Il trasloco del camping finisce in Procura

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Il trasloco del camping finisce in Procura
La Nuova Sardegna del 4 aprile 2009
Pagina 5 - Sardegna
La struttura da sempre distribuita su tredici ettari si restringe su tre
Il trasloco del camping finisce in Procura
Ruspe e operai in azione all’Isola dei Gabbiani, scoppia il caso per gli scavi
Serena lullia
PALAU. Il paradiso dei vacanzieri in roulotte rischia di restare con i cancelli sigillati. La fine della
decennale battaglia legale tra i due proprietari non porta la pace sull’Isola dei Gabbiani. Dieci ettari di
eden sono della famiglia Soranzo, tre della società “I Gabbiani” di Luciano Mele. L’imprenditore
sassarese per anni ha gestito l’attività di campeggio distribuita sull’intera isola.
Nelle scorse settimane è stata resa esecutiva la sentenza del 2001 che restituisce la gestione
dell’isola, che si trova tra Palau e Santa Teresa, alla famiglia Soranzo. Mele ha quindi spostato
bungalow e roulotte nell’area di sua proprietà e oggi si prepara ad aprire il camping. Tutto in regola
secondo il proprietario, senza licenza per il Comune. Alcuni interventi realizzati sul terreno di Mele sono
poi finiti nel mirino di polizia municipale, corpo forestale, carabinieri e guardia di finanza. Le relazioni
delle forze dell’ordine sono in Procura. L’isola dei Gabbiani è patria dei campeggiatori dal 1968. Per
decenni i proprietari, i Soranzo, hanno dato in gestione bungalow e camper.
La società Gabbiani subentra nella conduzione dell’attività negli anni ’90 e diventa anche proprietaria
di 3 ettari del paradiso del vento. Nel 1999 la famiglia Soranzo decide di non rinnovare il contratto di
gestione ai Mele. Comincia una battaglia legale che dopo due anni approda a una sentenza. La
famiglia Mele deve restituire i terreni fino ad allora amministrati ai proprietari. Solo il 15 marzo l’ufficiale
giudiziario esegue la sentenza che costringe Mele ad abbandonare i terreni. A questo punto l’isola
cambia involontariamente fisionomia. L’imprenditore sassarese trasferisce le strutture per i turisti, prima
sparse nei 13 ettari dell’isola, nella sua proprietà e prepara l’apertura della stagione. Le casette verdi e
le roulotte vengono allineate.
Anche le squadre di operai accendono ruspe ed escavatori. Per Luciano Mele, titolare della licenza di
campeggio, è tutto in regola. Ha solo deciso di trasferire il camping, che prima copriva l’intera isola, nei
suoi tre ettari. Una scelta che ha insospettito i tecnici che per conto della famiglia Soranzo, stanno
facendo una ricognizione nei 10 ettari di loro proprietà. «Vorremo sapere se una così elevata
concentrazione di roulotte e gli interventi eseguiti nelle strade, con scavi e posizionamento di condotte,
siano ecosostenibili oppure no - dice Antonio Chessa, architetto -. Non parlo di abusi. Analizzo la
questione da un punto di vista ambientale e paesaggistico». Anche il Comune sta cercando di capire
se roulotte, bungalow e scavi abbiano oppure no l’anima verde. L’amministrazione segue da tempo le
vicende dell’isola dei Gabbiani. «Negli anni abbiamo pensato all’isola dei Gabbiani come a un
intervento unitario - spiega il sindaco, Piero Cuccu - e a una riqualificazione che sollevi la qualità
dell’offerta e riduca il numero di presenze. Indicazioni che sono presenti sia nel piano urbanistico
comunale, sia nel piano paesaggistico regionale.
Quando è cominciata la battaglia legale tra i due proprietari, l’ex sindaco ha cercato di trovare una
soluzione che li mettesse d’accordo. Si cercava di evitare una situazione come quella di oggi. Il rischio
è che nessuno dei due proprietari possa esercitare l’attività di campeggio sull’isola». Se infatti Luciano
Mele è proprietario della licenza per affittare roulotte, è altrettanto vero che la normativa prevede una
superficie minima per l’attività di campeggio, 5 ettari. La società “I Gabbiani”, dopo aver perso la
gestione dei 10 ettari dell’isola, ne possiede solo 3. Toccherebbe al consiglio comunale approvare una
deroga.
«Ma prima la commissione edilizia deve esprimersi sulla regolarità dei requisiti tecnici tra cui
infrastrutture, servizi, strade di accesso - aggiunge il primo cittadino -. Nel frattempo la società
Gabbiani ha ottenuto una autorizzazione per realizzare opere di manutenzione ordinaria e ha
presentato una richiesta di concessione edilizia per operare come campeggio nell’area dei tre ettari.
Non abbiamo dato ancora una risposta a questa richiesta».
La Nuova Sardegna de 4 aprile 2009
Pagina 5 - Sardegna
LA REPLICA
«I lavori sono in regola»
Luciano Mele: i soliti interventi annuali
PALAU. Mostra con sicurezza le autorizzazioni rilasciate dagli uffici comunali e si prepara a inaugurare
la nuova stagione turistica del suo camping “Isola dei Gabbiani”. Luciano Mele, titolare della società “I
Gabbiani” spiega il tipo di lavori in corso nel suo terreno di tre ettari, la presenza degli escavatori, la
concentrazione di roulotte e bungalow. «Come ogni anno stiamo ultimando i preparativi per la nostra
attività di campeggio», spiega l’imprenditore sassarese.
«Sull’isola dei Gabbiani avevamo dei terreni in affitto che oggi, alla conclusione di una lunga vicenda
giudiziaria, non abbiamo più - prosegue Luciano Mele -. A questo punto, dal momento che non ci è
stato rinnovato il contratto di affitto, la licenza che abbiamo per esercitare l’attività di camping sulla
superficie complessiva dell’isola, verrà limitata al terreno di nostra proprietà, di poco più di tre ettari».
Mele dà anche una spiegazione dei lavori in corso nelle ultime settimane nel suo terreno.
Gli operai hanno sistemato cavi e tubature. Ad aiutare la fatica delle braccia anche alcuni escavatori.
«Si tratta di semplici lavori di ripristino che vengono eseguiti ogni anno - precisa Mele -. Parliamo di
linee obsolete che necessitano di interventi di manutenzione. Abbiamo una regolare autorizzazione del
Comune per eseguire delle opere di manutenzione ordinaria, quelle che stiamo realizzando e che è
doveroso portare a termine».
E proprio su questi interventi che si è concentrata l’attenzione della Polizia municipale di Palau e del
corpo forestale. Le relazioni degli agenti e delle divise verdi sono state inviate alla Procura per
verificare se si tratta di opere di manutenzione ordinaria, e quindi conformi alla autorizzazione degli
uffici comunali, o di infrastrutturazione, che avrebbero quindi bisogno di un altro tipo di concessione.
«Stiamo predisponendo tutto per l’apertura - aggiunge l’imprenditore sassarese -. Oggi il campeggio
riapre. Dobbiamo dare risposte ai tanti vacanzieri che già dallo scorso anno hanno prenotato la
permanenza sull’isola. Purtroppo ci sono dei tentativi da parte di terzi di ostacolare l’apertura del nostro
campeggio.
Noi andiamo avanti, certi di rispettare a pieno le prescrizioni di legge». Per il Comune però le forbici per
il taglio della stagione 2009 rischiano di restare nel cassetto. La licenza della società “I Gabbiani” non
sarebbe in linea con la normativa che fissa a cinque gli ettari per ospitare il popolo della roulotte.
Secondo l’amministrazione comunale sarebbe difficile anche per gli altri proprietari, i Soranzo, ottenere
la licenza. È prevista una sola attività di camping sull’isola dei Gabbiani. La guerra tra i due dirimpettai
rischia di lasciare fuori dalla porta le migliaia di surfisti e amanti della vacanza in roulotte.
Il provvedimento trasmesso anche alla Procura e all’ufficio Tutela del paesaggio
Isola dei Gabbiani, lavori sospesi
Palau, ordinanza del Comune blocca gli scavi nel camping
PALAU. Le ruspe sull’isola dei Gabbiani devono fermarsi. Il provvedimento del Comune sospende i lavori
sui tre ettari dell’imprenditore sassarese Luciano Mele. L’intervento era finito nel mirino della polizia
municipale, del corpo forestale e della Procura. Per Mele solo lavori di manutenzione ordinaria necessari per
rammendare tubature consumate dal tempo. Per le forze dell’ordine un intervento più invasivo di un
semplice cerotto sui tubi vecchi.
La Nuova Sardegna de 5 aprile 2009
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Serena Lullia
Bloccate le ruspe sull’Isola dei Gabbiani
Un’ordinanza del Comune impone di sospendere i
lavori nel camping
Sarebbe in atto un intervento invasivo, non solo la sostituzione di vecchie
tubature
PALAU. Una ordinanza spegne le ruspe tra i bungalow sull’Isola dei Gabbiani. Il provvedimento del
Comune sospende i lavori sui tre ettari dell’imprenditore sassarese Luciano Mele. L’intervento era finito
nel mirino della polizia municipale, del corpo forestale e della Procura. Per Mele solo lavori di
manutenzione ordinaria autorizzati, necessari per rammendare tubature consumate dal tempo.
Per le forze dell’ordine un intervento più invasivo di un semplice cerotto sui tubi vecchi.Ieri l’ordinanza
di sospensione che è stata trasmessa anche alla Procura e all’ufficio Tutela del paesaggio.La tensione
sull’isola dei Gabbiani, un eden scolpito nella costa tra Palau e Santa Teresa, comincia a salire a metà
marzo quando si conclude la battaglia legale tra i due proprietari. Dalla fine degli anni Novanta la
famiglia Soranzo e la società “I Gabbiani” di Luciano Mele si contendono il paradiso dei vacanzieri in
roulotte. Per anni i Soranzo hanno dato in gestione l’attività di campeggio. L’ultimo amministratore di
bungalow e roulotte è stato l’imprenditore sassarese che possiede anche tre ettari dell’isola. Nel 1999 i
Soranzo decidono di prendersi cura personalmente del camping e non rinnovare il contratto di affitto
alla società di Mele. Una scelta che apre una guerra di ricorsi. La sentenza finale dà ragione ai
Soranzo che riacquistano il controllo dei 10 ettari campeggiabili dell’isola in cui erano spalmati
bungalow e camper.
La società “I Gabbiani” trasloca allora le casette da camping nei suoi tre ettari, allinea le roulotte con
rigore quasi militare, comincia degli interventi sulle strade. Il via vai di mezzi meccanici e le ferite nel
terreno per fare spazio a cavi e condotte fanno scattare i sopralluoghi della Polizia municipale di Palau
e del corpo forestale. Anche i tecnici che per conto della famiglia Soranzo stanno facendo uno
screening dei terreni di loro proprietà sollevano il dubbio sull’ecocompatibilità del trasloco e degli scavi.
Nel sopralluogo gli agenti cercano di capire la natura dei lavori. Se si tratta cioè di manutenzione
ordinaria e quindi di lavori in linea con l’autorizzazione rilasciata dal Comune alla società “I Gabbiani”, o
se sono interventi di infrastrutturazione primaria, per cui bisogna avere un altro tipo di licenze. Nella
loro relazione i vigili parlano di uno scavo eseguito da un mezzo meccanico per una nuova condotta
fognaria lunga 100 metri, di altri 30 metri di scavo già ricoperto sulla strada al confine tra le due
proprietà Soranzo e Mele, del deposito di nuove tubature idriche e fognarie vicino alle aree verdi. Per il
dirigente del settore Urbanistica si tratta «di opere nuove in corso di esecuzione senza concessione
edilizia e nulla osta paesaggistico». Da qui l’ordine di immediata sospensione dei lavori a fini cautelari.
La società di Mele ha 20 giorni per dimostrare che i lavori sul suo terreno sono di manutenzione
ordinaria, così come ha sempre sostenuto.
Resta sospeso anche il futuro dell’isola che dal 1968 ospita nei bungalow turisti di tutto il mondo. In
base alla legge la società “I Gabbiani” non può portare avanti l’attività di camping. Per affittare roulotte
bisogna avere una superficie minima di 5 ettari. Dopo aver perso la causa con i Soranzo, Luciano Mele
ne possiede solo tre. Il consiglio comunale ha comunque il potere di derogare alla norma se la
proposta di riduzione della superficie va di pari passo con un taglio al numero di ospiti sui litorali. Per il
momento la pratica è ferma sul tavolo della commissione edilizia che deve verificare se il camping è in
linea con le norme urbanistiche e paesaggistiche. Difficile anche per i Soranzo ottenere l’ok per il
camping. Sull’isola è prevista una unica attività di questo tipo.
L’imprenditore sassarese aveva annunciato per ieri mattina l’apertura della stagione 2009. Per Mele è
doveroso dare risposte ai turisti che già dallo scorso anno hanno prenotato la vacanza sull’isola dei
Gabbiani. Il Comune da ieri mattina tiene gli occhi puntati sull’ingresso del camping, regolato da una
sbarra elettronica e sorvegliato da due guardie. L’amministrazione guidata dal sindaco, Piero Cuccu,
guarda con preoccupazione al futuro dell’isola dei Gabbiani che insieme a Porto Pollo è meta di
campeggiatori, surfisti e amanti degli sport sulle onde 12 mesi all’anno. Un business che ha fatto del
paese dell’orso la perla sarda degli sport del vento a livello mondiale.