turismo senegal (IT) INT.indd

Transcript

turismo senegal (IT) INT.indd
1. INTRODUZIONE
1.1 Contesto dello studio
“Fondazioni4Africa” è un’iniziativa realizzata congiuntamente da
quattro fondazioni italiane di origine bancaria (Compagnia San
Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo e Fondazione
Monte dei Paschi di Siena) nell’ambito della cooperazione internazionale.
Il progetto, di durata triennale, prevede interventi in Nord Uganda e in Senegal, con il coinvolgimento di organizzazioni italiane attive sul fronte della cooperazione internazionale.
Il progetto in Senegal, all’interno del quale si inserisce questa
ricerca, si pone l’obiettivo di migliorare le condizioni economiche
e sociali delle popolazioni rurali, attraverso interventi integrati in
alcuni settori e filiere chiave per lo sviluppo del Paese: turismo responsabile, microfinanza, pesca, produzione, trasformazione e commercializzazione della frutta e dei prodotti lattiero-caseari.
I partner di questo progetto sono quattro ONG italiane (ACRA,
CISV, COOPI, COSPE), il centro di ricerca CESPI, e alcune associazioni di migranti senegalesi in Italia (Associazione senegalesi di
Torino, Trait d’Union, Stretta di Mano).
La componente “Turismo Responsabile”, in particolare, della
quale CISV è il coordinatore, si sviluppa prevalentemente nelle zone
di Saint Louis e di Louga, in collaborazione con associazioni e comunità locali, con l’obiettivo di rafforzare alcune strutture di turismo responsabile (Lompoul, Sippo, villaggio di Djoudj, Parco della
Langue de Barbarie, campement del Fesfop di Louga) e promuovere
percorsi di formazione specifica in questo ambito.
3
IL TURISMO RESPONSABILE IN SENEGAL
Nel quadro di questa componente, che prevede anche attività di
promozione, informazione e ricerca in Italia, è stata prevista la realizzazione di uno studio diagnostico sull’offerta di turismo responsabile in Senegal, con l’obiettivo di creare e di diffondere uno strumento
di analisi di questo settore, utile soprattutto a operatori del turismo
responsabile, in Italia e in Senegal.
1.2 Obiettivi del diagnostico
Gli obiettivi del diagnostico sono stati quelli di:
1) redigere uno stato dell’arte del turismo “convenzionale” in Senegal:
– flussi turistici in Senegal;
– politiche del governo senegalese sul turismo convenzionale;
– altri elementi utili all’inquadramento del settore.
2) Redigere uno stato dell’arte del turismo “responsabile” (TR) in Senegal:
– evoluzione del settore del turismo responsabile in Senegal;
– iniziative del governo, delle ONG e delle organizzazioni internazionali sul turismo responsabile in Senegal (con un particolare approfondimento dei membri dell’AITR, l’Associazione
Italiana Turismo Responsabile);
– prospettive del governo senegalese sul turismo responsabile in
Senegal.
3) Fornire un’analisi delle principali modalità di organizzazione e funzionamento delle strutture ricettive del turismo responsabile in Senegal e in particolare:
– dei principali attori e del loro ruolo nel settore del turismo
responsabile in Senegal;
– delle principali forme ricettive (tipo di struttura, servizi offerti, ecc.);
– dell’esistenza e organizzazione di reti di turismo responsabile a
livello locale, nazionale e internazionale;
– dell’esistenza di legami con altri soggetti che operano nel turismo responsabile in altre regioni del mondo (tipo di relazioni,
ruoli, forme di interazione ecc.);
4
INTRODUZIONE
– delle forme di sostegno e promozione delle strutture di turismo responsabile in Senegal e all’estero.
Un’attenzione particolare è stata inoltre dedicata alla rilevazione
di connessioni fra i migranti e il settore del turismo responsabile
in Senegal.
4) Costituire una base di dati delle principali strutture ricettive di turismo responsabile in Senegal.
1.3 Metodo di ricerca
La ricerca è stata realizzata in Senegal fra dicembre 2008 e febbraio
2009. Lo studio ha acquisito innanzitutto la letteratura e il materiale di lavoro a disposizione (sia lavori pubblicati, sia documenti
interni) sul turismo responsabile. Contemporaneamente sono state
realizzate interviste non strutturate a testimoni privilegiati, i quali
hanno contribuito alla costruzione e allo sviluppo dello schema di
analisi, trasmettendo il loro punto di vista “esperto” sul fenomeno. I
testimoni privilegiati hanno fornito un aiuto prezioso, infine, nella
mappatura delle strutture in Senegal, lavoro che non sarebbe stato
possibile realizzare in così breve tempo senza il loro contributo:
– Cristiano Lanzano, Università di Torino;
– Mariateresa Vecchiattini, Viaggi Solidali;
– Simona Guida e Rossella Semino, CISV Senegal;
– Ilaria Caramia, ACRA;
– Fabio Longobardi, CPS;
– Henri Dalbies, ICD Afrique;
– Clara Bernard, AFD – Agence Française de Développement;
– Daff Mamadou, Ministère du Tourisme au Senegal;
– Bondian, Au Senegal;
– Sabrina Tardivo, COMI.
Il lavoro di campo è quindi cominciato con incontri con alcuni
di questi esperti in Italia per poi trasferirsi in Senegal, dove si sono
effettuati colloqui con altri testimoni privilegiati. In particolare in
Senegal sono state condotte interviste a tre tipologie di soggetti:
5
IL TURISMO RESPONSABILE IN SENEGAL
1) strutture ricettive di turismo, attraverso un questionario standardizzato sottoposto personalmente a dirigenti delle strutture
stesse. Le strutture segnalate con asterisco sono state intervistate
successivamente al lavoro di campo conclusosi nel febbraio 2009
dallo staff della CISV Senegal, e in particolare dalla coordinatrice
del progetto in Senegal Rossella Semino e dall’animatore Abdou
Wahab Dialkaté:
– Association pour le développement du quartier Keur Serigne
Louga (ADKSL), Louga;
– Association Chênes et Baobab, Mbour, Petite Côte;
– Association permanente pour le Festival International du
Folklore et des Percussions de Louga (FESFOP), Louga;
– Women’s Group of Popenguine for the Nature Protection and
Volunteers of Kër Kupaam, Popenguine, Petite Côte;
– Ker Toubab (Sunugal);
– Campement Njagabaar du GIE intervillageois des sept villages de Djoudj;
– GIE des AMIS de la NATURE*;
– Auberge NDAALI*;
– GIE Sandioubé*;
– Campement Gnilman*;
– Campement Touristique Dar Salam*;
– Campement ASESCAW*;
– Viaggi Saku Gi Music Rekk*;
– MEC Sagatta Gueth*;
– GIE Quartier Grand Mbour*;
– GIE Touris Jokkoo*;
– Campement Keur Bamboung*;
– La source aux Lamantins*;
– CODEL*;
– Campement Villageois Affiniam*;
– Campement Villageois Baila*;
– Campement Villageois Coubalan*;
– Campement Villageois Enampore*;
– Campement Villageois Oussouye*;
6
INTRODUZIONE
2) agenzie solidali e associazioni di promozione del turismo responsabile in Senegal, selezionate sulla base della loro adesione alla
rete AITR in Italia (intervistate attraverso questionari inviati via
mail da parte del CISV Italia):
– ACRA;
– Africa Chiossan;
– Chiama il Senegal;
– CISV;
– CPS;
– ICEI;
– Insieme nelle Terre di Mezzo onlus;
– Laboratorio Teranga;
– Lo Spirito del Pianeta Viaggi;
– Planet Team Viaggi;
– ViaggieMiraggi;
– Viaggi Solidali;
Questi primi due gruppi di interviste hanno dato luogo alla compilazione di schede sintetiche di presentazione delle strutture e
delle attività svolte, in allegato a questo studio (cfr. allegato 1 e
allegato 3);
3) agenzie di viaggio/associazioni di promozione del turismo responsabile in Senegal intervistate di persona, seguendo una traccia di
intervista semi-strutturata:
– Kaicedrat voyage, Dakar;
– H.E.L.P. Travel, Dakar/Ziguinchor;
– Association Senevolu, Dakar.
Una prima restituzione dei risultati della ricerca è stata effettuata nel
marzo 2009 nell’ambito della fiera “Fa’ la cosa giusta”. Questa occasione ha permesso di restituire e rendere pubblici i primi risultati
dell’indagine e di integrare alcuni dati e considerazioni sul turismo
responsabile in Senegal a partire dal punto di vista dei differenti partecipanti all’incontro.
Una seconda restituzione è stata realizzata in Senegal nel giugno
2009, con l’obiettivo di condividere e restituire i primi risultati con i
7
IL TURISMO RESPONSABILE IN SENEGAL
partner del progetto e con i principali attori senegalesi attivi nell’ambito del turismo responsabile.
Nel secondo capitolo viene presentato un quadro del turismo
convenzionale in Senegal, della sua articolazione nelle diverse aree
del Paese e nei differenti segmenti di mercato, nonché della regolamentazione che norma il settore.
Nel terzo capitolo, dopo aver illustrato le definizioni e i concetti
adottati sul turismo “alternativo”, viene presentata la situazione del
turismo “alternativo” in Senegal dalle origini a oggi, e le politiche e
iniziative a vari livelli a sostegno di questo settore.
Nel quarto capitolo si offre un quadro dei vari attori che operano nel turismo responsabile in Senegal, delle reti e delle relazioni
che legano questi fra loro, oltre che delle forme organizzative, dei
sistemi di promozione che caratterizzano questo settore. Attenzione è posta poi sulle forme ricettive e sui servizi che il mercato del
turismo responsabile offre oggi in Senegal; vengono infine prese in
considerazione le forme di promozione, valorizzazione e vendita di
questi servizi.
Il quinto capitolo contiene le conclusioni al volume, e cerca di
riflettere su limiti e opportunità, nonché sulle sfide del turismo responsabile in Senegal, che i vari soggetti che vi agiscono sono chiamate a raccogliere.
Nel sesto capitolo si ricostruisce una mappatura delle strutture
ricettive di turismo responsabile in Senegal. Seguono in allegato le
schede di presentazione delle strutture di turismo responsabile intervistate in Senegal e dei membri dell’AITR (Associazione Italiana
Turismo Responsabile) che operano in questo paese offrendo servizi
e attività di vario tipo.
L’appendice intende infine sottolineare l’approccio e la strategia che
CISV, coordinatore della pubblicazione, ha adottato nell’ambito del
turismo responsabile, sottolineando gli aspetti più significativi e le
sfide di questo strumento di lotta contro la povertà.
8