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documento 15 maggio 5 oda
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER L’ INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
“G. GIORGI” LUCCA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
QUINTA ODA
TECNICO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI – ARTI AUSILIARIE DELLE PROFESSIONI
SANITARIE, ODONTOTECNICO
SOMMARIO
Profilo professionale dell’indirizzo di studi
p. 3
Elenco docenti
p. 4
Profilo della classe
p. 5
Presentazione della classe
p. 6
Linee programmatiche e metodologiche, criteri valutazione
di ciascun insegnante
p. 7-41
Obiettivi educativi e didattici trasversali
p. 42
Metodologie messe in atto per il conseguimento degli obiettivi
p. 42
Organizzazione interventi di recupero, sostegno e potenziamento
p. 42
Simulazione prove dell’Esame di Stato
p. 43
Griglie di valutazione della prima prova
p. 44-47
Griglia di valutazione della seconda prova
p. 48
Griglie di valutazione della terza prova e colloquio orale
p. 49-50
Corsi di formazione
p. 51
Terza Area professionalizzante
p. 51
Visite guidate e viaggi d’istruzione
p. 51
Allegati
p. 51 e sgg
PREMESSA
PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari, nell’articolazione “Arti
ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre
nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su
modelli forniti da professionisti sanitari abilitati.
A conclusione del percorso quinquennale, consegue i seguenti risultati di apprendimento:
1. Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria, fissa e
mobile;
2. Applicare le conoscenze di anatomia dell’apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per
la realizzazione di un manufatto protesico.
3. Eseguire tutte le lavorazioni del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi modelli sui
dispositivi di registrazione occlusale.
4. Correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e convertire la rappresentazione
grafica bidimensionale in un modello a tre dimensioni.
5. Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi.
6. Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e sicurezza del lavoro e di
prevenzione degli infortuni.
7. Interagire con lo specialista odontoiatra.
8. Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel rispetto della
vigente normativa.
È in grado di:
• applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro
funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo;
• osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione;
• dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti;
• aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche e
sanitarie che regolano il settore.
ELENCO DOCENTI
Materia
Firma
ITALIANO
SIMONE PELLEGRINI
STORIA
SIMONE PELLEGRINI
INGLESE
DOMENICA SCIARRINO
FRANCESE
SABRINA NEGRETTI
MATEMATICA
GORGIO CASINI
SCIENZE
DEI
MATERIALI DENTALI
CHIMICA
CATERINA TERACCIANO
GIOVANNA CALLIPARI
ESERCITAZIONI
PRATICHE
DI
LAB. ALESSANDRO GIULIANI
ODONTOTECNICO
BIOMECCANICA
E
GNATOLOGIA
EDUCAZIONE FISICA
DIRITTO
E
PRATICA
COMMERCIALE
RELIGIONE
SOSTEGNO
GIANCARLO BRANDANI
RICCARDO TOVANI
ADA MATRAIA
AREA
UMANISTICA
SOSTEGNO
EMANUELE KISSOPOULOS
AREA
TECNICO - SCIENTIFICA
MARINA PISANI
FRANCESCO MODAFFERI
PROFILO DELLA CLASSE
ELENCO ALUNNI:
N.
Cognome e Nome
Proveniente dalla classe
Dell’Istituto
1. LUIGI BASILICO
V ODO – A.S. 2012/13
G. GIORGI
2. EDLIR BEQIRI
V ODO – A.S. 2012/13
G. GIORGI
3. MASSIMO BERTI
IV ODO
G. GIORGI
4. GABRIELE BERTOLUCCI
IV ODO
G. GIORGI
5. LUCIA BRESCIANI
IV ODO
G. GIORGI
6. GABRIELE BROCCOLI
IV ODO
G. GIORGI
7. ARMANDO CAPOKU
IV ODO
G. GIORGI
8. MATTIA CASTANOLI
IV ODO
G. GIORGI
9. LORENZO CHERUBINI
IV ODO
G. GIORGI
10. CHRISTIAN CICU
IV ODO
G. GIORGI
11. SHARON CORTOPASSI
IV ODO
G. GIORGI
12. DANIELE DOMENICHINI
IV ODO
G. GIORGI
13. LUCA FARTINI SQUAGLIA
V ODO – A.S. 2012/13
G. GIORGI
14. GABRIELE FERRARO
IV ODO
G. GIORGI
15. MARGHERITA GIANNONI
V ODO – A.S. 2012/13
G. GIORGI
16. VITTORIO GUIDONI
IV ODO
G. GIORGI
17. KLAIDI HOXHA
IV ODO
G. GIORGI
18. ELIANA LOMBARDI
V ODO – A.S. 2012/13
G. GIORGI
19. MATTEO MENCONI
IV ODO
G. GIORGI
20. XHULIA MULLAJ
IV ODO
G. GIORGI
21. RACHELE NOCERA
IV ODO
G. GIORGI
22. LUCA ORSI
IV ODO
G. GIORGI
IV ODO
G. GIORGI
26. CHIARA PIERONI
V ODO – A.S. 2012/13
G. GIORGI
27. STEFANO POLLASTRINI
IV ODO
G. GIORGI
28. GRETA RICCI
V ODO – A.S. 2012/13
G. GIORGI
29. DANIELE STEFANINI
IV ODO
G. GIORGI
30. FRANCESCO VOTINO
IV ODO
G. GIORGI
23. GIULIA PANATTONI
24. ANOTNIO PERAGINE
25. ELENA PETRUSHEVSKA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
All’inizio dell’anno, la classe V ODA era composta da Trentuno alunni, dieci femmine e ventuno maschi:
uno si è ritirato durante l’anno scolastico, un’alunna ha frequentato le lezioni per un breve periodo.
Ventuno alunni derivano dalla IV ODA dell’anno scolastico precedente, mentre sette sono ripetenti della
V ODA (due non ammessi all’esame, cinque che non lo hanno superato); un’altra studentessa, già
diplomata, ha partecipato alle lezioni delle materie di indirizzo professionale, nelle quali è stata valutata.
Sono presenti ragazzi stranieri che non hanno problemi di comprensione della lingua italiana.
Si rilevano due ragazzi con certificazione di “disturbi specifici di apprendimento”: uno di questi è anche
certificato ai sensi della legge 104/1992, segue un percorso individualizzato (finalizzato al rilascio del
diploma) ed è stato supportato, per alcune ore e in alcune materie, da un insegnante di sostegno. Ci sono,
inoltre, due alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali.
La classe risulta molto numerosa ed eterogenea e ciò ha influenzato il percorso formativo delle singole
discipline. Le difficoltà maggiori si sono riscontrate soprattutto all’inizio dell’anno scolastico in quanto
gli alunni respinti, molto demotivati, si sono dovuti integrare con un gruppo molto compatto e abbastanza
omogeneo.
La frequenza è stata mediamente regolare per la maggior parte degli alunni, salvo per i BES.
L’atteggiamento della classe è stato abbastanza corretto con la parte docente: all’inizio dell’anno si sono
rilevati problemi di scolarizzazione da parte di un certo numero di alunni (molti dei quali respinti l’anno
precedente); persistono problemi di carattere disciplinare, per quel che riguarda entrate fuori orario e
uscite anticipate.
Una parte del gruppo classe ha dimostrato un buon livello d’interesse, partecipazione e motivazione
all’apprendimento (che per alcuni alunni hanno raggiunto livelli eccellenti). Un’altra parte, più debole
nelle competenze, ha manifestato difficoltà d’attenzione prolungata, visto l’alto numero di alunni, la
motivazione e l’interesse non sempre adeguati per alcune materie; un esiguo gruppo non ha risposto agli
stimoli in maniera sempre adeguata. Pertanto, in base a questi indicatori, il livello medio della classe è
stato più che sufficiente.
Per contro, l’impegno nello studio e nella rielaborazione personale non è stato costante ed uniforme per
tutte le discipline, limitandosi talvolta solo alla preparazione in vista delle verifiche. Il livello di
preparazione della classe appare nel complesso mediamente sufficiente anche se, proprio per l’incostanza
di cui sopra, non corrisponde in alcuni casi alle potenzialità evidenziate (si vedano anche le relazioni dei
singoli docenti premesse ai programmi svolti).
Dal punto di vista affettivo relazionale, il gruppo classe appariva poco compatto all’inizio: alla fine
dell’anno gli alunni sono riusciti a relazionarsi meglio e ad essere più coesi, grazie alle uscite d’istruzione
e alla condivisione di alcuni “momenti forti”, particolarmente stressanti, legati ad una loro compagna che
ha avuto seri problemi personali durante l’anno; la classe si è coalizzata a suo fianco ed ha dimostrato un
buon “spirito di squadra”.
LINEE
PROGRAMMATICHE
E
METODOLOGICHE,
CRITERI
DI
VALUTAZIONE PER CIASCUN INSEGNANTE
MATERIA: ITALIANO E STORIA
ORE SETTIMANALI: 4 + 2
ITALIANO
1. ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA
Nei primi mesi dell’anno si è lavorato per recuperare le conoscenze letterarie pregresse (soprattutto il
modulo su Manzoni e il romanzo) e, soprattutto, le competenze d’analisi testuale e di produzione scritta;
il lavoro ha puntato anche ad amalgamare il cospicuo numero di ripetenti con gli alunni provenienti dalla
IV ODO dell’anno precedente.
2. ATTIVITA’ DI RECUPERO E APPROFONDIMENTI
Modulo di recupero di competenze su saggio breve e tema di ordine storico.
Moduli di approfondimento su:
a) il cinema Neorealista di Rossellini nel panorama del dopoguerra italiano;
b) la letteratura satirica e il suo rapporto con la favola nell’opera di George Orwell, La fattoria degli
animali
3. RACCORDI INTERDISCIPLINARI
Sono stati progettati moduli di approfondimento interdisciplinare con Letteratura Inglese (Orwell), Storia
(prima guerra mondiale in poesia; Resistenza e letteratura; Fascismo e intellettuali). Gli approfondimenti
sono stati proposti a tutta la classe; agli alunni eccellenti si sono assegnate ricerche individuali o di
gruppo, domestiche, su un tema concordato con l’insegnante e con l’ausilio di fonti scritte e
iconografiche. I temi sono stati: la cultura de “La voce” e l’opera poetica espressionista di Dino Campana
(lettura de La chimera).
4. SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Le lezioni sono avvenute per la maggior parte in aula, servendosi del manuale e dei testi prodotti dal
docente in fotocopia. I tempi del percorso formativo previsti dalla programmazione di inizio anno sono
stati per la maggior parte rispettati. Si sono operati alcuni cambiamenti, dovuti:
1) all’interesse del gruppo classe per la poesia italiana del primo novecento e per la narrativa neorealista
d’argomento storico-sociale (v. Calvino, Pavese e Orwell);
2) all’esigenza di consolidamento delle competenze nella produzione di testi scritti secondo le tipologie B
e C dell’Esame di Stato;
3) al consolidamento delle competenze morfo sintattiche di alcuni allievi con particolari difficoltà
espositive (alunni con difficoltà di scrittura, alunni DSA e BES).
La cadenza delle lezioni settimanali non è stata sempre regolare, soprattutto nel secondo pentamestre:
questo ha rallentato la didattica.
5. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI
Gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione sono stati raggiunti in maniera
sufficiente. Gli studenti:
a) hanno condotto letture dirette sul testo, come prima forma d’interpretazione del suo
significato;
b)hanno colto in maniera discreta, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi più
rappresentativi, le linee fondamentali della prospettiva storica nelle tradizioni letterarie
italiane;
c) hanno utilizzato i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere
letterarie;
d)hanno prodotto testi scritti di diverso tipo, rispondenti alle diverse funzioni, disponendo di
tecniche compositive e padroneggiando sufficientemente il registro formale e i linguaggi
specifici.
6. STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI
A) Si è ritenuto opportuno integrare il manuale con quadri sinottici, dispense e analisi del testo (digitali e
cartacee) tratte da POLACCO, ERAMO, DE ROSA Letteratura terzo millennio, Loescher, Torino, 2012.
B) Strumenti audiovisivi, informatici, telematici, laboratori eventualmente utilizzati
LIM
Uso del computer per ricerche approfondimenti
Materiale didattico interattivo (interviste agli autori)
C) Metodi d’insegnamento adottati (approcci didattici, tipologia di attività, modalità di lavoro)
Lezione frontale in Classe
Ricerca individuale e/o di gruppo
Lezioni dialogate e interattive
Analisi di film
7. VERIFICHE E VALUTAZIONE
Per valutare il conseguimento degli obiettivi d’apprendimento non si è valutato solamente il versante
delle conoscenze ma anche quello delle COMPETENZE soprattutto:
* a che livello gli studenti hanno riconosciuto i caratteri specifici del testo letterario e gli elementi che
entrano in relazione a determinare il fenomeno letterario;
* quanto sono riusciti a mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e la propria sensibilità,
formulando un motivato giudizio critico personale
*quanto sono riusciti a comporre testi scritti in maniera coerente e coesa, secondo le richieste.
Gli alunni DSA sono stati corretti ma non valutati rispetto agli indicatori di forma previsti nelle griglie di
valutazione. Gli alunni BES hanno ricevuto materiale compensativo, in termini di maggiore tempo per le
verifiche e di quadri sinottici riassuntivi a fine modulo; inoltre, a livello di valutazione, si è data più
importanza al contenuto rispetto alla forma (coesione e organicità degli elaborati).
a) STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
Interrogazioni orali
Discussione di Gruppo
Prove strutturate/semistrutturate e Elaborati personali (TIPOLOGIA A, B, C, D)
b ) NUMERO E TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE PER OGNI PERIODO
Cinque votazioni di cui tre scritte e due orali nel Trimestre
Sette votazioni, di cui quattro scritte e tre orali nel Pentamestre
8. LIVELLO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Il gruppo classe ha raggiunto un livello più che sufficiente nella materia, rispetto agli obiettivi prefissati a
inizio anno: dal punto di vista delle conoscenze letterarie, la classe ha raggiunto un livello mediamente
discreto. Permangono per alcuni alunni difficoltà nel tenere un discorso coerente e organico, secondo una
scaletta.
Dal punto di vista della produzione scritta, il livello è sufficiente: gran parte della classe sa esprimere
concetti in modo coerente e coeso; alcuni alunni continuano ad avere, talora, difficoltà di produzione di
testi coesi e ortograficamente corretti; un alunno mostra difficoltà di grafia, pur non essendo disgrafico
certificato; l’alunno V.G. con certificazione 104/1992 ha raggiunto sufficientemente gli obiettivi prefissati
dal suo piano educativo individualizzato, pur permanendo difficoltà di lettura e comprensione dei testi,
dovute alla sua dislessia certificata; invece, va rilevato che l’alunno M. B., dislessico/disgrafico
certificato, non mostra problemi di lettura e comprensione dei testi, bensì rilevanti difficoltà nella
coesione e correttezza ortografica degli elaborati scritti; i due alunni BES hanno raggiunto in maniera
discreta gli obiettivi stabiliti dal loro profilo dinamico personalizzato.
Si rileva un gruppo di alunni eccellenti (cinque) con buone conoscenze e capacità d’analisi,
interpretazione e produzione di testi.
9. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Libro di testo:
M. SAMBUGAR, G. SALA’, LIEM 1, LIEM 2 – Il Novecento, Bulgarini, Firenze
Modulo 1: il genere narrativo fra Ottocento e Primo Novecento
1.a Recupero nozioni di narratologia: il narratore omnisciente; le strategie narrative
dell’analessi/prolessi; lo straniamento letterario.
Il canone romanzesco manzoniano e la sua “infrazione”, fra Ottocento e Novecento: l’esempio del
capitolo 38 de I Promessi sposi (argomento trattato in quarta). Confronto con il canone realista
francese.
1.b Il romanzo verista di Giovanni Verga: lettura di estratti dai capitoli 1, 4, 9, 15 de I Malavoglia.
“Narratore corale”; impersonalità e regressione
Cenni ai concetti di: naturalismo, positivismo, verismo; darwinismo sociale, evoluzionismo.
1.c Luigi Pirandello romanziere: vita e opere (novelle, romanzi e drammi)
L’avvertimento e il sentimento del contrario nella seconda parte del II capitolo de L’umorismo
(analisi testuale).
Comico e ironia in Pirandello.
Il fu Mattia Pascal: argomento, tematiche e novità dell’opera. Il narratore in prima persona. Lettura
di estratti dal cap. VII, X e XV. Approfondimento: la “lanterninosofia” e l’idea di Amleto come
eroe moderno
Lettura di estratti dai capitoli I e VII di Uno nessuno e centomila: i concetti pirandelliani di vita e
forma.
Relativismo conoscitivo e vitalismo secondo Pirandello.
1.d Italo Svevo e La coscienza di Zeno
Lettura di : Preambolo-Prefazione, brani dal cap. IV, VI, VIII.
I temi della coscienza, della salute-malattia nel Novecento e della pazzia (confronto con Pirandello).
Il
narratore
interno
sveviano.
Il
tema
dell’inettitudine
in
Svevo;
Zeno
“ottimista”,
nell’interpretazione di Luca Curti (v. CURTI, Zeno romanziere, Pisa, ETS, 2008)
Modulo 2: il genere lirico in Europa
2.a Le origini del Decadentismo: il simbolismo di Charles Baudelaire, I fiori del male.
Tematiche e innovatività dell’opera. Cenni ai “poeti maledetti”. Lettura di Spleen, Corrispondenze,
Il gatto. Simbolismo: caratteristiche generali, tematiche e modelli. Lettura di Vocali di Rimbaud
2.b La poesia italiana decadente: Giovanni Pascoli (vita e opere)
Da Myricae analisi testuale di: Lavandare, Novembre, X Agosto, L’assiuolo, Temporale.
I leit motives pascoliani: morte; amore-eros; sera/crepuscolo; nido.
Dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, L’ora di Barga e La mia sera
Da Il fanciullino: lettura di un estratto.
Le figure retoriche di significato: similitudine, metafora, analogia, metonimia; ossimoro; sinestesia.
Le figure retoriche di suono e il fonosimbolismo in poesia: allitterazione e onomatopea.
Fonosimbolismo
LE figure retoriche di posizione: iperbato e anastrofe
2.c Gabriele D’Annunzio: vita, ideali politici e opere in poesia.
Analisi testuale delle seguenti liriche tratte da Alcyone: La sera fiesolana (approfondimento sul tema
della sera e del crepuscolo nel decadentismo italiano); La pioggia nel pineto; Le stirpi canore
Panismo, metamorfosi e vitalismo. Cenni al mito del superuomo.
2.d Approfodimento: l’intellettuale nel primo Novecento: lettura di Aldo Palazzeschi, E lasciatemi
divertire, da L’incendiario; Baudelaire, L’albatro, da I fiori del male
Modulo 3 (tematico e interdisciplinare con Storia): la “grande” guerra nella coscienza degli
intellettuali
3.a Il movimento futurista e l’interventismo: il manifesto letterario e la poetica.
Analisi testuale di: Majakosky, La guerra è dichiarata; Filippo Tommaso Martinetti, Manifesto del
futurismo (la “guerra farmaco” e “la guerra festa”); Il bombardamento di Adrianopoli, da Zang
tumb tumb; articolo di PAPINI su “Lacerba”
3b. Giuseppe Ungaretti: cenni alla vita e l’Allegria.
Analisi testuale delle seguenti liriche: Veglia, Sono una creatura, San Martino del Carso, FratelliSoldati, Mattina, I fiumi. L’idea della guerra di Ungaretti: dall’interventismo alla stigmatizzazione.
L’Ermetismo: caratteristiche generali di poetica e rapporto letteratura-vita
3c La tendenza all’astrazione: espressionismo/astrattismo in arte e ermetismo in poesia
L’esempio di Munch e De Chirico: lettura di L’urlo e di Ettore e Andromaca
L’espressionismo poetico dei vociani: l’esempio di Camillo Sbarbaro. Lettura di Taci anima stanca
di godere, da Pianissimo
Modulo 4: la narrativa europea di Primo Novecento
4a Luigi Pirandello e le Novelle per un anno. Lettura di: Il treno ha fischiato; La patente;
4.b Franz Kafka e il racconto lungo La metamorfosi.
Approfondimento sul tema: caratteristiche dell’opera e lettura del cap. III. Confronto con
D’Annunzio. Il narratore a focalizzazione interna
Modulo 5: la letteratura come satira (interdisciplinare con Storia e Letteratura Inglese)
George Orwell, La fattoria degli animali
Lettura di estratti dai capitoli 1, 2 e 10 : raccordo coi fatti storici sovietici.
Gli strumenti dell’ironia e dello straniamento nell’opera di Orwell. Favola e satira come generi
letterari: caratteristiche
Modulo 6: Educazione linguistica
I testi argomentativi: consolidamento delle nozioni sulla loro struttura, attraverso l’analisi lessicale
e sintattica di articoli di giornale e di saggi brevi.
Esercizi di scomposizione e ricomposizione tramite mappe concettuali di estratti da articoli di
giornale e saggi brevi
Costruzione di elenchi scaletta per la composizione di un saggio breve: analisi di alcuni elaborati
svolti.
La tipologia A dell’Esame di Stato: costruzione di scalette per l’analisi di testi letterari
Indicazioni metodologiche sulla stesura di tesine
Modulo 7: La Resistenza e la guerra nella cultura Italiana
7.a
Il Neorealismo: caratteri generali, secondo l’interpretazione di Calvino (Prefazione a Il
sentiero…)
7. b Il mito dell’infanzia perduta in Pavese, Calvino e Morante.
Italo Calvino: Il sentiero dei nidi di ragno. Lettura e commento di passi dai capitoli 1, 4, 6 e 9. Lo
straniamento del protagonista rispetto alla materia narrata: una riflessione sulla Resistenza
7.c Cesare Pavese, Prima che il gallo canti: lettura del capitolo finale de La casa in collina
7.d Elsa Morante, La storia: lettura del capitolo sul bombardamento di Roma.
7.d Primo Levi, Se questo è un uomo. Il tema della Shoah. Lettura del capitolo 11. Ulisse nella
letteratura del Novecento: confronto con Ulisse di Umberto Saba.
7.e Il cinema neorealista: cenni all’opera di Federico Rossellini in “Roma città aperta”
Modulo 8: La poesia italiana fra le due guerre
8.a Eugenio Montale: la vita e le opere.
Lettura e analisi testuale di poesie tratte da Ossi di seppia: I limoni, Meriggiare pallido e assorto,
Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo, Non chiederci la parola,
Ripenso il tuo sorriso, Forse un mattino andando in un’aria di vetro
Da Le occasioni: Non recidere forbice quel volto, La casa dei doganieri
Il tema del male di vivere nel Novecento
8.b Umberto Saba: cenni alla vita, alle opere e alla poetica.
Dal Canzoniere lettura e commento tematico-formale di: La capra, A mia moglie, Ulisse
Modulo 9: il genere teatrale
Luigi Pirandello e la produzione drammaturgica: l’esempio dei Sei personaggi in cerca di autore.
Lettura dell’inizio del dramma e della scena con Madama Pace (atto , scena). Concetti pirandelliani
di personaggio/persona
MATERIA: STORIA
1. LIVELLO INIZIALE DELLA CLASSE
A inizio anno, la classe mostrava una situazione didattica eterogenea e un livello medio sufficiente, in
termini di: a) conoscenze, a grandi linee, della Storia dell’Ottocento; b) uso, con proprietà, di termini e di
concetti propri del linguaggio storiografico; c) ricostruzione delle connessioni sincroniche e degli sviluppi
diacronici riferiti ad un problema storico.
2. ATTIVITA’ DI RECUPERO E APPROFONDIMENTI
Modulo di recupero di competenze quali:
a) conoscere sommariamente gli eventi politico-culturali di fine Ottocento (caso italiano,
dall’unificazione ai governi della Sinistra storica; colonialismo e imperialismo di fine XIX secolo);
b) esporre in modo chiaro e coerente, con termini specifici, fatti e problemi relativi agli eventi storici
studiati
c) distinguere i molteplici aspetti di un evento e l’incidenza in esso dei diversi soggetti storici
Gli approfondimenti sono stati estesi a tutta la classe, ovvero a ricerche individuali o di gruppo,
domestiche, su un tema concordato con l’insegnante e con l’ausilio di fonti scritte e iconografiche.
Alle eccellenze il docente ha assegnato letture individuali di approfondimento di temi studiati in classe:
lettura di capitoli de La fattoria degli animali; aspetti di storia locale e nazionale durante l’epoca della
Resistenza; eventi storici legati alla contemporaneità, come il conflitto in Siria.
3. RACCORDI INTERDISCIPLINARI
Sono stati progettati moduli di approfondimento interdisciplinare con Letteratura Italiana: la prima guerra
mondiale nelle poesie di Giuseppe Ungaretti; la Resistenza italiana nella letteratura e nel cinema
neorealisti; il rapporto tra il Fascismo e intellettuali come Pirandello, Ungaretti, D’Annunzio e Pavese.
Con Letteratura Inglese si sono confrontati i fatti di Russia del 1917 con l’opera di George Orwell ne La
fattoria degli animali.
4. SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Le lezioni sono avvenute per la maggior parte in aula, servendosi del manuale e dei testi prodotti dal
docente in fotocopia. I tempi del percorso formativo previsti dalla programmazione di inizio anno sono
stati per la maggior parte rispettati. Si sono operati alcuni cambiamenti, dovuti:
1) all’interesse del gruppo classe per la questione medio orientale, in relazione alla contemporaneità
(guerra in Siria) e alla decolonizzazione in Sudafrica (Mandela) e in Asia (India e Indocina);
2) al consolidamento dell’uso di concetti e termini storici appropriati (per gli alunni più problematici);
3) all’esigenza di consolidare nella classe l’uso di modelli appropriati per inquadrare, comparare,
periodizzare i diversi fenomeni storici locali, continentali e planetari (per gli alunni più capaci).
La cadenza delle lezioni settimanali non è stata sempre regolare e questa ha rallentato la didattica e
l’apprendimento degli allievi, soprattutto nella maturazione delle competenze d’analisi dei testi, secondo
livelli
5. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI
Gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione sono stati raggiunti.
Gli studenti:
a) hanno appreso i principali nodi concettuali che individuano la complessità della Storia
contemporanea;
b) hanno utilizzato le conoscenze - competenze acquisite per orientarsi nella complessità
degli eventi;
c) hanno acquisito un linguaggio storico specifico e hanno imparato sufficientemente ad
usarlo;
d) possiedono gli elementi basilari che danno conto della complessità dell’epoca studiata
6. STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI
A) Si è ritenuto opportuno integrare il manuale con quadri sinottici, dispense e analisi del testo (digitali e
cartacee) tratte da V. CALVANI, Spazio Storia: il Novecento e oggi, Mondadori, Milano, 2012;
F. G. OLIVIERI, Storia: il Novecento, Nuove edizioni del Giglio, Genova, 1998
B) Strumenti audiovisivi, informatici, telematici, laboratori eventualmente utilizzati
LIM e uso del computer per ricerche e approfondimenti
Film documentari (Roma città aperta di Rossellini per il bombardamento di Roma; reportage su
fascismo e nazismo da History Channel; La storia siamo noi sulla guerra fredda)
C) Metodi d’insegnamento adottati (approcci didattici, tipologia di attività, modalità di lavoro)
Lezione frontale in Classe
Ricerca individuale e/o di gruppo
Lezioni dialogate e interattive
Analisi di documenti scritti e visivi
7. VERIFICHE E VALUTAZIONE
a ) STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA FORMATIVA
Interrogazioni orali
Discussione di Gruppo
Prove strutturate/semistrutturate
b ) STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
Interrogazioni orali
Prove semi strutturate
Elaborati personali (tema di Storia, tipologia C dell’Esame di Stato)
c ) NUMERO E TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE PER OGNI PERIODO
Due orali nel Trimestre, tre votazioni, di cui due scritte, nel Pentamestre
8. LIVELLO RAGGIUNTO DALLA CLASSE
Dal punto di vista delle conoscenze, il gruppo classe ha raggiunto un livello mediamente più che
sufficiente: gran parte degli alunni ha acquisito principi e concetti a livello discreto, mentre una parte di
alunni mostra ancora difficoltà di sintesi e memorizzazione dei contenuti. Cinque studenti possiedono
buone capacità rielaborative, critiche e di giudizio e si sanno orientare nella molteplicità delle
informazioni, per leggere gli eventi passati e presenti: per essi si sono predisposti approfondimenti
individuali. Dal punto di vista delle competenze, la maggior parte della classe adopera, in modo
sufficiente, concetti e termini storici, in rapporto agli specifici contesti storico culturali; un piccolo gruppo
ha ancora difficoltà a organizzare discorsi coerenti e organici su macro argomenti proposti (per loro si
sono approntati moduli di recupero, nonché si sono forniti quadri sinottici riassuntivi, schede
riepilogative, ecc).
L’alunno con certificazione 104/1992 ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti dal suo piano educativo
individualizzato, in termini di conoscenze/competenze storiche; l’alunno DSA non presenta problemi di
comprensione e di sintesi orale dei concetti storici; le difficoltà restano sul piano della produzione scritta
(ancora non sempre coesa).
Gli studenti BES hanno raggiunto gli obiettivi minimi previsti dal loro piano didattico personalizzato.
9. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Libro di testo:
EMILIO ZANETTE, Interrogare il passato vol. 2: dal settecento al novecento, Bruno Mondadori,
Torino, 2005
Modulo 1: l’Italia nell’età Giolittiana
Recupero nozioni sulla politica della Sinistra Storica al potere fra 1876 e 1896
Le leggi elettorali del 1882 e del 1912: il suffragio universale maschile
Mappa concettuale su Giovanni Giolitti: principali riforme in politica interna, l’ideologia liberale,
l’ideologia nazionalista e il “trasformismo” giolittiano. Il patto Gentiloni e i cattolici in politica.
La “questione meridionale” e il brigantaggio.
Politica estera: cenni generali; la guerra di Libia e il “caso Gheddafi”. La crisi del sistema liberale
Modulo 2: l’età della seconda rivoluzione industriale
2a. Quadro politico: l’espansione europea in Asia e in Africa a fine Ottocento; le rivalità fra i
paesi (crisi marocchine e guerre balcaniche; accresciuta minaccia serba ai confini dell’impero
austro-ungarico). Cenni alle “guerre dell’oppio” in Cina. Lettura dell’approfondimento: “Quale
eredità lascia il passato coloniale?”
Definizione dei concetti di imperialismo e colonialismo
2b. Innovazioni economiche: la seconda rivoluzione industriale (età dell’acciaio, dell’elettricità e
del petrolio).
I cambiamenti nelle fabbriche: la catena di montaggio e il “taylorismo”
Concetti di: capitalismo; comunismo, liberismo, protezionismo doganale, monopoli/oligopoli
2c. Le nuove ideologie culturali all’origine della società di massa: socialismo (cenni al Manifesto
di Marx ed Engels); la questione sociale in Italia; socialisti riformisti e rivoluzionari. Le
internazionali socialiste
Il nazionalismo: cenni al caso francese, tedesco (pangermanesimo e teorie razziali) e italiano
2d. L’emigrazione di inizio Novecento: jus soli e jus sanguinis.
Modulo 3: la prima guerra mondiale.
3a. Triplice Alleanza e triplice Intesa: quadro delle alleanze. Mappa concettuale sulle cause del
conflitto. Concetti di: guerra lampo; guerra totale e “di posizione”, secondo l’interpretazione di
Leed, Terra di nessuno
3b. Principali avvenimenti bellici degli anni 1914-1917. Approfondimento: il genocidio degli
Armeni
L’ingresso dell’Italia in guerra e il patto di Londra (scheda d’approfondimento)
3c. L’Europa dei trattati di pace: quadro complessivo, con attenzione alla Conferenza di Parigi
Le conseguenze del primo conflitto mondiale sul piano sociale, economico e territoriale europeo e
mediorientale
La Società delle Nazioni e i quattordici punti di Wilson
Modulo 4 (interdisciplinare con Italiano): la “grande guerra” nella coscienza degli intellettuali
italiani
L’irredentismo. Il caso di D’annunzio: la beffa di Buccari e la questione fiumana
La “guerra di trincea” e di logoramento: le testimonianze dal fronte di Giuseppe Ungaretti
(L’allegria)
Lettura dei testi delle canzoni “Gorizia” e “La canzone del Piave”
Modulo 5: la rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica
5a.Cenni all’ideale comunista di Lenin e di Stalin. Le “tesi di Aprile” di Lenin
Bolscevichi e menscevichi. La II e la III Internazionale
5b. Principali avvenimenti del 1905 e del 1917 in Russia, fino alla pace di Brest Litovsk. La
nascita dell’Urss.
5.c La rivoluzione russo attraverso le fonti letterarie: La fattoria degli animali di George Orwell
Modulo 6: questione palestinese e conflitti arabo-israeliani (primo e secondo)
La questione orientale: la Dichiarazione di Balfour (1917) e il Trattato di Sevres (1920).
La politica dei “mandati” europei in Medioriente.
Definizioni di: fondamentalismo islamico; jihad; Hamas; intifadah; OLP
Modulo 7: l’economia mondiale, gli USA dagli anni venti e alla crisi del 1929
Il piano Dawes di risanamento economico europeo: concetti generali.
Il boom economico americano degli anni Venti e la crisi di sovrapproduzione
Il New Deal di Roosevelt: i principali interventi; concetti di autarchia, protezionismo; politica
deflazionistica europea.
Modulo 8: i regimi totalitari in Europa
Concetti di: totalitarismo; culto del capo; propaganda; politica del consenso.
8a. Il caso Italiano: la crisi del dopoguerra e la nascita del partito Fascista
Il “biennio rosso”.
La nascita dei fasci di combattimento e del partito fascista: lettura di passi del programma di
Sansepolcro; la marcia su Roma; la dittatura di fatto
Politica interna del Fascismo: leggi fascistissime; legge Acerbo e politica dei blocchi nazionali; i
Patti Lateranensi.
Politica economica: dal liberismo al protezionismo e all’autarchia.
Politica estera del fascismo negli anni’20-30: il “clima di Locarno”; l’impresa etiopica; l’Asse
Roma-Berlino e il “patto d’acciaio”.
8b. Il caso tedesco: la nascita della Repubblica di Weimar.
Il regime nazista: ideologia, organizzazione del partito e nazionalizzazione /nazificazione delle
masse.
Antisemitismo e razzismo. I lager, le leggi razziali in Germania e in Italia.
Le leggi di Norimberga, la “notte dei cristalli”. Politica estera di Hitler
8c. Il caso sovietico: l’ascesa di Stalin.
Politica economica: il “comunismo di guerra”, la Nep; la collettivizzazione agraria forzata e lo
sterminio dei kulaki. I piani quinquennali. Lo stacanovismo.
Politica culturale e sociale di Stalin: la propaganda ideologica; il “grande terrore” e i gulag
Moduli interdisciplinari con Letteratura Inglese e Italiana
La letteratura come satira politica: lettura integrale di G. ORWELL, La fattoria degli animali,
Mondadori, Milano
Fascismo e antifascismo in Italia: lettura di passi del Manifesto degli intellettuali fascisti di
Giovanni Gentile
La Shoah attraverso le fonti letterarie e storiografiche: lettura di fonti letterarie tratte da PRIMO
LEVI, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino (capp. 9 e 11)
Modulo 9: l’Europa verso la guerra
La guerra civile spagnola: principali avvenimenti
Modulo 10: la seconda guerra mondiale
Dal Settembre 1939 al 1941: attacco della Germania all’URSS e del Giappone agli USA
1942-43: successi del Tripartito e svolta della guerra. Le drammatiche vicende Italiane del 1943,
lo sbarco alleato in Sicilia, il crollo del fascismo. L’8 Settembre e la Repubblica di Salò: i “45
giorni” di Badoglio
Liberazione dell’Italia fino alla “linea gotica”; sbarco alleato in Normandia e liberazione della
Francia;
Le conferenze di Wasghington e la Carta Atlantica; conferenze di Postdam e Yalta.
Il piano Marshall. La conferenza di San Francisco e la nascita dell’ONU.
Modulo 11: l’Italia, dalla Resistenza ai governi De Gasperi
Lettura di brani di romanzi neorealisti sull’argomento: lettura di capitoli tratti da CALVINO, Il
sentiero dei nidi di ragno
Visione del film-documentario di Federico Rossellini, “Roma città aperta”
Lettura di un brano tratto da La storia di Elsa Morante sul bombardamento di Roma
La Democrazia Cristiana e i provvedimenti sociali del governo De Gasperi. Le elezioni del 1953 e
la crisi del centrismo
Modulo 12: il bipolarismo del secondo dopoguerra
12a. I trattati coi paesi vinti: la Germania dopo la guerra e i nuovi “blocchi”.
La guerra fredda: strategia statunitense e sovietica. Patto Atlantico e di Varsavia, Nato
Maccartismo e “caccia alle streghe” negli Stati Uniti. Il mito di James Bond
Gli USA di Kennedy e l’URSS di Kruscev: politiche interne e rapporti internazionali.
Cenni al muro di Berlino e al suo crollo; la caduta dell’URSS (cenni)
La crisi di Cuba e la rivoluzione castrista (cenni)
12b. La decolonizzazione in Asia, nel quadro bipolare del mondo.
La guerra di Corea. La fine del colonialismo in Indocina: la guerra del Vietnam
Gandhi e l’indipendenza dell’India: visione del film documentario
Il caso Sudafrica: Nelson Mandela
MATERIA: INGLESE
Ore settimanali: 3
La classe formata da 30 studenti, ha evidenziato un comportamento esemplare e lodevole da parte della
maggior parte della classe, in quanto, nonostante il numero esoso che la compone e le particolari
situazioni di alcuni ragazzi, che hanno qualche volta appesantito il normale processo didattico, si può
almeno sottolineare l’atteggiamento positivo e propositivo del gruppo classe, che ha saputo mantenere un
impegno costante e partecipazione al lavoro in classe e a casa, raggiungendo dei risultati adeguati per
affrontare l’esame di stato.
Si evidenziano alcuni casi per i quali la partecipazione e l’interesse allo studio della lingua inglese è stato
quasi nullo, mentre per altri, sia per problemi personali che per scarse attitudini allo studio della lingua, il
profitto generale rimane insufficiente ma con uno studio più mirato e guidato, si spera possano
raggiungere gli obiettivi minimi per affrontare l’esame .
Per quanto riguarda il programma è stato svolto in tutte le sue parti, rimangono gli ultimi argomenti da
finire nel periodo Maggio-Giugno come previsto nel piano di lavoro.
PROGRAMMA SVOLTO
Libri di testo in adozione:
•
New Horizons Options Intermediate, Ed. Oxford
•
Voices from Inside, accessing the literary text by G. Corrado Ed. Black Cat-Cideb
•.
Dental Topics di Claudia e Valeria Radini edizione Hoepli
DA New Horizons Options Intermediate, Oxford
Materiale: Intermediate Student’s Book and Practice Book, Intermediate Class CDs, MultiROM, sezione
Tests and Resource Book, Test Audio material (Class CDs), Syllabus Planner & Testmaker
MODULE 1
Unit 4 e 6 – Illnesses and remedies pag. 56
UNIT 7 - 1° e 2° conditional ( wish + reading pag. 66 e 67)
UNIT 10 passive tenses
Da Voices from Inside, accessing the literary text
Lettura guidata di estratti dai seguenti testi:
-
Frankestein by Mary Shelley
-
The Strange Case of Dr Jekyll and Mr hyde By Robert Luis Stevenson
-
The Picture of Dorian Gray by Oscar Wilde
-
Heart of Darkness by Joseph Conrad
Dal Dental Topics di Claudia e Valeria Radini edizione Hoepli
Unit 5 – Recording Tools
Text 1
Impression Trays
Text 2
Articulators
Text 3
Face – Bows and Pantographs
Unit 10 – Basic Dental Materials
Text 1
Plaster
Unit 13 – Aesthetic Materials
Text 1
Prosthetic Resins
Text 2
Dental Porcelain
Unit 19-Implants and implant-supported ,Prostheses
Text 1
Implants
Text 2
Fixed Prostheses on Implants
Text 3
Removable Prostheses on Implants and Overdentures
Text 1
Prosthetic Resins
Text 2
Dental Porcelain
MATERIA FRANCESE
ORE SETTIMANALI: 3
La classe, articolata, è composta da soli 3 ragazzi (due di 5 TNA e uno di 5 ODA), dunque è stata
un’occasione per poter interagire in maniera approfondita. Il rapporto tra gli studenti è stato
particolarmente positivo. Nonostante ciò, si sono presentati dei problemi relativamente al programma, in
quanto, provenendo i ragazzi da due corsi diversi (telecomunicazioni e odontotecnico), è stato necessario
uniformare i programmi. La metodologia usata è stata soprattutto lettura, conversazione e visione di film
e documentari. Inoltre abbiamo letto articoli tratti da internet, concernenti argomenti relativi allo sport e
tematiche sociali in genere.
L’alunno conosce in maniera sufficiente la materia , anche se presenta varie difficoltà a causa dei suoi
problemi di lettura e scrittura. Partecipa attivamente alle lezioni ed è molto informato su tutto ciò che
riguarda l’attualità. Però ciò spesso è causa di distrazione , salta infatti da un argomento all’altro parlando
troppo e arrivando a disturbare la lezione. Avendo lavorato su alcuni film in lingua francese è riuscito a
dimostrare una buona capacità di comprensione e critica.
LIBRO DI TESTO: di Melo Faggiano e Pelon, Envoyé spécial ,Civilisation, économie, littérature.
Sito: Point de Elé
LINGUA
Ripasso verbi (presente , futuro, passé composé)
Aggettivi possessivi.
Funzioni comunicative: descrizione di se stessi, descrizione dell’ ambiente in cui i ragazzi vivono, della
scuola, del contesto sociale, dei rapporti con gli amici.
Dal libro di testo:
Paris aujourd’hui pag. 121
Espace jeunes
pag: 135
A’ la mode des juniors pag. 148
Et dans le monde
pag.172
Visione di film in lingua francese con sottotitoli in francese e italiano
Full Monty: tematica della disoccupazione in Gran Bretagna
J.F.K.: tematica socio-politica. La storia di un presidente che ha fatto la storia.
La strana coppia: tematica del divorzio e dell’amicizia.
Abbiamo fatto un percorso seguendo in parte il testo e in parte alcune fotocopie.
Argomenti trattati: La Francia e il suo sistema scolastico.
La Francia politica.
La caratteristica di alcune regioni francesi, in particolare Alsazia e Lorena.
La produzione economica , e la sua storia di terra di confine.
Trattazione di argomenti riguardanti in mondo giovanile : la musica , il computer e l’utilizzo che ne
fanno ora i ragazzi.
Lo sport in particolare il calcio : le differenze tra il calcio in Italia e in Francia
MATERIA: MATEMATICA
Ore settimanali: 3
La classe inizialmente composta da 31 alunni si è poi ridotta di due unità. L'elevato numero è dovuto alle
bocciature della quinta dello scorso anno. La classe è risultata alquanto eterogenea nei suoi componenti,
sia per quanto riguarda l'interesse e l'impegno, sia per quanto riguarda l'aspetto disciplinare. Il clima di
lavoro in classe è stato sempre abbastanza caotico e faticoso, tuttavia molti ragazzi se opportunamente
sollecitati e coinvolti hanno risposto positivamente, interessandosi e partecipando in modo accettabile
alle attività didattiche.
L'orario, per quanto riguarda la disciplina in questione, non è risultato particolarmente felice, perché le
ore di matematica erano sempre situate all'inizio delle lezioni: fra le entrate in ritardo, l'appello, le
giustificazioni ecc, l'attività vera e propria cominciava non prima di un quarto d'ora, venti minuti con le
conseguenze del caso. A questo aggiungiamo lo stage di quindici giorni nel secondo quadrimestre, a cui
la maggior parte degli alunni ha partecipato, la gita di 6 giorni, il lungo ponte fra Pasqua e il primo
maggio. Tutto ciò per dire che lo svolgimento delle attività di matematica (ma suppongo anche di altre
discipline) è stato notevolmente rallentato rispetto a quanto preventivato e auspicato. Gli argomenti
effettivamente affrontati (specificati nel programma) non sono stati molto approfonditi soprattutto per
quanto riguarda le dimostrazioni, non è stato affrontato lo studio dei limiti notevoli e anche lo studio di
funzioni si è limitato a casi abbastanza semplici (soprattutto funzioni razionali fratte e poche irrazionali).
Per quanto riguarda le verifiche, esse sono state soprattutto scritte, per motivi di tempo, oltre a due
simulazioni di terza prova, in cui matematica è stata presente fra le quattro materie coinvolte.
Il profitto conseguito è diversificato: direi circa un terzo degli alunni si è sempre impegnato e ha
partecipato attivamente, pur con diverse attitudini e capacità, conseguendo risultati mediamente buoni;
un altro gruppo
ha alternato momenti di interesse ed impegno accettabili ad altri con molta più
distrazione, lavorando solo in prossimità delle verifiche: per questi il profitto è comunque sufficiente. C'è
infine una parte di alunni che ha manifestato più difficoltà, talvolta facendo parecchie assenze, rimanendo
indietro sugli argomenti svolti, lavorando in maniera discontinua: insomma ha fatto molta fatica; al
momento risultano insufficienti ma è auspicabile che, con un impegno nell'ultimissima parte dell'anno,
riescano a colmare almeno alcune lacune per tentare di affrontare l'esame di stato.
PROGRAMMA SVOLTO
1)DISEQUAZIONI:
Richiami sulle disequazioni algebriche di primo e secondo grado. Sistemi di disequazioni. Disequazioni fratte.
Richiami sulle disequazioni esponenziali e logaritmiche.
2) FUNZIONI
Funzioni reali di variabile reale. Classificazione . Dominio e
codominio. Campo di esistenza
e sua
determinazione . Immagine e controimmagine.
Funzioni pari e dispari. Funzioni crescenti o decrescenti in un intervallo, studio del segno, incontro con gli assi.
Grafico di una funzione. Grafici elementari (funzioni lineari, quadratiche , esponenziali, logaritmiche).
3) LIMITI E CONTINUITA’
Intervalli ed intorni. Approccio intuitivo al concetto di limite. Interpretazione grafica. Limite finito o infinito di
una funzione per x che tende ad un valore finito (definizione non rigorosa). Limite destro e limite sinistro. Limiti
per x che tende all’infinito . Deduzione di limiti a partire da un grafico. Asintoti orizzontali e verticali in un grafico
di funzione.
Operazioni e calcolo di limiti di funzioni razionali fratte, anche con applicazione della regola di Ruffini e di
funzioni irrazionali. Funzioni continue in un punto . Forme di indecisione e loro eliminazione (soprattutto del tipo
0 ∞
, )
0 ∞
Funzioni non aventi la stessa rappresentazione in tutto il dominio . Punti di discontinuità di prima, seconda e terza
specie: loro determinazione e interpretazione grafica. Asintoti obliqui e loro determinazione.
4) FUNZIONI DERIVABILI
Rapporto incrementale di una funzione in un punto. Definizione di derivata. Significato geometrico . Pendenza di
una curva. Equazione della tangente ad un grafico di funzione in un suo punto. Calcolo di derivate mediante la
definizione. Derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione: derivata della somma algebrica, derivata del
prodotto e del quoziente, derivata della funzione composta.
Calcolo di derivate in un generico punto mediante le regole di derivazione.
( Programma svolto fino al 15 maggio 2014)
Dopo il 15 maggio 2014:
Punti stazionari. Punti di massimo relativo , minimo relativo, flesso orizzontale delle funzioni derivabili. Metodo
dello studio del segno della derivata prima.
Schema generale e riassuntivo per lo studio e la rappresentazione grafica delle funzioni: Dominio, studio del
segno, incontro con gli assi, eventuali simmetrie, limiti agli estremi del dominio e all'infinito, equazioni degli
asintoti, calcolo della derivata prima, ricerca dei punti stazionari, determinazione dei massimi relativi, minimi
relativi e flessi orizzontali, grafico .
Sua applicazione allo studio di funzioni algebriche razionali intere e fratte.
Testo in uso: M.Scovenna Appunti di Matematica Percorso F Cedam
MATERIA: SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI
Ore settimanali: 6
Notizie introduttive sulla classe
La classe inizialmente era composta da Trentuno alunni, dieci femmine e ventuno maschi, due si sono
ritirati durante l’anno scolastico. Ventuno derivano dalla IV ODA, sette sono ripetenti della V ODA dello
scorso anno (due non ammessi all’esame, cinque che non lo hanno superato), un’alunna ha seguito solo
alcune materie. Sono presenti ragazzi stranieri che non hanno problemi di comprensione della lingua
italiana. Ci sono due ragazzi con certificazione di “disturbi specifici di apprendimento”, uno di questi è
certificato secondo la legge 104/1992. Ci sono, inoltre, due alunni che presentano Bisogni Educativi
Speciali (BES).
La classe risulta pertanto molto numerosa ed eterogenea e ciò ha influenzato il percorso formativo. Le
difficoltà maggiori si sono riscontrate soprattutto all’inizio dell’anno scolastico in quanto gli alunni
respinti, molto demotivati, si sono dovuti integrare con un gruppo molto compatto e abbastanza
omogeneo.
Partecipazione alle attività didattiche
La partecipazione alle attività didattiche è stata costante e motivata per una buona parte degli alunni, per
un gruppo minore l’attenzione e l’interesse non sempre sono stati appropriati. In generale, l’atteggiamento
di tutti gli studenti, uniti al fatto di avere sei ore settimanali, ha consentito di svolgere lezioni proficue, per
cui saranno trattati tutti gli argomenti indicati nella programmazione iniziale. Bisogna, però, aggiungere
che alcuni di essi sono stati semplificati, o poco approfonditi (parte delle resine e dei materiali da
impronta), perché si sono perse molte lezioni a causa dello stage di quindici giorni (a cui ha partecipato
gran parte degli alunni), del viaggio di istruzione, del lungo ponte tra Pasqua e il 25 aprile.
Raccordi interdisciplinari
Il programma didattico di Scienze dei materiali dentali è stato concordato con il docente di Esercitazioni
Pratiche, in quanto con tale materia si confronta e si integra al fine di avere una visione completa degli
aspetti teorico-tecnico-pratico della professione di odontotecnico.
Obiettivi
Gli obiettivi minimi sono stati:
•
possedere conoscenze specifiche sui materiali utilizzati in campo odontotecnico; in particolare il
corso di quest’anno è stato incentrato sulle resine e sulla ceramica
•
saper utilizzare un linguaggio appropriato al settore odontotecnico
A questi, per definire gli obiettivi generali, si aggiungono i seguenti punti:
•
saper mettere in relazione gli aspetti teorici con quelli pratici
•
saper utilizzare le informazioni apprese per produrre un testo scritto rispondente ad una tematica
di argomento odontotecnico
Tali obiettivi sono stati raggiunti completamente solo da un esiguo gruppo di studenti, la maggior parte ha
raggiunto un livello più che sufficiente negli obiettivi minimi, appena sufficiente negli altri.
Strumenti di lavoro e metodi utilizzati
•
Libro di testo: Scienza dei materiali dentali”, Simionato, Edit. Piccin,, volume II
•
Ricerche e approfondimenti realizzati dagli studenti, in particolare su: Zirconia e Disilicato di litio
•
Lezioni frontali in classe
•
Lezioni dialogate e interattive
Verifiche e valutazione
Le verifiche sono state effettuate mediante interrogazioni orali, individuali o di gruppo, test a risposta
multipla, test a risposta aperta, compiti scritti.
I criteri utilizzati per la valutazione sono quelli della tabella di valutazione riportata nel piano di lavoro
annuale. Bisogna aggiungere che nella valutazione delle prove scritte a risposta aperta e nei compiti
scritti, è stato preso in considerazione il contenuto piuttosto che la forma, non solo per gli alunni con un
Piano Didattico Personalizzato, ma anche per altri che, pur non presentando una certificazione, hanno
notevoli difficoltà nella produzione scritta.
Livello raggiunto dalla classe
Rispetto al profitto possiamo dividere la classe in quattro fasce: la prima, formata da sette studenti ha
raggiunto un ottimo livello di preparazione; la seconda, formata da sei-sette studenti, un livello tra il
buono e più che sufficiente; la terza, formata da circa dieci studenti, risulta essere sufficiente; infine
rimangono cinque studenti insufficienti, che però possono ancora recuperare.
L’alunno con certificazione 104/1992 ha raggiunto gli obiettivi fissati in maniera sufficiente, pur
presentando difficoltà nel produzione di un testo scritto.
I compiti scritti dell’alunno dislessico/disgrafico, pur presentando errori nella forma, sono corretti nei
contenuti.
Per la valutazione degli alunni BES sono stati seguiti i criteri riportati nei loro PDP.
PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014
Materiali ceramici:
•
Definizione e classificazione dei materiali ceramici
•
strutture
•
proprietà generali
•
silicati, silice, allumina, feldspati, leucite, spinelli, argilla
•
materiali ceramici tradizionali
•
vetri inorganici
•
vetroceramiche
Ceramica e metallo ceramica:
•
struttura, classificazione e proprietà generali delle ceramiche dentali
•
proprietà meccaniche delle ceramiche dentali e meccanismi di rinforzo
•
tipi di restauri in ceramica
•
corone totali in ceramica
•
corone in ceramica con lamina metallica
•
corone e intarsi galvano-ceramici
•
faccette ed intarsi in ceramica
•
Definizione, requisiti e classificazione dei materiali per metallo ceramica
•
tipi di ceramica per metallo-ceramica
•
tipi di leghe per metallo-ceramica
•
legami tra lega e ceramica
•
materiali e metodi alternativi per la realizzazione di protesi in metallo ceramica
•
denti artificiali in ceramica
Titanio:
•
caratteristiche generali del titanio
•
leghe di titanio
•
lavorazione del titanio in campo dentale
Polimeri:
•
caratteristiche generali
•
classificazione
•
meccanismi di polimerizzazione (condensazione e addizione)
•
materie plastiche termoplastiche e termoindurenti
•
proprietà chimiche, fisiche e meccaniche
•
elastomeri
Resine sintetiche:
•
requisiti per le resine sintetiche per protesi
• classificazione delle resine sintetiche per protesi
• resine per basi protesiche: classificazione, composizione, proprietà generali, formatura,
considerazioni generali.
• ribasatura delle protesi
• riparazioni delle basi protesiche
• denti artificiali in resina
• resine per la ricopertura estetica di corone e ponti metallici
• resine foto polimerizzabili per usi generali
Materiali da impronta:
•
Finalità, requisiti e classificazione dei materiali da impronta
•
idrocolloidi reversibili
PROGRAMMA DA SVOLGERE
Materiali da impronta
•
idrocolloidi irreversibili
•
elastomeri da impronta
Libro di testo in uso: SIMIONATO, Scienza dei materiali dentali, Piccin, volume II
MATERIA: CHIMICA
Ore Settimanali: 3
Libro di testo: “Chimica Organica e laboratorio” di Giuliano Ricciotti – Italo Bovolenta editore
La classe è composta da 29 alunni frequentanti (9 femmine e 20 maschi).
Fin dal primo quadrimestre la maggior parte della classe ha dimostrato scarsa partecipazione, scarso
impegno oltre a tanta distrazione ed è stato spesso necessario richiamarla per poter ottenere l'attenzione
adeguata durante le lezioni. Durante il secondo quadrimestre l'attenzione è migliorata anche se non
sempre ha raggiunto risultati adeguati e sufficienti. La maggior parte degli alunni ha presentato una scarsa
conoscenza delle basi della chimica e, pertanto, sono stati ripresi alcuni concetti base indispensabili per
una migliore comprensione della materia.
Dal punto di vista disciplinare la maggioranza della classe è risultata infantile e non sempre ha rispettato
le principali regole di comportamento.
Lo studio domestico è stato non del tutto adeguato per la maggioranza della classe a causa di lacune
pregresse o scarso impegno. In generale lo studio è stato prettamente mnemonico e finalizzato alla
verifica.
Il profitto rilevato, pertanto, è risultato diversificato. Si possono individuare, infatti, nella classe i seguenti
livelli:
•
5 alunni hanno una conoscenza essenziale dei contenuti, ma competenze non sicure
•
4 alunni dimostrano una padronanza della disciplina globalmente sufficiente, con una conoscenza
adeguata e una sufficiente competenza
•
5 alunni hanno raggiunto in modo sicuro gli obiettivi
•
15 alunni evidenziano numerose carenze nella preparazione, a causa di un’inadeguata
rielaborazione degli argomenti svolti, scarsa attenzione in classe oltre che per una esposizione sia
orale che scritta stentata, impacciata e che non fa uso di un linguaggio specifico.
L'attività didattica ha subito inevitabilmente dei rallentamenti perché alcune ore sono state dedicate al
ripasso. La frequenza è stata regolare per la maggioranza degli allievi.
Gli obiettivi generali del corso di Chimica sono stati:
• possedere conoscenze specifiche di chimica organica;
• saper utilizzare il linguaggio chimico, servendosi di terminologia appropriata;
• riconoscere il ruolo della chimica applicata al vivere quotidiano, con particolare riferimento all’ambito
della salute, dell’ambiente e al proprio campo professionale.
Gli obiettivi minimi sono stati:
• conoscere le caratteristiche chimiche e fisiche delle diverse classi di composti organici;
• attribuire il nome IUPAC a composti organici comuni;
• prevedere la reattività dei composti organici in base ai principali gruppi funzionali presenti.
Metodologia didattica
Gli argomenti sono stati introdotti facendo riferimento all’esperienza quotidiana e stimolando il dialogo
per far emergere le conoscenze già acquisite in altre discipline, contesti o per esperienza personale. Si è
proceduto con l'approfondimento, affrontando gli argomenti in modo problematico con lezioni frontali
dialogate. Si è cercato il continuo coinvolgimento degli studenti tramite interventi alla lavagna, costanti
verifiche dell'esecuzione delle consegne per casa con risoluzione delle stesse in classe, per accertare il
grado di comprensione dei temi affrontati.
Strumenti di verifica
VERIFICHE FORMATIVE: attuate attraverso la risoluzione di esercizi o attraverso domande flash. Tali
verifiche sono state frequenti in quanto utili per verificare in itinere il processo di apprendimento degli
allievi al fine di intervenire in tempi brevi con il recupero, colmando così le lacune eventualmente
individuate.
VERIFICHE SOMMATIVE: sono state effettuate attraverso interrogazioni orali, test a risposta aperta,
test a risposta multipla, svolgimento di compiti scritti, esercitazioni in classe.
PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014
RICHIAMI DI CHIMICA: Legami chimici – Simboli di Lewis – Regola dell’ottetto - Legame covalente
– Elettronegatività – Tipologie di legami covalenti: puro, polare, apolare, dativo – Legame ionico –
Legame metallico – Forze intermolecolari
INTRODUZIONE ALLA CHIMICA ORGANICA: Struttura degli idrocarburi alifatici: idrocarburi saturi
e insaturi, legame σ e legame π, geometria – Fonti naturali di idrocarburi
ALCANI: Regole IUPAC per la nomenclatura - Proprietà fisiche - Gruppi alchilici - Isomeri di struttura –
Reazioni di ossidazione
ALCHENI: Regole IUPAC per la nomenclatura - Proprietà fisiche – Isomeri di struttura – Isomeri cis e
trans – Reazioni di addizione con acidi alogenidrici, con alogeni, con acqua, con idrogeno – Reazione di
ossidazione – Polimerizzazione
ALCHINI: Regole IUPAC per la nomenclatura - Proprietà fisiche – Isomeri di struttura – Reazioni di
addizione con acidi alogenidrici, con alogeni, con acqua, con idrogeno
BENZENE E DERIVATI: La struttura del benzene – La nomenclatura dei composti derivati dal benzene
– Orientanti orto, meta e para – Idrocarburi aromatici policiclici – Composti aromatici eterociclici
ALOGENURI ORGANICI: Struttura e nomenclatura – Sintesi – Usi - Alogenuri arilici
ALCOLI, FENOLI, ETERI E TIOLI: Proprietà fisiche e nomenclatura di alcoli, fenoli, eteri e tioli –
Formazione di alcoli e eteri – Reazioni di alcoli e fenoli
Argomenti che si prevede di svolgere
ALDEIDI E CHETONI: Struttura, nomenclatura e usi – Sintesi dei composti carbonilici – Reazioni del
gruppo carbonilico
ACIDI CARBOSSILICI: Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche – Sintesi degli acidi carbossilici –
Reazioni degli acidi carbossilici
AMMINE: Struttura, nomenclatura e proprietà fisiche – Sintesi delle ammine – Reazioni delle ammine
CENNI DI CHIMICA BIOLOGICA: Carboidrati– Lipidi – Amminoacidi – Proteine
MATERIA: BIOMECCANICA E GNATOLOGIA
Ore settimanali: 4
La classe è molto numerosa, anche a causa della presenza di alcuni ripetenti; diversi allievi hanno
dimostrato di avere interesse per la materia, peraltro con buoni risultati iniziali e finali; altri hanno
mostrato un relativo disinteresse che talora è sfociato in comportamenti
disturbanti, i quali hanno
rallentato l'andamento della attività didattica. Tuttavia il programma è stato svolto quasi completamente.
In sintesi, al momento attuale, una buona parte degli allievi dimostra di avere maturato le competenze
specifiche in questa materia, ossia, il sapere elaborare e applicare razionalmente le conoscenze di
anatomia, patologia, gnatologia, biomeccanica dei vari tipi di protesi nell' ambito di una collaborazione
con il professionista odontoiatra e con altre figure professionali, al fine di concorrere alla realizzazione
di terapie protesiche ottimali e coerenti con le attuali e condivise linee guida.
PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014
Embriologia della bocca: lamina dentale, amelogenesi, dentinogenesi, cementogenesi.
Il tessuto osseo: struttura macro e microscopica, modalità di accrescimento (pericondrale, encondrale), le
fratture di Le Fort e loro terapia, riparazione delle fratture, le fratture mandibolari parziali e totali.
Igiene del cavo orale e delle protesi: igiene domiciliare: gli strumenti (spazzolini, scovolini, filo
interdentale, dentifrici). Tecnica di Bass modificata.
La carie dentaria.
Protesi totale mobile: principi di tenuta, analisi clinica del paziente extraorale e intraorale, analisi della
bocca edentula, fisiopatologia dei tessuti orali e di sostegno della protesi: piaghe da decubito, iperplasia
fibrosa, patologie muscolari (cenni): morbo di Parkinson, miastenia grave, distrofia muscolare.
Riassorbimento osseo in protesi mobile, impronte in protesi mobile, i blocchi di occlusione, la
dimensione verticale, il piano occlusale, la posizione della mascella superiore rispetto al cranio (arco
facciale di posizionamento), individuazione della centrica (metodi manuali, arco gotico, arco facciale,
localizzatore); linee guida per il montaggio dei denti superiore (linea sorriso, linea mediana, linea dei
canini, linea occlusale), scelta dei denti, estetica del gruppo frontale .
Metodi di montaggio dei denti secondo Gysi, Gerber, Pound.
Il bilanciamento protesico , montaggio dei denti in particolari condizioni cliniche (in II e in III classe.)
Fisiopatologia della atm: lussazioni, sublussazioni, artriti e artrosi della atm, le placche di stabilizzazione,
di riposizionamento, pivot.
Ortodonzia : la normocclusione (definizione) classificazione di Angle, le 6 regole di Andrews.
i movimenti possibili in ortognatodonzia, modificazioni dei tessuti in seguito al trattamento ortodontico,
le trazioni ortodontiche di I, II e III classe, le trazioni verticali, le trazioni miste, la classificazione delle
apparecchiature, apparecchi mobili meccanici (placche, ritenzioni, archi vestibolari, viti ad espansione a
molla): apparecchi funzionali (i principi della terapia funzionale).
Le apparecchiature fisse: bande, brackets, cannule e tubi, attacchi diretti, attacchi e cannule pre-angolati,
legature (filo morbido, elastici), molle dirette e indirette.
Implantologia : classificazioni degli impianti, tipi di impianti, protesi ad appoggio esclusivamente
implantare, protesi ad appoggio misto, limiti all'uso degli impianti, biomeccanica (dimensione, numero,
posizione, parallelismo degli impianti).
Protocollo chirurgico, l'osteointegrazione, la valutazione dell'osso.
Tecniche di impianto, protocollo protesico (la trasmissione dei carichi masticatori, la ceratura
diagnostica), caratteristiche specifiche della protesi fissa implantare (passività, freedom in centric,
autodetersione, margine di chiusura, bimetallismo, utilizzo e scelta dei materiali estetici , impianti e
protesi mobile.
Si prevede di trattare entro la fine dell' anno scolastico le parodontopatie apicali e marginali, inoltre di
fare un riepilogo sulla protesi fissa e sulla protesi parziale rimovibile già trattate durante la classe
quarta.
Gli argomenti relativi alla gestione della casistica, alla registrazione dei dati, alla archiviazione, alla
deontologia professionale dell'odontotecnico sono stati svolti nel corso di esercitazioni pratiche dal
relativo insegnante, come con lui concordato.
MATERIA: ESERCITAZIONI PRATICHE DI LABORATORIO ODONTOTECNICO
Ore settimanali: 9
I contenuti del programma sono stati svolti con difficoltà a causa di insufficienti attrezzature e materiali,
necessari allo sviluppo dei programmi con un numero così elevato di allievi (più di trenta ragazzi) che, in
un contesto di lavoro, non è proprio l’ideale. Nonostante ciò, gli obiettivi minimi previsti sono stati
raggiunti. Soltanto un gruppo di alunni ha mostrato di avere ancora scarsa attitudine per la professione
ma, soprattutto, scarso interesse alla stessa, non raggiungendo pienamente gli obiettivi prefissati.
Risultati conseguiti e criteri di valutazione
La classe, rispetto ai risultati ottenuti, può essere divisa in due gruppi. Il primo è formato da alunni che
hanno raggiunto buoni risultati sia nella modellazione in cera delle forme anatomiche dei denti sia nelle
fasi di lavorazione in sala gessi. Hanno ottenuto buoni risultati anche nelle tipologie di lavorazioni nuove
affrontate quest’anno che, purtroppo, non sono state molte, dato le scarse attrezzature di cui è dotato il
laboratorio. Per tale motivo non è stato possibile affrontare le unità didattiche inerenti la tecnica delle
saldature, il rivestimento estetico in composito, la protesi scheletrica, la protesi su impianti; questi
argomenti sono stati affrontati in maniera teorica aiutandoci con approfondimenti acquisiti da contenuti
digitali. Un altor gruppo, pur non avendo particolare predisposizione per le lavorazioni più complesse
(per le quali è richiesta maggiore precisione, dedizione ed impegno), si è comunque mostrato interessato a
tipologie di lavorazioni più semplici che non richiedevano un’applicazione precisa e puntuale ma che
senz’altro trovano una collocazione apprezzabile per il funzionamento di un laboratorio odontotecnico.
L’approfondimento della parte teorica è servito a fare acquisire un corretto linguaggio tecnico, utilizzato
nella descrizione dei protocolli lavorativi.
I criteri di valutazione adottati sono stati: esercitazioni svolte in laboratorio, interrogazioni orali per
verificare l’apprendimento teorico della materia, prove strutturate.
Interventi didattici integrativi ed educativi:
Alla fine del primo quadrimestre il recupero dei debiti formati è stato fatto in itinere. Per verificare il
superamento del debito formativo, si è fatto ricorso ad una prova pratica.
In febbraio gli alunni hanno partecipato al progetto formativo di stage per due settimane consecutive. In
questo modo hanno potuto vedere e, nei casi più fortunati, provare quelle fasi di lavoro che non possono
essere realizzate a scuola. Le aziende che li hanno ospitati hanno espresso giudizi positivi riguardo al
lavoro che hanno svolto, all’impegno e alla partecipazione.
L’intera classe ha partecipato ad una visita guidata alla “3M LAVA” di Firenze, azienda odontotecnica
che si occupa di produzione con tecniche Cad-Cam. Gli studenti si sono mostrati molto interessati a
questo tipo di lavorazione. Sempre in febbraio, in occasione della festa di Santa Apollonia, è stata
organizzato un incontro con alcuni relatori, specializzati nel settore odontotecnico.
Il programma per l’alunno con certificazione 104/1992 e per gli alunni BES non è stato differenziato: se
non per quel che riguarda i tempi di svolgimento delle prove e dei lavori assegnati, che sono stati più
lunghi.
Come intervento educativo continua la raccolta differenziata dei rifiuti nel laboratorio.
Metodologie e sussidi impiegati:
Spiegazione teorica dell’unità didattica supportata dal manuale di laboratorio, seguita da una
dimostrazione pratica da parte dell’insegnante, successivamente replicata dagli studenti.
Sono stati utilizzati a supporto contenuti digitali e modelli master di lavori più complessi, difficilmente
riproducibili in una scuola.
Libro di testo: De benedetto, Buttieri e Galli. “ manuale di lab. Odont. Dispositivi protesici dentali II
ediz. Editore Franco Lucisano
PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014
- CLASSIFICAZIONE DELLA PROTESI DENTALE (TEORIA)
- CASISTICHE DI PROTESI FISSA IN METALLOCERAMICA (TEORIA)
- PROGETTAZIONE DI PROTESI SU IMPIANTI: CORONE, PONTI, OVER DENTURE,
TORONTO BRIDGE (TEORIA)
- RIVESTIMENTI ESTETICI DI STRUTTURE METALLICHE IN VETROPOLIMERO
(TEORICO)
- PROGETTAZIONE DI PROTESI SCHELETRATA (TEORIA)
- PROTESI COMBINATA (TEORIA)
- TECNICHE DI FUSIONE DELLA LEGA (PRATICO)
- MODELLAZIONE E FUSIONE DI STRUTTURE PER LA METALLOCERAMICA
(PRATICO)
- NORMATIVE IN MATERIA DI SICUREZZA E RESPONSABILITA’ CIVILE ED
ADEMPIMENTI RELATIVI (TEORIA)
PROGRAMMA DA SVOLGERE
-
TECNOLOGIA CAD-CAM
MATERIA: EDUCAZIONE FISICA
Ore settimanali: 2
La classe ha svolto il programma stabilito completamente anche se in modo non molto approfondito
anche a causa del ritardo dell'assegnazione della palestra da parte della Provincia di Lucca. In questo
periodo quasi tutti gli alunni hanno dimostrato un certo interesse per le attività svolte (Pallavolo,
Pallacanestro), raggiungendo complessivamente risultati soddisfacenti e sufficiente capacità di
apprendimento.
Altri hanno partecipato saltuariamente con scarso impegno. In generale la classe ha reso in proporzione
alle reali capacità che, negli anni passati, aveva già positivamente evidenziato.
Gli alunni sono stati valutati nel corso dell’anno scolastico, sia attraverso l’osservazione diretta, che
tramite prove pratiche al termine di ogni modulo programmato.
PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 15/05/2014
I e II Modulo
Esercizi a carattere generale atti a migliorare le qualità motorie di base e ad incrementare le qualità fisiche
come la forza, la velocità la resistenza, la destrezza e l’agilità.
Esercizi di educazione respiratoria.
Esercizi di coordinazione neuro-motoria.
Esercizi a terra, a coppie e in circuito.
Esercizi per il potenziamento di specifici gruppi muscolari.
III Modulo
Sport di squadra :
1-Pallavolo : fondamentali individuali come la battuta, il bagher, la schiacciata. Fondamentali di
squadra (ricezione, attacco) attraverso giochi propedeutici, semplici schemi di gioco con alzatore
centrale.
2-Pallacanestro: fondamentali (palleggio, passaggio, tiro, terzo tempo), uno contro uno, due contro
due, tre contro tre in continuità.
MATERIA: DIRITTO E PRATICA COMMERCIALE
Ore settimanali: 2
Tempi
Tempi previsti dai programmi ministeriali: 2 ore settimanali
Nel corso dell'anno le ore curriculari hanno subito una riduzione rispetto a quelle previste dal calendario
dovuta allo svolgimento dello stage (2 settimane a febbraio), della gita 1 settimana, oltre all’autogestione
di ottobre. Dopo la data del 15 maggio non è prevista la trattazione di argomenti nuovi e le ore di lezione
saranno dedicate al ripasso del programma svolto.
Profilo generale della classe
In relazione al quadro complessivo si rinvia alla presentazione generale presente nel documento del 15
maggio.
In questa sede preme puntualizzare alcuni aspetti e circostanze che hanno inciso in maniera rilevante,
prima sulla progettazione didattica e poi sullo svolgimento del programma di Diritto e Pratica
Commerciale.
La classe risulta infatti composta, ad inizio anno, da un numero piuttosto elevato di studenti, 31 elementi,
suddivisa in sottogruppi.
1° fascia gruppo di alunni (di cui una parte ripetenti), scarsamente motivati e poco attenti;
2° fascia, ragazzi adeguatamente motivati ed impegnati ma con evidenti difficoltà nell'elaborazione dei
contenuti, sia in forma scritta che orale, con risultati scolastici appena sufficienti;
3° fascia, un gruppetto di alunni motivati e con ottime capacità.
A questa situazione eterogenea già di per sé complessa si sono poi aggiunti i fatti e accadimenti afferenti
singoli ragazzi che hanno ulteriormente appesantito l'attività didattica.
Livello di partenza
Il livello di conoscenze della classe è risultato basso. Si è trattato sostanzialmente il primo approccio alla
materia in senso tecnico (in prima e seconda lo studio del diritto è stato infatti affrontato in maniera
generalistica).
In particolare si evidenzia la mancanza di un lessico appropriato e la limitata conoscenza dei concetti
generali del diritto. Per tale ragione ad inizio anno sono stati richiamati principi basilari relativi alla
norma giuridica ed alla gerarchia delle fonti.
Programma
Per le motivazioni sopraesposte – al fine di evitare un scollamento nel gruppo classe – si è ritenuto
opportuno limitare il numero degli argomenti e il livello di approfondimento degli stessi, focalizzando
l'attenzione sul dialogo educativo e sulla partecipazione più ampia possibile.
Nel corso dell'anno nell'attività didattica si è privilegiato quindi un continuo feed-back, attraverso
verifiche formative e lezioni partecipate incentrate per quanto possibile sulle esperienze dei ragazzi stessi
attraverso continui riferimenti alla realtà quotidiana.
Tale scelta, se da un lato ha favorito il compattamento del gruppo classe, dall'altro ha penalizzato i
ragazzi più impegnati e dotati.
Obiettivi del programma
Conoscer e saper delineare la figura dell'imprenditore individuale e collettivo e la sua normativa di
riferimento, obblighi e diritti.
Conoscere e saper inquadrare la normativa di riferimento fiscale e
civile dell'imprenditore e
dell'odontotecnico nello specifico
Collegamenti interdisciplinari
La spiegazione dei concetti giuridici è stata sviluppata, per quanto possibile, ricercando la concreta
applicazione degli stessi con riferimento al profilo professionale dell'odontotecnico, in accordo con
quanto studiato nelle ore dedicate alla tecnica professionale ed a quanto sperimentato nell'esperienza di
stage.
Alunni D.S.A e certificati
Nella classe sono presenti 1 ragazzo con certificazione d.s.a (L. 170/2010) ed 1 ragazzo con certificazione
ai sensi della L. 104/92, per i quali sono stati predisposti i relativi documenti di legge. L'attività didattica
ha tenuto conto di quanto concordato a livello di consiglio di classe.
Quadro sinottico
Partecipazione al dialogo
educativo
Adeguata per la maggior parte dei ragazzi
Interesse per la disciplina
Appena sufficiente
Impegno nello studio
Eterogeneo, buono per alcuni, limitato per altri.
Metodo di studio
Eterogeneo
Livello di approfondimento
Limitato ai concetti fondamentali
Testi di studio:
Appunti forniti dal docente, solo di supporto ed
esclusivamente per la prima parte del programma il libro
di testo consigliato: DIRITTO COMMERCIALE, a
cura di ZAGREBELSKY G. OBERTO G. /TALLA
G.,
editrice LE MONNIER
Didattica di classe
Lezione partecipata
Verifiche
Verifiche formative e sommative sia risposta aperta, sia
a risposta chiusa;
verifiche orali tradizionali
Argomenti
Livello
DIRITTO COMMERCIALE
Ripasso concetti generali:
1) Soggetti giuridici:
- persone fisiche (capacità giuridica, capacità di agire),
- persone giuridiche (come si acquista la capacità giuridica),
- enti non riconosciuti
- l'autonomia patrimoniale dei soggetti giuridici
2) La gerarchia delle fonti:
- elencazione delle fonti e sommaria descrizione delle stesse
sufficiente
L'imprenditore
1) La nozione di imprenditore, art. 2082 c.c.
2) Differenti tipologie di imprenditore:
1) imprenditore agricolo e commerciale,
2) il piccolo imprenditore (in particolare la figura dell’artigiano)
3) imprenditore individuale e collettivo (le società commerciali)
3) Gli obblighi dell’imprenditore commerciale (iscrizione Reg. Imprese,
tenuta delle scritture contabili)
4) Le varie tipologie di società commerciali: caratteristiche generali e
sufficiente
funzionamento:
-
le soc. di persone: società semplice, s.n.c., s.a.s e le soc. di capitali (s.p.a. e
s.r.l.).
-
i concetti generali di amministrazione e rappresentanza dell'impresa;
-
la responsabilità patrimoniale dei soci per le obbligazioni societarie
-
il funzionamento delle s.n.c e s.a.s: amministrazione (congiuntiva,
disgiuntiva), rappresentanza, responsabilità patrimoniale dei soci
-
il funzionamento delle s.p.a modello tradizionale:
- assemblea azionisti (assemblea ordinaria e straordinaria)
- organo amministrativo (c.d.a, amm. delegato)
- collegio sindacale
-
Le soc. a scopo mutualistico (cooperative). L'elemento teleologico. e le
principali differenze rispetto alle soc. comm.li.
Pratica commerciale, legislazione sociale
L'I.v.a.: caratteristiche generali dell'imposta, la liquidazione dell'Iva; le
operazioni iva esenti, lo scorporo dell'Iva. La normativa Iva
a carico
dell'odontotecnico.
La fattura: caratteristiche generali, e funzione (esempi di compilazione fattura)
sufficiente
La fattuazione dell'odontotecnico, specificità. Esempi.
Le tipologie di contabilità :
sufficiente
1. la contabilità ordinaria: le scritture civili obbligatorie, art. 2214 del cc.: il
libro giornale, il libro inventari e le altre scritture obbligatorie per natura e
oggetto.
2. la contabilità semplificata, (come derivazione della contabilità Iva)
La contribuzione obbligatoria (INPS) e l’assicurazione incidenti sul lavoro
cenni
(INAIL).
Natura e caratteristiche generali della tutela previdenziale obbligatoria. Le
prestazioni fornite e gli obblighi. La specificità dell’odontotecnico.
Il sistema sanitario italiano: Evoluzione storica, attuale struttura.
cenni
La figura dell’odontotecnico, inquadramento giuridico e aspetti giuridici sufficiente
funzionali all’attività .
La direttiva n. 43/92. e la documentazione obbligatoria dello studio
odontotecnico.
1) REGISTRAZIONE MEDICA
2) PRESCRIZIONE MEDICA
3) PROCEDURE-ISTRUZIONI DI LAVORO
4) FASCICOLO TECNICO.( Foglio lavorazione, Certificato di conformità,
Etichetta )
MATERIA: RELIGIONE
Ore settimanali: 1
La classe, formata da 19 alunni, ha dimostrato abbastanza interesse per gli argomenti trattati, con un
profitto mediamente sufficiente/ buono. Tutti hanno raggiunto sufficientemente gli obiettivi previsti
all’inizio dell’anno scolastico.
Conoscenze, Competenze, Capacità acquisite:
Discreta conoscenza dei contenuti del fatto religioso in generale ed in particolare del cristianesimo.
Discreta conoscenza dei principi morali cristiani. Uso del linguaggio specifico. Sufficiente capacità di
analizzare criticamente un testo religioso o relativo alla religione, buona capacità di elaborare e collegare
le conoscenze acquisite.
Sono state svolte 26 ore di lezione e il programma, in linea di massima, è stato svolto interamente, nelle
restanti lezioni si farà approfondimento sui temi trattati.
Argomenti trattati:
•
Gli interrogativi fondamentali dell’uomo nel suo rapporto con Dio.
•
Il male nel mondo e l’esistenza di Dio.
•
Le due grandi religioni orientali: Induismo e Buddismo.
•
Gandhi e Buddha.
•
Rapporto Cristianesimo – Induismo.
•
Rapporto Cristianesimo – Buddismo
•
La pace come valore comune a queste tre religioni
Metodi e strumenti:
Lezione frontale e partecipata, discussioni, testi del Magistero della chiesa.
Visione di films: Gandhi, 7 anni in Tibet, Diamanti di sangue.
Verifiche:
verifiche orali
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI
Gli obiettivi educativi perseguiti dal C.d.C. sin dal primo anno sono i seguenti:
•
correttezza nei rapporti reciproci;
•
rispetto per gli altri e per le cose;
•
puntualità negli orari;
•
partecipazione al dialogo educativo ordinata e pertinente;
•
uso consapevole degli strumenti di democrazia scolastica
•
acquisizione del senso civico
Tali obiettivi sono stati pienamente raggiunti dalla maggior parte degli studenti, parzialmente dagli altri.
Gli obiettivi didattici trasversali perseguiti dal C.d.C.:
•
consolidamento dell'autonomia organizzativa;
•
capacità di codificare e decodificare complessi linguaggi settoriali;
•
capacità argomentative, critiche, di analisi e di sintesi;
•
competenza nella formulazione di proprie ipotesi interpretative;
•
acquisizione di competenze trasversali linguistiche e storiche;
•
consapevolezza dei vari saperi e delle loro articolazioni e relazioni reciproche
Tali obiettivi sono stati pienamente raggiunti da una parte degli studenti, sufficientemente raggiunti dagli
altri.
METODOLOGIA MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli atteggiamenti comuni assunti dal C.d.C. al fine di ottimizzare il raggiungimento degli obiettivi
educativi sono stati:
•
rispetto delle scadenze
•
coinvolgimento della classe in attività di gruppo
•
invito ad un comportamento costantemente corretto nei rapporti interpersonali sia fra
discenti che verso il personale della scuola in generale.
Gli atteggiamenti comuni assunti dal C.d.C. al fine di ottimizzare il raggiungimento degli obiettivi
didattici trasversali sono stati:
•
sollecitazione degli alunni ad una continuità di applicazione
•
approfondimento sui temi trattati, attraverso ricerche personali
•
sviluppo di un habitus mentale interdisciplinare
ORGANIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RECUPERO, SOSTEGNO E POTENZIAMENTO
Ciascun insegnante ha svolto gli interventi di recupero in maniera differente in base al numero di alunni e
alle difficoltà rilevate per ogni disciplina. Sono state svolte attività di recupero pomeridiano per
Italiano/Storia, Inglese. Nella maggior parte dei casi, i recuperi sono stati effettuati in itinere, durante le
ore curricolari, considerato l’elevato monte orario.
Si rilevano cinque studenti meritevoli che hanno partecipato ad un corso CAD-CAM, organizzato da una
ditta leader nel settore in collaborazione con la scuola.
SIMULAZIONI DELLE PROVE DELL’ESAME DI STATO
La classe ha svolto una simulazione della prova di italiano dell’Esame di Stato il 15/04/2014.
Le tracce, con relative griglie di valutazione, sono allegate al seguente documento.
Ha, inoltre, svolto una simulazione della II prova dell’Esame di Stato in scienze dei materiali dentali il
giorno 08/05/2014. La traccia e la relativa griglia di valutazione sono allegate al seguente documento.
Le simulazioni della III prova sono state svolte con domande di tipologia B (prove a risposta semiaperta),
in numero di tre quesiti per quattro materie. Complessivamente le prove svolte sono state due:
1) una del 15/04/2014, comprendente storia, lingua straniera, matematica, diritto;
2) Una del 13/05/2014, comprendente lingua straniera, esercitazioni pratiche di laboratorio,
matematica, diritto.
Le tracce, con la griglia di valutazione utilizzata, sono allegate al seguente documento.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA (DISTINTE PER TIPOLOGIA TESTUALE)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
(Indirizzo odontotecnico)
Classe ………………… Candidato ………………………………………………………………..
INDICATORI
A
Qualità e completezza
PUNTEGGI
PUNT. ATTRIBUITO
1 …..5
dei contenuti
B
Utilizzo del linguaggio
1……5
specifico
C
Capacità di sintesi
1…..2
D
Organicità di
1……3
esposizione
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
/30
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA E GRIGLIA DEL COLLOQUIO
ORALE (a seguire)
INDICATORI
Conoscenza
dell’argomento
Capacità
logicoargomentativa
Padronanza del
linguaggio
tecnico
DESCRITTORI
Pertinenza e
ricchezza delle
informazioni
Chiarezza,
linearità,
organicità del
pensiero,
competenza
nell’applicazione
delle conoscenze
LIVELLI
PUNTI
Inesistente
0,3
molto limitata
1-2
limitata
3
adeguata
4
completa
5
inesistente
0,3
poco lineare e
organica
accettabile
1-2
buona
5
inesistente
0,4
usa i termini
specifici in
modo improprio
usa i termini
specifici in
Uso del linguaggio
modo
specifico
essenzialmente
adeguato
usa i termini
specifici in
modo corretto e
appropriato
PUNTI
ATTRIBUITI
3-4
1-2
3-4
5
TOTALE
/15
INDICATORI
PUNT.
LIV. VALUT.
PUNTEGGI
PUNT.
LIVELLI
ATTRIBUITO
MAX
Dimostra organicità e coerenza
nell'illustrazione e discussione di un
percorso di ottima qualità
PRESENTAZIONE DEI
4
PERCORSI PERSONALI
Dimostra
padronanza
nella
discussione di un percorso di buona
qualità
Dimostra scarsa e incerta
assimilazione dei contenuti ed
un'esposizione imprecisa
4
3
2-1
ARGOMENTI SCELTI DALLA COMMISSIONE
Possiede conoscenze complete e approfondite; espone considerazioni
logico-critiche
Possiede conoscenze complete e approfondite
CONOSCENZE
COMPETENZE
10
7
7
6
Individua gli aspetti più importanti dell'argomento pur con qualche
lacuna nelle conoscenze
5
Ha difficoltà a individuare gli aspetti rilevanti dell'argomento,
dimostrando conoscenze lacunose e talvolta inesatte
4-3
Non è in possesso delle conoscenze che consentono di fornire risposte
adeguate
2-1
Si esprime in modo efficace ed organico utilizzando i codici linguistici
7
Si esprime in modo chiaro ed utilizza una terminologia appropriata
6
Si esprime in modo semplice ma non erroneoutilizzando un linguaggio
corretto anche se nonspecifico delle discipline
5
Si' esprime con qualche difficoltà evidenziando
incertezze nell' uso della lingua ‘
Riesce ad effettuare collegamenti e dimostra una
certa capacità di esprimere giudizi motivati
6
Riesce a stabilire i collegamenti essenziali se
stimolato e cerca di esprimere considerazioni personali
5
Gli errori vengono riconosciuti e corretti autonomamente e con adeguate
argomentazioni
ELABORATI
2-1
7
E' incapace di stabilire collegamenti e non è in
grado di effettuare analisi critiche
2
4-3
Riesce ad stabilire con immediatezza gli opportuni
collegamenti e sa' esprimere giudizi critici autonomi
Anche se guidato non riesce a stabilire i
collegamenti essenziali e ha difficoltà ad effettuare analisi critiche
DISCUSSIONE
8-7
Individua correttamente gli aspetti più importanti dell'argomento
Si esprime in modo confuso e frammentario ed usa un linguaggio
inadeguato
CAPACITA’
10-9
4-3
2-1
2
1
Gli errori vengono riconosciuti
Gli errori non vengono riconosciuti
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
0
/30
CORSI DI FORMAZIONE
-Conferenza di Arturo Paoli, presso Arcivescovato di Lucca
- Incontro per la Giornata della memoria
- Convegno “Sant’Apollonia” presso Complesso San Micheletto, Lucca
- Mostra su “La Grande guerra”, presso la Fondazione della Banca del Monte di Lucca
TERZA AREA PROFESSIONALIZZANTE
ATTIVITA’ DI STAGE
Gli alunni hanno svolto attività di stage presso laboratori individuati dalla scuola per un periodo di due
settimane nel mese di febbraio 2014.
L’attività di stage, relazionata e valutata sia dal tutor della scuola che da quello aziendale, concorrerà
all’assegnazione del credito formativo di ogni alunno.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
- Gli alunni hanno partecipato a una visita guidata alla “3M LAVA” di Firenze, azienda odontotecnica
che si occupa di produzione con tecniche Cad-Cam.
- Gli alunni hanno partecipato a una viaggio di istruzione in Spagna (Barcellona, Madrid, Toledo), nel
mese di marzo 2014.
- Gli alunni hanno partecipato a una visita guidata alla mostra di Andy Warhol, presso Palazzo Blu di
Pisa
ALLEGATI:
Al presente documento, consegnato agli studenti nei termini prestabiliti, verranno allegati alla fine delle
lezioni i seguenti documenti:
1. Copia del verbale di scrutinio del consiglio di classe, comprensivo delle schede dei singoli
candidati relative all’attribuzione dei crediti;
2. Tracce delle simulazioni di prove dell’esame di Stato.
3. Valutazione attività di stage
4. Piano educativo individualizzato dell’alunno certificato e relazione docente referente Sostegno
5. Piani didattici personalizzati dell’alunno DSA e degli alunni BES
LUCCA 15 maggio 2014
IL COORDINATORE DELLA CLASSE
Professoressa Caterina Terracciano
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IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dottoressa Donatella Buonriposi
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