Un angolo di Giappone a Parigi
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Un angolo di Giappone a Parigi
reportage Un angolo di Giappone a Parigi di Sara Fioravanti e Paolo Borghi I 20 l primo impatto, per un italiano che visita il Japan Expo, (la cui ultima edizione si è tenuta dal 2 al 5 luglio scorsi) è a dir poco stupefacente. A colpire non è solo la grandezza dell’area espositiva e del padiglione principale, ma anche i vari allestimenti. Basti pensare ai poster giganti, alti più di 4 metri, posti all’ingresso della fiera a reclamizzare una delle tante novità videoludiche presentate all’interno o ai pupazzi giganti dedicati a Naruto e Rayman sospesi sopra agli stand. Una volta all’interno a colpire sono però gli ampi corridoi che corrono fra gli stand e i piccoli spazi arredati con divanetti, dove riposarsi o leggere l’ultimo fumetto acquistato. Sorprendente sia la quantità di spazi espositivi e mostre, dedicate a fumetti e film, sia il continuo susseguirsi di stage con pannelli giganti dedicati ai manga, fino ad arrivare alla mostra ufficiale della Bandai su I cavalieri dello Zodiaco, con decine di diorami allestiti con le action-figures e addirittura un’armatura d’oro a grandezza naturale. Il Japan Expo, come è facile intuire dal nome, si concentra esclusivamente sul Giappone e sa accontentare gli appassionati di ogni genere di intrattenimento, passando dai manga agli anime, dai videogiochi alle sfilate di moda, dal cosplay alle prelibatezze della cucina nipponica e a tanti altri aspetti della cultura del Sol Levante. L’immenso padiglione è diviso in veri e propri quartieri tematici che ricordano un po’ quelli di Tokyo: uno tecnologico, uno fantasy, uno riservato alle produzioni dei fan, un altro per chi ama gli abiti in stile gothic loli- Reportage dalla decima edizione del Japan Expo ta e cosplay, uno con i gadget, uno di oggettistica e cibo orientale e, ovviamente, uno dedicato ai manga. Le case editrici francesi non occupano un grande spazio, ma sfruttano l’evento per presentare le novità in uscita e organizzare conferenze. Molto varia l’offerta di proiezioni video, con ben cinque diverse aree in grado di proporre contemporaneamente anteprime di anime, film e telefilm, nonché video amatoriali. Parlando di film il tema predominante è stato quello della fantascienza, sorprendendo i visitatori con la presenza, anche se fuori dal tema nipponico, di uno Stargate, di un’astronave di Guerre Stellari (entrambi a grandezza naturale), di incredibili costruzioni realizzate coi mattoncini Lego e con un incontro con alcuni attori della serie cult Battlestar Galactica. Ricchissima anche l’area dedicata ai videogiochi, con decine di postazioni per provare le ultime uscite della Square Enix e di altre game house giapponesi, con la possibilità per il pubblico di partecipare a tornei di Street Fighter IV e provare Resident Evil: The Darkside Chronicles o Naruto - Ultimate Ninja Storm. Per finire una sezione dedicata alle vecchie console e a tutti i giochi che hanno fatto epoca, affiancata dal museo della Sega e da uno spazio tutto dedicato a Rayman. L’aspetto sicuramente più interessante di tutta la manifestazione riguarda l’enorme quantità di incontri e sessioni di autografi con ospiti di tutto rispetto. Per citare i più famosi: Clamp, Akemi Takada (illustratrice di opere come Orange Road e Creamy), Natsuki Takaya (disegnatrice di Fruits Basket) e Schinichiro Watanabe (regista giapponese noto principalmente per gli anime Cowboy Bebop e Samurai Champloo). Situata ai margini del padiglione centrale, la scéne principale – la sala dedicata agli spettacoli di Clamp di Francia Le Clamp sono un famoso gruppo di autrici di manga formatosi alla fine degli anni Ottanta e composto da quattro deliziose signore. Fra le loro opere più famose ricordiamo X-1999, Magic Knight Rayearth, Chobits, Card Captor Sakura e i più recenti Tsubasa Reservoir Chronicles e XXX Holic. L’edizione 2009 del Japan Expo ha messo il quartetto al centro della scena, organizzando incontri e manifestazioni a tema e realizzando un piccolo libro di illustrazioni interamente prodotto da loro e dedicato all’evento. La fiera era inoltre disseminata di pannelli che facevano omaggio alle Clamp, e nella giornata di venerdì è stata organizzata anche una gara di cosplay alla quale potevano partecipare esclusivamente costumi tratti dalle opere delle autrici, coinvolte personalmente nella consegna dei premi. Sopra, anche i folli conigli di Rayman hanno bisogno di consultare il programma della fiera. A sinistra, l’armatura d’oro de I Cavalieri dello Zodiaco in scala 1:1 maggior richiamo con un palco di grandi dimensioni e molti posti a sedere – ha ospitato i concerti (da ricordare le AKB48, Yui Makino e le Puffy AmiYumi), ma soprattutto le gare di cosplay: numero di partecipanti limitato (grazie a rigide preselezioni online e sul luogo), gare a tema e impianto audio e luci completamente a disposizione dei partecipanti sono gli ingredienti che hanno trasformato queste sfilate in un grande successo di pubblico. Eventi più piccoli, come karaoke, sfilate e manifestazioni tipiche della cultura giapponese, quali la vestizione del kimono e le dimostrazioni di aikido, completano il programma della fiera. Dal punto di vista organizzativo tutto è risultato molto ben gestito sin dall’ingresso, con file separate per chi aveva il biglietto acquistato on-line e ulteriore suddivisione per i diversi tipi di biglietto (privilegiato, prevendita web o acquistato sul luogo). All’incolonnamento di questi gruppi era dedicato un intero capannone, ma l’afflusso di persone non è mai stato tale da renderlo realmente utile. L’unica mancanza avvertita era quella dei volantini col programma, già esauriti sin dalle prime ore del mattino ma facilmente rimpiazzabili con i cartelloni presenti in ogni corridoio con la lista degli eventi giornalieri.