Senegal - Camere di Commercio
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Senegal - Camere di Commercio
SUPERFICIE POPOLAZIONE LINGUA RELIGIONE CAPITALE FORMA ISTITUZIONALE UNITA’ MONETARIA TASSO DI CAMBIO 196. 722 kmq 12,5 milioni Francese, wolof Mussulmani sunniti, cristiani Dakar Repubblica semipresidenziale Franco (CFA), XOF 1 euro = 659,15 XOF (25 maggio 2012) Quadro macroeconomico Il Senegal è ancora un Paese in via di sviluppo, l’indice di sviluppo umano (UNDP) nel 2010 lo ha collocato al 144° posto su 169 Paesi recensiti. Nel 2004 le Autorità hanno lanciato la “Strategia di Crescita Accelerata” (SCA), che è divenuto uno strumento programmatico periodico. Esso pone al centro dello sviluppo economico il settore privato e si basa su cinque settori ritenuti prioritari per lo sviluppo del Paese: agricoltura e agroindustria, prodotti ittici, turismo, tessile e nuove tecnologie dell’ informazione e della comunicazione. Il Governo senegalese, cosciente della necessità di migliorare le infrastrutture energetiche e industriali, ha da tempo annunciato una serie di grandi progetti Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova (aeroporto internazionale, nuovo porto minerario) per la cui realizzazione è essenziale il contributo di capitali stranieri: anche se alcuni progetti sono già a buon punto, come ad esempio il nuovo aeroporto e il tratto di autostrada a pedaggio fino a Diamnadio, la crisi globale del 2008 e la crisi energetica nazionale del 2011 hanno avuto prevedibili effetti di rallentamento su tutto il programma. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) pur rilevando la presenza di rischi esogeni (crisi dei prezzi del petrolio e dei generi alimentari) ed endogeni (necessità di migliorare la politica fiscale e le finanze pubbliche) prosegue la sua attività di sostegno economico e finanziario al Paese iniziata nel 2007 con lo Strumento di Sostegno alla Politica Economica (ISPE). Si tratta di un importante messaggio di confidenza nelle riforme strutturali e budgetarie apportate dal Governo per correggere una serie di carenze nella gestione delle finanze pubbliche. Principali settori produttivi Il settore terziario si rileva l’elemento trainante dell’economia senegalese (trasporti e telecomunicazioni, locazioni e ristorazione, servizi immobiliari, formazione). Il turismo pur godendo di alcune potenzialità, è in qualche modo ostacolato dall’assenza di collegamenti agevoli, dagli alti costi dei viaggi aerei dovuti ad un elevata tassa aeroportuale e agli effetti della crisi globale sulla domanda. Nonostante i primi segni di maturazione il settore delle telecomunicazioni è ancora in espansione, dominato dall’azienda senegalese Sonatel (partecipata da France Telecom al 42%). Il comparto industriale è ancora limitato a poche aziende che operano in quasi monopolio, ma prive di prospettive di investimento e bloccate da discontinue forniture energetiche e scarsi collegamenti interni. L’andamento negativo nei settori di trattamento dei generi alimentari e del cotone ad uso tessile è stato in qualche modo compensato dalla tenuta dei settori estrattivo (fosfati e minerario), edile, metallurgico, delle bevande non alcoliche e dello zucchero. L’agricoltura non riesce ancora a produrre l’autosufficienza alimentare o considerevoli introiti commerciali a causa soprattutto di difficili condizioni ambientali e idriche, della scarsità di mezzi tecnologici a disposizione, dell’esodo rurale e di alcune scelte di produzione controverse come la continuata enfasi sulla coltura delle arachidi. Iniziative del Governo come la GOANA (Grande Offensiva Agricola per la Nutrizione e l’Abbondanza), lanciata nel 2008 e la REVA (Ritorno all’Agricoltura), hanno prodotto qualche risultato ancora non determinante nonostante una performance molto positiva nel 2010 grazie all’abbondanza di pioggia e al dinamismo della pesca ed agricoltura artigianali. Interscambio commerciale Sul piano delle relazioni bilaterali Italia - Senegal va segnalata la vigenza dell’ “Accordo per la Promozione e Protezione degli Investimenti” firmato nell’ottobre del 2000 e della “Convezione per evitare la doppia imposizione”, Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova firmata nel 1998. Secondo l’Agenzia Nazionale della Statistica del Ministero dell’Economia e delle Finanze senegalese, le esportazioni senegalesi nel primo semestre 2011 ammontano a circa 876 milioni di euro. L’Italia risulta al 8° posto con un importo di oltre 26 milioni di euro. Nella classifica delle importazioni senegalesi, per il primo semestre 2011, il nostro Paese ha occupato il quarto posto con un importo di quasi 34 milioni di euro. Sul piano degli investimenti nel 2010 l’Italia è stata il quarto Paese straniero investitore in Senegal. L’imprenditoria italiana in Senegal è caratterizzata dalla predominante presenza di piccole società miste, dedite soprattutto all’import – export nel settore dei prodotti ittici, della loro prima trasformazione e dei materiali da costruzione. Spiccano poi alcune industrie di medie dimensioni (operanti della produzione di cloro per purificazione idrica, conceria, profilati di alluminio) e varie società di import - export di vari articoli. Prospettive future Le prospettive di cooperazione con Dakar per il prossimi anni confermano la solidità delle relazioni bilaterali tra Italia e Senegal. Il settore turistico costituisce un’opportunità di investimento e rappresenta per il Governo del Senegal una via importantissima per lo sviluppo regionale. Per tale motivo l’orientamento strategico nell’anno 2011 è stato quello di fare del Paese una destinazione turistica di fama internazionale e un luogo di cultura che possa accogliere oltre un milione di turisti. La presenza italiana nel settore non è attualmente molto rilevante, anche se in lieve aumento, ma in futuro potrebbero esservi nuove prospettive di investimento. Oltre al turismo gli altri settori da sfruttare potrebbero essere l agroalimentare, la lavorazione della frutta secca e la sua commercializzazione. Il settore dei servizi è ancora poco sfruttato ma il “know how” italiano, che prima operava quasi esclusivamente per mezzo di società francesi, marocchine o tunisine inizia, seppur timidamente, a farsi spazio. Genova – Senegal Le imprese genovesi che operano con il Senegal sono 13. Maggio 2012 Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di Genova