Untitled - Tangenziale di Napoli S.p.A.
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FASCICOLO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE STRUTTURALI [MANUALE DI MANUTENZIONE E D’USO E PROGRAMMA DI MANUTENZIONE] Nel presente documento vengono pianificate e programmate le attività di controllo e di manutenzione al fine di mantenere nel tempo la funzionalità delle strutture realizzate. L’opera alla quale si fa riferimento è la copertura metallica da realizzarsi sulla Tangenziale di Napoli tra i cavalcavia esistenti di via Piave e del Parco “Parva Domus” ubicati tra lo svincolo del Vomero e lo svincolo di Fuorigrotta. In particolare, come più dettagliatamente descritto nelle relazioni strutturali e nella relazione generale facenti parte del presente progetto esecutivo (cfr elaborati: RG_01, RS_02, RS_03), è prevista la realizzazione di due impalcati metallici paralleli ai cavalcavia esistenti sui quali ricavare 13 stalli per parcheggi e un impalcato metallico centrale a sostegno di una copertura a verde. Le strutture metalliche saranno realizzate mediante l’utilizzo di travi a doppio T, costituite da lamiere saldate, opportunamente irrigidite da traversi anch’essi metallici e sormontate da una soletta in c.a. solidarizzata mediante pioli Nelson. Le travi, di luce massima pari a 37.50m, poggiano sulle paratie esistenti di grande diametro (Φ1500-Φ1800) presenti in direzione Pozzuoli e in direzione Capodichino. Al fine di incrementare la resistenza delle paratie, sottoposte ai nuovi carichi di progetto, è prevista la realizzazione di tiranti inclinati di 45° rispetto l’orizzontale aventi una lunghezza totale di 30.00m. 1 Paratie di pali di grande diametro Descrizione La struttura di copertura poggia sulle paratie esistenti costituite da pali di grande diametro (Φ1500-Φ1800) presenti sia in direzione Pozzuoli che in direzione Capodichino. I pali ad interasse variabile pari a 1.60m-1.90m hanno un’altezza di ritenuta media di circa 8.20m (direzione Pozzuoli) e 7.40m (direzione Capodichino). Per aumentare la resistenza della paratia, a seguito delle nuove azioni provenienti dalla copertura saranno realizzati tiranti inclinati a 45° sull’orizzontale della lunghezza di 30.00m. Modalità d’uso corretto La paratia deve poter resistere al contenimento del terreno e dei rinterri a tergo dell’opera e agli scarichi provenienti dalle travi della copertura metallica. Qualsiasi altro uso potrebbe comportare un aggravio di carico e compromettere la stabilità dell’opera. Anomalie Riscontrabili Cedimenti Dissesti dovuti a cedimenti di natura e causa diverse. Difetti nella verticalità Difetti nella verticalità dei pali a causa di dissesti o eventi di natura diversa. Alveolizzazione a cariatura Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura. Bolle d'aria Alterazione della superficie del calcestruzzo caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dalla formazione di bolle d'aria al momento del getto. Cavillature superficiali Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo. Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi dalla loro sede. Efflorescenze Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza. Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o 2 erosione per corrosione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche). Esfoliazione Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata dagli effetti del gelo. Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superfici. Rigonfiamento Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Controlli e interventi Cadenza annuale Osservazione dello stato di efficienza della paratia mediante controllo della continuità del terreno sul pendio a monte dell’intervento. Osservazione delle parti emergenti in c.a. del manufatto. Osservazione del manufatto strutturale nel suo complesso. Cadenza triennale Osservazione della verticalità delle pareti del cordolo di testata. Osservazione della verticalità dei pali anche mediante utilizzazione di apparecchiature elettroniche di montaggio. Controllo dello stato tensionale dei trefoli anche mediante l’utilizzo di celle di carico. Controllo puntuale dell’opera al fine di individuare eventuali distacchi del copriferro e/o locali corrosioni dell’acciaio d’armatura. Quando necessario Ripristino dell’armatura metallica. Consolidamento del calcestruzzo. Ritesaggio dei trefoli. 3 Strutture un elevazione [travi-impalcato] Descrizione La copertura, sia nel caso degli impalcati carrabili che nel caso della copertura non carrabile a sostegno del tetto giardino, è costituita da travi metalliche realizzate con profili a doppio T collegate tra loro da traversi e sormontate da una soletta in c.a. opportunamente solidarizzata mediante l’utilizzo di pioli Nelson. La luce massima della copertura si aggira intorno ai 37.50m. Modalità d’uso corretto Le opere di impalcato sono state concepite per poter sopportare i seguenti sovraccarichi: Impalcato carrabile: peso della pavimentazione: 380kg/mq carichi mobili per ponti di prima categoria [D.M. 14.01.08] Impalcato non carrabile: peso di terreno di ricoprimento (1.00m) :2200kg/mq ulteriore sovraccarico accidentale: 250kg/mq Sia nel caso di impalcato carrabile che di impalcato non carrabile sono state considerate le azioni sismiche agenti conformemente a quanto stabilito dalla normativa tecnica vigente. Qualsiasi altro uso potrebbe comportare un aggravio di carico e compromettere la stabilità dell’opera. Anomalie Riscontrabili Alveolizzazione a cariatura Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura. Bolle d'aria Alterazione della superficie del calcestruzzo caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dalla formazione di bolle d'aria al momento del getto. Cavillature superficiali Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo. Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi dalla loro sede. Efflorescenze Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza. Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. Quando sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o 4 erosione per corrosione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura (cause antropiche). Esfoliazione Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata dagli effetti del gelo. Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superfici. Rigonfiamento Variazione della sagoma che interessa l’intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Corrosione delle strutture metalliche Comparsa di zone che presentano uno sfaldamento del manto protettivo ed un principio di corrosione del materiale Eccessiva deformazione Dissesti della pavimentazione sovrastante dovuti ad un’eccessiva deformazione della struttura portante Controlli e interventi Cadenza triennale Controllo visivo puntuale dell’opera per individuare eventuali corrosioni dell’acciaio di armatura e/o distacchi del copriferro. Controllo visivo puntuale dell’opera per individuare eventuali corrosioni dell’acciaio della carpenteria metallica. Verifica del manto protettivo delle travi metalliche. Verifica del serraggio dei collegamenti bullonati. Verifica della deformazione della struttura mediante utilizzazione di apparecchiature elettroniche di montaggio. Quando necessario Ripristino dell’armatura metallica. Consolidamento del calcestruzzo. Riserraggio delle bullonature. 5 Apparecchi di appoggio Descrizione Le travi di impalcato sono direttamente poggianti sulle paratie tramite apparecchi di appoggio – isolatori forniti già assemblati con sistemi di bloccaggio , posti in opera su piani opportunamente preparati e in grado di resistere all’elevata concentrazione degli sforzi. Modalità d’uso corretto Gli apparecchi di appoggio sono stati concepiti per poter sopportare il carico che proviene dalle travi soprastanti descritto nel precedente paragrafo. Qualsiasi altro uso potrebbe comportare un aggravio di carico e compromettere la stabilità dell’opera. Anomalie Riscontrabili Eccessivo spostamento o rotazione Riscontro di un eccesso di spostamento o di rotazione rispetto quelli compatibili con il corretto funzionamento del dispositivo. Schiacciamento del dispositivo Riscontro di un eccessivo schiacciamento del dispositivo per un carico maggiore di quello compatibile con un buon funzionamento del dispositivo. Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superfici. Corrosione delle strutture metalliche Comparsa di zone che presentano uno sfaldamento del manto protettivo ed un principio di corrosione del materiale Controlli e interventi Dopo sei mesi dall’istallazione Controllo visivo dello stato del dispositivo. Controllo della compatibilità degli spostamenti e/o delle rotazioni verificatisi con quelli del dispositivo. Con cadenza biennale Controllo visivo dello stato del dispositivo. Controllo della compatibilità degli spostamenti e/o delle rotazioni verificatisi con quelli del dispositivo. Pulizia esterna per eliminare eventuali incrostazioni. Rimozione di eventuali punti di ruggine. Dopo evento sismico di notevole intensità Controllo visivo dello stato del dispositivo. Controllo della compatibilità degli spostamenti e/o delle rotazioni verificatisi con quelli del dispositivo. Eventuale sostituzione degli apparecchi di appoggio. 6 Giunti Descrizione Tra gli impalcati carrabili e gli impalcati esistenti sono posizionati giunti carrabili mentre tra gli impalcati carrabili e la struttura centrale di copertura sono posizionati giunti non carrabili. Modalità d’uso corretto I giunti sono stati concepiti per poter sopportare gli spostamenti che derivano dalle strutture sovrastanti i cui carichi sono stati descritti nei precedenti paragrafi. Qualsiasi altro uso potrebbe comportare un aggravio di carico e compromettere la stabilità dell’opera. Anomalie Riscontrabili Eccessiva deformazione Riscontro di una eccessiva funzionamento del dispositivo. deformazione rispetto quella compatibile con il corretto Rottura Rottura del dispositivo sottoposto a deformazioni non compatibili. Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superfici. Corrosione delle strutture metalliche Comparsa di zone che presentano uno sfaldamento del manto protettivo ed un principio di corrosione del materiale Controlli e interventi Con cadenza biennale: Controllo visivo dello stato del dispositivo. Pulizia esterna per eliminare eventuali incrostazioni. Controllo della compatibilità degli spostamenti verificatisi con quelli del dispositivo. Rimozione di eventuali punti di ruggine. Dopo evento sismico di notevole intensità: Controllo visivo dello stato del dispositivo. Pulizia esterna per eliminare eventuali incrostazioni. Controllo della compatibilità degli spostamenti verificatisi con quelli del dispositivo. Rimozione di eventuali punti di ruggine. Eventuale sostituzione del giunto. 7