Case vacanza(inesistenti) in affitto, ecco come ci hanno

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Case vacanza(inesistenti) in affitto, ecco come ci hanno
Case vacanza(inesistenti) in affitto, ecco come ci hanno truffati”
di ONOFRIO BELLIFEMINE
Anche quest'anno in Puglia, boom di raggiri online: offerte abitazioni già occupate,
centinaia di turisti truffati. Noi ne abbiamo incontrati alcuni...
Una casa in via Francesco Petrarca, sul lungomare di Gallipoli a un passo da spiagge, locali e
centro storico. 800 euro per una settimana, quella di ferragosto, la più affollata che ci sia. Un
affare. “Quando abbiamo trovato l'offerta sul sito di annunci online, Subito.it, non ci abbiamo
pensato due volte: una casa bella e spaziosa, a quel prezzo, la settimana di ferragosto.
Abbiamo subito pagato 400 euro di acconto versandole sull'Iban segnalato. Ma il giorno del
nostro arrivo, la sorpresa: la casa c'è ma è una normale abitazione occupata da ignari
proprietari”.
Sergio e amici sono stati truffati come altre centinaia di turisti, vittime sulla
rete, di annunci truffaldini che offrono soluzioni super economiche nelle località più in voga della
stagione. Gallipoli, Otranto, Nardò, Porto Cesareo e chi più ne ha più ne metta. Il trucco è
sempre lo stesso: grandi siti internet di annunci(ovviamente estranei alle manovre illecite), sui
quali tutti possono postare tutto senza nessun controllo. Sul già citato Subito.it per esempio, ci
sono qualcosa come 21.000 annunci di case vacanza disponibili tra Lecce e provincia. Quindi:
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Case vacanza(inesistenti) in affitto, ecco come ci hanno truffati”
perché no, una settimana in riva al mare a prezzi stracciati? Basta un piccolo annuncio: tre
righe e un paio di foto. Abboccano a migliaia, anche perché i controlli sono difficilissimi: “
il tizio che ci ha imbrogliato ci è sembrato subito uno del settore, di quei proprietari ricchi che
hanno case in giro per l'Italia e le affittano ai turisti nei periodi di vacanza
.
Ci è sembrato professionale e affaccendato e poi ci ha fornito un codice Iban. Come potevamo
immaginare?”.
Molti infatti, ritengono erroneamente l'iban come una garanzia anti-beffa, ma non è così.
Spesso sono codici collegati a carte di credito o carte prepagate intestate a prestanome e poi
subito svuotate per conti più sicuri verso Svizzera o isolotti caraibici. Anche mail e telefonate
partono dall'estero e rendono irreperibili i truffatori. Le forze dell'ordine fanno quello che
possono, che nell'immediato è oggettivamente, molto poco: servono infatti mesi per impostare
un'indagine di questo tipo. “
I carabinieri ci hanno risposto rassegnati: denunce così, ne ricevono ogni giorno”
racconta ancora Sergio.
Intanto i truffati non hanno nemmeno il tempo di sbollire la rabbia per la beffa subita che si
ritrovano un'altra grana da affrontare: trovare a tempi record un'altra sistemazione, mentre tutte
le strutture alberghiere sono già esaurite e un posto non lo trovi nemmeno a pagarlo oro. Alla
comitiva che ci ha raccontato la sua storia è andata bene: hanno trovato una sistemazione a
qualche km da Gallipoli, pagando 1.200 euro per una settimana(più degli 800 euro pattuiti coi
truffatori ma comunque meglio della media stagionale). Ma se ci si fa un giro sul web, ci si
accorge che alcuni queste vacanze pugliesi non le dimenticheranno mai. E non certo per il
mare: “
siamo stati costretti a rientrare a Torino
” raccontano alcuni ragazzi piemontesi sul forum di yahoo answers. “
Una volta scoperta la truffa abbiamo cercato un'altra soluzione ma in venti è stato difficile.
Vacanze rovinate e tutti a casa. Persi 2.000 euro.”.
La scorsa estate sono finiti in manette una coppia di tarantini, entrambi con precedenti penali,
che con l'aiuto di un complice avevano disseminato la rete di annunci trappola e messo in
saccoccia quasi 30.000 euro, estorti a turisti inconsapevoli. I due inviavano mail con foto,
indirizzi e descrizioni, poi chiedevano una acconto del 50% a titolo di caparra. Anche loro
colpivano a Gallipoli(che anche quest'anno è stata al centro di queste truffe) e quando i
malcapitati raggiungevano la meta delle loro vacanze, diventavano irreperibili. Sono stai beccati
grazie a un'indagine della guardia di finanza che ha scoperto movimenti sospetti sui loro conti
correnti. Mentre si attendono nuove indagini, come fare per non finire nella rete dei truffatori?
Evitare gli affittacamere abusivi che concludono i propri affari in nero, diffidare dei super sconti
e trattare solo strutture autorizzate, magari con un proprio sito internet, già conosciute e con
molti commenti positivi sul web.
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