LA SCUOLA RIMINESE / ESITI DI LUGLIO 2012

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LA SCUOLA RIMINESE / ESITI DI LUGLIO 2012
Esiti degli scrutini e degli esami di Stato del primo ciclo di istruzione
La valutazione finale degli alunni nel I ciclo di istruzione assume particolare rilevanza soprattutto
nel settore della scuola secondaria di I grado, in quanto nel settore iniziale della scuola primaria,
per effetto di una prassi consolidata e di disposizioni legislative restrittive, la componente
selettiva della valutazione è praticamente assente.
Esiti scuola primaria
Gli alunni ammessi alla classe successiva nella scuola primaria sfiorano infatti la totalità (15.295 su
15.328); la stessa ammissione dall’ultimo anno di corso al successivo grado di scuola non rileva
aspetti negativi in ragione anche della consolidata acquisizione in ordinamento dell’abrogazione
dell’esame di licenza elementare avvenuto ormai da sei anni.
Esiti scuola secondaria di primo grado
Gli scrutini rappresentano un importante momento di verifica dei livelli di apprendimento
conseguiti dagli studenti a conclusione dell’anno scolastico. L’onere della valutazione è affidato al
Consiglio di classe, con la presenza, nella sua interezza, della sola componente docente. I criteri di
giudizio sono, invece, determinati dal collegio dei docenti per assicurare omogeneità nelle
decisioni di competenza dei singoli consigli di classe.
Lo studente che nello scrutinio finale di giugno registra sufficienze in tutte le discipline è
ammesso alla classe successiva.
I dati relativi agli esiti degli scrutini finali per l’a.s. 2011/12 mostrano un tasso di successo
soddisfacente; complessivamente, su 100 alunni scrutinati, 97,7 vengono ammessi alla classe
successiva (98,4 femmine e 97 maschi).
Rispetto ai risultati degli scrutini al termine dell’anno scolastico 2009-10 e 2010-11 osserviamo
una diminuzione degli studenti non ammessi
I risultati degli esami di stato nelle scuole secondarie di primo grado
All’esame di Stato è stato ammesso il 98,7% degli alunni frequentanti l’ultima classe.
Di questi il 99,6% si è licenziato.
Poco più della metà degli studenti licenziati (52,2%) ha conseguito un voto compreso tra il “sei” e
il “sette”; “otto” e “nove” sono state le votazioni riportate, rispettivamente, dal 23,2% e dal 15,2%
dei licenziati; il 9,4% si è licenziato con voto “dieci”.
A conferma di un fenomeno ormai consolidato, la variabile “genere” incide sugli esiti finali degli
studenti.
Il dislivello tra i generi si fa più consistente quando si passa a considerare le votazioni finali: le
ragazze conseguono risultati più brillanti rispetto ai colleghi maschi. Questi ultimi, infatti, si
concentrano per lo più in corrispondenza delle fasce di voto più basse: il 59,1% ha concluso il
percorso con un voto compreso tra “sei” e “sette”. Le femmine, invece, fanno registrare una
frequenza maggiore nelle classi di voto che vanno dall’ “otto” in su; in particolare, una quota
considerevole (11,5%) si è licenziata con voto “dieci”.
Le votazioni conseguite dai licenziati sono mediamente più basse rispetto a quelle conseguite al
termine dell’anno scolastico precedente.
A conferma di un fenomeno già rilevato in occasione degli esami dello scorso anno scolastico, il
successo degli studenti stranieri risulta minore rispetto a quello degli studenti con cittadinanza
italiana.
Il 96,2% degli studenti con cittadinanza non italiana è stato ammesso agli esami conclusivi del I
ciclo a fronte del 99,1% degli studenti italiani; il tasso di promozione, invece, è meno sensibile alla
nazionalità risultando pari al 98,3% per i primi contro il 99,7% dei secondi.
Gli studenti con votazioni più alte scelgono l’anno successivo prevalentemente un liceo, anche se
rispetto agli anni precedenti crescono gli studenti licenziatisi con un voto pari a 9 o 10 che
scelgono un istituto tecnico.
Sono in aumento, rispetto agli anni precedenti, gli studenti con votazioni basse che scelgono l’anno
successivo un istituto professionale (51% degli studenti con voto pari a 6).
Esiti degli scrutini e degli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione
Risultati degli scrutini di giugno
Allo scrutinio finale di giugno gli studenti ammessi alla classe successiva risultano il 66,1%; coloro
che dovranno essere nuovamente valutati a causa della sospensione del giudizio in una o più
discipline sono il 23,4%; invece i non ammessi alla classe successiva sono il restante 10,3%.
La percentuale più alta di studenti non ammessi alla classe successiva si riscontra al termine del
primo anno di corso (16,1%).
Rispetto ai risultati degli scrutini al termine dell’anno scolastico 2009-10 e 2010-11 osserviamo
una diminuzione degli studenti non ammessi alla classe successiva ed un relativo incremento
degli ammessi, mentre al primo anno questa diminuzione è più marcata compensata totalmente
dall’incremento degli studenti in sospensione di giudizio.
Le studentesse non ammesse alla classe successiva rappresentano percentualmente il 7,5% del
totale delle scrutinate mentre questa percentuale per quanto riguarda gli studenti si attesta al
12,9%.
Analizzando nel dettaglio i risultati degli studenti per tipo di scuola si osserva che la percentuale
degli ammessi alla classe successiva è più alta nei Licei; in particolare, nel Liceo linguistico (78,7%)
e, a seguire, nel Liceo scientifico e nel classico.
Gli Istituti professionali registrano la percentuale più alta di studenti non ammessi (17,8%), che
supera di circa sette punti percentuali il dato complessivo (10,3%).
Rispetto ai risultati degli scrutini al termine degli ultimi 3 anni scolastici notiamo un incremento
percentuale degli studenti ammessi alla classe successiva negli istituti tecnici e professionali con
una diminuzione dei non ammessi (soprattutto nei professionali) e di quelli in sospensione di
giudizio, mentre nei licei si sono ridotti gli studenti ammessi alla classe successiva e sono
aumentati quelli in sospensione di giudizio.
Il 95,7% degli studenti NON PROMOSSI aveva conseguito, al termine della scuola secondaria di I
grado, un voto inferiore o uguale a 7/10.
Il 94,3% degli studenti che aveva conseguito, al termine della scuola secondaria di I grado, un
voto uguale o superiore a 9/10 è stato PROMOSSO.
I risultati degli esami di stato
L’ammissione degli studenti agli esami di Stato è pari, a livello provinciale, al 96% sul totale degli
alunni scrutinati al quinto anno.
Nel nostro sistema di istruzione la fase di ammissione agli esami di Stato rappresenta un
momento importante di verifica, superato il quale, dato quasi per scontato l’esito positivo
dell’esame (99,8%), l’interesse si sposta tutto sul punteggio che sarà attribuito dalla commissione.
Al termine dell’a.s. 2011-12 si sono diplomati 2.125 studenti (48 dei quali nei corsi serali)
La metà delle studentesse si matura nell’area “liceale”, mentre il 45% degli studenti in quella
“tecnica”.
Il 25% degli studenti ottiene la maturita’ di liceo scientifico, mentre il 16,9% quella di ragioniere e
perito commerciale.
Analizzando gli ultimi 5 anni, al termine di questo anno scolastico, dopo un costante
incremento,si registra una diminuzione dei maturati nell’area liceale.
Mediamente il 22,9% degli studenti si è maturato con un ritardo negli studi di almeno 1 anno
Gli studenti si sono maturati con una votazione media di 77,6/100 (79,1/100 le femmine e
75,9/100 i maschi)
I risultati degli esami di qualifica professionale
Al termine del triennio degli istituti professionali si sono qualificati 577 studenti (66% maschi).
Il 55,6% degli studenti si è qualificato con un ritardo negli studi di almeno 1 anno
Le variazioni nel corso dell’anno scolastico
Nel corso dell’anno scolastico si sono registrate circa 480 movimentazioni il 65% delle quali
hanno interessato maschi ed il 46% hanno avuto luogo, come era facile prevedersi in una logica di
fisiologico riequilibrio delle scelte effettuate dagli studenti a febbraio e confermate a settembre,
nei primi mesi dell’anno scolastico (ottobre e novembre).
Altrettanto prevedibile ma ugualmente interessante da sottolineare è il dato delle
movimentazioni del primo anno: queste ultime interessano circa il 5,4% degli studenti
frequentanti questo anno di corso e corrispondono al 39% del totale delle movimentazioni, a
dimostrazione della necessità di continuare ad investire nella diversificazione ed affinamento
delle politiche ed attività di orientamento rivolte agli studenti in uscita dalla scuola secondaria di I
grado.
Il 41% delle movimentazioni (circa 200) si riferiscono a passaggi tra un istituto scolastico e l’altro.
Il 25% (circa 120) si riferiscono invece ai ritiri che interessano gli alunni regolarmente iscritti in un
istituto scolastico che, dopo aver frequentato per un periodo dell’anno scolastico di riferimento,
interrompono la frequenza nel corso dell’anno con atto formale di ritiro presentato entro il 15
marzo (ritiro formalizzato) o senza dare preventivamente nessuna comunicazione (ritiro non
formalizzato).