Diapositiva 1 - Provincia di Pesaro e Urbino
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ASSUMERE RUOLI EDUCATIVI I FATTORI STRUTTURALI E I FATTORI FUNZIONALI NELL’EDUCAZIONE Dott.sa Laura Pedrinelli Carrara 1. I FATTORI STRUTTURALI Tecnologici • strumentali stimolano i bambini attraverso più canali sensoriali come la vista e l’udito: • • • • Programmi televisivi Videogiochi Computer Giochi e giocattoli Sociali • Famiglia • Scuola • Associazioni I MEDIA Programmi televisivi • scene violente sviluppano aggressività; gli spot pubblicitari fanno diventare i bambini ingenui ripetitori. • Rapporto esposizione-rendimento scolastico = rendimento più alto nella fase di esposizione media. Dopo 3 ore = influenza sull’attenzione Dopo 1 ora = influenza sul rendimento scolastico Dipende dai livelli di arousal • Non vedere affatto la tv fa sì che il bambino la idealizzi • Uso massiccio della tv può influire sullo sviluppo dei contenuti ideativi, del gioco spontaneo e di gruppo e nelle descrizioni verbali. I videogiochi • Sviluppo arousal e attenzione visiva • Sviluppo coordinazione occhio-mano • Sviluppo capacità strategiche Il computer Stessi risultati della televisione, cambia però anche a seconda dell’utilizzo: • con programmi tipo word o Excel le prestazioni migliorano; • con i videogiochi le prestazioni peggiorano. Dipende anche dal grado di arousal del bambino: se ce l’ha alto = le peggiora; se ce l’ha basso = non le peggiora. GIOCHI E GIOCATTOLI ¾ Il gioco è il modo di apprendere dei bambini. ¾ I giochi funzionali dei primi 3-4 anni di vita costituiscono un ottimo mezzo per perfezionare la psicomotricità. ¾ Inoltre il gioco è uno strumento educativo importante perché: • rafforza e sviluppa la creatività • rilassa • facilita la socializzazione • insegna a seguire le regole • insegna strategie cognitive • facilita l’apprendimento attraverso la spontaneità e il divertimento L’approccio educativo dei fattori strutturali tecnologici • Contrattare regole coerenti che limitino l’eccessivo uso di TV, videogiochi e PC • stimolare i ragazzi alla visione di programmi e/o di giochi più utili alla loro formazione • stimolare una visione critica del programma e/o del gioco e del proprio interessamento, per es. riguardo alla TV: 9 prevederne il contenuto in base al titolo; 9 verificare se le previsioni erano esatte, 9 se era un film comico chiedere se lo ha divertito, 9 se è un documentario chiedere al B. se gli è chiaro l’argomento e cosa ha compreso, se si è sentito interessato; 9 prevedere il finale di una storia. • Rendersi conto di quello che non va, programmare la visione delle trasmissioni e il tempo del gioco • Stimolare l’utilizzo dei giochi di ruolo e dei laboratori creativi I FATTORI STRUTTURALI SOCIALI: LA FAMIGLIA • Rappresenta il primo strumento educativo intellettuale, artistico e morale • Trasmette i valori culturali e la lingua di appartenenza • Influenza le scelte del giovane • Influenza il sociale e la personalità del giovane LA SCUOLA Oltre al grande apporto circa l’educazione intellettuale, morale e artistica, la scuola è importante perché: 8 scandisce i tempi del giorno, della settimana (orario lezioni, orario merenda, compiti pomeridiani, giorni di scuola e giorni di vacanza) e dell’anno (anno scolastico). 8 scandisce i tempi della vita (asilo nido – scuola materna – elementari – medie inf e sup – università) 8 è una struttura già di per sé socializzante 8 crea relazioni sociali fra fanciulli e figure educative che non sono i genitori 8 aiuta il fanciullo a confrontarsi con i pari in modo produttivo e stimolante 8 è un contenitore di situazioni culturali e sociali uguali e diverse 8 insegna le regole LE ASSOCIAZIONI (SPORTIVE, RELIGIOSE, ECC) • • • • • educazione morale e intellettuale insegnano le regole facilitano la socializzazione insegnano dei modelli di comportamento in molti casi, a seconda del tipo di associazione, il fanciullo si sente libero dai giudizi su di sé 2. I FATTORI EDUCATIVI FUNZIONALI Premesse: • accettazione incondizionata se il B. sa che, qualsiasi cosa accada nella vita, i suoi genitori ci sono sempre, lo accettano e lo amano, svilupperà verso la vita un atteggiamento di fiducia e verso i genitori un attaccamento sicuro. Non si intende accettare tutto ciò che fa il figlio: quando sbaglia bisogna fargli notare l’errore, senza mettere in discussione lui come persona. • Le aspettative dei genitori/educatori Sono necessarie perché influenzano positivamente i fanciulli, ma vanno calibrate per evitare l’effetto contrario: es. se pensano che la bimba sia timida, glielo trasmettono e, facilmente, la ragazzina assumerà quell’atteggiamento; È importante anche che le aspettative siano adeguate, • se il bambino prende 8 possiamo pretendere 10, ma se prende sempre 6 non è possibile pretendere ancora il 10 e soprattutto trasmettergli questa aspettativa. • Anche nel caso in cui il bambino prende sempre 6 pur avendo abilità da 10, riflettiamo prima sui probabili motivi (nostro metodo, sua svogliatezza, disagi familiari, disagi personali), perché dietro ad ogni “comportamento dissonante” c’è molto spesso una difficoltà. I FATTORI EDUCATIVI FUNZIONALI: A) Trasmettere le regole Le regole danno sicurezza e favoriscono il processo alla vita sociale e relazionale. Perché è difficile insegnare le regole? • carattere di costrizione e fatica talvolta contenuti nelle regole • nel trasmettere le regole si possono commettere degli errori, che rendono difficile l’assunzione della regola Importanza della comunicazione adeguata: Esprimere le regole al positivo Invece di focalizzare cosa non deve fare, soffermarsi su ciò che va fatto. Es. “ Quando arriva la signora X non le mancare di rispetto” diventa “ Sii gentile con la signora X” Vietato Fumare Ins: “Marco oggi comportati bene; non fare come ieri che sei andato giù dalla finestra” ( aula al pian terreno) Cosa pensiate sia successo dieci minuti dopo? • Essere sintetici e non parlare troppo spesso si tende a ripetere sempre le stesse parole: ciò produce assuefazione nel bambino che non le ascolterà, creando così una reazione a catena. L’alternativa è dare le regole con dolcezza e fermezza, senza lamentarsi dei comportamenti che il bambino ha manifestato in passato. Es. “Sono sicura che oggi riuscirai a mettere a posto la tua cameretta; comincia a mettere nel cesto i giocattoli” Ovviamente il bambino può anche non farlo; in quel caso il genitore può iniziare a farlo con lui. Perché solleciti un comportamento, la regola: • deve contenere solo le informazioni pertinenti e inequivocabili; • deve descrivere azioni in modo operativo, focalizzare l’attenzione sull’aspettativa e non essere vaga. B) Ascolto attivo con riformulazione, per essere sicuri di essere stati ben compresi e di aver ben compreso. Sembra banale, ma sulle frasi equivocate i ragazzini ci speculano. C) Essere concreti per es. invece di • “Non usare i pennarelli di tua sorella” Dire: • “Gioca con i tuoi pennarelli e, se vuoi quelli di tua sorella, chiediglieli” è una affermazione che non permette equivoci o altre interpretazioni. D) Dare le regole al momento giusto Se il bambino si comporta male e assieme alla punizione gli ripetiamo la regola, lui assocerà la punizione con la regola. Le regole vanno date nei momenti piacevoli. E) Dare poche regole e in ordine Massimo 3-4 regole alla volta. Volendo si può stilare un vero e proprio contratto, in modo molto ironico e in complicità col bambino, e valutare insieme se lo segue. Per es. La mattina quando ti alzi: vai in bagno e ti lavi, ti vesti da solo, vai a fare colazione. Ovviamente ci sarà un premio. L’importanza della coerenza fra i genitori/educatori 1. visione diversa dei genitori / educatori 2. produce messaggi diversi 3. ciò fa sì che la regola non venga interiorizzata dal bambino 4. la regola diviene discutibile . • La mamma = “Guarda: scrive sui muri! È proprio creativo!” • Il papà = “ Non bisogna mai scrivere sui muri: smettila!” • La mamma = “Lascialo fare, lo smalto è lavabile!” • Il papà = “Non importa deve imparare l’educazione” (esce) • La mamma = “Non stare a sentire il babbo che è un brontolone; disegna pure, ti diverti tanto! Dopo mamma ci pulisce.” • I ragazzi hanno bisogno di regole sicure, non di messaggi discordanti. Importanza anche della coerenza delle regole nei diversi ambienti (casa, scuola, nonni, ecc) altrimenti si crea un atteggiamento diverso nei diversi ambienti. • Importanza della costanza nel mantenere quella regola. • Importanza del modo con cui comunichiamo la regola Esempio di trasformazione della comunicazione A = genitore Che cosa “A” vuol dire Che cosa “A” dice B = figlio Ti Ti vogliamo vogliamo bene bene e, e, siccome siccome dopo dopo una una certa certa ora ora cici sono sono maggiori maggiori pericoli pericoli per per strada, strada,titichiediamo chiediamodi ditornare tornareentro entrole le3,00 3,00 Ricordati Ricordati che che massimo massimo alle alle 3,00 3,00 devi devi essere essere aa casa, casa, èè pericoloso pericoloso girare girare didi mattina mattina presto. presto. Guarda Guarda che che cici accorgiamo accorgiamo se se ritardi, ritardi, perché perché non non cici addormentiamo addormentiamo fino fino aa che che non non titi sentiamo sentiamo tornare tornare ee poi poi lolo sai sai che che tititogliamo togliamo lala playstation playstation • Che Cosa “B” ascolta Che cosa “B” capisce Che cosa “B” non recepisce Che cosa “B” riformula Devi tornare per per lele 3.00. 3.00. Non Non cici addormentiamo addormentiamo Devi tornare fino fino aa che che non non ritorni. ritorni. Ci Ci accorgiamo accorgiamo se se arrivi arrivi tardi tardi eetititogliamo togliamolalaplaystation playstation --Si Sisono sonofissati fissatiche chedevo devotornare tornarealle alle3.00 3.00 --Mi Mivogliono voglionotogliere toglierela laplaystation. playstation. --Per Percolpa colpamia, mia,quando quandoesco, esco,si si addormentano addormentanotardi. tardi. E’E’pericoloso pericolosogirare giraredidimattina mattinapresto presto Ti Tivogliamo vogliamobene beneeeciciprendiamo prendiamocura curadidite te Sono Sonotroppo troppoansiosi ansiosie, e,ininpiù, più, ogni ogniscusa scusaèè buona buonaper perdimostrare dimostrareililloro loropotere potereeetogliermi togliermilala playstation playstation Osservare e valorizzare gli aspetti positivi Solitamente non si evidenziano i comportamenti positivi, ma quelli negativi. Il rinforzo • È un evento che conserva o aumenta la probabilità che il comportamento desiderato si ripresenti. • Il rinforzo positivo consiste nel far seguire una conseguenza positiva a un comportamento emesso spontaneamente. Es.: le lodi, il bel voto. • Il rinforzo negativo • Si dà per eliminare o attenuare un comportamento sgradito. Es. se il bambino non è contento di stare dal dentista possiamo dirgli che se sarà accondiscendente uscirà prima. • Ovviamente bisogna sempre far riferimento a ciò che sia gradevole o sgradevole per i figli e non per i genitori. • Rinforzare i bimbi difficili, iperattivi, Sembra impossibile, in realtà va fatto nei rari momenti di calma. In questi istanti fargli notare in modo positivo che è seduto. Allo stesso modo con un bimbo provocatorio, attendere quando ci parla in modo gentile e sottolineare che quando è così si è contenti di parlare con lui. RAPPORTI SCUOLA –FAMIGLIA TERRITORIO • Importanza di rapporti continui fra la scuola, la famiglia e il territorio. • Sono basilari il confronto e la collaborazione, per creare insieme un percorso comune e coerente che aiuti il ragazzo a sentirsi sicuro, considerato, contenuto (nella sua irruenza e nei momenti di disagio) oltre a fornirgli dei punti di riferimento importanti per la sua crescita fisica, psichica e sociale. Grazie per l’attenzione!