quando questo stesso segno si riferisce a una
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quando questo stesso segno si riferisce a una
44 quando questo stesso segno si riferisce a una occasionale reazione dell’organismo, normale e fisiologica. Il freddo è forse l’agente che più spesso induce brividi e tremori. In termini evolutivi, i brividi da freddo sono un sistema come un altro per produrre e trattenere all’interno del corpo un po’ di calore. In questo caso, infatti, il raffreddamento diretto delle strutture cerebrali deputate alla termoregolazione porta a una stimolazione dei termocettori che a loro volta agiscono inducendo un aumento del tono muscolare prima e una contrazione ritmica di alcuni fasci muscolari poi, i brividi appunto. Più rari nel cane che nell’uomo, sono infine i brividi di natura psichica come quelli da paura: si possono manifestare nei cuccioli in presenza di forti stress emotivi di valenza negativa. Una curiosità: il battere i denti, per il freddo o la paura, non è altro che il risultato di un brivido localizzato ai muscoli GENERALIZED TREMOR SYNDROME (GTS). Viene detta dagli autori anglosassoni anche “sindrome masticatori. dei tremori steroide-responsiva” o più suggestivamente “sindrome del cane bianco che trema”, essendo stata segnalata la prima volta in cani di piccola taglia e dal mantello bianco come il maltese e il west highland white terrier. Colpisce cani di qualsiasi taglia e razza ed esordisce tra i 9 mesi e i 2 anni di età. La terapia, solitamente efficace, consiste nella somministrazione di farmaci cortisonici. QUANDO SIGNIFICANO PATOLOGIA. Torniamo ora ai tremori propriamente detti e al loro significato patologico. Premesso che negli animali le malattie caratterizzate da tremori non sono ancora ben classificate come quelle dell’uomo, iniziamo ad accennare ad alcune di esse, iniziando con il cimurro, patologia di natura infettiva che colpisce il cucciolo. Fortunatamente, grazie alla diffusione della pratica vaccinale, da noi questa malattia è oggi quasi scomparsa. Il virus del cimurro è in grado di danneggiare le strutture nervose sia a livello centrale, sia periferico, dando luogo ad alterazioni di vario tipo della trasmissione dell’impulso nervoso. Il risultato è rappresentato da rapide contrazioni involontarie dei fasci muscolari degli arti e da tremori più o meno diffusi. Sfortunatamente si tratta di sintomi irreversibili. Sempre restando in tema di animali giovani, occorre considerare l’eventualità che questa particolare sintomatologia sia di natura ereditaria. Già, perché esistono razze canine in cui la probabilità di mostrare tremori è più alta che in altre. In realtà questo fatto è secondario alla constatazione che i difetti della mielinizzazione della guaina nervosa sono un’evenienza più frequente tra i cani che appartengono a certe razze, come lo springer spaniel, il dalmata, il weimaraner e il bovaro del bernese. In questi soggetti, durante lo sviluppo, si verifica un’alterazione della guaina, la guaina mielinica appunto, che avvolge i nervi e che svolge una funzione attiva nel processo di trasmissione dell’impulso nervoso. I tremori che manifestano gli animali colpiti hanno la caratteristica di peggiorare con il movimento e l’eccitazione e migliorare con il riposo e la quiete. Data la particolare natura genetica di questo difetto, si tratta di un carattere recessivo legato ai cromosomi sessuali: si manifesta con gravità diversa nel maschio, dove affligge significativamente le possibilità di vita del soggetto, e nella femmina, che presenta invece una forma molto più benigna in grado di guarire in qualche settimana. ALTRE POSSIBILI CAUSE. Un’altra comune causa di tremori sono le malattie metaboliche. Pur con modalità e meccanismi diversi possono innescare tremori disturbi elettrolitici come l’ipocalcemia e ipopotassemia, squilibri endocrini quali l’ipoglicemia, l’ipertiroidismo e l’ipocorticosurrenalismo. Discorso sostanzialmente uguale anche per l’encefalite epatica e per quella uremica. Tremori più o meno generalizzati possono poi manifestarsi in seguito all’ingestione di sostanze tossiche di varia natura. Oltre ad alcune micotossine presenti per esempio nei formaggi ammuffiti o nella frutta secca, generano tremori alcuni fenoli presenti nei saponi (esaclorofene). Brividi e tremori quasi sempre presenti anche nella sintomatologia che accompagna gli avvelenamenti da metalli pesanti (piombo), organofosfati (insetticidi), metaldeide (limacida) e brometalina (rodenticida). Anche dopo la somministrazione di alcuni farmaci che interagiscono con i neurotrasmettitori si possono occasionalmente manifestare dei tremori, di solito localizzati alla testa. Episodi del genere sono stati registrati nell’impiego di fentanyl/droperidolo (analgesico/neurolettico), metoclopramide (antiemetico) e difenidramina (antistaminico). Non possiamo infine non ricordare i tremori che si possono osservare nei soggetti anziani: solitamente localizzati agli arti posteriori, interessano talvolta tutti e quattro gli arti e la loro intensità si accentua con il movimento, mentre a riposo tendono a scomparire. Questo tipo di tremori non riconosce alcuna causa diretta manifestandosi anche in animali per tutti gli altri aspetti perfettamente sani, e non provocano in genere alcun tipo di disturbo obbiettivo.