TEST di VERIFICA
Transcript
TEST di VERIFICA
F. Caberletti - F. Fabris - S. Zanetti Geo Ne ws Ne ws PER UTILIZZARE MEGLIO IL TESTO LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE TEST D’INGRESSO SOLUZIONI DEI TEST D’INGRESSO RISPOSTE AI TEST DI VERIFICA TREVISINI EDITORE La pubblicazione di un libro è un’operazione complessa, che richiede numerosi controlli: sul testo, sulle immagini e sulle relazioni che si stabiliscono tra essi. L’esperienza suggerisce che è praticamente impossibile pubblicare un libro privo di errori. Saremo quindi grati ai lettori che vorranno segnalarceli. AVVERTENZA: Nel caso di eventuali errori od omissioni nelle citazioni delle fonti, la Casa Editrice provvederà alle rettifiche che verranno comunicate dagli aventi diritto. UNI EN ISO 9001 Trevisini Editore opera con Sistema Qualità, certificato CISQCERT, conforme alla norma UNI EN ISO 9001. Edizione: 1 2 3 4 5 Proprietà letteraria riservata 2004 2005 2006 2007 2008 Con i tipi della Casa Editrice Luigi Trevisini - Milano Sito Internet: http://www.trevisini.it Posta Elettronica: [email protected] Le scienz e della Terra SUGGERIMENTI PER UTILIZZARE MEGLIO IL TESTO Per una maggiore utilizzazione del testo si suggerisce di dedicare qualche ora di lezione alla consultazione in classe del libro. Generalmente i primi giorni di scuola, nelle classi prime, sono sempre un problema per l’insegnante che, dopo aver fatto le solite e dovute presentazioni, non sa come impegnare le ore di lezione per non cominciare subito con le spiegazioni. La consultazione del testo si rivela di aiuto e al tempo stesso è anche un modo di fare accoglienza verso la propria disciplina. Di solito non tutti i ragazzi possiedono già il libro, ma questo tipo di lavoro può essere fatto anche raggruppando gli alunni a due a due. La prima cosa da fare è completare insieme ai ragazzi una scheda di analisi del libro di testo. L’insegnante può scrivere alla lavagna i seguenti dati che verranno poi completati in collaborazione con gli alunni: – titolo: Geo News – autori: F. Caberletti, F. Fabris, S. Zanetti – casa editrice: Trevisini Editore – edizione: prima edizione 2004 Successivamente si può passare ad analizzare la struttura generale del testo invitando i ragazzi a consultare l’indice generale. Questa è anche un’occasione per far capire ai ragazzi la differenza che c’è tra l’indice generale e l’indice analitico, differenza che tanti alunni non conoscono. Dall’indice generale si può dedurre che: – il volume è organizzato in moduli; – ciascun modulo è suddiviso in un numero variabile di unità didattiche, ciò dipende dalla vastità dell’argomento trattato, che a loro volta si articolano in paragrafi; – nel corso di ogni U.D. si possono incontrare approfondimenti; – al termine di ogni U.D. segue una mappa riassuntiva e il test di verifica. Infine l’insegnante potrà invitare i ragazzi a sfogliare lentamente il libro, cercando di stimolare, anche attraverso alcune domande (a che cosa serve?), la ricerca degli strumenti didattici integrativi quali: – il Ricorda che…, ossia i prerequisiti che i ragazzi devono possedere per affrontare lo studio di quella specifica U.D.; – gli obiettivi specifici, cioè le mete cognitive che gli alunni devono raggiungere al termine dell’U.D.; – per approfondire via internet, si tratta del sito web della Casa Editrice (www.trevisini.it) attraverso il quale i ragazzi, consigliati dal docente, potranno completare o approfondire le loro conoscenze. Il sito, infatti, permette l’accesso a numerosi altri siti web appositamente ricercati per i ragazzi e continuamente aggiornati dalla casa editrice; – il titolo di giornale, dal quale deriva il titolo del libro “Geo News”. Si tratta di titoli relativi a fatti realmente accaduti o molto probabili; – l’intervista (le domande vicino al microfono), che ha l’intento di sollecitare i ragazzi a ricercare nel testo le risposte; – le righe scritte in corsivo, che hanno lo scopo di sottolineare una definizione; – le parole scritte in neretto, che evidenziano i termini più importanti; – le parole evidenziate in giallo, che indicano i termini più difficili il cui significato viene espresso a lato; – l’approfondimento, che tratta un argomento di particolare interesse o curiosità, ma che non rientra comunque negli obiettivi specifici e nel test di verifica finale; – il ripensando… , si tratta di un semplice riquadro dove sono inserite alcune domande che guidano 3 SUGGERIMENTI i ragazzi all’analisi del testo, una specie di riflessione prima di proseguire lo studio dell’U.D.. Questi quesiti possono essere considerati come una prova formativa per verificare il grado di apprendimento in itinere o possono essere di aiuto per il recupero; – gli schemi, i grafici e le tabelle, che riassumono gli argomenti e aiutano l’analisi dei fenomeni; – le fotografie e i disegni, che facilitano la comprensione del testo; – la mappa riassuntiva, che serve per fissare i concetti principali e le relazioni che intercorrono fra i medesimi, costringendo chi legge a ricordare i contenuti, a rielaborare ciò che si è letto e a curare il proprio linguaggio espositivo. La mappa è una traccia che può essere ampliata e arricchita dallo studente. Essa è inoltre un valido strumento che abitua l’alunno all’analisi e alla sintesi; – il test di verifica, posto alla fine dell’U.D. è strutturato con esercizi di conoscenza e comprensione. Essi hanno la duplice finalità di essere di aiuto ai ragazzi come autovalutazione e agli insegnanti come verifica degli obiettivi. Il test di verifica termina con un simpatico e semplice cruciverba. Alla fine di questa analisi, fatta in collaborazione con gli studenti, il docente avrà imparato a conoscere un po’ meglio i suoi allievi e al tempo stesso i ragazzi avranno imparato ad apprezzare e ad utilizzare meglio il loro testo. LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA DISCIPLINARE 4 Per considerare l’insegnamento non un mestiere ma una vera professione, l'insegnante, non solo deve possedere quel bagaglio di tecniche specializzate necessarie per esercitare il mestiere, ma deve, anche, essere in grado di esprimere un’autonoma e responsabile valutazione sulla opportunità della loro applicazione. Quindi, per poter essere considerato un professionista l'insegnante deve: a) possedere un solido patrimonio di conoscenze, tecniche e procedure che gli permettano di farlo orientare tra le diverse situazioni; b) saper operare diagnosi; c) saper formulare piani di intervento adeguati alla situazione. In parole semplici potremmo dire che un’insegnante per essere considerato un professionista deve saper “progettare”. Ma cosa significa progettare? La progettazione consiste nella prefigurazione dell’azione, nell’immaginare situazioni diverse, nel raggiungere gli obiettivi previsti, nel far tesoro degli errori commessi e delle strategie vincenti: in quanto tale, perciò, fa parte a pieno titolo delle competenze della professionalità docente. In quali situazioni l’insegnate può esplicitare tale competenza? In più d’una, ma sicuramente al momento della stesura della sua programmazione disciplinare. In realtà, relativamente all’istruzione, i luoghi di responsabilità della programmazione educativodidattica sono più d’uno; in ogni caso, però, programmare significa definire gli standard formativi generali della formazione-istruzione, esaminare le realtà socio-ambientali cui sono rivolti gli interventi formativi, valutare l’attinenza tra gli standard formativi generali e le caratteristiche peculiari dell’utenza. Consideriamo i principali luoghi istituzionali della programmazione: – livello nazionale ➞ programmi ministeriali. Loro compito è definire finalità, obiettivi, competenze, articolazione dei contenuti, indicazioni metodologiche e valutative; – livello locale ➞ circolari riguardanti progetti locali, in relazione ai particolari bisogni formativi del territorio; – livello scolastico ➞ P.O.F. (piano dell’offerta formativa del singolo istituto). Il collegio docenti adegua le indicazioni generali (programmi ministeriali) e locali (circolari regionali e altro) alle reali esigenze e caratteristiche socio-culturali del proprio bacino d’utenza; SUGGERIMENTI – livello di classe ➞ programmazione di classe. I docenti del singolo consiglio di classe, in base a quanto stabilito nel P.O.F. d’istituto, individuano competenze comuni e trasversali, organizzano interventi pluri-interdisciplinari e interventi di recupero e/o sostegno, concordano criteri di valutazione e modalità di verifica; – livello disciplinare ➞ programmazione disciplinare del singolo insegnante o dei docenti di un’area disciplinare che definiscono le priorità relativamente alle competenze da sviluppare nella classe o gruppo classe, la sequenza degli interventi, gli standard di valutazione. Le caratteristiche di una programmazione Riportiamo di seguito, in modo schematico, gli elementi peculiari di una programmazione cui bisognerebbe attenersi nella stesura. CARATTERISTICHE DI UN PROGETTO * CHE SI TRADUCONO IN UNA PROGRAMMAZIONE IN…* Attenzione alle teorie che giustificano la pianificazione curricolare (i modelli teorici della progettazione didattica sono molteplici, però rispondono solo parzialmente alla complessità dell’azione formativa) ➞ Pertinenza, cioè deve rispondere ai bisogni reali dell’utenza: come le caratteristiche e i bisogni formativi degli alunni. ➞ Analisi della situazione Fattibilità rispetto alle risorse della scuola e del territorio. ➞ Analisi dell’ambiente (scolastico ed extrascolastico) Praticabilità in attività didattiche concrete. ➞ Definizione degli esiti formativi (conoscenze e competenze) e calibratura degli obiettivi. Esplicitazione della/e metodologia/e seguita/e: per esempio, progettare per obiettivi, per concetti, per situazioni, ecc. (globale e specifica) Organizzazione flessibile e articolata degli interventi in fasi, moduli, unità; predisposizione di attività interdisciplinari (v. progetti d’istituto), di interventi individualizzati di integrazione e di sostegno, di interventi di recupero, di consolidamento e di approfondimento. Individuazione delle strategie di insegnamento, dei metodi e delle tecniche didattiche. Scelta degli strumenti, delle modalità e delle tecnologie di comunicazione. *(Libera interpretazione da: Fiorino Tessaro - Metodologia e didattica dell’insegnamento secondario – Armando Editore) Definizione dei criteri di verifica e degli standard di valutazione. 5 SUGGERIMENTI Come redigere una programmazione educativo-didattica disciplinare La programmazione educativo-didattica disciplinare, come abbiamo visto, va redatta dall’insegnante, in relazione alle caratteristiche della specifica classe e alle linee-educativo-didattiche indicate dalla programmazione del Consiglio di Classe e dal P.O.F. . Risulta, quindi, evidente che non è possibile proporre un “facsimile” di programmazione disciplinare che possa essere completamente utilizzata dal singolo insegnante; abbiamo pertanto stabilito di proporre dei suggerimenti e degli esempi di stesura delle varie parti di una programmazione disciplinare che possa adattarsi sia alle Scienze della Terra sia alla Biologia o a qualche altra disciplina. Riteniamo, in tal modo, di poter offrire ai colleghi che hanno in adozione il corso di Geo News, soprattutto a coloro che mancano di esperienza, un aiuto nel loro lavoro di progettazione degli interventi formativi. Fasi della Programmazione Disciplinare A) Presentazione della classe 6 – Composizione del gruppo classe (numero maschi/femmine, alunni in difficoltà e/o ripetenti, alunni certificati portatori di handicap, ecc.). – Indicazioni sulla preparazione culturale degli alunni e sulle loro abilità logiche e procedurali (indicare i livelli di preparazione) in base alla valutazione diagnostica (esplicitare le modalità di verifica e i risultati). – Comportamento sociale (rapporti tra compagni, nel gruppo, con gli insegnanti, ecc.). – Atteggiamento verso le attività scolastiche (interesse, attenzione, partecipazione, ritmo di apprendimento, impegno, ecc.). – Organizzazione nel lavoro (autonomia, metodo di lavoro, ecc.). B) Attività di recupero e sostegno che si intende attivare per colmare le lacune rilevate. C) Individuazione degli obiettivi (o competenze) trasversali e specifici disciplinari da perseguire all’interno della disciplina. Possiamo considerare obiettivi trasversali, cui converge l’apporto di varie o tutte le discipline, e all’interno di questi distinguere: gli obiettivi extracognitivi, relativi alla sfera relazionale, socio-affettiva e psico-motoria, che si riferiscono cioè al “saper essere”; gli obiettivi di tipo procedurale, che sviluppano processi, abilità operative e logiche superiori (pensiero divergente, generalizzare, ecc.), che si riferiscono, cioè, al “saper fare”; gli obiettivi di tipo prettamente cognitivo, relativi alla conoscenza e comprensione di fatti, regole, principi e di concetti, che si riferiscono, cioè, al “sapere”. Riportiamo di seguito alcuni esempi. Obiettivi trasversali concordati a livello di Consiglio di classe sulle linee del P.O.F.: – rispettare insegnanti e compagni; – ascoltare le opinioni altrui e confrontarle con le proprie; – riflettere sui propri successi ed insuccessi; – ecc. 冧 obiettivi extracognitivi SUGGERIMENTI – acquisire e sape usare un lessico scientifico fondamentale; – applicare il metodo scientifico sperimentale allo studio delle scienze; – saper formulare e leggere mappe e diagrammi; – usare correttamente il dizionario e il testo scolastico; – ecc. – conoscere i concetti portanti della disciplina e i principali fatti, regole, principi, ecc.; – conoscere la terminologia specifica della disciplina; – ecc. 冧 obiettivi di tipo procedurale 冧 obiettivi di tipo cognitivo Si possono, poi, considerare gli obiettivi prettamente disciplinari o specifici, che fanno riferimento ai programmi ministeriali, anche questi suddivisi in obiettivi cognitivi e procedurali. Riportiamo alcuni esempi: – utilizzare le conoscenze acquisite su litosfera, atmosfera e idrosfera per poter comprendere problemi ambientali (obiettivo di tipo procedurale); – illustrare la composizione della litosfera (obiettivo di tipo cognitivo) – utilizzare le conoscenze acquisite sul corpo umano per saper distinguere fra salute e malattia e saper individuare pratiche di prevenzione (obiettivo di tipo procedurale); – descrivere la funzione dei globuli rossi negli scambi respiratori (obiettivo di tipo cognitivo); – comprendere come avviene il percorso del cibo nell’apparato digerente (obiettivo di tipo cognitivo); – utilizzare le conoscenze acquisite sui principi nutritivi per saper scegliere una dieta varia che favorisca un accrescimento sano (obiettivo di tipo procedurale); – descrivere la composizione dei glucidi e la loro funzione (obiettivo di tipo cognitivo). D) Individuazione degli standard minimi in termini di conoscenza e di abilità. Riportiamo alcuni esempi. L’alunno deve essere in grado di: – descrivere in modo anche mnemonico i contenuti relativi alle varie unità o moduli, o fasi didattiche; – utilizzare i termini specifici indispensabili per l’esposizione degli argomenti delle unità, ecc.; – interpretare mappe e diagrammi presenti nel testo. E) Scelta dei contenuti in relazione alla situazione della classe, agli obiettivi prefissati, alle indicazioni ministeriali. Articolazione dei contenuti in fasi o moduli o unità e scansione temporale (quadrimestri o trimestri). F) Metodi, strategie d’intervento, strumenti e sussidi. Vanno scelti in base alle caratteristiche della classe e agli obiettivi prefissati. Riportiamo di seguito degli esempi. Metodi d’insegnamento Per l’acquisizione di conoscenze, concetti, metodi e procedimenti saranno adottati i seguenti metodi d’insegnamento, scelti in base alla psicologia degli alunni (età della fase formale) e agli obiettivi da conseguire: Metodo induttivo ➞ la scoperta guidata con momenti operativi, per favorire l’acquisizione di concetti e lo sviluppo di capacità d’analisi. 7 SUGGERIMENTI Metodo ipotetico- deduttivo ➞ l’indagine scientifica, per favorire sia l’acquisizione del metodo scientifico sperimentale e di concetti, sia lo sviluppo di capacità di analisi e sintesi. Metodi versativi ➞ lezione frontale con uso di audiovisivi e materiale didattico, con momenti di discussione guidata e tecniche del problem solving, al fine di favorire l’acquisizione di conoscenze, tecniche e procedimenti. Tecniche e strategie d’intervento In relazione alle caratteristiche della classe, potranno essere adottate le seguenti tecniche e strategie: Caratteristiche della classe Strategie Difficoltà d’attenzione ● uso di strumentazione audiovisiva Scarso interesse e partecipazione ● lavoro di gruppo tecnica conversazione clinica ● 8 Scarsa capacità di concentrazione ● alternanza di momenti informativi con fasi di applicazione operativa Scarsa capacità di organizzare il lavoro scolastico ● controllo continuo di diari e quaderni stabilire a priori i tempi per l’adempimento delle consegne ● uso di grafi e tabelle per fissare concetti e contenuti, per favorire l’analisi e la sintesi ● uso di mappe concettuali ● uso del computer ● Ritmo lento di apprendimento e metodo di studio inefficace ● Difficoltà di mantenere un comportamento corretto di mutuo rispetto nel gruppo ● discussioni guidate tecnica del problem solving: coinvolgimento nelle problematiche della classe e nelle proposte di soluzione STRUMENTI E SUSSIDI Strumenti fisici: – lavagnaluminosa – strumenti di misura – modelli – videoregistratore – computer – materiale di facile consumo – strumentazione di laboratorio scientifico – libri di testo – fotocopie Strumenti logici: – grafo ad albero – mappe concettuali – tabelle a doppia entrata – diagramma di flusso SUGGERIMENTI G) Attività integrative e progetti speciali. In questa parte vanno indicate tutte quelle attività – interdisciplinari e non – che vanno ad integrare il normale curricolo disciplinare. Per esempio, le visite guidate ad impianti o aree naturalistiche; partecipazione a progetti sulla prevenzione delle tossicodipendenze, di educazione alla salute, di educazione sessuale, di pronto soccorso, le olimpiadi di scienze, la settimana nazionale dell’Astronomia o di educazione ambientale. H) Interventi di sostegno, recupero, consolidamento e ampliamento. Vanno qui indicati l’organizzazione di tali attività e le modalità d’attuazione. I) Criteri e modalità di verifica e di valutazione. Valutazione diagnostica Effettuata nel primo mese dell'anno scolastico al fine di raccogliere informazioni sulle conoscenze e le abilità degli alunni. Riportiamo di seguito un esempio. Strumenti di verifica Criteri di verifica Test oggettivi a risposta chiusa: ● vero/falso e scelta multipla ● esercizi a risposta chiusa ● conoscenza e comprensione di concetti scientifici Prove a risposta aperta: ● compilazione tabelle, schemi, brevi saggi ● interrogazioni orali capacità di cogliere e di fare relazioni, capacità di analisi, capacità di sintesi ● conoscenza e comprensione dei contenuti e uso della terminologia scientifica ● Valutazione formativa Viene effettuata in itinere, cioè durante lo svolgimento di un’unità didattica (o modulo), al fine di controllare e valutare il processo d’apprendimento degli alunni. Nel caso si dovessero riscontrare delle difficoltà, verranno attuati interventi correttivi di recupero o consolidamento. Riportiamo di seguito un esempio. Strumenti di verifica Criteri di verifica Test oggettivi /esercizi a risposta chiusa: ● vero/falso ● ● scelta multipla ● ● compilazione tabelle conoscenza, comprensione e applicazione dei contenuti da abilità minori a quelle più complesse, come soluzione di problemi o formulazione di ipotesi ● conoscenza, comprensione e applicazione di concetti, regole, procedimenti 9 SUGGERIMENTI Prove a risposta aperta: ● schede strutturate per le attività di laboratorio acquisizione del metodo sperimentale conoscenza, comprensione, uso del linguaggio ● comprensione di fatti, regole, principi, concetti ● abilità manuali e uso di strumenti ● abilità e precisione nella misurazione ● capacità di cogliere e di fare relazioni, capacità di analisi, capacità di sintesi ● ● ● interrogazioni orali osservazione diretta di attività pratiche ● costruzione di mappe concettuali ● Valutazione sommativa Viene effettuata al termine delle unità didattiche (o moduli) per stabilire il grado d’acquisizione degli obiettivi prefissati da parte dei singoli alunni. È sottinteso, tuttavia, che considerata la valenza formativa della scuola, una tale forma di valutazione non assumerà una funzione selettiva, bensì orientativa, sia per l’alunno sia per l’insegnante. Riportiamo un esempio di seguito. 10 Strumenti di verifica Criteri di verifica Test oggettivi/esercizi a risposta chiusa: ● vero/falso ● ● scelta multipla associazioni completamento ● compilazione tabelle ● ● Prove a risposta aperta: ● schede strutturate per le attività di laboratorio ● osservazione diretta di attività pratiche mediante griglie di osservazione conoscenza, comprensione e applicazione dei contenuti ● da abilità minori a quelle più complesse, come soluzione di problemi o formulazione di ipotesi ● cogliere relazioni ● uso del linguaggio scientifico ● conoscenza, comprensione e applicazione di regole, principi, procedure ● acquisizione del metodo sperimentale ● abilità manuali e uso di strumenti abilità e precisione nella misurazione ● L) Individuazione dei livelli di giudizio Le modalità di valutazione e i livelli di giudizio vanno concordati in sede collegiale (Collegio Docenti e Consiglio di classe). Riportiamo, a titolo d’esempio, alcune indicazioni relative alle modalità di valutazione e ai livelli di giudizio. Modalità di valutazione Riguardo alla valutazione si terrà conto oltre alle conoscenze acquisite durante l’anno e alla loro rielaborazione, anche della progressione nell’apprendimento, dell’interesse e della partecipazione in classe, dell’impegno, della costanza nello studio e della regolare presenza a scuola. SUGGERIMENTI Si considererà quindi i Livelli di giudizio. GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: mancata conoscenza dei contenuti, linguaggio non adeguato, incapacità di orientarsi anche con la guida dell’insegnante. INSUFFICIENTE: conoscenza parziale dei contenuti ritenuti essenziali, linguaggio non sempre adeguato, difficoltà ad orientarsi. SUFFICIENTE: conoscenza anche mnemonica dei contenuti ritenuti essenziali, uso dei termini scientifici più importanti, capacità di orientarsi anche se con l’aiuto dell’insegnante. DISCRETO: conoscenza e rielaborazione, anche se parziale, dei contenuti, uso di una terminologia corretta, capacità di collegamento. BUONO: conoscenza e rielaborazione dei contenuti e capacità di collegamento. OTTIMO: capacità di analisi e di sintesi. ECCELLENTE: esposizione disinvolta, conoscenza e rielaborazione personale dei contenuti con approfondimenti e collegamenti. 11 T E S T d’INGRESSO TEST D’INGRESSO ALLA CLASSE PRIMA Il test che viene proposto consente di valutare: 1° Conoscenze: 25 esercizi 2° Comprensione: 25 esercizi Ogni esercizio vale 2 punti – Totale punti 100 (Per gli esercizi a scelta multipla +2/0 p. cioè 2 punti se la risposta è giusta, 0 se è sbagliata oppure non è stata messa oppure sono state scelte due risposte anziché una sola). (Per gli esercizi di collegamento +2/+1/0 p. cioè 4 collegamenti esatti 2 punti, 2 collegamenti esatti 1 punto, meno di 2 collegamenti 0 punti). (Per gli esercizi con figura o domande sono attribuibili sempre 2 punti se la risposta è completa, 1 punto invece se è parziale). Valutazione con tre fasce di livello: buona dal 75% al 100 % delle risposte esatte da 75 a 100 punti 12 sufficiente dal 45% al 75% delle risposte esatte da 45 a 75 punti non sufficiente meno di 45% delle risposte esatte meno di 45 punti Cognome ................................................. Classe .............................................................. Nome ....................................................... Sezione ............................................................ Data di uscita ......................................... Data test ......................................................... CONOSCENZE 1 CON QUALE STRUMENTO MISURI LA MASSA? A La bilancia. B Il dinamometro. C Il barometro. D L’anemometro. 2 INDICA LA SEQUENZA CORRETTA DEI FENOMENI CHE ORIGINANO IL CICLO DELL’ACQUA. A Raffreddamento, pioggia, formazione di aria umida, evaporazione, condensazione. B Evaporazione, formazione di aria umida, raffredamento, condensazione, pioggia. C Pioggia, raffredamento, evaporazione, condensazione, formazione di aria umida. D Evaporazione, formazione di aria umida, pioggia, raffreddamento, condensazione. 3 IN QUALE PROCESSO VIENE ASSORBITO IL BIOSSIDO DI CARBONIO? A Fermentazione. B Combustione. C Respirazione. D Fotosintesi. 4 I POPOLI NELLE ZONE EQUATORIALI HANNO LA PELLE PIÙ SCURA DEI POPOLI CHE VIVONO AL NORD O AL SUD, PERCHÉ ? A Perché sono più esposti ai raggi solari. B Per avere una maggiore protezione dai raggi solari. C Perché non vi è una vera stagione invernale. D Perché la loro dieta è più ricca di melanina. 13 T E S T d’INGRESSO 5 COLLEGA OGNI TERMINE CON LA RISPETTIVA DEFINIZIONE. A B C D Fisica 1 Chimica 2 Biologia 3 Astronomia 4 Scienza che studia i fenomeni legati alla vita Scienza che studia le variazioni dei corpi senza che la loro composizione venga alterata Scienza che studia le proprietà, la composizione, la struttura della materia e le sue trasformazioni Scienza che studia i corpi celesti 6 COLLEGA OGNI TERMINE CON LA RISPETTIVA DEFINIZIONE. A B 14 C D Potabile 1 Idrolisi 2 Dstillazione Fenomeno che consente all’acqua di salire in tubi molto sottili Che si può bere perché biologicamente pura Scissione dell’acqua 3 Capillarità 4 Processo che consente di ottenere acqua assolutamente pura 7 CHI SI INCARICA DI PORTARE LE SOSTANZE NUTRITIVE ALLE CELLULE DEL NOSTRO CORPO? A Il sangue. B La linfa. C Il cibo. D La respirazione. 8 OSSERVA E RISPONDI Che cosa mostra la figura? ................................................ .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... Indica le parti che la formano. 9 CHE COSA MOSTRA LA FIGURA? ................... 10 ................... .................... .................. ..................... RISPONDI ALLE DOMANDE. Quante sono le Ere geologiche nella storia della Terra? In quale Era viviamo? 11 RISPONDI ALLE DOMANDE. Quali sono i movimenti principali della Terra? Che cos’è il Sole? 15 12 UNISCI CON UNA FRECCIA OGNI STRUMENTO ALLA GRANDEZZA CHE MISURA. A Anemometro 1 Pressione atmosferica B Barometro 2 Temperatura C Termometro 3 Umidità dell’aria D Igrometro 4 Direzione del vento 13 UNISCI OGNI TERMINE CON LA RISPETTIVA DEFINIZIONE. A B C D Eutrofizzazione Capillarità Idratazione Falda freatica 1 2 3 4 Strato d’acqua sotterraneo posto fra due strati di terreno impermeabile Fenomeno che permette all’acqua di salire in tubi molto sottili Forma di inquinamento che si manifesta con produzione abnorme di alghe Aggiunta di acqua T E S T d’INGRESSO 14 IL TERRENO AGRARIO È FERTILE QUANDO CONTIENE: A detriti di piccolissime dimensioni. C sostanze minerali. B molta acqua. D sostanze organiche. 15 UNISCI CON UNA FRECCIA OGNI SOSTANZA CON IL RISPETTIVO EFFETTO. A B C D Fertilizzanti 1 Pesticidi 2 Antiparassitari 3 Anticrittogamici 4 Uccidono i parassiti ma inquinano Combattono i funghi ma non sono biodegradabili Aumentano la fertilità Uccidono anche gli insetti utili 16 IN CHE MODO È POSSIBILE DIMINUIRE LA QUANTITÀ DI BIOSSIDO DI CARBONIO NELL’ATMOSFERA? 16 A Aumentando il numero delle piante. B Aumentando l’uso di marmitte catalitiche nelle automobili. C Diminuendo l’uso di fertilizzanti in agricoltura. D Diminuendo il numero di bombolette spray. 17 COLLEGA CIASCUN TERMINE CON LA RISPETTIVA DEFINIZIONE. A B C D Plasma 1 Piastrina 2 Emoglobina 3 Eritrocita 4 Proteina presente nei globuli rossi Parte liquida del sangue Globulo rosso del sangue Cellula del sangue adibita alla coagulazione 18 COLLEGA OGNI TERMINE CON LA RISPETTIVA DEFINIZIONE. A B C D Cistifellea Villi intestinali Appendice cecale Duodeno 1 2 3 4 Parte dell’intestino tenue Estroflessioni dell’intestino addette all’assorbimento Parte terminale dell’intestino cieco Sacchettino contenente la bile 19 UNISCI OGNI TERMINE CON LA RISPETTIVA DEFINIZIONE. A Filogenesi Classe B C D Gruppo formato da più ordini 1 Scienziato che studia la classificazione 2 Sistematico 3 Categorie sistematiche Raggruppamenti utilizzati per classificare 4 Ricostruzione dell’albero genealogico 20 PERCHÉ ASSUMENDO DROGHE, SI CREA DIPENDENZA ? A Perché viene inattivato il sistema immunitario. B Perché avvengono alcune situazioni biologiche che fanno sentire sempre un maggior bisogno di assumerle. C Per abitudine. D Perché si crea uno stato di maggior benessere. 17 21 IL SUSSEGUIRSI DELLE STAGIONI A COSA È DOVUTO ? A Al movimento di rotazione della Terra. B Al fatto che la Terra descrive un’orbita ellittica. C All’inclinazione dell’asse terrestre. D All’oscillazione periodica dell’asse terrestre rispetto al piano dell’eclittica. 22 I PISTILLI SONO… A gli organi femminili del fiore. C i sepali del fiore. B la parte maschile del fiore. D i petali del fiore quando sono piccoli. 23 DALL’OVULO FECONDATO SI FORMA… A il seme. B il frutto. C lo stame. D la gemma. 24 L’ANNO LUCE È ... A la lunghezza della luce in 1000 metri. B la distanza che la luce percorre in un anno. C la distanza della luce dal Sole al centro della Terra. D la distanza della luce fino all’ultimo pianeta. T E S T d’INGRESSO 25 GLI ASTRONOMI RITENGONO CHE NELL’UNIVERSO ESISTANO… A milioni di galassie. C miliardi di galassie. B centinaia di milioni di galassie. D decine di milioni di galassie. COMPRENSIONE 1 INDICA IL MODO CORRETTO PER LEGGERE IL LIVELLO DEL LIQUIDO ALL’INTERNO DELLA BEUTA GRADUATA. A (1). B (2). C (3). D (4). (2) 90 80 (1) 60 70 (3) 50 (4) 18 2 UN TRENO SI MUOVE CON VELOCITÀ COSTANTE PERCORRENDO UNA DISTANZA DI 180 KM IN 2 ORE. QUALE GRAFICO RAPPRESENTA IL SUO MOTO? A (1). B (2). C (3). spazio (km) spazio (km) spazio (km) 180 180 180 1 2 tempo (ore) 1 2 tempo (ore) 1 2 tempo (ore) 3 QUALI DELLE SEGUENTI PROPRIETÀ HANNO SOLO I GAS MA NON LE HANNO I LIQUIDI E I SOLIDI. A Possono essere compressi. C Con il calore si dilatano. B Hanno forma propria. D Hanno un volume proprio. 4 SE LE MOLECOLE DI UN CORPO SI MUOVONO PIÙ VELOCEMENTE, COSA ACCADE DEL CALORE DEL CORPO? A Diminuisce. C Rimane invariato. B Aumenta. D Prima diminuisce poi aumenta. 5 SE UN CORPO, VIENE SOTTOPOSTO ALL’AZIONE DI UNA FORZA, COSA ACCADE? A Rimane in quiete. B Si muove o si deforma. C Si dilata. D Si riscalda. 6 INDICA UN ESEMPIO DI FENOMENO REVERSIBILE. A La combustione di un pezzo di legno. C La digestione del cibo. B La fermentazione del vino. D La trasformazione dell’acqua in ghiaccio. 7 SE ALCUNI BATTERI HANNO UNA CRESCITA ESPONENZIALE TALE PER CUI OGNI QUARANTA MINUTI IL LORO NUMERO SI RADDOPPIA, QUALE GRAFICO RAPPRESENTA CORRETTAMENTE TALE FENOMENO? A (1). B (2). C (3). D (4) n° batteri n° batteri 1 32 28 24 20 16 12 8 4 0 2 0 40 80 120 160 200 tempo (minuti) 32 28 24 20 16 12 8 4 0 19 0 n° batteri 3 32 28 24 20 16 12 8 4 0 40 80 120 160 200 tempo (minuti) 80 120 160 200 tempo (minuti) n° batteri 4 0 40 80 120 160 200 tempo (minuti) 32 28 24 20 16 12 8 4 0 0 40 8 LA COMBUSTIONE È UN ESEMPIO DI TRASFORMAZIONE DI ENERGIA... A chimica in elettrica. C chimica in meccanica. B chimica in termica. D termica in luminosa. T E S T d’INGRESSO 9 SUL CONTENITORE DEL LATTE TROVI SCRITTO: “GRASSO 0,1%”. L’INDICAZIONE SIGNIFICA CHE... A nell’intero contenitore vi sono 0,1 grammi di sostanze grasse. B in 500 gr. di latte vi sono 0,1 di sostanze grasse. C in 100 gr. di latte vi sono 0,1 di sostanze grasse. D in 10 gr. di latte vi sono 0,1 di sostanze grasse. 10 INTRODUCENDO UNA STESSA QUANTITÀ DI OSSIGENO SOTTOVUOTO IN CONTENITORI DI CA- PACITÀ DIVERSA MA ALLA STESSA TEMPERATURA IN QUALE MANOMETRO IL VALORE DI PRESSIONE SARÀ PIÙ ELEVATO? A 1. B 2. C 3. D 4. manometro 1 manometro 3 manometro 4 manometro 2 20 11 CON LA FOTOSINTESI, DAL BIOSSIDO DI CARBONIO E DALL’ACQUA SI OTTENGONO GLUCIDI, OSSIGENO E ENERGIA. CO2 + H2O ➜ glucidi + O2 + energia REAGENTI PRODOTTI Quale dei seguenti grafici rappresenta correttamente la reazione? B 2. C 3. D 4. ENERGIA ENERGIA A 1. REAGENTI REAGENTI PRODOTTI PRODOTTI 1 TEMPO 2 TEMPO ENERGIA ENERGIA PRODOTTI REAGENTI PRODOTTI REAGENTI 3 TEMPO 4 TEMPO 12 OSSERVA LA FIGURA: 21 Quali animali appartengono alla zona tratteggiata? A Tigre, bue. B Cavallo, bue. C Coniglio, insetto. D Pesce, balena. 13 QUALE FRA LE SEGUENTI IPOTESI GIUSTIFICA MAGGIORMENTE LA SOMIGLIANZA FRA GLI AMBIENTI IN ALTITUDINE E IN LATITUDINE? A La stessa distribuzione di piogge. B L’uguale distribuzione di carnivori. C Il diverso comportamento dei bioriduttori. D L’analogia delle temperature dovuta al calore dei raggi solari. 14 LA PRESENZA DI UN GIACIMENTO DI FOSSILI CHE COSA STA AD INDICARE? A Clima molto caldo e scarsità di cibo. B Presenza di predatori e abbondanza di cibo. C Clima molto freddo e scarsità di cibo. D Catastrofe che ha fatto morire molti individui e abbondanza di cibo. T E S T d’INGRESSO 15 SE ALL’IMPROVVISO CESSASSE L’ATTRAZIONE DEL SOLE COSA ACCADREBBE DEI PIANETI DEL SISTEMA SOLARE? A non ruoterebbero più. B continuerebbero a ruotare. C si allontanerebbero. D precipiterebbero sul Sole. 16 SE UNA SPECIE ESTRANEA VIENE INTRODOTTA IN UN ECOSISTEMA QUANDO NE ROMPE L’EQUILIBRIO? A Quando modifica la flora esistente. B Quando elimina tutti i consumatori. C Quando non trova antagonisti. D Quando fa aumentare il numero dei predatori. 17 OSSERVA LA FIGURA CHE ILLUSTRA L’ESPERIMENTO CHE COSA DIMOSTRA? A Che il tubero di patata è un fusto perché forma rami e radici. 22 B Che il tubero di patata è una radice perché emette piccole radici. C Che il tubero di patata è una gemma che emet- te foglie. D Che il tubero di patata non germina. 18 CHE COSA ILLUSTRA L’ESPERIMENTO? A Che la candela non si spegne. B Che esistono temperature diverse. C Che nell’aria vi sono dei moti convettivi. D Che in alto fa più freddo. 19 LO SCHEMA ILLUSTRA IL CICLO DEL CARBONIO. QUALI PROCESSI RAPPRESENTANO I PERCORSI (1), (2), (3), (4)? A (1) Decomposizione, (2) combustione, (3) respirazione, (4) fotosintesi. B (1) Respirazione, (2) fotosintesi, (3) decomposizione, (4) combustione. C (1) Decomposizione, (2) respirazione, (3) combustione, (4) fotosintesi. 23 D (1) Respirazione, (2) decomposizione, (3) combustione, (4) fotosintesi. 20 LO SCHEMA ILLUSTRA UNA RETE ALIMENTARE IN UN BOSCO. SE NELLA ZONA VENISSE SPAR- SO UN INSETTICIDA, QUALI ANIMALI (DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE) RISCHIEREBBERO L’ESTINZIONE PER MANCANZA DI ALIMENTI? A Uccelli insettivori, scoiattoli, bisce. C Rane, uccelli insettivori, bisce. TERRENO VEGETALI B Uccelli granivori, scoiattoli, batteri e funghi. D Uccelli granivori, rane, bisce. UCCELLI GRANIVORI UOVA SCOIATTOLI ORGANISMI MORTI UCCELLI INSETTIVORI INSETTI RANE BATTERI E FUNGHI BISCE T E S T d’INGRESSO 21 SE UNA PERSONA CERCA DI SALIRE O SCENDERE DA UN AUTOBUS MENTRE È IN MOTO QUALE POSIZIONE ASSUMEREBBE IL SUO CORPO A CAUSA DELL’INERZIA? A Una posizione contraria al moto. B Una posizione dello stesso senso del moto. C Una posizione qualunque. D Una posizione molto sicura. 22 PERCHÉ PER ELIMINARE L’ACIDO LATTICO DAL MUSCOLO DOLORANTE È BENE MASSAGGIARE LA PARTE? A Perché arriva più sangue ricco di ossigeno che trasforma l’acido lattico in acqua e anidride carbonica. B Perché in questo modo aumenta l’acido lattico. C Perché si forma più anidride carbonica. D Perché si rilassa il muscolo e l’acido lattico si allontana spontaneamente. 23 QUANDO FA CALDO AUMENTA O DIMINUISCE LA DIURESI (EMISSIONE DI URINA)? 24 A Aumenta. B Prima aumenta poi diminuisce. C Rimane invariata. D Diminuisce perché parte dei liquidi se ne va con il sudore. 24 PERCHÉ I PIANETI GIOVE, SATURNO, URANO E NETTUNO , A DIFFERENZA DEGLI ALTRI , POSSIEDONO UN’ATMOSFERA RICCA DI IDROGENO E ELIO? A Perché avendo temperature molto basse questi gas possono condensarsi. B Perché sono lontani dal Sole. Se fossero vicini il vento solare spazzerebbe via questi due gas. C Perché non sono molto grandi. D Perché avendo una massa elevata esercitano una grande forza di gravità in grado di attrarre anche i gas più leggeri. 25 A TUO AVVISO, PER QUALI MOTIVI VENGONO POCO SFRUTTATE, PER ORA, LE FONTI RINNOVABILI COME QUELLA EOLICA E QUELLA SOLARE? A Alti costi e non forniscono energia in continuazione. B Alterano l’ambiente. C Sono inquinanti. D Il petrolio è più facile da estrarre. CONOSCENZE – SOLUZIONI Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° Esercizio n° 1 – A. 2 – B. 3 – D. 4 – B. 5 – A2 – B3 – C1 – D4. 6 – A2 – B3 – C4 – D1. 7 – A. 8 – La cellula – Citoplasma e nucleo. 9 – Cellula – Tessuto – Organo – Sistema o apparato – Organismo. 10 – Quattro – Nella Quaternaria. 11 – Rotazione e rivoluzione – Una stella. 12 – A4 – B1 – C2 – D3. 13 – A3 – B2 – C4 – D1. 14 – D. 15 – A3 – B4 – C1 – D2. 16 – A. 17 – A2 – B4 – C1 – D3. 18 – A4 – B2 – C3 – D1. 19 – A4 – B1– C2 – D3. 20 – B. 21 – C. 22 – A. 23 – A. 24 – B. 25 – C. 25 T E S T d’INGRESSO COMPRENSIONE – SOLUZIONI 1 – A. n° 2 – A. n° 3 – A. n° 4 – B. n° 5 – B. n° 6 – D. n° 7 – A. n° 8 – B. n° 9 – C. n° 10 – D. n° 11 – D. n° 12 – B. n° 13 – D. n° 14 – D. n° 15 – C. n° 16 – C. n° 17 – A. n° 18 – C. n° 19 – C. n° 20 – C. n° 21 – A. n° 22 – A. n° 23 – D. n° 24 – D. n° 25 – A. Esercizio n° Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio 26 Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Le scienz e della Terra T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● a b c d e f g h i j ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? V V V V V V V V V V L’unità astronomica è la distanza media Terra-Luna. La nostra Galassia ha una forma ellittica. L’Universo è attualmente in espansione. L’unità astronomica corrisponde a 150 000 km. La fusione nucleare avviene in tutte le stelle. Tutte le stelle sono bianche. Le supernovae sono stelle appena nate. La superficie solare è detta cromosfera. Le stelle nascono dalle nebulose. Le nane bianche sono stelle appena formatesi. 2 ● F F F F F F F F F F F F V F V F F F V F TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – a – L’unità astronomica è la distanza media Terra-Sole. – b – La nostra galassia ha una forma a spirale. – d – L’unità astronomica corrisponde a 150 000 000 di km. – f – Le stelle appaiono di diverso colore in base alla loro temperatura. – g – Le supernovae sono stelle che stanno per morire. – h – La superficie solare si chiama fotosfera. – j – Le nane bianche sono stelle giunte alla fine della loro evoluzione. 27 – ●● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 Un corpo celeste che dista dalla Terra 100 anni luce è sicuramente... A una galassia; B una stella; C un pianeta. 2 Secondo la classificazione basata sul colore e la temperatura, le stelle rosse, rispetto a quelle gialle, sono... A più calde; 3 B più piccole; C più fredde. Se dovessi collocare una stella appena nata nel diagramma H-R la inseriresti... A nel gruppo delle nane bianche perchè è ancora molto piccola; B nella sequenza principale in alto a sinistra perchè, essendosi appena formata, brilla molto; C in un punto della sequenza principale scelto in base alla sua temperatura e al suo colore. 4 Gli scienziati pensano che l’Universo sia in espansione perché la luce della maggior parte dei corpi luminosi... A tende al violetto; B diventa sempre più debole; C tende al rosso. 5 Il fatto che ha contribuito alla formulazione della teoria del big-bang è stato... A l’effetto Doppler; B la scoperta che le galassie ruotano attorno al proprio nucleo; C la legge della gravitazione universale. UD 1 – L’Universo e la sua origine 25 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 4 ● ● Obiettivi di comprensione COMPLETA LE FRASI PONENDO NEGLI APPOSITI SPAZI I NUMERI MANCANTI, FRA QUELLI ELENCATI. 2 - 8,7 - 15 - 250 - 30 000 - 150 - 100 - 384 - 5 - 4,3 a La galassia di Andromeda dista da noi circa b L’Universo si è originato circa c Il Sole dista dalla Terra 15 150 f 384 miliardi di anni fa. milioni di km. d Il diametro della nostra Galassia è di e La Luna dista dalla Terra milioni di anni luce. 2 mila anni luce. 100 mila km. Il sistema solare gira ad una velocità di 250 km/s attorno al centro della nostra Galassia. g La stella più vicina, Proxima Centauri, dista da noi h Il sistema solare dista dal nucleo della galassia 30 000 anni luce. i La stella più luminosa del nostro emisfero celeste è Sirio; essa dista da noi j Il Sole dovrebbe brillare ancora per circa ●● 28 anni luce. 4,3 A B 5 5 miliardi di anni. INDICA CON UNA CROCETTA SOLO LE AFFERMAZIONI RIFERITE AL SOLE. F Possiede sette satelliti. È un astro del sistema solare. G H I J Appartiene alla classe spettrale G. C Ruota attorno alla Terra. D Emette luce propria. E La sua orbita si chiama eclittica. ●● 6 anni luce. 8,7 Si è originato da una nebulosa. Brillerà ancora per 4,5 miliardi di anni. Dista dalla Terra 150 000 000 km. Possiede un’atmosfera. SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI TERMINI. – parsec: unità di misura astronomica utilizzata per misurare le distanze dell’Universo (=3,26 anni luce). – nebulosa: ammasso di materia formata soprattutto da idrogeno, da elio e da polveri cosmiche. – quasar: nuclei di galassie distanti circa 12-15 miliardi di anni luce, non più grandi del sistema solare. – supernova: astro di splendore eccezionale che rappresenta lo stadio finale di una stella con massa originale circa 10 volte superiore a quella del Sole. ●● 7 COMPLETA LA FRASE E RISPONDI ALLE DOMANDE. L’energia che si libera nella fusione nucleare deriva dalla di 26 idrogeno e quelli di elio differenza secondo l’equazione di Einstein di massa tra i nuclei . ■ Scrivi l’equazione di Einstein. E = m • c2 ■ Che cosa indica E? energia liberata ■ Che cosa significa m? massa mancante o differenza di massa ■ Che cosa significa c2? velocità della luce al quadrato Modulo 1 – Spazio e vita TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ●● 8 ● Obiettivi di comprensione COMPLETA LA FRASE E RISPONDI ALLE DOMANDE. La legge di Newton o della forza dice che due corpi gravitazione universale proporzionale che è direttamente distanze proporzionale al quadrato delle alla loro massa e 9 con una inversamente . F = K m x m1 d2 Scrivi la formula che esprime la legge della gravitazione universale ● si attraggono ■ Che cosa significa F? Forza di attrazione ■ Che cosa indica K? È una costante ■ Che cosa indicano m e m1? Le masse dei due corpi ■ Che cosa indica d2? La distanza fra i due corpi al quadrato OSSERVA LA FIGURA. ESSA RAPPRESENTA LA COSTELLAZIONE DI ORIONE, BEN VISIBILE NEL CIELO INVERNALE DALL’EMISFERO BOREALE. COMPLETANDO LO SCHEMA, LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DELLA STELLA PIÙ BRILLANTE DI QUESTA COSTELLAZIONE. ESSA È SITUATA IN ALTO A SINISTRA E SIMBOLEGGIA, SECONDO LA MITOLOGIA, LA SPALLA DEL GUERRIERO ORIONE. DI QUALE STELLA SI TRATTA? 29 1 4 I 7 N A N A 2 I 3 P R O I A N C A E G O L A R E T O T E L S L P U L S A R 6 B I G B A N G C O N V E T T I V A B U L O S A O S S I L E F A N E F O M O S A E N O 5 9 C R R D R O G 8 10 R B E R 11 Stella con scarsa luminosità ma elevata temperatura, situata in basso a sinistra nel diagramma H-R, sotto la sequenza principale. 12 Così è la forma della Piccola e Grande Nube di Magellano. 13 Corpo celeste in contrazione che precede la formazione di una stella. 14 L’elemento chimico più abbondante nell’Universo. 15 Corpi celesti con diametro ridotto, ma di massa notevole, che ruotano su se stessi emettendo impulsi regolarissimi. 16 Il grande scoppio avvenuto 15-20 miliardi di anni fa. 17 Zona interna del Sole compresa tra la zona radiativa e la fotosfera. 18 Rappresenta la “culla” di una stella. 19 È un tipo di radiazione termica che pervade l’Universo; essa è pari a 3 gradi Kelvin (°K) e rappresenta la traccia residua del big-bang. 10 Così si chiama la parte inferiore, sottile e densa, dell’atmosfera solare. UD 1 – L’Universo e la sua origine 27 T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● a b c d e f g h i j ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? V V V V V V V V V V La Luna compie il suo moto di rivoluzione attorno al Sole. La Terra ha la forma di un geoide. La longitudine si misura su un arco di parallelo. I pianeti del sistema solare sono sette. La Terra presenta un raggio polare più lungo di quello equatoriale. Il circolo d’illuminazione separa l’emisfero boreale da quello australe. Le posizioni di primo e ultimo quarto vengono dette quadrature. Gli asteroidi o pianetini sono un gruppo di stelle. I satelliti sono corpi luminosi che emanano luce propria. I satelliti sono corpi celesti che ruotano attorno ai pianeti. 2 ● F F F F F F F F F F F V V F F F V F F V TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – a - La Luna compie il suo moto di rivoluzione attorno alla Terra. – d - I pianeti del sistema solare sono nove. – e - La Terra presenta un raggio polare più corto di quello equatoriale. – f - Il circolo d’illuminazione separa l’emisfero illuminato da quello buio. 30 – h - Gli asteroidi sono frammenti di un pianeta che non si è mai formato o che una volta formatosi – è esploso. – i - I satelliti sono corpi celesti illuminati dal Sole. – ●● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 Le comete dopo un certo periodo... A iniziano a brillare e ad espandersi; B si trasformano in nane bianche; C si consumano e muoiono. 2 I due momenti in cui il circolo d’illuminazione taglia la Terra passando per i poli si chiama... A equinozio; C latitudine. 3 La città che ha come coordinate geografiche 40° lat. Nord, 75° long. Ovest ° è... A Sidney ; C Filadelfia. 55 B solstizio; B Roma; Modulo 1 – Spazio e vita 4 Perché si verifichi l’eclisse di Sole, la Luna deve trovarsi in prossimità dei nodi e deve essere in fase di... A Luna piena; C primo quarto. B Luna nuova; 5 Se parti con un aereo di linea la sera da Sidney, quando arrivi a New York? A il giorno dopo; C lo stesso giorno. B il giorno prima; 6 Il periodo di rotazione della Terra ha la durata di... A una settimana; C un anno. B un giorno; ● Obiettivi di conoscenza 4 ● ● Obiettivi di comprensione INDICA A QUALI PIANETI CORRISPONDONO LE CARATTERISTICHE INDICATE NELLA TABELLA (UTILIZZA LE LETTERE). a Presenta gli anelli caratteristici. b È il pianeta più grande del sistema solare. c Ha un’atmosfera ricca di biossido di carbonio e nubi di acido solforico. d Il suo moto di rivoluzione è di 88 giorni. Venere c Marte h Giove b-j e Nel sistema solare si trova dopo Saturno. Plutone i f Urano e Saturno a Mercurio d-g Nettuno f È il penultimo pianeta del sistema solare. g È il pianeta più vicino al Sole. h È definito il pianeta rosso. i È l’ultimo pianeta del sistema solare. j I suoi satelliti più importanti sono: Io, Europa, Callisto e Ganimede. ●● 5 QUALE FIGURA RAPPRESENTA UN’ECLISSE DI LUNA? QUALE DI SOLE? 31 eclisse di Sole ● 6 eclisse di Luna SPIEGA CHE COSA SUCCEDEREBBE SE L’ASSE TERRESTRE FOSSE PERPENDICOLARE AL PIANO DELL’ORBITA TERRESTRE. – Non ci sarebbe l’alternarsi delle stagioni e il dì e la notte avrebbero la stessa durata. ● 7 ORDINA I SEGUENTI TERMINI A PARTIRE DALLA TERRA: Terra - Gruppo Locale - Universo - Via Lattea - Superammasso Locale - Sistema Solare , , , Terra Sistema solare Via Lattea Gruppo locale Superammasso locale , Universo , . UD 2 – La Terra nello spazio 56 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 8 ● ● Obiettivi di comprensione COMPLETA LE FRASI PONENDO I TERMINI MANCANTI NEGLI APPOSITI SPAZI. a I pianeti attorno al descrivono cupa uno dei in tempi orbite il Sole al unisce . uguali c I quadrati dei Sole oc- . È, questa, la prima legge di Keplero. fuochi b Il raggio-vettore che delle ellissi di cui il Sole descrive pianeta legge di È, questa, la seconda impiegati dai periodi di rivoluzione attorno al Sole sono proporzionali ai aree uguali Keplero . pianeti a descrivere le loro delle loro cubi distanze medie dal Sole. ●● 32 9 SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA. 1 Come fai ad individuare il Nord, se vedi dove tramonta il Sole? A Aspetto che arrivi il buio per vedere la stella Polare, nella speranza che il cielo rimanga sereno. B Individuo i punti cardinali mettendo l’Ovest, dove tramonta il Sole, alla mia sinistra. C Calcolo la latitudine e la longitudine. ● 10 2 Che cosa ti serve per conoscere la posizione di un punto della superficie terrestre? A La bussola. B La longitudine e la latitudine. C La distanza e la stella Polare. COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME CON IL QUALE VIENE DENOMINATO IL SUOLO LUNARE. QUAL È? 1 P 2 V 3 4 5 R E A R Z E N E R E L O N G C O R I A L E I I T U D I O L I S O T I C O L A T 6 T O R I N O 7 P L U T I N 8 C E R E R E N E I 1 Eclisse di Sole, nella quale la Luna copre solo in parte la visione della nostra stella. 5 Quello geografico è determinato dall’intersezione dei meridiani e dei paralleli. 2 È il secondo pianeta, in ordine di distanza, a a partire dal Sole. 6 Così è chiamata la “scala’’ per valutare il rischio di impatto tra un corpo celeste e la superficie terrestre. 3 Può assumere valori compresi tra 0° e 180° a Est o a Ovest di Greenwich. 4 Forza che si origina in seguito al moto di rotazione della Terra, responsabile della deviazione dei corpi in movimento. 57 Modulo 1 – Spazio e vita 7 Così sono denominati i corpi celesti della fascia di Edgeworth-Kuiper. 8 È l’asteroide di dimensioni maggiori fino ad ora individuato. T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● a b c d e f g h i j ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? Si ritiene che la vita sia iniziata nell’Era Paleozoica. La Terra possiede un’atmosfera grazie alla sua forza di gravità. Le Ere si suddividono in Eoni e questi in periodi. L’elemento più importante per la formazione della vita è l’elio. I procarioti derivano dagli eucarioti. Nell’atmosfera primitiva non c’era ossigeno. Le prime cellule erano aerobiche. Il genere Homo è comparso nell’Era Neozoica. Gli uccelli sono derivati dagli insetti. Le prime forme di vita si sono evolute nell’aria. 2 ● a - La vita è comparsa nell’Era Precambriana circa 3 miliardi e mezzo di anni fa. – c - Gli Eoni si suddividono in Ere e queste in periodi. – d - L’elemento più importante per la vita è il carbonio. – e - Gli eucarioti derivano dai procarioti. – g - Le prime cellule erano anaerobiche. – i - Gli uccelli sono derivati dai rettili. – j - Le prime forme di vita si sono evolute nell’acqua. 3 F F F F F F F F F F F V F F F V F V F F TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – ●● V V V V V V V V V V 33 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 La Terra è l’unico pianeta… A del sistema solare; B che possiede acqua allo stato liquido; C che possiede idrogeno. 2 Stanley Miller è riuscito a produrre in laboratorio… A alcune cellule aerobiche; B organismi unicellulari; C alcune molecole organiche. 3 Gli organismi pluricellulari comparvero… A 1 miliardo di anni fa circa; B 6 milioni di anni fa circa; C 600 milioni di anni fa circa. 4 All’Homo habilis succedette … A l’Homo sapiens; B l’Homo erectus; C l’Australopiteco. 5 Le prime forme di vita secondo Oparin si sono formate... A nel brodo primordiale; B nell’atmosfera primitiva; C all’interno di una stella. 6 La comparsa delle prime forme di vita è stata preceduta da… A una evoluzione chimica; B una trasformazione dei gas dell’atmosfera; C un cambiamento climatico. UD 3 – L’origine della vita 79 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● Obiettivi di comprensione 4 ● ● CANCELLA IL TERMINE SBAGLIATO. L’Era Paleozoica è iniziata 570 milioni di anni fa e ha avuto termine 350 ● Durante l’Era Mesozoica si è formata la Pangea. fratturata ● L’Archaeopteryx rappresenta l’anello di congiunzione tra rettili e uccelli. pesci ● I primi composti semplici che si sono formati nell’oceano primitivo sono stati gli amminoacidi . le proteine I rettili diedero origine ai mammiferi durante l’Era Paleozoica . Mesozoica ● ●● 5 335 225 milioni di anni fa. SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI TERMINI. – brodo primordiale: è l’oceano primitivo arricchito di sostanze organiche come le proteine. – evoluzione chimica: è la trasformazione di sostanze semplici in sostanze più complesse. 34 – cellule aerobiche: cellule che vivono in presenza di ossigeno. ● 6 INSERISCI IN FIGURA I NUMERI CHE CONSTRASSEGNANO I SEGUENTI TERMINI. – Che cosa illustra la figura? 5 4 6 8 1 7 L’evoluzione della cellula eucariote secondo la teoria dell’endosimbiosi di Lynn Margulis. 80 3 2 1 batteri aerobi 2 cianobatteri 3 plastidi 4 nucleo 5 cellula eucariote progenitrice 6 progenitore delle piante 7 progenitore di animali e funghi 8 fagocitosi Modulo 1 – Spazio e vita TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 7 ● COMPLETA LE FRASI PONENDO I TERMINI MANCANTI NEGLI APPOSITI SPAZI. Precambriana a Sembra che la vita sulla Terra sia comparsa nell’Era , nelle acque dell’oceano . primitivo atmosfera b Secondo l’ipotesi di Oparin i gas presenti nell’ grazie all’energia fornita dalle scariche elettriche mando i primi composti chimici detti c Più ● Obiettivi di comprensione si sarebbero combinati tra loro radiazioni ultraviolette e dalle . amminoacidi aggregati fra loro avrebbero formato le amminoacidi for- proteine presenti in tutti gli organismi. d Le agglutinandosi tra loro avrebbero dato origine alle prime precellule dette proteine . In seguito all’inglobamento del DNA o dell’RNA da parte delle precellule si microsfere sarebbero formate le prime ● 8 . cellule procarioti INDICA A QUALE ERA APPARTENGONO LE CARATTERISTICHE, I FENOMENI E I FOSSILI INDICATI IN CIASCUN GRUPPO A LATO DELLE RISPETTIVE ERE. Era MESOZOICA Conifere, rettili con predominio dei dinosauri, primi uccelli, piante con fiore. Era CENOZOICA Corrugamento alpino, piante con fiori, scomparsa dei grandi rettili, mammiferi. Era NEOZOICA Durata 2 milioni di anni, quattro periodi glaciali, Mammuth, Homo sapiens sapiens. Era PALEOZOICA Pangea, durata 345 milioni di anni, trilobiti, invertebrati, pesci ossei, anfibi, felci. ● 9 RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE. a Perché il carbonio risulta uno degli elementi più importanti per l’insorgere della vita? Il carbonio è un elemento che facilmente reagisce con diversi altri atomi formando così una grande varietà di composti. b Perché gli organismi sono emersi dall’acqua solo dopo la comparsa dell’ossigeno nell’atmosfera? La vita sulla terraferma è stata possibile solo dopo l’accumulo di ossigeno nell’atmosfera, poiché la sua presenza ha permesso la formazione dello strato di ozono, indispensabile per proteggere gli esseri viventi dalle radiazioni ultraviolette ad essi nocive. ● 10 COSTRUISCI UNA O PIÙ FRASI LOGICHE USANDO I SEGUENTI TERMINI: Neozoica - Homo sapiens - mammiferi - rettili Mammiferi e uccelli sono derivati dai rettili. L’Homo sapiens è comparso nell’Era Neozoica. UD 3 – L’origine della vita 81 35 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● 11 COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DELL’ORGANISMO AL QUALE APPARTIENE IL CRANIO NELLA FIGURA. 4 6 8 P 9 1 G A S S I C 2 N U M M U L I T I 3 D I N O S A U R I E T E R O T R O F I 5 F A N E R O Z O I C O T R A S P A R E N Z A 7 M I C E L L E A L E O Z O I C A F O R O P O I D E I F E R E N T E T I C H E A R C H E O Z O I C O C R O S F E A N A T 12 C A U R C O N O S 36 14 I A N T 10 11 ● Obiettivi di comprensione I I 13 M I L E D O N I O R E 11 Periodo dell’Era Mesozoica divenuto famoso con un film. 12 Sono i fossili-guida dell’Era Cenozoica. 13 I più grandi rettili dell’Era Secondaria. 14 Lo sono gli organismi che non sono in grado di compiere la fotosintesi, come i funghi e gli animali. 15 È l’Eone che comprende l’Era Paleozoica, Mesozoica, Cenozoica e Neozoica. 16 È una proprietà dell’acqua, grazie alla quale la luce solare può passare, mentre le radiazioni ultraviolette vengono schermate se lo strato è piuttosto spesso. 17 Strutture globulari che si formano nell’acqua come conseguenza dell’effetto idrofobo su alcune molecole organiche. 18 L’Era in cui tutte le terre emerse si riuniscono in un grande supercontinente detto Pangea. 19 Gruppo di primati che comprende le scimmie antropomorfe e gli ominidi. 10 Gruppo di piante, di notevoli dimensioni, che dominarono la flora dell’Era secondaria. 11 Attributo di cellule in grado di compiere la fotosintesi. 12 L’Eone caratterizzato da una scarsità di fossili. 13 Modelli esemplificati di cellula detti anche precellule. 14 Orogenesi verificatasi nel periodo Siluriano. 82 Modulo 1 – Spazio e vita T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? a La struttura amorfa di un minerale è determinata dalla distribuzione ordinata e regolare degli atomi o ioni che lo compongono. b Ogni minerale ha una composizione chimica ben precisa. c Le rocce magmatiche intrusive solidificano all’esterno della crosta terrestre. d Tutte le rocce possiedono una formula chimica. e Lo gneiss è una roccia sedimentaria. f La struttura tetraedrica è tipica dei silicati. g Le rocce sedimentarie possiedono una struttura a strati. h Il travertino è una roccia magmatica. i Le rocce ignee contengono fossili. j Il metamorfismo di contatto è determinato da alte temperature. 2 ● – V V V V V V V V V V F F F F F F F F F F F V F F F V V F F V TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. a - La struttura cristallina di un minerale è determinata dalla distribuzione regolare e ordinata degli – atomi o ioni che lo compongono. – c - Le rocce magmatiche intrusive solidificano all’interno della crosta terrestre. – d - Le rocce sono generalmente un miscuglio di minerali quindi non possiedono una formula chimica. – e - Lo gneiss è una roccia metamorfica. – h - Il travertino è una roccia sedimentaria. – i - Le rocce sedimentarie contengono fossili. – ●● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 La diagenesi è… A una roccia metamorfica; B un processo fisico-chimico che trasforma i sedimenti in roccia; C un processo chimico-fisico che trasforma il magma in roccia. 2 Le rocce sedimentarie … A possiedono una struttura cristallina o vetrosa; B possiedono una struttura cristallina con cristalli direzionati; C non hanno struttura cristallina. 3 Il metamorfismo regionale è determinato da… A alta temperatura e alta pressione; B alta temperatura e bassa pressione; C alta pressione e bassa temperatura. 4 Le rocce silicee sono… A rocce sedimentarie di origine chimica; B rocce magmatiche intrusive; C rocce sedimentarie di origine organogena. 5 Le rocce piroclastiche derivano dalla… A cementazione di ghiaie; B cementazione di clasti inferiori ai 2 mm; C cementazione di ceneri e lapilli. 6 I minerali più diffusi sono… A i fosfati; B i silicati; C le argille. UD 1 – Minerali e rocce 101 37 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 4 ● ● Obiettivi di comprensione COLLEGA CON UNA FRECCIA IL NOME DELLE SINGOLE ROCCE CON IL GRUPPO AL QUALE APPARTENGONO. Rocce magmatiche Granito Gneiss Travertino Arenaria Rocce metamorfiche Basalto Marmo Argilla Trachite Milonite Rocce sedimentarie 5 ● 38 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DEL MINERALE RAPPRESENTATO NELLA FOTO. Ha la stessa composizione chimica del diamante, ma possiede una diversa struttura cristallina. È una caratteristica fisica che si osserva per il riconoscimento di un minerale. È simile ad una piramide, con l’atomo di silicio al centro e gli atomi di ossigeno disposti ai vertici. Lo sono le rocce che solidificano all’interno della crosta terrestre. Rocce ricche di ferro e magnesio. Sono le corrispondenti effusive dei graniti. L’ultima fase del processo sedimentario. Roccia sedimentaria di origine chimica che deriva dal deposito del calcare dell’acqua di una cascata. Rocce sedimentarie di origine organica che si formano per deposito di fosfato di calcio e calcare. Ciclo delle rocce. G R A F I T E U C E N T E Z Z A T E T R A E D R O R U S I V E 1 2 L 3 4 8 102 T I N T 5 F E M I C H E 6 R I O L I T I S I 7 D I A G E N E R A V E R T I N O 9 F O S F A T I C H E 10 L I E N E T I T O G Modulo 2 – La Terra C O T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● a b c d e f g h i j ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? La crosta continentale è più densa di quella oceanica. Il raggio terrestre misura 3671 km. La discontinuità di Gutenberg separa la crosta dal mantello. Il nucleo interno è liquido. Secondo Wegener l’India apparteneva al supercontinente Gondwana. Le placche sono porzioni di litosfera. I margini continentali attivi sono detti anche di tipo pacifico. I margini di zolla divergenti sono detti anche distruttivi. I moti convettivi si verificano nella mesosfera. L’Italia appartiene alla zolla Eurasiatica. 2 ● V V V V V V V V V V F F F F F F F F F F F F F F V V V F F V TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – a - La crosta oceanica è più densa di quella continentale. – b - Il raggio terrestre misura 6371 km. – c - La discontinuità di Gutenberg separa il mantello dal nucleo. – d - Il nucleo esterno è liquido, il nucleo interno è solido. – h - I margini di zolla divergenti sono detti anche costruttivi. – i - I moti convettivi si verificano nell’astenosfera. 39 – – – ●● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 L’interno della Terra dall’esterno all’interno si suddivide in… A mantello, crosta, nucleo; B mantello, nucleo, crosta; C crosta, mantello, nucleo. 2 I terremoti e i vulcani sono localizzati… A lungo i margini delle zolle; B all’interno delle zolle; C lungo le coste dei continenti. 3 La teoria di Wegener e quella della tettonica a zolle sono diverse perché… A la prima ha individuato un numero di zolle inferiore alla seconda; B solo la prima afferma che i continenti si muovono; C solo la seconda ha individuato le forze responsabili del movimento delle placche. 4 Le rocce più giovani si trovano… A vicino alle coste; B vicino ad una dorsale; C sulle montagne. UD 2 – Le forze interne della Terra 118 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ●● 4 ● Obiettivi di comprensione SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI TERMINI. – orogenesi: processo che porta alla formazione delle montagne. – litosfera: comprende la crosta e la parte superiore del mantello. – fossa: zona profonda, presente sui fondali oceanici, ove avviene lo scontro tra due placche con rela- tivo consumo di crosta. 5 ● NEI DUE DISEGNI SOTTOSTANTI INDICA LE RELATIVE DIREZIONI DELLE CORRENTI CONVETTIVE, RESPONSABILI DEL MOVIMENTO DELLE PLACCHE. catena montuosa costiera dorsale crosta oceanica fossa oceanica crosta 40 mantello mantello 6 ● OSSERVA LE DUE FIGURE RIPORTATE E PER OGNUNA RISPONDI ALLE DOMANDE. A B – Di che tipo di margine si tratta? – In quale zona del nostro pianeta ci troviamo? – Che tipo di manifestazione ti aspetti? A B – – Margine divergente. ................................................................................................................. – – Margine conservativo. .......................................................................................................... – – Zona delle dorsali. ................................................................................................................. – – Faglia di San Andreas (California). .......................................................................................................... – – Vulcanismo. ................................................................................................................. – – Terremoti. .......................................................................................................... 119 Modulo 2 – La Terra TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● 7 ● Obiettivi di comprensione A CHE COSA CORRISPONDONO QUESTE CIFRE? – 2900 km: discontinuità di Gutenberg. – 3,4 g/cm3 : densità del mantello. – 200 milioni di anni: – 7110 m: età massima delle rocce presenti sui fondali oceanici. profondità massima raggiunta in Italia attraverso le perforazioni petrolifere. – 35-70 km: spessore della crosta terrestre. ● 1 8 S U OSSERVA LA FIGURA: ESSA RAPPRESENTA UNA PARTE EMERSA DI UNA DORSALE OCEANICA. COMPLETANDO LO SCHEMA, LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL LUOGO NEL QUALE È SITUATA TALE FRATTURA. B D U Z I O N E E U R A S I A T 3 F L I A 4 L E H M A N N 5 A S T E N O S 6 T E T I D 7 F O S S A O C 2 A G I C A 41 F E R A E A N I E C A 1 Fenomeno che si verifica in prossimità di due zolle che si avvicinano; la zolla più densa si infila sotto la zolla meno densa. 2 Così si chiama la zolla alla quale appartiene anche l’Italia. 3 Frattura che si forma lungo i margini conservativi. 4 Discontinuità che separa il nucleo esterno da quello interno. 5 Zona del mantello nella quale si verificano i moti convettivi. 6 Mare poco profondo che bagnava il continente Gondwana e il continente Laurasia. 7 Depressione profonda, lunga e stretta, situata sul fondo degli oceani, solitamente in prossimità dei continenti. UD 2 – Le forze interne della Terra 120 T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● a b c d e f g h i j VERO O FALSO? In Italia si registrano tre o quattro terremoti nell’arco di un anno. L’epicentro di un terremoto è situato in profondità. Le onde longitudinali sono dette anche onde P. La scala Richter è una scala qualitativa. Il camino vulcanico mette in comunicazione il bacino magmatico con il cratere. I vulcani effusivi sono i più temuti dall’uomo per la loro pericolosità. Le lave viscose hanno un alto contenuto in silice. Se arriva un terremoto è meglio precipitarsi fuori dall’abitazione. La cintura di fuoco è una fascia geografica particolarmente ricca di terremoti e vulcani. I geyser sono fenomeni legati ai terremoti. 2 ● 42 ● Obiettivi di comprensione V V V V V V V V V V F F F F F F F F F F F F V F V F V F V F TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – a - In Italia si registrano circa 300 terremoti nell’arco di un anno. – b - L’epicentro di un terremoto è situato sulla superficie terrestre. – d - La scala Richter è una scala quantitativa. – f - I vulcani effusivi sono i meno temuti dall’uomo perché meno pericolosi. – h - Se arriva un terremoto è meglio rifugiarsi in un posto sicuro dell’abitazione. – j - I geyser sono fenomeni legati al vulcanismo. – – – – ●● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 I terremoti più catastrofici sono quelli… A di crollo; B tettonici; C vulcanici. 2 I boati che si avvertono durante certi terremoti sono dovuti… A alle onde P; B alle onde superficiali; C alle onde S. 136 Modulo 2 – La Terra 3 I fenomeni sismici e i fenomeni vulcanici sono per la maggior parte collegati… A al movimento delle zolle: B ai moti convettivi del mantello; C sia al movimento delle zolle che ai moti convettivi. 4 L’attività vulcanica effusiva è dovuta… A al tipo di lava fluida perché ricca di silice; B al tipo di lava viscosa perché povera in silice; C al tipo di lava fluida perché povera in silice. ● Obiettivi di conoscenza ● 4 ● Obiettivi di comprensione COLLEGA CON UNA FRECCIA QUALI SONO LE INFORMAZIONI DA SAPERE E I COMPORTAMENTI DA TENERE PRIMA, DOPO E DURANTE UN TERREMOTO. cercare riparo sotto una trave PRIMA chiudere gli interruttori generali individuare gli spazi aperti sicuri non bloccare le strade sapere se le altre persone che vivono con noi sanno come comportarsi non correre fuori DURANTE non telefonare se non in caso di necessità uscire e raggiungere uno spazio aperto sicuro conoscere le uscite di emergenza allontanarsi dal centro della stanza scendere le scale, non usare l’ascensore DOPO ●● 5 conoscere se la zona in cui vivi è a rischio 43 COLLEGA CIASCUN TERMINE DI SINISTRA CON UNA O PIÙ AFFERMAZIONI SCRITTE A DESTRA: onde di compressione e dilatazione ONDE P determinano vibrazioni perpendicolari alla propagazione dell’onda stessa si propagano a partire dall’ipocentro ONDE S si propagano a partire dall’epicentro sono le più lente ONDE L ● 6 vengono registrate in un secondo tempo CANCELLA IL TERMINE SBAGLIATO. P sono le prime ad essere registrate dai sismografi. S ● Le onde ● Con la scala ● Le onde di Richter si misura l’intensità di un terremoto. Mercalli Rayleigh sono responsabili del movimento ondulatorio di un sisma. Love UD 3 – Teremoti e vulcani 137 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ●● 7 ● Obiettivi di comprensione SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI TERMINI: – lava: roccia fusa emessa dai vulcani. – magnitudo: ●● 8 ● 9 grandezza fisica che misura la forza di un terremoto. INDIVIDUA NELLA FIGURA LE TRE PRINCIPALI ZONE GEOGRAFICHE DOVE VI È MAGGIOR ATTIVITÀ SISMICA E VULCANICA E INDICALE CON COLORI DIVERSI. 44 COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DI UN’ISOLA, NATA NEL 1963 A SUD-OVEST DELL’ISLANDA, IN SEGUITO AD UN’ERUZIONE SOTTOMARINA. QUAL È? 1 4 6 E L A 2 T S U N A M I T I C A 3 C R A T E R C I N T U R A 5 B A C H E A 7 1 2 3 4 5 6 7 S S I R D E N T I R E I A Y L E G H È una forma di energia endogena che si libera durante i terremoti. Così si chiamano i terremoti che si verificano in mare. La bocca del vulcano. È detta “di fuoco” perché ricca di terremoti e vulcani. Lo sono le lave fluide povere in silice. Nuvole di materiale finissimo che rotolano lungo i fianchi del vulcano a velocità elevatissima. Così si chiamano le onde superficiali responsabili dei movimenti sussultori. 138 Modulo 2 – La Terra T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? a L’azione del gelo e del disgelo determina la disgregazione delle rocce. b L’humus si forma in seguito alla disgregazione della materia organica da parte dei batteri e dei microrganismi. c Le dune si formano per azione delle correnti marine. d La Pianura Padana è definita “alluvionale” perchè formatasi in seguito ai depositi portati dal Po e dai suoi affluenti. e Le forze esogene tendono a formare rilievi, sollevamenti e catene montuose. f Nei meandri, l’azione erosiva dei fiumi è più intensa nella parte esterna della curva concava. g L’erosione carsica è dovuta all’azione del vento sulle rocce calcaree. h Le valli che in sezione presentano una forma a V sono di origine glaciale. i L’azione erosiva del mare è detta abrasione marina. j Il mare esercita solo un’azione di erosione e non di deposito. 2 ● V F V V V F F V F V V F F V F V V V V V F F F F F V F F V F TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – c - Le dune si formano per azione del vento. – e - Le forze esogene tendono a livellare la superficie terrestre. – g - L’erosione carsica è dovuta all’azione delle acque meteoriche sui terreni calcarei. – h - Le valli a V sono di origine fluviale; quelle a U sono di origine glaciale. – j - Il mare esercita anche un’azione costruttiva di deposito con formazione di cordoni litoranei. ●● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 I paleosuoli sono suoli ... A di recente formazione; B che si sono formati nei tempi geologici; C privi di humus. 2 L’erosione eolica è prodotta... A dall’acqua dei fiumi; B dall’acqua del mare; C dall’azione del vento. 3 Il reticolo idrografico è costituito... A da dune e cordoni litorali; B 45 da rivoli, ruscelli, torrenti e fiumi; C da rivoli e dune. 4 Una costa diventa rettilinea quando... A il ciclo di erosione del mare si è ripetuto più volte; B non è ancora iniziato il ciclo di erosione; C il ciclo di erosione è nella fase giovanile. 5 Le doline sono… A depressioni di origine carsica a forma circolare o allungata; B depressioni a forma circolare dovute all’azione erosiva dei ghiacciai; C depressioni di forma allungata originatesi dall’azione erosiva di un fiume. 6 In un fiume l’azione erosiva è più attiva… A nella parte inferiore del corso cioè vicino alla foce; B nella parte superiore del corso cioè vicino alla sorgente; C nella parte intermedia del corso. UD 4 – Le forze esterne della Terra 148 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 4 ● ● Obiettivi di comprensione CANCELLA IL TERMINE SBAGLIATO. ● endogene La degradazione meteorica è dovuta a forze ᎏᎏ . esogene ● giovinezza Le valli strette e profonde sono un indice dello stadio di ᎏᎏ di un ciclo di erosione di un fiume. vecchiaia ● Le doline ᎏᎏ sono forme caratteristiche del carsismo. I circhi ● La corrasione ᎏᎏ è dovuta all’azione erosiva dei ghiacciai. L’esarazione ● riscaldamento del Sole L’alterazione chimica delle rocce è dovuta all’azione del ᎏᎏᎏ . dell’acqua ●● 5 COLLEGA CON UNA FRECCIA LE SEGUENTI FORME DI EROSIONE O DI ACCUMULO ALLA FORZA ESOGENA CHE LE HA ORIGINATE. depositi alluvionali azione dei ghiacciai morene azione del vento dune azione di un fiume cordoni litoranei azione del mare inghiottitoi azione dell’acqua circolante 46 ●● 6 COMPLETA LE FRASI PONENDO I TERMINI MANCANTI NEGLI APPOSITI SPAZI. gesso — L’anidrite si trasforma in idratazione per — Le precipitazioni che scorrono in superficie causano dei solchi a V detti — Il terre rosse e le ferretto maturità vecchiaia to all’azione erosiva di un calcarei su terreni re origine a strutture imponenti dette glaciale , oppure dovu- acqua meteorica anfiteatri e del . Il carbonoato di calcio bicarbonoato di calcio — I detriti lasciati dai ghiacciai prendono il nome di Modulo 2 – La Terra . . fiume nei terreni calcarei si trasforma in 149 meandri . Esso può essere di tipo eolico, — Il fenomeno del carsismo si origina per azione dell’ biossido di carbonio . è costituito da tre stadi definiti: stadio di giovinezza, di erosione e di calanchi sono paleosuoli. — In seguito a forme di accumulo e di erosione i fiumi danno origine ai — Un ciclo di . morene contenuto . e a volte possono da- . TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 7 ● 1 3 S E 5 COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DELLA GROTTA DI FRASASSI RIPORTATA NELLA FIGURA. QUAL È IL NOME DELLA GROTTA? T A L A G M I 2 C O R R A S T E I O N R O S I O N E A N F I T E A T R O S T A L A T T I T E 6 E S A R A Z I O N 7 F I O R D I 8 E S O G E N E 9 C A L A N C H 10 F L U V I E 11 M O R E N A 12 M E 13 P R O 14 E N D O G E 4 ● Obiettivi di comprensione A L E E I A N D R O T 47 E O N E 1 Concrezione carsica che si eleva dal basso. 2 Azione abrasiva causata dal vento. 3 Il ciclo di……. che presenta tre stadi: giovinezza, maturità e vecchiaia. 4 È formato da ammassi di detriti di origine glaciale che hanno una disposizione a semicerchio. 5 Concrezione carsica che pende dalle volte delle grotte. 6 L’azione di erosione tipica dei ghiacciai. 7 Tipo di coste tipiche della Norvegia. 8 Lo sono le forze esterne che modellano la superficie terrestre. 9 Tipici solchi a V che si formano nei terreni argillosi e sabbiosi in seguito all’azione delle acque meteoriche. 10 Sistema formato da rivoli, ruscelli, torrenti e fiumi. 11 Materiale trasportato e depositato da un ghiacciaio. 12 Curva di un fiume dovuta alla sua azione di deposito e di erosione. 13 Anfibio caratteristico che vive nelle grotte. 14 Lo sono le forze interne della Terra. UD 4 – Le forze esterne della Terra 150 T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● 1 ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? a L’atmosfera primitiva era composta per la maggior parte di idrogeno. ammoniaca e metano. b Circa il 97% dei gas dell’atmosfera si trovano concentrati entro i primi 29 km dalla superficie terrestre. c La troposfera risulta più spessa ai poli. d Lo strato più basso dell’atmosfera è la stratosfera. e Nella ionosfera si trova un’alta concentrazione di gas ionizzati. f Le superfici nevose hanno un alto potere radiante. g I nuclei di condensazione sono particelle solide in sospensione nell’aria. h Le tipiche nubi che possono causare temporali sono i cumuli. i La nebbia è considerata un’idrometeora. j La neve si manifesta quando la temperatura dell’aria è intorno a 0°C. ● 2 V F V V V V V V V V V V F F F F F F F F F V F F V V V F F V TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – c - La troposfera risulta più sottile ai poli perché la sua forma sferica, a causa della rotazione terrestre, 48 – subisce uno schiacciamento ai poli. – d - Lo strato più basso dell’atmosfera è la troposfera. – h - Le tipiche nubi che possono causare temporali sono i cumulonembi. – i - La nebbia non è considerata un’idrometeora, ma piuttosto una formazione nuvolosa a livello – del suolo. – – ● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA PIÙ APPROPRIATA. 1 La maggiore concentrazione di ozono si trova nella… A stratosfera; B mesosfera; C ionosfera. 2 Rispetto alla radiazione solare complessiva, la radiazione effettiva corrisponde al… A basse; B a sviluppo verticale; C alte. 4 Per calcolare il punto di saturazione o di rugiada si usa … A l’igrometro; B l’igrografo; C lo psicrometro. A 51%; B 49%; C 47%. 167 3 I cumuli sono nubi… Modulo 3 – Aria e acqua ● Obiettivi di conoscenza 4 ● ● Obiettivi di comprensione COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA PIÙ APPROPRIATA. 1 Se la temperatura a livello del mare è di 0°C, quanto sarà la temperatura a quota 8500 m? 3 Se un m3 d’aria contiene, a una certa temperatura, 3,4 g di vapore acqueo ed è saturo quando ne contiene 8,5, si dice che ha un’umidità relativa del... A +48 °C; B –51 °C; C –51 °C. A 50%; B 60%; C 40%. 2 Tenendo conto della costante solare, la radiazione solare che arriva su 1 dm2 della superficie dell’atmosfera è di circa... A 20000 cal/min; B 200 cal/min; C 2000 cal/min. ●● 5 COMPLETA LE FRASI PONENDO I TERMINI MANCANTI NEGLI APPOSITI SPAZI. a Esistono zone della superficie che assorbono più terrestre più calore di quello che emettono e altre che liberano nello spazio assorbono termici squilibri l’aria trasferendo da una zona radio + calda a una meno calda e viceversa . a grande lunghezza d’onda avviene negli strati ionosfera della inferiori 6 di quello che . Esistono, tuttavia, dei meccanismi che permettono di bilanciare tali b La riflessione delle onde ● calore , detti strati di Kennelly-Heaviside. ABBIAMO RIPORTATO DI SEGUITO I VALORI, REGISTRATI OGNI CINQUE MINUTI DA UN PLUVIOMETRO AUTOMATICO, DURANTE UN ACQUAZZONE. tempo (min.) precipitazione (mm) 5 10 15 20 25 30 35 40 45 5,5 7,6 10,7 2,3 1 0,5 0,2 0,2 0 Rappresenta i dati con un istogramma e rispondi alle seguenti domande: a Quanto è durato l’acquazzone? – Piovosità (mm) 40 minuti b Quanta pioggia è caduta durante l’intero periodo? – 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Tempo (min) 28 mm c La precipitazione è stata più intensa all’inizio o alla fine della perturbazione? – All’inizio UD 1 – L’atmosfera e i suoi fenomeni 168 49 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● 7 ● Obiettivi di comprensione SCRIVI IL TERMINE ESATTO CON CUI SI INDICA: a Differenza tra la temperatura massima e quella minima di un dato luogo: b Quantità in grammi di vapore acqueo contenuto in 1 kg d’aria: . escursione termica . umidità specifica c Linee usate sulle carte meteorologiche per unire punti con uguale temperatura media: . isoterme d Nebbie formatesi a seguito di una corrente d’aria calda umida che passa sopra una superficie fredda: nebbie di avvezione ●● 8 . SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI TERMINI: a omosfera: strato dell’atmosfera, che giunge fino a 80 km di altitudine. b magnetosfera: è lo spazio compreso tra le linee di forza del campo magnetico esterno alla Terra. c umidità relativa: è il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto nell’aria e la quantità massima che essa potrebbe contenere a quella data temperatura. d isoiete: 50 linee curve tracciate sulle carte meteorologiche che uniscono punti con uguale piovosità. e regime pluviometrico: ripartizione stagionale delle precipitazioni. ● 9 COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DI UN TIPO DI NUVOLA. A QUALE GRUPPO APPARTIENE? 11 Idrometeora di tipo solido, formata da strati concentrici di ghiaccio. 1 14 Gas presente nella stratosfera in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette. 3 5 I A L B D O Z O T O 4 O Z O N O A E S T A N T E S O L 6 I S A L O T E R M E 7 B R I N A 8 10 G L A T U R A Z I O N E 9 S T R A T O P A U S A S I O N Z Z A I 18 Condizione che deve raggiungere il vapore acqueo dell’aria per trasformarsi in pioggia. 19 Zona dell’atmosfera che separa la stratosfera dallo strato superiore. 10 Presenti nella ionosfera, sono in grado di riflettere le onde radio. Modulo 3 – Aria e acqua R E S 17 È composta di aghetti di ghiaccio che si depositano sul suolo. 169 A N E C O 15 Il suo valore è di 2 cal/minuto per cm2. 16 Linee delle carte meteorologiche che uniscono punti con uguale differenza di temperatura nel medesimo intervallo di tempo. R A N D 2 12 Percentuale della radiazione solare riflessa da una superficie. 13 Gas presente nell’atmosfera con una percentuale del 78%. G T I A T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● 1 ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? a b c d e f g La pressione atmosferica si misura con il barometro. La pressione atmosferica aumenta all’aumentare dell’altitudine. In una zona di bassa pressione l’aria è più calda e, quindi, meno densa. La pressione atmosferica si indica in millibar. L’anticiclone è una zona di bassa pressione. La forza di Coriolis è assente all’equatore. Il vento è una corrente d’aria che si sposta da una zona di bassa pressione ad una di alta pressione. h La rosa dei venti è uno strumento che misura l’intensità dei venti. i Le brezze e i monsoni sono venti in quota. j Il föhn è un vento caldo e secco. ● 2 V V V V V V F F F F F F V F V V F V V V V V F F F F F F F V TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – b - La pressione atmosferica diminuisce all’aumentare dell’altitudine. – e - L’anticiclone è una zona di alta pressione. – g - Il vento è una corrente d’aria che si sposta da una zona di alta pressione ad una di bassa pressione. – h - La rosa dei venti è uno strumento che serve per individuare la direzione di provenienza dei venti. – i - Le brezze e i monsoni sono venti periodici in superficie. – – – – ● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 Generalmente si considera come valore normale della pressione al livello del mare… A 1020 mb; B 990 mb; C 1013 mb. 2 Gli alisei sono venti in superficie che, nell’emisfero Boreale, spirano… A da SE a NO; B da NO a SE; C da NE a SO. 3 Il föhn è un vento… A variabile; B costante; C periodico. 4 Le correnti a getto si formano all’interno di… A alisei; B correnti occidentali; C monsoni. UD 2 – Circolazione generale dell’atmosfera 190 51 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ●● 4 ● Obiettivi di comprensione RISPONDI ALLE DOMANDE E COMPLETA LE FRASI APERTE. a Quali fattori determinano la direzione reale del vento? Secondo quale legge? La forza di Coriolis e il gradiente barico. Secondo la legge di Buys - Ballot. di Coriolis b La rotazione terrestre esercita sulle correnti d’aria una forza detta zione lungo cui essa agisce è stabilita dalla legge di Ferrel , che dice: “Qualunque fluido in movimento orizzontale subisce una deviazione della propria traiettoria nell’emisfero Boreale e verso sinistra nell’emisfero Australe ●● 5 A sempre un po’ più alti del normale; B sempre un po’ più bassi del normale; C d’estate alti e d’inverno bassi. 52 2 Se la pressione atmosferica è di 0,5 atmosfere, quale sarà il suo valore espresso in torr? A 380; B 1033; C 760. 191 6 verso destra .” SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA. 1 Nella fascia equatoriale si registrano valori di pressione… ● e la dire- 3 Il monsone estivo è un vento… A freddo e secco, che spira dal continente asiatico all’oceano Indiano; B caldo e umido, che spira dal continente asiatico all’oceano Indiano; C caldo e umido, che spira dall’oceano Indiano al continente asiatico. 4 Le onde di Rossby si originano da… A le correnti a getto; B gli alisei; C i venti periodici in superficie. OSSERVA LO SCHEMA E SEGNA CON UNA FRECCIA LA DIREZIONE CHE ASSUME LA TRAIETTORIA DEL VENTO NEI DUE EMISFERI. SEGNA, INOLTRE, CON DELLE PICCOLE FRECCE, IL MOVIMENTO DELL’ARIA NELLA ZONA CICLONICA E IN QUELLA ANTICICLONICA. Modulo 3 – Aria e acqua TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ●● 7 ● Obiettivi di comprensione OSSERVA LA FIGURA E RISPONDI ALLE DOMANDE: a Quanti centri di bassa pressione sono rappresentati sulla carta? Tre b Quanti di alta pressione? Quattro c Quanti sono i fronti occlusi riportati? Uno d Qual è il più alto valore di pressione riportato sulla carta? 1020 e Quale il più basso? 1000 8 ● SCRIVI IL TERMINE ESATTO CON CUI SI INDICA: a Le linee che uniscono punti che, alla stessa ora, presentano il medesimo valore di pressione atmosferiisobare ca: b La rappresentazione barica che indica una zona di bassa pressione: ciclone c Lo strumento capace di registrare la direzione e la velocità del vento su diagrammi: d Le ore alle quali, ogni giorno, si registrano i valori meteorologici: ● 9 anemografo ore sinottiche COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DI UN VENTO. A QUALE TIPOLOGIA APPARTIENE? 1 2 3 C T R O M B C O R I I C L O N E 4 A L I 6 7 F O L A I S E I B O R A F R O N T E E R 5 1 2 3 4 5 6 7 53 R E S L Ciclone tropicale di piccole dimensioni e contenuta violenza. Forza dovuta alla rotazione terrestre, in grado di deviare la direzione dei venti. Rappresentazione barica che indica un’area di bassa pressione. Venti costanti in superficie che spirano dai tropici all’equatore, in entrambi gli emisferi. Vento locale variabile, freddo e impetuoso, che spira a raffiche dalle Alpi Dinariche. Zona di separazione tra due masse d’aria, generalmente una calda e una fredda. Scienziato che da il nome alla legge che stabilisce la direzione lungo la quale agisce la forza di Coriolis. UD 2 – Circolazione generale dell’atmosfera 192 T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● a b c d e f g h i j VERO O FALSO? Il passaggio di stato da solido a liquido è detto sublimazione. I legami idrogeno sono legami covalenti. Nello strato superficiale degli oceani si trova maggiore concentrazione di ossigeno libero. Il ghiaccio presenta una densità minore dell’acqua liquida. L’acqua è definita dura quando è ricca di sali di sodio. Un fiume è in piena quando la sua portata non può essere contenuta dentro l’alveo. Circa il 60% della superficie terrestre è formato di acqua. L’acqua possiede un calore specifico molto basso. L’acqua oceanica contiene mediamente il 35‰ di sali disciolti. Le onde sono movimenti variabili del mare. 2 ● 54 ● Obiettivi di comprensione V V V V V V V V V V F F F F F F F F F F F F V V F V F F V V TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – a - Il passaggio di stato da solido a liquido è detto fusione. – b - I legami idrogeno non sono legami covalenti ma elettrostatici. – e - L’acqua è definita dura quando è ricca principalmente di sali di calcio e magnesio. – g - Circa il 71% della superficie terrestre è formato di acqua. – h - L’acqua possiede un calore specifico più alto di tutte le altre sostanze, eccetto l’H2. – – – – – 3 ● COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 Nell’acqua di mare il sale presente in maggiore quantità è… A il cloruro di sodio; B il carbonato di magnesio; C il bicarbonato di sodio. 2 Nello strato più profondo degli oceani, la temperatura varia da… A 0 °C a –8 °C; B 10 °C a 5 °C; C 5 °C a 0 °C. 220 Modulo 3 – Aria e acqua 3 L’intervallo tra un’alta e una bassa marea è di circa… A 12h 30’; B 8h 30’; C 6h 15’. 4 La portata di un fiume si esprime, generalmente, in… A m2/s; B m3/s; C m3/h. ● Obiettivi di conoscenza ●● 4 ● Obiettivi di comprensione SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA. 1 Alla latitudine di 30 gradi, a quale profondità la temperatura sarà intorno ai 10 °C? A 200 m; B 5 000 m; C 2 000 m. 3 Le sesse sono movimenti... 2 Il bilancio idrico globale può essere espresso mediante la seguente formula: 4 Le principali tappe della raccolta e distribuzione dell’acqua sono nell’ordine... A periodici delle acque fluviali; B costanti del mare; C irregolari delle acque lacustri. A prelievo-trasporto-depurazioneraccolta-distribuzione; B raccolta-prelievo-depurazionetrasporto-distribuzione; C prelievo-depurazione-trasportoraccolta-distribuzione. A P = E + G + R; B P = E × G × R; C P = E – (G + R). ● – 5 SPIEGA PERCHÉ NEI POZZI ARTESIANI L’ACQUA ESCE SPONTANEAMENTE. Nei pozzi artesiani l’acqua esce spontaneamente perché la falda acquifera nella quale pescano è compresa tra due strati impermeabili e penetra nel suolo a monte del pozzo. Viene così sottoposta ad una grande pressione e forando il terreno, l’acqua esce zampillando. ● – 6 SPIEGA COME SI FORMANO LE ONDE E I FRANGENTI. Le onde sono movimenti oscillatori delle particelle d’acqua del mare, che percorrono orbite circolari. Quando la profondità del fondale è minore di metà della lunghezza dell’onda, le particelle d’acqua più profonde sono frenate dal fondo e percorrono orbite più schiacciate. Le particelle d’acqua della superficie, essendo più veloci, si rovesciano in avanti originando i frangenti. ● 7 SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA. 1 Quale potrà essere il volume di 100 ml d’acqua se viene congelata? A 190 cm3; B 109 cm3; C 150 cm3. 2 Supponendo che la Luna passi sul meridiano di un luogo in un determinato periodo dell’anno alle ore 21.30, a che ora si avrà la prima bassa marea successiva? A 8.55; B 2.10; C 3.45. 3 Considerando nulla l’evaporazione, se su un pendio c’è una precipitazione di 3,5 cm/h e una infiltrazione costante di 0,7 cm/h, quale sarà lo scorrimento superficiale che si produrrà? A 4,2 cm/h; B 2,8 cm/h; C 2,4 cm/h. UD 3 – L’idrosfera 221 55 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ●● 8 ● Obiettivi di comprensione SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI TERMINI: – durezza: quantità relativa di sali di calcio e magnesio sciolti nell’acqua. – idrosfera: insieme dell’acqua libera che si trova sulla Terra allo stato liquido, solido e gassoso. – alveo: canale scavato nel terreno dall’azione dell’acqua corrente. – acqua potabile: acqua batteriologicamente e chimicamente adeguata e che si può bere senza pericolo per la salute. – limite delle nevi perenni: quota, oltre la quale non si verifica lo scioglimento delle nevi in nessuna stagione. 9 ● SCRIVI IL TERMINE ESATTO CON CUI SI INDICA: a zona in cui l’acqua di una falda emerge in superficie: . sorgente b enormi blocchi di ghiaccio che si staccano dalla banchisa polare: c ritardo della marea rispetto al passaggio della Luna: d fiume le cui acque alimentano un lago: . iceberg . ora di porto . immissario 56 10 ● COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DI UNA IMPORTANTE CORRENTE MARINA. É UNA CORRENTE CALDA O FREDDA? 1 2 S I P R E L I E I G I A L E P O T A B I L E D R O G E Z 3 4 5 T 1 2 3 4 5 6 7 8 I O D A T I D R O G E 8 C L O Modulo 3 – Aria e acqua N O E L O G O R U R O D Prima tappa della raccolta e distribuzione dell’acqua. Tipo di marea. Acqua depurata, filtrata e sterilizzata. Legame che tiene unite tra loro le molecole d’acqua. Moto ondoso causato da terremoti o frane sottomarini. Tipo di acque minerali. Termine con cui viene indicato il ciclo dell’acqua. Sale presente in maggior quantità nell’acqua di mare. 222 O S U N A M I 6 7 I V I I C O S O D I O T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● a b c d e f g h i j 1 ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? La temperatura media dei climi caldo-umidi è sempre maggiore di 18°C. I climi caldo-umidi sono detti senza estate. La savana è tipica del clima subequatoriale. Il clima arido caldo presenta un’accentuata escursione termica giornaliera. La steppa è tipica del clima continentale secco. Il clima mediterraneo appartiene al gruppo dei climi temperato-caldi. Il clima cinese presenta un’escursione termica annua molto accentuata. La vegetazione tipica del clima continentale secco è quella della taiga. I climi temperato-freddi sono tipici di vaste aree dell’emisfero Australe. I climi glaciali sono caratterizzati da abbondanti precipitazioni. ● – 2 V V V V V V V V V V F F F F F F F F F F V F V V F V V V F F TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. b - I climi caldo-umidi sono detti senza inverno perché le temperature medie non scendono mai al di – sotto dei 18 °C. – e - La steppa è tipica del clima arido freddo. – i - I climi temperato-freddi sono tipici di vaste aree dell’emisfero Boreale. – j - I climi glaciali sono caratterizzati da scarse precipitazioni. 57 – – – – ● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA APPROPRIATA. 1 Gli elementi che caratterizzano un clima sono… A vicinanza del mare, pressione e temperatura; B pressione, umidità e longitudine; C temperatura, pressione e umidità. 2 La classificazione dei climi secondo Köppen si basa essenzialmente su… A temperatura e pressione; B temperatura e precipitazioni; C pressione e umidità. 3 Vegetazione tipica del clima equatoriale è quella della… A savana; B giungla; C foresta pluviale. 4 Il clima monsonico è tipico delle regioni… A artiche; B dell’Asia del Sud; C del Nord America. UD 4 – Il clima 238 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 4 ● – ● Obiettivi di comprensione ELENCA I PRINCIPALI FATTORI CHE DETERMINANO UN CLIMA. latitudine, orografia, distribuzione delle terre e dei mari, correnti marine, venti, vegetazione, aree urbane. ●● 5 COMPLETA LE SEGUENTI FRASI METTENDO I TERMINI MANCANTI NEGLI APPOSITI SPAZI. Il clima è l’insieme località per almeno ●● 6 delle condizioni del tempo atmosferico e nel corso dell’anno 30 anni che si verificano, in una data , stabilito sulla base di raccolte di dati eseguite . INDICA CON UNA CROCETTA LA FRASE SBAGLIATA. a La corrente del Golfo riesce a mitigare il clima della Gran Bretagna e della Norvegia. b I più vasti deserti caldi sono localizzati prevalentemente nella fascia equatoriale. c Il clima mediterraneo è tipico della Grecia, della Spagna e del sud della California. 58 d Nelle zone con clima glaciale il suolo e il sottosuolo si presentano sempre ghiacciati. ●● 7 COLLEGA OGNI REGIONE DEL GLOBO CON IL CLIMA CHE LA CARATTERIZZA. Coste dell’Europa del Nord Clima continentale secco Asia centrale (Mongolia) e America del Sud (Patagonia) Clima oceanico Clima subpolare Siberia, Canada, Scandinavia Clima arido freddo Congo, Rio delle Amazzoni, Borneo Clima equatoriale Groenlandia e Alaska 8 ● SCRIVI IL TERMINE ESATTO CON CUI SI INDICA: a suolo che si presenta costantemente ghiacciato: permafrost b vaste distese di bassi arbusti, erbe e muschi, tipiche del clima oceanico: c foresta di conifere con rado sottobosco: 239 Modulo 3 – Aria e acqua brughiere taiga TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ●● 9 ● Obiettivi di comprensione SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI TERMINI: – El Niño: fenomeno che provoca il riscaldamento anomalo dell’acqua superficiale del Pacifico anti- – stante il Perù. – Southern Oscillation: Oscillazione Meridionale, fenomeno periodico che provoca, alternativamente, o – un aumento di pressione a Est, con corrispondente riduzione della pressione a Ovest, o una diminu– zione di pressione a Est, con relativo aumento della pressione a Ovest. – Enso: nome del complesso fenomeno che vede coinvolti el Niño, la Niña e la Southern Oscillation. ● 10 INDICA CON UNA CROCETTA IL COMPLETAMENTO ERRATO. 1. El Niño… 3. Durante la Southern Oscillation quando la pressione… A rende più pescose le acque del Perù; B procura abbondanti piogge sulle coste del Perù e dell’Ecuador; C trasporta acqua calda verso le coste del Perù. A sale a Est, gli alisei diventano più forti; B diminuisce a Est, si manifesta il fenomeno della Niña; C diminuisce a Est, sale contemporaneamente a Ovest e gli alisei diventano più deboli. 2. La Niña… A porta acqua fredda verso le coste del Perù; B provoca in India piogge monsoniche più intense; C rende meno rigide le temperature degli Stati Uniti settentrionali. ● 11 COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA IL NOME DI UN CLIMA. A QUALE GRUPPO APPARTIENE? 1 M E S O T E R M 2 G L A C I A L 3 D E S E R T I 4 P O L A R E T U N D R 5 6 N I N I C O 7 S 8 M O N I I A Ñ O S O N I C O I C I 1 Sono così denominati i climi temperato-caldi. 2 Questo gruppo di climi interessa zone situate a latitudini superiori ai 60°. 3 Vaste aree con assenza di vegetazione, localizzate prevalentemente attorno ai tropici. 4 Clima delle calotte polari. 5 Vegetazione tipica del clima subpolare, con vaste distese di graminacee, arbusti di salice, muschi e licheni. 6 Fenomeno climatico che si manifesta periodicamente sulle coste del Perù, determinando il riscaldamento delle acque superficiali. 7 Clima tipico delle regioni sud-orientali della Cina e del Giappone. 8 Clima caldo-umido, con piogge abbondanti in estate e siccità in inverno; tipica forma di vegetazione è quella della giungla. UD 4 – Il clima 240 59 T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? a b c d e La vita si svolge dai –3 000 ai + 3 000 metri di altezza. La biosfera rappresenta l’insieme degli organismi della stessa specie. L’ecosistema è l’unità funzionale fondamentale dell’ecologia. La biosfera è l’insieme di tutti i biomi. La biosfera è l’involucro che circonda la Terra, in cui esistono le condizioni indispensabili per la vita degli organismi. f L’ecosistema è dato dal biotopo più la biocenosi. g Il biotopo rappresenta l’ambiente biologico. h La biocenosi rappresenta la comunità biologica che vive in un determinato ambiente. i Una pozza d’acqua, un prato, un bosco sono ecosistemi. j Gli ecosistemi sono sistemi chiusi che non scambiano energia con l’esterno. 2 ● 60 a - La vita si svolge dalle profondità degli oceani fino a diversi kilometri in altezza. – b - La biosfera rappresenta quella fascia della Terra in cui si svolge la vita. – g - Il biotopo rappresenta l’ambiente abiologico. – j - Gli ecosistemi sono sistemi aperti che scambiano energia e materia con l’esterno. 3 F F V V V V V V V V F F F F F F V V F V V F SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA O LA PIÙ PRECISA. 1 L’ecologia è la scienza che studia... A le relazioni fra gli organismi e l’ambiente; B il suolo e il clima in cui vivono gli organismi; C il comportamento degli organismi nell’ambiente. 2 L’habitat rappresenta il luogo nel quale... A si riproducono gli organismi; B vive un determinato animale; C possono vivere determinati organismi animali e vegetali. 3 Per nicchia ecologica si intende l’insieme delle relazioni... A fisico-chimiche di un ambiente; B fisiche che esistono in un determinato luogo; C che un certo organismo stabilisce con il suo habitat. 259 F F F F TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – ●● V V V V Modulo 4 – L’ambiente 4 I fattori biotici sono i fattori... A chimici e fisici quali l’acqua e il calore; B determinati dagli organismi animali e vegetali; C determinati dal tipo di terreno. 5 I trasformatori di un ciclo biologico sono rappresentati da... A i microrganismi saprofagi; B gli animali consumatori terziari; C i vegetali autotrofi pluricellulari. 6 Ogni organismo di un determinato livello trofico si nutre di… A un organismo del livello seguente; B un organismo del livello precedente; C un essere dello stesso livello trofico. ● Obiettivi di conoscenza 4 ● ● Obiettivi di comprensione COLLEGA CON UNA FRECCIA OGNI TERMINE CON LA RISPETTIVA DEFINIZIONE. BIOMASSA insieme di tutti gli ecosistemi esistenti NICCHIA ECOLOGICA quantità di materia vivente in un ecosistema EURITERMO organismo che sopporta notevoli escursioni termiche sia giornaliere che stagionali ECOSFERA insieme delle relazioni fra un organismo e il suo habitat ●● 1 A 5 TROVA LA FRASE SBAGLIATA. Le piante morte, le feci e i resti organici costituiscono i bioriduttori. B Il saprobio è l’insieme dei rifiuti prodotti dagli organismi. C I microrganismi saprofagi si nutrono di materia organica morta. D Anche un organismo rappresenta un ecosistema. 61 A L’habitat è il luogo nel quale vivono determinati organismi. 2 B Gli ecosistemi sono determinati da componenti biotiche e abiotiche. C Si chiamano biotici i fattori fisici quali il clima, l’acqua, la luce. D I vegetali vengono definiti autotrofi in quanto sono in grado di costruire da soli le sostanze di cui sono formati. ● ● 6 CANCELLA IL TERMINE SBAGLIATO. Si chiamano fattori limitanti i fattori che non consentono in un certo ambiente di superare i limiti vantaggiosi di riproduzione a gruppi di individui della stessa altezza . sviluppo specie ● amidi . Il termine autoriproduttore significa microrganismo che riduce la materia organica in bioriduttore inorganica ●● 7 DEFINISCI I SEGUENTI LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE: – popolazione: insieme degli individui che occupano un determinato spazio in un certo periodo di tempo. – comunità biologica: insieme degli organismi animali e vegetali che vivono in un determinato ambiente. – ecosistema: formato dalla comunità e dal luogo nel quale la comunità vive. – bioma: grande area terrestre o acquatica con particolari caratteristiche climatiche. UD 1 – L’ecologia 260 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 8 ● ● Obiettivi di comprensione COMPLETA LE FRASI PONENDO I TERMINI MANCANTI NEGLI APPOSITI SPAZI, SCEGLIENDOLI FRA QUELLI INDICATI. – acque - alghe - alimentari - ambiente - azoto - biologici - biossido di carbonio - catena - consumatori dispersa - ecosistemi - energia - evaporazione - fissare - fotosintesi - livelli - moltiplicazione - organismi patogeni - produttori - proteine - serra - smog - trasformatori - viventi organismi a L’ecologia studia i vari non singolarmente ma riuniti in vari livelli sempre più complessi. consumatori trasformatori di 1°, 2°, 3° grado e dai c Tutti gli esseri evaporazione che svolge un ruolo determinante sia nell’ , che nella ecosistemi d Negli . sono continuamente investiti da un fluire di viventi biologici , ciascuna costituita da alimentari b In ogni ecosistema esistono diverse catene dell’acqua, sia nei fenomeni . fotosintesi vi è un continuo scambio di elementi fra i viventi e l’ energia e Con la respirazione si immagazzina energia nelle cellule al fine della ambiente . moltiplicazione cellulare. 62 f catena L’energia si trasferisce da una viene dispersa . azoto g Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di fissare in grado di le per formare le ● 9 proteine all’altra e durante i vari passaggi una parte di essa per vivere. Solo alcuni batteri però, sono l’azoto prendendolo direttamente dall’atmosfera. Esso è indispensabi. INDICA NELLA PIRAMIDE DEI NUMERI E NELLA PIRAMIDE INVERTITA I PRODUTTORI E I VARI CONSUMATORI, DI 1°, 2°, 3° ORDINE. picchi 5 falco 1 insetti insetti 20 alberi 261 Modulo 4 – L’ambiente semi 175 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ●●10 ● Obiettivi di comprensione SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI TERMINI: – biomassa: quantità di materia vivente in un ecosistema. – euritermo: organismo che sopporta notevoli escursioni termiche sia giornaliere che stagionali. – produttività: la velocità con cui gli organismi di un determinato livello trofico producono la biomassa. – lettiera: sottobosco costituito da felci e muschi sopra i ceppi o direttamente aderenti al terreno. ●●11 SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI TERMINI: – ciclo: continuo scambio di elementi chimici fra i viventi e l’ambiente secondo un percorso circolare che si ripete nel tempo. lo sviluppo di una pianta dipende dall’elemento di cui essa ha bisogno e che è – legge del minimo: presente in minor quantità nel suolo. – potenziale biotico: l’impedimento per una popolazione di raggiungere il massimo delle sue possibilità riproduttive. – capacità ambientale: il numero di individui di una certa popolazione che un ambiente può sostenere. ● 12 COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA UN TERMINE CHE INDICA L’INSIEME DI TUTTI I BIOMI TERRESTRI. 1 2 4 6 P O D E B T A P O L A Z I O N E 3 O T O P O B I C O M P O S I I T T O R I 5 T R A S F O R M A T O E C O S I S T E M A 7 A U T O T R O F I C O N S U M A T O R 8 1 2 3 4 5 6 7 8 H A R I I E’ il luogo in cui possono vivere determinati organismi. E’ l’insieme degli organismi della stessa specie che vive in un determinato territorio. Forma l’ecosistema assieme alla biocenosi. Decompongono i corpi morti vegetali e animali. Lo sono i funghi e i batteri che operano trasformazioni. E’ l’unità fondamentale dell’ecologia. Lo sono i vegetali. Lo sono gli animali. UD 1 – L’ecologia 262 63 T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? a Il plancton rappresenta il primo anello della catena alimentare delle acque. b Il fitoplancton comprende uova, crostacei e organismi che si lasciano trascinare dalle acque. c Le meduse appartengono allo zooplancton. d Il mare ricopre il 50% della superficie terrestre. e La fauna e la flora del mare si trova soprattutto attorno ai continenti e alle isole. f L’acqua del mare contiene circa 3,5 g di cloruro di sodio per litro. g Le prime forme viventi comparvero nelle acque dolci. h Il krill è costituito soprattutto da crostacei. i La flora del mare è limitata alle zone dove arriva la luce. j Nel mare non vi sono animali erbivori. 2 ● 64 V F V V V V V V V V V V F F F F F F F F F F V F V F F V V F TRASCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – b - Il fitoplancton è formato soprattutto da alghe diatomee. – d - Il mare ricopre il 70% della superficie terrestre. – f - L’acqua del mare contiene circa 35 g di cloruro di sodio per litro. – g - Le prime forme viventi comparvero in mare. – j - Nel mare vi sono molti animali erbivori, quali i crostacei che si nutrono soprattutto di alghe micro- – scopiche. ●● 3 COMPLETA LA FRASE SCEGLIENDO L’ALTERNATIVA PIÙ APPROPRIATA. 1 Le balene, le balenottere e le megattere si nutrono soprattutto di… A piccoli pesci; B plancton; C molluschi. 2 Nasello, merluzzo, dentice e squalo sono soprattutto consumatori … A di plancton; B primari; C secondari e terziari. 4 Le acque salmastre si trovano … A negli stagni; B nelle foci dei fiumi; C in prossimità dei laghi. 5 I parchi sono luoghi… A di riserva protetti per legge; B per giocare; C formati esclusivamente da cespugli. 6 Le barene sono luoghi… 3 L’estuario è una forma di foce… A ad imbuto; B a delta; C con molte ramificazioni. 284 Modulo 4 – L’ambiente A lungo i fiumi; B disseminati nei laghi; C che emergono dalla laguna con la bassa marea. ● Obiettivi di conoscenza ●● 4 ● Obiettivi di comprensione RISPONDI ALLE DOMANDE E COMPLETA LE FRASI APERTE. Quali sono le più importanti zone umide? Gli estuari, le lagune, gli stagni, gli acquitrini, i fiumi . scientifico, economico, turistico . Le zone umide presentano notevoli interessi dal punto di vista Nelle zone umide troviamo una e una flora fauna molto ricca . L’intensa fotosintesi fa sì che vi sia molta produzione di ossigeno e di sostanza organica. Laghetti e stagni possono essere attrezzati pesca per la anguille e altri pesci e anche essere usati per allevamenti di Anche dal punto di vista turistico le zone umide vanno preservate Frequenti sono in queste zone i passaggi o le soste di uccelli . per la ricchezza degli organismi , quali l’anitra, i . trampolieri , le fola- ghe , ecc. ● 5 COMPLETA LE FRASI PONENDO AL LORO POSTO I SEGUENTI TERMINI: – larici, pini, abeti, resti organici, querce, faggi, castagni, sottobosco, piante, terreno, batteri, frane e smottamenti, radici, sottobosco, arboree. Il bosco è un insieme di piante sottobosco erbe e muschi che formano il alle radici L’humus del numerosi foglie con ● 6 rinsalda il sottobosco batteri in cui predominano le specie terreno , ma vi si trovano pure . Il sottobosco svolge un ruolo importante , poiché assieme frane e smottamenti , evitando così è formato da resti organici . Vi sono boschi a latifoglie con larici, pini, abeti arboree . , foglie cadute, trasformate con l’azione di querce, faggi e castagni e boschi ad aghi- . OSSERVANDO L’AMBIENTE CHE TI CIRCONDA, QUALI SONO GLI ECOSISTEMI PIÙ FREQUENTI CHE SI POSSONO OSSERVARE ? Boschi, Fiumi, Laghi, Parchi naturali, Mare. ● 7 SCRIVI GLI ANELLI CHE FORMANO LA CATENA ALIMENTARE DI UN OCEANO. Fitoplancton, zooplancton, pesce piccolo, pesce grosso, uomo. UD 2 – Gli ecosistemi della Terra 285 65 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 8 ● ● Obiettivi di comprensione COMPLETA RISPONDENDO ALLE DOMANDE. 1 Quali sono le caratteristiche della macchia mediterranea? La macchia è un’associazione vegetale formata per lo più da arbusti ma anche da alberi quali querce, lecci, sugheri, pini ad ombrello, cipressi, mentre fra gli arbusti possiamo trovare il lentisco, il mirto, il corbezzolo, il cappero, il ginepro, spesso associate a essenze odorose come lavanda e timo. 2 Dove si trovano biomi identici alla macchia mediterranea nel mondo? In California, dove si chiama chaparral, in Cile e nell’Australia meridionale. 9 ● OSSERVA LA PIRAMIDE ALIMENTARE DEL PRATO E PONI AL LORO POSTO LE SCRITTE: carnivori – erbivori – produttori – trasformatori – residui organici carnivori erbivori produttori 66 trasformatori residui organici ●●10 OSSERVA LA FIGURA: CHE COSA RAPPRESENTA? Le zone vegetali lungo una montagna tropicale. Perché queste formazioni si ripetono in latitudine? Perché il clima e di conseguenza la vegetazione dipendono dall’inclinazione dei raggi solari. 286 Modulo 4 – L’ambiente TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● Obiettivi di comprensione ●●11 SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI TERMINI: – krill: insieme di crostacei, zooplancton, degli oceani – xerofile: piante adattate ai climi aridi – sclerofille: piante dalle foglie dure e coriacee – mangrovie: vegetazione caratteristica degli estuari e delle lagune tropicali con alberi dalle radici affioranti – epifite: ● 3 12 piante che vivono sui rami degli alberi, con radici aeree COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI NELLA COLONNA EVIDENZIATA UN TERRENO CARATTERISTICO DELLE REGIONI NORDICHE. 1 S T E P P A 2 D E S E R T O U N D R A T 4 M I M E T I 5 P A M P A S 6 G I F F A P R A T O O R S O R A 7 8 9 10 O A S I B T U E L L S M O 11 Prateria della Russia. 12 Habitat delle regioni calde. 13 Prateria delle zone continentali. 14 Aiuta a confondersi con l’ambiente. 15 Praterie argentine. 16 Abita la savana e si vede anche da lontano. 17 Bioma a graminacee. 18 Quello bianco vive nelle zone polari. 19 Si forma nel deserto quando affiora un po’ d’acqua. 10 Albero dalla caratteristica corteccia argentata, tipico della tundra. A UD 2 – Gli ecosistemi della Terra 287 67 T E S T di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 1 ● ● Obiettivi di comprensione VERO O FALSO? a Gli incendi provocano il formarsi di CO2, altri gas, ceneri e pulviscolo. b La radioattività è dovuta al riscaldamento domestico. c Il traffico automobilistico inquina l’aria con CO, NO, NO2, piombo e idrocarburi incombusti. d L’effetto serra è dovuto alla diminuzione di ossigeno. e Normalmente la temperatura dell’aria aumenta con l’altitudine poiché ci si avvicina di più al Sole. f Le piogge acide sono dovute al formarsi di acido solforico e nitrico. g I CFC sono i responsabili del buco dell’ozono. h Attualmente i buchi riscontrati nello strato di ozono sono sei. i Sopra l’Italia è stato riscontrato un buco nell’ozono. j Il radon è un pericoloso gas inquinante. 2 ● 68 V V F F V F V V F F V F V V V V V V F F F F F F F V V F F V RISCRIVI OGNI AFFERMAZIONE FALSA IN MODO CHE RISULTI VERA. – b - La radioattività è dovuta alle esplosioni atomiche e ai guasti nelle centrali nucleari. – d - L’effetto serra è dovuto all’aumento del biossido di carbonio e al riscaldamento generale del pianeta. – e - Normalmente la temperatura dell’aria diminuisce salendo in altezza. – h - I buchi dell’ozono riscontrati sono tre. – i - Sopra l’Italia non vi è alcun buco dell’ozono. – ● 3 SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA O LA PIÙ PRECISA. 1 Gli inquinamenti naturali sono dovuti a … A effetto serra; B vulcani, solfatare, geyser; C industrializzazione. 3 L’inversione termica si verifica quando… A lo smog sale verso l’alto; B l’aria calda riesce ad espandersi; strato di aria fredda rimane imprigionato in C lo basso. 2 L’ozono si trova … A solo nella stratosfera; B normalmente nell’aria; C nelle acque inquinate. 307 Modulo 4 – L’ambiente 4 I liquami di fogna che contengono alte quantità di sostanze organiche e saponi determinano l’inquinamento… A termico; B agricolo; C civile. ● Obiettivi di conoscenza ●● A 4 ● Obiettivi di comprensione TROVA LE FRASI SBAGLIATE. I pesticidi sono molto biodegradabili. B I fertilizzanti chimici sono ricchi di fosfati e nitrati. C Una sostanza è biodegradabile se si decompone facilmente ad opera di microrganismi. D I fertilizzanti chimici scaricati nelle acque aumentano l’eutrofizzazione. A I batteri anaerobi presenti nell’acqua scindono le molecole organiche. B L’acqua non ha potere autodepurante. C Se viene a mancare l’ossigeno dell’acqua i pesci muoiono per asfissia. D Fosfati e nitrati derivanti dalla decomposizione di sostanze organiche provocano il fenomeno dell’eutrofizzazione. ● 5 CANCELLA IL TERMINE SBAGLIATO. Il compost è un terriccio ottenuto dalla fermentazione della parte organica delle immondizie. L’ozono è inorganica una molecola di ossigeno biatomica . I batteri aerobi vivono in presenza di ossigeno. L’inquinamento triatomica assenza da traffico automobilistico è dovuto ai gas completamente bruciati . Nel fenomeno dell’eutrofizzazione incombusti un aumento si verifica un enorme di alghe. una diminuzione ● 6 SPOSTANDO OPPORTUNAMENTE I TERMINI COSTRUISCI UNA FRASE IL CUI SIGNIFICATO RITROVI NEL TESTO. 1 Con le alghe prima di ossigeno proliferano poi per mancanza l’eutrofizzazione muoiono Con l’eutrofizzazione le alghe prima proliferano poi muoiono per mancanza di ossigeno. 2 Il caratteristico di uova producono i batteri anaerobi che odore marce caratteristico determinano sostanze. I batteri anaerobi producono sostanze che determinano il caratteristico odore di uova marce. UD 3 – Il degrado ambientale 308 69 TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza 7 ● ● Obiettivi di comprensione COMPLETA LE FRASI PONENDO I TERMINI MANCANTI NEGLI APPOSITI SPAZI. – api, termico, licheni, dell’acqua, organismi, aria, centraline, alimenti, chimici, plancton, catena alimentare, calde, ambientali a L’inquinamento mare. Questo può causare la morìa del catena alimentare b Gli additivi chimici sono sostanze usate per combattere le alterazioni degli aria ci si serve delle , le licheni api che rilevano i organismi particolari dell’acqua . alimenti centraline ambientali animali e vegetali che reagiscono all’inquinamento dell’aria o 8 che è il primo anello della plancton dati chimico-fisici. Vengono utilizzati come indicatori ●● nei fiumi o nel delle acque. c Per stabilire lo stato di inquinamento dell’ tori ambientali i calde è dovuto allo scarico di acque termico . Sono buoni indica- e diversi crostacei. COMPLETA LE FRASI PONENDO I TERMINI MANCANTI NEGLI APPOSITI SPAZI. 70 – inquinamento, l’I.B.E., studio, idrico, euro, assenza, macro, indice, ecologico, pesci, analisi, saprobie idrico a Il controllo studio ste, ci si serve dello stacei, la cui assenza b Il sistema delle ●● 9 o rarefazione rappresenta un I.B.E. di pericolo indice analisi e la corrispondente situazione di di macro 309 e di cro- ecologico . tecnica che demolisce la sostanza organica e la trasforma in parte in humus. fenomeno dovuto alla nebbia e al fumo. mancanza di ossigeno. Modulo 4 – L’ambiente . e microrganismi. Da inquinamento – CFC: clorofluorocarburi, gas responsabili del buco dello strato di ozono. – asfissia: pesci e stenoterme, di specie di euro si basa sull’ chimico-fisiche. Oltre a que- SPIEGA IL SIGNIFICATO DEI TERMINI: – compostaggio: – smog: di specie saprobie questi studi si ricava l’ analisi viene effettuato mediante le TEST di VERIFICA ● Obiettivi di conoscenza ● 10 ● Obiettivi di comprensione TROVA IL TERMINE CORRISPONDENTE ALLA DEFINIZIONE; – Organismo che vive in presenza di ossigeno = aerobio – Invertebrati visibili ad occhio nudo = macroinvertebrati stenoterme – Specie con limite di tolleranza ristretto = – Misurazione del tempo attraverso la crescita dei licheni = ● 1 2 3 4 5 11 lichenometria COMPLETA LO SCHEMA E LEGGERAI, NELLA COLONNA EVIDENZIATA, IL NOME DI UN GAS DI CUI SI È MOLTO PARLATO NEL CAPITOLO. Aumento abnorme di alghe. Inquina il terreno; viene usata come diserbante. Deriva dall’inglese = fumo + nebbia. Sono sostanze tossiche che avvelenano le acque causando morìa di pesci. Sono i gas responsabili del buco dell’ozono. 1 E U T 2 A T R A 3 4 5 C R O Z F I Z I N A Z A Z I O N E A B U 71 S M O G C I A N U L O R O F R I L U O R O C R UD 3 – Il degrado ambientale R I 310 Q UESTO VOLUME NON È IN VENDITA E VIENE DATO IN OMAGGIO SOLO AI SIGG. DOCENTI