JaimaSahrawi
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Relazione di missione Jaima Sahrawi 2013 1 Lettera del presidente Lettera del presidente Lettera del Presidente “Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza, ma alla sua perseveranza.” Buddha Gautama Affrontare la narrazione di un anno di intensa attività può risultare sempre difficile. L’ incompletezza, così come all’opposto la ridondanza e l’eccessiva autoreferenzialità sono rischi che si presentano inevitabilmente ad ogni piè sospinto. Una sfida ulteriore e del tutto peculiare presenta poi il racconto dell’attività di volontariato: quella di restituire il più possibile il senso e l’impatto che il nostro operato hanno sulla causa che si è scelti di perseguire, nel caso di specie, la “soluzione giusta e nonviolenta del conflitto del Sahara Occidentale.” Chiedersi quale sia il nostro effettivo contributo nel dare risposta a questo dramma, umano prima di tutto, è oltretutto essenziale per dare motivazione al lavoro dei volontari e indirizzare al meglio energie preziosissime, ancor più inestimabili proprio perché spese disinteressatamente. Il documento che avete tra le mani non può che porsi l’obiettivo di dare risposta a queste domande così pressanti. Interrogativi che è necessario porsi periodicamente, e rispetto ai quali l’Assemblea dei soci è chiamata a dare continue risposte che, tuttavia, saranno sempre contingenti e temporanee. Il rischio di non cogliere il senso delle nostre attività potrebbe risultare estremamente concreto, soprattutto se si ponesse lo sguardo allo stallo in cui versano i negoziati politici. Il Referendum di Autodeterminazione previsto dal Piano di Pace firmato dal Marocco e dal Fronte Polisario pare allontanarsi sempre di più, tanto più che la monarchia di Mohamed VI ha ormai espressamente disconosciuto gli impegni presi davanti alla comunità internazionale, dichiarandosi contraria a qualsiasi soluzione che preveda il ricorso alle urne. Chiaro è l’intento dello Stato marocchino di annettere “silenziosamente” il territorio tramite il consolidamento di uno status quo illegittimo che nessuno ha avuto, di volta in volta, il potere, l’interesse, o la volontà di mettere in discussione. Riteniamo quindi di grande valore il lavoro di pressione che viene fatto presso le Istituzioni di ogni livello anche da chi ne fa organicamente parte, e in particolare alle iniziative dell’ Intergruppo Parlamentare di Amicizia col Popolo Sahrawi. La scelta non violenta operata dai Sahrawi nel 1991, quando decisero di affidare alla diplomazia la soluzione del conflitto, sembra però sempre più in discussione. L’ incancrenirsi della situazione di stallo, il calo degli aiuti umanitari, riflesso della crisi economica, i sentimenti di rabbia e di impotenza delle giovani generazioni nate e cresciute nei campi di rifugiati non fanno che accrescere il rischio di un futuro ritorno alle armi, che rappresenterebbe la sconfitta più 2 bruciante per la diplomazia internazionale. E tuttavia lo sconfortante stallo della situazione non scoraggia il nostro lavoro, il cui senso ci appare palese nel complesso delle tante piccole azioni di aiuto e solidarietà che ogni giorno l’ Associazione porta avanti, e che questo documento ha l’obiettivo di raccontare. Azioni che ovviamente non sarebbero state possibili senza il lavoro disinteressato, e certamente impegnativo, dei volontari. Anche a loro si rivolge questo documento, persuasi che il nostro sviluppo futuro non potrà che radicarsi sulla nostra memoria, sulla nostra autocoscienza, in definitiva, su una identità condivisa. Troviamo quindi nelle nostre attività nuova determinazione e consapevolezza, quella di un gruppo unito che cresce assieme, in grado di attrarre nuove energie e valorizzare quelle già proprie attraverso esperienza e formazione. Consapevoli come sempre che gli avvenimenti della storia hanno trovato sostegno sull’anonimo operato di migliaia di persone semplici ma determinate, il cui ripetuto e perseverante lavoro, fatto di tante, piccole azioni, ha plasmato il mondo in cui viviamo. Esattamente come un fiume plasma la roccia. 3 Nota metodologica Nota metodologica 1. Identità La Relazione di Missione 2013 di Jaima Sahrawi - per una soluzione giusta e non violenta nel Sahara Occidentale - è il terzo documento di rendicontazione sociale prodotto dall’associazione a seguito del percorso formativo e di consulenza avviato nel 2011 insieme al Centro di Servizio per il Volontariato di Reggio Emilia – DarVoce, ed il supporto di Giovanni Stiz dello Studio Seneca, tra gli esperti più riconosciuti del settore a livello nazionale. Il documento ha seguito le previsioni relative alla Relazione di Missione dell’Agenzia del Terzo Settore – Linee Guida e schemi per la redazione dei bilanci di esercizio degli enti non profit del 2009. Nello specifico, il documento è strutturato in tre dimensioni: 1) L’identità dell’associazione 2) Le attività realizzate per perseguire la missione 3) La dimensione economica La stesura del documento ha seguito il seguente processo di rendicontazione, svolto tra gennaio e maggio 2014: - Pianificazione delle attività e della tempistica. - Raccolta delle informazioni, con l’ausilio degli strumenti di registrazione delle attività già in uso dall’associazione. - Aggiornamento e revisione dei contenuti. - Progetto grafico, redazione, impaginazione e stampa del documento. -Presentazione e approvazione all’Assemblea dei Soci 2014. 4 5 1. Identità 1. Identità Storia dell’Associazione Il popolo Sahrawi “Jaima Sahrawi per una soluzione giusta e non violenta nel Sahara Occidentale“ è un associazione di volontariato iscritta al Registro provinciale delle Organizzazioni di volontariato della Provincia di Reggio Emilia con sede operativa presso Mag 6 Via Vittorangeli 7/d a Reggio Emilia ed è nata per sostenere il diritto di auto determinazione del Popolo Sahrawi. • Nel 1998 dà vita alle prime esperienze di solidarietà nei confronti delle popolazioni del Sahara Occidentale in Provincia di Reggio Emilia • Aprile 2000 i futuri soci fondatori formulano l’atto costitutivo di Associazione di Volontariato in forma di associazione non riconosciuta ( artt. 36 e seguenti c.c.) • Settembre 2000 : iscrizione al Registro delle Organizzazioni di volontariato della Provincia di Reggio Emilia con atto dirigenziale prot. Nr. 50294/12974 del 29/09/2000 • Luglio 2007 nasce il Coordinamento Regionale Sahrawi che ha come obiettivo prioritario quello di promuovere in tutta la regione l’esperienza di solidarietà nei confronti della popolazione Sahrawi e dal luglio 2002 Cinzia Terzi già Presidente dell’Associazione Jaima Sahrawi ne diventa la coordinatrice. • 2003 Jaima Sahrawi diventa socia del Centro Servizi per il volontariato di Reggio Emilia Dar Voce. • 2006 Jaima Sahrawi contribuisce alla nascita della scuola di Pace di Reggio Emilia con l’intenzione di creare una piattaforma di studi, ricerca, formazione e azione sul tema della pace e della trasformazione nonviolenta dei conflitti • 2006 una delegazione di volontari e ospiti sahrawi incontra a Castelporziano il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano • 2010 Jaima Sahrawi si accredita presso il Comitato per i minori stranieri del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. • 2012 Jaima Sahrawi realizza la prima Relazione di Missione in collaborazione con il centro servizi DarVoce Il popolo Sahrawi nasce dall’incontro tra la popolazione araba e berbera abitante nel Sahara Occidentale. Attualmente è diviso in due : circa 200000 sahrawi vivono nei campi di rifugiati nel sud dell’Algeria e altri 200000 vivono nei territori occupati del Sahara Occidentale. Questo territorio è stato colonizzato dalla Spagna a fine Ottocento ed è stato successivamente ceduto al Marocco e alla Mauritania attraverso un accordo segreto firmato da Spagna, Mauritania e Marocco, a seguito del quale il Sahara Occidentale è stato invaso da forze militari e civili marocchine e mauritane. La guerra di invasione durò dal 1975 al 1991, anno in cui l’ONU decise di intervenire nel conflitto e proclamare, con il consenso delle parti, il cessate il fuoco. Attualmente la MINURSO ( Missione delle Nazioni unite) sorveglia il cessate il fuoco, ma non ha alcun potere in materia di vigilanza dei diritti umani, costantemente violati nel Sahara Occidentale. Il diritto internazionale riconosce alla popolazione Sahrawi, abitante nel territorio alla data dell’inizio del conflitto, il diritto di esprimere, attraverso un Referendum di Autodeterminazione, di chi sia la sovranità sul territorio del Sahara Occidentale. Il Referendum si deve ancora realizzare a causa di forti interessi economici delle potenze mondiali, intanto la popolazione Sahrawi continua a resistere e a portare avanti pacificamente la lotta per vedere applicato il diritto internazionale e finalmente decidere di poter governare il territorio sul quale vive da più di mille anni. 6 7 1. Identità 1. Identità Dichiarazione di missione L’ASSOCIAZIONE JAIMA SAHRAWI PER UNA SOLUZIONE GIUSTA E NON VIOLENTA NEL SAHARA OCCIDENTALE è un’organizzazione di volontariato di Reggio Emilia nata per sostenere il diritto di Autodeterminazione del Popolo Sahrawi. FINALITÀ Le finalità dell’Associazione verso il Popolo Sahrawi sono: • Contribuire politicamente per una soluzione pacifica e giusta del conflitto nel Sahara Occidentale • Accrescerne la conoscenza e la sensibilità della società civile e delle istituzioni rispetto alla realtà culturale, sociale e politica • Migliorare le condizioni di vita materiale e morale della popolazione dei campi profughi in Algeria e dei territori occupati del Sahara Occidentale • Sostenere il dialogo ed il confronto interculturale fra comunità italiana e sahrawi • Promuovere la cultura della cittadinanza attiva, dell’educazione alla pace, del volontariato e dei diritti umani L’ ASSOCIAZIONE PONE ALLA BASE DELLA SUA OPERA E RICONOSCE COME SUOI VALORI E PRINCIPI: • Il rispetto dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali così come trasposti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nella Carta Europea dei Diritti Umani, e nella Costituzione Italiana AREE DI INTERVENTO SOCIO – SANITARIA Attività di informazione, prevenzione e cura, finalizzate al miglioramento delle condizioni socio-sanitarie nei campi profughi SCAMBIO INTERCULTURALE – TUTELA DEI DIRITTI Percorsi di scambio interculturale atti a favorire un’ interazione proficua tra la popolazione sahrawi e quella italiana e finalizzati ad approfondire la conoscenza delle reciproche realtà di appartenenza AIUTI UMANITARI Attività di raccolta e spedizione di aiuti volti a migliorare la condizione della popolazione profuga sotto i profili dell’ alimentazione, dell’ istruzione e della sanità POLITICO-ISTITUZIONALE Sensibilizzazione e lobbying presso istituzioni politico-amministrative a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale per il sostegno politico alla causa Sahrawi CULTURA DELLA SOLIDARIETà Promozione di una cultura della solidarietà, della pace, della nonviolenza , dell’ impegno civile e del volontariato per una migliore convivenza tra gli individui RACCOLTA FONDI Fund raising volto a finanziare le attività dell’ Associazione • I principi fondamentali del diritto internazionale e tra essi, in particolare, il principio di Autodeterminazione dei Popoli, il divieto di aggressione e il rispetto degli accordi internazionali • I valori della partecipazione democratica e della cittadinanza attiva in una prospettiva di cooperazione pacifica tra gli individui in una società pluralista ed egualitaria • I valori della solidarietà, della pace, della nonviolenza e dell’aiuto reciproco L’Associazione è aperta ad ogni individuo senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, orientamento politico e sessuale. La vita associativa si basa sulle regole democratiche e della convivenza civile. 8 9 1. Identità 1. Identità Assetto sociale e organizzativo Organi sociali Soci volontari Assemblea L’assemblea è composta da tutti i soci regolarmente iscritti, si riunisce ogni anno e nel 2013 in data 11 maggio ha coinvolto circa 20 persone ( i volontari attivi in tutto il periodo dell’anno) ed ha rinnovato le cariche del Consiglio direttivo. Nuovo Consiglio Direttivo Il consiglio Direttivo è composta da : Presidente: Federica Cani Vice Presidente: Ceccardi Andrea Consiglieri: Longhi Ughetta, Morlini Eugenio, Hemoudi Abdelkrim, Caterina Lusuardi, Roberta Silocchi Il Consiglio Direttivo si riunisce a discrezione del Presidente ed è investito dei più ampi poteri per l’amministrazione sia ordinaria che straordinaria dell’ente. L’assemblea dei volontari attivi è stata convocata circa 20 volte per discutere collegialmente delle varie attività e iniziative. Presidente PRESIDENTE: Federica Cani, in carica dal 29 maggio 2010; in caso d’assenza ne fa le veci il Vice Presidente in carica Andrea Ceccardi; convoca le riunioni e tiene l’assemblea, a lui spetta la rappresentanza dell’Associazione di fronte ai terzi e in giudizio, coordina le attività ordinarie e straordinarie dell’Associazione e mantiene e promuove i rapporti politico-istituzionali VICE PRESIDENTE: Andrea Ceccardi: promozione delle attività legate ai diritti umani nei territori occupati, informazioni politico economiche con le istituzioni nazionali ed internazionali, segue il progetto Farmacia e si occupa della promozione delle attività dell’associazione sui social network CONSIGLIERI: Ughetta Longhi: attività di segreteria, amministrazione economica, e promozione delle attività alla rete dei soci e sostenitori, coordina il progetto Accoglienza Caterina Lusuardi: promozione delle attività culturali, raccolta delle testimonianze sahrawi e elaborazione di documentazione e spettacoli teatrali Roberta Silocchi: promozione delle attività culturali, raccolta delle testimonianze sahrawi e elaborazione di documentazione e spettacoli teatrali Hemoudi Abdelkrim: rapporto con i sahrawi- aggiornamento costante sui processi storico-politici della causa sahrawi - interprete Eugenio Morlini: consigliere spirituali e guida sugli indirizzi e principi dell’associazione Le tessere socio rilasciate al 31.12.2013 sono 170 compresi i dieci soci fondatori, i soci riconosciuti sono 90. 10 Attualmente 29 soci hanno meno di quarant’anni, 48 soci hanno dai quaranta ai sessant’anni e 13 soci hanno più di sessant’anni. I soci di sesso maschile sono 40 e 50 quelli di sesso femminile. Il consiglio direttivo ammette a qualità di socio qualsiasi persona di età sesso o razza faccia domanda di ammissione. Il socio viene coinvolto il più possibile nella vita dell’Associazione ed è libero di partecipare ogni qualvolta lo creda opportuno. Si chiede al socio ordinario di versare una quota associativa annuale pari a €11,00. 20 sono i soci che attivamente si occupano della vita dell’Associazione, della progettazione e della concretizzazione delle idee in azioni. Attraverso una suddivisione dei compiti, ognuno secondo le proprie peculiarità, i soci “attivi” si confrontano almeno una volta al mese durante le riunioni dell’Associazione per condividere e prendere decisioni in merito alle diverse attività. I soci regolarmente iscritti sono coperti da polizza infortuni e RC stipulata con il Consorzio Assicurativo CAES. 400 sono i sostenitori che hanno espresso negli anni il desiderio di essere informati sulle attività della nostra Associazione. L’informazione avviene solo via e-mail. 11 1. Identità 1. Identità CITTADINANZA IL POPOLO SAHRAWI SOCI VOLONTARI CENTRO SERVIZI DARVOCE ALTRI ENTI SIMPATIZZANTI SCUOLE SCUOLA DI PACE ENTI LOCALI TERZO SETTORE AZIENDE E COOPERATIVE DI PRODUZIONE PORTATORI DI INTERESSE Il Popolo Sahrawi: è la ragione del nostro essere Associazione. Jaima Sahrawi opera a livello locale per diffondere la storia, la cultura e la causa del popolo Sahrawi. Sollecita la risoluzione del conflitto a livello politico, si attiva per dare sostegno materiale alla popolazione presso le tendopoli Sahrawi. Implementa, presso i campi, progettualità di tipo sanitario. Realizza in Italia l’accoglienza estiva dei bambini. L’Associazione promuove viaggi di conoscenza al fine di sostenere un confronto tra la comunità sahrawi e quella italiana. Soci volontari: sono fondamentali per la vita dell’associazione. Sono impegnati tutto l’anno nelle molteplici attività promosse da Jaima Sahrawi (banchetti, partecipazione ad eventi, ricerca famiglie per accoglienza estiva, riunioni periodiche, fund raising eccetera). Ai soci volontari Jaima Sahrawi propone attività di formazione ( corsi organizzati dall’ente per il volontariato, seminari eccetera), occasioni di incontro (cene di solidarietà, sit in, fiaccolate..) e viaggi di conoscenza presso le tendopoli Sahrawi e i territori occupati del Sahara Occidentale. Sostenitori: sono volontari che svolgono un’attività non continuativa, grazie ai quali l’Associazione può realizzare un numero maggiore di progettualità ( accoglienza estiva dei bambini, distribuzione delle uova e raccolta riso). L’Associazione propone ai simpatizzanti attività di formazione, di socializzazione e di conoscenza presso i campi di rifugiati. Enti locali: Jaima Sahrawi intrattiene rapporti costanti con enti locali al fine creare una rete di istituzioni in grado di affrontare a livello politico la questione del Sahara Occidentale. La collaborazione con gli enti locali è strategica per migliorare ed ampliare le progettualità dell’Associazione. Le relazioni si intrattengono sia con gli enti gemellati che con quelli non gemellati anche attraverso un coordinamento provinciale che si incontra circa 2 volte all’anno . Tra gli obiettivi dell’Associazione c’è quello di ampliare il numero di enti locali con cui realizzare rapporti di collaborazione. A tal fine l’Associazione promuove iniziative per poter conoscere e collaborare con nuovi comuni, province e regioni. Alle istituzioni Jaima Sahrawi propone incontri periodici con l’Associazione, con la rappresentanza Sahrawi, l’adesione e la sponsorizzazione rispetto a progetti specifici, patrocini, incontri di approfondimento . Terzo settore: la nostra Associazione collabora attivamente con il Terzo Set12 tore di Reggio Emilia (altre associazioni di volontariato, centro servizi per il volontariato DarVoce) al fine di far conoscere la storia del popolo Sahrawi, promuovere l’Associazione e la cultura del volontariato, il rispetto dei diritti umani, la cittadinanza attiva. Scuole: Jaima Sahrawi propone incontri nelle scuole elementari medie e superiori al fine di far conoscere la causa e la cultura del Popolo Sahrawi, promuovere la cultura del volontariato, del rispetto dei diritti umani e della cittadinanza attiva. Aziende e cooperative di produzione: l’Associazione si avvale della collaborazione di aziende e cooperative di produzione per la realizzazione di l’attività di fund raising, di raccolta alimentare e di promozione dell’Associazione. Ne sono un esempio la raccolta del riso presso i supermercati, la produzione delle uova e colombe pasquali ed i gadget. Altri enti: l’Associazione intrattiene rapporti con sindacati, altre Associazioni locali per la realizzazione di progetti di fund raising, organizzazione di eventi, patrocini. Centro servizi per il volontariato DarVoce: l’Associazione si avvale del centro servizi “DarVoce” per attività di consulenza, di formazione, patrocini, sponsorizzazione di progettualità specifiche, collaborazioni. Cittadinanza: l’Associazione organizza incontri di conoscenza e di approfondimento della causa Sahrawi aperti alla cittadinanza. Collabora inoltre con altre associazioni ed enti per realizzare eventi, aperti al pubblico, rispetto a tematiche più ampie come la primavera araba, la promozione della cultura della non violenza, il ruolo della donna sahrawi, eccetera. Scuola di Pace: l’Associazione Jaima Sahrawi ha contribuito a fondare e fa parte della Scuola di Pace di Reggio Emilia promossa dall’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia e da molte associazioni di volontariato attive nel territorio che hanno aderito al progetto di creare una piattaforma di studi , ricerca, formazione e azione sul tema della pace e della trasformazione nonviolenta dei conflitti. La scuola di Pace di Reggio Emilia individua come proprio fondamento culturale la costituzione di un progetto aperto di educazione alla nonviolenza, che parta dal rifiuto della guerra e del sistema di violenza, sia questa diretta , culturale o strutturale che sostiene e alimenta situazioni conflittuali. 13 2. Attività 2013 Area socio-sanitaria Progetto JAIMA –TENDA Il progetto si propone di offrire agli ospiti minori ed adulti provenienti dai campi profughi Sahrawi uno screening sanitario completo e gratuito in accordo con la Regione Emilia Romagna, di allontanarsi per i mesi estivi dal caldo e dalle difficili condizioni di vita del deserto algerino, di partecipare ad una vacanza all’estero utile alla crescita e alla formazione. L’associazione ha organizzato l’accoglienza di 26 bambini Sahrawi, ospitati in 26 famiglie reggiane nel mese di luglio. In agosto i gruppi ospitati si sono trasferiti in località di mare e montagna gestiti dai volontari dell’Associazione . In quest’ultima fase soprattutto, sono coinvolte associazioni ed enti locali in tutto il territorio nazionale. 2. Attività 2013 Numero volontari: circa 200 Enti locali coinvolti : Comuni di: Reggio Emilia, Scandiano, Albinea, Gualtieri, Fabbrico, Luzzara, Castelnuovo Monti, Novellara, Rolo, Reggiolo, Viano, Castellarano, Casalgrande, Rubiera, Baiso, Lerici, S. Agata Bolognese, Sasso Marconi, Sala Bolognese, Bentivoglio, Ferrara, Badia Polesine, Massa Provincie di Reggio Emilia, Bologna, Lecce, La Spezia, Ferrara, Rovigo Regioni Emilia Romagna, Liguria, Toscana Associazioni/ Organizzazioni coinvolte: Comitato Minori del Ministero del Lavoro, Rappresentanza del Fronte Polisario In Italia, ASL di Reggio Emilia, Associazione El Ouali di Bologna, Associazione Laboratorio di Pace - Lerici, Centro documentazione Polesano, Circolo Arci Bocciofila Fabbrico, Centro Sociale Bosco di Scandiano, Associazione Il Fiore Fabbrico ,Cooperativa Lo Stradello di Scandiano, Croce Rossa di Fabbrico, gruppo Primavera di Fabbrico, Velosport di Fabbrico, U.S. Saturno Pieve di Guastalla, casa Betania di Albinea, Parrocchia di Sesso, Parrocchia di San Bartolomeo , Parrocchia di Luzzara, Parrocchia di Felina, Croce Arancione Massa, , ARCI Ferrara, Az. Agricola Zarantonello di Novellara Eventi realizzati 07/3 cena di presentazione nuovo progetto accoglienza alle famiglie di Albinea con Amm.ne Comunale 12/3 presentazione del progetto Jaima Tenda alla trasmissione televisiva di Buongiorno Reggio 12/3 presentazione progetto accoglienza presso il Comune di Gualtieri 22/3 presentazione progetto accoglienza presso il Comune di Fabbrico Maggio - Giugno incontri di formazione alle famiglie presso i Comuni di Albi- 14 15 2. Attività 2013 nea, Gualtieri e Fabbrico 22/6 presso i Chiostri di San Domenico presentazione della storia e della cultura del Popolo Sahrawi a tutte le famiglie aderenti al progetto accoglienza. Spettacolo di Caterina Lusuardi “ Rose nel deserto”nell’ambito del Festival “DonneUomini & Potere” 30/6 Arrivano le bambine e i bambini sahrawi insieme ai loro accompagnatori 05/7 Al campo giochi di Fabbrico i bimbi sahrawi si presentano – mattina dedicata al Popolo Sahrawi 08/7 L’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna incontra tutti i bambini accolti in Regione 11/7 Al campo giochi di Rolo i bimbi sahrawi si presentano – mattina dedicata al Popolo Sahrawi 11/7 l’Amministrazione Comunale di Reggiolo incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 13/7 l’Amministrazione Comunale di Gualtieri incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 13/7 l’Amministrazione Comunale di Fabbrico incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 14/7 L’Amministrazione Comunale di Luzzara incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi. Partecipazione attiva con distribuzione del te alla fiera del paese 15/7 l’Amministrazione Comunale di Albinea incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 16/7 l’Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 17/7 L’Amministrazione Comunale di Albinea e le famiglie ospitanti sono ospiti a cena del Circolo Bellarosa 18/7 l’Amministrazione Comunale di Viano incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 18/7 La delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi, gli amministratori del distretto delle ceramiche e l’Associazione sono ospiti a cena del Circolo Bosco di Scandiano 20/7 l’Amministrazione Comunale di Gualtieri incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 20/7 l’Amministrazione Comunale di Guastalla incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 27/7 Al parco Cascina di Fabbrico l’associazione Jaima Sahrawi insieme all’associazione Il Fiore- progetto Chernobyl promuove la pizzata di solidarietà 16 30/7 l’Amministrazione Comunale di Luzzara incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 19/8 l’Amministrazione Comunale di Novellara incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 20/8 l’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia incontra l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 21/8 Presso la Parrocchia di San Bartolomeo cena di saluto e solidarietà alla delegazione sahrawi da parte di tutti i volontari, famiglie e amministratori 23/8 La delegazione di bambine e bambini sahrawi insieme agli accompagnatori rientra ai campi profughi in Algeria Settembre/ Ottobre - incontri di restituzione con le famiglie e le amministrazioni locali che hanno ospitato L’associazione dal 2013 ha coinvolto maggiormente il partner sahrawi nel progetto predisponendo prima della partenza dai campi la visita alle famiglie dei bambini coinvolti da parte dell’accompagnatore durante la quale si espone il progetto e si compila una scheda dati del bimbo. Ciò permette all’associazione di rispondere tempestivamente ad esigenze sanitarie particolari e si offrono maggiori informazioni alle famiglie che ci affidano i loro bambini per due mesi. Inoltre dal 2013 si è sperimentato un documento di restituzione: i bambini sono rientrati ai campi con il giornalino di gruppo completo di foto e racconti sulla vacanza fatta in Italia Il progetto JAIMA TENDA è il progetto più coinvolgente e longevo della nostra associazione. Nonostante la crisi economica e i postumi del terremoto che ha coinvolto la nostra Provincia nel 2012, il progetto ha raggiunto tutti gli obbiettivi prefissati , creando una rete di solidarietà ancora più solida e stimolante. 17 2. Attività 2013 Progetto FARMACIA Incremento della disponibilità e dell’uso razionale dei medicinali essenziali prodotti localmente nei campi di rifugiati sahrawi in Algeria Il progetto coordinato da Cinzia Terzi ha come obbiettivo quello di contribuire ad incrementare la disponibilità e l’uso razionale dei medicinali essenziali prodotti localmente nei campi di rifugiati sahrawi vuole rispondere ad una espressa richiesta di aiuto da parte del Ministero della Salute Pubblica della RASD e degli stessi operatori del laboratorio di produzione farmaci “M Embarek Fakal-la”. Inoltre il progetto vuole migliorare l’assistenza sanitaria della popolazione sahrawi profuga in Algeria attraverso il supporto tecnico e formativo dell’attività del laboratorio. In particolare si propone: • di contribuire a soddisfare il fabbisogno farmacologico e di materiale sanitario ai campi di rifugiati sahrawi • di ampliare la produzione a nuovi prodotti farmaceutici • di effettuare uno studio di fattibilità ai fini dello sviluppo socio-economico locale ; in particolare si intende verificare la possibilità di introdurre sul mercato dell’equo e solidale prodotto cosmetici preparati localmente • di incrementare la specializzazione del personale locale già in servizio ed il numero dei collaboratori del laboratorio in vista di un ampliamento della struttura • di valutare l’utilità di un recupero della medicina tradizionale sahrawi , in modo da ridurre la dipendenza da farmaci occidentali 2. Attività 2013 Eventi realizzati: 5/1: rientro dai campi profughi Sahrawi della missione partita a dicembre 2012 per monitoraggio e formazione del personale marzo 2013: carovana di aiuti umanitari per trasporto di materie prime, materiale di consumo, riso e alimenti per celiaci 14-18/5: missione ai campi profughi sahrawi del valutatore di progetto 29/10-2/11: seconda missione per monitoraggio e formazione ai campi profughi sahrawi 8-9/11: interventi alla conferenza “Cooperazione sanitaria e sviluppo umano” presso l’Università di Ferrara da parte del Ministro della Salute della RASD, Mohamed Lamin Daddi e della coordinatrice di progetto Cinzia Terzi 11/11: conferenza stampa e incontro di valutazione di fine progetto presso il Comune di Albinea alla presenza del Ministro della Salute della RASD 17/11: fine attività di progetto (la conclusione del progetto è stata prorogata di 6 mesi, pertanto la durata totale è stata di 18 mesi) Il 27 giugno 2013 è stato presentato un nuovo progetto alla Regione Emilia Romagna dal titolo “Sostegno al laboratorio di produzione di farmaci nei campi di rifugiati sahrawi per incrementare la produzione e l’uso razionale dei medicinali prodotti localmente”, proponente Comune di Albinea, co-proponente Associazione Jaima Sahrawi. Numero volontari: 50 Enti coinvolti e partner: Regione Emilia Romagna (Ente finanziatore),Comune di Albinea (soggetto co-proponente), Ministero della Salute Pubblica della RASD, Ministero della Cooperazione della RASD, Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia, Associazione Farmacisti Volontari di Protezione Civile sezione di Reggio Emilia, Università degli Studi di Ferrara-Centro di Ateneo per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale, Parafarmacia S. Paolo di Parma, Azienda USL di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Comunicare SPA, Altromercato, Informatici senza Frontiere. 18 19 2. Attività 2013 2. Attività 2013 Area scambio interculturale tutela dei diritti DONNE AL DI QUA E AL DI LA’ DEL MURO Progetto JALLA GUMU Lo spettacolo “Rose nel deserto” di Caterina Lusuardi ed il supporto di Roberta Silocchi nasce dall’idea di mettere in scena uno spettacolo di teatro civile che parli delle lotte nonviolente delle donne per la difesa dei diritti fondamentali . Dopo il viaggio ai campi profughi intrapreso nell’ aprile 2011 per approfondire la cultura Sahrawi in particolar modo la condizione della donna Caterina e Roberta hanno viaggiato a cavallo tra il 2012 e il 2013 nel Sahara Occidentale per raccogliere nuove testimonianze ed arricchire lo spettacolo per far conoscere attraverso l’arte del teatro la cultura , la storia e la causa del Popolo Sahrawi. In particolare lo spettacolo vuole concentrarsi sui seguenti filoni: accettazione-negazioni dei diritti, le identità, memoria e storia, doveri, difficoltà, esistenza/resistenza. Jaima Sahrawi ha organizzato un viaggio di animazione e conoscenza ai campi profughi di Tindouf rivolto ai giovani reggiani a favore dei bambini in età scolare nelle tendopoli sahrawi. Il progetto “Jalla Gumu” coordinato dai volontari Marcello Fornasero e Caterina Lusuardi si è svolto tra il 25 dicembre 2013 e il 5 gennaio 2014 e ha coinvolto 10 volontari italiani. I volontari hanno partecipato a un incontro di formazione residenziale di due giorni che aveva ad oggetto I seguenti temi: realtà e storia del Popolo Sahrawi, storia e attività dell’Associazione, finalità e aspetti operativi del progetto. Il lavoro svolto presso la Scuola primaria della Daira (Comune) di Bir Lehlou, nella tendopoli di Smara, si è concentrato su laboratori manuali ed artistici che potessero far esprimere la massima creatività ai bambini, con l’obiettivo di realizzare uno spettacolo finale rivolto alla popolazione del campo profughi su un tema particolarmente sensibile come quello della gestione dei rifiuti. Alla attività nelle scuole è stata affiancata una serie di incontri di conoscenza della realtà sahrawi rivolta ai volontari italiani, per la maggior parte alla prima esperienza nei campi della RASD. Il bagaglio imbarcato dai volontari è stato prevalentemente utilizzato per trasportare materiali didattici utili alle attività e che alla fine del viaggio sono stati donati alla scuola. Durante la permanenza I volontari sono stati ospitati presso le abitazioni di due famiglie sahrawi, al fine di immergersi il più possibile nella realtà e nella vita quotidiana dei campi di Tindouf. Persone coinvolte: 10 volontari italiani, circa 50 tra bambini sahrawi e personale scolastico Enti coinvolti: Ministero della Cultura Sahrawi (RASD), Rappresentanza Fronte Polisario in Italia, Comune di Albinea Eventi realizzati: 23-24/11: Due giorni di formazione per I volontari italiani in partenza. 3/1/2014: Spettacolo finale realizzato dagli alunni e rivolto alla popolazione residente nel campo profughi di Smara. Persone coinvolte: circa 20 per l’organizzazione degli eventi e circa 150 spettatori Enti coinvolti: Ministero della Cultura Sahrawi (RASD) - Comune di Reggio Emilia Parrocchia di San Bartolomeo Reggio Emilia Eventi realizzati: 22/6: Spettacolo realizzato all’ interno del Festival “Uomini, Donne e Potere” promosso dal Comune di Reggio Emilia 23/11: Spettacolo realizzato presso la Parrocchia di S. Bartolomeo (RE) in occasione della festa annuale dell’Associazione 20 EVENTI CULTURALI 20/4: I volontari Ehmoudi Abdelkrim e Ughetta Longhi partecipano a una serata in preparazione dei festeggiamenti del 25 Aprile a S. Vittoria di Gualtieri. Ehmoudi espone storia e condizione del popolo Sahrawi. 21 2. Attività 2013 2. Attività 2013 25/4: Durante i festeggiamenti per il 25 Aprile presso Casa Cervi a Gattatico, il rappresentante del Fronte Polisario Omar Mih è invitato a fare un intervento dal palco in merito alla questione Sahrawi. L’Associazione è anche presente all’iniziativa con un banchetto di artigianato. 11/7: Serata di presentazione della cultura e della storia del popolo Sahrawi presso il Comune di Reggiolo. Bourimi è stata ricevuta presso il Comune di Reggio Emilia da alcuni rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale e dal Coordinamento degli Enti Locali gemellati. E’ stata inoltre organizzata una iniziativa pubblica presso L’Osteria della Gabella in cui l’attivista ha potuto riportare la sua testimonianza INCONTRO CON ATTIVISTI PER I DIRITTI UMANI IN SAHARA OCCIDENTALE Nel mese di gennaio le volontarie dell’Associazione Roberta e Caterina fanno ritorno dal viaggio iniziato a dicembre in Sahara Occidentale, con lo scopo di raccogliere testimonianze delle donne sahrawi e arricchire lo spettacolo “Le rose nel deserto” di storie di lotta e resistenza. Le donne hanno un ruolo di primissimo piano nella lotta per la difesa dei diritti umani e per l’autodeterminazione del Popolo Sahrawi. L’Associazione crede molto nel valore della testimonianza diretta, al fine di raccontare la situazione di oppressione e di sistematica violazione dei Diritti Umani presente nei Territori Occupati del Sahara Occidentale. Per questo motivo nell’ anno 2013 sono stati invitati in due occasioni differenti due attivisti per i Diritti Umani residenti in Sahara Occidentale. Durante queste visite si è cercato di dare agli attivisti più occasioni di dialogo possibili con le istituzioni del territorio, con i volontari dell’associazione e con la cittadinanza. 5-8/8: Visita dell’attivista Brahim Dahane, presidente di ASVDH e già vittima di sparizione forzata e detenzioni arbitrarie. Durante la visita l’ attivista ha potuto incontrare i rappresentanti del Consiglio Comunale e della Giunta del Comune di Reggio Emilia. Brahim Dahane è stato poi ospite della Festa Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà e di FestaReggio, dove l’ 8/8 si è tenuta una iniziativa pubblica con la presenza di Nicola Quatrano, presidente di OSSIN (Osservatorio Internazionale per i Diritti), Omar Mih, Rappresentante della RASD per l’Italia, e Antonella Incerti, Deputata PD. 22-23/11: Visita dell’ attivista Mariem El Bourimi, membro di Equipo Mediatico, team di attivisti che compie attività di informazione (prevalentemente online) rispetto alla difficile realtà dei Territori Occupati. Durante la visita la signora El 22 VISITA AI TERRITORI OCCUPATI DEL SAHARA OCCIDENTALE VIAGGIO DI OSSERVAZIONE PER IL PROCESSO DI GDEIM IZIK Nei primi giorni di febbraio il volontario Andrea Ceccardi partecipa alla missione di osservazione dei diritti umani organizzata da OSSIN (Osservatorio Internazionale per i Diritti, con sede a Napoli) in occasione della prima udienza del processo agli organizzatori della protesta di Gdeim Izik presso la Corte Penale Militare di Rabat. Dal viaggio e dall’attività portata avanti dai tanti osservatori nascerà un rapporto sul processo, disponibile in free download all’ indirizzo www.ossin.org, nonché un comunicato stampa congiunto assieme alle associazioni Kabara Laghdaf e El Ouali e un incontro aperto alla cittadinanza presso FestaReggio 2013. PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO DELLA R.F.K. FOUNDATION ALLA CAMERA Il 4 febbraio i volontari dell’Associazione Caterina Lusuardi e Andrea Ceccardi partecipano alla presentazione del rapporto sullo stato dei Diritti Umani in Sahara Occidentale della RFK Foundation. L’ incontro, alla presenza di numerosi appartenenti al movimento di solidarietà e a rappresentanti Sahrawi, si tiene alla Sala del Mappamondo presso la Camera dei Deputati. I nostri volontari hanno richiamato in un intervento la situazione dei detenuti sahrawi e in particolare degli imputati al processo di Gdeim Izik. Il rapporto sarà poi utilizzato in una campagna di pressione internazionale rivolta principalmente agli USA e al Consiglio di Sicurezza ONU. 23 2. Attività 2013 2. Attività 2013 Area aiuti umanitari 1 KG DI RISO: Dopo gli allarmanti dati forniti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) sulla drastica riduzione di aiuti umanitari che arrivano dalla comunità internazionale ai campi di rifugiati Sahrawi l’Associazione si impegna nel mese di ottobre a raccogliere nei supermercati della Provincia di Reggio Emilia confezioni da 1 kg di riso e cibo per celiaci da inviare ai campi profughi attraverso la carovana di aiuti umanitari. La raccolta del riso per l’anno 2013 è stata posticipata all’autunno 2014 Volontari coinvolti : circa 100 Kg raccolti: 8578 Enti coinvolti: Organizzazioni sindacali CGIL – SPI – CISL- UIL , supermercati COOP – CONAD – SIGMA , Centro Servizi DarVoce, AUSER Scandiano Eventi realizzati: 27 ottobre 2012 - Raccolta in vari supermercati della Provincia di riso e cibo per celiaci 10 novembre 2012 - Raccolta in varie farmacie della Provincia di cibo per celiaci 29 maggio 2013 – spedizione del container ai campi profughi sahrawi Area politico-istituzionale L’Associazione ha promosso nel corso di tutto l’anno attività di sensibilizzazione e sollecitazione presso le istituzioni politico - amministrative degli enti locali gemellati e non, di sostegno alla lotta pacifica del Popolo Sahrawi. Il lavoro svolto ha compreso la visita dei “ Piccoli ambasciatori di Pace” durante il progetto accoglienza, di politici e rappresentanti del Popolo Sahrawi e la sollecitazione a sottoscrivere ordini del giorno e mozioni a sostegno della causa del Popolo Sahrawi. Il Coordinamento Provinciale degli Enti gemellati e vicini alla causa si è riunito due volte per ascoltare testimonianze e ricevere aggiornamenti sulla situazione politica e sui progetti in corso L’associazione partecipa da sempre al Tavolo Paese Sahrawi della Regione Emilia Romagna per favorire il coordinamento di tutti i soggetti protagonisti della cooperazione decentrata emiliano-romagnoli, enti locali, associazioni di volontariato e organizzazioni non governative presenti sul territorio regionale, finalizzate allo scambio di informazioni sulle attività in corso ed in progetto, 24 al confronto tra esperienze ed alla messa a punto di programmi di intervento organici per area-Paese. Oltre a promuovere riunioni periodiche dei soggetti che compongono i tavoli paese, la Regione Emilia-Romagna organizza annualmente una Conferenza Regionale sulla Cooperazione Decentrata per favorire la partecipazione ai processi di programmazione regionali. Il 3 luglio scorso si è costituito a Roma il nuovo intergruppo parlamentare di solidarietà con il Popolo sahrawi, che riunisce fino a questo momento 88 Parlamentari appartenenti a tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato, allo scopo di sviluppare iniziative, studi, attività a sostegno del diritto all’autodeterminazione del popolo sahrawi. Enti coinvolti: Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Comuni di Reggio Emilia, Albinea , Scandiano, Castellarano, Reggiolo, Rolo, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Viano, Novellara, Eventi realizzati: 18/2: l’associazione Jaima Sahrawi insieme alle associazioni El Ouali di Bologna e Kabara Lagdaf di Modena ha presentato alla stampa e agli enti locali un comunicato stampa di condanna per le sentenze al processo di Gdeim Izik 4/3 : l’associazione partecipa al Tavolo Paese Sahrawi a Bologna 15/3: l’associazione incontra l’assessore Corradini del Comune di Reggio Emilia in merito al Forum degli ambasciatori della speranza in programma a Reggio Emilia nel mese di maggio 19/4: l’associazione partecipa al Tavolo Paese Sahrawi a Bologna 24/4: l’associazione in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia convoca il coordinamento provinciale degli EELL alla presenza di Omar Mih 24-25/5: l’associazione organizza in piazza Prampolini contro manifestazione al Forum degli ambasciatori della speranza Luglio e agosto: l’Assemblea legislativa dell’ Emilia Romagna , l’amm.ne Provinciale di Reggio Emilia, le amm.ni comunicali di Reggiolo, Gualtieri, Guastalla, Fabbrico, Rolo, Luzzara, Albinea, Viano, Scandiano, Novellara e Reggio Emilia incontrano l’associazione e la delegazione di bambini e accompagnatori sahrawi 21/09 La Presidente incontra l’Assessore Parmiggiani Franco del Comune di Reggiolo 12/10 La Presidente incontra l’Assessore Gelosini del Comune di Novellara 15-16/11 L’associazione partecipa all’EUCOCO a Roma, la conferenza Europea di Coordinamento dei Comitati di solidarietà con il popolo Sahrawi 22/11 L’associazione in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia convoca il coordinamento provinciale degli EELL alla presenza dell’attivista Mariem Elbohuri, attivista per i diritti umani. 25 2. Attività 2013 Area cultura della solidarietà Area raccolta fondi ATTIVITA’ NELLE SCUOLE L’UOVO E LA COLOMBA DELLA SOLIDARIETà L’Associazione da anni svolge attività d’informazione negli istituti scolastici della Provincia , con l’obiettivo di far conoscere la storia, la cultura e la causa del popolo Sahrawi e di promuovere la cultura della solidarietà e del volontariato. Le attività si sono rivolte a scuole di ogni ordine e grado, comprendendo spettacoli teatrali, allestimento di mostre temporanee presso gli istituti, laboratori manuali, lezioni frontali sulla storia del Popolo Sahrawi e sulla geografia del territorio, testimonianze dei volontari, letture di favole e racconti per i più piccoli. A quaranta giorni dalle festività pasquali l’Associazione organizza una distribuzione capillare in tutta la Provincia di uova al cioccolato e colombe pasquali provenienti dal commercio equo e solidale. Scopo della raccolta è coprire il costo dei biglietti aerei per far arrivare dai campi profughi sahrawi alcuni bambini e i loro accompagnatori nell’ambito del Progetto Accoglienza. Persone coinvolte : circa 100 Enti coinvolti: supermercato Conad, CISL, Parrocchia di Pieve, Parrocchia di San Bartolomeo, Parrocchia S. Luigi, Parrocchia di Sesso, Massenzatico, Casalgrande, Parrocchia Regina Pacis, Masone, Comune di Albinea, Scandiano, Rubiera, Circolo l’Aquilone di Scandiano, Istituto scolastico Rolo- Fabbrico, Scuole di Albinea, Scuola elementare di Cade, Ospedale Magati di Scandiano, Ospedale Santa Maria di Reggio Emilia, Scuole elementari di Scandiano, Arceto, Pratissolo e Ventoso, Auser di Scandiano, Velosport di Fabbrico, Oratorio Don Bosco Castellarano, G.A.S. Gastellarano 238, Circolo ARCI Castellarano, Palestra Dinamica Scandiano. Enti fornitori: Pasticceria Antico Castello , Consorzio CTM Altromercato, tipografia La Nuova Tipolito, tipografia Centroffset Uova pasquali distribuite n°10.000 da 350 gr e colombe pasquali distribuite n°: 800 da 750 gr. Persone coinvolte: 8 volontari, circa 570 alunni. Eventi realizzati: Febbraio/Marzo: Allestimento di mostre temporanee presso le scuole primarie e secondarie del Comune di Albinea 25/2: Lezioni presso le Scuole secondarie inferiori del Comune di Vezzano sul Crostolo 28/2: Incontro presso la Scuola Materna Parrocchiale di Borzano (Albinea) 12/4: Spettacolo-lezione di Caterina Lusuardi presso la Scuola primaria “Italo Calvino” di Reggio Emilia 3-4/5: Attività presso le Scuole primarie del Comune di Scandiano 28/9: Attività presso le Scuole primarie e secondarie del Comune di Casalgrande in occasione della Giornata del Volontariato. CALENDARIO DA TAVOLO 2013 L’Associazione produce ogni anno i calendari da tavolo da inviare per gli auguri ed i ringraziamenti di fine anno, ma anche per raccogliere fondi da destinare ai progetti di solidarietà dell’Associazione. Attraverso la pubblicazione si vuole mostrare con immagini e testi l’accoglienza dei bambini Sahrawi nella nostra Provincia. N° di calendari prodotti: 525 ARTIGIANATO SAHRAWI Sin dalla sua fondazione l’Associazione propone ad ogni iniziativa - evento ai quali partecipa l’allestimento di un banchetto attraverso il quale è possibile acquistare artigianato Sahrawi , libri, cd, riviste , magliette ed informarsi sulle attività dell’Associazione. 26 27 3. Bilancio 2013 83.822,82 Acquisti81.099,98 82.935,32 Volontari 465,00 887,50 2. oneri promozionali e da raccolta fondi 1.686,33 484,00 34.496,54 63.725,36 Acquisti30.321,66 61.132,86 Volontari 3.358,88 544,00 3. oneri da attività accessorie 816,00 2.048,50 4. oneri finanziari e patrimoniali 5.128,44 Da rapporti bancari 128,44 1.613,91 Da investimenti5.000,00 1.520,00 5. oneri straordinari2.500,25 4.370,00 6. oneri di supporto generale 3.605,68 3.403,44 Acquisti 1.766,00 553,79 Servizi 496,00 267,05 Volontari 930,80 2.556,60 Oneri diversi da gestione 3. Bilancio 2013 93,91 412,88 26,00 TOTALE uscite 129.982,22 157.419,53 Utile Perdita di esercizio 23.094,02 12.772,54 Totale a pareggio 105.888,20 144.646,99 Oneri diversi da gestione 28 2012 USCITE 2013 1. ONERI DA ATTIVITà Tipiche81.564,98 29 3. Bilancio 2013 ENTRATE 2013 1. PROVENTI DA ATTIVITà Tipiche 29.930,44 Contributi su progetti20.671,94 Contributi da Enti Pubblici 5.582,50 Quote associative 284,00 2012 46.737,11 7.075,76 33.280,05 554,80 Donazioni e offerte 3.392,00 5.826,50 2. proventi da raccolta fondi 4.624,00 3.827,85 3. proventi da attività accessorie 70.499,91 86.447,64 da gestioni commerciali accessorie 65.348,50 78.060,00 0,00 974,36 Da associazioni 2.555,84 4.152,23 Altri proventi e ricavi 2.595,57 3.261,05 5,35 164,15 828,50 7.470,24 105.888,20 144.646,99 totale a pareggio 105.888,20 144.646,99 Da contratti con Enti pubblici 4. proventi finanziari e patrimoniali 5. proventi straordinari totale entrate 30 Associazione Jaima Sahrawi per una soluzione giusta e non violenta nel Sahara Occidentale Sede legale Via fam. Rossi 43 Santa Vittoria 42040 Gualtieri Sede operativa Via Vittorangeli, 7/ c-d 42122 Reggio Emilia Tel: 0522 454832 Fax: 0522 1840467 E mail: [email protected] Pagina FB: Jaima Sahrawi Codice fiscale: 91092540359 Codice IBAN: IT76A0538712804000000991915 Banca Popolare dell’Emilia Romagna Agenzia 5 Città Iscrizione al Registro Provinciale delle Organizzazioni di volontariato della Provincia di Reggio Emilia Atto dirigenziale prot. nr. 50294/12974 del 29/09/2000. 31 A cura di: Federica Cani Andrea Ceccardi Ughetta Longhi Con la consulenza di Andrea Bellani – CSV DarVoce Realizzazione grafica: Antonietta Casini http://antoniettacasini.wordpress.com 32 Maggio 2014