il potere delle decisioni

Transcript

il potere delle decisioni
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B
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L
E
IL
POTERE
DELLE
DECISIONI
N°
16
...scopri come
differenziarti e
percorrere la strada
dell’eccellenza!
BRESCIA - 21 NOVEMBRE 2014
pg.18
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EDITORIALE
IL POTERE
DELLE DECISIONI
Voglio iniziare questo numero dell’indispensabile condividendo con
voi l’etimologia della parola decidere.
Decidere deriva dal latino DE-CIDERE, ovvero “tagliare via”.
Quando decidi, prendi una direzione, tutte le storie di questo numero
dimostrano quanto sia potente prendere una decisione, anche
semplice come mettere una data di scadenza al tuo desiderio al tuo
sogno e vederlo realizzare con 3 mesi di anticipo !!!
Se è così potente perché tutti non sfruttano il potere delle decisioni?
La risposta è nella guerra che si sviluppa ogni giorno tra il tuo orecchio
destro e quello sinistro.
A CURA DI
Paolo Torregrossa
La risposta a questa domanda, perché la gente non decide, sta nella VOCINA
Si quella vocina che ti fa rimandare, ti fa fare cose assolutamente inutili al raggiungimento dei
tuoi obiettivi.
La tua capacità di tenere a bada la VOCINA determina il tuo successo e il tuo insuccesso, la
tua felicità o la tua infelicità. Determina l’UTILITA’ delle decisioni che prendi.
Non ci credi?
Basta leggere le straordinarie storie di successo di questo numero per capire quanto siano
potenti le decisioni e di quanto le decisioni dipendano dalla TUA capacità di gestire la TUA
VOCINA, che ricordati non sei TU, si crede DIO, ma è solo una VOCINA.
Buona lettura.
pg.3
“Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur
adipiscing elit”.
(...)
INDICE
03
14
IL POTERE
DELLE DECISIONI
L’Editoriale
PERCHE’ DOVRESTI
PRENDERE LA PILLOLA ROSSA
06
NEL BEL MEZZO DELL’INVERNO
HO INFINE IMPARATO CHE VI
ERA IN ME UN’INVINCIBILE
ESTATE
08
I PASSI DA FARE PER
RAGGIUNGERE LE TUE METE
10
CONTRIBUTI
Jessica Giummarra
Davide Baldi
Antonio Amatulli
Sabina Morreale
Roberto Gorini
Francesco Agostini
REDAZIONE
GRUPPO PROFESSIONALE
Alessandra Galati
Paolo Torregrossa
INDICE
IL POTERE
DELLE DECISIONI
12
IL POTERE
DELLA FOCALIZZAZIONE
16
PERCHE’ L’UOMO
DEVE SCEGLIERE
21
WHAT HAPPENED?
23
APPUNTAMENTI 2014
24
LIFE STYLE
CON TE
OVUNQUE
VUOI
SIAMO ANCHE SU
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pg.7
“Nel bel mezzo dell’inverno
ho infine imparato
che vi era in me
un’invincibile estate.”
(A. Camus)
Erano i primi giorni di agosto, ed ero una
delle poche persone che ancora
lavoravano in una Milano davvero bollente
e afosa. Finalmente avevo trovato
un’occupazione che mi soddisfava per
un’azienda ambita e solida. Mi trovavo
bene con il team e avevo orari molto
favorevoli che mi permettevano di gestire
e portare avanti tutte le attività anche
personali.
Ero una pendolare, e il mio viaggio tutti i
giorni era utilizzato per leggere, ascoltare
musica e\o chiamare al telefono. E proprio
una mattina ricevetti una telefonata che
mi cambiò la vita.
Faceva un caldo bestiale e il vagone era
pieno di gente, suona il telefono e con
molto piacere rispondo. Era forse più di un
anno che non sentivo quella voce, era una
delle mie amicizie di ragazza. Era la mia
amica, quella con la A maiuscola, con cui
si usciva in motorino, si condividevano
confidenze e esperienze di una
lontanissima adolescenza.
Dopo un breve aggiornamento, decidiamo
di vederci la sera stessa per una pizza e
pg.6
due chiacchiere. Quella sera è stata una
lunga serata, ogni argomento era un buon
motivo di confronto e risate. Abbiamo
parlato per ore, tanto da dover finire la
serata in casa mia perché ormai anche i
pub più notturni erano chiusi.
Lei era bella ed entusiasta, come lo è
sempre stata. Felice della sua vita con un
bel lavoro e una bella famiglia. Caspita
quanto avrei voluto riuscire a rivivere,
anche per poco tempo quei magici
momenti. Ci sono alcune persone con cui
stai così bene che vorresti averle sempre
accanto, e lei è una di quelle.
Il tuffo nel passato che mi ha offerto
l’opportunità di rivederla è stato
devastante. Come un boomerang, ogni
pensiero nella mia testa “analizzava” il
presente cercando di far tornare tutto alla
posizione di partenza, tutto in ordine. Ma
qualcosa non tornava.
Quella sera ho ripensato a cosa mi ero
persa di me lungo il cammino di quegli
anni e dove sarei arrivata se avessi
continuato a non scegliere quello che per
me era più importante. Dove erano finite
le cose in cui credevo? Le avevo
dimenticate ed avevo accettato le
credenze di qualcun altro?
Nessuno ama ammettere che ha
sbagliato,
tantomeno
accettare
i
fallimenti (soprattutto quando si è adulti)
ma sapevo che dovevo cambiare
qualcosa. Potevo continuare a vivere
qualcosa che non mi apparteneva?
E così decisi di non aver più voglia di
insuccessi. Trasformai la mia paura in
motivazione (ancora non seguivo percorsi
di formazione personale) per lavorare con
maggiore determinazione per ottenere il
successo.
Il giorno seguente, mentre ero a lavoro,
ripensai a tutto quello di cui avevamo
parlato e mi soffermai su alcuni passaggi
che mi avevano colpita molto dei racconti
di Mirella, la mia adorata Amica.
Mi parlava dell’insuccesso che aveva
vissuto e di come era riuscita, anche se
con molta fatica, a mettere da parte per
gestire nuove situazioni che non aveva
ipotizzato potessero realizzarsi.
Ad un certo momento mi disse: “Qualsiasi
vita ben riuscita è quella che comprende
anche una parte di inevitabile insuccessi.
Se non impariamo a fallire, rinunciamo ad
imparare”.
Ero stupita dalla forza che aveva mentre
pronunciava quelle parole. Aveva ottenuto
tanto dalla vita, nonostante fosse passata
attraverso situazioni\emozioni, tutto ciò
che aveva desiderato e per cui aveva
lottato era in quelle parole e nelle sue
espressioni.
E cosi Anna aveva lasciato molto di più
che solo chiacchiere.
Erano mesi che pensavo che quel posto
non era per me, che non riuscivo a
sentirmi soddisfatta fino in fondo. Era
arrivato il momento di agire.
Mi chiamarono dall’ufficio del personale
per offrirmi una opportunità di crescita
professionale. Rimasi in silenzio e senza
pensarci più di due secondo ascoltai
quella vocina che tutti noi tendiamo a
soffocare. Rifiutai quell’offerta che poco
tempo prima mi avrebbe reso felice e
presentai anche le dimissioni. Non avevo
una nuova opportunità e neanche il
minimo accordo per qualsiasi altra
collaborazione. Il mio responsabile rimase
incredulo alla cornetta e chiuse la
telefonata dicendomi che ne avremmo
riparlato personalmente.
Cavolo, ero libera! Avevo scelto qualcosa
che per me era la cosa più giusta che
potessi fare e la sensazione che mi
annebbiava la testa era frizzante e carica
di vitalità. Non sapevo cosa mi avrebbe
atteso ma feci la scelta più giusta.
Anna non poteva immaginare quanto era
stata fondamentale per me, e solo dopo
alcuni giorni l’ho ricontatta per ringraziarla
e condividere con lei quello che era
successo dopo il ns incontro.
A catena, mi sono ritrovata ad avere la
possibilità di scegliere tra varie
opportunità di lavoro che mi hanno
portato molto in là rispetto a dove mi
trovavo in quel momento.
Da quel momento ho lasciato che il mio
inverno avesse fine, per ritrovare la mia
estate, con clima equatoriale, che mi
permette di rimanere in armonia.
Paradossalmente oggi accetto meglio
anche di provare le emozioni dolorose, e
mi sento più felice di quando soffocavo e
non volevo comprendere che qualcosa
non era ottimale con il mio modello di vita.
La facoltà che abbiamo di dover scegliere
è un’arma potentissima che dobbiamo
utilizzare anche per le semplici scelte,
come
esercizio
per
quelle
che
determineranno il ns futuro.
A CURA DI
Jessica
Giummarra
pg.7
I passaggi da fare
per raggiungere
le tue mete
Spesso le persone mi chiedono come
realizzare le proprie mete.
Ecco alcuni passaggi pratici da fare per
stabilire e raggiungere obiettivi importanti.
Qualunque sia la vostra scelta di vita, uno
dei primi passi da compiere è
decisamente quello dell’orientamento:
scegliere la strada più adatta alle proprie
potenzialità non è infatti così semplice
come si potrebbe credere, soprattutto in
un momento, come questo, in cui le strade
sono davvero tante e potrebbe risultare
difficile capire se la strada intrapresa è
conforme alla proprie attitudini.
Certo è che, se l’aspirazione della vostra
vita è quella di diventare degli imprenditori
di
successo,
difficilmente
potrete
raggiungere il vostro obiettivo se non
avrete scelto un percorso consono alle
vostre esigenze, perciò è chiaro che la
scelta tra le vie da percorrere si rende
meno difficile se già si ha in mente “cosa si
vuole fare da grandi”.
Quando si è fatta questa scelta, il primo
pg.8
passo da fare è quello di informarsi in
modo
davvero
approfondito
su
quell’argomento.
Devi diventare il massimo esperto in
materia. Non c’è libro, articolo su google,
trasmissione televisiva ed esperienze di
chi ci è passato prima di te che ti puoi
permettere di perdere.
Questo ti aiuterà molto a non rifare gli
stessi errori di chi ci è già passato
(almeno saprai riconoscerli prima) e
questo spesso ti fa guadagnare in
convinzione, nonché in tempo da dedicare
alla costruzione del tuo progetto.
Avrai notato poi che ogni volta che
persegui un grande obiettivo all’inizio non
hai nessuna soddisfazione. Ti ritrovi al
contrario, ulteriore lavoro, delusioni e
frustrazione.
La prima sensazione che proverai sarà la
paura ( “perderò un sacco di soldi? avrò
fatto la scelta giusta?”).
La paura é il coraggio di fare scelte
difficili.
Ma se la affronti davvero questa si
trasforma in entusiasmo.
Se non c’é un deciso impegno da parte
tua, abbandonerai.
Non é sufficiente prefiggersi una meta e
aspettare
che
essa
si
avveri
miracolosamente solo perché si é deciso
così. Per perseguire la tua meta dovrai
pianificare esattamente le azioni da
mettere in campo per raggiungerla.
Allora… COME RENDERE IL TUO SOGNO
UNA REALTA’?
Quali sono i passaggi operativi da fare?
1. Fissa una META, un grande obiettivo
che vorresti realizzare.
2. Dai delle DIRETTIVE DI CONDOTTA,
ovvero le regole che dovrà seguire la tua
organizzazione. Queste rappresentano le
lezioni che abbiamo imparato e che non
dobbiamo mai disimparare. Un esempio
di direttiva di condotta é: “Non distogliersi
dalla propria attività principale elargendo
energie economiche e fisiche ad altre
attività o interessi “.
3. Metti per iscritto dei PIANI, quali sono i
5-6 passi principali che eseguirai per
realizzare la meta?
4. Stila un PROGRAMMA, una serie
dettagliata di punti che dovrete eseguire
per realizzare i piani. Il programma sarà
una guida per te e i tuoi collaboratori e ti
guiderà passo passo..
5. Rivedi il programma ogni mese e
verifica che stia andando nella Direzione
prevista dai PIANI più generali, o adotta le
correzioni necessarie.
Ora che hai stabilito i parametri ai quali
fare
riferimento
per
ottenere
il
raggiungimento di una meta, armati di
volontà, disciplina nel persistere anche di
fronte alle difficoltà ed una buona dose di
determinazione.
A CURA DI
Davide
Baldi
Buon lavoro!
pg.9
Il potere
delle decisioni
Se fossimo in una classe scolastica, a
parlare di decisioni, il professore, seduto
dietro la propria cattedra, inizierebbe la
sua lezione dicendo, con tono serioso:
"Oggi parliamo delle decisioni". Tutti gli
studenti,
molto
probabilmente,
si
sentirebbero
colti
da
improvvisa
sonnolenza e avrebbero difficoltà ad
ascoltare.
Se invece lo stesso professore, anziché
rimanere seduto, si alzasse in piedi,
iniziasse a muoversi e a guardare l'intera
classe, ed esclamasse: "Cosa accadrebbe,
se voi smetteste di prendere decisioni?" La
cosa si farebbe sicuramente più
interessante.
Perché un conto è parlarne teoricamente,
asetticamente, un conto è riflettere
effettivamente sulle conseguenze pratiche
che viviamo nella nostra vita.
Il professore serioso, seduto dietro la
cattedra potrebbe citare una definizione,
magari quella del libro di testo, che
riferirebbe: "Scelta cosciente, ragionata, di
una possibilità tra varie, due o più".
pg.10
Il professore entusiasta continuerebbe
con un'altra domanda e chiederebbe:
"Pensate ad una decisione che avete preso
nella vostra vita, una di quelle importanti,
che con il sennò di poi, vi siete
complimentati per aver fatto: cosa sarebbe
accaduto se non aveste deciso in quella
direzione?" "Cosa sarebbe accaduto se
aveste fatto la scelta opposta?"
Là dove i primi studenti avrebbero
semplicemente
appuntato
quella
definizione, dubbiosi sul rispolverarsela
successivamente per il compito in classe,
i secondi, recuperati i ricordi delle
decisioni prese, sarebbero trasaliti: se la
decisione era stata una decisione
importante, sicuramente si sarebbero resi
conto di quanto la loro vita sarebbe stata
diversa se avessero optato per la scelta
opposta.
Il professore entusiasta, a questo punto,
noterebbe gli sguardi degli studenti, li
guarderebbe a sua volta e poi direbbe:
"Perché se è vero che a volte prendiamo
decisioni sbagliate, è sempre vero che esse
possono cambiare il corso della nostra
vita".
Il professore serioso, invece, avrebbe
girato la pagina del libro e, con voce
monotona, letto alcuni esempi: "oggi
scelgo il vestito blu", "recentemente
abbiamo scelto i nostri leader politici",
"quest'estate scegliamo di andare in
vacanza al mare".
noncurante di quello che accade oltre la
sua cattedra.
O possiamo agire come il professore
entusiasta, che si alza dalla propria sedia,
si avvicina ai propri studenti e gli parla
dritto al loro cuore, dritto alla loro mente,
dritto alla loro storia. Con tutto se stesso.
E' solo una questione di scelte. Tutto
dipende da cosa vogliamo che accada
dopo le nostre azioni.
Al ché i suoi studenti avrebbero deciso di
non ascoltarlo più, in quanto incapaci di
trarre un reale insegnamento per la vita di
tutti i giorni.
Gli studenti dell'altro professore, invece,
sarebbero rimasti scossi da quanto un "sì"
o un "no" avrebbero determinato il proprio
futuro. E questa cosa, almeno in alcuni,
almeno in parte, li avrebbe spaventati.
"E' vero che tante scelte sono ininfluenti
nella propria vita - mormoravano - ma
alcune, alcune fanno veramente la
differenza. E di quelle, bisogna tenerne
conto".
A questo punto, ad entrambi i professori
suonerebbe la campanella: lezione finita.
Quello serioso saluterebbe gli studenti ed
andrebbe via silenziosamente, quello
entusiasta si fermerebbe al centro
dell'aula, guarderebbe lentamente tutti i
suoi ragazzi e poi direbbe:
"Capiterà nella vostra vita di prendere
decisioni importanti. Decisioni che
influenzeranno profondamente il vostro
futuro. Per quelle decisioni, ascoltate
sempre il cuore e decidete sempre con il
cervello. Che le emozioni siano per voi
calme alleate e non impulsive consigliere.
Che il cervello sia per voi un analitico
braccio destro e non un freddo calcolatore.
Che mente e cervello vadano insieme, così
da decidere con la totalità di voi stessi."
Perché ogni volta che agiamo, possiamo
decidere di farlo come il professore
serioso con la voce monotona,
A CURA DI
Antonio
Amatulli
pg.11
Il potere della
focalizzazione
QUANDO DECIDI DI METTERE UNA
SCADENZA AL TUO SOGNO
In una calda mattina di un giovedì come
tanti, aggravata solo dalla traumatica
esperienza della chiusura di bilancio,
arriva un messaggio chat sul mio
cellulare: “volevo condividere con te la mia
felicità…oggi inizio a sentirmi veramente
meglio…una nuova svolta nella mia vita!!!”
Sorrido istintivamente e la mia mente va
al 4 Dicembre 2013, data in cui la mia
cliente seduta di fronte a me dichiara per
la prima volta, non senza un po’ di
esitazione e turbamento, di voler
raggiungere un risultato che migliorerà
profondamente la sua vita professionale
e personale. E’ una situazione che
richiederà dei profondi cambiamenti, lo
sa e istintivamente nella sua mente si
pone un obiettivo lontano nel tempo
(31/12/2014) salvo poi ridefinire insieme
la scadenza al 31/08/2014.
Oggi è il 29 Maggio, ha raggiunto il suo
obiettivo da 3 giorni, tre mesi prima
rispetto alla scadenza dichiarata e ben 7
pg.12
mesi prima rispetto a quella desiderata.
Fantastico, vero? Se stai pensando che si
tratti solo di un caso fortuito, sappi che
potrei citarti almeno altri 3 casi di
persone che nell’ultimo mese mi hanno
dichiarato che da quando hanno definito
la loro intenzione in modo specifico,
misurabile
e
tempificato
hanno
realmente iniziato a muoversi verso la
loro situazione futura desiderata.
Dove sta il trucco? Possiamo chiamarlo
in molti modi: “focalizzazione”, “legge
dell’attrazione”, “attenzione cognitiva”,
“formazione reticolare”, a me piace
parlare di “attenzione selettiva”.
L’attenzione selettiva è quel processo
mentale che possiamo sperimentare
quotidianamente e sono sicura che sia
capitato anche a te almeno una volta.
Ammetti che tu faccia un viaggio per
visitare lo stato africano del Gana, di cui
prima non eri nemmeno a conoscenza.
Torni in patria e da quel momento inizi a
sentire parlare del Gana in tutti i
telegiornali, conosci persone che ci sono
state o hanno avuto a che fare con il
Gana, lo trovi nei romanzi che leggi, lo
trovi scritto sulle magliette, se ne fa
accenni nei convegni che organizzano,
addirittura lo trovi nelle etichette degli
alimenti.
Come è possibile? Magia?!! Si, è la magia
del tuo cervello. Hai attivato la tua
attenzione selettiva e da quel momento il
tuo cervello inizia a cercare come un radar
tutti gli elementi di riscontro rispetto al
focus che gli hai dato.
Ecco, questo è esattamente quello che
accade anche quando decidi di voler
impegnarti nel perseguire un obiettivo
specifico.
Il decidere, il dichiarare la tua intenzione
(meglio in modo scritto), il formulare
correttamente l’obiettivo consente di
attivare la tua attenzione selettiva e quindi
di “attirare” gli elementi già presenti nella
tua realtà utili per muoverti verso i tuoi
risultati desiderati.
L’attenzione selettiva quindi
ti consente di:
• Vedere gli elementi utili
• Riconoscerli come tali
• Usarli in modo funzionale
Se la mia cliente in quel fatidico 4
Dicembre del 2013 non avesse deciso di
occuparsi della sua questione forse oggi
starebbe ancora vivendo una realtà
faticosa e poco soddisfacente.
Di cosa hai bisogno per decidere ora che
risultati vuoi ottenere perché la tua vita
migliori?
A CURA DI
Sabina
Morreale
pg.13
Perché dovresti prendere
la pillola rossa
( dal film Matrix )
“È la tua ultima occasione, se rinunci non
ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della
storia: domani ti sveglierai in camera tua,
e crederai a quello che vorrai. Pillola
rossa, resti nel paese delle meraviglie, e
vedrai quant’è profonda la tana del
bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità,
ricordalo. Niente di più.” – Morpheus.
Ho scritto un libro ”Matrix Economy”. Il
titolo è ovviamente ispirato al film dei
fratelli Wachowski. Voglio spiegarti il
perché.
Viviamo in un mondo in cui la verità non è
ciò che sembra. Tutto è capovolto. Ti
cambiano il significato delle cose. Allora
diventa “buona cosa” che i costi
aumentino, che la spesa superi i ricavi e
che si debba aumentare la produttività
proprio quando si hanno troppi prodotti
da smaltire. Ti dicono “è l’economia
bellezza !”. E a te sembra che questi
concetti siano troppo difficili da capire. In
realtà io ti dico “è una truffa bellezza !”.
Non sentirti inadeguato, sentiti preso in
giro.
pg.14
Qualcuno dice che servono più soldi, che
c’è un problema di liquidità. Che la Banca
Centrale deve stampare per sostenere
l’economia. La realtà è che quando si
stampano più soldi, qualcosa nella
società cambia anche se lentamente e
inavvertitamente. I prezzi aumentano,
ma non per tutti. In pochi diventano
sempre più ricchi, ma in molti sempre più
poveri. Si finanziano progetti che servono
a poco, e si finisce per dover lavorare per
cose che avremmo già in abbondanza.
Solo che i soldi e le merci si concentrano
nelle mani di pochi. E le mani di molti
devono continuare a lavorare. Troppa
merce e poco tempo libero.
I concetti vanno ribaltati.
Il PIL (Prodotto Interno Lordo), non ci dice
se stiamo meglio o peggio, ci dice
semplicemente
quanto
stiamo
spendendo, e più si alza e più spendiamo.
Se si abbassa ti dicono che va corretto:
bisogna spendere di più. Ma se in
azienda o in famiglia cominci a spendere
troppo non va bene, dovresti cominciare
a risparmiare. A spendere meno. Perché
invece il PIL (che è la spesa globale di un
Paese) deve sempre aumentare ?
L’inflazione è il calcolo dell’aumento dei
prezzi. Deve sempre essere positiva. Ma
come ! Se mi si alzano i prezzi
costantemente devo essere contento ? Ti
diranno che quando si parla di Stati,
deficit e bilance commerciali le cose
cambiano.
Tutti gli Stati spendono di più di quello che
raccolgono in tasse. Come può essere
sostenibile una situazione come questa ?
Se i paesi sono in crisi perché hanno
speso troppo, come è possibile che si
debba aumentare la spesa pubblica ? Se
le banche hanno rischiato troppo con i
propri soldi e con i soldi dei risparmiatori,
perché la soluzione dovrebbe essere
quella di dare loro altro denaro ? Come
può l’alcol curare l’alcolizzato ?
C’è poi un parametro che ti dicono essere
indicativo del buono stato dell’economia:
l’indice di borsa. Se cresce l’economia va
bene, altrimenti no. Poco importa se i
prezzi aumentano, se tante persone
perdono potere d’acquisto. Se non
arrivano a fine mese. Se la Borsa va “su”
tutto ok: “è l’economia bellezza !”.
Questa è la Matrix. Che alcuni
inconsapevolmente
difendono.
Una
illusione
venduta
al
popolo.
E
contemporaneamente ti vogliono far
credere che sono concetti troppo difficili
da capire. Sempre dal film:
“Matrix è ovunque, è intorno a noi. Anche
adesso, nella stanza in cui siamo. È quello
che vedi quando ti affacci alla finestra, o
quando accendi il televisore. L’ avverti
quando vai al lavoro, quando vai in chiesa,
quando paghi le tasse. È il mondo che ti è
stato messo davanti agli occhi per
nasconderti la verità. Quale verità? Che tu
sei uno schiavo. Come tutti gli altri sei
nato in catene. Sei nato in una prigione
che non ha sbarre, che non ha muri, che
non ha odore. Una prigione, per la tua
mente.” – Morpheus
“Matrix è un sistema. E quel sistema è
nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti
guardi intorno e cosa vedi? Uomini
d’affari, insegnanti, avvocati, falegnami….
le proiezioni mentali della gente che
vogliamo salvare. Ma finché non le
avremo salvate, queste persone faranno
parte di quel sistema, e questo le rende
nostre nemiche. Devi capire che la
maggior parte di loro non è pronta per
essere scollegata. Tanti di loro sono così
assuefatti,
così
disperatamente
dipendenti
dal
sistema,
che
combatterebbero per difenderlo.” –
Morpheus
Ecco perché invece tu dovresti prendere
la pillola rossa.
Per non continuare a correre dentro la
ruota del criceto. Perché se giochi con le
regole del banco, il banco vince sempre.
Devi giocare con le regole giuste, allora
userai il sistema a tuo favore. Capire
come funziona il sistema, e come viene
manipolato, ti servirà per metterti a favore
della più grande redistribuzione di
ricchezza della storia. Ciò che succederà
a breve. Perché la crisi peggiore deve
ancora arrivare. Questo sistema è
insostenibile, e come tutte le cose
insostenibili cederà.
Come si fa a prendere la pillola rossa ?
Puoi leggere il mio libro “Matrix Economy”.
Può sembrare una auto-promozione e lo
è, ma lo faccio senza alcuna remora
perché è importante. Per te, per i tuoi
risparmi e per il tuo lavoro.
A CURA DI
Roberto
Gorini
pg.15
Perché l’uomo
deve scegliere.
La cosa più difficile è definire un cammino
per noi stessi. Chi non compie una scelta,
agli occhi del signore muore, anche se
continua a respirare e a camminare per le
strade. Perché l’uomo deve scegliere. In
questo sta la sua forza: il potere delle sue
decisioni.
Paulo Coelho
Perché spesso le persone non decidono?
Proviamo a vedere qualche ipotesi:
Per paura, paura del fallimento, del
giudizio della gente, di fare la cosa
sbagliata...
Per insicurezza.
Per mancanza di abitudine a decidere.
Per il mancato utilizzo delle proprie
risorse positive.
“Io prendo delle decisioni. Forse non sono
perfette, ma è meglio prendere decisioni
imperfette che essere alla continua ricerca
di decisioni perfette che non si troveranno
mai.”
Charles De Gaulle
pg.16
Chi siamo oggi non è altro che la somma
totale delle decisioni che consciamente o
inconsciamente abbiamo preso in
passato.
E' nel momento in cui decidiamo che tipo
di persona vogliamo essere, cosa
vogliamo veramente dalla vita che
creiamo il nostro destino.
Se non decidiamo, rischiamo di cadere in
balia degli eventi e delle decisioni altrui,
con la conseguente perdita della
possibilità di essere felici.
il nostro sentiero di vita si percorre ogni
giorno. Non sono le scelte “eclatanti” a
influenzare il nostro destino, bensì le
scelte che compiamo tutti i giorni, più
volte al giorno.
La mia modesta opinione è che una
persona è felice quando trova un fluire
armonico della sua energia a tutti i livelli.
Quello emozionale, quello corporeo,
quello mentale e infine quello spirituale.
Ma quanto ci sentiamo felici quando
facciamo qualcosa che ci piace? In quel
momento siamo vivendo uno stato di
grazia, dove tutto fluisce senza ostacoli e
le decisioni vengono prese con la
massima
autonomia,
serenità
e
consapevolezza.
La questione, a mio avviso, è che questo
stato di grazia si può replicare.
Spesso le persone non sanno ciò che
vogliono veramente; questo perché non si
impegnano fino in fondo a meditare su ciò
che è il loro sentiero da percorrere in
questa vita.
Ecco perché ritengo chetra le doti di un
vero leader vi è la capacita di prendere
velocemente delle decisioni e di non
tornare, se non in casi estremi, sui propri
passi.
Io ho avuto la fortuna di essere stato
istruito su questo sentiero. È mia opinione
che chi non è retto e onesto con se stesso,
non sarà mai felice.
Non ho la ricetta per insegnare come
prendere decisioni vincenti ogni giorno;
posso però affermare che tutti i giorni
compiamo uno scalino verso l’alto, verso
la nostra felicità.
E questa scalinata è in salita, perciò
comporta fatica.
Io quello che vi posso augurare è buon
cammino, verso la felicità.
“Non è difficile prendere decisioni quando
sai quali sono i tuoi valori.”
Roy Disney
Il mio lavoro, come consulente finanziario,
mi spinge ogni giorno a prendere
decisioni importanti per i risparmi dei
clienti.
Non è un lavoro facile, ma la grande
soddisfazione e l’energia che traggo dal
sapere che il rapporto fiduciario
instaurato con i clienti è pietra miliare per
lo svolgimento del lavoro, mi dona quella
serenità e quello stato di grazia che non
mi soffoca a fine giornata, bensì mi fa
rientrare a casa stanco, ma felice.
Non sono così sicuro che la maggior parte
della gente cerchi veramente la propria
felicità.
È tra le cose più importanti che esistano la
felicità: e mi chiedo, sempre prendiamo
decisioni che puntano a questo? O spesso
i “filtri della società”, le “mediazioni” ci
portano su un sentiero non proprio
nostro?
Uno dei valori più grandi che mi è stato
trasmesso dalla mia famiglia, che sento
visceralmente parte di me, la RETTITUDINE.
A CURA DI
Francesco
Agostini
pg.17
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17 Aprile 201
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SENECI
Punti
di forza:
Empatia e curiosità intellettuale
Aree di miglioramento:
Comunicazione assertiva
Hobby:
Yoga (hobby o stile di vita? J),
Lettura, Trekking
Libro: L’alchimista – Paulo Coelho
Film: La vita è bella - Benigni
Canzone:
Quando canterai la tua canzone
- Ligabue Opere d’arte:
Amore e Psiche - Canova
Massima preferita:
“Non si vede bene che col cuore,
l’essenziale è invisibile agli occhi”
- Antoine de Saint Exupéry -
pg.24
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