Prima settimana - Sito della Parrocchia di Bonistallo

Transcript

Prima settimana - Sito della Parrocchia di Bonistallo
Piccoli suggerimenti per pregare con la famiglia
durante l’Avvento.
Riunitevi tutti insieme per pregare.
Accendete una candela e iniziate con il segno della croce.
Per ogni giorno leggete il passo del Vangelo indicato e il
commento corrispondente (vedi pagina seguente).
Fate un momento di silenzio nella riflessione (2/3 minuti).
Un adulto il primo giorno di preghiera spiega il significato
del fare silenzio (imparare a riconoscere Gesù che viene
ogni giorno attraverso gesti, momenti e situazioni di libertà,
giustizia, gioia, e speranza).
Ringraziate il Signore.
Recitate il Padre Nostro.
Benedizione finale da parte di un adulto.
Venerdì 7 Dicembre – Avere fiducia
“Avvenga per voi secondo la vostra fede” (Mt 9,29)
La fede trasforma la vita. La fiducia apre gli occhi e rende visibile il
bene che prima non si vedeva. La fiducia mette in contatto i cuori e
apre strade impensate nella storia delle persone. Gesù è venuto ad
insegnarci a credere, ad avere fiducia. Ci sono cose che accadono nella
vita solo se si ha fiducia, e sono quel genere di cose che rendono la
vita straordinaria.
Sabato 8 Dicembre – Non avere paura
“Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio” (Lc 1,30)
Gli angeli ci parlano, le loro parole ci ricordano che Dio ci guarda con
grazia, sempre. Egli scruta dentro di noi e vede il bene e la bellezza
che spesso non sappiamo nemmeno di avere. Non cediamo il passo
alla tristezza o alla sfiducia, è sempre possibile un futuro, è sempre
possibile ricominciare, è sempre possibile costruire il bene. Non avere
paura, tu puoi più di quanto tu creda.
Passi quotidiani del Vangelo
Martedì 4 Dicembre – Essere piccoli
“Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti, e le hai rivelate ai
piccoli” (Lc 10,21) – Dio si fa trovare da chi si fa “piccolo”
Domenica 2 Dicembre – Vivere profondamente
“Vegliate in ogni momento pregando” (Lc 21,36)
- Dio si fa trovare da chi vive la vita con “attenzione”
Senza la vigilanza interiore, l’attenzione del cuore e della mente,
senza la libertà dalle cose che ci impediscono di pensare e
riflettere non si incontra il Signore e non si incontrano gli altri. La
vigilanza è il presupposto dell’incontro. La preghiera è quel vivere
in stato di domanda, senza paura di mostrare il nostro bisogno,
nell’atteggiamento della ricerca e dell’attesa, che ci prepara a
riconoscere la ricchezza dell’altro e il dono di Dio.
Lunedì 3 Dicembre – Riconoscere quello che si è
“Signore non sono degno che tu entri sotto il mio tetto” (Mt 8,7)
Dio viene, entra nel tetto dei cuori di chi non è “degno”. Perché
l’unica “dignità” riconosciuta davanti a Dio è quella che riconosce
la verità della propria vita e la presenta a Dio così com’è, senza
presunzione e senza pretese, ma con speranza e la fiducia. E’
come l’amore, quello vero, che non nasce perché si è bravi o si è
belli, ma perché si lascia che qualcuno liberamente guardi la
verità della nostra vita, e liberamente l’accolga. E il miracolo,
meravigliosamente, accade sempre.
Il dono della pace, dell’accoglienza, della scoperta della vicinanza di
Dio, la gioia di una vita vissuta nella fraternità e amicizia profonde;
queste sono cose che tutti noi desideriamo, ma che non si
acquistano con i titoli di studio, ma soltanto con “l’essere piccoli”. Ci
vuole la fiducia dei bambini piccoli che non sanno parlare, ma che ti
abbracciano. Ci vuole la rinuncia a vivere rapporti basati sul ruolo e
sul potere, per una ricerca di autenticità, di relazione, di amicizia e di
disponibilità come solo i “piccoli” sanno avere.
Mercoledì 5 Dicembre – Rendere grazie
“Prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli
e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà” (Mt 15,36-37)
Tre verbi come tre scalini per imparare a vivere la comunione.
“Rendere grazie”: non dimenticare mai che la nostra vita è un dono e
una grazia. “Spezzare”: vincere la cecità con l’attenzione all’altro, con
il parlare e il parlarsi di quello che sentiamo nel profondo, e con
l’ascolto che ci rende partecipi della vita degli altri. “Dare”: è l’altra
faccia dello spezzare, è l’educarci a condividere, a donarsi, a non
tenere per sé le nostre ricchezze umane e interiori. Rendere grazie,
spezzare, dare, sono il pane della grazia, quello che diventa il pane
della gioia e dell’amicizia che sfama tutti.
Giovedì 6 Dicembre – Fondarsi su ciò che non passa
“Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà
simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ma essa non cadde perché era fondata
sulla roccia” (Mt 7,24-25)
La forza della casa, come della propria vita, sta nelle fondamenta,
nelle radici. Bisogna radicarsi profondamente. Dobbiamo imparare
a distinguere ciò che è passeggero da ciò che è duraturo; ciò che
lascia piaceri momentanei da ciò che riempie il cuore; ciò che
abbaglia da ciò che dà luce. Bisogna fondare la nostra vita su
questo. Gesù è venuto a insegnarci questa sapienza con la sua vita,
la sua Parola, il suo insegnamento, che sono custoditi nel Vangelo.
Prendiamo in mano il Vangelo, leggiamolo, capiamolo, lasciamo
illuminare la nostra vita dalla luce della sua sapienza. Se non
l’abbiamo mai fatto proviamo a farlo, ed Egli, piano piano, ci
costruirà sulla solida roccia del suo Amore.
Parrocchia di S. Francesco a Bonistallo
1° Domenica di Avvento
Pillole di Vangelo quotidiano, per
prepararci a vivere il Natale
dell’Incontro, con Dio e con i fratelli.