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WEBZINE FREE DOWNLOAD by A.C. JAPANIMATION - Anno VI - n. 60 NEWS COSP LAY CULTURA MUSIC A BARBARA SOLIMAN - Foto di Nikon Shooter EVENTI 3 2 EDITORIALE C iao a tutti, carissimi amici di JAPANIMANDO! Eccoci nuovamente a voi con questo nuovo numero di inizio estate da leggere in santa pace ovunque vi troviate! In questo periodo la nostra associazione si sta occupando di organizzare mensilmente il nostro appuntamento per fotografi e cosplayers “Fotocosplay” in giro per i parchi e le ville di Roma e dintorni: avevamo già realizzato questo incontro nel 2012 e ci è sembrato il caso di riproporlo, anche perché se ne sentiva la mancanza e... diciamocelo... è troppo bello divulgare il mondo del cosplay “a sorpresa” tra la gente e soprattutto tra i turisti stranieri! :) Ovviamente il nostro non si propone come un grande evento ma solo come un appuntamento gratuito per coloro a cui piace fare delle piccole gite o scampagnate tra amici scattando (o facendosi scattare) tante belle foto tra cosplay, arte e natura. Per quanto concerne l’ultimo numero della webzine, potete notare che il numero delle pagine è leggermente aumentato rispetto agli ultimi numeri e speriamo di raggiungere nuovamente il numero a cui eravati abituati fino a pochi numeri fa: ovviamente non dipende da noi ma... siamo ottimisti, visto anche l’ormai grande seguito di lettori che abbiamo raggiunto. A presto! SOMMARIO Un artista dalla vista d’aquila .......................... pag. 4 Lucio Leoni: dal fumetto al romanzo ............ “ 8 La duttilità creativa di Lelly Cosplay ............. “ 10 “Inuyashiki - L’ultimo eroe”............................ “ 14 I sentieri fantasy di Isabella Colic .................. “ 16 12° Concorso “HorrorShirt”......................... “ 18 Il gioco è una cosa seria! ................................. “ 20 I mondi immaginari di Heohl .......................... “ 24 Davide Barbi e il destino della Terra ............. “ 26 L’arte fotografica di Lorenzo Bianchi ........... “ 28 “Il lupo solitario - 1a parte” ............................ “ 32 “Viaggio fantastico”........................................... “ 34 Le passioni artistiche di Lisa ........................... “ 36 La nuova saga fantasy di Kingsley .................. “ 40 Immergiamoci per tre giorni nei comics! .... “ 42 Ultime news dal mondo S.H.I.E.L.D.............. “ 44 “Gianni e Pinotto” ............................................ “ 46 I sogni infiniti di Elena Cabiati ........................ “ 48 Il 1° “GULP! - Comics & Games Festival” .. “ 50 Le passioni nipponiche di Yusura Chan ........ “ 52 “Leslie Nielsen” ................................................. “ 54 Tutti gli incubi di Gaetano Russo................... “ 56 Un nuovo evento tutto pugliese!................... “ 60 Ecco il n. 27 di “Sbam! Comics” .................... “ 62 V. D’Amico A.C. JAPANIMATION sul WEB: www.japanimation.it - www.wondergate.it GRUPPO su FACEBOOK: A.C. JAPANIMATION Tutta la grafica e i testi contenuti all’interno della webzine sono di proprietà di Japanimation; tutto il resto del materiale è Copyright © dei legittimi proprietari. In base al rispetto di tale principio la parziale o totale pubblicazione del materiale non vuole violare nessun Copyright, poiché è esclusivamente a titolo informativo e ludico. 4 5 UN ARTISTA DALLA VISTA D’AQUILA! Su Facebook: Alex Galbero / Alexgle / L’incazzatoman A loha a tutti! Con grande piacere mi descrivo a voi: il mio nome è Alexgle, e sono un graphic/product design e... un aspirante fumettista. Il nome è un po’ criptico, ma ora vi svelo l’arcano: Alex è semplicemente il mio nome (che adoro parecchio!) e quel “gle” sta per il suffisso finale di “eagle”, ossia aquila in inglese, perché ho una proverbiale “vista d’aquila” e lo trovo un gran punto di forza, soprattutto a chi aspira al mondo del disegno. Adesso che abbiamo rotto il ghiaccio, posso parlavi dell’origine della mia passione: disegnatore incallito fin da piccolissimo, dove i miei primi soggetti erano quei dinosauri di “Jurassic park” che tanti piccoli aveva incantato, continuai ad impugnare la matita guardando cartoni e leggendo Topolino alle elementari per poi passare ai manga alle medie. Dal mio primo manga, Yu Yu Hakusho, continuai a leg- gerne sempre di più, da quelli più mainstream come One piece, Naturo, Full Metal Alchemist, a quelli più caratteristici e sconosciuti, come Angel Sanctuary, Steel Ball Run, Letter Bee e molti altri. Ovviamente a questa lista bisogna allegare tutta la lista di anime visti in tv: il bellissimo Trigun ed Escaflowne, che adoro moltissimo, Neon Genesis Evangelion, Master Mosquiton, Dragon Ball, Lupin III, Reyearth, Hunter x Hunter e tantissimi altri! Un bellissimo periodo della mia infanzia, che ha offerto moltissimi motivi per aspirare al mondo della nona arte, ma il motivo scatenante è stato il primo anno delle superiori. All’epoca viaggiavo in macchina, con mio fratello maggiore e un suo compagno di classe, e ogni mattina ascoltavamo canzoni di Lupin III. Un giorno i due parlarono di come fosse bello vivere in libertà e spensieratezza come nei cartoni animati, nel caso specifico, come in Lupin III. Da quel giorno capì l’importanza sociale del medium e la capacità di far sognare le persone, e decisi di diventare un autore completo. Dopo questa decisione cominciai a interessarmi di fumetti di tutti i generi, a comprarmi il corso dell’Accademia Disney e a studiare i fascicoli ogni mattina, interessarmi di corsi e manuali di disegno e leggere biografie e saggi di grandi autori del passato, italiani e stranieri. Dopo questa introduzione al cardiopalma, per non dire poco interessanti e da letargia, arriviamo a storia relativamente recente, con gli ultimi progetti che sto affrontando e idee future. Attualmente sono l’autore de “L’incazzatoman”, un web strip comics basato sui piccoli fastidi quotidiani che fanno saltare la testa e che esigono vendetta da parte nostra, e la risposta non può essere che in- cazzarsi! È un progetto relativamente giovane e che sta crescendo bene, grazie alle richieste del pubblico e ai tanti spunti che mi suggeriscono le persone che conosco. Attualmente è disponibile un volume con la prima serie di “incazzature” e sto lavorando alla seconda serie, e ci sono molto progetti in cantiere, come la traduzione in giapponese per proporlo nel web e nei magazine del panorama nipponico. Dopo questo progetto in singolo, ho il piacere di partecipare a due progetti collettivi, nati dall’associazione Cyrano Comics, di cui sono associato da più di un anno. I due futuri fumetti appartengono a generi completamente diversi: il primo, che si chiama “Ingensaga” è un racconto che si ispira al mondo delle favole e al mondo dei videogames, mentre l’altro lavoro collettivo è un’antologia a tema horror chiamata “L’ordine della scala nera”. Ingensaga è un progetto nato dalla mente di Micol Ceoletta ed è una sperimentazione parafavolistica e metavideoludica, dove due ragazzi vengono catapultati in un mondo fantastico grazie ad un videogame, e rivivono le storie delle favole con la differenza che i cattivi hanno già vinto e i buoni sono messi male già da subito. Da questo 7 6 incipit i protagonisti dovranno avanzare nell’avventura per ritornare nel mondo reale, e il mio contributo è dato dalla sceneggiatura di una storia, ispirata alla fiaba de “La sirenetta”, disegnata da Giovanna Fierra, e da una storia completa realizzata da me e ispirata al racconto originale di “Aladino e la lampada meravigliosa”. Dopo tanta magia e sense of wonder, passiamo a “L’ordine della scala nera”, progetto gestito da me e da Michele Azazel Perusi, dove si narrano per episodi, apparentemente slegati, le terribili gesta di un ordine occulto e antico, di artigiani malefici, che crea oggetti speciali che mettono a rischio la vita delle persone normali, dove ogni errore diventa fatale e chi raggiunge la fine de “La prova” ot- tiene poteri elevatissimi e una bruttissima esperienza che li segnerà a vita. In questa antologia, in fase di realizzazione, si scopriranno gli obbiettivi dell’ordine e il loro modus operandi per mettere a “La prova” gli ignari passanti. La mia storia parlerà di un artefatto orribile a vedersi, “Il calice del buio”, un oggetto composto di occhi e umor vitreo e che impone la prova de “BUIO” al povero malcapitato che beva qualsiasi cosa dalla coppa. Dopo questi due progetti di gruppo e un contributo illustrato al supereroe Workingman, per il futuro albo “THE LOCALS” edito sempre da Cyrano, vi posso parlare di alcuni miei fumetti che sto pian piano studiando e che un futuro vedranno la luce, se tutto va bene. Il primo fumetto si chiamerà “The alphamage”, ed il suo concept è “se un ragazzo dei giorni nostri, nerd e Gdr dipendente, scoprisse la magia, come la prenderebbe” ed è così che nacque la storia, ambientata tutta a Verona, di un ragazzo, appassionato di videogames e di Final Fantasy, che scopre l’esistenza della magia e... comincia a gasarsi tantissimo e lo prende come se fosse un vero e proprio videogames, con skill, exp e level up. Questo “miracolo” è dato da un mago millenario che riprende coscienza dentro il corpo del protagonista e insegnerà le basi della magia. Tutto questo con gag e battaglie in una Verona segreta fatta di maghi in maglietta, di fauna magica, segreti secolari e persone con poteri che vanno al di là dell’umana concezione... ma tutto preso poco seriamente dal protagonista, nerd quanto serve per gasarsi per ogni piccola inezia magica che gli si parerà davanti! Altri progetti in cantiere sono di genere fantascientifico: “Excalibur: the airblade”, una nave spaziale a forma di spada, con equipaggio di sbandati e una missione che nessuno farebbe, “Neves Nippul”, parlerà dell’uomo che voleva rubare la terra da sotto i piedi di tutti e di chi cerca di sventare il piano, “Indie Rob” un archeologo robot che riscopre il mito dell’umanità di un antico passato, grazie agli oggetti che noi consideriamo quotidiani. Per seguire tutte le storie che scriverò e disegnerò, iscrivetevi alla pagina FB “Alexgle” e a “L’incazzatoman”, così sarete sempre aggiornati sui miei progetti. Colgo l’occasione per ringraziare Vincenzo D’Amico per la possibilità datami e alla webzine “Japanimando”. Alex Galbero 9 8 LUCIO LEONI: DAL FUMETTO AL ROMANZO http://leonegrin.wix.com/leoni-negrin-2 - Su FB: Lucio Leoni:Tutte le morti di Monica S alve a tutti, il mio nome è Lucio Leoni, e sono felice di fare la vostra conoscenza! Forse il mio nome vi sarà già noto per i miei trascorsi come disegnatoresceneggiatore presso una nota casa editrice di topi e paperi, ma se anche così non fosse, poco male. Classe 1968 e residente nella bella città di Monza, mi dedico all’arte del Fumetto fin dalla più tenera età. Ho scorazzato in lungo e in largo per la maggior parte delle case editrici italiane su di un numero spropositato di testate, sia perchè il nostro lavoro è fatto così, sia perchè sono uno spirito inquieto a cui piace spaziare tra i temi più vari della narrativa per immagini. Nel corso della mia carriera insieme alla mia compagna e collaboratrice Emanuela Ne- grin ho lavorato su fumetti comici, d’avventura, per bambini, thriller, fantascienza e più recentemente ho sconfinato nell’horror e nel fumetto storico, grazie a un paio di editori d’oltralpe. Ma non siamo qui per parlare di questo... Il mio amore per la fantascienza nasce all’età di otto anni, quando ebbi modo di leggere “Ventimila leghe sotto i mari”, di Jules Verne. In seguito, grazie alla magnifica collana Urania, iniziai da appassionarmi ai classici della science fiction e il mio gusto personale con gli anni maturò parallelamente alla storia di questo genere letterario. Passai da Asimov a Sheckley, da Clark a Sturgeon, da Matheson a Pohl, fino a scoprire le follie di Adams, le meraviglie di Zelazny e la psichedelia di Dick. E tanti, tanti altri ancora, troppi da nominare! Al tempo stesso coltivavo la mia grande passione per i fumetti di super eroi: i Fantastici Quattro di Lee e Kirby, le saghe cosmiche pop di Adam Warlock e Capitan Marvel di Jim Starlin, gli X-Men di Claremont, la Wonder Woman di Perez, il Superman di Byrne, il Thor di Simonson e ovviamente i Devil e Batman di Miller e i Watchmen di Moore. Scrivere un romanzo è stata una nuova esperienza per me, in quanto fumettista prima di allora mi ero cimentato soltanto nella sceneggiatura, esperienza comunque molto formativa per la realizzazione di dialoghi serrati e realistici, e in racconti brevi, così, per puro diletto. Finché alcuni anni fa, durante una discussione con un amico ci interrogammo sul tema della notorietà. Cos’era a rendere qualcuno più famoso di altri? Perché certi cantanti di scarso talento avevano maggior fortuna di altri più dotati? O alcuni film di qualità discutibile facevano incassi da record mentre altre pellicole, più intelligenti e meglio recitate, rimanevano fenomeni di nicchia? Ovviamente non trovammo risposta, ma questo mi diede lo spunto per un’altra riflessione: e se lo stesso meccanismo fosse stato portato nel mondo dei super eroi? Dopotutto, c’erano già alcuni precedenti. Per esempio, l’Uomo Ragno era stato sempre maltrattato dalla stampa... E l’eroe di colore Luke Cage, nella serie a lui dedicata nella metà degli anni ‘70, si lamentava del fatto che i giornali non parlassero mai delle sue imprese mentre le prime pagine erano piene di articoli e foto di Iron Man e Capitan America. Il pensiero di un fumetto che descrivesse la vita di un superuomo ignorato dai media mi intrigava, quindi per fissare l’idea cominciai a scrivere un racconto che ne delineasse i contorni (e che in pratica poi divenne uno dei capitoli del libro). Però, mano a mano che la storia procedeva, mi accorsi che gli spunti iniziavano ad accumularsi, diventando un corpus troppo voluminoso per rimanere incastrato in una graphic novel. Così, decisi di provare a realizzare qualcosa di più ambizioso in cui inserire l’universo narrativo che stava prendendo forma, qualcosa in cui non mi ero mai cimentato: la scrittura di un libro. Alla fine, il risultato delle mie fatiche fu un romanzo di oltre 400 pagine in cui riuscii ad inserire parecchi dei miei interessi e delle mie riflessioni sulla vita, l’Universo e tutto quanto. “Tutte le morti di Monica” è ambientato in Italia, e affronta temi e realtà prettamente italiani a metà tra il dramma e il brio della commedia, un po’ come è nella natura del nostro Bel Paese. Camorra, imprenditori collusi, servizi segreti e polizia debbono tutti fare i conti con la presenza nel mondo reale di persone dotate di capacità superiori che nulla hanno da spartire con i giochi di potere delle alte sfere, e che tendono ad agire con una logica che parte dal basso e che fa pochi sconti alla politica. E in mezzo a tutto questo si dipanano il dramma interiore dello Sconosciuto, cinico e violento vigilante di Milano, le disavventure di Giovanni Ambrosini, piccolo truffatore e commerciante di fatture false, le azioni spregiudicate del Team della Bionda, task force governativa specializzata in operazioni ombra, e le vite di tanti altri personaggi che ruotano intorno al tema centrale della storia: la morte di Monica. Il volume, pubblicato come e-book, si trova su tutti i maggiori e-store e se ne può leggere un estratto piuttosto corposo sulla pagina Facebook ad esso dedicata, più una serie di racconti free ambientati nel suo universo narrativo e altro ancora. Chi mi conosce come sceneggiatore sa quanto ami le soluzioni mai scontate e i colpi di scena, e se vorrete avventurarvi nel mondo dello Sconosciuto spero che vi divertiate quanto mi sono divertito io a scriverlo! Che penso sia la cosa più importante, in fondo... Lucio Leoni 11 10 LA DUTTILITA’ CREATIVA DI LELLY COSPLAY Su Facebook: Erica Barchiesi / Lelly Cosplay C iao! Sono una ragazza di 24 anni che svolge la professione di parrucchiera ed il mio nome è Erica, anche se molti mi conoscono per il mio soprannome: Lelly. Fin da bambina il mondo delle fiabe e dei cartoni animati mi ha sempre affascinata, grazie anche alla mia mamma che pazientemente ogni sera prima di addormentarmi mi leggeva le favole della buonanotte, in particolar modo quelle dei fratelli Grimm e di Hans Christian Andersen (infatti non a caso il cosplay di Ariel è uno dei miei preferiti e dove mi ci impersonifico di più). Inoltre mi comprava anche le videocassette delle favole Disney! Crescendo scoprii che il mondo del fantastico non riguardava solo la sfera delle fiabe e dei cartoni animati o dei romanzi fantasy in cui mi immergo tutt’ora, ma potevo fantasticare addirittura interagendovi tramite quelli che anche al giorno d’oggi spopolano tra i giovani: i videogiochi... ebbene si anche io sono caduta in questa spirale senza uscita! Il tutto iniziò grazie al mio primo computer, regalatomi per la comunione, e in seguito al mio cuginetto e la sua Playstation appena sfornata dalla Sony. Pur- troppo però avendo dei genitori contrari a queste “nuove diavolerie” che il mercato proponeva, potevo dilettarmi in questi divertimenti alternativi solamente quando mettevo piede a casa di mio cugino o in delle ore prestabilite per utilizzare il pc. Ovviamente come ogni bambina io ero la prima che cercava sempre di barare con i tempi in modo tale da giocare il piu possibile. Ricordo ancora il primo gioco a cui giocai e a cui dedicai moltissime ore: Rayman the great escape, con il quale tutt’ora gioco in memoria dei vecchi tempi, seguito successivamente da titoli impor- tanti come Ratchet e Clank, Super Mario, Spyro, Kingdom Hearts, Final Fantasy, ecc... I miei interessi col passare del tempo si estero anche a tutto ciò che poteva far fuoriuscire la mia creatività, come il disegno e la sartoria. Quest’ultima, essendo io un autodidatta, riuscii ad apprenderla grazie all’aiuto della mamma e della nonna. Inizialmente non avevo uno scopo in particolare, creavo vestiti e accessori per poi indossarli durante il Carnevale o ad Halloween visto che non avevo altre occasioni, in seguito però scoprii l’esistenza dei cosplayers e delle fiere inerenti a tutto ciò che riguardava questo fantastico mondo. Così intrapresi questa strada mettendomi in gioco e con il mio primissimo cosplay, ovvero Lisa Garland tratto sia dal videogioco sia dal film di Silent Hill, imperfetto come tutti all’inizio e debuttai in questo magico mondo dopo giorni e giorni di preparazione! Stupita dalle opere degli altri cosplayers, dalle armature agli abiti più semplici ma curati nei minimi dettagli, decisi di continuare quest’avventura. Con il tempo grazie a questo hobby ho provato tantissime emozioni positive ed ho conosciuto persone fantastiche con le quali ho ancora un bellissimo rapporto e frequento abitualmente. Ad oggi posso affermare che il cosplay è diventata la mia passione più grande, poiché mi permette di combinare sia il divertimento con gli amici sia la dedizione per la mia creatività; infatti grazie ad esso ho imparato ad acconciare le parrucche, le basi del cucito, del trucco e della recitazione... o almeno ci provo!! Non vi dico l’ansia pre-fiera quando mi 13 12 prefisso uno specifico personaggio da portare e devo ancora finirlo a pochi giorni dalla fiera in questione! A questo punto diventa una lotta contro il tempo, anche perché essendo una pignola voglio che i costumi siano perfetti e per essere tali c’è bisogno di ogni dettaglio possibile e immaginabile. Passano le ore come fossero secondi e mi sembra di non riuscire ad ultimare il tutto. Ma puntualmente la sera prima del fatidico giorno riesco a completarlo e lì la soddisfazione è immensa. Mi brillano gli occhi se solo ripenso all’edizione del Lucca Comics & Games di due anni fa, nel quale avevo affidato la realizzazione di un arma ad un’altra ragazza che però non è riuscita a farmela, quindi a tre giorni dalla fiera mi son messa al lavoro senza sosta e son riuscita a finirla! Nonostante che la preparazione di un cosplay crei così tanto scompiglio a casa mia, poiché al solo pensiero delle stoffe e pezzi di armature sparse per casa mia madre si mette le mani tra i capelli ogni volta che ne inizio uno nuovo e vi posso assicurare che trascorrono pochissimi giorni tra la fine di uno e l’inizio di un altro, per me è un passatempo rilassantissimo dove stacco la spina da tutti i problemi quotidiani e mi immergo nel mio mondo spensierato. Ho inoltre ricevuto diverse soddisfazioni grazie a premi vinti in gare apposite o semplicemente ricevendo complimenti in fiera o attraverso i social e ciò mi stimola sicuramente a proseguire e migliorare sempre di più! Chi di voi non conosce League of Legends?!?! Il progetto futuro che mi sta impegnando di più al momento è proprio un Champion di questo videogioco, poiché per realizzarlo al meglio ho bisogno di utilizzare dei materiali che non conosco benissimo. Inoltre, dato che dopo aver giocato a Monster Hunter sono stata stregata dalle ambientazioni e dai personaggi, ho in progetto anche una bellissima armatura di questo capolavoro della Capcom! Gli impegni familiari e il lavoro poi di certo non aiutano il mio hobby, ma continuerò sicuramente a realizzare nuovi costumi e cercherò di migliorarmi sempre di più! Erica Barchiesi 14 15 “INUYASHIKI - L’ULTIMO EROE” Su Facebook: Andrea De Rosa “I nuyashiki - L’ultimo eroe” è un seinen manga scritto e illustrato da Hiroya Oku, in edizione dalla Kōdansha il 28 gennaio 2014. L’opera è ancora in corso. La serie segue le vicende di Ichiro Inuyashiki, un uomo anziano depresso, senza amici e con una famiglia che non lo considera minimamente. Dopo anni di continui risparmi e sacrifici, Ichiro è finalmente riuscito a comprare una casa per lui e la sua famiglia, ma ovviamente questi non sono affatto contenti della nuova abitazione, dato che la nuova casa è piccola e coperta da edifici molto più grandi. Pur- troppo però, poco dopo il trasloco, Ichiro comincia ad avere forti dolori alla schiena. Preoccupato va a fare una visita all’ospedale dove purtroppo i medici, facendogli delle lastre, gli rivelano di avere un tumore e che gli restano solo sei mesi di vita. Ichiro distrutto per la notizia fa un giro di notte per il parco in compagnia del suo amato cagnolino, unico ricambio affettivo che ha, per poi abbandonarsi ad un pianto disperato. Improvvisamente nel cielo compare una gigantesca sfera luminosa che precipita al suolo generando un esplosione che coinvolge sia Ichiro e un misterioso ragazzo. Gli artefici di questo incidente sono, probabilmente, degli extraterrestri che tentano di risolvere l’accaduto, sostituendo il corpo di Ichiro con uno meccanico di enorme potenza che esternamente conserva il suo corpo originario. Ma ben presto scoprirà la metamorfosi e la potenza del suo nuovo corpo dopo aver salvato un senzatetto preso di mira da un gruppo di teppisti. Dopo questo gesto, decide di dedicarsi ad aiutare il prossimo, utilizzando i suoi poteri per curare malati terminali e combattere il crimine. Nel frattempo però, il ragazzo misterioso che era con lui durante l’incidente (che ha subito lo stesso trattamento di Ichiro) di nome Hiro Shishigami, usa i suoi poteri per uccidere innocenti. L’incontro inevitabile tra i due, avviene dopo una delle sue tante stragi provocate da quest’ultimo, ma purtroppo Ichiro non riesce a fermarlo. Shishigami rivela ad uno dei suoi amici, Ando, di avere dei poteri, e uccide per lui dei suoi compagni di classe che lo hanno molestato, commettendo atti di bullismo. Ando si accorge presto che il suo amico non è più quello di prima, rammentando che già da piccolo Shishigami mostrava dei disturbi mentali; questo ha sempre provato disinteresse su tutto e su chiunque, eccetto la sua famiglia. Ando cercherà di mettersi in contatto con Inuyashiki, rivelandogli l’identità che l’esecutore di tutte quelle carneficine non è altro che il suo ex migliore amico, consapevole che oramai, preso da manie di onnipotenza, è ormai fuori controllo e potrebbe portare il mondo alla rovina. Una cosa divertente di quest’opera e che nella camera di Ando vi sono poster, manga e oggetti di Gantz, grande e ultima opera di successo di Hiroya Oku. Hiroya Oku divenne fumettista grazie a un concorso e divenendo assistente di Naoki Yamamoto, autore specializzato in serie erotiche e grazie a quest’ultimo ha debuttato con Young Jump nel 1989 con il manga HEN. Altri suoi lavori sono le raccolte di storie brevi “Aka” (“Rosso”) e “Kuro” (“Nero”), il fantascientifico “Zero One” e come detto prima la sua opera di gran successo “Gantz”, pubblicata sempre su Young Jump; contemporaneamente sta lavorando ad un nuovo manga intitolato Me~teru no kimochi. Dopo la fine di Gantz, Oku ha dato inizio a Inuyashiki. In Italia è pubblicato da Planet Manga, etichetta di Panini Comics, dal 22 ottobre 2015. Andrea De Rosa 17 16 I SENTIERI FANTASY DI ISABELLA COLIC Su Facebook: L’occhio della profezia S alve a tutti, popolo di Japanimando! Mi chiamo Isabella Colic, ho diciannove anni, abito in Emilia-Romagna e frequento la facoltà di Psicologia a Cesena. Infatti, tra le mie principali passioni c’è quella di analizzare la mente umana per carpirne i più profondi e oscuri segreti (risata malvagia!). Tuttavia, oltre ad essere una studentessa pendolare, ho molti altri interessi, come la scrittura, il disegno e le serie TV inglesi, il tutto condito da una specie di ossessione per i dipinti di Van Gogh e per la letteratura francese. Tra questi hobby (o fissazioni, se preferite), la scrittura è il primo ad essere apparso, assieme ad uno smisurato amore per i libri, fantasy e non solo, che mi accompagna fin dalle elementari. Leggevo talmente tanto che ero stata etichettata come la “stramba” della classe perché divoravo mattoni tra le quattrocento e le cinquecento pagine (cosa ci fosse di strano in questo non lo so, ma forse sono di parte). Un autore in particolare, in quegli anni, fu semplicemente fondamentale per la mia formazione, un uomo le cui storie fecero germogliare in me l’amore per i lupi e i paesaggi gotici e selvaggi: si tratta di David Clement-Davis, uno scrit- tore inglese, sconosciuto ai più, che ha regalato all’umanità storie come “Il Portatore di Fuoco” e “La Visione”. Non a caso, una delle mie osservazioni più ricorrenti durante le presentazioni è che probabilmente non avrei mai iniziato a scri- vere se non avessi letto le meravigliose storie di Davis e se non avessi avuto un professore di italiano alle scuole medie che mi diede l’impulso finale per intraprendere il mio cammino. La mia strada come scrittrice ebbe inizio in una fredda sera di novembre del mio terzo anno delle medie. Fuori, l’oscurità incombeva e io, sola soletta, davanti al mio computer, mi dissi: “Hey, perché non scriviamo un libro?” e così feci. Non avevo idea di quale sarebbe stata la storia, non l’avevo progettata, ma sapevo che dovevano esserci tre cose: una ragazza di quindici anni, dei lupi e un cattivo incappucciato. È da questo embrione letterario che è nato “L’occhio della profezia” (edito da In.edit, collana PrimaVera) circa nove mesi dopo. Un figlio, insomma. Fu un periodo a dir poco straordinario, perché era come se la storia vivesse al di fuori di me, come se essa avesse veramente preso corpo e non fosse soltanto il delirio letterario di una tredicenne. I miei personaggi avevano assunto una propria fisicità, agivano come creature pensanti, pulsanti, vive e tutto questo mi travolgeva ogni volta che poggiavo le dita sulla tastiera e iniziavo a scrivere in preda alla “furia ispiratrice”. Era come entrare in un altro mondo, il mio. Ciononostante, non sarei mai stata capace di tirare fuori qualcosa di decente, se non avessi incontrato diversi autori durante questo percorso e tra i quali ricordo: Licia Troisi, Cecilia Randall, Maggie Stiefvater, Michelle Paver, Dorothy Hearst e Maite Carranza (e tanti, tanti altri). Ciascuna di queste donne, in particolare, mi ha insegnato qualcosa sul genere fantasy e anche sui lupi, trasmettendomi un profondo amore e rispetto per questi animali, spesso incompresi e demonizzati. Ora, qualcuno potrebbe chiedersi: “Ma cosa c’entrano i lupi esattamente con la tua storia?” e a questo rispondo: beh, più o meno tutto. Infatti, la protagonista, Jane, è un licantropo assetato di sangue che deve combattere contro Damiski (il cattivo incappucciato) per liberare Breating, il mondo in cui si trova, e anche per tenere vivo ciò che c’è di buono in lei. Ovviamente, in tutto ciò non è sola, poiché altri personaggi l’accompagneranno in questa discesa negli abissi dall’esito imprevedibile. Esatto, se doveste leggere il libro, non fate prono- stici sulla fine, perché non sarà come ve la immaginate. Al momento ho in lavorazione il sequel de “L’occhio della profezia” e, dato che sono passati cinque anni da quando ho finito il primo nel lontano 2010, il mio stile è cambiato profondamente e con esso anche il modo di concepire i personaggi e le dinamiche che li legano gli uni agli altri e al mondo che li circonda. A questa maturazione, avvenuta soprattutto negli ultimi due anni di liceo, hanno contributo le mie letture, che spaziano dai classici della letteratura inglese e francese ai romanzi pseudo-allucinogeni di Murakami Haruki, dalle storie moralmente turbolente di Milan Kun- dera agli scenari alieni della “Trilogia dell’Area X” di VanderMeer, dal gusto corposo e filosofico di “Queste oscure materie” di Pullman ai paesaggi gotici e misteriosi della Barcellona di Zafòn. Per intenderci, sono il genere di persona che legge anche gli ingredienti dei cereali a colazione. Ad ogni modo, tutte le storie che ho portato con me nella tarda adolescenza hanno contribuito a cambiare il modo in cui percepisco la scrittura, allontanandomi da quelli che potremmo definire gli “standard” del fantasy e portandomi a rivedere temi come il bene e il male, il potere e l’amore, la vita e la morte, il libero arbitrio e le regole ingab- bianti che spesso ci dominano. Nel secondo libro, che (spero) potrebbe essere pubblicato per la fine di quest’anno sempre dalla casa editrice In.edit, ho cercato di andare ancora più a fondo nei mondi interiori e nelle costellazioni sociali che legano i miei personaggi per renderli più profondi, più ambivalenti, anche più contraddittori. Questo si rispecchia in tutti gli altri progetti che ho in mente al momento e che spaziano dal fantasy allo storico, dai racconti di stampo quasi fiabesco al romanzo psicologico. In essi si intersecano le mille influenze, le mille rappresentazioni, i mille significati che trovo in tutto ciò che leggo e che si disseminano lungo un cammino che, spero, mi conduca ancora molto lontano, in luoghi che non avrei mai neanche osato immaginare. Isabella Colic www.wondergate.it Il fantaspazio realizzato dalla Associazione Culturale JAPANIMATION Se volete contribuire a questo progetto... contattateci! 19 18 12° CONCORSO “HORRORSHIRT” www.scheletri.com - Su Facebook: SCHELETRI.com E cco a voi la dodicesima edizione del concorso di narrativa horror a pagamento organizzato da Scheletri.com! Per partecipare è necessario: (1) Inviare un racconto di genere horror (deve possedere elementi sopran- naturali: mostri, creature, vampiri, zombi, fantasmi, streghe, ecc.) di massimo 100 parole (escluso il titolo) entro il 30 giugno 2016; (2) Il racconto non deve essere già presente in questo sito; (3) Pagare la quota di iscrizione entro il 30 giugno 2016. Per i pagamenti con bonifico/bollettino inviare la scansione del pagamento entro il 30 giugno 2016; (4) Se il racconto non è idoneo la quota di iscrizione non verrà restituita; (5) Ogni autore può inviare un solo racconto; (6) Non è consentito correggere il racconto inviato. Tutti i racconti in gara verranno pubblicati su Scheletri.com. Il primo classificato vincerà una t-shirt con il proprio racconto stampato sopra. Dopo aver effettuato il pagamento inviare tutto il materiale a [email protected] allegando: • oggetto della mail HORRORTSHIRT; • nome, cognome, una breve biografia, una foto (facoltativa) e indirizzo di residenza; • immagine (facoltativa: foto o disegno che rappresenti il racconto, il formato è orizzontale); • titolo e testo del racconto in un file .rtf o .doc. I racconti che partecipano al concorso saranno valutati in forma anonima dalla giuria di Scheletri. Cercasi GIURATI. Per candidarti scrivi a [email protected]. Il termine per l’invio dei racconti è il 30 giugno 2016. Potete trovare il bando completo del concorso su http://www.scheletri.com /concorso-horrortshirt2016.htm Grazie a tutti!! Scheletri Staff Veniteci a trovare presso “L’Antro di Gork e Mork” in Via Val di Lanzo n. 151/153 a Roma oppure visitate il sito www.rosslyn.it 20 21 IL GIOCO E’ UNA COSA SERIA! www.giochi-da-tavolo.it - Su Facebook: Giochi-da-Tavolo.it C iao a tutti gli amici di Japanimando! Siamo Andrea, Luca e Paolo, tre chimici studenti sia alle superiori che all’università insieme. Paolo, un fortunatissimo papà di due bimbe, Luca, un musicista giramondo (“ti piacerebbe Luca... sì e no giri l’Emilia...”) ed Andrea, un irrecuperabile eterno giovane stagista che “ormai ha perso le speranze...” Tutti noi, però, avevamo voglia di creare qualcosa di nostro, che ci permet- tesse di parlare delle nostre grandi passioni, della nostra gigantesca esperienza sui giochi. E’ così che abbiamo deciso di ritagliarci del tempo per fare nascere Giochi-da-tavolo.it. La nostra idea nasce dalla nostra grande passione: a nostro parere i giochi da tavolo non sono meno affascinanti dei videogames, e al contrario il nostro blog cerca proprio di stimolare e mettere in luce i tanti aspetti positivi dei vari giochi da tavolo e di società presenti in commercio. Non solo le regole, le istruzioni, o le recensioni! Visto che per noi passare una serata a giocare con dei giochi in compagnia è un puro piacere, ne proviamo di nuovi tutti i weekend. E cerchiamo, quando possibile, di coinvolgere un numero sempre più grande di persone, ancora meglio se diverse.Vanno benissimo anche quei bar o pub che mettono a disposizione i tavoli e qualche gioco per stare in compagnia. Solitamente però i giochi li portiamo noi! E’ così che nasce il nostro blog: le emozioni, i dubbi, gli apprezzamenti o le critiche viste dal “vivo” ci permettono di capire cosa funziona e cosa non funziona di certi giochi. E soprattutto per chi sono indicati alcuni e per chi sono indicati altri. Quando parliamo di giochi preferiamo basarci sulle persone, piuttosto che sui giochi in sé. È la reazione delle persone che ci fa capire quanto ogni gioco vale (certo, con le dovute eccezzioni). A noi tutto questo piace tantissimo, e lo abbiamo fatto diventare un appuntamento fisso durante la settimana. Bellissima anche l’idea di Paolo di portare un Lego (ovviamente abbastanza grande) in uno di questi pub e montarlo con degli sconosciuti. All’inizio tutti titubanti... alla fine tutti a chiedergliene degli altri! La nostra grafica ce la autoproduciamo, anzi ce la prepara Luca, il nostro “famosissimo” musicista. Infatti come potrete notare le nostre grafiche fanno abbastanza pena, io e Paolo stiamo lavorando per licenziarlo... Ovviamente si scherza, è bello prendere in giro Luca proprio perché si arrabbia, ma ognuno di noi ha un ruolo e al di là di tutto la forza che ti da un’amicizia di vecchia data è unica. Quando uno rimane indietro o è un po’ giu intervengono gli altri per trainarlo, e vice- versa. Anche le bambine di Paolo sono indispensabili per molti dei nostri articoli. Molti giochi vengono comprati per loro. E regolarmente vengono testati in maniera assolutamente severissima! Insomma, il nostro blog nasce da spunti di vita quotidiana, da domande che ci vengono fatte, da richieste di amici, conoscenti o perfetti sconosciuti, sia nel caso ci vedano giocare, sia nel caso sbarchino direttamente sul blog. Blog che tra l’altro sta crescendo bene, ma che è in continua ristrutturazione! In questo caso noi apprezziamo sempre qualsiasi tipo di consiglio, richiesta o altro. Per noi è un’immensa soddisfazione vedere crescere il nostro piccolo progetto e se possiamo essere utili o possiamo migliorare l’esperienza dei visitatori basta scriverci! Detto questo... questi siamo noi. Speriamo di poter coinvolgere il maggior numero di persone possibili, per riscoprire e riviviere quelle sensazioni che tutti abbiamo provato. A Natale? A Pasqua? A Capodanno? I giochi da tavolo risvegliano in noi sensazioni stupende. Quei momenti passati in compagnia, in famiglia o con amici, che con il passare del tempo tendiamo a dimenticare. Ecco, noi speriamo di sfatare questo tabù. Un sano gioco in compagnia permette di divertirsi socializzando anche molto più che una discoteca, ve lo garantiamo!! Giochi-da-tavolo.it è una piccola community non solo fatta da noi, ma da tutti coloro che ci scrivono, ci ringraziano, ci consigliano o ci criticano ogni giorno. Perché diventare grandi va bene. Ma diventare grandi in compagnia, divertendosi e senza prendersi troppo sul serio, è ancora meglio! GDT Staff 22 23 I MONDI IMMAGINARI DI HEOHL http://heohl.tumblr.com - Su Facebook: Heohl - Art & Illustrations S alve a tutti cari amici di Japanimando! Il mio nome è Claudia Saporita (no, non sono commestibile ahaha) e sono un’illustratrice e “scarabocchiatrice” freelance, da sempre attratta dal mondo del fumetto, del character design e del disegno in generale. Il nome in cui però mi riconosco di più è anche il mio pseudonimo (artisticamente parlando) ovvero Heohl, con il quale potete trovarmi online. Perché questo nome? Si tratta di una parola inventata, nata insieme alle mie passioni e ai miei sogni, un nome che riflette i mondi immaginari in cui mi piace ritrovarmi durante le giornate di pioggia. Che dire di me? Fin da quando ero piccola ho sempre avuto una particolare predilezione per i rami più disparati dell’arte, dal disegno alla scrittura, alla scultura, al cucito e così via. Questo perché io fondamentalmente credo che la vita debba essere vissuta a 360 gradi, senza escludere nulla poiché tutto può essere utile nella propria formazione, personale e artistica. Queste mie scelte hanno, ovviamente, portato al liceo artistico in cui ho passato i migliori anni della vita (anche se non sono così tanti ahaha) e dove ho avuto l’occasione di conoscere tante persone diverse e di sviluppare molte delle mie passioni. Nel tempo libero leggevo libri di narrativa fantasy e sovrannaturale (sconfinando anche nel nonsense, che amo moltissimo), manga di ogni tipo, fanfiction online e una grande varietà di film che hanno trovato un posto speciale nella mia libreria. Ultimamente mi sto affacciando a tutto ciò che, dal punto di vista letterario, artistico e cinematografico riesca a suscitare qualcosa di forte dentro di me. Quando disegno guardo al folklore scozzese e nordico, in quanto sono affascinata da mostri, de- moni e personaggi antropomorfi. Non prediligo una tecnica in particolare: mi piace variare dal semplice inchiostro su carta all’acquerello, al carboncino, al disegno digitale e così via. Questo perché sono convinta che certe atmosfere, certe emozioni, si possano creare attraverso modi diversi, a seconda di ciò che si vuol trasmettere. Sono sempre stata affascinata dalle realtà alternative, dai mondi paralleli in cui fantasia e nonsense si mescolano, raccontandosi attraverso i disegni e le parole. Mondi in cui i personaggi crescono con i loro timori, i loro problemi, i loro sogni e si “trasformano”, evolvendo da una crisalide di insicurezze per sbocciare nella loro vera essenza. Ed è questo che cerco di realizzare quando disegno. Attualmente sono ancora in formazione, frequento la Scuola Internazionale di Comics di Roma, dove vivo e amo girovagare, insieme all’ Università. Ho partecipato ad alcuni concorsi, tra cui il Silent Manga Audition 2015 con il mio primo fumetto breve (di cui vi invio una pagina), e sto cercando di migliorare sempre di più e trovare la mia strada. Ho aperto da poco le commissioni sulla mia pagina facebook e con gioia posso dire di ricevere 25 24 tante soddisfazioni, non sono però i complimenti a rendermi felice, bensì il potermi confrontare con chi ha più esperienza di me e che mi regala preziosi consigli. A volte mi capita di non avere molta fiducia in me stessa e so che questo capita a molti, soprattutto a chi vuole entrare nel mondo dell’arte o ci è già dentro e vede di fronte a sé ostacoli insormontabili. Ci sono delle giornate no e dei periodi in cui il sole sembra non voler sorgere mai, eppure come disse The Crow: “Non può piovere per sempre.” E quando si cade, la cosa più importante è rialzarsi e provare ancora. Beh, questa sono io! Spero di non avervi an- noiato troppo e se vi va, vi invito a fare un salto sulla mia pagina facebook “Heohl – Art & Illustrations” dove potrete entrare nel mio piccolo e strambo mondo e seguire i miei progetti! Ne approfitto per ringraziare moltissimo Vincenzo D’Amico e l’associazione culturale Japanimation per avermi ospitata in queste pagine e avermi regalato questa grandissima e fighissima opportunità! Ringrazio inoltre coloro che mi sostengono (e mi sopportano pazientemente ahaha) ogni giorno! Auguro a tutti una meravigliosa giornata e che tutti i vostri sogni vi sembrino meno lontani! <3 Claudia Saporita 27 26 DAVIDE BARBI E IL DESTINO DELLA TERRA Su Facebook: Davide Barbi F u straordinario quando nel Natale del mio padre mi fece trovare il magnifico modello del Millennium Falcon di Star Wars sotto l’albero, da li in poi, la fantascienza è entrata a far parte della mia vita come l’amore che ti coglie all’improvviso. Il mio incontro con questo genere letterario nasce dalla passione per la lettura di mio padre che man mano ha fatto si che potessi perdermi in centinaia di racconti di fantascienza; più leggevo e più la mia fantasia si accendeva. Ricordo quando da piccolo la prima piattaforma di gioco 2D, l’intramontabile Nintendo mi fece assaggiare una punta d’universo giocando ad interminabile partite a Galaxian. Quando poi ho scorto la possibilità che avrei potuto realizzare la mia prima opera di fantascienza, le idee galoppa- vano veloci e la fantasia ha cominciato a smussare gli angoli della saga. Tutto era già nella mia testa, dovevo solo dare vita a quello che sarebbe stato il mio primo libro che con grande passione ho scritto e dedicato a mio padre. Detto ciò, auguro a tutti di potersi perdere tra una saga alla Star Wars e un racconto di Asimov. Magari chissà, potremmo aver detto ciò che succederà, o semplicemente basta poco per sognare ed uscire dalla realtà. Centinaia di volte ho sognato, perdendomi tra le righe di quei fantastici libri o di quei fantastici film che con la fantascienza ed il fantasy ti temprano dentro, ti regalano forti emozioni, a volte folli, ma che ispirano uomini da secoli. Ritengo che non ci sia campo più bello per descrivere qualcosa, per descrivere un sole che nasce e magari due che tramontano; il mio racconto cerca di valorizzare il genere umano, attraverso le sue pecche, che purtroppo non fanno parte del fantasy ma di una triste realtà. Riguardo al mio racconto “Space Contractor”, che dirvi... spero lo apprezze- rete! Il fantasy non manca e la fantascienza galoppa attraverso scoperte e tecnologie che si uniscono ai vari mondi e agli straordinari personaggi che fanno parte dell’opera. L’idea di questo racconto ed il proseguirne con un’intera saga nasce dal semplice presupposto di evidenziare pecche e mal gestione umana, facendolo naturalmente con un’avventura spaziale, dando un pizzico di ironia ed il giusto mix di fantascienza/fantasy; gli Space Contractor sono alle prese con la propria sopravvivenza, orbitando e contrattando per missioni interstellari guadagnandosi il pane quotidiano. Tutto questo in modo non autorizzato dalle 5 galassie più potenti e sviluppate, tra cui la galassia Star dell’uomo, la quale porterà i nostri avventurieri spaziali a “vederne delle belle”.... David Soyer (il protagonista: da semplice botanico a capitano anarchico della straordinaria navicella Astorn), sarà alle prese con una rocambolesca fuga dalla Terra: qualcosa di sinistro avvolge l’umanità... l’uomo ancora una volta dimostrerà la sua vena autodistruttiva. Il racconto è scritto per mia figlia Barbara e dedicato a mio padre, instancabile lettore di fantascienza; potrete immaginare gli scenari del libro nella vostra mente e sarà come andare al cinema e vivere continue scene proiettate in un futuro incerto e lontano... Ora lascio a voi il piacere di leggerlo tutto d’un fiato e scoprire la sinistra vicenda che avvolge la Terra! Infine, ringrazio l’associazione culturale Japanimation per la gentile concessione: è stato un piacere esporre i miei pensieri su questo straordinario campo ed in questa straordinaria webzine. Davide Barbi 28 29 L’ARTE FOTOGRAFICA DI LORENZO BIANCHI Su Facebook: Hayato Photography K Francesca Pierozzi onnichiwa a tutti, mi chiamo Lorenzo Bianchi, in arte Hayato, e gestisco in proprio un negozio di fumetti e modellismo (Comic Reign) nella mia città, Arezzo (dopo studi di Ingegneria, ma questa è un’altra storia). La mia passione per gli anime, i videogiochi e la cultura nipponica nasce fin da piccolo dato che, abitando in campagna, non avevo amici in zona, e quindi passavo interi pomeriggi davanti alla TV o sui libri. In seguito, in prima superiore, un mio amico mi fece conoscere il mondo dei fumetti, non solo manga (iniziando con serie non proprio soft quali Berserk, Jojo, Sin City, Hellboy), e del quale ne ho fatto poi una professione. Come gusti, sono poliedrico e spazio su tutto, dallo shonen (Dragon Ball, Naruto, One Piece) al seinen (Ken il Guerriero, Rocky Joe, Evangelion), finendo pure sul majokko/shojo (Sailor Moon, Marmalade Boy, Nana). Frequentando fiere del fumetto sono entrato in contatto con il mondo del cosplay, il quale mi ha fin da subito affascinato, spinto e coinvolto da amici nel provarci. La mia specialità sono accessori ed armature, lavorate con materiali plastici quali foam, forex, PVC o legno; non amo il cucito che di solito delego a terzi (ma che Elisa Goldin & Alfredo Basagni prima o poi dovrò imparare per completezza). Prediligo personaggi fantasy/medievali dato che son amante di quel periodo storico, specialmente del design e delle ambientazioni (nonostante pratichi arti marziali ho frequentato, per due anni, un corso di scherma storica). A tutto questo, si somma la più recente passione per la fotografia, che coltivo da circa tre anni: tutto è cominciato un po per caso, facendo foto random con una compattina. Nonostante la mediocrità dei risultati (fotocamera scarsa, nessuna conoscenza tecnica) quei primi scatti stimolarono la mia sensibilità artistica, e cominciai a prendere la cosa seriamente, informandomi in maniera approfondita, sia su internet che sui libri (sono sempre stato auto- Lulu Lotti Alessio Chiarini didatta a causa del lavoro che mi ha impedito di seguire corsi). Così ho acquistato la mia prima reflex, una Nikon D7000, abbinandoci poi, sempre di marca Nikon, una D800, accompagnate da ottiche fisse di pari livello. Inoltre ho cominciato pure a studiarmi l’illumi- nazione e l’utilizzo di flash e diffusori (ombrelli, softbox, beauty dish) poiché plasmare la luce è fondamentale per avere scatti perfetti (spesso solo quella ambiente non basta). Una mia caratteristica, rispetto ad altri fotografi, è l’interazione con il cosplayer, sia in fase pre che post shooting: mi piace scegliere la location assieme (poichè preferisco i set privati che non quelli in fiera), proporre immagini di riferimento da utilizzare in fase di scatto, far assumere al soggetto la posa e l’espressione voluta ma guidandolo attraverso la fotocamera, correggendo la postura, ed infine chiamandogli l’espressione giusta appena prima di scattare (una persona non può stare con il volto contratto per minuti, altrimenti vengono espressioni derp). Il mio è uno scatto costruito, meditato, ragionato, dove ogni elemento ha una sua collocazione, un suo perchè, compreso lo sfondo (odio foto con gente dietro che non ci dice nulla). Il mio non è uno stile da fotoreporter, non rubo l’attimo come nella “street” ma lo costrui- 31 Lorenzo Bianchi 30 delusi dal proprio lavoro, ma l’importante è non demordere mai, rialzarsi sempre, credere fermamente in se stessi e nelle proprie capacità! Ringrazio tutti voi per avermi seguito fin qui e lo staff di Japanimando per l’opportunità concessami, invitandovi a seguire la mia pagina (Hayato Photography), proponendomi eventuali collaborazioni, e magari facendo due scatti assieme alle future fiere nelle quale mi incontrerete. Lorenzo Bianchi Bea Cordenos sco, non sono Bresson (anche se l’ammiro per la sua visione ed il contributo alla fotografia). Oltre che per lo stimolo artistico, la fotografia cosplay (che è quasi la sola che pratico insieme a quella di moda e beauty) mi ha permesso di conoscere persone eccezionali, dalle grandi qualità sia artistiche che umane, e con le quali ho instaurato un rapporto di sincera amicizia. Ultimamente mi sto interessando anche ai video (ho avuto sempre la passione per la regia) visto che le reflex di ultima generazione sono ottime anche per la registrazione di filmati, coadiuvate ov- viamente da opportuni accessori. Il video mi stimola poiché è un modo differente di raccontare una storia, non condensata su un singolo attimo Alina Vezzi ma un’insieme di momenti connessi tra loro, scegliendo l’opportuno taglio e punto di vista, e arricchita dal sonoro. Anche se il mio attuale lavoro mi piace, non nascondo di aspirare a diventare un fotografo professionista o comunque lavorare nel mondo dei video, a livelli più o Roberta Mancini meno alti (Cinema? Chi può dirlo). Sono sicuramente una persona ambiziosa, mi piacciono le sfide, soprattutto se toste, poiché è un modo per mettermi alla prova, per testare le mie capacità! A volte si prendono schiaffi, a volte si rimane Elisa Nardi 33 32 “IL LUPO SOLITARIO - 1a PARTE” Gruppo di Facebook: Walt Disney e il suo magico mondo Il lupo solitario © Prima Parte 2. Mel Favicella era ubicata ai piedi di un monte popolato da animali di tutti i tipi: gazze ladre, ricci, serpenti, nibbi, tartarughe, volpi. Un giorno, era arrivata la mano dell’uomo che, in parte, aveva distrutto quella natura incontaminata: vi aveva costruito una strada che collegava il comune al ristorante dove il sindaco, a volte, si recava per mangiare, ma solo quando le due sorelle erano impegnate in altre faccende più importanti: ad esempio, con gli intrugli magici. Comunque, solo per un capriccio di Giovannino, una parte di bosco era stata rasa al suolo. Mel, la proprietaria della libreria del paese, aveva provato tanta sofferenza alla vista di questo scempio e non riusciva a credere ai suoi occhi quando, quella mattina, vide le ruspe in azione. Si era recata dal sindaco arrabbiata (cosa che le capitava di rado), ma Giovannino era stato irremovibile. Solo per questo sciocco capriccio. Mel si era arresa davanti all’evidenza e aveva continuato la sua attività di libraia, traendo di tanto in tanto dei sospiri quotidiani di malinconia. “Signorina, mi sta ascoltando?” Una voce la distolse dai suoi pensieri. “Mi scusi, ha bisogno?” e alzò lo sguardo verso il suo interlocutore. Mel sgranò un paio di occhi alla vista di questa persona. Davanti a lei, appoggiato al bancone del negozio, vi era un uomo alto e con dei capelli scurissimi raccolti in una coda. Era davvero bello e aveva gli occhi scuri come la notte. L’uomo la guardò incuriosito e a Mel sembrò che avesse ghignato. “Sì, altrimenti non mi sarei recato qui”. “Ah! Ha ragione. Sa! Ero sovra pensiero”. “E per quale motivo, se è lecito chiedere?” Mel non voleva dare spiegazioni a quell’uomo, per di più sconosciuto, del suo stato d’animo. “No, nulla! Sciocchezze. Che libro le serve? Per quello che è qui, vero?” “Oh, certo, certo. Beh! Mi servirebbe un libro di geografia del luogo. Ha qualcosa?” “Posso controllare, ma non ne sono sicura. Nessuno ha scritto finora una storia del paese: almeno, non che io sappia”. Mel si mise alla ricerca di qualcosa di inesistente. Infatti, risultò infruttuosa. “Mi dispiace, signore. Ma non sono riuscita a trovare nulla a riguardo” L’uomo fu dispiaciuto e Mel se ne accorse. “Potrebbe recarsi dal sindaco e chiedergli se c’è qualcosa a riguardo nell’archivio comunale” “Non è una cattiva idea, signorina...?” “Melinda, ma tutti mi chiamano Mel”. “Bene, Mel, grazie del consiglio. E’ stato un piacere conversare un poco con lei. Addio!” “A presto”. L’uomo uscì dalla libreria con fare maestoso. Mel lo seguì con lo sguardo incantata. Non aveva mai visto un uomo di rara bellezza, quasi esotica. Arrossì senza volerlo. ... Le due sorelle, nel frattempo, avevano nascosto tutti gli specchi della casa in un posto sicuro. Giovannino era ancora a letto a sonnecchiare. Tuttavia, Pannolina e Giuseppina erano davvero agitate. Avevano combinato un bel guaio. Si sedettero a tavola, vicine, e si guardarono fisse. “Giuseppina, ma che abbiamo combinato?” “Non me lo so spiegare, Pannolina. E’ un mistero. Un grosso enigma a cui non so darmi una spiegazione”. “Se si accorge del cambiamento, siamo fritte”. “Abbiamo tolto gli specchi. In che modo dovrebbe accorgersene?” “Sei davvero una sciocca. Non sembri mia sorella. Se va in giro e si dovesse specchiare da qualche parte, che sia una pozzanghera d’acqua, una finestra del vicinato o altro, certo che se ne accorgerebbe. Non ti è venuto in mente?” “Beh! No, ma hai ragione. Non sono così scaltra come te”. “Questo si sapeva. Dobbiamo escogitare qualcosa”. “E cosa?” Nel frattempo, bussarono alla porta. Le due sorelle saltarono dalle rispettive sedie e sudarono sangue freddo. “Che si fa, Pannolina?” – esclamò Giuseppina. “Ma che ne so. Non rispondiamo”. Il suono del campanello continuò imperterrito. Poi, una voce profonda. “C’è qualcuno qui? Aprite. Ho bisogno di alcune informazioni”. Pannolina fece segno a Giuseppina di controllare chi fosse senza farsi vedere. Giuseppina andò e tornò. “E’ un tizio alto e muscoloso. Non so chi sia. Ma è tanto bello”. “Senza speranza” – esclamò la sorella. “Che si fa?” – chiese nervosa Pannolina a Giuseppina. “Non rispondiamo e basta. Prima o poi si stancherà”. La voce continuò e le due sorelle erano sempre di più agitate perché quella voce possente poteva svegliare Giovannino. Per fortuna, tutto questo non successe perché la voce si interruppe e l’uomo si allontanò. “Giuseppina, tu rimani qui con Giovannino. Io torno a casa e vedo di preparare una pozione inversa che faccia tornare Giovannino al suo stato originale. Tu cerca di non farlo assolutamente uscire di casa”. “Ricevuto, Pannolina. Speriamo in bene. Fai presto”. Pannolina dischiuse la porta e prima di uscire, gettò lo sguardo attorno alla casa per verificare se ci fosse qualcuno. Poi, uscì più svelta che potesse. Giuseppina, stressata da quel momentaccio, si stese sulla poltrona e chiuse gli occhi. La sagoma scura apparve di nuovo alla finestra e osservò Giuseppina che ronfava. “Ma quanto sei sciocca, tu e tua sorella compresa. Non sei capace nemmeno di fare la guardia. Ora ti preparo un bello scherzetto e quando tua sorella ritornerà, le verranno i capelli bianchi per la vergogna”. Continua... Ermelinda Tomasi 35 34 “VIAGGIO FANTASTICO” http://alcheringaedizioni.wix.com/alcheringaedizioni E sce in questi giorni l’antologia Il Viaggio edita da Alcheringa. In essa sono contenuti racconti di autori e autrici che sviluppano il tema del viaggio. Sia questo inteso come fisico, che spirituale, che nel tempo. Licenza di sfociare nel fantastico, quindi. Io ho scelto quella strada con il mio ultimo parto, risalente ad aprile, col quale ho raccolto l’invito, allettante invero, della Casa Editrice per la quale, in passato, avevo già pubblicato due racconti per altrettante antologie. Viaggio premio è il titolo del mio contributo all’antologia. Il protagonista, Asgar, è un cinquantenne danese rovinato dall’alcool e dalla droga, il cui medico ha appena dianosticato una cirrosi epatica che lo condurrà alla tomba entro pochi mesi. Rassegnato, il nostro, diciamo, eroe ci da sotto anche con dei funghi allucinogeni, ormai convinto di non avere più niente da perdere. Causa, o grazia, questo ultimo sballo, ha visioni, che lui ormai non sa più se causate dal delirium tremens dell’altro vecchio vizio o dal nuovo. Nella testa ha un nuovo inquilino immaginario, un ibrido tra un mago d’altri tempi e un Babbo Natale. Il vecchio gli propone un quiz, tre tracce, che se Asgar riesce a risolvere in altrettanti giorni vince un biglietto per la destinazione che lui deve indovinare. Come se Asgar non avesse altri guai per la testa, il vecchio gli piazza davanti il supplizio di Tantalo promettendogli la guarigione mediante una Luce Della Salute, localizzata nella meta del viaggio. Grazie a quella, Asgar guarirà dalla cirrosi epatica e dai danni procurati dall’alcool e dalla droga. Naturalmente, l’enigma non è facile da risolvere e Asgar, scettico e rassegnato, insiste a bere e drogarsi, sprecando tempo prezioso, mentre il questo sta per scadere, naturalmente allo scoccare della mezzanotte. Manca un’ora al conto alla rovescia e Asgar insiste a sbronzarsi in un bar. Tutto sembra perduto, quando... E qui mi fermo per non spoilerare. Riuscirà il nostro eroe a risolvere l’enigma, vincere il biglietto e farsi curare dalla Luce della Salute? È quest’ultima qualcosa di magico, oppure frutto di una scienza avanzata? O aliena? Lo saprete leggendo il racconto, tre pagine narrate in prima persona e al presente. Ho cercato di mantenere la tensione del tempo che scorre e della salvezza a portata di mano, eppure difficile da raggiungere. Alcheringa è una nuova Casa Editrice che pubblica anche fantasy e fantascienza, soprattutto in cartaceo, ma anche ebook. In questo progetto sono in buona compagnia di eccellenti scrittrici e scrittori, molti amici e amiche. Non li cito qui, ma chi acquisterà l’antologia li riconoscerà. Per Alcheringa avevo già, come scritto sopra, pubblicato due mini racconti: Elfi in Chiesa, per l’antologia “Natale e Dintorni” e Santa Lucia, per quella dedicata ai sogni. Elfi in Chiesa parla di uno strano prete danese che evoca creature pagane in un luogo cristiano. Gli elfi, infatti, fanno parte della tradizione parallela norrena paganeggiante pur ben rappresentati durante il periodo natalizio di quel paese. Nella seconda, sempre in una chiesa danese, a compiere prodigi è nientemeno che la protagonista del titolo: Santa Lucia. Sì, proprio lei, che il 13 dicembre viene festeggiata in tutta la Scandinavia con un corteo di bambine vestite di bianco e con una corona di candele in testa che cantano la famosa canzone italiana nella loro lingua. Una tradizione nata in Svezia e importata poi negli altri paesi nordici. Punto in comune dei tre racconti è, oltre a essere di genere fantastico, l’ambientazione danese. Nei limiti del possibile cerco di scrivere storie che si svolgono o nel paese dove sono nato e cresciuto, l’Italia, oppure quello in cui ho vissuto da anni, la Danimarca. È un privilegio poter usufruire di scenari di due culture che abbondano di spunti, tradizioni, miti e leggende che sembrano fatti apposta per sviluppare storie ai confini della realtà, fantasy o fantascienza. L’antologia è disponibile in cartaceo. Ci si sente a luglio. Paolo Ninzatti 37 36 LE PASSIONI ARTISTICHE DI LISA www.sherylmuse.com - Su Facebook: Sheryl Muse - Ginga No Utahime C iao a tutti! Mi presento! Il mio nome è Lisa Battiato ma ormai nel campo artistico sono conosciuta come Sheryl Muse, ho 26 anni e sono una ragazza che pratica molteplici arti. Non sono mai riuscita davvero a scegliere quale di tutte le discipline amassi di più, da piccola sono entrata in contatto con ognuna di esse, a cominciare dalla danza e dalla letteratura fantastica, arrivando poi al disegno ed al canto. Ho frequentato il Liceo Artistico e successivamente il C.A.M.S. (College Arti e Mestieri dello Spettacolo), tuttavia qui, tra queste righe voglio parlarvi di una disciplina particolare che mi sta molto a cuore e che mi ha dato più soddisfazioni: il disegno. Mi sono avvicinata ai manga ad 11 anni quando mia sorella maggiore comprò davanti a me il manga Video Girl Ai di Masakazu Katsura, incuriosita lo sfogliai e me ne innamorai. Sono sempre stata una ragazza fantasiosa che amava pensare fuori dalle regole e dagli schemi, così trovai nello stile manga il mio mondo perfetto, un mondo che rappresenta la realtà a modo proprio. Fino ad oggi non ho mai frequentato corsi specifici di manga, le mie sole basi di studio di disegno appartengono al liceo, che in realtà non ha reso la mia passione semplice da coltivare in quanto i professori trovassero quello stile infantile. Tuttavia ho deciso di andare avanti ed imparare osservando sia i maestri del manga sia altri artisti italiani che si cimentavano in quello stile (grazie di cuore internet!). Per molti anni ho lavorato sul cartaceo, non potevo permettermi chissà quali strumenti, così mi affidavo semplicemente a matita, fogli e colori classici a matita, col tempo però la mia famiglia ha deciso di aiutarmi e così per colorare ed inchiostrare imparai ad usare i copic. Il mio primo amore però lo ebbi circa 5 anni fa, quando acquistai la mia prima tavoletta grafica, una semplice Bamboo della Wacom, che fu subito mia amica. Da lì col tempo non sono più riu- scita a fare a meno del digitale, sia per la praticità sia perché non richiede il continuo acquisto di materiali, recentemente poi ho comprato quello che chiamo il mio amore assoluto: la tavoletta grafica Cintiq. Come ho detto in precedenza ero una ragazzina fantasiosa e come potevo non unire questo fattore al disegno creando una storia tutta mia? Ho cominciato a svilupparla circa nell’estate tra i 13 e 14 anni, ha avuto molti nomi nel corso del tempo ma adesso è conosciuta come Dualis. Cominciai a lavorarci con un mio amico che allora era già pratico di digitale, io disegnavo, scannerizzavo il lavoro e lui inchiostrava e 38 39 retinava sul programma Manga Studio, essendo però anche lui un fumettista molto bravo ad un certo punto le nostre strade si separarono e così imparai da sola ad utilizzare il software ed anche per esso fu subito amore. Utilizzo Manga Studio sia per illustrare che per le tavole vere e proprie. Ultimamente Dualis sta ricevendo un vero e proprio restyle perché sono cresciuta molto di tecnica ed i disegni di così tanto tempo addietro non andavano più bene. La storia è ambientata nei giorni nostri ma si svolge su molti piani fantastici abitati dalle più disparate creature: angeli, demoni, vampiri, fate, elfi e molto ma molto altro. Tutto gira intorno ad una leggenda che tratta di due creature, una maligna ed una benigna, che all’inizio dei tempi si sfidarono e perirono insieme impedendo al bene ed al male di avere la supremazia su uno e sull’altro, queste due creature con il passare degli anni si reincarnarono più volte e si sfidarono portando sempre però al medesimo risultato. Stavolta però la creatura maligna è più potente ed ha piena coscienza del proprio Io, così, prima che anche la reincarnazione della creatura benigna si risvegli, intende trovarla ed eliminarla. Sarà compito di quattro fanciulle angeliche precederlo e proteggere la creatura sacra dal suo avversario ed infine sovrastarlo per rendere finalmente effettiva la supremazia della luce. Nella mia pagina Facebook, i follower, hanno subito mostrato entusiasmo per questa storia e questo mi ha spinto a dare sempre di più per ognuno di loro: ho realizzato character design super precisi, illustrazioni, ho messo in anteprima alcuni capitoli, creato video ironici ed ultimamente sto realizzando un’animazione per festeggiare i 3000 likes. Questo video avrà come centro Lasher, il cattivone di Dualis (eppure il personaggio che ha riscontrato più successo) che tramite una reporter, che doppio io stessa, creata per l’oc- casione riceverà delle domande fatte proprio dai fan alla quale dovrà rispondere volente o nolente. Ancora non si sa una data precisa di uscita per la versione cartacea del manga anche perché sto aspettando delle risposte e dei riscontri, ma non posso ancora dir nulla. Cosa mi dona ispirazione per andare avanti con la storia? Vi confesso che mentre disegno metto sempre come sottofondo la trilogia de “Il Signore degli Anelli” e de “Lo Hobbit”, non posso non amare i film ed i libri, ogni tanto però cerco colonne sonore atmosferiche per gettarmi io stessa nel mondo che creo, spesso mi ritrovo ad immedesimarmi troppo nei sentimenti dei miei personaggi, arrabbiandomi quando sono arrabbiati, piangendo quando sono tristi, tanto che i miei dall’altra parte della casa mi sentono ridere senza motivo, quanta pazienza hanno eh? Oltre a Dualis mi dedico anche ad illustrazioni di personaggi altrui, molti tra l’altro di colleghe e colleghi italiani amanti dei manga, penso che dobbiamo tutti aiutarci a vicenda per mettere a tacere i pregiudizi nei confronti del manga italiano, anche per questo ho creato il gruppo Facebook “Art Trade Revolution” i primi mesi del 2016, che si è ampliato inaspettatamente subito (quasi 300 persone!), all’interno ci sono tantissimi artisti, alcuni molto conosciuti ed altri meno, ma ognuno di loro comunica con armonia scam- biando opinioni, disegni e molto altro senza mai essere snob o offensivo, si può considerare anche questo un piccolo mondo fantastico no? Ringrazio infinitamente per la possibilità di poter parlare di me tra queste favolose pagine piene di arte ed persone straordinarie (mi sento piccola piccola in confronto), non sono mai stata molto brava, ne a mio agio, a parlare di me ma ci ho messo tantissimo impegno quindi spero che queste mie parole, come ovviamente i miei lavori, vi piacciano! Prima di finire vorrei solo dire poche parole al lettore: qualsiasi sia la tua passione credici e mandala avanti finché non ne sarai soddisfatto, sarà dura ma la soddisfazione che proverai nel tempo ripagherà tutta la fatica! Sheryl Muse 41 40 LA NUOVA SAGA FANTASY DI KINGSLEY Su Facebook: Kingsley Ngadiuba / La Saga di Anorias: La Stella dell’Ovest P er prima cosa i saluti, giusto? Giusto! Ciao a tutti sono Kingsley Ngadiuba, ho 23 anni e sono fresco fresco di laurea in Geologia. E i dati anagrafici sono stati fatti, non so mai come impostare gli inizi quindi scusatemi se possono sembrare sintetici e freddi (avevo pensato di aggiungere segno zodiacale e ascendente, ma forse è meglio non esagerare). Bene, si comincia con la parte difficile: raccontare cosa sia per me la scrittura e il mondo dove mi sono “incastrato”. Scrivere per me è semplicemente un altro modo per vivere, per sentirsi vivi, per far sentire vivi. Tramite le parole è possibile accendere certi sentimenti che altrimenti rimarrebbero sepolti dentro di noi, nell’oscurità delle nostre preoccupazioni quotidiane e quindi la scrittura e la letteratura hanno in un certo senso il compito di ricordarci che siamo delle persone e che siamo liberi di piangere e ridere, di sorprenderci e di emozionarci come i bambini. Il mio grosso “sbaglio” è iniziato all’età di 14 anni, vi giuro che alle elementari odiavo scrivere e soprattutto detestavo le descrizioni, parole come plumbeo mi facevano venire l’orticaria. Tutto è cominciato per caso o forse per una motivazione che ancora devo trovare e da quella sera d’estate fiumi di lettere d’onice sono scivolate su pagine bianche, ingiallite, su scontrini della spesa, cartoncini colorati...va bene la smetto con lo scrivere l’incipit di un altro romanzo. Il genere che preferisco scrivere e leggere? Il fantasy! Ho cominciato a leggere da che ho memoria, sono partito con libri di divulgazione scientifica, i miei amati dinosauri, e poi dritto di volata con Esopo e Fedro, le loro favole mi hanno stregato per tutta l’infanzia, insieme a Dahl e alla sua Matilde. Poi c’è stato il libro che mi ha fatto capire che il fantasy sarebbe stato il mio genere, Gli Spinorchi di Boscomago di R. Jarvis, il primo vero fantasy mai letto e da lì si sono aperti gli infiniti mondi dell’immaginazione. Credo che il genere fantasy sia uno dei più tosti da scrivere, buttar giù l’intera storia di un mondo con tutte le sue regole e tutto il resto... a volte sarebbe più semplice rifare la maturità. Comunque, per quanto possa essere difficile è altrettanto divertente, vedere tutto plasmarsi sotto il tuo pensiero, sapere che quello che stai creando è solo tuo, il frutto della tua immaginazione è veramente entu- siasmante. Da questo genere e proprio dalla sua incredibile capacità di creare vita dal nulla è nato la mia La Stella dell’Ovest, quel “maledetto” libro che mi insegue dalla fine della seconda superiore e che ancora oggi “tormenta” le mie giornate, il mio migliore amico e compagno di vita. Scrivere e vivere La Stella dell’Ovest è stata ed è un’esperienza meravigliosa, mi ha permesso di entrare in contatto con diversi autori del calibro di Robin Hobb (Trilogia dei Lungavista), David Gemmell, che personalmente venero, (Ciclo dei Drenai) o la simpaticissima Cecilia Dart-Thorton (La ragazza della torre) e ve lo devo dire che sono tantissimo in debito con la scrittura e col fantasy. Più vado avanti a leggere il genere e più scopro tutte le sue profondità, come sia in grado di creare mondi e storie attorno ad un ideale o ad un pensiero, come sia in grado di dar corpo a tale pensiero e materializzarlo dove altrimenti non si sarebbe riuscito. Ne La Stella dell’Ovest ho provato (poi ditemi voi dove ho sbagliato altri- menti come riuscirò a rimediare alle continue figuracce) a lavorare sul concetto di giustizia in questo mondo chiamato Anorias, una terra, all’occhio, meravigliosa ma che è seviziata da migliaia di anni dagli Stregoni del Fuoco. Gli uomini vengono allevati in città, pronti per il prossimo raccolto, loro infatti sono la fonte di nutrimento degli Stregoni e della loro arte, il Kersar. In questa ambientazione si inserisce l’elemento del Giusto che deve ristabi- lire il giusto equilibrio su Anorias, un uomo che non dovrà più essere umano per poter giudicare i suoi simili. Poi ti trovi Roja e Joan, alcuni dei personaggi principali, che fanno irruzione nella tua testa nel cuore della notte e pretendono che la storia vada avanti e da libero scrittore diventi lo scrivano delle stesse creature che hai creato. La Stella è stata influenzata da tutto quello che mi sta attorno, anime come Bakuman mi hanno dato la forza di andare ISCRIZIONI APERTE MASTER IN EDITORIA LIBRARIA “A.VICINANZA” Corsi: REDATTORE WEB - CORRETTORE BOZZE, GRAFICO EDITORIALE DI BASE, REDATTORE EDITORIALE, EDITING, APRIRE UNA CASA EDITRICE. FORMULA ON-LINE A DISTANZA CERTIFICAZIONE EDITORIALE PER TUTTI GLI ISCRITTI Infoline: [email protected] - 06.33.61.08.00 (Ore 10-14) avanti, Yu Yu Hakusho mi ha dimostrato che non importa quante volte muori, puoi sempre combattere. In questo vortice di ispirazione ho assorbito la mia musica irlandese, gli spettacoli teatrali, gli incontri casuali e gli eterni viaggi in macchina. E se pensate che abbia finito con La Stella dell’Ovest, vi sbagliate di grosso, il secondo libro è quasi pronto, il terzo sta spingendo per essere scritto e il quarto mi guarda dall’alto con tanto disappunto... ve lo avevo detto mi stanno perseguitando. A chi non si fosse ancora addormentato o non avesse cambiato subito pagina o semplicemente è stato tanto folle da arrivare fino in fondo posso dire che è stato un piacere poter scambiare quattro chiacchiere e che vi devo un caffè. Vorrei ringraziare tantissimo l’associazione culturale Japanimation per la splendida occasione che mi hanno dato, grazie ancora a tutti. Kingsley Ngadiuba 43 42 IMMERGIAMOCI PER TRE GIORNI NEI COMICS! www.unmaredicomics.it - Su Facebook: Un Mare di Comics D al 24 al 26 giugno 2016 si terrà presso Marina di Castagneto Carducci (LI), “Un Mare di Comics” fiera dedicata al mondo dei fumetti, cartoni animati e cosplay. La manifestazione è orga- nizzata sotto la direzione artistica di Kagliostro, con il patrocinio del Comune di Castagneto Carducci, il C.C.N. e la Camera di Commercio di Livorno. La tre giorni sarà a ingresso gratuito e prevede un programma di sicuro impatto. Il centro nevralgico dell’intera manifestazione è il viale Italia (lungomare) dove vi saranno il mercato espositivo a tema, gli spazi incontri e il palco “Mazinga” caratterizzato appunto dalla presenza della testa di Mazinga Z alta 4 metri e che farà da cornice e scenografia ai live delle cartoon cover band, al cosplay contest nonchè da DJ consolle. I protagonisti degl’incontri per questa edizione sono Andrea Camerini, vignettista tra gli altri de “Il Vernacoliere” e “Striscia la Notizia”, Ivo de Palma voce di Pegasus (I cavalieri dello Zodiaco), Mirko dei Beehive (Kiss me Licia) Akira (Devilman) e molti altri, Maurizio Nataloni esperto di cartoni animati e telefilm anni ‘80. La manifestazione prevede tre serate di grande impatto. Si parte venerdì 24 con Cristina D’Avena che si esibirà live preceduta dalla “Goldrake Generation” cartoon cover band, mentre sabato 25 sarà ancora una serata dedicata alla musica con il doppio concerto delle “Alabarde Spaziali” e a seguire i “Kotetsu Power”. La serata proseguirà con D.J. set sulla Mazinga Z Head e si concluderà alla discoteca La Zattera dove i cosplayers entreranno gratuitamente. La domenica è la giornata dedicata ai cosplayers. Dalle ore 13 sarà possibile iscriversi al cosplay contest curato direttamente dallo staff di Epicos di Luca Panzieri. Le categorie sono: miglior maschile, miglior femminile, miglior gruppo e miglior interpretazione. Il contest si terrà alle ore 17 al palco Mazinga. Al termine della gara tutti con gli occhi rivolti in alto perché arrivano i Supereroi dal cielo, cospla- yers paracadutisti che atterreranno direttamente sulla spiaggia davanti al Forte di Marina di Castagneto. Tutte le sere, prima degli spettacoli, saranno caratterizzate dall’appuntamento AperiSigle sempre al palco Mazinga. Grazie alla collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics di Firenze avremo anche due momenti dedicati a chi sogna di diventare un fumettista: due contest uno per i grandi e l’altro invece per bambini degli stabilimenti balneari di Marina di Ca- stagneto. Media partners della manifestazione saranno Radio Bruno e RTV38, rete televisiva del centro Italia che tra le prime negli anni ’80 ha mandato in onda i cartoni animati. UMDC Staff 45 44 ULTIME NEWS DAL MONDO S.H.I.E.L.D. Su Facebook: Agents Of Shield Italian Section Ho fatto giuramento, come tutti: di intervenire quando gli altri falliscono, di essere l'ultimo baluardo dell'umanità, di essere uno scudo. (Phil Coulson) Agents of SHIELD - Italian Section, il primo gruppo cosplay italiano dedicato esclusivamente alla serie tv "Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D., la serie dove Phil Coulson è risorto (dopo esser stato ucciso da Loki in “Avengers”) e ha creato un suo team con i quali affronta innumerevoli avventure. H o iniziato a fare il cosplay di Phil Coulson ormai un anno fa (sfruttando un po’ di somiglianza), anche se devo dire che ero poco convinto per via del look “Normale” del personaggio, ma mi sono dovuto ricredere quando oltre a vincere alcuni contest, oltre ai complimenti della Marvel, oltre a finire sul sito ufficiale Marvel (Costober contest), ho ricevuto i complimenti via Twitter e via Facebook proprio da Clark Gregg, l’interprete di Coulson. E così, quando recentemente ho lasciato un altro gruppo cosplay che comprendeva tutto l’universo cinematografico Marvel, ho preso la decisione di tentare la carta “Agents of SHIELD” con alcuni degli amici che già erano con me nella precedente esperienza e con altri nuovi compagni di viaggio. La differenza sostanziale rispetto ad altri gruppi, è che siamo costretti a sfruttare la somiglianza fi- sica con gli attori non avendo ovviamente dei costumi appariscenti, anzi, nel caso di Agents of Shield, sono ormai tutti in borghese avendo abolito le uniformi da qualche stagione. Per fortuna ho potuto contare da subito sull’aiuto di Giulia Fontana (vincitrice al Torino Comics 2016 del premio "Miglior Make-up") che, seppure con qualche riluttanza iniziale, si è resa conto di somigliare parecchio a Chloe Bennet, l’attrice che nella serie interpreta Skye/Daisy/Quake (ok questo personaggio in effetti ormai cambia nome più sovente che abito) e Nicole Manfredda che è un’ottima Simmons! Con una premessa del genere ho potuto assemblare un ottimo team adatto sia ad ospitate nelle varie fiere cosplay (saremo presenti in tale veste prossimamente a Fumettando a Pinerolo, al PoirinComics a Poirino e al Cuneo Comics&Games ovviamente a Cuneo) che con uno stand dove abbiamo esposto riproduzione di numerosi oggetti visti nella serie tv come la staffa del Berserker o la mano “tagliata” di Coulson, aggiungendo dettagli presi dalla serie “Agent Carter” (purtroppo chiusa recentemente) che con quel tocco anni ‘50 rende il tutto un po’ vintage e simpatico. Ovviamente non tutti possono interpretare personaggi presi dalla serie tv e quindi altri amici che si sono uniti a noi hanno deciso di interpretare dei personaggi generici inventati , come Michele Giordano che intepreta il Dott. J. Garrick, uno scienziato (ma anche operativo) o altri amici come Alessandro Uccheddu o Edward Bianco che hanno completi bellissimi da SWAT e che ci fanno da “guardie del corpo”. Recentemente si sono uniti anche Alma Cioci come Melinda May (uno dei personaggi principali della serie) e Loris Perino che interpreta Luther Banks, braccio destro di Rosalind Price della ATCU. In realtà non credevo ci fosse così tanto interesse attorno alla serie tv, che in fondo non ha lo stesso successo di film come “Avengers” o il recente “Captain America: Civil War” ma mi sono dovuto ricredere quando molte persone al Torino Comics si sono fermate al nostro stand o ci hanno chiesto di fare foto. E proprio per questo abbiamo ulteriormente allargato il “Parco presenze” aggiungendo l’Hydra, i cattivi per eccellenza della serie tv, sia mettendo un finto cadavere allo stand, sia inserendo personaggi generici come quello interpretato da Giacomo Marengo o prossimamente... Ward. Non abbiamo intenzione di essere sempre presenti con uno stand alle fiere, la nostra idea è invece quella di rompervi le scatole il più possibile con la nostra presenza sia come ospiti che gareggiando a tutti gli eventi cosplay. A volte avremo qualche ospite, recentemente per esempio abbiamo avuto un “Capitan America” (Simone Angelo Franzo) e non ci precludiamo di certo di avere che so... un Black Panther o un Thor (anche se vorrei sinceramente una Lady Sif!!!), perchè in qualche modo come ben sappiamo la serie Agents of SHIELD è collegata attraverso Coulson a tutti i vari film (e se non attraverso Coulson, sempre attraverso lo SHIELD o qualche agente!).Vorremmo far crescere il gruppo e portare qualcosa di un po’ diverso dai soliti costumi, riproducendo scene dagli episodi dei telefilm e facendo un po’ di animazione. Prossimamente gireremo un video promozionale per presentare i vari personaggi e per farci conoscere meglio. Abbiamo un paio di sorprese piuttosto carine e grosse ma per scaramanzia ancora non ne posso/voglio parlare... vedremo!!! Vi invito a dare uno sguardo alla nostra pagina facebook (e ovviamente a mettere “Mi piace”) e a scriverci per qualsiasi curiosità. Chris Heaven 46 47 “GIANNI E PINOTTO” Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA! I l duo comico composto da Bud Abbott e Lou Costello meglio conosciuti in Italia come Gianni e Pinotto sono stati protagonisti di numerosi film e di una serie televisiva che li ha resi famosi in tutto il mondo. La loro comicità deve molto a quella dei loro “colleghi” più illustri Lauren e Hardy. Infatti Gianni (Abbott) rappresenta il personaggio serio che crede di essere più intelligente di tutti, specialmente di Pinotto (Costello). In realtà nelle loro avventure, Gianni spesso è costretto a ricredersi riguardo alle sue idee, messe in contrasto o da Pinotto o da eventi improvvisi che ribaltano la situazione da come era vista da lui, e così da persona più forte e piena di sé Gianni di- venta il più debole e il più fiacco. Pinotto (chiamato nella lingua originale anche “Chick” ovvero “pulcino - gallinaccio”) rispetto a Gianni che sembra l’Ollio del duo, rispecchia quasi tutte le caratteristiche del pasticcione Stanlio: timido, pauroso e artefice di numerosi equivoci e divertenti situazioni nelle quali coinvolge anche il suo amico. Tra i film più famosi e fortunati dei due comici vi erano sicuramente le parodie di film horror del periodo, come Frankestein o il Lupo Mannaro. Sulla scia del loro successo non si volle perdere l’occasione per aggiungere anche una serie a cartoni animati dedicato al duo comico. Nota in patria come Abbott & Costello Cartoon Show la serie animata fu trasmessa negli Stati Uniti dal 9 Settembre 1967 all’1 giugno 1968 per la durata di mezz’ora per ciascun episodio. Ognuno dei 39 singoli episodi era diviso da quattro cartoni di cinque minuti ciascuno. Gli episodi sono stati creati congiuntamente da Hanna-Barbera, RKO Pictures e Jomar Productions tra il 1965 e il 1967. In Italia la serie si è vista sporadicamente nei circuiti privati agli inizi degli anno ‘80. La serie è molto simile come disegni ed animazione a quelle dedicate ad altri famosi comici come Lauren & Hardy e i Tre Marmittoni. La serie fa leva molto sull’“effetto nostalgia” nei confronti dei fan del duo e, come le altre due serie citate non mostrano una particolare cura per esempio negli sfondi o nelle animazioni. Tutto gira attorno alle gag dei protagonisti che di volta in volta sono coinvolti nelle più disparate situazioni e vivono le loro mini-avventure perfino nell’antica Roma e in altri periodi storici.Varia anche il tipo di professione che svolgono i nostri eroi, da poliziotti a autotrasportatori. Non mancavano gli episodi in cui i nostri eroi af- frontavano ogni mostro o fantasmi di ogni genere, in linea con la loro La serie aveva uno schema che si ripeteva di volta in volta con Pinotto che finisce puntualmente nei guai e con Gianni che deve cercare di risolvere la situazione. Spesso per uscirne dai guai e per uscirne vincenti è Pinotto a “sacrificarsi”. Il tipo di umorismo è naturalmente molto lieve e leggero, adatto soprattutto ad un pubblico dei più piccoli. La caratteristica principale di questa serie di cartoni animati è stato il fatto che Bud Abbott ha fornito la voce per il suo personaggio mentre fu Stan Irwin a fornire la voce di Lou Costello, che era morto nel 1959. Il resto del cast vocale era composto da abituali doppiatori che lavoravano per la Hanna-Barbera. Il fumettista canadese, Lynn Johnston, che è famoso per essere l’autore del fumetto dedicato ai due comici, è stato il colorista accreditato del cartone animato. Nella versione italiana le voci sono di: Claudio De Davide per quella di Gianni, e Gino Pagnani per quella di Pinotto. In Italia, la serie era inizialmente trasmessa nel 1980 sulla neonata Rete 3 della Rai, mentre passò solo qualche anno dopo sulle reti locali, dove viene ancora ritrasmessa di quando in quando. Solo nella versione italiana, veniva utilizzata come apertura una sigla originale italiana, scritta da Luigi Albertelli ed eseguita e cantata dagli Alfa. Alfonso Verdicchio 48 49 I SOGNI INFINITI DI ELENA CABIATI www.elenacabiati.com - Su Facebook: Elena Cabiati “Non cercate il mistero lontano da voi, è nascosto nel sole che tramonta per sorgere di nuovo, negli occhi dei vecchi che restano bambini, nella treccia dorata dell’Amore, lunga e sciolta per scalare le sue torri. Non cercate i segreti su strade buie, tra parole difficili, cercateli scolpiti sui muri o dipinti mille anni fa. Cercateli nelle fiabe, dove tutto ciò che è piombo può ancora trasformarsi in oro.” C’ era una volta, in un bosco non molto lontano, una bambina di otto anni che, con un coltellino, incise su un pezzo di legno un messaggio per gli elfi che abitavano quel luogo per informarli che era giunta a reclamare il suo titolo di loro Regina; poi prese il pezzo di legno e lo nascose bene dentro il tronco cavo di un albero. Il giorno dopo tornò a controllare se gli elfi avessero ritirato la sua nomina e scoprì che il suo messaggio non c’era più: da quel momento fu ufficiale, era diventata la loro Regina. La bambina era di quelle che vivono a metà tra sogni e realtà, che parlano con personaggi che vedono solo loro, che giocano a inventare sto- rie e a passeggiare tra le nuvole. Crebbe nutrendosi di fiabe e di cartoni animati giapponesi (Bia, Creamy, Candy Candy...) e di tutti quei film che negli anni ‘80 hanno cooperato a creare una meravigliosa generazione di nerd, con un’inguaribile sindrome di Peter Pan: La storia infinita, Ladyhawk, i film di Steven Spielberg, quelli della Disney e naturalmente Star Wars... Quando fu un po’ più grande si appassionò alla narrativa fantastica: prima viaggiò fino a Mordor con Frodo e la Compagnia dell’anello, poi fu ad Avalon con le sacerdotesse di Marion Zimmer Bradley, sprofondò tra le dimensioni dei mondi della Bussola d’Oro di Philip Pullman e si divertì attraverso le storie di Neil Gaiman e di Terry Pratchett. La ragazza si appassionò all’arte, all’astrologia e all’esoterismo. Scoprì che l’arte e la magia erano legate, che l’una nascondeva l’altra e tramandava la sua conoscenza. Iniziò a lavorare nei musei, a fare ricerca e a insegnare letteratura ai ragazzi delle medie che la aiutarono a non lasciarsi travolgere completamente dal mondo degli adulti. Ogni notte, prima di andare a dormire, anche da grande continuava a immaginare di vivere qualche avventura straordinaria e così sprofondava dai sogni ad occhi aperti a quelli ad occhi chiusi... Aveva sempre provato a scrivere le sue storie, a descrivere i suoi mondi, ma fino a quel momento non era mai riuscita a finirle perché era molto pigra e distratta! Poi un giorno arrivò Gala. Gala era una giovane strega, abitava a Torino, ma non nella Torino che tutti conoscono, lei abitava nella Torino magica, la Torino che apparteneva ai maghi bianchi di O, mimetizzata in mezzo alla vita quotidiana della gente normale. Gala aveva i capelli lunghi e le somigliava un po’ ma era molto più determinata e testarda di lei. Si sedette accanto al suo computer e le ordinò di raccontare tutta la sua storia perché lei aveva voglia di viaggiare, nel tempo e nello spazio: voleva andare a Venezia alla fine del ‘700, mettere uno di quei meravigliosi vestiti di crinoline e incontrare Casanova e poi voleva andare a salvare la Cattedrale di Chartres dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e a scoprire tutti i suoi misteri; desiderava incontrare altri personaggi: Kundo, il vecchio monaco certosino che sarà il suo maestro, Aron il giovane mago nero che diventerà suo compagno di viaggio. C’erano un sacco di misteri da risolvere: grotte alchemiche, simboli ma- gici, tarocchi profetici, sculture esoteriche, labirinti in cui perdersi... e poi c’erano i nemici da affrontare, Gala non vedeva l’ora: Negromanti spietati, demoni della mente, sicari senza pietà. La ragazza scrisse tutto ciò che la strega le ordinava e obbedì a tutti i suoi ordini, ma a Gala non bastava, lei voleva che la sua storia la conoscessero anche gli altri, così entrambe iniziarono a pensare a come fare perché fosse pubblicata. Quell’anno c’era un grande concorso, il Torneo letterario IoScrittore, indetto dal gruppo editoriale Gems. I partecipanti erano quasi 2000 e la ragazza che scriveva non pensava di avere molte possibilità di vincere. Probabilmente a quel punto Gala ci mise un po’ della sua magia, perché invece il romanzo vinse e fu scelto dalla casa editrice Nord per essere pubblicato. Entrambe festeggiarono tutta la notte: era un grande sogno che diventava realtà! Nel frattempo però la ragazza che scriveva era diventata mamma di una pestifera bambina che tentava di sabotare in ogni modo la sua attività di narratrice: appena si sedeva al computer la bimba le zompettava in braccio schiacciando tasti a caso e se cercava di concentrarsi per elaborare una trama lei iniziava a cantare a squarciagola... Allora Gala prese di nuovo in mano la situazione e anche la bimbetta! Si mise accanto al suo lettino e cominciò a raccontarle storie e magie, insegnandole la strada che conduce ai mondi meravigliosi della fantasia. Fu così che la bambina imparò a fantasticare, si perse nei suoi giochi e lasciò che la mamma facesse altrettanto! In questo modo finalmente fu compiuta anche la seconda avventura de La viaggiatrice di O e questa volta fu una giovane casa editrice, la Watson, a decidere di pubblicarla. Ora la ragazza che scrive (che tanto ragazza forse non è più...) lavora all’ultima avventura di Gala e ad altre storie nelle quali la fantasia e la realtà sono sempre più intrecciate: forse perché si è resa conto che la magia esiste davvero, che fa parte della nostra vita, e che i sogni non sono null’altro che realtà che aspettano di diventare vere. La bimba pestifera non ha ancora imparato a scrivere, ma probabilmente, appena lo farà, inciderà un pezzo di legno e si nominerà Regina di un mondo che già le appartiene. Elena Cabiati 50 51 IL 1° “GULP! COMICS & GAMES FESTIVAL” www.gaetagulp.it - Su Facebook: GULP - Comics & Games Festival “G ULP! – Comics and Games Festival” è in arrivo! La fiera del fumetto e dei videogiochi è alla sua primissima edizione e si terrà nei giorni 22, 23 e 24 luglio nella città di Gaeta (LT) nell’Oratorio Don Bosco. Ad organizzarla è l’associazione GGWP, che si pone come obiettivo quello di promuovere la cultura videoludica e fumettistica e di divenire un punto di riferimento nell’organizzazione di attività per il sociale. La manifestazione ospiterà personalità di spicco, artisti emergenti ed espositori. Offrirà inoltre infinite opportunità di divertirsi: chi riuscirà ad accaparrarsi i limitatissimi biglietti avrà la possibilità di provare giochi da tavolo, sfidarsi a colpi di Laser Tag, trattare il proprio materiale “nerd” in un’apposita area scambio messa a disposizione dagli organizzatori, assistere a spettacoli ed eventi, di fare nuove esperienze ed assistere alla sfilata cosplay più colorata di sempre... ma soprattutto di lasciarsi la realtà alle spalle per 3 giorni immergendosi in una dimensione dove tutti condividono le stesse passioni. Fra gli ospiti più noti troviamo i rappresentanti di Orgoglio Nerd che per tre giorni ci accompagne- ranno nelle mille attività che andranno a presentare: dall’interessante conferenza su “Nerd Senza Frontiere”, il progetto relativo a viaggi organizzati dalla redazione stessa con itinerari a tema (fra le tappe più visitate ricordiamo il Giappone, la Giordania, la Serbia e la Norvegia) passando per la presentazione con sessioni di prova del nuovissimo gioco da tavolo “Area Stampa”, per le interviste agli artisti presenti in fiera e finendo con il “Quizzone NERD” del sabato sera, uno degli eventi da non perdere assolutamente: una sfida all’ultima risposta in cui gli sfidanti si metteranno alla prova sfoggiando tutta la loro cultura in ambito nerd per vincere uno dei fantastici premi messi in palio dall’organizzazione. Altra protagonista della fiera sarà l’Oasi Culturale, che sarà adibita nel nostro chiostro, dove artisti di ogni genere come pittori, disegnatori, scultori, ecc. potranno esporre le proprie creazioni e dare lezioni di disegno e fumetto gratuite. Saranno ospiti l’associazione culturale Art Station di Firenze coordinati dalla presidentessa Benedetta Fazzino, i fumettisti Chiara Gabrielli e Alessandro Giampaoli, il vignettista Mario Magnatti e molti altri. Il GULP! mette a disposizione anche l’opportunità di assistere gratuitamente a 3 lezioni introduttive di lingua giapponese tenute dal nostro “Sensei”, Don Mario Testa. Ma la cultura orientale non sarà l’unica ad essere esplorata, grazie alla possibilità di assistere ad un’esclusiva presentazione sull’affascinante tradizione etrusca, accompagnata da suggestive melodie che ci permetteranno di immergerci ancora di più nel loro mondo. Saranno presenti anche le associazioni A.D.S.S.C. Arcieri di Santo Stefano di Spigno Saturnia, il sabato pomeriggio, e la scuola di kendo Kenyu Kai del Sensei Vincenzo D’Arienzo di Gaeta, la domenica pomeriggio, le quali metteranno a disposizione archi e shinai esibendosi nelle loro arti e per permettere a chiunque di provare queste spettacolari discipline. Da non perdere le incredibili acrobazie e salti senza limiti durante la fiera, ad opera degli Esprit Traceur, tre giovani ragazzi di Itri che praticano il parkour, nota disciplina metropolitana che consiste nel seguire un percorso superando ogni tipo di ostacolo, i quali la promuoveranno con chiunque condivida la passione per questo genere di sport. Anche la musica ci accompagnerà in questi tre giorni: sono infatti previsti spettacoli musicali che ci permetteranno di apprezzare ancora una volta le sigle più amate dei cartoni, telefilm e videogiochi, uno dei quali si svolgerà venerdì sera, durante il quale verranno rivisitate le sigle di molti cartoni in chiave rock! L’intrattenimento però non finisce qui: nell’area games ci saranno postazioni per i videogamers, vari giochi da tavolo (fra cui potrete provare “Narcos”, prodotto dalla Torre dei Maghi di Formia) e il sabato l’esposizione della “Cittadella dei Lego”. Nel contempo all’esterno avremo un campo di Laser Tag e un Torneo di Spade: il Laser Tag è un gioco di squadra basato sulla simulazione militare nel quale ogni giocatore è munito di un’arma a raggi infrarossi (totalmente innocui) collegata a dei sensori posti generalmente sul corpo, dove l’obbiettivo è sparare a tali sensori fino all’eliminazione della squadra avversaria, il tutto a cura della Laser Game Fondi; il Torneo di Spade, a cura dell’associazione Sogni & Spade di Gaeta è una competizione durante la quale ci si scontrerà all’interno di un ring 1 VS 1 o 2 VS 2 con delle innocue spade di lattice, dove l’obbiettivo è colpire l’avversario per tre volte prima che lo faccia lui, in modo da continuare la gara. Ma questo è solo l’inizio! Per tutte le novità e per tenersi aggiornati sull’evento potete visitare il nostro sito e la pagina Facebook: GULP – Comics & Games Festival. Ci si vede alla fiera, sapendo che sarà sicuramente... un Good Game Well Played! Gulp! Staff 53 52 LE PASSIONI NIPPONICHE DI YUSURA CHAN Su Facebook:Yusura Chan C iao carissimi amici di Japanimando! Mi chiamo Barbara (nome d’arte Yusura Chan), abito in provincia di Verona, ed ho frequentato l’Università di Venezia Lingue Orientali; nel tempo libero mi lascio trasportare nel mondo otaku e passo tantissimo tempo anche nella realizzazione dei cartamodelli per i miei progetti cosplay, grazie al quale ho conosciuto tantissime persone con la mia stessa passione. La prima fiera in veste di cosplayer è stata nel 2007 al Mantova Comics; ripensandoci sono passati molti anni, ma nonostante io abbia partecipato a numerose fiere, ancora oggi quando mi “trasformo” nei miei personaggi preferiti, provo una grandissima emozione. La passione per il Giappone è iniziata alle elementari, quando in televisione trasmettevano Sailor Moon, Evangelion, Occhi di Gatto, L’Incantevole Creamy; da quel momento ho cercato di realizzare la più grande passione della mia vita: da piccola mi hanno fatto sognare ed oggi quel sogno è diventato realtà! Con il passare del tempo iniziai a conoscere il Giappone anche per le sue altre mille sfaccettature, grazie a libri ed internet, poi con l’università ho ampliato ancora di più il campo, studiando la sua lettera- tura, la filosofia, l’arte e la storia del Giappone sia antico che moderno. Con la letteratura e l’arte ho scoperto diverse leggende storiche e fiabesche giapponesi, che porto avanti ancora tutt’ora; studiando filosofia e cultura moderna mi sono sentita molto vicina al mondo orientale e viaggiando in Giappone ho potuto conoscere molti giapponesi: per me è stata (e lo sarà per sempre) una delle più belle esperienze della mia vita, non solo in ambito linguistico ma anche culturale. Da qualche anno nel mondo del cosplay ho iniziato ad aiutare Alessio Balestrazzi, ideatore e creatore di diversi contest nazionali italiani; il primo è stato a tema One Piece nel 2013 ed avendo avuto un grandissimo successo l’ho aiutato anche con il secondo contest (finito l’anno scorso) a tema Marvel vs DC. L’universo Marvel e DC mi hanno sempre affascinato ma non ho mai avuto una guida che mi potesse aiutare nella comprensione dei mille universi paralleli intrecciati tra di loro; grazie all’organizzazione del contest e facendo parte della giuria ho iniziato ad immergermi in un altro mondo totalmente diverso dai manga e che potesse fare riferimento al Giappone. Ancora oggi, riesco a portare avanti le mie passioni cercando di coinvolgere più persone possibili in questo mondo fantastico; non solo quello del cosplay ma anche in quello dei videogiochi, facendo missioni cooperative a Monster Hunter con diversi amici, aiutandoci a vicenda nell’affrontare un solo mostro e passare lunghissime serate guardando film di fantascienza, horror e anime. I miei progetti prima della fine dell’anno sono un armatura di Monster Hunter o un personaggio di Leauge of Legends: devo ancora decidere quale mi strega di più! Il mio sogno più grande è quello di poter fare da visita turistica per i giapponesi che vogliono scoprire l’Italia, nonché per gli italiani che vogliono scoprire le meraviglie del Giappone. Detto tutto ciò spero che vi divertiate anche voi nelle vostre passioni e soprattutto portarle avanti nonostante i mille impegni della vita quotidiana. Ringrazio con tutto il mio cuore l’associazione culturale Japanimation per avermi concesso questa occasione e voi lettori per avermi dedicato un po’ di tempo. Un abbraccio caloroso a tutti, ci vediamo in fiera! Barbara Soliman 55 54 “LESLIE NIELSEN” Gruppo di Facebook: Walt Disney e il suo magico mondo L eslie William Nielsen è stato uno dei più grandi attori e comici del ventesimo secolo. Nacque in Canada, a Regina, l’11 febbraio del 1926. L’ambiente familiare in cui crebbe non fu proprio sereno: il padre era un tipo violento che, spesso, alzava le mani sulla moglie e sui figli. Questo esasperò Leslie che scappò di casa. La passione per la recitazione nacque grazie a un suo zio attore Jean Hersholt. Leslie, dopo aver preso il diploma alla Victoria School of Performing and Visual Art ad Edmonton, si unì alla Royal Canadian Air Force, sebbene la sua sordità (dovette indossare delle protesi all’orecchio per tutta la vita) e anche per la sua giovane età per essere addestrato come si deve o inviato in azioni oltre oceano. Nielsen ricevette una borsa di studio presso la Neighborhood Playhouse di New York. Egli decise di trasferirsi in questa città, dove frequentò l’Actors Studio e dove fece le prime comparse in tv (a partire dal 1948) in un episodio pilota dello Studio One. Nielsen iniziò dapprima con ruoli drammatici nel periodo del cosiddetto “anno d’oro della tv”, partecipando a quasi 50 programmi dal vivo girati personalmente nel 1950. Tuttavia, la sua principale mansione in tv non erano altro che di carattere do- cumentaristico-commercialistico e le prime vere partecipazioni come attore non furono esaltanti. Il produttore Nicholas Nayfack offrì a Nielsen di effettuare un provino per il film di fantascienza Forbidden Planet, consentendo a Nielsen di firmare un contratto a lungo termine con la Metro-Goldwyn-Mayer. Il film fu un successo e seguirono altri ruoli per la GMG, come: Ransom! (1956), The Opposite Sex (1956) e Hot Summer Night (1957). Nielsen, però, non era per nulla soddisfatto perché si era sempre aspettato qualcosa di più da questa grande casa di produzione e lasciò, così, gli studios per lavorare in tv per la Disney. L’attore, questa volta, ammise di essere davvero entusiasta di lavorare per la Disney. Egli affermò che non era un lavoro faticoso poiché si girava un episodio al mese e la paga era alta per quel tempo. Il film che lo consacra come attore comico fu Airplane che uscì nel 1980 e divenne successivamente un vero e proprio marchio. Il film era una presa in giro di film disastrosi come Zero Hour e Airport, in cui Nielsen vestiva i panni del dottor Rumack. Il film fu un successo e fu classificato al numero 79, come livello di importanza, nell’American Film Institute, poi nel National Film Registry della Library Congress di Washington e la rivista americana Empire lo clas- sificò primo tra i migliori 50 film comici. Seguirono altri film di carattere comico: per la serie tv girò The police squad nella parte del poliziotto Frank Drebin dal film M Squad, che si apre con una sequenza del film originale in cui si vede un’auto della polizia girovagare in un’ambiente oscuro con una band che suona il jazz sullo sfondo, e The naked gun con i successivi sequels. Seguono altri film, sempre di carattere comico. Oramai, Nielsen non si arresta più. Girò film come: The Exorcist, 2001, A Space Odyssey, Dracula: dead and loving it, diretto da Mel Brooks che parodia il libro di Stoker: Dracula, il film interpretatato da Bela Lugosi, Dracula del 1931, ma anche di altri come The fearless Vampire killers (1967), Bram Stoker’s Dracula (1992), Nosferatu (1922), ecc! Girò anche il film cult Scarie movie 3 e 4. Agli inizi di febbraio del 2007, Nielsen recitò il ruolo del dottore, nello spettacolo educativo a carattere umoristico, Doctor Ology che parodia le vere tecniche mediche apparse su Discovery Channel. Nel 2008, rappresenta una versione di zio Ben nel Superhero Movie, una parodia dei film sui super eroi. Dal 2010, Nielsen inizia ad ammalarsi: egli fu ricoverato per una polmonite all’ospedale di Fort Lauderdale, Florida, con morte avvenuta il 28 novembre all’eta di 84 anni. La sua tomba è visitabile presso il cimitero Evergreen di Lauderdale. Nielsen scelse personal- mente l’epigrafe: Let’er’rip (lascialo scoreggiare). L’attore ricevette vari premi: il Jack Benny Award dell’Ucla, ebbe la sua stella nella Hollywood Walk of Fame, una Golden Palm Star a Palm Springs, in California, e anche un premio canadese dall’Alliance of Canadian Cinema, Television e Radio Artists. Ermelinda Tomasi 57 56 TUTTI GLI INCUBI DI GAETANO RUSSO Su Facebook: Gaetano Russo S alve a tutti i lettori di Japanimando. Mi chiamo Gaetano Russo, ho 29 anni e una passione sfrenata per tutto ciò che ha a che fare con l’horror. Scrivo praticamente da quando ero alle elementari, anche se allora mi limitavo a scrivere brevi articoli sulle tematiche più svariate. La sera, prima di an- dare a letto, leggevo qualche racconto o me lo leggeva mia madre. Spesso erano racconti per bambini, nient’altro che le classiche fiabe che tutti abbiamo ascoltato almeno una volta: Hansel e Gretel, Pollicino, Cappuccetto Rosso (quest’ultima era la mia preferita, adoravo il finale in cui il cacciatore apriva la pancia del lupo). Altre volte invece erano racconti mitologici. Avevo un libro illustrato che racchiudeva tutti i miti dell’antica Grecia. In questi racconti potevo trovare tutto ciò di cui avevo bisogno per stimolare la mia fantasia. C’erano esseri come il Minotauro, un mostro il cui corpo era quello di un uomo, ma la testa era quella di un toro; Medusa, una donna con serpi al posto dei capelli e uno sguardo in grado di tramutare in pietra ogni essere vivente; Cerbero, un cane gigantesco con tre teste e fauci grandi come l’antro di una caverna. La mitologia è la letteratura horror del tempo che fu. Una volta capito qual era la strada che volevo battere, ho iniziato a leggere avidamente tutto quello che trovavo. Il primo vero romanzo che lessi fu uno di Robert L. Stine autore della collana “Piccoli Brividi”. La prima serie aveva copertine fantastiche, illustrate in perfetto stile fumettistico. Sono storie che da piccolo mi hanno appassionato e spaventato. Ce n’era una, Il Fantasma Senza Testa, che mi ha procurato più di un incubo. A quel tempo non sapevo che esistesse lo scrittore, non ne avevo neanche il lontano sentore. Sapevo che mi piaceva la letteratura horror, cosi come la filmografia (avrò visto un paio di centinaia di film horror, pochi buoni. Il primo di cui ho il ricordo fu “IT”, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, l’autore che più di ogni altro mi ha influenzato. Lo proiettarono alla scuola media e rimasi ipnotizzato dalla storia e terrorizzato quando entrò in scena il clown. Chi ha visto il film sa di cosa parlo). Solo diversi anni più tardi mi capitò di leggere il grosso tomo dal quale è stato tratto l’omonimo film. Lo vidi per la prima volta a casa di mio nonno. Era su di uno scaffale, incastrato fra tanti altri libri, e riuscii a farmelo prestare. Lo lessi e mi piacque come pochi altri libri. Nel finale c’è perfino spazio per una lacrima o due. Non è roba per deboli di cuore, questo è sicuro. Sono questi grandi libri che ti ispirano e tirano fuori il meglio di te. I grandi libri lo fanno. Ti fanno sentire piccolo come un granello di sabbia. E questo è un bene, perché solo quando ti senti così puoi dar vita a qualcosa di veramente buono. Mi sono sentito così, piccolo e inutile, quando ho letto per la prima volta Edgar Allan Poe. Le sue poesie e i suoi racconti hanno ancora la stessa forza che avevano cento anni fa e rotti. Sono cupi, e ti avvolgono con la loro atmosfera come un sudario avvolge un cadavere. Vi consiglio di leggere il racconto intitolato “Ligeia”, una storia di fantasmi come poche. Quando lo lessi era tarda notte e avevo la luce di una piccola lampada come unica fonte luminosa. Alla fine avevo i brividi e vedevo le ombre muoversi in giro per la stanza come fossero vive. Sono queste le storie che ti insegnano a scrivere. Ti insegnano anche ad avere paura. 59 58 Uno che la paura la conosceva e riusciva a trasmetterla era Lovecraft, il padre della fantascienza moderna. L’atmosfera, i personaggi, le loro vicende grottesche, si insinuano sottopelle in modo naturale, senza sforzo. I racconti che più mi hanno impressionato sono stati “Due Bottiglie Nere”, e “L’orrore nel Museo”, che è un racconto moderno nonostante sia stato scritto tanto tempo fa. I racconti di Lovecraft sono geniali per immaginazione ed atmosfera. Inoltre il suo stile era sopraffino, il che non guasta mai, ma non è fondamentale per rendere bene l’orrore. Prendiamo Richard Matheson. Il suo stile era scarno, sintetico. Nonostante ciò, provate a leggere “La Casa d’Inferno”, un romanzo che oggi si trova solo in e-book o su e-bay (Dio solo sa perché non si decidano a ristam- parlo).Vi assicuro che non riuscirete a staccare gli occhi dalla pagina. Credo di non aver mai letto qualcosa di così fantastico. Inoltre Matheson aveva qualcosa che a Lovecraft mancava, e cioè la capacità di costruire dialoghi. Leggete “Io Sono Helen Driscoll” e capirete cosa voglio dire. La semplicità e la sintesi sono un’arte e Matheson era un maestro insuperabile in questo. Non a caso ha influenzato scrittori del calibro di King, del quale potremmo parlare per ore, ma credo che ne faremo a meno perché non abbiamo tanto tempo.Vi suggerisco solo di leggere Pet Sematary. INCUBI, questa raccolta di racconti horror, è il frutto di tutte le letture sopra annoverate e di qualche esperienza personale ritoccata ad arte. Vale la pena raccontare quella che ha messo in moto tutto il meccani- smo. Il racconto intitolato “La Statuetta”, così come è descritto, esiste davvero. Me la regalò mio nonno. Un giorno mi trovavo da lui e si parlava del più e del meno, quando l’occhio mi cadde su questo strano essere seduto su di un quadrato di marmo. Era completamente nudo. E aveva questo sorriso sardonico, come di uno che stesse covando uno scherzo orribile. Aveva le corna a spirale, come quelle degli arieti, e gli occhi di un colore verde melma. Il tocco finale era un teschio umano che artigliava nella mano sinistra, levato in alto come se stesse recitando l’Amleto di Shakespeare. Credo che mio nonno fosse un po’ stanco di vederlo sulla mensola, perché quando gli chiesi di mostrarmelo mi disse di portarmelo via. Lo portai via con me e lo misi sulla mia scrivania. Quando la notte accendevo la piccola luce che ho in camera e la posizionavo accanto alla statuetta, l’ombra che si rifletteva sul muro era gigantesca. Immaginate una sagoma nera ritagliata su un muro bianco, alta due metri, con quelle corna arrotolate. Pian piano è saltata su un’idea: e se questo essere se andasse in giro per casa durante la notte? Cosa mai potrebbe combinare? Da qui è partito il racconto. Ho iniziato a buttare giù tutto quello che mi veniva in mente e il risultato lo potete leggere nel libro. Sono molto legato a quella statuetta, peccato che non la trovi più. Mi chiedo dove sia. Forse se l’è svignata una notte ed è tornata da mio nonno. Gaetano Russo 61 60 UN NUOVO EVENTO TUTTO PUGLIESE! Su Facebook: Lesina Comix I l LESINA COMIX fa parte del PROGETTO TANDEM per la valorizzazione, sviluppo e la difesa del territorio di Lesina (Fg), è organizzato dall’associazione “Gargano in Moda - la Natura è Vita”, iscritta nel Registro Generale delle Associazioni di Promozioni Sociali al N. 90/FG della Regione Puglia. Una manifestazione che porterà a Lesina, sul lungo lago, tutti gli appassionati di manga, fumetti e cartoni animati. Sarà uno degli eventi clou dell’estate lesinese, e per l’occasione si aspetta l’arrivo di migliaia di PERSONE da tutta Italia. Non solo divertimento, tra gli obiettivi dell’evento c’è la sensibilizzazione attraverso i fumetti contro l’abbandono degli animali, la valorizzazione e promozione del nostro territorio e il Booksharing, uno strumento dinamico e innovativo che permette di condividere sensazioni, emozioni e stimoli che solo un libro oppure un fumetto è in grado di generare. Un’occasione unica per immergersi per qualche ora in un mondo ricco di sorprese per divertirsi insieme. L’ingresso della fiera è gratuito. La fiera si svolgerà tutta all’aperto tra l’anfiteatro della villa comunale e la zona lago. All’interno della villa ci saranno stand di fumetterie, gadget, accessori, idee regali, artigianato, area giochi. Grandi ospiti hanno già accettato: - Mr. Cartoon Tutta l’energia e il divertimento delle sigle del grandissimo Giorgio Vanni cantate per voi dal grandissimo Mattia Carola, meglio noto come Mr. Cartoon, personaggio attivissimo nella scena delle più importanti cartoon night, dopo successi come “Il Tempo Delle Sigle” nella Capitale d’Italia vi terrà incollati sotto al palco con il suo show! L’unico spettacolo in Italia dedicato solo ed esclusivamente ai successi di Giorgio Vanni. - Simone Dilaghi In giuria per il cosplay Contest, Cosplayer dal 2006, è socio dell’associazione Japanimation di Ostia dedicata al mondo del fantastico e del cosplay. E’ direttore artistico della cover ufficiale di Giorgio Vanni (MR. CARTOON). Ha presenziato a famose fiere come Romics, Narnia Fumetto, Lucca Comics and Games per 4 anni consecutivi e per 2 anni ha partecipato alla gara cosplayers con il gruppo di Batman e con il gruppo di Tekken; a Rimini Comix ha partecipando alla gara cosplay con il doppiaggio di Ivo di Palma, voce originale di Pegasus de I Cavalieri dello Zodiaco. E’ stato un giurato di Dracomics 2015 e di Daunia Comics 2015. Al Romics di aprile ha fatto il cosplay di Enzo Ceccotti (Hiroshi Shiba) dal film Lo chiamavano Jeeg Robot riscuotendo un grandissimo successo ricevendo i complimenti da Claudio Santamaria e Gabriele Mainetti attore e regista del film stesso. - Capitan Mike Sparrow, Maurizio Casilli, presenterà il COSPLAY CONTEST. Cosplayer,Youtuber e fumettista... di tutto di più. Inizia a fare cosplayer, per puro caso, credendo che il suo attore preferito quale Johnny Depp, passasse per la prima del quarto episodio di “Pirati dei Caraibi” e da lì non ha smesso, di travestirsi, cercando di migliorare sempre di più il suo costume, pur sapendo di non somigliare all’attore in questione, continua comunque a travestirsi come i personaggi che lui ha interpretato, fino ad ora ne ha soltanto 5 nell’armadio, ma è pronto a indossare nuovi costumi per omaggiare il suo attore preferito, e dare prova delle sue ca- pacità interpretative. Coltiva sin dall’infanzia la passione per i fumetti umoristici disneyani, disegnando pure storie, da lui stesso inventate, da diversi anni, cerca di unire le cose che gli piacciono col suo canale Youtube. La serata terminerà con il - “GARGANO CARTOONIGHT”. The Animasters - duo di dj specializzato in spettacoli legati al mondo della “anime e videogames music”. Il progetto che vuole portare sulla pista da ballo la musica della cultura nerd - tra Anime, Sigle TV e Videogames. Press play and Dance!!! L’obiettivo è di liberare il nostro mondo e renderlo alla portata di ogni amante della subcultura nerd e di chiunque voglia immergersi nei propri ricordi animati... o esplorare ciò che Tokyo e dintorni hanno da offrire giorno per giorno (musicalmente, s’intende). Questo è solo l’inizio, per rimanere aggiornati in tempo reale su programma, eventi, ospiti e vivere l’evento al 100%, restate sintonizzati su: - www.facebook.com/lesinacomix - twitter.com/lesinacomix - instagram/lesinacomix Invitiamo tutti coloro che volessero darci una mano a venire a Lesina: Casa editrice, editori indipendenti, fumetterie, collezionisti, fumettisti e Cosplayers. Per info: 334. 38.15.897 Email: [email protected]. Antonio Pio 63 62 ECCO IL N. 27 DI “SBAM! COMICS”! www.sbamcomics.it - www.museowow.it S BAM! Comics è la rivista digitale a fumetti e sui fumetti. Esce ogni due mesi e si scarica gratuitamente dal sito: presenta una vetrina di anticipazioni, recensioni e interviste dal mondo dei comics e vuole essere un punto di incontro e dibattito tra appassionati. Si propone inoltre di pubblicare le opere dei nuovi fumettisti e degli aspiranti professionisti. È ora disponibile il numero 27, maggio/giugno 2016. In questo numero: - Per i divoratori di Fumetto all’occidentale, il mondo del Manga risulta spesso indigesto. Ecco perché, volendo andare oltre i luoghi comuni, abbiamo approfondito il tema con vari esperti del settore: Nicola Ronci (Accademia Europea di Manga), Tacchan (AnimeClick), Claudia Bovini (Star Comics), Tatsuya Ihara (mangaka giapponese), Sabrina Sala (autrice della nostra copertina) e i ragazzi degli staff di BeArt Studio e Kasaobake. Scopriamo con loro se dall’incontro (o scontro?) del Fumetto occidentale col Manga giapponese potrà nascere il vero Fumetto del futuro... - Intervista doppia agli autori dell’ultimo personaggio approdato in via Buonarroti: Corrado Roi e Paola Barbato ci sve- lano la genesi e i retroscena del peculiare UT. - Dalle ceneri di Battleworld, il pianeta creato e governato dal Dottor Destino, è nato il Nuovissimo Universo Marvel: incontriamo Nicola Peruzzi, coordinatore editoriale di Panini Comics, per saperne di più. - Il maestro Marco Rota ci ha aperto i suoi archivi: ripercorriamo con lui mezzo secolo di carriera tra le Nuvole Parlanti. - Per la nostra rubrica dedicata ai giovani autori, ecco Marco e Giulio Rincione con i loro complicati pennuti... - Solita Sbam-carrellata tra le novità più succose in libreria, edicola e fumetteria, con le nostre recensioni. E tra le pagine della rivista, qua e là fanno capolino anche le rece-Flash: non perdetele! - Le strip del Tarlo, di Pieri & Kant, di Federica, di PV e di Gatto Pepè. Le storie brevi di Marcello Bondi, Nico Tamburoe Manuela Bassu Lebrino. Il pappatacio di Joseph Beccaglia. Il ritorno del Monaco di Gianluca Testaverde. Le strip romantiche di Jane Fade Merrick. - Il primo lustro di Wow Spazio Fumetto, il nostro parere sugli ultimi cinecomics, il ritorno di Big Robot, i consigli di lettura extra-fumetto, curiosità assortite... Redazione Sbam! Comics