curia provinciale
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Aprile 2014 CURIA PROVINCIALE DAL PROVINCIALE Per una missione sempre più collaborativa e partecipata: gli aggiornamenti apportati alla nostra formazione. Da tempo la Compagnia ha avviato una revisione del modo di intendere e di praticare la vita in comune. L’espressione “comunità come missione” è ormai entrata nel nostro linguaggio. Anche il Padre Generale è ritornato sull’argomento sia nella relazione De Statu della Congregazione dei Procuratori di Nairobi, sia nella lettera sull’Anniversario della Ricostituzione (14 novembre 2013, n. 3). Anche nella nostra Provincia si è molto insistito su questo tema, come aspetto qualificante del nostro apostolato. I contesti in cui lo abbiamo affrontato sono in particolare due: anzitutto la vita nello Spirito e la (nuova) evangelizzazione, poiché le relazioni che viviamo (ad intra e ad extra) sono parte costitutiva dell’annuncio e ne influenzano la credibilità, e poi quello della collaborazione, sia tra noi sia con gli altri, come impegno per la comune missione. Troppo spesso è proprio sugli scogli dell’incomprensione e dello scontro che si incagliano i nostri progetti apostolici, pur animati dalle migliori intenzioni. Non si tratta però solo di ripetere una formula o di approfondirla teoricamente. Occorre soprattutto mediarla nella vita concreta delle nostre comunità. In questa direzione, abbiamo progressivamente intensificato i momenti formativi, rendendoli APPUNTAMENTI IN PROVINCIA Ultimi Voti di P. Walter Bottaccio SJ 18/05/2014, 11:30 | "S. Maria della Speranza", Scampia -Napoli | Corso di Esercizi Spirituali(7gg) + Laboratorio di approfondimento (2gg) per Guide di esercizi 15/06/2014 - 25/06/2014 | Casa Es. S. Cuore, Galloro - Ariccia | Per vivere e approfondire dinamiche tipiche degli esercizi ignaziani: un'esperienza nuova e particolare di formazione permanente per chi è impegnato a vario titolo nell'apostolato degli esercizi. Corso di Esercizi Spirituali per tutti i gesuiti 04/08/2014 - 13/08/2014 | Casa Es. S. Cuore, Galloro - Ariccia | Corso di Esercizi e Discernimento Comunitario. Iscrizioni in sede Corso Formazione Permanente per Gesuiti 17/08/2014 - 23/08/2014 | Selva Gardena, BZ, Italia | "Il nostro modo di procedere" Studi sul Sacramento della Penitenza 06/09/2014 - 07/09/2014 | Rettoria del Gesù, Via degli Astalli, Roma, RM, Italia | «"Mostraci il Padre". Sacramento della riconciliazione ed esperienza di Dio. Il ministero della Consolazione». AGENDA DEL PROVINCIALE CdA Fondazione Martini Milano, 15/05/2014, 09:00 Visita a Malta 21/05/2014 - 23/05/2014 Conferimento Ministeri Roma - San Saba, 27/05/2014, 09:00 Commissione per la Facoltà teologica Napoli, 28/05/2014, 09:00 Commissione economica Roma - Civiltà Cattolica, 29/05/2014, 09:00 AGENDA DEL VICE PROVINCIALE NORD Visita canonica ad Alghero 11/05/2014 - 14/05/2014 Consulta di Provincia 10/06/2014 - 13/06/2014 Consulta di Provincia 01/07/2014 - 04/07/2014 AGENDA DEL VICE PROVINCIALE SUD Visite a Grottaglie e Lecce 12/05/2014 - 14/05/2014 Visita a Bari 15/05/2014 - 16/05/2014 Consulta di Provincia 10/06/2014 - 13/06/2014 Consulta di Provincia 01/07/2014 - 04/07/2014 sempre più sistematici. Abbiamo così integrato la formazione iniziale (scolastici e giovani padri) con seminari pratici per migliorare la comunicazione tra noi; per imparare a dirci le cose che vanno bene, ma anche quelle che suscitano difficoltà e a correggerci fraternamente; per riconoscere e possibilmente superare i conflitti; per meglio comprendere e valorizzare la dimensione organizzativa del nostro modo di procedere. Anche nella formazione permanente stiamo insistendo su questa dimensione, in particolare con i Superiori, i Direttori d’opera e i Delegati. È infatti determinante per chi svolge compiti di responsabilità acquisire familiarità e competenze nel modo di animare la comunità e nel favorire la collaborazione. Da ormai quattro anni diversi gesuiti italiani partecipano al corso sulla leadership che ha luogo in Spagna a fine luglio (aperto a tutta l’Assistenza). Inoltre stiamo cercando di dare un taglio più formativo alla riunione annuale di novembre per i Superiori, per meglio prepararci a svolgere questo servizio impegnativo e delicato. In questa linea abbiamo organizzato una proposta più approfondita e articolata sul discernimento in comune, rivolta soprattutto ai Superiori (Galloro 3-14 agosto). Sarà con noi un gruppo di gesuiti belgi, che da anni lavora in questo ambito, avvalendosi anche di esperienze internazionali (in particolare canadesi). Siamo partiti dal discernimento in comune perché spesso se ne sottolinea l’importanza, ma poi ci si accorge di non avere esperienza e competenze per realizzarlo effettivamente. Ed è uno snodo qualificante del nostro modo di procedere e del nostro assetto organizzativo, se pensiamo che l’organizzazione costituisce, in un certo senso, un “dispositivo per prendere decisioni”. Il discernimento in comune è inoltre molto collegato al nostro DNA, visto che la Compagnia è nata dalla deliberazione dei primi Padri. Se l’esperimento porterà buoni frutti cercheremo un modo per diffonderlo e riproporlo. Nel frattempo vi avviso che c’è ancora qualche posto disponibile, per cui chi lo desidera può affrettarsi a iscriversi presso la casa di Galloro. DALLA CONSULTA Notizie dalla Consulta di aprile. Il primo argomento affrontato è stato quello dei Collegi. Il Delegato, P. Denora, ha fatto il punto sui primissimi passi della Fondazione GesuitiEducazione che raccoglie tutti i Collegi italiani e quello di Scutari e a cui partecipano quello di Messina e quello di Napoli, giuridicamente autonomi rispetto alla Compagnia. Sono state illustrate la composizione e le funzioni dei vari organismi che dirigono la Fondazione e cioè il Consiglio di Amministrazione (composto dai gesuiti Denora, Barretta, Gianuzzi e Remondini e dai laici Andrea Costa, Dioguardi e Vignola), il Comitato Esecutivo (composto dai gesuiti Denora e Remondini e dai laici Dioguardi, Pinelli e Vignola) e il Direttore Generale (Pinelli), che ha la responsabilità per l’attuazione dei programmi, oltre che l’Assemblea dei membri. Quanto alle relazioni con il governo della Compagnia: 1) il Presidente è il Delegato del P. Provinciale per l’Educazione 2) Il Provinciale nomina la maggioranza dei consiglieri 3) Tutte le operazioni straordinarie sono regolate dall’Istruzione per l’Amministrazione dei Beni (IAB), cioè dal diritto della Compagnia. 4) Il Delegato riferirà regolarmente alla Consulta di Provincia. Il secondo argomento all’OdG è stato quello degli assetti di governo e in pratica su modi e tempi con cui arrivare al superamento della figura dei Viceprovinciali, attraverso una fase intermedia in cui ne resterà uno. Diverso tempo è stato poi dedicato ai bisogni di Case e Opere e quindi alle possibili prossime destinazioni. La Consulta ha quindi trattato del passaggio dal magistero alla Teologia ed è stato ammesso Salvo Collura. Il P. Provinciale ha anche aggiornato la Consulta sulle evoluzioni che si stanno realizzando a S. Fedele a Milano, con attenzione particolare alla Rivista Popoli, dopo l’arrivo della Fondazione Martini e della Fondazione Gesuiti-Educazione. Nuove informazioni anche circa l’evoluzione dell’iter che si sta sviluppando a livello di Assistenza dell’Europa Meridionale per giungere all’identificazione del luogo a Roma dove si dovrebbe insediare il futuro Filosofato europeo. La verifica sul cammino fatto dalla Consulta ha concluso i lavori, secondo la consuetudine. COMUNICAZIONI DAL SOCIO Corso di Esercizi spirituali per tutti i Gesuiti. Sono ancora aperte per i soli Gesuiti le iscrizioni al Corso di Esercizi nella prospettiva della formazione al discernimento comunitario, proposto in particolare per Superiori e Direttori d’Opera (ma non soltanto) dall’équipe belga-italiana dell’ESDAC ( Exercices Spirituels et Discernement Apostolique en Commun). Il Corso, in lingua italiana, si terrà dal 4 al 13 agosto 2014 presso la Casa Esercizi S. Cuore di Galloro-Ariccia ed è valido come corso di Esercizi annuale. PROVINCIA D'ITALIA GESUITI CULTURA Corriere e Civiltà Cattolica presentano “la biblioteca di Papa Francesco” Roma Come comprendere a fondo la visione della vita, dell'uomo e della Chiesa che Papa Francesco ha maturato nel tempo? I libri che ha letto e amato sono una chiave importante per entrare nel suo mondo interiore. Per questo il Corriere della Sera, in collaborazione con La Civiltà Cattolica, propone ai lettori, 20 opere tra le più amate da Papa Francesco. Classici di ogni tempo e capolavori ritrovati: saggi, romanzi, teatro e poesie. Dall’epica argentina di Hernández all’etica tormentata di sant’Agostino, dall’Uomo del sottosuolo di Dostoevskij all’Autobiografia di sant’Ignazio, dalla poesia portegna del Martin Fierro al Memoriale del nuovo santo Pierre Favre e al romanzo religioso dell'anarchica e anticonformista Ethel Mannin. Una galassia di storie e riflessioni in cui si riflette la ricchezza della vita e degli incontri di Papa Bergoglio e si avvertono le vibrazioni della sua profonda sensibilità. Come guida alla lettura, ogni opera è accompagnata da una prefazione scritta da amici, studenti e compagni di cammino di Bergoglio che spiegano il legame tra l'opera e la vita del Papa. Il progetto, ideato e curato da P. Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, prevede una uscita settimanale in edicola per 20 settimane a partire dall'8 maggio. “Popoli” promuove un corso sui social media Milano. Popoli promuove un corso di formazione sull'uso dei social media, particolarmente pensato per chi lavora nell'ambito del non profit e del Terzo settore. "Costruire relazioni di valore con i media partecipativi": questo il titolo del corso, che si svolgerà nella sede della rivista, a Milano, in tre sessioni mattutine a partire dal 30 maggio. La Rete è il luogo dove abbiamo globalizzato i nostri sistemi relazionali e i social network rappresentano oggi il modello con il quale generiamo e gestiamo i collegamenti del mondo reale e locale con il mondo digitale e globale. Conoscere, capire, gestire e misurare questo fenomeno diventa una scelta essenziale per le organizzazioni non profit. Date: 30 maggio, 13 giugno, 20 giugno Orario: 9.30-13.30 Sede: Fondazione Culturale San Fedele, Piazza San Fedele 4, Milano “La verità è un incontro”: il volume con le omelie di Francesco Roma. E' appena arrivato in libreria “PAPA FRANCESCO, La verità è un incontro. Omelia da Santa Marta”, edito da Rizzoli e curato da Padre Antonio Spadaro. Nelle 558 pagine il testo delle omelie, così come state pronunciate e raccolte da tre giornalisti della Radio Vaticana (Sergio Centofanti, Alessandro De Caro- lis e Alessandro Gisotti), è aperto dalla prefazione del direttore generale dell’emittente, padre Federico Lombardi, seguita da un'introduzione di 40 pagine a cura di P. Spadaro. “A volte la preziosità di queste omelie supera quella di discorsi più compiuti e formali. È, infatti, pensiero sorgivo che sgorga a contatto diretto con una assemblea che prega”, scrive il direttore di La Civiltà Cattolica, che nella sua riflessione ha scelto “cinque binomi nel tentativo di costruire un possibile, e certo non unico, percorso di lettura: la lotta e la sfida, il desiderio e la tenerezza, la fede e l’ideologia, lo spirito e l’organizzazione, la strada e l’andare. Spero che possano spingere il lettore a scoprirne altri con il gusto della sua meditazione personale”. Il 7 maggio il volume sarà edito anche con il cd audio. GESUITI EDUCAZIONE A Messina studenti ignaziani “giocano” a fare i manager Scuole. Si sa che il "gioco" è una delle forme più interessanti di apprendimento, in quanto consente di veicolare contenuti importanti in modo applicato, concreto e stimolando la curiosità e l'attenzione del discente. Le "simulazioni", in particolare, rappresentano una modalità tipica di apprendimento della pedagogia ignaziana (S. Ignazio amava ripetere "Praecepta pauca, exempla multa, exercitatio plurima") che viene spesso applicata nelle scuole della rete GesuitiEducazione. All'Istituto S. Ignazio di Messina, ad esempio, si è da poco concluso il concorso Young Business Talents (breviter YBT), un simulatore d’impresa che ha permesso a centinaia di ragazzi di tutta Italia e Spagna di esercitarsi a prendere decisioni di ogni tipo all’interno di un’azienda virtuale, emulando con precisione ciò che accade nel mondo imprenditoriale. Tra gli altri, questo business game, ha visto coinvolti diversi ragazzi (soprattutto del secondo biennio e dell'ultimo anno) del liceo scientifico del Collegio S. Ignazio di Messina, che con impegno e maestria hanno analizzato, pianificato ed esaminato, strategie di marketing e diffusione dei prodotti da vendere. Docenti “compagni di silenzio” durante gli Esercizi Scuole. Una quindicina di Docenti provenienti dalle scuole della rete GesuitiEducazione d'Italia e Albania ha vissuto l'esperienza degli Esercizi Spirituali Ignaziani nel pieno del periodo quaresimale, per approfondire la propria fede, discernere le scelte della propria vita e anche per migliorare la propria "vocazione" di docente in una scuola ignaziana. Gli Esercizi sono stati guidati dal P. Francesco Tata e dall'équipe del Cefaegi. Si tratta del secondo anno consecutivo in cui viene proposta ai Docenti questa opportunità "forte" di vita, parallelamente alla analoga proposta fatta agli studenti dei Licei (maturandi) nel mese di gennaio scorso. Una partecipante racconta come, nei giorni degli Esercizi, con i suoi "compagni di silenzio" abbia "condiviso un tempo bizzarro, a volte amico, a volte nemico, ma che andava “rispettato”. Uno spazio ogni giorno più familiare e confortevole. Un relazionarci, un movimento fra noi sempre meno goffo e, invece, sempre più sicuro. Ma soprattutto abbiamo condiviso il silenzio. Quel silenzio, nei giorni precedenti l’incontro, da noi tanto aspettato, pensato, desiderato, voluto, interrotto solo dai meravigliosi rumori della natura vivente, da porte che si chiudevano, dal rumore dell’ascensore o del riscaldamento in camera, dalla musica (anche se ormai parte del nostro silenzio), dal carrello del cibo, allegramente portato da quel gentile e sempre sorridente cameriere". E prosegue: "Sant’Ignazio era un genio! Negli Esercizi, se ci pensate bene, c’è tutto! C’è la soluzione a tutto! Certo, in teoria, una teoria che, esercitandosi attraverso la vita, può diventare pratica. Per questo bisogna esercitarsi!" Tra le parole preferite di Sant’Ignazio c’è il termine “segnalarsi”, che è tipico di quanti si distinguono facendo il bene. In una famosa lettera sull’obbedienza ai Gesuiti raccomanda “segnalatevi nel servizio”. "Cercherò di farlo, insieme ai miei colleghi e compagni di silenzio". Le croci dei giovani il tema dell’hangout pasquale Scuole. "Nonostante i problemi tecnici, che cerchiamo ogni volta di superare, questi nostri 'hangout' stanno diventando un’abitudine molto bella, un ap- puntamento atteso. Come quelle cene tra amici che non si vedono da un po’ e che si mettono d’accordo perché ognuno porti qualcosa: chi il primo, chi il secondo, chi i dolci, chi le bibite. E viene fuori un pasto ricco di pietanze buone. Ecco, la stessa cosa è successa oggi: abbiamo chiesto a ogni scuola di portare un proprio contributo, una propria riflessione, e ne sono venuti fuori spunti bellissimi". Con queste parole, Padre Vitangelo Denora, Delegato per i Collegi, ha salutato tutte le scuole della rete GesuitiEducazione d'Italia e Albania, collegati in diretta tramite "hangout" la mattina del mercoledì "Santo" 16 aprile, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze pasquali (è possibile rivedere l'intero collegamento su YouTube cliccando qui). Le scuole europee dei Gesuiti su didattica e tecnologia Scuole. Dal 26 al 28 marzo si è tenuto a Drongen (Belgio) un incontro organizzato dal Jecse (Jesuit European Committee for Primary & Secondary Education), a cui hanno partecipato alcuni formatori e i delegati per l’educazione delle 157 scuole dei Gesuiti in Europa. Dall’Italia sono partiti P. Vitangelo Denora, delegato del Provinciale per i collegi, e Francesca Argenti, referente nazionale per l’integrazione della tecnologia nella pedagogia e nella didattica ignaziane. La tematica scelta per l’incontro di quest’anno riguardava le delicate problematiche legate alla “didattica digitale”. Argomento quanto mai spinoso, poiché, se da una parte interpella tutte le scuole e gli educatori da più punti di vista (dalla necessità di innovare, all’attenzione di cui hanno bisogno i ragazzi nel loro relazionarsi con il digitale), dall’altra è percepito come un terreno molto scivoloso e pericoloso da affrontare. Nel contesto europeo la rete di scuole italiane è l’unica ad aver avviato in modo sistematico e coordinato un processo di riflessione e sperimentazione nel campo dell’innovazione tecnologica. La testimonianza sull’esperienza italiana ha permesso di riflettere insieme su alcuni elementi estremamente significativi: 1. L’investimento sulle tecnologie comporta molto di più che una fornitura di strumentazioni, ma coinvolge il sistema scuola nella sua interezza; 2. Non esiste una formula valida per tutti e non esiste una soluzione valida sempre; la tecnologia ci obbliga a lavorare costantemente su noi stessi e sui nostri margini di miglioramento. 3. La tecnologia non è un surplus che garantisce innovazione e successo didattico. Funziona però quando gli insegnanti non vivono solo un metodo trasmissivo - infor- mativo, ma uno formativo - creativo. In quest’ottica la migliore didattica ignaziana, fondata sull’accompagnamento, può trovare nuove forme di fioritura. 4. La tecnologia offre opportunità che vanno valutate e scelte da chi è in prima linea: è possibile ampliare e facilitare una didattica che è costantemente vissuta come ricerca personale e relazionale, costruita insieme da insegnanti e alunni. 5. La grande sfida oggi è quella di vivere più profondamente i criteri ignaziani: il discernimento nelle scelte pedagogiche, organizzative e antropologiche che la scuola è chiamata a vivere, l’accompagnamento nel cogliere opportunità e valori presenti nella realtà contemporanea. Scuole ignaziane in rete Educazione. Il lavoro in rete è uno degli obiettivi che la scuole ignaziane perseguono in questo tempo. Un argomento che apre una serie di "link" - dall'internazionalità alla spiritualità - che approfondiremo con alcune interviste ai responsabili delle scuole. Partiamo con padre Diego Mattei, uno dei padri spirituali dell'Istituto Massimo di Roma, responsabile del Progetto Tuto- ria della scuola e collaboratore del CeFAEGI. Perché una "pastorale comune di rete"? "L’attuale pastorale comune risponde al desiderio di dare visibilità strutturale alla comune spiritualità ignaziana e rafforzare la consapevolezza nei nostri alunni di appartenere a una tradizione pedagogica, spirituale e umana ampia, che va al di là delle mura della singola scuola. Chi frequenta un collegio gesuita non è solo studente del Massimo, del Leone XIII, del Sociale, del CEI, del Pontano, dell’Ignatianum o del Petr Meskalla, ma è studente oggi, ed ex alunno domani, dei gesuiti. La pastorale di rete, inoltre, permette la trasferibilità delle esperienze, l’economia dei mezzi, l’uso di linguaggi comuni e il ricorso a strumenti condivisi". Quali sono i momenti pastorali più significativi realizzati in rete? "Ve ne sono vari, ognuno proprio e caratteristico di un anno scolastico. Pensando ai licei, il più antico è l’iniziativa de “I Gesuiti e la Storia”, rivolto ai ragazzi del terzo anno; ha un respiro internazionale, perché coinvolge non solo i collegi italiani, ma anche europei. Per gli studenti del quarto anno c’è l’esperienza del Kairos, che è un adattamento degli esercizi ignaziani per ragazzi di 17 anni e che attualmente è svolto per coppie di collegi: Milano e Torino, Roma e Napoli, Messina e Palermo. Le iniziative più significative sono però forse quelle che coinvolgono i ragazzi dell’anno di maturità. La prima è la gita dei maturandi che da alcuni anni si svolge la prima settimana di Novembre a Pechino. E’ una inizia- tiva significativa anche per i numeri: ogni anno si muovono dall’Italia circa 200 studenti. La seconda iniziativa è quella più recente, perché è nata quest’anno. Per la prima volta, infatti, sono stati organizzati e proposti gli esercizi spirituali ignaziani in rete. 50 ragazzi si sono ritrovati a Roma per pregare insieme in un clima di silenzio e raccoglimento". Quali "benefici" traggono gli studenti da questa pastorale comune? "Il maggior beneficio è quello della creazione di forti legami di amicizia. Aggiungerei anche la consapevolezza di essere studente dei gesuiti e non solo del proprio singolo collegio. Negli incontri comuni, ciascun studente porta la sensibilità di un diverso pezzo d’Italia e la tradizione della propria scuola, così da apprezzare le esperienze altrui e riscoprire la propria identità". Qual è stato il percorso che ha portato a realizzare questa pastorale comune? "Il cammino ha radici nel tempo, ma è cresciuta a grande velocità negli ultimi anni. I presupposti della pastorale comune stanno nella presenza dei movimenti ignaziani nei vari collegi: la Lega Missionaria Studenti con la sua esperienza decennale di campi missionari all’estero e il Meg. Il passo decisivo credo sia stata la stesura del documento “Progetto pastorale per le scuole ignaziane” nel 2011, che ha dato l’occasione di raccogliere le buone pratiche che venivano realizzate nelle varie città. L’altro passaggio importante è stato il quattrocentesimo anniversario della morte di Matteo Ricci nel 2010, che ha dato la spinta a realizzare la gita in comune per le classi di maturità. Quello che doveva essere un appuntamento una tantum si è poi replicato. Posso dire che quando si sono visti i benefici delle iniziative di rete, ci abbiamo preso gusto e ora confidiamo di crescere in qualità e quantità ancora nei prossimi!" GESUITI SOCIALE Addomesticare la povertà, i gesuiti europei a Palermo Apostolato sociale. La povertà e i poveri costituiscono una sollecitazione unica al nostro essere cittadini e credenti nella prospettiva di una società più giusta. Come preservare questa sollecitazione? Come evitare di addomesticarla? Come farne tesoro per un’efficace azione sociale? Quest’attenzione è riservata a specialisti del settore o è pervasiva anche di altri ambiti, come il settore educativo e quello delle politiche pubbliche? Ecco uno dei temi che sono stati approfonditi nell’incontro periodico europeo di gesuiti responsabili dei settori sociali nei loro rispettivi Paesi. L’evento è stato organizzato dal Jesuit European Social Centre (JESC) di Bruxelles e si è svolto significativamente a Palermo presso l’ Istituto Arrupe dal 24 al 26 aprile 2014. Gli altri temi in agenda: dove ubicare e come strutturare oggi comunità di religiosi gesuiti; implicazioni tra formazione dei giovani gesuiti e la sollecitazione sociale; ecologia; immigrazione e rifugiati; le imminenti elezioni europee. I delegati, alla presenza del Presidente dei Provinciali d’Europa, P. John Dardis SJ, e del Segretario per la Giustizia Sociale ed Ecologia, P. Patxi Alvarez SJ, hanno dedicato una particolare attenzione anche alla Settimana Sociale Europea: questa si terrà a Napoli, a fine giugno, ed è dedicata alle forme che il volontariato sta assumendo oggi. L’incontro di Palermo è espressione di un’agenda di appuntamenti che i gesuiti europei si danno per una riflessione comune a questo specifico livello e per l’elaborazione di progetti operativi coinvolgenti i centri presenti in Europa. La sessione è stata completata con una presentazione del settore sociale della Provincia d’Italia. Un momento particolarmente intenso è stata la visita al quartiere ZEN di Palermo e l’ incontro con le realtà locali. P. John Dardis ha presieduto la celebrazione eucaristica nei locali del doposcuola di una delle associazioni operanti nel quartiere. GESUITI MISSIONI Italia e America per Padre Chini Trento. In aprile mons. Luigi Bressan, arcivescovo di Trento, ha fatto un viaggio in Arizona e in California, a Sonora, per presentare il film Inchiesta su Padre Kino di Alessandro Cagol, doppiato in lingua spagnola e inglese. Ma il viaggio è stata l'occasione anche per un importante incontro con i vescovi di Tucson ed Hermosillo per la sottoscrizione di un documento congiunto da presentare a Papa Francesco a sostegno della causa di beatificazione di Padre Eusebio Francesco Chini. L'iniziativa è stata resa nota dall'Associazione Padre Eusebio Chini, con sede a Segno (Trento), suo paese natale. Altre iniziative che l'Associazione ha in cantiere per il 2014 sono la riproposizione del progetto per l'arrangiamento di dieci canzoni di Giorgio Conta, dedicate a Padre Kino (nome americano del grande missionario nato nel 1645 e morto a Santa Magdalena, Sonora, nel 1711); l'installazione di pannelli illustrativi presso il monumento a Padre Kino di Livio e Giorgio Conta, posto all'entrata del pae- se di Segno; il rifacimento del sito internet e la presentazione dell'epistolario di Padre Chini curata dal Padre Domenico Calarco, Saveriano, vicepostulatore della causa di canonizzazione in corso a Roma. Continua così la missione dell'associazione che come ha confermato il presidente Alberto Chini - è impegnata su più fronti per far conoscere la poliedrica figura di questo mis- sionario ma anche geografo, astronomo, esploratore e difensore delle tribù indiane dalle prepotenze degli occupanti spagnoli. IN RICORDO P. Paolo Molinari SJ (DIR) P. Molinari nasce a Torino il 17 gennaio 1924 ed entra nella Compagnia a Cuneo il 16 ottobre 1942. Dopo gli studi di filosofia a Gallarate e due anni di ‘magistero’ a Muzzano (Venezia), nel 1949 è inviato a Chieri per gli studi di teologia che completerà ad Heythrop (Inghilterra), dove il 6 settembre 1952 è ordinato presbitero. Nel 1953 fa il Terz’anno di probazione a Firenze con P. Bianchini come istruttore. Nel 1954 continua gli studi di Teologia alla Pontificia università Gregoriana risiedendo al Collegio Bellarmino. Nel 1956 la sua prima destinazione è a Genova, come Padre spirituale dei liceali e Assistente delle Congregazioni mariane degli ex-alunni. Nel 1957 P. Molinari è inviato a Roma alla Curia generalizia dove servirà per lunghissimi anni la Compagnia in qualità di Postulatore Generale fino al 2009 e di professore di teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana. Nel 2011 per alcuni problemi di salute è inviato all’infermeria di S. Pietro Canisio, dove si è spento serenamente all’alba della mattina del 2 maggio. Lo ricordiamo come uomo di grande cultura, in particolare nell’ ambito della spiritualità. P. Giovanni Martinetti SJ (ITM) | P. Martinettii nasce a Roma il 2 ottobre 1922 ed entra nella Compagnia a Galloro il 23 ottobre 1938, all’età di 16 anni. Dopo il ‘carissimato’, sempre a Galloro, nel 1943 è inviato allo Scolasticato di Roma per gli studi di filosofia. Poi tre anni di ‘magistero’ a Livorno, all’Istituto Massimo di Roma e a Ferrara. Nel 1950 P. Giovanni è inviato nuovamente allo scolasticato di Roma per gli studi di teologia alla PUG. Il 12 luglio 1952 è ordinato presbitero a Roma. Nel 1953 fa il Terz’anno di probazione a Firenze con P. Bianchini come istruttore. Nel 1954 riceve la sua prima missio a Ferrara come viceparroco (1954 – 1957), poi l’incarico dell’Opera Ritiri di Perseveranza a Roma (1957 – 1961) e quindi a Foligno per l’Umbria (1961 – 1962). Nel 1962 è inviato a Firenze ( il 2 febbraio 1956 vi aveva pronunciato gli Ultimi Voti) ad occuparsi della chiesa e ad esercitare ministeri pastorali e poi due anni a Roma, S. Ignazio. Dal 1968 al 1976 è a Cagliari dove, oltre ad esercitare vari ministeri, collabora anche a “Telefono amico”. Dal 1976 al 1981 opera pastoralmente a Trento, quindi un anno a Ravenna, altri cinque anni a Bologna e poi a Modena dove rimane per circa 11 anni (1987 – 1998) come Padre spirituale e guida per gli Esercizi. Dopo altri due anni a Carrara, nel 2000 è inviato a Pescara, dove è aiuto Parroco per circa 9 anni, e dove tra gli altri compiti è anche assistente “Gruppi Famiglie” e “Rinnovamento nello Spirito”, Padre spirituale del MEG e si occupa della catechesi per gli adulti. Nel 2009 l’età avanzata e alcuni problemi di salute consigliano il trasferimento all’infermeria del Gesù di Roma e poi, nel 2012, a S. Pietro Canisio. Ricoverato per gravi problemi di glicemia, è morto improvvisamente d’infarto nel pomeriggio del 22 aprile. Il Signore colmi il desiderio costante di conoscere Lui che ha caratterizzato la ricerca di tutta la vita del P. Martinetti e lo accolga nella pienezza della luce svelandogli ogni mistero. P. Carmelo Pulizzotto SJ (ITM) P. Carmelo nasce a Marineo (Palermo) il 10 febbraio 1927 ed entra nella Compagnia il 28 settembre 1955 a Bagheria, lasciando la sua attività di avvocato civilista. Dopo il triennio di filosofia a Roma (1957 – 1960) e un anno di ‘magistero’ a Palermo, nel 1961 intraprende a Messina gli studi di teologia e qui viene anche ordinato presbitero il 12 luglio 1964. Nel 1965 fa il Terz’anno di probazione a Cordoba in Spagna con il P. Culuca come istruttore. La sua vita apostolica è spesa interamente in Sicilia, se si eccettua una breve parentesi di un anno in Messico (1973 – 1974). La sua prima destinazione, nel 1966, è a Catania come ministro e assistente CVX Universitari. Nel 1970 è inviato all’istituto Gonzaga di Palermo come Padre spirituale dei liceali. Nel 1974 è ad Alcamo come Padre spirituale e animatore di gruppi giovanili e qui, il 13 novembre 1975, pronuncia gli Ultimi Voti. Nel 1981 è nominato Su- periore della residenza di Alcamo e coprirà tale incarico fino al 1989, anno in cui è inviato alla residenza di Catania sempre con l’incarico di Superiore, cui affianca il servizio di assistente della “Comunità Eucaristica Mariana” e di aiuto promotore dell’AdP in Sicilia. Nel 1992 P. Pulizzotto è inviato a Palermo - Casa Professa e l’anno dopo nuovamente ad Alcamo come aiuto del prefetto della chiesa, assistente Meg e CEM e promotore della catechesi diocesana. Dal 1998 al 2005 è a Sant’Agata Lì Battiati dove continua il suo servizio di assistente ai gruppi Meg e CEM, di promotore regionale dell’AdP e di vicario parrocchiale. L’11 ottobre 2005 inizia il Superiorato ad Alcamo e due anni dopo l’ultima destinazione a Sant’Agata Li Battiati dove continua il suo servizio apostolico di confessore e assistente della CEM e aiuto dell’assistente della “Compagnia di Maria”. E’ morto serenamente il giorno di Pasqua all’ospedale Cannizzaro di Catania dove era stato ricoverato per una grave forma di broncopolmonite. E’ stato un uomo di consiglio, punto di riferimento per tantissime persone. Attraverso la sua parola riusciva a trasmettere in maniera appassionata la gioia di appartenere al Signore. PARENTI DEFUNTI È morto il fratello Flaviano del P. Bruno Schizzerotto, missionario in Brasile 23 aprile 2014. Così l'annuncio di P. Schizzerotto: "Carissimi, pace e allegria nel Signore Risorto. Questa mattina si è spento a questa vita per aprirsi alla festa del Risorto un altro mio fratello, Flaviano. Non era sposato ed era nato il 23 dicembre 1933. È già il terzo fratello chiamato ad altra vita in questi ultimi anni in Brasile. Chiedo un ricordo nella preghiera per lui e per i parenti (siamo ancora in sette, di cui tre sorelle). Grazie e un abbraccio di cuore". CONFERENZA PROVINCIALI EU DALLA SCRIVANIA DI P. JOHN DARDIS Buona Pasqua e ogni benedizione del Signore Risorto! Cari amici , Nella quarta settimana degli Esercizi Spirituali ci viene chiesto da Ignazio di "considerare il ruolo di consolatore che Cristo nostro Signore sostiene e di paragonarlo a come gli amici sono abituati a consolare gli amici." In questi giorni e settimane di Pasqua possiamo davvero fare esperienza della consolazione del Signore ed essere grati per come Egli opera nella nostra vita, dandoci pace, gioia e ispirazione. A questo punto, possiamo anche essere grati per come i nostri compagni di comunità ci consolano, ci incoraggiano e ci sostengono nella nostra fede in tanti modi: con la testimonianza della loro preghiera; con l’ Eucaristia che condividiamo insieme; con semplici atti di servizio nella comunità e con l'impegno nell'apostolato. Tutto ciò ci consente, come gesuiti, di dire: "Siamo accomunati dalla nostra vocazione; vogliamo seguire Cristo con rinnovato zelo e passione, vogliamo fare progressi e approfondire la nostra vita di gesuiti". Rendiamo grazie anche per il modo in cui i nostri amici e parenti ci consolano e si uniscono a noi. Possiamo ricordare in questi giorni la generosità con cui le persone ci trattano; il modo in cui ci servono e ci aiutano e sono generosi con noi. Siamo in debito con gli amici e la famiglia per tutto questo. Questa rete di relazioni ci aiuta ad andare avanti nelle difficoltà. Durante questi giorni di Pasqua possiamo ricordare quanto significhi per noi tutto questo e rendere grazie. Contemplando i discepoli sulla strada di Emmaus , possiamo identificarci molto con loro. In Europa possiamo immaginarci a camminare insieme lungo la strada come gesuiti, perplessi o ansiosi o depressi per il secolarismo di molte delle nostre società, per il declino della fede tra i giovani, per la diminuzione del numero di vocazioni, per la necessità di nuove strutture per servire al meglio la nostra missione. Proprio come i due discepoli condividono la loro delusione con il Signore: "La nostra speranza era stata .....", anche noi abbiamo nutrito speranze e siamo stati delusi. Forse ci aspettavamo più vocazioni o una risposta più forte ai nostri sforzi apostolici. Eppure, quando ci sediamo con Lui a tavola, quando Lo ascoltiamo spiegarci le Scritture e guardiamo il pane spezzato e vi prendiamo parte, i nostri cuori si incendiano di nuovo e i nostri occhi possono aprirsi e vedere la realtà in un modo nuovo. Siamo invitati a partire con nuovo entusiasmo verso Gerusalemme per incontrare altri discepoli e condividere con loro una fede più profonda e più purificata. Questo è il processo della morte e resurrezione che ci rinnova costantemente come Compagnia di Gesù e come individui. Questo è il modo in cui la pietra può essere rotolata indietro, questo è come il Gesù Risorto appare a noi ancora una volta e ci mostra le mani, il fianco e i segni della sua sofferenza. Attraverso la sua Croce e la Resurrezione, Egli ci indica la strada verso un futuro più profondo, più luminoso e diverso - migliore di quanto noi stessi avessimo chiesto o addirittura immaginato. Buona Pasqua e ogni benedizione del Signore Risorto! John Dardis SJ Presidente della Conferenza dei Provinciali europei CEP NEWS Addomesticare la povertà, i gesuiti europei a Palermo Apostolato sociale | La povertà e i poveri costituiscono una sollecitazione unica al nostro essere cittadini e credenti nella prospettiva di una società più giusta. Come preservare questa sollecitazione? Come evitare di addomesticarla? Come farne tesoro per un’efficace azione sociale? Quest’attenzione è riservata a specialisti del settore o è pervasiva anche di altri ambiti, come il settore educativo e quello delle politiche pubbliche? Ecco uno dei temi che sono stati approfonditi nell’incontro periodico europeo di gesuiti responsabili dei settori sociali nei loro rispettivi Paesi. L’evento è stato organizzato dal Jesuit European Social Centre (JESC) di Bruxelles e si è svolto significativamente a Palermo presso l’Istituto Arrupe dal 24 al 26 aprile 2014. Gli altri temi in agenda: dove ubicare e come strutturare oggi comunità di religiosi gesuiti; implicazioni tra formazione dei giovani gesuiti e la sollecitazione sociale; ecologia; immigrazione e rifugiati; le imminenti elezioni europee. I delegati, alla presenza del Presidente dei Provinciali d’Europa, P. John Dardis SJ, e del Segretario per la Giustizia Sociale ed Ecologia, P. Patxi Alvarez SJ, hanno dedicato una particolare attenzione anche alla Settimana Sociale Europea: questa si terrà a Napoli, a fine giugno, ed è dedicata alle forme che il volontariato sta assumendo oggi. L’incontro di Palermo è espressione di un’agenda di appuntamenti che i gesuiti europei si danno per una riflessione comune a questo specifico livello e per l’elaborazione di progetti operativi coinvolgenti i centri presenti in Europa. La sessione è stata completata con una presentazione del settore sociale della Provincia d’Italia. Un momento particolarmente intenso è stata la visita al quartiere ZEN di Palermo e l’incontro con le realtà locali. P. John Dardis ha presieduto la celebrazione eucaristica nei locali del doposcuola di una delle associazioni operanti nel quartiere. CURIA GENERALE PADRE GENERALE Viaggio in America latina e assemblea CPAL Il P. Generale è stato fuori Roma dal 25 aprile al 12 maggio, per un viaggio diviso in due tappe. Una prima tappa è la visita alla Guyana inglese, Venezuela e Cuba. Una seconda tappa prevede la partecipazione alla 28° Assemblea dei Provinciali dell'America Latina (CPAL). Venerdì 25 aprile il P. Generale ha cominciato il suo viaggio nella Guyana inglese, passando la notte a Barbados e arrivando a Georgetown verso mezzogiorno del 26. Il programma prevedeva una visita alle opere apostoliche della Compagnia e un incontro con i gesuiti e i loro collaboratori. Lunedì 28 è partito per il Venezuela, visitando le città di Caracas e Maracaibo. A Caracas ha fatto visita all'Università Cattolica Andrés Bello, il barrio La Vega, il Centro di Educazione e Riflessione Pedagogica, il collegio San Ignacio e la piattaforma di collaborazione Gesù Operaio, incontrandosi con i gesuiti e collaboratori. La visita a Maracaibo, programmata per il 30 aprile, gli ha permesso di conoscere la Rete Apostolica Ignaziana di Zulia. La sera del 2 maggio si è recato a Cuba, dove si è trattenuto fino al pomeriggio del 4. A La Habana ha incontrato i religiosi del paese e i gesuiti con i loro collaboratori e ha partecipato al Festival de Jóvenes Ignacianos. Domenica sera si è spostato a Guadalajara, in Messico, per partecipare all'Assemblea dei Provinciali dell'America Latina. La 28 Assemblea della CPAL inizia il 6 maggio e prosegue fino a sabato 10. Avrà luogo nella casa dei ritiri e degli incontri di Puente Grande. Durante questa Assemblea il Padre Generale incontrerà personalmente ognuno dei Provinciali presenti e prenderà visione dei progetti che le Province e le Regioni hanno in comune, come, ad esempio, tra gli altri, il Progetto Panamazonico e i Centri Internazionali di Formazione. Tema principale dell'Assemblea sarà la riconfigurazione delle Province e la creazione di centri comuni di formazione filosofica. Nel suo contatto con la Provincia Messicana, il Padre Generale, sempre a Puente Grande, venerdì 9 maggio avrà un incontro con i gesuiti in formazione e domenica 11 a Tepotzotlán, nei pressi di Città del Messico, e prima della partenza per Roma, inaugurerà un'esposizione sulla Compagnia di Gesù nel tempo coloniale che si terrà in quella che fu la casa dell'antico Noviziato e centro missionario della Compagnia. ALTRE PROVINCE Portale interattivo di preghiera guidata Cina. Due Province della Compagnia - Cina e Irlanda - si sono unite per rendere disponibile per la prima volta in Cina il portale internazionale interattivo di preghiera guidata. "Sacred Space è molto amato in tutto il mondo", ha dichiarato il P. Michael Kelly SJ, direttore esecutivo di UCA News. E ha continuato: "Decine di migliaia di persone accedono al sito in 20 lingue e mi sembrava un vero peccato non renderlo accessibile al numero in crescita di cristiani della Repubblica Popolare di Cina per i quali sarebbe di grande aiuto per approfondire l'impegno con Dio. I problemi che impedivano l'accesso erano due: il contenuto non era sviluppato nello script utilizzato in Cina; inoltre il sistema di sorveglianza di internet applicato nel paese faceva sì che anche il contenuto in caratteri tradizionali venisse bloccato perché disponibile solo su un sito con URL a Taiwan. La polizia informatica cinese lo aveva bloccato. Questi problemi sono stati facilmente risolti: i caratteri tradizionali sono stati modificati in caratteri semplificati tramite tecnologia ampiamente disponibile, e il contenuto è stato ospitato su un URL che non desse fastidio alle autorità cinesi. Quello che abbiamo ora è il materiale per la preghiera in uno script utilizzato in Cina e disponibile su un URL non bloccato". Ogni mese più di mezzo milione di visitatori vengono guidati attraverso l'Esame di Coscienza ignaziano mentre nei giorni feriali circa 20.000 visitatori seguono le preghiere. Il sito a carattere semplificato si affianca ad altre due versioni linguistiche asiatiche, quella coreana e quella bahasa dell'Indonesia. Rete internazionale dei cappellani delle carceri Australia. Il Jesuit Social Services (JSS) dell'Australia ha creato la Rete Internazionale dei Gesuiti per le Prigioni (International Jesuit Prison Network (IJPN) per facilitare la collaborazione e il sostegno tra le organizzazioni della Compagnia e i singoli in tutto il mondo che lavorano nelle carceri o con exprigionieri. Istituita alla fine dello scorso anno, la rete ha già ottenuto il sostegno di tutte le Conferenze e organizzazioni della Compagnia compreso il Jesuit Networking, che si è offerto di aiutare a mettere in contatto le persone interessate. Carolyn Ryan, responsabile del progetto JSS, ha dichiarato che la scarsa collaborazione tra le regioni ha spinto il JSS a considerare la creazione della Rete IJPN come un'opportunità per la collaborazione e per sostenere il lavoro di tutti coloro che sono impegnati in questo campo. La Rete è stata istituita con un triplice scopo. In primo luogo identificare e mappare l'apostolato nelle carceri portato avanti da organizzazioni della Compagnia e singoli gesuiti in tutto il mondo mettendo in contatto le persone coinvolte. Secondo, fornire un forum per lo scambio di informazioni, esperienze e idee. Terzo, consentire la collaborazione su questioni fondamentali e le preoccupazioni comuni per affrontare le ingiustizie attraverso l'advocacy (difesa legale). Per maggiori informazioni: http://www.sjapc.net Padre Sparough che dà vita ai racconti della Bibbia Usa. Il gesuita Padre J. Michael Sparough ha fatto il giocoliere, ha collaborato con la troupe di un circo, scritto musicals, diretto spettacoli itineranti, tutto per rendere vivi i racconti della Bibbia. Direttore di ritiri spirituali, fondatore di Charis Ministries per giovani adulti, e autore di diversi libri, si considera un "evangelista contemporaneo", ispirato dalla sua capacità di raccontare storie. I suoi studi di inglese e teatro hanno coinciso con la popolarità di musicals come Godspell e Jesus Christ Superstar che lo spinsero a scrivere, insieme ad un suo amico, il gesuita Padre Mitch Pacwa, un seguito a Godspell. La loro opera, intitolata Jesus Christ and Other Resurrection Stories (Gesù Cristo e altre storie sulla resurrezione) iniziava con la morte di Gesù e continuava con i racconti della resurrezione. Un membro della direzione della diocesi episcopaliana dell'Ohio Meridionale, dopo aver visto lo spettacolo, invitò il P. Sparough a replicare alcune scene del musical alla Fountain Square di Cincinnati. Con un gruppo di 100 artisti il Padre Sparough ri- creò le scene secondo le sacre rappresentazioni medievali eseguite nelle pubbliche piazze. In seguito al successo dell'evento, nel 1975 fondò il Fountain Square Fools, un "teatro mobile che proclama la Buona Novella", e utilizza teatro, danza, mimica e musica per dare vita al Vangelo. Per 16 anni ne è stato il direttore artistico, spostandosi insieme al gruppo per gli Stati Uniti, il Canada, l'Inghilterra e l'Irlanda. Poi si è trasferito in Illinois presso la Bellarmine Retreat House dove continua a trasformare in opere teatrali i racconti della Bibbia. Appello dei familiari per padre Paolo Dall’Oglio Siria. "Chiediamo a chi lo detiene di dare a Paolo la possibilità di tornare alla sua libertà e ai suoi cari, e a tutte le istituzioni di continuare ad adoperarsi in tal senso". E' l'appello che i familiari di padre Paolo Dall'Oglio, rapito in Siria il 29 luglio 2013, hanno rivolto in coincidenza con l'anniversario dei nove mesi dal suo sequestro in Siria. Padre Dall'Oglio, 59 anni, romano, è scomparso nella regione settentrionale di Raqqa. Secondo quanto reso noto nei giorni scorsi da fonti degli insorti, sarebbe vivo e in mano ai fondamentalisti islamici dell'Isis, lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, formazione di derivazione qaedista ma in conflitto con l'altra fazione ispirata ad Al Qaeda, il Fronte al-Nusra, che da oltre un anno ha conquistato ampie zone della Siria nord e nord-orientale. Da parte dell'unità di crisi del ministero degli Esteri italiano la vicenda di Dall'Oglio viene seguita con il massimo riserbo. Il fratello Pietro, musicista, qualche mese fa ha pubblicato nel suo blog un brano dedicato ad Abuna Paolo. Ucciso attivista diritti umani di Radio Progreso Honduras. Dopo le minacce sono arrivate le pugnalate. Così è morto Carlos Mejía Orellana, 35 anni, attivista honduregno che lavorava per Eric e per Radio Progreso, organizzazioni dei gesuiti impegnate nella denuncia pubblica delle violazioni dei diritti umani, nella lotta contro l'impunità nel Paese, e nell'accompagnamento di quanti si battono per la difesa dei diritti umani. La rivista internazionale Popoli ripercorre l'intera vicenda. Mejía è stato ucciso l'11 aprile nella sua casa, a El Progreso. Dopo il colpo di Stato del 2009, le condizioni di lavoro del personale che opera all'interno di Eric e Radio Progreso - organizzazioni molto critiche nei confronti della nuova classe dirigente - si sono andate complicando, con minacce esplicite rivolte a più di 15 persone, tra cui lo stesso Mejía. Nonostante le misure di protezione chieste dalla Commissione interamericana dei diritti umani al governo honduregno, il giovane non è mai stato messo sotto tutela. «Questo omicidio - ha detto il gesuita Ismael Moreno, direttore di Radio Progreso, durante una conferenza stampa - è un attacco non solo contro la vita del nostro collaboratore e alla sua famiglia, ma anche al lavoro che realizziamo con la radio e con Eric (Equipo de Reflexión Investigación y Comunicación)». Le due organizzazione sono particolarmente attive nella costa atlantica del Paese, dove in accoro con altre realtà ecclesiali e civili promuovono programmi sui diritti umani, l'accesso all'acqua, riduzione dei rischi di disastri naturali Gli ultimi appunti di padre Frans, in attesa della Festa di luce Siria. La Conferenza dei Provinciali europei ha rilanciato nei giorni scorsi gli ultimi appunti di padre Frans van der Lugt SJ, dedicati alla Pasqua e alla Siria, scritti il 6 aprile, il giorno prima di essere ucciso a Homs. “Ci prepariamo per La FESTA...la festa del passaggio dalla morte alla vita. La vita sgorga da un abisso oscuro e coloro che sono nel buio vedono una luce radiosa...desideriamo questa resurrezione per la Siria...ilal amam, andiamo avanti”. Frans van der Lugt SJ La campagna “Scuola per la vita” Venezuela. Con lo slogan "scuola per la vita" oltre 600 persone di Fe y Alegría Venezuela, padri e madri di famiglia, insegnanti, bambini e bambine, giovani, impiegati, direttori, accompagnatori, hanno partecipato a oltre 500 interventi radiofonici di tutte le città e regioni del paese per parlare di quello che fa Fe y Alegría, i suoi risultati, le sue vittorie e le sue sfide. L'invasione dei media è un'attività che si svolge ogni anno per ricordare al grande pubblico, ai mezzi di comunicazione e alle autorità educative, il lavoro portato avanti dalla Federazione a favore dell'educazione popolare. Quella di quest'anno era la 17° edizione, e anche se la data ha coinciso con eventi che hanno messo in pericolo lo svolgimento dell'evento, questo ha avuto luogo senza incidenti. Nelle parole del direttore nazionale, P. Manuel Aristorena, questa attività è senza dubbio "un momento speciale nel quale torniamo a ricordare alla società l'importante lavoro che svolgiamo per l'istruzione pubblica nel paese e nello stesso tempo è il momento in cui tutti noi, che facciamo parte di questa grande famiglia, torniamo a farci toccare dalla nostra identità e spiritualità". “The Jesuit Post”, il libro dei giovani gesuiti americani Stati Uniti. Poco più di due anni fa, The Jesuit Post, il sito iniziato da un gruppo di giovani gesuiti in formazione, era solo un'idea. Il mese scorso gli editori del sito hanno pubblicato il loro primo libro: The Jesuit Post: Faith, God, Frontiers, Culture, Mystery, Love (The Jesuit Post: "Fede, Dio, frontiere, cultura, mistero, amore"). Il libro, disponibile anche in formato Kindle, contiene venti saggi e anche alcune ristampe dei saggi di maggiore successo, curati dal fondatore del sito, il gesuita P. Patrick Gilger. I giovani gesuiti in formazione che collaborano al sito vogliono raggiungere i loro coetanei e parlare di religione in un'epoca altamente secolarizzata. "Pensiamo, ha detto il caporedattore Eric Sundrup, che nessuno abbia parlato di religio- ne ai propri coetanei da pari a pari. E noi vogliamo parlare loro come un amico parla ad un amico". Sundrup, insieme al P. Gilger e a Sam Sawyer, un altro gesuita, hanno costruito il sito The Jesuit Post due anni fa. Hanno raccolto attorno a loro altri giovani gesuiti che hanno condiviso le loro idee e sono andati avanti con l'aiuto del P. James Martin SJ, direttore della rivista America. P. Martin, che ha pure pubblicato un suo volume l'11 marzo, dal titolo: "Gesù. Un pellegrinaggio", ha scritto la prefazione al libro di The Jesuit Post, il cui contenuto affronta una serie molto vasta di temi, riflettendo l'ambiente e le esperienze da cui provengono gli autori. Per ulteriori informazioni: https://thejesuitpost.org Per segnalare notizie, eventi, informazioni, contatta i rispettivi referenti: gesuitiGIOVANI: Giuliana De Simone, [email protected] gesuitiEDUCAZIONE: Francesco Venuti, [email protected] gesuitiSOCIALE: Daniele Frigeri, [email protected] gesuitiSPIRITUALITÀ: Pino Piva, [email protected] Per mandare informazioni su stato di salute dei gesuiti e notizie dei familiari: P. Gian Giacomo Rotelli, [email protected] Per segnalare suggerimenti e correzioni: P. Bottaro E. Flavio, [email protected] GesuitiNewsletter è curata dall'ufficio comunicazione della Provincia d'Italia della Compagnia di Gesù