Le novità - Punto Einaudi Palermo

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Le novità - Punto Einaudi Palermo
JONATHAN FRANZEN
PURITY
EINAUDI
L’evento editoriale piú atteso dell’anno: il nuovo romanzo dell’autore
delle Correzioni e di Libertà
Jonathan Franzen
Purity
JONATHAN FRANZEN
Traduzione di Silvia Pareschi
Un grande romanzo che tocca i temi tipici di Franzen, dalla famiglia
disfunzionale alla massiccia influenza di internet sulle nostre vite, arricchiti
però da una trama piena di colpi di scena, amori tormentati, identità segrete
e persino omicidi.
La giovane Purity Tyler, detta Pip, non conosce la sua vera identità. Sua madre, per un
motivo misterioso, non vuole rivelarle chi è suo padre, l’uomo dal quale è fuggita prima
che Pip nascesse, cambiando nome e ritirandosi a vivere nell’anonimato tra i boschi della
California settentrionale.
Pip è povera: ha un pesante debito studentesco da ripagare e vive in una casa occupata
a Oakland, frequentata da un gruppo di anarchici. Ed è proprio lí che incontra
Annagret, un’attivista tedesca che le apre le porte di uno stage con il Sunlight Project,
l’organizzazione fondata dal famoso e carismatico Andreas Wolf, un leaker rivale di Julian
Assange, allo scopo di rivelare i segreti dei potenti. Pip parte per la Bolivia, dove ha sede
il Sunlight Project, con la speranza di poter usare la tecnologia degli hacker per svelare
il segreto dell’identità di suo padre.
Ma l’incontro con Andreas Wolf si rivela sconvolgente per molti motivi. Anche
Andreas ha un terribile segreto nascosto nel suo passato, negli anni in cui viveva a
Berlino Est come figlio ribelle di una madre squilibrata e di un padre pezzo grosso del
Partito Comunista. Lo rivela proprio a Pip, con la quale instaura una relazione intensa e
morbosa. Forse i suoi moventi segreti sono legati a Tom Aberant, il giornalista di Denver
per il quale Pip andrà a lavorare dopo lo stage con il Sunlight Project, destabilizzando
la relazione di Tom con la sua compagna Leila e portando un grande sconvolgimento
anche nelle loro vite. Finché non arriverà a scoprire cosa ci fa lí, chi sono le persone che
la circondano e qual è la sua vera identità.
Di Jonathan Franzen Einaudi ha pubblicato quattro romanzi (La ventisettesima città, Forte
movimento, Le correzioni e Libertà) e tre raccolte di saggi (Come stare soli, Zona disagio e Piú lontano
ancora). Nel volume Il progetto Kraus ha annotato i saggi dello scrittore austriaco.
PURITY
SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 600 • 978880621660-3
«Franzen non inanella pezzi di bravura perché il pezzo di bravura è il libro
nel suo insieme, nella sua architettura inizialmente bizzarra che diventa di
pagina in pagina, di macro-capitolo in macro-capitolo, sempre piú chiara,
affascinante, luminosa».
Matteo Persivale, «Corriere della Sera»
LUNEDÍ
– Oh, micetta, come sono contenta di sentire la tua voce, – disse la madre della
ragazza al telefono. – Il corpo mi tradisce ancora. A volte penso che la mia vita
sia solo una lunga serie di tradimenti del corpo.
– Non è cosí per tutti? – disse la ragazza, Pip. Ultimamente chiamava la madre
a metà della pausa pranzo alla Renewable Solutions. Ciò le procurava un po’
di sollievo dalla sensazione di non essere adatta a quell’impiego, di avere un
impiego al quale nessuno poteva essere adatto, o di essere una persona inadatta
a qualunque tipo di impiego; e poi, dopo venti minuti, poteva dire con sincerità
di dover tornare al lavoro.
– Ho la palpebra sinistra cadente, – spiegò sua madre. – È come se ci fosse
un peso che la tira giú, tipo un piombino da pesca o qualcosa del genere.
– Anche adesso?
– Va e viene. Chissà, forse ho la paralisi di Bell.
– Qualunque cosa sia la paralisi di Bell, sono sicura che non ce l’hai.
– Come fai a essere cosí sicura, micetta, se non sai neanche cos’è?
– Non saprei… forse perché non avevi neanche il morbo di Basedow?
L’ipertiroidismo? Il melanoma?
682603
Non che le piacesse prendere in giro sua madre. Ma i loro rapporti erano
inquinati dall’azzardo morale, un’utile espressione che Pip aveva imparato al
corso di Economia del college. Nel sistema economico di sua madre, lei era una
banca troppo grande per poter fallire, un’impiegata troppo indispensabile per
poter essere licenziata per cattiva condotta. Anche alcuni suoi amici di Oakland
avevano genitori problematici, ma riuscivano comunque a parlarci insieme
tutti i giorni senza eccessive manifestazioni di stranezza, perché persino i piú
problematici avevano risorse che non si limitavano al loro unico discendente.
Nel mondo di sua madre, invece, esisteva solo Pip.
Einaudi Novità
Gennaio Febbraio
2016
Einaudi Novità
gennaio
febbraio
2016
Tiziano Scarpa, Il brevetto del geco
Helen Macdonald, Io e Mabel
Helen Oyeyemi, Boy Snow Bird
Joseph E. Stiglitz, La grande frattura
I LIBRI DEL MESE
Un coloratissimo viaggio nel mondo dell’arte e in quello della fede, ma anche
un’insolita storia d’amore
Tiziano Scarpa
Il brevetto del geco
I LIBRI DEL MESE
2
Con una forza narrativa mai prima d’ora cosí dirompente, Tiziano Scarpa
racconta la vocazione come tensione verso l’assoluto, sempre in bilico
tra il disastro e la perfezione. Il risultato è un romanzo profondamente
contemporaneo, che prova a immaginare la deriva del nostro mondo
e insieme – grazie alla potenza delle parole – ne ridisegna continuamente
i confini.
Si fanno chiamare Cristiani Sovversivi. C’è chi li considera dei terroristi, e chi invece pensa
che siano un toccasana per il nostro spompato Occidente. Agiscono sullo sfondo, mentre in
primo piano si alternano le avventure di due personaggi che hanno molto in comune, anche
se non lo sanno ancora.
Il primo è Federico Morpio: artista a Milano, ex giovane, si ritrova solo e senza soldi. Ha un
dubbio che lo angoscia piú dei debiti: è stato escluso dall’ambiente dell’arte perché non aveva
gli agganci giusti o non, piuttosto, per la sua mancanza di talento? Lo scoprirà unendosi a un
gruppo di ambiziosi sognatori.
La seconda è Adele, una giovane donna malinconica. Ha un lavoro da impiegata, vive sola.
Una notte incontra un essere domestico e prodigioso: la sua vita ha una svolta, comincia a
frequentare persone speciali. Insieme a loro concepisce un piano inaudito.
Come i suoi protagonisti, questo romanzo si getta nella mischia della nostra epoca. Colpi di
scena e accelerazioni improvvise si mescolano a incursioni nella natura e nell’arte: il brulicare
di creature nelle periferie urbane, le chiese, i musei, le mostre di arte contemporanea.
Ma intanto, su ogni dettaglio della vita e della morte vigila un’entità umbratile, che dice
misteriosamente di essere «l’Interrotto».
Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963. Tra i suoi libri, Occhi sulla graticola (Einaudi 1996 e 2005),
Amore® (Einaudi 1998), Venezia è un pesce (Feltrinelli 2000), Cos’è questo fracasso? (Einaudi 2000), Nelle
galassie oggi come oggi (con Raul Montanari e Aldo Nove, Einaudi 2001), Cosa voglio da te (Einaudi 2003),
Kamikaze d’Occidente (Rizzoli 2003), Corpo (Einaudi 2004 e 2011), Groppi d’amore nella scuraglia (Einaudi
2005 e 2010), Batticuore fuorilegge (Fanucci 2006), Amami (con Massimo Giacon, Mondadori 2007),
Stabat Mater (Einaudi 2008, premio Strega 2009 e premio SuperMondello 2009), Le cose fondamentali
(Einaudi 2010 e 2012), La vita, non il mondo (Laterza 2010), Il mondo cosí com’è (con Massimo Giacon,
Rizzoli Lizard 2014), Come ho preso lo scolo (Effigie 2014). Dall’inizio degli anni Novanta a oggi ha scritto
una quindicina di testi per la scena e per la radio, tutti rappresentati, fra cui: Comuni mortali (Effigie
2007), L’inseguitore (Feltrinelli 2008), L’ultima casa (Transeuropa 2011), L’infinito (Einaudi 2011).
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I LIBRI DEL MESE
SUPERCORALLI • € 21,00 • pp. 350 • 978880620311-5
“
Gina Fernenti camminava lungo il corridoio come una paperotta, a piedi nudi
divaricati, con il suo, sí e no, metro e sessanta, i ditini ciompi dei piedi, le
caviglie solide, le gambe depilatissime, i fianchi abbondanti, e il doppio sfero
parmenideo: la cavigliera tintinnava, le tette no.
”
Il pluripremiato racconto di una rinascita, per dieci settimane
nelle classifiche del New York Times
Helen Macdonald
Io e Mabel
ovvero L’arte della falconeria
Traduzione di Anna Rusconi
I LIBRI DEL MESE
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In questo straordinario memoir, vincitore dei piú prestigiosi premi britannici,
la storica e naturalista Helen Macdonald racconta come l’addestramento
di un rapace abbia curato la sua depressione e come tra un astore e il suo
falconiere possa incredibilmente nascere una strana e indimenticabile
storia d’amore.
L’improvvisa morte del padre getta Helen Macdonald in una cupa depressione. Ma un
sogno ricorrente le fa scattare una sorta di epifania: per uscire dal gorgo addestrerà
un astore, un grosso e feroce rapace. La prima apparizione della bestia dallo scatolone
che la trasporta, illuminata da uno squarcio di sole, ha la qualità del miracolo spaventoso,
del monstrum medievale («Un rettile. Un angelo caduto. Un grifone dalle pagine di un
bestiario miniato»).
Macdonald si dedica esclusivamente all’astore, in un isolamento ossessivo. Il racconto
dell’addestramento, dell’osservazione del comportamento della giovane Mabel (cosí
chiama infatti il rapace), della paura, della fascinazione e della strana tenerezza che
prova per l’animale sono resi in una lingua che, di volta in volta, si trasforma e si adatta:
l’asciuttezza degli episodi piú emotivi, la bellissima precisione terminologica dell’argot
della falconeria, la tenerezza del ricordo; le incantevoli descrizioni del mondo naturale in
cui Macdonald e il suo rapace sono immerse durante gli allenamenti, e dove il linguaggio
fiorisce al massimo della sua ricchezza, del suo lirismo e della sua potenza.
Sono infiniti gli spunti all’interno di questo libro singolare, grazie alla visione analitica,
esatta e immaginifica dell’autrice, infiniti i dettagli rivoltati e osservati da una nuova
angolazione, cosí come il padre le aveva insegnato, e nonostante la loro apparente
autonomia sono tenuti insieme con una coesione sorprendente, in una composizione
perfetta e senza sbavature.
Helen Macdonald è scrittrice, poetessa, storica, naturalista e ricercatrice al dipartimento di Storia
e filosofia della scienza a Cambridge.
«Un libro anomalo e perfetto che illumina il paradosso della perdita, e cioè
la “costante presenza dell’assenza”».
Livia Manera, «Corriere della Sera»
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I LIBRI DEL MESE
FRONTIERE EINAUDI • € 19,50 • pp. 250 • 978880621338-1
“
Mentre me ne stavo seduta a tagliare strisce di pelle che poi ammollavo in acqua
tiepida, stiravo, spalmavo di grasso, rigiravo di qua e di là in quella strana stanza
di oggetti rotti, avevo capito che erano qualcosa di piú di semplici pezzi di cuoio.
Erano le corde che mi avrebbero tenuta legata all’astore, e che avrebbero tenuto
Mabel legata a me.
”
Una rilettura, fra mito e fiaba, della storia di Biancaneve e della sua matrigna,
nel Massachusetts degli anni Cinquanta
Helen Oyeyemi
Boy Snow Bird
Traduzione di Laura Noulian
I LIBRI DEL MESE
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L’orfana Boy dal nome-maschio ha lineamenti delicati e un padre crudele.
La candida Snow è perfetta agli occhi del mondo, ma non a quelli della
matrigna che la vuole lontana. L’acuta Bird ha inciso nella pelle un segreto
familiare ben custodito.
Nell’inverno del 1953 Boy Novak arriva per caso in una piccola città del Massachusetts
alla ricerca, lei crede, della bellezza, vale a dire l’opposto di ciò che ha lasciato a New
York, dove viveva col padre Frank, un sordido individuo che svolge un mestiere antico e
truculento: l’acchiapparatti. Boy sposa Arturo Whitman, un ex-professore di storia che,
morta l’amatissima moglie, Julia, ha lasciato l’insegnamento per diventare creatore di
gioielli. Nel cuore di Boy c’è ancora il suo primo amore, Charlie, ma Arturo può offrirle
quella sicurezza di cui la donna ha tanto bisogno, nonché l’amore di sua figlia, l’adorabile
Snow, a cui invece occorre una nuova madre.
Boy non avrebbe mai immaginato di diventare una perfida matrigna, ma quando dal
matrimonio con Arturo nasce Bird, si scopre incapace di accettare quel che vedono
i suoi occhi. Da qui in poi Boy, Snow e Bird diventano prede della tirannia degli specchi
e scoprono a loro spese il terribile potere esercitato da certe superfici.
Brillante, originale e commovente, Boy Snow Bird è un romanzo che, rifacendosi
all’universo delle fiabe, prosegue reinventandola la migliore tradizione letteraria del
Novecento, da Toni Morrison a Gabriel García Márquez, passando per Edgar Allan Poe
e persino Emily Dickinson.
Helen Oyeyemi, a soli trent’anni già al suo quinto romanzo, è una delle voci letterarie piú
originali e dinamiche del nostro tempo.
Helen Oyeyemi è nata nel 1984 e ha scritto il suo primo romanzo, The Icarus Girl, quando andava
ancora a scuola. In seguito ha pubblicato The Opposite House (2007), White is for Witching (2009),
Mr Fox (2011). Ha pubblicato anche due pièce, Juniper’s Whitening (2004) e Victimese (2005).
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I LIBRI DEL MESE
SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 320 • 978880622671-8
«Non mi importa nulla di cosa dice lo specchio, Helen Oyeyemi è la piú
brava del reame».
Ron Charles, «The Washington Post»
Come è potuto accadere che l’America diventasse il piú diseguale
dei Paesi avanzati?
Joseph E. Stiglitz
La grande frattura
La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla
Traduzione di Daria Cavallini e Lorenza Chiesara
I LIBRI DEL MESE
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In questo libro Stiglitz allarga la diagnosi presentata nel Prezzo della
disuguaglianza, e suggerisce modi per affrontare i problemi crescenti
dell’economia. La disuguaglianza è una scelta, il risultato cumulativo
di politiche ingiuste e di priorità errate.
Raccogliendo i suoi scritti per giornali e riviste non specialistiche, tra cui «Vanity Fair»
e il «New York Times», il Premio Nobel per l’Economia espone pienamente la
disuguaglianza americana: le sue dimensioni, le sue cause, e i risultati per la nazione e
per il mondo. Dall’era di Reagan alla Grande recessione e alle sue dolorose conseguenze,
Stiglitz si concentra sulle politiche irresponsabili – deregulation, taglio delle tasse per l’1
per cento – che hanno lasciato indietro un grande numero di cittadini trasformando il
«sogno americano» in un mito sempre piú inarrivabile. Stiglitz suggerisce alcune soluzioni
concrete: aumentare le tasse per le corporation e per i piú ricchi; offrire maggior sostegno
ai bambini dei piú disagiati; investire in educazione, scienze e infrastrutture; dare aiuti
ai proprietari di case invece che alle banche. E, soprattutto, darsi da fare per riportare
l’economia al pieno impiego. Stiglitz porta ad esempio ciò che è stato fatto in Scandinavia,
a Singapore, in Giappone e argomenta contro il dilagare di una distruttiva e non necessaria
austerità che si sta diffondendo in Europa. La nostra scelta non deve essere tra crescita
e giustizia: con politiche pubbliche adeguate, possiamo scegliere entrambe. Le sue
rimostranze non riguardano tanto il capitalismo in sé, quanto il modo in cui il capitalismo
del XXI secolo si è trasformato. È un appello ad affrontare la disuguaglianza economica
come una questione politica e morale. Con l’obiettivo di giungere a una società piú
prospera e giusta.
Joseph E. Stiglitz, vincitore nel 2001 del Premio Nobel per l’Economia, è nato nel 1943 in Indiana.
Professore di Economia presso la Columbia University, è stato consigliere di Bill Clinton durante
il primo mandato e, dal 1997 al 2000, senior vice president e Chief Economist della Banca
mondiale. Einaudi ha pubblicato La globalizzazione e i suoi oppositori nei «Saggi» nel 2002 e in
«Einaudi Tascabili» nel 2003; I ruggenti anni Novanta («Gli struzzi», 2004 ed «ET Saggi», 2005);
La globalizzazione che funziona («Gli struzzi», 2006 ed «ET Saggi», 2007), La guerra da 3000 miliardi
di dollari («Passaggi Einaudi», 2009), Bancarotta («Passaggi Einaudi», 2010 e «ET Saggi», 2013)
e Il prezzo della disuguaglianza («Passaggi Einaudi», 2013 e «ET Saggi», 2014).
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I LIBRI DEL MESE
PASSAGGI EINAUDI • € 20,00 • pp. 520 • 978880622685-5
“
Questa è una soltanto tra le tante ragioni per cui preoccuparsi della
disuguaglianza è diventato urgente anche per l’1 per cento: i numeri in aumento
che la riguardano mostrano che una crescita economica sostenuta, in base
alla quale esso prospera, non può avvenire quando la grande maggioranza
dei cittadini ha redditi stagnanti.
”
Patrick Modiano
Mo Yan
Philip Roth
Antonio Pascale
Franco Cordelli
Rosetta Loy
Atul Gawande
Rivka Galchen
Antonietta Pastore
Horacio Quiroga
Giuliano Scabia
NARRATIVA
Premio Nobel per la Letteratura 2014
Patrick Modiano
Incidente notturno
Traduzione di Emmanuelle Caillat
Un giovane viene investito da un’auto e si ritrova in
ospedale. Con lui ci sono la donna al volante e un uomo
bruno robusto dall’aria losca. Il narratore indaga su
Jacqueline: chi è quella donna? Forse è la stessa che lo
aveva accompagnato da bambino in ospedale, quando
aveva avuto un incidente simile uscendo da scuola…
Ma prima di tutto il ragazzo conduce un’inchiesta su
se stesso: nulla sappiamo di lui, neppure il suo nome di
battesimo. Il suo ritratto prende forma partendo da una
scarpa troppo stretta, persa durante l’incidente, da un
vecchio giaccone sporco di sangue e da un passaporto
con una data di nascita falsificata per diventare
maggiorenne prima del tempo.
In una notte di foschia, un banale incidente può portare
a un po’ di luce, ma solo se si ha la pazienza, quasi
l’ostinazione di tornare piú volte sui propri passi
e di ripensare alle cose della vita per cercare di chiarirle,
di renderle limpide e lineari.
Patrick Modiano, nato nel 1945 a Boulogne-Billancourt, è uno dei piú importanti narratori francesi
contemporanei. Nel 2014 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Con Via delle botteghe oscure,
nel 1978 si è aggiudicato il Goncourt. È autore di numerosi romanzi e racconti, tra cui, tradotti
in italiano, Dora Bruder (Guanda) e Bijou, Un pedigree, Sconosciute, Nel caffè della gioventú perduta,
L’orizzonte, L’erba delle notti e Perché tu non ti perda nel quartiere (pubblicati da Einaudi).
SUPERCORALLI • € 17,00 • pp. 130 • 978880622936-8
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NARRATIVA
Durante la notte, a Parigi, un’automobile investe
un ragazzo. Per lo choc il giovane si risveglia da
un sonno durato tutta l’adolescenza e prende
coscienza della sua vita clandestina e della
malattia di un’intera generazione nata durante
l’Occupazione.
Il capolavoro del «realismo allucinato» di Mo Yan,
lo stile che gli ha meritato il Premio Nobel
Mo Yan
Il paese dell’alcol
Traduzione di Silvia Calamandrei
NARRATIVA
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Mo Yan scrive un noir labirintico e acceccante per
raccontare un paese corrotto, in cui lo sviluppo
tumultuoso e la ricerca del guadagno a ogni costo
genera mostri. Non solo metaforici.
All’ispettore Ding sono giunte strane voci: a Jiuguo,
una cittadina mineraria della Cina profonda, la politica
di controllo delle nascite, o del «figlio unico», ammette
deroghe solo se i neonati rispondono ai criteri di
selezione di una macabra impresa di allevamento
destinata a rifornire i migliori ristoranti del cibo piú
prelibato… la carne di bambino!
Ma quando si reca sul luogo per indagare, l’ispettore
Ding entra in una spirale di banchetti, libagioni, pranzi
ufficiali e feste improvvisate che lo stordiscono in un
fiume di alcol. Quelli che ha davanti sono i piú raffinati
piatti della cucina tradizionale di Jiuguo o qualcosa
di molto, molto peggio?
Un romanzo scatenato, surreale, in cui il grottesco
è la chiave di una satira violentissima di una società
corrotta e corruttrice. Una storia sordida e crudele
ma anche terribilmente divertente, sospesa tra saggezza
taoista e assurdo picaresco.
Mo Yan iniziò la prima stesura del Paese dell’alcol nel luglio
del 1989, subito dopo il massacro di piazza Tiananmen.
Mo Yan, Premio Nobel per la Letteratura nel 2012, nasce nel 1955 da una famiglia numerosa di
contadini poveri, a Gaomi, nella provincia dello Shandong.
Fra le sue numerose opere narrative, Einaudi ha finora pubblicato Sorgo rosso, L’uomo che allevava
i gatti, Grande seno, fianchi larghi, Il supplizio del legno di sandalo, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao,
Le rane e Le canzoni dell’aglio.
SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 300 • 978880615515-5
Si conclude con questo romanzo la ritraduzione
dell’opera di Roth iniziata nel 1998
Philip Roth
Lasciar andare
Traduzione di Norman Gobetti
Gabe Wallach presta la sua copia di Ritratto di signora
di Henry James all’amico Paul Herz ma si rende conto
di aver dimenticato una lettera di sua madre nelle pagine
del libro e tentando di recuperarla incontra la moglie
di Paul, Libby. Gabe scopre da Libby che Paul ha
problemi economici ed è testimone del primo dei tanti
litigi tra marito e moglie. Intanto Gabe approfondisce
la conoscenza di Libby, e un giorno i due si baciano.
La seconda parte del libro è incentrata sulla storia
di Paul e Libby: il loro difficile corteggiamento e il
matrimonio. Si incontrano studenti, Paul figlio unico
di genitori ebrei, Libby di provenienza cattolica.
Entrambi non sono molto religiosi e non sentono le
loro fedi come un ostacolo all’amore. Peccato che per
le rispettive famiglie non sia cosí...
Già dal suo primo romanzo Philip Roth affronta il
conflitto tra desiderio e convenzioni sociali e famigliari
con lo stile che lo renderà celebre.
Di Philip Roth Einaudi ha pubblicato: Pastorale americana, Operazione Shylock, Il teatro di Sabbath,
Ho sposato un comunista, Lamento di Portnoy, La macchia umana, L’animale morente, Lo scrittore
fantasma, Zuckerman scatenato, Chiacchiere di bottega, Il complotto contro l’America, Il seno,
La lezione di anatomia, L’orgia di Praga, Everyman, Patrimonio, Il fantasma esce di scena, Il professore
di desiderio, Indignazione, L’umiliazione, La controvita, La mia vita di uomo, Nemesi, Goodbye, Columbus,
Quando lei era buona, I fatti. Autobiografia di un romanziere, La nostra gang, Il Grande Romanzo
Americano e il volume Zuckerman (che raccoglie i romanzi Lo scrittore fantasma, Zuckerman
scatenato, La lezione di anatomia, L’orgia di Praga, Nemesi e «Ho sempre voluto che ammiraste il mio
digiuno» ovvero, guardando Kafka).
SUPERCORALLI • € 24,00 • pp. 700 • 978880620441-9
13
NARRATIVA
La storia di due specializzandi all’Università
dell’Iowa, Gabe Wallach, aspirante romanziere,
e Paul Herz, aspirante accademico, e della loro
amicizia. Almeno finché Gabe non conosce Libby,
la bella, sensuale, irresistibile moglie di Paul.
«La vita è un cumulo di risposte esatte date nel
momento sbagliato»
Antonio Pascale
Le aggravanti sentimentali
Che cos’è la felicità? Possiamo davvero
raggiungerla? E in questo nostro inseguimento,
i sentimenti sono un volano o una zavorra?
Un romanzo divertentissimo che racconta
seriamente quello che siamo disposti a fare pur
di essere felici.
NARRATIVA
14
«Sí, lo ammetto, a furia di
contemplare il cielo, la felicità
era in notevole ritardo e gli eventi
sentimentali, invece, sul punto
di precipitare».
Cosa può combinare un uomo, sulla soglia dei
cinquanta, da solo in città mentre moglie e figli sono
al mare? Una cascata di guai travolge lui e i suoi
sgangherati amici: Giacomo da promettente film-maker
si ritrova nullafacente; Paola si sente «fuori mercato»
a 35 anni e arriva a tentare un gesto estremo; Luigi,
artista affermato, s’infila in una relazione pericolosa
dietro l’altra. Insomma, nessuno di loro sembra davvero
felice, per quanto si affannino a vivere seguendo
i propri sentimenti. Ma in fondo, chissà quanta parte ha
la volontà e quanta il caso, nelle nostre vite. E chissà,
soprattutto, quanta parte ha l’amore.
Sulla scia de Le attenuanti sentimentali, Antonio Pascale
tratteggia con intelligenza e ironia il nostro tempo.
Attraverso episodi esilaranti e digressioni tanto
puntuali quanto svagate, ci colloca nel centro esatto
del racconto, di fianco al suo protagonista cosí
nevrotico e contemporaneo, cosí sentimentale e forse
tragico, cosí simile a noi.
Antonio Pascale (Napoli 1966) ha pubblicato per Einaudi Ritorno alla città distratta; La manutenzione
degli affetti; Passa la bellezza; Scienza e sentimento; Tre terzi, con Diego De Silva e Valeria Parrella;
Le attenuanti sentimentali. È fra gli autori di Scena padre e Figuracce. Collabora con «Il Mattino»,
«Il Messaggero», il «Corriere della Sera» e «il Post». È stato l’«intellettuale di servizio» delle
Invasioni barbariche di Daria Bignardi.
SUPERCORALLI • € 18,00 • pp. 180 • 978880622949-8
«Ciò che conta sono le relazioni, non c’è altro: come
le cose e le persone si legano tra loro»
Franco Cordelli
Una sostanza sottile
Si mescolano in questo romanzo le voci di un padre
e una figlia. Non hanno la consuetudine di raccontarsi,
né hanno mai condiviso granché. Capita come fosse
la prima volta, qualche settimana insieme in Provenza.
Lui, distratto e pensieroso, è uno scrittore ormai
anziano che si guarda alle spalle: a lei il compito di
raccogliere il flusso scoordinato dei ricordi, di ascoltarlo
sollecitandone la memoria. Sullo sfondo delle bianche
mura di Avignone, e dei paesini sferzati dal vento,
si dipana un’anamnesi che è anche sentimentale
e filosofica: le coincidenze di una vita, i romanzi, le
donne, gli autori piú amati, gli affetti perduti, gli incontri
fortuiti; e ancora le sconfitte patite nel corpo e nelle
illusioni, quella dimensione liminare fra la vita e la morte
a lungo esplorata nel corso delle degenze in ospedale,
descritte come solo un etnologo dopo un’esperienza sul
campo può fare. Un romanzo fluido e destrutturato che
ricostruisce la trama creata dai fili aggrovigliati di cui
è intessuta un’esistenza, lasciando intravedere la magia
complessa di un grande disegno unitario.
Franco Cordelli, scrittore, saggista e critico teatrale del «Corriere della Sera», ha lavorato a lungo
a Radio 3. Nel 1973 esordisce con Procida, «giallo» in forma diaristica, cui hanno fatto seguito:
Il pubblico della poesia (1975), Fuoco Celeste (1976), Il poeta postumo. Manie pettegolezzi rancori
(1978), Le forze in campo (1979), I puri spiriti (1982), Pinkerton (1986), Guerre lontane (1990) Diderot
dondero (1993), Arancio (1995). La democrazia magica (1996), Un inchino a terra (1999), La religione
del romanzo (2002), Lontano dal romanzo (2002), Il duca di Mantova (2004), Vacanze romane (2008),
La marea umana (2010), L’ombra di Piovene (2011), La democrazia magica. Il narratore,
il romanziere, lo scrittore (2012), Partenze eroiche (2013), Declino del teatro di regio (2014) e L’Italia
di mattina (2014).
SUPERCORALLI • € 20,00 • pp. 300 • 978880622935-1
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NARRATIVA
Il racconto di sé che un padre consegna alla figlia
nella Provenza assolata, un romanzo dall’ampia
struttura reticolare nelle cui maglie ci si perde
e ci si ritrova.
Il ritorno di Rosetta Loy all’Einaudi
Rosetta Loy
Forse
NARRATIVA
16
Quando dal bozzolo della jeune fille rangée ha
fatto capolino una ragazza viva e un po’ sfrontata,
fantasiosa e passionale, pronta a sfidare il mondo.
È una storia che comincia da lontano, privata e corale
al tempo stesso. Comincia da una bambina cagionevole
che nell’immaginazione ha la sua forza, dai sentimenti
puliti dell’età in cui tutto è nuovo e si impara a misurare
se stessi. C’è una famiglia benestante e protettiva, c’è
l’Italia che scorre davanti agli occhi. Ci sono tre sorelle
e un fratello, governanti e precettori, un disco che gira
sul grammofono, i giochi, gli amori, i segreti. Ci sono
le gite in montagna, estate dopo estate, e le scorribande
sulle colline del Monferrato. Le ore passate a fingere
di studiare il pianoforte con le avventure delle tigri
di Mompracem al posto dello spartito, gonne di taffetà
sul corpo che cambia, un tavolo da ping-pong che fa
il suo ingresso in casa relegando le bambole in soffitta
e scatenando pomeriggi di battaglie furibonde. E c’è
quel ragazzo alto e squattrinato che legge Marx
e la fa sentire bellissima, gli appuntamenti di nascosto,
le bugie, l’emozione del corpo. È da qui che comincia
la vita adulta.
Rosetta Loy è nata e vive a Roma. Presso Einaudi ha pubblicato La bicicletta (1974, Premio
Viareggio opera prima), La porta dell’acqua (1976), Le strade di polvere (1987, Premio Campiello
e Viareggio), La parola ebreo (1997, Premio Fregene e Rapallo-Carige), Ahi, Paloma (2000) e Nero
è l’albero dei ricordi, azzurra l’aria (2004, Premio Bagutta). Per la collana «Scrittori tradotti
da scrittori» di Einaudi ha tradotto Dominique di Eugène Fromentin e La principessa di Clèves
di Madame de La Fayette.
SUPERCORALLI • € 18,50 • pp. 200 • 978880622745-6
Invecchiare e morire senza smettere di seguire
i propri desideri e di scegliere la propria vita
Atul Gawande
Essere mortale
Traduzione di Duccio Sacchi
«Intimità e controllo sulla propria vita non c’erano piú.
Alice per la maggior parte del tempo portava vestiti
dell’ospedale. Si svegliava quando glielo dicevano, si
lavava e si vestiva quando glielo dicevano, mangiava
quando glielo dicevano. Alice si sentiva in prigione,
come se l’avessero messa dentro per vecchiaia».
Atul Gawande descrive e discute le principali difficoltà
dei servizi assistenziali per gli anziani nell’Occidente
industriale attraverso le storie paradigmatiche degli
ultimi anni di vita di alcuni personaggi conosciuti
personalmente. E propone alternative.
La sua tesi è che lo stesso sistema sanitario
che ha trasformato le nostre vite allungandole
straordinariamente è però anche responsabile di
una medicalizzazione della vecchiaia, in un’ottica
concentrata esclusivamente sul binomio «sicurezza e
salute» a discapito della centralità – soprattutto per le
persone molto anziane – del controllo sulle proprie
scelte di vita, anche di fronte alla morte.
Atul Gawande, medico chirurgo statunitense di origine indiana, esercita al Brigham and Women’s
Hospital di Boston, è Assistant professor alla Harvard Medical School e fra i MacArthur Fellow
2006. Scrive sul «New Yorker» e in Italia su «Internazionale». Il suo primo libro Salvo Complicazioni
(Fusi Orari 2005) è stato finalista del 2002 National Book Award. Presso Einaudi ha pubblicato Con
cura. Diario di un medico deciso a fare meglio (2008) e Checklist. Come fare andare meglio le cose (2011).
FRONTIERE EINAUDI • € 20,00 • pp. 300 • 978880622670-1
17
NARRATIVA
Storie ed esperienze raccontate dalla penna
affettuosa e lucida dell’autore di Con cura. Una
riflessione sul fine vita, l’accompagnamento
durante la malattia, il ruolo del medico oltre le
terapie e il suo rapporto con il paziente.
«Una scrittura che ti fa rimbalzare dalla meraviglia
al terrore al riso in un battibaleno».
Karen Russell
Rivka Galchen
Innovazioni americane
Traduzione di Anna Rusconi
Per molti anni, ogni volta che su una rivista
compariva un racconto di Rivka Galchen era un
piccolo evento. La gente correva a leggerlo e poi
a condividerlo su Internet, a parlarne su Twitter.
Questo raccolta mostra perché.
NARRATIVA
18
Quelle della Galchen sono storie in cui può capitare
che i mobili di una donna decidano di divorziare da lei e
rifarsi una nuova vita da un’altra parte. Oppure che una
ragazza si senta in obbligo di soddisfare l’ordinazione
di una cena da asporto fatta da una persona che
aveva sbagliato numero. O anche che i dettagli di una
transazione immobiliare possano raccontare un’intera
esistenza molto piú di tante parole. Sono racconti,
tutti narrati da un punto di vista femminile, capaci di
guardare con occhi nuovi alla tradizione letteraria (tutti
in qualche modo rimandano, giocano, dialogano con
grandi e meno grandi della storia del racconto, da Gogol’
a Borges). Spunti imprevedibili che esplodono in storie
surreali e toccanti, eppure sono racconti che hanno
quella capacità rara di illuminare la vita. David Foster
Wallace aveva questa capacità. Murakami ce l’ha. Le
opere di Kafka ce l’hanno. La Galchen è davvero una
delle penne piú innovatrici tra quelle che oggi scrivono
racconti.
Rivka Galchen è autrice di Effetti collaterali dell’amore quando finisce (Piemme, 2010). Ha pubblicato
racconti e articoli sul «New Yorker», «Harper’s Magazine», «New York Times» e «Believer». È
stata inserita nella lista 20 Under 40 del «New Yorker».
I CORALLI • € 16,00 • pp. 150 • 978880622524-7
«Se stai leggendo questi fogli vuol dire che mi hai
perdonato»
Antonietta Pastore
Mia amata Yuriko
Ci sono storie d’amore che sembrano possibili solo
nei romanzi, eppure questa è la storia vera di Yuriko
e Yoshi. Lei, una ragazza modesta ma incantevole,
lui, un giovane ufficiale figlio di una ricca famiglia
conservatrice. Il loro amore rischia di essere un’altra
vittima della bomba atomica. Yuriko è infatti nei
dintorni di Hiroshima il giorno in cui viene sganciato
l’ordigno. Yoshi – tormentato ma debole – cede alle
pressioni della famiglia che teme problemi legati al
contagio per i futuri eredi, e lascia Yuriko. Ma ci sono
storie d’amore irriducibili.
Quando, ormai in tarda età, Yoshi viene ricoverato in
una clinica, scrive a Yuriko una lettera in cui le confessa
di aver vissuto una vita di rimpianto e nostalgia, e chiede
di poterla vedere un’ultima volta…
Una vicenda umana toccante, ma soprattutto il racconto
appassionato di un amore tenace e fiero.
Antonietta Pastore è traduttrice dal giapponese di Murakami Haruki, So-seki Natsume
e Kawakami Hiromi. Con Einaudi ha pubblicato Nel Giappone delle donne (2004) e Leggero il passo
sui tatami (2010).
I CORALLI • € 16,50 • pp. 120 • 978880622873-6
19
NARRATIVA
Due vite spezzate dalla Storia e dalle convenzioni
sociali. Un amore capace di resistere intatto
al tempo e alla distanza. Una storia vera che
emoziona e conquista.
Il grande maestro del racconto sudamericano
Horacio Quiroga
Racconti
A cura di Jaime Riera Rehren
Prefazione di Ernesto Franco
NARRATIVA
20
Il realismo magico di Márquez e il surrealismo
postmoderno di Cortázar discendono dai
magistrali racconti di Quiroga, a sua volta
influenzato da Poe e Kipling.
I racconti di Horacio Quiroga sono unanimemente
considerati il punto di partenza della migliore narrativa
latinoamericana del Novecento. In essi la natura,
terribile e orrenda, è nemica del genere umano, come
in Edgar Allan Poe, una delle principali letture dello
scrittore uruguaiano insieme a Kipling e Maupassant.
E i personaggi di Quiroga, spesso circondati da un
ambiente tropicale ostile e pericoloso, sono tratteggiati
con grande umanità mentre affrontano la malattia, la
morte e la disperazione.
In La gallina sgozzata una coppia innamorata mette
al mondo quattro figli, tutti malati di mente. La quinta
figlia è sana, ma viene uccisa dagli altri quattro. In Alla
deriva un uomo morso da un serpente velenoso cerca di
raggiungere in canoa la lontana città dove potrà trovare
aiuto. Invece in Anaconda serpenti velenosi e innocui
stringono un patto per difendere il loro habitat dalla
distruzione portata dagli esseri umani.
Lo sguardo terribile e umanissimo di Quiroga sull’uomo
e sulla natura non ha perso di attualità nel XXI secolo.
Horacio Quiroga nacque a Salto, in Uruguay, nel 1878 ed ebbe una vita tormentata, funestata dalla
precoce morte del padre e dal suicidio di un parente, ma soprattutto dalla disgrazia in cui uccise
per sbaglio il suo migliore amico, a cui stava pulendo l’arma in vista di un duello con un critico
letterario che lo aveva offeso. Malato di cancro, preferí il sucidio e bevve un bicchiere di cianuro a
Buenos Aires nel 1937. Scrisse piú di 200 racconti pubblicati in varie raccolte negli anni Dieci e Venti.
LETTURE EINAUDI • € 24,00 • pp. 300 • 978880622799-9
Il seguito di In capo al mondo e di Lorenzo e Cecilia
Giuliano Scabia
L’azione perfetta
Quando Sofia era bambina fu testimone di un primo
omicidio politico, quello del prete del suo paese ad
opera di un partigiano. Da adulta conoscerà molto da
vicino chi avrà a che fare con il terrorismo degli anni
Settanta. Il romanzo intreccia la politica del dopoguerra
con le vicende sentimentali di Sofia, e con una ricerca
interiore che la porta a trovare nella memoria del padre
violoncellista la chiave per vincere la morte, obiettivoossessione di tutta la sua vita, e comporre «l’azione
perfetta», dove tutto sia armonia e abbia un senso.
Sullo sfondo i grandi eventi storici dalla costruzione
del muro di Berlino al suo crollo nel 1989, e il dibattito
sul comunismo come utopia tragica. Accanto a Sofia,
i due buffi angeli dall’accento veneto che già ben
conoscono i lettori di In capo al mondo e Lorenzo e Cecilia.
Un nuovo capitolo della narrativa teologico-antropologica
di Scabia, toccata ancora una volta dalla magia della sua
inconfondibile lingua poetica.
Giuliano Scabia è nato a Padova nel 1935. Vive a Firenze. È stato un rinnovatore del teatro
italiano negli anni Sessanta con i suoi testi, le sue messe in scena e le sue performance in luoghi
alternativi alle sedi del teatro tradizionale. Ha insegnato per molti anni al DAMS di Bologna. Come
romanziere ha lavorato a due cicli: Nane Oca (1992), Le foreste sorelle (2005), Nane Oca rivelato
(2009); In capo al mondo (1990), Lorenzo e Cecilia (2000), L’azione perfetta (2016).
FUORI COLLANA • € 17,00 • pp. 220 • 978880622938-2
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NARRATIVA
Protagonista del nuovo romanzo è Sofia, figlia
di Lorenzo e Cecilia, alle prese con le passioni
politiche del dopoguerra. Come i suoi genitori,
anche lei è destinata a sentire le voci dell’angelo
buono e dell’angelo cattivo che accompagnano
e commentano le vicende del mondo.
Antonio Tarantino
Giorgio Caproni
POESIA
TEATRO
Scritti vent’anni fa, sono già diventati un classico
del teatro italiano
Antonio Tarantino
Quattro atti profani
A cura di Elena De Angeli
I Quattro atti profani sono stati i primi testi scritti da
Tarantino per il teatro. Sono stati pubblicati nel 1997
nel volume Ubulibri che qui riproponiamo con una
premessa dell’autore scritta appositamente per questa
nuova edizione. Nonostante Tarantino abbia scritto
successivamente diversi altri testi, questo quartetto
rimane forse il segno piú caratteristico e dirompente del
suo teatro che, se da un lato non dimentica le esperienze
drammaturgiche di Pasolini e Testori, dall’altro ha una
fortissima carica di originalità o addirittura, come è stato
scritto, una «misteriosa unicità, coraggiosamente fuori
dal tempo».
Oltre ai quattro testi teatrali (Stabat Mater, Passione secondo
Giovanni,Vespro della Beata Vergine, Lustrini), il volume
comprende altre testimonianze dell’autore, nonché
scritti della curatrice Elena De Angeli, di Cherif e di
Franco Quadri.
Antonio Tarantino è nato a Bolzano nel 1938, ma è cresciuto a Torino dove risiede tuttora. Oltre
a Quattro atti profani (1997), Ubulibri ha pubblicato Materiali per una tragedia tedesca (2000), La casa
di Ramallah e altre conversazioni (2006), Gramsci a Turi e altri testi (2009). Una bella monografia
di Massimo Lechi, L’eresia del dolore. Il teatro di Antonio Tarantino, è pubblicata da Titivillus (2012).
COLLEZIONE UBULIBRI • € 18,00 • pp. 250 • 978880621906-2
23
TEATRO
Dopo un lungo percorso di pittore, nel 1993
Antonio Tarantino ha cominciato a dedicarsi alla
scrittura teatrale. Immediatamente «lanciato»
da quel grande scopritore di talenti che fu Franco
Quadri, i suoi testi sono stati messi in scena da
registi del calibro di Cherif, Malosti, Calenda,
Shammah.
Il ritorno di un piccolo grande libro
Giorgio Caproni
Il «Terzo libro» e altre cose
Prefazione di Enrico Testa
Nota di commento di Luigi Surdich
POESIA
24
Nuova edizione del volume pubblicato da Einaudi
nel 1968, con gli scritti di due studiosi che ne
sottolineano l’importanza nel percorso di Caproni
e nella storia della poesia italiana del Novecento.
Il Terzo libro è la ricostruzione d’autore di una raccolta
non pubblicata e confluita poi nel Passaggio d’Enea nel
1956. La riproposta nel 1968 di quello che era stato
effettivamente il suo «terzo libro» fu occasione per
Caproni di trasformarlo in una sorta di autoantologia
inserendo nel volume poesie tratte dal Seme del piangere
(1959) e dal recente, allora, Congedo di un viaggiatore
cerimonioso (1965), nonché alcuni testi inediti. Dunque
un’idea di recupero archeologico si era trasformata in
una nuova raccolta organica che voleva rappresentare
la continuità della poesia di Caproni nel tempo,
nonostante modalità stilistiche diverse fossero giunte
a maturazione (e altre sarebbero arrivate piú avanti).
Un punto della situazione Caproni alla fine degli anni
Sessanta fatto dall’autore medesimo. Con la scelta di
alcuni momenti fondamentali e indimenticabili della sua
poesia, come le celeberrime Stanze della funicolare.
L’occasione per rileggere un autore che ormai molti
critici ritengono vada considerato, insieme a Montale,
il maggiore poeta italiano del Novecento.
Giorgio Caproni è nato a Livorno nel 1912. Ha vissuto a lungo a Genova e a Roma, dove è morto
nel 1990. I suoi libri piú famosi sono stati Il passaggio di Enea (1956), Il seme del piangere (1959),
Il congedo del viaggiatore cerimonioso (1965), Il muro della terra (1975), Il franco cacciatore (1982),
Il conte di Kevenhüller (1986), Res amissa (1991).
COLLEZIONE DI POESIA • € 10,50 • pp. 110 • 978880621673-3
Gustavo Zagrebelsky
Maurizio Ferraris
Aldo Schiavone
Simone Arcagni
Peter Brown
Philip Ball
Simone Beta
Riccardo Staglianò
Antonio Galdo
Wolfgang Blöesel
Andrea Pinotti e Antonio Somaini
Johann Jakob Bachofen
Plotino
Adriano La Regina
Il costituzionalista riluttante
SAGGISTICA
Il rapporto tra giovani e vecchi, in una chiave nuova:
la vita è una continua rigenerazione
Gustavo Zagrebelsky
Generazioni e rigenerazioni
La rigenerazione contiene in sé un fattore mortale
e uno vitale, l’uno che uccide qualcosa del vecchio
e l’altro che vivifica qualcosa del nuovo.
SAGGISTICA
26
Da sempre le età della vita erano considerate tre:
giovinezza, età adulta e vecchiaia. Ora sono ridotte
a due, l’età adulta non interessa piú, soprattutto
all’economia, per la quale esistono due sole categorie di
consumatori: i giovani e gli anziani. Ormai la giovinezza
viene artificiosamente allungata dalle lusinghe del
mercato, che spaccia prodotti destinati a eterni Peter
Pan, i quali poi da un momento all’altro si ritrovano
vecchi, senza essere passati attraverso una consapevole
maturità.
Il libro non parla però soltanto dell’età individuale,
bensí anche delle «generazioni» come unità di misura
dell’età delle società. E qui un’altra riduzione è in corso,
in nome della sopravvivenza della generazione vivente.
Siamo in una situazione di dinamismo senza dinamica,
perché la mobilitazione non porta ad altro che alla
conservazione del contingente. In termini morali, è la
solidarietà nei confronti di tutti i viventi e dei viventi nei
confronti dei non ancora viventi, a essere compromessa.
Gustavo Zagrebelsky è professore emerito di diritto costituzionale all’Università di Torino.
Collabora con il quotidiano «la Repubblica». Ha pubblicato presso Einaudi Il diritto mite (1992),
Il «crucifige!» e la democrazia (1995 e 2007), La domanda di giustizia, insieme a Carlo Maria Martini,
(2003), Principî e voti (2005), Imparare democrazia (2007), Intorno alla legge (2009), Sulla lingua del
tempo presente (2010), Giuda (2011), Simboli al potere (2012), Fondata sul lavoro (2013), Fondata sulla
cultura (2014) e Liberi servi (2015).
VELE • € 11,00 • pp. 120 • 978880622913-9
Una rivoluzionaria proposta teorica del padre
del Nuovo Realismo
Maurizio Ferraris
Emergenza
A lungo la filosofia ci ha raccontato una storia
deprimente. C’è un Io che, con il linguaggio e il
pensiero, costruisce il mondo, dunque (se prendiamo
sul serio questa favola), anche gli altri io e, per assurdo
che possa sembrare, lo stesso passato. La storia è
deprimente perché questa posizione, che si pretende
rivoluzionaria di fatto è profondamente conservatrice:
è la reazione pura, è la negazione di ogni evento. Ci
insegna che nulla di nuovo potrà venire dall’esterno, che
nessuna alterità potrà mai colpirci, come una minaccia
o come una promessa, perché il mondo è tutto dentro
di noi.
Con un linguaggio creativo e con argomenti ironici e
stringenti Ferraris ci racconta una storia diversa,
e davvero rivoluzionaria. La realtà, e il pensiero che la
conosce, provengono dal mondo, attraverso processi ed
esplosioni, urti, interazioni, resistenze e alterità che non
cessano di sorprenderci. Dal Big Bang ai dinosauri, dalle
termiti alle piramidi al web, quello che il mondo ci dà
(ossia tutto quello che c’è) emerge indipendentemente
dall’io («il caro io», diceva Kant, «il piú osceno dei
pronomi», aggiungeva Gadda) e dalle sue claustrofilie.
Maurizio Ferraris è professore ordinario di Filosofia teoretica nell’Università di Torino, dove
dirige il LabOnt (Laboratorio di Ontologia). Editorialista di «la Repubblica», è direttore della
«Rivista di Estetica», condirettore di «Critique» e advisory editor di «The Monist». Ha scritto oltre
cinquanta libri, tradotti in varie lingue, tra cui: Storia dell’ermeneutica (Bompiani 1988); Estetica
razionale (Raffaello Cortina 1997); Dove sei? Ontologia del telefonino (Bompiani 2005, Premio
filosofico Castiglioncello); Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce (Laterza 2009); Spettri
di Nietzsche (Guanda 2014) e Mobilitazione totale (Laterza 2015). Per Einaudi ha pubblicato Il tunnel
delle multe (2013) e curato L’altra estetica (2001, con P. Kobau) e Bentornata realtà. Il realismo
in discussione (2012, con M. De Caro).
VELE • € 11,00 • pp. 120 • 978880622802-6
27
SAGGISTICA
Aprirsi alla realtà come emergenza è capire,
finalmente, il modo in cui la verità viene a galla.
La vicenda di un prefetto romano della Giudea
narrata dalla raffinata penna di un grande storico
Aldo Schiavone
Ponzio Pilato
Un enigma fra storia e memoria
SAGGISTICA
28
Un’appassionata ricerca sull’unico personaggio
storico a cui viene attribuita una conversazione
con Gesú.
Con la stessa penna felice e la stessa capacità di parlare
a un pubblico ampio usata in Spartaco, Schiavone, senza
venire meno alla necessaria acribia dello storico e allo
stretto legame con le fonti evangeliche e quelle storiche,
costruisce un magistrale ritratto del prefetto della
Giudea e degli eventi che portarono alla morte di Gesú,
culmine della narrazione cristiana e punto di contatto
tra ricordo evangelico e storia imperiale. Nel suo lavoro
Schiavone non si prefigge altro intento – né teologico,
né politico – se non quello di descrivere e spiegare ciò
che potrebbe essere accaduto.
«Due figure si fronteggiano, rischiarate dalla luce del
primo mattino. Sono vicine, si parlano, condividono
il medesimo spazio. L’una è quella di un prigioniero,
forse in catene; l’altra, del suo inquisitore. La scena è
sospesa ed elettrica – tutto deve ancora accadere – ma
i rapporti di forza appaiono sbilanciati e schiaccianti:
si capisce che la situazione può degenerare in un niente,
la violenza esplodere in ogni momento; come infatti
sarà. Non è un colloquio. È un interrogatorio».
Aldo Schiavone insegna diritto romano presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane, di cui è stato
fondatore e direttore. Tra i suoi libri piú recenti: Storia e destino (Einaudi 2007), L’Italia contesa
(Laterza 2009), Pensare l’Italia (con Ernesto Galli della Loggia, Einaudi 2011), Spartaco (Einaudi 2011),
di cui è appena uscita la traduzione americana, e Non ti delego. Perché abbiamo smesso di credere
nella loro politica (Rizzoli 2015). Ha collaborato per trent’anni a «la Repubblica».
EINAUDI STORIA • € 20,00 • pp. 140 • 978880622836-1
I caratteri piú evidenti e gli orientamenti piú
rivoluzionari della società digitale contemporanea
e futura
Simone Arcagni
Visioni digitali
Video, web e nuove tecnologie
Ci troviamo nel mezzo di una vera e propria rivoluzione
che ha modificato l’informazione, la comunicazione,
la cultura e la società. Rintracciare i caratteri distintivi
di questa rivoluzione informatica significa definire lo
spazio in cui viviamo oggi: una «infosfera» in cui siamo
immersi e che ha modificato nel profondo il sistema dei
media del secolo precedente. Per capire cosa si intende
oggi per cinema, televisione, video, giornalismo, editoria
e soprattutto per spiegare i nuovi fenomeni, l’autore ci
guida nell’universo dell’informazione computazionale,
della Rete e delle reti, dei social network, del mobile
computing, del clouding e del wearable computing,
seguendo un tracciato che dal web 1.0 ci porta al web
3.0 e oltre. L’infosfera non è soltanto la somma delle
tecnologie digitali, ma è soprattutto una nuova logica
culturale che ha investito le società avanzate e non solo,
e che sta determinando nuove pratiche economiche,
sociali e culturali.
Simone Arcagni insegna presso l’Università degli Studi di Palermo. È stato direttore responsabile
della rivista «Close-up» e collabora con diverse riviste: «Segnocinema», «Tutto Digitale», «Bianco
& Nero», «Imago», «I Quaderni del CSCI». Svolge attività di giornalista sui temi delle nuove
tecnologie e dei nuovi media per «Nòva – Il Sole 24 Ore», «Oxygen», «Bravacasa», «TechnoNews»
«Tutto Digitale», e tiene un suo blog («Postcinema») sul sito «Nòva 100» del «Sole 24 Ore». Tra le
sue pubblicazioni: i volumi monografici Dopo Carosello (Falsopiano), Music Video (con Alessandro
Amaducci) (Kaplan), Oltre il cinema – Metropoli e media (Kaplan) e Screen City (Bulzoni) e la curatela
di volumi e numeri monografici, in particolare su cinema e web, cinema digitale e nuovi media.
PBE I MAVERICK
•
€ 21,00 • pp. 230 • 978880622751-7
29
SAGGISTICA
Le tecnologie digitali hanno definito un nuovo
spazio della comunicazione le cui logiche hanno
colonizzato tutta la società.
Il destino dell’anima alla fine dell’Impero romano
Peter Brown
Il riscatto dell’anima
Aldilà e ricchezza nel primo
cristianesimo occidentale
Traduzione di Luigi Giacone
SAGGISTICA
30
Le trasformazioni nel rapporto istituzionale della
Chiesa con il denaro, alla base del suo dominio
nella società medievale d’Occidente, attraverso
una rivoluzionaria concezione del destino dell’anima.
La Chiesa medievale, anche per giustificare il
gigantesco accumulo di ricchezza nelle proprie casse,
aveva bisogno di attribuire a quest’ultima una «carica
immaginaria» capace di influire sugli atti quotidiani di
sollecitudine e generosità dei credenti verso il prossimo.
A partire dal III secolo d.C. i vivi cominciano ad essere
considerati decisivi nel determinare il destino delle
anime dei defunti attraverso le loro pratiche devozionali,
le intercessioni a scopo di protezione e redenzione delle
anime nell’aldilà, al fine di assicurare la ricongiunzione
della terra e del cielo. Cambia cosí la concezione
dell’anima, nonché il modo di considerare la vita dei
defunti nell’aldilà: arrivando a elaborare la dottrina del
Purgatorio, e con essa i modi, i tempi e le forme della
redenzione. La ricchezza personale non sarà piú, allora,
una tentazione diabolica, ma un bene che renderà
possibili imprese collettive grandiose e generose opere
di carità. Certo, sempre sotto il controllo e la direzione
della Chiesa, che si rivelano duplici: nelle opere in
questo mondo, e nella vita dopo la morte.
Di Peter Brown, professore emerito di Storia alla Princeton University, Einaudi ha pubblicato:
Il mondo tardo antico. Da Marco Aurelio a Maometto (1974), Religione e società nell’età di sant’Agostino
(1975), Il culto dei santi. L’origine e la diffusione di una nuova religiosità (1983 e 2002), La società e
il sacro nella tarda antichità (1988), Il corpo e la società. Uomini, donne e astinenza sessuale nel primo
cristianesimo (1992 e 2010), Il filosofo e il monaco: due scelte tardoantiche (1993), Genesi della tarda
antichità (2001), Agostino d’lppona (2005 e 2013) e Per la cruna di un ago. La ricchezza, la caduta
di Roma e lo sviluppo del cristianesimo, 350-550 d.C. (2014).
LA BIBILIOTECA • € 30,00 • pp. 300 • 978880622842-2
La storia della turbolenta relazione dell’umanità
con l’invisibile
Philip Ball
Invisibile
Il pericoloso fascino di quel che non si vede
Traduzione di Daniele A. Gewurz
Se l’uomo potesse essere invisibile, cosa farebbe?
Probabilmente qualcosa che ha a che fare con il potere,
la ricchezza o il sesso. Ma non dovrebbe sentirsi in colpa.
Impulsi come questi sono sempre stati al centro della nostra
attrazione per l’invisibilità: riguardano ciò che è al di là dei
nostri sensi, servono a contenere paure e sogni, alludono
a mondi in cui si applicano altre regole. L’invisibilità è una
grande potenza e una terribile maledizione, una promessa
di godimento sessuale, una privilegiata condizione spirituale.
Philip Ball ha scritto una storia dei diversi rapporti tra
l’umanità e l’invisibile. Dai miti e la morale di Platone alle
ossessioni per l’occulto del Medioevo, dai trucchi e le
illusioni della magia da palcoscenico all’aura e l’etere della
fisica vittoriana, dalle strategie militari per camuffare eserciti
e navi alla scoperta di piccoli mondi invisibili. Dal Medioevo
alla contemporaneità, dalle fiabe alle telecomunicazioni,
dalle credenze nel soprannaturale alla scoperta dell’energia
oscura, Philip Ball ci mostra l’intero universo dell’invisibile.
Philip Ball è uno dei piú noti e apprezzati divulgatori di scienza al mondo. Formatosi a Oxford
e Bristol in chimica e fisica, ha lavorato per «Nature» per vent’anni e partecipa spesso a
trasmissioni televisive. Tra i suoi libri ricordiamo Curiosity: How Science Became Interested in
Everything e, tradotti in italiano, Colore. Una biografia, H2O. Una biografia dell’acqua, Non è naturale.
Creazione e procreazione tra mito e scienza e Al servizio del Reich. Come la fisica vendette l’anima
a Hitler (Einaudi, 2015).
SAGGI • € 30,00 • pp. 300 • 978880622303-8
31
SAGGISTICA
Un filo invisibile corre da Platone all’occultismo
medievale, dalle illusioni dei maghi alle strategie
militari di mimetizzazione, dall’attrazione per il
soprannaturale di epoca vittoriana alle scoperte
della fisica contemporanea.
Una ricognizione sistematica sulle caratteristiche,
le funzioni e il linguaggio degli enigmi greci e latini
Simone Beta
Il labirinto della parola
Enigmi, oracoli e sogni nella cultura antica
Enigmi, vaticini, oracoli, sfingi: l’epica, la tragedia,
la commedia, la lirica dell’antichità classica sono
ricche di allusioni enigmatiche o di giochi che si
fondano sulle difficoltà interpretative imposte al
destinatario.
SAGGISTICA
32
I Greci e i Romani amavano gli enigmi, e sono molti i
personaggi famosi che ebbero a che fare con un quesito
da risolvere, a partire da Omero (che proprio a causa
di un enigma non risolto trovò la morte sulle spiagge
dell’isola di Io). Nella prima parte, il libro analizza
i complessi meccanismi dell’enigma, mettendone in luce
i rapporti con la vita e la morte, con il matrimonio e la
nascita, con il simposio e la letteratura. La seconda parte
riguarda gli oracoli, sia quelli del mito sia quelli della
storia, che venivano pronunciati dai santuari piú famosi
del mondo antico, a cominciare da Delfi; la terza parte
riguarda invece i sogni, che venivano decifrati grazie
ad alcune tecniche interpretative ben precise (l’analogia)
e che ricoprono un ruolo fondamentale nelle letterature
antiche.
Nel volume sono citati piú di duecento testi enigmatici
greci e latini, ciascuno con la sua spiegazione.
Simone Beta insegna Filologia classica all’Università di Siena. Si è occupato principalmente
di commedia greca e latina, dedicando una monografia (Il linguaggio nelle commedie di Aristofane.
Parola positiva e parola negativa nella commedia antica, Roma 2004) e numerosi articoli, in italiano
e in inglese, ad Aristofane. Ha pubblicato una raccolta di testi antichi sulla metafora (Pisa 2000);
ha studiato anche il vino e il simposio, pubblicando un’antologia commentata di epigrammi
greci sul vino (Vino e poesia, Milano 2006) e, con L. Della Bianca, due volumi sul vino nel mondo
antico (Oinos. Il vino nella letteratura greca, Roma 2002; Il dono di Dioniso. Il vino nella letteratura
e nel mito in Grecia e a Roma, Roma 2015). Per Einaudi ha curato numerose edizioni di autori
dell’antichità classica.
SAGGI • € 28,00 • pp. 250 • 978880622752-4
Viaggio nelle nostre contraddizioni tra cittadini
e consumatori in un futuro che è già arrivato
Riccardo Staglianò
Al posto tuo
Come web e robot ci stanno rubando il lavoro
Il risultato individuale dello spostamento di commercio
e servizi in rete è una maggiore convenienza immediata,
quello collettivo – e di medio periodo – è la fine di
quei lavori. È una schizofrenia che ci riguarda tutti. Le
macchine hanno sempre rimpiazzato gli uomini. Prima
però lo facevano nei compiti pesanti: i loro bersagli
erano i colletti blu. Ora sostituiscono i lavori creativi
che i colletti bianchi vorrebbero ancora fare. Non solo:
sino a pochi anni fa l’aumento della produttività dato
dalla tecnologia si trasformava in piú ricchezza per la
società. Cosí se uno perdeva il lavoro in manifattura ne
trovava un altro nei servizi. Ormai invece le macchine
corrono troppo forte e distruggono piú posti di quanti
non riescano a creare. L’accusa che si fa strada, sinora
impronunciabile, è quindi: il web sta uccidendo la classe
media. Piú le macchine diventano a buon mercato,
piú gli esseri umani sembrano cari in confronto.
Una profezia non inevitabile, a patto che ci rendiamo
conto del pericolo in agguato. E prendiamo delle
radicali contromisure.
Riccardo Staglianò è nato a Viareggio nel 1968 ed è inviato de «la Repubblica». Ha iniziato la sua
carriera come corrispondente da New York per il mensile «Reset», ha poi lavorato al «Corriere
della Sera» e oggi scrive inchieste e reportage dall’Italia e dall’estero per il «Venerdí». Per dieci
anni ha insegnato nuovi media alla Terza università di Roma. Nell’ottobre 2011 ha portato in
Italia (Reggio Emilia) le Ted Conference. Ha scritto tra l’altro: Circo Internet. Manuale critico per
il nuovo millennio (Feltrinelli, 1997), Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli, 2000),
Cattive azioni. Come analisti e banche d’affari hanno creato e fatto sparire il tesoro della new economy
(Editori Riuniti, 2002), L’impero dei falsi (Laterza, 2006), con R. Oriani, I cinesi non muoiono mai
(Chiarelettere, 2008), Toglietevelo dalla testa (Chiarelettere, 2012), Occupy Wall Street, il reportage
dentro la protesta (Chiarelettere, 2012). Su Twitter è @rsta
PASSAGGI EINAUDI • € 18,00 • pp. 250 • 978880622596-4
33
SAGGISTICA
Quand’è l’ultima volta che avete comprato un
biglietto del treno allo sportello invece di farlo
online? O un CD in un negozio di dischi? O che
avete messo piede in banca? Non siete i soli.
Una diagnosi completa e documentata del baratro
in cui è finita l’Italia
Antonio Galdo
Ultimi
Cosí le statistiche condannano l’Italia
SAGGISTICA
34
Un libro che spiega come e dove siamo finiti,
mentre nel resto del mondo sviluppato, con il
quale pure condividiamo la pesantezza della
Grande Crisi, tutti hanno fatto qualche passo
avanti. Intanto noi precipitiamo nel baratro.
Siamo diventati ultimi. Ad assegnarci questo posto
nel girone dei paesi avanzati del mondo globale,
e innanzitutto nell’Europa dove pure siamo soci
fondatori, non è il nostro autolesionismo o la solita
polemica tra opposte tifoserie politiche. No, questa
volta a parlare, con una pioggia di sentenze senza
appello, sono le classifiche internazionali. Quelle che
misurano i progressi, o i regressi, di un Paese. Quelle
che indicano chi fa piú strada, chi è fermo e chi va
indietro. Quelle che riscrivono le gerarchie nel mondo
sviluppato. E l’Italia in questi ultimi anni non ha fatto
altro che retrocedere, passo dopo passo, statistica dopo
statistica. Fino a piazzarci in quel gradino, l’ultimo
di ciascuna classifica. Scuola, università, lavoro,
competitività, giustizia digitale: ovunque siamo in
fondo, mentre primeggiamo in corruzione e pressione
fiscale. Ma spogliarsi della maglietta di ultima della
classe non è impossibile e Ultimi ci racconta anche
da dove l’Italia deve ripartire per risalire la classifica.
Antonio Galdo, giornalista e scrittore, ha pubblicato numerosi libri su sprechi, fatti e misfatti della
vita pubblica. Con Giuseppe De Rita ha scritto diversi libri sulla società italiana, tra i quali L’eclissi
della società (Laterza 2012). Da Einaudi sono usciti Fabbriche (2007), Non sprecare (2008 e 2012),
Basta poco (2011) e L’egoismo è finito (2012). Dirige il sito nonsprecare.it
PASSAGGI EINAUDI • € 16,50 • pp. 180 • 978880622675-6
Un’agile e aggiornata introduzione alla storia di
Roma dalle origini al crollo della Repubblica
Wolfgang Blösel
Roma: l’età repubblicana
Il Forum e l’espansione del dominio
Traduzione di Umberto Colla
In pochi secoli Roma passa da giovane città, di cui
sappiamo poco piú di quello che narrano le leggende,
a potenza mondiale, posta di fronte a prove continue,
talora estremamente ardue sul piano militare.
Wolfgang Blösel nella sua documentata, varia e
accattivante esposizione parte dagli inizi, avvolti nel
mito, dei «sette re di Roma» per giungere fino alla fine
della repubblica, travolta dalle tempeste delle guerre
civili. Le lotte tra patrizi e plebei, l’evoluzione delle
varie magistrature, le guerre contro i popoli vicini
(non da ultimo, il decisivo conflitto con Cartagine)
e le lotte interne alla élite aristocratica sono alcuni dei
punti nodali della sua narrazione. Con un’attenzione
particolare allo spezzarsi della solidarietà interna al ceto
dominante e all’ascesa di protagonisti quali Pompeo
e Cesare, che annunciano quella rovina della repubblica
da cui uscirà vittorioso Ottaviano, destinato a dare
inizio, come Augusto, al periodo imperiale.
Wolfgang Blösel ha insegnato Storia antica nelle Università di Düsseldorf, Kassel e dal 2012 in
quella di Duisburg-Essen. Punti focali della sua ricerca sono le oligarchie e le democrazie nella
storia greca e romana.
PBE MAPPE BIG • € 28,00 • pp. 296, con 8 illustrazioni in b/n e 10 cartine nel testo • 978880622922-1
35
SAGGISTICA
I primi secoli di Roma, dalle affascinanti leggende
delle origini alla nascita dell’Impero.
Un libro che ci aiuta a interpretare l’universo
contemporaneo delle immagini
Andrea Pinotti
e Antonio Somaini
Che cos’è la cultura visuale
Immagini sguardi media dispositivi
SAGGISTICA
36
La cultura visuale come campo di indagine in cui
confluiscono cinema, arte, fotografia, media
e comunicazione.
Questo agile volume si propone di fornire uno
strumento efficace per la comprensione di un orizzonte
complesso, che ha profondamente modificato
le metodologie tradizionalmente applicate, convergendo
sull’immagine come oggetto d’indagine che solo una
prospettiva multidisciplinare può adeguatamente
accostare.
I due autori ricostruiscono le differenti linee
genealogiche che hanno condotto alla nascita degli studi
di cultura visuale, e affrontano i rapporti che legano
strutturalmente le immagini ai supporti, ai media e ai
dispositivi. Esplorando infine il lato soggettivo
– individuale e sociale – proprio dell’antropologia delle
immagini, e riflettendo sul ruolo degli spettatori, sulle
varie modalità di lavoro e sulle differenti declinazioni
dei loro usi sociali.
Andrea Pinotti insegna Estetica all’Università Statale di Milano. Le sue ricerche sono rivolte ai
rapporti fra filosofia e storia dell’arte, alle teorie dell’immagine, alla cultura visuale. Fra le sue
pubblicazioni, l’antologia Estetica ed empatia (a cura di, Milano 1997) e i volumi Il corpo dello stile
(Palermo 1998), Piccola storia della lontananza (Milano 1999), Memorie del neutro (Milano 2001),
Quadro e tipo (Milano 2004), Estetica della pittura (Bologna 2007), Il rovescio dell’immagine (Mantova
2010) e Empatia. Storia di un’idea da Platone al postumano (Roma - Bari 2014).
Antonio Somaini insegna Cinema e arti visive all’Università di Parigi. Ha pubblicato
Rappresentazione prospettica e punto di vista (2004), ha curato Il luogo dello spettatore (2005), Teorie
dell’immagine (con A. Pinotti, 2009) e Pittura Fotografia Film (2010). Nel 2011
ha pubblicato Ejzenstejn. Il cinema, le arti, il montaggio («Piccola Biblioteca Einaudi»).
PBE BIG • € 22,00 • pp. 240, con 25 illustrazioni • 978880616099-9
«Una bibbia a cui le piú svariate scuole di pensiero
ancora si rifanno»
Johann Jakob Bachofen
Il matriarcato
Ricerca sulla ginecocrazia del mondo antico
nei suoi aspetti religiosi e giuridici
Traduzione di Furio Jesi e Giulio Schiavoni
Nel matriarcato e nell’amore della madre per i figli
Bachofen esalta una sorta di «poesia della storia»,
e una fase di grande elevazione morale della vita
e del costume. Apprezzata da Marx e Engels, finita
al centro di un vivace dibattito antropologico, amata
da poeti come Rilke e Hofmannsthal o da narratori
come Broch, Hesse e Thomas Mann, difesa da
pensatori come Benjamin, Adorno e Fromm, sovente
ripresa dalla letteratura femminista, l’opera di Bachofen
resta, pur con tutte le sue ambivalenze, un seducente
filo di Arianna teso attraverso i regni del maschile
e del femminile.
Anche se alcuni suoi dati possono risultare oggi superati
o inesatti, Il matriarcato continua a restare l’esempio di
un incontro straordinario con una figura mitica, la mater,
con cui ogni generazione si confronta e si misura, come
rileva Furio Jesi nel saggio che accompagna il volume.
Johann Jakob Bachofen (Basilea 1815-1887) si forma dapprima all’Università di Basilea, poi a quelle
di Berlino e Göttingen. I suoi interessi vanno inizialmente alla filologia classica e alla storia, quindi
alla storia comparata del diritto, disciplina di cui è uno dei fondatori. Muovendo dagli esiti della
ricerca romantica su mito e simbolo, Bachofen si è dedicato a ricostruire la storia delle culture e
delle religioni antiche, mettendo a frutto le sue vastissime conoscenze filologiche e archeologiche.
La sua vita si è svolta prevalentemente nell’isolamento basilese: uniche eccezioni, l’amicizia con
Nietzsche e alcuni viaggi in Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna, Francia, Italia e Grecia.
PBE CLASSICI (FORMATO BIG) • € 60,00 • pp. LXXIV-522+XVI-687 • 978880622937-5
37
SAGGISTICA
Rassegna enciclopedica di miti e simboli di
ogni parte del mondo, questo testo classico
dell’antropologia e della storia delle religioni,
piú citato che effettivamente letto, è basato sulla
scoperta di uno stadio dell’evoluzione della civiltà,
durante il quale il potere sarebbe stato in mano
alle donne anziché agli uomini.
Il piú grande spirito laico del mondo antico su uno
dei temi fondamentali della filosofia
Plotino
Sulla felicità
A cura di Mauro Bonazzi
SAGGISTICA
38
Un saggio fondamentale tratto dal capolavoro
del grande filosofo.
La ricerca della felicità, e la comprensione delle sue
cause, ha impegnato i filosofi sin dall’antichità e
continua ancora oggi ad essere un tema centrale del
dibattito culturale. In questo trattato Plotino riprende
le teorie dei predecessori difendendo una tesi radicale:
è solo nell’attività conoscitiva (o contemplativa) che
gli uomini possono sperare di essere felici. L’aspetto
problematico della tesi plotiniana è il contrasto che
implicitamente pone con la dimensione etica, politica e
sociale della vita umana: se è solo nella contemplazione
che l’uomo può essere felice (per Plotino si tratta
quasi di scoprire una sorta di immortalità del pensiero
che s’identifica con la verità) non si dà il rischio di
una svalutazione di tutto quello che ha a che fare con
l’impegno etico e politico degli uomini? È il problema
tipico dell’etica antica a partire da Aristotele e si ritrova
al giorno d’oggi nella tensione che si dà tra le esigenze
della ricerca scientifica e la necessità del controllo
sociale, etico e politico.
Plotino (205-269 d.C.) nacque a Licopoli in Egitto. Studiò ad Alessandria, alla scuola del filosofo
Ammonio Sacca, insieme a Origene e ad Erennio; partecipò poi, per curiosità intellettuale nei
confronti del pensiero degli Indiani e dei Persiani, alla spedizione in Mesopotamia condotta
dall’imperatore Gordiano III. Fallita la spedizione per l’assassinio dell’imperatore, si trasferí
a Roma dove aprí una propria scuola e dove cominciò a scrivere ormai cinquantenne. Dal 263 ebbe
come discepolo Porfirio, che dopo la sua morte ne scrisse la vita e ne ordinò l’opera, le Enneadi.
Mauro Bonazzi insegna Storia della filosofia antica presso l’Università degli Studi di Milano.
Specialista del pensiero politico antico, di Platone e del platonismo, tra le sue pubblicazioni
ricordiamo: I sofisti (2010), À la recherche des Idées. Platonisme et philosophie hellénistique (2015),
Il platonismo (Einaudi, 2015) e le edizioni di Menone e Fedro (Einaudi, 2010 e 2011).
PBE CLASSICI • € 17,00 • pp. 200 • 978880622317-5
Come riqualificare i Fori imperiali? E in base
a quale idea di urbanistica?
Adriano La Regina
Roma moderna
I Fori imperiali e la città
Roma ha sempre ritrovato in se stessa materia
di rinnovamento e di adeguamento alle esigenze dei
tempi. Rovine grandiose sono state di volta in volta
riscoperte per trasformare il paesaggio urbano.
Il nucleo centrale della città, il Foro repubblicano,
è stato liberato da stratificazioni millenarie di detriti
ed è oggi un affascinante complesso di monumenti
d’ogni epoca. Le grandi piazze create tra l’età di Cesare
e quella di Traiano, i Fori imperiali, attendono di
essere interamente riportate alla luce per restituire alla
città nuovi spazi monumentali e migliori condizioni
ambientali.
La Regina si concentra sulla questione urbanistica dei
Fori imperiali, ossia sul disegno futuro e l’immagine
della città di Roma rispetto ad essi, discutendo i vari
progetti in corso e la loro rispondenza alle esigenze della
città e dei cittadini.
Adriano La Regina è un importante archeologo e professore universitario, soprintendente alle
antichità di Roma dal 1976 al 2004. Ha insegnato nell’università di Perugia e dal 2004 è docente
di Etruscologia e Antichità Italiche alla Sapienza di Roma. Attualmente è presidente dell’Istituto
nazionale di archeologia e storia dell’arte (http://www.inasa-roma.it). Con Einaudi ha pubblicato
(con S. Settis, G. Agosti e V. Farinella) La Colonna Traiana (1989).
FUORI COLLANA • € 22,00 • pp. 100 • 978880622931-3
39
SAGGISTICA
In questo volume l’autore esprime il proprio punto
di vista su un’area di grandissima importanza
archeologica a livello mondiale e cioè i Fori
imperiali di Roma, luogo che ha uno strettissimo
impatto sulla vita della città.
Un omaggio a un uomo di cultura, prima che a un
grande costituzionalista
Il costituzionalista riluttante
Sull’opera di Gustavo Zagrebelsky
A cura di Andrea Giorgis, Enrico Grosso e Jörg Luther
SAGGISTICA
40
Una raccolta di saggi di studiosi di diritto e di altre
discipline che ripercorre il pensiero di uno dei piú
importanti intellettuali contemporanei.
La poliedrica riflessione scientifica di Gustavo
Zagrebelsky interroga studiosi di molte discipline. La
trasversalità del suo approccio invita giuristi e non
giuristi a confrontarsi col suo pensiero.
Il volume raccoglie gli scritti di alcuni intellettuali
e studiosi che hanno avuto ed hanno particolare
famigliarità, affinità e consuetudine con la sua
opera. Ciascuno dei contributi, nell’eterogeneità di
impostazione e nella libertà di scelta dei singoli temi,
prende spunto da uno degli ambiti di ricerca sviluppati
da Zagrebelsky, confrontandosi con esso. L’indice
dell’opera rappresenta quindi una sorta di ideale
griglia tematica del suo pensiero, con il quale gli autori
dialogano e si misurano.
All’occasione di proporre un primo bilancio dell’opera
di Gustavo Zagrebelsky, si accompagna cosí il desiderio
di rendere omaggio in maniera sobria e non meramente
formale a un intellettuale che ha lasciato una traccia
profonda nella cultura del nostro tempo.
Andrea Giorgis (Torino, 1965) è professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università di
Torino. È autore di numerosi scritti in tema di diritti fondamentali, di forma di governo e di giustizia
costituzionale.
Enrico Grosso (Torino, 1966) è professore ordinario di diritto costituzionale presso l’Università
di Torino. È autore di numerosi scritti in materia di giustizia costituzionale, sistema delle fonti,
tutela dei diritti fondamentali, problemi giuridici dell’immigrazione e della società multiculturale.
Jörg Luther (Marburg, 1959) insegna diritto pubblico, costituzionale e comparato all’Università
del Piemonte Orientale e all’Università di Torino studiando diritti fondamentali, giustizia e storia
costituzionale europea.
FUORI COLLANA • € 35,00 • pp. 500 • 978880622507-0
Un’altra storia di Roma
CLASSICI
I miti delle origini in una «versione non autorizzata»
Anonimo
Un’altra storia di Roma
Origo gentis romanae
A cura di Mario Lentano
CLASSICI
42
Testo scritto alla fine del IV secolo d.C., che
attinge però a fonti di età augustea, l’Origo gentis
romanae racconta la piú antica storia del Lazio
in modo molto diverso dalla tradizione passata
in giudicato.
Considerato in passato un falso allestito in età
umanistica, l’Origo gentis romanae è in realtà un breve
scritto tardo imperiale che utilizza fonti erudite di età
augustea, altrimenti perdute, per raccontare la storia piú
antica del Lazio: dall’arrivo in quella regione di Giano
e Saturno sino alla fondazione di Roma da parte dei
gemelli Romolo e Remo.
Una piccola enciclopedia del mito romano, dunque;
ma anche una storia delle origini ricca di varianti escluse
dalla versione che di quella storia si era affermata nel
tempo: secondo l’Origo, per esempio, Enea aveva tradito
Troia vendendo la sua città ai Greci in cambio della
propria incolumità; Romolo e Remo non erano affatto
figli di Marte ma nacquero dall’incesto di Rea Silvia con
il cognato usurpatore Amulio; e Remo non fu ucciso
dal fratello, anzi, gli sopravvisse per molti anni.
È una preziosa e affascinante testimonianza delle
varianti del mito che sono state cancellate da quella
celebrativa che si impose con Tito Livio.
Mario Lentano è nato a Napoli nel 1964. Insegna Lingua e letteratura latina all’Università di Siena.
Tra i suoi volumi, Il mito di Enea (con Maurizio Bettini) nei Saggi Einaudi.
NUOVA UNIVERSALE EINAUDI • € 22,00 • pp. 120 • 978880622684-8
INDICE
Einaudi Novità
Febbraio
2016
I LIBRI
DEL MESE
INDICE
44
Gennaio
Supercoralli
Frontiere Einaudi
Tiziano Scarpa
Il brevetto del geco
p. 2
Helen Macdonald
Io e Mabel
p. 4
Supercoralli
Passaggi Einaudi
Helen Oyeyemi
Boy Snow Bird
p. 6
Joseph E. Stiglitz
La grande frattura
p. 8
Supercoralli
Supercoralli
Supercoralli
Patrick Modiano
Incidente notturno
p. 11
Mo Yan
Il paese dell’alcol
p. 12
Philip Roth
Lasciar andare
p. 13
NARRATIVA
Einaudi Novità
Gennaio
Febbraio
2016
45
INDICE
Supercoralli
Supercoralli
Supercoralli
Antonio Pascale
Le aggravanti
sentimentali p. 14
Franco Cordelli
Una sostanza sottile
p. 15
Rosetta Loy
Forse
p. 16
Frontiere Einaudi
I Coralli
I Coralli
Atul Gawande
Essere mortale
p. 17
Rivka Galchen
Innovazioni americane
p. 18
Antonietta Pastore
Mia amata Yuriko
p. 19
Letture Einaudi
Fuori Collana
Horacio Quiroga
Racconti
p. 20
Giuliano Scabia
L’azione perfetta
p. 21
Einaudi Novità
Febbraio
2016
POESIA
E TEATRO
INDICE
46
Gennaio
Collezione UBU
Collezione di poesia
Antonio Tarantino
Quattro atti profani
p. 23
Giorgio Caproni
Il «Terzo libro» e altre cose
p. 24
Vele
Vele
Einaudi Storia
Gustavo Zagrebelsky
Generazioni e rigenerazioni
p. 26
Maurizio Ferraris
Emergenza
p. 27
Aldo Schiavone
Ponzio Pilato
p. 28
PBE I Maverick
La Biblioteca
Saggi
Simone Arcagni
Visioni digitali
p. 29
Peter Brown
Il riscatto dell’anima
p. 30
Philip Ball
Invisibile
p. 31
SAGGISTICA
Einaudi Novità
Gennaio
Febbraio
2016
47
INDICE
Saggi
Passaggi Einaudi
Passaggi Einaudi
Simone Beta
Il labirinto della parola
p. 32
Riccardo Staglianò
Al posto tuo
p. 33
Antonio Galdo
Ultimi
p. 34
PBE Mappe Big
PBE Big
Wolfgang Blösel
Roma: l’età repubblicana
p. 35
Andrea Pinotti
e Antonio Somaini
Che cos’è la cultura visuale p. 36
PBE Classici Big
PBE Classici Big
PBE Classici
Johann Jakob Bachofen
Il matriarcato (volume I)
p. 37
Johann Jakob Bachofen
Il matriarcato (volume II)
p. 37
Plotino
Sulla felicità
p. 38
Einaudi Novità
Gennaio
Febbraio
2016
INDICE
48
Fuori Collana
Fuori Collana
Adriano La Regina
Roma moderna
p. 39
Il costituzionalista
riluttante
p. 40
CLASSICI
NUE
Anonimo
Un’altra storia di Roma
p. 42
È vietata la riproduzione di questo documento, sia integralmente che in parte,
nonché la pubblicazione di testi, immagini e qualsiasi informazione in esso contenuti.
682599
EINAUDI
STILE LIBERO
GENNAIO FEBBRAIO 2016
STILE LIBERO, GENNAIO E FEBBRAIO 2016
In attesa della serie tv dei Bastardi di Pizzofalcone, che andrà in onda su Rai 1, la squadra
di poliziotti piú famosa d’Italia torna in libreria con un nuovo episodio, Cuccioli. Una neonata è
stata ritrovata in un cassonetto, una donna è stata uccisa dopo il parto, e i cani e i gatti del
quartiere dei ricchi stanno scomparendo. Indifesi cuccioli d’uomo e d’animale sono la posta in
gioco per gli investigatori reietti di MAURIZIO DE GIOVANNI. Passeggeri notturni di GIANRICO
CAROFIGLIO raccoglie trentatre racconti di tre pagine ciascuno, dove una schiera di personaggi
comici, drammatici, amabili o detestabili compone una commedia umana in miniatura. Nel
giro di ventiquattr’ore le illusioni di un padre crollano e svelano quanto maldestra sia la nostra
ricerca di armonia familiare e quanto atavico il nostro bisogno di autorità. L’ultima famiglia
felice, esordio di SIMONE GIORGI, menzione speciale al Premio Calvino 2014, coglie la sottile
ambiguità dei sentimenti tra genitori e figli, costruendo una tensione narrativa che deflagra in
un finale commovente. A proposito di genitori e figli, c’è una donna divertente e implacabile che
ha conquistato Facebook con le sue battute fulminanti. È la mamma di FRANCESCO ABATE,
protagonista di Mia madre e altre catastrofi, una serie di sketch e dialoghi esilaranti sul rapporto piú
complicato di tutti. La piú grande scrittrice russa vivente si chiama LJUDMILA PETRUŠEVSKAJA
e nel suo libro, C’era una volta una donna che cercò di uccidere la figlia della vicina, infestato da
incubi, malattie misteriose e crudeli segni del destino, nella tradizione di Gogol e Poe, racconta
la verità della Russia contemporanea. JOHN UPDIKE è invece il cantore assoluto dell’America
materialista: il personaggio di Coniglio, eroe senza qualità di una saga della quale pubblichiamo
adesso il primo capitolo, Corri, coniglio, svela con sguardo comico e spietato la straordinarietà
delle vite che passano sotto silenzio, la vanità dei desideri, la loro struggente miseria. SIMONA
VINCI non ha mai avuto paura di guardare in faccia la miseria umana. Con questo nuovo, atteso
romanzo, La prima verità, ci conduce nei mondi limitrofi della malattia mentale, della ribellione e
della scrittura, snidando il fantasma della follia che dimora in ciascuno di noi. Una nuova coppia di
investigatori è destinata ad appassionare i lettori, l’ispettore Beier della polizia di Oslo e l’agente
musulmana Iqbal, protagonisti del thriller di INGAR JOHNSRUD Gli adepti. Venduto in quindici
Paesi e celebrato dalla critica, è il primo capitolo di una trilogia che ha il ritmo mozzafiato di Nesbø.
Nella sezione Extra, con Ho sposato una vegana FAUSTO BRIZZI prende affettuosamente in giro
un tic della modernità: l’alimentazione sana e morale. E lo fa con cognizione di causa, perché
frequenta una donna che mangia quasi solo erba, sua moglie. Business Adventures è uno dei
migliori libri di economia mai scritti, di sicuro il migliore secondo Bill Gates. JOHN BROOKS ha
raccolto otto casi di successi ma anche di flop colossali che hanno segnato l’universo del business
e della finanza americani negli anni Sessanta. Stile Libero ripropone adesso questi classici con
un’introduzione di Federico Rampini. Dall’economia alla musica: l’affermato pianista JAMES
RHODES scrive un memoir lancinante, Le variazioni del dolore, in cui ha il coraggio di rievocare
gli abusi subiti da bambino, ma soprattutto il modo in cui Bach lo ha salvato, letteralmente, dagli
ospedali psichiatrici e dai tentativi di suicidio. Violenza e disperazione pulsano anche nella ballata
Acido fenico, graphic novel nata da un testo teatrale di GIANCARLO DE CATALDO, e realizzata con
STEVE DELLA CASA e GIORDANO SAVIOTTI, dove il camorrista Mimmo Carunchio è testimone
di un male senza redenzione.
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
MAURIZIO DE GIOVANNI
CUCCIOLI
PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE
Per le alte sfere della polizia sono degli indesiderabili. Tutti li aspettano al varco, pronti a
metterli alla gogna, ma loro non smettono di
sorprendere. Sono i Bastardi di Pizzofalcone.
È una tiepida giornata di primavera. Recandosi al
lavoro l’agente Guida trova vicino a un cassonetto
una neonata che piange e la porta in commissariato.
La bambina è in ottima salute e sembra essere stata
cambiata da poco.
Passa qualche ora e arriva una segnalazione: da un
paio di giorni il parroco di Santa Maria degli Angeli
non riesce a contattare una ragazza che assiste, giovanissima e incinta. Facile immaginare che i due casi
siano collegati.
Il cadavere della donna viene trovato presso la sua
fatiscente abitazione: è stata uccisa con un colpo alla
testa. Gli esami sul corpo confermano che ha partorito, ma da almeno ventiquattr’ore, mentre la bambina
è stata abbandonata da molto meno, perché la spazzatura viene ritirata alle prime luci dell’alba. Chi ha
ucciso la donna, un’immigrata di vent’anni? E chi ha
messo la bambina vicino ai bidoni dell’immondizia?
Romano e Di Nardo, presi dalle loro vicende personali, dovranno scavare nei diciotto mesi di permanenza
della giovane in città e indagare tra tutti quelli che
l’avevano conosciuta, amata e odiata per scoprire
cosa sia davvero successo. Nel frattempo Lojacono e
Aragona cercheranno di capire chi è che rapisce i cani
e i gatti dei ricchi del quartiere, e perché.
2
MAURIZIO DE GIOVANNI (Napoli, 1958) raggiunge la
fama con il personaggio del commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, su cui incentra un
ciclo di romanzi (pubblicati da Einaudi Stile Libero) che
comprende Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano
mia, Vipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In
fondo al tuo cuore e il recentissimo Anime di Vetro.
Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012;
Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone
(Einaudi Stile Libero 2013) dà vita a una nuova serie di
grande successo, ambientata nella Napoli contemporanea, che prosegue con Buio (2013) e Gelo (2014).
Nel 2015 pubblica per Rizzoli Il resto della settimana.
Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di
cui è visceralmente tifoso, de Giovanni è anche autore
di opere teatrali.
Un nuovo caso per
la squadra di poliziotti
piú famosa d’Italia.
Il quarto episodio
di una serie che sarà
presto anche in
televisione su Rai 1.
IN LIBRERIA NOVEMBRE 2015
€ 18,00 • pagine 300
ISBN 978880622230-7
formato 13,8 x 21,6
3
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
GIANRICO CAROFIGLIO
PASSEGGERI NOTTURNI
Trentatre racconti, tre pagine ciascuno. Trentatre storie che si conficcano nel bersaglio, una
dopo l’altra, precise come frecce.
Una strabiliante rassegna di personaggi che, in poche
righe, emergono di volta in volta buffi, drammatici,
inquietanti, eroici, e sempre veri. Personaggi cui affezionarsi, personaggi da detestare, personaggi in cui
scorgere, a tratti, la propria immagine riflessa. Gianrico
Carofiglio racconta i dettagli a margine, gli impercettibili scostamenti dai percorsi tracciati, un mondo sempre
in bilico fra comicità e inquietudine, fra oscurità e
improvvisi, emozionanti squarci di luce.
4
GIANRICO CAROFIGLIO (Bari, 1961) ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle
classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il
mondo. Con Einaudi Stile Libero ha pubblicato Una
mutevole verità e La regola dell’equilibrio (2014).
«Le storie, a ben vedere,
sono tutto quello
che abbiamo».
Guido Guerrieri
IN LIBRERIA FEBBRAIO 2016
€ 12,50 • pagine 100
ISBN 978880622934-4
formato 12,8 x 19,8
5
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
SIMONE GIORGI
L’ULTIMA FAMIGLIA FELICE
Una pallina da tennis lanciata a ripetizione
contro un muro. Con questo gesto esasperante – la dichiarazione di guerra di un figlio
a suo padre – si apre il romanzo di Simone
Giorgi.
Il ritmo ipnotico di quella pallina ci insegue
per tutta la storia, perché cosí è la scrittura
di Giorgi: precisa, energica, febbrile, capace di sgretolare ogni nostra certezza, e di
disarmarci. Fino a smascherare il bisogno
inconfessabile di autorità cui nessuno di noi
riesce a sfuggire.
Finalista al Premio Calvino 2014.
Matteo Stella è un padre che crede nel dialogo anziché nell’imposizione di regole. È un uomo pacato e
comprensivo, ostinato nel credere di aver costruito
una famiglia felice. Anche se Stefano, il figlio tredicenne, irride i suoi metodi educativi con ribellione cieca,
alzando di volta in volta il livello della sfida. Anche
se Eleonora, la figlia maggiore, sembra gradualmente
aver perso il rispetto per lui, che era il suo preferito.
Anche se Anna, la moglie, si sente oppressa invece
che liberata dall’infinita capacità che ha il marito di
A FIANCO DI
Jonathan Franzen • Le correzioni, Einaudi
6
perdonarla. La tensione è al massimo quando un giorno, senza un motivo davvero importante, la corda si
spezza. D’improvviso ogni illusione crolla, rivelando la
vulnerabilità e le contraddizioni della famiglia Stella.
E di ogni famiglia.
SIMONE GIORGI (Roma, 1981), dopo alcune esperienze come story editor, sceneggiatore e autore teatrale, dal 2012 lavora come autore televisivo. Con
L’ultima famiglia felice ha ricevuto una menzione speciale al Premio Calvino 2014. Questo è il suo primo
romanzo.
L’ultima famiglia felice
scava nei gesti,
nelle parole e nei non
detti di genitori e figli,
costruendo una tensione
che sale pagina dopo
pagina ed esplode
nel finale straziante.
IN LIBRERIA GENNAIO 2016
€ 17,50 • pagine 250
ISBN 978880622447-9
formato 13,8 x 21,6
lo odiava, suo padre. Per come ti può odiare un ragazzino di tredici anni: con tutta la
 «Stefano
rabbia del mondo. Aveva passato buona parte della notte a sbattere una pallina da tennis contro
il muro che lo separava proprio dalla stanza di Matteo e Anna. Colpo, silenzio, colpo, silenzio, colpo,
silenzio. Lo aveva fatto per portare Matteo all’esasperazione, stanarlo, obbligarlo ad aprire senza permesso la porta su cui c’era un cartello scritto a mano: papà qui non può entrare».
7
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
FRANCESCO ABATE
MIA MADRE
E ALTRE CATASTROFI
Inflessibile, caustica, cinica e generosa, frivola e dolente: la mamma di Francesco ha
sempre l’ultima parola. Esattamente come
tua madre. E come la tua arriva dritta al
cuore.
Sketch esilaranti, spesso commoventi, dialoghi arguti, teneri e lievi che attraversano
una intera vita, anzi due: quella di un figlio
e di sua madre, dall’infanzia fino a poco fa.
È comunista ma va in chiesa, è devota al marito ma
ogni martedí lo abbandona per il collettivo femminista. Per merenda ti propina la solita rosetta con margarina e zucchero, se è proprio in buona te la fa con
margarina e sale. È convinta che qualche colpo di battipanni ben assestato sul sedere e un paio di pizzicotti non possano che temprare il carattere dei figli. Se
le chiedi perché, ti risponde: lo so io. Se le racconti
una cosa, ti risponde: lo so già. Accompagna al Gay
pride un amico travestito, porta i colleghi sulla sua
Cinquecento fino alla scuola di periferia dove insegna,
parte per la Terra Santa, si fa carico dei problemi di
chiunque, non perde mai la fiducia, ci strappa una risata dietro l’altra.
8
Nato su Facebook e diventato, sotto l’incessante
pioggia di like e commenti, una vera e propria serie
social a episodi, questo libro è la tragicommedia del
rapporto sentimentale piú ingarbugliato di tutti.
FRANCESCO ABATE (Cagliari, 1964) ha pubblicato
per Einaudi Stile Libero Mi fido di te (con Massimo
Carlotto, 2007), Cosí si dice (2008), Chiedo scusa
(con Saverio Mastrofranco, 2010) e Un posto anche
per me (2013). È fra gli autori dell’antologia benefica
Sei per la Sardegna (Einaudi 2014).
– Devo chiedere
al Signore perché mi ha
dato te e non il figlio
di signora Castía.
– E cos’ha lui piú di me?
– È morto.
IN LIBRERIA FEBBRAIO 2016
€ 16,50 • pagine 200
ISBN 978880622867-5
formato 13,8 x 21,6
Il libro sarà anticipato e accompagnato da una serie di video
interpretati da Piera Degli Esposti per la regia di Peter Marcias.
9
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
LJUDMILA PETRUŠEVSKAJA
C’ERA UNA VOLTA UNA DONNA
CHE CERCÒ DI UCCIDERE
LA FIGLIA DELLA VICINA
La Russia contemporanea raccontata come
se fosse un atroce, fiabesco scherzo del destino.
Una raccolta di storie che tra crudo realismo
e grottesco senso del fantastico reinventa
la tradizione di Gogol e Poe.
Una città messa in ginocchio da una violenta epidemia. Un colonnello visitato in sogno dalla moglie defunta che gli intima di non sollevarle il velo dal viso.
Una donna obesa che ogni notte si trasforma in una
coppia di leggiadre gemelle danzanti. Una donna pedinata da un tale che sostiene di essere suo marito –
mesi dopo che lei ha assistito al suo funerale.
Mescolando elementi macabri e prodigiosi, e cospargendo il tutto di abbondante humour nero, Ljudmila
Petruševskaja si rivela una delle voci piú originali e
sorprendenti del panorama letterario internazionale.
10
LJUDMILA PETRUŠEVSKAJA è nata nel 1938 a Mosca,
dove vive. Dopo essere stata a lungo ostracizzata ai
tempi dell’Unione Sovietica, ha ricevuto plausi critici tanto in patria quanto all’estero. Ha scritto una quindicina
di libri, tra cui anche testi teatrali, e ha vinto numerosi
premi tra i quali il piú importante premio letterario russo
alla carriera.
«La piú grande autrice
russa vivente».
The Guardian
«Petruševskaja, ovvero
la quieta maestria
dell’assurdo».
The New Yorker
IN LIBRERIA GENNAIO 2016
€ 17,50 • pagine 250
ISBN 978880621005-2
formato 13,8 x 21,6
11
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
JOHN UPDIKE
CORRI, CONIGLIO
Il primo, indimenticabile capitolo della saga di
Harry «Coniglio» Angstrom: un uomo straordinariamente qualunque, in fuga dalla famiglia, dal lavoro, dagli obblighi, dalla noia. In
fuga, senza sapere davvero dove andare.
«Updike mostra una comprensione del mondo cosí delicata e profonda che non può riferirsi a questo mondo soltanto… È cosí bravo
da farci apprezzare la dolcezza della miseria
umana, nel sesso e altrove».
Walter Siti
Harry Angstrom, soprannominato «Coniglio», ha ventisei anni, è sposato con Janice, ha un figlio di due anni,
Nelson. Vive in un sobborgo di Brewer, Pennsylvania,
diviso tra il ricordo degli anni gloriosi del college, quando era un campione di pallacanestro, e la noia della vita di ogni giorno. Non appena scopre che Janice, oltre
ad avere il vizio dell’alcol, è di nuovo incinta, non trova
di meglio da fare che fuggire in macchina, tornare nella sua città natia, in cerca del suo vecchio allenatore,
e intrecciare una relazione con Ruth, che si prostituisce a tempo perso.
Updike racconta come nessuno le miserie, le aspirazioni represse, le smanie erotiche del suo protagonista. E
si erge a cantore impareggiabile di un’America tanto
materialista quanto impoverita nei suoi sogni.
JOHN UPDIKE (1932-2009) è considerato, insieme a
Philip Roth, il piú grande narratore americano contemporaneo. Storico collaboratore del «New Yorker», autore di centinaia di racconti, saggi, recensioni, poesie,
e di piú di venti romanzi, deve la sua fama alla saga
di Harry «Coniglio» Angstrom, di cui Einaudi Stile Libero
ha già ripubblicato Il ritorno di Coniglio e Sei ricco,
Coniglio. Sempre Einaudi, ne Le Letture, ha riproposto Il centauro, premiato con il National Book Award.
A FIANCO DI
John Updike • Sei ricco, Coniglio, Einaudi Stile Libero
Richard Ford • Il Giorno dell’Indipendenza, Feltrinelli
12
«Updike ha un dono
sovrumano, conosce
istintivamente le vie
contorte della nostra
psiche, le segue
con leggerezza
e le mette a disposizione
di una scrittura che
non si ripete mai.
Che maledetto».
Niccolò Ammaniti
IN LIBRERIA FEBBRAIO 2016
€ 18,00 • pagine 300
ISBN 978880621475-3
formato 13,8 x 21,6
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EINAUDI
STILE LIBERO BIG
SIMONA VINCI
LA PRIMA VERITÀ
Ancora una volta in Europa, per trovare la
«prima verità» che sta al fondo di tutte le cose, dobbiamo andare in Grecia.
Lo fa Simona Vinci, con questo clamoroso ritorno al romanzo e alla narrazione, che unisce tutta la visionarietà dell’autrice a una,
mai in precedenza cosí toccante, capacità di
scendere a fondo, con compassione e coraggio, nel mistero della condizione umana.
Prima che la Grecia e tutto quel che vi succede tornasse al centro dell’attenzione del mondo, l’isola di Leros,
già occupata dall’esercito italiano prima della Seconda guerra mondiale, divenne improvvisamente celebre
quando la stampa inglese scoprí che il «regime dei colonnelli» aveva trasformato il manicomio dell’isola in
un enorme lager, dove i dissidenti politici si trovarono
a convivere con i piú diversi malati mentali.
Da qui prende le mosse uno dei romanzi piú sorprendenti e rivelatori che siano stati scritti negli ultimi anni.
Come precipitando nella tana del coniglio di Alice nel
Paese delle meraviglie, Angela, una italiana accorsa a
Leros con altri giovani europei, si trova di fronte a una
realtà superiore a ogni immaginazione.
Angela viene coinvolta al limite delle proprie forze in
una sfida che la entusiasma, e al tempo stesso la fa
sentire in pericolo. E presto la bellezza di far rivivere
esistenze dimenticate e sepolte nella polvere del tempo rivela implacabilmente qual è la vera posta in gioco:
riuscire ad affrontare i propri fantasmi.
Fino a capire che nell’isola si gioca una partita che
riguarda tutti, proprio tutti.
Ma a questo punto bisogna avere il coraggio di tornare
a casa. Perché forse il vero demone abita lí.
E ora abbiamo le armi per affrontarlo.
SIMONA VINCI (Milano, 1970) è stata protagonista,
con il suo primo romanzo Dei bambini non si sa niente
(Einaudi Stile Libero 1997), di un autentico caso
letterario, con un successo ampio di critica e di lettori e
un’eco internazionale che accompagnarono la nascita
di Stile Libero e contribuirono a radicarla nella scena
letteraria italiana. Ha pubblicato, sempre per Einaudi,
In tutti i sensi come l’amore (1999), Come prima delle
madri (2003), Brother and Sister (2004), Stanza 411
(2006) e Strada Provinciale Tre (2007). I suoi ultimi
libri sono Nel bianco (Rizzoli 2009) e Scheletrina
Cicciabomba (Salani 2012).
A FIANCO DI
Simona Vinci • Dei bambini non si sa niente, Einaudi Stile Libero
Primo Levi • Se questo è un uomo, Einaudi
14
C’è un segreto sepolto
nell’isola greca di Leros,
da molti anni.
Tocca a una giovane
donna scendere
all’inferno, affrontare
il demone e salvare
sé stessa. Con tutti noi.
Nasce da una storia
vera il romanzo
piú visionario
e struggente
di Simona Vinci.
IN LIBRERIA GENNAIO 2016
€ 18,00 • pagine 380
ISBN 978880621268-1
formato 13,8 x 21,6
quattro passi, altre due porte. A sinistra, chiave azzurra, la serratura finalmente ci «Altri
golò. Era dura e dovette avvolgere la chiave con il bordo della maglietta per non spaccarsi le dita. Poi la serratura, improvvisamente docile, si sbloccò nella sua mano con un gemito e
la porta si aprí».
15
Sono due.
Lui è un poliziotto
ossessionato dal passato,
lei è una detective musulmana.
Sono i protagonisti
della nuova serie che sta
elettrizzando la Scandinavia.
L’ESORDIO DI UN NUOVO
MAESTRO DEL THRILLER
CHE TUTTI PARAGONANO
A JO NESBØ.
EINAUDI
STILE LIBERO BIG
INGAR JOHNSRUD
GLI ADEPTI
Fredrik Beier, ispettore di polizia, tormentato da una tragedia personale che ha mandato a rotoli la sua vita e il suo lavoro. Kafa
Iqbal, giovane agente di origine pakistana,
geniale e intuitiva, costretta a sfidare ogni
giorno il pregiudizio di colleghi e superiori.
Sono loro la nuova implacabile coppia del
thriller scandinavo.
Venduto in quindici Paesi.
Sembra un semplice caso di scomparsa, quello su
cui l’ispettore Beier, della polizia di Oslo, comincia
a indagare. Certo, rischia di fare clamore, perché a
svanire nel nulla è stata la figlia di una esponente di
primo piano del partito di governo. E perché la ragazza viveva nella sede di una setta cristiana, «la Luce di
Dio». Ma il quadro si complica subito: nell’edificio che
ospita la setta si consuma un massacro, e nei sotterranei viene scoperto un laboratorio chimico all’avanguardia, del quale non è chiaro l’uso. C’è chi chiama
in causa il terrorismo fondamentalista, chi preme per
una soluzione rapida, chi soffia sul fuoco. Ma Beier,
affiancato dalla giovane e brillante agente musulma-
na Kafa Iqbal, si rende ben presto conto che dietro la
strage, e il laboratorio, c’è una verità piú complessa.
Solo immergendosi nel passato oscuro della storia
europea, fino ad arrivare agli anni del nazismo, sarà
possibile fermare una catena di delitti che continua a
procedere inesorabile.
INGAR JOHNSRUD è un affermato giornalista e collabora con alcune tra le maggiori testate norvegesi. Gli
adepti è il suo primo romanzo, nonché il primo capitolo
di una trilogia incentrata sull’ispettore Fredrik Beier e
sull’agente Kafa Iqbal, salutato da un successo di critica senza precedenti. Johnsrud vive a Oslo con la moglie
e i tre figli.
A FIANCO DI
Jo Nesbø • Il leopardo, Einaudi Stile Libero
Stieg Larsson • Uomini che odiano le donne, Marsilio
18
«Un esordio
semplicemente
impressionante…
La trama ambiziosa,
la ricca galleria
di personaggi e i ripetuti
flashback sono gestiti
con mano ferma,
e il romanzo scorre
di sorpresa in sorpresa,
senza lasciare un attimo
di respiro al lettore».
Verdens Gang
IN LIBRERIA GENNAIO 2016
€ 20,00 • pagine 500
ISBN 978880622825-5
formato 13,8 x 21,6
troppe domande che esigevano
 «C’erano
una risposta. Troppe emozioni, ora che,
tra le persone che avevano tradito i propri figli, doveva contare anche sé stesso».
19
EINAUDI
STILE LIBERO EXTRA
EINAUDI
STILE LIBERO EXTRA
FAUSTO BRIZZI
HO SPOSATO UNA VEGANA
UNA STORIA VERA, PURTROPPO
Le tragicomiche avventure di un onnivoro
che si innamora di una donna con abitudini
alimentari che lui pensava destinate solo ai
ruminanti. Un libro divertente e affettuoso
su una delle ossessioni della borghesia moderna: il cibo sano e morale.
Sposare una vegana può avere conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul
terrazzo – perché nella casa di un vegano che si rispetti ogni pianta o fiore è commestibile – e sentirti in
colpa per il dolore provocato a tutte le telline mangiate nella tua «crudele vita precedente». Seguire questa
dieta, scopri inoltre, comporta un grande dispendio di
energie e – chissà perché? – di denaro. Roba da diventare nervosi per davvero, ancor piú quando, dopo
mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono,
per la prima volta, perfetti.
22
FAUSTO BRIZZI (Roma, 1968) è scrittore, regista,
sceneggiatore e produttore cinematografico. Con il
suo film d’esordio Notte prima degli esami ha vinto il
David di Donatello e il Nastro d’Argento. Tra le altre
sue opere come regista: Ex, Maschi contro femmine,
Com’è bello far l’amore, Pazze di me. Tra i film prodotti: Io e te di Bernardo Bertolucci e La mafia uccide
solo d’estate di Pif. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato i romanzi Cento giorni di felicità (2013) e Se mi
vuoi bene (2014). I suoi libri sono tradotti negli Stati
Uniti, in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna,
Brasile, Israele, Repubblica Ceca, Slovacchia, Serbia,
Turchia, Olanda, Finlandia, Norvegia, Svezia, Russia,
Taiwan, Corea, Grecia, Croazia, Lituania, Australia.
L’amore riserva sempre
delle sorprese,
anche a tavola.
IN LIBRERIA GENNAIO 2016
€ 13,00 • pagine 160
ISBN 978880622436-3
formato 12,8 x 19,8
23
EINAUDI
STILE LIBERO EXTRA
JOHN BROOKS
BUSINESS ADVENTURES
Otto storie classiche dal mondo dell’economia
Introduzione di Federico Rampini
Finalmente arriva in Italia quella che da numerosi magnati americani, da Warren Buffett
a Bill Gates, è considerata la bibbia del pensiero economico.
Una strepitosa raccolta di incursioni nel
mondo avventuroso del business e della finanza.
Il piú rovinoso flop dell’industria automobilistica di
tutti i tempi, il clamoroso successo della prima macchina xerografica da ufficio, la causa legale da cui è
partita la normativa sull’insider trading. I saggi di John
Brooks, ritenuti un caposaldo del pensiero economico, esaminano otto vicende esemplari che hanno segnato il mondo del business e della finanza americana negli anni Sessanta. Con attenzione paziente e
lontana da ogni tecnicismo, con un gusto per l’ironia
capace di rendere divertente persino un saggio sul sistema fiscale americano, Brooks ci accompagna in
una visita guidata tra le fondamenta della nostra economia globale, nella consapevolezza che gli andamenti economici si ripropongono ciclicamente e che
da queste storie abbiamo molto da imparare.
24
JOHN BROOKS (1920-1993) è stato il giornalista finanziario del «New Yorker». Oltre a questa raccolta di
saggi, è autore di una decina di volumi su temi economici e finanziari.
«Business Adventures
è il miglior libro
di economia che abbia
mai letto».
Bill Gates
«La lettura di Brooks
è un bell’antidoto contro
quell’analfabetismo
economico che affligge
in particolar modo
gli italiani».
Federico Rampini
IN LIBRERIA GENNAIO 2016
€ 18,00 • pagine 300
ISBN 978880622589-6
formato 13,8 x 21,6
25
EINAUDI
STILE LIBERO EXTRA
JAMES RHODES
LE VARIAZIONI DEL DOLORE
La vita, dopo l’inferno, grazie alla musica
«Sono un musicista, sono un uomo, un padre,
uno stronzo, un bugiardo, un impostore.
Soprattutto, sono una persona che vive nella
vergogna».
Un memoir lacerante. Il racconto di una
violenza indicibile. Ma anche una storia di
salvezza grazie alla potenza della musica.
James è stato violentato per quattro anni da un
maestro delle elementari. Senza che mai nessuno,
né a scuola né in famiglia, si accorgesse di quel che
stava succedendo. E quando quella tragica vicenda si
concluse, per James nulla piú fu normale. Ogni tipo
di relazione – sentimentale, sessuale, amicale – era
stata compromessa, distorta. Furono gli anni della
caduta in un abisso sempre piú profondo: la droga,
l’alcol, gli ospedali psichiatrici. Finché un fascio di
luce non trafisse la sua esistenza. La scoperta della
musica classica, Bach in particolare, e la passione
per il pianoforte, lo fecero rinascere.
26
Con coraggio e franchezza James Rhodes, diventato
nel frattempo un famoso pianista, racconta adesso la
sua storia. Intrecciando le dolorose vicende personali
ai destini tragici di tanti musicisti, per i quali, come
nel suo caso, la musica ha significato la vita stessa.
JAMES RHODES è nato a Londra nel 1975. Dopo le
drammatiche vicende che racconta in questo libro, è
diventato un famoso pianista e concertista.
«Non ho mai letto
un’autobiografia
piú esuberante,
piú piena di vita,
piú coinvolgente».
Mark Haddon
«Una storia durissima
che rapisce il lettore».
The Times
IN LIBRERIA FEBBRAIO 2016
€ 17,50 • pagine 250
ISBN 978880622387-8
formato 13,8 x 21,6
misi sotto le coperte, con le cuffie.
 «Mi
Era il cuore della notte. Intorno, solo
buio e silenzio. Quando schiacciai play partí un pezzo di Bach che non avevo mai sentito prima. Che mi portò in un posto di magnificenza, speranza, abbandono, bellezza, uno
spazio sconfinato…»
27
EINAUDI
STILE LIBERO EXTRA
GIANCARLO DE CATALDO
STEVE DELLA CASA
GIORDANO SAVIOTTI
ACIDO FENICO
Ballata per Mimmo Carunchio, camorrista
28
Coca, paura, disperazione e violenza. Una ballata all’acido fenico, il cui odore aspro diventa il confine che separa i buoni dai cattivi.
Anche se, dice il cattivo al buono: «Ormai voi
e noi siamo la stessa cosa, dotto’».
GIANCARLO DE CATALDO ha pubblicato per Stile Libero
il best seller Romanzo criminale (2002), diventato un film
e una serie tv di culto. Tra i suoi ultimi libri, I Traditori
(2010), Io sono il Libanese (2012), Suburra (2013, con
Carlo Bonini) e Nell’ombra e nella luce (2014).
Dopo il rocambolesco arresto, un boss racconta
al giudice che lo ha in custodia la propria vita,
dall’infanzia da sottoproletario al sacro giuramento da
camorrista. Mimmo Carunchio incarna e testimonia
un male senza redenzione di sorta. E lo fa con
consapevolezza, trasformandolo in fatti criminali
inconfutabili. Lo celebra, seppure in modo disperato,
e lo invoca non come scusante, ma come unica scelta
possibile per chi è nato nel posto sbagliato.
STEVE DELLA CASA è critico cinematografico, sceneggiatore, conduttore e autore radiofonico e televisivo. È stato direttore del Torino Film Festival e del Roma
Fiction Fest. Ha collaborato con la Mostra del Cinema
di Venezia, il Festival di Locarno e quello di Taormina.
GIORDANO SAVIOTTI è un talento naturale come illustratore e disegnatore, al suo esordio con questa graphic
novel.
Da un testo teatrale
di Giancarlo De Cataldo,
un romanzo a fumetti
in piena atmosfera noir,
fulmineo e suggestivo.
IN LIBRERIA NOVEMBRE 2015
€ 16,00 • pagine 80
ISBN 978880622940-5
formato 13,8 x 21,6
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EINAUDI
STILE LIBERO
GENNAIO FEBBRAIO 2016
BIG
DE GIOVANNI
CAROFIGLIO
GIORGI
ABATE
BROOKS
RHODES
DE CATALDO
DELLA CASA
SAVIOTTI
EXTRA
BRIZZI
PETRUŠEVSKAJA
UPDIKE
VINCI
JOHNSRUD
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