L`Urna e l`Addolorata al Calvario Depuratore fermo, nuova diffida

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L`Urna e l`Addolorata al Calvario Depuratore fermo, nuova diffida
VENERDÌ 22 APRILE 2011
LA SICILIA
ENNA .29
L’Urna e l’Addolorata al Calvario
Cerami. Si rinnova il dramma quaresimale accompagnato dai «cantatura» con le popolari laude sacre
CERAMI. Con ardore spirituale e di fede
il popolo ceramese rinnova i riti, le liturgie della Settima santa che precedono la ricorrenza della Pasqua. In linea con le tradizioni, l’appuntamento
e l’adorazione di ieri s’è impossessato
della festa del "Giovedì Santo", con gli
elementi che caratterizzano la "Coena
Domini" (Cena del Signore o dell’Eucaristia). Per questo le navate della chiesa intitolata al patrono S. Ambrogio si
sono affollate di fedeli, dalle confraternite S. Michele Arcangelo, S. Antonio
Abate, S. Sebastiano, della Madonna
del Carmine. Gradualmente, poi di
notte, si è fatto il giro delle chiese per la
veglia e l’adorazione di altari e Sepolcri in ognuno dei templi allestiti.
Ancora più grande la consuetudine
di quest’oggi con la mistica celebrazione del Venerdì Santo, che si snoda con
i simulacri del Crocifisso, del Cristo
L’URNA CON IL CRISTO IN PROCESSIONE
delle trazzere. Riteniamo che in queste condizioni non è legittimo chiedere il pagamento dei
pedaggi in quanto non è garantita la sicurezza
degli utenti. Questo provvedimento fatto dal
governo nazionale oltre a essere una nuova
tassa per i siciliani porterà un aumento per i biglietti dei nostri ragazzi universitari, per i nostri
lavoratori e imprenditori che inciderà sul rincaro di tutto quello che viaggia attraverso il trasporto su ruote, con un ulteriore danno per la
già critica situazione economica siciliana. Si
chiede pertanto la revoca del decreto».
Il documento è stato approvato da tutto il
consiglio comunale, c’è stato solo un voto contrario quello del consigliere
Giovanni Nicoletti.
ANGELA DI PASQUA
VALENTINA LA FERRERA
morto posto nell’urna, e della Madonna Addolorata, portati in processione
per le vie del paese, fino alla roccia del
Calvario, al suono sordo delle "trouccule" (battole di legno) e dei tamburi.
Strettamente correlati alla drammatizzazione quaresimale, a motivo di
strazio della morte di Gesù Cristo, sono i canti popolari o "lamentanze" in
dialetto ceramese. Di struttura simile
al canto liturgico bizantino, si tramandano da millenni, da padre in figlio, a
motivo di strazio della morte di Gesù
Cristo. Si levano distinti in primo canto, secondo canto e poi con voce tonale di accompagnamento dei bassi. Una
buona esecuzione polivocale dipende
soprattutto dalla capacità del leader
solista (capocoro) che conosce meglio
degli altri i versi delle lamentanze.
«Fino a una trentina d’anni or sono dichiara un anziano confrate - ogni
confraternita aveva tre o quattro gruppi cantori, spesso antagonisti e competitivi tra di loro per motivi di prestigio.
Del resto la presenza di bravi cantori
assicurava l’ammirazione della congregazione stessa. Il presente conta,
ora, poche squadre di "cantatùra", impoverite dal numero dei giovani disposti a imparare seguendo i vecchi ad
imitarli». Tra le più popolari laudi sacre
ceramesi il "Popule meus" (lamenti
che il Signore muove al popolo giudacico per l’ingratitudine dimostrata verso i suoi benefici), "Dumani aggiorna
lu Venniri Santu", (Domani è il giorno
del Venerdì Santo), "Lu carvaniu si fici"
(E’ giunto il momento del calvario):
un repertorio originale, di profonda
intensità emozionale, facendo rivivere
i motivi più tristi e dolorosi della Passione di Cristo.
CARMELO LOIBISO
«Le risorse idriche vanno tutelate» Il Consiglio chiede la revoca
Il consesso esorta anche il sindaco dei pedaggi sulle autostrade
AGIRA. Il consiglio comunale si impegna a tutelare la risorsa naturale dell’acqua bene
pubblico di tutti e diffondere il giusto consumo per evitare sprechi, riaffermare la titolarità dei comuni a livello di potere di indirizzo e di controllo dei consigli comunali inoltre dichiarare il comune "Agira comune per
il si’ all’acqua pubblica". Il consiglio comunale ha stabilito di confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio
idrico e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; riconoscere che la gestione del servizio
idrico è un servizio pubblico locale privo di
rilevanza economica, in quanto servizio pub-
blico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, secondo principi di sussidiarietà; promuovere nel proprio territorio una cultura di
salvaguardia della risorsa idrica.
Il consiglio comunale impegna inoltre il
sindaco Gaetano Giunta a sostenere la campagna a favore della ripubblicizzazione del
servizio idrico, attraverso le seguenti azioni:
promuovere tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nel territorio di propria pertinenza;
aderire ai due referendum per l’acqua pubblica e sostenerli attivamente sul proprio
territorio con ogni iniziativa utile a raggiungere la vittoria dei Si".
GIUSI VENTICINQUE
ASSORO. Il consiglio comunale ha stilato un documento relativamente all’introduzione dei
pedaggi nelle autostrade siciliane. «Il consiglio
comunale - viene sottolineato nel documento
- si associa a tutte quelle istituzioni regionali e
locali che chiedono al governo nazionale la revoca del decreto di introduzione dei pedaggi
nelle autostrade siciliane. Si motiva questa decisione al fine di avere per le due autostrade siciliane, l’A19 e l’A29, tutto ciò che dette arterie
dovrebbero avere e che invece non hanno. Una
protesta legittima per evidenziare tutti gli ostacoli che devono superare gli automobilisti durante il loro tragitto e tra questi gallerie poco illuminate, molti lavori in corso in diversi tratti
autostradali, svincoli incompiuti, manto stradale pessimo che assimilano le due arterie a
Restaurato l’Ecce Homo
oggi andrà in processione
GAGLIANO CASTELFERRATO. Si ripetono i riti del Venerdì Santo ed
oggi, per la prima volta, verrà condotto in processione il simulacro dell’Ecce homo fresco di restauro. Ieri, infatti, sono stati
ultimati i lavori durati circa due mesi, per riportare la statua di
fine 1500 al suo originario splendore. Una ditta di Gangi ha eseguito i lavori di restauro sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai beni culturali di Enna. Tanta era la voglia dei
cittadini gaglianesi, e soprattutto dei fedeli della chiesa Maria
Santissima Annunziata, di vedere questa statua in condizioni
decorose.
Pessimo era infatti lo stato in cui versava da troppo tempo.
Ripulita e consolidata la
statua ha ridato al Cristo
alla colonna, atrocemente
martoriato, i colori naturali che rendono il suo volto ancora più atterrito e il
suo corpo quasi realmente sanguinante. Sono stati
gli stessi fedeli gaglianesi
a desiderarne il restauro,
tanto da finanziare l’opera
con soldi propri e, in parte,
con il contributo del Comune e della confraterniIL CROCIFISSO RECUPERATO
ta della chiesa Maria Santissima Annunziata. Con
quegli stessi soldi è stata creata anche una vara nuova su cui
poggiare la statua del Santo.
L’arciprete Vito Vasta, afferma: «Ammiro la responsabilità di
chi custodisce la chiesa e le opere d’arte lasciate dai nostri antenati, come espressione di fede e come spirito di maggiore devozione. L’Ecce homo non è l’unica opera d’arte restaurata e
tante altre sono bisognose di intervento». Circa sei anni fa fu restaurato il Crocifisso che oggi viene portato in processione da
un gruppo di giovani che indossano tuniche bianche e mantelline rosse, insieme all’Ecce homo, alla bara di Cristo e all’Addolorata, in una struggente processione che attraversa la via Roma in un silenzio surreale, rotto solamente dai canti religiosi
delle donne e dallo straziante Popolo meo cantato da tre voci
principali: la prima di Enzo Zappulla, la seconda di Gaetano
Stanco e la terza di Francesco Fiorenza, più un coro composto
da un gruppetto di giovani e anziani. Francesco Fiorenza ricorda come alcune tradizioni si stiano ormai perdendo rispetto al
passato. Per esempio le quattro confraternite un tempo indossavano tuniche bianche con mantelline colorate: bianca per la
Matrice, celeste per l’Annunziata, rossa per Sant’Agostino e nera per la parrocchia Santa Maria delle Grazie. Fiorenza ricorda
inoltre quando il Giovedì Santo si faceva il cosiddetto giro dei
Sepolcri per le chiese del paese, cantando gli uomini il Popolo meo e le donne i canti religiosi.
ASSORO
AGIRA
GAGLIANO CASTELFERRATO
Nicosia
NICOSIA
Progetto contro le devianze
al circolo didattico Carmine
Depuratore fermo, nuova diffida
Nicosia. Il sindaco Catania sollecita l’attivazione dell’impianto al commissario per l’emergenza rifiuti
ALCUNI ALUNNI DEL PRIMO CIRCOLO DIDATTICO NICOSIANO
NICOSIA. Anche per quest’ anno scolastico al primo
Circolo didattico "Carmine", attraverso il
cofinanziamento dei Fondi strutturali europei è stato
avviato, per la quarta annualità consecutiva, il Pon
(Piano operativo nazionale) «Competenze per lo
sviluppo».
Obiettivi dell’iniziativa la prevenzione del disagio
minorile e della dispersione scolastica, fornendo modelli
di legalità agli alunni della scuola primaria e,
contestualmente, migliorando le competenze di allievi,
genitori e personale, veicolando la formazione culturale,
attraverso il supporto di esperti esterni. A tal fine, il
piano integrato dal titolo «Vivere la scuola» prevede tre
moduli formativi destinati agli alunni, incentrati sulla
conoscenza del territorio, le attività espressivo musicali e l’ informatica; un corso di informatica della
durata di 45 ore ed un seminario di psicologia inerente i
problemi relazionali relativi alla fascia dell’ età evolutiva
indirizzato ai genitori ed una fase di aggiornamento sull’
utilizzo delle nuove lavagne multimediali per gli adulti.
Partecipano al progetto più di ottanta alunni e venti
genitori delle classi quarte e quinte dei plessi "Carmine"
e "San Giacomo". E ancora i percorsi formativi per gli
alunni: il progetto "Il mio ambiente: territorio,
tradizione cultura", volto alla conoscenza del
patrimonio artistico e culturale nicosiano ed alla
riscoperta di tradizioni e valori; "Star bene insieme", un
percorso espressivo musicale per migliorare i rapporti
interpersonali e la relazione tra movimento e ritmo
musicale e l’iniziativa "La scuola digitale" che intende
promuovere l’ uso appropriato delle tecnologie della
comunicazione.
ALESSANDRA LEONORA
NICOSIA. Il sindaco Antonello Catania ha
diffidato il commissario regionale per l’emergenza rifiuti e le acque, dopo l’ennesima fumata nera sul depuratore Mammafiglia. Un durissima nota ufficiale, inviata per conoscenza anche al procuratore capo di Nicosia Fabio Scavone, al prefetto Giuliana Perrota, ed indirizzata anche al dirigente dell’assessorato regionale Territorio ambiente, agli assessori regionali dell’Energia Giosuè Marino, del
Territorio e Ambiente Calogero Sparma,
al Dipartimento regionale Acqua e rifiuti,
all’Ato idrico e ad Acquaenna.
«Adesso non accettiamo più rinvii o
scaricabarile - dice Catania - sul depuratore che è prima di tutto uno strumento
di salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini e al contempo un obbligo di legge. Gli impianti di depurazione
sono obbligatori, l’Europa ha inflitto pesantissime multe all’Italia per la man-
canza di impianti e noi da quasi 20 anni
non riusciamo a far entrare in funzione
quello già costruito. La colpa è dell’immobilismo della Regione e di una burocrazia
resa ancora più complicata dalla scarsa
volontà di affrontare e risolvere le questioni». Catania va già duramente su una
vicenda che definire paradossale è poco.
Il sindaco aveva già diffidato l’assessorato regionale Territorio e Ambiente nell’ottobre del 2010, appaltato nel lontano
1984, completato oltre 12 anni dopo e
mai entrato in funzione. Una diffida che
era seguita a diversi incontri alla Regione,
nei quali alle parole non erano seguiti i
fatti e le azioni indispensabili alla messa
in funzione dell’impianto. «La diffida al
Commissario regionale - spiega Catania è un atto che questa amministrazione
non poteva non compiere. L’assessorato
regionale dopo la mia nota, lo scorso febbraio, ha sollecitato il commissario dele-
gato, per l’indizione di una conferenza
dei servizi, al fine di pervenire all’attivazione dell’impianto. Considerato che a
tutt’oggi, a distanza di oltre due mesi,
nessuna iniziativa è stata intrapresa dal
commissario, in qualità di massimo rappresentate sanitario della mia città, non
potevo che diffidare il commissario ad
indire entro 15 giorni la conferenza sollecitata dall’assessorato regionale». Catania ricorda che sono ancora disponibili oltre 700mila euro destinati al depuratore
di Prati Gurri che l’amministrazione precedente non ha realizzato.
«Ho chiesto che la somma venga riprogrammata e destinata alla messa in
funzione del depuratore di Mammafiglia
- conclude - e che gli uffici competenti attivino tutte le procedure necessarie a superare il problema della mancanza del
collaudo».
GIUDIZIARIA
GIULIA MARTORANA
IL DEPURATORE DI CONTRADA MAMMAFIGLIA
GIUDIZIARIA
Spaccio di droga ad Agira, i Cc Stalking, c’è vizio procedurale
confermano accuse su 3 giovani già trasmessi atti alla Procura
giu.mar.) Deposizione dei primi testi del Pm,
ieri, al processo contro 3 giovani accusati di
spaccio di stupefacenti ad Agira, aggravato
dalla cessione a minorenne. Dinanzi al collegio
penale del tribunale di Nicosia hanno deposto
i militari dell’arma che effettuarono l’arresto e
che hanno raccontato cosa accade la sera del
controllo poi sfociato nel rinvenimento dello
stupefacente e nell’arresto dei giovani fermati, tra i quali un minorenne. I tre erano stati arrestati nel febbraio del 2009, durante un servizio straordinario dei carabinieri, mirato alla
repressione e prevenzione di spaccio e consumo di draga. Quattro giovani agirini erano stati fermati in contrada Capodoro, a bordo dell’auto condotta da uno di loro, ma i carabinieri notarono che qualcuno dall’interno dell’au-
to, aveva gettato due piccoli involucri, subito
recuperati dai militari. All’interno era stato
rinvenuto lo stupefacente.
L’avvocato Giuseppe Gullotta che difende gli
imputati, aveva subito ottenuto la scarcerazione, sia per la modica quantità di droga sia
perché tutti i fermati erano incensurati. Il presidente del collegio Grazia Caserta, ha stabilito il calendario di udienze del processo che dovrebbe concludersi il 9 giugno prossimo. L’accusa ha già esaurito i testi a carico, considerato che ha citato solo i due militari dell’arma
che hanno deposto ieri. Alla prossima udienza prevista la deposizione dei testi della difesa. Potrebbero decidere di deporre anche gli
imputati M. L, 29 anni, C. B. 29 anni, i F. P., 27
anni che hanno sempre respinto le accuse.
giu.mar.) Vizio procedurale e trasmissione
degli atti alla procura di Nicosia. E’ accaduto
ieri, in apertura della direttissima per Gaetano Alessandro Ensabella, l’operaio incensurato di 35 anni accusato stalking, danneggiamento e lesioni aggravate nei confronti della
ex moglie e della sorella di questa. Il apertura
del processo per direttissima ’avvocato Giuseppe Gullotta ha sollevato l’eccezione di nullità della fissazione del procedimento per vizio procedurale. Il Giudice, accolta l’eccezione
ha disposto che gli atti tornino alla Procura.
Secondo le accuse Ensabella si era recato in casa della ex moglie e dopo essere entrato con la
forza, danneggiando il portoncino avrebbe
aggredito, picchiato e minacciato lei la sorella. La ex moglie che ha nominato gli avvocati
Rossana e Calogero Cavallaro quali legali di
parte lesa, avrebbe subito una vera persecuzione da parte del marito che non accettava la
separazione, tanto che già a partire dal luglio
del 2010 aveva presentato alcune denunce
per molestie e minacce. Gli avvocati Cavallaro si costituiranno parte civile. L’imputato ha
respinto le accuse sostenendo che si era recato in quella casa per ritirare i propri effetti
personali dopo che il tribunale aveva pronunciato pochi giorni prima la separazione consensuale. L’uomo che nega gli atti persecutori, ha ammesso di avere colpito le due donne
ma sostiene di averlo fatto per difendersi dalle bastonate che le due gli stavano infliggendo.
Ensabella è stato scarcerato subito ma un’ordinanza gli vieta di avvicinarsi alla ex.