giorgio Napolitano - Federazione Maestri del Lavoro

Transcript

giorgio Napolitano - Federazione Maestri del Lavoro
sommario
Editoriale
di Amilcare Brugni
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Il 1° Maggio a Roma
L’intervento del Presidente Amilcare Brugni
L’intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Il discorso del Ministro Maurizio Sacconi
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Stelle al Merito
I nuovi Maestri del Lavoro decorati il 1° maggio
Il primo maggio nelle regioni italiane
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Informativa
Garantirsi la salute
di Amilcare Brugni
I
Argomenti
La questione della produttività di Antonio Colella
32
Interventi
Formazione/Informazione
di Roberto Cavicchia
Scuola-Lavoro, un volantariato speciale
di Carlo Castiglioni
Beati i Maestri del Lavoro
di Rolando Ceccotti
Gruppo Scuole, consuntivo anno scolastico 2010-2011
di Sergio Bollani
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News dall’Italia e dall’Estero
40
Le arti
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Dai Consolati
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di Roberta Bernabei
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Parliamo di libri
L’Albo d’Oro dei Maestri
I menù del Quirinale
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Ricordiamoli così
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Cari colleghe e colleghi,
devo prima di tutto comunicarvi che, così come avevo fatto
con il Presidente Diamantini, prima dell’ultimo consiglio, ho
provveduto a inviare nelle mani del nuovo Presidente Amilcare Brugni, le mie DIMISSIONI dall’incarico di Direttore
responsabile del MAGISTERO.
Tanto per lasciare completamente libero il Presidente ed il
nuovo Direttivo, di scegliere un nuovo Direttore più giovane
di me e in grado di assolvere il compito in maniera più vigorosa e puntuale.
Devo aggiungere che le vicissitudini della vita federativa
dell’ultimo anno, si sono inevitabilmente ripercosse sulla confezione e la pubblicazione del “MAGISTERO DEL
LAVORO”. Non abbiamo potuto pubblicare, ad esempio,
tutte le cronache delle attività dei Consolati che risalgono ad
alcuni mesi fa.
Mi scuso personalmente con tutti i colleghi per questi problemi che non sono stati creati sempre dalla mia adeguatezza
nel compito affidatomi cinque anni fa.
Spesso, infatti, i colleghi sono venuti meno agli impegni assunti in diverse sessioni del Consiglio Nazionale, inviandomi
materiale, con molto ritardo e, addirittura, ancora scritto a
mano, come è avvenuto per quasi tutte le cronache del primo
maggio!
Potete immaginare non solo la fatica per passarlo sul computer (il Direttore non ha né redattori, né collaboratori personali) ma anche per gli inevitabili errori che si commettono
nell’interpretazione della grafia.
Questo ovviamente non va bene e, per il futuro, occorre che i
colleghi corrispondenti inviino al Direttore responsabile della Rivista (e per competenza alla Federazione), materiale regolarmente compilato a macchina e trasmesso possibilmente
via e-mail.
Mi rifiuto di credere che qualcuno non possa farlo, perché,
se l’estensore non ha ancora il computer, può farsi aiutare.
In questo modo si migliora il lavoro di tutti e si recupera il
tempo, in modo da consentire l’uscita regolare della rivista.
E’ una raccomandazione che mi sento di fare alla vigilia della
ripresa dell’attività, sotto la guida di nuovi Dirigenti.
Approfitto dell’occasione per augurare a tutti buon lavoro e
buone vacanze estive.
MdL Vittorio Sabia
Periodico ufficiale della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia Registrato presso il Tribunale di Roma con n. 272 del 27 settembre 1983
Anno 27mo - n. 2 - Aprile/Giugno 2011
Direttore Editoriale
Presidente della Federazione
Amilcare Brugni
Direttore Responsabile
Vittorio Sabia
[email protected]
cell. 338.1797694
Via B. Marcello, 7 - 31044 Montebelluna (TV)
Direzione
Via Barberini, 36 - 00187 Roma
tel. 06.5926341 - fax 06.5924527
e-mail: [email protected]
Comitato Editoriale
Vicepresidenti
Lorenzo Matarazzo - Nord
Rolando Ceccotti - Centro
Pasquale Scalise - Sud e Isole
Segretario Generale
Silvio Manfredi
Tesoriere
Augusto Passacantilli
Segretario del Consiglio
Anna Restano
Foto 1° maggio
Stefano Guidoni - Roma
Testi di
R. Bernabei, A. Brugni, S. Bollani, C. Castiglioni,
R. Cavicchia, R. Ceccotti, A. Colella,
V. Sabia e dei collaboratori
dei Consolati regionali e provinciale d’Italia.
Grafica e Stampa
Gstaff srl - Roma - www.gstaff.it
Per la pubblicità: Gstaff srl - Via C.P. Biroli, 2 Roma
Tel. 06.45447466 - [email protected]
Gli articoli firmati esprimono esclusivamente le
opinioni degli estensori e non indicano in alcuna forma la linea socio-politica del Periodico
Chiuso in tipografia 30 Giugno 2011
Periodico a diffusione interna
Cav. Lav. Pietro
Santarelli
Pietro Santarelli, marchigiano di Ascoli Piceno, da oltre cinquant’anni guida la
costante espansione della Santarelli Costruzioni che, dai comuni delle Marche,
raggiunge l’intero territorio nazionale operando prevalentemente su Roma.
La Santarelli Costruzioni S.p.A. è la principale di un gruppo di società
che svolge, in conto proprio, attività di general contractor, progettazione,
costruzione, acquisizione, vendita e gestione di immobili ad uso residenziale,
direzionale, commerciale e turistico-alberghiero.
L’inarrestabile sviluppo si è diversificato inoltre nella produzione di energia da
fonti rinnovabili, in Italia e all’estero, attraverso la Inergia S.p.a..
www.santarellispa.it
www.inergia.it
editoriale
Lettera appello del Presidente
Care Maestre, cari Maestri,
mi riferisco ai miei editoriali del 30.12.2010 e del 31 marzo 2011 pubblicati sul nostro
periodico n. 3 2010 e n. 1 2011 con i quali ho anticipato, tra i miei obiettivi programmatici, l’intendimento di modificare ed aggiornare il nostro Statuto, obiettivo quest’ultimo
condiviso, già da tempo, da parte dei Consiglieri Nazionali vecchi e nuovi e da parte dei
Consolati Regionali e Provinciali.
Come è noto, la proposta di ottenere la necessaria approvazione prefettizia per modificare
il nostro Statuto è stata negata a causa del mancato raggiungimento dei voti da parte dei
Soci (nella misura di “almeno i tre quarti degli associati e cioè 12.500 voti”), così come
previsto dall’art. 21 del codice civile per le deliberazioni assembleari delle Associazioni.
Questa norma, peraltro, fa salva la possibilità che lo Statuto stesso disponga “altrimenti”
(indicando cioè una diversa maggioranza qualificata), il che, nel caso della nostra Federazione -ove inferiore-, renderebbe più facile l’intesa sul complesso delle modifiche che
saranno proposte.
L’apposita Commissione costituita in data 2-3 dicembre 2010 e formata dai MdL Luigi Amici, Gianfranco
di Grazia, Silvio Manfredi, Iridio Mazzucchelli, Antonio Terrin e Luigi Vergani ha presentato una prima
proposta operativa che è stata approvata dal Consiglio Nazionale nella seduta del 30 marzo u.s..
Si tratta, quindi, di procedere in due tempi:
• prima fase - con referendum a livello nazionale, (gestito questa volta data l’eccezionalità direttamen te dalla Commissione Elettorale Centrale per unificare da un punto di vista organizzativo
i vari referendum); occorre modificare prioritariamente il sistema di “votazione” previsto
dall’attuale Statuto riducendo dal 75% al 30% il quorum dei votanti.
• seconda fase - una volta ottenuto questo risultato e relativa approvazione Prefettizia, procedere alle
altre modifiche (Statuto e Regolamenti) con una nuova maggioranza inferiore più acces sibile (30% degli aventi diritto al voto e con approvazione del 75% dei votanti).
Invitiamo pertanto tutti i nostri associati a voler farsi parte attiva di siffatta e qualificata azione di riforma,
fermo restando il benestare finale dell’Organo di controllo competente (Prefettura di Roma) restituendo
l’apposita scheda elettorale in originale (entro e non oltre il 30 ottobre 2011) inserendola in apposita
busta affrancata (ved. scheda di votazione a centro rivista) per i Soci residenti in Italia, mentre per i Soci
esteri sarà loro cura affrancarla e per questo Li ringrazio.
Sono certo che Voi tutti vogliate partecipare direttamente e fattivamente, con vero spirito associativo, a questa prima fase propedeutica e necessaria per la riforma globale dello statuto e dei regolamenti. Riforma che
terrà conto delle numerose segnalazioni pervenute a questa Presidenza.
Ringraziandovi per la collaborazione invio i più cordiali saluti.
Votate! ...... votate! ...... votate!
e fate votare....! e fate votare!
MdL Amilcare Brugni
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
1° maggio
“Stelle al Merito del Lavoro” Quirinale 30 aprile 2011
“La manifestazione, quest’anno, ha avuto una significativa valenza perché ha coinciso
con la celebrazione della Festa del Lavoro dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
La cerimonia si è articolata in due fasi, nella prima il Ministro del Lavoro On. Maurizio Sacconi,
alla presenza del Presidente della Federazione MdL Amilcare Brugni e dei Presidenti
della Federazione Cavalieri del Lavoro e dell’Associazione Nazionale Seniores
d’Azienda ha consegnato le insegne ed il brevetto ai nuovi insigniti.
Nella seconda, dopo il significativo e vibrante discorso del prof. Giuliano Amato
riguardante le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, hanno preso la parola
l’On. Maurizio Sacconi ed il Presidente della Repubblica Sen. Giorgio Napolitano.
I presenti hanno ampiamente manifestato il proprio apprezzamento ed entusiasmo.”
Intervento del Presidente
Amilcare Brugni
Signor Ministro, signor Segretario Generale Presidenza della Repubblica, signori Presidenti Federazione Cavalieri del Lavoro e Associazione Nazionale
Seniores d’Azienda, Maestre e Maestri, Signore e
Signori. Ho l’altissimo onore a rappresentare per la
prima volta la Federazione dei Maestri del Lavoro
d’Italia, sono commosso e nel contempo fiero.
Sento il dovere innanzitutto di ringraziare il Capo
dello Stato che, con sensibilità e attenzione nei confronti della nostra Associazione, ha rinnovato la disponibilità ad ospitare questa manifestazione, per la
consegna delle Stelle al Merito del Lavoro agli insigniti della regione Lazio: ideale simbolo per i Maestri del Lavoro che domani riceveranno l’onorificenza in tutti i capoluoghi di Regione italiani.
Questa manifestazione ha una particolare valenza perché quest’anno coincide con un anniversario
che ci tocca tutti nei sentimenti e nel cuore perché
ci fa ricordare di essere Italiani e di ciò dobbiamo
mostrarci orgogliosi. E’ un momento di festa e di
riflessione.
Sono 150 anni che è stata ufficializzata l’unità d’Italia. Ritengo che in data 17 marzo 1861 si è concluso
il processo di unificazione italiana. Una nazionalità
da secoli divisa riacquistò una struttura statale unitaria; è stato consacrato quello che la storia aveva previsto da millenni. Infatti di popoli italici si è parlato
da prima dell’Era Cristiana. Poi Roma è stata per
secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale; centro culturale che è tornato a risplendere
nel Rinascimento. La stessa originale configurazione
geografica della nostra penisola, circondata da confi-
ni fisici quali i mari e difesa a nord dall’arco alpino,
ne aveva fatto una nazione naturale.
Negli ultimi tempi vicende sociali, economiche e
politiche stanno stravolgendo ideali ed aspettative di
vita nelle quali noi Maestri del Lavoro facciamo fatica a riconoscerci, ma comunque proseguiamo.
Nella nostra attività, prettamente volontaristica,
promuoviamo attività di solidarietà sociale, di collaborazione civile, iniziative culturali e, portiamo
le nostre esperienze nel mondo della scuola onde
favorire l’inserimento umano delle giovani leve nel
mondo del lavoro, aiutandole nella loro formazione
e scelte professionali. Oggi l’inserimento dei giovani
e non, è sempre più problematico e le relative statistiche sono drammatiche, come ci ha ricordato il
Presidente Napolitano nel messaggio di fine anno.
I giovani debbono comprendere che le riforme e
la flessibilità non sono congiura contro di loro, ma
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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1° maggio
un’esigenza dell’economia moderna. Gli stessi debbono quindi rendersi conto che è il tempo di un sano
conflitto generazionale, che essi debbono ingaggiare
con le armi dell’ingegno, dell’impegno, dell’innovazione e con la capacità di produrre nuove idee.
Necessita premiare i giovani che hanno talento, che
hanno qualcosa da dire. In alcune realtà sono stati
deliberati incentivi per la formazione dell’imprenditoria giovanile. È una delle strade da seguire.
Noi Maestri del Lavoro ci adoperiamo, infatti, in
questo senso. Oltre che organizzare incontri nelle
scuole, ci facciamo carico di portare i giovani a visitare aziende di alto livello, con attività correlate al
loro indirizzo scolastico. In proposito confido anche
in un’attività sinergica con i Cavalieri del Lavoro.
Si è accennato alla flessibilità, quindi, sarà sempre
più difficile, nelle richieste di conferimento delle
Stelle al Merito del Lavoro, avere il requisito richiesto di 25 anni di attività lavorativa ininterrotta, previsto appunto dalla legge che detta le norme per il
conferimento dell’onorificenza. Occorrerà, pertanto, rivisitare detta legge, aggiornandola anche in altri
punti.
La presenza del Ministro del Lavoro è stimolante e
determinante. Detta legge stanziava un contributo
annuo per la nostra Federazione per le attività istituzionali; dopo alcuni anni detto contributo a livello
nazionale ci è stato tolto su istanza di alcune Regioni che ne rivendicavano la competenza. Purtroppo
nessuna Regione si è sostituita allo Stato, tranne in
alcuni casi. Inoltre in alcune realtà non vengono riconosciute le spese di organizzazione delle cerimonie di conferimento delle stelle al Merito (art. 11
comma 1 della legge 143/92) venendo quindi a gravare sulla Federazione. Le quote sociali ci permettono unicamente la gestione ordinaria, condizionando
attività e progetti.
Un cordiale benvenuto ai nuovi Maestri ed ai loro
famigliari, evidenziando che la stella con il brevetto
sono simboli indelebili.
Intervento del Presidente
Giorgio Napolitano in occasione della
celebrazione della Festa del Lavoro
Ringrazio vivamente anch’io il Presidente Giuliano
Amato per la sua disponibilità e per il contributo
che ci ha offerto ripercorrendo da par suo il lungo tracciato dell’evoluzione sociale che da un primo
maggio all’altro l’Italia ha conosciuto. In sintesi, egli
ci ha detto - avete ascoltato le sue parole - che cosa
sia, “nel passato che la precede, nella sua stessa storia
e nel suo presente, la Repubblica fondata sul lavoro”,
e ha concluso: “Il suo problema di oggi non è esserlo
di meno, è, caso mai, esserlo di più”. E’ così, lo sentiamo tutti: lo sviluppo economico e la sua qualità
sociale, la stessa tenuta civile e democratica del nostro paese, passano attraverso un deciso elevamento
dei tassi di attività e di occupazione, un accresciuto
impegno per la formazione e la salvaguardia del capitale umano, un’ulteriore valorizzazione del lavoro,
in tutti i sensi.
Questo discorso riguarda in special modo i giovani,
fa tutt’uno con le risposte da noi tutti dovute alle
aspettative per il futuro delle giovani generazioni.
Il quadro generale dell’andamento della disoccupazione in Italia nel biennio della crisi economica, an6
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
che per effetto delle politiche di sostegno condotte
attraverso la leva degli ammortizzatori sociali, merita valutazioni obbiettive e attente e non si presta,
anche in un’ottica di comparazioni europee, a facili
giudizi stroncatori. Ma indubbiamente allarmano i
dati relativi ai giovani tra i 15 e i 29 anni.
E se spesso l’accento è stato posto sulla precarietà
dell’occupazione dei giovani - calcolati in 800 mila
- con contratti di lavoro a tempo determinato, quel
che deve allarmare e richiede il massimo sforzo di
riflessione, è il dato dei quasi 2 milioni di giovani
fuori di ogni tipo di occupazione, ormai fuori dal
ciclo educativo e non coinvolti nemmeno in attività
di formazione o addestramento. Quest’area, definita
con l’acronimo NEET, Not in Employment Education or Training, è composta di circa 700 mila disoccupati e in misura quasi doppia di inattivi.
In questa condizione di forte disagio e incertezza per
larghi strati di giovani si riflettono evidentemente
debolezze non recenti del nostro complessivo processo di crescita : se è vero che prima dell’insorgere
della recente crisi globale, il PIL è aumentato in Ita-
1° maggio
lia, tra il 2000 e il 2007, di circa il 7 per cento, meno
della metà del decennio precedente. Nello stesso periodo nell’area dell’euro il PIL è cresciuto circa del
doppio.
Per poter aprire nuove prospettive di occupazione
in tutto il paese, è dunque imperativo riuscire a intervenire su cause strutturali di ritardo della nostra
economia. Ed è imperativo farlo in uno col perseguimento di obbiettivi tanto obbligati quanto ardui
- concordati in sede europea - di rientro dell’Italia
dalla situazione di disavanzo eccessivo e di riduzione
del peso del debito pubblico. Se si assume il traguardo di un sostanziale pareggio del bilancio nel 2014,
che comporterà un’ulteriore manovra, per il 201314, di riduzione della spesa pubblica di oltre quattro
punti di PIL, è facile intuire come sarà essenziale la
caratterizzazione secondo ben ponderate priorità di
tale manovra, e quindi la combinazione tra questa
e le azioni volte a rafforzare il potenziale di crescita
dell’economia e dell’occupazione.
E’ di ciò che si è discusso e ancora si discuterà in
Parlamento sulla base del Documento di Economia
e Finanza 2011 presentato dal governo e comprendente sia il Programma di stabilità sia il Programma
Nazionale di Riforma nel quadro della procedura
del semestre europeo definita dal Consiglio Europeo
dello scorso 24-25 marzo.
Le audizioni svoltesi presso le Commissioni Bilancio riunite di Senato e Camera nelle ultime settimane hanno fornito al Parlamento apporti esterni di
grande ricchezza e serietà, mettendo comunque in
evidenza l’estrema tensione dello sforzo che si richiede al paese. E io mi chiedo se l’insieme delle parti
sociali e delle forze politiche ne abbia piena consapevolezza e concentri come dovrebbe la propria
attenzione sulle più ambiziose proposte di riforma
- come quella fiscale - delineate dal governo e sulle indicazioni da esso prospettate con impegno per
quel che riguarda le politiche e azioni più rilevanti
ai fini dell’occupazione, della formazione del capitale umano, dell’evoluzione dei rapporti tra mondo
dell’impresa e mondo del lavoro.
E’ davvero aperto e da esplorare con spirito propositivo il campo delle reali possibilità o condizioni di
successo tanto degli obbiettivi ineludibili di consolidamento dei conti pubblici quanto degli obbiettivi
di crescita più sostenuta, guardando alle situazioni
più preoccupanti - soprattutto, si deve ribadirlo, il
Mezzogiorno dove è stata drammatica la perdita di
posti di lavoro - e alle esigenze e domande delle giovani generazioni.
Tra le condizioni di successo di un programma necessariamente ambizioso e innovativo, c’è certamente quella dell’avvio di un nuovo clima di coesione sia
politica sia sociale. E a quest’ultimo proposito, mi
riferisco sia alle relazioni tra le diverse parti sociali
sia alle relazioni tra i sindacati dei lavoratori. Sarebbe, sia chiaro, fuorviante e irrealistico immaginare il
superamento di naturali contrasti tra mondo delle
imprese e mondo del lavoro, o di motivi di attrito
e competizione tra le diverse organizzazioni dei lavoratori. Ma mi domando - ed è una domanda che
può riferirsi anche alle relazioni tra le forze politiche:
è inevitabile l’attuale grado di conflittualità, è impossibile l’individuazione di interessi e di impegni
comuni? Si teme davvero che possa prodursi un eccesso di consensualità, o un rischio di cancellazione
dei rispettivi tratti identitari e ruoli essenziali?
E’ sufficientemente chiaro il bisogno che io avverto
già da tempo di un richiamo alla durezza delle sfide
che ci attendono e già ci incalzano, mettendo alla
prova, ed esponendo a incognite gravi, tutti gli attori sociali e politici e in definitiva il profilo storico, il
peso, il futuro della nazione. Sembra quasi, talvolta,
che l’accogliere oppure no, il far propri sinceramenIl Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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1° maggio
te oppure no quei miei richiami, o comunque si vogliano definirli, sia una questione di galateo istituzionale o un esercizio di ipocrisia istituzionale. Ma è
ai fatti, e alle conseguenti responsabilità, che sempre
meno si potrà sfuggire senza mettere a repentaglio
quel qualcosa di più grande che ci unisce, quel comune interesse nazionale che non è un ingannevole
simulacro, e senza finire per pagare prezzi pesanti in
termini di consenso.
E allora permettetemi, amici delle organizzazioni
sindacali, di esprimere preoccupazione crescente
dinanzi al tradursi di contrasti che tra voi possono
sempre sorgere e di motivi di competizione che non
debbono stupire, in contrapposizioni di principio,
in reciproche animosità e diffidenze, in irriducibili
ostilità. La nostra storia - a partire dal 1944 e nonostante periodi di rottura e divisione - ci dice quel
che l’unità sindacale ha dato ai lavoratori, alla democrazia, al paese. La rinuncia a sforzi pazienti di ritessitura quando si producano lacerazioni e diventino
indispensabili dei ripensamenti, può portare solo al
peggio, dal punto di vista del peso e del ruolo del
lavoro e delle sue rappresentanze. E in positivo desidero citare - trattandosi di tema che mi è stato e mi
è particolarmente caro, nella sua persistente drammaticità - l’influenza che i sindacati hanno esercitato
essendo uniti, per garantire più sicurezza sul lavoro.
Registriamo così anche quest’anno risultati positivi,
per effetto di provvedimenti legislativi e di comportamenti più responsabili che i sindacati hanno sollecitato, promuovendo un clima innovativo anche sul
piano giurisprudenziale.
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Ma vorrei concludere allargando lo
sguardo al di là degli interlocutori istituzionali e delle organizzazioni sociali. Nel celebrare il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, ho richiamato le
grandi prove di impegno collettivo che
hanno segnato la nostra storia e che
ci indicano la via di una rinnovata fiducia in noi stessi. Impegno collettivo
significa “mobilitazione e responsabilità” - come ha detto il Ministro Sacconi
- “dei singoli come dei corpi sociali”.
Debbono fare la loro parte - perché il
paese possa fronteggiare con successo le
sfide di oggi e di domani - quanti hanno
ruoli di rappresentanza e di guida nella
politica e nelle istituzioni, nell’economia e nella società, ma in pari tempo
- come volli sottolineare nel mio messaggio di fine
anno - ogni comunità, ogni cittadino. E dunque,
ogni lavoratore, ogni giovane. E’ l’esempio che avete
dato voi, cari Maestri del Lavoro. Alle riforme tocca
- ha chiarito il Ministro del Lavoro - “offrire a uomini e donne contesti e ambienti idonei a massimizzare
il potenziale che è in ognuno di loro”. Ma occorre
poi il massimo concorso di volontà ed apporti individuali fino a comporre, innanzitutto sul piano morale, quel nuovo grande impegno collettivo di cui ha
bisogno l’Italia.
Rivolgo ancora, in questo spirito, il mio saluto ed
augurio ai Rappresentanti dei Lavoratori Anziani di
Azienda ed egualmente ai Rappresentanti della Federazione Cavalieri del Lavoro, anch’essi testimoni
di una straordinaria somma di sforzi e di contributi
personali e sociali nell’interesse comune.
Buon 1° maggio!
1° maggio
Intervento del Ministro
Maurizio Sacconi
Signor Presidente della Repubblica,
signore e signori rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche, del mondo produttivo e del lavoro, gentili ospiti tutti, in questo anno la ricorrenza
del primo maggio coincide con la beatificazione di
Giovanni Paolo II la cui Laborem Exercens sottolinea, con accenti originali, che è il lavoro per l’uomo
e non l’uomo per il lavoro. In essa leggiamo: “l’uomo che lavora desidera non solo la debita remunerazione per il suo lavoro, ma anche che sia presa in
considerazione nel processo di produzione la possibilità che egli, lavorando, al tempo stesso sappia di
lavorare in proprio”.
Questa definizione valoriale coincide oggi con i
nuovi paradigmi competitivi che sollecitano un lavoro inteso non come mera esecuzione di ordini gerarchicamente impartiti ma come capacità, ad ogni
livello, di agire con creatività e responsabilità. Come
afferma l’Enciclica “un vero soggetto di lavoro, dotato di propria iniziativa”. Il che implica adeguate
competenze ma anche una più generale formazione
della persona in quanto tale. Ovvero la stessa razionalità tecnica non può essere ritenuta autosufficiente
ma deve essere ancorata, affinché si esprima compiutamente, agli ancor più solidi valori della nostra
tradizione.
Il concetto europeo di occupabilità, che indica la capacità della persona di entrare e rimanere con quanta più continuità nel mercato del lavoro, si definisce
pertanto nella viva esperienza, in primo luogo, come
attitudine alla responsabilità. Responsabilità che non
si esprime solo nei confronti dell’ambiente di lavoro
ma più in generale della comunità cui apparteniamo. A partire dai comportamenti che riconoscono
il valore della vita, della nuova vita che una persona
responsabile sa di dover accogliere come fondamentale compimento di sé e non come un limite alla realizzazione nel lavoro. Fino alla protezione amorevole
di ogni vita o fase della vita segnata da condizioni di
fragilità.
Per questo abbiamo voluto recentemente promuovere una intesa tra governo e parti sociali sulla diffusione delle buone pratiche aziendali rivolte alla
conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di fami-
glia nella convinzione che queste concorrano ad un
tempo a consolidare la persona - anche in quanto
lavoratore - la famiglia, la società e la stessa crescita
competitiva dell’impresa.
Le insicurezze implicite in un tempo di straordinarie
trasformazioni non devono quindi essere affrontate
solo nei termini difensivi che pur si sono resi necessari per proteggere i rapporti di lavoro degli adulti
- a rischio di irreversibile esclusione - e la continuità
della base produttiva del Paese di fronte al crollo della domanda globale.
Ora che la ripresa è in atto, e si presenta con caratteri
competitivi nuovi e per molti versi interessanti per le
nostre storiche attitudini, è dovere delle istituzioni,
centrali e regionali, mobilitare diffusamente la nostra comunità nazionale in termini utili a rovesciare
la paura in positività e in responsabilità dei singoli
come dei corpi sociali, secondo uno spirito di nuova
frontiera. Il nostro compito è quello di offrire più
opportunità alle persone, soprattutto in termini di
accesso alle competenze, e più capacità di autoregolazione alle parti sociali affinché, adattandosi reciprocamente, condividano fatiche e risultati nelle
imprese e nei territori.
Ogni comportamento meramente assistenziale - oltre a tutto incompatibile con il contemporaneo vincolo della stabilità di bilancio - risulterebbe al con-
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1° maggio
trario deresponsabilizzante e orienterebbe al declino
la nostra società. A partire dai più giovani ai quali
non possiamo né dobbiamo promettere un posto
pubblico senza concorso o un salario garantito.
Un Paese lungimirante non si attarda in dibattiti
spesso retorici sul precariato.
Progetta invece, giorno per giorno, percorsi di istruzione e formazione di qualità, accessibili a tutti e coerenti con le esigenze del sistema produttivo. Crea
prospettive di stabilità occupazionale puntando
sulle competenze e sui meriti più che su rigidità di
legge e di contratto. Ed è con questi obiettivi che
abbiamo voluto procedere alla riforma dell’apprendistato facendone lo strumento tipico dell’ingresso
nel mercato del lavoro.
Sappiamo di dover aiutare i giovani a comprendere
in anticipo le loro attitudini.
A coltivare i loro talenti, le loro vocazioni, la loro intelligenza anche quando è “nelle mani”, garantendo
pari dignità ai percorsi professionalizzanti e a quelli
liceali, al lavoro manuale e a quello intellettuale. Ad
apprezzare l’autoimprenditorialità e il rischio d’impresa. A non attendere in ogni caso nell’inattività il
lavoro desiderato ma a costruirlo responsabilmente
anche con occupazioni lontane dai propri doverosi e legittimi sogni. A costruirsi un solido percorso
previdenziale. Sarà in questo mese la prima edizione
di “un giorno per il futuro”, dedicato all’educazione
previdenziale nelle scuole.
Signor Presidente della Repubblica, signore e signo10
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
ri, le riforme utili – quelle fatte e
quelle da fare – non sostituiscono
ma stimolano la responsabilità degli uomini e delle donne offrendo
contesti e ambienti idonei a massimizzare il grande potenziale che
è in ognuno di loro. Così come le
relazioni industriali utili si realizzano attraverso il dialogo responsabile
e partecipativo tra gli attori sociali
in modo da massimizzare le capacità
dell’impresa in termini di profitto,
occupazione e salario.
La celebrazione dell’anniversario
dell’Unità d’Italia deve offrire quindi - nel segno dei più antichi valori della tradizione nazionale - lo
stimolo a considerare i rapporti di
lavoro non più come il luogo tipico
del conflitto ma come il fondamentale capitale sociale di una Nazione che vuole trovare, proprio nella
difficoltà, le ragioni della condivisione del proprio
destino.
riconoscimenti
Stelle al Merito del Lavoro 2011
BELLINI Lelia - COCCHINI Ada - DI DARIO
Dario Luciano - DI FRANCESCANTONIO AnAbruzzo
tonio - DI GIACOMO Ferdinando - DI GREGORIO Flaviano - DI MARCO Michele - DI PASQUALE Giuseppe - FASCIANI Silio Carmine - FERRARINI Carlo
- FOGLIA Rosanna - LANCIOTTI Gloriano - LA TORRE Antonietta
- MADONNA Francesco - MONTANI Vincenzo - PALLOTTA Bruna
- POLISINI Lilla - SILVAGGI Pasquale - SPERANZA Enrico - TORTELLA Vincenzo - ZAINI Flaviano
BRUNO Giulio - CHIRICHELLA Michele - DE
LUCA Saverio - DE VIVO Carla - GALASSO BeaBasilicata
trice - GILIO Rosa - LACETERA Antonio Domenico - LACIDOGNA Giovanni - LUCIA Vito - MISCIOSCIA Vito - RADICE Vincenzo - SANTORO Cosimo Damiano
ARANCIO Silvio - BARRESI Giuseppe - BRIANTE Antonino - CANNATA Adua - CARUSO MauCalabria
rizio - COSTANTINO Francesco - COTRONEO
Pietro - CUZZUPE’ Nicola - DROSI Dominiano
- GERBASI Franco - LEONE Claudio - LETTIERI Carmine - MERANTE Rosa Maria - NAPOLI
Antonino - NATALE Girolamo - PERRUCCIO
Concetta - ROMBOLA’ Francesco - ROSSI Eugenio - ROTUNDO
Giovanni - SANZONE Luciano - SCALZO Maria - SGRO’ Antonino
- TALLARICO Antonio - TRIFARO’ Domenico - VELTRI Francesco
- VIVACQUA Michele
AMABILE Rocco - ARTAMONTE Giovanni
- ATRIPALDI Rosa - BARBATO Sergio - BECampania
VILACQUA Pietrantonio - BOCCIA Paolo CARDILLO Carlo - CASTIELLO Francesco
- CAUCEGLIA Nazario - CHIAIESE Camillo
- COLOMBO Cristoforo - CONSALES Carmelo - COPPOLA Nunzio - CORBELLI Bruno - COSTA Paolo - COSTIGLIOLA Crescenzo
Gerardo - D’AIUTO Pasquale - D’ALTERIO Anna - D’ANDREA Giuseppe - D’ANGELO Angelo - D’ANGELO Anna Maria - D’ANGELO
Gennaro - DELLA PORTA Mario - DE LUCA Andrea - DI GRAZIA
Donato - DI MARZO Salvatore - DI MEO Lucio - d’INCALCI Mattia
Maria - DI TOMMASO Mario - D’ONOFRIO Luigi - ESPOSITO
Raffaele - FARIELLO Luigi - FERRANTE Irma - FERRARA Antonio
- FERRARO Antonio - FESTA Giuseppe - GAGLIANO Valeria - GIOVANE Elio - GRAVINO Teresa - GUARDASCIONE Michele - IOIME Raffaele - IOVINO Giuseppe - LIMATOLA Raffaele - MARIELLA
Ciro - MATTIACCI Antonio - ORABONA Francesco - PACIFICO Alfonso - PALERMO ROSSETTI Nicola - PANARO Francesco - PELELLA Gennaro - PERRONI Angela - PETROSINO Alfonso - PIERNI
Lorenzo - PISCITELLI Raffaele - QUARANTIELLO Antonio - RUSSO Francesco Saverio - SALERNO Rosa - SCAMARDELLA Antonietta - SCARANO Francesco - SCOTTO ROSATO Anna - SGAMMATO
Pasquale - SPADA Angelica - TADDEI Giuseppe - TIANO Pasquale
- VALCANCER Pasquale - ZANOTTI Giovanni Campania
ADOSSINI Massimo Emilia - ALBICINI Vanda - ALPI Noris - AMAEmilia Romagna
DORI Marisa - BANDINI Maurizio
- BARONCINI Pier Giove - BENDANDI Sergio - BETTINI Maurizio - BOLOGNESI Gabriella - BONADIA Massimo - BONETTI Danila - BURATTI Michele - CAVINA
Roberta -4 CINTI Maria Grazia - CLEMENTI Giovanni - CONCARI
Tarcisio - CORBI Antonio - CRAVARI Emilio - CREMONESI Giovanni - DI PASQUALE Raffaella - DREI Patrizia - EVANGELISTI
Marina - FABBRI Mauro - FANTINI Gianni - FANTONI Maurizio FARRI Wilmer - FELICANI Daniele - FORNI Rino - FRIGHI Bruno
Marco - GANZERLI Federico - GASPERINI Elvio - GATTA Paolo
- GATTI Tommaso - GENITRINI Fabio - GHIRARDELLI Donatella
- GIARDINI Giuliano - GILLI Giuseppe - GIORGI Bruno - GIORGI Stefano - GIROMETTI Tiziano - GONI Francesca - GUERZONI
Tiziano - LASAGNI Fabrizio - LIBE’ Pietro - LOMBARDELLI Giorgio - LUCCHI Otello - MANCUSO Ottavio - MARTINELLI Daniele - MASOTTI Piero - MASSA Patrizia - MATERASSI Maurizio
- MAZZARI Pericle - MERLINI Alfredo - MIRABELLA Giuseppe MONTALI Giovanni - MONTANARI Giulio - PANISI Claudio - PARADISI Sergio - PATERLINI Franco - PESCONI Giuseppe Alessandro
- PIAZZI Guglielmo - PICCHIONI Isanna - PIZZI Paolo - POLITO
Maurizio - PORCU Paolo - POZZI Sergio - ROCCHI Antonio - ROSI
Riccardo - ROSSI Lorenzo - RUBIN Fabrizio - SAMPAOLO Benedetto
- SANTARELLI Luciano - SCOTTI Camillo - SIROTTI Ambra - TAGLINI Daniele - TAMANTI Floriano - TAMBURINI Eugenio - TOLOMELLI Mirella - VANCINI Valter - VENTURI Elda - VINCENZI
Gianpaolo - ZANOTTI Andrea
Friuli Venezia
Giulia
BACICCHI Giorgio - BATTEL Adriana BOCUS Giorgio - BUSOLINI Licia - CASTELLANI Aldo - CLEMENTE Giacinto
- COMAR Rosa Lia - DE MONTE Rinaldo - DELRIU Giovanni Maria - FALESCHINI Marta - FERRARI Bruno - FIGHELI Giordano
- FURLAN Bruno - GARGARI Gaetano - GAVA Pierino - GERARDUZZI Onorino Mario - IAIZA Bruno - LAVARONI Marcello - PETRIN Lucio - PIZZINAT Giovanni - QUERIN Attilio - ROLDO
Miriam - VIANELLO Luigi - VUERICH Renzo - ZORZUTTO Graziella - ZUDINI Sergio
ABBONDANZIERI Maria - AGOLINO
Claudio - ALTAVILLA Maurizio - ANDREOLazio
LI Lucia - ANGELIS Daniela - ARGENTIERI
Alessandro - BARRACO Girolamo - BELLOTTO Osvaldo - BIANCHI Augusto - BIANCO
Maria - BONFANTI Mauro - BONGIANNI Gianni - BUA Giovanni
- BUONAVENTURI Sandra - CALÒ Tommaso - CATENA Ennio Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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riconoscimenti
CARDUCCI Roberto - CECCARELLI Roberto - CESARI Ermenegildo - CESARONI Alfredo - CIMMINO Luigi - DAMIANI Mario
- D’ANGELI Franco - D’ANGELO Pasquale - D’ANNIBALE Vincenzo - DE FILIPPIS Roberto - DE SANCTIS Alessandro - D’ERAMO
Marcello - DI DOMENICO Antonio - DI IORIO Renzo - DONATI Domenico - ELEUTERI Daniele - FILIPPONE Gianfranco - GASPARONI Franco - GERMANO Enrichetta - GIAMMEI Maurizio
- GIANNINI Sandro - GIORGIONI Valter - GRAZIANI Alessandro
- GUERRIERI Gemma Lazio- IMBIMBO Giovanna - LANDE Dolores - LANDI Furio - LAURICELLA Angela - LEGGI Ivana - LICARPI
Patrizia - LONGHI Antonella - LOSQUADRO Giacinto - LUPI Carla
- MADONNA Amalia - MAIURI Luigino - MANFRIN Maurizio MARRANCI Rolando - MASETTI Maria Clara - MATTEI Augusto
- MAZZA Massimo - MEO Ugo - MESSERSI Massimo - MEZZANOTTE Mauro - MIANO Silvestro Antonio - MICHETTONI Roberto - MILUZZO Giuseppe - MINGARELLI Marco - MORGANTE
Candida - OLIVIERI Giuseppe - ORTENZI Luigi - OTTAVIANI Domenico - PACCHIAROTTI Emilio - PACITTO Raffaele - PAGLIARI
Ernesto - PAONE Terenzio - PENNISI Antonio - PEZZOTTI Elvira
- PIERFEDERICI Nadia - PIETRINI Giuseppe - PORRARI Giuseppe
- RAFFAELE Vincenzo - RAMPA Maurizio - RANALLI Anna Maria
- RAPONI Domenico - RIZZI Giuseppe - ROMAGNOLI Fernando
- ROSATI Franco - SARTI Alberto - SAVUTO Barbaro Luigi - SBARDELLA Bernardo - SBRIGHI Paolo - SEMPREBENE Carlo - SOFRA
Fernando - SPIGA Maria Luisa - SPINA Franca - STOPPINI Giovanni
- STORCH Alberto - TADDEI Elda Liberata - TATA Giorgio - VENTURI Manuela - VERNILE Gina - VOLPICELLI Nando - VOZZOLO Alberico - ZERILLI Roberto
BARTOLI Giorgio - BORDONE Davide
- BOZZO Oreste - BRUZZONE Agostino CASARETTO Marco - CAVALLERO Enrico CIOCCHI Danilo - FAITA Marcello - FERRARI Elio - GABELLANI
Giovanni - GARRESIO Danilo - GIGLI Adalberto - GIORDANELLO
Carlo - LAZZARINI Amedeo - LORANDI Gianpiero - MARANZANO Adriano - MARCHESI Maria Pia - MAZZANTI Carlo - MIRTI
Massimo - ODONE Serafino - PASTORINO Renato - PERNA Angelo
- PRAITANO Sergio - PROCOPIO Antonio - PUDDU Laura - RABATTI Sandra - RAGONE Franco Vincenzo Oreste - REBORA Lidia
- SCINTU Giulia - SGHERRI Roberto Guido
Liguria
AIMETTI Marco Paolo - AMERIO Maurizio Angelo - ANDREANI Martino - ARALDI Giovanni Antonio - ARCHI Giuseppe
Lombardia
- ARRIGONI Marina - ARRIUS Oriella
- BAISINI Claudia - BALZARINI Tiziana
Maria - BALZAROTTI Antonio - BAO Piero - BARDINI Patrizia - BELLINA Gianbattista - BELOTTI Sergio BENEDUSI Mario - BERNASCONI Aldo - BESTA Mario Stefano BIANCHESSI Paola Carla - BIANCHI Giovanni - BIONDI Caterina
12
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Stelle al Merito del Lavoro 2011
- BONIFACIO Salvatore - BONIZZONI Patrizia Maria - BONORA
Giovanni - BREDA Mario Silvano - BRESCIANI Franco - BRUSAROSCO Fulvia Bice - BULSO Vincenzo - BUSETTO Loretta - CALABRETTA Saverina - CAMNASIO Giuseppe - CAMPAGNOLI Achille
- CAMPOLONGO Sereno - CAPELLI Tiziana - CARMINATI Enrico CARRARA Leandro - CASTELLI Carlo - CATTANEO Battista Gaetano
Giovanni - CECCARELLI Fernando - CERINI Fausto Fabio - CERUTI
Franco - CHITTO’ Patrizia Carolina - COLLI Mariateresa - COLOMBO
Carlo - COLOMBO Claudio Luigi - COLOSIO Pietro - CONFENTE
Renato - CORBETTA Paola - CREMASCOLI Alda - DALLA TORRE
Ezio - DAL SASSO Fabio - DEBERNARDI Antonio - DEBERNARDIS Giuseppe - DE FILIPPI Alba - DE LUCA Giuseppe - DE MARCO
Fausto - FABRIZIO Pierino - FACCHETTI Fulvio - FATTORINI Margherita Maria - FERRANDI Alessandra - FERRARINI Rino - FERRO
Mario - FERULLO Vitaliano - FIOLETTI Martino - FRIGERIO Silvano - FUSETTI Daniele - GABBIADINI Natale - GALIMBERTI Daniele
- GATTA Cesare - GATTI Gian Pietro - GATTI Maria Teresa - GHIZZI
Giuseppe - GIANGRASSO Pietro - GIANNI Vincenza - GIANNICO
Vito - GIOVANELLI Lino - GIRONI Cesare - GIUDICI Cesare Celeste
- GRITTI Aldo Pietro - LA CORTE Orazio - LAZZARI Luigi - LETI
Marcello - LISSONI Mario - LODOLA Mario Angelo - LOTTICI Luigi
- LURAGHI Ettore - LURAGHI Mauro - MACCARINELLI Valerio MAGNAGHI Giuseppe - MAJA Ugo Giuseppe - MAMPRIN Giorgio
-MAORET Claudio - MARCHESI Antonio - MARIANI Emiliano MASCITTI Rosa Maria Lucia - MASTRODOMENICO Maria - MATTIOLI Alberto - MESSINA Marco - MINUZZO Giorgio - MOLTENI
Adriano - MOMBELLI Gianbattista - MONACO Francesco Giovanni
Antonio - MONELLA Virgilio - MONGA Giuseppe - MOZZANICA
Maurizio - NECCHI Ettore - NEGRI Pierangela - NONNE Mario OLIVA Loredana - ORIZIO Luigi - PADOVANO Antonio Ferdinando PAGLIARI Gabriele - PANNA Maria Felice - PARISOTTO Renzo - PAROLARI Giacomo - PAROLINI Silvano - PASSONI Giacomo - PAVAN
Luciano - PERICO Luigi - PERRONACE Pasquale - PESENTI BARILI
Sergio Giuseppe - PIERANTONI Guido - PIRALI Daniela - PITTARELLO Paolo - PLEBANI Franco - POLI Angelo - POLTRONIERI
Silvana - POZZOLI Luigia - PUERARI Anna - PUPPI Marco - RATTI
Luciano - RAVARA Rinaldo - REDAELLI Mario - REGHENZI Mariateresa - RONCAGLIA Egidio - ROVARIS Pierluigi - SAETTI Luciano
- SALOMONI Giordano - SANA Giovanni - SANGIORGIO Armida
Ornella - SANTUCCI Cosimo - SANTUZ Serenella - SARRA Umberto
- SARTIRANA Angela - SCRIGNA Roberto - SPOTTI Ernesto - STUCCHI Giancarlo - TASCA Carola - TAVELLI Marco - TITTA Giacomina
- TOCCAGNI Pier Carlo - TRAVERSA Norberto - TREVAINI Mariella
- TRINCA COLONEL Sergio Stefano - TRIVERO Pierluigi - UGGERI
Fulvio - VALLE Angelo - VALZELLI Rita - VANONI Luigi Enrico - VOLONTIERI Laura - ZORZAN Alberto
Marche
ALFONSI Rosetta - AMABILI Giovanni - ANTOGNOLI Serenella - ARVIZZIGNO Giorgio
- CAPPELLACCI Roberto - CAPRIOTTI Bruno
Stelle al Merito del Lavoro 2011
- CENTURELLI Giorgio - CIABATTONI Alberto - CORELLI Marco
- DE SANCTIS Oscar - DI CARMINE Dino - ESPOSTO Umberto
- FAVA Mirella - FELICETTI Franco - GOBBI Ezio - IENCINELLA
Egiziano - IMPERATO Raffaele - LOCCIONI Terzo - LUCCIARINI
Adriano - MARCELLI Silvana - MARZIALI Maria - MAZZONI Carla
- MONACHESI Ivo - PASCUCCI Maria Teresa - PIRANI Umberto POLI Egidio - RAMINI Franco - SORBINI Adriano - STAGNO Pietro
- TASSOTTI Fabrizio - TOGNI Adriano - VIZIOLI Luciano
Molise
ANGARANO Giovanni - DI LALLO Michele - FIORINO Fernando - MAIORINO Maria Concetta - OBBEDIO Giovanni - PALOMBO Angelo
ALESSIO Giovanni Pietro - ANDREATA
Guido - BALDI Lilia - BALLATORE MaPiemonte
riangela - BALZANI Valter - BASILE Luciano
- BELLINGERI Andrea - BENETTI Ennio
Pierluigi - BERTOLINO Egidio -BEVILACQUA Paolo Antonio - BIADENE Alessandro
- BISON Giuseppina - BOGLIONE Marina BOSCAGGIN Mario - BOSCHETTI Carla - BOTTAZZI Giovanni
- BOZZOLA Furio - BRAGAGNOLO Giuseppino - BRUNA Silvana
- CAPELLO Luciano - CAPIZZI Elio - CARGALLI Ellio - CARMAGNOLA Marco Luigi - CAVAGLIA’ Paolo - CIPRIANI Giuseppe CORRADINO Maria Rita - CORRADO Luigi - COSCIA Ivana - CUGNO Walter - DE FRANCISCO Riccardo - DE MARIA Enrico - DE
MONTE Giuseppe Michele - DROCCO Laura - EISENREICH Marco Giovanni - FERRO Claudio - FRIGATTI Gianni - GALLO Maria
Margherita - GARELLI Giovanni - GIRAUDO Rosanna - GODI Luigi
- GRAGLIA Claudio - GUGLIELMETTI Gianfranco - GUILA Carla
- LANFRANCO Clemente - LAVITOLA Maria Stella - LO BIONDO Antonino - LOMBARDI Andrea - MAIRANO Mario - MARINO
Giuseppe - MARIOTTO Patrizia - MINACAPILLI Fabrizio - MOLLO
Antonio - MONCHIERO Giovanni - MOSSIO Guido - NICHETTO
Leo - NUZZO Romualdo - ORSOLANO Enrica - PAROLA Maria Angela - PEROSINO Alberto - PESCE Matteo - PILOTTO Ubaldo - REY
Giovanni - RIZZI Amelio - ROMANO Vincenzo - ROSSO Pier Mario - SAVELLA Luciano - SCRIBANTE Giovanni Bruno - SETTIMO
Paola - SOFIA Augusto - SONA Ubertino Lorenzo - SPAGARINO Pier
Sandro - TESTA Franco - TIRABOSCHI Pieremilio - TORINO Antonio - VELLANO Vittorio - VENUTI Giovanni Battista - VINCENZI
Patrizia - ZANOTTI FRAGONARA Marco - ZAVADLAV Dionisio ZOCCHEDDU Ignazio - ZUCCHINI Alfonso
Puglia
AGRIMI Pantaleo - AMATO Michele - BARONE Giuseppe - BARRACCHIA Francesco - BISCEGLIE Emanuele - BITETTI Vito
- BOLOGNA Giuseppe - BUONGIORNO Francesco - CAFAGNA
riconoscimenti
Marino - CARETTO Fernando Arcangelo - CARINGELLA Pasquale
- CARLA’ Adelmo - CASALINO Giuseppe - CERVELLERA Cataldo
- CHIANTERA Paolo - COCCIOLO Mario - D’ALOIA Luca - DE
VERGORI Antonio - DELL’ATTI Antonio - DESTINO Arturo - FEDELE Donato Guerino - FRADDOSIO Gregorio - FRAZZETTO
Salvatore - GUARINI Angelo - ISCERI Osvaldo - LARIZZA Pietro
- LOPEZ Y ROYO Francesco - MANCINI Raffaele Pompeo - MANCO Dalia - MANZARI Giuseppe - MASCHIO Franco - MASTROVALERIO Pasquale - MONACELLI Addolorata - NAPOLITANO
Ugo - NITOPI Carmelo - OTTOLINO Paolo - PARZIALE Marcello
- PASSIATORE Eduardo - PASTORE Giuseppe - PATRONELLI Luigi
- PELLEGRINO Francesco - PICCA Salvatore - PIGNATALE Isabella PISANELLI Francesco - PRESICCE Evelina Domenica - QUERQUES
Nicola - RIEZZO Mario - RINALDI Gaetano Carmine - ROLLO
Giuseppe - RUBINO Roberto - SANTORO Marino - SERRA Matteo
- SERRANO ORLANDINI Antonio - SFORZA Teodoro - STEFANELLI Vincenzo - SUMA Silvestro - TASCO Donato - VALENTINO
Giuseppina
BRAU Paolo - CARDIA Giovanni - CASTAGNA Ezio - CASU Giovanna - CORDELLA
Egidio - DELUSSU Vittorio - ENNAS GianSardegna
carlo - ESPOSITO Antonio - FADDA Pierpaolo - FALQUI Teodoro - LAI Marino - LOCCI
Orlando - MALLUS Salvatore - MEDDA Salvatore - MONACO Guido - MUSCAS Raimondo - PIERONI Ida Maria - PIGA Pierluigi
- PODDA Pier Aldo - PORTAS Cecilia - RACIS Gian Luigi - SCHIANO MORIELLO Elena - SERRA Leonardo - TARRAGONI Pasquale
- VACCA Salvatore
ALBANO Salvatore - ANZELMO
Vincenzo - ASCIUTTI Sergio - ATTARDI Giovanni - BARBAGALLO
Sicilia
Nunzio - BARCELLONA Carmelo
- BIONDI Bruno - BOMBACI Rosario - BONIFACIO Riccardo - BONOMO Carmine - BORRELLI Marianello - CALAFIORE Salvatore
- CALCAGNO Rosario Salvatore - CAMPIONE Francesco - CANDELA Vincenzo - CARAVELLO Teresa - CARROZZA Carlo - CASELLA
Filippo - CATANIA Giovan Battista - CHIAPPARA Carmela - CHILLEMI Salvatore - CIMINO Giuseppe Santo - CIULLA Pietro - CONIGLIARO Francesco Paolo - DAL PRA’ Igino - DAMIGELLA Giovanni
Lino - DE CHIRICO Pasquale - DELL’AQUILA Nicola - DELL’ORZO Raffaella - FERLITO Carmela - FONTANAZZA Luigi - FRISINA
Ferruccio - GANGAROSSA Alfonso - GUAGLIARDO Enrico - GULIZIA Maria Stella - LEANZA Salvatore - LEONTE Gaetano - LIUZZO
Enrico Carlo - MALTESE Corrado - MANZO Paolo - MENTESANA
Giuseppe - MONTALTO Antonino - PIPITONE Pietro - PIZZORNI
Vincenzo - POMONA Ignazio - PRINCI Domenico - PUNZO Luigi
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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riconoscimenti
- RIZZO Gaetano Croce - ROMEO Pietro - RUSSO Salvatore - SANACORI Antonino - SCALIA Mario - SPATAFORA Gaetano - TACCONE Domenico - TEMPRA Vincenza - TIRRITO Maurizio - TRUBIA
Gaetano Antonio - URSO Giovanni
ANTONELLI Lucia - ARRIGHI Roberto - BARBIERI Antonio - BARRAL Paolo Toscana
BARTOLINI Pier Luigi - BASSANI Franco
- BENEFORTI Andrea - BERGAMINI Giancarlo - BERNARDINI Gino - BERNI Andrea
- BERTI Elio - BERTINI Alessandro - BERTOLINI Franco - BIAGINI Claudio - BIANCHI Claudio - BILLI
Roberta - BORSELLI Roy - BURZI Piero - CAPOCCHI Ugo - CASAROSA Ezio - CECCONI Alberto - CERRI Roberto - CHECCAGLINI Francesco - CHITI Ivan - CIABATTONI Patrizia - CIPOLLINI
Renato - COLONNA Carlo Venanzio - COLZI Antonio - CONTI
Massimo - COSSU Giacomo - DEL DOTTO Bruna - DOTOLO Pasqualino - FONTANI Antonio - FRASCONI Stefano - GIACHETTI
Donella - GIANNONE Angelo - GUARDUCCI Stefano - LECCHI
Franco - LENZI Pietro - LOCCHI Umberto - LORENZETTI Giuliana - MARIANELLI Marcello - MARZOCCHI Mauro - MASI Patrizia
- MATTERA Luciano - MECONCELLI Walter - MICHELUCCI Cristina - MONTELLA Damaso - MORETTI Alfreda - MORI Martina
- ORSELLI Sirio - PAGGI Aldo Pietro - PARNISARI Bruno Giuliano
- PICCIOLI Meri - PIERI Sauro - PROCESSO Giuseppina - PUTIGNANO Erasmo - ROSSI Fiorenzo - SANTINI Maria Grazia - SBRANA Pilade - TRECCI Mauro
Bolzano: MARINARO Giuseppe - OHNEWEIN Helmuth - RAMPELOTTO Felix
Trentino A.A.
- SERAFINI Giuseppe - SPARER Rosmarie
- UNTERHOLZER Annemarie - VENTURIN Mario
Trento: BALDESSARINI Paolo - BODO Pia T- BRIDAROLLI Silvano
- GAZZINI Giorgio - NICOLUSSI PAOLAZ Giacobbe - PARZIANI
Fiorenzo - PLANCHENSTEINER Silvano - PRANDI Franca - TONELLI Cesare
ADERNI Alessandro - BECCHETTI Nicoletta BELLUCCI Mirella - BENDINI Sandro - BERELLIUmbria
NI Rita - BORGOGNI Luigi - BROZZETTI Luigi
- FALISTOCCO Patrizia - LAMINCIA Antonella LOPOPOLO Carlo - MANCINI Giovanni - MATTIOLI Maria Grazia
- MATTIOLI Sauro - MEZZASOMA Francesco - ORTEGA Rosmery
- RAGNONI Floris - ROTICIANI Silvio - SACCO Massimo - SPEZIALI Remo - TINI Giuseppe - TOGNI Giancarlo - VECCHIATO
Carlo Paolo - VINCENZONI Pietro - ZAMPINI Giovanni Umbria
Valle d’Aosta
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LUCIA Maria - PELOSO Sergio Annibale RIVA Roberto
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Stelle al Merito del Lavoro 2011
ABONDIO Gian Domenico - ACCARDI Luigi - AGUZZI Francesco -ALBERTI Silvano
- ANDREELLA Anna Maria - ANGRIMAN
Veneto
Marisa - ANTOLE Laura - BACCHION Lino
- BALLARINI Donata - BENEDET Renzo BENETTI Giorgio - BERTOLDO Claudio
- BETTIOL Tiziana - BIANCHIN Giannantonio - BICEGO Giovannina - BONAMIN Flavio - BOVO Alessandro - BOVO Olivo BRAIATO Giovanni - BRAZZOROTTO Luigi - BRESSAN Gianni BUOSO Ginetto - CANAZZA Gianfranco - CAVALLARO Graziano
- CESCHI Osvaldo - CREMA Edi - CUSUMANO Antonino - DALLA MORA Franco - DALLA VALLE Antonio - DANESE Maria Lorella - DE BONA Luciano - DE CRISTOFARO Matteo - DE LUCCHI Felice - DE VECCHI Antonio - DELLA GIACOMA Albino
- FABBIAN Moreno - FACCHINI Bruno - FACCIO Franco - FALLERINI Giuliano - FERRARESE Michela - FURLAN Lidia - FURLAN Roberto - GAFFO Fabiola - GALLO Valerio - GASTALDIN
Roberto - GIUSTI Emanuele - GNAN Massimo - GORZA Giovanni - LOVATO Grazia Maria - MASET Giuseppe - MATTERAZZO
Primo - MAZZON Erminio Fiorenzo - MENIN Norita - MILANO
Michele - MURARO Ivone - NARDI Benedetto - OTTOBONI Ornella - PADOVANI Sergio - PAGIN Pierantonio - PARONETTO
Pier Luigi - PASQUON Tiziano - PAVAN Ermanno - PEPATO Maria
Rosa - PERINETTO Bruno - PETTI Gennaro - PISANO Pietro PONTIL Luigi - POZZATI Lucia - SANTORO Francesco - SARTI
Luciano - SCAPINI Albertino - SERENA Mauro - SORARU’ Egidio
- SPEROTTO Maria Teresa - TARZIA Antonio - TONIOLO Maria
Teresa - TRABUIO Mirco - TRAMARIN Carla - TRECCO Danilo
- TREVISAN Anna - TRISTO Luciano -VACILOTTO Renato - VIVIAN Renato - ZAMPIERI Flavio - ZANE Massimo - ZANOLO
Gianluigi - ZENDRON Giancarlo - ZUCCOTTO Denis - ZUS Maria Dolores Veneto
ESTERO
ANGIULLI Vito Belgio - BALDO Antonio Belgio - BARANELLI Giovanni Germania - BARBIERI Domenico Nicola Canada
- BICEGO Gianfranco Amedeo Canada - CANTORO Cosimo
Gran Bretagna - CIULLA Calogero Germania - D’AMBROSIO
Ruggiero Canada - FRANCHI Bonfiglio Gran Bretagna - LICATA Pietro Germania - LIUZZI Alberto Israele - NICCOLAI
Mary Germania - PELLEGRINO Pierre Germania - PITTI Stefano Cina - PUCCIARELLI Enzo Francia - SAURINI Fernando Canada - SCHENINI Sandro Gran Bretagna - SEGHEZZO
Giovanni USA - TORNABENE Pietro Germania - VENTURI
Giuseppe San Marino - VINCIGUERRA Luigi Germania
le cronache e i commenti del 1° maggio nelle 20 regioni italiane
L’AQUILA
Presso L’Auditorium Sericchi, è stata celebrata, per
l’Abruzzo, la cerimonia per la consegna delle Stelle
al Merito del Lavoro.
Le decorazioni sono state consegnate a 28 nuovi Maestri del Lavoro che le hanno ricevute alla presenza delle massime Autorità regionali abruzzesi e aquilane, del Console
regionale Giorgio Vitaliani, dei Consoli Provinciali, di numerosi Maestri e loro familiari. Una delle Stelle è stata consegnata “alla memoria” ai familiari del nuovo decorato
scomparso prima della cerimonia. E’ seguito, presso il Canadian Hotel un pranzo
conviviale al quale hanno partecipato, in un clima di grande cordialità e amicizia,
Maestri vecchi e nuovi con i loro familiari.
potenza
Nella cornice, sempre suggestiva, dello storico Teatro
Francesco Stabile, addobbato a festa per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, si è tenuta la premiazione
dei nuovi 12 Maestri del Lavoro della Basilicata. Una numerosa folla di Maestri
e familiari ha onorato i nuovi dodici insigniti della “Stella al Merito del Lavoro”.
Tra i nuovi Maestri tre donne, a dimostrazione che in Basilicata la componente femminile riesce ad avere un giusto riconoscimento. Gli onori di casa sono stati fatti dal
Prefetto di Potenza Luigi Riccio, dal Sindaco di Potenza Vito Santarsiero, dal Presidente della Giunta Regionale di Basilicata Vito De Filippo e dal Direttore Regionale
del Lavoro della Basilicata Nicola Sabatino. Tutti hanno avuto parole di apprezzamento per i benemeriti lavoratori che, con il riconoscimento dell’onorificenza, hanno visto
premiata una vita all’insegna dell’impegno e dell’attaccamento all’Azienda. Particolarmente efficace il saluto portato dal Console Regionale di Basilicata Antonio Papaleo,
svolto anche a nome dei Consoli Provinciali di Potenza Raffaele Gifuni e di Matera
Nino Salvatore, che ha voluto sottolineare lo sforzo che la Federmaestri Basilicata sta
facendo per rendere la presenza dei Maestri sul territorio con iniziative dirette a dare
un contributo attivo, come è doveroso e necessario, per spronare la Società tutta ad un
supplemento di passione, tanto più utile in questo confuso periodo di crisi non solo
economica, ma civile e morale. Giornata di Festa, iniziata con la tradizionale S. Messa,
officiata dal Rev.mo Padre Tarcisio, Parroco della Chiesa di S. Michele in Potenza, che
nella Preghiera dei Fedeli ha ricordato i tanti lavoratori che vivono nell’incertezza del
domani e di quanti soffrono i disagi della disoccupazione e di quelli che nel mondo
del lavoro sono vittime dello sfruttamento per le ingiustizie della Società. Toccante è
risultata anche la Preghiera dei Maestri letta, come è consuetudine, dall’ex Console
Provinciale Italia Petruzzi. Il primo ad intervenire, nella cerimonia di premiazione
è stato il Sindaco di Potenza che ha richiamato l’importanza del lavoro per rendere
dignitosa la persona umana, specie in questo 1° Maggio 2011, che ha visto salire agli
onori degli altari Papa Giovanni Paolo II, il papa operaio, che visitò la Basilicata nel
1991. Il Console Regionale Antonio Papaleo ha ribadito il crescente malessere presente in Regione, reso più evidente dal calo demografico, dalla denatalità e dalla diminuzione dei matrimoni; fenomeni da non sottovalutare, in quanto vanno ad aggiungersi
alla emigrazione intellettuale ed alla costante perdita di posti di lavoro, tutti sintomi
che sottendono il rischio concreto di dover consegnare alle generazioni future un Paese in difetto di dignità. Da qui la sollecitazione mossa alle Autorità presenti per un
impegno più deciso verso il “bene comune”, così come sta tentando il Governo Regionale , attraverso la recente sottoscrizione con il Governo Centrale del memorandum
Le autorità e i nuovi Maestri del Lavoro
della Regione Basilicata nella foto ricordo
sullo sfruttamento delle risorse petrolifere. Argomentazioni prontamente raccolte dal
Governatore Vito De Filippo che ha spiegato i termini del Memorandum con cui si
intende ottenere adeguate contropartite, in ordine al contributo da fonti energetiche
che la Basilicata offre al Paese, a beneficio delle popolazioni di Basilicata, le stesse che
stanno dimostrando grande spirito di umana accoglienza per i profughi dal Nord
Africa, ospitati nella tendopoli allestita a Palazzo San Gervasio laddove il Sindacato
Confederale di Basilicata, ritrovando coensione unitaria, ha inteso festeggiare questa
ricorrenza della Festa dei Lavoratori. Il Direttore Regionale del Lavoro Nicola Sabatino, richiamando la scelta selettiva, che ogni anno l’Ufficio deve operare, ha rimarcato
le difficoltà presenti nel mondo del lavoro lucano, contrassegnato da crescenti forme
di precariato, oltre che di sommerso, quest’ultimo particolarmente interessato da lavoratori extracomunitari. Le conclusioni, prima della materiale consegna delle “Stelle”
ai 12 nuovi insigniti, sono state tratte dal Prefetto di Potenza, in rappresentanza ed
espressa delega del Governo Centrale. Un intervento che ha spaziato a tutto tondo,
dalla realtà lucana con le sue luci ed ombre, alla condizione giovanile, auspicando
un più massiccio coinvolgimento anche in iniziative come questa delle Onorificenze
al Merito del Lavoro, richiamandone i fondamentali requisiti per l’ottenimento, e
fino alla urgenza di creare lavoro, ma in sicurezza e serenità. La Festa per i Maestri è
poi continuata presso “Villa Diamante” in Avigliano in provincia di Potenza dove è
seguito il ricevimento, a cui ha preso parte il Sindaco della città Vito Summa, che non
ha mancato di portare il suo caloroso saluto, accompagnandolo con la donazione di
alcune pregevoli pubblicazioni del posto, ricevendo a sua volta in dono il gagliardetto
della Federmaestri. Una Festa resa ulteriormente significativa per la consegna di una
pergamena e Stella ricordo al Maestro Giuseppe Pierro, da Montescaglioso, per i suoi
34 anni di iscrizione alla Federmaestri di Basilicata, risultando il più anziano del sodalizio. Ai nuovi Maestri, infine, si è provveduto a consegnare la tessera di iscrizione, la
documentazione di rito ed un pregevole stampato riportante tutti i Maestri del Lavoro
di Basilicata insigniti e gli Organismi Dirigenti della Federazione, redatto a cura del
Maestro Rocco Laguardia.
catanzaro
Si è teunta nella Prefettura la cerimonia per l’assegnazione delle “Stelle al merito del Lavoro” ai 26 nuovi
decorati della regione Calabria. Numerose le Autorità
intervenute tra le quali il Prefetto di Catanzaro Antonio
Reppucci, anche in rappresentanza del Governo, il direttore dell’ufficio regionale del lavoro di Cosenza Giuseppe
Cantisano, la dottoressa Emilia Silva, in rappresentanza della
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
15
le cronache e i commenti del 1° maggio nelle 20 regioni italiane
Direzione Regionale del Lavoro di Reggio Calabria, Rosario Olivo, Sindaco del
Comune di Catanzaro, Sergio Polisicchio, assessore della Provincia di Catanzaro;
Raffaele Cannizzaro Prefetto di Cosenza; gli on.li Doris Lo Moro e Mario Tassone, i Presidenti del Tribunale e della Corte di Appello, i Comandanti di tutte le
armi e i Presidenti di organismi vari operanti sul territorio.
La manifestazione è iniziata con i saluti da parte di Antonio Reppucci, Prefetto di
Catanzaro che ha sottolineato la necessità di trovare un grande impegno sinergico tra
tutte le istituzioni, in un contesto di condivisione, per il bene dell’intera collettività
e per recuperare il gap socio-economico che la Calabria ha nei confronti delle altre
regioni d’Italia. E’ seguita la relazione di Giuseppe Cantisano sulla perdurante grave
crisi del lavoro in Calabria, sull’aumento della disoccupazione giovanile, sulla emersione del lavoro nero, sugli infortuni sul lavoro. Quindi Pasquale Scalise, Console
regionale dei Maestri del Lavoro, si è soffermato sui requisiti per il conferimento della
“stella al merito del lavoro”, sulle finalità della Federmaestri, sull’avvenuta inaugurazione di piazze intitolate ai Maestri del Lavoro in altri comuni della Calabria, sull’attività convegnistica realizzata dai Consolati Provinciali ed in particolare sul convegno
di Crotone sul tema “i Maestri del lavoro calabresi impegnati nell’insegnare il rispetto
della legalità e della integrazione razziale”, una iniziativa fortemente voluta per evitare
il ripetersi dei fatti di Locri e di Rosarno, e riaffermare la necessità di investire nelle
nuove generazioni per formare delle coscienze animate dal desiderio di costruire una
realtà diversa all’insegna del rispetto delle regole e delle persone; sulla esigenza di
migliorare la preparazione dei Maestri del Lavoro sulle tematiche della sicurezza del
lavoro e dell’ambiente mediante convenzioni stipulate con la LUISS e l’università
Federico II di Napoli. Per sottolineare la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia sono state donate delle medaglie-ricordo con il cordoncino tricolore ai 26
insigniti della “Stella al Merito del Lavoro” ed ai cinque Consoli Provinciali. Alla
cerimonia sono anche intervenuti i Consoli Provinciali Francesco Saverio Capria di
Catanzaro, Franco Merenda di Cosenza, Enrico De Santis, Vice Console Prov.le di
Crotone, Mario Martino, Console Prov.le di Reggio Calabria e Antonio Fuscaldo,
Console Prov.le di Vibo Valentia. Al termine della cerimonia, i neo maestri del lavoro,
accompagnati dai loro familiari e da altri insigniti, guidati dai rispettivi Consoli e
Consiglieri Provinciali, hanno partecipato al pranzo sociale che si è svolto in clima di
grande cordialità ed amicizia.
NAPOLI
Una cerimonia prestigiosa, di alto significato simbolico, ha contrassegnato la festa del Lavoro che
si è svolta, come è ormai tradizione, sotto l’egida
della Prefettura di NAPOLI e del Consolato Regionale dei Maestri del
Lavoro della Campania nella Sala Congressi del Porto di Napoli. La cerimonia,
quest’anno, ha rappresentato il momento più alto della celebrazione del lavoro
per la concomitanza dei festeggiamenti dei 150 anni dell’unità d’Italia.
A conferire solennità alla manifestazione ha contribuito la fanfara dei Carabinieri che
ha introdotto i lavori suonando l’Inno Nazionale. Attorno al tavolo di rappresentanza, a fare gli onori di casa, erano presenti i rappresentanti della Regione Campania
e della Provincia di Napoli, il prefetto di Napoli Andrea De Martino, il sindaco di
Napoli Rosa Russo Iervolino, l’ex Presidente della Confindustria Antonio D’Amato,
il delegato regionale della Federazione dei Maestri del Lavoro Salvatore Marotta, il
presidente regionale dell’Associazione nazionale degli anziani d’azienda Ferdinando
16
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
De Falco e il direttore dell’Ufficio regionale del Lavoro Agosta. Presenti alla cerimonia
anche numerosi rappresentanti di istituzioni pubbliche e dei Maestri del Lavoro della
Campania. Un particolare apprezzamento deve essere rivolto al Prefetto di Napoli
che, con passione e partecipazione, ha organizzato la straordinaria cerimonia sottolineando ai 66 nuovi insigniti delle Stelle al Merito diversi temi tra cui quello del
rispetto delle regole che sono il fondamento di un corretto vivere civile. Il suo appassionato intervento è stata la testimonianza viva della vicinanza dello Stato ai lavoratori
che giocano un ruolo fondamentale per lo sviluppo della società. Dopo i saluti dei
rappresentanti istituzionali della Regione, della Provincia e del Comune di Napoli il
rappresentante degli industriali Antonio D’Amato ha sottolineato l’importanza della
collaborazione tra tutte le forze in campo, politiche, industriali e del lavoro per percorrere insieme la strada del benessere sociale della comunità umana. Ha poi toccato
alcuni temi particolarmente delicati inerenti l’occupazione, soprattutto dei giovani,
ribadendo la necessità di sviluppare politiche atte a creare posti di lavoro in modo da
garantire ai cittadini una vita dignitosa e serena. Per i Maestri del Lavoro il 1° maggio
è una significativa occasione per celebrare la vita dell’associazione e per insignire delle
Stelle al merito del Lavoro quegli straordinari operatori che hanno dedicato la loro
vita al servizio di una azienda e della intera società. E’ anche un incontro di pacata
riflessione sulle problematiche del lavoro che affliggono la nostra società. E’ stato poi
il Console Regionale Salvatore Marotta a spiegare i principi ispiratori della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia ed i compiti dell’insignito. Nel ringraziare tutti
gli intervenuti a questa straordinaria manifestazione, a cui il Prefetto di Napoli ha
conferito una straordinaria solennità, ha ribadito la precisa volontà di essere sempre
a fianco dei giovani per guidarli in questa difficile transizione nel mondo del lavoro
sollecitando tutti i Maestri a voler dare la loro piena disponibilità ed il loro fattivo
contributo di professionalità ed esperienza in modo da guidare i giovani verso questo
luminoso traguardo. Salvatore Marotta ha poi sottolineato anche temi di importanza
vitale per il mondo del lavoro. Nel richiamare il concetto del Diritto al lavoro, sancito
dalla nostra Costituzione, ha richiamato anche il concetto del Dovere che il lavoratore
deve profondere nella sua attività lavorativa. Nel porre poi all’attenzione di tutti le
severe parole che il Presidente della Repubblica ha rivolto e rivolge alle forze politiche
spronandole a mettere da parte la faziosità e a lavorare insieme per il benessere della
comunità il Console Regionale ha ricordato che a distanza di 150 anni il Presidente
Napolitano è l’unico baluardo dell’unità della patria. Nel corso del franco ed incisivo
intervento il Console Regionale ha anche sottolineato le problematiche sul tappeto,
dalla sicurezza sui posti del lavoro, alla precarietà occupazionale, alla deriva giovanile
e a tutti gli aspetti della legalità e della morale pubblica, indicando i principi ispiratori
dei Maestri del lavoro che, durante la loro vita lavorativa, danno il loro contributo di
lavoro e di impegno morale alla società italiana in modo da contribuire alla crescita ed
allo sviluppo di tutta la comunità.
bologna
Si è tenuta nel Teatro Comunale la
cerimonia della consegna delle
“Stelle al Merito del Lavoro” a 82
lavoratori dell’Emilia – Romagna, alla presenta del Prefetto Angelo Tranfaglia in
rappresentanza del Governo centrale, del sen. Bettamio, e degli onorevoli Mazzucca, Caronna, Barbiero, Sangalli e Lenzi.
Il significato della manifestazione, che ha richiamato un folto pubblico e le maggio-
le cronache e i commenti del 1° maggio nelle 20 regioni italiane
ri autorità regionali e provinciali, è stato messo in evidenza da numerosi oratori, in
particolare dal Prefetto Tranfaglia che ha ricordato il valore della “Stella al Merito”
che viene significativamante consegnata, il 1° maggio in tutti i capoluoghi di regione
d’Italia e, per il Lazio, al Quirinale con la partecipazione del Capo dello Stato Napolitano. E’ stato poi il Console regionale dei Maestri del Lavoro Filippo Digiorgio a
mettere in evidenza il compito di quanti hanno ricevuto, anche nel passato la “Stella”
e il loro doveroso impegno che deve essere profuso anche e soprattutto in favore dei
giovani che si apprestano ad entrare nel mondo produttivo. Tanto - ha rilevato l’oratore - anche in linea con il contenuto delle norme della Federmaestri del Lavoro che
molto si impegna, attraverso anche gli organismi regionali, a realizzare programmi che
interessano direttamente le nuove generazioni. Alla cerimonia erano presenti i Consoli Provinciali Roberto Bertoni di Ferrara, Mario Cigni di Rimini, Romano Donati
di Ravenna, Giuseppe Galaverna di Parma, Antonio Rossi di Modena, Dirce Riva
di Reggio Emilia, Roberto Girasoli di Piacenza, e Walter Zanzani di Forlì-Cesena.
Presenti alla manifestazione, moltissime autorità, tra le quali l’Assessore regionale al
lavoro e scuola Patrizio Bianchi in rappresentanza del Presidente Vasco Errani, il cav.
Marco Vacchi, Presidente del gruppo emiliano romagnolo dei Cavalieri del Lavoro e
la Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti, i responsabili o rappresentanti degli Enti, Associazioni e Autorità religiose presenti sul territorio regionale.
trieste
Nel “Palazzo del Governo” di Trieste sono state
consegnate le “Stelle al Merito del Lavoro” della Regione Friuli Venezia Giulia alla presenza del
Commissario di Governo della Regione e Prefetto di Trieste Alessandro Giacchetti.
Erano altresì presenti i parlamentari Roberto Antonione, Massimiliano Fedriga e
Ettore Rosato, il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il Presidente della Provincia
Maria Teresa Bassa Poropat, il Console Regionale della Federazione dei Maestri del
Lavoro d’Italia Giorgio Stabon, il Vicepresidente per il Triveneto della Federazione
dei Cavalieri del Lavoro d’Italia Giuseppe Perissinotto, i Sindaci dei comuni della
Provincia di Trieste e le massime autorità civili e militari. Durante la cerimonia, hanno
portato il loro contributo il Presidente dell’Unioncamere Antonio Paoletti, il Console
regionale dei Maestri del Lavoro della regione Giorgio Stabon, il vice Presidente per il
Triveneto della Federcavalieri Perissinotto, l’assessore regionale al lavoro Angela Brandi Assessore regionale al Lavoro, il Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa
Poropat, il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. Le autorità hanno poi consegnato
ai 26 nuovi Maestri del Lavoro della regione, la decorazione della “Stella al Merito
del Lavoro”. Presenti, anche i Consoli Provinciali dei Maestri del Lavoro di Gorizia
Giorgio Stabon, di Pordenone Daniele Pellissetti, di Trieste Giampaolo Centrone e di
Udine Mario Caporale. Da rilevare che nel corso della manifestazione è stato ricordato
l’anniversario dei 150 anni dell’unità d’Italia, che richiamano alla mente non soltanto
chi ha lottato e si è sacrificato per l’unificazione del paese, ma anche il quotidiano
impegno di quanti col proprio lavoro hanno costruito la Nazione e hanno contribuito
a fare dell’Italia uno dei principali paesi industrializzati. Questo tema è stato introdotto, in particolare, dal Prefetto Giacchetti, che ha anche ricordato i meriti di perizia e
laboriosità, dei lavoratori decorati. In occasione di questa speciale ricorrenza, il Prefetto ha voluto anche ricordare i dirigenti e funzionari dello Stato scelti dal ministro
Brunetta tra quanti, dal 1861 ad oggi, hanno dato lustro alla pubblica amministrazio-
ne, col loro contributo di intelligenza, di dottrina, di inventiva, di senso dello Stato
spinto, in taluni casi, fino al sacrificio estremo della vita.
“Tra questi 150 nomi pubblicati sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica - ha
detto Giacchetti - numerosi sono coloro che hanno operato in questa regione: ricordo, tra
gli altri, uno dei martiri del XX secolo, il questore reggente di Fiume Giovanni Palatucci.
Come pure tanti sono i Prefetti della Repubblica: oggi desidero ricordarne uno in particolare, triestino di nascita, Gioacchino Palutan, che ricoprì nel 1950 l’incarico di Prefetto
di Trieste”.
Per celebrare l’evento è stata anche allestita in Prefettura una piccola mostra sul tema
del lavoro con le opere dello scultore friulano Sergio Pacori.
genova
Nello storico Salone del Maggior Consiglio di
Palazzo Ducale, di GENOVA gremito di invitati
alla solenne cerimonia, della consegna delle Stelle al
Merito del Lavoro sono intervenuti, con il Prefetto, i titolari o i delegati delle
massime Istituzioni regionali, provinciali e cittadine. Presenti anche Parlamentari, Autorità militari e religiose. La conduttrice della manifestazione Flavia Anania annuncia l’inizio della cerimonia e invita al microfono il Console Regionale
Mirella Micheletti per il discorso ufficiale.
Quindi Agostino Barisione, Assessore Provinciale allo Sviluppo Economico, ha tracciato un quadro sintetico - ma non per questo meno allarmante - della situazione
economica ligure, sottolineando come le ricadute in campo occupazionale abbiano
toccato livelli drammatici inquadrandosi a livello nazionale con i due milioni di giovani fuori da ogni tipo di occupazione, fuori dal ciclo educativo e nemmeno coinvolti
in attività di formazione o addestramento. Il Sindaco di Genova, Marta Vincenzi,
ha compiuto un breve excursus storico per rammentare quali avvenimenti abbiano
determinato la nascita della “festa del lavoro” ed il successivo abbinamento alla data
del 1° maggio. In Australia, nell’anno 1856, ebbero luogo i primi segnali di protesta
da parte degli operai, che esposero nei luoghi di lavoro stendardi con la famosa scritta
“otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”, gettando così le basi per una
reale dignità del lavoro, che non può ignorare le necessità legate al vivere quotidiano dell’individuo. Fu necessario, però, il sacrificio di non pochi lavoratori che, in
occasione di una importante manifestazione operaia tenutasi a Chicago il 1° maggio
1886 per la conquista delle “otto ore”, rimasero vittime di una sanguinosa repressione. Dopo pochi anni la “festa dei lavoratori” venne ratificata a livello internazionale
nel congresso di Parigi del 1891. Il Vice Presidente della Giunta Regionale, Marylin
Fusco, in rappresentanza del Governatore Burlando, ha ringraziato la Federazione per
l’opera svolta sottolineando come l’esempio di perizia e laboriosità morale dei Maestri,
costituisca uno stimolo non solo per le nuove generazioni, ma per tutti. Ha concluso
il ciclo degli interventi, quale rappresentante del Governo, il Prefetto di Genova FranIl Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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le cronache e i commenti del 1° maggio nelle 20 regioni italiane
cesco Antonio Musolino che, ricordando come la cerimonia odierna ben s’inquadri
nel 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ha espresso il sentito riconoscimento della
Nazione al Magistero e ha rivolto un plauso alla Federazione ligure per il contributo
di esperienza a favore del diritto al lavoro e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Dopo
questi interventi il Prefetto, coadiuvato dal Console Regionale, ha appuntato le Stelle
ai primi tre Maestri consegnando loro il brevetto. A seguire le Autorità presenti – con
la collaborazione dei Consoli Provinciali Graziano Buzzo di Genova, Edoardo Ceratto
di La Spezia, Mario Dall’Acqua di Savona, Luciano Frassoni di Imperia, nonché dal
Console Regionale Emerito Walter Robotti - hanno portato a compimento la consegna delle insegne. Omaggio floreale alle neo Maestre e grandi applausi per tutti.
MdL Libero Masnata
milano
Come da tradizione, MILANO ha ospitato la cerimonia di consegna delle “Stelle al Merito del
Lavoro” ai neo Maestri della Lombardia,
con la regia del Consolato Regionale Lombardo. Una novità rispetto agli anni scorsi, la
manifestazione si è svolta presso l’accogliente Centro Convegni della Provincia.
Il Consolato Regionale, con la sua struttura e la consueta, preziosa collaborazione
dei Maestri dell’Alfa Romeo e della Galileo Avionica, ha assicurato un impeccabile
svolgimento dell’importante cerimonia ed una cordiale accoglienza dei neo Maestri.
Alla Presidenza Gian Valerio Lombardi - Prefetto di Milano, anche in rappresentanza
del Governo; Alessandro Colucci, Assessore ai Sistemi Verdi e Paesaggio della Regione Lombardia; Bruno Dapei, Presidente del Consiglio Provinciale di Milano; Riccardo De Corato, Vicesindaco di Milano; Antonio Marcianò, Direttore dell’Ufficio
Regionale del Lavoro della Lombardia; Rosario Alessandrello, Presidente del Gruppo
Lombardo dei Cavalieri del Lavoro; Luigi Vergani, Console Regionale Lombardo
dei Maestri del Lavoro; Norberto Scalamandrè, Presidente del Consiglio Regionale
ANLA della Lombardia. Dopo l’introduzione di Gian Valerio Lombardi, che ha portato anche i saluti del Governo, si sono susseguiti gli interventi che hanno spaziato
dall’analisi delle modalità di svolgimento del lavoro per i giovani, ai cenni storici relativi alla festività del primo maggio, a un ricordo particolare di Papa Giovanni Paolo II
(il Papa lavoratore) nel giorno della Sua beatificazione, alle qualità etiche e morali che
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
concorrono a costruire una società più solida e proiettata allo sviluppo del lavoro, al
ricordo di come gli artigiani e i maestri dei diversi mestieri abbiano contribuito con
il loro lavoro manuale a costruire valori e ricchezze per la società civile e di come sia
possibile uscire dalla crisi economico-finanziaria solo rimboccandosi le maniche e realizzando valori concreti e reali. In platea, a far da corona a festeggiati e familiari, molti
Prefetti, Autorità civili, militari, religiose, colleghi Maestri del Lavoro con il Vice presidente per il Nord Lorenzo Matarazzo ed i Consoli di ogni Provincia. L’apertura e la
chiusura della cerimonia sono state caratterizzate dall’esecuzione dell’Inno nazionale,
molto partecipata con il canto dei presenti. Per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia,
anche in chiusura è stato eseguito l’inno di Mameli nella storica edizione cantata da
Mario Del Monaco nel 1961, in occasione del Centenario dell’unità d’Italia. La consegna delle onorificenze è stata preceduta dalla lettura da parte del Console di Como
e Lecco, Clara Scionti, della “Preghiera del Maestro del Lavoro”, suscitando molta
emozione. Gli insigniti, con una presenza di quote “rosa” di quasi il 25%, hanno
rappresentato le tante professionalità, maturate spesso in percorsi formativi difficili ed
il loro contributo alla costruzione di un tessuto sociale solido, garanzia di continuità.
MdL Carlo Castiglioni – MdL Carlo Manara
ANCONA
Nel cinquecentesco Palazzo della Prefettura, antica sede
dei Podestà anconetani, sito nella storica Piazza del Plebiscito, di ANCONA il Prefetto della provincia Paolo
Orrei, ha presieduto la cerimonia per l’assegnazione delle “Stelle al Merito del
Lavoro”.
Ben trentadue nuovi decorati, di cui sette Maestre, provenienti dalle cinque province marchigiane, hanno rappresentato, nella significativa cerimonia, la gande forza di
lavoro delle Marche delle varie categorie (dirigenti, quadri ed operai) e dei differenti
settori, dall’industria, ai servizi, al commercio, al trasporto e al settore bancario. Tra le
Autorità presenti alcuni Onorevoli, i massimi rappresentanti regionali militari e civili,
alcuni Prefetti e i Sindaci, tutti con la fascia tricolore, dei comuni di residenza dei
decorati, oltre ai Rappresentanti, numerosi in verità, delle Aziende proponenti, e ai
tanti familiari. Presenti, oltre al Prefetto, l’Assessore al Lavoro Marco Luchetti in rappresentanza del Presidente della Regione ed il Sindaco di Ancona Fiorello Gramillano,
il Presidente della Provincia del capoluogo Patrizia Casagrande, il Console Regionale
della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia Iridio Mazzucchelli. Ha onorato la
cerimonia anconetana il Presidente Nazionale della Federazione Amilcare Brugni al
quale è stato riservato un applauso particolare. Dopo l’esecuzione dell’inno italiano,
cantato a gran voce da tutti i presenti, è intervento in rappresentanza del Governo, il
Prefetto di Ancona per sottolineare il significato della manifestazione. Sono seguiti i
saluti del Sindaco di Ancona, del Presidente della Provincia e dell’Assessore al Lavoro.
Al termine ha preso la parola il Console Regionale dei Maestri del Lavoro Iridio Mazzucchelli che ha, tra l’altro, affermato:
“In questo giorno il primo pensiero va a tutti i lavoratori e alle loro famiglie ed anche a
quelli che, purtroppo per la situazione di crisi occupazionale, sono stati, loro malgrado,
allontanati dal lavoro. Il richiamo alla Costituzione diventa naturale per i Maestri e Maestre del Lavoro, che al lavoro hanno dedicato, capacità professionali ed umane insomma
la loro vita. Purtroppo però con la situazione di crisi attuale, non ci sono le condizioni
di avere certezze occupazionali per il futuro. Il crollo dei mercati mondiali a seguito
della crisi finanziaria, che dagli Stati Uniti si è propagata al resto del mondo con pesanti
ripercussioni sull’andamento dell’economia mondiale, ha segnato la fine dell’illusione che
le cronache e i commenti del 1° maggio nelle 20 regioni italiane
fosse possibile generare ricchezza anche senza far ricorso alle attività produttive, al lavoro”.
I Maestri del Lavoro possono dirsi fortunati: fortunati di essere arrivati a trenta, quaranta e forse più anni, di lavoro; fortunati di aver raggiunto la pensione o esserne
molto vicini…. Ma i giovani avranno mai le stesse possibilità? Anche nelle Marche,
purtroppo, si riscontrano le stesse condizioni, gli stessi problemi del Paese, anche se
forse in modo meno preoccupante! Vero è che la domanda di lavoro nella Regione ha
registrato un calo rilevante anche se nell’ultimo periodo questa tendenza si è rallentata; il ricorso alla Cassa Integrazione ordinaria e speciale ha avuto un’impennata notevole ed ha pesato in modo considerevole la crisi, tutt’altro che risolta, delle industrie
meccaniche e nei settori industriali delle pelli, delle calzature, dei mobili, ed anche se
oggi la situazione sembra migliorata, grazie alla ripresa dell’esportazione, ci vorrà un
lungo periodo per raggiungere i livelli ante crisi: tutto si giocherà sul fronte della ricerca e dell’innovazione! Si comprendono le motivazioni che hanno portato a scegliere
l’area interna del Cantiere navale nel porto di Ancona, per accogliere Papa Benedetto
XVI° nella giornata conclusiva del XXV° Congresso Eucaristico Nazionale: è una straordinaria forma di solidarietà e di condivisione per il settore navalmeccanico dorico
in grave crisi di commesse, che potrebbe quindi rappresentare un grande momento di
visibilità nazionale. Altro problema tra i più sentiti è la “Sicurezza sul lavoro”. Quanti
colleghi, amici e compagni di lavoro, hanno lasciato la vita o la salute tra gli ingranaggi
di quelle che, a volte, possono diventare macchine infernali che succhiano anche l’anima. Il Consolato Regionale, ormai da tre anni, in collaborazione con la Presidenza
della Regione e l’Assessorato al Lavoro ha istituito “la Pergamena sulla Sicurezza”, un
premio da consegnare alle Aziende più virtuose della regione. Sappiamo, tuttavia, che
è necessario l’impegno di tutti, lavoratori, imprese, ad ogni livello di responsabilità,
affinché si pervenga ad un cambio di cultura, occorre cioè, intervenire in via prioritaria per migliorare la prevenzione con la conoscenza e la informazione sui pericoli, la
formazione dei lavoratori e la consapevolezza della necessità di un miglioramento delle
condizioni di lavoro da parte delle Imprese.
L’onorificenza ricevuta oggi -ha concluso l’oratore rivolgendosi ai neo Maestri- non può
rimanere fine a se stessa, i Maestri del Lavoro hanno un compito preciso: trasmettere alle
nuove generazioni quei valori morali e civili, quell’impegno e la tenacia nel lavoro, per
essere di esempio; far riconoscere questa onorificenza, conquistata meritatamente dopo anni
di serio impegno e darne risalto non solo nell’ambiente di lavoro, in fabbrica, in azienda
ma anche nella società civile.
(MdL i.m.)
CAMPOBASSO
Il salone di rappresentanza del Palazzo del Governo, impreziosito da opere pittoriche di rilievo, ha ospitato la cerimonia per la consegna
delle “Stelle al Merito del Lavoro” ai sei nuovi decorati della Regione Molise.
Con il Presidente della Giunta Regionale Angelo Michele Iorio, hanno consegnato le decorazioni il Console dei Maestri del Lavoro Lucia Angela Daniele,
il Prefetto Vicario Paola Galeone, il Presidente della Provincia di Campobasso
Nicola D’Ascanio, il vice sindaco del capoluogo Giuseppe Cimino e il Direttore
Regionale del Lavoro Orazio Parisi.
Erano presenti i Sindaci dei Comuni e i familiari degli insigniti, il Presidente del
Consiglio Regionale Michele Picciano, l’Assessore regionale al Lavoro Angela Fusco
Perrella, Autorità Civili e Militari, il rappresentante dei Cavalieri del Lavoro Cav.
Gianfranco Carlone, cittadini e, come sempre, una folta delegazione di Maestri del
Lavoro del Molise. Nella manifestazione del conferimento delle Stelle al Merito del
Lavoro 2011, è mancata la presenza di un organo del Governo. Per i lavoratori della
Provincia di Isernia nessuna richiesta di concessione della Stella al Merito del Lavoro
è pervenuta alla Direzione Regionale del Lavoro del Molise. Ci auguriamo che per
la prossima scadenza (31 ottobre 2011), numerose pervengano le domande da parte
degli stessi lavoratori interessati e dalle aziende. Durante la manifestazione è stato
proiettato un filmato relativo alle attività del Consolato regionale dei Maestri del
Lavoro, svolte nel corso degli anni, dal 1995 ad oggi. Nel discorso di apertura, il Prefetto Vicario Paola Galeone ha sottolineato il significato della manifestazione, ripercorrendo le varie tappe storiche da quando nel 1898, il 1° maggio, Umberto I istituiva
la prima decorazione. Ha evidenziato altresì ‘il valore del lavoro e di chi ne ha fatto un
faro nella vita’. Il Presidente della Giunta regionale Iorio non ha fatto mancare parole
di elogio ai Maestri del Lavoro “caratterizzati” ha detto il Presidente “da un forte senso
di responsabilità nei confronti del lavoro, per il loro impegno costante in varie iniziative,
tra le quali, di spicco, sono state le richieste per le Stelle al Merito al Lavoro alla Memoria,
per cui il Gonfalone della Regione si fregia di quattro Stelle. Desidero fare un bilancio
sulla mancanza di lavoro: chi ce l’ha, chi l’ha perso, concludendo che se per i giovani non ci
sarà un’inversione di tendenza, ci sarà chi nella vita non avrà avuto mai modo di entrare
nel mondo del lavoro. Ci vuole uno scatto di responsabilità da parte delle Istituzioni,
utilizzando gli ammortizzatori sociali per consentire ai lavoratori di non rimanere senza
entrate… Sono lieto ed orgoglioso di dare il riconoscimento a chi ha dimostrato come con il
proprio contributo ha aiutato l’Italia a raggiungere bei traguardi e anche come sia valida
l’espressione ‘il lavoro nobilita l’uomo!”
Nei vari interventi che si sono succeduti sono stati sottolineati da parte di tutti,
l’impegno a sostenere l’occupazione e ad assicurare sempre più ampie condizioni di
sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel suo intervento la Console regionale Lucia Angela
Daniele ha rivolto un indirizzo di saluto ai sei nuovi insigniti, complimentandosi
per il traguardo raggiunto. Ha proseguito, dicendo: “La ricorrenza del 1° maggio deve
dare gli stimoli per un concreto impegno nei confronti di chi ha perso il lavoro, di chi non
riesce a trovarlo e di chi versa in condizioni di precarietà. Un capitolo che riveste grande
importanza è la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, è un problema non nuovo ma più
che mai scottante, che deve costituire oggetto di costante impegno nel presente e nel futuro.
Quest’anno il 1° maggio assume un carattere particolare poiché coincide con la ricorrenza
dei 150 anni dell’Unità d’Italia e, nel rispetto di coloro che si sono sacrificati per l’unità
ed affinché il loro sacrificio non sia vano, tutti dobbiamo attivarci per avere condizioni più
umane, più civili, più rispettose dei bisogni e della dignità di tutti, in una parola un’Italia
migliore: una unione vera e non fittizia”.
Ha concluso presentando le varie iniziative portate a termine dal Consolato, tutte
degne di nota, dalle quali emerge il Progetto ‘La nostra Aquila – Aiutiamola a Volare’,
sostenuto dal volume “Il Molise e le sue mani d’oro”.
MdL Anna di Nardo Ruffo
TORINO
Alla presenza del Prefetto di TORINO Alberto Di
Pace che rappresentava ufficialmente il Governo
centrale sono state consegnate, nel capoluogo piemontese 81 “Stelle al Merito del Lavoro” ad altrettanti dipendenti di industrie di tutta la Regione. La manifestazione si è tenuta nel Conservatorio Giuseppe Verdi con la partecipazione delle
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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le cronache e i commenti del 1° maggio nelle 20 regioni italiane
maggiori autorità del territorio e dei Consoli Provicialii Ombrato di Alessandria,
Vercelli di Asti, Gilardino di Biella, Del Tufo di Cuneo, Massai di Torino, Bot di
Vercelli e Traina di Novara.
Nel suo intervento il Console regionale Luigi Arisio ha sottolineato l’importanza della
data del 1° maggio che coincidendo con i 150 anni dell’Unità d’Italia diventa un
evento irripetibile. “Pochi gioni fa” - ha continuano Arisio - “ho avuto il privilegio di
portare al Presidente della Repubblica Napolitano il saluto caldo e affettuoso dei Maestri
del Lavoro del Piemonte e oggi, ricordando il suo messaggio legato proprio alla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, vorrei rilanciare quelle pressanti esortazioni perchè
l’invito rivolto ai Maestri del Lavoro sottolinea il loro impegno e la loro operatività per il
benessere dell’intera società italiana”.
I Maestri ha detto ancora l’oratore, sono gli attenti custodi dei principi democratici
sanciti dalla Costituzione italiana. Arisio ha anche ricordato i problemi dell’industria piemontese e si è augurato che proprio il Presidente della Repubblica dia il
suo autorevole contributo perchè queste storiche fabbriche siano sempre più il fiore
all’occhiello dell’intero Paese. Egli ha quindi rivolto un auspicio affinchè “i Maestri del
Lavoro d’Italia esprimano, nella circostanza del primo maggio, la volontà e l’impegno di
porsi, come sempre, al servizio del mondo del lavoro, attraverso l’esempio, la testimonianza
e la propria insostituibile esperienza di vita.”
Apprezzamenti ai lavoratori che hanno ricevuto la “Stella al merito del Lavoro” sono
stati poi espressi da Marco Bordini, Vice Presidente Nazionale dei Cavalieri del
Lavoro, dal Presidente dell’Associazione Lavoratori Anziani Carlo Trabalto Togna,
dal Presidente della Camera di Commercio Alessandro Barberis, dal Presidente della
Provincia di Torino Antonio Saitta, da Alessandro Altamura, Assessore al Commercio
e Atttività Produttive, in rappresentanza del Sindaco di Torino, da Ugo Cavallera,
Assessore regionale dell’Industria e Programmazione Territoriale in rappresentnza del
Presidente.
bari
58 Stelle al merito del Lavoro a coloro
che sono stati esempio di dedizione, di attaccamento, di insegnamento e di ineccepibile condotta
morale sono state consegnate a
BARI per i lavoratori pugliesi.
La cerimonia si è svolta nella splendida cornice del Teatro Piccinni di Bari che, per
l’occasione, ha fatto registrare il “tutto esaurito”. Hanno partecipato all’evento le massime autorità civili e militari regionali, i prefetti delle province, i sindaci delle città
sedi dei nuovi insigniti, le rappresentanze dei consolati provinciali guidati dai consoli
Costa, De Seneen, Germano, Malvarosa, Minervini e i parenti ed amici dei neo maestri. Ha aperto i lavori il console regionale Lucio Romice con una breve panoramica
sugli eventi che il mondo sta attraversando a livello ecologico, economico e sociale,
eventi che hanno influito e stanno determinando sempre più evidenti difficoltà di crescita con riflessi diretti sulla produzione di beni e servizi e con conseguenti problemi
per l’occupazione e il futuro delle giovani generazioni. Egli ha voluto pubblicamente
elogiare l’opera magistrale dei consoli pugliesi ed ha, infine, voluto ricordare il console
regionale emerito Franco Camaggio, mancato nel mese di gennaio, che ha guidato il
consolato per circa 20 anni offrendo il meglio delle sue esperienze a beneficio delle
realtà territoriali regionali e provinciali. Il Vice Prefetto Vicario Antonia Bellomo ha
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
sottolineato l’importanza della cerimonia ricordando altresì che quest’anno ricorrono
i 150 anni dell’unità d’Italia. La manifestazione è proseguita con gli interventi di Franco Arbore, per l’Amministrazione Comunale di Bari, di Francesco Schittulli, Presidente della Provincia di Bari, di Onofrio Introna, Presidente del Consiglio Regionale.
Infine le autorità hanno provveduto alla consegna delle medaglie ai nuovi maestri del
lavoro. Particolare commozione ha suscitato la consegna della “stella” alla moglie del
dipendente Telecom signor Antonio Carlino deceduto in un incidente sul lavoro e per
il quale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto destinare la stella
al merito motu proprio.
CAGLIARI
Si è svolta a CAGLIARI nella prestigiosa sede
della Provincia che in passato fu sede del Palazzo
Vice-regio la cerimonia della consegna delle “Stelle al merito del lavoro” per i decorati della regione
Sardegna. Dopo l’intervento di apertura del Prefetto
Giovanni Balsamo hanno sottolineato l’importanza
dell’evento il Sindaco di Cagliari Emilio Floris, il Presidente della Provincia Graziano Milia, l’Assessore regionale al lavoro Franco Manca, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Michele
Cossa e per la Direzione Regionale del Lavoro Bruno Saddi.
Molto incisivo è stato anche l’intervento del Console Regionale dei Maestri del Lavoro sardi, Antonio Virdis che ha messo soprattutto in evidenza il significato e la vera e
propria “missione” che attende i nuovi Maestri del Lavoro, che sono entrati a far parte
della grande famiglia dei Maestri del Lavoro della Sardegna e di tutta l’Italia.
Una missione che non si esaurisce nel ricevimento della prestigiosa “Stella” ma che
comporta, per tutti i decorati, vecchi e nuovi, il rispetto delle norme statutarie e il
compito di dare ai giovani, con atti concreti un esempio di lavoro e di vita. A questo
proposito il Console Virdis ha messo in evidenza la vasta attività svolta dai consolati
provinciali e da quello regionale ed ha rivolto un pressante invito ai nuovi Maestri,
di partecipare alle iniziative che, di volta in volta, vengono organizzare per migliorare
anche il patrimonio culturale e sociale degli iscritti.
palermo
Si è svolta nel Teatro Politeama di
PALERMO la solenne cerimonia
per la consegna delle Stelle al Merito
del Lavoro.
La manifestazione è stata organizzata
dalla Regione Siciliana che, con la sua partecipazione ufficiale, ha inteso sottolineare i grandi meriti professionali e morali di
quanti hanno speso una vita per contribure alla crescita delle proprie aziende. Questi
le cronache e i commenti del 1° maggio nelle 20 regioni italiane
lavoratori, è stato sottolineato dai relatori, sono un esempio per le giovani generazioni
perché dimostrano come sia possibile essere fedeli al posto di lavoro, essere professionalmente molto abili e soprattutto saper trasmettere agli altri la propria professionalità. Erano presenti alla consegna delle “Stelle” le maggiori autorità regionali, il Console
Regionale e i Consoli Provinciali di tutta la Sicilia.
FIRENZE
Sessantuno lavoratori toscani sono stati insigniti della “Stella al merito del Lavoro” durante la
cerimonia che, anche quest’anno, si è svolta il
primo maggio a FIRENZE nel salone del Cinquecento in Palazzo Vecchio con la partecipazione delle maggiori Autorità civili, militari e religiose.
Dopo lo squillo della chiarine e l’ingresso del gonfalone della città di Firenze, decorato
di Medaglie d’oro al valor militare ed al valor civile, la banda della Scuola Marescialli
e Brigadieri dei Carabinieri ha introdotto la cerimonia con l’esecuzione dell’inno di
Mameli e dell’inno d’Europa. Il Sindaco del Comune di Firenze Matteo Renzi ha
aperto gli interventi portando ai convenuti il saluto della città. Ha sottolineato l’importanza ed il significato della decorazione; ha parlato del “lavoro che costituisce la base
della nostra Costituzione, del lavoro anche di chi non ce l’ha, dei 4 milioni di precari di
questo paese, del lavoro delle donne che sono costrette, ancora, anche se è illegale, a firmare
dei fogli per i quali appena rimangono incinte sono costrette alle dimissioni, del lavoro di
chi perde il posto a 50 anni e fa fatica più di un ragazzo a rimettersi in gioco, dei morti
sul lavoro,”una strage infinita” ha detto l’oratore “che il nostro paese sta combattendo ma
per la quale dobbiamo fare di più”. Sono seguiti gli interventi dell’ Assessore all’Attività Produttive, Lavoro e Formazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini,
dell’Assessore alla Formazione al Lavoro ed al Centro per l’Impiego della Provincia di
Firenze Elisa Simoni, del Presidente Regionale dell’A.N.L.A. Vincenzo D’Angelo, del
Console Regionale della Toscana della Federmaestri Alberto Taiti, del Vicepresidente
Regionale Cavalieri del Lavoro D’Angiolo Vando, del Direttore Regionale del Lavoro
Sergio Trinchella. Ha concluso gli interventi S.E. il Prefetto di Firenze Paolo Padoin
che, dopo aver rivolto, nel giorno della Festa dei lavoratori, “un saluto particolare alle
forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, a tutti coloro che rischiano per la nostra libertà e
sicurezza”, ha inviato un “pensiero affettuoso” ai due carabinieri aggrediti e feriti gravemente il lunedì precedente nel Grossetano. Nel suo intervento il Prefetto ha parlato
anche delle morti sul lavoro, ha citato il Presidente della Repubblica Napolitano e le
sue parole sull’importanza dell’unità, ricordando poi “l’eccellente lavoro” fatto per i
profughi in Toscana, esempio di come “un’unità tra le istituzioni” può dare risposte.
E’ seguita la consegna delle Stelle al Merito da parte dei Prefetti delle varie provincie.
Presente alla cerimonia un foltissimo pubblico. Per la Federazione erano presenti tutti
i Consoli provinciali e numerosi Maestri del Lavoro della regione Toscana, il Vice Presidente Emerito Bruno Corsinovi, il Vice Presidente per il Centro Rolando Ceccotti
ed il Consigliere Nazionale Gianfranco Di Grazia.
bolzano
Nel palazzo del Commissariato del Governo
per la provincia di BOLZANO è stata celebrata
la Giornata della Consegna al Merito ai Lavoratori
del Trentino Alto Adige.
Sono intervenuti l’on.le Laura Froner, on.le Luisa Gnocchi, on.le Giorgio Holzmann.
Tra le altre maggiori Autorità il Col. Giovanni Avitabile Com.te G.F. Bz, dr. Bonanno Salvatore V. Questore di Bolzano, Civettini Luca Sindaco di Nago-Torbole; dr.
Carlo Corazzala Direttore RAI Bz, Bruno Covi V. Pres.te CCIA Bz, Sieghard Flader
Isp. Lavoro prov. di Bz., dr. Giustiniano Savino v. Commiss. Gov. di TN, dr. Gaetano Guerriero dir. INPS TN, gen. Maggi Antonio Capo Stato Maggiore, dr. gr. uff.
Felix Martinolli ex Pres.te Tribunale di BZ, dr. Antonio Marciano dir. INPS BZ, gen.
Luigi Cardini Com.te regionale carabinieri, avv. Lorenza Pantozzi Pres. TRGA Bz,
dr. Robert Pfeifer Dir. INAIL Bz, Col. Andrea Rispaoli Com.te provinciale carabinieri, dr. Renato Samzò Vic. Questore, dr. Federico Tibaldo V. Pres.te Confesercenti
BZ, Dr. Sergio Vergari dir. Serv. Lavoro prov. TN, Roberto Calliari Sindaco di Mori,
Melena Mittersteiner Sindaco di Lana, Fabiano Condini V. Sindaco di Trento.
ORATORI INTERVENUTI IN ORDINE DI SUCCESSIONE:
dr. Fulvio Testi: Commissario del Governo per la prov. di Bolzano;
Roberto Bizzo: Assessore Prov.le al lavoro.
dr. Marco Depaoli: Presidente Consiglio Regionale TN
dr. Bruno Dorigatti: presidente consiglio provinciale di Trento
dr. Mauro Minniti v. presidente consiglio provinciale di Bolzano
dr. Primo Schoensberg: in rappresentanza Sindaco di Bolzano;
MdL Armando Simonini: Console regionale.
CONSOLI PROVINCIALI INTERVENUTI:
MdL cav. uff. Rino Campolongo: Console della provincia di Trento
MdL comm. Arthur Stoffella: Console della provincia di Bolzano, che ha anche letto
in tedesco l’intervento del Console Regionale.
16 i nuovi decorati, 9 della Provincia di Trento e 7 di quella di Bolzano.
PERUGIA
Si è tenuta nel Centro Congressi della Camera di Commercio Industria e Agricoltura la cerimonia di consegna delle
Stelle al Merito del Lavoro ai 24 nuovi “Maestri” dell’Umbria. Presenti il Prefetto di Perugia Enrico Laudana, il Vice
Prefetto di Terni Alto Lombardo e il Direttore dell’Ufficio Regionale del Lavoro
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
21
le cronache e i commenti del 1° maggio nelle 20 regioni italiane
Sabatino Cheli, oltre a rapprersentanti della Regione e a molti Sindaci.
Nel suo intervento di saluto, il Console regionale dell’Umbria Giampaolo Censini ha
detto, tra l’altro rivolgendosi ai nuovi Maestri del Larovo “l’onorificenza che oggi ricevete, oltre ad essere un dovuto riconoscimento della Società per il lavoro svolto con perizia
e onestà, è anche un impegno per le attività da svolgere nel futuro, perché sarebbe un vero
peccato disperdere nel nulla tutto quello che un lavoratore ha acquisito e sviluppato nel
proprio ambiente di lavoro.”
La magistralità nel sapere trasmettere agli altri, la capacità di impresa, si acquisiscono
con lo studio, l’applicazione e l’esperienza, unitamente alla rettitudine e alla correttezza morale che sono il vero patrimonio di quanti sono decorati con la Stella al Merito
del Lavoro. Su queste basi, ha detto Censini si deve fondare la futura collaborazione
dei nuovi Maestri, con quelli già iscritti, in modo da poter realizzare insieme i programmi previsti dalla Federazione Nazionale e gli impegni assunti con le Associazioni
e le Istituzioni che operano sul territorio umbro.
Tra questi obiettivi, primario è quello di aiutare i giovani a inserirsi con grande livello professionale, nel mondo produttivo, proprio attraverso l’esperienza dei Maestri.
L’oratore ha concluso ricordando gli impegni della nostra Federazione che ha più
di 15.000 iscritti e le attività che si svolgono a diversi livelli, tra i quali quelle legate ai programmi scuola-lavoro. Oltre ad un folto pubblico ed esponenti del mondo
del lavoro era presenti alla cerimonia anche il Console provinciale di Terni Adriano
Boschetti.
aosta
Il Palazzo del Governo regionale di AOSTA ha ospitato la solenne cerimonia per la consegna a tre nuovi
decorati di “Stella al Merito” del lavoro della Valle d’Aosta con l’intervento del
Presidente della Regione, del Presidente del Consiglio regionale, del Deputato
alla Camera Nazionale, dell’Assessore regionale all’ambiente e di molti Consiglieri regionali.
Presenti anche il Generale della Guardia di Finanza, il Questore di Aosta, il Capo della
Polizia Municipale e il Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri.
I relatori hanno sottolineato il valore della “Stella al Merito del Lavoro” che premia i
dipendenti delle imprese che si sono distinti per il loro contributo alla crescita della
propria azienda, per il rigore morale e i rapporti nel mondo operativo e per la loro
fedeltà all’impresa.
Questi concetti sono stati espressi sia dal Presidente della Regione, sia dal Console
regionale che dal Direttore dell’Ufficio regionale del Lavoro per sottolineare la solen-
nità della manifestazione e il valore - sempre più autentico e attuale - del lavoro - e
della fedeltà al proprio incarico che specie i Maestri hanno interpretato come una
missione e un esempio da trasferire ai giovani.
VENEZIA
86 nuovi “decorati” per il 1° maggio fra i lavoratori veneti che si sono particolarmente distinti
presso le proprie aziende dimostrando abilità,
affidabilità, onestà e laboriosità. Per la Regione
Veneto, 13 nuovi Maestri per la Provincia di Venezia,
6 per quella di Belluno, 17 per quella di Padova, 6
per quella di Rovigo, 16 per quella di Treviso, 14 per quella di Verona e 14
per quella di Vicenza.
Nel prestigioso salone della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di
VENEZIA, presenti Renato Brunetta – Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Luciana Lamorgese – Prefetto di Venezia, Daniele Stival – Assessore Regionale Veneto, Paolino D’Anna – Assessore alla Provincia di
Venezia, Antonio Paruzzolo - Assessore al Comune di Venezia, Sandro Orlandi
– Direttore della Direzione Regionale del Lavoro di Venezia ed Enzo Giacometti – Console Regionale del Veneto dei Maestri del Lavoro. Gli interventi
delle Autorità sono stati tutti centrati sulla laboriosità dei decorati, con una
particolare sottolineatura per il lavoro italiano nel nostro paese e nel mondo e
per la particolare operosità della gente veneta. Presenti numerose Autorità civili,
militari e religiose, un numeroso pubblico, i familiari dei i neo decorati e numerosi Consoli Provinciali del Veneto.
MdL Cav. Rolando Bartolini
La Console Provinciale Emerita Vincenza Grosso
e la Console Provinciale Roberta Di Mambro
con i nuovi Maestri della Provincia di Venezia.
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
informativa
Garantirsi la salute.
Care Maestre, cari Maestri
è noto che il sistema sanitario in Italia è fondamentalmente costituito dal Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) che dovrebbe garantire in modo uniforme Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
La gestione dei servizi è invece riservata esclusivamente alle Regioni le quali presentano, fin dall’avvio del S.S.N., realtà differenti
a causa delle diverse situazioni. E’ questo un retaggio storico che
influenza tuttora e in parte il bilancio e il finanziamento della sanità pubblica.
Al sistema pubblico (Stato e Regioni), sommariamente ricordato,
si sono aggregati con propri mezzi finanziari Fondi e Casse che
erogano per lo più prestazioni sostitutive del SSN, in genere prestazioni aggiuntive a quelle del servizio pubblico.
Con i Fondi, le Casse e in modo autonomo, attraverso le Compagnie Assicuratrici, si è sviluppato un variegato mercato di polizze
sanitarie.
Tale processo, appena all’inizio, si è sviluppato con due determinanti provvedimenti normativi: agevolazioni fiscali e riconoscimento dei Fondi e Casse/Società di Mutuo Soccorso.
Senza entrare nel merito del meccanismo dei provvedimenti richiamati, risulta di tutta evidenza l’introduzione nella sanità di
un secondo pilastro in analogia con gli obiettivi della previdenza
complementare.
A questo punto, l’auto-organizzazione di una categoria in un
Fondo o in una Cassa diviene necessaria e secondo un’autorevole
corrente governativa potrebbe divenire obbligatoria; diversamente la categoria rimarrebbe fuori dalle agevolazioni fiscali e di fatto
rinuncerebbe alle prestazioni aggiuntive non concesse dal settore
pubblico.
La perdita non si limita, comunque, a questi soli aspetti di per sé
già importanti, ma interagisce negativamente su situazioni, indispensabili in caso di bisogno.
Così, il Fondo o Cassa prevede prioritariamente l’erogazione delle
prestazioni sanitarie rispetto a quelle a rimborso, evitando pesanti
anticipi all’associato e, assumendosi l’onere del pagamento presso
la struttura convenzionata, con il conseguente controllo sui costi
e sulla qualità.
Altro elemento di rilievo a favore dell’associato è l’accompagnamento in ogni fase di rapporto con il Fondo o Cassa con l’informazione, sia all’operatività di ogni assistenza al verificarsi del bisogno
come nella ricerca e scelta delle strutture più adatte per gli accertamenti, ricoveri, terapie ecc., sia fino alla definitiva conclusione della vicenda (anche oltre per la successiva, eventuale documentazione). Il rapporto si svolge tutto e sempre in certezza e trasparenza.
Altrettanto non avviene là dove il rapporto fa riferimento a condi-
zioni contrattuali tese a guardare un’assistenza sanitaria per fini di
guadagno; tipica è l’esperienza che ci viene dal mondo assicurativo.
L’adesione ad un Fondo o Cassa consente, con effetti di solidarietà, di accumulare mezzi finanziari che, senza perdite (determinate
da un rapporto negoziale dipendente dalla durata e dai termini e
dalle condizioni convenute) saranno impiegati soltanto al verificarsi del bisogno per lo più determinato dall’avanzamento dell’età, e
da patologie con alto rischio.
Alla luce di queste sommarie considerazioni, è scaturita l’iniziativa di illustrare a tutti i nostri Associati uno specifico progetto
di auto-organizzazione proposto dal Presidente dell’AISS (Associazione Italiana Servizi Sanitari) che si è reso disponibile a mettere a
disposizione della Federazione una formula di assistenza sanitaria
integrativa al S.S.N..
L’iniziativa è stata accolta positivamente dai Consiglieri Nazionali,
durante il Consiglio tenutasi il 30 e 31 marzo 2011.
Il progetto studiato tiene conto delle esigenze categoriali, familiari
ed individuali, e si basa sullo sviluppo integrativo al sistema sanitario Italia, per rendere l’assistenza più efficace e rispondente alle
esigenze degli associati.
Con il progetto il gruppo così costituito ed il singolo associato conseguiranno i segnalati benefici e parteciperanno all’auspicato progresso del sistema nell’interesse proprio e della collettività generale.
Innanzitutto, il peso della spesa privata out of pocket con cui le famiglie e gli individui pagano di tasca propria ciò che non riescono
ad ottenere dal servizio pubblico (l’emergenza sociale di patologie
ed ambiti di cura fino ad oggi nascosti nelle pieghe delle autotutela individuale e familiare, dell’assistenza ai non autosufficienti,
disabili e malati psichici, e delle cure odontoiatriche) negli ambiti
molto diversi tra loro per implicazioni sociali, gravità e costo.
L’odontoiatria, infatti, è uno dei settori esclusi formalmente dalle
prestazioni del sistema considerato da tutti indispensabile e finanziato dai diretti interessati, con parcelle spesso molto esose.
La formula di assistenza prospettata è tesa a realizzare nella pratica
una forma basata sul principio di mutualità cioè senza scopi lucrativi, per garantire, preservare, ed assistere l’individuo, la famiglia,
il disabile, l’anziano attraverso un contributo economico adeguato
alle proprie risorse finanziarie che generi una certa tranquillità per
la salute.
Dal punto di vista etico la mutualità esprime inoltre un valore in
più, perché grazie alla solidarietà di tutti i partecipanti al progetto
viene garantita l’assistenza a persone altrimenti escluse da ogni forma di integrazione.
Nell’attuale momento storico, si vive più a lungo e ci si ammala di
più. Anche per questo è indispensabile aggregarsi per sopperire al
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
I
informativa
Servizio Sanitario pubblico, sempre meno in grado di interventi
adeguati allo sviluppo delle esigenze della popolazione.
Tutto ciò premesso Vi invito a riflettere e valutare attentamente,
certo di trovare in tutti la stessa finalità di intenti nell’affrontare
qualcosa di così importante, anzi di fondamentale, com’è la salute
per ognuno di noi.
Nelle pagine che seguono troverete le condizioni ed i moduli sia di
iscrizione che anamnestico che dovranno ritornarci indietro per un
controllo diretto sulle adesioni. L’accordo decorrere dal 1. Luglio
corrente anno.
Inoltre, Vi informo che nelle prossime settimane sarà possibile
la navigazione sul sito dell’Associazione (www.aissmutua.it) con
tutte le informazioni utili per poter usufruire nel modo migliore
dell’assistenza sanitaria proposta.
Certo di aver fatto cosa istituzionalmente gradita e tesa ad offrire
a tutti Voi un servizio utile, Vi invio i miei più cordiali saluti, ringraziando fin d’ora i miei collaboratori che hanno contribuito al
progetto in questione.
Il Presidente
MdL Amilcare Brugni
La salute è una cosa seria
proteggiamola insieme
VANTAGGI E GARANZIE
La mutualità a tutela della salute
Comunemente, nel linguaggio corrente, si
tende a confondere il rapporto associativo
che esiste in un Fondo Sanitario Mutualistico con quello assicurativo che si instaura allorché si stipula un contratto di assicurazione con una Compagnia. Per chi si avvale di una forma di
copertura sanitaria non è così immediato percepire le differenze.
Effettivamente, ci sono delle caratteristiche comuni. Si effettua il
pagamento di una somma di denaro (contributo associativo nel
Fondo, premio assicurativo nelle Assicurazioni) a fronte della quale ci si garantisce una copertura che ci solleva in tutto o in parte
dal pagamento delle spese sanitarie.
Vediamo invece in cosa consistono le differenze: iscritto anziché
cliente, assistito anziché assicurato, rapporto associativo invece di
contratto di assicurazione, copertura sanitaria in luogo di polizza
malattia.
C’è poi una differenza sostanziale della natura del rapporto: nel
contratto assicurativo l’assicurato trasferisce in capo all’assicuratore in cambio di una somma di denaro (premio) un rischio. L’assicuratore si assume questo rischio a fronte del quale potrà ricavare
un guadagno (nel caso l’ammontare dei sinistri da risarcire sia inferiore ai premi) o una perdita nel caso opposto. In questo caso ci
troviamo nella classica area delle attività di tipo imprenditoriale/
commerciale.
Nelle mutue sanitarie integrative, invece, i Soci partecipano
proporzionalmente all’età a costituire un Fondo che servirà per offrire un aiuto a chi si troverà nella necessità
di affrontare delle spese mediche, e pertanto accettano di suddividere il rischio di sostenere
spese sanitarie con quello di tutti gli altri Soci. Il Fondo Mutualistico non ha
scopo lucrativo, pertanto i contributi
che i Soci/Utenti sono chiamati a versare
sono quelli necessari a garantire le prestaII
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
zioni che si presume richiederanno, oltre che a coprire i contenuti
costi di gestione.
Non vi è pertanto una finalità commerciale ma esclusivamente
assistenziale.
Dal punto di vista etico la mutualità esprime inoltre un valore in
più, perché grazie alla solidarietà di tutti i Soci offre assistenza a
persone altrimenti escluse da ogni forma di integrazione sanitaria.
Ecco allora che le Mutue sanitarie integrative sono davvero lo
strumento per permettere ai cittadini di “investire” una quota aggiuntiva di risorse per far fronte, attraverso il meccanismo della
reciprocità e solidarietà, a tutte quelle spese non garantite dal
S.S.N.
Dobbiamo abituarci che nell’attuale momento storico si vive più a
lungo, ci si ammala di più ma si muore di meno. Anche per questo
la previdenza in campo sanitario è assolutamente indispensabile.
Vale la pena allora mettere in conto per i prossimi lustri di destinare una parte del proprio reddito per garantirsi una copertura
sanitaria integrativa e se le spese per curarci aumenteranno, anche
i contributi necessari a coprirle non potranno che avere una tendenza direttamente proporzionale.
Sempre più persone decidono di avvalersi di una copertura sanitaria integrativa, soprattutto chi appartiene a categorie professionali.
E’ da sottolineare che in Europa il concetto di garantirsi la salute attraverso Fondi Integrativi è radicato in maniera diffusa. In
Inghilterra l’11% della popolazione si è coperto attraverso associazioni mutualistiche no profit; in Francia circa la metà della
popolazione aderisce a Mutue sanitarie organizzate. L’apice viene
toccato in Germania dove l’88% dei tedeschi è iscritto ad un Fondo Integrativo. E’ stato anche dimostrato che i Fondi di assistenza
sanitaria integrativa possiedono un notevole livello di efficienza e
hanno costi gestionali di gran lunga inferiori alle polizze sanitarie
gestite da assicurazioni con finalità di profitto; si presume, pertanto, che saranno destinati a crescere notevolmente ed a prevalere
sulle polizze.
MODULO ISCRIZIONE
“PROGETTO SALUTE AISS”
Il/La sottoscritto/a …………………………………………………….……….....
Nato/a a …………………………………il………………………………………..
Residente in ………………………………………….. cap ………………….…....
di professione ………………………………. Tel. …………………………..….....
Codice fiscale …………………………………………………email ……………..
Iscrizione ad altre forme di copertura sanitaria (barrare)
SI
- NO
I cui familiari si indicano qui di seguito (coniuge o convivente more uxorio, figli fino a 26 anni e
genitori, se conviventi):
Cognome
e Nome
Luogo
e data di nascita
Grado di parentela
e professione
Codice fiscale
Iscrizione ad altre
forme di copertura
sanitaria (barrare)
SI - NO
SI - NO
SI - NO
SI - NO
SI - NO
FORMULE DI ASSISTENZA
CARD BASIC
Costo annuo: € 60,00 a nucleo familiare
+ 15,00 € di quota associativa
una tantum.
CARD MEDIUM
Costo annuo: 170 € a persona
+ 15,00 € di quota associativa
una tantum.
CARD PREMIUM
Costo annuo: 200 € a persona
+ 15,00 € di quota associativa
una tantum.
Dichiaro di aver effettuato il pagamento in favore di AISS tramite bonifico bancario MPS Ag.19
Roma (IBAN IT06Q0103003217000001536132) per un importo totale di euro......................................
Consenso al trattamento dei dati personali comuni e sensibili per finalità assistenziali(Art.23 D.Lgs. n 196/03–Codice in materia di protezione dei dati personali)
L’Aderente, preso atto dell’informativa ai sensi dell’Art.13 del D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003, recante il codice in materia di protezione dei dati personali ed ai
sensi degli artt. 23,26 e 43 del codice acconsente al trattamento dei dati sensibili che Lo riguardano, ai fini assistenzialistici.Il richiedente si impegna a trattarli ed
eventualmente a comunicarli ad altri soggetti esclusivamente nei limiti strettamente necessari ai fini assistenzialistici ovvero nei limiti delle autorizzazioni rilasciate
dal Garante.
Data e firma del Titolare
Data e firma dei familiari
Da restituire unitamente al questionario anamnestico via fax allo 065926341-065924527 / via mail: [email protected]
informativa
Spett.le AISS
Viale Parioli, 79
00197 ROMA
QUESTIONARIO ANAMNESTICO
Notizie cliniche fornite dal Sig. ……………..……………………………./Parentela ……………………………….
Socio ……………………………………………………………………………………
DOMANDE
1. Di quale malattia fisica e/o psichica soffre?
(compresi i difetti della vista e dell'udito)
RISPOSTE
1. ………………………………………………………………
…………………………………………………………………
2. Di quale malattia fisica e/o psichica ha sofferto?
(compresi i difetti della vista e dell'udito)
2.1 Quando?
2.2 Quali sono i postumi residuati?
2. …………………………………………………………
…………………………………………………………
2.1 …………………………………………………….
2.2 …………………………………………………….
3. Ha subito infortuni?
3.1 Quando?
3.2 Qual è stata la sede anatomica colpita?
3.3 Quali sono i postumi residuati?
3. …………………………………………………………
3.1 …………………………………………………….
3.2 …………………………………………………….
3.3 …………………………………………………….
4. E' stato ricoverato in Istituti di cura?
4.1 Per quali malattie o disturbi o lesioni?
4.2 Quando?
4. …………………………………………………………
4.1 ……………………………………………………..
4.2 …………………………………………………….
5. Ha subito interventi chirurgici?
5.1 Quali?
5.2 Quando?
5.3 Quali sono i postumi residuati?
5. …………………………………………………………
5.1 …………………………………………………….
5.2 …………………………………………………….
5.3 …………………………………………………….
6. Quali sono gli ultimi accertamenti diagnostici effettuati?
6.1 A quando risalgono?
6.2 Quali sono stati gli esiti?
6. …………………………………………………………
6.1 …………………………………………………….
6.2 …………………………………………………….
7. Qual è il Suo peso?
7.1 Qual è la Sua altezza?
7. …………………………………………………………
7.1 …………………………………………………….
8. Chi è il Suo medico curante?
8. …………………………………………………………
Il sottoscritto, consapevole che le presenti notizie e dati costituiscono elemento fondamentale per la valutazione del
rischio da parte dell'Associazione, dichiara che le risposte da lui fornite sono veritiere ed esatte e conferma di non aver
alterato alcuna circostanza connessa alle domande suesposte. Dichiara altresì di essere a conoscenza che le
dichiarazioni inesatte e le reticenze sono assoggettate alle disposizioni statutarie, regolamentari e di legge.
FIRMA
Il sottoscritto interessato, acquisite le informazioni fornite dal titolare del trattamento ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. 196/03,
presta il suo consenso al trattamento dei propri dati personali ai soli fini assistenzialistici.
FIRMA
VISTO DEL COORDINATORE SANITARIO
Per eventuali chiarimenti relativi alla compilazione del questionario rivolgersi a [email protected] - 3331219460
DA ALLEGARE AL MODULO DI ISCRIZIONE
FEDERAZIONE MAESTRI DEL LAVORO D’ITALIA
SCHEDA DI VOTAZIONE
PER LA MODIFICA DELLO STATUTO VIGENTE
Al fine di rendere più snello l’iter elettorale, mantenendo inalterati e saldi i principi di democraticità
dell’Associazione,
il CONSIGLIO NAZIONALE
propone di modificare
lo Statuto vigente come segue:
Art. 6 – L’Assemblea Provinciale dei Soci, costituita dagli iscritti al Consolato, è convocata dal
Console Provinciale e, in difetto, dal Console Regionale o dal Presidente nazionale, con un
preavviso di 15 giorni. La stessa, anche per referendum, provvede:
a)
una volta all’anno:
ad esaminare la situazione della comunità magistrale provinciale ed a dare
suggerimenti sulla sua attività;
b)
ogni tre anni:
ad eleggere i Consiglieri Provinciali in numero di 5 per i Consolati fino a 50 Soci; 7
per quelli da 51 a 100 Soci; 9 da 101 a 200 Soci, 11 per quelli da 201 a 500 Soci; 15
per quelli con oltre 500 Soci;
ad eleggere 5 Revisori provinciali dei conti, di cui 3 effettivi e 2 supplenti, tra i Soci
del Consolato, con compiti di esame e controllo del rendiconto del Consolato stesso;
c)
ad approvare eventuali modifiche dello Statuto con la partecipazione al voto - da
sommare a livello nazionale con quelli degli altri Consolati - di almeno il trenta per cento
degli aventi diritto e con il voto favorevole di almeno i tre quarti dei votanti. Tale
approvazione potrà essere effettuata anche tramite unico referendum a livello nazionale,
gestito direttamente dalla Commissione Elettorale Centrale se richiesto dal Consiglio
Nazionale.
(La parte sottolineata costituisce la modifica proposta)
Il Maestro del Lavoro titolare del diritto di voto, dopo aver preso atto di quanto sopra indicato,
si dichiara
FAVOREVOLE
CONTRARIO
(crocettare la relativa casella senza firmare).
I Membri della Commissione Elettorale Centrale
Alfio Carrà
Francesco Pellino
Romano Ortenzi
informativa
- Prestazioni
Le linee guida delle prestazioni che si erogheranno in
base anche alla composizione degli iscritti (età e sesso) non potranno non considerare i grandi interventi
chirurgici, gravi eventi morbosi, con o senza ricovero,
accertamenti, visite, analisi cliniche con rimborso dei
tickets del S.S.N., parto cesareo e naturale, trattamento
terapeutico in regime di ricovero dei neonati nei primi 30 gg. di vita, diarie-prestazioni sostitutive, nonché
tutte le prestazioni obbligatorie sopra riportate.
Si opererà attraverso convenzioni con strutture private
di alto livello nonché con reparti solventi delle migliori
strutture pubbliche su territorio nazionale, avvalendosi
di una vastissima rete di equipe chirurgiche all’interno
delle stesse con canali preferenziali di entrata a beneficio degli iscritti al Fondo.
L’obiettivo è una crescita graduale che garantirà al Fondo un’assistenza sanitaria totale sempre più fondata sulla mutualità, solidarietà, senza limiti di età.
In questa cornice, va collocato il quadro che si vuole
comporre, attenendosi alle esperienze maturate ed ai
principi normativi sia vigenti che di prospettiva.
- Compagnie assicuratrici
L’assicurazione privata è venuta incontro ai bisogni di
una domanda in crescita con strumenti essenzialmente
tradizionali, inadatti evidentemente, riferiti ad un rischio “sui generis” e cioè di natura non speculativa, ma
sociale.
La polizza individuale ha richiesto clausole meno vessatorie fino a quando si profilano polizze collettive che,
perdendo l’aspetto del singolo, danno luogo a clausole
di “certe” garanzie.
L’adattamento delle Compagnie ad una situazione
nuova e tra l’altro dirompente, nonché fortemente
dinamica, è stato lento e talvolta di chiusura. Tale atteggiamento, non in linea con i bisogni di collettività,
magari organizzate in forme rudimentali, ha frenato lo
sviluppo dell’assistenza integrativa, la quale sul piano
politico-pubblico non ha avuto la visibilità necessaria
per la relativa considerazione.
L’attenzione delle Compagnie, malgrado i significativi
segnali di socialità, è ancora prevalentemente rivolta
nella composizione della polizza alla prestazione economica. In tal modo, quasi si ignora il valore della prestazione personale che precede ed accompagna quella
economica, divenendo infine una sola, idonea alla soddisfazione del bisogno dell’assistito per le cure e per il
recupero della salute.
Il condizionamento alla natura economica della prestazione assicurativa ha influito (e tuttora influisce)
negativamente sul rapporto diretto con l’assicurato
(call center) e sulla rete sanitaria. Questi due elementi
richiamati (rapporto diretto - rete sanitaria) sono essenziali per l’affermazione e la validità di un qualunque
Fondo o Cassa.
L’intervento delle Compagnie in tale direzione non solo
risulta insufficiente, ma forse è inadeguato alle finalità
aziendali e a quelle di categoria. In effetti, ciò sembra
costituire il confine tra Compagnie e Casse (unicuique
suum).
Linea di credito per la salute
Perseguendo il principio di mutualità e solidarietà,
AISS (Associazione Italiana Servizi Sanitari) propone,
in esclusiva per i propri associati, come prodotto unico
nel suo genere, una linea di credito fino ad un massimo
di € 4.000,00 l’anno da poter utilizzare in tutte le strutture convenzionate e su tutto il territorio nazionale, per
far fronte alle spese sanitarie.
“L’unicità” dell’offerta consiste nella possibilità di rateizzazione del costo della prestazione sanitaria, onde
permettere a tutte le famiglie associate di accedere alle
migliori strutture private accreditate da AISS, senza
tempi di attesa, sollevando il bilancio familiare, evitando il pagamento in un’unica soluzione, come oggi
normalmente avviene.
La carta verrà emessa personalizzata AISS, al fine del
riconoscimento da parte della Struttura convenzionata
dei soli associati. La carta non potrà essere ceduta ed
attivata da nessun altro utente.
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
III
informativa
CARDS
CARD BASIC
Limite età entrata: nessuna
Assistenza: intera vita
Costo annuo: € 60,00 a nucleo familiare
- Agevolazioni, scontistica, priorità di accesso e negli appuntamenti su tutta la Rete convenzionata su territorio nazionale
- Linea di credito sulla salute per i soli associati AISS su Network nazionale fino ad € 4.000,00
CARD MEDIUM
Limite età entrata: anni 70
Assistenza: intera vita
Costo annuo: € 170 a persona
- Agevolazioni, scontistica, priorità di accesso e negli appuntamenti su tutta la Rete convenzionata su territorio nazionale
- Linea di credito sulla salute per i soli associati AISS su Network nazionale fino ad € 4.000,00
- Copertura Grandi Interventi/Gravi Eventi Morbosi senza limiti di età / Massimale annuo € 20.000,00
- Terapie oncologiche (chemio/radioterapia) con massimale
annuo € 5.000,00
tamenti su tutta la Rete convenzionata su territorio nazionale
- Linea di credito sulla salute per i soli associati AISS su Network nazionale fino ad € 4.000,00
- Copertura Grandi Interventi/Gravi Eventi Morbosi senza limiti di età / Massimale annuo € 40.000,00
- Terapie oncologiche (chemio/radioterapia) con massimale
annuo € 5.000,00
- Diaria sostitutiva giornaliera € 100 fino ad un massimo di
50 giorni
NEW
(in vigore
dall’anno 2012)
CARD PREMIUM PLUS
Limite età entrata: anni 70 - Assistenza: intera vita
- Agevolazioni, scontistica, priorità di accesso e negli appuntamenti su tutta la Rete convenzionata su territorio nazionale
- Linea di credito sulla salute per i soli associati AISS
- Copertura Grandi Interventi/Gravi Eventi Morbosi senza limiti di età / Massimale annuo € 40.000,00
- Terapie oncologiche (chemio/ radioterapia) con massimale
annuo € 5.000,00
- Diaria sostitutiva giornaliera € 100 fino ad un massimo di
50 giorni
- Rimborsi ticket del S.S.N.
- Accertamenti strumentali, visite specialistiche, analisi cliniche di laboratorio, fisiokinesiterapia, assistenza domiciliari
- Coperture dentarie
- Coperture LEA
(Livelli essenziali assistenza)
Agli iscritti entro il 31/12/2011 ad uno dei piani sanitari Basic, Medium, Premium, in caso di passaggio al presente piano
sanitario (Card Premium Plus) verrà applicata una riduzione
del 15% sul costo annuo
CARD PREMIUM
Limite età entrata: anni 70
Assistenza: intera vita
Costo annuo: € 200 a persona
- Agevolazioni, scontistica, priorità di accesso e negli appunIV
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Rete Convenzionata
Per soddisfare pienamente le esigenze dei propri assistiti, AISS si
avvale di un network (Rete sanitaria) di oltre 6.800 strutture
convenzionate selezionate e tra le più qualificate su territorio nazionale.
Il progetto prevede un collegamento telematico che consentirà la
verifica 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, consultabile dal
sito dell’Associazione (www.aissmutua.it).
argomenti
La questione della produttività
Le responsabilità incrociate che frenano la nostra economia
L’aumento della produttività è questione fondamentale nel contrasto al declino economico che deprime
la nostra economia.
La produttività è l’aumento progressivo del valore
che si aggiunge ad un prodotto a parità di risorse
impiegate. Si tratta di una funzione complessa che
si intreccia a fattori caratterizzanti l’insieme della società, del lavoro e non solo.
La questione ricorre con maggior frequenza in coincidenza delle contrattazioni sindacali per i lavoratori dipendenti: “se non aumenta la produttività non
aumenta il reddito d’impresa e quindi non vi sono
risorse aggiuntive da distribuire”, è il ragionamento.
Giusto. Ma a porre in vibrante evidenza questo principio sono proprio coloro che manovrano le leve del
potere economico e politico.
Non essendo seguita dalla conclusione che ci si
aspetterebbe, e cioè «ciò detto, noi del capitale da
domani faremo questo – ciò detto, noi della politica
da domani faremo quest’altro», a chi dunque essa è
diretta? “agli altri”, si deve supporre: cioè ai lavoratori. Si ha l’impressione che i destinatari siano coloro
che nel sistema contano tanto quanto contano i milleduecento euro che prendono al mese.
Si ha l’impressione che le colpe avrebbero origine
dalla rigidità sindacale, dall’assenteismo, dal basso
numero di ore lavorate, dalle maternità, dalle pause
e così via; quando non ci si avventuri in congetture
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
antropologiche, che graverebbero specifiche aree di
tiepidezza congenita nei confronti dell’impegno lavorativo.
E’ chiaro che se i sindacati se ne stessero quieti, se i
dipendenti stessero sempre in salute, se tutti lavorassero più ore, se le donne non facessero figli e nessun
ciclo le disturbasse, se i bisogni fisiologici fossero
conservati per le ore extra lavorative eccetera eccetera, di sicuro si produrrebbe di più. Ironia a parte,
sarebbe pur sempre una sola delle molte cause ad
essere colpita, la più facile a cui mirare.
Non è questa la formula tedesca, francese, nord europea, che consente a quelle economie di distanziarci. La riprova che da noi la soluzione sia vista essenzialmente nel pagare meno il lavoro è nella tendenza
alla delocalizzazione delle produzioni verso paesi
poveri, dei quali attrae la convenienza della povertà
dei salari.
La produttività è una condizione globale. Il risultato dell’azione esecutiva del singolo dipende da
una serie di fattori situati prima, dopo e sopra ciascun momento lavorativo. E’ certamente vero che
aumentando la quantità di beni prodotti per unità
di tempo diminuisce il costo per unità di prodotto,
ma perché ciò avvenga bisogna che intorno vi siano
condizioni sociali favorevoli.
E’ ovvio che gli operai che producono una Bmw
aggiungono al loro prodotto un valore superiore a
quelli che fanno una Panda, ma questo non dice tutto, e né per questo può dirsi che i primi siano bravi
mentre i secondi meno. Lo stato di bassa produttività in una unità produttiva non può essere alibi per
decisioni imprenditoriali drammatiche, trascurando
i condizionamenti che ne hanno indebolito i risultati senza responsabilità di chi vi lavora.
Il rendimento del singolo risente di fattori esterni
sui quali egli non ha modo d’intervenire. Partendo
dall’ambito operativo aziendale, vi contribuiscono, a
titolo d’esempio, la qualità e i prezzi d’acquisto delle
materie prime, dei componenti, dei prefabbricati,
l’organizzazione delle fasi lavorative, la mappatura
e l’accoglienza degli spazi lavorativi, la movimentazione delle parti, l’intelligenza nella creazione dei
processi produttivi, la competenza nelle tecniche di
riduzione dei consumi energetici.
argomenti
La consapevolezza dell’importanza di queste componenti che attengono al rendimento è ben presente
anche alla dirigenza intermedia che in genere può
poco per modificarle, costretta com’è anch’essa dentro stretti schemi operativi.
Vi è poi la proprietà e la sua alta dirigenza, alla quale
spetta il reperimento delle fonti di finanziamento,
gli investimenti in prodotti innovativi e mezzi nuovi
di produzione; l’assicurarsi personale con capacità
professionali adeguate, ausili tecnologici per governare i fatti amministrativi, costruire un corpo promozionale-commerciale-distributivo capace di farsi
strada nel mercato, impiegare gli utili per sostenere
l’impresa che li ha prodotti, aderire e contribuire alla
formazione di distretti produttivi e reti distributive.
E’ responsabilità dell’imprenditore agire perché le relazioni umane siano buone sia all’interno dell’azienda sia fra l’impresa e il suo esterno.
A lui inoltre compete la creazione e la conservazione della buona reputazione dell’impresa, condizione
che onora il suo operato e diventa orgoglio dei dipendenti per il farne parte e per l’avervi contribuito.
Con la speranza, per finire, che sappia resistere alla
lusinga di vendersi l’amata sua creatura appena essa
abbia raggiunto un tanto di business appeal.
Funzione che si intreccia a fattori caratterizzanti l’insieme della società, s’è detto prima. La produttività
procede dall’impegno professionale, dall’affetto aziendale, dall’armonia d’intenti, dal valore dei materiali
consegnati alle lavorazioni.
Tutto questo porta alla qualità del prodotto finito.
Tutto questo poggia sull’esperienza, il capitale professionale che ciascuno accumula con la permanen-
za in un’azienda o porta in dote con
il passaggio da un’azienda all’altra, si
tratti di un progettista di innovativi
programmi informatici o di un tornitore.
Quale esperienza può accumulare o
trasferire una persona costretta invece a passare ogni poco da un lavoro
all’altro? quale affetto aziendale potrà mai nascere in queste condizioni,
sentimento nient’affatto secondario
sul piano del rendimento? Una costruzione forse tentata ma ogni volta
dissipata, frustrante individualmente,
di vantaggio effimero per l’impresa,
nullo per la comunità.
La produttività è uno stato d’animo anche. Sappiamo
quanto frequentemente le difficoltà private trapassino l’alveo del lavoro penetrando la sfera familiare e
viceversa.
Non possono non avere riflesso le apprensioni che
pesano su chi fa fatica a mantenere una famiglia,
teme per il suo stesso posto di lavoro, è preoccupato
per un impegno economico preso in momenti migliori, ha problemi di salute personali o familiari e
aspetta per mesi una visita specialistica o un esame
diagnostico, è vittima del pendolarismo usurante
che gli infligge giornalmente ore di calvario.
La concessione di più ore straordinarie normalmente sono benvenute per migliorare una paga troppo
esigua, ma significano pur sempre fatica in più. Di
certo non costituiscono né un premio né un aumento di stipendio. Così aumenta la produzione ma non
la produttività, col rischio che a crescere sia lo stress
da lavoro.
Su tutto, incombe poi la burocrazia, nostro eterno
peso. L’importanza del sostegno di una buona amministrazione centrale e locale è presente a tutti.
In uno dei suoi celebri paradossi Indro Montanelli
diceva «Si combatte contro una burocrazia che dedica una metà della sua giornata a non fare nulla e l’altra metà ad impedire che qualcuno faccia qualcosa».
Non è proprio così. Ma che la produttività poggi
anche sul sostegno intelligente dell’apparato amministrativo dello Stato e soffra per la sua insufficienza,
è questione da tutti vissuta giorno per giorno.
MdL Antonio Colella
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
33
interventi
Formazione/informazione per una Gestione
Ambientale virtuosa, sulle Responsabilità,
sulla Programmazione e sulle norme
cogenti delle Amministrazioni comunali.
• Gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani nel Comune
(la maggiore spesa di bilancio per attività affidata a terzi);
• Linee guida per l’implementazione di un Sistema di Gestione
Ambientale “SGA” (per l’ottimizzazione della Gestione di tutti gli
aspetti Ambientali)
Il presente documento ha lo scopo di fornire alcuni suggerimenti
per affrontare il corso di formazione rivolto a tutti i cittadini che
vogliono conoscere le competenze delle amministrazioni comunali, relativamente alla sicurezza ambientale, alle responsabilità e
programmazione Ambientale, con particolare riferimento alla gestione degli aspetti/impatti ambientali con particolare attenzione
alla gestione dei rifiuti nei Comuni che, in genere, rappresenta la
seconda voce di bilancio dei Comuni, altresì con particolare enfasi
alla conformità legislativa ambientale.
Il presente documento di formazione/informazione ci consente di
fare una carrellata sugli adempimenti ambientali cogenti d’interesse dei Comuni, di seguito alcuni concetti semplificati:
1° concetto:
la conformità legislativa ambientale, quando il Comune ha obblighi diretti di legge, è un requisito minimo (un pre-requisito) per
ottenere la certificazione ambientale ISO 14001 e/o EMAS (Eco
Management and Audit Scheme)
2° concetto:
la certificazione ambientale di un Comune non certifica la conformità legislativa ambientale del Comune ma, essa certifica la conformità di un SGA , applicato in un Comune, rispetto a norme
internazionali volontarie (non cogenti) quali la ISO 14001 e/o
l’EMAS. Se un Comune è più interessato all’EMAS, si consiglia
sempre di applicare prima la ISO 14001 e dopo alcuni anni passare
all’EMAS, come un processo di crescita di consapevolezza dell’utilità ed efficacia del SGA di un Comune.
3° concetto:
prima di avviare un SGA e di definire una propria Politica Ambientale è utile effettuare l’Analisi Ambientale Iniziale del territorio
comunale e definire il livello di controllo e/o d’influenza che il
Comune può esercitare sugli aspetti ambientali presenti nel proprio territorio.
In particolare il Comune deve esercitare il proprio controllo sugli
aspetti ambientali diretti e la propria influenza sugli aspetti ambientali indiretti.
L’Analisi ambientale iniziale di un territorio è la base di un SGA
di un Comune per acquisire maggiore consapevolezza del proprio
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
controllo e/o influenza.
Successivamente, si definisce la Politica Ambientale e si applicano
tutti i requisiti della norma volontaria di riferimento (ISO 14001
e/o EMAS).
A tal fine si fa riferimento ad una Guida RINA sulle “linee guida
per lo sviluppo dell’Analisi Ambientale Iniziale ai fini della Certificazione ISO 14001”.
4° concetto:
Aspetti ambientali diretti su cui esistono cogenze di legge, a carico
del Comune.
Essi fanno riferimento, principalmente, alla gestione del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune (uffici, scuole ed edifici
di proprietà comunale).
Quali, ad esempio:
• stato dell’arte dei Certificati Prevenzione Incendi “C.P.I.” quando è obbligatorio, controllo dell’amianto quando è presente, controllo e manutenzione delle caldaie, controllo e manutenzione degli apprestamenti antincendio
• effettuazione delle prove di evacuazione, identificazione e controllo dei fluidi refrigeranti presenti nei condizionatori d’aria e/o
frigoriferi di proprietà comunale, produzione dei rifiuti dalle strutture comunali (rifiuti in cui il Comune è produttore quali tubi
fluorescenti, toner, carta, RAEE, batterie esauste, etc.)
Altri esempi di aspetti ambientali diretti sono gli acquisti verdi
(Green Pubblic Procurement) da sviluppare negli uffici comunali,
nelle scuole di proprietà comunale e nella realizzazione di opere
pubbliche svolte dal Comune.
Le Regioni e le Provincie, spesso, obbligano i propri Comuni ad
impegnarsi negli acquisti verdi definendo delle quote percentuali
di acquisti verdi da rispettare rispetto al totale degli acquisti fatti
dal Comune.
Aspetti ambientali diretti sono quelli generati direttamente
dall’Ente e/o dai fornitori, legati da un contratto d’appalto diretto
con il Comune (a maggior ragione se tali aspetti ambientali sono
prodotti dallo svolgimento delle attività di dipendenti comunali).
Quali ad esempio:
• manutenzione delle strade comunali (rifiuti, rumore, scarichi
idrici);
• gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territorio tale da
garantire la % di raccolta differenziata dei rifiuti, da rientrare in
un programma ambientale redatto di anno in anno con indici di
prestazione e di miglioramento continuo;
interventi
• gestione di discariche e/o isole ecologiche, eventualmente presenti nel territorio comunale;
• potabilizzazione delle acque e loro distribuzione tramite acquedotto (qualità delle acque e manutenzione e gestione dell’acquedotto comunale);
• manutenzione e gestione della rete fognaria comunale;
• manutenzione e gestione degli impianti comunali di depurazione delle acque reflue nere (rispetto dei requisiti autorizzativi emessi
dalla Provincia o dalla Regione);
• progettazione e realizzazione di opere pubbliche (scelta dei materiali, bioarchitettura, efficienza energetica).
Altri aspetti ambientali diretti generati dall’Ente sono:
• la zonizzazione acustica comunale che deve essere adottata con
Delibera di Consiglio Comunale ed inviata agli organi competenti
per la sua approvazione (Provincia o Regione);
• regolamento comunale per le attività rumorose temporanee;
• piano di risanamento acustico comunale se necessario dopo l’approvazione della zonizzazione acustica comunale;
• revisione dei regolamenti comunali su aspetti ambientali diretti
(es.: rifiuti, fognature);
• piano delle telecomunicazioni e/o elettrodotti (relativo alla gestione dell’inquinamento elettromagnetico con possibili danni alla
salute dei cittadini);
• Piano Urbanistico Comunale “PUC” e Piano Regolamento
Generale “PRG” edilizio comunale (scelta dei materiali, bioarchitettura, efficienza energetica). Quest’ultima attività è a carico del
Comune e può esercitare un ruolo d’influenza sui privati;
• Piano degli arenili (se è applicabile al Comune) e le condizioni
per il rilascio delle concessioni demaniali costiere, con le quali il
Comune può esercitare un ruolo d’influenza sugli aspetti ambientali generati dalle attività svolte dai titolari di concessioni demaniali rilasciate dai Comuni stessi (es.: rifiuti, rumore, consumi d’acqua
e consumi energetici, aspetti visivi, utilizzo di risorse naturali);
• Prescrizioni legali e verifica di conformità: L’Ente provvede a
raccogliere le informazioni sulla normativa comunitaria, nazionale
e regionale. Gli aggiornamenti normativi sono assicurati dalla consultazione periodica della rivista “Ambiente e Sicurezza” edito da Il
Sole 24 Ore nelle sezioni “Gazzetta ufficiale: gli ultimi 15 giorni” e
“Rassegna di delibere e leggi regionali”, e dalla consultazione delle
sintesi degli aggiornamenti normativi ricevuti tramite posta elettronica dalle società di consulenza e/o Edizioni e Reteambiente;
• Piano di protezione civile comunale.
5° concetto:
Aspetti ambientali indiretti, presenti nel territorio comunale, su
cui il Comune può esercitare un’influenza (aspetti ambientali su
cui il Comune non ha responsabilità dirette di legge che sono a
carico diretto di altri soggetti territoriali).
Di seguito cito i più significativi aspetti ambientali indiretti, su cui
il Comune può esercitare un ruolo d’influenza:
• Raccolta e gestione dei rifiuti operate dal gestore d’ambito (es.:
A,T.O. rifiuti od altri gestori d’ambito territoriale dei rifiuti, i quali
hanno responsabilità dirette di legge);
• Gestione di discariche ed isole ecologiche presenti nel territorio
comunale e gestite dall’A.T.O. rifiuti od altri gestori d’ambito territoriale dei rifiuti, i quali hanno responsabilità dirette di legge;
• potabilizzazione delle acque e loro distribuzione tramite acquedotto (qualità delle acque e manutenzione e gestione dell’acquedotto comunale a carico dell’A.T.O. idrico);
• manutenzione e gestione della rete fognaria comunale a carico
dell’A.T.O. idrico;
• manutenzione e gestione degli impianti comunali di depurazione delle acque reflue nere (rispetto dei requisiti autorizzativi emessi
dalla Provincia o dalla Regione) a carico dell’A.T.O. idrico;
• gestione ed autorizzazioni di impianti di depurazione civili privati, quali fosse Imhoff (quando non sussiste l’obbligo di allaccio
alla pubblica fognatura);
• aspetti ambientali generati da attività produttive o di servizio
private, presenti nel territorio comunale, su cui il Comune può
esercitare un ruolo d’influenza tramite i Regolamenti comunali od
autorizzazioni tramite il SUAP (Sportello unico attività produttive).
• Controllo e valutazione fornitori:
La necessità di acquisto di beni/prodotti e servizi può essere generata da qualsiasi funzione aziendale. Il processo di approvvigionamento e appalti di beni, opere, prestazioni e servizi è gestito da
Normative dell’Ente che regolamentano le modalità di approvvigionamento di beni, servizi e prestazioni e che devono essere
adottate per l’assegnazione a terzi di ordini/contratti di appalto per
opere/prestazioni e/o servizi occorrenti per le attività aziendali. Le
suddette Normative considerano anche aspetti relativi alla tutela
dell’ambiente, alla sicurezza e salute sul luogo di lavoro.
Credo che basti, altri ed eventuali aspetti ambientali sono da valutare di volta in volta.
Alcune Definizioni tratte da art. 2 Reg. CE 761/2001- ”Regolamento Emas”:
Organizzazione: Ente, Comune, Gruppo, società, azienda, impresa o istituzione, ovvero loro parti o combinazioni, in forma associata o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura
funzionale e amministrativa.
NOTA – per Organizzazione si intendono nel seguito Comune e/o
Ente.
Ambiente: Contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna,
gli esseri umani e le loro interrelazioni.
NOTA – in questo caso, il contesto si estende dall’interno di una organizzazione al sistema globale.
Aspetto ambientale: Elemento delle attività o dei prodotti o dei
servizi di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente ad
esempio:
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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interventi
• Rifiuti
• Emissioni in atmosfera;
• Scarichi idrici;
• Contaminazione del terreno o del mare;
• Utilizzo delle risorse;
• Rumore,odore e polveri;
• Effetti su specifiche parti dell’ecosistema;
• Del prodotto, imballaggio e immagazzinamento;
• Materiali ausiliari e ambiente antropico;
• Gestione e controllo dell’Organizzazione;
• Comportamento dell’Organizzazione coinvolta e dei fornitori,
ecc…..
NOTA – un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale
che ha, o può avere, un impatto ambientale significativo.
Impatto ambientale: qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti
ambientali. (inquinamento).
Aspetti ambientali diretti (aspetti sotto il controllo gestionale
dell’organizzazione comunale)
• emissioni in atmosfera
• scarichi idrici
• generazione e deposito di rifiuti
• uso del suolo e sottosuolo (contaminazione da sostanze pericolose, modifica strati geologici profondi)
• utilizzo risorse (acqua, energia elettrica, combustibili)
• generazione di rumore, odori, polveri, vibrazioni
• effetti sull’ecosistema (PCB, gas halon, materiali radioattivi,
amianto, campi elettromagnetici)
• distribuzione del prodotto gas naturale, imballaggio e immagazzinamento materiali ausiliari
• rischi di incidenti ambientali in situazione di emergenza.
Aspetti ambientali indiretti (aspetti sui quali l’organizzazione comunale può esercitare un’influenza)
• connessi al trasporto del gas naturale dal punto di consegna agli
utenti finali
• connessi ai comportamenti ambientali ed alla conformità legislativa degli appaltatori, dei subappaltatori “e dei fornitori che possono avere un’influenza sull’ambiente
• influenza sull’ambiente antropico (effetti socio-economici sulla
popolazione locale, PRG, eventuale costruzione di nuovi metano-
dotti, rapporti con la popolazione)
• Smaltimento di rifiuti presso terzi.
Verifica ispettiva/Audit: Processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze dell’audit e valutarle con obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri dell’audit sono stati
soddisfatti.
NOTA - Indipendente non significa necessariamente esterno all’organizzazione. In molti casi, particolarmente nelle organizzazioni più
piccole, l’indipendenza può essere dimostrata con l’assenza di responsabilità per l’attività oggetto dell’audit.
Auditor: Persona che ha la competenza per effettuare un audit.
Azione preventiva: Azione tesa ad eliminare la causa di una non
conformità potenziale.
Prevenzione dell’inquinamento: Utilizzo di processi, prassi, tecniche, materiali, prodotti, servizi o fonti di energia per evitare, ridurre o tenere sotto controllo (separatamente o in combinazione)
la generazione, l’emissione o lo scarico di qualsiasi tipo di inquinante o rifiuto, al fine di ridurre gli impatti ambientali negativi.
NOTA – la prevenzione dell’inquinamento può comprendere la riduzione o l’eliminazione alla fonte, modifiche di processo, prodotto
o servizio, l’uso efficiente delle risorse, la sostituzione di materiali o
fonti di energia, il riutilizzo, il recupero, il riciclaggio, la bonifica e il
trattamento.
Incidente: Evento collegato all’attività lavorativa che ha o avrebbe
potuto portare a danni a persone, beni aziendali e ambientali, le
situazioni di emergenza sono un particolare tipo di incidente
Quasi incidente (o near-messes): Il Quasi Incidente è un episodio anomalo e negativo che non ha determinato un vero e proprio
incidente con danni a persone, beni aziendali e ambientali, ma che
avrebbe potuto facilmente provocare tali eventi, evitati solo per
circostanze favorevoli e/o casuali.
Parti interessate: Individui o gruppo, all’interno o all’esterno dei
luoghi di lavoro, interessati dalle prestazioni del sistema di Sicurezza e Salute sul Lavoro di un’organizzazione o coinvolti nelle stesse.
Non conformità: Mancato soddisfacimento di un requisito [ISO
9000:2005, 3.6.2; ISO 14001, 3.15].
Una non conformità può essere uno scostamento da Standard e
procedure di lavoro, requisiti legali, ecc.
MdL Roberto Cavicchia
Scuola-Lavoro, un volontariato speciale
La Commissione Nazionale Scuola-Lavoro è stata ricostituita nel
corso del Consiglio Nazionale del 30 e 31 marzo, nuova per cinque sesti, si è riunita la prima volta il 10 maggio ponendosi una
serie di interrogativi su come svolgere efficacemente il proprio
ruolo, ma con una certezza: il volontariato nella scuola a favore
dei giovani studenti è davvero speciale!
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Sono uno dei neo componenti di questa Commissione, nella quale rappresento il Nord con il collega Mario Cova di Ferrara, ma
devo dire che prima di presentare la mia candidatura invitato da
più parti, soprattutto dal mio Consolato di appartenenza quello
di Brescia, ho esitato.
Non mi manca l’esperienza sul campo poiché in oltre dieci anni
interventi
ho incontrato decine di migliaia di studenti delle secondarie inferiori e superiori ed ho coordinato il Gruppo Scuola-Lavoro di
Brescia. I riscontri ricevuti mi confortano e stimolano in questa
attività, ma mi condiziona l’immobilismo indotto dai molti individualismi e da una conflittualità esasperata che sottrae energie
meritorie di migliore destinazione.
Mi riferisco naturalmente alle vicende a tutti note, alle iniziative
non chiaramente finalizzate, a tutti gli elementi che hanno fatto
percepire gli organismi centrali come strutture da servire piuttosto
che di servizio come dovrebbero essere, con la conseguente disaffezione e chiusura nel proprio ambito invece di essere parte di un
disegno più ampio.
Ha vinto il richiamo del dovere che ci chiede di operare in una
dimensione più grande, la società in cui viviamo, attraverso un
volontariato davvero speciale di testimonianza, un volontariato
che deve rispondere a precise esigenze manifestate da Istituzioni
ed Enti che si occupano di giovani.
Mi sono messo a disposizione non tralasciando l’attività provinciale, peraltro importante palestra formativa, ed iniziando questo
nuovo percorso con in testa un’idea molto precisa: tutti insieme
dobbiamo allargare questo volontariato, lo dobbiamo commisurare alle effettive esigenze tenendo conto delle diverse realtà locali
e delle potenzialità che possiamo ragionevolmente esprimere, ne
dobbiamo trarre accreditamenti strutturali ed i conseguenti riconoscimenti in contributi economici, attestazioni, visibilità ad
esempio con la intitolazione di luoghi pubblici, strumento di richiamo permanente di grande valore soprattutto per chi già ci
ha incontrati. Si deve certamente partire da una mappatura delle
diverse situazioni presenti sul territorio, ben consapevoli delle importanti iniziative già in atto da molti anni in tanti Consolati, ma
anche delle molte difficoltà che si registrano in altri; le esperienze
fatte si possono esportare.
La domanda fondamentale cui dobbiamo rispondere è però una
manifestazione di volontà: vogliamo essere punto di riferimento
come ci viene richiesto?
Se ciò trova condivisione, se ogni MdL si convince di essere portatore di valori che si potranno utilizzare e finalizzare, tutto il resto
si può approntare, le commissioni di qualsiasi livello hanno anche
questo compito.
Ho prima citato l’esperienza bresciana che richiamo brevemente, aggiornandola all’anno scolastico 2010/2011 per ritornare su
alcuni concetti e soffermarmi sui ritorni da parte di studenti e
docenti.
Il rinnovo delle cariche sociali ha portato un nuovo console, con
nuove idee che hanno prodotto una maggiore attività, una diversificazione dell’offerta, la costituzione di una commissione scuola
più strutturata, il rinnovo dei contatti con le pubbliche autorità.
I risultati del comune lavoro sono ampiamente positivi: 2.800 studenti incontrati per 130 classi, numerosi riscontri da parte degli
studenti di molte scuole, soprattutto buon livello dei contenuti,
valutazioni lusinghiere da parte dei docenti, pubbliche attestazioni di apprezzamento.
Mi sembra significativo riportare alcuni stralci dagli elaborati degli studenti:
“I Maestri del Lavoro suscitano in me tanta ammirazione, due ore
sono passate ed avrei voluto ascoltare di più persone così disponibili”;
“Il lavoro non è solo fonte di reddito, ma anche di realizzazione personale; credo che questa sia stata una bella esperienza”;
“Questo incontro mi ha fatto riflettere molto non solo sulla scuola ma
anche sul mio futuro lavoro; voglio fare un lavoro che mi renda fiera
e mi faccia partire da casa con il sorriso”;
“Ci hanno fatto riflettere sul fatto che troppo spesso noi agiamo con
superficialità, ci hanno fatto capire che è importante applicarsi nel
modo giusto in qualsiasi contesto”;
“E’ stato bello sentirli, la loro voce era vera, convinta ed anche un
po’ commossa; per farci arrivare il messaggio ed il perché della loro
presenza hanno deciso di ritornare come noi e per questo noi siamo
riusciti ad avvicinarci meglio a loro”.
Alcune tra le valutazioni dei docenti:
“Leggendo i testi degli elaborati dei ragazzi certamente emerge l’efficacia della vostra azione educativa sul loro processo formativo”;
“La vostra presenza ha offerto alla nostra utenza l’opportunità di
cliccare con il mouse della volontà sul concreto e di avvicinarsi ad
una percezione del futuro un po’ diversa dall’abituale tutto e subito”;
“Questa strategia didattica che, secondo noi, è lo strumento vincente
per entrare in partita con i giovani, ha permesso una trasmissione più
diretta ed incisiva dei vostri messaggi educativi”.
“Lo stesso Assessorato Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia
ha indirizzato a tutti gli Istituti di Istruzione Superiore una comunicazione nella quale si segnala la nostra attività come “interventi volontaristici di particolare interesse rivolti agli studenti, quali giovani
futuri cittadini e lavoratori”.
Mi sembra ci siano abbondanti ragioni per affermare che l’apporto dei Maestri del Lavoro, in quanto strumento volontaristico
originale e speciale, sia molto importante per contribuire alla delicata opera formativa dei giovani; a noi l’onere dell’impegno che
si tradurrà certamente in primo luogo nell’onore di avere fatto
ancora una volta il nostro dovere.
MdL Carlo Castiglioni
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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interventi
Beati i Maestri del Lavoro
Il primo maggio scorso, in occasione della Festa del
Lavoro che per la Toscana si svolge a Firenze in Palazzo Vecchio, nello splendido Salone dei Cinquecento, sono convenute le più alte Rappresentanze civili, militari e sindacali per la premiazione dei nuovi
Maestri del Lavoro.
Durante la cerimonia, che è stata come sempre maestosa e commovente, mentre i nomi dei sessantuno
nuovi Maestri toscani venivano scanditi dal Cerimoniere e poi premiati, fotografati, applauditi, non ho
potuto far meno di alcune considerazioni tra me e
me.
In quello stesso momento a Roma, in Vaticano, veniva proclamata la Beatificazione del grande Papa
Wojtyla, Giovanni Paolo II°, ed allora ho pensato
“beati”, anche se con la “B” minuscola e con significato molto minore, i Maestri del Lavoro; beati
perchè hanno avuto un lavoro e beati perchè hanno
meritato il premio dopo aver mantenuto lo spirito
dei grandi valori a sostegno della difesa economica
nazionale.
Pensavo, infatti, alla perdita di molti posti di lavoro
negli ultimi anni e alla necessità di operare, anche
da parte della classe politica, in direzione di un maggior riconoscimento del valore sociale del lavoro;
purtroppo in Italia, come in altri Paesi europei, si sta
tornando a tassi di disoccupazione in doppia cifra.
Il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, dopo aver portato il saluto della città, ha invitato ad un maggior
impegno per sviluppare le attività lavorative e procurare, così, nuovi posti di lavoro; poi, rivolgendosi ai
nuovi Maestri si è così espresso: “E’ molto bello il significato di stella, una luce in un momento di buio.”
L’Assessore alla formazione, istruzione e lavoro della Regione, Gianfranco Simoncini, ha informato
sull’impegno, i cui frutti già si intravedono, dell’Istituzione allo scopo di potenziare l’economia toscana
a mezzo di uno sviluppo che, a suo parere, deve essere integrato.
Sugli esuberi di posti di lavoro ho già avuto modo di
intervenire con un articolo in un recente numero de
“Il Magistero” ed anche allora ho riportato l’opinione che “l’Italia ce la farà grazie alle riserve della sua
società ricca di creatività e voglia di fare e, soprattutto, grazie ai giovani “che sono invitati a pensare
positivo.
Il Presidente della Repubblica nel suo discorso di
fine anno alla Nazione ha scelto di dedicarlo ai giovani, futuro del Paese. Purtroppo, come sostenuto
da valenti autori, tra cui Marco Panara, anche il fardello del debito pubblico - che “corre ancora” e si
avvicina a 1.900 miliardi - dietro al quale si cela
l’illusione del benessere collettivo, rappresenta una
zavorra per tutti e ad esserne colpiti sono i più deboli
dal punto di vista economico ed i giovani che hanno
a disposizione meno posti di lavoro per l’avvento di
nuove tecnologie oltre che per la crisi economica.
Occorrerà istituire un più stretto rapporto tra scuola
e lavoro con stage e tirocini esterni come avviene in
diversi Stati europei.
Mi domando se nel nostro prossimo futuro, sempre
più caratterizzato da un mercato di lavoro radicalmente cambiato rispetto al passato, potranno ancora
distinguersi Maestri del Lavoro.
Volendo essere ottimista a tutti i costi, sono convinto che certi valori, quelli veri, troveranno il modo
di emergere negli uomini migliori e tra questi ci saranno ancora dei Maestri soddisfatti soprattutto per
aver fatto sempre il proprio dovere e bene il proprio
lavoro. E, non fosse altro che per questo, si sentiranno beati.
MdL Rolando Ceccotti
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
interventi
Gruppo Scuole - Consuntivo anno scolastico 2010-2011
del Consolato Provinciale di Milano
Puntualmente, con la fine dell’anno scolastico, il
MdL Massimo Manzoni, coordinatore del gruppo,
ha convocato una riunione per presentare i risultati
ottenuti dai Maestri che con grande passione svolgono il loro servizio nelle scuole.
Appartengono al gruppo sia Maestri residenti in città che Maestri iscritti presso le Delegazioni di Lodi,
Legnano e Sesto S. Giovanni.
Di seguito i risultati più che lusinghieri ottenuti:
scuole
licei
istituti
medie istituti tecnici professionali
INCONTRI 305
205
36
64
ALUNNI
6750
4465
1033
1252
SCUOLE
87
61
12
14
CLASSI
336
210
58
68
DOCENTI
409
275
59
75
La relazione, presenti il Console, i componenti del
Consiglio Direttivo e gli artefici del risultato, si è
avvalsa di una serie di proiezioni illustranti, in dettaglio, le tipologie delle scuole visitate, il numero
degli insegnanti che hanno assistito agli incontri, il
contributo delle Delegazioni e, aspetto più significativo, il numero degli studenti intrattenuti sui vari
argomenti.
Argomenti che sono in continuo aggiornamento in
funzione dei dati statistici - forniti da varie agenzie
del nostro territorio, dai settori specializzati della
Provincia di Milano, dell’Assolombarda e della Camera di Commercio - riguardanti l’occupazione giovanile, i nuovi orientamenti produttivi e gli sviluppi
del mercato.
Dati che sono alla base dei corsi di formazione e aggiornamento cui partecipano gli Associati che hanno
l’ardire di affrontare un’esperienza che certamente,
e largamente, paga sotto il profilo dell’orgoglio nel
sentirsi ancora utili alla società svolgendo un’opera
altamente educativa nei confronti dei giovani.
I corsi di aggiornamento sono effettuati da personale
interno al Consolato e hanno lo scopo di porre i
nuovi adepti nella condizione di stabilire un rappor-
to proficuo e di sicuro successo durante gli incontri
effettuati in aula.
L’attività di addestramento è guidata da una documento redatto, tempo fa, dai nostri Maestri Antonio Colella e Mauro Giacobbi, dal titolo “Insegnare
l’esperienza”.
Il documento si basa sull’esperienza da loro fatta sul
campo e da un’analisi approfondita dei metodi di
approccio alla scuola che hanno determinato, negli
anni, il nostro progressivo successo.
La parte teorica è integrata dalla simulazione di incontri nelle aule delle scuole del territorio, simulazione che utilizza materiale specializzato in funzione
dell’età, del grado di preparazione e dei percorsi formativi intrapresi dagli studenti.
Le simulazioni sono tenute da colleghi con anni di
esperienza in questa specifica attività, dalla quale
hanno ricavato materiale illustrativo utile per individuare modelli operativi da utilizzarsi in aula secondo
una personale scelta determinata dalla propria sensibilità e preparazione.
Tale meccanismo consente un miglioramento costante della preparazione impartita ai nuovi adepti
grazie all’apporto innovativo determinato da fresche
idee, esperienze e sensibilità che divengono patrimonio del Gruppo Scuole che, per scelta del Consiglio
Direttivo agisce in piena autonomia e senza vincoli
gerarchici nell’ambito del Consolato.
È nostra convinzione che un’opera di orientamento
efficace debba necessariamente adottare i percorsi formativi sopra descritti, percorsi che assicurano
riuscita, credibilità e successo ai nostri “missionari”.
Ritenendo tali percorsi propedeutici all’addestramento, meritevoli di essere ripetuti in considerazione dei numerosi attestati di gradimento ricevuti
dagli utilizzatori del nostro servizio, siamo intenzionati a continuare a ricalcare detto modello operativo mettendolo anche a disposizione degli altri
Consolati della federazione verso i quali ci dichiariamo disponibili per la necessaria collaborazione e
assistenza.
MdL Sergio Bollani
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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news
Dall’Italia e dall’Estero
E’ finita con una grossa sorpresa la 56.ma
Regata Storica fra le antiche repubbliche
marinare, tenuta quest’anno, a VENEZIA.
I maestosi galeoni con le loro straordinarie polene, sono sfilate, sotto il simbolico traguardo, in questo ordine: prima
la repubblica di Amalfi, seguita da quella
di Pisa, poi da quella di Genova, mentre al
quarto e ultimo posto si è classificata Venezia.
Ma l’ordine di arrivo è stato cambiato dalla Giuria dopo un’ora
e mezza di riunione in camera di Consiglio nello storico Palazzo
Ducale, che ha squalificato le prime tre imbarcazioni che avrebbero fatto invasione di corsia, dopo le prima battute della gara.
La vittoria è stata così assegnata a Venezia, ma i veneziani non
sono rimasti contenti, e finanche il Sindaco Orsini ha detto “Venezia non può vincere in questo modo”.
Ci rifaremo ad Amalfi, hanno detto i concorrenti veneziani, dove
si svolgerà la regata nel 2012.
L’Italia è solo al dodicesimo posto fra le nazioni del mondo
che privilegiano l’impiego della bicicletta come mezzo di trasporto.
In questa speciale classifica l’Olanda è in testa alla graduatoria con il 27 per cento degli
abitanti che utilizza la bicicletta, seguita dalla
Danimarca, con il 18 per cento, dal Giappone
con il 14 per cento, dalla Svezia, Germania,
Belgio e Svizzera.
Il nostro Paese si trova al dodicesimo posto
perchè solo il 3,8 per cento degli abitanti utilizza le due ruote per i suoi spostamenti.
Sempre in Italia la statistica informa che Modena è la città con il maggior numero di chilometri di piste ciclabili (190 chilometri) seguita da Torino con 175, Reggio Emilia con
155, Padova con 138, Brescia con 118, Bologna con 117, Roma con 115, Parma con 100,
Ravenna con 94 e Ferrara con 90 chilometri.
E’ stata la Regina d’Inghilterra Elisabetta II
a mandare per la prima volta un messaggio
via e.mail, la posta elettronica che,
in questi giorni, compie 40 anni di vita.
Fu inventata nel 1971 dall’ingegnere
Ray Tomlinson, che utilizzò la rete di
computer della Difesa americana.
Nel ricordare lo storico episodio, l’ingegnere americano, ha detto alla stampa di non ricordare quello che scrisse.
Il simbolo della posta elettronica
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
dell’e.mail ““@”” fu scelto perchè non
faceva parte di alcun alfabeto conosciuto al mondo e divenne subito famoso.
In america fu girato anche un film
dal titolo “C’è posta per te” con Tom
Hanks e Meg Ryan.
news
In sessanda secondi Internet produce 168 milioni di mail e 685 mila
domande. Queste cifre confermano la rivoluzione che si è vericata nei nostri costumi da quando, 15
anni fa, la rete cominciò a mostrare le sue straordinarie potenzialità, coinvolgendo
soprattutto le nuove generazioni nel suo uso quotidiano. Qualcuno, soprattutto i
più anziani, che ancora oggi sono molto lontani da questo straordinario strumento
di comunicazione, sosteneva che la rete sarebbe stata una moda passeggera. Oggi, si
può tranquillamente affermare che non c’è più nemmeno un giovane, che non sappia
usare Internet e tutte le sue straordinarie applicazioni.
Le donne, solitamente, sono più longeve
dell’uomo, ma secondo il rapporto dell’Ocse sulla sanità, stanno perdendo gradualmente questo vantaggio sul cosidetto sesso forte.
Secondo i dati forniti dai “centri for sisease control”, si va
verso la parità della sopravvivenza prevista per il 2035. Questo perchè le donne, che fumano più degli uomini, cominciano a pagare le conseguenze di questo vizio, che fino a poco tempo fa faceva molte più vittime fra gli
uomini. Attenzione donne, questa “parità” nell’aspettativa di vita, non conviene nè
a voi, ne a noi uomini.
Sul Monte Bianco sarà realizzata
la nuova funivia delle meraviglie,
sarà completamente trasparente
in modo da evitare l’impatto negativo con il territorio. La nuova
struttura, che entrerà in funzione nel 2015
partità da Courmayeur raggiungerà Punta
Helbronner a 3452 metri. Dal punto di arrivo
si potrà scendere direttamente al rifugio Torino ben noto a tutti gli sciatori. Saranno spesi 105 milioni di euro per la realizzazione dell’opera che sarà straordinariamente innovativa soprattutto per la “trasparenza”
delle cabine. I lavori saranno eseguiti da una ditta specializzata, la DoppelmayrGaraventa, un colosso mondiale che ha realizzato oltre 14.000 impianti, fra i quali
la funivia più lunga del mondo, 5750 metri, in Arnenia.
La città di Venezia presenta uno straordinario strumento
di tour virtuale che consente di visitare la laguna e la città dei Dogi attraverso l’utilizzo del computer.
L’iniziativa è stata messa in atto con la collaborazione
di Seat Pagine Gialle e utilizzando i consigli degli organizzatori, si può passeggiare per le calli, attraversare
piazza San Marco, visitare il Canal Grande, andare in un
museo, o guardare Venezia dal ponte di Rialto, o fare un
giro in gondola per ammirare, da vicino gli straordinari
Palazzi della città veneta. Il tutto senza muoversi da casa.
Aumentano, in Italia, coloro
che preferiscono la vacanza
in montagna nel 2011. Il mare
è sempre al primo posto, ma
come informa l’Osservatorio
Europ-Car Doxa, le vacanze
in altura sono nettamente
in crescita.
L’istituto informa anche sulle mete
preferite che sono, nell’ordine, la Sardegna, la Puglia, l’Emilia-Romagna, la
Sicilia e la Toscana. Per quanto riguarda
l’estero gli italiani preferiscono recarsi in Spagna e nell’ordine, in Grecia,
Croazia e Francia.
E’ stato trovato morto in casa
dopo ben 7 anni. E’ avvenuto
a Frascati dove un uomo aveva perduto la vita, nel 2003, a
causa dell’improvviso allagamento della sua abitazione
che tutti ritenevano completamente abbandonata. Si tratta
di un pensionato di 81 anni che viveva
solo e che, probabilmente, non ha avuto
la forza o il tempo di chiamare i soccorsi prima di morire. Le bollette della luce
elettrica e vari giornali trovati in una delle stanze ammuffite dall’umido, hanno
consentito di accertare che la morte risale
a sette anni fa.
I giornalisti sono ignoranti,
sostiene qualcuno.
Natalia Aspesi che di giornali
se ne intende ed è ricca
del senso dell’humor sta al gioco
e rispose testualmente:
“se eravamo gente di cultura
non facevamo certo i giornalisti”
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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le arti
La villa del Gran Magistero di Malta
sull’Aventino a Roma
Sull’apice del colle Aventino, in uno dei luoghi più tranquilli
e silenziosi di Roma sorge la sede dell’Ordine Sovrano Militare di Malta, che ha il suo ingresso in una grande piazza, luogo
di seducente grazia settecentesca, nato dalla geniale fantasia di
un grande artista, Giovanni Battista Piranesi.
Nei pressi della villa sorgeva anticamente il Tempio di Giove Dolicheno, di cui tornarono alla luce significativi resti nel
1935 fra le chiese di S. Alessio e di S. Sabina e, in età imperiale,
diverse sfarzose ville si stendevano sul colle con i loro giardini.
La documentazione letteraria ed epigrafica rammenta infatti
che numerosi personaggi famosi dimorarono sull’Aventino:
vi abitò il poeta Ennio; Cicerone vi possedeva alcune case che
affittava, Pactumeia Lucilia, forse parente di Pactumeio Clemente, console nel 138 a.C., ne occupava l’area occidentale,
resti della domus si conservano al di sotto della chiesa di S.
Anselmo. Lucinius Sura, amico di Traiano, abitava in una ricca domus, probabilmente situata nei pressi della Chiesa di S.
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Prisca e lo stesso Traiano, prima di diventare
imperatore, possedeva sul colle la sua casa
(detta Privata Traiani) da alcuni identificata
con gli edifici rinvenuti presso tale chiesa,
da altri invece identificati con i resti presenti
nell’area di piazza del Tempio di Diana. Il
violento sacco di Alarico, nell’agosto del 410,
pose a ferro e a fuoco il colle, e altri danni gravissimi subì ai tempi della guerra gotica (secolo
VI), per questo motivo questo luogo rimase per
secoli quasi disabitato. La pace e il silenzio del colle
videro la fondazione di chiese e di cenobi, di comunità monastiche. In questo luogo un monastero benedettino - e precisamente della riforma cluniacense - doveva esistere già da una
quarantina di anni, in quanto sappiamo che nel 939 Alberico
II, fece dono di un cenobio all’abate Oddone di Cluny, per
diffondere la riforma cluniacense a Roma.
In questo cenobio, chiamato S. Maria de Aventino, i Cluniacensi rimasero fino a verso la metà del XII secolo, quando vi
furono sostituiti dai Cavalieri dello storico Ordine del Tempio di Gerusalemme, i Templari. Vari documenti attestano la
presenza dei Templari sull’Aventino per tutto il Duecento: la
testimonianza più evidente è una vera da pozzo tuttora visibile nel parco della villa, sul cui bordo corre un’iscrizione che
reca la data 1244 e il nome di un fr(ater) Petrus Ianve(n)sis
Magister Domor(um) Milite Te(m)pli. Sempre alla presenza
templare è legata l’esecuzione, in un chiostro oggi scomparso,
di alcuni affreschi relativi ad un calendario con le personificazioni dei mesi.
In questo luogo sull’Aventino, dove era la residenza del Priorato romano dei Templari, si tennero tre sedute del processo
che Papa Clemente X, su pressione di Filippo il Bello re di
Francia, intentò contro l’Ordine del Tempio che si concluse
con la soppressione dell’Ordine del Tempio. Con una bolla
datata 3 maggio 1312 il papa dispose che i beni dei Templari
fossero devoluti ai Cavalieri Ospitalieri (detti anche Giovanniti o Gerosolimitani), chiamati Cavalieri di Rodi, dal 1310,
dopo la conquista dell’isola (seguita alla fuga da Gerusalemme in seguito alla conquista mussulmana). L’ordine avrebbe
in seguito assunto anche un altro nome, ovvero quello di Cavalieri di Malta in quanto, perduta Rodi, nel 1530 l’Imperatore Carlo V cedette ai cavalieri l’Isola di Malta, successivamente persa a causa della conquista napoleonica. Dal 1834
l’Ordine di stabilisce definitivamente a Roma dove appunto
le arti
possiede oltre alla Villa Magistrale sull’Aventino, il Palazzo
Magistrale in Via Condotti 68.
Il XVII sec. è uno dei periodi
più splendidi per il la sede romana dell’Ordine di Malta in
quanto il Gran Priore, il Cardinale fra’ Benedetto Pamphilj,
fece eseguire molti lavori di abbellimento sia nella villa sia nel
giardino, dove ricevette artisti, scrittori e scienziati, facendo
dell’Aventino, uno dei centri più attivi della cultura romana del secolo. Il cardinale amava trascorre il tempo in dotte
conversazioni nella graziosa costruzione del parco, chiamata
Caffehaus. La Chiesa di S. Maria in Aventino e la villa Magistrale però vennero completamente rinnovate a partire dal
1765, quando, un altro Priore gerosolimitano, fra’ Giovanni
Battista Rezzonico, nipote di Clemente XIII, commissionò
la radicale trasformazione della piazza antistante l’ingresso al
complesso, della chiesa, del palazzo e del giardino affidando il
progetto e la sua esecuzione al grandissimo incisore veneziano
Giovanni Battista Piranesi, per questa sola in veste di architetto e decoratore.
La chiesa, sia nella facciata sia all’interno, è densa di simboli e di allusioni molti dei quali connessi alla lunghissima e
avvanturosa storia dell’Ordine mentre l’elegante piazza, una
delle più suggestive di Roma, rappresenta uno dei più felici
interventi di microurbanistica neoclassica romana.
Dott.ssa Roberta Bernabei, Storica e critica d’arte, presidente dell’Associazione Culturale EOS
L’Associazione Culturale EOS organizza visite guidate alla Villa e al giardino, normalmente chiusi al pubblico
e visitabili solo con un permesso speciale.
Per informazioni: tel. 0039 06 86907230 - 0039 349 6732734 - [email protected] - [email protected] - www.eoscultura.it
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011 43
dai consolati
chieti
E’ stato organizzato
dal Consolato Provinciale di CHIETI il
raduno annuale dei Maestri del Lavoro
dell’Abruzzo che, quest’anno, ha visto la
presenza del Presidente Nazionale della
federmaestri Amilcare Brugni, del Console regionale Giorgio Vitaliani e dei
Consoli Provinciali di l’Aquila, Teramo
e Chieti.
Dopo la Santa Messa celebrata nella Cattedrale dal’Arcivescovo della Diocesi di
Chieti e Vasto, Mons. Bruno Forte, che
ha sottolineato, nell’omelia, il valore della
“stella al merito del lavoro”, esempio per
tutti di moralità e impegno sul lavoro. I
partecipanti al convegno hanno partecipato ad una visita guidata all’importante
Museo Archelogico nel quale si trovano antiche testimonianze della cultura locale – e
non solo – risalenti al Quinto secolo avanti
Cristo. In seguto il Console Provinciale De
Sipio ha introdotto l’argomento del convegno, sottolieando la coincidenza con il
150.mo anniversario dell’Unità d’Italia.
Hanno anche parlato il Presidente della
Provincia di Chieti Di Giuseppantonio, il
Sindaco di Chieti Di Primio e, a conclusione, il Presidente Amilcare Brugni.
crotone
Celebrata presso la
Sala Azzurra della
Provincia di CROTONE la giornata provinciale del “Maestro del
Lavoro” sul tema “La figura e
la presenza del Maestro del Lavoro nella
società di oggi”. Relatore Pasquale Scalise Vice Presidente nazionale per il Sud
della Federmaestri d’Italia.
Presenti alla cerimonia il Prefetto di Crotone, Vincenzo Panico; il Vice Presidente
della Provincia Ubaldo Prati; l’Assessore
Provinciale Giovanni Lentini; il Direttore
Generale della Banca Popolare del Mezzogiorno Roberto Vitti; il Console di Matera
Antonio Salvatore e quello di Catanzaro
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Francesco Saverio Capria; altre Autorità
ed imprenditori locali; numerosi Maestri
del Lavoro e loro familiari. Gli auguri per
la buona riuscita della manifestazione sono pervenuti al Console Lombardo dal
Presidente Nazionale, Amilcare Brugni,
dai Consoli Provinciali: di Catania, Anna
Montenotte; di Taranto, Francesco Germano e di Vibo Valentia, Antonio Fuscaldo.
Dopo l’inno nazionale, il Console Provinciale di Crotone, Giuseppe Mario Lombardo, ha porto il saluto ed il benvenuto a
tutti i presenti. Ha ringraziato il Presidente
della Provincia, Stanislao Zurlo, assente per
impellenti impegni istituzionali, per avere
dato la possibilità di celebrare questa festa
nella Sala istituzionalmente più prestigiosa
della Città, che di per sé testimonia l’apprezzabile riconoscimento di stima verso
tutti i Maestri del Lavoro. Lombardo ha inteso dare alle Autorità Istituzionali ed agli
imprenditori locali, alcune informazioni,
molto puntuali e dettagliate, sulla “Stella al
Merito del Lavoro”, sulla nostra Federazione e sul Consolato Provinciale di Crotone.
Ha, inoltre, colto l’occasione per informare
soprattutto le Autorità, sulle iniziative che
il Consolato di Crotone normalmente
promuove nel campo della cultura, nel curare l’unione fra i soci, nel favorire l’inserimento delle giovani leve nel mondo del
lavoro. Inoltre, ha invitato le Istituzioni
(Regione, Provincia e Comune) a concretizzare l’inserimento di un Maestro del
Lavoro nelle varie commissioni inerenti
l’attività formativa riferita in particolare ai
giovani. Lombardo, ha invitato le Autorità
a dimostrarsi più sensibili nei riguardi dei
Maestri del Lavoro, sostenendone e sponsorizzandone le istanze ed i programmi;
ha, anche, fatto un appello alle Aziende
locali affinché promuovano ed inoltrino le
segnalazioni per il conferimento della ono-
rificenza dei propri dipendenti meritevoli.
Ha sottolineato, infine, quanto sia necessaria questa sinergia tra impresa e lavoratori,
perché i Maestri del Lavoro rappresentano
un esempio di rettitudine da additare alle
nuove generazioni, che debbono capire il
vero significato del lavoro, inteso come un
insieme di sacrifici, entusiasmo, diritti e
doveri non disgiunti dalle finalità economiche e della solidarietà sociale. Ha quindi preso la parola il Prefetto di Crotone,
Vincenzo Panico, che ha espresso parole
di elogio per questa iniziativa che serve
soprattutto a richiamare la coscienza dei
cittadini a seguire l’esempio di questi lavoratori che si sono distinti nel corso della
loro vita lavorativa per onestà, laboriosità e
buona condotta. Ha poi detto: “le prefetture d’Italia considerano la giornata dedicata ai
maestri del lavoro come un appuntamento da
non perdere, nella mia carriera ho partecipato con grande entusiasmo a diverse iniziative
del genere perché credo che chi appartiene a
questa Federazione trasmetta dei valori dai
quali non si può prescindere al Nord come
al Sud; valori come sacrificio, lealtà, impegno, sono tutte cose che vanno esaltate, per
cui ritengo che i maestri del lavoro siano
un modello da imitare”. Il Vice Presidente
della provincia, Ubaldo Prati, nel ringraziare i Maestri del Lavoro per avere scelto
la Sala Azzurra del Consiglio provinciale
per questo incontro annuale, ha portato i
saluti e gli auguri del Presidente Avv. Stanislao Zurlo; ha riconosciuto alla figura del
Maestro del Lavoro la irreprensibile condotta morale, la professionalità ed il contributo dato, durante la loro vita lavorativa,
al miglioramento culturale ed economico
del territorio. L’Assessore provinciale Len-
dai consolati
tini, ha sottolineato l’importanza di questa
manifestazione che ritiene un atto dovuto
verso chi dimostra dedizione al lavoro e si
è impegnato ad operare affinché tale giornata venga istituzionalizzata ed abbia la sua
sede nel Palazzo della Provincia. Il Console Regionale, Pasquale Scalise, anche nella
sua veste di vice presidente nazionale per il
sud, ha, invece trattato il tema della giornata: “La figura e la presenza del Maestro
del Lavoro nella società di oggi”, illustrando sia la normativa che i requisiti per ottenere l’ambita onorificenza. Ha proseguito con alcune riflessioni riguardanti sia la
vita e la condotta dei Maestri del Lavoro,
sia l’interesse che le Istituzioni regionali,
provinciali e locali debbono avere verso il
riutilizzo di queste figure. In particolare ha
rivolto un appello alle Istituzioni perché,
in virtù delle finalità statutarie indirizzate
principalmente nella promozione di attività di volontariato da parte dell’associato, il
singolo maestro del lavoro e l’associazione
di cui fa parte vengano chiamati ed espletare un servizio in favore della collettività.
La cerimonia è proseguita con la presentazione dei nuovi quattro Maestri del Lavoro
insigniti il 1° maggio 2011: Arancio Silvio,
ex dipendente della Soc. Great Lakes Techinology Italia; Lettieri Carmine, ex dipendente della Telecom Italia; Perruccio
Concetta, dipendente Farmacia Arrighi di
Crotone; Sanzone Luciano, ex dipendente della Compagnia Portuale di Crotone,
ai quali è stata consegnata pergamena di
benvenuto nella Famiglia Magistrale. Sono
stati quindi premiati, con medaglie e pergamene, i Maestri del Lavoro: per i loro 20
anni di appartenenza al sodalizio: Carcagnolo Rosaria, Colosimo Antonio, Mammone Mariano, Palombi Alfredo, Staltari
Pietro e Valenti Francesco; per i loro 10
anni di appartenenza al sodalizio: i MdL:
Macrì Rocco e Prisma Salvatore.
modena
I Maestri del Lavoro del Consolato di
Modena, continuando l’impegno intrapreso da molti anni che li vede presenti in vari Istituti Tecnici e Professionali
e Scuole Medie di Modena e provincia,
si sono resi disponibili ad incontrare i
giovani studenti degli istituti del suo distretto scolastico per portare nella scuola
“la Cultura, L’Etica e i Valori” del mondo del lavoro.
L’anno scolastico 2010-2011 volto ormai
al termine e i dati che si riportano qui di
seguito illustrano, meglio di qualsiasi commento, l’impegno profuso dai maestri:
• Totale Istituti scolastici visitati
N. 20 (13 Ist. 1°Grado e 7 Ist. 2°Grado)
• Totale studenti incontrati N. 2500
• Totale classi N. 106
• Totale ore in classe N. 112
Oltre a trasmettere stimoli e riflessioni sul
mondo del Lavoro, in accordo con i docenti degli Istituti e con la partecipazione
degli studenti è stato indetto un “Concorso di Merito” – il 5° sostenuto dai Maestri
del Lavoro di Modena – consistente in una
prova scritta individuale su di uno specifico
argomento: La SICUREZZA.
Questo lavoro ha avuto il suo epilogo in
occasione della 1^ Assemblea dedicata
esclusivamente alla premiazione degli studenti, alla quale hanno contribuito alcune
aziende locali, con:
2 premi a:
•1° assoluto (Istituto di 1° grado – ex
scuola Media)
•1° assoluto (Istituto di 2° grado – Ist.
Tecnici-Prof.li-Comm.li)
14 premi a:
•2° ex equo (uno per ogni istituto partecipante al concorso)
Infine, nel corso dall’Assemblea Annuale
dei Maestri del Lavoro di Modena, durante
la quale, dopo la lettura del bilancio e delle attività dell’anno 2010, sono stati consegnati i Brevetti ai nuovi Maestri e degli
“Attestati di Fedeltà” ai Maestri che hanno
raggiunto i 15 e 30 anni di anzianità, i due
studenti vincitori hanno riproposto i loro
temi alle Autorità Civili, Militari e Religiose intervenute alla assemblea, oltre ai numerosi Maestri del Lavoro presenti in sala.
A ricompensa del lavoro svolto in questi
mesi, abbiamo ricevuto la lettera della vincitrice del concorso per gli Istituti di 1° grado, quale ringraziamento a tutti i Maestri
del Lavoro, Veri Maestri di Vita.
ascoli piceno
Il Consolato di
ASCOLI PICENO
– FERMO si è fatto
promotore di una generosa iniziativa
con la donazione di un impianto di termoconvettori agli anziani privi di valido
supporto familiare, assistiti presso la Casa di Riposo “Villaggio Santa Maria”.
Una cerimonia ricca di significato che ha
confermato la validità delle iniziative prese
anche in passato in favore di quanti hanno
bisogno di sentire solidarietà e vicinanza.
L’incontro fra i Maestri del Lavoro e gli anziani dell’Isituto, è stato reso più solenne
dalla presenza di Amilcare Brugni, Presidente della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia. Con il Console Inteprovinciale
Francesco Rocca hanno partecipato anche
numerosi maestri della zona e i loro familiari. Numerose le autorità intervenute fra
le quali il capo Gabinetto del Prefetto Di
Nardo, che ha portato il saluto dell’Ente e
si è vivamente congratulato con i Maestri
del Lavoro di Ascoli Piceno e Fermo per
l’iniziativa così generosa e il Direttore Artistico dell’Istituto musicale “Gaspare Spontini” prof. Nazareno Allevi. La cerimonia
è stata resa più suggestiva da un concerto
musicale da parte degli giovani e giovanissimi allievi della classe chitarra del professore
Antonini e di pianoforte Maria Puca. Al
termine un simbolico abbraccio a tutti gli
anziani, con un brindisi da parte di tutti i
Maestri del Lavoro.
torino
Organizzato dal
Consolato
Provinciale di
TORINO si è
tenuto a Caraglio,
in provincia di Cuneo
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
45
dai consolati
l’incontro annuale dei Maestri e delle
Maestre del Lavoro piemontesi con i loro familiari.
La giornata è iniziata con la visita al “Filatoio rosso”, la fabbrica di seta considerata
la più antica d’Europa. Costruita nel 1676
dalla famiglia Galleani su progetto dell’Architetto ducale Amedeo di Castellamonte,
la struttura presenta una caratteristica architettonica unica al mondo. Attiva fino
al 1914 comprendeva tutte le fasi del ciclo
produttivo, dal bozzolo come materia prima al prodotto finito: il pregiato “organzino” il famoso filo di seta, ritorto secondo
l’uso piemontese. Dopo anni di abbandono nel 2000 il Filatoio viene recuperato
con una grande fase di restauro, che ha
rimesso alla luce gli imponenti torcitoi, il
filatoio, la filanda e gli ambienti abitativi.
Spazi che ora ospitano il Museo del Setificio piemontese che è diventata fonte di
un vivace turismo culturale della città. I
Maestri del Lavoro hanno quindi visitato
una grande azienda agricola con un allevamento di oltre 900 capi di bufale per
la produzione di latticini. La giornata si è
conclusa con un pranzo e lo scambio dei
saluti ed auguri; un momento di amicizia
e solidarietà che ha sottolineato il carattere
di quanti sono stati decorati della “Stella al
Merito del Lavoro” e l’impegno per un futuro pieno di iniziative e di collaborazione.
MdL Dionisia Gandolfo
PISTOIA
Nella bella e
antica città di
PISTOIA si è
svolto il 44° Convegno regionale tos c a n o dei Maestri del Lavoro d’Italia,
con il patrocinio della Regione toscana,
della Provincia e del Comune. Un gran
numero di Maestri, accompagnati dai
familiari, si sono ritrovati nella Basilica
di San Francesco d’Assisi, dove ha avuto
inizio la manifestazione con la S. Messa
celebrata dal Vescovo Mons. Mansueto
Bianchi mentre la polifonica pistoiese,
diretta da Carlo Cirri pianista Kumico
46
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Una nuova testimonianza del valore di quanti hanno
ricevuto la “Stella al Merito del Lavoro” viene espressa
in questi versi che sono frutto della riflessione di Elio
Contini.
“IL MAESTRO DEL LAVORO” è il titolo di questa
composizione che volentieri pubblichiamo a beneficio
dei nostri lettori.
il maestro del lavoro
Una vita trascorsa dedicata al dovere
lavorando ogni giorno con vero piacere
un giorno alla fin del tuo lungo lavoro
Medaglia e Titolo ti han cinto d’alloro.
Non sia quest’onore orgoglio e superbia
non smarrire i tuoi passi nel buio e la nebbia
non far del tuo essere insolenza e protervia
ma sia acqua di fonte che ristora e allevia.
Sia sol verso gli altri la tua sola attenzione
perché d’ insegnare è la tua nuova missione
continua ogni giorno col tuo buon seminare
Sia faro il tuo esempio per l’altrui camminare.
M.d.L. Elio Contini
Konischi, ha accompagnato la celebrazione con canti di rito; al termine è stata
letta la preghiera del Maestro del Lavoro.
Successivamente i familiari hanno seguito le accompagnatrici turistiche per la visita del centro storico cittadino, mentre i
Maestri si sono recati nella “Sala del Capitolo” attigua al Chiostro del Convento
della Basilica. Il Console Provinciale Francesco Gabbanini ha dato inizio al Convegno alla presenza delle Autorità fra le quali
il Prefetto, la Presidente della Provincia e
l’Assessore al Comune di Pistoia, l’Assessore alla Formazione Istruzione e Lavoro
della Regione Gianfranco Simoncini, il
Vice Presidente Nazionale della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia Rolando
Ceccotti con il Segretario Generale Silvio
Manfredi ed il Console Regionale Alberto
Taiti. Il Dr. Alberto Cipriani ha relazionato
sul tema “Pistoia negli anni del Risorgimento Nazionale”.
All’inizio la Polifonica ha intonato l’inno
nazionale “Fratelli d’Italia” e successivamente ha intervallato i vari interventi delle
Autorità con canti relativi al Risorgimento.
dai consolati
da sx Taiti,
Trinchella,
Ceccotti e
Gabbanini
Il Console Provinciale nel saluto d’apertura
del Convegno ha, tra l’altro, ricordato brevemente la figura del Maestro del Lavoro,
chi è, come si diventa e quale è la sua funzione nella società.
Nei successivi interventi di saluto delle Au-
torità presenti, tutte hanno avuto parole di
stima e di apprezzamento verso i Maestri
del Lavoro i quali, in questo quadro di
continui e repentini cambiamenti, devono
fornire ai giovani una visione dei processi
produttivi e della realtà in continua evo-
luzione; possono e devono inserirsi attivamente per apportare le loro esperienze e capacità. Il Segretario Nazionale ha ricordato
a tutti i Maestri presenti ed in particolare ai
Consoli Provinciali la necessità di far compilare a tutti i Soci iscritti alla Federazio-
DOMENICO DOGLIANI UNA TARGA
PER LE “NOZZE D’ORO” CON IL LAVORO.
Un amico della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia, è questa la qualifica che può essere data a Domenico Dogliani una vita spesa, come tanti
nostri Maestri, al servizio del lavoro e della fedeltà.
In questo caso nella Ferrero di Alba che, giustamente lo ha premiato con
una targa dopo ben 50 anni di attività, una specie di “nozze d’oro” con il
lavoro.
Domenico Dogliani è nato l’11 maggio 1937, figlio di portalettere di un
paese della provincia di Cuneo. Residente a Bra dal 1960 e Direttore Relazioni Istituzionali dell’Industria dolciaria
Ferrero S.p.A. di Alba. Dopo la licenza liceale viene assunto dalla Ferrero e nel volgere di un anno e mezzo arriva alle
mansioni di capo ufficio nell’ambito della Direzione Commerciale. Alla fine del 1961 chiede di essere trasferito alla
Direzione Generale a Torino, dove gli viene affidato il compito di organizzare l’Ufficio Documentazione che funge
da centro di informazione dell’intero Gruppo Ferrero e nel 1965 assume la responsabilità dell’Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni Ferrero. Attraverso l’Ufficio Stampa, negli anni 1966-67, effettua – sotto il diretto coordinamento
del Cav. Lavoro Michele Ferrero – l’importante operazione di cambiamento di immagine della Ferrero in Italia con il
passaggio a prodotti di qualità. Nell’occasione viene scelto l’attuale marchio Ferrero e realizzato il libro “Storia di un
successo” che racconta i primi vent’anni del Gruppo.
All’inizio del 1968 Domenico Dogliani è promosso dirigente e lo stesso anno gli viene affidata la responsabilità delle
Relazioni Esterne e Rapporti Istituzionali con l’incarico di occuparsi di tutti i problemi legislativi e normativi, compresi quelli comunitari, di interesse diretto o indiretto della Ferrero e più in generale del settore dolciario e alimentare.
La fiducia va di pari passo con l’affermazione della qualità dei prodotti Ferrero in Italia e nel mondo e l’azienda di Alba
diventa internazionale, i prodotti Ferrero conquistano l’Europa fino a raggiungere il vertice della reputazione e qualità
delle più importanti industrie del mondo. Nel 2003 interrompe, per raggiunti limiti di età, il rapporto di dipendenza
con il Gruppo Ferrero, ma gli viene richiesto di continuare la sua azione con il Parlamento Europeo ed Italiano, con
il Governo e le Istituzioni in qualità di consulente; incarico che continua tuttora assieme ad un Dirigente che sarà il
suo successore ed al quale spera di trasferire lo spirito e la professionalità per realizzare i delicati obiettivi grazie al non
comune prestigio professionale accumulato in tanti decenni. A gennaio 2010 ha compiuto cinquant’anni di attività
con il Gruppo Ferrero, quaranta dei quali dedicati alla stessa delicata professione.
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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dai consolati
ne l’apposita scheda inserita nel prossimo
numero de “Il Magistero del Lavoro” per
poter iniziare le necessarie riforme statutarie. Il Vice Presidente Nazionale Ceccotti,
con il suo intervento ha concluso i lavori
del Convegno regionale dichiarandosi soddisfatto per la partecipazione delle Autorità
che ha ringraziato per aver reso ancor più
importante l’avvenimento. E’ stato riconoscente per la chiarissima ed interessante relazione del dr. Alberto Cipriani su un tema
di attualità, nel 150° dell’unità d’Italia.
Ha rivolto, poi, un plauso al Console Provinciale Gabbanini che, ha sottolineato,
come con il valido aiuto dei suoi collaboratori ha saputo organizzare la manifestazione, compresi i suggestivi brani musicali
interpretati dai bravissimi ed eleganti componenti il coro, in onore degli altri Consolati toscani che sono intervenuti con numerosi associati, loro familiari e amici.
Ceccotti ha quindi sottolineato la necessità
di promuovere sempre il consolidamento
dello spirito associativo in quanto gli obiettivi della Federazione si realizzano con la
collaborazione di tutti i Maestri del Lavoro
ed in particolar modo di coloro che svolgono volontariamente i diversi incarichi di
“servizio”.
Ha posto anche l’attenzione sulla perdurante crisi economica che si ripercuote sul
mondo del lavoro e si è domandato se nel
nostro prossimo futuro, sempre più caratterizzato da un mercato molto diverso
rispetto al passato, potranno ancora emergere i Maestri del Lavoro. Ha, tuttavia,
dichiarato di essere ottimista convinto che
certi valori, quelli veri, troveranno sempre
il modo di emergere negli uomini migliori
e, tra questi, ci saranno ancora dei Maestri soddisfatti soprattutto per aver fatto
sempre il proprio dovere e bene il proprio
lavoro. Ha invitato, infine, tutti i colleghi
presenti a tenere in considerazione il prestigio della “Stella” che il Presidente della
Repubblica ci ha conferito e ha salutato
con un applauso, insieme a tutti i presenti,
i nuovi Maestri e Maestre del 2011.
E’ seguito l’incontro conviviale alla “Fattoria Medicea – Residenza del Gran Duca” a
48
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
Monsummano Terme.
A tutti i convegnisti sono stati offerti prodotti tipici della provincia di Pistoia; in
più, ai Maestri e Maestre presenti, oltre che
alle Autorità, è stata donata una medaglia
ricordo del Convegno.
***
prato
Il Consolato Provinciale di Prato, dopo
il 1° Maggio 2011, ha raggiunto n. 55
associati Maestri del Lavoro. Sono stati sei (tutti già iscritti) i nuovi decorati
in Palazzo Vecchio, a Firenze, residenti
nella provincia di Prato. Nel 2010 erano
stati cinque.
Dopo la cerimonia il Prefetto dr.ssa Maria Guia Federico si è compiaciuta con il
nostro Vice Presidente Nazionale Rolando Ceccotti per l’avvenuta istituzione del
Consolato locale, decimo ed ultimo tra le
province toscane, auspicato fin dall’epoca
del suo predecessore Prefetto dr.ssa Maffei.
Analoga soddisfazione è stata condivisa
anche col nuovo Direttore dell’Ufficio
Regionale del Lavoro Sergio Trinchella, al
quale ha fatto capo l’istruttoria relativa alle
nomine riguardanti, appunto, i nuovi sei
Maestri del Lavoro assegnati alla Provincia
di Prato.
Quello pratese, al quale spetterà nel 2012
l’onore e il piacere di ospitare (dopo Pistoia
2011) il 45° Convegno regionale, spera di
essersi fatto apprezzare per il suo attivismo
sotto la guida dell’intero Consiglio Provinciale animato da un entusiasmo che ripaga
tutti per l’impegno profuso intensamente
allo scopo di giungere ad un traguardo sospirato per tanti anni.
MdL Edoardo Silli
ORISTANO
Una nuova “Via
dei Maestri del
Lavoro in Sardegna, è stata inaugurata a QUARTU
SANT’ELENA di CAGLIARI, nella nuova zona artigianale di
“Sa Serrixedda”.
Alla cerimonia presenti le maggiori autorità e rappresentanti delle Industrie che lavorano in zona, oltre ad un numeroso gruppo
di Maestri del Lavoro, guidati dal Console regionale Antonio Virdis e dal Console
Provinciale di Oristano.
In rappresentanza della Federazione il
Console Virdis ha messo in evidenza il valore dell’iniziativa che mette in evidenza la
qualificata presenza dei “Maestri” in Sardegna e il rapporto di cordialità fra questi e le
Autorità locali.
verona
Nella Sala Arazzi
di Palazzo Barbieri di VERONA il
Sindaco Flavio Tosi,
su proposta del Console Provinciale
della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia Sergio Bazerla, ha premiato
con la medaglia della Città e l’attestato
di benemerenza i Maestri del Lavoro di
Verona che sono stati nominati dal Presidente della Repubblica e hanno ricevuto
la decorazione della Stella al Merito il I°
maggio 2010.
Nel consegnare il riconoscimento, il Sindaco ha espresso il plauso dell’Amministrazione comunale per la perizia, la generosità, l’impegno umano e civile dimostrati in
lunghi anni di lavoro.
Il Console a nome del Consiglio Direttivo
della Federmaestri, presente al completo,
ha ringraziato il Sindaco, ed ha ricordato ai
premiati il ruolo che nella società italiana
dovranno continuare a svolgere, in particolare per quanto riguarda l’orientamento
e l’inserimento delle nuove generazioni nel
mondo del lavoro.
I Maestri del Lavoro insigniti della Medaglia della Città di Verona sono: Elio Baiocco, Daniele Beltrami, Germano Benetti,
Roberto Bergamini, Mariano Corsini,
Antonio Dalla Chiara, Bruno Fiorio, Giuseppe Grella, Gerardo Menegazzi, Antonio
Morelato, Silvino Rossini, Maria Soffiati,
Mario Terralavoro, Francesco Torre.
dai consolati
agrigento
AGRIGENTO
ha
il nuovo Consolato
Provinciale che è stato costituito presso la
sala Convegni della
Confindustria, gentilmente messa a disposizione, alla presenza
del Console Regionale della Sicilia Raffaele Carrara, del Vice
Console Regionale e
Console Provinciale
di Trapani Vincenzo Farina, dei Consoli
Provinciali di Catania Anna Montenotte,
di Palermo Giovanni Vargetto, di Ragusa
Francesco Schininà, e con la partecipazione del Vice Presidente per il Sud e le Isole
Pasquale Scalise e del Presidente Nazionale della Federmaestri Amilcare Brugni,
nonché di molti Maestri del Lavoro, con
i coniugi, provenienti da ogni parte della
regione. Anche presente il Console Provinciale di Crotone Giuseppe Mario Lombardo.
E’ il settimo Consolato Provinciale della Sicilia della Federazione Maestri del Lavoro
d’Italia. Ne restano ancora prive le province
di Enna e Caltanissetta, in atto aggregate al
Consolato Provinciale di Palermo, come lo
era Agrigento. A chiusura delle operazioni
di voto, effettuato lo scrutinio delle schede
e compilato il relativo verbale, il Presidente
della Commissione Elettorale Ferdinando
Garozzo, coadiuvato dai commissari, Salvatore La Licata e Salvatore Cucinella, ha proclamato i Consiglieri Provinciali ed i Revisori
dei Conti effettivi e supplenti eletti. Nel primo Consiglio, su immediata convocazione
del Console Regionale, per acclamazione, è
stato eletto alla carica di Console Provinciale Franco Messina e nominati Vice Console
Provinciale Giovanni Minio, Segretario Giuseppe Migliore e Tesoriere Calogero La Porta. Consigliere con incarichi speciali Anna
Niselli.
Nel Collegio dei Revisori dei Conti sono
risultati eletti effettivi: i Maestri del Lavoro Benito Attilio Nobile, Gaetano Silvestre,
Calogero Marullo; supplenti Alfonso Borgognone e Giuseppe Coco. Dopo i rituali
auguri espressi dalle Autorità Civili e Magistrali presenti, il Vice Presidente Pasquale
Scalise ha svolto la relazione affidatagli sul
tema “La figura e presenza del Maestro del
Lavoro nella società di oggi”, sottolineando,
che nell’attuale società caratterizzata da continuo avanzamento tecnologico la presenza
del Maestro del Lavoro trova la giusta collocazione, rappresentando un modello ed un
punto di riferimento certo nel cambiamento
ed un valore “uomo”, che non può essere assolutamente ignorato e trascurato, se si vuole
effettivamente costruire una società non solo
tecnologica, ma etica e morale. Ha evidenziato, altresì, che il Maestro del Lavoro intende
concretamente operare nel sociale sui territori provinciali e regionali mediante il ricorso
ad una azione di volontariato responsabile e
qualificato al fine di poter attuare le finalità
statutarie che sono dirette, fra l’altro, “a favorire l’inserimento umano delle giovani leve
nel mondo del lavoro, aiutandole nella loro
formazione e scelte professionali”.
A conclusione della manifestazione, il Presidente Nazionale MdL Amilcare Brugni,
nell’esprimere le proprie congratulazioni
per l’ottima riuscita della cerimonia, ha ringraziato tutti coloro che hanno profuso un
lodevole impegno per la realizzazione dell’eccezionale evento oggi celebrato, augurando ai
Maestri del Lavoro agrigentini di avviare una
fattiva azione sociale per realizzare gli scopi
statutari.
La giornata ha avuto il suo epilogo nella
Chiesa Santuario di San Calogero, dove è stata celebrata la S. Messa a suggello dell’eccezionale avvenimento, partecipata da Maestri
e familiari con particolare raccoglimento e la
coinvolgente recita della preghiera del Maestro del Lavoro e la benedizione del labaro
del Consolato.
65 anni da raccontare sono tanti per un collega
che ha vissuto intensamente insieme alla sua
consorte, lui CARMELO TORRISI, di Catania, lei GIOVANNA
COSTANZO, insieme appunto da 65 anni che
festeggeranno, prossimamente.
La segnalazione è d’obbligo sia per l’eccezionalità dell’evento, sia perché il collega,
Maestro del Lavoro dal 1977, ha una vita molto movimentata e ricca di esperienze
non comuni, fra le quali un servizio militare in Marina, testimone diretto di eventi dell’ultima guerra mondiale, decorato di due Croci al Valor Militare e di una “al
Merito”per la navigazione su sommergibili.
Insomma un esempio da indicare a tutti, per l’attaccamento alla Famiglia Magistrale, come Revisore dei Conti, Consigliere e Segretario, per i suoi grandi meriti
sul lavoro che gli hanno procurato la “Stella”, e la nomina a Cavaliere della Republica.
Ma il merito più grande è la sua fedeltà alla consorte alla quale, insieme a lui, inviamo i più affettuosi auguri da tutti i Maestri del Lavoro d’Italia.
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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parliamo di libri
L’ALBO D’ORO DEI MAESTRI
Dopo la pubblicazione sull’ultimo numero del Magistero della distribuzione
del nostro ALBO D’ORO sono pervenute, sia per iscritto che per telefono,
numerose richieste da parte dei Maestri che “non hanno ricevuto” il volume.
Occorre precisare su un errore contenuto nel nostro “pezzo” precedente, perché quando
abbiamo scritto che “tutti” i colleghi avevano ricevuto il ponderoso volume, (di oltre millecento pagine) pubblicato in collaborazione con l’Istituto Poligrafico dello Stato non abbiamo aggiunto che il libro era stato consegnato unicamente a quei colleghi che l’avevano
prenotato tempo fa presso i propri Consolati Provinciali, una omissione involontaria, della
quale chiediamo scusa a tutti i nostri lettori.
E’ solo questo il motivo per cui il nostro “Albo d’Oro” non è stato inviato a TUTTI I COLLEGHI, anche e soprattutto perché il relativo costo, non ha consentito alla Federazione di
stampare ulteriori copie oltre a quelle già prenotate e pagate.
Poiché sono stati molti i Maestri del Lavoro che hanno richiesto l’opera, la Federazione ha
deciso di “riaprire” la prenotazione per effettuare, eventualmene, una ristampa.
E’ importante precisare che è possibile ristampare il volume, solo se si raggiunge un ragguardevole numero di prenotazioni,
nell’ordine di alcune centinaia.
Chi ha interesse può rivolgersi al proprio Consolato Provinciale per la prenotazione (il costo dell’opera è bene precisarlo è
di circa 40,00 Euro), una volta registrate le prenotazioni si deciderà l’eventuale ristampa in funzione delle quantità richieste.
Ci scusiamo nuovamente per la mancanza di chiarezza nel nostro articolo precedente, dovuto esclusivamente al fatto che
eravamo convinti di rivolgerci a tutti quei Maestri che avevano prenotato l’opera alcuni anni fa.
V.S.
“I menu del QuirinalE”
150 anni di piatti della cucina italiana per 15 Capi di Stato
Edito dall’Accademia italiana della Cucina, Istituzione culturale della Repubblica,
con la prestigiosa presentazione del Presidente Giorgio Napolitano, è stato presentato
un interessante volume dal titolo “I menù del Quirinale” edito nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni della nostra Nazione come contributo nel dibattito sull’identità culturale del Paese. La pubblicazione mette in luce il ruolo unificante della cucina
nelle tre Capitali del Regno d’Italia durante il periodo unitario.
Tra aneddoti, curiosità, ricette e storie legate ai personaggi del tempo, nell’opera viene
evidenziato l’enorme contributo dato da Torino, Firenze e Roma alla nascita della
cucina nazionale.
Da Umberto di Savoia a Einaudi, da Vittorio Emanuele III a Pertini, da Saragat a Gronchi, da Antonio Segni a Giorgio
Napolitano. Quattro Re, undici Presidenti della Repubblica e una ricca e suggestiva collezione di 250 menu inediti relativi
alle attività istituzionali e di rappresentanza del Quirinale.
Un’ampia testimonianza di usi e costumi dei Capi di Stato visti attraverso la descrizione di numerosi eventi politici e
culturali ospitati in un secolo e mezzo nelle stanze del Palazzo che dal 1871 divenne sede di rappresentanza del nuovo
Stato italiano.
Oltre a una piacevole visione dell’arte della tavola, dell’alta cucina di rappresentanza e di come si evolve nel corso del processo unitario, questa pubblicazione offre diverse visioni che riguardano non soltanto la lingua ma anche la costruzione
dei menu, la denominazione e la tipologia dei piatti, l’utilizzo degli alimenti tipicamente italiani a conferma del ruolo culturale di un intelligente collezionismo storico non fine a se stesso ma come raccolta di documenti utili per studi e ricerche
storiche, sociali e antropologiche.
MdL Gianni Fossati
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Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
ricordiamoli così
Matera
ERNESTO IMPERIO
Mentre la Rivista sta per essere stampata,
apprendiamo, con trammarico, che Ernesto Imperio si è spento all’età di 91 dopo
una intera vita spesa fra i Maestri del Lavoro
della Basilicata. Un malore improvviso nella sua casa di MATERA ha stroncato la sua
robusta fibra che aveva resistito a tante battaglie sia nell’ambito del suo lavoro, in una
Banca materana, (fu tra l’altro esperto revisore dei conti dopo aver lasciato l’incarico
ufficiale), sia nell’ambito della vita privata,
alla quale aveva dedicato tutto il suo amore
e il rispetto per le persone, sia e soprattutto
per i Maestri del Lavoro.
E’ stato per moltissimi anni il Console Provinciale dei Maestri del Lavoro della Provincia di Matera e ai colleghi ha dedicato la sua
passione e il suo entusiasmo e, anche se non
sempre condiviso in pieno, tante iniziative
fra le quali ricordiamo i gemellaggi con la
sua amata Lecce, con Crotone e i colleghi
calabresi e alcune iniziative locali, i convegni
sulle problematiche più attuali dei Maestri
e per diversi anni, la “giornata del ricordo”
nelle quali metteva insieme anche i Maestri
del Lavoro del potentino in un momento di
fratellanza e reciproca amicizia nella memoria di quanti ci hanno preceduti nella casa
del Signore.
All’inizio della sua carriera fu anche incaricato dalla Federazione di coordinare il
Consolato Regionale della Basilicata, oltre
che quello di Matera. Pochi anni fa, quando non fu rieletto nella carica a cui teneva
tanto, fu nominato, dal Console regionale
dell’epoca, “CONSOLE PROVINCIALE
EMERITO” quale riconoscimento del suo
impegno per i Maestri durato, praticamente
un vita. I Maestri del Lavoro della Basilicata
lo ricordano attraverso le colonne del “Magistero” porgendo alla moglie Carmen, ai
figli Antonio e Clelia e ai familiari tutti, le
più sentite condoglianze.
Follina
FRANCESCO RIBAUDO
Uno dei decani dei Maestri del Lavoro del
trevigiano ci ha lasciati alla bella età di 97
anni. Era FRANCESCO RIBAUDO, residente a Follina in provincia di Treviso,
molto legato alla famiglia magistrale e alle
sue iniziative che frequentava con interesse e
scrupolosità. Nell’animo dei familiari, degli
amici e di tutti i Maestri del Lavoro rimane
di lui una testimonianza di grande impegno
morale e professionale che non verrà dimenticata.
Roma
MARIA ALES
Profonda commozione in tutta
la famiglia magistrale per la scomparsa di MARIA
ALES, una grande collega che era diventata
un punto di riferimento insostituibile per la
nostra Federazione.
Nel porgere a tutti i familiari la partecipazione solidale di tutti i Maestri del Lavoro
italiani, pubblichiamo qui di seguoto un
pensiero, sulla scomparsa, del nostro past
Presidente Gian Luigi Diamantini.
“Parlare di Maria è, per me, come sfogliare
un libro al quale sono particolarmente affezionato. Un libro nel quale è descritta la vita
di una donna meravigliosa; una donna protagonista del suo tempo e del suo ambiente:
un percorso lavorativo di grande soddisfazione
presso il Gruppo Angelini, l’assegnazione della
Stella al Merito del Lavoro a soli cinquant’anni, una presenza determinante e di prestigio
in seno alla Federazione. Ho conosciuto Maria parecchi anni fa ed ho avuto la fortuna
di percorrere, con lei a fianco, gli ultimi otto
anni della mia storia magistrale. Presidente
del Collegio dei Revisori dei Conti nazionale è
stata per la Federazione e per me un costante,
sicuro punto di riferimento. Ha interpretato il
ruolo di Maestra del Lavoro nel migliore dei
modi. Disponibile alla collaborazione, sempre
presente in tutte le circostanze, con il suo carattere forte ma privo di asperità (non l’ho mai
vista adirarsi!) ci ha spesso condotti per mano
anche nelle situazioni più complesse e difficili da governare. In questi anni di vicinanza
ho avuto modo di apprezzarne anche i buoni
sentimenti che la animavano e che la legavano
alla sua famiglia come mamma e come nonna.
Per tutti noi è un grande esempio da ricordare
ed una grande perdita”.
Torino
ALDO POLINETTI
coerente e saldo nei suoi principi, Maestro
fra i “decani” del Consolato di Torino, ha
sopportato dignitosamente le ferite che la
precarietà della condizione umana infligge,
senza distinzione alcuna, anche ai migliori,
ed è partito, sereno, verso l’ultimo dei suoi
percorsi.
Nato nel borgo operaio di “San Paolo”, a
Torino, si era laureato lavorando, fino a diventare stimato dirigente di un’importante
Istituto di credito, che lo designò alla ancor più impegnativa mansione che mai altro Maestro del Lavoro abbia, fino ad oggi,
rivestito. Per diversi anni, infatti, Egli fu
membro effettivo della CONSOB, la Commissione per il controllo delle Società e delle
Borse. Ma nel necrologio della Stampa di
Torino ha voluto citare un solo riconoscimento: Maestro del Lavoro. Alla Consorte
ed al Figlio, la famiglia magistrale del Piemonte dedica questo affettuoso ricordo.
Torino
SECONDO REGIS
In una manciata di giorni, aveva ricevuto
due importanti riconoscimenti: eletto Consigliere Nazionale della Federazione Maestri
del Lavoro e Presidente del Consiglio dei
Seniores, istituzione comunale, che la città
di Torino accoglie nello storico “Palazzo di
Città”. SECONDO REGIS, Dino per gli
amici, già Presidente, per due mandati, del
Gruppo ANSE piemontese, l’Associazione
che raggruppa i “seniores”, ex dipendenti
Enel, ha dovuto “staccare la spina” del Suo
battagliero ed… elettrico cuore. Questa improvvisa ed inimmaginabile scomparsa, che
ci ha privati del suo prezioso contributo,
non può che rafforzarci nel Suo ricordo.
Alla Consorte, Signora Beatrice, alla Figlia,
Signora Monica, i Maestri del Consolato
Regionale e Provinciale, con tutti i Maestri
ed i Soci ANSE, porgono il loro mesto e sincero cordoglio.
Il Magistero del Lavoro • n. 2 Apr/Giu 2011
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Solo un capolavoro può vincere un premio così.
Gran Soleil vince Superbrands 2011.
Un grande riconoscimento al nuovo fine pasto italiano.
Un premio all’eccellenza. Un premio alla creatività. Un premio che celebra Gran Soleil:
’S CH
OI
ALY
IT
& VALU
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E
LI
FOR QUA
CE
ITALY
IV EDIZIONE
un prodotto profondamente innovativo nelle sue modalità di fabbricazione,
distribuzione e consumo. La prima specialità nata esclusivamente per
il f ine pasto. Perché delizia il palato e favorisce la digestione, grazie ai
suoi ingredienti semplici e genuini: frutti dei giardini del Mediterraneo
e dei Tropici, latte fresco, yogurt, senza coloranti né conservanti e con estratti di erbe a
riconosciuta proprietà digestiva. Un fine pasto da premio, per chi vuole premiarsi ogni giorno.
Delizia il palato e favorisce la digestione.