Caratteristiche degli impianti di aspirazione a servizio delle

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Caratteristiche degli impianti di aspirazione a servizio delle
La salute negli ambienti di lavoro
Caratteristiche degli
impianti di aspirazione a servizio delle
lavorazioni del legno
Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
ASS6 “Friuli Occidentale “
Dott.ssa Zanette Maria Luisa
Emissioni in
ambiente di lavoro
gas, vapori, odori o
fumi e polveri
Accessibilità e
posizionamento
presso i punti di
campionamento
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81
TESTO UNICO SULLA SALUTE
E
SICUREZZA SUL LAVORO
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO I
PRINCIPI COMUNI
TITOLO II
LUOGHI DI LAVORO
TITOLO III
USO DELLE ATTREZZATURE DI
LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
TITOLO IX
SOSTANZE PERICOLOSE
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO I
PRINCIPI COMUNI
SEZIONE I - MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI
Articolo 15 - Misure generali di tutela
1. Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di
lavoro sono:
a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;
b) la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che
integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive
dell’azienda nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente e dell’organizzazione del
lavoro;
c) l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro
riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in
base al progresso tecnico;
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO I
PRINCIPI COMUNI
SEZIONE I - MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI
Articolo 15 - Misure generali di tutela
e) la riduzione dei rischi alla fonte;
f) la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o
è meno pericoloso;
g) la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono
essere, esposti al rischio;
h) l’utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
i) la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle
misure di protezione individuale;
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO II
LUOGHI DI LAVORO
Articolo 64 - Obblighi del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro provvede affinché:
a) i luoghi di lavoro siano conformi ai requisiti di cui all’articolo 63,
commi 1, 2 e 3;
b) le vie di circolazione interne ….omissis
c) omissis
Articolo 63 - Requisiti di salute e di sicurezza
1- I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati
nell’ALLEGATO IV
2- …….omissis
3 …….omissis
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO II
LUOGHI DI LAVORO
ALLEGATO IV
2. PRESENZA NEI LUOGHI DI LAVORO DI AGENTI NOCIVI
2.1. Difesa dagli agenti nocivi:
2.1.1. Omissis … le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti
ed i rifiuti, che abbiano proprietà tossiche o caustiche … devono essere
custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura.
2.1.2. Le materie in corso di lavorazione che ... possano essere nocive
alla salute …, non devono essere accumulate nei locali di lavoro in
quantità superiore a quella strettamente necessaria per la lavorazione.
2.1.3. …..
2.1.4. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare, ogni qualvolta sia
possibile, le lavorazioni pericolose o insalubri in luoghi separati, ….
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO II
LUOGHI DI LAVORO
ALLEGATO IV
2. PRESENZA NEI LUOGHI DI LAVORO DI AGENTI NOCIVI
2.1. Difesa dagli agenti nocivi:
2.1.4-bis. Nei lavori in cui si svolgano gas o vapori irrespirabili o tossici od
infiammabili ed in quelli nei quali si sviluppano normalmente odori o fumi
di qualunque specie il datore di lavoro deve adottare provvedimenti atti ad
impedirne o a ridurne, per quanto è possibile, lo sviluppo e la diffusione.
2.1.5. L’aspirazione dei gas, vapori, odori o fumi deve farsi, per quanto è
possibile, immediatamente vicino al luogo dove si producono.
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO II
LUOGHI DI LAVORO
ALLEGATO IV
2. PRESENZA NEI LUOGHI DI LAVORO DI AGENTI NOCIVI
2.2. Difesa contro le polveri
2.2.1. Nei lavori che danno luogo normalmente alla formazione di polveri di
qualunque specie, il datore di lavoro è tenuto ad adottare provvedimenti atti ad
impedirne o a ridurne, per quanto è possibile, lo sviluppo e la diffusione
nell’ambiente di lavoro.
2.2.3. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono
adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi
di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione.
L’aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile,
immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri.
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO II
LUOGHI DI LAVORO
ALLEGATO IV
2. PRESENZA NEI LUOGHI DI LAVORO DI AGENTI NOCIVI
2.2. Difesa contro le polveri
2.2.5. Qualunque sia il sistema adottato per la raccolta e
l’eliminazione delle polveri, il datore di lavoro è tenuto ad
impedire che esse possano rientrare nell’ambiente di
lavoro.
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO III
USO DELLE ATTREZZATURE DI
LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Articolo 70 - Requisiti di sicurezza
1. Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoro messe
a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche
disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive
comunitarie di prodotto.
2. Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni
legislative e regolamentari di cui al comma 1, e quelle messe a
disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione di
norme legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive
comunitarie di prodotto, devono essere conformi ai requisiti generali
di sicurezza di cui all’ALLEGATO V.
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO III
USO DELLE ATTREZZATURE DI
LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
ALLEGATO V
4. Emissioni di gas, vapori, liquidi, polvere, ecc.
4.1. Un’attrezzatura di lavoro che comporti pericoli dovuti ad
emanazioni di gas, vapori o liquidi ovvero ad emissioni di polveri,
fumi o altre sostanze prodotte, usate o depositate nell’attrezzatura
di lavoro deve essere munita di appropriati dispositivi di ritenuta
e/o di estrazione vicino alla fonte corrispondente a tali pericoli.
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO IX
SOSTANZE CHIMICHE
ALLEGATO XXXVIII
SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI
ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
CAPO I
PROTEZIONE DA
AGENTI CHIMICI
ALLEGATO XXXIX
SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE
BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI
SORVEGLIANZA SANITARIA
ALLEGATO XL
SOSTANZE PERICOLOSE – DIVIETI
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Modificato
6/8/2012
TITOLO IX
SOSTANZE CHIMICHE
ALLEGATO XLI
SOSTANZE
PERICOLOSE –
METODICHE
CAPO II
STANDARDIZZATE
DI MISURAZIONE
PROTEZIONE
DEGLI AGENTI
DA AGENTI
CANCEROGENI ALLEGATO XLII
E MUTAGENI
SOSTANZE
PERICOLOSE ELENCO DI
SOSTANZE,
PREPARATI E
PROCESSI
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
TITOLO IX
ALLEGATO XLII
ELENCO DI SOSTANZE, PREPARATI E PROCESSI
• 1. Produzione di auramina con il metodo Michler.
• 2. I lavori che espongono agli idrocarburi policiclici
aromatici presenti nella fuliggine, nel catrame o nella
• pece di carbone.
• 3. Lavori che espongono alle polveri, fumi e nebbie
prodotti durante il raffinamento del nichel a
• temperature elevate.
• 4. Processo agli acidi forti nella fabbricazione di alcool
isopropilico.
• 5. Il lavoro comportante l’esposizione a polvere di
legno duro.
Come intervenire??
Ventilazione generale
la ventilazione generale: consiste
nell’introdurre nel locale di
lavoro aria proveniente
dall’esterno, per diluire gli
inquinanti, che tuttavia
permangono a concentrazioni
più ridotte nell’aria ambiente;
L’impianto è composto da dispositivi di
introduzione e di estrazione dell’aria
con due tipo di scambio:
1. Forzato ( ventilatori a parete estrattori
a torre)
2. Naturale (finestre, porte)
INSUFFICENTE
Adatta in assenza di sostanze “tossiche”
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Aspirazione localizzata
la ventilazione per aspirazione localizzata:
consiste nel catturare gli inquinanti vicino alla
loro sorgente di emissione, prima che essi
possano diffondersi nella zona delle vie
respiratorie e possano disperdersi nella
atmosfera del locale di lavoro
L’impianto di ventilazione comprende i dispositivi
di captazione, le condotte di trasporto, il gruppo
motore-ventilatore, il sistema di depurazione
dell’aria, i camini di espulsione, il silo di
stoccaggio, i dispositivi di reintegro dell’aria.
L’impianto deve essere progettato e realizzato in
maniera da minimizzare il rischio d’innesco e di
propagazione d’incendio, secondo quanto
previsto dalle norme antincendio.
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Aspirazione localizzata
L’efficacia di
captazione dipende
dalla forma del
dispositivo di
captazione, dalla
portata d’aria
messa in gioco e
quindi dalla velocità
di cattura indotta
nel punto di
emissione.
Industrial
Industrial ventilation
Ventilation
ACGIH
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Aspirazione localizzata
I Dispositivi di captazione dovranno rispondere a questi
criteri:
Avvolgere al massimo la zona di produzione degli
inquinanti.
Avvicinare il più possibile la sezione aspirante della cappa
alla sorgente inquinante.
Utilizzare i movimenti delle particelle generate dagli
utensili.
Evitare che la zona respiratoria del lavoratore si trovi sulla
traiettoria dell’aria inquinata.
Indurre una velocità dell’aria sufficiente in tutti i punti della
zona d’emissione.
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Dal linee-guida-polveri di legno duro
Velocità di cattura
“la
minima velocità dell’aria indotta
dall’ impianto di aspirazione localizzata
necessaria per catturare e convogliare
l’inquinante nell’impianto di aspirazione”
da INDUSTRIAL VENTILATION ACGIH 2010
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
INDUSTRIAL VENTILATION _ACGIH 1976
American Conference of Governmental Industrial Hygienists
INDUSTRIAL VENTILATION _ACGIH
American Conference of Governmental Industrial Hygienists 2010
Quali standard di riferimento????
industrial ventilation
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
DALLA VELOCITA’ ALLA PORTATA
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Velocità di trasporto
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Aspirazione localizzata
Fondamentale per un buon funzionamento del sistema è il
reintegro dell’aria sottratta all’ambiente al fine di evitare di
mettere in depressione tutto il locale di lavoro con queste
conseguenze l’impianto di aspirazione :
•
•
diminuisce la sua efficacia dovendo vincere una
maggiore depressione;
•
richiama aria dall’esterno attraverso le fessure
esistenti determinando correnti d’aria nocive per i
lavoratori
L’aria immessa dovrà essere pulita quindi i punti di ripresa dovranno essere
lontani da fonti di emissioni di inquinanti-camini ecc
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Inoltre per le polveri di legno………….
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Cabine di verniciatura
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
UNI EN 12215
La norma non è utilizzabile per:
•Aree di spruzzatura limitate solo da una parete per l’estrazione
dell’aria
•Cabine combinate (verniciatura-essiccazione) (Uni EN 13355)
•cabine di verniciatura in cui sono impiegati prodotti vernicianti
in polvere (EN 12981)
•Cabine in cui l’attività di verniciatura avviene secondo processi
elettrostatici (EN 50050)
•Forni e strutture d’essiccazione (EN 1539)
•Edifici o stanze di lavoro per articoli di grandi dimensioni
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
UNI EN 12215
VENTILAZIONE
VERTICALE
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
UNI EN 12215
Paragrafo 5.6.2 -Misure contro l’inalazione
di nebulizzazioni e vapori di solventi
5.6.2.2 Direzione del flusso d’aria
direzione e dislocazione operatore:concepiti per non investire
l’apparato respiratorio del lavoratore con flussi contaminati
(preferibilmente flussi a direzione verticale quando l’operatore ruota
intorno al manufatto trattato ed in tal caso il flusso è generato dall’alto
verso il basso)
Omogeneità del flusso nello spazio coperto dal sistema captante
Dimensionamento del sistema sul manufatto da inserire nello stesso
per evitare formazione di moti turbolenti (lunghezza e larghezza > 1m
del pezzo)
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
UNI EN 12215
VENTILAZIONE
ORRIZONTALE
Cabina di verniciatura chiusa a
ventilazione ORIZZONTALE
media delle velocità aria misurate
0,30 m/sec
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
UNI EN 12215
Cabina di verniciatura aperta a
ventilazione ORIZZONTALE
media delle velocità aria misurate
0,50 m/sec
Relatore: Dott.ssa Maria Luisa Zanette
Ci sarebbero molte altre cose da dire
ma …