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WEBZINE FREE DOWNLOAD by A.C. JAPANIMATION - Anno VI - n. 60
NEWS
COSP
LAY
CULTURA
MUSIC
A
BARBARA SOLIMAN - Foto di Nikon Shooter
EVENTI
3
2
EDITORIALE
C
iao a tutti,
carissimi
amici di JAPANIMANDO!
Eccoci nuovamente
a voi con questo
nuovo numero di
inizio estate da leggere in santa pace
ovunque vi troviate!
In questo periodo
la nostra associazione si sta occupando di
organizzare mensilmente il nostro appuntamento per
fotografi e cosplayers “Fotocosplay”
in giro per i parchi
e le ville di Roma e
dintorni: avevamo
già realizzato questo incontro nel
2012 e ci è sembrato il caso di riproporlo, anche
perché se ne sentiva la mancanza e...
diciamocelo... è
troppo bello divulgare il mondo del
cosplay “a sorpresa” tra la gente
e soprattutto tra i
turisti stranieri! :)
Ovviamente il nostro non si propone
come un grande
evento ma solo
come un appuntamento gratuito per
coloro a cui piace
fare delle piccole
gite o scampagnate
tra amici scattando
(o facendosi scattare) tante belle
foto tra cosplay,
arte e natura.
Per quanto concerne l’ultimo numero della webzine,
potete notare che il
numero delle pagine è leggermente
aumentato rispetto
agli ultimi numeri e
speriamo di raggiungere nuovamente il numero a
cui eravati abituati
fino a pochi numeri
fa: ovviamente non
dipende da noi ma...
siamo ottimisti,
visto anche l’ormai
grande seguito di
lettori che abbiamo
raggiunto. A presto!
SOMMARIO
Un artista dalla vista d’aquila .......................... pag. 4
Lucio Leoni: dal fumetto al romanzo ............ “
8
La duttilità creativa di Lelly Cosplay ............. “ 10
“Inuyashiki - L’ultimo eroe”............................ “ 14
I sentieri fantasy di Isabella Colic .................. “ 16
12° Concorso “HorrorShirt”......................... “ 18
Il gioco è una cosa seria! ................................. “ 20
I mondi immaginari di Heohl .......................... “ 24
Davide Barbi e il destino della Terra ............. “ 26
L’arte fotografica di Lorenzo Bianchi ........... “ 28
“Il lupo solitario - 1a parte” ............................ “ 32
“Viaggio fantastico”........................................... “ 34
Le passioni artistiche di Lisa ........................... “ 36
La nuova saga fantasy di Kingsley .................. “ 40
Immergiamoci per tre giorni nei comics! .... “ 42
Ultime news dal mondo S.H.I.E.L.D.............. “ 44
“Gianni e Pinotto” ............................................ “ 46
I sogni infiniti di Elena Cabiati ........................ “ 48
Il 1° “GULP! - Comics & Games Festival” .. “ 50
Le passioni nipponiche di Yusura Chan ........ “ 52
“Leslie Nielsen” ................................................. “ 54
Tutti gli incubi di Gaetano Russo................... “ 56
Un nuovo evento tutto pugliese!................... “ 60
Ecco il n. 27 di “Sbam! Comics” .................... “ 62
V. D’Amico
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materiale non vuole violare nessun Copyright, poiché è esclusivamente a titolo informativo e ludico.
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UN ARTISTA DALLA VISTA D’AQUILA!
Su Facebook: Alex Galbero / Alexgle / L’incazzatoman
A
loha a tutti! Con
grande piacere mi
descrivo a voi: il
mio nome è Alexgle, e
sono un graphic/product
design e... un aspirante
fumettista. Il nome è un
po’ criptico, ma ora vi
svelo l’arcano: Alex è
semplicemente il mio
nome (che adoro parecchio!) e quel “gle” sta per
il suffisso finale di “eagle”,
ossia aquila in inglese,
perché ho una proverbiale “vista d’aquila” e lo
trovo un gran punto di
forza, soprattutto a chi
aspira al mondo del disegno. Adesso che abbiamo
rotto il ghiaccio, posso
parlavi dell’origine della
mia passione: disegnatore
incallito fin da piccolissimo, dove i miei primi
soggetti erano quei dinosauri di “Jurassic park”
che tanti piccoli aveva incantato, continuai ad impugnare la matita
guardando cartoni e leggendo Topolino alle elementari per poi passare
ai manga alle medie. Dal
mio primo manga, Yu Yu
Hakusho, continuai a leg-
gerne sempre di più, da
quelli più mainstream
come One piece, Naturo,
Full Metal Alchemist, a
quelli più caratteristici e
sconosciuti, come Angel
Sanctuary, Steel Ball Run,
Letter Bee e molti altri.
Ovviamente a questa lista
bisogna allegare tutta la
lista di anime visti in tv: il
bellissimo Trigun ed Escaflowne, che adoro moltissimo, Neon Genesis
Evangelion, Master Mosquiton, Dragon Ball, Lupin III,
Reyearth, Hunter x Hunter
e tantissimi altri! Un bellissimo periodo della mia
infanzia, che ha offerto
moltissimi motivi per
aspirare al mondo della
nona arte, ma il motivo
scatenante è stato il
primo anno delle superiori. All’epoca viaggiavo
in macchina, con mio fratello maggiore e un suo
compagno di classe, e
ogni mattina ascoltavamo
canzoni di Lupin III. Un
giorno i due parlarono di
come fosse bello vivere
in libertà e spensieratezza come nei cartoni
animati, nel caso specifico, come in Lupin III. Da
quel giorno capì l’importanza sociale del medium
e la capacità di far sognare le persone, e decisi
di diventare un autore
completo. Dopo questa
decisione cominciai a interessarmi di fumetti di
tutti i generi, a comprarmi il corso dell’Accademia Disney e a studiare
i fascicoli ogni mattina, interessarmi di corsi e manuali di disegno e leggere
biografie e saggi di grandi
autori del passato, italiani
e stranieri. Dopo questa
introduzione al cardiopalma, per non dire poco
interessanti e da letargia,
arriviamo a storia relativamente recente, con gli
ultimi progetti che sto affrontando e idee future.
Attualmente sono l’autore de “L’incazzatoman”, un web strip
comics basato sui piccoli
fastidi quotidiani che
fanno saltare la testa e
che esigono vendetta da
parte nostra, e la risposta
non può essere che in-
cazzarsi! È un progetto relativamente giovane e che sta crescendo
bene, grazie alle richieste
del pubblico e ai tanti
spunti che mi suggeriscono le persone che conosco. Attualmente è
disponibile un volume
con la prima serie di “incazzature” e sto lavorando alla seconda serie,
e ci sono molto progetti
in cantiere, come la traduzione in giapponese
per proporlo nel web e
nei magazine del panorama nipponico. Dopo
questo progetto in singolo, ho il piacere di partecipare a due progetti
collettivi, nati dall’associazione Cyrano Comics, di
cui sono associato da più
di un anno. I due futuri
fumetti appartengono
a generi completamente
diversi: il primo, che si
chiama “Ingensaga” è un
racconto che si ispira al
mondo delle favole e al
mondo dei videogames,
mentre l’altro lavoro collettivo è un’antologia a
tema horror chiamata
“L’ordine della scala
nera”. Ingensaga è un
progetto nato dalla
mente di Micol Ceoletta
ed è una sperimentazione
parafavolistica e metavideoludica, dove due ragazzi vengono catapultati
in un mondo fantastico
grazie ad un videogame, e
rivivono le storie delle favole con la differenza che
i cattivi hanno già vinto e
i buoni sono messi male
già da subito. Da questo
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incipit i protagonisti dovranno avanzare nell’avventura per ritornare nel
mondo reale, e il mio
contributo è dato dalla
sceneggiatura di una storia, ispirata alla fiaba de
“La sirenetta”, disegnata
da Giovanna Fierra, e da
una storia completa realizzata da me e ispirata al
racconto originale di
“Aladino e la lampada
meravigliosa”. Dopo tanta
magia e sense of wonder,
passiamo a “L’ordine
della scala nera”, progetto gestito da me e da
Michele Azazel Perusi,
dove si narrano per episodi, apparentemente slegati, le terribili gesta di un
ordine occulto e antico,
di artigiani malefici, che
crea oggetti speciali che
mettono a rischio la vita
delle persone normali,
dove ogni errore diventa
fatale e chi raggiunge la
fine de “La prova” ot-
tiene poteri elevatissimi e una bruttissima
esperienza che li segnerà
a vita. In questa antologia,
in fase di realizzazione, si
scopriranno gli obbiettivi
dell’ordine e il loro
modus operandi per mettere a “La prova” gli
ignari passanti. La mia
storia parlerà di un artefatto orribile a vedersi, “Il
calice del buio”, un oggetto composto di occhi
e umor vitreo e che impone la prova de “BUIO”
al povero malcapitato che
beva qualsiasi cosa dalla
coppa. Dopo questi due
progetti di gruppo e un
contributo illustrato al
supereroe Workingman,
per il futuro albo “THE
LOCALS” edito sempre
da Cyrano, vi posso parlare di alcuni miei fumetti
che sto pian piano studiando e che un futuro
vedranno la luce, se tutto
va bene. Il primo fumetto
si chiamerà “The alphamage”, ed il suo concept è “se un ragazzo dei
giorni nostri, nerd e Gdr
dipendente, scoprisse la
magia, come la prenderebbe” ed è così che nacque la storia, ambientata
tutta a Verona, di un ragazzo, appassionato di videogames e di Final
Fantasy, che scopre l’esistenza della magia e... comincia a gasarsi
tantissimo e lo prende
come se fosse un vero e
proprio videogames, con
skill, exp e level up. Questo “miracolo” è dato da
un mago millenario che
riprende coscienza dentro il corpo del protagonista e insegnerà le basi
della magia. Tutto questo
con gag e battaglie in una
Verona segreta fatta di
maghi in maglietta, di
fauna magica, segreti secolari e persone con poteri che vanno al di là
dell’umana concezione...
ma tutto preso poco seriamente dal protagonista, nerd quanto serve
per gasarsi per ogni piccola inezia magica che gli
si parerà davanti! Altri
progetti in cantiere sono
di genere fantascientifico:
“Excalibur: the airblade”,
una nave spaziale a forma
di spada, con equipaggio
di sbandati e una missione che nessuno farebbe, “Neves Nippul”,
parlerà dell’uomo che voleva rubare la terra da
sotto i piedi di tutti e di
chi cerca di sventare il
piano, “Indie Rob” un archeologo robot che riscopre il mito
dell’umanità di un antico
passato, grazie agli oggetti
che noi consideriamo
quotidiani. Per seguire
tutte le storie che scriverò e disegnerò, iscrivetevi alla pagina FB
“Alexgle” e a “L’incazzatoman”, così sarete sempre aggiornati sui miei
progetti. Colgo l’occasione per ringraziare Vincenzo D’Amico per la
possibilità datami e alla
webzine “Japanimando”.
Alex
Galbero
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LUCIO LEONI: DAL FUMETTO AL ROMANZO
http://leonegrin.wix.com/leoni-negrin-2 - Su FB: Lucio Leoni:Tutte le morti di Monica
S
alve a tutti, il mio
nome è Lucio Leoni,
e sono felice di fare
la vostra conoscenza!
Forse il mio nome vi sarà
già noto per i miei trascorsi come disegnatoresceneggiatore presso una
nota casa editrice di topi
e paperi, ma se anche
così non fosse, poco
male. Classe 1968 e residente nella bella città di
Monza, mi dedico all’arte
del Fumetto fin dalla più
tenera età. Ho scorazzato in lungo e in largo
per la maggior parte delle
case editrici italiane su di
un numero spropositato
di testate, sia perchè il
nostro lavoro è fatto
così, sia perchè sono uno
spirito inquieto a cui
piace spaziare tra i temi
più vari della narrativa
per immagini. Nel corso
della mia carriera insieme
alla mia compagna e collaboratrice Emanuela Ne-
grin ho lavorato su fumetti comici, d’avventura,
per bambini, thriller, fantascienza e più recentemente ho sconfinato
nell’horror e nel fumetto
storico, grazie a un paio
di editori d’oltralpe. Ma
non siamo qui per parlare di questo...
Il mio amore per la fantascienza nasce all’età di
otto anni, quando ebbi
modo di leggere “Ventimila leghe sotto i mari”, di
Jules Verne. In seguito,
grazie alla magnifica collana Urania, iniziai da appassionarmi ai classici
della science fiction e il
mio gusto personale con
gli anni maturò parallelamente alla storia di questo genere letterario.
Passai da Asimov a Sheckley, da Clark a Sturgeon,
da Matheson a Pohl, fino
a scoprire le follie di
Adams, le meraviglie di
Zelazny e la psichedelia
di Dick. E tanti, tanti altri
ancora, troppi da nominare! Al tempo stesso
coltivavo la mia grande
passione per i fumetti di
super eroi: i Fantastici
Quattro di Lee e Kirby, le
saghe cosmiche pop di
Adam Warlock e Capitan
Marvel di Jim Starlin, gli
X-Men di Claremont, la
Wonder Woman di Perez,
il Superman di Byrne, il
Thor di Simonson e ovviamente i Devil e Batman di
Miller e i Watchmen di
Moore.
Scrivere un romanzo è
stata una nuova esperienza per me, in quanto
fumettista prima di allora mi ero cimentato
soltanto nella sceneggiatura, esperienza comunque molto formativa per
la realizzazione di dialoghi serrati e realistici, e in
racconti brevi, così, per
puro diletto.
Finché alcuni anni fa, durante una discussione
con un amico ci interrogammo sul tema della notorietà. Cos’era a
rendere qualcuno più famoso di altri? Perché
certi cantanti di scarso
talento avevano maggior
fortuna di altri più dotati?
O alcuni film di qualità discutibile facevano incassi
da record mentre altre
pellicole, più intelligenti e
meglio recitate, rimanevano fenomeni di nicchia?
Ovviamente non trovammo risposta, ma questo mi diede lo spunto
per un’altra riflessione: e
se lo stesso meccanismo
fosse stato portato nel
mondo dei super eroi?
Dopotutto, c’erano già alcuni precedenti. Per
esempio, l’Uomo Ragno
era stato sempre maltrattato dalla stampa... E
l’eroe di colore Luke
Cage, nella serie a lui dedicata nella metà degli
anni ‘70, si lamentava del
fatto che i giornali non
parlassero mai delle sue
imprese mentre le prime
pagine erano piene di articoli e foto di Iron Man e
Capitan America. Il pensiero di un fumetto che
descrivesse la vita di un
superuomo ignorato dai
media mi intrigava, quindi
per fissare l’idea cominciai a scrivere un racconto che ne delineasse i
contorni (e che in pratica
poi divenne uno dei capitoli del libro). Però, mano
a mano che la storia procedeva, mi accorsi che gli
spunti iniziavano ad accumularsi, diventando un
corpus troppo voluminoso per rimanere incastrato in una graphic
novel. Così, decisi di provare a realizzare qualcosa
di più ambizioso in cui inserire l’universo narrativo che stava prendendo
forma, qualcosa in cui
non mi ero mai cimentato: la scrittura di un
libro.
Alla fine, il risultato delle
mie fatiche fu un romanzo di oltre 400 pagine in cui riuscii ad
inserire parecchi dei miei
interessi e delle mie riflessioni sulla vita, l’Universo e tutto quanto.
“Tutte le morti di Monica”
è ambientato in Italia, e
affronta temi e realtà
prettamente italiani a
metà tra il dramma e il
brio della commedia, un
po’ come è nella natura
del nostro Bel Paese. Camorra, imprenditori collusi, servizi segreti e
polizia debbono tutti fare
i conti con la presenza
nel mondo reale di persone dotate di capacità
superiori che nulla hanno
da spartire con i giochi di
potere delle alte sfere, e
che tendono ad agire con
una logica che parte dal
basso e che fa pochi
sconti alla politica. E in
mezzo a tutto questo si
dipanano il dramma interiore dello Sconosciuto,
cinico e violento vigilante
di Milano, le disavventure
di Giovanni Ambrosini,
piccolo truffatore e commerciante di fatture false,
le azioni spregiudicate del
Team della Bionda, task
force governativa specializzata in operazioni
ombra, e le vite di tanti
altri personaggi che ruotano intorno al tema centrale della storia: la
morte di Monica.
Il volume, pubblicato
come e-book, si trova su
tutti i maggiori e-store e
se ne può leggere un
estratto piuttosto corposo sulla pagina Facebook ad esso dedicata,
più una serie di racconti
free ambientati nel suo
universo narrativo e altro
ancora. Chi mi conosce
come sceneggiatore sa
quanto ami le soluzioni
mai scontate e i colpi di
scena, e se vorrete avventurarvi nel mondo dello
Sconosciuto spero che vi
divertiate quanto mi
sono divertito io a scriverlo!
Che penso sia la cosa più
importante, in fondo...
Lucio Leoni
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LA DUTTILITA’ CREATIVA DI LELLY COSPLAY
Su Facebook: Erica Barchiesi / Lelly Cosplay
C
iao! Sono una ragazza di 24 anni
che svolge la professione di parrucchiera
ed il mio nome è Erica,
anche se molti mi conoscono per il mio soprannome: Lelly.
Fin da bambina il mondo
delle fiabe e dei cartoni
animati mi ha sempre affascinata, grazie anche alla
mia mamma che pazientemente ogni sera prima
di addormentarmi mi leggeva le favole della buonanotte, in particolar
modo quelle dei fratelli
Grimm e di Hans Christian Andersen (infatti
non a caso il cosplay di
Ariel è uno dei miei preferiti e dove mi ci impersonifico di più). Inoltre mi
comprava anche le videocassette delle favole Disney!
Crescendo scoprii che il
mondo del fantastico non
riguardava solo la sfera
delle fiabe e dei cartoni
animati o dei romanzi
fantasy in cui mi immergo
tutt’ora, ma potevo fantasticare addirittura interagendovi tramite quelli che
anche al giorno d’oggi
spopolano tra i giovani: i
videogiochi... ebbene si
anche io sono caduta in
questa spirale senza
uscita! Il tutto iniziò grazie al mio primo computer, regalatomi per la
comunione, e in seguito
al mio cuginetto e la sua
Playstation appena sfornata dalla Sony. Pur-
troppo però avendo
dei genitori contrari a
queste “nuove diavolerie”
che il mercato proponeva, potevo dilettarmi in
questi divertimenti alternativi solamente quando
mettevo piede a casa di
mio cugino o in delle ore
prestabilite per utilizzare
il pc. Ovviamente come
ogni bambina io ero la
prima che cercava sempre di barare con i tempi
in modo tale da giocare il
piu possibile.
Ricordo ancora il primo
gioco a cui giocai e a cui
dedicai moltissime ore:
Rayman the great escape,
con il quale tutt’ora gioco
in memoria dei vecchi
tempi, seguito successivamente da titoli impor-
tanti come Ratchet e
Clank, Super Mario, Spyro,
Kingdom Hearts, Final Fantasy, ecc...
I miei interessi col passare del tempo si estero
anche a tutto ciò che poteva far fuoriuscire la mia
creatività, come il disegno
e la sartoria. Quest’ultima, essendo io un autodidatta, riuscii ad
apprenderla grazie all’aiuto della mamma e
della nonna. Inizialmente
non avevo uno scopo in
particolare, creavo vestiti
e accessori per poi indossarli durante il Carnevale
o ad Halloween visto che
non avevo altre occasioni,
in seguito però scoprii
l’esistenza dei cosplayers
e delle fiere inerenti a
tutto ciò che riguardava
questo fantastico mondo.
Così intrapresi questa
strada mettendomi in
gioco e con il mio primissimo cosplay, ovvero Lisa
Garland tratto sia dal videogioco sia dal film di Silent Hill, imperfetto come
tutti all’inizio e debuttai
in questo magico mondo
dopo giorni e giorni di
preparazione!
Stupita dalle opere degli
altri cosplayers, dalle armature agli abiti più semplici ma curati nei minimi
dettagli, decisi di continuare quest’avventura.
Con il tempo grazie a
questo hobby ho provato
tantissime emozioni positive ed ho conosciuto
persone fantastiche con
le quali ho ancora un bellissimo rapporto e frequento abitualmente.
Ad oggi posso affermare
che il cosplay è diventata
la mia passione più
grande, poiché mi permette di combinare sia il
divertimento con gli
amici sia la dedizione per
la mia creatività; infatti
grazie ad esso ho imparato ad acconciare le parrucche, le basi del cucito,
del trucco e della recitazione... o almeno ci
provo!! Non vi dico l’ansia pre-fiera quando mi
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prefisso uno specifico
personaggio da portare e
devo ancora finirlo a
pochi giorni dalla fiera in
questione! A questo
punto diventa una lotta
contro il tempo, anche
perché essendo una pignola voglio che i costumi
siano perfetti e per essere tali c’è bisogno di
ogni dettaglio possibile e
immaginabile. Passano le
ore come fossero secondi e mi sembra di non
riuscire ad ultimare il
tutto. Ma puntualmente la
sera prima del fatidico
giorno riesco a completarlo e lì la soddisfazione
è immensa. Mi brillano gli
occhi se solo ripenso all’edizione del Lucca Comics & Games di due anni
fa, nel quale avevo affidato
la realizzazione di un
arma ad un’altra ragazza
che però non è riuscita a
farmela, quindi a tre
giorni dalla fiera mi son
messa al lavoro senza
sosta e son riuscita a finirla!
Nonostante che la preparazione di un cosplay crei
così tanto scompiglio a
casa mia, poiché al solo
pensiero delle stoffe e
pezzi di armature sparse
per casa mia madre si
mette le mani tra i capelli
ogni volta che ne inizio
uno nuovo e vi posso assicurare che trascorrono
pochissimi giorni tra la
fine di uno e l’inizio di un
altro, per me è un passatempo rilassantissimo
dove stacco la spina da
tutti i problemi quotidiani
e mi immergo nel mio
mondo spensierato.
Ho inoltre ricevuto diverse soddisfazioni grazie
a premi vinti in gare apposite o semplicemente
ricevendo complimenti in
fiera o attraverso i social
e ciò mi stimola sicuramente a proseguire e migliorare sempre di più!
Chi di voi non conosce
League of Legends?!?! Il
progetto futuro che mi
sta impegnando di più al
momento è proprio un
Champion di questo videogioco, poiché per realizzarlo al meglio ho
bisogno di utilizzare dei
materiali che non conosco benissimo. Inoltre,
dato che dopo aver
giocato a Monster Hunter
sono stata stregata dalle
ambientazioni e dai personaggi, ho in progetto
anche una bellissima armatura di questo capolavoro della Capcom!
Gli impegni familiari e il
lavoro poi di certo non
aiutano il mio hobby, ma
continuerò sicuramente a
realizzare nuovi costumi
e cercherò di migliorarmi
sempre di più!
Erica
Barchiesi
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“INUYASHIKI - L’ULTIMO EROE”
Su Facebook: Andrea De Rosa
“I
nuyashiki - L’ultimo eroe” è un
seinen manga
scritto e illustrato da Hiroya Oku, in edizione
dalla Kōdansha il 28 gennaio 2014. L’opera è ancora in corso.
La serie segue le vicende
di Ichiro Inuyashiki, un
uomo anziano depresso,
senza amici e con una famiglia che non lo considera minimamente. Dopo
anni di continui risparmi
e sacrifici, Ichiro è finalmente riuscito a comprare una casa per lui e la
sua famiglia, ma ovviamente questi non sono
affatto contenti della
nuova abitazione, dato
che la nuova casa è piccola e coperta da edifici
molto più grandi. Pur-
troppo però, poco dopo
il trasloco, Ichiro comincia ad avere forti dolori
alla schiena. Preoccupato
va a fare una visita all’ospedale dove purtroppo i medici,
facendogli delle lastre, gli
rivelano di avere un tumore e che gli restano
solo sei mesi di vita.
Ichiro distrutto per la notizia fa un giro di notte
per il parco in compagnia
del suo amato cagnolino,
unico ricambio affettivo
che ha, per poi abbandonarsi ad un pianto disperato. Improvvisamente
nel cielo compare una gigantesca sfera luminosa
che precipita al suolo generando un esplosione
che coinvolge sia Ichiro e
un misterioso ragazzo.
Gli artefici di questo incidente sono, probabilmente, degli
extraterrestri che tentano di risolvere l’accaduto, sostituendo il
corpo di Ichiro con uno
meccanico di enorme potenza che esternamente
conserva il suo corpo
originario. Ma ben presto
scoprirà la metamorfosi e
la potenza del suo nuovo
corpo dopo aver salvato
un senzatetto preso di
mira da un gruppo di teppisti. Dopo questo gesto,
decide di dedicarsi ad
aiutare il prossimo, utilizzando i suoi poteri per
curare malati terminali e
combattere il crimine.
Nel frattempo però, il ragazzo misterioso che era
con lui durante l’incidente (che ha subito lo
stesso trattamento di
Ichiro) di nome Hiro Shishigami, usa i suoi poteri
per uccidere innocenti.
L’incontro inevitabile tra i
due, avviene dopo una
delle sue tante stragi provocate da quest’ultimo,
ma purtroppo Ichiro non
riesce a fermarlo. Shishigami rivela ad uno dei
suoi amici, Ando, di avere
dei poteri, e uccide per
lui dei suoi compagni di
classe che lo hanno molestato, commettendo atti
di bullismo. Ando si accorge presto che il suo
amico non è più quello di
prima, rammentando che
già da piccolo Shishigami
mostrava dei disturbi
mentali; questo ha sempre provato disinteresse
su tutto e su chiunque,
eccetto la sua famiglia.
Ando cercherà di mettersi in contatto con
Inuyashiki, rivelandogli
l’identità che l’esecutore
di tutte quelle carneficine
non è altro che il suo ex
migliore amico, consapevole che oramai, preso da
manie di onnipotenza, è
ormai fuori controllo e
potrebbe portare il
mondo alla rovina. Una
cosa divertente di
quest’opera e che nella
camera di Ando vi sono
poster, manga e oggetti di
Gantz, grande e ultima
opera di successo di Hiroya Oku.
Hiroya Oku divenne fumettista grazie a un concorso e divenendo
assistente di Naoki Yamamoto, autore specializzato in serie erotiche e
grazie a quest’ultimo ha
debuttato con Young
Jump nel 1989 con il
manga HEN. Altri suoi lavori sono le raccolte di
storie brevi “Aka”
(“Rosso”) e “Kuro”
(“Nero”), il fantascientifico “Zero One” e come
detto prima la sua opera
di gran successo “Gantz”,
pubblicata sempre su
Young Jump; contemporaneamente sta lavorando
ad un nuovo manga intitolato Me~teru no kimochi. Dopo la fine di Gantz,
Oku ha dato inizio a
Inuyashiki. In Italia è pubblicato da Planet Manga,
etichetta di Panini Comics,
dal 22 ottobre 2015.
Andrea
De Rosa
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I SENTIERI FANTASY DI ISABELLA COLIC
Su Facebook: L’occhio della profezia
S
alve a tutti, popolo
di Japanimando! Mi
chiamo Isabella
Colic, ho diciannove anni,
abito in Emilia-Romagna
e frequento la facoltà di
Psicologia a Cesena. Infatti, tra le mie principali
passioni c’è quella di analizzare la mente umana
per carpirne i più profondi e oscuri segreti (risata malvagia!). Tuttavia,
oltre ad essere una studentessa pendolare, ho
molti altri interessi, come
la scrittura, il disegno e le
serie TV inglesi, il tutto
condito da una specie di
ossessione per i dipinti di
Van Gogh e per la letteratura francese. Tra questi
hobby (o fissazioni, se
preferite), la scrittura è il
primo ad essere apparso,
assieme ad uno smisurato amore per i libri,
fantasy e non solo, che mi
accompagna fin dalle elementari. Leggevo talmente tanto che ero
stata etichettata come la
“stramba” della classe
perché divoravo mattoni
tra le quattrocento e le
cinquecento pagine (cosa
ci fosse di strano in questo non lo so, ma forse
sono di parte). Un autore
in particolare, in quegli
anni, fu semplicemente
fondamentale per la mia
formazione, un uomo le
cui storie fecero germogliare in me l’amore per i
lupi e i paesaggi gotici e
selvaggi: si tratta di David
Clement-Davis, uno scrit-
tore inglese, sconosciuto
ai più, che ha regalato
all’umanità storie come
“Il Portatore di Fuoco” e
“La Visione”. Non a caso,
una delle mie osservazioni più ricorrenti durante le presentazioni è
che probabilmente non
avrei mai iniziato a scri-
vere se non avessi letto
le meravigliose storie di
Davis e se non avessi
avuto un professore di
italiano alle scuole medie
che mi diede l’impulso finale per intraprendere il
mio cammino.
La mia strada come scrittrice ebbe inizio in una
fredda sera di novembre
del mio terzo anno delle
medie. Fuori, l’oscurità incombeva e io, sola soletta, davanti al mio
computer, mi dissi: “Hey,
perché non scriviamo un
libro?” e così feci. Non
avevo idea di quale sarebbe stata la storia, non
l’avevo progettata, ma sapevo che dovevano esserci tre cose: una
ragazza di quindici anni,
dei lupi e un cattivo incappucciato. È da questo
embrione letterario che
è nato “L’occhio della profezia” (edito da In.edit,
collana PrimaVera) circa
nove mesi dopo. Un figlio,
insomma. Fu un periodo
a dir poco straordinario,
perché era come se la
storia vivesse al di fuori
di me, come se essa
avesse veramente preso
corpo e non fosse soltanto il delirio letterario
di una tredicenne. I miei
personaggi avevano assunto una propria fisicità,
agivano come creature
pensanti, pulsanti, vive e
tutto questo mi travolgeva ogni volta che poggiavo le dita sulla tastiera
e iniziavo a scrivere in
preda alla “furia ispiratrice”. Era come entrare
in un altro mondo, il mio.
Ciononostante, non sarei
mai stata capace di tirare
fuori qualcosa di decente,
se non avessi incontrato
diversi autori durante
questo percorso e tra i
quali ricordo: Licia Troisi,
Cecilia Randall, Maggie
Stiefvater, Michelle Paver,
Dorothy Hearst e Maite
Carranza (e tanti, tanti
altri). Ciascuna di queste
donne, in particolare, mi
ha insegnato qualcosa sul
genere fantasy e anche
sui lupi, trasmettendomi
un profondo amore e rispetto per questi animali,
spesso incompresi e demonizzati.
Ora, qualcuno potrebbe
chiedersi: “Ma cosa c’entrano i lupi esattamente
con la tua storia?” e a
questo rispondo: beh, più
o meno tutto. Infatti, la
protagonista, Jane, è un licantropo assetato di sangue che deve combattere
contro Damiski (il cattivo
incappucciato) per liberare Breating, il mondo in
cui si trova, e anche per
tenere vivo ciò che c’è di
buono in lei. Ovviamente,
in tutto ciò non è sola,
poiché altri personaggi
l’accompagneranno in
questa discesa negli abissi
dall’esito imprevedibile.
Esatto, se doveste leggere
il libro, non fate prono-
stici sulla fine, perché non
sarà come ve la immaginate. Al momento ho in
lavorazione il sequel de
“L’occhio della profezia”
e, dato che sono passati
cinque anni da quando ho
finito il primo nel lontano
2010, il mio stile è cambiato profondamente e
con esso anche il modo
di concepire i personaggi
e le dinamiche che li legano gli uni agli altri e al
mondo che li circonda. A
questa maturazione, avvenuta soprattutto negli ultimi due anni di liceo,
hanno contributo le mie
letture, che spaziano dai
classici della letteratura
inglese e francese ai romanzi pseudo-allucinogeni di Murakami Haruki,
dalle storie moralmente
turbolente di Milan Kun-
dera agli scenari alieni
della “Trilogia dell’Area X”
di VanderMeer, dal gusto
corposo e filosofico di
“Queste oscure materie”
di Pullman ai paesaggi gotici e misteriosi della Barcellona di Zafòn. Per
intenderci, sono il genere
di persona che legge
anche gli ingredienti dei
cereali a colazione.
Ad ogni modo, tutte le
storie che ho portato
con me nella tarda adolescenza hanno contribuito
a cambiare il modo in cui
percepisco la scrittura, allontanandomi da quelli
che potremmo definire
gli “standard” del fantasy
e portandomi a rivedere
temi come il bene e il
male, il potere e l’amore,
la vita e la morte, il libero
arbitrio e le regole ingab-
bianti che spesso ci
dominano. Nel secondo
libro, che (spero) potrebbe essere pubblicato
per la fine di quest’anno
sempre dalla casa editrice
In.edit, ho cercato di andare ancora più a fondo
nei mondi interiori e
nelle costellazioni sociali
che legano i miei personaggi per renderli più
profondi, più ambivalenti,
anche più contraddittori.
Questo si rispecchia in
tutti gli altri progetti che
ho in mente al momento
e che spaziano dal fantasy
allo storico, dai racconti
di stampo quasi fiabesco
al romanzo psicologico. In
essi si intersecano le
mille influenze, le mille
rappresentazioni, i mille
significati che trovo in
tutto ciò che leggo e che
si disseminano lungo un
cammino che, spero, mi
conduca ancora molto
lontano, in luoghi che non
avrei mai neanche osato
immaginare.
Isabella
Colic
www.wondergate.it
Il fantaspazio realizzato dalla Associazione Culturale
JAPANIMATION
Se volete contribuire a questo progetto... contattateci!
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12° CONCORSO “HORRORSHIRT”
www.scheletri.com - Su Facebook: SCHELETRI.com
E
cco a voi la dodicesima edizione del
concorso di narrativa horror a pagamento
organizzato da
Scheletri.com! Per partecipare è necessario:
(1) Inviare un racconto di
genere horror (deve possedere elementi sopran-
naturali: mostri, creature,
vampiri, zombi, fantasmi,
streghe, ecc.) di massimo
100 parole (escluso il titolo) entro il 30 giugno
2016;
(2) Il racconto non deve
essere già presente in
questo sito;
(3) Pagare la quota di
iscrizione entro il 30 giugno 2016. Per i pagamenti
con bonifico/bollettino
inviare la scansione del
pagamento entro il 30
giugno 2016;
(4) Se il racconto non è
idoneo la quota di iscrizione non verrà restituita;
(5) Ogni autore può inviare un solo racconto;
(6) Non è consentito
correggere il racconto inviato.
Tutti i racconti in gara
verranno pubblicati su
Scheletri.com.
Il primo classificato vincerà una t-shirt con il
proprio racconto stampato sopra.
Dopo aver effettuato il
pagamento inviare tutto il
materiale a
[email protected]
allegando:
• oggetto della mail
HORRORTSHIRT;
• nome, cognome, una
breve biografia, una foto
(facoltativa) e indirizzo di
residenza;
• immagine (facoltativa:
foto o disegno che rappresenti il racconto, il formato è orizzontale);
• titolo e testo del racconto in un file .rtf o
.doc.
I racconti che partecipano al concorso saranno
valutati in forma anonima
dalla giuria di Scheletri.
Cercasi GIURATI. Per
candidarti scrivi a [email protected].
Il termine per l’invio dei
racconti è il 30 giugno
2016.
Potete trovare il bando
completo del concorso
su
http://www.scheletri.com
/concorso-horrortshirt2016.htm
Grazie a tutti!!
Scheletri Staff
Veniteci a trovare presso “L’Antro di Gork e Mork”
in Via Val di Lanzo n. 151/153 a Roma
oppure visitate il sito www.rosslyn.it
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IL GIOCO E’ UNA COSA SERIA!
www.giochi-da-tavolo.it - Su Facebook: Giochi-da-Tavolo.it
C
iao a tutti gli
amici di Japanimando! Siamo
Andrea, Luca e Paolo, tre
chimici studenti sia alle
superiori che all’università insieme. Paolo, un
fortunatissimo papà di
due bimbe, Luca, un musicista giramondo (“ti piacerebbe Luca... sì e no
giri l’Emilia...”) ed Andrea,
un irrecuperabile eterno
giovane stagista che
“ormai ha perso le speranze...”
Tutti noi, però, avevamo
voglia di creare qualcosa
di nostro, che ci permet-
tesse di parlare delle nostre grandi passioni, della
nostra gigantesca esperienza sui giochi.
E’ così che abbiamo deciso di ritagliarci del
tempo per fare nascere
Giochi-da-tavolo.it.
La nostra idea nasce dalla
nostra grande passione: a
nostro parere i giochi da
tavolo non sono meno
affascinanti dei videogames, e al contrario il nostro blog cerca proprio
di stimolare e mettere in
luce i tanti aspetti positivi
dei vari giochi da tavolo e
di società presenti in
commercio. Non solo le
regole, le istruzioni, o le
recensioni!
Visto che per noi passare
una serata a giocare con
dei giochi in compagnia è
un puro piacere, ne proviamo di nuovi tutti i
weekend. E cerchiamo,
quando possibile, di coinvolgere un numero sempre più grande di
persone, ancora meglio
se diverse.Vanno benissimo anche quei bar o
pub che mettono a disposizione i tavoli e qualche gioco per stare in
compagnia. Solitamente
però i giochi li portiamo
noi!
E’ così che nasce il nostro blog: le emozioni, i
dubbi, gli apprezzamenti
o le critiche viste dal
“vivo” ci permettono di
capire cosa funziona e
cosa non funziona di
certi giochi. E soprattutto
per chi sono indicati alcuni e per chi sono indicati altri.
Quando parliamo di giochi preferiamo basarci
sulle persone, piuttosto
che sui giochi in sé. È la
reazione delle persone
che ci fa capire quanto
ogni gioco vale (certo,
con le dovute eccezzioni). A noi tutto questo
piace tantissimo, e lo abbiamo fatto diventare un
appuntamento fisso durante la settimana. Bellissima anche l’idea di Paolo
di portare un Lego (ovviamente abbastanza
grande) in uno di questi
pub e montarlo con degli
sconosciuti. All’inizio tutti
titubanti... alla fine tutti a
chiedergliene degli altri!
La nostra grafica ce la autoproduciamo, anzi ce la
prepara Luca, il nostro
“famosissimo” musicista.
Infatti come potrete notare le nostre grafiche
fanno abbastanza pena, io
e Paolo stiamo lavorando
per licenziarlo...
Ovviamente si scherza, è
bello prendere in giro
Luca proprio perché si
arrabbia, ma ognuno di
noi ha un ruolo e al di là
di tutto la forza che ti da
un’amicizia di vecchia
data è unica. Quando uno
rimane indietro o è un
po’ giu intervengono gli
altri per trainarlo, e vice-
versa.
Anche le bambine di
Paolo sono indispensabili
per molti dei nostri articoli. Molti giochi vengono
comprati per loro. E regolarmente vengono testati in maniera
assolutamente severissima!
Insomma, il nostro blog
nasce da spunti di vita
quotidiana, da domande
che ci vengono fatte, da
richieste di amici, conoscenti o perfetti sconosciuti, sia nel caso ci
vedano giocare, sia nel
caso sbarchino direttamente sul blog.
Blog che tra l’altro sta
crescendo bene, ma che
è in continua ristrutturazione!
In questo caso noi apprezziamo sempre qualsiasi tipo di consiglio,
richiesta o altro. Per noi
è un’immensa soddisfazione vedere crescere il
nostro piccolo progetto
e se possiamo essere utili
o possiamo migliorare
l’esperienza dei visitatori
basta scriverci!
Detto questo... questi
siamo noi.
Speriamo di poter coinvolgere il maggior numero di persone
possibili, per riscoprire e
riviviere quelle sensazioni
che tutti abbiamo provato.
A Natale? A Pasqua? A
Capodanno?
I giochi da tavolo risvegliano in noi sensazioni
stupende. Quei momenti
passati in compagnia, in
famiglia o con amici, che
con il passare del tempo
tendiamo a dimenticare.
Ecco, noi speriamo di sfatare questo tabù. Un
sano gioco in compagnia
permette di divertirsi socializzando anche molto
più che una discoteca, ve
lo garantiamo!!
Giochi-da-tavolo.it è una
piccola community non
solo fatta da noi, ma da
tutti coloro che ci scrivono, ci ringraziano, ci
consigliano o ci criticano
ogni giorno.
Perché diventare grandi
va bene. Ma diventare
grandi in compagnia, divertendosi e senza prendersi troppo sul serio, è
ancora meglio!
GDT Staff
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I MONDI IMMAGINARI DI HEOHL
http://heohl.tumblr.com - Su Facebook: Heohl - Art & Illustrations
S
alve a tutti cari amici
di Japanimando! Il
mio nome è Claudia
Saporita (no, non sono
commestibile ahaha) e
sono un’illustratrice e
“scarabocchiatrice” freelance, da sempre attratta
dal mondo del fumetto,
del character design e del
disegno in generale. Il
nome in cui però mi riconosco di più è anche il
mio pseudonimo (artisticamente parlando) ovvero Heohl, con il quale
potete trovarmi online.
Perché questo nome? Si
tratta di una parola inventata, nata insieme alle mie
passioni e ai miei sogni,
un nome che riflette i
mondi immaginari in cui
mi piace ritrovarmi durante le giornate di pioggia.
Che dire di me? Fin da
quando ero piccola ho
sempre avuto una particolare predilezione per i
rami più disparati dell’arte, dal disegno alla
scrittura, alla scultura, al
cucito e così via. Questo
perché io fondamentalmente credo che la vita
debba essere vissuta a
360 gradi, senza escludere nulla poiché tutto
può essere utile nella
propria formazione, personale e artistica. Queste
mie scelte hanno, ovviamente, portato al liceo
artistico in cui ho passato
i migliori anni della vita
(anche se non sono così
tanti ahaha) e dove ho
avuto l’occasione di conoscere tante persone diverse e di sviluppare
molte delle mie passioni.
Nel tempo libero leggevo
libri di narrativa fantasy e
sovrannaturale (sconfinando anche nel nonsense, che amo
moltissimo), manga di
ogni tipo, fanfiction online
e una grande varietà di
film che hanno trovato un
posto speciale nella mia
libreria.
Ultimamente mi sto affacciando a tutto ciò che, dal
punto di vista letterario,
artistico e cinematografico riesca a suscitare
qualcosa di forte dentro
di me.
Quando disegno guardo
al folklore scozzese e
nordico, in quanto sono
affascinata da mostri, de-
moni e personaggi antropomorfi. Non prediligo una tecnica in
particolare: mi piace variare dal semplice inchiostro su carta
all’acquerello, al carboncino, al disegno digitale e
così via. Questo perché
sono convinta che certe
atmosfere, certe emozioni, si possano creare
attraverso modi diversi, a
seconda di ciò che si vuol
trasmettere.
Sono sempre stata affascinata dalle realtà alternative, dai mondi paralleli
in cui fantasia e nonsense
si mescolano, raccontandosi attraverso i disegni e
le parole. Mondi in cui i
personaggi crescono con
i loro timori, i loro problemi, i loro sogni e si
“trasformano”, evolvendo da una crisalide di
insicurezze per sbocciare
nella loro vera essenza.
Ed è questo che cerco di
realizzare quando disegno.
Attualmente sono ancora
in formazione, frequento
la Scuola Internazionale di
Comics di Roma, dove
vivo e amo girovagare, insieme all’ Università. Ho
partecipato ad alcuni
concorsi, tra cui il Silent
Manga Audition 2015 con
il mio primo fumetto
breve (di cui vi invio una
pagina), e sto cercando di
migliorare sempre di più
e trovare la mia strada.
Ho aperto da poco le
commissioni sulla mia pagina facebook e con gioia
posso dire di ricevere
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24
tante soddisfazioni, non
sono però i complimenti
a rendermi felice, bensì il
potermi confrontare con
chi ha più esperienza di
me e che mi regala preziosi consigli.
A volte mi capita di non
avere molta fiducia in me
stessa e so che questo
capita a molti, soprattutto a chi vuole entrare
nel mondo dell’arte o ci
è già dentro e vede di
fronte a sé ostacoli insormontabili.
Ci sono delle giornate no
e dei periodi in cui il sole
sembra non voler sorgere mai, eppure come
disse The Crow: “Non può
piovere per sempre.”
E quando si cade, la cosa
più importante è rialzarsi
e provare ancora.
Beh, questa sono io!
Spero di non avervi an-
noiato troppo e se vi
va, vi invito a fare un
salto sulla mia pagina facebook “Heohl – Art &
Illustrations” dove potrete entrare nel mio piccolo e strambo mondo e
seguire i miei progetti!
Ne approfitto per ringraziare moltissimo Vincenzo D’Amico e
l’associazione culturale
Japanimation per avermi
ospitata in queste pagine
e avermi regalato questa
grandissima e fighissima
opportunità! Ringrazio
inoltre coloro che mi sostengono (e mi sopportano pazientemente
ahaha) ogni giorno!
Auguro a tutti una meravigliosa giornata e che
tutti i vostri sogni vi sembrino meno lontani! <3
Claudia Saporita
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DAVIDE BARBI E IL DESTINO DELLA TERRA
Su Facebook: Davide Barbi
F
u straordinario
quando nel Natale
del mio padre mi
fece trovare il magnifico
modello del Millennium
Falcon di Star Wars sotto
l’albero, da li in poi, la fantascienza è entrata a far
parte della mia vita come
l’amore che ti coglie all’improvviso.
Il mio incontro con questo genere letterario
nasce dalla passione per
la lettura di mio padre
che man mano ha fatto si
che potessi perdermi in
centinaia di racconti di
fantascienza; più leggevo e
più la mia fantasia si accendeva.
Ricordo quando da piccolo la prima piattaforma
di gioco 2D, l’intramontabile Nintendo mi fece assaggiare una punta
d’universo giocando ad
interminabile partite a
Galaxian.
Quando poi ho scorto la
possibilità che avrei potuto realizzare la mia
prima opera di fantascienza, le idee galoppa-
vano veloci e la fantasia
ha cominciato a smussare
gli angoli della saga.
Tutto era già nella mia
testa, dovevo solo dare
vita a quello che sarebbe
stato il mio primo libro
che con grande passione
ho scritto e dedicato a
mio padre.
Detto ciò, auguro a tutti
di potersi perdere tra
una saga alla Star Wars e
un racconto di Asimov.
Magari chissà, potremmo
aver detto ciò che succederà, o semplicemente
basta poco per sognare
ed uscire dalla realtà.
Centinaia di volte ho sognato, perdendomi tra le
righe di quei fantastici
libri o di quei fantastici
film che con la fantascienza ed il fantasy ti
temprano dentro, ti regalano forti emozioni, a
volte folli, ma che ispirano uomini da secoli.
Ritengo che non ci sia
campo più bello per descrivere qualcosa, per descrivere un sole che
nasce e magari due che
tramontano; il mio racconto cerca di valorizzare
il genere umano, attraverso le sue pecche, che
purtroppo non fanno
parte del fantasy ma di
una triste realtà.
Riguardo al mio racconto
“Space Contractor”, che
dirvi... spero lo apprezze-
rete! Il fantasy non manca
e la fantascienza galoppa
attraverso scoperte e
tecnologie che si uniscono ai vari mondi e agli
straordinari personaggi
che fanno parte dell’opera.
L’idea di questo racconto
ed il proseguirne con
un’intera saga nasce dal
semplice presupposto di
evidenziare pecche e mal
gestione umana, facendolo naturalmente con
un’avventura spaziale,
dando un pizzico di ironia
ed il giusto mix di fantascienza/fantasy; gli Space
Contractor sono alle
prese con la propria sopravvivenza, orbitando e
contrattando per missioni interstellari guadagnandosi il pane
quotidiano. Tutto questo
in modo non autorizzato
dalle 5 galassie più potenti e sviluppate, tra cui
la galassia Star dell’uomo,
la quale porterà i nostri
avventurieri spaziali a
“vederne delle belle”....
David Soyer (il protagonista: da semplice botanico
a capitano anarchico della
straordinaria navicella
Astorn), sarà alle prese
con una rocambolesca
fuga dalla Terra: qualcosa
di sinistro avvolge l’umanità... l’uomo ancora una
volta dimostrerà la sua
vena autodistruttiva.
Il racconto è scritto per
mia figlia Barbara e dedicato a mio padre, instancabile lettore di
fantascienza; potrete immaginare gli scenari del
libro nella vostra mente e
sarà come andare al cinema e vivere continue
scene proiettate in un futuro incerto e lontano...
Ora lascio a voi il piacere
di leggerlo tutto d’un
fiato e scoprire la sinistra
vicenda che avvolge la
Terra!
Infine, ringrazio l’associazione culturale Japanimation per la gentile
concessione: è stato un
piacere esporre i miei
pensieri su questo straordinario campo ed in questa straordinaria webzine.
Davide
Barbi
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L’ARTE FOTOGRAFICA DI LORENZO BIANCHI
Su Facebook: Hayato Photography
K
Francesca Pierozzi
onnichiwa a tutti,
mi chiamo Lorenzo Bianchi, in
arte Hayato, e gestisco in
proprio un negozio di fumetti e modellismo
(Comic Reign) nella mia
città, Arezzo (dopo studi
di Ingegneria, ma questa è
un’altra storia). La mia
passione per gli anime, i
videogiochi e la cultura
nipponica nasce fin da
piccolo dato che, abitando in campagna, non
avevo amici in zona, e
quindi passavo interi pomeriggi davanti alla TV o
sui libri. In seguito, in
prima superiore, un mio
amico mi fece conoscere
il mondo dei fumetti, non
solo manga (iniziando
con serie non proprio
soft quali Berserk, Jojo, Sin
City, Hellboy), e del quale
ne ho fatto poi una professione. Come gusti,
sono poliedrico e spazio
su tutto, dallo shonen
(Dragon Ball, Naruto, One
Piece) al seinen (Ken il
Guerriero, Rocky Joe, Evangelion), finendo pure sul
majokko/shojo (Sailor
Moon, Marmalade Boy,
Nana). Frequentando
fiere del fumetto sono
entrato in contatto con il
mondo del cosplay, il
quale mi ha fin da subito
affascinato, spinto e coinvolto da amici nel provarci. La mia specialità
sono accessori ed armature, lavorate con materiali plastici quali foam,
forex, PVC o legno; non
amo il cucito che di solito
delego a terzi (ma che
Elisa Goldin & Alfredo Basagni
prima o poi dovrò imparare per completezza).
Prediligo personaggi fantasy/medievali dato che
son amante di quel periodo storico, specialmente del design e delle
ambientazioni (nonostante pratichi arti marziali ho frequentato, per
due anni, un corso di
scherma storica).
A tutto questo, si somma
la più recente passione
per la fotografia, che coltivo da circa tre anni:
tutto è cominciato un po
per caso, facendo foto
random con una compattina. Nonostante la mediocrità dei risultati
(fotocamera scarsa, nessuna conoscenza tecnica)
quei primi scatti stimolarono la mia sensibilità artistica, e cominciai a
prendere la cosa seriamente, informandomi in
maniera approfondita, sia
su internet che sui libri
(sono sempre stato auto-
Lulu Lotti
Alessio Chiarini
didatta a causa del lavoro
che mi ha impedito di seguire corsi). Così ho acquistato la mia prima
reflex, una Nikon D7000,
abbinandoci poi, sempre
di marca Nikon, una
D800, accompagnate da
ottiche fisse di pari livello.
Inoltre ho cominciato
pure a studiarmi l’illumi-
nazione e l’utilizzo di
flash e diffusori (ombrelli,
softbox, beauty dish) poiché plasmare la luce è
fondamentale per avere
scatti perfetti (spesso
solo quella ambiente non
basta). Una mia caratteristica, rispetto ad altri fotografi, è l’interazione
con il cosplayer, sia in fase
pre che post shooting: mi
piace scegliere la location
assieme (poichè preferisco i set privati che non
quelli in fiera), proporre
immagini di riferimento
da utilizzare in fase di
scatto, far assumere al
soggetto la posa e
l’espressione voluta ma
guidandolo attraverso la
fotocamera, correggendo
la postura, ed infine chiamandogli l’espressione
giusta appena prima di
scattare (una persona
non può stare con il
volto contratto per minuti, altrimenti vengono
espressioni derp). Il mio è
uno scatto costruito, meditato, ragionato, dove
ogni elemento ha una sua
collocazione, un suo perchè, compreso lo sfondo
(odio foto con gente dietro che non ci dice nulla).
Il mio non è uno stile da
fotoreporter, non rubo
l’attimo come nella
“street” ma lo costrui-
31
Lorenzo Bianchi
30
delusi dal proprio lavoro, ma l’importante è
non demordere mai, rialzarsi sempre, credere fermamente in se stessi e
nelle proprie capacità!
Ringrazio tutti voi per
avermi seguito fin qui e lo
staff di Japanimando per
l’opportunità concessami,
invitandovi a seguire la
mia pagina (Hayato Photography), proponendomi
eventuali collaborazioni, e
magari facendo due scatti
assieme alle future fiere
nelle quale mi incontrerete.
Lorenzo
Bianchi
Bea Cordenos
sco, non sono Bresson
(anche se l’ammiro per la
sua visione ed il contributo alla fotografia).
Oltre che per lo stimolo
artistico, la fotografia cosplay (che è quasi la sola
che pratico insieme a
quella di moda e beauty)
mi ha permesso di conoscere persone eccezionali, dalle grandi qualità
sia artistiche che umane,
e con le quali ho instaurato un rapporto di sincera amicizia.
Ultimamente mi sto interessando anche ai video
(ho avuto sempre la passione per la regia) visto
che le reflex di ultima generazione sono ottime
anche per la registrazione
di filmati, coadiuvate ov-
viamente da opportuni
accessori. Il video mi stimola poiché è un modo
differente di raccontare
una storia, non condensata su un singolo attimo
Alina Vezzi
ma un’insieme di momenti connessi tra loro,
scegliendo l’opportuno
taglio e punto di vista, e
arricchita dal sonoro.
Anche se il mio attuale
lavoro mi piace, non nascondo di aspirare a diventare un fotografo
professionista o comunque lavorare nel mondo
dei video, a livelli più o
Roberta Mancini
meno alti (Cinema? Chi
può dirlo). Sono sicuramente una persona ambiziosa, mi piacciono le
sfide, soprattutto se
toste, poiché è un modo
per mettermi alla prova,
per testare le mie capacità! A volte si prendono
schiaffi, a volte si rimane
Elisa Nardi
33
32
“IL LUPO SOLITARIO - 1a PARTE”
Gruppo di Facebook: Walt Disney e il suo magico mondo
Il lupo solitario ©
Prima Parte
2. Mel
Favicella era ubicata ai
piedi di un monte popolato da animali di tutti i
tipi: gazze ladre, ricci, serpenti, nibbi, tartarughe,
volpi.
Un giorno, era arrivata la
mano dell’uomo che, in
parte, aveva distrutto
quella natura incontaminata: vi aveva costruito
una strada che collegava il
comune al ristorante
dove il sindaco, a volte, si
recava per mangiare, ma
solo quando le due sorelle erano impegnate in
altre faccende più importanti: ad esempio, con gli
intrugli magici. Comunque, solo per un capriccio
di Giovannino, una parte
di bosco era stata rasa al
suolo.
Mel, la proprietaria della
libreria del paese, aveva
provato tanta sofferenza
alla vista di questo scempio e non riusciva a credere ai suoi occhi
quando, quella mattina,
vide le ruspe in azione.
Si era recata dal sindaco
arrabbiata (cosa che le
capitava di rado), ma Giovannino era stato irremovibile. Solo per questo
sciocco capriccio.
Mel si era arresa davanti
all’evidenza e aveva continuato la sua attività di libraia, traendo di tanto in
tanto dei sospiri quotidiani di malinconia.
“Signorina, mi sta ascoltando?”
Una voce la distolse dai
suoi pensieri.
“Mi scusi, ha bisogno?” e alzò lo sguardo verso il
suo interlocutore.
Mel sgranò un paio di
occhi alla vista di questa
persona.
Davanti a lei, appoggiato
al bancone del negozio, vi
era un uomo alto e con
dei capelli scurissimi raccolti in una coda. Era davvero bello e aveva gli
occhi scuri come la
notte.
L’uomo la guardò incuriosito e a Mel sembrò
che avesse ghignato.
“Sì, altrimenti non mi
sarei recato qui”.
“Ah! Ha ragione. Sa! Ero
sovra pensiero”.
“E per quale motivo, se è
lecito chiedere?”
Mel non voleva dare spiegazioni a quell’uomo, per
di più sconosciuto, del
suo stato d’animo.
“No, nulla! Sciocchezze.
Che libro le serve? Per
quello che è qui, vero?”
“Oh, certo, certo. Beh! Mi
servirebbe un libro di
geografia del luogo. Ha
qualcosa?”
“Posso controllare, ma
non ne sono sicura. Nessuno ha scritto finora una
storia del paese: almeno,
non che io sappia”.
Mel si mise alla ricerca di
qualcosa di inesistente.
Infatti, risultò infruttuosa.
“Mi dispiace, signore. Ma
non sono riuscita a trovare nulla a riguardo”
L’uomo fu dispiaciuto e
Mel se ne accorse.
“Potrebbe recarsi dal sindaco e chiedergli se c’è
qualcosa a riguardo nell’archivio comunale”
“Non è una cattiva idea,
signorina...?”
“Melinda, ma tutti mi
chiamano Mel”.
“Bene, Mel, grazie del
consiglio. E’ stato un piacere conversare un poco
con lei. Addio!”
“A presto”.
L’uomo uscì dalla libreria
con fare maestoso. Mel lo
seguì con lo sguardo incantata. Non aveva mai
visto un uomo di rara
bellezza, quasi esotica. Arrossì senza volerlo.
...
Le due sorelle, nel frattempo, avevano nascosto
tutti gli specchi della casa
in un posto sicuro. Giovannino era ancora a
letto a sonnecchiare. Tuttavia, Pannolina e Giuseppina erano davvero
agitate. Avevano combinato un bel guaio.
Si sedettero a tavola, vicine, e si guardarono
fisse.
“Giuseppina, ma che abbiamo combinato?”
“Non me lo so spiegare,
Pannolina. E’ un mistero.
Un grosso enigma a cui
non so darmi una spiegazione”.
“Se si accorge del cambiamento, siamo fritte”.
“Abbiamo tolto gli specchi. In che modo dovrebbe accorgersene?”
“Sei davvero una sciocca.
Non sembri mia sorella.
Se va in giro e si dovesse
specchiare da qualche
parte, che sia una pozzanghera d’acqua, una finestra del vicinato o altro,
certo che se ne accorgerebbe. Non ti è venuto in
mente?”
“Beh! No, ma hai ragione.
Non sono così scaltra
come te”.
“Questo si sapeva. Dobbiamo escogitare qualcosa”.
“E cosa?”
Nel frattempo, bussarono
alla porta.
Le due sorelle saltarono
dalle rispettive sedie e
sudarono sangue freddo.
“Che si fa, Pannolina?” –
esclamò Giuseppina.
“Ma che ne so. Non rispondiamo”.
Il suono del campanello
continuò imperterrito.
Poi, una voce profonda.
“C’è qualcuno qui?
Aprite. Ho bisogno di alcune informazioni”.
Pannolina fece segno a
Giuseppina di controllare
chi fosse senza farsi vedere.
Giuseppina andò e tornò.
“E’ un tizio alto e muscoloso. Non so chi sia. Ma è
tanto bello”.
“Senza speranza” –
esclamò la sorella.
“Che si fa?” – chiese nervosa Pannolina a Giuseppina.
“Non rispondiamo e
basta. Prima o poi si stancherà”.
La voce continuò e le due
sorelle erano sempre di
più agitate perché quella
voce possente poteva
svegliare Giovannino. Per
fortuna, tutto questo non
successe perché la voce
si interruppe e l’uomo si
allontanò.
“Giuseppina, tu rimani qui
con Giovannino. Io torno
a casa e vedo di preparare una pozione inversa
che faccia tornare Giovannino al suo stato originale. Tu cerca di non
farlo assolutamente
uscire di casa”.
“Ricevuto, Pannolina. Speriamo in bene. Fai presto”.
Pannolina dischiuse la
porta e prima di uscire,
gettò lo sguardo attorno
alla casa per verificare
se ci fosse qualcuno. Poi,
uscì più svelta che potesse.
Giuseppina, stressata da
quel momentaccio, si
stese sulla poltrona e
chiuse gli occhi.
La sagoma scura apparve
di nuovo alla finestra e
osservò Giuseppina che
ronfava.
“Ma quanto sei sciocca,
tu e tua sorella compresa. Non sei capace
nemmeno di fare la guardia. Ora ti preparo un
bello scherzetto e
quando tua sorella ritornerà, le verranno i capelli
bianchi per la vergogna”.
Continua...
Ermelinda
Tomasi
35
34
“VIAGGIO FANTASTICO”
http://alcheringaedizioni.wix.com/alcheringaedizioni
E
sce in questi giorni
l’antologia Il Viaggio
edita da Alcheringa.
In essa sono contenuti
racconti di autori e autrici che sviluppano il
tema del viaggio. Sia questo inteso come fisico,
che spirituale, che nel
tempo. Licenza di sfociare
nel fantastico, quindi.
Io ho scelto quella strada
con il mio ultimo parto,
risalente ad aprile, col
quale ho raccolto l’invito,
allettante invero, della
Casa Editrice per la
quale, in passato, avevo
già pubblicato due racconti per altrettante antologie.
Viaggio premio è il titolo
del mio contributo all’antologia. Il protagonista,
Asgar, è un cinquantenne
danese rovinato dall’alcool e dalla droga, il cui
medico ha appena dianosticato una cirrosi epatica
che lo condurrà alla
tomba entro pochi mesi.
Rassegnato, il nostro, diciamo, eroe ci da sotto
anche con dei funghi allucinogeni, ormai convinto
di non avere più niente
da perdere. Causa, o grazia, questo ultimo sballo,
ha visioni, che lui ormai
non sa più se causate dal
delirium tremens dell’altro vecchio vizio o dal
nuovo. Nella testa ha un
nuovo inquilino immaginario, un ibrido tra un
mago d’altri tempi e un
Babbo Natale. Il vecchio
gli propone un quiz, tre
tracce, che se Asgar riesce a risolvere in altrettanti giorni vince un
biglietto per la destinazione che lui deve indovinare. Come se Asgar non
avesse altri guai per la
testa, il vecchio gli piazza
davanti il supplizio di Tantalo promettendogli la
guarigione mediante una
Luce Della Salute, localizzata nella meta del viaggio. Grazie a quella, Asgar
guarirà dalla cirrosi epatica e dai danni procurati
dall’alcool e dalla droga.
Naturalmente, l’enigma
non è facile da risolvere e
Asgar, scettico e rassegnato, insiste a bere e
drogarsi, sprecando
tempo prezioso, mentre il
questo sta per scadere,
naturalmente allo scoccare della mezzanotte.
Manca un’ora al conto
alla rovescia e Asgar insiste a sbronzarsi in un bar.
Tutto sembra perduto,
quando...
E qui mi fermo per non
spoilerare. Riuscirà il nostro eroe a risolvere
l’enigma, vincere il biglietto e farsi curare dalla
Luce della Salute? È quest’ultima qualcosa di magico, oppure frutto di una
scienza avanzata? O
aliena?
Lo saprete leggendo il
racconto, tre pagine narrate in prima persona e al
presente. Ho cercato di
mantenere la tensione
del tempo che scorre e
della salvezza a portata di
mano, eppure difficile da
raggiungere.
Alcheringa è una nuova
Casa Editrice che pubblica anche fantasy e fantascienza, soprattutto in
cartaceo, ma anche
ebook.
In questo progetto sono
in buona compagnia di
eccellenti scrittrici e
scrittori, molti amici e
amiche. Non li cito qui,
ma chi acquisterà l’antologia li riconoscerà.
Per Alcheringa avevo già,
come scritto sopra, pubblicato due mini racconti:
Elfi in Chiesa, per l’antologia “Natale e Dintorni” e
Santa Lucia, per quella dedicata ai sogni. Elfi in
Chiesa parla di uno strano
prete danese che evoca
creature pagane in un
luogo cristiano. Gli elfi, infatti, fanno parte della
tradizione parallela norrena paganeggiante pur
ben rappresentati durante il periodo natalizio
di quel paese. Nella seconda, sempre in una
chiesa danese, a compiere
prodigi è nientemeno che
la protagonista del titolo:
Santa Lucia. Sì, proprio
lei, che il 13 dicembre
viene festeggiata in tutta
la Scandinavia con un corteo di bambine vestite di
bianco e con una corona
di candele in testa che
cantano la famosa canzone italiana nella loro
lingua. Una tradizione
nata in Svezia e importata
poi negli altri paesi nordici.
Punto in comune dei tre
racconti è, oltre a essere
di genere fantastico, l’ambientazione danese. Nei
limiti del possibile cerco
di scrivere storie che si
svolgono o nel paese
dove sono nato e cresciuto, l’Italia, oppure
quello in cui ho vissuto
da anni, la Danimarca. È
un privilegio poter usufruire di scenari di due
culture che abbondano di
spunti, tradizioni, miti e
leggende che sembrano
fatti apposta per sviluppare storie ai confini della
realtà, fantasy o fantascienza.
L’antologia è disponibile
in cartaceo.
Ci si sente a luglio.
Paolo
Ninzatti
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LE PASSIONI ARTISTICHE DI LISA
www.sherylmuse.com - Su Facebook: Sheryl Muse - Ginga No Utahime
C
iao a tutti! Mi
presento! Il mio
nome è Lisa Battiato ma ormai nel campo
artistico sono conosciuta
come Sheryl Muse, ho 26
anni e sono una ragazza
che pratica molteplici
arti.
Non sono mai riuscita
davvero a scegliere quale
di tutte le discipline
amassi di più, da piccola
sono entrata in contatto
con ognuna di esse, a cominciare dalla danza e
dalla letteratura fantastica, arrivando poi al disegno ed al canto. Ho
frequentato il Liceo Artistico e successivamente il
C.A.M.S. (College Arti e
Mestieri dello Spettacolo), tuttavia qui, tra
queste righe voglio parlarvi di una disciplina particolare che mi sta molto
a cuore e che mi ha dato
più soddisfazioni: il disegno.
Mi sono avvicinata ai
manga ad 11 anni quando
mia sorella maggiore
comprò davanti a me il
manga Video Girl Ai di Masakazu Katsura, incuriosita lo sfogliai e me ne
innamorai. Sono sempre
stata una ragazza fantasiosa che amava pensare
fuori dalle regole e dagli
schemi, così trovai nello
stile manga il mio mondo
perfetto, un mondo che
rappresenta la realtà a
modo proprio. Fino ad
oggi non ho mai frequentato corsi specifici di
manga, le mie sole basi di
studio di disegno appartengono al liceo, che in
realtà non ha reso la mia
passione semplice da coltivare in quanto i professori trovassero quello
stile infantile. Tuttavia ho
deciso di andare avanti ed
imparare osservando sia i
maestri del manga sia
altri artisti italiani che si
cimentavano in quello
stile (grazie di cuore internet!). Per molti anni
ho lavorato sul cartaceo,
non potevo permettermi
chissà quali strumenti,
così mi affidavo semplicemente a matita, fogli e colori classici a matita, col
tempo però la mia famiglia ha deciso di aiutarmi
e così per colorare ed inchiostrare imparai ad
usare i copic. Il mio
primo amore però lo
ebbi circa 5 anni fa,
quando acquistai la mia
prima tavoletta grafica,
una semplice Bamboo
della Wacom, che fu subito mia amica. Da lì col
tempo non sono più riu-
scita a fare a meno del
digitale, sia per la praticità
sia perché non richiede il
continuo acquisto di materiali, recentemente poi
ho comprato quello che
chiamo il mio amore assoluto: la tavoletta grafica
Cintiq. Come ho detto in
precedenza ero una ragazzina fantasiosa e come
potevo non unire questo
fattore al disegno creando una storia tutta
mia? Ho cominciato a svilupparla circa nell’estate
tra i 13 e 14 anni, ha
avuto molti nomi nel
corso del tempo ma
adesso è conosciuta
come Dualis. Cominciai a
lavorarci con un mio
amico che allora era già
pratico di digitale, io disegnavo, scannerizzavo il lavoro e lui inchiostrava e
38
39
retinava sul programma Manga Studio, essendo però anche lui un
fumettista molto bravo
ad un certo punto le nostre strade si separarono
e così imparai da sola ad
utilizzare il software ed
anche per esso fu subito
amore. Utilizzo Manga
Studio sia per illustrare
che per le tavole vere e
proprie. Ultimamente
Dualis sta ricevendo un
vero e proprio restyle
perché sono cresciuta
molto di tecnica ed i disegni di così tanto tempo
addietro non andavano
più bene. La storia è ambientata nei giorni nostri
ma si svolge su molti
piani fantastici abitati
dalle più disparate creature: angeli, demoni, vampiri, fate, elfi e molto ma
molto altro. Tutto gira intorno ad una leggenda
che tratta di due creature, una maligna ed una
benigna, che all’inizio dei
tempi si sfidarono e perirono insieme impedendo
al bene ed al male di
avere la supremazia su
uno e sull’altro, queste
due creature con il passare degli anni si reincarnarono più volte e si
sfidarono portando sempre però al medesimo risultato. Stavolta però la
creatura maligna è più
potente ed ha piena coscienza del proprio Io,
così, prima che anche la
reincarnazione della creatura benigna si risvegli, intende trovarla ed
eliminarla. Sarà compito
di quattro fanciulle angeliche precederlo e proteggere la creatura sacra dal
suo avversario ed infine
sovrastarlo per rendere
finalmente effettiva la supremazia della luce. Nella
mia pagina Facebook, i
follower, hanno subito
mostrato entusiasmo per
questa storia e questo mi
ha spinto a dare sempre
di più per ognuno di loro:
ho realizzato character
design super precisi, illustrazioni, ho messo in anteprima alcuni capitoli,
creato video ironici ed ultimamente sto realizzando un’animazione per
festeggiare i 3000 likes.
Questo video avrà come
centro Lasher, il cattivone
di Dualis (eppure il personaggio che ha riscontrato
più successo) che tramite
una reporter, che doppio
io stessa, creata per l’oc-
casione riceverà delle domande fatte proprio dai
fan alla quale dovrà rispondere volente o nolente. Ancora non si sa
una data precisa di uscita
per la versione cartacea
del manga anche perché
sto aspettando delle risposte e dei riscontri, ma
non posso ancora dir
nulla.
Cosa mi dona ispirazione
per andare avanti con la
storia? Vi confesso che
mentre disegno metto
sempre come sottofondo
la trilogia de “Il Signore
degli Anelli” e de “Lo
Hobbit”, non posso non
amare i film ed i libri, ogni
tanto però cerco colonne
sonore atmosferiche per
gettarmi io stessa nel
mondo che creo, spesso
mi ritrovo ad immedesimarmi troppo nei sentimenti dei miei
personaggi, arrabbiandomi quando sono arrabbiati, piangendo quando
sono tristi, tanto che i
miei dall’altra parte della
casa mi sentono ridere
senza motivo, quanta pazienza hanno eh?
Oltre a Dualis mi dedico
anche ad illustrazioni di
personaggi altrui, molti
tra l’altro di colleghe e
colleghi italiani amanti dei
manga, penso che dobbiamo tutti aiutarci a vicenda per mettere a
tacere i pregiudizi nei
confronti del manga italiano, anche per questo
ho creato il gruppo Facebook “Art Trade Revolution” i primi mesi del
2016, che si è ampliato
inaspettatamente subito
(quasi 300 persone!), all’interno ci sono tantissimi artisti, alcuni molto
conosciuti ed altri meno,
ma ognuno di loro comunica con armonia scam-
biando opinioni, disegni e molto altro senza
mai essere snob o offensivo, si può considerare
anche questo un piccolo
mondo fantastico no?
Ringrazio infinitamente
per la possibilità di poter
parlare di me tra queste
favolose pagine piene di
arte ed persone straordinarie (mi sento piccola
piccola in confronto), non
sono mai stata molto
brava, ne a mio agio, a
parlare di me ma ci ho
messo tantissimo impegno quindi spero che
queste mie parole, come
ovviamente i miei lavori,
vi piacciano! Prima di finire vorrei solo dire
poche parole al lettore:
qualsiasi sia la tua passione credici e mandala
avanti finché non ne sarai
soddisfatto, sarà dura ma
la soddisfazione che proverai nel tempo ripagherà
tutta la fatica!
Sheryl
Muse
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40
LA NUOVA SAGA FANTASY DI KINGSLEY
Su Facebook: Kingsley Ngadiuba / La Saga di Anorias: La Stella dell’Ovest
P
er prima cosa i saluti, giusto? Giusto!
Ciao a tutti sono
Kingsley Ngadiuba, ho 23
anni e sono fresco fresco
di laurea in Geologia.
E i dati anagrafici sono
stati fatti, non so mai
come impostare gli inizi
quindi scusatemi se possono sembrare sintetici e
freddi (avevo pensato di
aggiungere segno zodiacale e ascendente, ma
forse è meglio non esagerare).
Bene, si comincia con la
parte difficile: raccontare
cosa sia per me la scrittura e il mondo dove mi
sono “incastrato”.
Scrivere per me è semplicemente un altro modo
per vivere, per sentirsi
vivi, per far sentire vivi.
Tramite le parole è possibile accendere certi sentimenti che altrimenti
rimarrebbero sepolti
dentro di noi, nell’oscurità delle nostre preoccupazioni quotidiane e
quindi la scrittura e la letteratura hanno in un
certo senso il compito di
ricordarci che siamo delle
persone e che siamo liberi di piangere e ridere,
di sorprenderci e di emozionarci come i bambini.
Il mio grosso “sbaglio” è
iniziato all’età di 14 anni,
vi giuro che alle elementari odiavo scrivere e soprattutto detestavo le
descrizioni, parole come
plumbeo mi facevano venire l’orticaria. Tutto è
cominciato per caso o
forse per una motivazione che ancora devo
trovare e da quella sera
d’estate fiumi di lettere
d’onice sono scivolate su
pagine bianche, ingiallite,
su scontrini della spesa,
cartoncini colorati...va
bene la smetto con lo
scrivere l’incipit di un
altro romanzo.
Il genere che preferisco
scrivere e leggere? Il fantasy!
Ho cominciato a leggere
da che ho memoria, sono
partito con libri di divulgazione scientifica, i miei
amati dinosauri, e poi
dritto di volata con
Esopo e Fedro, le loro favole mi hanno stregato
per tutta l’infanzia, insieme a Dahl e alla sua
Matilde. Poi c’è stato il
libro che mi ha fatto capire che il fantasy sarebbe
stato il mio genere, Gli
Spinorchi di Boscomago di
R. Jarvis, il primo vero
fantasy mai letto e da lì si
sono aperti gli infiniti
mondi dell’immaginazione.
Credo che il genere fantasy sia uno dei più tosti
da scrivere, buttar giù
l’intera storia di un
mondo con tutte le sue
regole e tutto il resto... a
volte sarebbe più semplice rifare la maturità.
Comunque, per quanto
possa essere difficile è altrettanto divertente, vedere tutto plasmarsi
sotto il tuo pensiero, sapere che quello che stai
creando è solo tuo, il
frutto della tua immaginazione è veramente entu-
siasmante.
Da questo genere e proprio dalla sua incredibile
capacità di creare vita dal
nulla è nato la mia La
Stella dell’Ovest, quel “maledetto” libro che mi insegue dalla fine della
seconda superiore e che
ancora oggi “tormenta”
le mie giornate, il mio migliore amico e compagno
di vita.
Scrivere e vivere La Stella
dell’Ovest è stata ed è
un’esperienza meravigliosa, mi ha permesso di
entrare in contatto con
diversi autori del calibro
di Robin Hobb (Trilogia
dei Lungavista), David
Gemmell, che personalmente venero, (Ciclo dei
Drenai) o la simpaticissima Cecilia Dart-Thorton (La ragazza della
torre) e ve lo devo dire
che sono tantissimo in
debito con la scrittura e
col fantasy. Più vado
avanti a leggere il genere
e più scopro tutte le sue
profondità, come sia in
grado di creare mondi e
storie attorno ad un
ideale o ad un pensiero,
come sia in grado di dar
corpo a tale pensiero e
materializzarlo dove altrimenti non si sarebbe riuscito.
Ne La Stella dell’Ovest ho
provato (poi ditemi voi
dove ho sbagliato altri-
menti come riuscirò a rimediare alle continue figuracce) a lavorare sul
concetto di giustizia in
questo mondo chiamato
Anorias, una terra, all’occhio, meravigliosa ma che
è seviziata da migliaia di
anni dagli Stregoni del
Fuoco.
Gli uomini vengono allevati in città, pronti per il
prossimo raccolto, loro
infatti sono la fonte di nutrimento degli Stregoni e
della loro arte, il Kersar.
In questa ambientazione
si inserisce l’elemento del
Giusto che deve ristabi-
lire il giusto equilibrio su
Anorias, un uomo che
non dovrà più essere
umano per poter giudicare i suoi simili.
Poi ti trovi Roja e Joan, alcuni dei personaggi principali, che fanno irruzione
nella tua testa nel cuore
della notte e pretendono
che la storia vada avanti e
da libero scrittore diventi
lo scrivano delle stesse
creature che hai creato.
La Stella è stata influenzata da tutto quello che
mi sta attorno, anime
come Bakuman mi hanno
dato la forza di andare
ISCRIZIONI APERTE
MASTER IN EDITORIA LIBRARIA “A.VICINANZA”
Corsi:
REDATTORE WEB - CORRETTORE BOZZE,
GRAFICO EDITORIALE DI BASE, REDATTORE EDITORIALE,
EDITING, APRIRE UNA CASA EDITRICE.
FORMULA ON-LINE A DISTANZA
CERTIFICAZIONE EDITORIALE PER TUTTI GLI ISCRITTI
Infoline: [email protected] - 06.33.61.08.00 (Ore 10-14)
avanti, Yu Yu Hakusho
mi ha dimostrato che
non importa quante volte
muori, puoi sempre combattere. In questo vortice
di ispirazione ho assorbito la mia musica irlandese, gli spettacoli
teatrali, gli incontri casuali
e gli eterni viaggi in macchina.
E se pensate che abbia finito con La Stella dell’Ovest, vi sbagliate di
grosso, il secondo libro è
quasi pronto, il terzo sta
spingendo per essere
scritto e il quarto mi
guarda dall’alto con tanto
disappunto... ve lo avevo
detto mi stanno perseguitando.
A chi non si fosse ancora
addormentato o non
avesse cambiato subito
pagina o semplicemente è
stato tanto folle da arrivare fino in fondo posso
dire che è stato un piacere poter scambiare
quattro chiacchiere e che
vi devo un caffè.
Vorrei ringraziare tantissimo l’associazione culturale Japanimation per la
splendida occasione che
mi hanno dato, grazie ancora a tutti.
Kingsley
Ngadiuba
43
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IMMERGIAMOCI PER TRE GIORNI NEI COMICS!
www.unmaredicomics.it - Su Facebook: Un Mare di Comics
D
al 24 al 26 giugno
2016 si terrà
presso Marina di
Castagneto Carducci (LI),
“Un Mare di Comics”
fiera dedicata al mondo
dei fumetti, cartoni animati e cosplay.
La manifestazione è orga-
nizzata sotto la direzione
artistica di Kagliostro,
con il patrocinio del Comune di Castagneto Carducci, il C.C.N. e la
Camera di Commercio di
Livorno.
La tre giorni sarà a ingresso gratuito e prevede
un programma di sicuro
impatto.
Il centro nevralgico dell’intera manifestazione è
il viale Italia (lungomare)
dove vi saranno il mercato espositivo a tema, gli
spazi incontri e il palco
“Mazinga” caratterizzato
appunto dalla presenza
della testa di Mazinga Z
alta 4 metri e che farà da
cornice e scenografia ai
live delle cartoon cover
band, al cosplay contest
nonchè da DJ consolle.
I protagonisti degl’incontri per questa edizione
sono Andrea Camerini,
vignettista tra gli altri de
“Il Vernacoliere” e “Striscia la Notizia”, Ivo de
Palma voce di Pegasus (I
cavalieri dello Zodiaco),
Mirko dei Beehive (Kiss
me Licia) Akira (Devilman) e molti altri, Maurizio Nataloni esperto di
cartoni animati e telefilm
anni ‘80.
La manifestazione prevede tre serate di grande
impatto.
Si parte venerdì 24 con
Cristina D’Avena che si
esibirà live preceduta
dalla “Goldrake Generation” cartoon cover
band, mentre sabato 25
sarà ancora una serata
dedicata alla musica con il
doppio concerto delle
“Alabarde Spaziali” e a
seguire i “Kotetsu
Power”. La serata proseguirà con D.J. set sulla
Mazinga Z Head e si concluderà alla discoteca La
Zattera dove i cosplayers
entreranno gratuitamente.
La domenica è la giornata
dedicata ai cosplayers.
Dalle ore 13 sarà possibile iscriversi al cosplay
contest curato direttamente dallo staff di Epicos di Luca Panzieri. Le
categorie sono: miglior
maschile, miglior femminile, miglior gruppo e miglior interpretazione.
Il contest si terrà alle ore
17 al palco Mazinga.
Al termine della gara tutti
con gli occhi rivolti in
alto perché arrivano i Supereroi dal cielo, cospla-
yers paracadutisti che atterreranno direttamente
sulla spiaggia davanti al
Forte di Marina di Castagneto.
Tutte le sere, prima degli
spettacoli, saranno caratterizzate dall’appuntamento AperiSigle sempre
al palco Mazinga.
Grazie alla collaborazione
con la Scuola Internazionale di Comics di Firenze
avremo anche due momenti dedicati a chi sogna
di diventare un fumettista: due contest uno per i
grandi e l’altro invece per
bambini degli stabilimenti
balneari di Marina di Ca-
stagneto.
Media partners della manifestazione saranno
Radio Bruno e RTV38,
rete televisiva del centro
Italia che tra le prime
negli anni ’80 ha mandato
in onda i cartoni animati.
UMDC Staff
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ULTIME NEWS DAL MONDO S.H.I.E.L.D.
Su Facebook: Agents Of Shield Italian Section
Ho fatto giuramento, come
tutti: di intervenire quando
gli altri falliscono, di essere
l'ultimo baluardo dell'umanità, di essere uno scudo.
(Phil Coulson)
Agents of SHIELD - Italian
Section, il primo gruppo
cosplay italiano dedicato
esclusivamente alla serie tv
"Marvel’s Agents of
S.H.I.E.L.D., la serie dove
Phil Coulson è risorto (dopo
esser stato ucciso da Loki in
“Avengers”) e ha creato un
suo team con i quali
affronta innumerevoli
avventure.
H
o iniziato a fare il
cosplay di Phil
Coulson ormai
un anno fa (sfruttando un
po’ di somiglianza), anche
se devo dire che ero
poco convinto per via del
look “Normale” del personaggio, ma mi sono dovuto ricredere quando
oltre a vincere alcuni
contest, oltre ai complimenti della Marvel, oltre
a finire sul sito ufficiale
Marvel (Costober contest),
ho ricevuto i complimenti
via Twitter e via Facebook
proprio da Clark Gregg,
l’interprete di Coulson.
E così, quando recentemente ho lasciato un
altro gruppo cosplay che
comprendeva tutto l’universo cinematografico
Marvel, ho preso la decisione di tentare la carta
“Agents of SHIELD” con
alcuni degli amici che già
erano con me nella precedente esperienza e con
altri nuovi compagni di
viaggio.
La differenza sostanziale
rispetto ad altri gruppi, è
che siamo costretti a
sfruttare la somiglianza fi-
sica con gli attori non
avendo ovviamente dei
costumi appariscenti,
anzi, nel caso di Agents of
Shield, sono ormai tutti in
borghese avendo abolito
le uniformi da qualche
stagione.
Per fortuna ho potuto
contare da subito sull’aiuto di Giulia Fontana
(vincitrice al Torino Comics
2016 del premio "Miglior
Make-up") che, seppure
con qualche riluttanza iniziale, si è resa conto di
somigliare parecchio a
Chloe Bennet, l’attrice
che nella serie interpreta
Skye/Daisy/Quake (ok
questo personaggio in effetti ormai cambia nome
più sovente che abito) e
Nicole Manfredda che è
un’ottima Simmons!
Con una premessa del
genere ho potuto assemblare un ottimo team
adatto sia ad ospitate
nelle varie fiere cosplay
(saremo presenti in tale
veste prossimamente a
Fumettando a Pinerolo, al
PoirinComics a Poirino e al
Cuneo Comics&Games ovviamente a Cuneo) che
con uno stand dove abbiamo esposto riproduzione di numerosi oggetti
visti nella serie tv come la
staffa del Berserker o la
mano “tagliata” di Coulson, aggiungendo dettagli
presi dalla serie “Agent
Carter” (purtroppo
chiusa recentemente) che
con quel tocco anni ‘50
rende il tutto un po’ vintage e simpatico.
Ovviamente non tutti
possono interpretare
personaggi presi dalla
serie tv e quindi altri
amici che si sono uniti a
noi hanno deciso di interpretare dei personaggi
generici inventati , come
Michele Giordano che intepreta il Dott. J. Garrick,
uno scienziato (ma anche
operativo) o altri amici
come Alessandro Uccheddu o Edward Bianco
che hanno completi bellissimi da SWAT e che ci
fanno da “guardie del
corpo”. Recentemente si
sono uniti anche Alma
Cioci come Melinda May
(uno dei personaggi principali della serie) e Loris
Perino che interpreta Luther Banks, braccio destro di Rosalind Price
della ATCU.
In realtà non credevo ci
fosse così tanto interesse
attorno alla serie tv, che
in fondo non ha lo stesso
successo di film come
“Avengers” o il recente
“Captain America: Civil
War” ma mi sono dovuto
ricredere quando molte
persone al Torino Comics
si sono fermate al nostro
stand o ci hanno chiesto
di fare foto. E proprio per
questo abbiamo ulteriormente allargato il “Parco
presenze” aggiungendo
l’Hydra, i cattivi per eccellenza della serie tv, sia
mettendo un finto cadavere allo stand, sia inserendo personaggi generici
come quello interpretato
da Giacomo Marengo o
prossimamente... Ward.
Non abbiamo intenzione
di essere sempre presenti
con uno stand alle fiere,
la nostra idea è invece
quella di rompervi le scatole il più possibile con la
nostra presenza sia come
ospiti che gareggiando a
tutti gli eventi cosplay.
A volte avremo qualche
ospite, recentemente per
esempio abbiamo avuto
un “Capitan America” (Simone Angelo Franzo) e
non ci precludiamo di
certo di avere che so... un
Black Panther o un Thor
(anche se vorrei sinceramente una Lady Sif!!!),
perchè in qualche modo
come ben sappiamo la
serie Agents of SHIELD è
collegata attraverso
Coulson a tutti i vari film
(e se non attraverso
Coulson, sempre attraverso lo SHIELD o qualche agente!).Vorremmo
far crescere il gruppo e
portare qualcosa di un
po’ diverso dai soliti costumi, riproducendo
scene dagli episodi dei telefilm e facendo un po’ di
animazione. Prossimamente gireremo un video
promozionale per presentare i vari personaggi
e per farci conoscere meglio. Abbiamo un paio di
sorprese piuttosto carine
e grosse ma per scaramanzia ancora non ne
posso/voglio parlare... vedremo!!!
Vi invito a dare uno
sguardo alla nostra pagina
facebook (e ovviamente a
mettere “Mi piace”) e a
scriverci per qualsiasi curiosità.
Chris
Heaven
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“GIANNI E PINOTTO”
Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA!
I
l duo comico composto da Bud Abbott e
Lou Costello meglio
conosciuti in Italia come
Gianni e Pinotto sono
stati protagonisti di numerosi film e di una serie
televisiva che li ha resi famosi in tutto il mondo. La
loro comicità deve molto
a quella dei loro “colleghi” più illustri Lauren e
Hardy. Infatti Gianni (Abbott) rappresenta il personaggio serio che crede
di essere più intelligente
di tutti, specialmente di
Pinotto (Costello). In realtà nelle loro avventure,
Gianni spesso è costretto
a ricredersi riguardo alle
sue idee, messe in contrasto o da Pinotto o da
eventi improvvisi che ribaltano la situazione da
come era vista da lui, e
così da persona più forte
e piena di sé Gianni di-
venta il più debole e il più
fiacco. Pinotto (chiamato
nella lingua originale
anche “Chick” ovvero
“pulcino - gallinaccio”) rispetto a Gianni che sembra l’Ollio del duo,
rispecchia quasi tutte le
caratteristiche del pasticcione Stanlio: timido, pauroso e artefice di
numerosi equivoci e divertenti situazioni nelle
quali coinvolge anche il
suo amico. Tra i film più
famosi e fortunati dei due
comici vi erano sicuramente le parodie di film
horror del periodo, come
Frankestein o il Lupo
Mannaro.
Sulla scia del loro successo non si volle perdere l’occasione per
aggiungere anche una
serie a cartoni animati
dedicato al duo comico.
Nota in patria come Abbott & Costello Cartoon
Show la serie animata fu
trasmessa negli Stati Uniti
dal 9 Settembre 1967
all’1 giugno 1968 per la
durata di mezz’ora per
ciascun episodio.
Ognuno dei 39 singoli
episodi era diviso da
quattro cartoni di cinque
minuti ciascuno. Gli episodi sono stati creati
congiuntamente da
Hanna-Barbera, RKO Pictures e Jomar Productions tra il 1965 e il 1967.
In Italia la serie si è vista
sporadicamente nei circuiti privati agli inizi degli
anno ‘80.
La serie è molto simile
come disegni ed animazione a quelle dedicate ad
altri famosi comici come
Lauren & Hardy e i Tre
Marmittoni.
La serie fa leva molto
sull’“effetto nostalgia” nei
confronti dei fan del duo
e, come le altre due serie
citate non mostrano una
particolare cura per
esempio negli sfondi o
nelle animazioni. Tutto
gira attorno alle gag dei
protagonisti che di volta
in volta sono coinvolti
nelle più disparate situazioni e vivono le loro
mini-avventure perfino
nell’antica Roma e in altri
periodi storici.Varia
anche il tipo di professione che svolgono i nostri eroi, da poliziotti a
autotrasportatori.
Non mancavano gli episodi in cui i nostri eroi af-
frontavano ogni mostro o
fantasmi di ogni genere, in
linea con la loro
La serie aveva uno
schema che si ripeteva di
volta in volta con Pinotto
che finisce puntualmente
nei guai e con Gianni che
deve cercare di risolvere
la situazione. Spesso per
uscirne dai guai e per
uscirne vincenti è Pinotto
a “sacrificarsi”.
Il tipo di umorismo è naturalmente molto lieve e
leggero, adatto soprattutto ad un pubblico dei
più piccoli.
La caratteristica principale di questa serie di
cartoni animati è stato il
fatto che Bud Abbott ha
fornito la voce per il
suo personaggio mentre
fu Stan Irwin a fornire la
voce di Lou Costello, che
era morto nel 1959. Il
resto del cast vocale era
composto da abituali
doppiatori che lavoravano per la Hanna-Barbera. Il fumettista
canadese, Lynn Johnston,
che è famoso per essere
l’autore del fumetto dedicato ai due comici, è
stato il colorista accreditato del cartone animato.
Nella versione italiana le
voci sono di: Claudio De
Davide per quella di
Gianni, e Gino Pagnani
per quella di Pinotto.
In Italia, la serie era inizialmente trasmessa nel
1980 sulla neonata Rete
3 della Rai, mentre passò
solo qualche anno dopo
sulle reti locali, dove
viene ancora ritrasmessa
di quando in quando.
Solo nella versione italiana, veniva utilizzata
come apertura una sigla
originale italiana, scritta
da Luigi Albertelli ed eseguita e cantata dagli Alfa.
Alfonso
Verdicchio
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I SOGNI INFINITI DI ELENA CABIATI
www.elenacabiati.com - Su Facebook: Elena Cabiati
“Non cercate il mistero
lontano da voi,
è nascosto nel sole che
tramonta per sorgere di
nuovo,
negli occhi dei vecchi che
restano bambini,
nella treccia dorata
dell’Amore,
lunga e sciolta per scalare
le sue torri.
Non cercate i segreti su
strade buie, tra parole
difficili,
cercateli scolpiti sui muri
o dipinti mille anni fa.
Cercateli nelle fiabe,
dove tutto ciò che è piombo
può ancora trasformarsi
in oro.”
C’
era una volta,
in un bosco
non molto lontano, una bambina di otto
anni che, con un coltellino, incise su un pezzo di
legno un messaggio per
gli elfi che abitavano quel
luogo per informarli che
era giunta a reclamare il
suo titolo di loro Regina;
poi prese il pezzo di
legno e lo nascose bene
dentro il tronco cavo di
un albero. Il giorno dopo
tornò a controllare se gli
elfi avessero ritirato la
sua nomina e scoprì che
il suo messaggio non
c’era più: da quel momento fu ufficiale, era diventata la loro Regina.
La bambina era di quelle
che vivono a metà tra
sogni e realtà, che parlano con personaggi che
vedono solo loro, che
giocano a inventare sto-
rie e a passeggiare tra le
nuvole. Crebbe nutrendosi di fiabe e di cartoni
animati giapponesi (Bia,
Creamy, Candy Candy...) e
di tutti quei film che negli
anni ‘80 hanno cooperato
a creare una meravigliosa
generazione di nerd, con
un’inguaribile sindrome di
Peter Pan: La storia infinita, Ladyhawk, i film di
Steven Spielberg, quelli
della Disney e naturalmente Star Wars...
Quando fu un po’ più
grande si appassionò alla
narrativa fantastica: prima
viaggiò fino a Mordor con
Frodo e la Compagnia
dell’anello, poi fu ad Avalon con le sacerdotesse
di Marion Zimmer Bradley, sprofondò tra le dimensioni dei mondi della
Bussola d’Oro di Philip Pullman e si divertì attraverso le storie di Neil
Gaiman e di Terry Pratchett.
La ragazza si appassionò
all’arte, all’astrologia e
all’esoterismo. Scoprì che
l’arte e la magia erano legate, che l’una nascondeva l’altra e tramandava
la sua conoscenza. Iniziò a
lavorare nei musei, a fare
ricerca e a insegnare letteratura ai ragazzi delle
medie che la aiutarono a
non lasciarsi travolgere
completamente dal
mondo degli adulti.
Ogni notte, prima di andare a dormire, anche da
grande continuava a immaginare di vivere qualche avventura
straordinaria e così
sprofondava dai sogni ad
occhi aperti a quelli ad
occhi chiusi... Aveva sempre provato a scrivere le
sue storie, a descrivere i
suoi mondi, ma fino a
quel momento non era
mai riuscita a finirle perché era molto pigra e distratta! Poi un giorno
arrivò Gala.
Gala era una giovane
strega, abitava a Torino,
ma non nella Torino che
tutti conoscono, lei abitava nella Torino magica,
la Torino che apparteneva
ai maghi bianchi di O, mimetizzata in mezzo alla
vita quotidiana della
gente normale.
Gala aveva i capelli lunghi
e le somigliava un po’ ma
era molto più determinata e testarda di lei. Si
sedette accanto al suo
computer e le ordinò di
raccontare tutta la sua
storia perché lei aveva
voglia di viaggiare, nel
tempo e nello spazio: voleva andare a Venezia alla
fine del ‘700, mettere uno
di quei meravigliosi vestiti
di crinoline e incontrare
Casanova e poi voleva
andare a salvare la Cattedrale di Chartres dai
bombardamenti della Seconda guerra mondiale e
a scoprire tutti i suoi misteri; desiderava incontrare altri personaggi:
Kundo, il vecchio monaco
certosino che sarà il suo
maestro, Aron il giovane
mago nero che diventerà
suo compagno di viaggio.
C’erano un sacco di misteri da risolvere: grotte
alchemiche, simboli ma-
gici, tarocchi profetici,
sculture esoteriche, labirinti in cui perdersi... e
poi c’erano i nemici da affrontare, Gala non vedeva
l’ora: Negromanti spietati,
demoni della mente, sicari senza pietà.
La ragazza scrisse tutto
ciò che la strega le ordinava e obbedì a tutti i
suoi ordini, ma a Gala
non bastava, lei voleva
che la sua storia la conoscessero anche gli altri,
così entrambe iniziarono
a pensare a come fare
perché fosse pubblicata.
Quell’anno c’era un
grande concorso, il Torneo letterario IoScrittore,
indetto dal gruppo editoriale Gems. I partecipanti
erano quasi 2000 e la ragazza che scriveva non
pensava di avere molte
possibilità di vincere. Probabilmente a quel punto
Gala ci mise un po’ della
sua magia, perché invece
il romanzo vinse e fu
scelto dalla casa editrice
Nord per essere pubblicato. Entrambe festeggiarono tutta la notte: era
un grande sogno che diventava realtà!
Nel frattempo però la ragazza che scriveva era diventata mamma di una
pestifera bambina che
tentava di sabotare in
ogni modo la sua attività
di narratrice: appena si
sedeva al computer la
bimba le zompettava in
braccio schiacciando tasti
a caso e se cercava di
concentrarsi per elaborare una trama lei iniziava
a cantare a squarciagola...
Allora Gala prese di
nuovo in mano la situazione e anche la bimbetta! Si mise accanto al
suo lettino e cominciò a
raccontarle storie e
magie, insegnandole la
strada che conduce ai
mondi meravigliosi della
fantasia. Fu così che la
bambina imparò a fantasticare, si perse nei suoi
giochi e lasciò che la
mamma facesse altrettanto! In questo modo finalmente fu compiuta
anche la seconda avventura de La viaggiatrice di O
e questa volta fu una giovane casa editrice, la Watson, a decidere di
pubblicarla.
Ora la ragazza che scrive
(che tanto ragazza forse
non è più...) lavora all’ultima avventura di Gala e
ad altre storie nelle quali
la fantasia e la realtà sono
sempre più intrecciate:
forse perché si è resa
conto che la magia esiste
davvero, che fa parte
della nostra vita, e che i
sogni non sono null’altro
che realtà che aspettano
di diventare vere.
La bimba pestifera non ha
ancora imparato a scrivere, ma probabilmente,
appena lo farà, inciderà
un pezzo di legno e si nominerà Regina di un
mondo che già le appartiene.
Elena
Cabiati
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IL 1° “GULP! COMICS & GAMES FESTIVAL”
www.gaetagulp.it - Su Facebook: GULP - Comics & Games Festival
“G
ULP! – Comics and
Games Festival” è in arrivo! La fiera
del fumetto e dei videogiochi è alla sua primissima edizione e si terrà
nei giorni 22, 23 e 24 luglio nella città di Gaeta
(LT) nell’Oratorio Don
Bosco. Ad organizzarla è
l’associazione GGWP, che
si pone come obiettivo
quello di promuovere la
cultura videoludica e fumettistica e di divenire un
punto di riferimento
nell’organizzazione di attività per il sociale. La manifestazione ospiterà
personalità di spicco, artisti emergenti ed espositori. Offrirà inoltre
infinite opportunità di divertirsi: chi riuscirà ad accaparrarsi i limitatissimi
biglietti avrà la possibilità
di provare giochi da tavolo, sfidarsi a colpi di
Laser Tag, trattare il proprio materiale “nerd” in
un’apposita area scambio
messa a disposizione dagli
organizzatori, assistere a
spettacoli ed eventi, di
fare nuove esperienze ed
assistere alla sfilata cosplay più colorata di sempre... ma soprattutto di
lasciarsi la realtà alle
spalle per 3 giorni immergendosi in una dimensione dove tutti
condividono le stesse
passioni.
Fra gli ospiti più noti troviamo i rappresentanti di
Orgoglio Nerd che per
tre giorni ci accompagne-
ranno nelle mille attività
che andranno a presentare: dall’interessante
conferenza su “Nerd
Senza Frontiere”, il progetto relativo a viaggi organizzati dalla redazione
stessa con itinerari a
tema (fra le tappe più visitate ricordiamo il Giappone, la Giordania, la
Serbia e la Norvegia) passando per la presentazione con sessioni di
prova del nuovissimo
gioco da tavolo “Area
Stampa”, per le interviste
agli artisti presenti in
fiera e finendo con il
“Quizzone NERD” del
sabato sera, uno degli
eventi da non perdere assolutamente: una sfida
all’ultima risposta in cui
gli sfidanti si metteranno
alla prova sfoggiando
tutta la loro cultura in
ambito nerd per vincere
uno dei fantastici premi
messi in palio dall’organizzazione.
Altra protagonista della
fiera sarà l’Oasi Culturale, che sarà adibita nel
nostro chiostro, dove artisti di ogni genere come
pittori, disegnatori, scultori, ecc. potranno
esporre le proprie creazioni e dare lezioni di disegno e fumetto gratuite.
Saranno ospiti l’associazione culturale Art Station di Firenze coordinati
dalla presidentessa Benedetta Fazzino, i fumettisti
Chiara Gabrielli e Alessandro Giampaoli, il vignettista Mario Magnatti
e molti altri.
Il GULP! mette a disposizione anche l’opportunità
di assistere gratuitamente
a 3 lezioni introduttive di
lingua giapponese tenute
dal nostro “Sensei”, Don
Mario Testa.
Ma la cultura orientale
non sarà l’unica ad essere
esplorata, grazie alla possibilità di assistere ad
un’esclusiva presentazione sull’affascinante tradizione etrusca,
accompagnata da suggestive melodie che ci permetteranno di
immergerci ancora di più
nel loro mondo.
Saranno presenti anche le
associazioni A.D.S.S.C. Arcieri di Santo Stefano di
Spigno Saturnia, il sabato
pomeriggio, e la scuola di
kendo Kenyu Kai del Sensei Vincenzo D’Arienzo di
Gaeta, la domenica pomeriggio, le quali metteranno a disposizione
archi e shinai esibendosi
nelle loro arti e per permettere a chiunque di
provare queste spettacolari discipline.
Da non perdere le incredibili acrobazie e salti
senza limiti durante la
fiera, ad opera degli
Esprit Traceur, tre giovani
ragazzi di Itri che praticano il parkour, nota disciplina metropolitana
che consiste nel seguire
un percorso superando
ogni tipo di ostacolo, i
quali la promuoveranno
con chiunque condivida la
passione per questo genere di sport.
Anche la musica ci accompagnerà in questi tre
giorni: sono infatti previsti spettacoli musicali che
ci permetteranno di apprezzare ancora una volta
le sigle più amate dei cartoni, telefilm e videogiochi, uno dei quali si
svolgerà venerdì sera, durante il quale verranno rivisitate le sigle di molti
cartoni in chiave rock!
L’intrattenimento però
non finisce qui: nell’area
games ci saranno postazioni per i videogamers,
vari giochi da tavolo (fra
cui potrete provare “Narcos”, prodotto dalla Torre
dei Maghi di Formia) e il
sabato l’esposizione della
“Cittadella dei Lego”.
Nel contempo all’esterno
avremo un campo di
Laser Tag e un Torneo di
Spade:
il Laser Tag è un gioco di
squadra basato sulla simulazione militare nel
quale ogni giocatore è
munito di un’arma a raggi
infrarossi (totalmente innocui) collegata a dei
sensori posti generalmente sul corpo, dove
l’obbiettivo è sparare a
tali sensori fino all’eliminazione della squadra avversaria, il tutto a cura
della Laser Game Fondi;
il Torneo di Spade, a cura
dell’associazione Sogni &
Spade di Gaeta è una
competizione durante la
quale ci si scontrerà all’interno di un ring 1 VS 1
o 2 VS 2 con delle innocue spade di lattice, dove
l’obbiettivo è colpire l’avversario per tre volte
prima che lo faccia lui, in
modo da continuare la
gara.
Ma questo è solo l’inizio!
Per tutte le novità e per
tenersi aggiornati sull’evento potete visitare il
nostro sito e la pagina Facebook: GULP – Comics
& Games Festival. Ci si
vede alla fiera, sapendo
che sarà sicuramente... un
Good Game Well Played!
Gulp! Staff
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LE PASSIONI NIPPONICHE DI YUSURA CHAN
Su Facebook:Yusura Chan
C
iao carissimi
amici di Japanimando! Mi
chiamo Barbara (nome
d’arte Yusura Chan), abito
in provincia di Verona, ed
ho frequentato l’Università di Venezia Lingue
Orientali; nel tempo libero mi lascio trasportare nel mondo otaku e
passo tantissimo tempo
anche nella realizzazione
dei cartamodelli per i
miei progetti cosplay, grazie al quale ho conosciuto tantissime persone
con la mia stessa passione.
La prima fiera in veste di
cosplayer è stata nel
2007 al Mantova Comics;
ripensandoci sono passati
molti anni, ma nonostante
io abbia partecipato a numerose fiere, ancora oggi
quando mi “trasformo”
nei miei personaggi preferiti, provo una grandissima emozione.
La passione per il Giappone è iniziata alle elementari, quando in
televisione trasmettevano
Sailor Moon, Evangelion,
Occhi di Gatto, L’Incantevole Creamy; da quel momento ho cercato di
realizzare la più grande
passione della mia vita: da
piccola mi hanno fatto
sognare ed oggi quel
sogno è diventato realtà!
Con il passare del tempo
iniziai a conoscere il
Giappone anche per le
sue altre mille sfaccettature, grazie a libri ed internet, poi con
l’università ho ampliato
ancora di più il campo,
studiando la sua lettera-
tura, la filosofia, l’arte e la
storia del Giappone sia
antico che moderno.
Con la letteratura e l’arte
ho scoperto diverse leggende storiche e fiabesche giapponesi, che
porto avanti ancora
tutt’ora; studiando filosofia e cultura moderna mi
sono sentita molto vicina
al mondo orientale e
viaggiando in Giappone
ho potuto conoscere
molti giapponesi: per me
è stata (e lo sarà per
sempre) una delle più
belle esperienze della mia
vita, non solo in ambito
linguistico ma anche culturale.
Da qualche anno nel
mondo del cosplay ho iniziato ad aiutare Alessio
Balestrazzi, ideatore e
creatore di diversi contest nazionali italiani; il
primo è stato a tema One
Piece nel 2013 ed avendo
avuto un grandissimo
successo l’ho aiutato
anche con il secondo
contest (finito l’anno
scorso) a tema Marvel vs
DC. L’universo Marvel e
DC mi hanno sempre affascinato ma non ho mai
avuto una guida che mi
potesse aiutare nella
comprensione dei mille
universi paralleli intrecciati tra di loro; grazie
all’organizzazione del
contest e facendo parte
della giuria ho iniziato ad
immergermi in un altro
mondo totalmente diverso dai manga e che
potesse fare riferimento
al Giappone.
Ancora oggi, riesco a portare avanti le mie passioni
cercando di coinvolgere
più persone possibili in
questo mondo fantastico;
non solo quello del cosplay ma anche in quello
dei videogiochi, facendo
missioni cooperative a
Monster Hunter con diversi amici, aiutandoci a
vicenda nell’affrontare un
solo mostro e passare
lunghissime serate guardando film di fantascienza, horror e anime.
I miei progetti prima della
fine dell’anno sono un armatura di Monster Hunter
o un personaggio di Leauge of Legends: devo ancora decidere quale mi
strega di più!
Il mio sogno più grande è
quello di poter fare da visita turistica per i giapponesi che vogliono
scoprire l’Italia, nonché
per gli italiani che vogliono scoprire le meraviglie del Giappone.
Detto tutto ciò spero
che vi divertiate anche
voi nelle vostre passioni e
soprattutto portarle
avanti nonostante i mille
impegni della vita quotidiana. Ringrazio con tutto
il mio cuore l’associazione culturale Japanimation per avermi concesso
questa occasione e voi
lettori per avermi dedicato un po’ di tempo.
Un abbraccio caloroso a
tutti, ci vediamo in fiera!
Barbara Soliman
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“LESLIE NIELSEN”
Gruppo di Facebook: Walt Disney e il suo magico mondo
L
eslie William Nielsen è stato uno dei
più grandi attori e
comici del ventesimo secolo.
Nacque in Canada, a Regina, l’11 febbraio del
1926.
L’ambiente familiare in
cui crebbe non fu proprio
sereno: il padre era un
tipo violento che, spesso,
alzava le mani sulla moglie
e sui figli. Questo esasperò Leslie che scappò
di casa.
La passione per la recitazione nacque grazie a un
suo zio attore Jean Hersholt.
Leslie, dopo aver preso il
diploma alla Victoria
School of Performing and
Visual Art ad Edmonton,
si unì alla Royal Canadian
Air Force, sebbene la sua
sordità (dovette indossare delle protesi all’orecchio per tutta la
vita) e anche per la sua
giovane età per essere
addestrato come si deve
o inviato in azioni oltre
oceano.
Nielsen ricevette una
borsa di studio presso la
Neighborhood Playhouse
di New York. Egli decise
di trasferirsi in questa
città, dove frequentò
l’Actors Studio e dove
fece le prime comparse
in tv (a partire dal 1948)
in un episodio pilota
dello Studio One.
Nielsen iniziò dapprima
con ruoli drammatici nel
periodo del cosiddetto
“anno d’oro della tv”,
partecipando a quasi 50
programmi dal vivo girati
personalmente nel 1950.
Tuttavia, la sua principale
mansione in tv non erano
altro che di carattere do-
cumentaristico-commercialistico e le prime vere
partecipazioni come attore non furono esaltanti.
Il produttore Nicholas
Nayfack offrì a Nielsen di
effettuare un provino per
il film di fantascienza Forbidden Planet, consentendo a Nielsen di
firmare un contratto a
lungo termine con la
Metro-Goldwyn-Mayer.
Il film fu un successo e
seguirono altri ruoli per
la GMG, come: Ransom!
(1956), The Opposite Sex
(1956) e Hot Summer
Night (1957). Nielsen,
però, non era per nulla
soddisfatto perché si era
sempre aspettato qualcosa di più da questa
grande casa di produzione e lasciò, così, gli
studios per lavorare in tv
per la Disney.
L’attore, questa volta, ammise di essere davvero
entusiasta di lavorare per
la Disney. Egli affermò che
non era un lavoro faticoso poiché si girava un
episodio al mese e la
paga era alta per quel
tempo.
Il film che lo consacra
come attore comico fu
Airplane che uscì nel 1980
e divenne successivamente un vero e proprio
marchio. Il film era una
presa in giro di film disastrosi come Zero Hour e
Airport, in cui Nielsen vestiva i panni del dottor
Rumack. Il film fu un successo e fu classificato al
numero 79, come livello
di importanza, nell’American Film Institute, poi nel
National Film Registry
della Library Congress di
Washington e la rivista
americana Empire lo clas-
sificò primo tra i migliori
50 film comici.
Seguirono altri film di carattere comico: per la
serie tv girò The police
squad nella parte del poliziotto Frank Drebin dal
film M Squad, che si apre
con una sequenza del film
originale in cui si vede
un’auto della polizia girovagare in un’ambiente
oscuro con una band che
suona il jazz sullo sfondo,
e The naked gun con i
successivi sequels.
Seguono altri film, sempre
di carattere comico. Oramai, Nielsen non si arresta più.
Girò film come: The Exorcist, 2001, A Space Odyssey, Dracula: dead and
loving it, diretto da Mel
Brooks che parodia il
libro di Stoker: Dracula, il
film interpretatato da
Bela Lugosi, Dracula del
1931, ma anche di altri
come The fearless Vampire
killers (1967), Bram Stoker’s Dracula (1992), Nosferatu (1922), ecc!
Girò anche il film cult
Scarie movie 3 e 4.
Agli inizi di febbraio del
2007, Nielsen recitò il
ruolo del dottore, nello
spettacolo educativo a
carattere umoristico, Doctor Ology che parodia le
vere tecniche mediche
apparse su Discovery
Channel.
Nel 2008, rappresenta
una versione di zio Ben
nel Superhero Movie, una
parodia dei film sui super
eroi.
Dal 2010, Nielsen inizia
ad ammalarsi: egli fu ricoverato per una polmonite
all’ospedale di Fort Lauderdale, Florida, con
morte avvenuta il 28 novembre all’eta di 84 anni.
La sua tomba è visitabile
presso il cimitero Evergreen di Lauderdale.
Nielsen scelse personal-
mente l’epigrafe:
Let’er’rip (lascialo scoreggiare).
L’attore ricevette vari
premi: il Jack Benny Award
dell’Ucla, ebbe la sua
stella nella Hollywood
Walk of Fame, una Golden
Palm Star a Palm Springs,
in California, e anche un
premio canadese dall’Alliance of Canadian Cinema, Television e Radio
Artists.
Ermelinda
Tomasi
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TUTTI GLI INCUBI DI GAETANO RUSSO
Su Facebook: Gaetano Russo
S
alve a tutti i lettori
di Japanimando. Mi
chiamo Gaetano
Russo, ho 29 anni e una
passione sfrenata per
tutto ciò che ha a che
fare con l’horror. Scrivo
praticamente da quando
ero alle elementari, anche
se allora mi limitavo a
scrivere brevi articoli
sulle tematiche più svariate. La sera, prima di an-
dare a letto, leggevo qualche racconto o me lo
leggeva mia madre.
Spesso erano racconti
per bambini, nient’altro
che le classiche fiabe che
tutti abbiamo ascoltato
almeno una volta: Hansel
e Gretel, Pollicino, Cappuccetto Rosso (quest’ultima
era la mia preferita, adoravo il finale in cui il cacciatore apriva la pancia
del lupo).
Altre volte invece erano
racconti mitologici. Avevo
un libro illustrato che
racchiudeva tutti i miti
dell’antica Grecia. In questi racconti potevo trovare tutto ciò di cui
avevo bisogno per stimolare la mia fantasia.
C’erano esseri come il
Minotauro, un mostro il
cui corpo era quello di
un uomo, ma la testa era
quella di un toro; Medusa,
una donna con serpi al
posto dei capelli e uno
sguardo in grado di tramutare in pietra ogni essere vivente; Cerbero, un
cane gigantesco con tre
teste e fauci grandi come
l’antro di una caverna. La
mitologia è la letteratura
horror del tempo che fu.
Una volta capito qual era
la strada che volevo
battere, ho iniziato a leggere avidamente tutto
quello che trovavo. Il
primo vero romanzo che
lessi fu uno di Robert L.
Stine autore della collana
“Piccoli Brividi”. La prima
serie aveva copertine fantastiche, illustrate in perfetto stile fumettistico.
Sono storie che da piccolo mi hanno appassionato e spaventato. Ce
n’era una, Il Fantasma
Senza Testa, che mi ha
procurato più di un incubo. A quel tempo non
sapevo che esistesse lo
scrittore, non ne avevo
neanche il lontano sentore. Sapevo che mi piaceva la letteratura
horror, cosi come la filmografia (avrò visto un
paio di centinaia di film
horror, pochi buoni. Il
primo di cui ho il ricordo
fu “IT”, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, l’autore che
più di ogni altro mi ha influenzato. Lo proiettarono alla scuola media e
rimasi ipnotizzato dalla
storia e terrorizzato
quando entrò in scena il
clown. Chi ha visto il film
sa di cosa parlo).
Solo diversi anni più tardi
mi capitò di leggere il
grosso tomo dal quale è
stato tratto l’omonimo film. Lo vidi per la
prima volta a casa di mio
nonno. Era su di uno scaffale, incastrato fra tanti
altri libri, e riuscii a farmelo prestare. Lo lessi e
mi piacque come pochi
altri libri. Nel finale c’è
perfino spazio per una lacrima o due. Non è roba
per deboli di cuore, questo è sicuro. Sono questi
grandi libri che ti ispirano
e tirano fuori il meglio di
te. I grandi libri lo fanno.
Ti fanno sentire piccolo
come un granello di sabbia. E questo è un bene,
perché solo quando ti
senti così puoi dar vita a
qualcosa di veramente
buono.
Mi sono sentito così, piccolo e inutile, quando ho
letto per la prima volta
Edgar Allan Poe. Le sue
poesie e i suoi racconti
hanno ancora la stessa
forza che avevano cento
anni fa e rotti. Sono cupi,
e ti avvolgono con la loro
atmosfera come un sudario avvolge un cadavere.
Vi consiglio di leggere il
racconto intitolato “Ligeia”, una storia di fantasmi come poche. Quando
lo lessi era tarda notte e
avevo la luce di una piccola lampada come unica
fonte luminosa. Alla fine
avevo i brividi e vedevo le
ombre muoversi in giro
per la stanza come fossero vive.
Sono queste le storie che
ti insegnano a scrivere. Ti
insegnano anche ad avere
paura.
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Uno che la paura la
conosceva e riusciva a
trasmetterla era Lovecraft, il padre della fantascienza moderna.
L’atmosfera, i personaggi,
le loro vicende grottesche, si insinuano sottopelle in modo naturale,
senza sforzo. I racconti
che più mi hanno impressionato sono stati “Due
Bottiglie Nere”, e “L’orrore
nel Museo”, che è un racconto moderno nonostante sia stato scritto
tanto tempo fa. I racconti
di Lovecraft sono geniali
per immaginazione ed atmosfera. Inoltre il suo
stile era sopraffino, il che
non guasta mai, ma non è
fondamentale per rendere bene l’orrore. Prendiamo Richard Matheson.
Il suo stile era scarno,
sintetico. Nonostante ciò,
provate a leggere “La
Casa d’Inferno”, un romanzo che oggi si trova
solo in e-book o su e-bay
(Dio solo sa perché non
si decidano a ristam-
parlo).Vi assicuro che
non riuscirete a staccare
gli occhi dalla pagina.
Credo di non aver mai
letto qualcosa di così fantastico. Inoltre Matheson
aveva qualcosa che a Lovecraft mancava, e cioè la
capacità di costruire dialoghi. Leggete “Io Sono
Helen Driscoll” e capirete
cosa voglio dire. La semplicità e la sintesi sono
un’arte e Matheson era
un maestro insuperabile
in questo. Non a caso ha
influenzato scrittori del
calibro di King, del quale
potremmo parlare per
ore, ma credo che ne faremo a meno perché non
abbiamo tanto tempo.Vi
suggerisco solo di leggere
Pet Sematary.
INCUBI, questa raccolta
di racconti horror, è il
frutto di tutte le letture
sopra annoverate e di
qualche esperienza personale ritoccata ad arte.
Vale la pena raccontare
quella che ha messo in
moto tutto il meccani-
smo.
Il racconto intitolato “La
Statuetta”, così come è
descritto, esiste davvero.
Me la regalò mio nonno.
Un giorno mi trovavo da
lui e si parlava del più e
del meno, quando l’occhio mi cadde su questo
strano essere seduto su
di un quadrato di marmo.
Era completamente nudo.
E aveva questo sorriso
sardonico, come di uno
che stesse covando uno
scherzo orribile. Aveva le
corna a spirale, come
quelle degli arieti, e gli
occhi di un colore verde
melma. Il tocco finale era
un teschio umano che artigliava nella mano sinistra, levato in alto come
se stesse recitando l’Amleto di Shakespeare.
Credo che mio nonno
fosse un po’ stanco di vederlo sulla mensola, perché quando gli chiesi di
mostrarmelo mi disse di
portarmelo via. Lo portai
via con me e lo misi sulla
mia scrivania. Quando la
notte accendevo la
piccola luce che ho in camera e la posizionavo accanto alla statuetta,
l’ombra che si rifletteva
sul muro era gigantesca.
Immaginate una sagoma
nera ritagliata su un muro
bianco, alta due metri,
con quelle corna arrotolate. Pian piano è saltata
su un’idea: e se questo
essere se andasse in giro
per casa durante la
notte? Cosa mai potrebbe combinare? Da
qui è partito il racconto.
Ho iniziato a buttare giù
tutto quello che mi veniva in mente e il risultato lo potete leggere nel
libro.
Sono molto legato a
quella statuetta, peccato
che non la trovi più. Mi
chiedo dove sia.
Forse se l’è svignata una
notte ed è tornata da
mio nonno.
Gaetano
Russo
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UN NUOVO EVENTO TUTTO PUGLIESE!
Su Facebook: Lesina Comix
I
l LESINA COMIX fa
parte del PROGETTO
TANDEM per la valorizzazione, sviluppo e la
difesa del territorio di Lesina (Fg), è organizzato
dall’associazione “Gargano in Moda - la Natura
è Vita”, iscritta nel Registro Generale delle Associazioni di Promozioni
Sociali al N. 90/FG della
Regione Puglia.
Una manifestazione che
porterà a Lesina, sul
lungo lago, tutti gli appassionati di manga, fumetti
e cartoni animati. Sarà
uno degli eventi clou
dell’estate lesinese, e per
l’occasione si aspetta l’arrivo di migliaia di PERSONE da tutta Italia. Non
solo divertimento, tra gli
obiettivi dell’evento c’è la
sensibilizzazione attraverso i fumetti contro
l’abbandono degli animali,
la valorizzazione e promozione del nostro territorio e il
Booksharing, uno strumento dinamico e innovativo che permette di
condividere sensazioni,
emozioni e stimoli che
solo un libro oppure un
fumetto è in grado di generare.
Un’occasione unica per
immergersi per qualche
ora in un mondo ricco di
sorprese per divertirsi insieme.
L’ingresso della fiera è
gratuito.
La fiera si svolgerà tutta
all’aperto tra l’anfiteatro
della villa comunale e la
zona lago.
All’interno della villa ci
saranno stand di fumetterie, gadget, accessori, idee
regali, artigianato, area
giochi. Grandi ospiti
hanno già accettato:
- Mr. Cartoon
Tutta l’energia e il divertimento delle sigle del
grandissimo Giorgio
Vanni cantate per voi dal
grandissimo Mattia Carola, meglio noto come
Mr. Cartoon, personaggio
attivissimo nella scena
delle più importanti cartoon night, dopo successi
come “Il Tempo Delle
Sigle” nella Capitale d’Italia vi terrà incollati sotto
al palco con il suo show!
L’unico spettacolo in Italia dedicato solo ed
esclusivamente ai successi di Giorgio Vanni.
- Simone Dilaghi
In giuria per il cosplay
Contest, Cosplayer dal
2006, è socio dell’associazione Japanimation di
Ostia dedicata al mondo
del fantastico e del cosplay. E’ direttore artistico della cover ufficiale
di Giorgio Vanni (MR.
CARTOON). Ha presenziato a famose fiere come
Romics, Narnia Fumetto,
Lucca Comics and Games
per 4 anni consecutivi e
per 2 anni ha partecipato
alla gara cosplayers con il
gruppo di Batman e con il
gruppo di Tekken; a Rimini
Comix ha partecipando
alla gara cosplay con il
doppiaggio di Ivo di
Palma, voce originale di
Pegasus de I Cavalieri dello
Zodiaco. E’ stato un giurato di Dracomics 2015 e
di Daunia Comics 2015. Al
Romics di aprile ha fatto il
cosplay di Enzo Ceccotti
(Hiroshi Shiba) dal film Lo
chiamavano Jeeg Robot riscuotendo un grandissimo successo ricevendo
i complimenti da Claudio
Santamaria e Gabriele
Mainetti attore e regista
del film stesso.
- Capitan Mike Sparrow, Maurizio Casilli,
presenterà il COSPLAY
CONTEST.
Cosplayer,Youtuber e fumettista... di tutto di più.
Inizia a fare cosplayer, per
puro caso, credendo che
il suo attore preferito
quale Johnny Depp, passasse per la prima del
quarto episodio di “Pirati
dei Caraibi” e da lì non ha
smesso, di travestirsi, cercando di migliorare sempre di più il suo costume,
pur sapendo di non somigliare all’attore in questione, continua
comunque a travestirsi
come i personaggi che lui
ha interpretato, fino ad
ora ne ha soltanto 5
nell’armadio, ma è pronto
a indossare nuovi costumi per omaggiare il
suo attore preferito, e
dare prova delle sue ca-
pacità interpretative.
Coltiva sin dall’infanzia la
passione per i fumetti
umoristici disneyani, disegnando pure storie, da lui
stesso inventate, da diversi anni, cerca di unire
le cose che gli piacciono
col suo canale Youtube.
La serata terminerà con il
- “GARGANO CARTOONIGHT”.
The Animasters - duo di dj
specializzato in spettacoli
legati al mondo della
“anime e videogames
music”.
Il progetto che vuole portare sulla pista da ballo la
musica della cultura nerd
- tra Anime, Sigle TV e Videogames. Press play and
Dance!!!
L’obiettivo è di liberare il
nostro mondo e renderlo
alla portata di ogni
amante della subcultura
nerd e di chiunque voglia
immergersi nei propri ricordi animati... o esplorare ciò che Tokyo e
dintorni hanno da offrire
giorno per giorno (musicalmente, s’intende).
Questo è solo l’inizio, per
rimanere aggiornati in
tempo reale su programma, eventi, ospiti e
vivere l’evento al 100%,
restate sintonizzati su:
- www.facebook.com/lesinacomix
- twitter.com/lesinacomix
- instagram/lesinacomix
Invitiamo tutti coloro che
volessero darci una mano
a venire a Lesina: Casa
editrice, editori indipendenti, fumetterie, collezionisti, fumettisti e
Cosplayers.
Per info: 334. 38.15.897 Email:
[email protected].
Antonio
Pio
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ECCO IL N. 27 DI “SBAM! COMICS”!
www.sbamcomics.it - www.museowow.it
S
BAM! Comics è la
rivista digitale a fumetti e sui fumetti.
Esce ogni due mesi e si
scarica gratuitamente dal
sito: presenta una vetrina
di anticipazioni, recensioni e interviste dal
mondo dei comics e
vuole essere un punto di
incontro e dibattito tra
appassionati. Si propone
inoltre di pubblicare le
opere dei nuovi fumettisti
e degli aspiranti professionisti. È ora disponibile
il numero 27, maggio/giugno 2016.
In questo numero:
- Per i divoratori di Fumetto all’occidentale, il
mondo del Manga risulta
spesso indigesto. Ecco
perché, volendo andare
oltre i luoghi comuni, abbiamo approfondito il
tema con vari esperti del
settore: Nicola Ronci
(Accademia Europea di
Manga), Tacchan (AnimeClick), Claudia Bovini
(Star Comics), Tatsuya
Ihara (mangaka giapponese), Sabrina Sala (autrice della nostra
copertina) e i ragazzi
degli staff di BeArt Studio
e Kasaobake. Scopriamo
con loro se dall’incontro
(o scontro?) del Fumetto
occidentale col Manga
giapponese potrà nascere
il vero Fumetto del futuro...
- Intervista doppia agli autori dell’ultimo personaggio approdato in via
Buonarroti: Corrado Roi
e Paola Barbato ci sve-
lano la genesi e i retroscena del peculiare UT.
- Dalle ceneri di Battleworld, il pianeta creato e
governato dal Dottor
Destino, è nato il Nuovissimo Universo Marvel: incontriamo Nicola
Peruzzi, coordinatore editoriale di Panini Comics,
per saperne di più.
- Il maestro Marco Rota
ci ha aperto i suoi archivi:
ripercorriamo con lui
mezzo secolo di carriera
tra le Nuvole Parlanti.
- Per la nostra rubrica dedicata ai giovani autori,
ecco Marco e Giulio Rincione con i loro complicati pennuti...
- Solita Sbam-carrellata
tra le novità più succose
in libreria, edicola e fumetteria, con le nostre
recensioni. E tra le pagine
della rivista, qua e là
fanno capolino anche le
rece-Flash: non perdetele!
- Le strip del Tarlo, di
Pieri & Kant, di Federica,
di PV e di Gatto Pepè. Le
storie brevi di Marcello
Bondi, Nico Tamburoe
Manuela Bassu Lebrino. Il
pappatacio di Joseph Beccaglia. Il ritorno del Monaco di Gianluca
Testaverde. Le strip romantiche di Jane Fade
Merrick.
- Il primo lustro di Wow
Spazio Fumetto, il nostro
parere sugli ultimi cinecomics, il ritorno di Big
Robot, i consigli di lettura
extra-fumetto, curiosità
assortite...
Redazione
Sbam! Comics