identita` virtuale - Centro Europeo di Studi di Nisida
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identita` virtuale - Centro Europeo di Studi di Nisida
UFFICIO IV Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità MINISTERO DELLA GIUSTIZIA E’ stato richiesto il patrocinio di SUNAS Centro Studi IRIS Socialia AUTORITA’ GARANTE per l’infanzia e l’adolescenza ’ A T I T N E E # ID L A ne i U g a T l’ind nline R l e I d Va e tecnicaagogica o teori psicoped socio ario n i m Se CONSIGLIO NAZIONALE Ordine Assistenti Sociali Saluti Autorità Introduzione Raffaele BRACALENTI Medico psicoterapeuta, Presidente IPRS Intervengono: Parry AFTAB US, Avvocato, fondatrice del WiredSafety” e “StopCyberbullying”. Membro del Facebook’s International Safety Advisory Board Massimo AMMANITI Professore Onorario Sapienza Università di Roma Laura BONONCINI Head of Policy, facebook Italy Giuseppe D’ANTONIO Direttore Nuovi Scenari Isabella MASTROPASQUA Dirigente Ufficio IV, DGM, Ministero della Giustizia Allan McCULLOUGH A 16 M O R br e 20 tem 13.30 t e s 11 29 . 30e tta , Pa I Child Sexual Exploitation Advisor Presidente del Canada’s non-profit Child Safety Research & Innovation Center Luca PISANO Direttore Master in Criminologia IFOS p he Sociali Moderatore: 09 i R i ta d r le Ricerc a i g sseg itico pe an Psico o t u t i st al Delia MANFEROCE SUNAS, Centro Studi Iris Socialia La partecipazione al seminario è gratuita ma è necessario iscriversi inviando entro il 24 settembre 2016, un’email a: [email protected] Al termine del Seminario sarà rilasciato l’Attestato di partecipazione. #Identità Virtuale Seminario IDENTITA’ VIRTUALE teoria e tecnica dell’indagine socio psicopedagogica online Premessa Il seminario nasce nell’ambito delle ricerche svolte sull’Identità Virtuale (2013 - 2015) da Luca Pisano per l’Ufficio Studi, Ricerche e Attività Internazionali, Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, Ministero della Giustizia. Con il termine Identità Virtuale s’indica “il sistema complesso d’immagini, video e informazioni scritte che l’internauta ha pubblicato in un social network per rappresentarsi come individuo digitale unico e inconfondibile”. (Pisano, Cadau, 2013) La tesi che l’identità virtuale esprima l’Essere di una persona e quindi la sua personalità o soggettività è sostenuta anche da Lévy (1997) che definisce il virtuale come una nuova dimensione o modalità dell’Essere e nello specifico come il “passaggio dall'essere reale ad un'altra dimensione ontologica”. Sotto questo profilo possiamo ritenere non solo l’identità virtuale ma anche l’identità reale, la personalità, il carattere e il Sé (termini che presentano un importante livello di sovrapposizione), le modalità con sui si manifestano la soggettività o l’Essere di una persona. Questa riflessione appare suffragata da numerosi studi di area psicologica e sociale che hanno dimostrato che le informazioni pubblicate nei social network, come foto, video, immagini, testo o commenti (i simboli dell’identità), hanno un rapporto di stretta dipendenza con la personalità del navigatore online e quindi, aggiungiamo, con la sua l’identità reale, con la sua soggettività e il suo Essere. In particolare i ricercatori hanno trovato una significativa correlazione tra tratti di personalità dell’identità reale e specifiche tematiche che sono pubblicate in Facebook o in altri social network (Amichai-Hamburger, Vinitzky, 2010; Gosling, Augustine, Vazire, Holtzmann, Gaddis, 2011; Ryan, Xenos, 2011; Hughes, Rowe, Batey, Lee, 2012; Seidman, 2013; Stoughton, Thompson, Meade, 2013; Marshall, Lefringhausen, Ferenczi, 2015). Dalle ricerche svolte per il Ministero della Giustizia è però emerso che molto raramente gli assistenti sociali prendono in considerazione, durante le indagini sociali, le attività online di genitori e minori (comunicazioni nei social networks, invio sms e/o mms e/o email, chat, etc) o adoperano le informazioni recepite per la redazione della relazione e la modulazione del progetto individuale. Sprovvisti infatti di modelli teorici per analizzare e valutare i comportamenti online degli utenti e la loro identità virtuale, hanno dovuto fare riferimento ai paradigmi tradizionali già conosciuti, quelli generalmente utilizzati per concettualizzare i comportamenti tradizionali e l’identità reale. Con il risultato che l'applicazione spesso forzata al mondo online di questi modelli teorici, originariamente concepiti per valutare la realtà off line, ha avuto l’effetto di ampliarne esageratamente la sfera di azione sino a renderli inefficaci sotto il profilo gnoseologico e metodologico. La conseguente crisi epistemologica non ha però avuto l’effetto di produrre un nuovo paradigma. Infatti nel tentativo di non rimanere privi di una guida teorica e di strumenti di intervento, gli assistenti sociali hanno involontariamente adattato i paradigmi già conosciuti all’analisi dei nuovi fenomeni online. #Identità Virtuale Per tutti questi motivi è necessario fornire nuovi strumenti conoscitivi (paradigmi) e operativi (procedure) che permettano agli assistenti sociali di compiere l’indagine sull’identità virtuale (la “visita domiciliare online”) e di progettare i necessari interventi rieducativi e riparativi. Obiettivi I principali obiettivi del seminario sono: 1. trasmettere informazioni sulle principali problematiche presenti nel mondo virtuale; 2. fornire strumenti affinché gli assistenti sociali possano accostare alla tradizionale indagine sociale la “visita domiciliare online”; 3. fornire strumenti epistemologici e metodologici per analizzare e valutare l’identità virtuale e i suoi rapporti con quella reale; 4. proporre modelli di intervento per prevenire e contrastare l’evoluzione disarmonica della personalità nei casi di un uso inadeguato delle nuove tecnologie; 5. indicare le procedure per formare i genitori sulle problematiche online affinché diventino capaci di educare i propri figli ad un uso sicuro del mondo virtuale e dell’identità virtuale. Programma MODULO I: le principali problematiche del mondo virtuale (a cura di: Parry AFTAB) Cyberbullismo e Navigazione on line a rischio • Il Cyberbulismo: definizione, tipologie e proprietà. • I gaming interattivi on line e il flaming tra giocatori. • I siti cerca persone e il sesso senza impegno. • La violazione del copyright nell’ambito delle ricerche scolastiche. • La frequentazione di comunità online che enfatizzano l’odio, il razzismo e le condotte autolesive: i siti pro ana e pro mia. • L’autoproduzione di materiale sensuale, sexy o pedopornografico finalizzato all’esibizione (selfie) e/o commercializzazione di parti del proprio corpo per trarne profitto economico; • L’invio e pubblicazione di immagini e/o messaggi sessualmente espliciti (sexting); • Il bisogno di filmare e poi pubblicare su Facebook o Youtube comportamenti a rischio o criminali: a) neknomination, b) streapnomination, c) sexual ruleta, d) knockout game, pestaggi di compagni di scuola. #Identità Virtuale Il Grooming: i cyberpredatori sessuali (a cura di: Allan McCULLOUGH) • • • • Definizione e fasi del grooming. Il profilo del cyberpredatore sessuale. Le strategie comunemente utilizzate per l’adescamento on line. Analisi di chat. MODULO II - Metodologie di lavoro e strumenti operativi di intervento (a cura di: Luca PISANO, Delia MANFEROCE, Massimo AMMANITI, Laura BONONCINI) L’identità virtuale • Definizione e proprietà dell’identità virtuale. • Fantasia, Virtuale, Realtà: la costruzione dell’identità virtuale. • Dalla fase dello specchio (J. Lacan) alla fase dello schermo (S. Tisseron): gli effetti del virtuale sullo sviluppo sociale, cognitivo e affettivo dei minori in età evolutiva. • Il rapporto tra l’identità reale e l’identità virtuale. L’indagine sociale online • Il consenso informato del minore e dei suoi genitori: le norme giuridiche e deontologiche. • La “visita domiciliare online”. • Le aree tematiche e le domande. • Il Cellulare. • Computer e Tablet. • Videogiochi. • Social Network. • L’organizzazione dei dati. • La valutazione sociale. • Analisi delle informazioni raccolte e correlazione con i dati ottenuti dall’indagine sociale tradizionale. #Identità Virtuale I programmi socio educativi rivolti ai minori e ai loro genitori (a cura di: Pino D’ANTONIO, Isabella MASTROPASQUA) • I “Genitori Digitali”: un network di genitori per prevenire e contrastare la navigazione on line a rischio e il cyberbullismo. Il progetto nazionale dell’Ufficio Studi, Ricerche e Attività Internazionali del Dipartimento Giustizia Minorile, Ministero della Giustizia e dell’IFOS.