- Audioprotesisti
Transcript
- Audioprotesisti
Marzo 2015 Topics in Amplification FITTING PIÙ PERSONALIZZATI CON LA SPEECH CUE PRIORITY™ Amplificare la voce e favorirne la comprensione è certamente l’obiettivo principale di ogni apparecchio acustico. Tuttavia, pur aumentando l’udibilità, l’intel ligibilità del parlato nel rumore continua ad essere una sfida continua per moltissimi pazienti. A noi Audio protesisti capita spesso di sentirci dire “Non riesco a seguire le conversazioni, specialmente se c’è rumore di sottofondo” (Kochkin, 2010; Takahashi, 2007). Il pannello sinistro della Fig. 1 illustra la Priorità Fonemica. Questa tecnica di elaborazione analizza ogni fonema e applica individualmente la quantità di guadagno necessaria. Inoltre, modifica rapidamente il guadagno al fine di assicurare più amplificazione ai suoni deboli, in modo che diventino udibili: I suoni forti, invece, ricevono leggermente meno guadagno. Agendo in questo modo, la Priorità Fonemica evita che le consonanti deboli vengano “sopraffatte” dalle vocali forti che le precedono. Cerchiamo di analizzare il perché. Uno dei motivi che rende la comprensione della voce più difficile per alcuni pazienti, rispetto ad altri, è da ricercarsi proprio nei riferimenti del parlato stesso. La cosa che conta di più in questo contesto è la capacità di risoluzione uditiva del paziente, un attributo fortemente sotto posto all’influenza dell’invecchiamento e della gravità della perdita uditiva. Le persone che hanno un’elevata capacità di risoluzione riescono ad accedere ai dettagli del parlato, mentre quelle con una scarsa risoluzione, per poter capire ciò che viene detto, devono fare affidamento ai riferimenti dell’inviluppo. Per soddisfare entrambe le esigenze e risolvere i problemi che derivano dalla dipendenza nei confronti dei riferimenti del parlato, Oasis ci offre oggi un nuovo strumento: la Speech Cue Priority™ (SCP). Il pannello destro della Fig. 1 illustra, invece, la Priorità Inviluppo. Sebbene anche questa tecnica analizzi il segnale a livello fonemico, adotta un metodo di elaborazione più lineare e va ad applicare una quantità di guadagno basata sulla media temporale. Così facendo, la Priorità Inviluppo preserva meglio il contrasto naturale tra suoni forti e deboli, con un beneficio evidente per quei pazienti che possiedono una capacità di risoluzione uditiva più scarsa. Nelle prossime pagine analizzeremo ciò che causa le differenze nella comprensione dei riferimenti del parlato e i benefici che si ottengono coinvolgendo i pazienti nella procedura di fitting e soddisfacendo le loro preferenze. Intensità Intensità La SCP consente di scegliere tra due tecniche di elaborazione del parlato diverse: la Priorità Fonemica e la Priorità Inviluppo. Gli effetti prodotti da ciascuna di esse sono rappresentati nella Fig. 1. Segnale originale Uscita con Priorità Fonemica Tempo Figura 1: Elaborazione del parlato con Priorità Fonemica (in alto) e Priorità Inviluppo (in basso) Segnale originale Uscita con Priorità Inviluppo Forma modellata con Priorità Inviluppo Forma del segnale originale Tempo Topics in Amplification Perché i riferimenti del parlato vengono percepiti in modo differente? Per avere una buona capacità di risoluzione uditiva è necessario che la coclea sia sana e possa contare su una normale funzionalità delle cellule ciliate interne ed esterne. Nella Fig. 2 mostriamo uno schema con la sezione trasversale della coclea. Cellule ciliate esterne Membrana tettoriale i riferimenti del parlato. Tuttavia, sia l’età che l’au diogramma possono darci delle buone indicazioni. Inoltre, va sottolineato che neppure l’audiogramma riesce a caratterizzare completamente i problemi uditivi. Se consideriamo due pazienti con audio grammi simili, infatti, è probabile notare una capacità di rilevare e di discriminare i suoni diversa, in parti colare su quei livelli che superano la soglia uditiva. Ne consegue che, in fase di verifica del fitting, è importante considerare anche la dipendenza del paziente verso i riferimenti del parlato. Come otte nere queste informazioni? Il paziente è certamente la fonte principale. Cellule ciliate esterne Coinvolgere il paziente nella procedura di fitting Membrana basilare Figura 2: Sezione schematica di una coclea con membrana basilare, membrana tectoria e cellule ciliate interne ed esterne Le cellule ciliate esterne della Fig. 2 svolgono un ruolo chiave nella funzionalità della membrana basilare, ovvero nel produrre un’elevata sensibilità ai suoni deboli. Inoltre, entrambi i tipi di cellule ciliate, sia esterne che interne, hanno una collocazione specifica sulla membrana basilare e, in genere, si comportano come un filtro finemente sintonizzato. Purtroppo, quando l’ipoacusia inizia a manifestarsi, spesso lo fa proprio a danno delle cellule ciliate. Di conseguenza, si riduce la sensibilità ai suoni deboli e le curve che rispecchiano le soglie uditive diventano più ampie. Ampliandosi sempre più, i filtri uditivi rendono meno distinguibili le frequenze, per cui diventa più difficile riconoscere le differenze tra due segnali. Inoltre, i pazienti vengono gradualmente privati della capacità di risoluzione uditiva sugli alti, particolarmente necessaria per accedere ai dettagli del parlato. Il problema è che se a questa tipologia di pazienti forniamo una quantità eccessiva di dettagli, in realtà, rischiamo di complicare le cose, in quanto la loro capacità di comprensione tende a degradarsi. Con tutta probabilità essi possono trarre beneficio affidandosi progressivamente ai riferimenti dell’in viluppo, che, soprattutto nelle situazioni rumorose, tendono a favorire la loro comprensione (Moore, 2014). Purtroppo, non c’è nessuno strumento diagnostico clinicamente comprovato che aiuti a stabilire la reale dipendenza di un determinato paziente verso Coinvolgere in modo adeguato il paziente nella procedura di fitting non può che riservare dei vantaggi. L’effetto positivo è stato confermato anche da Laplante-Lévesque et al. (2010). Questo studio, infatti, ha rivelato che, quando le persone ipoacusiche svolgono un ruolo più attivo, si sentono anche maggiormente responsabili dei risultati dell’applicazione audioprotesica. Trasferire al paziente una parte della responsabilità potrebbe sembrare un’operazione meramente strategica, ma in effetti il coinvolgimento personale si fonda su solide basi. Sebbene ciascuno di noi, in qualità di Audioprotesista, abbia maturato già molta esperienza nel fitting degli apparecchi acustici, non va sottovalutata l’esperienza di chi, ogni giorno, li indossa. Le informazioni di prima mano che ci forni scono i nostri pazienti sono davvero molto preziose, in quanto ci consentono di regolare gli apparecchi nel modo giusto e di andare incontro così alle loro esigenze e preferenze. Secondo uno studio basato su interviste dirette (Grenness et al. 2013), la maggior parte dei clienti desidera svolgere un ruolo attivo. In risposta alla domanda centrale su cui verteva lo studio, ovvero “Che cosa desidera nell’ambito di una riabilitazione audiologica?” la maggior parte degli intervistati ha risposto “un maggiore coinvolgimento personale”. Nello specifico, le persone hanno chiesto di poter partecipare al processo decisionale e di avere un maggiore scambio di informazioni con l’Audiopro tesista. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, una signora di 69 anni ha giustificato la sua richiesta dicendo: “A livello professionale, l’Audioprotesista è l’esperto assoluto, ovviamente. Ma chi ha i problemi di udito e l’esperienza pratica e quotidiana con gli apparecchi, siamo noi, noi pazienti.” Per quanto riguarda il processo decisionale, durante il fitting i pazienti vogliono avere possibilità di scelta e poter esprimere, ad esempio, le loro preferenze in fatto di regolazioni. È esattamente in questo contesto che la SCP rivela tutta la sua utilità. Tempo di risposta (in ms) Topics in Amplification 2400 2100 1900 ** 1600 NS 1300 Non protesico Preferito Non preferito Soddisfare le preferenze del paziente Quando si inizia il fitting di un apparecchio la SCP si avvia con l’impostazione predefinita, che, in genere, è appropriata per la maggior parte dei pazienti. Esiste, tuttavia, una minoranza di persone, che preferisce impostazioni differenti. In questi casi, come si deve procedere? Per prima cosa vi consigliamo di iniziare sempre con le regolazioni predefinite della SCP, stabilite durante il primo fitting. Date al vostro paziente il tempo di valutare questa impostazione e, quindi, durante il follow-up potete decidere come procedere. Se vi segnala di avere difficoltà nella comprensione del parlato, specialmente nel rumore, potete modificare le impostazioni SCP. Vi consigliamo di far provare al cliente tutte e due le opzioni, in modo che possa dirvi come si è trovato. Ottenere queste informazioni vi permette di prendere una decisione oculata e di scegliere la regolazione più appropriata. I pazienti, in genere, riescono ad identificare prontamente l’opzione SCP che meglio risponde alle loro esigenze, come hanno confermato i test che abbiamo condotto internamente. L’obiettivo del test che abbiamo condotto nei nostri laboratori è stato quello di misurare l’intelligibilità del parlato. Il test ha rivelato che entrambe le impostazioni SCP hanno ottenuto punteggi simili, questo significa che non è emersa alcuna differenza significativa. Ulteriori analisi, tuttavia, volte a misurare il tempo di risposta, hanno rivelato una differenza piuttosto evidente. Il tempo di risposta è il ritardo che si verifica tra la fine dello stimolo sonoro, quindi, nel nostro caso di una parola, e la risposta del paziente allo stimolo. I test psico-acustici utilizzano il tempo di risposta come un indicatore sensibile, in grado di rivelare l’affaticamento di ascolto del paziente: più breve è il tempo di risposta, minore è lo sforzo necessario. Nella Fig. 3 è illustrato il tempo di risposta per due condizioni di test, emerso nell’ambito della nostra prova. 1000 +5 dB SNR 0 dB SNR Figura 3: Tempo di risposta agli stimoli verbali per le due condizioni del test Nella parte sinistra della Fig. 3 sono riportati i tempi di risposta ottenuti con la prima condizione del test, avente il parlato a 5 dB SNR. Il lato destro, invece, mostra i risultati ottenuti con la seconda condizione di test, con il parlato a 0 dB SNR. In entrambe le circostanze, la barra di colore bianco si riferisce al tempo di risposta non protesico, mentre quella di colore rosso indica la condizione protesica con l’im postazione SCP preferita. La barra rosa, infine, indica sempre la condizione protesica, ma senza preferenze riguardo l’impostazione della SCP. Nello specifico, possiamo notare, che la metà dei partecipanti al test ha preferito la Priorità Fonemica, mentre l’altra metà ha manifestato una preferenza per la Priorità Inviluppo. I tempi di risposta della Fig. 3 mostrano due risultati piuttosto prevedibili. Il primo è che i partecipanti hanno risposto più velocemente in condizione protesica, ovvero quando hanno indossato gli apparecchi acustici. Il secondo è che hanno risposto più rapidamente quando il rumore di sottofondo sui 5 dB SNR era minore, rispetto alla condizione con più rumore a 0 dB SNR. L’analisi dei tempi di risposta rivela anche un’altro aspetto interessante. I clienti rispondono più rapi damente quando utilizzano l’impostazione SCP da loro preferita, piuttosto che quella per la quale non avevano espresso preferenza. Questo avviene effet tivamente in entrambe le circostanze, ma, nel caso più difficile, ovvero quello con 0 dB SNR di valore, il dato emerso porta con sé anche una rilevanza dal punto di vista statistico. Da questi risultati possiamo concludere che i pazienti sono effettivamente in grado di identificare l’impostazione SCP che li serve meglio, ed è per questo che vi consigliamo vivamente di ascoltarli durante il fitting, in modo da soddisfare le loro preferenze uditive. Topics in Amplification Dal 1946, mettiamo tutta la nostra passione nello sviluppo di apparecchi acustici di qualità, per consentire alle persone con problemi uditivi di godere di esperienze di ascolto autentiche. Grazie alla precisione e all’ingegneria svizzera, alla dedizione ed allo spirito di servizio incentrati sulle persone, ci impegniamo ogni giorno per superare le dei nostri clienti. Il La nostro obiettivo è quello di offrire al ai nostri partner Come regolare la aspettative Speech Cue Speech Cue Priority™ vostro Dal 1946, mettiamo tutta la nostra passione nello sviluppo di apparecchi acustici di qualità, per consentire Dal 1946, mettiamo tutta la nostra passione nello sviluppo di apparecchi acustici di qualità, per consentire valore aggiunto concreto. Oggi, grazie al prezioso contributo di Audioprotesisti e Collaboratori Priority™ intangibile modo efacile e veloce servizio alle persone persone con70 problemi uditivi di godere godere di esperienze esperienze di ascolto ascolto autentiche. Grazie alla precisione precisione alle con problemi uditivi di di di autentiche. Grazie alla ee presenti in oltre paesi del mondo, portiamo avanti la nostra visione, per aiutare le persone ipoacusiche SCP èincentrati una funzione aggiuntiva vi consente diogni svizzera, alla dedizione edNella allo spirito spirito di diLa servizio incentrati sulle persone,che ci impegniamo impegniamo ogni all’ingegneria svizzera, alla dedizione ed allo servizio sulle persone, ci La SCP si regola in modo molto semplice. aall’ingegneria comunicare senza barriere. ulteriormente delpartner par barra diper navigazione 20.0, come mostrato giorno per superaredile leOasis aspettative dei nostri nostri clienti. IlIl personalizzare nostro obiettivo obiettivo quello di dil’elaborazione offrire ai ai nostri nostri partner giorno superare aspettative dei clienti. nostro èè quello offrire lato. Vi invitiamo ad di utilizzarla, facendo etesoro delle nella Fig. 4, trovate una nuova voce cheOggi, si chiama valore aggiunto tangibile concreto. Oggi, grazie al al prezioso prezioso contributo di Audioprotesisti e Collaboratori Collaboratori valore aggiunto tangibile ee concreto. grazie contributo Audioprotesisti informazioni e delle esperienze riportate dai vostri Impostazioni Generali. Cliccando si apre una nuova presenti in in oltre oltre 70 70 paesi paesi del del mondo, mondo, portiamo portiamo avanti avanti la la nostra nostra visione, visione, per per aiutare aiutare le le persone persone ipoacusiche ipoacusiche presenti pazienti, in quanto, grazie a questo strumento – finestra. comunicare senza senza barriere. barriere. aa comunicare e a tutti gli altri disponibili in Oasis – potete avere la certezza di ottenere un risultato eccellente. La Speech Cue Priority™ è una valida novità disponibile, per la prima volta, negli apparecchi Juna di Bernafon. Riferimenti Grenness, C., Hickson, L., Laplante-Lévesque, A., & Davidson, B. (2013, November). Building Skills for the Audiological Rehabilitation of the Future. Talk presented at the British Academy of Audiology Tenth Annual Conference, Manchester, UK Sempre in questa finestra, inoltre, è possibile rego lare le impostazioni dell’Adattività, che in precedenza era collocata nella schermata Funzioni. Sede principale Svizzera Bernafon AG Morgenstrasse 131 3018 Berna Telefono +41 31 998 15 15 Sede principale principale Sede Fax +41 31 998 15 90 Svizzera Svizzera Bernafon AG AG Bernafon Morgenstrasse 131 131 Morgenstrasse 3018 Berna Berna 3018 Telefono +41 +41 31 31 998 998 15 15 15 15 Telefono Fax +41 +41 31 31 998 998 15 15 90 90 Fax Italia Bernafon S.r.l. Piazza delle Crociate 16B 00162 Roma Telefono +39 06 44 24 68 52 Fax +39 06 44 24 68 53 Italia Italia Bernafon S.r.l. S.r.l. Bernafon Piazza delle delle Crociate Crociate 16B 16B Piazza 00162 Roma Roma 00162 Telefono +39 +39 06 06 44 44 24 24 68 68 52 52 Telefono Fax +39 +39 06 06 44 44 24 24 68 68 53 53 Fax Laplante-Lévesque, A., Hickson, L., & Worrall, L. (2010). Promoting the participation of adults with acquired hearing impairment in their rehabilitation. Journal of the Academy of Rehabilitative Audiology, 43, 11–26. Moore, B.C.J. (2014). Auditory processing of temporal fine structure: Effects of age and hearing loss. Singapore: World Scientific. Souza, P., Wright, R., & Bor, S. (2012). Consequences of broad auditory filters for identification of multi channel-compressed vowels. Journal of Speech, Language, and Hearing Research, 55; 474–486. Takahashi G., Martinez C. D., Beamer S., Bridges, J., Noffsinger, D., Sugiura, K.,… Williams, D. W. (2007). Subjective measures of hearing aid benefit and satisfaction in the NIDCD/VA follow-up study. J Am Acad Audiol., 18, 323–349. Bernafon Companies Australia ∙ Canada ∙ China ∙ Denmark ∙ Finland ∙ France ∙ Germany ∙ Italy ∙ Japan ∙ Korea ∙ Netherlands ∙ New Zealand ∙ Poland ∙ Spain ∙ Sweden ∙ Switzerland ∙ Turkey ∙ UK ∙ USA Bernafon Companies Companies Bernafon Australia ∙∙ Canada Canada ∙∙ China China ∙∙ Denmark Denmark ∙∙ Finland Finland ∙∙ France France ∙∙ Germany Germany ∙∙ Italy Italy ∙∙ Japan Japan ∙∙ Korea Korea ∙∙ Netherlands Netherlands ∙∙ New New Zealand Zealand ∙∙ Poland Poland ∙∙ Spain Spain ∙∙ Sweden Sweden ∙∙ Australia Switzerland ∙∙ Turkey Turkey ∙∙ UK UK ∙∙ USA USA Switzerland www.bernafon.com 03.15/BAG/IT/subject to change Figura 4: Schermata di Oasis 20.0 con evidenziata la nuova scheda Impostazioni Generali e la finestra pop-up che consente di regolare sia la Speech Cue Priority™ che l’Adattività Kochkin, S. (2010). Marke Trak VIII: Consumer satisfac tion with hearing aids is slowly increasing. The Hearing Journal, 61(1), 19–20, 22, 24, 26, 28, 30–32. Informazione destinata esclusivo degli specialisti del settore audioprotesico Informazione tecnica destinata all‘uso esclusivo specialisti del settore audioprotesico Informazione tecnica tecnica destinata all‘uso all‘uso esclusivo degli specialisti del degli settore audioprotesico 35_IT 16.07.2014 16.07.2014 FLE FLE 35_IT