Avvio del dialogo tra le reti presenti in Campania, mappatura dei servizi offerti, definizione di
un piano di comunicazione: questi i primi “passi” compiuti dei 5 membri fondatori dell’alleanza - oltre all’Eurosportello: Città della Scienza
(BIC), Sviluppo Italia (BIC), ENEA Portici (IRC) e
COINOR Università Federico II (IRC) - cui si sono
aggiunti 3 importanti attori dello sviluppo locale quali l’Assessorato alle Attività Agricole e Produttive della Regione Campania con lo SPRINTSportello Regionale per l’Internazionalizzazione
Campania, il Consorzio Technapoli ed il Parco
Scientifico e Tecnologico di Salerno e Aree Interne della Campania.
A meno di un anno dalla costituzione del
“b2europe Campania”- l’alleanza delle reti co munitarie EIC, IRC e BIC presenti nella nostra
regione - la Co mmissione europea ha invitato
l’Eurosportello di Napoli, in qualità di Euro In fo Centre, a testimo niare la propria esperien za di successo in occasione della Conferenza
Annuale degli Innovation Relay Centre svolta si a Settembre in Estonia.
Dal 27 al 29 Settembre si è tenuta a Tartu (Estonia) la 10ma Conferenza Annuale della rete degli
Innovation Relay Centre (IRC) dal titolo “Dalla
Ricerca alla Competitività: il network degli IRC
in prospettiva”. Com’è consuetudine nell’ambito
delle reti comunitarie, una volta all’anno la comunità degli operatori si riunisce per fare il punto sul lavoro svolto, sugli obiettivi raggiunti e su
quelli da perseguire in futuro.
Quest’anno il Segretariato Tecnico della rete degli IRC ha voluto fare un bilancio a quasi un anno dal lancio ufficiale di b2europe, il progetto
attraverso il quale la Commissione europea vuole dare più coerenza e trasparenza ai servizi offerti dalle reti informative e di supporto alle imb2europe è una iniziativa che nasce su impulso della
Commissione europea – Direzione generale Imprese e Industria
- a favore della creazione, l’innovazione e lo sviluppo delle
aziende, in particolare le Piccole e Medie Imprese (PMI),
rappresentative dell’economia europea. Con essa si dà vita ad
una alleanza a livello regionale delle reti europee Business
Innovation Centre (BIC), Euro Info Centre (EIC) ed Innovation
Relay Centre (IRC) di sostegno ai potenziali imprenditori ed alle
PMI. b2europe si basa sul principio che tutti i servizi di
sostegno alle attività di business europeo e di innovazione
saranno disponibili a tutti gli interessati con modalità di
accesso più semplici e rapide, integrando le competenze delle
strutture BIC, EIC ed IRC che aderiscono alla rete e creando un
sistema di punti di accesso multipli a livello regionale. Queste,
infatti, si impegnano ad aumentare l’impatto e la qualità dei
servizi di assistenza agli utenti, ad attuare sinergie ed integrazione nei processi di erogazione dei servizi in coerenza con i
rispettivi ambiti di azione, ad intraprendere iniziative comuni.
b2europe Campania nasce come alleanza tra le strutture
referenti a livello regionale delle reti europee BIC, EIC ed IRC.
I membri fondatori sono:
> Eurosportello, Azienda Speciale della Camera di Commercio
di Napoli, Euro Info Centre (EIC) IT 352;
Città della Scienza scpa onlus, Business Innovation Centre
(BIC);
>
> Sviluppo Italia Campania S.p.A., Business Innovation Center
(BIC);
> ENEA - Ente per le Nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente Innovation Relay Centre (IRC - IRIDE);
> COINOR - Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa - Università di Napoli Federico II
>
Innovation Relay Centre (IRC - IRIDE).
Essi hanno stipulato un protocollo di intesa che sancisce la
costituzione di b2europe Campania e definisce le modalità di
promozione della rete.
b2europe
Il primo risultato raggiunto è stato l’incremento
della qualità e quantità dei servizi offerti dall’Eurosportello: con b2europe oggi i nostri utenti hanno maggiori possibilità crescere, sviluppare nuovi prodotti o servizi, accedere ai mercati
esteri o semplicemente risolvere un problema
(sia esso di carattere informativo che consultivo) grazie all’effetto “rete” che consente di rivolgerci ad uno dei nostri partner per accedere a
servizi che non offriamo direttamente.
Questa la gamma di servizi, visibili direttamente
sul sito ufficiale www.b2europecampania.it .
La creazione di un gruppo di lavoro collaborativo in seno a b2europe Campania ha sortito i primi effetti favorendo il reciproco coinvolgimento
in progetti: grazie all’Eurosportello, ad esempio,
alcuni partner hanno preso parte ad una missione in Tunisia per favorire il trasferimento di
know-how in tema di incubatori d’impresa.
Nel 2007 verranno poi alla luce diversi progetti
comuni: comune denominatore sarà lo sviluppo,
l’innovazione e la competitività delle Piccole e
Medie Imprese locali.
Infine, nel corso della presentazione l’Eurosportello ha espresso alcuni suggerimenti su come
rafforzare ulteriormente l’azione delle alleanze
b2europe attraverso ad esempio la creazione di
nuovi strumenti integrati di diagnostica /audit
per conoscere i bisogni delle imprese in termini
di innovazione, sviluppo e competitività o la
realizzazione di un portale web.
“La presentazione dell’Eurosportello di Napoli ha
ben evidenziato come l’iniziativa b2europe aiuti
gli EIC e gli IRC a collaborare a livello locale e come l’alleanza possa includere anche altri attori
dello sviluppo” è stato il commento di Filippo
Compagni, Senior Liaison e Project Officer della
Stuttura Centrale di Supporto degli EIC a Bruxelles. “L’Eurosportello ha anche suggerito alcune
proposte concrete che, con l’aiuto della Commissione europea potrebbero rafforzare i servizi
delle reti comunitarie“ ha continuato Filippo
Compagni, concludendo che “le idee espresse
nel corso della Conferenza saranno discusse
nell’imminente futuro in seno alle reti comunitarie ed alla stessa Commissione europea.“
Hanno detto...
Riccardo de Falco,
Direttore Eurosportello Napoli EIC IT 352
“Grazie all’impegno e la collaborazione di tutte
i nostri partner l’alleanza b2europe Campania è stata tra le prime in Europa ad esser ufficializzata.
Con la nascita di b2europe Campania l’Eurosportello di Napoli - membro della rete comunitaria degli Euro Info Centre ha portato a termine un preciso incarico assegnatogli direttamente dalla Commissione europea volto a promuovere l’adesione all’alleanza delle organizzazioni campane appartenenti alle reti Business & Innovation Centre ed Innovation Relay
Centre.
Oggi con b2europe Campania è più facile accedere ai servizi offerti dalla reti comunitarie per
ottenere informazioni in materia di legislazione e programmi comunitari, per la creazione e
lo sviluppo d’impresa, per la ricerca partner
all’estero, per accedere ai finanziamenti nel
campo della ricerca e l’innovazione ed altro
ancora.”
Filippo Ammirati,
Direttore Innovation Relay Centre c/o Enea Portici
“L’obiettivo che ci siamo posti sin dall’inizio
della nostra collaborazione è stato quello di
dare valore aggiunto all’iniziativa, rafforzando
la capacità di elaborare proposte di attività
integrate e complementari.
In particolare, l’iniziativa pilota che le tre reti
stanno ponendo in essere, attraverso l’individuazione di settori target e un campione di
imprese ad essi afferenti a cui offrire i rispettivi servizi in una logica integrata/sistemica,
rappresenta una base ideale su cui testare le
potenziali sinergie al fine di sintonizzarci su un
comune approccio all’utente (sia esso impresa
o ente di ricerca) ed affinare i rispettivi strumenti di lavoro.
La sfida di b2europe Campania è quella di realizzare l’integrazione dei servizi, valorizzando
le specificità delle singole reti.”
21
ATTIVITÀ
Missione India 2006
Investimenti e business
Festa italiana 2006
Delhi 19/21.11.2006
Mumbai 22/25.11.2006
Attività
Conclusa con buoni risultati ed interessanti prospettive di sviluppo la missione istituzionale e di
imprese - organizzata dall’Eurosportello e promossa dalla Provincia di Napoli - assessorato alle
Attività Produttive - e dalla Camera di Commercio
di Napoli, nell’ambito del loro Programma congiunto di Internazionalizzazione 2006/2007 a
favore delle Piccole e Medie Imprese locali.
Tale missione si è svolta in occasione della “FESTA
ITALIANA 2006”, evento organizzato dalla Camera
di Commercio Indo-Italiana di Mumbai. L’evento
ha previsto una serie di manifestazioni tra cui
seminari, incontri istituzionali, workshops, showrooms, degustazioni, incontri b2b, volte a favorire la promozione dei prodotti italiani in India.
In particolare la missione realizzata dell’Eurosportello è stata suddivisa in due momenti: il primo
istituzionale, dal 19 al 21 novembre, a Delhi; e il
secondo, dal 22 al 25 novembre, di carattere commerciale a Mumbai.
Il momento istituzionale ha visto la delegazione
composta dai rappresentanti della Provincia di
Napoli (Assessore alle Attività Produttive dott.
Giancinto Russo, Consigliere Provinciale dott.
Giuseppe Fuschino) e dell’Eurosportello (Presidente dott. Mario de Miranda, e Direttore dott. Riccardo de Falco), incontrare a New Delhi i rappresentanti dell’Ambasciata Italiana (l’Ambasciatore
ed il Cons. Commerciale dott. Niccolò Tossoni, il
primo Sottosegretario del Ministro dell’Agricoltura e il Presidente della locale Confindustria CIIMr. Jayant Bhuyan e Mr. Renuka Singh) nonché la
partecipazione al seminario “Italian Lifestyle and
Trends” organizzato dalla Camera di Commercio
Indo-Italiana di Delhi.
La missione commerciale ha visto la partecipazione di 8 aziende della provincia di Napoli (tra cui 4
consorzi) rappresentanti dei settori: tessile/abbigliamento, gioielleria/corallo e agroalimentare.
Per le aziende del settore tessile abbigliamento
(Consorzio Napoli Style, Bagra) a cui va aggiunta
la Fondazione Mondragone per la promozione del
“made in Naples” e della tradizione tessile partenopea (per le 11 aziende della gioielleria/coralli
rappresentate da Assocoral, è stato allestito, presso uno spazio espositivo dedicato - Palazzo JOSS
22
- uno show-room con manichini e vetrine espositive dove, nel corso della manifestazione, si è
svolto un seminario di presentazione ed incontri
b2b). Nei giorni successivi, su richiesta delle
aziende stesse, sono seguite visite aziendali presso le principali realtà produttive e distributive
locali. Numerosi anche i contatti istituzionali presi
a Mumbay con la locale Camera di Commercio, la
FICCI (Federazione indiana delle Camere di commercio), e altri enti.
stampa locale.
Da un primo follow-up con le aziende, è emerso
che, al di là delle innegabili difficoltà strutturali di
un paese come l’India che presenta ancora grandi
handicap sia di carattere logistico che organizzativo, sono emerse molteplici opportunità di investimento e di business che lo stesso paese offre.
Tale missione che potrebbe definirsi, quindi, di
Le aziende del settore agroalimentare (Villa
Massa, Strianese Conserve e Consorzio Napoli
Food) hanno preso parte con un proprio spazio
espositivo al “Food Expo- Gusto Italiano” organizzato presso l’Hotel Intercontinental di Mumbai e
hanno partecipato al Seminario/talk-show “Flavors of Italy”, rivolto agli operatori del settore.
Anche per queste aziende sono stati organizzati
incontri b2b e visite aziendali.
Il giorno 24 novembre è stata inoltre organizzata
dall’Eurosportello una cena di gala presso l’Hotel
Taj Mahal di Mumbai, volta favorire l’immagine
economica e culturale di Napoli e provincia, ed i
rapporti bilaterali. Alla cena sono stati invitati, tra
gli altri, i rappresentanti delle Istituzioni locali
(Console Generale Italiano Dott.Giuseppe Zaccagnino, il Console Aggiunto dott. Fabio Ruggio, il
Presidente della Camera di Commercio Indo-Italiana, il Direttore dell’ICE di Mumbai dott. Vittorio
Mecozzi, ecc.) e gli operatori economici indiani.
È da segnalare che l’intera manifestazione è stata
supportata dalla presenza di giornalisti, media e
carattere esplorativo, può essere considerata il
punto di partenza per ulteriori azioni più mirate in
aree di specifico interesse, e per azioni quali la
possibile apertura di un eventuale desk di assistenza alle imprese .
Il tutto tenendo presente che l’anno 2007 sarà
l’anno dell’Italia in India e che in febbraio vi sarà
la prima missione istituzionale governativa italiana guidata dal Presidente del Consiglio Romano
Prodi.
23
CALENDARIO EUROPEO
a cura dell’ufficio di Bruxelles
della Camera di Commercio di Napoli
BANDO
ERASMUS MUNDUS
FINALITÀ
BENEFICIARI
SCADENZA
- Miglioramento della qualità
nell'istruzione superiore
- promozione della comprensione interculturale mediante la
cooperazione con i paesi terzi
Istituti d'istruzione superiore dei 25 Stati membri UE,
dei paesi EFTA/SEE (Islanda,
Liechtenstein, Norvegia) e
dei paesi candidati all'adesione all'UE (Bulgaria,
Romania, Turchia), le persone provenienti da paesi
terzi, gli istituti d'istruzione
superiore di tutti i paesi del
mondo
per l’azione 2, il 28 febbraio
2007
GUUE C 47/08 del
23/02/2005
DG competente: Direzione
generale dell’istruzione e
della cultura
Azioni:
-1 Consorzi in grado di offrire
master integrati di alta qualità
-2 Borse di studio per la partecipazione a master selezionati
di laureati e studiosi molto
qualificati provenienti da paesi terzi
-3 Partenariati di alta qualità
tra master ed Istituti d'istruzione superiore di paesi terzi
-4 Sviluppo di progetti diretti
a migliorare l'accessibilità, il
profilo e la visibilità dell'istruzione superiore nell'Unione
europea
RIFERIMENTI
ERASMUS MUNDUS:
FINESTRA PER LA
COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE
- stimolare azioni di cooperazione in materia di educazione
ed insegnamento, fra i paesi
membri dell’Unione europea
ed alcuni paesi terzi
- sviluppare le possibilità delle
Università dei paesi terzi a partecipare a progetti che prevedono il trasferimento di conoscenze e buone pratiche nel
campo della mobilità di studenti ed insegnanti, del riconoscimento reciproco di studi
e qualifiche, della partecipazione agli scambi di studenti
provenienti da gruppi svantaggiati della società, del miglioramento delle competenze
degli insegnanti e del personale amministrativo, nonché dell’intensificazione delle relazioni fra Unione europea e paesi
terzi in ambito politico, culturale, educativo ed economico
soggetti dotati di personalità giuridica con sede in
Europa, nei paesi candidati,
paesi dell’area economica
europea e nei seguenti paesi
terzi: Marocco, Algeria,
Tunisia, Egitto, Striscia di
Gaza, Israele, Libano, Siria,
Giordania, Russia, Georgia,
Armenia, Azerbaijan,
Ucraina, Moldavia, BieloRussia, Yemen, Iran, Iraq,
Kazakistan, Kyrghizistan,
Tajikistan, Uzbekistan,
Turkmenistan. Dovrà trattarsi di Università, Istituti di
educazione superiore e reti
di associazioni universitarie
31 gennaio 2007
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/e
uropeaid/cgi/frame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/124352/C/ACT/M
ulti
AFGHANISTAN
SVILUPPO
DELL’ORTICOLTURA
- alleviare la situazione di povertà in cui versa la popolazione afgana
- sviluppare tecnologie di coltivazione e produzione degli
ortaggi, e le procedure per l’innalzamento degli standard
qualitativi
- sviluppare nuove metodologie di gestione delle merci, le
procedure di trasformazione,
promozione e vendita dei prodotti agricoli sul mercato
soggetti dotati di personalità giuridica, che non perseguano fini lucrativi e che
siano registrati in un paese
membro dell’Unione europea, in Afghanistan o in un
paese beneficiario ALA, in
particolare sono attese proposte da parte di organismi
non governativi con esperienza nel campo dell’orticoltura e, di consorzi di
soggetti costituiti da almeno cinque anni
21 gennaio 2007
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/e
uropeaid/cgi/frame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/124193/L/ACT/AF
24
Si ricorda ai lettori che fossero interessati ad una maggiore informazione sui programmi comunitari, che sul sito web dell’Eurosportello
e della Camera di Commercio di Napoli è possibile consultare una versione più dettagliata ed aggiornata del calendario europeo.
http://www.na.camcom.it - www.eurosportello.napoli.it
BANDO
FINALITÀ
BENEFICIARI
SCADENZA
RIFERIMENTI
BULGARIA E ROMANIA:
PICCOLI PROGETTI
DI COOPERAZIONE
- implementare piccoli progetti di cooperazione nelle zone di confine tra Bulgaria e
Romania
- rafforzare lo sviluppo economico e sociale nonché i contatti fra le comunità
- preparare i due paesi a fare
ingresso nell’Unione ed utilizzare i fondi strutturali anche in
campo ambientale, culturale,
nonché nel settore del turismo,
dell’impiego, della democrazia,
dell’integrazione europea e della pianificazione allo sviluppo
- fornire la possibilità, alle autorità bulgare e romene, d’implementare progetti nell’ambito del programma Phare CBC
nonché, di stimolare azioni che
contribuiscano a rafforzare la
conoscenza reciproca degli
abitanti delle zone di confine
fra i due paesi
soggetti dotati di personalità giuridica, senza scopo di
lucro, autorità locali o associazioni di enti locali o
regionali, associazioni intercomunali o professionali,
sindacati, camere di commercio, ONG, scuole, collegi
ed università. Gli organismi
proponenti, inoltre, dovranno essere stati costituiti da
almeno 12 mesi ed essere
registrati in Bulgaria e
Romania, in uno dei distretti di confine contemplati
nella presente call: Vidin,
Vratza, Montana, Veliko
Tarnovo, Pleven, Rousse,
Silistra e Dobrich per la
Bulgaria e Mehediniti, Olt,
Dolj, Teleorman, Calarasi,
Giurgiu e Constanta per la
Romania
9 gennaio 2007
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/e
uropeaid/cgi/frame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/124245/M/ACT/B
G
COOPERAZIONE
ALLO SVILUPPO IN KOSOVO
- supportare progetti di sviluppo per le micro-imprese,
per le società agricole ed i coltivatori diretti
- supportare le comunità kosovare sia in termini economici che in campo sociale, culturale, medico, educativo e lavorativo
soggetti dotati di personalità giuridica appartenenti ai
25 Stati membri dell’UE, ed
ai paesi EEA, nonché ai
paesi partecipanti al programma Cards. Gli organismi proponenti non dovranno essere legati ai governi
nazionali e dovranno dimostrare una comprovata
esperienza nel campo della
cooperazione socio-economica
22 gennaio 2007
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/e
uropeaid/cgi/frame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123496/D/ACT/K
OS
PROGRAMMI
a cura di Marco Cozzolino
Area Assistenza alle Imprese
Approvati i 5 regolamenti
dei Fondi Strutturali 2007-2013
Programmi
Dopo l’approvazione del Parlamento europeo (4 luglio
2006), anche il Consiglio dell’Unione europea ha
adottato l’11 luglio scorso i cinque nuovi regolamenti
dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione: è ora definito il quadro di riferimento della politica comunitaria di coesione per il periodo 2007-2013.
Ora, la prossima fase per l’avvio della nuova tornata di
programmi sarà l’adozione dei Quadri Strategici di Riferimento nazionali, che dovranno essere inviati alla
Commissione europea entro la fine dell’anno, nonché
i nuovi programmi operativi.
La nuova politica di coesione dell’Ue
I nuovi regolamenti costituiscono la base giuridica
della politica di coesione per il periodo 2007-2013 e
definiscono il quadro per la preparazione della nuova
tornata di programmi. La promozione della crescita e
dell’occupazione in tutte le regioni e città dell’UE rappresenta una priorità chiave della nuova politica di
coesione, cui verrà destinata una cospicua quota dei
308 miliardi di euro del bilancio previsto, il maggiore
investimento mai realizzato sinora dall’UE attraverso
gli strumenti di coesione. L’81,5 % dell’importo complessivo è assegnato all’obiettivo «Convergenza», di
cui possono fruire le regioni e gli Stati membri più poveri. Nelle regioni rimanenti, il 15,95 % del bilancio disponibile sarà destinato all’innovazione, allo sviluppo
sostenibile, a una migliore accessibilità e a progetti di
formazione nel quadro dell’obiettivo «Competitività
regionale e occupazione». Il restante 2,5 % del bilancio sosterrà la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nell’ambito dell’obiettivo
«Cooperazione territoriale europea» (per la ripartizione dei fondi per Stato membro si veda la tabella).
I tre nuovi obiettivi della politica di coesione
Convergenza, Competitività regionale e occupazione,
Cooperazione territoriale europea: questi gli obiettivi
che gli Stati membri dell’UE si prefiggono di raggiungere attraverso la nuova programmazione dei Fondi
Strutturali.
Convergenza: La ragione di fondo dell’obiettivo Convergenza è promuovere condizioni che favoriscano la
crescita e fattori che portino a una convergenza reale per gli Stati membri e le regioni meno sviluppati. In
26
un UE27 questo obiettivo interessa - in 17 Stati
membri - 84 regioni con una popolazione di 154 milioni di persone, il cui PIL pro-capite è inferiore a 75%
della media comunitaria nonché - su una base di
esclusione progressiva (phasing-out) - altre 16 regioni con 16,4 milioni di abitanti il cui PIL supera soltanto di poco la soglia a causa dell’effetto statistico dell’UE allargata.
Competitività regionale e occupazione: Al di fuori
delle regioni Convergenza, l’obiettivo Competitività
regionale e occupazione intende rafforzare la competitività e l’attrattività delle regioni nonché l’occupazione a livello regionale mediante un duplice approccio. In primo luogo, programmi di sviluppo intesi
ad aiutare le regioni ad anticipare e a promuovere il
cambiamento economico mediante l’innovazione e la
promozione della società della conoscenza, l’imprenditorialità, la protezione dell’ambiente e il miglioramento della loro accessibilità. In secondo luogo, posti
di lavoro più numerosi e migliori verranno creati mediante iniziative di adattamento della forza lavoro e di
investimento nelle risorse umane. In un UE di 27 Stati saranno ammesse a fruire di tali finanziamenti 168
regioni in totale, che rappresentano 314 milioni di
abitanti. Tra di esse, 13 regioni che ospitano 19 milioni di abitanti, rappresentano le cosiddette aree di
“phasing-in” e sono oggetto di stanziamenti finanziari speciali in virtù del loro precedente status di regioni “Obiettivo 1”.
Cooperazione territoriale europea: L’obiettivo di
Cooperazione territoriale europea rafforzerà la cooperazione transfrontaliera mediante iniziative congiunte a livello locale e regionale, la cooperazione
transnazionale volta a uno sviluppo territoriale integrato e la cooperazione e lo scambio di esperienze a
livello interregionale. La popolazione che vive nelle
zone transfrontaliere corrisponde a 181,7 milioni
(37,5% della popolazione complessiva dell’UE), mentre tutte le regioni e tutti i cittadini dell’UE rientrano
in uno dei 13 ambiti attuali di cooperazione transnazionale. 7,75 miliardi (2,5% del totale) disponibili per
questo obiettivo sono ripartiti come segue: 5,57 miliardi per l’elemento transfrontaliero, 1,58 miliardi per
l’elemento transnazionale e 392 milioni per la cooperazione interregionale.
ne dei programmi di cooperazione territoriale sulla
base di una convenzione tra le autorità nazionali, rePer il periodo 2007-2013 gli strumenti preposti al gionali, locali o di altro genere partecipanti ai proraggiungimento di tali obiettivi avranno la loro base grammi.
legale in cinque regolamenti adottati dal Consiglio e
JASPERS, JEREMIE e JESSICA
dal Parlamento europeo nel luglio 2006:
- Il Regolamento generale che definisce i principi, le
i nuovi strumenti
regole e gli standard comuni per l’attuazione dei tre di politica regionale e ingegneria finanziaria
strumenti di coesione, il Fondo europeo di sviluppo
regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Tre nuovi strumenti di politica regionale per il periodo
Fondo di coesione.
2007-2013 aiuteranno gli Stati membri e le regioni ad
- Il regolamento del Fondo europeo di sviluppo regio- assicurare una gestione sana e efficiente dei finanzianale (FESR) che definisce i campi di intervento nella menti e a fare un miglior uso degli strumenti di ingepromozione degli investimenti pubblici e privati al fi- gneria finanziaria. Una più stretta cooperazione tra la
ne di ridurre le disparità regionali nell’Unione. Il FESR Commissione europea, la Banca europea per gli invesostiene programmi in materia di sviluppo regionale, stimenti (BEI) e altre istituzioni finanziarie rafforzerà
di cambiamento economico, di potenziamento della il capacity-building a livello delle istituzionali naziocompetitività e di cooperazione territoriale su tutto il nali e regionali.
territorio dell’UE. Tra le priorità di finanziamento vi - JASPERS (Assistenza congiunta ai progetti nelle resono la ricerca, l’innovamento, la protezione dell’am- gioni europee) intende sviluppare la cooperazione tra
biente e la prevenzione dei rischi, mentre anche l’in- la Commissione europea, la BEI e la Banca europea
vestimento infrastrutturale mantiene un ruolo im- per la ricostruzione e lo sviluppo al fine di mettere in
portante soprattutto nelle regioni in ritardo di svilup- comune l’esperienza maturata e di assistere gli Stati
po.
membri e le regioni nella preparazione di importanti
- Il Fondo sociale europeo (FSE) è attuato in linea con progetti;
la strategia europea per l’occupazione e si concentra - JEREMIE (Risorse europee congiunte per le micro, le
su quattro ambiti: accrescere l’adattabilità dei lavora- piccole e le medie imprese) è un’iniziativa della Comtori e delle imprese, migliorare l’accesso all’occupa- missione europea assieme alla BEI e al Fondo europeo
zione e alla partecipazione al mercato del lavoro, raf- per gli investimenti al fine di migliorare l’accesso ai fiforzare l’inclusione sociale combattendo la discrimi- nanziamenti per lo sviluppo di micro, piccole e medie
nazione e agevolando l’accesso dei disabili al merca- imprese nelle regioni dell’UE;
to del lavoro nonché promuovere partenariati per la - JESSICA (Sostegno comunitario congiunto per lo
riforma nel campo dell’occupazione e dell’inclusione. sviluppo sostenibile nelle aree urbane) è un’iniziativa
- Il Fondo di coesione contribuisce a interventi nei della Commissione europea in cooperazione con la
settori dell’ambiente e delle reti di trasporti transeu- BEI e con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa
ropee. Esso si attiva per Stati membri aventi un reddi- al fine di promuovere l’investimento sostenibile nelle
to nazionale lordo (RNL) inferiore al 90% della media aree urbane.
comunitaria, esso copre quindi i nuovi Stati membri
Fonte:
come anche la Grecia e il Portogallo.
Commissione
europea
- Il quinto regolamento introduce un Gruppo euroDirezione generale Politica Regionale
peo di cooperazione territoriale (EGTC). L’obiettivo di
questo nuovo strumento legale è agevolare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale tra le autorità regionali e locali. Queste ultime
saranno dotate di personalità giuridica per l’attuazioI regolamenti 2007-2013 dei Fondi strutturali
27
OPPORTUNITÀ
DI COOPERAZIONE
Opportunità di cooperazione
a cura di Rosangela Dente
Area Cooperazione Internazionale
Le opportunità di cooperazione proposte in questo bollettino provengono dagli Eurosportelli presenti in
altri Paesi e dalla Banca Dati “Business Partner Search Database”.
Si tratta sia di notizie immediatamente operative che di informazioni a carattere strategico e di supporto
alla programmazione di breve lungo/termine.
PROPOSTE DI COLLABORAZIONE
PROVENIENTI DA PAESI EUROPEI
GRECIA
Impresa greca del settore alimentare, cerca ditte italiane che esportano e fanno commercio di olio di oliva, olio di semi, ecc.
RIF. EIC 86/2006
GRECIA
Ditta greca importatrice di prodotti di diversi settori
cerca produttori italiani di macchinari per la produzione di pasta alimentare e macchinari per l’imbottigliamento del gas.
RIF. EIC 87/2006
GRECIA
Azienda greca del settore nautico cerca produttori
italiani di gommoni e barche in poliestere e produttori di rimorchi per imbarcazioni.
RIF. EIC 88/2006
GRECIA
Impresa greca cerca produttori italiani di parti per
mobili da cucina (guide per cassetti, ammortizzatori,
maniglie, ecc.) per accordi commerciali.
RIF. EIC 93/2006
GRECIA
Impresa greca cerca produttori italiani di alberi di trasmissione telescopici e vetri da serramenti.
RIF. EIC 94/2006
GRECIA
Azienda greca cerca produttori italiani di fili per saldatura al fine di stabilire accordi commerciali.
RIF. EIC 95/2006
GRECIA
Impresa greca del settore tessile cerca importatori
italiani di cascami per fibre tessili per accordi di collaborazione.
RIF. EIC 96/2006
GRECIA
Impresa greca cerca produttori italiani di mungitrici
per capre.
RIF. EIC 89/2006
GRECIA
Azienda greca operante nel settore tessile cerca produttori italiani di tendaggi, biancheria per la casa e
tessuti per arredamento.
RIF. EIC 97/2006
GRECIA
Ditta greca del settore tessile cerca produttori e grossisti italiani di tovaglie e tessuti per lenzuola.
RIF. EIC 90/2006
GRECIA
Impresa greca cerca allevatori italiani di mucche da
latte per accordi commerciali.
RIF. EIC 98/2006
GRECIA
Ditta greca cerca produttori italiani di cavi elettrici
per bassa tensione tipo coaxial, RG, UTP, FTP, ecc. per
accordi di tipo commerciale.
RIF. EIC 91/2006
GRECIA
Azienda greca cerca grossisti, importatori e rappresentanti italiani di apparecchi per l’illuminazione e di
materiale elettrico per stabilire accordi di collaborazione.
RIF. EIC 99/2006
GRECIA
Azienda greca operante nel settore imballaggio cerca
produttori italiani di macchine per confezionamento
e chiusura sottovuoto per accordi di cooperazione.
RIF. EIC 92/2006
GRECIA
Impresa greca produttori di caminetti in ghisa per accordi di tipo commerciale.
RIF EIC 100/2006
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PROPOSTE DI COLLABORAZIONE
PROVENIENTI DA PAESI EXTRA-EUROPEI
ARGENTINA
Azienda argentina operante nel settore alimentare
cerca importatori italiani di vini e/o gastronomia locale .
RIF. EIC 101/2006
INDIA
Azienda indiana specializzata nella produzione di articoli in acciaio e ferro cerca importatori italiani dei
suddetti prodotti al fine di stabilire accordi di collaborazione a lungo termine.
RIF. EIC 102/2006
Per ricevere le coordinate relative
agli annunci di cooperazione
contattare gli uffici
dell’area internazionalizzazione
dell’Eurosportello specificando
il relativo numero di riferimento.
Eurosportello di Napoli
Area Cooperazione Internazionale
Corso Meridionale, 58
Palazzo Borsa Merci
80143 Napoli
tel 081 28 42 17 fax 081 28 76 75
email: [email protected]
Notizie dal Mediterraneo
Tunisia: In italiano il sito dell’agenzia di promozione
industriale, grazie alla cooperazione con l’Unido
Italia - Egitto: I due Paesi puntano
al Polo Mediterraneo per il tessile
Gli imprenditori italiani hanno un nuovo strumento per accedere alle informazioni sul settore
industriale della Tunisia: il sito dell’Agenzia per la
promozione dell’industria tunisina (Api)
(www.tunisieindustrie.nat.tn) è infatti pronto
anche nella versione in lingua italiana.
In Tunisia operano 436 imprese italiane, impiegate un po’ in tutti i settori, ma soprattutto nei servizi, nel turismo e nell’industria.
La versione italiana, consultabile dal 1° dicembre,
va ad aggiungersi a quelle in francese e inglese.
L’Api, creata nel ‘72 sotto tutela del Ministero dell’industria, dell’energia e delle Pmi tunisino, si
occupa della promozione del settore industriale,
ma anche di assistenza, accompagnamento, partenariato e studio.
La cooperazione con l’UNIDO ha contribuito sinora alla promozione di partenariati industriali tra
locali e investitori stranieri e alla creazione di una
Borsa di subappalto.
Tra le azioni di cooperazione futura, ci sono il
sostengo agli incubatori di impresa e ai poli tecnologici, il partenariato industriale, il sostegno
alla Borsa di subappalto e al trasferimento di competenze tunisine ad altri paesi in via di sviluppo.
Italia ed Egitto puntano a creare un nuovo polo
tessile per il Mediterraneo, che possa competere
con la Cina. La società italo-egiziana Oriental
Weavers e Miro Radici Textile (OWMRT) sta per
varare un piano di espansione della produzione e
dei livelli di impiego che, con circa 30 milioni di
dollari di capitale iniziale, costituisce il più importante investimento italiano in Egitto nel settore
tessile. L’Italia, a seguito dei recenti investimenti
industriali e dell’acquisizione della Bank of Alexandria da parte di San Paolo IMI, è tra i primi
partner economici dell’Egitto e uno dei suoi principali investitori.
Lo stabilimento Oriental Weavers Miro Radici Textile, che sorge a Ramadan City su un’area di 120
mila metri quadrati con status di Free Zone, utilizza esclusivamente materie prime egiziane e si prefigge di offrire 1.200 posti di lavoro entro il 2008.
Il progetto nel campo tessile è parte del più ampio
contributo che l’Italia ha offerto al piano di
modernizzazione industriale dell’Egitto, afferma
un comunicato dell’ambasciata italiana.
L’Italia è già presente negli altri settori considerati dal piano, in particolare il legno, il marmo, il
cuoio e le materie plastiche.
Fonte: ANSAMed
Fonte: ANSAMed
29
DALLA RETE
REGIONALE
Colombia - Ecuador:
opportunità d’affari
L’Eurosportello - Azienda Speciale della Camera di
Commercio di Napoli - in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane in Colombia ed Ecuador,
ha organizzato in data 21 settembre 2006 un Workshop informativo sulle Opportunità d’affari con la
Colombia e l’Ecuador, per offrire la possibilità alle imprese della provincia di Napoli di affacciarsi al mercato dell’Area ACCA (Ande, Carabi e Centro America).
L’obiettivo del workshop è quello di illustrare le potenzialità commerciali offerte dalla Colombia e dall’Ecuador, le agevolazioni disponibili, e i consigli per
affrontare un mercato pieno di complessità e di opportunità. All’informativa hanno seguito su richiesta
delle imprese presenti al workshop degli incontri individuali con la dott.ssa G. Bressan, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Colombia
e con la dott.ssa L. Toral Arizaga, Segretario Generale
della Camera di Commercio Italiana in Ecuador, che
sono state a disposizione delle imprese per consulenze ed approfondimenti sui temi trattati o su altre problematiche inerenti i rapporti d’affari con i suddetti
Paesi. Le imprese hanno avuto così la possibilità di
esporre il proprio caso e manifestare eventuali dubbi
e domande. Con le istituzioni presenti al workshop è
stato stabilito di firmare un Protocollo d’intesa per la
realizzazione di azioni in comune nel corso del 2007.
Centri di informazione comunitari
Eurosportello Avellino
CCIAA Avellino c/o Area Impresa
Viale Cassitto, 7
tel. 0825- 694204 fax 0825- 694261
Eurosportello Benevento
Information Officer: dott.ssa Carmen Pepe
CCIAA Benevento c/o Ufficio Promozione
Piazza IV Novembre, 1
tel. 0824-300326 fax 0824- 300333
e-mail: [email protected]
Eurosportello Caserta
Information Officer: dott. Pietro Costantino
CCIAA Caserta – Palazzo ERA, Piazza S. Anna
tel.0823- 249494 fax 0823- 249444
e-mail: [email protected]
Eurosportello Salerno
Information Officer: rag. Alfonso Avallone
CCIAA Salerno - Via Roma, 29
tel. 089-3068131 fax 089-3068141
e-mail: [email protected]
Coordinamento
Eurosportello CCIAA di Napoli
Dott.ssa Maria Rosaria Furgiuele
Corso Meridionale, 58 Napoli
tel. 081-284217 fax 081-287675
e-mail: [email protected]
DA BRUXELLES
a cura di Simone Sparano
Alla vigilia del lancio dei nuovi programmi comunitari, che saranno operativi dal gennaio 2007, si
pone il problema del ruolo delle PMI all’interno di
tali programmi e del loro accesso ai finanziamenti comunitari.
A tal proposito la Commissione replica, evidenziando l’attenzione che è stata posta nella definizione dei programmi 2007-2013, per garantire la
partecipazione delle piccole e medie imprese
europee, anche in base al principio ‘think small
first’. Il 15% del budget stanziato per il VII° programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico
sarà riservato alle PMI e, le regole di partecipazione saranno semplificate in merito alle procedure
di valutazione e selezione. La Commissione, inoltre, introdurrà, solo per le PMI, la possibilità di
effettuare test e studi di fattibilità relativi alla
proposta innovativa, prima che il progetto sia
inviato alla Commissione. Inoltre, ingenti risorse
saranno destinate all’abbattimento di quelle barriere legislative e burocratiche che impediscono
alle PMI di beneficiare dei fondi comunitari, nonché al rafforzamento delle reti a supporto delle
imprese ed al miglioramento del livello delle infrastrutture in tutto il territorio europeo.
Altrettante risorse saranno impiegate per rendere
più capillare l’informazione comunitaria, che
spesso non raggiunge le piccole imprese nonostante esse siano chiaramente il motore economico dell’Europa moderna. Il VII° programma quadro
di ricerca e sviluppo tecnologico prevede altresí,
azioni mirate a facilitare il trasferimento di nuove
tecnologie, nonché la collaborazione tra imprese,
università e centri di ricerca.
Anche il programma per la competitività ed innovazione (CIP), che è stato recentemente approvato dal Consiglio, con un budget di 3,6 miliardi di
euro, fornirà un importante supporto alle imprese
europee per quanto riguarda il finanziamento di
attività innovative, la ricerca di fonti energetiche
rinnovabili, lo sviluppo di tecnologie rispettose
per l’ambiente e l’ampliamento della società del-
l’informazione. Inoltre, attraverso il CIP, le imprese potranno beneficiare di garanzie da parte della
Commissione che consentiranno loro di ottenere
più facilmente finanziamenti per intraprendere
attività innovative e per ricevere assistenza tecnica.
I fondi strutturali, saranno largamente utilizzati a
sostegno delle PMI, attraverso programmi mirati
alla crescita economica e ad un aumento dei posti
di lavoro nelle regioni d’Europa.
Le imprese medio-piccole europee, potranno ricevere assistenza anche senza riferimento alla propria posizione geografica, al fine di garantire lo
sviluppo di clusters e di azioni di cooperazione fra
imprese, università, centri di ricerca, anche in
quelle zone che non beneficiano direttamente
degli aiuti regionali.
La Commissione, altresì, prevede di adottare il
nuovo regolamento sugli aiuti di Stato, per la fine
di dicembre 2006, per introdurre una maggiore
flessibilità nell’assegnazione di sovvenzioni da
parte dei Governi nazionali e, per favorire la concessione di tali aiuti direttamente alle PMI.
Da Bruxelles
Facilitare l’accesso
delle Pmi ai programmi
comunitari
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un partner per le imprese che crescono
sei sicuro di essere
ben organizzato?