Eurosportello Notizie Dicembre 2006
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Eurosportello Notizie Dicembre 2006
Dicembre 2006 PRIMA “Gap infrastrutturale” Attività D el terzo trimes tre 2006 Dalla rete regionale Colombia-Ecuador: opportunità d’affari Da Bruxelles bancaideacommunication.com Facilitare l’accesso ai programmi comunitari Programmi e scadenze Approvati i 5 regolamenti dei F ondi Strutturali 2007-2013 Camera di Commercio Industria, Artigianato, Agricoltura di Napoli Trimestrale di informazione a distribuzione gratuita a cura dell’Eurosportello Notizie, Azienda Speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli Anno XI N.4 - Reg. Trib. Napoli N.4638 dell’ 11-04-1995 Spedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Napoli Cari lettori, guardando al Mezzogiorno oggi, mi viene da affermare: "Eppur si muove!". Da Roma arrivano segnali di apprensione e interesse per la questione meridionale. Lotta alla criminalità, emergenza rifiuti, taglio differenziato del cuneo fiscale, zone franche urbane... Qualcosa si muove. Ma per centrare gli obiettivi, occorre coordinare pensiero e azione. Perché le faide camorristiche, la disoccupazione, il degrado, marciano a ritmo inarrestabile. Per questo, e non solo in senso metaforico, si è scelta la via dell'alta velocità. "Siamo ad un accordo storico": ha affermato il g o v e r n a t o r e d e l l a P u g l i a , N i c k i Ve n d o l a . Che ha pronunciato tali parole quando lo scorso 30 ottobre, il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ha dato il suo ok al piano di fattibilità della linea Napoli-Bari, il super treno che collega l e c a p i t a l i d i L e v a n t e e d i Po n e n t e c o n sistemi veloci, efficienti e che riducono l'impatto ambientale. La linea NapoliBari è soprattutto la vittoria di Antonio Bassolino e di Ennio Cascetta, che insieme hanno deciso di seguire la strada che può portare il Mezzogiorno ad un riscatto: unire sotto grandi o b i e t t i v i comuni le regioni, il Meridione, i territori. Il primo passo è fare del Sud una piattaforma logistica per marciare nell'economia dei trasporti, strada o b b l i g a t a d e l l ' e c o n o m i a g l o b a l e . Il settore logistica (sotto la spinta BassolinoCascetta) h a c o n s e g u i t o n e g l i a n n i u n a grande crescita. Ad esempio, il porto di Napoli, che sul finire degli anni '90 sembrava il cimitero delle navi fantasma come l'Odessa, oggi è leader nelle Automare. Si rinnova, investe per il futuro, non teme più il confronto con Marsiglia. Bassolino e Cascetta sognano i l Sud come grande hub del M e d i t e r r a n e o , dove le merci approdano, transitano, ripartono. È questa una delle "precondizioni necessarie per lo sviluppo economico del territorio". Ma come scritto, è una delle precondizioni. Tale p r o c e s s o s a r à v i n c e n t e s e il territorio svilupperà non soltanto imprese di costruzione e ditte di trasporto. I l n o s t r o futuro è nel sistema che il Mezzogiorno sarà capace di creare: nei trasporti, nella ricerca, nella sicurezza, nelle attività produttive e nell'espansione internazionale. Mario de Miranda Presidente Eurosportello SOMMARIO / Redazione Gennaro Piccolo (coordinamento) Marco Cozzolino Segreteria di Redazione Gianclaudio Carbone Hanno collaborato Marco Cozzolino Rosangela Dente Daniela de Filippis Paolo del Mondo Maria Rosaria Furgiuele Gennaro Piccolo Simone Sparano Progetto Grafico Banca Idea Communication Impaginazione Simone Olivella Fonte Immagini Eurosportello Commissione Europea Icponline.it Finito di Stampare Dicembre 2006 presso lo stabilimento tipografico della Prontostampa Napoli Direzione e Amministrazione Eurosportello Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli per l’Internazionalizzazione Corso Meridionale,58 - Palazzo Borsa Merci - 80143 Napoli Tel : 081284217 - pbx Fax : 081287675 [email protected] www.eurosportello.napoli.it Segreteria e Gestione del Personale Gianclaudio Carbone [email protected] Relazione Esterne Maria Rosaria Furgiuele [email protected] 24 Gap infrastrutturale Intervista a Ennio Cascetta Attività del terzo trimestre 2006 Calendario Europeo Scadenziario dei principali programmi dell’Unione Europea 26 28 30 Programmi 31 Da Bruxelles Approvati i 5 regolamenti dei fondi strutturali 2007-2013 Opportunità di Cooperazione Proposte dal mondo Dalla rete regionale Colombia-Ecuador: opportunità d’affari Facilitare l’accesso delle Pmi ai programmi Attività Progettuale per l’Internazionalizzazione Rosangela Dente [email protected] Vanessa Foggia [email protected] Affari Generali e Formazione Approvigionamento Beni e Servizi, Servizio Qualità Grazia Crisalfi [email protected] Rapporti con Istituzioni ed Enti, Accordi di Programma, Sprint, POR Campania Antonella Dini [email protected] Responsabile Amministrativo Rossana Guglielmi [email protected] Euro Info Centre e Coordinamento Attività Progettuale Gennaro Piccolo [email protected] Gestione e Amministrazione Progetti, Contabilità e Segreteria di Consiglio Maria Rosaria Lo Conte [email protected] Area assistenza alle imprese Marco Cozzolino [email protected] Contabilità Ciro Ponticelli [email protected] Presidente Mario de Miranda Vice Presidente Antonio Pellecchia Consiglieri Giovanni Allinoro Ciro Fiola Luigi Giamundo Pasquale Giglio Nicola Santoro Presidente dei Revisori dei Conti Patrizia Scandaliato Sindaci Eraldo Turi Nicola Fimiani Supplenti Maria Pia Angelici Antonio D’Antonio Consiglio di Amministrazione dell’ Eurosportello Direzione Riccardo de Falco [email protected] 02 09 12 Prima Consiglio di Amministrazione dell’ Eurosportello Direttore Responsabile Riccardo de Falco dicembre 2006 EDITORIALE di Riccardo de Falco Direttore Eurosportello I dati e le conseguenti analisi che trovano spazio in questo numero del dicembre 2006 del bollettino dell’Eurosportello ci consentono di usare toni improntati se non alla soddisfazione quanto meno un cauto ottimismo. Piccoli segnali di inversione di tendenza si colgono rispetto al terribile trend negativo che nel periodo 2000-2004 aveva completamente ostruito le strade dello sviluppo economico mondiale causando, anche per il nostro paese, una significativa perdita di competitività. Anche il primo semestre del 2006 infatti conferma il trend positivo già indicato dalle fonti statistiche del Sistema Camerale e dai dati della Banca d’Italia per il 2005: con riguardo alla Campania si evidenzia un miglioramento della bilancia commerciale che, nella valutazione cif-fob, registra un disavanzo di 700 milioni di euro, 220 milioni in meno rispetto all’anno precedente. Il miglioramento del disavanzo è ascrivibile ad un aumento dell’export (+3,9%) è si mostra più vivace verso i paesi extra Ue (+4,5%) rispetto ai paesi Ue (+3,6%). Nella la provincia di Napoli, in particolare, che rappresenta il 48% delle imprese campane e sviluppa il 55% delle esportazioni regionali, si rafforzano le tradizionali relazioni commerciali con mercati maturi quali Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Danimarca; ma al tempo stesso si riscontrano prospettive di sviluppo verso le nuove aree del Sud-est asiatico, in particolare Cina ed India, nelle quali non a caso si sono concentrate molte attività di incoming ed outcoming quest’anno. L’aumento dell’export è stato trainato dai comparti tradizionali dell’economia campana: mezzi di trasporto(+11%); tessile abbigliamento (+8,5%); le industrie agroalimentari (+3,0%), conciario(+4,7%), gioielleria. Un sentiero pare quindi delinearsi finalmente tra le macerie lasciate sul campo dalle numerose crisi mondiali dovute ad eventi bellici e al terrorismo internazionale. Per quanto ci riguarda, credo sia importante testimoniare che si è puntato al miglior utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie. Gli strumenti che hanno favorito questa ripresa sono stati concertazione, programmazione e sinergia tra Regione Campania, Camere di Commercio, Ice, Sace, Simest, Ministero per il commercio con l’estero e tutti i soggetti comunque interessati nei processi di internazionalizzazione. In particolare lo Sprint Campania e il sistema delle Camere di Commercio hanno in tal senso prodotto un modello di funzionamento dimostratosi concretamente valido ed esportabile anche in altre regioni italiane. Nel 2007 riteniamo che tale schema d’azione possa produrre risultati ancora più efficaci in quanto ormai la rete di relazione tra tutti i soggetti si è consolidata attraverso numerose esperienze operative sul campo. Il prossimo obiettivo è quindi di mantenere ed ampliare questi sentieri appena tracciati per consentire ad un sempre maggior numero di piccole e (troppo poche) medie imprese napoletane di portare in tutto il mondo il nostro patrimonio di capacità, prodotti e servizi di ottima qualità e rara artigianale fantasia. Editoriale Sinergie per l’export 1 PRIMA di Paolo del Mondo Attraverso un tavolo di coordinamento, e in linea con i programmi nazionali e comunitari, sotto la spinta della Campania le Regioni del Sud si preparano a fare un grande investimento nelle infrastrutture. Ma basterà a recuperare il gap con il resto del Paese e dell’Europa? Nell’epoca dell’economia globale, il trasporto delle merci ha assunto una funzione centrale. Un esempio valido è una recente inchiesta giornalistica che spiega come sulle tavole dei giapponesi si pranzi con il tonno del Mediterraneo, mentre gli italiani aprono scatolette di tonno nipponico. Un processo che porta vantaggi economici alle industrie del settore di entrambi i paesi, con i tonni trasportati da una parte e l’altra degli Oceani in allevamenti itineranti. A molti economisti, questo processo appare ancora come una distorsione logica. Ma non lo è: l’economia dei trasporti è al centro dell’economia globale, e ciò è stato possibile grazie ad investimenti che hanno velocizzato i tempi di trasporto e ne hanno ottimizzato i costi. Grazie a questo processo, il risultato è che è più conveniente comprare (ed importare) il tonno dal Giappone, che pescarlo, marinarlo e inscatolarlo in Italia. Data questa premessa, il sistema di trasporti è da considerarsi valore aggiunto e settore trainante per l’economia di un territorio. Le imprese locali possono spedire all’estero i loro prodotti con tempi e costi ridotti. Un efficiente sistema di infrastrutture rappresenta l’appeal per investitoti esteri. E per i “mercanti” locali, bastano pochi chilometri per reperire beni e prodotti di ogni angolo del pianeta. Ma in che stato è il sistema logistico ed infrastrutturale della Campania? Quanto l’efficienza di quest’ultimo incide (in maniera positiva e negativa) sul fronte dell’espansione internazionale e dell’attrazione di capitali esteri? Esistono disfunzioni che gravano come diseconomie sulle imprese locali? E ancora: investire in logistica e trasporti, costituisce la premessa per uno sviluppo economico, o si tratta di un beneficio marginale? Gap Infrastrutturale Gap Infrastrutturale 3 PRIMA di Paolo del Mondo La porta del Mediterraneo A differenza della Finanziaria, dell’indulto e dei Pacs, c’è un assunto sul quale i politici nazionali e locali non litigano: il Mezzogiorno è per sua natura la “porta del Mediterraneo”. Dialogo e cooperazione tra le due sponde dell’area Med, e ancora commercio e trasporti, sono il lessico quotidiano degli operatori economici ed istituzionali. Tutto ciò da quando è stata stabilita la data del 2010, come avvio dell’area di libero scambio (250 milioni di potenziali consumatori). Da allora, ha avuto inizio la corsa alla “poltrona” di “porta del Mediterraneo”. Con Barcellona e Marsiglia in pole position, e i porti italiani qualche blocco più indietro. Lo stato delle cose ha spinto il Governo Prodi - con in testa il ministro per i trasporti Alessandro Bianchi - ad occuparsi del caso. “Il Mezzogiorno, per la sua collocazione geografica, deve essere il primo scalo merci del Mediterraneo”, afferma Bianchi. “E per rendere realtà tutto ciò, occorre investire nelle infrastrutture”, conclude. Da qui a venti anni, perciò, il Governo si impegna (su richiesta degli otto Governatori del Sud, coordinati da Antonio Bassolino e dall’assessore ai Trasporti della Campania Ennio Cascetta) a raddoppiare i fondi per le infrastrutture, secondo un piano che non lascia nulla escluso: autostrade, ferrovie, interporti, scali aeroportuali e marittimi, sicurezza, nuove tecnologie, mezzi di trasporto e società varie ed eventuali. Sul piatto sono offerti 40 miliardi; e in più una buona parte di altri 63 che giungeranno dal Quadro di sostegno nazionale con i fondi europei; questo si somma ai fondi Por delle Regioni Obiettivo 1 e al Fas; mentre, una parte ancora, è costituita dai soldi dirottati dai cantieri mai aperti del Ponte sullo Stretto, con la clausola specifica di ultimare la grande incompleta: l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Tralasciamo le grandi promesse di ogni Governo appena insediato (il Ponte sullo Stretto ne è la prova esemplare...), e analizziamo le grandi opere 4 da farsi. Stando alla Campania, i recenti tavoli di confronto Bassolino-Cascetta con Bianchi-Di Pietro (ministro delle infrastrutture, ndr) hanno siglato un’intesa per la costruzione degli aeroporti di Grazzanise con la Gesac (società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Capodichino) che avrà un ruolo di primo piano - e di Pontecagnano - dove è stata posata la prima pietra. E poi, si lavora per costruire l’inteporto di Battipaglia (90 milioni il costo dell’opera), mentre le Ferrovie dello Stato ed altre società lavorano al raddoppio di quello di Nola e potenziano magazzini e collegamenti con quello di Marcianise. Per gli scali marittimi, ci ha pensato la Finanziaria, scongiurando il limite del tetto di spesa per le Autorità di gestione, sbloccando di fatto investimenti per i quali già erano stati contratti mutui e stanziati fondi pubblici. Ciò consentirà al porto di Napoli di ultimare progetti per 187 milioni di euro. E soprattutto ha consentito al presidente dell’Autorità portuale di Napoli, Francesco Nerli (che oggi guida anche l’Assoporti) di togliersi un sassolino nella scarpa nei confronti di chi varò l’incriminato blocco: “Giulio Tremonti è convinto che i porti italiani sono la porta d’ingresso delle merci contraffatte. Per questo, invece di intensificare i controlli o ammodernare gli scali, si era pensato di far chiudere i porti”. Questa storia è oggi acqua passata, con il Governo che invece rafforza la fiducia verso gli scali marittimi, al punto da rivalutare le ”Autostrade del mare” (con il primo storico collegamento Napoli-Genova dai tempi del Risorgimento... e un beneficio per l’ambiente, le industrie e la sicurezza, considerato che su 102 milioni di tonnellate di merci, il 50 per cento viaggia oggi via mare con un incremento del 325 per cento, a scapito di autocarri e furgoni). Si garantisce così un’opportunità di sviluppo per gli scali di Napoli, Salerno e Gioia Tauro, porto fedeer che nei piani di Nereo Marcucci, amministratore delegato di Contiship (principale terminalista italiano e leader a Genova, Livorno e Gioia Tauro) dovrà avere una interconnessione diretta con l’interporto di Nola, dove si intensificano i collegamenti ferroviari con Germania e centro Europa (e con il vicino porto di Napoli grazie alle attività di Ferport). Tuttavia, i collegamenti non possono avere solo direzione verticale; a questo ci penseranno i Corridoi europei, figli del piano Dehelors. Otto grandi assi di collegamento che uniscono in un’unica “strada” l’Europa. Nola è il crocevia europeo del Corridoio numero uno (Palermo-Berlino) e del numero otto (Spagna-Balcani-Paesi dell’Est Europa). Quest’ultimo passa per Bari, città che si collegherà nel 2020 con Napoli attraverso l’alta capacità (2h e 30min. con 15 fermate). E all’annuncio che il supertreno unirà Levante e Ponente del Paese, gli imprenditori napoletani (che presso l’Unione degli industriali hanno costituito la sezione Logistica e Trasporti) esultano: “I benefici per la logistica ed il commercio saranno notevoli”. Cito quest’ultima frase perché - come è legittimo in democrazia - c’è qualcuno che la pensa diversamente; ovvero è scettico sulle grandi opere, laddove sostiene che per il Sud basterebbe una gestione più razionale di quanto già esiste, grazie al raccordo dei nodi di collegamento attraverso il completamento delle cosiddette opere da “ultimo miglio”: strade, ponti e ferrovie mai terminate, che oggi non sembrano neanche più cattedrali nel deserto, ma fatiscenti ruderi post atomici. A sostenere questa tesi è la Uir (Unione interporti riuniti), con il presidente Rodolfo De Dominicis che invita il governo a stanziare un fondo da 258 milioni di euro che la stessa Uir potrebbe gestire per dare l’ultimo ritocco ad opere mai terminate, in modo da unire le maglie della rete di collegamento che ancora non rende sufficientemente attrezzato e competitivo il sistema di trasporti non solo nel Mezzogiorno, ma in Italia. Gli investimenti in Europa e in Italia In effetti, il mercato delle opere pubbliche ha costituito fino agli anni Novanta il 60 per cento del Prodotto interno lordo del Paese. Con cantieri che non chiudevano mai (e che ancora non sono chiusi), e vicende giudiziarie su appalti truccati e sulla loro gestione... Tutto ciò sembra terminare con Tangentopoli. Ma se il più grande scandalo politico-giudiziario della storia italiana ha sancito la fine di un’epoca di illegalità, in quelli stessi anni non è stata posata alcuna pietra per strade, ponti e ferrovie, e né tanto meno si è proceduto alla manutenzione dell’esistente. Con un conseguente ritardo accumulato dal sistema dei trasporti del nostro Paese, rispetto al resto del mondo, che entrava nell’epoca della globalizzazione investendo proprio in trasporti e logistica. Tale situazione sembra perpetuarsi. Il porto di Marsiglia, ad esempio, triplicherà la sua capacità di movimentazione della merci, per la quale già è leader nel Mediterraneo (8 milioni di tonnellate nel settembre 2006). L’operazione - con un investimento da 264 milioni di euro (grazie anche alla partecipazione di compagnie amatoriali) - ridurrà di 18mila unità l’an- 5 no i camion che trafficano la Genova-Ventimiglia, con un risparmio sui costi che oscilla tra il 10 e il 20 per cento. Inoltre, Marsiglia è dotata di magazzini nell’area retroportuale per la lavorazione delle merci (Ikea vi ha stabilito uno stabilimento). Tutto ciò rende la Francia più appetibile per le varie Cosco e China Shipping, che già stanno investendo lì per l’immediato futuro. La Cosco, però, stanzierà 200 milioni anche nello scalo partenopeo; ma il grosso delle merci dell’Estremo Oriente (che ogni anno dal 2010 cresceranno a ritmo del dieci per cento) sarà dirottato con molta probabilità a Marsiglia. Il gap dello scalo napoletano è dovuto dall’assenza di un’area retroportuale, laddove Genova si attrezza con un progetto avveniristico: creare un tunnel ferroviario sotterraneo che collega le banchine con l’area retroportuale, situata al di là della città. Per Napoli questa opportunità potrebbe però concretizzarsi con il collegamento ferroviario dagli attracchi all’Interporto di Nola (con naturale proseguimento verso l’Interporto Sud Europa di Marcianise e l’aeroporto di Grazzanise, e l’istituzione dell’area di Napoli Est a “no tax area”, ovvero le zone franche per le quali il Governo italiano stanzierà 100 milioni di euro per il 2008 e 2009, dove si sta anche progettando l’insediamento di magazzini per assemblaggio e seconda lavorazione delle merci da immettere su altri mercati). Napoli ha dunque bisogno di interventi strutturali, anche per scongiurare il pericolo che gli operatori del porto (terminalisti, spedizionieri, trasportatori e agenti marittimi) paventano se non verrà decongestionato il traffico di contaneir: licenziamento di 900 dipendenti (laddove l’investimento della Cosco nella Darsena di Levante ne dovrebbe generare 700). Il dato richiama un vecchio detto: la sovrapproduzione sta all’economia, come l’inondazione al mare... Il porto di Napoli ha aumentato il traffico contaneir in misura esponenziale, tenendo conto che spazi e strutture sono ristretti e limitati. Per cui i contaneir sbarcano velocemente con il sospetto di controlli fugaci. Stando ai dati dell’Autorità portuale, nello scalo sono transitate 21 milioni di tonnella- 6 Occhio al falso Negli ultimi anni si è incrementato lo scambio di merci tra la Campania e la Cina. Le importazioni di merci cinesi crescono del 53% tra il 2000 e il 2005. La bilancia commerciale è a vantaggio del paese asiatico, dal quale importiamo prodotti di chimica di base, apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità, metalli di base non ferrosi, nonché merci del settore ottica e fotografia. Le merci della Campania che invece si vendono sul mercato cinese, sono macchine per la metallurgia e per la lavorazione dei prodotti alimentari, per le industrie tessili e delle pelli, per carta e per stampa. La porta d’ingresso delle merci cinesi è il porto di Napoli, stando ai dati ufficiali e al mercato legale. Ma sul porto di Napoli, l’onorevole Massimo Polledri (Lega Nord) aprì un’inchiesta nel 2004. “Nel solo porto di Napoli - afferma - il 60 per cento della merce sfugge al controllo della dogana”. Sul fenomeno si fa più forte l’attenzione. Ad esempio, lo scorso 3 ottobre l’Unione degli Industriali di Napoli ha siglato un accordo con la Dogana per la tutela dei marchi delle imprese napoletane. Dall’indagine, risulta che il 70 per cento dei prodotti “taroccati” proviene dai paesi asiatici, il trenta per cento proviene dal bacino del Mediterraneo, con l’Italia (e il napoletano) in testa tra i produttori. È dunque l’industria campana del falso a non conoscere recessione. Nel maggio 2005, tra piazza Garibaldi e il porto di Napoli, in soli quattro giorni sono stati 300mila i capi sequestrati. Da martedì 10 maggio a venerdì 13, nel napoletano sono state condotte con successo quattro operazioni della Guardia di finanza, che ha bloccato in tutto 284.270 prodotti di diversa tipologia, naturalmente contraffatti; i quali, sostiene la Gdf, hanno valore di circa 340mila euro. La cronaca dei sequestri parte all’alba di martedì dal Porto di Napoli. Scrive Paolo Popoli sul quotidiano economico e finanziario “il Denaro” del 17 maggio 2005: “I finanzieri ed il servizio di vigilanza antifrode della Dogana individuano un container, proveniente dalla Cina, con 10.788 magliette da donna marcate “made in Italy”. Il giorno dopo, carabinieri e vigili scovano nel mercato di Nola giocattoli, orologi ed altra merce contraffatta del valore di circa 10mila euro. La pericolosità di alcuni giocattoli non a norma, potrebbe rivelarsi anche fatale per bambini”. Contemporaneamente, a Napoli circa 27 mila prodotti contraffatti (valore complessivo di 280 mila euro) sono sequestrati in due locali nelle adiacenze di piazza Garibaldi. Le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro 1744 prodotti tra i quali borse, orecchini e portachiavi, piccoli elettrodomestici e giocattoli, coltelli e sciabole. PRIMA di Paolo del Mondo te di merci, con 373 mila contaneirs/teu (dati 2005). L’area di scalo sarà portata nei prossimi quattro anni ad una capacità di 1 milione di teu. Il ruolo del leone - inutile dirlo - toccherà alla Cina (vedere box in pagina). La Campania e l’Italia Quale futuro Il porto di Napoli (oggetto di trasformazioni dagli anni Settanta ai Novanta - si veda il l’inchiesta di Paolo Serafino dal sito: http://www.lestradeferrate.it/mono3.htm) sintetizza insomma lo stato contraddittorio del sistema di trasporti della Campania. Da un lato, si assiste al prevalere di logiche di sistema che premiano l’intermodalità infrastrutturale e societaria (concetto che rende competitivo il settore - si veda il caso di Abertis, di Ferrovial, della Baa, e tanti altri ancora); dall’altro, la carenza di spazi, e di opere moderne e in buono stato. Colmare questo vuoto è l’obiettivo dei prossimi anni. Eppure, la validità del progetto sarà verificabile soltanto con la validità degli interventi, e dal rapporto che il guadagno avrà sulla spesa pubblica. Nonché, dai tempi di realizzazione delle opere, considerati i rischi connessi ai repentini cambiamenti delle strategie di mercato degli operatori e all’obsolescenza tecnologica. In ogni modo, restando in Campania, i primi interventi nel settore infrastrutture (a partire dal 2002) si accompagnano ad un incremento delle esportazioni dei prodotti campani del più 4 per cento nel 2005, a fronte del calo di venti punti del biennio 2002/2004 (fonte ICE). D’altra parte, però, la bilancia commerciale segna il saldo negativo con le importazioni, che se soltanto riferite alla Cina, sono cresciute dal 2000 al 2004 del 53 per cento. Le merci in entrata e in uscita crescono. Il mancato decollo dell’export - sottolinea l’Ice - si attesta nella crisi di alcuni settori dell’industria campana; mentre l’incremento è riconosciuto nell’ap- 7 PRIMA plicazione di logiche di economia di scala e nel recupero di mezzi di trasporto. Dall’autocarro, la Campania ha scoperto l’intermodalità con navi ro-ro, treni frigorifero, magazzini per la conservazione delle merci, collegamenti di interscambio veloci, economici e precisi. Il primo passo è fatto, come ha più volte sottolineato Ennio Cascetta (al suo secondo mandato), che coltiva il sogno di spostare il centro del traffico merci dal Nord al Sud del Paese. Secondo Cascetta, la sfida dei trasporti è “un fattore importante per ridurre il differenziale di infrastrutture tra il Sud e il Nord e incentivare così lo sviluppo dell’economia e del territorio sapientemente integrato con le strategie della mobilità”. Tali strategie devono puntare all’aumento del grado di accessibilità delle aree periferiche: vale a dire, Mezzogiorno ed Europa. E ciò, afferma Cascetta, è possibile solo attraverso la realizzazione di infrastrutture stradali e ferroviarie a rete, e attraverso lo sviluppo dei servizi di cabotaggio marittimo e di trasporto aereo. La Regione Campania vanta al momento una condizione migliore rispetto alle altre regioni meridionali (vedi tabella in pagina), in forza di una dotazione infrastrut- Campania il sistema di infrastrutture e trasporti Strade (Statali e Provinciali) 9.100 km Autostrade 445 km Ferrovie 986 km Merci 102 mln tonn. (in transito) 12 mln tonn. (traffico interno) 28 mln tonn. (traffico estero) 62 mln tonn. Trasporto gomma 30 mln tonn. Trasporto mare 30 mln tonn. Imprese 13.789 Addetti 117.00 Fatturato 2003 5 milioni di euro turale complessiva, a cominciare dalla rete ferroviaria (la più estesa d’Italia), e dai centri merci. E poi due porti, un aeroporto, una società per l’ottimizzazione del sistema, Logica, che fa scuola nel mondo, così come modello da imitare è il caso del CisInterporto di Gianni Punzo che si replica in Cina. In Campania, insomma, qualcosa si muove, e non sono solo le merci. E ciò è senza dubbio una premessa per crescere. Seppure la domanda è un altra: il trasporto sarà il settore trainante per lo sviluppo economico della regione? La produzione è infatti in crisi e le aziende più forti trasferiscono le loro attività all’estero, con una partecipazione in aziende estere in industrie delle macchine elettriche e dei trasporti. Ed inoltre, al posto degli stabilimenti produttivi, sorgono sempre più numerosi i centri per la grande distribuzione. Insomma: stiamo diventando il più grande centro di smistamento e di distribuzione delle merci del Mediterraneo? E quali conseguenze potrà avere tale scelta nello scenario futuro, se l’investimento in infrastrutture e logistica è di gran lunga superiore rispetto ad altri settori, ed i competitors stranieri non restano certo a guardare? INTERVISTA a Ennio Cascetta Assessore ai Trasporti Reg. Campania di P. d. M. D. Assessore Cascetta, esiste un gap tra Nord e Sud? R. Al Sud ci sono in media due Eurostar al giorno contro i 14,7 del Nord, con velocità di 73,3 km/h al Sud e di 95,2 al Nord. Basta questo per considerare che le stesse carenze si riscontrano in altri settori, e anche rispetto ai Paesi mediterranei. Il mio prossimo libro (in via di pubblicazione) si intitola “Il Sud isolato”. Il divario è storico. D. La Campania invece esce dall’anno zero? R. Grazie al grande lavoro di Regione, Enti locali, Autorità di gestione e società varie, abbiamo avviato un grande progetto da oltre 25 miliardi di euro, di cui circa 6 già spesi dal 2001 e altri 6 ancora disponibili: 40 km di nuove linee ferroviarie, 25 stazioni aperte, 40 cantieri in corso; 131 interventi completati per le strade, 129 cantieri per 1,6 miliardi; e poi porti, interporti e aeroporti. Grazie anche a Logica, prima agenzia regionale di promozione del settore. D. Quale opera ritiene prioritaria al Sud? R. La Napoli – Bari. Collegherà i corridoi europei Berlino-Palermo con Bari-Varna, e dunque Tirreno e Adriatico. Roma, Napoli e Bari, formeranno un “tripolo”, uno dei sistemi metropolitani più grandi d’Europa con una rete di servizi (scambi commerciali, culturali e turistici) tra le 3 città e le aree di influenza. Sulla linea potenziata e velocizzata, passeranno i collegamenti ferroviari interni alla regioni. Per la Campania, aumentano da 26 a 144. E aggiungo che la Napoli – Bari costa esattamente quanto il Ponte sullo Stretto. Il nuovo governo ha fatto bene a dirottare i fondi per le opere “prioritarie”. D. Quali altri interventi sono previsti? R. È in corso l’adeguamento della viabilità (8 miliardi di euro, di cui 1,7 già spesi e 2,8 ancora disponibili) per mettere in sicurezza la rete stradale, adeguare strade di interesse turistico, e collegare le aree industriali e produttive. Le opere più urgenti sono la Salerno-Reggio Calabria, la Capua-Villa Literno, la Lioni-Grottaminarda, la statale 268 del Vesuvio e il collegamento tra A1, aeroporto di Grazzanise e area domizia. Sui porti abbiamo investito 201 milioni di euro dal 2001, e sono disponibili altri 175 milioni. I risultati sono tangibili, e secondo Logica, con gli interventi programmati la movimentazione container del sistema regionale raggiungerà i 3,2 milioni di TEUs nel 2009, triplicando quella attuale e raggiungendo i primi posti nell’Area Med. Inoltre, la nostra posizione geografica è un vantaggio per il 2010: se dall’Est si arriva in Europa passando per i porti del Mezzogiorno, ci vogliono 14-15 giorni. Passando da Rotterdam, i giorni diventano 20. Inoltre, investiamo negli Interporti, grazie ad accordi con i privati per lo sviluppo di un sistema integrato, basato Nola, Marcianise-Maddaloni e Battipaglia, e i porti di Napoli e Salerno. D. I privati avranno sempre più spazio? R. Accanto a fondi pubblici sempre più scarsi, c’è bisogno di capitali privati. In Campania, utilizziamo ampiamente il project financing (200 iniziative nel 2005, da 2,5 miliardi di euro), e pensiamo a investimenti privati per gli assi stradali e i parcheggi. Mi auguro che presto avremo la nuova normativa sulla finanza di progetto, che amplia le tipologie di opere, fissa termini certi e non prorogabili, allunga a 99 anni le concessioni, e prevede l’utilizzo dei fondi Ue e l’istituzione di un Fondo regionale di sostegno. A questa legge, si aggiungerà quella sui Lavori pubblici. D. Nuove opere fanno nascere nuove imprese? R. Gli investimenti nelle attività produttive possono avvalersi delle fonti di finanziamento tipiche. Le infrastrutture fanno ridurre i costi di trasporto per tutte le attività economiche, abbassano la congestione, permettono uno sviluppo urbanistico equilibrato. La maggiore accessibilità del territorio determina un incremento di produttività per effetto dell’espansione dei mercati, della riduzione dei prezzi, dell’aumento dei consumi e del rilancio di aree isolate. E poi crescono il mercato del lavoro e l’incremento occupazionale. Il nostro programma è uno strumento di politica industriale: nuove linee vogliono dire più lavoro, più mezzi da costruire, vantaggi per ricerca e imprese. Già oggi il settore incide sull’economia regionale con oltre 5 milioni di euro. E molti comparti produttivi ne traggono benefici: l’industria ferrotranviaria, quella degli autobus, la cantieristica, la nautica, l’industria elettronica, oltre alla logistica e alle costruzioni. D. Il piano si ultima con Grazzanise. La data è il 2020? R. Si parla di un secondo scalo dagli anni ’60 del secolo scorso, e fino al 2001 non si era mai concretizzato nulla. Realizzare un aeroporto non è come aprire un ristorante; ma ora noi abbiamo finalmente lo strumento giusto per avviare l’opera. Abbiamo fatto un Master Plan per la costruzione di un sistema basato su Capodichino, Pontecagnano e Grazzanise. Per quest’ultimo abbiamo individuato l’area, e la Gesac come partner privato. Sono passi in avanti e concreti. Intervista Al lavoro per un Sud non isolato 9 PRIMA Hanno detto... Nicola Santoro Compagnia delle Opere Campania “La sfida della ripresa economica del Mezzogiorno passa dalla capacità di realizzazione di un piano di infrastrutture che ha senso come strategia, ma il cui obiettivo è affermare la Campania come snodo logistico per il Mediterraneo riuscendo ad implementare un piano di sviluppo economico-industriale di più ampio respiro che tenga conto di tutti gli attori politici-socio-economici.” Antonio Bassolino, Presidente Regione Campania “Dobbiamo lavorare perché, accanto all’aeroporto cittadino di Capodichino, anche Grazzanise diventi un grande approdo internazionale. Da questo progetto, dobbiamo trarre esempio sulle modalità di finanziamento”. Isaia Sales, Consigliere economico Regione Campania “L’orientamento comunitario in materia è chiaro: bisogna erogare meno incentivi, che comunque saranno integrativi e non aggiuntivi rispetto a quelli nazionali, e lavorare di più su infrastrutture, logistica, ricerca e innovazione. Noi ci atterremo a questo indirizzo.” Giuseppe Mauro Rizzo Presidente Giovani Armatori “Per il traffico marittimo la Cina è una risorsa importante. È un Paese dove aumentano gli investimenti nelle infrastrutture e cresce la domanda di prodotti energetici e di metalli provenienti dall’Occidente che noi potremo trasportare”. Gennaro Murolo Presidente Spedizionieri Napoli “Abbiamo avuto un aumento dei controlli doganali sulle merci dal sette al quaranta per cento. Ciò ovviamente ha comportato ritardi nelle consegne, provocando un congestionamento di con- 10 Pasquale Giglio Segretario Confesercenti Campania “L’investimento nelle infrastrutture si è rivelato una scelta intelligente. L’intervento nei porti di Napoli e Salerno, è stato di vitale importanza per le attività legate al trasporto. Ora, c’è attesa per lo sviluppo della direttrice Tirreno -Adriatico, la quale può portare benefici per le Pmi che necessitano di comunicazione. Occorre dare spazio alle opportunità di insediamento e di sviluppo delle imprese.” tainer in giacenza nel porto. Noi chiediamo una semplificazione delle regole e un aumento degli addetti ai controlli per velocizzare le pratiche.” Gaetano Cola Presidente Camera di Commercio Napoli “La zona franca a Napoli Est è un incentivo che va inserito in una rete di interventi. Attorno a quest’area, va creato un ambiente favorevole alla crescita economica, fatto di infrastrutture, servizi avanzati, sicurezza sociale”. Mimmo della Corte Giornalista “È bello pensare al Mezzogiorno ‘testa di ponte’ verso il Mediterraneo. Ma bisogna tener conto che il Sud non può essere soltanto un’area di consumo: per poter crescere davvero, deve essere un’area d’interscambio dove in cambio di beni di provenienza extraregionale, si offrono prodotti e peculiarità locali.” Luca Guarino Giovani Api Napoli “Le nuove rotte marittime transoceaniche, che dall’Oriente fanno tappa nei porti mediterranei per poi proseguire verso l’Atlantico, potrebbero stimolare investimenti aggiuntivi nel Mezzogiorno. Ma da questo a sostenere che le infrastrutture siano sufficienti a stimolare l’industria meridionale, ce ne corre.” Attività Eurosportello 2 0 0 6 ATTIVITÀ Programmi, azioni, iniziative del terzo trimestre 2006 Sole, mare e profumi d’Italia Opportunità ed affari in Svizzera e Danimarca L’Eurosportello - Azienda Speciale della CCIAA di Napoli, ha realizzato (nell’ambito dell’Intesa Operativa ICE-Unioncamere 2004) in collaborazione con il Ministero per le Attività Produttive/ICE ed alcune strutture camerali (Aspin/CCIAA Frosinone, CCIAA Cosenza, CCIAA Lucca e con Azienda Speciale Intertrade Salerno in qualità di capofila) il Progetto SMPI - sole, mare e profumi d’Italia, opportunità d’affari in Svizzera e Danimarca per il settore agro-alimentare. Il progetto finalizzato alla promozione sul mercato della Svizzera e della Danimarca di prodotti agro-alimentari di qualità ha visto la partecipazione di 9 imprese dell’area campana. Le aziende campane selezionate a partecipare hanno seguito un percorso di aggiornamento sui mercati destinatari ed hanno partecipato a manifestazioni di presentazione dei loro prodotti, con degustazioni ed incontri operativi con imprenditori svizzeri e danesi selezionati. Sono state, inoltre, previste azioni di promozione presso punti vendita esteri con un conclusivo invito in Italia di una delegazione di imprenditori esteri maggiormente interessati ad approfondire i rapporti con le aziende espositrici. Nello specifico la prima azione prevista dal progetto si è svolta in Svizzera: il 12 maggio 2006 si è svolto c/o la sede dell’Eurosportello per le aziende locali selezionate, un seminario di presentazione del mercato e di aggiornamento sulle problematiche tecniche, normative e di marketing relative al commercio dei prodotti agro-alimentari in Svizzera. Il Dott. Andrea Lotti Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Svizzera ha introdotto ed illustrato i vari temi che sono stati trattati durante il seminario. il 22 maggio 2006 c/o l’Hotel Baur au Lac di Zurigo si è svolto il previsto workshop durante il quale le aziende locali partecipanti hanno presentato i loro prodotti ad un selezionato numero di operatori del settore: importatori, distributori, buyers, ristoratori, ecc. L’attività di promozione si è conclusa con una interessante cena di lavoro a cui hanno partecipato le aziende locali e gli operatori esteri invitati. 12 La seconda azione si è svolta in Danimarca: il 25 settembre 2006 c/o l’Hotel Phoenix di Copenaghen è stato realizzato un incontro di formazione ed aggiornamento sul settore alimentare e vini del mercato danese per la delegazione delle aziende locali presenti. L’Ambasciatore d’Italia in Danimarca Dott. Di Leo ha introdotto e presentato l’evento e diversi sono stati gli interventi di specialisti del mercato danese. E’ stata, inoltre, realizzata un’azione promozionale della durata di 6 giorni presso il punto vendita del supermercato italiano di Copenaghen “Supermarco” dove le aziende partecipanti hanno esposto i loro prodotti. il 26 settembre 2006 si è svolto c/o i prestigiosi e centrali locali del Moltkes Palae di Copenaghen, il workshop in cui le aziende italiane hanno presentato i loro prodotti agro-alimentari ed hanno avuto i loro incontri di lavoro con i diversi importatori danesi selezionati a partecipare. La terza azione si è svolta in Italia: dal 30 al 31 ottobre 2006 la missione di ritorno ha visto la partecipazione degli operatori svizzeri e danesi, che avevano mostrato interesse per i prodotti delle aziende partecipanti al progetto, invitati a visitare le aziende locali ed il territorio in cui operano. Missione Italiana a Mauritius 9-16 ottobre 2006 Mauritius Nell’ambito del Programma di Internazionalizzazione a favore delle piccole e medie imprese del territorio provinciale, è stata organizzata una Missione imprenditoriale a Mauritius, cofinanziata dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Napoli. La Missione, che si è svolta dal 9 al 16 ottobre 2006, ha coinvolto 7 aziende locali, provenienti da vari settori quali il tessile/abbigliamento, calzature, borse, medico-sanitario (prodotti per disabili e cliniche), ceramiche. La delegazione è stata accompagnata dal Console di Mauritius a Roma, Denis Cangy, dallo staff dell’Eurosportello e da rappresentanti della Provincia di Napoli. Durante la Missione sono emerse interessanti possibilità di investimento per le aziende campane, so- prattutto tenendo presenti due importanti fattori quali la situazione stabile e tranquilla del paese, a cui va aggiunta la possibilità di costituire una società in loco in soli 3 giorni e con un regime di tassazione delle attività produttive molto vantaggioso anche per gli investitori esteri. Altro elemento importante è il piano di sviluppo turistico del paese, infatti è prevista nei prossimi 10 anni la costruzione di circa 100 hotel; ci potrebbe essere quindi una opportunità importante per aziende italiane che vogliano investire in questo settore. La delegazione ha visitato il Free Port, il più importante centro logistico di stoccaggio, immagazzinaggio e distribuzione delle merci, dal quale vari prodotti vengono esportati anche in l’Europa, in particolare in Francia (porto di Marsiglia). A seguito dell’incontro presso il Ministero del Turismo a Mauritius, considerato l’alto numero di turisti italiani e campani che annualmente visitano l’isola, è emersa la proposta di costituire un volo diretto Napoli – Mauritius nel periodo di alta stagione (dicembre/aprile). In riferimento alle aziende partecipanti alla Missione, un’azienda napoletana specializzata nella progettazione e produzione di lettini da spiaggia e sedie a rotelle per disabili, ha suscitato forte interesse presso le autorità mauritiane con la proposta di realizzare un progetto di assistenza sulle spiagge ai disabili con i propri prodotti. Inoltre, buone possibilità di investimento si sono prospettate per il settore medico. In particolare, un azienda che ha partecipato alla missione ha verificato le varie opportunità di investimento, tra cui lo sviluppo della telemedicina, grazie anche alla presenza del Cyber City (centro cibernetico, cablato, tramite il quale Mauritius è in collegamento diretto, in tempo reale, con tutto il mondo) ed anche la possibilità di apertura di una clinica italiana. Il presidente Cola alla guida di UnionCamere Campania Dal 31 ottobre 2006, il cavaliere del lavoro Gaetano Cola, presidente della Camera di commercio di Napoli, è alla guida di Unioncamere Campania. Prima ancora delle congratulazioni, afferma alla stampa: “La mia gestione partirà dalla positiva esperienza passata (targata Costantino Capone, oggi nel direttivo nazionale con Cola). Il mio mandato sarà rivolto alla piena utilizzazione dei fondi strutturali 2007-2013, al varo della finanziaria regionale”. Obiettivi chiari, ai quali si aggiungono il contributo per la risoluzione del problema rifiuti, e la fiscalità di vantaggio al Sud. A pochi mesi dall’elezione, Cola continua il suo impegno su più fronti: punta l’indice contro i tagli agli Enti camerali in Finanziaria; incalza gli amministratori locali - pur trovando con loro una costruttiva collaborazione perché i “progetti non restino sulla carta”; denuncia le diseconomie del Mezzogiorno; porta avanti il lavoro per la riqualificazione della zona Est (è vicepresidente di Napoli Orientale); promuove il recupero degli immobili dimessi con lo Iacp; organizza con la Camera di commercio napoletana un concerto di Natale, il cui incasso andrà ai ragazzi di Scampia. Ma, soprattutto, spende il suo impegno a servizio delle imprese, difendendone gli interessi e ampliando il numero dei servizi che l’Ente camerale può offrire. Le nuove sfide sono le zone franche urbane, l’Agenda regionale del commercio, l’internazionalizzazione del “made in Campania”. Dietro un presidente classe 1934, c’è la voglia di guardare al futuro con ottimismo, e tanta esperienza maturata in più campi. Dopo gli studi in agraria, a venti anni è già imprenditore, e nel 1962 assume la carica di amministratore della Società Costruzioni Metalmeccaniche Napoletane. Fonda nel 1968 la prima azienda europea produttrice di panna spray in bombole. In seguito, guida Federindustria Campania, l’Unione industriali di Napoli, la Camera di commercio partenopea (luglio 2000), il Dintec. Nel 1995, riceve l’onorificenza di Cavaliere del lavoro. Da Eurosportello, l’in bocca al lupo al presidente “gentiluomo” Gaetano Cola. pdm 13 ATTIVITÀ Seminario su strategie per mercati esteri Napoli 28.9.2006 Si è conclusa il 28 settembre a Napoli con l’ultimo seminario su “Le imprese campane verso i mercati internazionali”, un’importante iniziativa dello Sprint Campania, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Presso la Camera di commercio di Napoli alla presenza di un folto e qualificato pubblico, si è svolto l’evento conclusivo dopo le tappe di Salerno, Avellino, Caserta e Benevento. Il seminario di Napoli, alla luce dei risultati emersi delle precendenti tappe e dedicate ai diversi aspetti e tematiche dell’internazionalizzazione delle imprese, ha puntato ad individuare strategie e strumenti efficaci, partendo dai punti di forza e di debolezza delle imprese campane presenti sulle principali aree di mercato. Dopo i saluti del presidente della Camera di commercio di Napoli Gaetano Cola e del presidente dell’Eurosportello Mario De Miranda, si sono susseguiti diversi interventi sui temi previsti. In particolare, su “Le politiche e le strategie regionali di supporto ai processi di internazionalizzazione dei sistemi produttivi”, si sono svolte le relazioni di Edoardo Imperiale, direttore di Sprint Campania, e Federico Lasco, coordinatore dell’Area generale di coordinamento settore Secondario dell’assessorato regionale all’Agricoltura e Attività produttive. Su “Gli asset competitivi per l’internazionalizzazione delle imprese” sono intervenuti Paolo Stampacchia, ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l’Università Federico II di Napoli, e Giuseppe Zollo, ordinario di Sistemi per la gestione aziendale della Federico II. L’ultima sessione è stata dedicata al “Ruolo e le azioni di accompagnamento degli attori istituzionali locali a sostegno dell’internazionalizzazione delle Pmi”. A tal riguardo contributi sono stati forniti dagli interventi di Riccardo de Falco, direttore dell’Eurosportello, Luciano Rezzuto, direttore di Confartigianato, Dario Scalella, presidente di Confapi Campania, e Felice Siciliano, direttore della Compagnia delle Opere Campania. Il seminario è stato moderato dal direttore del Denaro Alfonso Ruffo. 14 Incontro B2B ambiente-energie rinnovabili Casablanca 14/15.9.2006 L’Eurosportello di Napoli e l’UNIDO ITPO Italia , in collaborazione con l’UPI, l’Unità di Promozione degli Investimenti in Marocco ed il Ministero dell’Ambiente e del Territorio italiano, hanno organizzato a Casablanca nei giorni 14 e 15 Settembre una missione imprenditoriale nel settore delle energie rinnovabili. In Marocco, l’UPI ha affiancato nel quadro del sostegno al processo di industrializzazione del tessuto industriale marocchino, un programma specifico per lo sviluppo e la selezione di progetti ambientali ed energie rinnovabili, per il quale disponeva già di un nutrito portafoglio di progetti ambientali e sulle energie rinnovabili da promuovere all’estero, con priorità in Italia. Al fine di dare maggior impulso a tale programma il Ministero dell’Ambiente e del Territorio italiano , in collaborazione con l’UNIDO ITPO Italia, l’Eurosportello e l’UPI, hanno lanciato e finanziato un intervento specifico per la selezione e lo sviluppo di progetti di investimento in Marocco da proporre alla comunità imprenditoriale campana. Sono stati pertanto organizzati degli incontri B2B tra imprese campane e marocchine preceduti da un Forum a da tavole rotonde tecniche relative al trattamento delle acque ambiente ed energia. Il forum ha visto la partecipazione di varie istituzioni Italiane e marocchine quale l’Ambasciata d’Italia in Marocco, l’Unicredit / Attijariwafa bank, ANPME - FODEP ed associazioni professionali quali CDER AMPP AMISOLE. 8 le aziende campane partecipanti: GIERRET - FIORETTI - TRALICE COSTRUZIONI - ENAM - POMI SERVICE - CCTA - ECOTECH - MERLONI. 14 le aziende della controparte marocchina. L’evento è stato quindi un modo per le imprese campane di entrare direttamente in contatto con il tessuto imprenditoriale marocchino, nella conoscenza del quale l’UPI può vantare una notevole esperienza, e conoscere le politiche statali, ivi compresi programmi di finanziamento nazionali ed internazionali, avviate in questo settore. SME Panel Voce alle Pmi Italiane Il progetto “SME Panel - La voce delle PMI italiane” nasce come proposta della Rete degli Euro Info Centre italiani (EIC) – di cui l’Eurosportello è membro effettivo EIC IT 352 – presentata alla Commissione europea Direzione generale Imprese e Industria, che lo ha approvato ed ammesso a co-finanziamento nel Febbraio di quest’anno. Obiettivo L’Obiettivo è dare voce alle piccole e medie imprese, attraverso le consultazioni indette dalla Commissione europea sui temi e le politiche che le vede destinatarie, sia in quanto imprese che in quanto imprenditori cittadini. Il pro- getto è entrato nella fase operativa a luglio, con la pubblicazione della prima consultazione riguardante i Diritti di Proprietà Intellettuale ed il Sistema di Brevetto in Europa. “SME Panel”, oltre a far riferimento alla Strategia di Lisbona ed al Piano d’azione sullo spirito d’impresa, è strettamente collegato ad alcune tematiche prioritarie per l’Ue, quali la maggiore partecipazione dei cittadini alla vita democratica dell’Unione europea (Trattato costituzionale per l’Europa art. I 45 fino a 52), l’importanza di comunicare meglio l’Europa, e la necessità di un’informazione ed una comunicazione sull’Ue a imprese, consumatori, cittadini e studenti. Risultati attesi per le imprese SME Panel è stato articolato sull’intero territorio nazionale. Sono 600mila le imprese destinatarie della promozione delle consultazioni indette dalla Commissione europea Imprese e Industria. 75 è il totale dei panel che saranno realizzati in Italia da tutti gli Eurosportelli. 380 saranno le imprese rilevate ai fini dell’elaborazione di report (in lingua inglese) da inviare alla Commissione europea. I benefici per le imprese saranno: a. un maggiore coinvolgimento nelle consultazioni indette dalla Commissione europea; b. una accresciuta possibilità di partecipare alla vita democratica dell’Ue; c. una maggiore chiarezza sui temi oggetto delle consultazioni; d. un più agevole accesso alle singole consultazioni di interesse per le imprese. Come partecipare alle consultazioni dell’Unione europea Partecipare alla consultazioni promosse dall’Eurosportello, è semplice: basta cliccare nella homepage del sito “www.eurosportello.napoli.it, l’articolo “SME Panel” e seguire le istruzioni on- line per reperire il questionario da compilare ed inviare all’Eurosportello. Oltre a questa iniziativa, la Commissione europea promuove numerose altre consultazioni, alle quali si può partecipare direttamente attraverso il programma “La Vostra Voce in Europa” (http://ec.europa.eu/yourvoice/index_it.htm). Questo è il punto di accesso per: per esprimere la propria opinione sulle politiche UE ed influenzarne l'andamento può partecipare al processo decisionale europeo rispondendo ai sondaggi d'opinione; discussioni: per discutere gli argomenti del giorno e chiacchierare on-line con i leader europei; esperienze personali: per chiedere assistenza e per risolvere i problemi incontrati in ambito UE. consultazioni: 19 ATTIVITÀ B2europe Campania Una success story per le reti comunitarie d’informazione e assistenza alle imprese prese: Euro Info Centre (EIC), Business Innovation Centre (BIC) ed Innovation Relay Centre (IRC). E per discutere dei risultati raggiunti e degli sviluppi futuri di b2europe, gli organizzatori della Conferenza hanno invitato tre IRC ed EIC che possono vantare un’esperienza positiva. La Commissione ha scelto tra gli Euro Info Centre anche il nostro Eurosportello di Napoli (EIC IT 352), membro fondatore nonché Segreteria Tecnica dell’alleanza “b2europe Campania”. Per l’Eurosportello è intervenuto Marco Cozzolino (Segreteria Tecnica b2europe Campania), che ha illustrato il ruolo svolto dall’Euro Info Centre ed i risultati raggiunti nel primo anno di attività di b2europe Campania. Avvio del dialogo tra le reti presenti in Campania, mappatura dei servizi offerti, definizione di un piano di comunicazione: questi i primi “passi” compiuti dei 5 membri fondatori dell’alleanza - oltre all’Eurosportello: Città della Scienza (BIC), Sviluppo Italia (BIC), ENEA Portici (IRC) e COINOR Università Federico II (IRC) - cui si sono aggiunti 3 importanti attori dello sviluppo locale quali l’Assessorato alle Attività Agricole e Produttive della Regione Campania con lo SPRINTSportello Regionale per l’Internazionalizzazione Campania, il Consorzio Technapoli ed il Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e Aree Interne della Campania. A meno di un anno dalla costituzione del “b2europe Campania”- l’alleanza delle reti co munitarie EIC, IRC e BIC presenti nella nostra regione - la Co mmissione europea ha invitato l’Eurosportello di Napoli, in qualità di Euro In fo Centre, a testimo niare la propria esperien za di successo in occasione della Conferenza Annuale degli Innovation Relay Centre svolta si a Settembre in Estonia. Dal 27 al 29 Settembre si è tenuta a Tartu (Estonia) la 10ma Conferenza Annuale della rete degli Innovation Relay Centre (IRC) dal titolo “Dalla Ricerca alla Competitività: il network degli IRC in prospettiva”. Com’è consuetudine nell’ambito delle reti comunitarie, una volta all’anno la comunità degli operatori si riunisce per fare il punto sul lavoro svolto, sugli obiettivi raggiunti e su quelli da perseguire in futuro. Quest’anno il Segretariato Tecnico della rete degli IRC ha voluto fare un bilancio a quasi un anno dal lancio ufficiale di b2europe, il progetto attraverso il quale la Commissione europea vuole dare più coerenza e trasparenza ai servizi offerti dalle reti informative e di supporto alle imb2europe è una iniziativa che nasce su impulso della Commissione europea – Direzione generale Imprese e Industria - a favore della creazione, l’innovazione e lo sviluppo delle aziende, in particolare le Piccole e Medie Imprese (PMI), rappresentative dell’economia europea. Con essa si dà vita ad una alleanza a livello regionale delle reti europee Business Innovation Centre (BIC), Euro Info Centre (EIC) ed Innovation Relay Centre (IRC) di sostegno ai potenziali imprenditori ed alle PMI. b2europe si basa sul principio che tutti i servizi di sostegno alle attività di business europeo e di innovazione saranno disponibili a tutti gli interessati con modalità di accesso più semplici e rapide, integrando le competenze delle strutture BIC, EIC ed IRC che aderiscono alla rete e creando un sistema di punti di accesso multipli a livello regionale. Queste, infatti, si impegnano ad aumentare l’impatto e la qualità dei servizi di assistenza agli utenti, ad attuare sinergie ed integrazione nei processi di erogazione dei servizi in coerenza con i rispettivi ambiti di azione, ad intraprendere iniziative comuni. b2europe Campania nasce come alleanza tra le strutture referenti a livello regionale delle reti europee BIC, EIC ed IRC. I membri fondatori sono: > Eurosportello, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli, Euro Info Centre (EIC) IT 352; Città della Scienza scpa onlus, Business Innovation Centre (BIC); > > Sviluppo Italia Campania S.p.A., Business Innovation Center (BIC); > ENEA - Ente per le Nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente Innovation Relay Centre (IRC - IRIDE); > COINOR - Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa - Università di Napoli Federico II > Innovation Relay Centre (IRC - IRIDE). Essi hanno stipulato un protocollo di intesa che sancisce la costituzione di b2europe Campania e definisce le modalità di promozione della rete. b2europe Il primo risultato raggiunto è stato l’incremento della qualità e quantità dei servizi offerti dall’Eurosportello: con b2europe oggi i nostri utenti hanno maggiori possibilità crescere, sviluppare nuovi prodotti o servizi, accedere ai mercati esteri o semplicemente risolvere un problema (sia esso di carattere informativo che consultivo) grazie all’effetto “rete” che consente di rivolgerci ad uno dei nostri partner per accedere a servizi che non offriamo direttamente. Questa la gamma di servizi, visibili direttamente sul sito ufficiale www.b2europecampania.it . La creazione di un gruppo di lavoro collaborativo in seno a b2europe Campania ha sortito i primi effetti favorendo il reciproco coinvolgimento in progetti: grazie all’Eurosportello, ad esempio, alcuni partner hanno preso parte ad una missione in Tunisia per favorire il trasferimento di know-how in tema di incubatori d’impresa. Nel 2007 verranno poi alla luce diversi progetti comuni: comune denominatore sarà lo sviluppo, l’innovazione e la competitività delle Piccole e Medie Imprese locali. Infine, nel corso della presentazione l’Eurosportello ha espresso alcuni suggerimenti su come rafforzare ulteriormente l’azione delle alleanze b2europe attraverso ad esempio la creazione di nuovi strumenti integrati di diagnostica /audit per conoscere i bisogni delle imprese in termini di innovazione, sviluppo e competitività o la realizzazione di un portale web. “La presentazione dell’Eurosportello di Napoli ha ben evidenziato come l’iniziativa b2europe aiuti gli EIC e gli IRC a collaborare a livello locale e come l’alleanza possa includere anche altri attori dello sviluppo” è stato il commento di Filippo Compagni, Senior Liaison e Project Officer della Stuttura Centrale di Supporto degli EIC a Bruxelles. “L’Eurosportello ha anche suggerito alcune proposte concrete che, con l’aiuto della Commissione europea potrebbero rafforzare i servizi delle reti comunitarie“ ha continuato Filippo Compagni, concludendo che “le idee espresse nel corso della Conferenza saranno discusse nell’imminente futuro in seno alle reti comunitarie ed alla stessa Commissione europea.“ Hanno detto... Riccardo de Falco, Direttore Eurosportello Napoli EIC IT 352 “Grazie all’impegno e la collaborazione di tutte i nostri partner l’alleanza b2europe Campania è stata tra le prime in Europa ad esser ufficializzata. Con la nascita di b2europe Campania l’Eurosportello di Napoli - membro della rete comunitaria degli Euro Info Centre ha portato a termine un preciso incarico assegnatogli direttamente dalla Commissione europea volto a promuovere l’adesione all’alleanza delle organizzazioni campane appartenenti alle reti Business & Innovation Centre ed Innovation Relay Centre. Oggi con b2europe Campania è più facile accedere ai servizi offerti dalla reti comunitarie per ottenere informazioni in materia di legislazione e programmi comunitari, per la creazione e lo sviluppo d’impresa, per la ricerca partner all’estero, per accedere ai finanziamenti nel campo della ricerca e l’innovazione ed altro ancora.” Filippo Ammirati, Direttore Innovation Relay Centre c/o Enea Portici “L’obiettivo che ci siamo posti sin dall’inizio della nostra collaborazione è stato quello di dare valore aggiunto all’iniziativa, rafforzando la capacità di elaborare proposte di attività integrate e complementari. In particolare, l’iniziativa pilota che le tre reti stanno ponendo in essere, attraverso l’individuazione di settori target e un campione di imprese ad essi afferenti a cui offrire i rispettivi servizi in una logica integrata/sistemica, rappresenta una base ideale su cui testare le potenziali sinergie al fine di sintonizzarci su un comune approccio all’utente (sia esso impresa o ente di ricerca) ed affinare i rispettivi strumenti di lavoro. La sfida di b2europe Campania è quella di realizzare l’integrazione dei servizi, valorizzando le specificità delle singole reti.” 21 ATTIVITÀ Missione India 2006 Investimenti e business Festa italiana 2006 Delhi 19/21.11.2006 Mumbai 22/25.11.2006 Attività Conclusa con buoni risultati ed interessanti prospettive di sviluppo la missione istituzionale e di imprese - organizzata dall’Eurosportello e promossa dalla Provincia di Napoli - assessorato alle Attività Produttive - e dalla Camera di Commercio di Napoli, nell’ambito del loro Programma congiunto di Internazionalizzazione 2006/2007 a favore delle Piccole e Medie Imprese locali. Tale missione si è svolta in occasione della “FESTA ITALIANA 2006”, evento organizzato dalla Camera di Commercio Indo-Italiana di Mumbai. L’evento ha previsto una serie di manifestazioni tra cui seminari, incontri istituzionali, workshops, showrooms, degustazioni, incontri b2b, volte a favorire la promozione dei prodotti italiani in India. In particolare la missione realizzata dell’Eurosportello è stata suddivisa in due momenti: il primo istituzionale, dal 19 al 21 novembre, a Delhi; e il secondo, dal 22 al 25 novembre, di carattere commerciale a Mumbai. Il momento istituzionale ha visto la delegazione composta dai rappresentanti della Provincia di Napoli (Assessore alle Attività Produttive dott. Giancinto Russo, Consigliere Provinciale dott. Giuseppe Fuschino) e dell’Eurosportello (Presidente dott. Mario de Miranda, e Direttore dott. Riccardo de Falco), incontrare a New Delhi i rappresentanti dell’Ambasciata Italiana (l’Ambasciatore ed il Cons. Commerciale dott. Niccolò Tossoni, il primo Sottosegretario del Ministro dell’Agricoltura e il Presidente della locale Confindustria CIIMr. Jayant Bhuyan e Mr. Renuka Singh) nonché la partecipazione al seminario “Italian Lifestyle and Trends” organizzato dalla Camera di Commercio Indo-Italiana di Delhi. La missione commerciale ha visto la partecipazione di 8 aziende della provincia di Napoli (tra cui 4 consorzi) rappresentanti dei settori: tessile/abbigliamento, gioielleria/corallo e agroalimentare. Per le aziende del settore tessile abbigliamento (Consorzio Napoli Style, Bagra) a cui va aggiunta la Fondazione Mondragone per la promozione del “made in Naples” e della tradizione tessile partenopea (per le 11 aziende della gioielleria/coralli rappresentate da Assocoral, è stato allestito, presso uno spazio espositivo dedicato - Palazzo JOSS 22 - uno show-room con manichini e vetrine espositive dove, nel corso della manifestazione, si è svolto un seminario di presentazione ed incontri b2b). Nei giorni successivi, su richiesta delle aziende stesse, sono seguite visite aziendali presso le principali realtà produttive e distributive locali. Numerosi anche i contatti istituzionali presi a Mumbay con la locale Camera di Commercio, la FICCI (Federazione indiana delle Camere di commercio), e altri enti. stampa locale. Da un primo follow-up con le aziende, è emerso che, al di là delle innegabili difficoltà strutturali di un paese come l’India che presenta ancora grandi handicap sia di carattere logistico che organizzativo, sono emerse molteplici opportunità di investimento e di business che lo stesso paese offre. Tale missione che potrebbe definirsi, quindi, di Le aziende del settore agroalimentare (Villa Massa, Strianese Conserve e Consorzio Napoli Food) hanno preso parte con un proprio spazio espositivo al “Food Expo- Gusto Italiano” organizzato presso l’Hotel Intercontinental di Mumbai e hanno partecipato al Seminario/talk-show “Flavors of Italy”, rivolto agli operatori del settore. Anche per queste aziende sono stati organizzati incontri b2b e visite aziendali. Il giorno 24 novembre è stata inoltre organizzata dall’Eurosportello una cena di gala presso l’Hotel Taj Mahal di Mumbai, volta favorire l’immagine economica e culturale di Napoli e provincia, ed i rapporti bilaterali. Alla cena sono stati invitati, tra gli altri, i rappresentanti delle Istituzioni locali (Console Generale Italiano Dott.Giuseppe Zaccagnino, il Console Aggiunto dott. Fabio Ruggio, il Presidente della Camera di Commercio Indo-Italiana, il Direttore dell’ICE di Mumbai dott. Vittorio Mecozzi, ecc.) e gli operatori economici indiani. È da segnalare che l’intera manifestazione è stata supportata dalla presenza di giornalisti, media e carattere esplorativo, può essere considerata il punto di partenza per ulteriori azioni più mirate in aree di specifico interesse, e per azioni quali la possibile apertura di un eventuale desk di assistenza alle imprese . Il tutto tenendo presente che l’anno 2007 sarà l’anno dell’Italia in India e che in febbraio vi sarà la prima missione istituzionale governativa italiana guidata dal Presidente del Consiglio Romano Prodi. 23 CALENDARIO EUROPEO a cura dell’ufficio di Bruxelles della Camera di Commercio di Napoli BANDO ERASMUS MUNDUS FINALITÀ BENEFICIARI SCADENZA - Miglioramento della qualità nell'istruzione superiore - promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione con i paesi terzi Istituti d'istruzione superiore dei 25 Stati membri UE, dei paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e dei paesi candidati all'adesione all'UE (Bulgaria, Romania, Turchia), le persone provenienti da paesi terzi, gli istituti d'istruzione superiore di tutti i paesi del mondo per l’azione 2, il 28 febbraio 2007 GUUE C 47/08 del 23/02/2005 DG competente: Direzione generale dell’istruzione e della cultura Azioni: -1 Consorzi in grado di offrire master integrati di alta qualità -2 Borse di studio per la partecipazione a master selezionati di laureati e studiosi molto qualificati provenienti da paesi terzi -3 Partenariati di alta qualità tra master ed Istituti d'istruzione superiore di paesi terzi -4 Sviluppo di progetti diretti a migliorare l'accessibilità, il profilo e la visibilità dell'istruzione superiore nell'Unione europea RIFERIMENTI ERASMUS MUNDUS: FINESTRA PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE - stimolare azioni di cooperazione in materia di educazione ed insegnamento, fra i paesi membri dell’Unione europea ed alcuni paesi terzi - sviluppare le possibilità delle Università dei paesi terzi a partecipare a progetti che prevedono il trasferimento di conoscenze e buone pratiche nel campo della mobilità di studenti ed insegnanti, del riconoscimento reciproco di studi e qualifiche, della partecipazione agli scambi di studenti provenienti da gruppi svantaggiati della società, del miglioramento delle competenze degli insegnanti e del personale amministrativo, nonché dell’intensificazione delle relazioni fra Unione europea e paesi terzi in ambito politico, culturale, educativo ed economico soggetti dotati di personalità giuridica con sede in Europa, nei paesi candidati, paesi dell’area economica europea e nei seguenti paesi terzi: Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Striscia di Gaza, Israele, Libano, Siria, Giordania, Russia, Georgia, Armenia, Azerbaijan, Ucraina, Moldavia, BieloRussia, Yemen, Iran, Iraq, Kazakistan, Kyrghizistan, Tajikistan, Uzbekistan, Turkmenistan. Dovrà trattarsi di Università, Istituti di educazione superiore e reti di associazioni universitarie 31 gennaio 2007 Sito web: http://europa.eu.int/comm/e uropeaid/cgi/frame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/124352/C/ACT/M ulti AFGHANISTAN SVILUPPO DELL’ORTICOLTURA - alleviare la situazione di povertà in cui versa la popolazione afgana - sviluppare tecnologie di coltivazione e produzione degli ortaggi, e le procedure per l’innalzamento degli standard qualitativi - sviluppare nuove metodologie di gestione delle merci, le procedure di trasformazione, promozione e vendita dei prodotti agricoli sul mercato soggetti dotati di personalità giuridica, che non perseguano fini lucrativi e che siano registrati in un paese membro dell’Unione europea, in Afghanistan o in un paese beneficiario ALA, in particolare sono attese proposte da parte di organismi non governativi con esperienza nel campo dell’orticoltura e, di consorzi di soggetti costituiti da almeno cinque anni 21 gennaio 2007 Sito web: http://europa.eu.int/comm/e uropeaid/cgi/frame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/124193/L/ACT/AF 24 Si ricorda ai lettori che fossero interessati ad una maggiore informazione sui programmi comunitari, che sul sito web dell’Eurosportello e della Camera di Commercio di Napoli è possibile consultare una versione più dettagliata ed aggiornata del calendario europeo. http://www.na.camcom.it - www.eurosportello.napoli.it BANDO FINALITÀ BENEFICIARI SCADENZA RIFERIMENTI BULGARIA E ROMANIA: PICCOLI PROGETTI DI COOPERAZIONE - implementare piccoli progetti di cooperazione nelle zone di confine tra Bulgaria e Romania - rafforzare lo sviluppo economico e sociale nonché i contatti fra le comunità - preparare i due paesi a fare ingresso nell’Unione ed utilizzare i fondi strutturali anche in campo ambientale, culturale, nonché nel settore del turismo, dell’impiego, della democrazia, dell’integrazione europea e della pianificazione allo sviluppo - fornire la possibilità, alle autorità bulgare e romene, d’implementare progetti nell’ambito del programma Phare CBC nonché, di stimolare azioni che contribuiscano a rafforzare la conoscenza reciproca degli abitanti delle zone di confine fra i due paesi soggetti dotati di personalità giuridica, senza scopo di lucro, autorità locali o associazioni di enti locali o regionali, associazioni intercomunali o professionali, sindacati, camere di commercio, ONG, scuole, collegi ed università. Gli organismi proponenti, inoltre, dovranno essere stati costituiti da almeno 12 mesi ed essere registrati in Bulgaria e Romania, in uno dei distretti di confine contemplati nella presente call: Vidin, Vratza, Montana, Veliko Tarnovo, Pleven, Rousse, Silistra e Dobrich per la Bulgaria e Mehediniti, Olt, Dolj, Teleorman, Calarasi, Giurgiu e Constanta per la Romania 9 gennaio 2007 Sito web: http://europa.eu.int/comm/e uropeaid/cgi/frame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/124245/M/ACT/B G COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO IN KOSOVO - supportare progetti di sviluppo per le micro-imprese, per le società agricole ed i coltivatori diretti - supportare le comunità kosovare sia in termini economici che in campo sociale, culturale, medico, educativo e lavorativo soggetti dotati di personalità giuridica appartenenti ai 25 Stati membri dell’UE, ed ai paesi EEA, nonché ai paesi partecipanti al programma Cards. Gli organismi proponenti non dovranno essere legati ai governi nazionali e dovranno dimostrare una comprovata esperienza nel campo della cooperazione socio-economica 22 gennaio 2007 Sito web: http://europa.eu.int/comm/e uropeaid/cgi/frame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123496/D/ACT/K OS PROGRAMMI a cura di Marco Cozzolino Area Assistenza alle Imprese Approvati i 5 regolamenti dei Fondi Strutturali 2007-2013 Programmi Dopo l’approvazione del Parlamento europeo (4 luglio 2006), anche il Consiglio dell’Unione europea ha adottato l’11 luglio scorso i cinque nuovi regolamenti dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione: è ora definito il quadro di riferimento della politica comunitaria di coesione per il periodo 2007-2013. Ora, la prossima fase per l’avvio della nuova tornata di programmi sarà l’adozione dei Quadri Strategici di Riferimento nazionali, che dovranno essere inviati alla Commissione europea entro la fine dell’anno, nonché i nuovi programmi operativi. La nuova politica di coesione dell’Ue I nuovi regolamenti costituiscono la base giuridica della politica di coesione per il periodo 2007-2013 e definiscono il quadro per la preparazione della nuova tornata di programmi. La promozione della crescita e dell’occupazione in tutte le regioni e città dell’UE rappresenta una priorità chiave della nuova politica di coesione, cui verrà destinata una cospicua quota dei 308 miliardi di euro del bilancio previsto, il maggiore investimento mai realizzato sinora dall’UE attraverso gli strumenti di coesione. L’81,5 % dell’importo complessivo è assegnato all’obiettivo «Convergenza», di cui possono fruire le regioni e gli Stati membri più poveri. Nelle regioni rimanenti, il 15,95 % del bilancio disponibile sarà destinato all’innovazione, allo sviluppo sostenibile, a una migliore accessibilità e a progetti di formazione nel quadro dell’obiettivo «Competitività regionale e occupazione». Il restante 2,5 % del bilancio sosterrà la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nell’ambito dell’obiettivo «Cooperazione territoriale europea» (per la ripartizione dei fondi per Stato membro si veda la tabella). I tre nuovi obiettivi della politica di coesione Convergenza, Competitività regionale e occupazione, Cooperazione territoriale europea: questi gli obiettivi che gli Stati membri dell’UE si prefiggono di raggiungere attraverso la nuova programmazione dei Fondi Strutturali. Convergenza: La ragione di fondo dell’obiettivo Convergenza è promuovere condizioni che favoriscano la crescita e fattori che portino a una convergenza reale per gli Stati membri e le regioni meno sviluppati. In 26 un UE27 questo obiettivo interessa - in 17 Stati membri - 84 regioni con una popolazione di 154 milioni di persone, il cui PIL pro-capite è inferiore a 75% della media comunitaria nonché - su una base di esclusione progressiva (phasing-out) - altre 16 regioni con 16,4 milioni di abitanti il cui PIL supera soltanto di poco la soglia a causa dell’effetto statistico dell’UE allargata. Competitività regionale e occupazione: Al di fuori delle regioni Convergenza, l’obiettivo Competitività regionale e occupazione intende rafforzare la competitività e l’attrattività delle regioni nonché l’occupazione a livello regionale mediante un duplice approccio. In primo luogo, programmi di sviluppo intesi ad aiutare le regioni ad anticipare e a promuovere il cambiamento economico mediante l’innovazione e la promozione della società della conoscenza, l’imprenditorialità, la protezione dell’ambiente e il miglioramento della loro accessibilità. In secondo luogo, posti di lavoro più numerosi e migliori verranno creati mediante iniziative di adattamento della forza lavoro e di investimento nelle risorse umane. In un UE di 27 Stati saranno ammesse a fruire di tali finanziamenti 168 regioni in totale, che rappresentano 314 milioni di abitanti. Tra di esse, 13 regioni che ospitano 19 milioni di abitanti, rappresentano le cosiddette aree di “phasing-in” e sono oggetto di stanziamenti finanziari speciali in virtù del loro precedente status di regioni “Obiettivo 1”. Cooperazione territoriale europea: L’obiettivo di Cooperazione territoriale europea rafforzerà la cooperazione transfrontaliera mediante iniziative congiunte a livello locale e regionale, la cooperazione transnazionale volta a uno sviluppo territoriale integrato e la cooperazione e lo scambio di esperienze a livello interregionale. La popolazione che vive nelle zone transfrontaliere corrisponde a 181,7 milioni (37,5% della popolazione complessiva dell’UE), mentre tutte le regioni e tutti i cittadini dell’UE rientrano in uno dei 13 ambiti attuali di cooperazione transnazionale. 7,75 miliardi (2,5% del totale) disponibili per questo obiettivo sono ripartiti come segue: 5,57 miliardi per l’elemento transfrontaliero, 1,58 miliardi per l’elemento transnazionale e 392 milioni per la cooperazione interregionale. ne dei programmi di cooperazione territoriale sulla base di una convenzione tra le autorità nazionali, rePer il periodo 2007-2013 gli strumenti preposti al gionali, locali o di altro genere partecipanti ai proraggiungimento di tali obiettivi avranno la loro base grammi. legale in cinque regolamenti adottati dal Consiglio e JASPERS, JEREMIE e JESSICA dal Parlamento europeo nel luglio 2006: - Il Regolamento generale che definisce i principi, le i nuovi strumenti regole e gli standard comuni per l’attuazione dei tre di politica regionale e ingegneria finanziaria strumenti di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Tre nuovi strumenti di politica regionale per il periodo Fondo di coesione. 2007-2013 aiuteranno gli Stati membri e le regioni ad - Il regolamento del Fondo europeo di sviluppo regio- assicurare una gestione sana e efficiente dei finanzianale (FESR) che definisce i campi di intervento nella menti e a fare un miglior uso degli strumenti di ingepromozione degli investimenti pubblici e privati al fi- gneria finanziaria. Una più stretta cooperazione tra la ne di ridurre le disparità regionali nell’Unione. Il FESR Commissione europea, la Banca europea per gli invesostiene programmi in materia di sviluppo regionale, stimenti (BEI) e altre istituzioni finanziarie rafforzerà di cambiamento economico, di potenziamento della il capacity-building a livello delle istituzionali naziocompetitività e di cooperazione territoriale su tutto il nali e regionali. territorio dell’UE. Tra le priorità di finanziamento vi - JASPERS (Assistenza congiunta ai progetti nelle resono la ricerca, l’innovamento, la protezione dell’am- gioni europee) intende sviluppare la cooperazione tra biente e la prevenzione dei rischi, mentre anche l’in- la Commissione europea, la BEI e la Banca europea vestimento infrastrutturale mantiene un ruolo im- per la ricostruzione e lo sviluppo al fine di mettere in portante soprattutto nelle regioni in ritardo di svilup- comune l’esperienza maturata e di assistere gli Stati po. membri e le regioni nella preparazione di importanti - Il Fondo sociale europeo (FSE) è attuato in linea con progetti; la strategia europea per l’occupazione e si concentra - JEREMIE (Risorse europee congiunte per le micro, le su quattro ambiti: accrescere l’adattabilità dei lavora- piccole e le medie imprese) è un’iniziativa della Comtori e delle imprese, migliorare l’accesso all’occupa- missione europea assieme alla BEI e al Fondo europeo zione e alla partecipazione al mercato del lavoro, raf- per gli investimenti al fine di migliorare l’accesso ai fiforzare l’inclusione sociale combattendo la discrimi- nanziamenti per lo sviluppo di micro, piccole e medie nazione e agevolando l’accesso dei disabili al merca- imprese nelle regioni dell’UE; to del lavoro nonché promuovere partenariati per la - JESSICA (Sostegno comunitario congiunto per lo riforma nel campo dell’occupazione e dell’inclusione. sviluppo sostenibile nelle aree urbane) è un’iniziativa - Il Fondo di coesione contribuisce a interventi nei della Commissione europea in cooperazione con la settori dell’ambiente e delle reti di trasporti transeu- BEI e con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa ropee. Esso si attiva per Stati membri aventi un reddi- al fine di promuovere l’investimento sostenibile nelle to nazionale lordo (RNL) inferiore al 90% della media aree urbane. comunitaria, esso copre quindi i nuovi Stati membri Fonte: come anche la Grecia e il Portogallo. Commissione europea - Il quinto regolamento introduce un Gruppo euroDirezione generale Politica Regionale peo di cooperazione territoriale (EGTC). L’obiettivo di questo nuovo strumento legale è agevolare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale tra le autorità regionali e locali. Queste ultime saranno dotate di personalità giuridica per l’attuazioI regolamenti 2007-2013 dei Fondi strutturali 27 OPPORTUNITÀ DI COOPERAZIONE Opportunità di cooperazione a cura di Rosangela Dente Area Cooperazione Internazionale Le opportunità di cooperazione proposte in questo bollettino provengono dagli Eurosportelli presenti in altri Paesi e dalla Banca Dati “Business Partner Search Database”. Si tratta sia di notizie immediatamente operative che di informazioni a carattere strategico e di supporto alla programmazione di breve lungo/termine. PROPOSTE DI COLLABORAZIONE PROVENIENTI DA PAESI EUROPEI GRECIA Impresa greca del settore alimentare, cerca ditte italiane che esportano e fanno commercio di olio di oliva, olio di semi, ecc. RIF. EIC 86/2006 GRECIA Ditta greca importatrice di prodotti di diversi settori cerca produttori italiani di macchinari per la produzione di pasta alimentare e macchinari per l’imbottigliamento del gas. RIF. EIC 87/2006 GRECIA Azienda greca del settore nautico cerca produttori italiani di gommoni e barche in poliestere e produttori di rimorchi per imbarcazioni. RIF. EIC 88/2006 GRECIA Impresa greca cerca produttori italiani di parti per mobili da cucina (guide per cassetti, ammortizzatori, maniglie, ecc.) per accordi commerciali. RIF. EIC 93/2006 GRECIA Impresa greca cerca produttori italiani di alberi di trasmissione telescopici e vetri da serramenti. RIF. EIC 94/2006 GRECIA Azienda greca cerca produttori italiani di fili per saldatura al fine di stabilire accordi commerciali. RIF. EIC 95/2006 GRECIA Impresa greca del settore tessile cerca importatori italiani di cascami per fibre tessili per accordi di collaborazione. RIF. EIC 96/2006 GRECIA Impresa greca cerca produttori italiani di mungitrici per capre. RIF. EIC 89/2006 GRECIA Azienda greca operante nel settore tessile cerca produttori italiani di tendaggi, biancheria per la casa e tessuti per arredamento. RIF. EIC 97/2006 GRECIA Ditta greca del settore tessile cerca produttori e grossisti italiani di tovaglie e tessuti per lenzuola. RIF. EIC 90/2006 GRECIA Impresa greca cerca allevatori italiani di mucche da latte per accordi commerciali. RIF. EIC 98/2006 GRECIA Ditta greca cerca produttori italiani di cavi elettrici per bassa tensione tipo coaxial, RG, UTP, FTP, ecc. per accordi di tipo commerciale. RIF. EIC 91/2006 GRECIA Azienda greca cerca grossisti, importatori e rappresentanti italiani di apparecchi per l’illuminazione e di materiale elettrico per stabilire accordi di collaborazione. RIF. EIC 99/2006 GRECIA Azienda greca operante nel settore imballaggio cerca produttori italiani di macchine per confezionamento e chiusura sottovuoto per accordi di cooperazione. RIF. EIC 92/2006 GRECIA Impresa greca produttori di caminetti in ghisa per accordi di tipo commerciale. RIF EIC 100/2006 28 PROPOSTE DI COLLABORAZIONE PROVENIENTI DA PAESI EXTRA-EUROPEI ARGENTINA Azienda argentina operante nel settore alimentare cerca importatori italiani di vini e/o gastronomia locale . RIF. EIC 101/2006 INDIA Azienda indiana specializzata nella produzione di articoli in acciaio e ferro cerca importatori italiani dei suddetti prodotti al fine di stabilire accordi di collaborazione a lungo termine. RIF. EIC 102/2006 Per ricevere le coordinate relative agli annunci di cooperazione contattare gli uffici dell’area internazionalizzazione dell’Eurosportello specificando il relativo numero di riferimento. Eurosportello di Napoli Area Cooperazione Internazionale Corso Meridionale, 58 Palazzo Borsa Merci 80143 Napoli tel 081 28 42 17 fax 081 28 76 75 email: [email protected] Notizie dal Mediterraneo Tunisia: In italiano il sito dell’agenzia di promozione industriale, grazie alla cooperazione con l’Unido Italia - Egitto: I due Paesi puntano al Polo Mediterraneo per il tessile Gli imprenditori italiani hanno un nuovo strumento per accedere alle informazioni sul settore industriale della Tunisia: il sito dell’Agenzia per la promozione dell’industria tunisina (Api) (www.tunisieindustrie.nat.tn) è infatti pronto anche nella versione in lingua italiana. In Tunisia operano 436 imprese italiane, impiegate un po’ in tutti i settori, ma soprattutto nei servizi, nel turismo e nell’industria. La versione italiana, consultabile dal 1° dicembre, va ad aggiungersi a quelle in francese e inglese. L’Api, creata nel ‘72 sotto tutela del Ministero dell’industria, dell’energia e delle Pmi tunisino, si occupa della promozione del settore industriale, ma anche di assistenza, accompagnamento, partenariato e studio. La cooperazione con l’UNIDO ha contribuito sinora alla promozione di partenariati industriali tra locali e investitori stranieri e alla creazione di una Borsa di subappalto. Tra le azioni di cooperazione futura, ci sono il sostengo agli incubatori di impresa e ai poli tecnologici, il partenariato industriale, il sostegno alla Borsa di subappalto e al trasferimento di competenze tunisine ad altri paesi in via di sviluppo. Italia ed Egitto puntano a creare un nuovo polo tessile per il Mediterraneo, che possa competere con la Cina. La società italo-egiziana Oriental Weavers e Miro Radici Textile (OWMRT) sta per varare un piano di espansione della produzione e dei livelli di impiego che, con circa 30 milioni di dollari di capitale iniziale, costituisce il più importante investimento italiano in Egitto nel settore tessile. L’Italia, a seguito dei recenti investimenti industriali e dell’acquisizione della Bank of Alexandria da parte di San Paolo IMI, è tra i primi partner economici dell’Egitto e uno dei suoi principali investitori. Lo stabilimento Oriental Weavers Miro Radici Textile, che sorge a Ramadan City su un’area di 120 mila metri quadrati con status di Free Zone, utilizza esclusivamente materie prime egiziane e si prefigge di offrire 1.200 posti di lavoro entro il 2008. Il progetto nel campo tessile è parte del più ampio contributo che l’Italia ha offerto al piano di modernizzazione industriale dell’Egitto, afferma un comunicato dell’ambasciata italiana. L’Italia è già presente negli altri settori considerati dal piano, in particolare il legno, il marmo, il cuoio e le materie plastiche. Fonte: ANSAMed Fonte: ANSAMed 29 DALLA RETE REGIONALE Colombia - Ecuador: opportunità d’affari L’Eurosportello - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli - in collaborazione con le Camere di Commercio Italiane in Colombia ed Ecuador, ha organizzato in data 21 settembre 2006 un Workshop informativo sulle Opportunità d’affari con la Colombia e l’Ecuador, per offrire la possibilità alle imprese della provincia di Napoli di affacciarsi al mercato dell’Area ACCA (Ande, Carabi e Centro America). L’obiettivo del workshop è quello di illustrare le potenzialità commerciali offerte dalla Colombia e dall’Ecuador, le agevolazioni disponibili, e i consigli per affrontare un mercato pieno di complessità e di opportunità. All’informativa hanno seguito su richiesta delle imprese presenti al workshop degli incontri individuali con la dott.ssa G. Bressan, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Colombia e con la dott.ssa L. Toral Arizaga, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Ecuador, che sono state a disposizione delle imprese per consulenze ed approfondimenti sui temi trattati o su altre problematiche inerenti i rapporti d’affari con i suddetti Paesi. Le imprese hanno avuto così la possibilità di esporre il proprio caso e manifestare eventuali dubbi e domande. Con le istituzioni presenti al workshop è stato stabilito di firmare un Protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni in comune nel corso del 2007. Centri di informazione comunitari Eurosportello Avellino CCIAA Avellino c/o Area Impresa Viale Cassitto, 7 tel. 0825- 694204 fax 0825- 694261 Eurosportello Benevento Information Officer: dott.ssa Carmen Pepe CCIAA Benevento c/o Ufficio Promozione Piazza IV Novembre, 1 tel. 0824-300326 fax 0824- 300333 e-mail: [email protected] Eurosportello Caserta Information Officer: dott. Pietro Costantino CCIAA Caserta – Palazzo ERA, Piazza S. Anna tel.0823- 249494 fax 0823- 249444 e-mail: [email protected] Eurosportello Salerno Information Officer: rag. Alfonso Avallone CCIAA Salerno - Via Roma, 29 tel. 089-3068131 fax 089-3068141 e-mail: [email protected] Coordinamento Eurosportello CCIAA di Napoli Dott.ssa Maria Rosaria Furgiuele Corso Meridionale, 58 Napoli tel. 081-284217 fax 081-287675 e-mail: [email protected] DA BRUXELLES a cura di Simone Sparano Alla vigilia del lancio dei nuovi programmi comunitari, che saranno operativi dal gennaio 2007, si pone il problema del ruolo delle PMI all’interno di tali programmi e del loro accesso ai finanziamenti comunitari. A tal proposito la Commissione replica, evidenziando l’attenzione che è stata posta nella definizione dei programmi 2007-2013, per garantire la partecipazione delle piccole e medie imprese europee, anche in base al principio ‘think small first’. Il 15% del budget stanziato per il VII° programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico sarà riservato alle PMI e, le regole di partecipazione saranno semplificate in merito alle procedure di valutazione e selezione. La Commissione, inoltre, introdurrà, solo per le PMI, la possibilità di effettuare test e studi di fattibilità relativi alla proposta innovativa, prima che il progetto sia inviato alla Commissione. Inoltre, ingenti risorse saranno destinate all’abbattimento di quelle barriere legislative e burocratiche che impediscono alle PMI di beneficiare dei fondi comunitari, nonché al rafforzamento delle reti a supporto delle imprese ed al miglioramento del livello delle infrastrutture in tutto il territorio europeo. Altrettante risorse saranno impiegate per rendere più capillare l’informazione comunitaria, che spesso non raggiunge le piccole imprese nonostante esse siano chiaramente il motore economico dell’Europa moderna. Il VII° programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico prevede altresí, azioni mirate a facilitare il trasferimento di nuove tecnologie, nonché la collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca. Anche il programma per la competitività ed innovazione (CIP), che è stato recentemente approvato dal Consiglio, con un budget di 3,6 miliardi di euro, fornirà un importante supporto alle imprese europee per quanto riguarda il finanziamento di attività innovative, la ricerca di fonti energetiche rinnovabili, lo sviluppo di tecnologie rispettose per l’ambiente e l’ampliamento della società del- l’informazione. Inoltre, attraverso il CIP, le imprese potranno beneficiare di garanzie da parte della Commissione che consentiranno loro di ottenere più facilmente finanziamenti per intraprendere attività innovative e per ricevere assistenza tecnica. I fondi strutturali, saranno largamente utilizzati a sostegno delle PMI, attraverso programmi mirati alla crescita economica e ad un aumento dei posti di lavoro nelle regioni d’Europa. Le imprese medio-piccole europee, potranno ricevere assistenza anche senza riferimento alla propria posizione geografica, al fine di garantire lo sviluppo di clusters e di azioni di cooperazione fra imprese, università, centri di ricerca, anche in quelle zone che non beneficiano direttamente degli aiuti regionali. La Commissione, altresì, prevede di adottare il nuovo regolamento sugli aiuti di Stato, per la fine di dicembre 2006, per introdurre una maggiore flessibilità nell’assegnazione di sovvenzioni da parte dei Governi nazionali e, per favorire la concessione di tali aiuti direttamente alle PMI. Da Bruxelles Facilitare l’accesso delle Pmi ai programmi comunitari 31 un partner per le imprese che crescono sei sicuro di essere ben organizzato?