Le novità - Punto Einaudi Palermo
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Le novità - Punto Einaudi Palermo
JONATHAN FRANZEN PURITY EINAUDI L’evento editoriale piú atteso dell’anno: il nuovo romanzo dell’autore delle Correzioni e di Libertà Jonathan Franzen Purity JONATHAN FRANZEN Traduzione di Silvia Pareschi Un grande romanzo che tocca i temi tipici di Franzen, dalla famiglia disfunzionale alla massiccia influenza di internet sulle nostre vite, arricchiti però da una trama piena di colpi di scena, amori tormentati, identità segrete e persino omicidi. La giovane Purity Tyler, detta Pip, non conosce la sua vera identità. Sua madre, per un motivo misterioso, non vuole rivelarle chi è suo padre, l’uomo dal quale è fuggita prima che Pip nascesse, cambiando nome e ritirandosi a vivere nell’anonimato tra i boschi della California settentrionale. Pip è povera: ha un pesante debito studentesco da ripagare e vive in una casa occupata a Oakland, frequentata da un gruppo di anarchici. Ed è proprio lí che incontra Annagret, un’attivista tedesca che le apre le porte di uno stage con il Sunlight Project, l’organizzazione fondata dal famoso e carismatico Andreas Wolf, un leaker rivale di Julian Assange, allo scopo di rivelare i segreti dei potenti. Pip parte per la Bolivia, dove ha sede il Sunlight Project, con la speranza di poter usare la tecnologia degli hacker per svelare il segreto dell’identità di suo padre. Ma l’incontro con Andreas Wolf si rivela sconvolgente per molti motivi. Anche Andreas ha un terribile segreto nascosto nel suo passato, negli anni in cui viveva a Berlino Est come figlio ribelle di una madre squilibrata e di un padre pezzo grosso del Partito Comunista. Lo rivela proprio a Pip, con la quale instaura una relazione intensa e morbosa. Forse i suoi moventi segreti sono legati a Tom Aberant, il giornalista di Denver per il quale Pip andrà a lavorare dopo lo stage con il Sunlight Project, destabilizzando la relazione di Tom con la sua compagna Leila e portando un grande sconvolgimento anche nelle loro vite. Finché non arriverà a scoprire cosa ci fa lí, chi sono le persone che la circondano e qual è la sua vera identità. Di Jonathan Franzen Einaudi ha pubblicato quattro romanzi (La ventisettesima città, Forte movimento, Le correzioni e Libertà) e tre raccolte di saggi (Come stare soli, Zona disagio e Piú lontano ancora). Nel volume Il progetto Kraus ha annotato i saggi dello scrittore austriaco. PURITY SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 600 • 978880621660-3 «Franzen non inanella pezzi di bravura perché il pezzo di bravura è il libro nel suo insieme, nella sua architettura inizialmente bizzarra che diventa di pagina in pagina, di macro-capitolo in macro-capitolo, sempre piú chiara, affascinante, luminosa». Matteo Persivale, «Corriere della Sera» LUNEDÍ – Oh, micetta, come sono contenta di sentire la tua voce, – disse la madre della ragazza al telefono. – Il corpo mi tradisce ancora. A volte penso che la mia vita sia solo una lunga serie di tradimenti del corpo. – Non è cosí per tutti? – disse la ragazza, Pip. Ultimamente chiamava la madre a metà della pausa pranzo alla Renewable Solutions. Ciò le procurava un po’ di sollievo dalla sensazione di non essere adatta a quell’impiego, di avere un impiego al quale nessuno poteva essere adatto, o di essere una persona inadatta a qualunque tipo di impiego; e poi, dopo venti minuti, poteva dire con sincerità di dover tornare al lavoro. – Ho la palpebra sinistra cadente, – spiegò sua madre. – È come se ci fosse un peso che la tira giú, tipo un piombino da pesca o qualcosa del genere. – Anche adesso? – Va e viene. Chissà, forse ho la paralisi di Bell. – Qualunque cosa sia la paralisi di Bell, sono sicura che non ce l’hai. – Come fai a essere cosí sicura, micetta, se non sai neanche cos’è? – Non saprei… forse perché non avevi neanche il morbo di Basedow? L’ipertiroidismo? Il melanoma? 682603 Non che le piacesse prendere in giro sua madre. Ma i loro rapporti erano inquinati dall’azzardo morale, un’utile espressione che Pip aveva imparato al corso di Economia del college. Nel sistema economico di sua madre, lei era una banca troppo grande per poter fallire, un’impiegata troppo indispensabile per poter essere licenziata per cattiva condotta. Anche alcuni suoi amici di Oakland avevano genitori problematici, ma riuscivano comunque a parlarci insieme tutti i giorni senza eccessive manifestazioni di stranezza, perché persino i piú problematici avevano risorse che non si limitavano al loro unico discendente. Nel mondo di sua madre, invece, esisteva solo Pip. Einaudi Novità Gennaio Febbraio 2016 Einaudi Novità gennaio febbraio 2016 Tiziano Scarpa, Il brevetto del geco Helen Macdonald, Io e Mabel Helen Oyeyemi, Boy Snow Bird Joseph E. Stiglitz, La grande frattura I LIBRI DEL MESE Un coloratissimo viaggio nel mondo dell’arte e in quello della fede, ma anche un’insolita storia d’amore Tiziano Scarpa Il brevetto del geco I LIBRI DEL MESE 2 Con una forza narrativa mai prima d’ora cosí dirompente, Tiziano Scarpa racconta la vocazione come tensione verso l’assoluto, sempre in bilico tra il disastro e la perfezione. Il risultato è un romanzo profondamente contemporaneo, che prova a immaginare la deriva del nostro mondo e insieme – grazie alla potenza delle parole – ne ridisegna continuamente i confini. Si fanno chiamare Cristiani Sovversivi. C’è chi li considera dei terroristi, e chi invece pensa che siano un toccasana per il nostro spompato Occidente. Agiscono sullo sfondo, mentre in primo piano si alternano le avventure di due personaggi che hanno molto in comune, anche se non lo sanno ancora. Il primo è Federico Morpio: artista a Milano, ex giovane, si ritrova solo e senza soldi. Ha un dubbio che lo angoscia piú dei debiti: è stato escluso dall’ambiente dell’arte perché non aveva gli agganci giusti o non, piuttosto, per la sua mancanza di talento? Lo scoprirà unendosi a un gruppo di ambiziosi sognatori. La seconda è Adele, una giovane donna malinconica. Ha un lavoro da impiegata, vive sola. Una notte incontra un essere domestico e prodigioso: la sua vita ha una svolta, comincia a frequentare persone speciali. Insieme a loro concepisce un piano inaudito. Come i suoi protagonisti, questo romanzo si getta nella mischia della nostra epoca. Colpi di scena e accelerazioni improvvise si mescolano a incursioni nella natura e nell’arte: il brulicare di creature nelle periferie urbane, le chiese, i musei, le mostre di arte contemporanea. Ma intanto, su ogni dettaglio della vita e della morte vigila un’entità umbratile, che dice misteriosamente di essere «l’Interrotto». Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963. Tra i suoi libri, Occhi sulla graticola (Einaudi 1996 e 2005), Amore® (Einaudi 1998), Venezia è un pesce (Feltrinelli 2000), Cos’è questo fracasso? (Einaudi 2000), Nelle galassie oggi come oggi (con Raul Montanari e Aldo Nove, Einaudi 2001), Cosa voglio da te (Einaudi 2003), Kamikaze d’Occidente (Rizzoli 2003), Corpo (Einaudi 2004 e 2011), Groppi d’amore nella scuraglia (Einaudi 2005 e 2010), Batticuore fuorilegge (Fanucci 2006), Amami (con Massimo Giacon, Mondadori 2007), Stabat Mater (Einaudi 2008, premio Strega 2009 e premio SuperMondello 2009), Le cose fondamentali (Einaudi 2010 e 2012), La vita, non il mondo (Laterza 2010), Il mondo cosí com’è (con Massimo Giacon, Rizzoli Lizard 2014), Come ho preso lo scolo (Effigie 2014). Dall’inizio degli anni Novanta a oggi ha scritto una quindicina di testi per la scena e per la radio, tutti rappresentati, fra cui: Comuni mortali (Effigie 2007), L’inseguitore (Feltrinelli 2008), L’ultima casa (Transeuropa 2011), L’infinito (Einaudi 2011). 3 I LIBRI DEL MESE SUPERCORALLI • € 21,00 • pp. 350 • 978880620311-5 “ Gina Fernenti camminava lungo il corridoio come una paperotta, a piedi nudi divaricati, con il suo, sí e no, metro e sessanta, i ditini ciompi dei piedi, le caviglie solide, le gambe depilatissime, i fianchi abbondanti, e il doppio sfero parmenideo: la cavigliera tintinnava, le tette no. ” Il pluripremiato racconto di una rinascita, per dieci settimane nelle classifiche del New York Times Helen Macdonald Io e Mabel ovvero L’arte della falconeria Traduzione di Anna Rusconi I LIBRI DEL MESE 4 In questo straordinario memoir, vincitore dei piú prestigiosi premi britannici, la storica e naturalista Helen Macdonald racconta come l’addestramento di un rapace abbia curato la sua depressione e come tra un astore e il suo falconiere possa incredibilmente nascere una strana e indimenticabile storia d’amore. L’improvvisa morte del padre getta Helen Macdonald in una cupa depressione. Ma un sogno ricorrente le fa scattare una sorta di epifania: per uscire dal gorgo addestrerà un astore, un grosso e feroce rapace. La prima apparizione della bestia dallo scatolone che la trasporta, illuminata da uno squarcio di sole, ha la qualità del miracolo spaventoso, del monstrum medievale («Un rettile. Un angelo caduto. Un grifone dalle pagine di un bestiario miniato»). Macdonald si dedica esclusivamente all’astore, in un isolamento ossessivo. Il racconto dell’addestramento, dell’osservazione del comportamento della giovane Mabel (cosí chiama infatti il rapace), della paura, della fascinazione e della strana tenerezza che prova per l’animale sono resi in una lingua che, di volta in volta, si trasforma e si adatta: l’asciuttezza degli episodi piú emotivi, la bellissima precisione terminologica dell’argot della falconeria, la tenerezza del ricordo; le incantevoli descrizioni del mondo naturale in cui Macdonald e il suo rapace sono immerse durante gli allenamenti, e dove il linguaggio fiorisce al massimo della sua ricchezza, del suo lirismo e della sua potenza. Sono infiniti gli spunti all’interno di questo libro singolare, grazie alla visione analitica, esatta e immaginifica dell’autrice, infiniti i dettagli rivoltati e osservati da una nuova angolazione, cosí come il padre le aveva insegnato, e nonostante la loro apparente autonomia sono tenuti insieme con una coesione sorprendente, in una composizione perfetta e senza sbavature. Helen Macdonald è scrittrice, poetessa, storica, naturalista e ricercatrice al dipartimento di Storia e filosofia della scienza a Cambridge. «Un libro anomalo e perfetto che illumina il paradosso della perdita, e cioè la “costante presenza dell’assenza”». Livia Manera, «Corriere della Sera» 5 I LIBRI DEL MESE FRONTIERE EINAUDI • € 19,50 • pp. 250 • 978880621338-1 “ Mentre me ne stavo seduta a tagliare strisce di pelle che poi ammollavo in acqua tiepida, stiravo, spalmavo di grasso, rigiravo di qua e di là in quella strana stanza di oggetti rotti, avevo capito che erano qualcosa di piú di semplici pezzi di cuoio. Erano le corde che mi avrebbero tenuta legata all’astore, e che avrebbero tenuto Mabel legata a me. ” Una rilettura, fra mito e fiaba, della storia di Biancaneve e della sua matrigna, nel Massachusetts degli anni Cinquanta Helen Oyeyemi Boy Snow Bird Traduzione di Laura Noulian I LIBRI DEL MESE 6 L’orfana Boy dal nome-maschio ha lineamenti delicati e un padre crudele. La candida Snow è perfetta agli occhi del mondo, ma non a quelli della matrigna che la vuole lontana. L’acuta Bird ha inciso nella pelle un segreto familiare ben custodito. Nell’inverno del 1953 Boy Novak arriva per caso in una piccola città del Massachusetts alla ricerca, lei crede, della bellezza, vale a dire l’opposto di ciò che ha lasciato a New York, dove viveva col padre Frank, un sordido individuo che svolge un mestiere antico e truculento: l’acchiapparatti. Boy sposa Arturo Whitman, un ex-professore di storia che, morta l’amatissima moglie, Julia, ha lasciato l’insegnamento per diventare creatore di gioielli. Nel cuore di Boy c’è ancora il suo primo amore, Charlie, ma Arturo può offrirle quella sicurezza di cui la donna ha tanto bisogno, nonché l’amore di sua figlia, l’adorabile Snow, a cui invece occorre una nuova madre. Boy non avrebbe mai immaginato di diventare una perfida matrigna, ma quando dal matrimonio con Arturo nasce Bird, si scopre incapace di accettare quel che vedono i suoi occhi. Da qui in poi Boy, Snow e Bird diventano prede della tirannia degli specchi e scoprono a loro spese il terribile potere esercitato da certe superfici. Brillante, originale e commovente, Boy Snow Bird è un romanzo che, rifacendosi all’universo delle fiabe, prosegue reinventandola la migliore tradizione letteraria del Novecento, da Toni Morrison a Gabriel García Márquez, passando per Edgar Allan Poe e persino Emily Dickinson. Helen Oyeyemi, a soli trent’anni già al suo quinto romanzo, è una delle voci letterarie piú originali e dinamiche del nostro tempo. Helen Oyeyemi è nata nel 1984 e ha scritto il suo primo romanzo, The Icarus Girl, quando andava ancora a scuola. In seguito ha pubblicato The Opposite House (2007), White is for Witching (2009), Mr Fox (2011). Ha pubblicato anche due pièce, Juniper’s Whitening (2004) e Victimese (2005). 7 I LIBRI DEL MESE SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 320 • 978880622671-8 «Non mi importa nulla di cosa dice lo specchio, Helen Oyeyemi è la piú brava del reame». Ron Charles, «The Washington Post» Come è potuto accadere che l’America diventasse il piú diseguale dei Paesi avanzati? Joseph E. Stiglitz La grande frattura La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla Traduzione di Daria Cavallini e Lorenza Chiesara I LIBRI DEL MESE 8 In questo libro Stiglitz allarga la diagnosi presentata nel Prezzo della disuguaglianza, e suggerisce modi per affrontare i problemi crescenti dell’economia. La disuguaglianza è una scelta, il risultato cumulativo di politiche ingiuste e di priorità errate. Raccogliendo i suoi scritti per giornali e riviste non specialistiche, tra cui «Vanity Fair» e il «New York Times», il Premio Nobel per l’Economia espone pienamente la disuguaglianza americana: le sue dimensioni, le sue cause, e i risultati per la nazione e per il mondo. Dall’era di Reagan alla Grande recessione e alle sue dolorose conseguenze, Stiglitz si concentra sulle politiche irresponsabili – deregulation, taglio delle tasse per l’1 per cento – che hanno lasciato indietro un grande numero di cittadini trasformando il «sogno americano» in un mito sempre piú inarrivabile. Stiglitz suggerisce alcune soluzioni concrete: aumentare le tasse per le corporation e per i piú ricchi; offrire maggior sostegno ai bambini dei piú disagiati; investire in educazione, scienze e infrastrutture; dare aiuti ai proprietari di case invece che alle banche. E, soprattutto, darsi da fare per riportare l’economia al pieno impiego. Stiglitz porta ad esempio ciò che è stato fatto in Scandinavia, a Singapore, in Giappone e argomenta contro il dilagare di una distruttiva e non necessaria austerità che si sta diffondendo in Europa. La nostra scelta non deve essere tra crescita e giustizia: con politiche pubbliche adeguate, possiamo scegliere entrambe. Le sue rimostranze non riguardano tanto il capitalismo in sé, quanto il modo in cui il capitalismo del XXI secolo si è trasformato. È un appello ad affrontare la disuguaglianza economica come una questione politica e morale. Con l’obiettivo di giungere a una società piú prospera e giusta. Joseph E. Stiglitz, vincitore nel 2001 del Premio Nobel per l’Economia, è nato nel 1943 in Indiana. Professore di Economia presso la Columbia University, è stato consigliere di Bill Clinton durante il primo mandato e, dal 1997 al 2000, senior vice president e Chief Economist della Banca mondiale. Einaudi ha pubblicato La globalizzazione e i suoi oppositori nei «Saggi» nel 2002 e in «Einaudi Tascabili» nel 2003; I ruggenti anni Novanta («Gli struzzi», 2004 ed «ET Saggi», 2005); La globalizzazione che funziona («Gli struzzi», 2006 ed «ET Saggi», 2007), La guerra da 3000 miliardi di dollari («Passaggi Einaudi», 2009), Bancarotta («Passaggi Einaudi», 2010 e «ET Saggi», 2013) e Il prezzo della disuguaglianza («Passaggi Einaudi», 2013 e «ET Saggi», 2014). 9 I LIBRI DEL MESE PASSAGGI EINAUDI • € 20,00 • pp. 520 • 978880622685-5 “ Questa è una soltanto tra le tante ragioni per cui preoccuparsi della disuguaglianza è diventato urgente anche per l’1 per cento: i numeri in aumento che la riguardano mostrano che una crescita economica sostenuta, in base alla quale esso prospera, non può avvenire quando la grande maggioranza dei cittadini ha redditi stagnanti. ” Patrick Modiano Mo Yan Philip Roth Antonio Pascale Franco Cordelli Rosetta Loy Atul Gawande Rivka Galchen Antonietta Pastore Horacio Quiroga Giuliano Scabia NARRATIVA Premio Nobel per la Letteratura 2014 Patrick Modiano Incidente notturno Traduzione di Emmanuelle Caillat Un giovane viene investito da un’auto e si ritrova in ospedale. Con lui ci sono la donna al volante e un uomo bruno robusto dall’aria losca. Il narratore indaga su Jacqueline: chi è quella donna? Forse è la stessa che lo aveva accompagnato da bambino in ospedale, quando aveva avuto un incidente simile uscendo da scuola… Ma prima di tutto il ragazzo conduce un’inchiesta su se stesso: nulla sappiamo di lui, neppure il suo nome di battesimo. Il suo ritratto prende forma partendo da una scarpa troppo stretta, persa durante l’incidente, da un vecchio giaccone sporco di sangue e da un passaporto con una data di nascita falsificata per diventare maggiorenne prima del tempo. In una notte di foschia, un banale incidente può portare a un po’ di luce, ma solo se si ha la pazienza, quasi l’ostinazione di tornare piú volte sui propri passi e di ripensare alle cose della vita per cercare di chiarirle, di renderle limpide e lineari. Patrick Modiano, nato nel 1945 a Boulogne-Billancourt, è uno dei piú importanti narratori francesi contemporanei. Nel 2014 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Con Via delle botteghe oscure, nel 1978 si è aggiudicato il Goncourt. È autore di numerosi romanzi e racconti, tra cui, tradotti in italiano, Dora Bruder (Guanda) e Bijou, Un pedigree, Sconosciute, Nel caffè della gioventú perduta, L’orizzonte, L’erba delle notti e Perché tu non ti perda nel quartiere (pubblicati da Einaudi). SUPERCORALLI • € 17,00 • pp. 130 • 978880622936-8 11 NARRATIVA Durante la notte, a Parigi, un’automobile investe un ragazzo. Per lo choc il giovane si risveglia da un sonno durato tutta l’adolescenza e prende coscienza della sua vita clandestina e della malattia di un’intera generazione nata durante l’Occupazione. Il capolavoro del «realismo allucinato» di Mo Yan, lo stile che gli ha meritato il Premio Nobel Mo Yan Il paese dell’alcol Traduzione di Silvia Calamandrei NARRATIVA 12 Mo Yan scrive un noir labirintico e acceccante per raccontare un paese corrotto, in cui lo sviluppo tumultuoso e la ricerca del guadagno a ogni costo genera mostri. Non solo metaforici. All’ispettore Ding sono giunte strane voci: a Jiuguo, una cittadina mineraria della Cina profonda, la politica di controllo delle nascite, o del «figlio unico», ammette deroghe solo se i neonati rispondono ai criteri di selezione di una macabra impresa di allevamento destinata a rifornire i migliori ristoranti del cibo piú prelibato… la carne di bambino! Ma quando si reca sul luogo per indagare, l’ispettore Ding entra in una spirale di banchetti, libagioni, pranzi ufficiali e feste improvvisate che lo stordiscono in un fiume di alcol. Quelli che ha davanti sono i piú raffinati piatti della cucina tradizionale di Jiuguo o qualcosa di molto, molto peggio? Un romanzo scatenato, surreale, in cui il grottesco è la chiave di una satira violentissima di una società corrotta e corruttrice. Una storia sordida e crudele ma anche terribilmente divertente, sospesa tra saggezza taoista e assurdo picaresco. Mo Yan iniziò la prima stesura del Paese dell’alcol nel luglio del 1989, subito dopo il massacro di piazza Tiananmen. Mo Yan, Premio Nobel per la Letteratura nel 2012, nasce nel 1955 da una famiglia numerosa di contadini poveri, a Gaomi, nella provincia dello Shandong. Fra le sue numerose opere narrative, Einaudi ha finora pubblicato Sorgo rosso, L’uomo che allevava i gatti, Grande seno, fianchi larghi, Il supplizio del legno di sandalo, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao, Le rane e Le canzoni dell’aglio. SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 300 • 978880615515-5 Si conclude con questo romanzo la ritraduzione dell’opera di Roth iniziata nel 1998 Philip Roth Lasciar andare Traduzione di Norman Gobetti Gabe Wallach presta la sua copia di Ritratto di signora di Henry James all’amico Paul Herz ma si rende conto di aver dimenticato una lettera di sua madre nelle pagine del libro e tentando di recuperarla incontra la moglie di Paul, Libby. Gabe scopre da Libby che Paul ha problemi economici ed è testimone del primo dei tanti litigi tra marito e moglie. Intanto Gabe approfondisce la conoscenza di Libby, e un giorno i due si baciano. La seconda parte del libro è incentrata sulla storia di Paul e Libby: il loro difficile corteggiamento e il matrimonio. Si incontrano studenti, Paul figlio unico di genitori ebrei, Libby di provenienza cattolica. Entrambi non sono molto religiosi e non sentono le loro fedi come un ostacolo all’amore. Peccato che per le rispettive famiglie non sia cosí... Già dal suo primo romanzo Philip Roth affronta il conflitto tra desiderio e convenzioni sociali e famigliari con lo stile che lo renderà celebre. Di Philip Roth Einaudi ha pubblicato: Pastorale americana, Operazione Shylock, Il teatro di Sabbath, Ho sposato un comunista, Lamento di Portnoy, La macchia umana, L’animale morente, Lo scrittore fantasma, Zuckerman scatenato, Chiacchiere di bottega, Il complotto contro l’America, Il seno, La lezione di anatomia, L’orgia di Praga, Everyman, Patrimonio, Il fantasma esce di scena, Il professore di desiderio, Indignazione, L’umiliazione, La controvita, La mia vita di uomo, Nemesi, Goodbye, Columbus, Quando lei era buona, I fatti. Autobiografia di un romanziere, La nostra gang, Il Grande Romanzo Americano e il volume Zuckerman (che raccoglie i romanzi Lo scrittore fantasma, Zuckerman scatenato, La lezione di anatomia, L’orgia di Praga, Nemesi e «Ho sempre voluto che ammiraste il mio digiuno» ovvero, guardando Kafka). SUPERCORALLI • € 24,00 • pp. 700 • 978880620441-9 13 NARRATIVA La storia di due specializzandi all’Università dell’Iowa, Gabe Wallach, aspirante romanziere, e Paul Herz, aspirante accademico, e della loro amicizia. Almeno finché Gabe non conosce Libby, la bella, sensuale, irresistibile moglie di Paul. «La vita è un cumulo di risposte esatte date nel momento sbagliato» Antonio Pascale Le aggravanti sentimentali Che cos’è la felicità? Possiamo davvero raggiungerla? E in questo nostro inseguimento, i sentimenti sono un volano o una zavorra? Un romanzo divertentissimo che racconta seriamente quello che siamo disposti a fare pur di essere felici. NARRATIVA 14 «Sí, lo ammetto, a furia di contemplare il cielo, la felicità era in notevole ritardo e gli eventi sentimentali, invece, sul punto di precipitare». Cosa può combinare un uomo, sulla soglia dei cinquanta, da solo in città mentre moglie e figli sono al mare? Una cascata di guai travolge lui e i suoi sgangherati amici: Giacomo da promettente film-maker si ritrova nullafacente; Paola si sente «fuori mercato» a 35 anni e arriva a tentare un gesto estremo; Luigi, artista affermato, s’infila in una relazione pericolosa dietro l’altra. Insomma, nessuno di loro sembra davvero felice, per quanto si affannino a vivere seguendo i propri sentimenti. Ma in fondo, chissà quanta parte ha la volontà e quanta il caso, nelle nostre vite. E chissà, soprattutto, quanta parte ha l’amore. Sulla scia de Le attenuanti sentimentali, Antonio Pascale tratteggia con intelligenza e ironia il nostro tempo. Attraverso episodi esilaranti e digressioni tanto puntuali quanto svagate, ci colloca nel centro esatto del racconto, di fianco al suo protagonista cosí nevrotico e contemporaneo, cosí sentimentale e forse tragico, cosí simile a noi. Antonio Pascale (Napoli 1966) ha pubblicato per Einaudi Ritorno alla città distratta; La manutenzione degli affetti; Passa la bellezza; Scienza e sentimento; Tre terzi, con Diego De Silva e Valeria Parrella; Le attenuanti sentimentali. È fra gli autori di Scena padre e Figuracce. Collabora con «Il Mattino», «Il Messaggero», il «Corriere della Sera» e «il Post». È stato l’«intellettuale di servizio» delle Invasioni barbariche di Daria Bignardi. SUPERCORALLI • € 18,00 • pp. 180 • 978880622949-8 «Ciò che conta sono le relazioni, non c’è altro: come le cose e le persone si legano tra loro» Franco Cordelli Una sostanza sottile Si mescolano in questo romanzo le voci di un padre e una figlia. Non hanno la consuetudine di raccontarsi, né hanno mai condiviso granché. Capita come fosse la prima volta, qualche settimana insieme in Provenza. Lui, distratto e pensieroso, è uno scrittore ormai anziano che si guarda alle spalle: a lei il compito di raccogliere il flusso scoordinato dei ricordi, di ascoltarlo sollecitandone la memoria. Sullo sfondo delle bianche mura di Avignone, e dei paesini sferzati dal vento, si dipana un’anamnesi che è anche sentimentale e filosofica: le coincidenze di una vita, i romanzi, le donne, gli autori piú amati, gli affetti perduti, gli incontri fortuiti; e ancora le sconfitte patite nel corpo e nelle illusioni, quella dimensione liminare fra la vita e la morte a lungo esplorata nel corso delle degenze in ospedale, descritte come solo un etnologo dopo un’esperienza sul campo può fare. Un romanzo fluido e destrutturato che ricostruisce la trama creata dai fili aggrovigliati di cui è intessuta un’esistenza, lasciando intravedere la magia complessa di un grande disegno unitario. Franco Cordelli, scrittore, saggista e critico teatrale del «Corriere della Sera», ha lavorato a lungo a Radio 3. Nel 1973 esordisce con Procida, «giallo» in forma diaristica, cui hanno fatto seguito: Il pubblico della poesia (1975), Fuoco Celeste (1976), Il poeta postumo. Manie pettegolezzi rancori (1978), Le forze in campo (1979), I puri spiriti (1982), Pinkerton (1986), Guerre lontane (1990) Diderot dondero (1993), Arancio (1995). La democrazia magica (1996), Un inchino a terra (1999), La religione del romanzo (2002), Lontano dal romanzo (2002), Il duca di Mantova (2004), Vacanze romane (2008), La marea umana (2010), L’ombra di Piovene (2011), La democrazia magica. Il narratore, il romanziere, lo scrittore (2012), Partenze eroiche (2013), Declino del teatro di regio (2014) e L’Italia di mattina (2014). SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 300 • 978880622935-1 15 NARRATIVA Il racconto di sé che un padre consegna alla figlia nella Provenza assolata, un romanzo dall’ampia struttura reticolare nelle cui maglie ci si perde e ci si ritrova. Il ritorno di Rosetta Loy all’Einaudi Rosetta Loy Forse NARRATIVA 16 Quando dal bozzolo della jeune fille rangée ha fatto capolino una ragazza viva e un po’ sfrontata, fantasiosa e passionale, pronta a sfidare il mondo. È una storia che comincia da lontano, privata e corale al tempo stesso. Comincia da una bambina cagionevole che nell’immaginazione ha la sua forza, dai sentimenti puliti dell’età in cui tutto è nuovo e si impara a misurare se stessi. C’è una famiglia benestante e protettiva, c’è l’Italia che scorre davanti agli occhi. Ci sono tre sorelle e un fratello, governanti e precettori, un disco che gira sul grammofono, i giochi, gli amori, i segreti. Ci sono le gite in montagna, estate dopo estate, e le scorribande sulle colline del Monferrato. Le ore passate a fingere di studiare il pianoforte con le avventure delle tigri di Mompracem al posto dello spartito, gonne di taffetà sul corpo che cambia, un tavolo da ping-pong che fa il suo ingresso in casa relegando le bambole in soffitta e scatenando pomeriggi di battaglie furibonde. E c’è quel ragazzo alto e squattrinato che legge Marx e la fa sentire bellissima, gli appuntamenti di nascosto, le bugie, l’emozione del corpo. È da qui che comincia la vita adulta. Rosetta Loy è nata e vive a Roma. Presso Einaudi ha pubblicato La bicicletta (1974, Premio Viareggio opera prima), La porta dell’acqua (1976), Le strade di polvere (1987, Premio Campiello e Viareggio), La parola ebreo (1997, Premio Fregene e Rapallo-Carige), Ahi, Paloma (2000) e Nero è l’albero dei ricordi, azzurra l’aria (2004, Premio Bagutta). Per la collana «Scrittori tradotti da scrittori» di Einaudi ha tradotto Dominique di Eugène Fromentin e La principessa di Clèves di Madame de La Fayette. SUPERCORALLI • € 18,50 • pp. 200 • 978880622745-6 Invecchiare e morire senza smettere di seguire i propri desideri e di scegliere la propria vita Atul Gawande Essere mortale Traduzione di Duccio Sacchi «Intimità e controllo sulla propria vita non c’erano piú. Alice per la maggior parte del tempo portava vestiti dell’ospedale. Si svegliava quando glielo dicevano, si lavava e si vestiva quando glielo dicevano, mangiava quando glielo dicevano. Alice si sentiva in prigione, come se l’avessero messa dentro per vecchiaia». Atul Gawande descrive e discute le principali difficoltà dei servizi assistenziali per gli anziani nell’Occidente industriale attraverso le storie paradigmatiche degli ultimi anni di vita di alcuni personaggi conosciuti personalmente. E propone alternative. La sua tesi è che lo stesso sistema sanitario che ha trasformato le nostre vite allungandole straordinariamente è però anche responsabile di una medicalizzazione della vecchiaia, in un’ottica concentrata esclusivamente sul binomio «sicurezza e salute» a discapito della centralità – soprattutto per le persone molto anziane – del controllo sulle proprie scelte di vita, anche di fronte alla morte. Atul Gawande, medico chirurgo statunitense di origine indiana, esercita al Brigham and Women’s Hospital di Boston, è Assistant professor alla Harvard Medical School e fra i MacArthur Fellow 2006. Scrive sul «New Yorker» e in Italia su «Internazionale». Il suo primo libro Salvo Complicazioni (Fusi Orari 2005) è stato finalista del 2002 National Book Award. Presso Einaudi ha pubblicato Con cura. Diario di un medico deciso a fare meglio (2008) e Checklist. Come fare andare meglio le cose (2011). FRONTIERE EINAUDI • € 20,00 • pp. 300 • 978880622670-1 17 NARRATIVA Storie ed esperienze raccontate dalla penna affettuosa e lucida dell’autore di Con cura. Una riflessione sul fine vita, l’accompagnamento durante la malattia, il ruolo del medico oltre le terapie e il suo rapporto con il paziente. «Una scrittura che ti fa rimbalzare dalla meraviglia al terrore al riso in un battibaleno». Karen Russell Rivka Galchen Innovazioni americane Traduzione di Anna Rusconi Per molti anni, ogni volta che su una rivista compariva un racconto di Rivka Galchen era un piccolo evento. La gente correva a leggerlo e poi a condividerlo su Internet, a parlarne su Twitter. Questo raccolta mostra perché. NARRATIVA 18 Quelle della Galchen sono storie in cui può capitare che i mobili di una donna decidano di divorziare da lei e rifarsi una nuova vita da un’altra parte. Oppure che una ragazza si senta in obbligo di soddisfare l’ordinazione di una cena da asporto fatta da una persona che aveva sbagliato numero. O anche che i dettagli di una transazione immobiliare possano raccontare un’intera esistenza molto piú di tante parole. Sono racconti, tutti narrati da un punto di vista femminile, capaci di guardare con occhi nuovi alla tradizione letteraria (tutti in qualche modo rimandano, giocano, dialogano con grandi e meno grandi della storia del racconto, da Gogol’ a Borges). Spunti imprevedibili che esplodono in storie surreali e toccanti, eppure sono racconti che hanno quella capacità rara di illuminare la vita. David Foster Wallace aveva questa capacità. Murakami ce l’ha. Le opere di Kafka ce l’hanno. La Galchen è davvero una delle penne piú innovatrici tra quelle che oggi scrivono racconti. Rivka Galchen è autrice di Effetti collaterali dell’amore quando finisce (Piemme, 2010). Ha pubblicato racconti e articoli sul «New Yorker», «Harper’s Magazine», «New York Times» e «Believer». È stata inserita nella lista 20 Under 40 del «New Yorker». I CORALLI • € 16,00 • pp. 150 • 978880622524-7 «Se stai leggendo questi fogli vuol dire che mi hai perdonato» Antonietta Pastore Mia amata Yuriko Ci sono storie d’amore che sembrano possibili solo nei romanzi, eppure questa è la storia vera di Yuriko e Yoshi. Lei, una ragazza modesta ma incantevole, lui, un giovane ufficiale figlio di una ricca famiglia conservatrice. Il loro amore rischia di essere un’altra vittima della bomba atomica. Yuriko è infatti nei dintorni di Hiroshima il giorno in cui viene sganciato l’ordigno. Yoshi – tormentato ma debole – cede alle pressioni della famiglia che teme problemi legati al contagio per i futuri eredi, e lascia Yuriko. Ma ci sono storie d’amore irriducibili. Quando, ormai in tarda età, Yoshi viene ricoverato in una clinica, scrive a Yuriko una lettera in cui le confessa di aver vissuto una vita di rimpianto e nostalgia, e chiede di poterla vedere un’ultima volta… Una vicenda umana toccante, ma soprattutto il racconto appassionato di un amore tenace e fiero. Antonietta Pastore è traduttrice dal giapponese di Murakami Haruki, So-seki Natsume e Kawakami Hiromi. Con Einaudi ha pubblicato Nel Giappone delle donne (2004) e Leggero il passo sui tatami (2010). I CORALLI • € 16,50 • pp. 120 • 978880622873-6 19 NARRATIVA Due vite spezzate dalla Storia e dalle convenzioni sociali. Un amore capace di resistere intatto al tempo e alla distanza. Una storia vera che emoziona e conquista. Il grande maestro del racconto sudamericano Horacio Quiroga Racconti A cura di Jaime Riera Rehren Prefazione di Ernesto Franco NARRATIVA 20 Il realismo magico di Márquez e il surrealismo postmoderno di Cortázar discendono dai magistrali racconti di Quiroga, a sua volta influenzato da Poe e Kipling. I racconti di Horacio Quiroga sono unanimemente considerati il punto di partenza della migliore narrativa latinoamericana del Novecento. In essi la natura, terribile e orrenda, è nemica del genere umano, come in Edgar Allan Poe, una delle principali letture dello scrittore uruguaiano insieme a Kipling e Maupassant. E i personaggi di Quiroga, spesso circondati da un ambiente tropicale ostile e pericoloso, sono tratteggiati con grande umanità mentre affrontano la malattia, la morte e la disperazione. In La gallina sgozzata una coppia innamorata mette al mondo quattro figli, tutti malati di mente. La quinta figlia è sana, ma viene uccisa dagli altri quattro. In Alla deriva un uomo morso da un serpente velenoso cerca di raggiungere in canoa la lontana città dove potrà trovare aiuto. Invece in Anaconda serpenti velenosi e innocui stringono un patto per difendere il loro habitat dalla distruzione portata dagli esseri umani. Lo sguardo terribile e umanissimo di Quiroga sull’uomo e sulla natura non ha perso di attualità nel XXI secolo. Horacio Quiroga nacque a Salto, in Uruguay, nel 1878 ed ebbe una vita tormentata, funestata dalla precoce morte del padre e dal suicidio di un parente, ma soprattutto dalla disgrazia in cui uccise per sbaglio il suo migliore amico, a cui stava pulendo l’arma in vista di un duello con un critico letterario che lo aveva offeso. Malato di cancro, preferí il sucidio e bevve un bicchiere di cianuro a Buenos Aires nel 1937. Scrisse piú di 200 racconti pubblicati in varie raccolte negli anni Dieci e Venti. LETTURE EINAUDI • € 24,00 • pp. 300 • 978880622799-9 Il seguito di In capo al mondo e di Lorenzo e Cecilia Giuliano Scabia L’azione perfetta Quando Sofia era bambina fu testimone di un primo omicidio politico, quello del prete del suo paese ad opera di un partigiano. Da adulta conoscerà molto da vicino chi avrà a che fare con il terrorismo degli anni Settanta. Il romanzo intreccia la politica del dopoguerra con le vicende sentimentali di Sofia, e con una ricerca interiore che la porta a trovare nella memoria del padre violoncellista la chiave per vincere la morte, obiettivoossessione di tutta la sua vita, e comporre «l’azione perfetta», dove tutto sia armonia e abbia un senso. Sullo sfondo i grandi eventi storici dalla costruzione del muro di Berlino al suo crollo nel 1989, e il dibattito sul comunismo come utopia tragica. Accanto a Sofia, i due buffi angeli dall’accento veneto che già ben conoscono i lettori di In capo al mondo e Lorenzo e Cecilia. Un nuovo capitolo della narrativa teologico-antropologica di Scabia, toccata ancora una volta dalla magia della sua inconfondibile lingua poetica. Giuliano Scabia è nato a Padova nel 1935. Vive a Firenze. È stato un rinnovatore del teatro italiano negli anni Sessanta con i suoi testi, le sue messe in scena e le sue performance in luoghi alternativi alle sedi del teatro tradizionale. Ha insegnato per molti anni al DAMS di Bologna. Come romanziere ha lavorato a due cicli: Nane Oca (1992), Le foreste sorelle (2005), Nane Oca rivelato (2009); In capo al mondo (1990), Lorenzo e Cecilia (2000), L’azione perfetta (2016). FUORI COLLANA • € 17,00 • pp. 220 • 978880622938-2 21 NARRATIVA Protagonista del nuovo romanzo è Sofia, figlia di Lorenzo e Cecilia, alle prese con le passioni politiche del dopoguerra. Come i suoi genitori, anche lei è destinata a sentire le voci dell’angelo buono e dell’angelo cattivo che accompagnano e commentano le vicende del mondo. Antonio Tarantino Giorgio Caproni POESIA TEATRO Scritti vent’anni fa, sono già diventati un classico del teatro italiano Antonio Tarantino Quattro atti profani A cura di Elena De Angeli I Quattro atti profani sono stati i primi testi scritti da Tarantino per il teatro. Sono stati pubblicati nel 1997 nel volume Ubulibri che qui riproponiamo con una premessa dell’autore scritta appositamente per questa nuova edizione. Nonostante Tarantino abbia scritto successivamente diversi altri testi, questo quartetto rimane forse il segno piú caratteristico e dirompente del suo teatro che, se da un lato non dimentica le esperienze drammaturgiche di Pasolini e Testori, dall’altro ha una fortissima carica di originalità o addirittura, come è stato scritto, una «misteriosa unicità, coraggiosamente fuori dal tempo». Oltre ai quattro testi teatrali (Stabat Mater, Passione secondo Giovanni,Vespro della Beata Vergine, Lustrini), il volume comprende altre testimonianze dell’autore, nonché scritti della curatrice Elena De Angeli, di Cherif e di Franco Quadri. Antonio Tarantino è nato a Bolzano nel 1938, ma è cresciuto a Torino dove risiede tuttora. Oltre a Quattro atti profani (1997), Ubulibri ha pubblicato Materiali per una tragedia tedesca (2000), La casa di Ramallah e altre conversazioni (2006), Gramsci a Turi e altri testi (2009). Una bella monografia di Massimo Lechi, L’eresia del dolore. Il teatro di Antonio Tarantino, è pubblicata da Titivillus (2012). COLLEZIONE UBULIBRI • € 18,00 • pp. 250 • 978880621906-2 23 TEATRO Dopo un lungo percorso di pittore, nel 1993 Antonio Tarantino ha cominciato a dedicarsi alla scrittura teatrale. Immediatamente «lanciato» da quel grande scopritore di talenti che fu Franco Quadri, i suoi testi sono stati messi in scena da registi del calibro di Cherif, Malosti, Calenda, Shammah. Il ritorno di un piccolo grande libro Giorgio Caproni Il «Terzo libro» e altre cose Prefazione di Enrico Testa Nota di commento di Luigi Surdich POESIA 24 Nuova edizione del volume pubblicato da Einaudi nel 1968, con gli scritti di due studiosi che ne sottolineano l’importanza nel percorso di Caproni e nella storia della poesia italiana del Novecento. Il Terzo libro è la ricostruzione d’autore di una raccolta non pubblicata e confluita poi nel Passaggio d’Enea nel 1956. La riproposta nel 1968 di quello che era stato effettivamente il suo «terzo libro» fu occasione per Caproni di trasformarlo in una sorta di autoantologia inserendo nel volume poesie tratte dal Seme del piangere (1959) e dal recente, allora, Congedo di un viaggiatore cerimonioso (1965), nonché alcuni testi inediti. Dunque un’idea di recupero archeologico si era trasformata in una nuova raccolta organica che voleva rappresentare la continuità della poesia di Caproni nel tempo, nonostante modalità stilistiche diverse fossero giunte a maturazione (e altre sarebbero arrivate piú avanti). Un punto della situazione Caproni alla fine degli anni Sessanta fatto dall’autore medesimo. Con la scelta di alcuni momenti fondamentali e indimenticabili della sua poesia, come le celeberrime Stanze della funicolare. L’occasione per rileggere un autore che ormai molti critici ritengono vada considerato, insieme a Montale, il maggiore poeta italiano del Novecento. Giorgio Caproni è nato a Livorno nel 1912. Ha vissuto a lungo a Genova e a Roma, dove è morto nel 1990. I suoi libri piú famosi sono stati Il passaggio di Enea (1956), Il seme del piangere (1959), Il congedo del viaggiatore cerimonioso (1965), Il muro della terra (1975), Il franco cacciatore (1982), Il conte di Kevenhüller (1986), Res amissa (1991). COLLEZIONE DI POESIA • € 10,50 • pp. 110 • 978880621673-3 Gustavo Zagrebelsky Maurizio Ferraris Aldo Schiavone Simone Arcagni Peter Brown Philip Ball Simone Beta Riccardo Staglianò Antonio Galdo Wolfgang Blöesel Andrea Pinotti e Antonio Somaini Johann Jakob Bachofen Plotino Adriano La Regina Il costituzionalista riluttante SAGGISTICA Il rapporto tra giovani e vecchi, in una chiave nuova: la vita è una continua rigenerazione Gustavo Zagrebelsky Generazioni e rigenerazioni La rigenerazione contiene in sé un fattore mortale e uno vitale, l’uno che uccide qualcosa del vecchio e l’altro che vivifica qualcosa del nuovo. SAGGISTICA 26 Da sempre le età della vita erano considerate tre: giovinezza, età adulta e vecchiaia. Ora sono ridotte a due, l’età adulta non interessa piú, soprattutto all’economia, per la quale esistono due sole categorie di consumatori: i giovani e gli anziani. Ormai la giovinezza viene artificiosamente allungata dalle lusinghe del mercato, che spaccia prodotti destinati a eterni Peter Pan, i quali poi da un momento all’altro si ritrovano vecchi, senza essere passati attraverso una consapevole maturità. Il libro non parla però soltanto dell’età individuale, bensí anche delle «generazioni» come unità di misura dell’età delle società. E qui un’altra riduzione è in corso, in nome della sopravvivenza della generazione vivente. Siamo in una situazione di dinamismo senza dinamica, perché la mobilitazione non porta ad altro che alla conservazione del contingente. In termini morali, è la solidarietà nei confronti di tutti i viventi e dei viventi nei confronti dei non ancora viventi, a essere compromessa. Gustavo Zagrebelsky è professore emerito di diritto costituzionale all’Università di Torino. Collabora con il quotidiano «la Repubblica». Ha pubblicato presso Einaudi Il diritto mite (1992), Il «crucifige!» e la democrazia (1995 e 2007), La domanda di giustizia, insieme a Carlo Maria Martini, (2003), Principî e voti (2005), Imparare democrazia (2007), Intorno alla legge (2009), Sulla lingua del tempo presente (2010), Giuda (2011), Simboli al potere (2012), Fondata sul lavoro (2013), Fondata sulla cultura (2014) e Liberi servi (2015). VELE • € 11,00 • pp. 120 • 978880622913-9 Una rivoluzionaria proposta teorica del padre del Nuovo Realismo Maurizio Ferraris Emergenza A lungo la filosofia ci ha raccontato una storia deprimente. C’è un Io che, con il linguaggio e il pensiero, costruisce il mondo, dunque (se prendiamo sul serio questa favola), anche gli altri io e, per assurdo che possa sembrare, lo stesso passato. La storia è deprimente perché questa posizione, che si pretende rivoluzionaria di fatto è profondamente conservatrice: è la reazione pura, è la negazione di ogni evento. Ci insegna che nulla di nuovo potrà venire dall’esterno, che nessuna alterità potrà mai colpirci, come una minaccia o come una promessa, perché il mondo è tutto dentro di noi. Con un linguaggio creativo e con argomenti ironici e stringenti Ferraris ci racconta una storia diversa, e davvero rivoluzionaria. La realtà, e il pensiero che la conosce, provengono dal mondo, attraverso processi ed esplosioni, urti, interazioni, resistenze e alterità che non cessano di sorprenderci. Dal Big Bang ai dinosauri, dalle termiti alle piramidi al web, quello che il mondo ci dà (ossia tutto quello che c’è) emerge indipendentemente dall’io («il caro io», diceva Kant, «il piú osceno dei pronomi», aggiungeva Gadda) e dalle sue claustrofilie. Maurizio Ferraris è professore ordinario di Filosofia teoretica nell’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di Ontologia). Editorialista di «la Repubblica», è direttore della «Rivista di Estetica», condirettore di «Critique» e advisory editor di «The Monist». Ha scritto oltre cinquanta libri, tradotti in varie lingue, tra cui: Storia dell’ermeneutica (Bompiani 1988); Estetica razionale (Raffaello Cortina 1997); Dove sei? Ontologia del telefonino (Bompiani 2005, Premio filosofico Castiglioncello); Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce (Laterza 2009); Spettri di Nietzsche (Guanda 2014) e Mobilitazione totale (Laterza 2015). Per Einaudi ha pubblicato Il tunnel delle multe (2013) e curato L’altra estetica (2001, con P. Kobau) e Bentornata realtà. Il realismo in discussione (2012, con M. De Caro). VELE • € 11,00 • pp. 120 • 978880622802-6 27 SAGGISTICA Aprirsi alla realtà come emergenza è capire, finalmente, il modo in cui la verità viene a galla. La vicenda di un prefetto romano della Giudea narrata dalla raffinata penna di un grande storico Aldo Schiavone Ponzio Pilato Un enigma fra storia e memoria SAGGISTICA 28 Un’appassionata ricerca sull’unico personaggio storico a cui viene attribuita una conversazione con Gesú. Con la stessa penna felice e la stessa capacità di parlare a un pubblico ampio usata in Spartaco, Schiavone, senza venire meno alla necessaria acribia dello storico e allo stretto legame con le fonti evangeliche e quelle storiche, costruisce un magistrale ritratto del prefetto della Giudea e degli eventi che portarono alla morte di Gesú, culmine della narrazione cristiana e punto di contatto tra ricordo evangelico e storia imperiale. Nel suo lavoro Schiavone non si prefigge altro intento – né teologico, né politico – se non quello di descrivere e spiegare ciò che potrebbe essere accaduto. «Due figure si fronteggiano, rischiarate dalla luce del primo mattino. Sono vicine, si parlano, condividono il medesimo spazio. L’una è quella di un prigioniero, forse in catene; l’altra, del suo inquisitore. La scena è sospesa ed elettrica – tutto deve ancora accadere – ma i rapporti di forza appaiono sbilanciati e schiaccianti: si capisce che la situazione può degenerare in un niente, la violenza esplodere in ogni momento; come infatti sarà. Non è un colloquio. È un interrogatorio». Aldo Schiavone insegna diritto romano presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane, di cui è stato fondatore e direttore. Tra i suoi libri piú recenti: Storia e destino (Einaudi 2007), L’Italia contesa (Laterza 2009), Pensare l’Italia (con Ernesto Galli della Loggia, Einaudi 2011), Spartaco (Einaudi 2011), di cui è appena uscita la traduzione americana, e Non ti delego. Perché abbiamo smesso di credere nella loro politica (Rizzoli 2015). Ha collaborato per trent’anni a «la Repubblica». EINAUDI STORIA • € 20,00 • pp. 140 • 978880622836-1 I caratteri piú evidenti e gli orientamenti piú rivoluzionari della società digitale contemporanea e futura Simone Arcagni Visioni digitali Video, web e nuove tecnologie Ci troviamo nel mezzo di una vera e propria rivoluzione che ha modificato l’informazione, la comunicazione, la cultura e la società. Rintracciare i caratteri distintivi di questa rivoluzione informatica significa definire lo spazio in cui viviamo oggi: una «infosfera» in cui siamo immersi e che ha modificato nel profondo il sistema dei media del secolo precedente. Per capire cosa si intende oggi per cinema, televisione, video, giornalismo, editoria e soprattutto per spiegare i nuovi fenomeni, l’autore ci guida nell’universo dell’informazione computazionale, della Rete e delle reti, dei social network, del mobile computing, del clouding e del wearable computing, seguendo un tracciato che dal web 1.0 ci porta al web 3.0 e oltre. L’infosfera non è soltanto la somma delle tecnologie digitali, ma è soprattutto una nuova logica culturale che ha investito le società avanzate e non solo, e che sta determinando nuove pratiche economiche, sociali e culturali. Simone Arcagni insegna presso l’Università degli Studi di Palermo. È stato direttore responsabile della rivista «Close-up» e collabora con diverse riviste: «Segnocinema», «Tutto Digitale», «Bianco & Nero», «Imago», «I Quaderni del CSCI». Svolge attività di giornalista sui temi delle nuove tecnologie e dei nuovi media per «Nòva – Il Sole 24 Ore», «Oxygen», «Bravacasa», «TechnoNews» «Tutto Digitale», e tiene un suo blog («Postcinema») sul sito «Nòva 100» del «Sole 24 Ore». Tra le sue pubblicazioni: i volumi monografici Dopo Carosello (Falsopiano), Music Video (con Alessandro Amaducci) (Kaplan), Oltre il cinema – Metropoli e media (Kaplan) e Screen City (Bulzoni) e la curatela di volumi e numeri monografici, in particolare su cinema e web, cinema digitale e nuovi media. PBE I MAVERICK • € 21,00 • pp. 230 • 978880622751-7 29 SAGGISTICA Le tecnologie digitali hanno definito un nuovo spazio della comunicazione le cui logiche hanno colonizzato tutta la società. Il destino dell’anima alla fine dell’Impero romano Peter Brown Il riscatto dell’anima Aldilà e ricchezza nel primo cristianesimo occidentale Traduzione di Luigi Giacone SAGGISTICA 30 Le trasformazioni nel rapporto istituzionale della Chiesa con il denaro, alla base del suo dominio nella società medievale d’Occidente, attraverso una rivoluzionaria concezione del destino dell’anima. La Chiesa medievale, anche per giustificare il gigantesco accumulo di ricchezza nelle proprie casse, aveva bisogno di attribuire a quest’ultima una «carica immaginaria» capace di influire sugli atti quotidiani di sollecitudine e generosità dei credenti verso il prossimo. A partire dal III secolo d.C. i vivi cominciano ad essere considerati decisivi nel determinare il destino delle anime dei defunti attraverso le loro pratiche devozionali, le intercessioni a scopo di protezione e redenzione delle anime nell’aldilà, al fine di assicurare la ricongiunzione della terra e del cielo. Cambia cosí la concezione dell’anima, nonché il modo di considerare la vita dei defunti nell’aldilà: arrivando a elaborare la dottrina del Purgatorio, e con essa i modi, i tempi e le forme della redenzione. La ricchezza personale non sarà piú, allora, una tentazione diabolica, ma un bene che renderà possibili imprese collettive grandiose e generose opere di carità. Certo, sempre sotto il controllo e la direzione della Chiesa, che si rivelano duplici: nelle opere in questo mondo, e nella vita dopo la morte. Di Peter Brown, professore emerito di Storia alla Princeton University, Einaudi ha pubblicato: Il mondo tardo antico. Da Marco Aurelio a Maometto (1974), Religione e società nell’età di sant’Agostino (1975), Il culto dei santi. L’origine e la diffusione di una nuova religiosità (1983 e 2002), La società e il sacro nella tarda antichità (1988), Il corpo e la società. Uomini, donne e astinenza sessuale nel primo cristianesimo (1992 e 2010), Il filosofo e il monaco: due scelte tardoantiche (1993), Genesi della tarda antichità (2001), Agostino d’lppona (2005 e 2013) e Per la cruna di un ago. La ricchezza, la caduta di Roma e lo sviluppo del cristianesimo, 350-550 d.C. (2014). LA BIBILIOTECA • € 30,00 • pp. 300 • 978880622842-2 La storia della turbolenta relazione dell’umanità con l’invisibile Philip Ball Invisibile Il pericoloso fascino di quel che non si vede Traduzione di Daniele A. Gewurz Se l’uomo potesse essere invisibile, cosa farebbe? Probabilmente qualcosa che ha a che fare con il potere, la ricchezza o il sesso. Ma non dovrebbe sentirsi in colpa. Impulsi come questi sono sempre stati al centro della nostra attrazione per l’invisibilità: riguardano ciò che è al di là dei nostri sensi, servono a contenere paure e sogni, alludono a mondi in cui si applicano altre regole. L’invisibilità è una grande potenza e una terribile maledizione, una promessa di godimento sessuale, una privilegiata condizione spirituale. Philip Ball ha scritto una storia dei diversi rapporti tra l’umanità e l’invisibile. Dai miti e la morale di Platone alle ossessioni per l’occulto del Medioevo, dai trucchi e le illusioni della magia da palcoscenico all’aura e l’etere della fisica vittoriana, dalle strategie militari per camuffare eserciti e navi alla scoperta di piccoli mondi invisibili. Dal Medioevo alla contemporaneità, dalle fiabe alle telecomunicazioni, dalle credenze nel soprannaturale alla scoperta dell’energia oscura, Philip Ball ci mostra l’intero universo dell’invisibile. Philip Ball è uno dei piú noti e apprezzati divulgatori di scienza al mondo. Formatosi a Oxford e Bristol in chimica e fisica, ha lavorato per «Nature» per vent’anni e partecipa spesso a trasmissioni televisive. Tra i suoi libri ricordiamo Curiosity: How Science Became Interested in Everything e, tradotti in italiano, Colore. Una biografia, H2O. Una biografia dell’acqua, Non è naturale. Creazione e procreazione tra mito e scienza e Al servizio del Reich. Come la fisica vendette l’anima a Hitler (Einaudi, 2015). SAGGI • € 30,00 • pp. 300 • 978880622303-8 31 SAGGISTICA Un filo invisibile corre da Platone all’occultismo medievale, dalle illusioni dei maghi alle strategie militari di mimetizzazione, dall’attrazione per il soprannaturale di epoca vittoriana alle scoperte della fisica contemporanea. Una ricognizione sistematica sulle caratteristiche, le funzioni e il linguaggio degli enigmi greci e latini Simone Beta Il labirinto della parola Enigmi, oracoli e sogni nella cultura antica Enigmi, vaticini, oracoli, sfingi: l’epica, la tragedia, la commedia, la lirica dell’antichità classica sono ricche di allusioni enigmatiche o di giochi che si fondano sulle difficoltà interpretative imposte al destinatario. SAGGISTICA 32 I Greci e i Romani amavano gli enigmi, e sono molti i personaggi famosi che ebbero a che fare con un quesito da risolvere, a partire da Omero (che proprio a causa di un enigma non risolto trovò la morte sulle spiagge dell’isola di Io). Nella prima parte, il libro analizza i complessi meccanismi dell’enigma, mettendone in luce i rapporti con la vita e la morte, con il matrimonio e la nascita, con il simposio e la letteratura. La seconda parte riguarda gli oracoli, sia quelli del mito sia quelli della storia, che venivano pronunciati dai santuari piú famosi del mondo antico, a cominciare da Delfi; la terza parte riguarda invece i sogni, che venivano decifrati grazie ad alcune tecniche interpretative ben precise (l’analogia) e che ricoprono un ruolo fondamentale nelle letterature antiche. Nel volume sono citati piú di duecento testi enigmatici greci e latini, ciascuno con la sua spiegazione. Simone Beta insegna Filologia classica all’Università di Siena. Si è occupato principalmente di commedia greca e latina, dedicando una monografia (Il linguaggio nelle commedie di Aristofane. Parola positiva e parola negativa nella commedia antica, Roma 2004) e numerosi articoli, in italiano e in inglese, ad Aristofane. Ha pubblicato una raccolta di testi antichi sulla metafora (Pisa 2000); ha studiato anche il vino e il simposio, pubblicando un’antologia commentata di epigrammi greci sul vino (Vino e poesia, Milano 2006) e, con L. Della Bianca, due volumi sul vino nel mondo antico (Oinos. Il vino nella letteratura greca, Roma 2002; Il dono di Dioniso. Il vino nella letteratura e nel mito in Grecia e a Roma, Roma 2015). Per Einaudi ha curato numerose edizioni di autori dell’antichità classica. SAGGI • € 28,00 • pp. 250 • 978880622752-4 Viaggio nelle nostre contraddizioni tra cittadini e consumatori in un futuro che è già arrivato Riccardo Staglianò Al posto tuo Come web e robot ci stanno rubando il lavoro Il risultato individuale dello spostamento di commercio e servizi in rete è una maggiore convenienza immediata, quello collettivo – e di medio periodo – è la fine di quei lavori. È una schizofrenia che ci riguarda tutti. Le macchine hanno sempre rimpiazzato gli uomini. Prima però lo facevano nei compiti pesanti: i loro bersagli erano i colletti blu. Ora sostituiscono i lavori creativi che i colletti bianchi vorrebbero ancora fare. Non solo: sino a pochi anni fa l’aumento della produttività dato dalla tecnologia si trasformava in piú ricchezza per la società. Cosí se uno perdeva il lavoro in manifattura ne trovava un altro nei servizi. Ormai invece le macchine corrono troppo forte e distruggono piú posti di quanti non riescano a creare. L’accusa che si fa strada, sinora impronunciabile, è quindi: il web sta uccidendo la classe media. Piú le macchine diventano a buon mercato, piú gli esseri umani sembrano cari in confronto. Una profezia non inevitabile, a patto che ci rendiamo conto del pericolo in agguato. E prendiamo delle radicali contromisure. Riccardo Staglianò è nato a Viareggio nel 1968 ed è inviato de «la Repubblica». Ha iniziato la sua carriera come corrispondente da New York per il mensile «Reset», ha poi lavorato al «Corriere della Sera» e oggi scrive inchieste e reportage dall’Italia e dall’estero per il «Venerdí». Per dieci anni ha insegnato nuovi media alla Terza università di Roma. Nell’ottobre 2011 ha portato in Italia (Reggio Emilia) le Ted Conference. Ha scritto tra l’altro: Circo Internet. Manuale critico per il nuovo millennio (Feltrinelli, 1997), Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli, 2000), Cattive azioni. Come analisti e banche d’affari hanno creato e fatto sparire il tesoro della new economy (Editori Riuniti, 2002), L’impero dei falsi (Laterza, 2006), con R. Oriani, I cinesi non muoiono mai (Chiarelettere, 2008), Toglietevelo dalla testa (Chiarelettere, 2012), Occupy Wall Street, il reportage dentro la protesta (Chiarelettere, 2012). Su Twitter è @rsta PASSAGGI EINAUDI • € 18,00 • pp. 250 • 978880622596-4 33 SAGGISTICA Quand’è l’ultima volta che avete comprato un biglietto del treno allo sportello invece di farlo online? O un CD in un negozio di dischi? O che avete messo piede in banca? Non siete i soli. Una diagnosi completa e documentata del baratro in cui è finita l’Italia Antonio Galdo Ultimi Cosí le statistiche condannano l’Italia SAGGISTICA 34 Un libro che spiega come e dove siamo finiti, mentre nel resto del mondo sviluppato, con il quale pure condividiamo la pesantezza della Grande Crisi, tutti hanno fatto qualche passo avanti. Intanto noi precipitiamo nel baratro. Siamo diventati ultimi. Ad assegnarci questo posto nel girone dei paesi avanzati del mondo globale, e innanzitutto nell’Europa dove pure siamo soci fondatori, non è il nostro autolesionismo o la solita polemica tra opposte tifoserie politiche. No, questa volta a parlare, con una pioggia di sentenze senza appello, sono le classifiche internazionali. Quelle che misurano i progressi, o i regressi, di un Paese. Quelle che indicano chi fa piú strada, chi è fermo e chi va indietro. Quelle che riscrivono le gerarchie nel mondo sviluppato. E l’Italia in questi ultimi anni non ha fatto altro che retrocedere, passo dopo passo, statistica dopo statistica. Fino a piazzarci in quel gradino, l’ultimo di ciascuna classifica. Scuola, università, lavoro, competitività, giustizia digitale: ovunque siamo in fondo, mentre primeggiamo in corruzione e pressione fiscale. Ma spogliarsi della maglietta di ultima della classe non è impossibile e Ultimi ci racconta anche da dove l’Italia deve ripartire per risalire la classifica. Antonio Galdo, giornalista e scrittore, ha pubblicato numerosi libri su sprechi, fatti e misfatti della vita pubblica. Con Giuseppe De Rita ha scritto diversi libri sulla società italiana, tra i quali L’eclissi della società (Laterza 2012). Da Einaudi sono usciti Fabbriche (2007), Non sprecare (2008 e 2012), Basta poco (2011) e L’egoismo è finito (2012). Dirige il sito nonsprecare.it PASSAGGI EINAUDI • € 16,50 • pp. 180 • 978880622675-6 Un’agile e aggiornata introduzione alla storia di Roma dalle origini al crollo della Repubblica Wolfgang Blösel Roma: l’età repubblicana Il Forum e l’espansione del dominio Traduzione di Umberto Colla In pochi secoli Roma passa da giovane città, di cui sappiamo poco piú di quello che narrano le leggende, a potenza mondiale, posta di fronte a prove continue, talora estremamente ardue sul piano militare. Wolfgang Blösel nella sua documentata, varia e accattivante esposizione parte dagli inizi, avvolti nel mito, dei «sette re di Roma» per giungere fino alla fine della repubblica, travolta dalle tempeste delle guerre civili. Le lotte tra patrizi e plebei, l’evoluzione delle varie magistrature, le guerre contro i popoli vicini (non da ultimo, il decisivo conflitto con Cartagine) e le lotte interne alla élite aristocratica sono alcuni dei punti nodali della sua narrazione. Con un’attenzione particolare allo spezzarsi della solidarietà interna al ceto dominante e all’ascesa di protagonisti quali Pompeo e Cesare, che annunciano quella rovina della repubblica da cui uscirà vittorioso Ottaviano, destinato a dare inizio, come Augusto, al periodo imperiale. Wolfgang Blösel ha insegnato Storia antica nelle Università di Düsseldorf, Kassel e dal 2012 in quella di Duisburg-Essen. Punti focali della sua ricerca sono le oligarchie e le democrazie nella storia greca e romana. PBE MAPPE BIG • € 28,00 • pp. 296, con 8 illustrazioni in b/n e 10 cartine nel testo • 978880622922-1 35 SAGGISTICA I primi secoli di Roma, dalle affascinanti leggende delle origini alla nascita dell’Impero. Un libro che ci aiuta a interpretare l’universo contemporaneo delle immagini Andrea Pinotti e Antonio Somaini Che cos’è la cultura visuale Immagini sguardi media dispositivi SAGGISTICA 36 La cultura visuale come campo di indagine in cui confluiscono cinema, arte, fotografia, media e comunicazione. Questo agile volume si propone di fornire uno strumento efficace per la comprensione di un orizzonte complesso, che ha profondamente modificato le metodologie tradizionalmente applicate, convergendo sull’immagine come oggetto d’indagine che solo una prospettiva multidisciplinare può adeguatamente accostare. I due autori ricostruiscono le differenti linee genealogiche che hanno condotto alla nascita degli studi di cultura visuale, e affrontano i rapporti che legano strutturalmente le immagini ai supporti, ai media e ai dispositivi. Esplorando infine il lato soggettivo – individuale e sociale – proprio dell’antropologia delle immagini, e riflettendo sul ruolo degli spettatori, sulle varie modalità di lavoro e sulle differenti declinazioni dei loro usi sociali. Andrea Pinotti insegna Estetica all’Università Statale di Milano. Le sue ricerche sono rivolte ai rapporti fra filosofia e storia dell’arte, alle teorie dell’immagine, alla cultura visuale. Fra le sue pubblicazioni, l’antologia Estetica ed empatia (a cura di, Milano 1997) e i volumi Il corpo dello stile (Palermo 1998), Piccola storia della lontananza (Milano 1999), Memorie del neutro (Milano 2001), Quadro e tipo (Milano 2004), Estetica della pittura (Bologna 2007), Il rovescio dell’immagine (Mantova 2010) e Empatia. Storia di un’idea da Platone al postumano (Roma - Bari 2014). Antonio Somaini insegna Cinema e arti visive all’Università di Parigi. Ha pubblicato Rappresentazione prospettica e punto di vista (2004), ha curato Il luogo dello spettatore (2005), Teorie dell’immagine (con A. Pinotti, 2009) e Pittura Fotografia Film (2010). Nel 2011 ha pubblicato Ejzenstejn. Il cinema, le arti, il montaggio («Piccola Biblioteca Einaudi»). PBE BIG • € 22,00 • pp. 240, con 25 illustrazioni • 978880616099-9 «Una bibbia a cui le piú svariate scuole di pensiero ancora si rifanno» Johann Jakob Bachofen Il matriarcato Ricerca sulla ginecocrazia del mondo antico nei suoi aspetti religiosi e giuridici Traduzione di Furio Jesi e Giulio Schiavoni Nel matriarcato e nell’amore della madre per i figli Bachofen esalta una sorta di «poesia della storia», e una fase di grande elevazione morale della vita e del costume. Apprezzata da Marx e Engels, finita al centro di un vivace dibattito antropologico, amata da poeti come Rilke e Hofmannsthal o da narratori come Broch, Hesse e Thomas Mann, difesa da pensatori come Benjamin, Adorno e Fromm, sovente ripresa dalla letteratura femminista, l’opera di Bachofen resta, pur con tutte le sue ambivalenze, un seducente filo di Arianna teso attraverso i regni del maschile e del femminile. Anche se alcuni suoi dati possono risultare oggi superati o inesatti, Il matriarcato continua a restare l’esempio di un incontro straordinario con una figura mitica, la mater, con cui ogni generazione si confronta e si misura, come rileva Furio Jesi nel saggio che accompagna il volume. Johann Jakob Bachofen (Basilea 1815-1887) si forma dapprima all’Università di Basilea, poi a quelle di Berlino e Göttingen. I suoi interessi vanno inizialmente alla filologia classica e alla storia, quindi alla storia comparata del diritto, disciplina di cui è uno dei fondatori. Muovendo dagli esiti della ricerca romantica su mito e simbolo, Bachofen si è dedicato a ricostruire la storia delle culture e delle religioni antiche, mettendo a frutto le sue vastissime conoscenze filologiche e archeologiche. La sua vita si è svolta prevalentemente nell’isolamento basilese: uniche eccezioni, l’amicizia con Nietzsche e alcuni viaggi in Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna, Francia, Italia e Grecia. PBE CLASSICI (FORMATO BIG) • € 60,00 • pp. LXXIV-522+XVI-687 • 978880622937-5 37 SAGGISTICA Rassegna enciclopedica di miti e simboli di ogni parte del mondo, questo testo classico dell’antropologia e della storia delle religioni, piú citato che effettivamente letto, è basato sulla scoperta di uno stadio dell’evoluzione della civiltà, durante il quale il potere sarebbe stato in mano alle donne anziché agli uomini. Il piú grande spirito laico del mondo antico su uno dei temi fondamentali della filosofia Plotino Sulla felicità A cura di Mauro Bonazzi SAGGISTICA 38 Un saggio fondamentale tratto dal capolavoro del grande filosofo. La ricerca della felicità, e la comprensione delle sue cause, ha impegnato i filosofi sin dall’antichità e continua ancora oggi ad essere un tema centrale del dibattito culturale. In questo trattato Plotino riprende le teorie dei predecessori difendendo una tesi radicale: è solo nell’attività conoscitiva (o contemplativa) che gli uomini possono sperare di essere felici. L’aspetto problematico della tesi plotiniana è il contrasto che implicitamente pone con la dimensione etica, politica e sociale della vita umana: se è solo nella contemplazione che l’uomo può essere felice (per Plotino si tratta quasi di scoprire una sorta di immortalità del pensiero che s’identifica con la verità) non si dà il rischio di una svalutazione di tutto quello che ha a che fare con l’impegno etico e politico degli uomini? È il problema tipico dell’etica antica a partire da Aristotele e si ritrova al giorno d’oggi nella tensione che si dà tra le esigenze della ricerca scientifica e la necessità del controllo sociale, etico e politico. Plotino (205-269 d.C.) nacque a Licopoli in Egitto. Studiò ad Alessandria, alla scuola del filosofo Ammonio Sacca, insieme a Origene e ad Erennio; partecipò poi, per curiosità intellettuale nei confronti del pensiero degli Indiani e dei Persiani, alla spedizione in Mesopotamia condotta dall’imperatore Gordiano III. Fallita la spedizione per l’assassinio dell’imperatore, si trasferí a Roma dove aprí una propria scuola e dove cominciò a scrivere ormai cinquantenne. Dal 263 ebbe come discepolo Porfirio, che dopo la sua morte ne scrisse la vita e ne ordinò l’opera, le Enneadi. Mauro Bonazzi insegna Storia della filosofia antica presso l’Università degli Studi di Milano. Specialista del pensiero politico antico, di Platone e del platonismo, tra le sue pubblicazioni ricordiamo: I sofisti (2010), À la recherche des Idées. Platonisme et philosophie hellénistique (2015), Il platonismo (Einaudi, 2015) e le edizioni di Menone e Fedro (Einaudi, 2010 e 2011). PBE CLASSICI • € 17,00 • pp. 200 • 978880622317-5 Come riqualificare i Fori imperiali? E in base a quale idea di urbanistica? Adriano La Regina Roma moderna I Fori imperiali e la città Roma ha sempre ritrovato in se stessa materia di rinnovamento e di adeguamento alle esigenze dei tempi. Rovine grandiose sono state di volta in volta riscoperte per trasformare il paesaggio urbano. Il nucleo centrale della città, il Foro repubblicano, è stato liberato da stratificazioni millenarie di detriti ed è oggi un affascinante complesso di monumenti d’ogni epoca. Le grandi piazze create tra l’età di Cesare e quella di Traiano, i Fori imperiali, attendono di essere interamente riportate alla luce per restituire alla città nuovi spazi monumentali e migliori condizioni ambientali. La Regina si concentra sulla questione urbanistica dei Fori imperiali, ossia sul disegno futuro e l’immagine della città di Roma rispetto ad essi, discutendo i vari progetti in corso e la loro rispondenza alle esigenze della città e dei cittadini. Adriano La Regina è un importante archeologo e professore universitario, soprintendente alle antichità di Roma dal 1976 al 2004. Ha insegnato nell’università di Perugia e dal 2004 è docente di Etruscologia e Antichità Italiche alla Sapienza di Roma. Attualmente è presidente dell’Istituto nazionale di archeologia e storia dell’arte (http://www.inasa-roma.it). Con Einaudi ha pubblicato (con S. Settis, G. Agosti e V. Farinella) La Colonna Traiana (1989). FUORI COLLANA • € 22,00 • pp. 100 • 978880622931-3 39 SAGGISTICA In questo volume l’autore esprime il proprio punto di vista su un’area di grandissima importanza archeologica a livello mondiale e cioè i Fori imperiali di Roma, luogo che ha uno strettissimo impatto sulla vita della città. Un omaggio a un uomo di cultura, prima che a un grande costituzionalista Il costituzionalista riluttante Sull’opera di Gustavo Zagrebelsky A cura di Andrea Giorgis, Enrico Grosso e Jörg Luther SAGGISTICA 40 Una raccolta di saggi di studiosi di diritto e di altre discipline che ripercorre il pensiero di uno dei piú importanti intellettuali contemporanei. La poliedrica riflessione scientifica di Gustavo Zagrebelsky interroga studiosi di molte discipline. La trasversalità del suo approccio invita giuristi e non giuristi a confrontarsi col suo pensiero. Il volume raccoglie gli scritti di alcuni intellettuali e studiosi che hanno avuto ed hanno particolare famigliarità, affinità e consuetudine con la sua opera. Ciascuno dei contributi, nell’eterogeneità di impostazione e nella libertà di scelta dei singoli temi, prende spunto da uno degli ambiti di ricerca sviluppati da Zagrebelsky, confrontandosi con esso. L’indice dell’opera rappresenta quindi una sorta di ideale griglia tematica del suo pensiero, con il quale gli autori dialogano e si misurano. All’occasione di proporre un primo bilancio dell’opera di Gustavo Zagrebelsky, si accompagna cosí il desiderio di rendere omaggio in maniera sobria e non meramente formale a un intellettuale che ha lasciato una traccia profonda nella cultura del nostro tempo. Andrea Giorgis (Torino, 1965) è professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università di Torino. È autore di numerosi scritti in tema di diritti fondamentali, di forma di governo e di giustizia costituzionale. Enrico Grosso (Torino, 1966) è professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università di Torino. È autore di numerosi scritti in materia di giustizia costituzionale, sistema delle fonti, tutela dei diritti fondamentali, problemi giuridici dell’immigrazione e della società multiculturale. Jörg Luther (Marburg, 1959) insegna diritto pubblico, costituzionale e comparato all’Università del Piemonte Orientale e all’Università di Torino studiando diritti fondamentali, giustizia e storia costituzionale europea. FUORI COLLANA • € 35,00 • pp. 500 • 978880622507-0 Un’altra storia di Roma CLASSICI I miti delle origini in una «versione non autorizzata» Anonimo Un’altra storia di Roma Origo gentis romanae A cura di Mario Lentano CLASSICI 42 Testo scritto alla fine del IV secolo d.C., che attinge però a fonti di età augustea, l’Origo gentis romanae racconta la piú antica storia del Lazio in modo molto diverso dalla tradizione passata in giudicato. Considerato in passato un falso allestito in età umanistica, l’Origo gentis romanae è in realtà un breve scritto tardo imperiale che utilizza fonti erudite di età augustea, altrimenti perdute, per raccontare la storia piú antica del Lazio: dall’arrivo in quella regione di Giano e Saturno sino alla fondazione di Roma da parte dei gemelli Romolo e Remo. Una piccola enciclopedia del mito romano, dunque; ma anche una storia delle origini ricca di varianti escluse dalla versione che di quella storia si era affermata nel tempo: secondo l’Origo, per esempio, Enea aveva tradito Troia vendendo la sua città ai Greci in cambio della propria incolumità; Romolo e Remo non erano affatto figli di Marte ma nacquero dall’incesto di Rea Silvia con il cognato usurpatore Amulio; e Remo non fu ucciso dal fratello, anzi, gli sopravvisse per molti anni. È una preziosa e affascinante testimonianza delle varianti del mito che sono state cancellate da quella celebrativa che si impose con Tito Livio. Mario Lentano è nato a Napoli nel 1964. Insegna Lingua e letteratura latina all’Università di Siena. Tra i suoi volumi, Il mito di Enea (con Maurizio Bettini) nei Saggi Einaudi. NUOVA UNIVERSALE EINAUDI • € 22,00 • pp. 120 • 978880622684-8 INDICE Einaudi Novità Febbraio 2016 I LIBRI DEL MESE INDICE 44 Gennaio Supercoralli Frontiere Einaudi Tiziano Scarpa Il brevetto del geco p. 2 Helen Macdonald Io e Mabel p. 4 Supercoralli Passaggi Einaudi Helen Oyeyemi Boy Snow Bird p. 6 Joseph E. Stiglitz La grande frattura p. 8 Supercoralli Supercoralli Supercoralli Patrick Modiano Incidente notturno p. 11 Mo Yan Il paese dell’alcol p. 12 Philip Roth Lasciar andare p. 13 NARRATIVA Einaudi Novità Gennaio Febbraio 2016 45 INDICE Supercoralli Supercoralli Supercoralli Antonio Pascale Le aggravanti sentimentali p. 14 Franco Cordelli Una sostanza sottile p. 15 Rosetta Loy Forse p. 16 Frontiere Einaudi I Coralli I Coralli Atul Gawande Essere mortale p. 17 Rivka Galchen Innovazioni americane p. 18 Antonietta Pastore Mia amata Yuriko p. 19 Letture Einaudi Fuori Collana Horacio Quiroga Racconti p. 20 Giuliano Scabia L’azione perfetta p. 21 Einaudi Novità Febbraio 2016 POESIA E TEATRO INDICE 46 Gennaio Collezione UBU Collezione di poesia Antonio Tarantino Quattro atti profani p. 23 Giorgio Caproni Il «Terzo libro» e altre cose p. 24 Vele Vele Einaudi Storia Gustavo Zagrebelsky Generazioni e rigenerazioni p. 26 Maurizio Ferraris Emergenza p. 27 Aldo Schiavone Ponzio Pilato p. 28 PBE I Maverick La Biblioteca Saggi Simone Arcagni Visioni digitali p. 29 Peter Brown Il riscatto dell’anima p. 30 Philip Ball Invisibile p. 31 SAGGISTICA Einaudi Novità Gennaio Febbraio 2016 47 INDICE Saggi Passaggi Einaudi Passaggi Einaudi Simone Beta Il labirinto della parola p. 32 Riccardo Staglianò Al posto tuo p. 33 Antonio Galdo Ultimi p. 34 PBE Mappe Big PBE Big Wolfgang Blösel Roma: l’età repubblicana p. 35 Andrea Pinotti e Antonio Somaini Che cos’è la cultura visuale p. 36 PBE Classici Big PBE Classici Big PBE Classici Johann Jakob Bachofen Il matriarcato (volume I) p. 37 Johann Jakob Bachofen Il matriarcato (volume II) p. 37 Plotino Sulla felicità p. 38 Einaudi Novità Gennaio Febbraio 2016 INDICE 48 Fuori Collana Fuori Collana Adriano La Regina Roma moderna p. 39 Il costituzionalista riluttante p. 40 CLASSICI NUE Anonimo Un’altra storia di Roma p. 42 È vietata la riproduzione di questo documento, sia integralmente che in parte, nonché la pubblicazione di testi, immagini e qualsiasi informazione in esso contenuti. 682599 EINAUDI STILE LIBERO GENNAIO FEBBRAIO 2016 STILE LIBERO, GENNAIO E FEBBRAIO 2016 In attesa della serie tv dei Bastardi di Pizzofalcone, che andrà in onda su Rai 1, la squadra di poliziotti piú famosa d’Italia torna in libreria con un nuovo episodio, Cuccioli. Una neonata è stata ritrovata in un cassonetto, una donna è stata uccisa dopo il parto, e i cani e i gatti del quartiere dei ricchi stanno scomparendo. Indifesi cuccioli d’uomo e d’animale sono la posta in gioco per gli investigatori reietti di MAURIZIO DE GIOVANNI. Passeggeri notturni di GIANRICO CAROFIGLIO raccoglie trentatre racconti di tre pagine ciascuno, dove una schiera di personaggi comici, drammatici, amabili o detestabili compone una commedia umana in miniatura. Nel giro di ventiquattr’ore le illusioni di un padre crollano e svelano quanto maldestra sia la nostra ricerca di armonia familiare e quanto atavico il nostro bisogno di autorità. L’ultima famiglia felice, esordio di SIMONE GIORGI, menzione speciale al Premio Calvino 2014, coglie la sottile ambiguità dei sentimenti tra genitori e figli, costruendo una tensione narrativa che deflagra in un finale commovente. A proposito di genitori e figli, c’è una donna divertente e implacabile che ha conquistato Facebook con le sue battute fulminanti. È la mamma di FRANCESCO ABATE, protagonista di Mia madre e altre catastrofi, una serie di sketch e dialoghi esilaranti sul rapporto piú complicato di tutti. La piú grande scrittrice russa vivente si chiama LJUDMILA PETRUŠEVSKAJA e nel suo libro, C’era una volta una donna che cercò di uccidere la figlia della vicina, infestato da incubi, malattie misteriose e crudeli segni del destino, nella tradizione di Gogol e Poe, racconta la verità della Russia contemporanea. JOHN UPDIKE è invece il cantore assoluto dell’America materialista: il personaggio di Coniglio, eroe senza qualità di una saga della quale pubblichiamo adesso il primo capitolo, Corri, coniglio, svela con sguardo comico e spietato la straordinarietà delle vite che passano sotto silenzio, la vanità dei desideri, la loro struggente miseria. SIMONA VINCI non ha mai avuto paura di guardare in faccia la miseria umana. Con questo nuovo, atteso romanzo, La prima verità, ci conduce nei mondi limitrofi della malattia mentale, della ribellione e della scrittura, snidando il fantasma della follia che dimora in ciascuno di noi. Una nuova coppia di investigatori è destinata ad appassionare i lettori, l’ispettore Beier della polizia di Oslo e l’agente musulmana Iqbal, protagonisti del thriller di INGAR JOHNSRUD Gli adepti. Venduto in quindici Paesi e celebrato dalla critica, è il primo capitolo di una trilogia che ha il ritmo mozzafiato di Nesbø. Nella sezione Extra, con Ho sposato una vegana FAUSTO BRIZZI prende affettuosamente in giro un tic della modernità: l’alimentazione sana e morale. E lo fa con cognizione di causa, perché frequenta una donna che mangia quasi solo erba, sua moglie. Business Adventures è uno dei migliori libri di economia mai scritti, di sicuro il migliore secondo Bill Gates. JOHN BROOKS ha raccolto otto casi di successi ma anche di flop colossali che hanno segnato l’universo del business e della finanza americani negli anni Sessanta. Stile Libero ripropone adesso questi classici con un’introduzione di Federico Rampini. Dall’economia alla musica: l’affermato pianista JAMES RHODES scrive un memoir lancinante, Le variazioni del dolore, in cui ha il coraggio di rievocare gli abusi subiti da bambino, ma soprattutto il modo in cui Bach lo ha salvato, letteralmente, dagli ospedali psichiatrici e dai tentativi di suicidio. Violenza e disperazione pulsano anche nella ballata Acido fenico, graphic novel nata da un testo teatrale di GIANCARLO DE CATALDO, e realizzata con STEVE DELLA CASA e GIORDANO SAVIOTTI, dove il camorrista Mimmo Carunchio è testimone di un male senza redenzione. EINAUDI STILE LIBERO BIG MAURIZIO DE GIOVANNI CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE Per le alte sfere della polizia sono degli indesiderabili. Tutti li aspettano al varco, pronti a metterli alla gogna, ma loro non smettono di sorprendere. Sono i Bastardi di Pizzofalcone. È una tiepida giornata di primavera. Recandosi al lavoro l’agente Guida trova vicino a un cassonetto una neonata che piange e la porta in commissariato. La bambina è in ottima salute e sembra essere stata cambiata da poco. Passa qualche ora e arriva una segnalazione: da un paio di giorni il parroco di Santa Maria degli Angeli non riesce a contattare una ragazza che assiste, giovanissima e incinta. Facile immaginare che i due casi siano collegati. Il cadavere della donna viene trovato presso la sua fatiscente abitazione: è stata uccisa con un colpo alla testa. Gli esami sul corpo confermano che ha partorito, ma da almeno ventiquattr’ore, mentre la bambina è stata abbandonata da molto meno, perché la spazzatura viene ritirata alle prime luci dell’alba. Chi ha ucciso la donna, un’immigrata di vent’anni? E chi ha messo la bambina vicino ai bidoni dell’immondizia? Romano e Di Nardo, presi dalle loro vicende personali, dovranno scavare nei diciotto mesi di permanenza della giovane in città e indagare tra tutti quelli che l’avevano conosciuta, amata e odiata per scoprire cosa sia davvero successo. Nel frattempo Lojacono e Aragona cercheranno di capire chi è che rapisce i cani e i gatti dei ricchi del quartiere, e perché. 2 MAURIZIO DE GIOVANNI (Napoli, 1958) raggiunge la fama con il personaggio del commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, su cui incentra un ciclo di romanzi (pubblicati da Einaudi Stile Libero) che comprende Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuore e il recentissimo Anime di Vetro. Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012; Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone (Einaudi Stile Libero 2013) dà vita a una nuova serie di grande successo, ambientata nella Napoli contemporanea, che prosegue con Buio (2013) e Gelo (2014). Nel 2015 pubblica per Rizzoli Il resto della settimana. Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di cui è visceralmente tifoso, de Giovanni è anche autore di opere teatrali. Un nuovo caso per la squadra di poliziotti piú famosa d’Italia. Il quarto episodio di una serie che sarà presto anche in televisione su Rai 1. IN LIBRERIA NOVEMBRE 2015 € 18,00 • pagine 300 ISBN 978880622230-7 formato 13,8 x 21,6 3 EINAUDI STILE LIBERO BIG GIANRICO CAROFIGLIO PASSEGGERI NOTTURNI Trentatre racconti, tre pagine ciascuno. Trentatre storie che si conficcano nel bersaglio, una dopo l’altra, precise come frecce. Una strabiliante rassegna di personaggi che, in poche righe, emergono di volta in volta buffi, drammatici, inquietanti, eroici, e sempre veri. Personaggi cui affezionarsi, personaggi da detestare, personaggi in cui scorgere, a tratti, la propria immagine riflessa. Gianrico Carofiglio racconta i dettagli a margine, gli impercettibili scostamenti dai percorsi tracciati, un mondo sempre in bilico fra comicità e inquietudine, fra oscurità e improvvisi, emozionanti squarci di luce. 4 GIANRICO CAROFIGLIO (Bari, 1961) ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Con Einaudi Stile Libero ha pubblicato Una mutevole verità e La regola dell’equilibrio (2014). «Le storie, a ben vedere, sono tutto quello che abbiamo». Guido Guerrieri IN LIBRERIA FEBBRAIO 2016 € 12,50 • pagine 100 ISBN 978880622934-4 formato 12,8 x 19,8 5 EINAUDI STILE LIBERO BIG SIMONE GIORGI L’ULTIMA FAMIGLIA FELICE Una pallina da tennis lanciata a ripetizione contro un muro. Con questo gesto esasperante – la dichiarazione di guerra di un figlio a suo padre – si apre il romanzo di Simone Giorgi. Il ritmo ipnotico di quella pallina ci insegue per tutta la storia, perché cosí è la scrittura di Giorgi: precisa, energica, febbrile, capace di sgretolare ogni nostra certezza, e di disarmarci. Fino a smascherare il bisogno inconfessabile di autorità cui nessuno di noi riesce a sfuggire. Finalista al Premio Calvino 2014. Matteo Stella è un padre che crede nel dialogo anziché nell’imposizione di regole. È un uomo pacato e comprensivo, ostinato nel credere di aver costruito una famiglia felice. Anche se Stefano, il figlio tredicenne, irride i suoi metodi educativi con ribellione cieca, alzando di volta in volta il livello della sfida. Anche se Eleonora, la figlia maggiore, sembra gradualmente aver perso il rispetto per lui, che era il suo preferito. Anche se Anna, la moglie, si sente oppressa invece che liberata dall’infinita capacità che ha il marito di A FIANCO DI Jonathan Franzen • Le correzioni, Einaudi 6 perdonarla. La tensione è al massimo quando un giorno, senza un motivo davvero importante, la corda si spezza. D’improvviso ogni illusione crolla, rivelando la vulnerabilità e le contraddizioni della famiglia Stella. E di ogni famiglia. SIMONE GIORGI (Roma, 1981), dopo alcune esperienze come story editor, sceneggiatore e autore teatrale, dal 2012 lavora come autore televisivo. Con L’ultima famiglia felice ha ricevuto una menzione speciale al Premio Calvino 2014. Questo è il suo primo romanzo. L’ultima famiglia felice scava nei gesti, nelle parole e nei non detti di genitori e figli, costruendo una tensione che sale pagina dopo pagina ed esplode nel finale straziante. IN LIBRERIA GENNAIO 2016 € 17,50 • pagine 250 ISBN 978880622447-9 formato 13,8 x 21,6 lo odiava, suo padre. Per come ti può odiare un ragazzino di tredici anni: con tutta la «Stefano rabbia del mondo. Aveva passato buona parte della notte a sbattere una pallina da tennis contro il muro che lo separava proprio dalla stanza di Matteo e Anna. Colpo, silenzio, colpo, silenzio, colpo, silenzio. Lo aveva fatto per portare Matteo all’esasperazione, stanarlo, obbligarlo ad aprire senza permesso la porta su cui c’era un cartello scritto a mano: papà qui non può entrare». 7 EINAUDI STILE LIBERO BIG FRANCESCO ABATE MIA MADRE E ALTRE CATASTROFI Inflessibile, caustica, cinica e generosa, frivola e dolente: la mamma di Francesco ha sempre l’ultima parola. Esattamente come tua madre. E come la tua arriva dritta al cuore. Sketch esilaranti, spesso commoventi, dialoghi arguti, teneri e lievi che attraversano una intera vita, anzi due: quella di un figlio e di sua madre, dall’infanzia fino a poco fa. È comunista ma va in chiesa, è devota al marito ma ogni martedí lo abbandona per il collettivo femminista. Per merenda ti propina la solita rosetta con margarina e zucchero, se è proprio in buona te la fa con margarina e sale. È convinta che qualche colpo di battipanni ben assestato sul sedere e un paio di pizzicotti non possano che temprare il carattere dei figli. Se le chiedi perché, ti risponde: lo so io. Se le racconti una cosa, ti risponde: lo so già. Accompagna al Gay pride un amico travestito, porta i colleghi sulla sua Cinquecento fino alla scuola di periferia dove insegna, parte per la Terra Santa, si fa carico dei problemi di chiunque, non perde mai la fiducia, ci strappa una risata dietro l’altra. 8 Nato su Facebook e diventato, sotto l’incessante pioggia di like e commenti, una vera e propria serie social a episodi, questo libro è la tragicommedia del rapporto sentimentale piú ingarbugliato di tutti. FRANCESCO ABATE (Cagliari, 1964) ha pubblicato per Einaudi Stile Libero Mi fido di te (con Massimo Carlotto, 2007), Cosí si dice (2008), Chiedo scusa (con Saverio Mastrofranco, 2010) e Un posto anche per me (2013). È fra gli autori dell’antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014). – Devo chiedere al Signore perché mi ha dato te e non il figlio di signora Castía. – E cos’ha lui piú di me? – È morto. IN LIBRERIA FEBBRAIO 2016 € 16,50 • pagine 200 ISBN 978880622867-5 formato 13,8 x 21,6 Il libro sarà anticipato e accompagnato da una serie di video interpretati da Piera Degli Esposti per la regia di Peter Marcias. 9 EINAUDI STILE LIBERO BIG LJUDMILA PETRUŠEVSKAJA C’ERA UNA VOLTA UNA DONNA CHE CERCÒ DI UCCIDERE LA FIGLIA DELLA VICINA La Russia contemporanea raccontata come se fosse un atroce, fiabesco scherzo del destino. Una raccolta di storie che tra crudo realismo e grottesco senso del fantastico reinventa la tradizione di Gogol e Poe. Una città messa in ginocchio da una violenta epidemia. Un colonnello visitato in sogno dalla moglie defunta che gli intima di non sollevarle il velo dal viso. Una donna obesa che ogni notte si trasforma in una coppia di leggiadre gemelle danzanti. Una donna pedinata da un tale che sostiene di essere suo marito – mesi dopo che lei ha assistito al suo funerale. Mescolando elementi macabri e prodigiosi, e cospargendo il tutto di abbondante humour nero, Ljudmila Petruševskaja si rivela una delle voci piú originali e sorprendenti del panorama letterario internazionale. 10 LJUDMILA PETRUŠEVSKAJA è nata nel 1938 a Mosca, dove vive. Dopo essere stata a lungo ostracizzata ai tempi dell’Unione Sovietica, ha ricevuto plausi critici tanto in patria quanto all’estero. Ha scritto una quindicina di libri, tra cui anche testi teatrali, e ha vinto numerosi premi tra i quali il piú importante premio letterario russo alla carriera. «La piú grande autrice russa vivente». The Guardian «Petruševskaja, ovvero la quieta maestria dell’assurdo». The New Yorker IN LIBRERIA GENNAIO 2016 € 17,50 • pagine 250 ISBN 978880621005-2 formato 13,8 x 21,6 11 EINAUDI STILE LIBERO BIG JOHN UPDIKE CORRI, CONIGLIO Il primo, indimenticabile capitolo della saga di Harry «Coniglio» Angstrom: un uomo straordinariamente qualunque, in fuga dalla famiglia, dal lavoro, dagli obblighi, dalla noia. In fuga, senza sapere davvero dove andare. «Updike mostra una comprensione del mondo cosí delicata e profonda che non può riferirsi a questo mondo soltanto… È cosí bravo da farci apprezzare la dolcezza della miseria umana, nel sesso e altrove». Walter Siti Harry Angstrom, soprannominato «Coniglio», ha ventisei anni, è sposato con Janice, ha un figlio di due anni, Nelson. Vive in un sobborgo di Brewer, Pennsylvania, diviso tra il ricordo degli anni gloriosi del college, quando era un campione di pallacanestro, e la noia della vita di ogni giorno. Non appena scopre che Janice, oltre ad avere il vizio dell’alcol, è di nuovo incinta, non trova di meglio da fare che fuggire in macchina, tornare nella sua città natia, in cerca del suo vecchio allenatore, e intrecciare una relazione con Ruth, che si prostituisce a tempo perso. Updike racconta come nessuno le miserie, le aspirazioni represse, le smanie erotiche del suo protagonista. E si erge a cantore impareggiabile di un’America tanto materialista quanto impoverita nei suoi sogni. JOHN UPDIKE (1932-2009) è considerato, insieme a Philip Roth, il piú grande narratore americano contemporaneo. Storico collaboratore del «New Yorker», autore di centinaia di racconti, saggi, recensioni, poesie, e di piú di venti romanzi, deve la sua fama alla saga di Harry «Coniglio» Angstrom, di cui Einaudi Stile Libero ha già ripubblicato Il ritorno di Coniglio e Sei ricco, Coniglio. Sempre Einaudi, ne Le Letture, ha riproposto Il centauro, premiato con il National Book Award. A FIANCO DI John Updike • Sei ricco, Coniglio, Einaudi Stile Libero Richard Ford • Il Giorno dell’Indipendenza, Feltrinelli 12 «Updike ha un dono sovrumano, conosce istintivamente le vie contorte della nostra psiche, le segue con leggerezza e le mette a disposizione di una scrittura che non si ripete mai. Che maledetto». Niccolò Ammaniti IN LIBRERIA FEBBRAIO 2016 € 18,00 • pagine 300 ISBN 978880621475-3 formato 13,8 x 21,6 13 EINAUDI STILE LIBERO BIG SIMONA VINCI LA PRIMA VERITÀ Ancora una volta in Europa, per trovare la «prima verità» che sta al fondo di tutte le cose, dobbiamo andare in Grecia. Lo fa Simona Vinci, con questo clamoroso ritorno al romanzo e alla narrazione, che unisce tutta la visionarietà dell’autrice a una, mai in precedenza cosí toccante, capacità di scendere a fondo, con compassione e coraggio, nel mistero della condizione umana. Prima che la Grecia e tutto quel che vi succede tornasse al centro dell’attenzione del mondo, l’isola di Leros, già occupata dall’esercito italiano prima della Seconda guerra mondiale, divenne improvvisamente celebre quando la stampa inglese scoprí che il «regime dei colonnelli» aveva trasformato il manicomio dell’isola in un enorme lager, dove i dissidenti politici si trovarono a convivere con i piú diversi malati mentali. Da qui prende le mosse uno dei romanzi piú sorprendenti e rivelatori che siano stati scritti negli ultimi anni. Come precipitando nella tana del coniglio di Alice nel Paese delle meraviglie, Angela, una italiana accorsa a Leros con altri giovani europei, si trova di fronte a una realtà superiore a ogni immaginazione. Angela viene coinvolta al limite delle proprie forze in una sfida che la entusiasma, e al tempo stesso la fa sentire in pericolo. E presto la bellezza di far rivivere esistenze dimenticate e sepolte nella polvere del tempo rivela implacabilmente qual è la vera posta in gioco: riuscire ad affrontare i propri fantasmi. Fino a capire che nell’isola si gioca una partita che riguarda tutti, proprio tutti. Ma a questo punto bisogna avere il coraggio di tornare a casa. Perché forse il vero demone abita lí. E ora abbiamo le armi per affrontarlo. SIMONA VINCI (Milano, 1970) è stata protagonista, con il suo primo romanzo Dei bambini non si sa niente (Einaudi Stile Libero 1997), di un autentico caso letterario, con un successo ampio di critica e di lettori e un’eco internazionale che accompagnarono la nascita di Stile Libero e contribuirono a radicarla nella scena letteraria italiana. Ha pubblicato, sempre per Einaudi, In tutti i sensi come l’amore (1999), Come prima delle madri (2003), Brother and Sister (2004), Stanza 411 (2006) e Strada Provinciale Tre (2007). I suoi ultimi libri sono Nel bianco (Rizzoli 2009) e Scheletrina Cicciabomba (Salani 2012). A FIANCO DI Simona Vinci • Dei bambini non si sa niente, Einaudi Stile Libero Primo Levi • Se questo è un uomo, Einaudi 14 C’è un segreto sepolto nell’isola greca di Leros, da molti anni. Tocca a una giovane donna scendere all’inferno, affrontare il demone e salvare sé stessa. Con tutti noi. Nasce da una storia vera il romanzo piú visionario e struggente di Simona Vinci. IN LIBRERIA GENNAIO 2016 € 18,00 • pagine 380 ISBN 978880621268-1 formato 13,8 x 21,6 quattro passi, altre due porte. A sinistra, chiave azzurra, la serratura finalmente ci «Altri golò. Era dura e dovette avvolgere la chiave con il bordo della maglietta per non spaccarsi le dita. Poi la serratura, improvvisamente docile, si sbloccò nella sua mano con un gemito e la porta si aprí». 15 Sono due. Lui è un poliziotto ossessionato dal passato, lei è una detective musulmana. Sono i protagonisti della nuova serie che sta elettrizzando la Scandinavia. L’ESORDIO DI UN NUOVO MAESTRO DEL THRILLER CHE TUTTI PARAGONANO A JO NESBØ. EINAUDI STILE LIBERO BIG INGAR JOHNSRUD GLI ADEPTI Fredrik Beier, ispettore di polizia, tormentato da una tragedia personale che ha mandato a rotoli la sua vita e il suo lavoro. Kafa Iqbal, giovane agente di origine pakistana, geniale e intuitiva, costretta a sfidare ogni giorno il pregiudizio di colleghi e superiori. Sono loro la nuova implacabile coppia del thriller scandinavo. Venduto in quindici Paesi. Sembra un semplice caso di scomparsa, quello su cui l’ispettore Beier, della polizia di Oslo, comincia a indagare. Certo, rischia di fare clamore, perché a svanire nel nulla è stata la figlia di una esponente di primo piano del partito di governo. E perché la ragazza viveva nella sede di una setta cristiana, «la Luce di Dio». Ma il quadro si complica subito: nell’edificio che ospita la setta si consuma un massacro, e nei sotterranei viene scoperto un laboratorio chimico all’avanguardia, del quale non è chiaro l’uso. C’è chi chiama in causa il terrorismo fondamentalista, chi preme per una soluzione rapida, chi soffia sul fuoco. Ma Beier, affiancato dalla giovane e brillante agente musulma- na Kafa Iqbal, si rende ben presto conto che dietro la strage, e il laboratorio, c’è una verità piú complessa. Solo immergendosi nel passato oscuro della storia europea, fino ad arrivare agli anni del nazismo, sarà possibile fermare una catena di delitti che continua a procedere inesorabile. INGAR JOHNSRUD è un affermato giornalista e collabora con alcune tra le maggiori testate norvegesi. Gli adepti è il suo primo romanzo, nonché il primo capitolo di una trilogia incentrata sull’ispettore Fredrik Beier e sull’agente Kafa Iqbal, salutato da un successo di critica senza precedenti. Johnsrud vive a Oslo con la moglie e i tre figli. A FIANCO DI Jo Nesbø • Il leopardo, Einaudi Stile Libero Stieg Larsson • Uomini che odiano le donne, Marsilio 18 «Un esordio semplicemente impressionante… La trama ambiziosa, la ricca galleria di personaggi e i ripetuti flashback sono gestiti con mano ferma, e il romanzo scorre di sorpresa in sorpresa, senza lasciare un attimo di respiro al lettore». Verdens Gang IN LIBRERIA GENNAIO 2016 € 20,00 • pagine 500 ISBN 978880622825-5 formato 13,8 x 21,6 troppe domande che esigevano «C’erano una risposta. Troppe emozioni, ora che, tra le persone che avevano tradito i propri figli, doveva contare anche sé stesso». 19 EINAUDI STILE LIBERO EXTRA EINAUDI STILE LIBERO EXTRA FAUSTO BRIZZI HO SPOSATO UNA VEGANA UNA STORIA VERA, PURTROPPO Le tragicomiche avventure di un onnivoro che si innamora di una donna con abitudini alimentari che lui pensava destinate solo ai ruminanti. Un libro divertente e affettuoso su una delle ossessioni della borghesia moderna: il cibo sano e morale. Sposare una vegana può avere conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul terrazzo – perché nella casa di un vegano che si rispetti ogni pianta o fiore è commestibile – e sentirti in colpa per il dolore provocato a tutte le telline mangiate nella tua «crudele vita precedente». Seguire questa dieta, scopri inoltre, comporta un grande dispendio di energie e – chissà perché? – di denaro. Roba da diventare nervosi per davvero, ancor piú quando, dopo mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono, per la prima volta, perfetti. 22 FAUSTO BRIZZI (Roma, 1968) è scrittore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Con il suo film d’esordio Notte prima degli esami ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’Argento. Tra le altre sue opere come regista: Ex, Maschi contro femmine, Com’è bello far l’amore, Pazze di me. Tra i film prodotti: Io e te di Bernardo Bertolucci e La mafia uccide solo d’estate di Pif. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato i romanzi Cento giorni di felicità (2013) e Se mi vuoi bene (2014). I suoi libri sono tradotti negli Stati Uniti, in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Brasile, Israele, Repubblica Ceca, Slovacchia, Serbia, Turchia, Olanda, Finlandia, Norvegia, Svezia, Russia, Taiwan, Corea, Grecia, Croazia, Lituania, Australia. L’amore riserva sempre delle sorprese, anche a tavola. IN LIBRERIA GENNAIO 2016 € 13,00 • pagine 160 ISBN 978880622436-3 formato 12,8 x 19,8 23 EINAUDI STILE LIBERO EXTRA JOHN BROOKS BUSINESS ADVENTURES Otto storie classiche dal mondo dell’economia Introduzione di Federico Rampini Finalmente arriva in Italia quella che da numerosi magnati americani, da Warren Buffett a Bill Gates, è considerata la bibbia del pensiero economico. Una strepitosa raccolta di incursioni nel mondo avventuroso del business e della finanza. Il piú rovinoso flop dell’industria automobilistica di tutti i tempi, il clamoroso successo della prima macchina xerografica da ufficio, la causa legale da cui è partita la normativa sull’insider trading. I saggi di John Brooks, ritenuti un caposaldo del pensiero economico, esaminano otto vicende esemplari che hanno segnato il mondo del business e della finanza americana negli anni Sessanta. Con attenzione paziente e lontana da ogni tecnicismo, con un gusto per l’ironia capace di rendere divertente persino un saggio sul sistema fiscale americano, Brooks ci accompagna in una visita guidata tra le fondamenta della nostra economia globale, nella consapevolezza che gli andamenti economici si ripropongono ciclicamente e che da queste storie abbiamo molto da imparare. 24 JOHN BROOKS (1920-1993) è stato il giornalista finanziario del «New Yorker». Oltre a questa raccolta di saggi, è autore di una decina di volumi su temi economici e finanziari. «Business Adventures è il miglior libro di economia che abbia mai letto». Bill Gates «La lettura di Brooks è un bell’antidoto contro quell’analfabetismo economico che affligge in particolar modo gli italiani». Federico Rampini IN LIBRERIA GENNAIO 2016 € 18,00 • pagine 300 ISBN 978880622589-6 formato 13,8 x 21,6 25 EINAUDI STILE LIBERO EXTRA JAMES RHODES LE VARIAZIONI DEL DOLORE La vita, dopo l’inferno, grazie alla musica «Sono un musicista, sono un uomo, un padre, uno stronzo, un bugiardo, un impostore. Soprattutto, sono una persona che vive nella vergogna». Un memoir lacerante. Il racconto di una violenza indicibile. Ma anche una storia di salvezza grazie alla potenza della musica. James è stato violentato per quattro anni da un maestro delle elementari. Senza che mai nessuno, né a scuola né in famiglia, si accorgesse di quel che stava succedendo. E quando quella tragica vicenda si concluse, per James nulla piú fu normale. Ogni tipo di relazione – sentimentale, sessuale, amicale – era stata compromessa, distorta. Furono gli anni della caduta in un abisso sempre piú profondo: la droga, l’alcol, gli ospedali psichiatrici. Finché un fascio di luce non trafisse la sua esistenza. La scoperta della musica classica, Bach in particolare, e la passione per il pianoforte, lo fecero rinascere. 26 Con coraggio e franchezza James Rhodes, diventato nel frattempo un famoso pianista, racconta adesso la sua storia. Intrecciando le dolorose vicende personali ai destini tragici di tanti musicisti, per i quali, come nel suo caso, la musica ha significato la vita stessa. JAMES RHODES è nato a Londra nel 1975. Dopo le drammatiche vicende che racconta in questo libro, è diventato un famoso pianista e concertista. «Non ho mai letto un’autobiografia piú esuberante, piú piena di vita, piú coinvolgente». Mark Haddon «Una storia durissima che rapisce il lettore». The Times IN LIBRERIA FEBBRAIO 2016 € 17,50 • pagine 250 ISBN 978880622387-8 formato 13,8 x 21,6 misi sotto le coperte, con le cuffie. «Mi Era il cuore della notte. Intorno, solo buio e silenzio. Quando schiacciai play partí un pezzo di Bach che non avevo mai sentito prima. Che mi portò in un posto di magnificenza, speranza, abbandono, bellezza, uno spazio sconfinato…» 27 EINAUDI STILE LIBERO EXTRA GIANCARLO DE CATALDO STEVE DELLA CASA GIORDANO SAVIOTTI ACIDO FENICO Ballata per Mimmo Carunchio, camorrista 28 Coca, paura, disperazione e violenza. Una ballata all’acido fenico, il cui odore aspro diventa il confine che separa i buoni dai cattivi. Anche se, dice il cattivo al buono: «Ormai voi e noi siamo la stessa cosa, dotto’». GIANCARLO DE CATALDO ha pubblicato per Stile Libero il best seller Romanzo criminale (2002), diventato un film e una serie tv di culto. Tra i suoi ultimi libri, I Traditori (2010), Io sono il Libanese (2012), Suburra (2013, con Carlo Bonini) e Nell’ombra e nella luce (2014). Dopo il rocambolesco arresto, un boss racconta al giudice che lo ha in custodia la propria vita, dall’infanzia da sottoproletario al sacro giuramento da camorrista. Mimmo Carunchio incarna e testimonia un male senza redenzione di sorta. E lo fa con consapevolezza, trasformandolo in fatti criminali inconfutabili. Lo celebra, seppure in modo disperato, e lo invoca non come scusante, ma come unica scelta possibile per chi è nato nel posto sbagliato. STEVE DELLA CASA è critico cinematografico, sceneggiatore, conduttore e autore radiofonico e televisivo. È stato direttore del Torino Film Festival e del Roma Fiction Fest. Ha collaborato con la Mostra del Cinema di Venezia, il Festival di Locarno e quello di Taormina. GIORDANO SAVIOTTI è un talento naturale come illustratore e disegnatore, al suo esordio con questa graphic novel. Da un testo teatrale di Giancarlo De Cataldo, un romanzo a fumetti in piena atmosfera noir, fulmineo e suggestivo. IN LIBRERIA NOVEMBRE 2015 € 16,00 • pagine 80 ISBN 978880622940-5 formato 13,8 x 21,6 29 EINAUDI STILE LIBERO GENNAIO FEBBRAIO 2016 BIG DE GIOVANNI CAROFIGLIO GIORGI ABATE BROOKS RHODES DE CATALDO DELLA CASA SAVIOTTI EXTRA BRIZZI PETRUŠEVSKAJA UPDIKE VINCI JOHNSRUD È vietata la riproduzione di questo documento, sia integralmente che in parte, nonché la pubblicazione di testi, immagini e qualsiasi informazione in esso contenuti. 682601