Perotti: stretta sui sussidi alle imprese non servono al

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Perotti: stretta sui sussidi alle imprese non servono al
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Estratto da pag.
Mercoledì
08/04/2015
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Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Alessandro Barbano
50.205
II colloquio Perotti:
stretta sui sussidi alle
imprese Sergio
Governale Non è vero
che la spesa pubblica è
diminuita. E aumentata,
per cui l'analisi Svimez
cade. Così Roberto
Perotti, economista che
lavora per il governo alla
spending review
conYoram Gutgeld. In
un'intervista a II Mattino
Perotti avverte: «Spesso
le elargizioni dello Stato
e delle Regioni suscitano
gli appetiti di lobbies e
imprenditori. Io mi sto
occupando proprio di
sussidi alle imprese, che
sono tantissimi. Si dovrà
affrontare questo tema».
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Perotti: stretta sui sussidi alle
imprese non servono al Meridione
ma alle lobby t ervist e
II consulente del governo: «Mi
occupo delle agevolazioni sono
troppe e spesso inutili» Non è vero
che la spesa pubblica è diminuita
negli ultimi anni. È aumentata, per
cui tutta l'analisi della Svimez cade.
Così Roberto Perotti, economista
che lavora per il Governo sulla
spending review assieme a ne per lo
sviluppo dell'industria nel
Mezzogiorno. Quindi niente tagli
agli investimenti pubblici al Sud
negli ultimi anni «È difficile dirlo
perché non conosco la metodologia
utilizzata. Ma noto che il rapporto
parla di una diminuzione cumulata
della spesa pubblica tra il 2010 eii
2014 nell'Italia intera pari a circa 60
miliardi. Ma la spesa totale è
aumentata in Italia nello stesso
periodo. Questo mi sembra
sufficiente a inficiare l'intera
metodologia. Credo che la Svimez
abbia fatto riferimento solo ai tagli
previsti nelle leggi di stabilità. Ma
nelle stesse leggi vi sono anche
provvedimenti di aumento di
Politica interna
spesa. L'effetto netto nel periodo
è Non crede che al Sud ci siano
stati più tagli rispetto al Nord
«Anche supponendo un aumento
della spesa pubblica superiore al
Nord, dico che non si può prendere
una piccola fetta degli ultimi anni.
Bisogna vedere il trend
complessivo». Spendingreview:
sono corrette le anticipazioni o c'è
dell'altro? «Sono corrette. Negli
ultimi giorni stiamo rivedendo i
sussidi alle imprese e le
agevolazioni fiscali. Guarderemo
alle spese dei ministeri, al trasporto
pubblico locale e all'articolazione a
livello territoriale delle spese delle
amministrazioni pubbliche, come
le locazioni e gli affitti, le spese di
funzionamento e le partecipate
locali, oltre alle ferrovie. Sulla
sanità interverremo non sui servizi,
ma per migliorare l'efficienza dei
servizi coi costi standard.
Dobbiamo trovare 10 miliardi nella
legge di stabilità per evitare che
scatti l'aumento dell'Iva da 16
miliardi. Lo faremo un po' con la
crescita prevista, un po ' con la
diminuzione dei tassi d'interesse e
II Mezzogiorno
«Nessuno vuole
penalizzarlo il
nostro obiettivo
è ridurre le
tasse» I trasporti
«Razionalizzare
l'intero settore
senza prevedere
meno servizi»
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il resto con la spending review».
La settimana scorsa sono stati resi
noti i dossier di Cottarelli e dei
suoi gruppi di lavoro: saranno un
punto di partenza per voi? «Sono
una base utile. Molte indicazioni le
riprenderemo e le svilupperemo.
La direzione è quella. I dossier non
sono comunque un lavoro di
Cottarelli, ma dei gruppi di lavoro
da lui incaricati. In alcuni casi, si
trattava di ministeri che erano parti
in causa, che non hanno quindi
previsto grossi tagli di spesa».
Cottarelli è stato troppo ambizioso
o si possono davvero ridurre gli
sprechi per oltre 50 miliardi in due
anni? «Dipende da cosa si
definisce come spreco. In ogni
caso per arrivare a 50 miliardi
sarebbero necessari parecchi anni».
L'indicazione di utilizzare di più le
centrali di spesa e la Consip sarà
rilanciata dal vostro lavoro?
«Stiamo lavorando anche a
questo».
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Il suo nome compare nel dossier
sui costi della politica di Cottarelli.
«Un'ulteriore riduzione dei costi
della politica è auspicabile.
Ricordo però che alcuni non
dipendono dal Governo, ma dagli
organi costituzionali liberi di
attuarli o meno sulla base dei
propri parametri. Altri dipendono
dalle Regioni e qui si può creare
un problema di concorrenza. Noi ci
limiteremo a fare delle proposte».
Torniamo al Sud: il Governo
presterà più attenzione al territorio
«Nessuno fa qualcosa con
l'intenzione di rovinare il Sud.
Tutto dipende da quello che si
pensa faccia bene. Personalmente
ritengo che un taglio delle tasse sia
utile al Sud come al Nord e al
Centro. Molti dei sussidi nazionali
sono controproducenti per la
crescita». Perché «Spesso le
elargizioni dello Stato e delle
Regioni suscitano gli appetiti delle
lobbies e degli imprenditori che,
invece di fare impresa, fanno a
garaper accaparrarseli. Io mi sto
occupando proprio dei sussidi
alle imprese, che sono tantissimi.
Ma esistono sussidi in varie
forme, come quelli delle Regioni,
che non sono di mia competenza.
Credo però che prima o poi si
dovrà Grandi opere tagliate?
«Con Gutgeld ci occuperemo di
trasporto pubblico locale su
gomma e su ferro. Anche qui
l'idea è razionalizzare il settore
senza tagliare i servizi. Le grandi
opere, come la Napoli-Bari, sono
ora all'esame del ministro
Delrio». s.g.
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