curia provinciale

Transcript

curia provinciale
Aprile 2014
CURIA PROVINCIALE
DAL PROVINCIALE
Per una missione sempre più collaborativa e
partecipata: gli aggiornamenti apportati
alla nostra formazione.
Da tempo la Compagnia ha avviato una revisione
del modo di intendere e di praticare la vita in comune. L’espressione “comunità come missione” è
ormai entrata nel nostro linguaggio. Anche il Padre
Generale è ritornato sull’argomento sia nella relazione De Statu
della Congregazione dei Procuratori di Nairobi, sia nella lettera
sull’Anniversario della Ricostituzione (14 novembre 2013, n. 3).
Anche nella nostra Provincia si è molto insistito su questo tema,
come aspetto qualificante del nostro apostolato. I contesti in cui lo
abbiamo affrontato sono in particolare due: anzitutto la vita nello
Spirito e la (nuova) evangelizzazione, poiché le relazioni che viviamo (ad intra e ad extra) sono parte costitutiva dell’annuncio e
ne influenzano la credibilità, e poi quello della collaborazione, sia
tra noi sia con gli altri, come impegno per la comune missione.
Troppo spesso è proprio sugli scogli dell’incomprensione e dello
scontro che si incagliano i nostri progetti apostolici, pur animati dalle migliori intenzioni. Non si tratta però solo di ripetere una formula
o di approfondirla teoricamente. Occorre soprattutto mediarla nella
vita concreta delle nostre comunità. In questa direzione, abbiamo
progressivamente intensificato i momenti formativi, rendendoli
APPUNTAMENTI IN
PROVINCIA
Ultimi Voti di P. Walter Bottaccio SJ
18/05/2014, 11:30 | "S. Maria della Speranza", Scampia -Napoli |
Corso di Esercizi Spirituali(7gg) +
Laboratorio di approfondimento
(2gg) per Guide di esercizi
15/06/2014 - 25/06/2014 | Casa
Es. S. Cuore, Galloro - Ariccia |
Per vivere e approfondire dinamiche tipiche degli esercizi ignaziani:
un'esperienza nuova e particolare
di formazione permanente per chi
è impegnato a vario titolo nell'apostolato degli esercizi.
Corso di Esercizi Spirituali per tutti i
gesuiti
04/08/2014 - 13/08/2014 | Casa
Es. S. Cuore, Galloro - Ariccia |
Corso di Esercizi e Discernimento
Comunitario. Iscrizioni in sede
Corso Formazione Permanente per
Gesuiti
17/08/2014 - 23/08/2014 | Selva
Gardena, BZ, Italia |
"Il nostro modo di procedere"
Studi sul Sacramento della
Penitenza
06/09/2014 - 07/09/2014 | Rettoria del Gesù, Via degli Astalli,
Roma, RM, Italia |
«"Mostraci il Padre". Sacramento
della riconciliazione ed esperienza
di Dio. Il ministero della Consolazione».
AGENDA DEL
PROVINCIALE
CdA Fondazione Martini
Milano,
15/05/2014, 09:00
Visita a Malta
21/05/2014 - 23/05/2014
Conferimento Ministeri
Roma - San Saba,
27/05/2014, 09:00
Commissione per la
Facoltà teologica
Napoli,
28/05/2014, 09:00
Commissione economica
Roma - Civiltà Cattolica,
29/05/2014, 09:00
AGENDA DEL
VICE PROVINCIALE
NORD
Visita canonica ad
Alghero
11/05/2014 - 14/05/2014
Consulta di Provincia
10/06/2014 - 13/06/2014
Consulta di Provincia
01/07/2014 - 04/07/2014
AGENDA DEL
VICE PROVINCIALE
SUD
Visite a Grottaglie e Lecce
12/05/2014 - 14/05/2014
Visita a Bari
15/05/2014 - 16/05/2014
Consulta di Provincia
10/06/2014 - 13/06/2014
Consulta di Provincia
01/07/2014 - 04/07/2014
sempre più sistematici. Abbiamo così integrato la formazione iniziale (scolastici e giovani padri) con seminari pratici per migliorare la comunicazione
tra noi; per imparare a dirci le cose che vanno bene, ma anche quelle che
suscitano difficoltà e a correggerci fraternamente; per riconoscere e possibilmente superare i conflitti; per meglio comprendere e valorizzare la dimensione organizzativa del nostro modo di procedere. Anche nella formazione permanente stiamo insistendo su questa dimensione, in particolare
con i Superiori, i Direttori d’opera e i Delegati. È infatti determinante per chi
svolge compiti di responsabilità acquisire familiarità e competenze nel modo di animare la comunità e nel favorire la collaborazione. Da ormai quattro
anni diversi gesuiti italiani partecipano al corso sulla leadership che ha luogo in Spagna a fine luglio (aperto a tutta l’Assistenza). Inoltre stiamo cercando di dare un taglio più formativo alla riunione annuale di novembre per
i Superiori, per meglio prepararci a svolgere questo servizio impegnativo e
delicato. In questa linea abbiamo organizzato una proposta più approfondita e articolata sul discernimento in comune, rivolta soprattutto ai Superiori (Galloro 3-14 agosto). Sarà con noi un gruppo di gesuiti belgi, che da anni lavora in questo ambito, avvalendosi anche di esperienze internazionali
(in particolare canadesi). Siamo partiti dal discernimento in comune perché
spesso se ne sottolinea l’importanza, ma poi ci si accorge di non avere esperienza e competenze per realizzarlo effettivamente. Ed è uno snodo
qualificante del nostro modo di procedere e del nostro assetto organizzativo, se pensiamo che l’organizzazione costituisce, in un certo senso, un “dispositivo per prendere decisioni”. Il discernimento in comune è inoltre molto
collegato al nostro DNA, visto che la Compagnia è nata dalla deliberazione
dei primi Padri. Se l’esperimento porterà buoni frutti cercheremo un modo
per diffonderlo e riproporlo. Nel frattempo vi avviso che c’è ancora qualche
posto disponibile, per cui chi lo desidera può affrettarsi a iscriversi presso la
casa di Galloro.
DALLA CONSULTA
Notizie dalla Consulta di aprile. Il primo argomento affrontato è stato quello dei Collegi. Il Delegato, P. Denora, ha
fatto il punto sui primissimi passi della Fondazione GesuitiEducazione che raccoglie tutti i Collegi italiani e quello di
Scutari e a cui partecipano quello di Messina e quello di Napoli, giuridicamente autonomi rispetto alla Compagnia. Sono state illustrate la composizione e le funzioni dei vari organismi che dirigono la Fondazione e cioè il
Consiglio di Amministrazione (composto dai gesuiti Denora, Barretta, Gianuzzi e Remondini e dai laici
Andrea Costa, Dioguardi e Vignola), il Comitato Esecutivo (composto dai gesuiti Denora e Remondini e
dai laici Dioguardi, Pinelli e Vignola) e il Direttore Generale (Pinelli), che ha la responsabilità per
l’attuazione dei programmi, oltre che l’Assemblea dei membri. Quanto alle relazioni con il governo della
Compagnia: 1) il Presidente è il Delegato del P. Provinciale per l’Educazione 2) Il Provinciale nomina la
maggioranza dei consiglieri 3) Tutte le operazioni straordinarie sono regolate dall’Istruzione per
l’Amministrazione dei Beni (IAB), cioè dal diritto della Compagnia. 4) Il Delegato riferirà regolarmente alla Consulta di Provincia. Il secondo argomento all’OdG è stato quello degli assetti di governo e in pratica su modi e tempi con cui arrivare al superamento della figura dei Viceprovinciali, attraverso una fase
intermedia in cui ne resterà uno. Diverso tempo è stato poi dedicato ai bisogni di Case e Opere e quindi
alle possibili prossime destinazioni. La Consulta ha quindi trattato del passaggio dal magistero alla
Teologia ed è stato ammesso Salvo Collura. Il P. Provinciale ha anche aggiornato la Consulta sulle evoluzioni che si stanno realizzando a S. Fedele a Milano, con attenzione particolare alla Rivista Popoli,
dopo l’arrivo della Fondazione Martini e della Fondazione Gesuiti-Educazione. Nuove informazioni anche circa l’evoluzione dell’iter che si sta sviluppando a livello di Assistenza dell’Europa Meridionale per
giungere all’identificazione del luogo a Roma dove si dovrebbe insediare il futuro Filosofato europeo.
La verifica sul cammino fatto dalla Consulta ha concluso i lavori, secondo la consuetudine.
COMUNICAZIONI DAL SOCIO
Corso di Esercizi spirituali per tutti i Gesuiti. Sono ancora aperte per i soli Gesuiti le iscrizioni al
Corso di Esercizi nella prospettiva della formazione al discernimento comunitario, proposto in particolare per Superiori e Direttori d’Opera (ma non soltanto) dall’équipe belga-italiana dell’ESDAC ( Exercices Spirituels et Discernement Apostolique en Commun). Il Corso, in lingua italiana, si terrà dal 4 al
13 agosto 2014 presso la Casa Esercizi S. Cuore di Galloro-Ariccia ed è valido come corso di Esercizi
annuale.
PROVINCIA D'ITALIA
GESUITI CULTURA
Corriere e Civiltà
Cattolica presentano
“la biblioteca di
Papa Francesco”
Roma Come comprendere a
fondo la visione della vita,
dell'uomo e della Chiesa che
Papa Francesco ha maturato nel
tempo? I libri che ha letto e
amato sono una chiave importante per entrare nel suo mondo
interiore. Per questo il Corriere
della Sera, in collaborazione con
La Civiltà Cattolica, propone ai
lettori, 20 opere tra le più amate
da Papa Francesco. Classici di
ogni tempo e capolavori ritrovati:
saggi, romanzi, teatro e poesie.
Dall’epica argentina di Hernández all’etica tormentata di
sant’Agostino, dall’Uomo del
sottosuolo di Dostoevskij
all’Autobiografia di sant’Ignazio,
dalla poesia portegna del Martin
Fierro al Memoriale del nuovo
santo Pierre Favre e al romanzo
religioso dell'anarchica e anticonformista Ethel Mannin. Una
galassia di storie e riflessioni in
cui si riflette la ricchezza della
vita e degli incontri di Papa Bergoglio e si avvertono le vibrazioni della sua profonda sensibilità.
Come guida alla lettura, ogni
opera è accompagnata da una
prefazione scritta da amici, studenti e compagni di cammino di
Bergoglio che spiegano il legame tra l'opera e la vita del Papa.
Il progetto, ideato e curato da P.
Antonio Spadaro, direttore de La
Civiltà Cattolica, prevede una
uscita settimanale in edicola per
20 settimane a partire dall'8
maggio.
“Popoli” promuove
un corso sui social
media
Milano. Popoli promuove un
corso di formazione sull'uso dei
social media, particolarmente
pensato per chi lavora nell'ambito del non profit e del Terzo settore. "Costruire relazioni di valore con i media partecipativi":
questo il titolo del corso, che si
svolgerà nella sede della rivista,
a Milano, in tre sessioni mattutine a partire dal 30 maggio. La
Rete è il luogo dove abbiamo
globalizzato i nostri sistemi relazionali e i social network rappresentano oggi il modello con il
quale generiamo e gestiamo i
collegamenti del mondo reale e
locale con il mondo digitale e
globale. Conoscere, capire, gestire e misurare questo fenomeno diventa una scelta essenziale
per le organizzazioni non profit.
Date: 30 maggio, 13 giugno, 20
giugno Orario: 9.30-13.30 Sede:
Fondazione Culturale San Fedele, Piazza San Fedele 4, Milano
“La verità è un
incontro”: il volume
con le omelie di
Francesco
Roma. E' appena arrivato in libreria “PAPA FRANCESCO, La
verità è un incontro. Omelia da
Santa Marta”, edito da Rizzoli e
curato da Padre Antonio Spadaro. Nelle 558 pagine il testo delle
omelie, così come state pronunciate e raccolte da tre giornalisti
della Radio Vaticana (Sergio
Centofanti, Alessandro De Caro-
lis e Alessandro Gisotti), è aperto dalla prefazione del direttore
generale dell’emittente, padre
Federico Lombardi, seguita da
un'introduzione di 40 pagine a
cura di P. Spadaro. “A volte la
preziosità di queste omelie supera quella di discorsi più compiuti e formali. È, infatti, pensiero
sorgivo che sgorga a contatto
diretto con una assemblea che
prega”, scrive il direttore di La
Civiltà Cattolica, che nella sua
riflessione ha scelto “cinque binomi nel tentativo di costruire un
possibile, e certo non unico,
percorso di lettura: la lotta e la
sfida, il desiderio e la tenerezza,
la fede e l’ideologia, lo spirito e
l’organizzazione, la strada e
l’andare. Spero che possano
spingere il lettore a scoprirne altri con il gusto della sua meditazione personale”. Il 7 maggio il
volume sarà edito anche con il
cd audio.
GESUITI
EDUCAZIONE
A Messina studenti
ignaziani “giocano”
a fare i manager
Scuole. Si sa che il "gioco" è
una delle forme più interessanti
di apprendimento, in quanto
consente di veicolare contenuti
importanti in modo applicato,
concreto e stimolando la curiosità e l'attenzione del discente. Le
"simulazioni", in particolare, rappresentano una modalità tipica
di apprendimento della pedagogia ignaziana (S. Ignazio amava
ripetere "Praecepta pauca, exempla multa, exercitatio plurima") che viene spesso applicata
nelle scuole della rete GesuitiEducazione. All'Istituto S. Ignazio
di Messina, ad esempio, si è da
poco concluso il concorso
Young Business Talents (breviter YBT), un simulatore
d’impresa che ha permesso a
centinaia di ragazzi di tutta Italia
e Spagna di esercitarsi a prendere decisioni di ogni tipo
all’interno di un’azienda virtuale,
emulando con precisione ciò
che accade nel mondo imprenditoriale.
Tra gli altri, questo business
game, ha visto coinvolti diversi
ragazzi (soprattutto del secondo
biennio e dell'ultimo anno) del
liceo scientifico del Collegio S.
Ignazio di Messina, che con impegno e maestria hanno analizzato, pianificato ed esaminato,
strategie di marketing e diffusione dei prodotti da vendere.
Docenti “compagni
di silenzio” durante gli
Esercizi
Scuole. Una quindicina di Docenti provenienti dalle scuole
della rete GesuitiEducazione d'Italia e Albania ha vissuto l'esperienza degli Esercizi Spirituali
Ignaziani nel pieno del periodo
quaresimale, per approfondire la
propria fede, discernere le scelte
della propria vita e anche per
migliorare la propria "vocazione"
di docente in una scuola ignaziana. Gli Esercizi sono stati
guidati dal P. Francesco Tata e
dall'équipe del Cefaegi. Si tratta
del secondo anno consecutivo in
cui viene proposta ai Docenti
questa opportunità "forte" di vita,
parallelamente alla analoga proposta fatta agli studenti dei Licei
(maturandi) nel mese di gennaio
scorso. Una partecipante racconta come, nei giorni degli Esercizi, con i suoi "compagni di
silenzio" abbia "condiviso un
tempo bizzarro, a volte amico, a
volte nemico, ma che andava
“rispettato”. Uno spazio ogni
giorno più familiare e confortevole. Un relazionarci, un movimento fra noi sempre meno goffo e, invece, sempre più sicuro.
Ma soprattutto abbiamo condiviso il silenzio. Quel silenzio, nei
giorni precedenti l’incontro, da
noi tanto aspettato, pensato, desiderato, voluto, interrotto solo
dai meravigliosi rumori della natura vivente, da porte che si
chiudevano, dal rumore
dell’ascensore o del riscaldamento in camera, dalla musica
(anche se ormai parte del nostro
silenzio), dal carrello del cibo,
allegramente portato da quel
gentile e sempre sorridente cameriere". E prosegue:
"Sant’Ignazio era un genio! Negli
Esercizi, se ci pensate bene, c’è
tutto! C’è la soluzione a tutto!
Certo, in teoria, una teoria che,
esercitandosi attraverso la vita,
può diventare pratica. Per questo bisogna esercitarsi!" Tra le
parole preferite di Sant’Ignazio
c’è il termine “segnalarsi”, che è
tipico di quanti si distinguono facendo il bene. In una famosa lettera sull’obbedienza ai Gesuiti
raccomanda “segnalatevi nel
servizio”. "Cercherò di farlo, insieme ai miei colleghi e compagni di silenzio".
Le croci dei giovani il
tema dell’hangout
pasquale
Scuole. "Nonostante i problemi
tecnici, che cerchiamo ogni volta
di superare, questi nostri
'hangout' stanno diventando
un’abitudine molto bella, un ap-
puntamento atteso. Come quelle
cene tra amici che non si vedono da un po’ e che si mettono
d’accordo perché ognuno porti
qualcosa: chi il primo, chi il secondo, chi i dolci, chi le bibite. E
viene fuori un pasto ricco di pietanze buone. Ecco, la stessa
cosa è successa oggi: abbiamo
chiesto a ogni scuola di portare
un proprio contributo, una propria riflessione, e ne sono venuti
fuori spunti bellissimi". Con queste parole, Padre Vitangelo Denora, Delegato per i Collegi, ha
salutato tutte le scuole della rete
GesuitiEducazione d'Italia e Albania, collegati in diretta tramite
"hangout" la mattina del mercoledì "Santo" 16 aprile, ultimo
giorno di scuola prima delle vacanze pasquali (è possibile rivedere l'intero collegamento su
YouTube cliccando qui).
Le scuole europee
dei Gesuiti su
didattica e
tecnologia
Scuole. Dal 26 al 28 marzo si è
tenuto a Drongen (Belgio) un incontro organizzato dal Jecse
(Jesuit European Committee for
Primary & Secondary Education), a cui hanno partecipato alcuni formatori e i delegati per
l’educazione delle 157 scuole
dei Gesuiti in Europa. Dall’Italia
sono partiti P. Vitangelo Denora,
delegato del Provinciale per i
collegi, e Francesca Argenti, referente nazionale per
l’integrazione della tecnologia
nella pedagogia e nella didattica
ignaziane. La tematica scelta
per l’incontro di quest’anno riguardava le delicate problematiche legate alla “didattica digitale”. Argomento quanto mai spinoso, poiché, se da una parte
interpella tutte le scuole e gli
educatori da più punti di vista
(dalla necessità di innovare,
all’attenzione di cui hanno bisogno i ragazzi nel loro relazionarsi con il digitale), dall’altra è percepito come un terreno molto
scivoloso e pericoloso da affrontare. Nel contesto europeo la rete di scuole italiane è l’unica ad
aver avviato in modo sistematico
e coordinato un processo di riflessione e sperimentazione nel
campo dell’innovazione tecnologica. La testimonianza
sull’esperienza italiana ha permesso di riflettere insieme su alcuni elementi estremamente significativi: 1. L’investimento
sulle tecnologie comporta
molto di più che una fornitura
di strumentazioni, ma coinvolge il sistema scuola nella sua interezza; 2. Non esiste una
formula valida per tutti e non
esiste una soluzione valida
sempre; la tecnologia ci obbliga
a lavorare costantemente su noi
stessi e sui nostri margini di miglioramento. 3. La tecnologia
non è un surplus che garantisce innovazione e successo
didattico. Funziona però quando gli insegnanti non vivono solo
un metodo trasmissivo - infor-
mativo, ma uno formativo - creativo. In quest’ottica la migliore
didattica ignaziana, fondata
sull’accompagnamento, può trovare nuove forme di fioritura. 4.
La tecnologia offre opportunità che vanno valutate e scelte
da chi è in prima linea: è possibile ampliare e facilitare una
didattica che è costantemente
vissuta come ricerca personale
e relazionale, costruita insieme
da insegnanti e alunni. 5. La
grande sfida oggi è quella di
vivere più profondamente i
criteri ignaziani: il discernimento nelle scelte pedagogiche, organizzative e antropologiche
che la scuola è chiamata a vivere, l’accompagnamento nel cogliere opportunità e valori presenti nella realtà contemporanea.
Scuole ignaziane in
rete
Educazione. Il lavoro in rete è
uno degli obiettivi che la scuole
ignaziane perseguono in questo
tempo. Un argomento che apre
una serie di "link" - dall'internazionalità alla spiritualità - che
approfondiremo con alcune interviste ai responsabili delle
scuole. Partiamo con padre Diego Mattei, uno dei padri spirituali
dell'Istituto Massimo di Roma,
responsabile del Progetto Tuto-
ria della scuola e collaboratore
del CeFAEGI. Perché una "pastorale comune di rete"?
"L’attuale pastorale comune risponde al desiderio di dare visibilità strutturale alla comune spiritualità ignaziana e rafforzare la
consapevolezza nei nostri alunni
di appartenere a una tradizione
pedagogica, spirituale e umana
ampia, che va al di là delle mura
della singola scuola. Chi frequenta un collegio gesuita non è
solo studente del Massimo, del
Leone XIII, del Sociale, del CEI,
del Pontano, dell’Ignatianum o
del Petr Meskalla, ma è studente oggi, ed ex alunno domani,
dei gesuiti. La pastorale di rete,
inoltre, permette la trasferibilità
delle esperienze, l’economia dei
mezzi, l’uso di linguaggi comuni
e il ricorso a strumenti condivisi".
Quali sono i momenti pastorali
più significativi realizzati in rete?
"Ve ne sono vari, ognuno proprio e caratteristico di un anno
scolastico. Pensando ai licei, il
più antico è l’iniziativa de “I Gesuiti e la Storia”, rivolto ai ragazzi del terzo anno; ha un respiro
internazionale, perché coinvolge
non solo i collegi italiani, ma anche europei. Per gli studenti del
quarto anno c’è l’esperienza del
Kairos, che è un adattamento
degli esercizi ignaziani per ragazzi di 17 anni e che attualmente è svolto per coppie di collegi: Milano e Torino, Roma e
Napoli, Messina e Palermo. Le
iniziative più significative sono
però forse quelle che coinvolgono i ragazzi dell’anno di maturità. La prima è la gita dei maturandi che da alcuni anni si svolge la prima settimana di Novembre a Pechino. E’ una inizia-
tiva significativa anche per i numeri: ogni anno si muovono
dall’Italia circa 200 studenti. La
seconda iniziativa è quella più
recente, perché è nata
quest’anno. Per la prima volta,
infatti, sono stati organizzati e
proposti gli esercizi spirituali ignaziani in rete. 50 ragazzi si
sono ritrovati a Roma per pregare insieme in un clima di silenzio
e raccoglimento". Quali "benefici" traggono gli studenti da questa pastorale comune? "Il maggior beneficio è quello della creazione di forti legami di amicizia.
Aggiungerei anche la consapevolezza di essere studente dei
gesuiti e non solo del proprio
singolo collegio. Negli incontri
comuni, ciascun studente porta
la sensibilità di un diverso pezzo
d’Italia e la tradizione della propria scuola, così da apprezzare
le esperienze altrui e riscoprire
la propria identità". Qual è stato
il percorso che ha portato a realizzare questa pastorale comune? "Il cammino ha radici nel
tempo, ma è cresciuta a grande
velocità negli ultimi anni. I presupposti della pastorale comune
stanno nella presenza dei movimenti ignaziani nei vari collegi:
la Lega Missionaria Studenti con
la sua esperienza decennale di
campi missionari all’estero e il
Meg. Il passo decisivo credo sia
stata la stesura del documento
“Progetto pastorale per le scuole
ignaziane” nel 2011, che ha dato
l’occasione di raccogliere le
buone pratiche che venivano realizzate nelle varie città. L’altro
passaggio importante è stato il
quattrocentesimo anniversario
della morte di Matteo Ricci nel
2010, che ha dato la spinta a
realizzare la gita in comune per
le classi di maturità. Quello che
doveva essere un appuntamento una tantum si è poi replicato.
Posso dire che quando si sono
visti i benefici delle iniziative di
rete, ci abbiamo preso gusto e
ora confidiamo di crescere in
qualità e quantità ancora nei
prossimi!"
GESUITI SOCIALE
Addomesticare la
povertà, i gesuiti
europei a Palermo
Apostolato sociale. La povertà
e i poveri costituiscono una sollecitazione unica al nostro essere cittadini e credenti nella prospettiva di una società più giusta. Come preservare questa
sollecitazione? Come evitare di
addomesticarla? Come farne tesoro per un’efficace azione sociale? Quest’attenzione è riservata a specialisti del settore o è
pervasiva anche di altri ambiti,
come il settore educativo e quello delle politiche pubbliche? Ecco uno dei temi che sono stati
approfonditi nell’incontro periodico europeo di gesuiti responsabili dei settori sociali nei loro
rispettivi Paesi. L’evento è stato
organizzato dal Jesuit European
Social Centre (JESC) di Bruxelles e si è svolto significativamente a Palermo presso l’ Istituto Arrupe dal 24 al 26 aprile
2014. Gli altri temi in agenda:
dove ubicare e come strutturare
oggi comunità di religiosi gesuiti;
implicazioni tra formazione dei
giovani gesuiti e la sollecitazione
sociale; ecologia; immigrazione
e rifugiati; le imminenti elezioni
europee. I delegati, alla presenza del Presidente dei Provinciali
d’Europa, P. John Dardis SJ, e
del Segretario per la Giustizia
Sociale ed Ecologia, P. Patxi Alvarez SJ, hanno dedicato una
particolare attenzione anche alla
Settimana Sociale Europea:
questa si terrà a Napoli, a fine
giugno, ed è dedicata alle forme
che il volontariato sta assumendo oggi. L’incontro di Palermo è
espressione di un’agenda di appuntamenti che i gesuiti europei
si danno per una riflessione comune a questo specifico livello e
per l’elaborazione di progetti operativi coinvolgenti i centri presenti in Europa. La sessione è
stata completata con una presentazione del settore sociale
della Provincia d’Italia. Un momento particolarmente intenso è
stata la visita al quartiere ZEN di
Palermo e l’ incontro con le realtà locali. P. John Dardis ha presieduto la celebrazione eucaristica nei locali del doposcuola di
una delle associazioni operanti
nel quartiere.
GESUITI MISSIONI
Italia e America per
Padre Chini
Trento. In aprile mons. Luigi
Bressan, arcivescovo di Trento,
ha fatto un viaggio in Arizona e
in California, a Sonora, per presentare il film Inchiesta su Padre
Kino di Alessandro Cagol, doppiato in lingua spagnola e inglese. Ma il viaggio è stata l'occasione anche per un importante
incontro con i vescovi di Tucson
ed Hermosillo per la sottoscrizione di un documento congiunto da presentare a Papa Francesco a sostegno della causa di
beatificazione di Padre Eusebio
Francesco Chini. L'iniziativa è
stata resa nota dall'Associazione
Padre Eusebio Chini, con sede
a Segno (Trento), suo paese natale. Altre iniziative che l'Associazione ha in cantiere per il
2014 sono la riproposizione del
progetto per l'arrangiamento di
dieci canzoni di Giorgio Conta,
dedicate a Padre Kino (nome
americano del grande missionario nato nel 1645 e morto a Santa Magdalena, Sonora, nel
1711); l'installazione di pannelli
illustrativi presso il monumento a
Padre Kino di Livio e Giorgio
Conta, posto all'entrata del pae-
se di Segno; il rifacimento del
sito internet e la presentazione
dell'epistolario di Padre Chini curata dal Padre Domenico Calarco, Saveriano, vicepostulatore
della causa di canonizzazione in
corso a Roma. Continua così la
missione dell'associazione che come ha confermato il presidente Alberto Chini - è impegnata
su più fronti per far conoscere la
poliedrica figura di questo mis-
sionario ma anche geografo, astronomo, esploratore e difensore delle tribù indiane dalle prepotenze degli occupanti spagnoli.
IN RICORDO
P. Paolo Molinari SJ (DIR)
P. Molinari nasce a Torino il 17 gennaio 1924 ed entra nella Compagnia
a Cuneo il 16 ottobre 1942. Dopo gli
studi di filosofia a Gallarate e due
anni di ‘magistero’ a Muzzano (Venezia), nel 1949 è inviato a Chieri per gli studi di
teologia che completerà ad Heythrop (Inghilterra),
dove il 6 settembre 1952 è ordinato presbitero.
Nel 1953 fa il Terz’anno di probazione a Firenze
con P. Bianchini come istruttore. Nel 1954 continua gli studi di Teologia alla Pontificia università
Gregoriana risiedendo al Collegio Bellarmino. Nel
1956 la sua prima destinazione è a Genova, come
Padre spirituale dei liceali e Assistente delle Congregazioni mariane degli ex-alunni. Nel 1957 P.
Molinari è inviato a Roma alla Curia generalizia
dove servirà per lunghissimi anni la Compagnia in
qualità di Postulatore Generale fino al 2009 e di
professore di teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana. Nel 2011 per alcuni problemi
di salute è inviato all’infermeria di S. Pietro Canisio, dove si è spento serenamente all’alba della
mattina del 2 maggio. Lo ricordiamo come uomo
di grande cultura, in particolare nell’ ambito della
spiritualità.
P. Giovanni Martinetti SJ (ITM)
| P. Martinettii nasce a Roma il 2 ottobre 1922 ed
entra nella Compagnia a Galloro il 23 ottobre
1938, all’età di 16 anni. Dopo il ‘carissimato’,
sempre a Galloro, nel 1943 è inviato allo Scolasticato di Roma per gli studi di filosofia. Poi tre anni
di ‘magistero’ a Livorno, all’Istituto Massimo di
Roma e a Ferrara. Nel 1950 P. Giovanni è inviato
nuovamente allo scolasticato di Roma per gli studi
di teologia alla PUG. Il 12 luglio 1952 è ordinato
presbitero a Roma. Nel 1953 fa il Terz’anno di
probazione a Firenze con P. Bianchini come istruttore. Nel 1954 riceve la sua prima missio a Ferrara come viceparroco (1954 – 1957), poi l’incarico
dell’Opera Ritiri di Perseveranza a Roma (1957 –
1961) e quindi a Foligno per l’Umbria (1961 –
1962). Nel 1962 è inviato a Firenze ( il 2 febbraio
1956 vi aveva pronunciato gli Ultimi Voti) ad occuparsi della chiesa e ad esercitare ministeri pastorali e poi due anni a Roma, S. Ignazio. Dal 1968 al
1976 è a Cagliari dove, oltre ad esercitare vari ministeri, collabora anche a “Telefono amico”. Dal
1976 al 1981 opera pastoralmente a Trento, quindi un anno a Ravenna, altri cinque anni a Bologna
e poi a Modena dove rimane per circa 11 anni
(1987 – 1998) come Padre spirituale e guida per
gli Esercizi. Dopo altri due anni a Carrara, nel
2000 è inviato a Pescara, dove è aiuto Parroco
per circa 9 anni, e dove tra gli altri compiti è anche
assistente “Gruppi Famiglie” e “Rinnovamento nello Spirito”, Padre spirituale del MEG e si occupa
della catechesi per gli adulti. Nel 2009 l’età avanzata e alcuni problemi di salute consigliano il trasferimento all’infermeria del Gesù di Roma e poi,
nel 2012, a S. Pietro Canisio. Ricoverato per gravi
problemi di glicemia, è morto improvvisamente
d’infarto nel pomeriggio del 22 aprile. Il Signore
colmi il desiderio costante di conoscere Lui che ha
caratterizzato la ricerca di tutta la vita del P. Martinetti e lo accolga nella pienezza della luce svelandogli ogni mistero.
P. Carmelo Pulizzotto SJ (ITM)
P. Carmelo nasce a Marineo (Palermo) il 10 febbraio 1927 ed entra
nella Compagnia il 28 settembre
1955 a Bagheria, lasciando la sua
attività di avvocato civilista. Dopo il
triennio di filosofia a Roma (1957 – 1960) e un
anno di ‘magistero’ a Palermo, nel 1961 intraprende a Messina gli studi di teologia e qui viene anche ordinato presbitero il 12 luglio 1964. Nel 1965
fa il Terz’anno di probazione a Cordoba in Spagna
con il P. Culuca come istruttore. La sua vita apostolica è spesa interamente in Sicilia, se si eccettua una breve parentesi di un anno in Messico
(1973 – 1974). La sua prima destinazione, nel
1966, è a Catania come ministro e assistente CVX
Universitari. Nel 1970 è inviato all’istituto Gonzaga
di Palermo come Padre spirituale dei liceali. Nel
1974 è ad Alcamo come Padre spirituale e animatore di gruppi giovanili e qui, il 13 novembre 1975,
pronuncia gli Ultimi Voti. Nel 1981 è nominato Su-
periore della residenza di Alcamo e coprirà tale incarico fino al 1989, anno in cui è inviato alla residenza di Catania sempre con l’incarico di Superiore, cui affianca il servizio di assistente della “Comunità Eucaristica Mariana” e di aiuto promotore
dell’AdP in Sicilia. Nel 1992 P. Pulizzotto è inviato
a Palermo - Casa Professa e l’anno dopo nuovamente ad Alcamo come aiuto del prefetto della
chiesa, assistente Meg e CEM e promotore della
catechesi diocesana. Dal 1998 al 2005 è a
Sant’Agata Lì Battiati dove continua il suo servizio
di assistente ai gruppi Meg e CEM, di promotore
regionale dell’AdP e di vicario parrocchiale. L’11
ottobre 2005 inizia il Superiorato ad Alcamo e due
anni dopo l’ultima destinazione a Sant’Agata Li
Battiati dove continua il suo servizio apostolico di
confessore e assistente della CEM e aiuto
dell’assistente della “Compagnia di Maria”. E’ morto serenamente il giorno di Pasqua all’ospedale
Cannizzaro di Catania dove era stato ricoverato
per una grave forma di broncopolmonite. E’ stato
un uomo di consiglio, punto di riferimento per tantissime persone. Attraverso la sua parola riusciva
a trasmettere in maniera appassionata la gioia di
appartenere al Signore.
PARENTI DEFUNTI
È morto il fratello Flaviano del P. Bruno Schizzerotto, missionario in
Brasile
23 aprile 2014. Così l'annuncio di P. Schizzerotto: "Carissimi, pace e allegria nel Signore Risorto. Questa mattina si è spento a questa vita per aprirsi alla festa del Risorto un altro mio fratello, Flaviano. Non
era sposato ed era nato il 23 dicembre 1933. È già il terzo fratello chiamato ad altra vita in questi ultimi
anni in Brasile. Chiedo un ricordo nella preghiera per lui e per i parenti (siamo ancora in sette, di cui tre
sorelle). Grazie e un abbraccio di cuore".
CONFERENZA PROVINCIALI EU
DALLA SCRIVANIA DI P. JOHN DARDIS
Buona Pasqua e ogni benedizione del Signore Risorto!
Cari amici , Nella quarta settimana degli Esercizi Spirituali ci viene chiesto da Ignazio di "considerare il ruolo di consolatore che Cristo nostro Signore sostiene e di paragonarlo a come gli amici sono abituati a consolare gli amici." In questi giorni e settimane di Pasqua possiamo davvero fare
esperienza della consolazione del Signore ed essere grati per come Egli opera nella nostra vita, dandoci pace, gioia e ispirazione. A questo punto, possiamo anche essere grati per come i nostri compagni di
comunità ci consolano, ci incoraggiano e ci sostengono nella nostra fede in tanti modi: con la testimonianza della loro preghiera; con l’ Eucaristia che condividiamo insieme; con semplici atti di servizio nella
comunità e con l'impegno nell'apostolato. Tutto ciò ci consente, come gesuiti, di dire: "Siamo accomunati dalla nostra vocazione; vogliamo seguire Cristo con rinnovato zelo e passione, vogliamo fare progressi e approfondire la nostra vita di gesuiti". Rendiamo grazie anche per il modo in cui i nostri amici e
parenti ci consolano e si uniscono a noi. Possiamo ricordare in questi giorni la generosità con cui le
persone ci trattano; il modo in cui ci servono e ci aiutano e sono generosi con noi. Siamo in debito con
gli amici e la famiglia per tutto questo. Questa rete di relazioni ci aiuta ad andare avanti nelle difficoltà.
Durante questi giorni di Pasqua possiamo ricordare quanto significhi per noi tutto questo e rendere grazie. Contemplando i discepoli sulla strada di Emmaus , possiamo identificarci molto con loro. In Europa
possiamo immaginarci a camminare insieme lungo la strada come gesuiti, perplessi o ansiosi o depressi per il secolarismo di molte delle nostre società, per il declino della fede tra i giovani, per la diminuzione del numero di vocazioni, per la necessità di nuove strutture per servire al meglio la nostra missione.
Proprio come i due discepoli condividono la loro delusione con il Signore: "La nostra speranza era stata
.....", anche noi abbiamo nutrito speranze e siamo stati delusi. Forse ci aspettavamo più vocazioni o una
risposta più forte ai nostri sforzi apostolici. Eppure, quando ci sediamo con Lui a tavola, quando Lo ascoltiamo spiegarci le Scritture e guardiamo il pane spezzato e vi prendiamo parte, i nostri cuori si incendiano di nuovo e i nostri occhi possono aprirsi e vedere la realtà in un modo nuovo. Siamo invitati a
partire con nuovo entusiasmo verso Gerusalemme per incontrare altri discepoli e condividere con loro
una fede più profonda e più purificata. Questo è il processo della morte e resurrezione che ci rinnova
costantemente come Compagnia di Gesù e come individui. Questo è il modo in cui la pietra può essere
rotolata indietro, questo è come il Gesù Risorto appare a noi ancora una volta e ci mostra le mani, il
fianco e i segni della sua sofferenza. Attraverso la sua Croce e la Resurrezione, Egli ci indica la strada
verso un futuro più profondo, più luminoso e diverso - migliore di quanto noi stessi avessimo chiesto o
addirittura immaginato. Buona Pasqua e ogni benedizione del Signore Risorto!
John Dardis SJ Presidente della Conferenza dei Provinciali europei
CEP NEWS
Addomesticare la povertà, i gesuiti europei a Palermo
Apostolato sociale | La povertà e i poveri costituiscono una sollecitazione unica al nostro essere cittadini e credenti nella prospettiva di una
società più giusta. Come preservare questa sollecitazione? Come evitare di addomesticarla? Come farne tesoro per un’efficace azione sociale? Quest’attenzione è riservata a specialisti del settore o è pervasiva
anche di altri ambiti, come il settore educativo e quello delle politiche
pubbliche? Ecco uno dei temi che sono stati approfonditi nell’incontro
periodico europeo di gesuiti responsabili dei settori sociali nei loro rispettivi Paesi. L’evento è stato organizzato dal Jesuit European Social Centre (JESC) di Bruxelles e si è svolto significativamente a Palermo presso l’Istituto Arrupe dal 24 al 26 aprile 2014. Gli altri temi in agenda: dove ubicare e come
strutturare oggi comunità di religiosi gesuiti; implicazioni tra formazione dei giovani gesuiti e la sollecitazione sociale; ecologia; immigrazione e rifugiati; le imminenti elezioni europee. I delegati, alla presenza
del Presidente dei Provinciali d’Europa, P. John Dardis SJ, e del Segretario per la Giustizia Sociale ed
Ecologia, P. Patxi Alvarez SJ, hanno dedicato una particolare attenzione anche alla Settimana Sociale
Europea: questa si terrà a Napoli, a fine giugno, ed è dedicata alle forme che il volontariato sta assumendo oggi. L’incontro di Palermo è espressione di un’agenda di appuntamenti che i gesuiti europei si
danno per una riflessione comune a questo specifico livello e per l’elaborazione di progetti operativi
coinvolgenti i centri presenti in Europa. La sessione è stata completata con una presentazione del settore sociale della Provincia d’Italia. Un momento particolarmente intenso è stata la visita al quartiere ZEN
di Palermo e l’incontro con le realtà locali. P. John Dardis ha presieduto la celebrazione eucaristica nei
locali del doposcuola di una delle associazioni operanti nel quartiere.
CURIA GENERALE
PADRE GENERALE
Viaggio in America latina e assemblea CPAL
Il P. Generale è stato fuori Roma dal 25 aprile al 12 maggio, per un viaggio diviso in due tappe.
Una prima tappa è la visita alla Guyana inglese, Venezuela e Cuba. Una seconda tappa prevede la partecipazione alla 28° Assemblea dei Provinciali dell'America Latina (CPAL). Venerdì 25 aprile il
P. Generale ha cominciato il suo viaggio nella Guyana inglese, passando la notte a Barbados e arrivando a Georgetown verso mezzogiorno del 26. Il programma prevedeva una visita alle opere apostoliche
della Compagnia e un incontro con i gesuiti e i loro collaboratori. Lunedì 28 è partito per il Venezuela,
visitando le città di Caracas e Maracaibo. A Caracas ha fatto visita all'Università Cattolica Andrés Bello,
il barrio La Vega, il Centro di Educazione e Riflessione Pedagogica, il collegio San Ignacio e la piattaforma di collaborazione Gesù Operaio, incontrandosi con i gesuiti e collaboratori. La visita a Maracaibo,
programmata per il 30 aprile, gli ha permesso di conoscere la Rete Apostolica Ignaziana di Zulia. La sera del 2 maggio si è recato a Cuba, dove si è trattenuto fino al pomeriggio del 4. A La Habana ha incontrato i religiosi del paese e i gesuiti con i loro collaboratori e ha partecipato al Festival de Jóvenes Ignacianos. Domenica sera si è spostato a Guadalajara, in Messico, per partecipare all'Assemblea dei Provinciali dell'America Latina. La 28 Assemblea della CPAL inizia il 6 maggio e prosegue fino a sabato 10.
Avrà luogo nella casa dei ritiri e degli incontri di Puente Grande. Durante questa Assemblea il Padre
Generale incontrerà personalmente ognuno dei Provinciali presenti e prenderà visione dei progetti che
le Province e le Regioni hanno in comune, come, ad esempio, tra gli altri, il Progetto Panamazonico e i
Centri Internazionali di Formazione. Tema principale dell'Assemblea sarà la riconfigurazione delle Province e la creazione di centri comuni di formazione filosofica. Nel suo contatto con la Provincia Messicana, il Padre Generale, sempre a Puente Grande, venerdì 9 maggio avrà un incontro con i gesuiti in
formazione e domenica 11 a Tepotzotlán, nei pressi di Città del Messico, e prima della partenza per
Roma, inaugurerà un'esposizione sulla Compagnia di Gesù nel tempo coloniale che si terrà in quella
che fu la casa dell'antico Noviziato e centro missionario della Compagnia.
ALTRE PROVINCE
Portale interattivo di
preghiera guidata
Cina. Due Province della Compagnia - Cina e Irlanda - si sono
unite per rendere disponibile per
la prima volta in Cina il portale
internazionale interattivo di preghiera guidata. "Sacred Space è
molto amato in tutto il mondo",
ha dichiarato il P. Michael Kelly
SJ, direttore esecutivo di UCA
News. E ha continuato: "Decine
di migliaia di persone accedono
al sito in 20 lingue e mi sembrava un vero peccato non renderlo
accessibile al numero in crescita
di cristiani della Repubblica Popolare di Cina per i quali sarebbe di grande aiuto per approfondire l'impegno con Dio. I problemi che impedivano l'accesso
erano due: il contenuto non era
sviluppato nello script utilizzato
in Cina; inoltre il sistema di sorveglianza di internet applicato
nel paese faceva sì che anche il
contenuto in caratteri tradizionali
venisse bloccato perché disponibile solo su un sito con URL a
Taiwan. La polizia informatica
cinese lo aveva bloccato. Questi
problemi sono stati facilmente
risolti: i caratteri tradizionali sono
stati modificati in caratteri semplificati tramite tecnologia ampiamente disponibile, e il contenuto è stato ospitato su un URL
che non desse fastidio alle autorità cinesi. Quello che abbiamo
ora è il materiale per la preghiera in uno script utilizzato in Cina
e disponibile su un URL non
bloccato". Ogni mese più di
mezzo milione di visitatori vengono guidati attraverso l'Esame
di Coscienza ignaziano mentre
nei giorni feriali circa 20.000 visitatori seguono le preghiere. Il sito a carattere semplificato si affianca ad altre due versioni linguistiche asiatiche, quella coreana e quella bahasa dell'Indonesia.
Rete internazionale
dei cappellani delle
carceri
Australia. Il Jesuit Social Services (JSS) dell'Australia ha creato la Rete Internazionale dei
Gesuiti per le Prigioni (International Jesuit Prison Network
(IJPN) per facilitare la collaborazione e il sostegno tra le organizzazioni della Compagnia e i
singoli in tutto il mondo che lavorano nelle carceri o con exprigionieri. Istituita alla fine dello
scorso anno, la rete ha già ottenuto il sostegno di tutte le Conferenze e organizzazioni della
Compagnia compreso il Jesuit
Networking, che si è offerto di
aiutare a mettere in contatto le
persone interessate. Carolyn
Ryan, responsabile del progetto
JSS, ha dichiarato che la scarsa
collaborazione tra le regioni ha
spinto il JSS a considerare la
creazione della Rete IJPN come
un'opportunità per la collaborazione e per sostenere il lavoro di
tutti coloro che sono impegnati
in questo campo. La Rete è stata istituita con un triplice scopo.
In primo luogo identificare e
mappare l'apostolato nelle carceri portato avanti da organizzazioni della Compagnia e singoli
gesuiti in tutto il mondo mettendo in contatto le persone coinvolte. Secondo, fornire un forum
per lo scambio di informazioni,
esperienze e idee. Terzo, consentire la collaborazione su
questioni fondamentali e le preoccupazioni comuni per affrontare le ingiustizie attraverso l'advocacy (difesa legale). Per
maggiori informazioni:
http://www.sjapc.net
Padre Sparough che
dà vita ai racconti
della Bibbia
Usa. Il gesuita Padre J. Michael
Sparough ha fatto il giocoliere,
ha collaborato con la troupe di
un circo, scritto musicals, diretto
spettacoli itineranti, tutto per
rendere vivi i racconti della Bibbia. Direttore di ritiri spirituali,
fondatore di Charis Ministries
per giovani adulti, e autore di diversi libri, si considera un "evangelista contemporaneo", ispirato dalla sua capacità di raccontare storie. I suoi studi di inglese e teatro hanno coinciso
con la popolarità di musicals
come Godspell e Jesus Christ
Superstar che lo spinsero a scrivere, insieme ad un suo amico,
il gesuita Padre Mitch Pacwa, un
seguito a Godspell. La loro opera, intitolata Jesus Christ and
Other Resurrection Stories (Gesù Cristo e altre storie sulla resurrezione) iniziava con la morte
di Gesù e continuava con i racconti della resurrezione. Un
membro della direzione della diocesi episcopaliana dell'Ohio
Meridionale, dopo aver visto lo
spettacolo, invitò il P. Sparough
a replicare alcune scene del
musical alla Fountain Square di
Cincinnati. Con un gruppo di
100 artisti il Padre Sparough ri-
creò le scene secondo le sacre
rappresentazioni medievali eseguite nelle pubbliche piazze. In
seguito al successo dell'evento,
nel 1975 fondò il Fountain Square Fools, un "teatro mobile che
proclama la Buona Novella", e
utilizza teatro, danza, mimica e
musica per dare vita al Vangelo.
Per 16 anni ne è stato il direttore
artistico, spostandosi insieme al
gruppo per gli Stati Uniti, il Canada, l'Inghilterra e l'Irlanda. Poi
si è trasferito in Illinois presso la
Bellarmine Retreat House dove
continua a trasformare in opere
teatrali i racconti della Bibbia.
Appello dei familiari
per padre Paolo
Dall’Oglio
Siria. "Chiediamo a chi lo detiene di dare a Paolo la possibilità
di tornare alla sua libertà e ai
suoi cari, e a tutte le istituzioni di
continuare ad adoperarsi in tal
senso". E' l'appello che i familiari
di padre Paolo Dall'Oglio, rapito
in Siria il 29 luglio 2013, hanno
rivolto in coincidenza con l'anniversario dei nove mesi dal suo
sequestro in Siria. Padre Dall'Oglio, 59 anni, romano, è scomparso nella regione settentrionale di Raqqa. Secondo quanto
reso noto nei giorni scorsi da
fonti degli insorti, sarebbe vivo e
in mano ai fondamentalisti islamici dell'Isis, lo Stato Islamico
dell'Iraq e del Levante, formazione di derivazione qaedista
ma in conflitto con l'altra fazione
ispirata ad Al Qaeda, il Fronte
al-Nusra, che da oltre un anno
ha conquistato ampie zone della
Siria nord e nord-orientale. Da
parte dell'unità di crisi del ministero degli Esteri italiano la vicenda di Dall'Oglio viene seguita
con il massimo riserbo. Il fratello
Pietro, musicista, qualche mese
fa ha pubblicato nel suo blog un
brano dedicato ad Abuna Paolo.
Ucciso attivista diritti
umani di Radio
Progreso
Honduras. Dopo le minacce
sono arrivate le pugnalate.
Così è morto Carlos Mejía Orellana, 35 anni, attivista honduregno che lavorava per Eric e per
Radio Progreso, organizzazioni
dei gesuiti impegnate nella denuncia pubblica delle violazioni
dei diritti umani, nella lotta contro l'impunità nel Paese, e
nell'accompagnamento di quanti
si battono per la difesa dei diritti
umani. La rivista internazionale
Popoli ripercorre l'intera vicenda.
Mejía è stato ucciso l'11 aprile nella sua casa, a El Progreso.
Dopo il colpo di Stato del 2009,
le condizioni di lavoro del personale che opera all'interno di Eric
e Radio Progreso - organizzazioni molto critiche nei confronti
della nuova classe dirigente - si
sono andate complicando, con
minacce esplicite rivolte a più di
15 persone, tra cui lo stesso Mejía. Nonostante le misure di protezione chieste dalla Commissione interamericana dei diritti
umani al governo honduregno, il
giovane non è mai stato messo
sotto tutela.
«Questo omicidio - ha detto il
gesuita Ismael Moreno, direttore di Radio Progreso, durante
una conferenza stampa - è un
attacco non solo contro la vita
del nostro collaboratore e alla
sua famiglia, ma anche al lavoro
che realizziamo con la radio e
con Eric (Equipo de Reflexión
Investigación y Comunicación)».
Le due organizzazione sono
particolarmente attive nella
costa atlantica del Paese, dove in accoro con altre realtà ecclesiali e civili promuovono programmi sui diritti umani, l'accesso all'acqua, riduzione dei rischi
di disastri naturali
Gli ultimi appunti di
padre Frans, in attesa
della Festa di luce
Siria. La Conferenza dei Provinciali europei ha rilanciato nei
giorni scorsi gli ultimi appunti di
padre Frans van der Lugt SJ,
dedicati alla Pasqua e alla Siria,
scritti il 6 aprile, il giorno prima di
essere ucciso a Homs. “Ci prepariamo per La FESTA...la festa
del passaggio dalla morte alla
vita.
La vita sgorga da un abisso oscuro e coloro che sono nel buio
vedono una luce radiosa...desideriamo questa resurrezione per la Siria...ilal amam,
andiamo avanti”.
Frans van der Lugt SJ
La campagna
“Scuola per la vita”
Venezuela. Con lo slogan
"scuola per la vita" oltre 600
persone di Fe y Alegría Venezuela, padri e madri di famiglia,
insegnanti, bambini e bambine,
giovani, impiegati, direttori, accompagnatori, hanno partecipato a oltre 500 interventi radiofonici di tutte le città e regioni del
paese per parlare di quello che
fa Fe y Alegría, i suoi risultati, le
sue vittorie e le sue sfide. L'invasione dei media è un'attività
che si svolge ogni anno per ricordare al grande pubblico, ai
mezzi di comunicazione e alle
autorità educative, il lavoro portato avanti dalla Federazione a
favore dell'educazione popolare.
Quella di quest'anno era la 17°
edizione, e anche se la data ha
coinciso con eventi che hanno
messo in pericolo lo svolgimento
dell'evento, questo ha avuto
luogo senza incidenti. Nelle parole del direttore nazionale, P.
Manuel Aristorena, questa attività è senza dubbio "un momento
speciale nel quale torniamo a ricordare alla società l'importante
lavoro che svolgiamo per l'istruzione pubblica nel paese e nello
stesso tempo è il momento in
cui tutti noi, che facciamo parte
di questa grande famiglia, torniamo a farci toccare dalla nostra identità e spiritualità".
“The Jesuit Post”, il
libro dei giovani
gesuiti americani
Stati Uniti. Poco più di due anni
fa, The Jesuit Post, il sito iniziato
da un gruppo di giovani gesuiti
in formazione, era solo un'idea.
Il mese scorso gli editori del sito
hanno pubblicato il loro primo
libro: The Jesuit Post: Faith,
God, Frontiers, Culture, Mystery,
Love (The Jesuit Post: "Fede,
Dio, frontiere, cultura, mistero,
amore"). Il libro, disponibile anche in formato Kindle, contiene
venti saggi e anche alcune ristampe dei saggi di maggiore
successo, curati dal fondatore
del sito, il gesuita P. Patrick Gilger. I giovani gesuiti in formazione che collaborano al sito vogliono raggiungere i loro coetanei e parlare di religione in un'epoca altamente secolarizzata.
"Pensiamo, ha detto il caporedattore Eric Sundrup, che
nessuno abbia parlato di religio-
ne ai propri coetanei da pari a
pari. E noi vogliamo parlare loro
come un amico parla ad un amico". Sundrup, insieme al P. Gilger e a Sam Sawyer, un altro
gesuita, hanno costruito il sito
The Jesuit Post due anni fa.
Hanno raccolto attorno a loro altri giovani gesuiti che hanno
condiviso le loro idee e sono
andati avanti con l'aiuto del P.
James Martin SJ, direttore della
rivista America. P. Martin, che
ha pure pubblicato un suo volume l'11 marzo, dal titolo: "Gesù.
Un pellegrinaggio", ha scritto la
prefazione al libro di The Jesuit
Post, il cui contenuto affronta
una serie molto vasta di temi, riflettendo l'ambiente e le esperienze da cui provengono gli autori. Per ulteriori informazioni:
https://thejesuitpost.org
Per segnalare notizie, eventi, informazioni, contatta i rispettivi referenti:
gesuitiGIOVANI: Giuliana De Simone, [email protected]
gesuitiEDUCAZIONE: Francesco Venuti, [email protected]
gesuitiSOCIALE: Daniele Frigeri, [email protected]
gesuitiSPIRITUALITÀ: Pino Piva, [email protected]
Per mandare informazioni su stato di salute dei gesuiti e notizie dei familiari:
P. Gian Giacomo Rotelli, [email protected]
Per segnalare suggerimenti e correzioni:
P. Bottaro E. Flavio, [email protected]
GesuitiNewsletter è curata dall'ufficio comunicazione della Provincia d'Italia della Compagnia
di Gesù