Le ultime foreste d`Europa
Transcript
Le ultime foreste d`Europa
e t s e r o f e Le ultim a p o r u A E I ' D d N A FINL "Ma che freddo che fa da queste parti!" borbotta Boog. "Ovvio, siamo al di sopra del Circolo Polare Artico! Eppure la magia di questa foresta mi ricorda le meraviglie della nostra. Anche se qui tutto sembra essere piu’ antico, piu’ lento…" "Brrrr… Mi stai inquietando. Speriamo che il nostro amico orso bruno arrivi subito". "Ma non dire sciocchezze! Guarda che pace… E poi vedi tutte queste renne? Se ci fosse un pericolo scapperebbero via." "Quante sono… Chissa’ se si trova proprio qui la casa di Babbo Natale! "Beh, non lontano di certo!" 1 DESCRIZIONE 1 E ON FINLANDIA ESC • D RIZI L'Europa ha perso quasi tutte le proprie grandi foreste primarie. Le residue foreste primarie europee sono composte da tratti di taiga (foresta boreale) della Finlandia e dalle foreste temperate della Russia Europea. Assieme, queste foreste, benché frammentate, hanno assicurato la sopravvivenza di una ricca biodiversità. Governo finlandese e industria della carta dichiarano di seguire alti standard ambientali, ma lo standard di certificazione forestale creato dall'industria non ha alcuna credibilità tra gli ambientalisti. In Finlandia queste foreste sono concentrate nella regione nordorientale. Si tratta appena del 5% delle foreste del pianeta, che si estendono su 20 milioni di ettari, un'area non essenziale all'industria. Queste foreste sono importantissime per la conservazione degli organismi viventi, come per la vita e la cultura dei popoli nativi Sami. Malgrado gli appelli della comunità scientifica alla protezione di questo prezioso patrimonio, il governo continua a tagliare in habitat fragili e rari, spinto dalla domanda internazionale di carta e legno. Dietro questo scenario di distruzione, appaiono i giganti industriali della carta. cembre al cinema dal 7 di © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. o n u r b o s FINLANDIA L'or "Diamine Boog, non sapevo che avessi un cugino europeo. Siete proprio forti voi orsi!" "e’ vero, e’ che non abbiamo poi molti contatti… Guarda, e eccolo la’, siamo arrivati!" "Ma che fa, legge il giornale? Questa si’ che e’ una cosa originale" "No, ragazzi - fa loro l'orso bruno accogliendoli nella sua caverna - non leggo il giornale, noi orsi mica sappiamo leggere. Stavo cercando il cibo". "Il cibo nel giornale? Ma questo e’ tutto matto!" sussurra Elliot all'orecchio di Boog. "No, non sono tutto matto, e per inciso, ci sento benissimo. Questo giornale tutto quello che mi resta del mio bosco. L'hanno buttato giu’ per fabbricare la carta. Niente piu’ miele, niente frutti di bosco. Su questo hai ragione tu, e’ stupido cercare il cibo dentro un giornale. Ma allora a me chi mi rida’ indietro la mia foresta? 2 GLI ANIMALI FINLANDIA I MA • AN LI 2 L'orso bruno è una forza, un vero e proprio concentrato di energia! La sua pelliccia può variare da chiara a marrone scuro. I cuccioli possono arrampicarsi sugli alberi utilizzando gli artigli. Gli adulti perdono questa capacità (per fortuna: sono troppo pesanti!) ma nuotano con agilità e possono alzarsi sulle zampe posteriori senza difficoltà. Nelle grandi foreste europee (Scandinavia e Russia) restano appena seimila orsi, nei boschi di pino, larice e abete, tra laghi e arbustaie. Gli orsi si nutrono di erbe, bacche, noci, frutta, ma anche di formiche, insetti, larve, miele e pesci. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. In Nord America vive il cugino più grande dell'orso bruno,il grizzly, che è anche l'orso più grande del mondo, infatti può pesare fino a 500 chili raggiungere un'altezza di un metro e venti centimetri. È una animale pacifico e solitario, ma può divenire molto feroce ed aggressivo se molestato o affamato; ha paura di ben poche cose: l'uomo, suo nemico per eccellenza,il fuoco e probabilmente i fulmini. Le foreste della Finlandia sono assolutamente necessarie per centinaia di altri animali, alcuni dei quali minacciati di estinzione: lo scoiattolo volante (Pteromy volans), la Ghiandaia siberiana (Perisoreus infaustus) e il Picchio Tridattilo (Picoides tridactylus). i m a A I S D I N A L N I F "Ecco Babbo Natale con le renne!" "Babbo Natale? Guarda che sembra un pastore. Non ha neppure il costume rosso… Hey, signor pastore, come va la vita da queste parti?" "Eh, mica tanto bene… Le mie povere renne sono affamate. L'estate mangiano l'erba, ma quando c'e’ la neve si nutrono dei licheni che crescono sugli alberi piu’ antichi. Voi li vedete gli alberi antichi qui attorno? Io no, li hanno tagliati tutti per farne carta. Di che vivranno le mie povere renne il prossimo inverno?" 3 POPOLI FINLANDIA PO • PO LI 3 Un migliaio di chilometri a nord della capitale finlandese Helsinki, si trovano alcune delle più vaste aree di foreste di renne della Lapponia. In queste foreste vive l'unico popolo indigeno europeo, i Sami. I Sami vivono nelle regioni settentrionali della Svezia, Norvegia, Finlandia e nella penisola russa di Kola. Le loro renne si nutrono dei licheni che crescono abbondanti nelle foreste primarie. L'allevamento all'aperto di renne è alla base della cultura Sami. Nel lungo inverno artico, le foreste centenarie della Lapponia assicurano loro la sopravvivenza: sui rami e sul tronco degli alberi cresce il lichene delle renne, che diventa il cibo invernale di questi animali quando l'erba è irraggiungibile. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. Il diritto al pascolo dei popoli Sami è protetto dalla legge e dalla stessa costituzione, ma l'agenzia forestale di stato continua a tagliare le foreste primarie, anche nelle terre Sami, ai danni dei “pascoli” delle renne. Infatti, anche quando nuovi alberi crescono, vi si trovano molti meno licheni che sugli alberi secolari. Negli ultimi due decenni, l'agenzia forestale statale ha però continuato a tagliare alberi in importanti forestepascolo delle renne. Oggi molte di queste aree sono già state tagliate. Nel 2003 gli allevatori di renne Sami della Lapponia settentrionale, assieme a Greenpeace e all'Associazione Finlandese per la Protezione della Natura (FANC) hanno creato delle carte delle foreste essenziali al pascolo invernale delle renne. Sulla base di queste mappe,hanno richiesto una sospensione del taglio in queste aree, fino a quando non fosse stato raggiunto un accordo sul futuro delle foreste e sulla loro protezione dal taglio industriale. Questa richiesta è stata ignorata. Intanto, per ogni foglio di carta che viene stampato usato e buttato via, le renne perdono ampi pezzi di foresta, e i Sami con loro. o n i t s e c l e n Foreste ta straccia? r a c a l l A e I d FINLAND "Eh, ma qui a me mica la stanno raccontando giusta! Secondo me esagerate un po'. Del resto con un albero si fa un bel mucchio di carta… Non sara’ mica qualche foglietto sottile sottile a buttare giu’ il bosco, no?" "Magari fosse vero - gli risponde il cugino orso scuotendo la testa - ma foglio dopo foglio, sai quanta carta viene prodotta ogni anno? 300 milioni di tonnellate! Se si facesse una pila di tutta questa carta, ne verrebbe una torre enorme, alta quanto la distanza dalla terra alla luna moltiplicata per sedici volte! E lo chiami qualche foglietto?” 4 Denuncia FINLANDIA ENU • D NCIA 4 Stime del World Watch Institute ci ricordano che oggi più del 40% del legno viene tagliato per produrre carta. Questo legno proviene in gran parte dalle foreste primarie. La distruzione delle foreste primarie potrebbe quindi essere contenuta, se nei paesi che consumano più si consumasse di meno e si usasse più carta riciclata. L'Italia consuma molto ma ha poche risorse di foreste, dunque importa legno e cellulosa e carta dall'estero (Canada, Scandinavia, Russia, Indonesia, Cile ecc.). Spesso, al posto delle originarie foreste primarie, subentrano le piantagioni, vale a dire un paesaggio di alberi tutti uguali, della stessa età e della stessa specie, senza © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. sottobosco, che per crescere rapidamente hanno bisogno di concimi e veleni con prevedibili effetti sui livelli di inquinamento. Spesso si tratta di specie aliene, ossia che vengono da altri continenti e che possono creare seri problemi alla biodiversità locale. Questi alberi inoltre sono a crescita rapida, e creano diversi danni al suolo (erosione, assorbimento eccessivo di acqua). Senza contare le conseguenze della deforestazione e la minaccia di estinzione delle specie animali che avevano nelle foreste il loro habitat e la minaccia per le popolazioni indigene che vi abitano. Nelle foreste canadesi, alberi che raggiungono altezze anche di 100 metri e 1000 anni di età vengono abbattuti per farne cellulosa e finiscono in cartiere, che fabbricano carta per scrivere, carta igienica, riviste e giornali! e t s e r o f e l e a t r a c A I a L FINLAND "Questa storia delle foreste triturate e trasformate in giornali e quaderni non mi convince per niente!" borbotta Boog. "Dobbiamo saperne di piu’" annuisce Elliot. "E a chi chiediamo? Guarda che siamo nel mezzo di un bosco!" "Appunto. Basta trovare uno gnomo dei boschi. Sono gente sapiente, e pronta ad aiutare. Aiutami a cercare una Ammanita Muscaria" "Amma che???" "Ammanita Muscaria. Quel simpatico funghetto rosso a puntini bianchi. Ma non prenderlo perche’ e’ velenoso. Pero’ quasi sempre ci vive uno gnomo dei boschi." "Toc! Toc! Signor gnomo? Siamo venuti per saperne di piu’ sulla carta. Non e’ che gentilmente ci potrebbe spiegare un po' cos'e’ questa storia delle foreste distrutte per fare carta?" Gli gnomi non perdono tempo in convenevoli. Gli gnomi agiscono. E questo comincia subito a raccontare la storia delle foreste e della carta. 5 APPROFONDIMENTO 5 IMENTO ND FINLANDIA PR • AP OFO Quanta carta proviene dalle foreste primarie? È presto detto: la maggior parte della carta per uso grafico (quella impiegata per produrre quaderni e risme da fotocopie e stampante, per stampare libri e diari) viene fabbricata con cellulosa vergine, proveniente anche dall'abbattimento di alberi millenari in Finlandia, Canada, Russia e perfino Indonesia. In tutto il mondo il consumo di carta ammonta a circa 300 milioni di tonnellate ogni anno, ed è un dato sempre crescente. L'Italia partecipa in misura considerevole alla costruzione di questa torre gigante. Nel 2000 abbiamo consumato quasi 11 milioni di tonnellate, pari a 250 milioni di alberi. Ogni italiano in media consuma circa 200 kg. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. Una notevole percentuale della carta prodotta la ritroviamo quotidianamente anche in forma di riviste e volantini pubblicitari. Una parte della carta finisce anche in imballaggi e carta igienica. Quanta di questa carta proviene dalle foreste primarie? Il problema è che non è facile stabilirlo perché nessun produttore garantisce che nella carta non ci sia una percentuale pur piccola di legno proveniente dalle foreste. Certo è che la maggior parte della carta per uso grafico (quella impiegata per produrre quaderni e risme da fotocopie e stampante, per stampare libri e diari) viene fabbricata con cellulosa vergine, proveniente anche dall'abbattimento di alberi millenari in Finlandia, Canada, Russia e perfino Indonesia. a t r a c a l l e d a i r o A I t D S N A FINL "Bah… allora io la carta non la voglio piu’ vedere" bofonchia Boog. "Ahem - lo interrompe lo gnomo - non credo che sia una buona soluzione. Senza carta non ci sarebbero libri, racconti, favole, disegni. Non ci sarebbero neppure i fumetti! E poi mica e’ necessario buttar giu’ tutti quegli alberi per fare la carta! Si possono usare altre fibre vegetali, come la canapa, il mais, le alghe, o ancora meglio si puo’ riciclare la carta vecchia! Mi sa che dovete ascoltare un'altra storia, ben piu’ antica: la storia della carta". 6 UN PO' DI STORIA FINLANDIA OR • ST IA 6 La carta è nata in Cina agli inizi dell'era cristiana; la data più accreditata sembra essere quella del 105 d.C. quando, secondo alcuni antichi cronisti, il gran dignitario di corte Ts'ai Lun presentò all'imperatore cinese i primi fogli di carta. Da allora in Cina la carta fu adibita agli usi più disparati: carta per scrivere cronache e bibliografie, carta per ornare case e templi, carta per avvolgere, tovaglioli di carta e perfino carta igienica. E svariate erano anche le modalità di produzione della carta (con la canapa, con steli di bambù,coi bozzoli del baco da seta, con paglia di grano e riso, con la scorza del gelso, con germogli di giunco, con muschio e licheni), anche se la più diffusa rimase quella che adoperava gli stracci. A lungo, fino all'VIII secolo, la carta rimase un segreto della Cina e ci vollero molti secoli perché, attraverso il mondo arabo, si diffondesse anche in Europa. Per capire questa lentezza nella sua diffusione vanno tenuti presenti alcuni aspetti che resero le località cinesi particolarmente idonee ad ospitare le prime cartiere e che al contrario ne ostacolarono la diffusione altrove: l'esistenza delle materie prime, la vicinanza di un centro abitato e la presenza di un flusso d'acqua puro e uniforme erano tre condizioni che si ritrovavano in Cina fin dal I secolo, mentre in Europa una simile favorevole congiuntura si presenterà solo gradualmente tra il XII e il XVI secolo. Inoltre, mentre in Cina la carta non subiva la concorrenza di altri prodotti, in Europa la pergamena rivaleggiò a lungo con le prime carte e cedette il passo solo progressivamente con lo sviluppo dell'arte tipografica. Va infine tenuto presente che il livello di cultura dell'Europa medievale era assai meno elevato di quello cinese o arabo. A lungo, dunque, furono le città arabe (Samarcanda, Baghdad, Tunisi, Fez) ad essere le capitali della fabbricazione della carta. Ed è proprio dalla città di Fez nell'Africa del Nord che la carta penetrò in Spagna, dove sorse la prima cartiera d'Europa, per diffondersi poi nelle città dell'Italia settentrionale e centrale che divennero rapidamente importanti centri cartari. Amalfi nel 1220 e Fabriano nel 1276 furono le prime cartiere italiane a cui si aggiunsero in seguito Bologna, Padova, Genova e molte altre. Per 200 anni l'Italia domino il mercato della carta, sostituendosi nell' approvvigionamento dell'Europa alla Spagna e a Damasco. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. La carta veniva fabbricata logorando i tessuti di lino fino a ridurli in stracci; il problema fondamentale del cartaio era dunque quello di procurarsi in grande quantità stracci o cordami usati, perciò le cartiere vennero installate di preferenza vicino alle città o ai porti e l'attività dei cenciaioli (raccoglitori e rivenditori di stracci) divenne particolarmente redditizia. Furono proprio le crisi nell' approvvigionamento di stracci a sollecitare già nel XIII secolo la ricerca di materiali sostitutivi coma la pasta di legno, il cui impiego però si diffonderà solo nel XIX secolo. Prima di allora, nel 700, un'importante innovazione fu introdotta grazie all'invenzione del cilindro olandese, un cilindro munito di lame metalliche che tagliavano, strappavano e riducevano gli stracci in poltiglia. Ciò permetteva di ottenere carta più raffinata in tempi molto più brevi. Un'altra rivoluzione fu rappresentata dall'introduzione della macchina "sans fin" ideata nel 1799 da Nicolas Louis Robert, che oltre a meccanizzare la fabbricazione dei fogli di carta, indusse anche dei cambiamenti nei luoghi di produzione, essendo la macchina di notevoli dimensioni. Si deve attendere invece la metà dell'800 per la scoperta della cellulosa alla quale sono legati i nomi di Meiller e Tilgham che riuscì a produrre cellulosa partendo dal legno e usando una soluzione di bisolfito di calcio. Oggi la carta viene prodotta utilizzando essenzialmente le fibre vegetali provenienti dagli alberi di conifere (pino, abete: fibre lunghe) e di latifoglie (eucalipto, pioppo, betulla, faggio, acacia: fibre corte). Ed è dalla diversa combinazione delle fibre, lunghe o corte, e dalla presenza o meno di lignina (la lignina è il collante naturale che tiene unite le fibre di cellulosa contenute nel legno) che derivano i diversi tipi di carta. Ultimamente si sta riscoprendo l'utilizzo delle piante annuali e delle erbacee (kenaf, sorgo, paglia di grano o di riso, canne, canapa, lino,) che era stato del tutto abbandonato perché poco adatte ad un uso industriale. Una maggiore diffusione di tali fibre annuali sarebbe auspicabile perché permetterebbe di ridurre fino ad un 20% l'uso delle cellulose ricavate dalle specie arboree. o c n a b l u s e t n a f e l e A I n U FINLAND Scusa, ma che ci fa quell'elefante sul banco? "Elefante? Quale elefante Mica siamo in Africa qui? Ma no, e’ un modo di dire: una classe di 30 alunni consuma in un anno scolastico una quantita’ di carta pari al peso di un elefante adulto. Infatti ogni individuo in Italia consuma in media 200kg di carta all'anno. Tutta la classe mette assieme sei tonnellate di carta o meglio, sei tonnellate di foresta abbattuta. Siamo proprio sicuri che non ci sia una soluzione? 7 SOLUZIONI I FINLANDIA LU • SO ZION 7 Quanta di questa carta proviene dalle foreste primarie? non è facile stabilirlo perché nessun produttore garantisce che nella carta non ci sia una percentuale pur piccola di legno proveniente dalle foreste. Ma la soluzione c'e' ed è a disposizione di tutti: comprare libri e quaderni fabbricati con carta riciclata: per fabbricarla non è stato abbattuto nessun albero. Ovviamente bisogna fare attenzione che nella fabbricazione di carta riciclata non siano stati utilizzati prodotti nocivi, come il cloro. 3 PER CONSUMO E INQUINAMENTO DELL'ACQUA Anche qui vince la carta riciclata. Serve meno acqua e si producono minori acque di scarico, che sono anche meno inquinanti. 4 PER INQUINAMENTO DELL'ARIA Le cartiere sono tra le industrie più inquinanti per la nostra aria. Fumi inquinanti fuoriescono per esempio dalla "cottura" della carta. Per produrre carta da fibre vergini senza legno , la cellulosa va separata dalla lignina e ciò produce velenosi RICICLARE 1000 KG DI CARTA... composti solforosi, polveri, e ossidi di SALVA 17 ALBERI azoto. Anche la produzione di carta SALVA ENERGIA SUFFICIENTE A RIFORNIRE UNA CASA PER 6 MESI riciclata ha bisogno di energia, ma in ELIMINA 3 METRI CUBI DI MATERIALI INERTI misura molto minore ed inoltre RISPARMIA 31.780 LITRI D'ACQUA PRODUCE IL 75% IN MENO DI INQUINAMENTO NELL'ARIA produce meno anidride solforosa e IMPIEGA IL 57% DELL'ENERGIA IMPIEGATA PER PRODURRE ossidi di azoto. UNA TONNELLATA DI FIBRA VERGINE 5 PER I RIFIUTI PRODUCE IL 35% IN MENO DI INQUINAMENTO DELL'ACQUA. Qualsiasi produzione crea scarti, vale a Fonte: http://www.oldgrowthfree.com dire materiali residui. Nel caso della CARTA RICICLATA-CARTA DA FIBRE produzione di carta si tratta di fanghi VERGINI: CHI VINCE? che si formano durante il processo di PER QUANTO RIGUARDA IL CONSUMO sbiancamento della carta fatta di fibre 1 DI LEGNO (E DI FORESTE) vergini, o durante la La carta riciclata non salvaguarda solo disinchiostrazione della carta da le foreste primarie, ma anche i nostri macero. Però anche in questa boschi. Le fibre da macero invece categoria, la carta riciclata vince. possono essere riutilizzate fino a sei volte. Ogni tonnellata di carta riciclata salva 1,8 tonnellate di legno. 2 PER CONSUMO DI ENERGIA Le cartiere sono grossi consumatori di energia, indispensabile per sfibrare il legno e per sbiancare la carta. Per la produzione di carta riciclata è necessario tra il 28% e il 70% in meno di energia. Meno consumo di energia vuol dire anche meno anidride carbonica e quindi più respiro per l'atmosfera del nostro pianeta. CONSUMO TOTALE DI ENERGIA (IN GJ) PER OGNI TONNELLATA DI CARTA CARTA DI FIBRE VERGINI SENZA LEGNO (CELLULOSA SBIANCATA) CARTA DI FIBRE VERGINI CON LEGNO CARTA RICICLATA 53,4 - 34,6 36,8 - 29,1 13,0 - 16,8 (Fonte: Tiedemann, A.: Umweltargumente zum Recyclingpapier. Hrsg. Umweltbundesamt, 1992) © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. a t r a c a t Quan FINLANDIA usiamo? eta’ 12-14 obiettivo Rendere i ragazzi consapevoli di quanta carta consumano, cosi’ da poter successivamente elaborare delle strategie per ridurre lo spreco di questa risorsa. 8 elaboriamo Ogni italiano consuma circa 200 Kg di carta all'anno. Una classe consuma in media una quantità di carta pari al peso di un elefante adulto. Fotocopie, disegni, fogli di lavoro, libri, quaderni... la carta è davvero ovunque nella scuola. L'Italia è un importante consumatore di cellulosa per fabbricare carta. Calcolate quanto legno è necessario per produrre la carta consumata in un anno, ed elaborate possibili strategie per ridurre il consumo. Nella discussione in classe raccogliete tutti gli usi che fate della carta. Considerate che in media una persona consuma 200kg all'anno. Per poter immaginare concretamente una quantità simile, potreste procedere a pesare risme di carta, quaderni e libri, in modo da arrivare ad una rappresentazione possibile di una pila di carta del peso di 200kg. Ricordatevi che la carta viene prodotta dalla cellulosa, la quale proviene dal legno. Calcolate quanti metri cubi di legno servono per produrre la carta che consumate. 8 MO FINLANDIA AB • EL ORIA Base del calcolo 1kg di carta necessita 0, 7kg cellulosa Tornati in classe ogni gruppo calcola il 1kg di cellulosa viene prodotta da 0,0036 m3 di legno (questi sono valori medi) Chi ha finito calcola quanto legno 1 consuma tutta la classe. 2 In gruppi di due, scegliete nella vicinanza della scuola tutti gli alberi che secondo voi servono per produrre il legno che serve per il fabbisogno di carta della classe intera. Di questi alberi misurate il diametro dell' albero all'altezza di un metro dal suolo. (Per misurare facilmente il diametro dell'albero, uno studente posa due righelli o aste sul tronco dell'albero, paralleli tra di loro ai due lati opposti, ed il secondo studente misura la distanza tra essi.) 3 volume dei loro alberi secondo la formula diametro x diametro (in decimetri) diviso 10 = volume in m3 Quale gruppo è più vicino al fabbisogno della classe? Quanti alberi devono essere abbattuti ogni anno per soddisfare il consumo della classe? 4 Discussione: Cosa possiamo fare come singolo, come classe, come scuola per ridurre il nostro consumo di carta? Cambiare abitudini negli acquisti non sempre è così facile, l'importante è non arrendersi di fronte alle prime difficoltà: potreste, infatti, ritrovarvi a chiedere carta riciclata in una cartoleria ed avere come unica risposta "Carta riciclata? No, non ne abbiamo". Purtroppo la legge del mercato fa sì che se per un prodotto non c'è richiesta, finisce col diventare un'impresa riuscire a trovarlo. Ciò non significa che il gioco non possa essere invertito, esercitando consapevolmente il proprio potere di consumatore: se aumenta la richiesta, allora forse qualcuno comincerà a provvedere! Dunque, non arrendetevi e continuate a chiedere, anche le richieste che sembrano andare a vuoto, servono a cambiare il mercato. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. Stavoltao noi! FINLANDIA ricicliam eta’ 8-14 obiettivo Prendere coscienza sull'importanza dell'uso razionale della carta e imparare a riciclarla noi stessi 9 FORESTA IN CLASSE Come si fa? 1 2 3 Strappate le pagine di più quotidiani in minuscoli pezzettini (tagliuzzatela per bene) Mettete i pezzetti di carta in una bacinella e aggiungete 1 litro d’acqua. Prendete un passaverdura(di quelli che la mamma utilizza per fare quei buonissimi minestroni di verdure) e tritate per alcuni secondi o finché non vedete che la carta è ridotta in poltiglia. 4 Versate nel catino la poltiglia Mettete un telaio (tipo un setaccio da 5 farina con i bordi rialzati in legno) e Per ottenere 100 chilogrammi di carta servono 200 chilogrammi di legname è quindi un bene prezioso che possiamo riutilizzare più volte. Abituiamoci quindi a recuperarla per avviarla al riciclo. Spunti di riflessione Calcola il tuo consumo settimanale di fogli e quello della tua classe. Un foglio di carta non riciclata è costituito per il 70-80% da pasta di legno. sollevate facendo scolare l'acqua. 6 Rigirate il telaio su un pezzo di stoffa o su una tavola di legno. 7 Fate asciugare! Considerando che un foglio di carta pera sui 5 grammi, quanti chilogrammi d'albero consumi in un anno? 9 CLASSE IN FINLANDIA RE • FO STA iclata?" ic r a t r a c re "Perche’ usdaegli Sommario i convincenti argoment la carta riciclata: 1. salvaguarda le ultime foreste 2. salvaguarda l'ambiente 3. crea meno inquinamento dell'aria e dell'acqua 4. fa risparmiare risorse importanti come legno, energia e acqua 5. crea meno residui chimici La carta riciclata e’ utile. I pregiudizi verso la carta riciclata sono solo dannosi © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. i n o i z a r e p Idee a t r a A c I D a N l FINLA e sul eta’ 8-14 obiettivo Azione "Raccolta differenziata" Una vostra ricerca sulla situazione nella scuola ha evidenziato che la raccolta differenziata nella vostra scuola non è efficace? Allora è arrivato il momento dell'azione "Raccolta Differenziata". Procuratevi dei raccoglitori per carta e cartone (magari decorati in maniera simpatica) e distribuirteli nelle classi. Possibilmente con un'azione di grande impatto, per esempio: travestiti da spazzini entrate nella classe all'inizio delle lezioni (mettersi d'accordo con gli insegnanti) e piazzate con gran fracasso i raccoglitori. Perché non mettere anche in palio un premio per la classe che suddivide meglio la spazzatura? Questi raccoglitori possono essere vuotati o dalle persone addette o da studenti incaricati due volte a settimana. Posizionate anche in alcuni punti dell'edificio scolastico dei raccoglitori per sola carta. Questa azione di raccolta differenziata potrebbe iniziare in maniera fantasiosa, ad esempio facendo un'asta per i raccoglitori. Azione da fare durante l'intervallo: "Percorso della carta" Durante l'intervallo costruite un percorso formato da varie postazioni. In queste postazioni i vostri compagni otterranno informazioni importanti circa il tema "Carta e Foresta". All'ultima postazione verrà distribuito un questionario, e ci saranno dei premi per chi risponde meglio. Quali premi? Ovviamente quaderni di carta riciclata, oppure piccole piantine di alberi da mettere a casa come polmone verde. Comprendere l'importanza del riciclo. attraverso attivita’ di gioco 10 ATTIVITA' Buffi mostri di carta come "Mostri pubblicitari per risparmiare la carta" Costruite un grande mostro di carta con la carta straccia che avete raccolto nella scuola in una settimana. La parte interna del mostro è fatta di fil di ferro. Su questa impalcatura fate il mostro con la cartapesta. Ovviamente il mostro trasmette anche un messaggio: su una targhetta c'è scritto per esempio: "Questa è la carta utilizzata da una classe in una settimana/un mese/un anno. Risparmiare carta significa salvare le foreste". Ovviamente il mostro verrà piazzato in una parte importante della scuola. eglio" La lista dei "M Meglio asciugamani di spugna che di carta nei bagni. Meglio piatti veri che piatti di carta nella mensa. Meglio bottiglie di vetro che buste per le bevande. Meglio un'unica circolare che tante fotocopie per tutti gli insegnanti. Meglio fotocopie fronte-retro che il doppio dei fogli su singola facciata. Cartelloni con effetto sorpresa Appendete alla parete dei grandi, cartelloni completamente vuoti sui quali c'è scritto, in un angolino in basso: "Soltanto il 10% dei quaderni di scuola sono in carta riciclata. La carta riciclata aiuta a salvare le foreste della Terra". Poi si aggiunge una grossa freccia che punta a questa informazione. Questo è anche un'ottima pubblicità per un punto vendita di carta riciclata nella scuola. Questa idea funziona ovviamente anche con altre informazioni, per esempio: "80% delle foreste di questa terra sono già distrutte. Se vuoi collaborare per salvare le foreste mettiti in comunicazione con....". Il testo si scrive su una parte del cartellone che corrisponde al 20% del cartellone stesso. Consigli per la fotocopiatrice Riflettete prima se le fotocopie sono davvero necessarie. Riflettete prima: ho messo l'originale giusto, nella posizione giusta? Ho premuto i tasti giusti? Quante fotocopie mi servono? Vecchie fotocopie su singola facciata possono servirvi per scriverci sopra. Mettete una scatola per raccoglierle vicino alla fotocopiatrice. Chi ha bisogno di carta per appunti si fornisca lì. Fotocopiate sempre sui due lati. Idee per la casa La carta per regali può essere facilmente fatta con carta di vecchi giornali, colorata. Provate a mettere un "Non si desidera pubblicità" sulla vostra cassetta delle lettere: la pubblicità è molto spesso solo un inutile spreco di carta. © 2006 COLUMBIA TRISTAR MARKETING GROUP, INC. ALL RIGHTS RESERVED. ’ FINLANDIA TIV • AT ITA 10 Visita alla cartiera Perché non farsi un'idea concreta di cosa succede in una cartiera? Può essere un' ottima occasione per porre delle domande, magari anche un po' critiche, sui criteri utilizzati per la salvaguardia dell'ambiente. Il mondo della carta in classe Si può organizzare una giornata della carta a classi aperte, in modo da coinvolgere più studenti affidando a ciascun gruppo una diversa funzione. Potreste così imbastire una sorta di percorso da presentare agli altri: uno o più raccontastorie danno il benvenuto ai visitatori esponendo la storia della carta; altri studenti possono quindi preparare la carta con le proprie mani (vedi istruzioni). Il percorso può continuare con una mostra sulla relazione tra il consumo di carta e la distruzione delle foreste. Al mostro di carta viene quindi affidato il compito di illustrare le possibili alternative che consentono di partecipare attivamente alla salvaguardia delle foreste (risparmio di carta, uso di carta riciclata). Nell'ultima aula potrebbero essere proiettate delle diapositive, utilizzando come sottofondo i suoni della foresta, interrotti dal rumore delle motoseghe. Sulla Luna, andata e ritorno Fate una grande torre di carta, e in cima metteteci una luna fatta da voi. Attaccateci una targhetta con scritto: "Otto volte alla luna e ritorno, questa è la quantità di carta che viene usata in tutto il mondo in un anno (circa 300 miliardi di tonnellate)". Oppure dipingete un elefante su un grande cartellone con la nuvoletta: "La vostra classe usa in un anno tanta carta quanto il mio peso". Accanto mettete delle idee su come risparmiare la carta. Il poster dell'elefante viene fatto passare in tutte le classi o viene messo in aula magna.