Chi semina buon grano, ha poi buon pane Se

Transcript

Chi semina buon grano, ha poi buon pane Se
P ROVERBI – C URIOSITÀ – N OTIZIE
Chi semina buon
grano, ha poi buon pane
Se
ogni
uccello
conoscesse
il
miglior
grano, poco da mietere
resterebbe al villano.
Il grano rado non fa vergogna all'aia.
La segale nella polverina e il grano nella pantanina.
Poca uva, molto vino; poco grano, manco pane.
Quando il grano è ne' campi, è di Dio e de' Santi.
Agosto ci matura il grano e il mosto.
Chi ha la farina (o il grano) non
ha le sacca, e chi ha il sacco non ha
la farina.
Il grano freddo di gennaio, il
mal tempo di febbraio, il vento di
marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon
mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d'agosto
con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone.
Il tempo matura il grano, ma non ara il campo.
258
Maggio
ortolano
acquoso), molta paglia e
grano.
(cioè
poco
Marzo molle, grano per le zolle.
Non fu mai sacco si pieno, che
non v'entrasse ancora un grano.
Non ogni uccello conosce il buon grano.
Ogni grano ha la sua semola.
Per sant' Urbano (25 maggio) il frumento è fatto grano (o
ha granito
Chi ha la farina (o il grano) non ha le sacca, e chi ha il
sacco non ha la farina.
Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il
lupino, non ha né pan né vino.
Fino a San Martino sta meglio il grano al campo che al
mulino.
Grano già nato non è mai perso.
Il grano va a chi non ha sacca.
Il mulino della fame, quando ha acqua non ha grano.
In anno pieno il grano è fieno, in anno malo la paglia vale
quanto il grano.
Quando la cicala canta in settembre, non comprare
grano da vendere.
259
Quando il grano abbonda, il
pesce affonda; e quando il grano
affonda, il pesce abbonda.
Quando la neve s'inverna in
piano, val più il sacco che non vale il
grano.
Quando la neve è alta un
mattone, il grano torna a un testone.
Quando il grano è ne' campi, è di tutti quanti.
Qua hora non putatis,
veniam
et
metam:
In un' ora che non conoscete verrò
e
mieterò.
La scritta, che si può leggere su un
architrave
della
Chiesa
del
Purgatorio a Bitonto, è tratta per la
prima parte dal Vangelo di Luca Lc.
12,40: ”Et vos estote parati, quia, qua hora non putatis, Filius hominis
venit" (=State pronti, perchè non conoscete l'ora in cui il Figlio
dell'uomo verrà) mentre la seconda “veniam et metam” non è che
l’interpretazione di un passo del Vangelo di Matteo Mt. 13,39 dove è
spiegato che: “Messis vero consummatio saeculi est; messores autem
angeli sunt” (=La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori
sono gli angeli). Sempre in Mt. 13,30 viene narrato come al termine
della mietitura il frumento verrà separato dalla zizzania: "In tempore
messis dicam messoribus: Colligite primum zizania et alligate ea in
fasciculos ad comburendum ea, triticum autem congregate in
horreum meum" (= Al momento della mietitura dirò ai mietitori:
Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano
invece riponetelo nel mio granaio).
260
Stornello
Fior di frumento!
Sussurrano le spighe sotto il vento:
“Un chiccolin di grano ne dà cento!”
Semina
Getta i semi nella terra il contadino,
poi si riposa e guarda tutto intorno;
guarda il campo, la casa e il mulino,
pensa che i semi saran pane un giorno. (C.
Del Soldato)
Le stelline del bosco
C’era nel bosco un seme piccolino
come nera capocchia di spillino.
A poco a poco ne sbocciò una pianta
che nel maggio si ornava tutta quanta
di vaghi fiori bianchi come stelle,
con corolle delicate e belle.
Ogni fiore più tardi fece frutto
che si riempì di semi tutto tutto.
Poi venne frate vento e li strappò,
tutt’intorno li sparse e sotterrò.
E’, frate vento, un buon seminatore
che i semi porta via d’ogni colore;
li sparpaglia peri campi e le colline,
perfin sopra le mura e le rovine.
261
Indovinate quel che avvenne poi?
Ditelo, bimbi, indovinate voi! (A. Cuman Pertile)
E poi, guarda! Vedi,
laggiu' in fondo, dei campi di
grano? Io non mangio il pane e
il grano, per me e' inutile. I
campi di grano non mi
ricordano nulla. E questo e'
triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso
quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara'
pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo,
pero'. Ho da scoprire degli amici,
e da conoscere molte cose".
(Antoine de Saint-Exupéry) .
Mi ricordo ragazzina ad
osservare i campi di spighe di
grano dorato con macchie di
fiordaliso azzurri come il cielo e
macchie rosse di papavero;
ricordo il mio Maestro che ci
faceva coltivare il grano in vaso sul davanzale della finestra e
così imparerai la poesia del chicco di grano; il Maestro ci
spiegava le fasi di crescita del grano, la sua importanza
fondamentale fin dall'antichità e ancora primaria per il mondo
odierno ( ricordi di Teresa Ingrao)
262
I contadini si affidavano alla fede per chiedere un’annata
agraria favorevole; già in epoca pagana il 25 aprile si celebrava
la festa detta robigaglia, per chiedere che il grano non
prendesse la ruggine. Altre cerimonie erano le ambarvalia,
guidate dagli arvali; si facevano sacrifici per allontanare i cattivi
influssi dai raccolti.
Che ne sai tu di un campo di grano, | poesia di un amore
profano. (Lucio Battisti)
La storia siamo noi, siamo noi padri
e figli, Siamo noi, bella ciao, che
partiamo La storia non ha
nascondigli, la storia non passa la
mano. La storia siamo noi, Siamo
noi questo piatto di grano.
(Francesco De Gregori )
Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole, ma non c'è.
Dorme ancora la campagna, forse no,
è sveglia, mi guarda, non so.
Già l'odor di terra, odor di grano
sale adagio verso me,
e la vita nel mio petto batte piano,
respiro la nebbia, penso a te. ( Impressioni di Settembre - PF.M.)
Su di noi l'amore è una favola
su di noi se tu vuoi volare...
Su di noi ancora una volta dai
su di noi se tu vuoi volare
ti porto lontano nei campi di grano
che nascono dentro di me.
Nei sogni proibiti di due innamorati
nel posto più bello che c'è. ( Su di noi- Pupo)
263
Carmina non dant panem.
Le poesie non danno pane. - Dante Alighieri, infatti, non ricavò proventi
dalla Divina Commedia, e così il Petrarca, il Parini ed altri illustri poeti e
scrittori non divennero abbienti con il frutto del loro sapere e della loro
arte imperitura.
Orazio cita in questa satira il desiderio esaudito alcune cereali:
“Si dice che una volta v. un topo di campagna invitò nella sua
povera tana un topo di città, un vecchio ospite (che accoglie)
un vecchio amico; scorbutico e attento ai (cibi) procuratisi, ma
tuttavia (non) al punto di (non) sciogliere all'ospitalità l'animo
taccagno. Che (bisogno c'è di fare) molte parole? Né egli
risparmiò ceci messi in serbo né la lunga avena, e, portando con
la bocca un acino appassito e pezzetti di lardo mezzi rosicchiati,
(glieli) offrì desiderando, con una cena varia, vincere la
schizzinosità di (lui) che toccava a malapena le singole cose con
dente sdegnoso; mentre lo stesso padrone di casa, disteso sulla
paglia fresca, mangiava farro e loglio, lasciando le vivande
migliori (all'altro)” .
Orazio si sofferma poi a dissertare sull’ incontentabilità umana ed
opera un riferimento anche al frumento “Ammesso che il tuo
campo abbia macinato centomila moggi di frumento: non per
questo la tua pancia riceverà più della mia, come se tu per caso
trasportassi tra gli schiavi, carica la spalla, una borsina di pane,
niente di più prendi di chi non ha portato nulla. Dimmi, che cosa
importa a colui che vive nei confini della natura se ara cento o
mille iugeri? "Ma è bello attingere da un grande mucchio."
Purché lasci attingere altrettanto a noi da uno piccolo, perché
lodi di più i tuoi granai piuttosto che i nostri canestri? Come se tu
avessi bisogno di liquido, non più di una brocca o di un bicchiere,
e dicessi: "Preferirei attingere da un grande fiume, piuttosto che
altrettanto da questa piccola fonte." Per questo accade che se
una grande abbondanza diletta qualcuno più del giusto, l'Aufido
impetuoso trasporta quelli strappati insieme alla riva. Ma colui il
quale cerca quel tanto quanto è necessario, egli né beve
l'acqua intorbidita dal fango, né perde la vita tra le onde”
264
Il Comune di Montemagno, che con il suo imponente Castello
medievale domina dal grande colle (Monte-magno) gli
affascinanti pendii del Basso Monferrato, accoglie anche nel
2015 i visitatori la sua gustosa fiera profumata di pane appena
sfornato. L’alimento più semplice ma anche più amato, sempre
presenza fissa sulle nostre tavole, che da solo desta ricordi,
sapori e sensazioni di un tempo e fa ripensare a una vita
semplice scandita dalla fatica, ma rallegrata dalla condivisione,
quest’ ultima, motivo ispiratore del padiglione della Santa Sede a
Expo 2015. Una grande festa che vede come protagonista la
tradizionale grissia monferrina, da quest’anno insignita della
De.Co. (Denominazione Comunale), grande forma a “pasta
dura” che accompagna le pietanze locali e che si conserva per
più di una settimana senza perdere la sua fragranza. Non
mancheranno possibilità di assaggio e di degustazione, tour
culturali, momenti di intrattenimento musicale, giochi per i
bambini.
La spigolatrice di Sapri è stata anche fonte di ispirazione per il
testo originale di Ciao amore ciao (Titolo originale: "Li vidi
tornare"), di Luigi Tenco, dove è presente la frase "eran trecento,
eran giovani e forti", canzone poi presentata a Sanremo nel 1967,
con testo e titolo totalmente diversi.
Le mondine erano originarie del
paese stesso
o
provenivano
dai paesi di
collina oppure da altre regioni dove il riso
non si coltivava: soprattutto dal Veneto,
dall'Emilia e, negli ultimi tempi, anche dal
meridione.
265
Le mondine provenienti da fuori, che costituivano circa il 50%
della manodopera, alloggiavano nelle cascine, talvolta nei locali
appositamente costruiti e a volte nei magazzini vuoti.
Le grandi "cascine da riso", infatti, comprendevano diversi edifici:
l'abitazione del padrone, quella dei salariati che abitavano
stabilmente nella cascina, il pollaio ed il porcile (a cui aveva
diritto ogni famiglia di lavoratori fissi), i dormitori, le scuderie, le
stanze da pranzo per le mondine, le stalle e i magazzini. Le
mondine per igiene personale e per il bucato, avevano a
disposizione l'acqua dei canali che servivano ad alimentare le
risaie.
Il padrone, oltre all'alloggio, doveva provvedere al vitto. La
padrona stessa, insieme alla capomondina, alle quattro del
mattino provvedeva a distribuire i generi alimentari previsti per il
pasto, seguendo particolari tabelle. Comunque il cibo era scarso
e non molto vario. Durante la monda si cantava molto, poiché
cantando il lavoro appariva meno faticoso e non si sentiva il
dolore che insorgeva alla schiena. Inoltre si cadenzava il ritmo del
lavoro stesso.
Tra i vari canti popolari ricordiamo in particolare: Bandiera rossa
(cantata nel dopoguerra), Faccetta nera (tipica canzone
dell'epoca fascista), Senti le rane che cantano, Povero Matteotti
e Siur padrun da li beli braghi bianchi e alcune strofette con le
quali ricordavano al padrone che era ora di andare a casa
come:
Siur padrun l'è l'ura l'è l'ura
(signor padrone è l'ora)
tirè fora la sigilla
(tirate fuori l'orologio)
s'a vuri di la verità
(se volete dire la verità)
a l'è l'ura de 'ndà cà
(è l'ora di andare a casa).
266
Cereali integrali e crusca se si vuole ridurre le
possibilità di morire per una malattia cardiovascolare. Nel lungo
periodo un'assunzione costante di cereali integrali ridurrebbe
l'incidenza fino al 15%.
EXPO 2015 è stato inaugurato il primo maggio e vi
sono i clusters dedicati ai cereali e al riso. Il visitatore può fare un
viaggio virtuale attraverso questi elementi nutritivi che sono alla
base della dieta della maggioranza della popolazione mondiale. Il
loro costo contenuto e la loro capacità di soddisfare
immediatamente la fame li ha resi indispensabili fin dai primordi
della civiltà. Nonostante ne esistano oltre diecimila varietà diverse,
solo
poche
continuano a essere
coltivate
da
oltre
duemila anni. Molte di
queste
colture
potrebbero contribuire ad affrontare importanti sfide globali,
incrementando in modo sostenibile la fertilità di terreni marginali
non adatti alla coltivazione di mais, riso e grano e rispondendo
all’aumento della domanda di cibo nei prossimi decenni.
Nel cluster del riso il
visitatore viene a contatto con un
paesaggio che ricorda una immensa
risaia.
Come
l’acqua
nelle
risaie
nasconde e al contempo svela e dà vita;
il riso è stato uno dei primi cereali coltivati
dall’uomo oltre diecimila anni fa,
partendo da una specie spontanea
cinese. Dalle valli della Cina il riso si è
267
diffuso in tutto il mondo: conoscerne il passato e la miriade di
varietà è fondamentale per apprezzarne il contributo
all’arricchimento della biodiversità. All’interno di un percorso
tematico, quindi, il visitatore può attraversare le tappe della storia
del riso intrecciando i racconti provenienti dai diversi Paesi e
approfondendo le innovazioni introdotte nel corso del tempo.
Papa Francesco nel discorso inaugurale per EXPO
2015 ha ricordato il ruolo essenziale del pane per gli uomini, citato
anche nella più importante preghiera
(Padre Nostro); “… non voglio dimenticare
i volti di tutti i lavoratori che hanno
faticato per la Expo di Milano,
specialmente dei più anonimi, dei più
nascosti, che anche grazie a Expo hanno guadagnato il pane da
portare a casa. Che nessuno sia privato di questa dignità! E che
nessun pane sia frutto di un lavoro indegno dell’uomo! Il Signore ci
aiuti a cogliere con responsabilità questa grande occasione. Ci
doni Lui, che è Amore, la vera “energia per la vita”: l’amore per
condividere il pane, il “nostro pane quotidiano”, in pace e
fraternità. E che non manchi il pane e la dignità del lavoro ad ogni
uomo e donna.”
Quando per esempio viene mietuto il grano, lo
sguardo chiaroveggente vede espandersi per la Terra dei veri fiotti
di benessere…se si sradica una pianta, si fa male alla Terra, se si
taglia, le si fa del bene. La Terra infatti dona volentieri ciò che essa
porta alla sua superficiee prova piacere quando gli animali vanno
pascolando sui prati…”Rudolf Steiner – Universo, Terra e Uomo- 1908
OGM:
alcune
informazioni
dal
mondo
A livello mondiale il 79% della soia commercializzata è OGM, come
anche il 32% del mais, il 70% del cotone e il 24% della colza. E si
possono trovare all’interno di molti alimenti, dalle merendine, dadi,
salse, latte, farine, fino ai medicinali. Anche se l’etichetta deve
268
indicare la presenza o meno di OGM, andando a fondo si possono
trovare sempre più facilmente nel mangime degli animali,
informazione che difficilmente arriva al consumatore. I paesi con la
coltivazione maggiore di OGM al mondo sono: gli Stati Uniti (70,1
milioni di ettari). Il Brasile (40,3 mln ha), l’Argentina (24,4 mln ha),
l’India (11 mln ha) e il Canada (10,8 mln ha). La normativa europea
invece ha lascito la facoltà ad ogni
singolo paese di decidere.
La Fao ha segnalato che
sono state riscontrate tracce di OGM in
alimenti provenienti dai Paesi produttori, i quali
però non avrebbero dovuto contenerne. E’
quindi emerso che gli Stati non riescono a
controllare attraverso i propri mezzi e le
persone l’effettiva quantità di prodotti
modificati in circolazione. Basti pensare come
sarebbe possibile contenere un chicco OGM
trasportato dal vento in un campo non modificato.
A livello mondiale, e non solo in Italia, sono presenti
due parti opposte: chi è a favore della sperimentazione e del
possibile utilizzo dei prodotti alimentari geneticamente modificati per
sostenere l’alimentazione mondiale e chi invece è contro e sostiene
il fatto che possano aumentare e favorire il rischio di patologie nei
soggetti consumatori.
A febbraio in Cina è stata lanciata una campagna
di sperimentazione e di informazione a favore degli OGM,
considerandoli essenziali per sfamare il paese. Negli USA invece il
presidente Obama ha impedito ai giudici per sei mesi di bloccare i
prodotti contenenti.
Il progetto integrato di filiera (PIF) descrive un progetto
collettivo: presentato da un partenariato (gruppo) di soggetti
appartenenti alla medesima filiera produttiva;
269
finalizzato alla piena riuscita dell’obiettivo di filiera (che deve essere
concreto, raggiungibile, misurabile, temporizzabile); che prevede
un accordo tra le parti e si candida a realizzare investimenti
attraverso l’utilizzo delle misure presenti nel PSR.
In termini operativi, il PIF
propone una strategia di intervento
unitaria e nello stesso tempo raccoglie
una pluralità di domande individuali.
Nell’ambito della programmazione
dello Sviluppo Rurale 2014-2020 quindi
l’organizzazione
della
filiera
si
concretizza nella presentazione di Progetti Integrati di Filiera (PIF)
caratterizzati da: un approccio bottom up,
coinvolgendo tutti i portatori di interessi e
rendendoli
partecipanti
attivi
nella
realizzazione del progetto; la costituzione di
un partenariato che sia disponibile a
realizzare una strategia condivisa con un
obiettivo specifico di sviluppo della filiera su
un periodo pluriennale; un uso sinergico e
coordinato di diverse misure finalizzato al raggiungimento
dell’obiettivo condiviso e già dettagliato ed economicamente
pertinente; presenza di una pluralità di soggetti partecipanti
messi in relazione tra loro da impegni, obblighi e responsabilità
reciproche nella realizzazione del progetto; obbiettivi precisi,
dettagliati realizzabili ed economicamente sostenibili e con un
interesse al consumatore finale; predisposizione di un business
plan con individuazione precisa delle azioni e gli investimenti
previsti; Individuazione pertinente dei soggetti partecipanti, delle
rispettive attività ed investimenti; presenza di un soggetto
animatore che svolge il compito di coordinamento del progetto
stesso.
La procedura di presentazione dei progetti è
articolata in due fasi:
270
1. la fase di manifestazione di interesse ricognitiva per la Regione e
propedeutica all’individuazione delle linee di intervento con
approccio di filiera nel PSR (linee guida, approvate con
Deliberazione della Giunta regionale);
2. la fase, in seguito ad approvazione del PSR e delle linee guida, di
emanazione di bandi da parte della Regione per la presentazione
dei progetti di filiera.
L’accordo di filiera potrebbe essere
utilizzato anche per la filiera granopane, per migliorare la competitività
delle
aziende
agricole
ed
aumentare la capacità di creare e
trattenere valore aggiunto del
prodotto aziendale; ad esempio
producendo grano, farro, segale
biologici e attivando un partenariato con aziende di distribuzione
commercializzazione; si ritiene importante analizzare le esigenze dei
consumatori, attualmente molto attratti dal consumo biologico di
alimenti, e quindi sarebbe forse utile mettere come capofila
un’azienda di distribuzione-commercializzazione che si dovrebbe
poi rivolgere agli imprenditori agricoli per ottenere il prodotto da
trasformare.
La nuova PAC 2014-2020 introduce il greening, anche conosciuto
come pagamento verde, una forma
di contributo destinato a chi segue
alcune pratiche agricole coerenti con
i principi
dell'ecolo
gia e del
rispetto
dell'ambi
ente. Tra le regole a cui sottostare per avere
accesso al greening vi è, in particolare,
271
quella dell'obbligo della diversificazione colturale per le aziende che
coltivino superfici a seminativo.
Ai fini dell'applicazione della diversificazione, le colture
sono diverse se appartengono ad un genere differente della
classificazione botanica (ad esempio, il grano e l'orzo sono diversi,
perchè appartengono rispettivamente ai generi Triticum e Hordeum ,
mentre il grano tenero ed il grano duro non sono diversi, in quanto
appartenenti al medesimo genere
Triticum).
Nel caso in cui l'azienda
agricola superi i 15 ettari di seminativi,
deve dedicare all'EFA una superficie
pari almeno al 5% di quella coltivata a
seminativi; per EFA si intende Ecological
Focus Area, aree di interesse ecologico.
In sintesi almeno pari al 5% di quella
coltivata a seminativi deve essere costituita da siepi, strade e fossati
interni ai fondi, altri elementi caratteristici del paesaggio, capezzagne,
terrazzamenti, fasce tampone, ettari agroforestali e fasce di ettari
ammissibili lungo i bordi forestali, superfici imboschite, superfici con
bosco ceduo a rotazione rapida, oppure deve essere destinata a
colture azotofissatrici (erba medica, trifoglio pisello, fagiolo, ...), oppure
ancora si può lasciare a riposo.
272
F AVOLE - P ARABOLE
La storia del chicco di grano
Un piccolo seme dorato,
dentro al solco sembrava
addormentato,
lo bagnò la pioggia di
novembre,
nacque la radice senza
farsi attendere.
La terra leggera lo nascondeva,
il chicco intanto cresceva, cresceva ...
quando spuntò infine il germoglio
soddisfatto disse "il sole voglio!"
Ma era giunto ormai dicembre,
e la neve scese senza farsi attendere,
di un manto bianco la campagna ricoprì
ed il grano in silenzio rabbrividì.
Passano i giorni e le settimane,
273
sognò di metter spiga e di farsi pane.
Quando a primavera lo cullò il vento
s'accorse d'esser cresciuto in un momento.
Il sole d'estate gli cambiò colore,
giunsero il contadino ed il mietitore.
In un baleno raccolto e ben legato
presto al mulino fu portato.
Con i fratelli lasciò la spiga e le ariste,
ma non per questo si sentì più triste.
Macinato e trasformato con il nome di farina
tutti i giorni lo ritrovi dal fornaio ed in cucina!
La storia del piccolo chicco di grano duro italiano di
Sandra Sgambaro
Era un seme piccolo piccolo e viveva al buio nel caldo
rassicurante della pancia della sua mamma “TERRA ITALIA”
Si sentiva così sicuro e protetto, che si addormentò di un
sonno profondissimo e gli sembrò di sprofondare nel nulla,
quasi di morire.
Ma questa non era per il
piccolo chicco la fine,
anzi, la sua storia inizia
proprio qui quando al
posto del sicuro buio della
sua mamma Terra si fece
avanti la luce di suo padre
il “CIELO”, una LUCE
dorata che lo accarezzò
con tanto amore per svegliarlo dolcemente, mentre il
274
Vento intonava una melodia di zufolii per attirarlo verso le
nuvole.
Il piccolo chicco si allungò a tal punto da diventare “tutto
collo e radici” e si ritrovò una PIANTINA VERDE e leggera,
capace di danzare ondeggiando al vento.
Presto si accorse, però, che non poteva camminare e
nemmeno girarsi intorno.
Alcuni animali, come le lumache e i vermicelli, gli
descrivevano i teneri colori dell’alba e gli accesi bagliori
dei tramonti e il piccolo chicco desiderò intensamente
ammirare tanta bellezza.
Con tutta l’anima pregò di avere tanti occhi per vedere
tutto l’arco dell’orizzonte.
Il suo desiderio fu esaudito perché espresso con il CUORE e
il piccolo chicco diventò una bellissima SPIGA, legata
ancora alla madre terra e con tanti “occhi”, o chicchi di
grano, che potevano ammirare i tramonti, le albe, gli
animaletti e le stelle nel cielo.
In questa magica atmosfera il TEMPO sembrava immobile,
ma la spiga continuava a crescere finché divenne tutta
d’ORO, pronta per vivere una nuova meravigliosa
avventura.
Ad un tratto il campo disparve e il piccolo chicco si trovò a
percorrere un lungo viaggio in compagnia di tanti amici
che, con le loro chiacchiere e risate, quasi lo stordirono.
Nel bel mezzo dell’allegra confusione accadde una
magia: gli parve di vivere in prima persona la favola di
Pinocchio che la farfalla bianca gli aveva tante volte
raccontato
Una gigantesca balena li ingoiò e, dopo il primo momento
di paura, il piccolo chicco si ricordò della canzone che il
Vento gli cantava per farlo addormentare
275
“dormi dormi piccolino
e riposa fino al mattino
quando grande sarai
al MOLINO tu andrai:
in SEMOLA ti trasformerai quanto basta
per diventare un bel formato di PASTA”
A questo punto il piccolo chicco rise forte: non era nella
pancia della balena ma in quella del Molino e, rassicurato,
si lasciò trascinare velocemente attraverso le budella
rumorose del gigante fino a giungere a quella che gli
parve una grande BOCCA.
Qui passò impavido, ovvero senza paura, tra grossi rulli di
acciaio, sapeva che pian piano si stava trasformando e
trovava tutto divertente, specialmente quando veniva
pulito da un forte vento che gli procurava tanto solletico o
quando ballava sulle reti che lo scuotevano al punto di
fargli perdere il “guscio”
“che bello, pensava il piccolo chicco dal CUORE GRANDE,
darei il mio cuore per diventare una stellina, oppure una
farfalla, o un disco volante o…”
Il cuore del piccolo chicco diventò una manciata di
“sabbia” splendente come la luce:
la nostra SEMOLA!
Dal molino passò nel PASTIFICIO dove la nuova madre
“ACQUA” si mise a cullarlo fino a creare un IMPASTO
magico
“un pongo, morbido ed elastico, modellabile di color giallo
luce ”
276
Il papà SOLE era già pronto per riscaldarli e poter
finalmente esaudire il grande desiderio del piccolo Chicco
di Grano Duro Italiano:
Quello di poter essere tante forme, come tutte le cose e le
fantasie che aveva visto e vissuto fin da quando era un
piccolo, piccolo seme in terra d'italia.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, tra quelli che
erano saliti per il culto durante la
festa c’erano anche alcuni Greci.
Questi si avvicinarono a Filippo,
che era di Betsàida di Galilea, e
gli
domandarono:
«Signore,
vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e
poi Andrea e Filippo andarono a
dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il
Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi
dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore,
rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria
vita in questo mondo, la
conserverà per la vita
eterna. Se uno mi vuole
servire, mi segua, e dove
sono io, là sarà anche il
mio servitore. Se uno serve
me, il Padre lo onorerà.
Adesso l’anima mia è
turbata; che cosa dirò?
277
Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo
sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo
glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva
udito, diceva che era stato un
tuono. Altri dicevano: «Un angelo
gli ha parlato». Disse Gesù:
«Questa voce non è venuta per
me, ma per voi. Ora è il giudizio di
questo mondo; ora il principe di
questo mondo sarà gettato fuori.
E io, quando sarò innalzato da
terra, attirerò tutti a me». Diceva
questo per indicare di quale
morte doveva morire.
Se il chicco di grano non cade in terra e non muore,
rimane solo; se invece muore, porta molto frutto”. Non è
il solo insegnamento che Gesù trae dalla vita dei
contadini. Il Vangelo è ricco di significative parabole,
immagini e spunti desunti dall’agricoltura molto diffusa.
Ci raccontano di fatti afferenti il mondo agricolo,
parlano del seminatore, del lavoro dei campi, della
mietitura, di grano, del vino, dell’olio, del fico, della
vigna, della vendemmia.
L’immagine del chicco di grano è una metafora che
serve per trasmetterci un importante insegnamento:
Il chicco di grano è, infatti, anzitutto Gesù stesso. Come
un chicco di frumento, egli è caduto in terra nella sua
passione e morte, è rispuntato e ha portato frutto con la
sua risurrezione.
Potenzialmente, il “frutto” è tutta l’umanità.
278
Dopo aver parlato del chicco di grano, Gesù aggiunge:
“Chi ama la sua vita la perde e chi odia (un altro
evangelista dice perde) la sua vita in questo mondo, la
conserverà per la vita eterna” (cfr. Mt 16, 25). Cadere in
terra e morire, non è dunque solo la via per portare
frutto,
ma
anche
per
“salvare
la
propria vita”,
cioè
per
continuare a
vivere! Se il
chicco viene
seminato, rispunterà e conoscerà una nuova vita.
Parabola moltiplicazione dei pani e dei pesci
La prima moltiplicazione è riportata anche da Luca
(9,10-17) e Giovanni (6,1-14). Si tratta dell'unico miracolo
di Gesù, a parte la resurrezione, ad essere riportato in
tutti e quattro i Vangeli.
La parola moltiplicazione, ancorché tradizionalmente e
universalmente usata, nei Vangeli non appare mai. C'è
invece una continua inesauribile distribuzione del bene.
La tradizione cristiana lo ha interpretato come un
preannuncio
della
ricchezza
sovrabbondante
dell'eucarestia
(istituita
durante
l'Ultima
cena),
sacramento fondamentale attraverso cui la Redenzione
compiuta sulla croce si allarga a tutti i tempi e a tutti i
luoghi.
In particolare in quello dei pani e dei pesci, i quali
“non si moltiplicarono” – ha spiegato Papa Francesco
nel 2013 – ma “semplicemente non finirono, come non
finì la farina e l’olio della vedova. Quando uno dice
‘moltiplicare’ può confondersi e credere che faccia
279
una magia… No, semplicemente è la grandezza di Dio
e dell’amore che ha messo nel nostro cuore, che, se
vogliamo, quello che possediamo non termina (…)”.
Matteo 14,13-21 Prima
moltiplicazione dei pani Ma Gesù disse loro: «Non
è necessario che se ne
vadano; date voi a loro
da mangiare». Ed essi gli
dissero:
«Noi
non
abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci». Ed
egli disse: «Portatemeli qua». Comandò quindi che le
folle si sedessero sull'erba; poi prese i cinque pani e i
due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse;
spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli, alle
folle. E tutti mangiarono e furono saziati; poi i discepoli
raccolsero i pezzi avanzati in dodici ceste piene. Ora,
coloro che avevano mangiato erano circa cinquemila
uomini, senza contare le donne e i bambini
S ITOGRAFIA -B IBLIOGRAFIA
http://www.artlifeamarte.blogspot.it
http://www.bestversilia.com
http://www.2hgiarre.forumcommunity.ne
t
http://www.leziosa.com
http://www.greenpeace.org
http://touringclub.it
http://www.arteworld.it
280
http://www.lapappadolce.net
http://www.universonline.it
http://www.minambiente.it
http://www.taccuinistorici.it
http://www.tuttosanita.it
http://www.cure-naturali.it
http://www.ecomuseo.schole.it
http://www.gabrieledannunzio.it
http://www.schededigeografia.net
http://www.it.m.wikiquote.org
http://www.drschaer-institute.com
http://www.coldiretti.it
http://www.airesis.net
http://www.itis-molinari.eu
http://www.associazionelatorre.com
http://digilander.libero.it
http://www.molinocereser.it
http://www.kamut.com/it/history.html
http://www3.syngenta.com
http://www.piccolenote.it
http://www.diegogulizia.it
http://www.culturaitalia.it
http://www.frammenti arte.it
http://www.trentinocultura.it
http://www.magisterblog.espresso.repubblica.it
http://www.gastrolabio.it
http://www.cabrinitaranto.net
http://www.greenme.it
http://www.leitv.it
http://www.paginebimbo.it
281
http://www.lascatoladeisegreti.it
http://www.aforismi.dossier.net
http://www.fareletteratura.it
http://www.poesie.reportonline.it
http://www.repubblica.it
http://www.musee-orsay.fr
http://www.alimentazione.alberghieriliviana.scuola.com
http://www.my-personaltrainer.it
http://www.sarafarnetti.it
http://www.amici-lincei.it
http://www.pancarraro.com
http://www.arteworld.it
http://www.mednat.org
http://www.old.iscomar.it
http://www.apoftegma.it
http://www.homolaicus.com
http://www.comune.adria.ro.it
http://www.istitutocamozzibg.it
http://www.swissworld.org
http://www.promex.com
http://www.expo2015.org
http://pompeiisites.org
http://www.agrariosereni.it
http://www.pompeiisites.org
http://www.pianetapane.it
http://www.donnamoderna.it
http://www.lastefani.it
http://www.bolognafiere.it
http://www.arteworld.it
http://www.rimedinonna.com
282
http://www.greenme.iti
http://kigeiblog.myblog.it
http://www.antiqvitas.it
http://www.arsetfuror.com
http://ecomuseo.schole.it
http://www.segantini.it
http://www.buonissimo.org
http://www.greenme.it
http://www.petitchef.it
http://www.giovannifattori.com
http://www.settemuse.it
https://www.comunitaprovvisorie.wordpres
s.co
http://www.irespiemonte.it
http://www.romaincampagna.it
https://www.politicheagricole.it
http://www.doc.studenti.it
http://www.cibo360.it/
http://www.itimarconinocera.org
http://www.allrecipes.it
http://www.worldrecipes.expo2015.org
http://www.pastiera.it
http://www.tuttogreen.it
http://www.parks.it
http://www.improntaunika.it
http://www.provincia.mediocampidano.it
http://www.sisonweb.com
http://www.riso.it
http://www.padanasementi.com
http://www.ilsagroup.com
283
http://www.greenme.it
http://www.uppermurrayseeds.com.au
http://www.naturesfinestseed.com
http://www.giornale.it
http://www.beniculturali.it
http://www.cesmaonline.org
http://ilmondodiaura.altervista.org
http://www.homolaicus.com
http://www.cucinamedievale.it
http://www.itcmattiussi.it
http://isolafelice.forumcommunity.net
http://www.risocarenzio.it
http://www.lifegate.it
http://www.carducci-ts.it
http://www.lapappadolce.net
http://www.ladispensadeldietista.blogspo
t.it
http://www.santamariadelgisolo.it
http://www.marcozzi.eu
http://www.biorekk.org
http://www.dietaland.com
http://www.greenme.it
http://www.sapere.it
http://www.corrierealpi.it
http://www.archiviostoricocorriere.it
http://www.venezia.it
http://www.arte.it
http://www.sauvage27blogspot.it
http://www.francescomorante.it
http://www.cultura.biografiaonline.it
284
http://www.rimediomeopatici.com
http://www.storiadellarte.it
http://www.cucinaitaliana.it
http://www.giallozafferano.it
http://www.alimentipedia.it
http://www.giardinaggio.it
http://www.slowfood.it
http://www.gazzettadipistoia.it
http://www.unisg.it
http://www2.dse.unibo.it
http://www.palazzomazzetti.it
http://www.latinovivo.com
AA.VV, le varietà di grano duro per le semine 2014, in cereali grano duro, supplememto n.1
al n.32/2014 dell'informatore agrario
AA.VV Piemonte e Lombardia, dettaglio regionale dei risultati, varietà 2014, in Cerali grano
tenero, supplemento n.1 al n.31/2014 dell'informatore agrario
AA.VV, Piemonte e Lombardia, dettaglio regionale dei risultati, varietà 2013, in Cerali grano
tenero, supplemento n.1 al n.32/2013 dell'informatore agrario
AA.VV, le malattie del grano nell'Italia settentrionale, in la difesa dei creali, supplemento al
n.6/2014 di Terra e Vita
AA.VV, varietà di frumento duro per l'agricoltura biologica, in dal seme n.3, settembre 2014
A. Capparelli, un piano per la filiera della pasta, in Agrisole, 16/22 gennaio 2015
AA.VV. le varietà di avena per le semine 2014,in
l'informatore agrario, n.33, settembre 2014
AA.VV., “Enciclopedia Botanica”, Motta Editore, 1965,
Milano.
AA.VV., Al mercato del riso serve più concorrenza,in
l'informatore agrario, n.4 febbraio 2015
AA.VV., Cézanne, Leonardo, Giotto,Tiziano, Van Gogh,
Dalì, Ghirlandaio, Veronese, Manet,
Renoir,Rubens,Matisse.in I classici dell’arte, Rizzoli
Skira, 2003, Milano
AA.VV., malattie fungine in biologico: i frumenti più
285
resistenti,in l'informatore agrario, n.4 febbraio 2015
AA.VV., Riso, cala del 4% il raccolto Italiano ,in l'informatore agrario, n.4 \ dicembre 2014
al 1922, Istituto di Storia economica e sociale
dell’Università di Bologna, 1978
D. Dotti, Il cibo nell'arte dal 600 a Warhol , Silvana
Editoriale ,2015, Cinisello Balsamo , Milano.
A. Campanelli , A. Mandolesi, alle origini del gusto
virgola il cibo a Pompei e nell'Italia antica Marsilio
Editore, 2015, Venezia,.
E.Bertone, Piemonte rurale, Priuli e Verlucca, 2015,
Scarmagno (Torino)
G. Barbiani, M. Signor, 2014 annata in chiaroscuro
per il mais, in ersa numero 3,novembre 2014
G. Bellaio, E. Carnevale, S. Bona, La coltivazione del
luppolo da birra e per l’impiego come pianta officinale, Vita in campagna, Marzo 2015
G. Porisini, Risultati di una ricerca sulle rese del frumento in Italia dal 1815
G.Garbarino, storie e testi della letteratura latina, paravia, edizioni la grafica, Boves (CN),
2014
G.V.Avondo, Piemonte contadino, edizioni del capricorno, 2014, Torino
M. Giovannetti, Gli studi più recenti sollevano due dubbi, Speciale La Stampa, 26 Marzo
2015
M. Sodano, Cibo, business e salute. Ogni paese decide per sé, Speciale La Stampa, 26 Marzo
2015
M. Sommacampagna, Riso Vialone Nano il re dei risotti veronesi, Origine, Supplemento
Informatore Agrario, n.1/2015
M.Bonavero, proverbi piemontesi, editrice il punto, 2011, Torino
P. Daverio, Beato Angelico - L'Annunciazione - introduzione - in i capolavori dell'arte,
rcs,2014, Milano
P. Daverio, Caravaggio - il Canestro di frutta - introduzione - in i capolavori dell'arte,
rcs,2014, Milano
P. Daverio, Giotto - Il compianto su Cristo morto - introduzione - in i capolavori dell'arte,
rcs,2014, Milano
P. Daverio, Leonardo - La Gioconda - introduzione - in i capolavori dell'arte, Rcs,2014,
Milano
P. Daverio, Manet - - introduzione - in i capolavori dell'arte, Rcs, 2014, Milano
286
P. Daverio, Van Gogh - i girasoli - introduzione - in i capolavori dell'arte, Rcs,2014,
Milano
P. Daverio,Tiziano - Amor sacro amor
profano - introduzione - in i capolavori
dell'arte, Rcs,2014, Milano
P. Migliorini, Pane d’annata: vecchie varietà
di cereali e ricerca partecipativa, Università
degli studi di scienze gastronomiche
Pollenzo, Cn, 2013
R. Defez, Non chiudiamo il futuro in laboratorio;
W. Goglio, Mestieri, storie e personaggi del vecchio piemonte, Daniela Piazza editore, 2013,
Torino
S ITOGRAFIA FOTO
http://touringclub.itogh-in-10-punti-e-unamostra-a-milano
http://www.musee-orsay.fr
http://www.arteworld.it
http://www.bing.com
http://www.pearltrees.com
http://www.copia-di-arte.com
http://www.stilearte.it
http://artlifeamarte.blogspot.it
http://www.old.iscomar.it
http://www.artesuarte.it
http://kigeiblog.myblog.it
http://www.minambiente.it
http://www.chiaraetuorlo.com
http://ilgrilloelaformica.com
http://www.lapappadolce.net
http://www.giovannifattori.com
287
http://www.cerealibrianza.com
http://www.conbioveg.it
http://www.torange-it.com
http://www.buttalapasta.it
https://alessandrocortesi2012.wordpress.com
https://www.flickr.com
http://canigivemydog.com
http://www.alimentipedia.it
http://www.giallozafferano.it
http://mitologia.dossier.net
http://unafettadiparadiso.blogspot.it
http://www.palazzomazzetti.it
http://www.assomais.it
http://digilander.libero.it
http://www.familiacristiana.org
http://barbarainwonderlart.com
http://www.associazionelatorre.com
http://www.vangeliunificati.it
http://www.mainardimacchineagricole.it
http://www.venetoagricoltura.org
http://www.provincia.bergamo.it
http://www.torinoscienza.it
http://www.padremarianodatorino.com
http://www.rimediomeopatici.com
http://www.gustissimo.it
http://www.http://www.petitchef.it
http://www.taccuinistorici.it
http://www.parentesibio.it
http://www.greenme.it
http://www.buonissimo.org
288
http://www.my-personaltrainer.it
http://www.genitronsviluppo.com
http://agronotizie.imagelinenetwork.com
http://www.gastrolabio.it
http://www.oggiscienza.files.wordpress.com
http://www.leitv.it
http://www.arteworld.it
http://fitoterapia.pharmaelite.it
http://www.teatronaturale.it
http://www.lanerapecora.blogspot.it/
http://www.pinterest.com
http://www.nonsolobionde.it
http://www,cronologia.leonardo.it
http://www.carducci-ts.it
http://www.prosementi.com
http://www.ambientebio.it
http://argalombardia-liguria.blogspot.it
http://www.romabeercompany.it
http://www.agenziaimpress
http://www.donna.nanopress.it.it
http://www.santamariadelgisolo.it
http://www.improntaunika.it
http://www.provincia.mediocampidano.it
http://www.sisonweb.com
http://www.riso.it
http://isolafelice.forumcommunity.net
http://www.risocarenzio.it
http://www.ladispensadeldietista.blogspot.it
http://www.dolomitipark.it
http://www.marzottosrl.it
289
htpp:/www.sfonditalia.it
http://www.t.freepik.com
http://www.cittametropolitana.bo.it
http://www.blitzquotidiano.it
http://www.ricettedi.it
http://www.superedo.it
http://www.nanopress.it
http://www.regione.emilia-romagna.it/
http://www.cgssementi.it
http://www.sapere.it
http://www.dietaland.com
https://www.etsy.com/it
http://www.airesis.net
http://www.luirig.altervista.org
http://www.parks.it
http://www.marcozzi.eu
http://www.biorekk.org
http://www.nutrifree.it
http://www.padanasementi.com
http://www.ilsagroup.com
http://www.greenme.it
http://www.uppermurrayseeds.com.au
http://www.naturesfinestseed.com
http://www.giornale.it
http://www.beniculturali.it
http://www.cesmaonline.org
http://ilmondodiaura.altervista.org
http://www.homolaicus.com
http://www.cucinamedievale.it
http://www.itcmattiussi.it
290
http://www.gazzettadipistoia.it
http://www.esserevegetariani.it
http://www.greenme.it
http://www.rimediomeopatici.com
http://www.cislbrescia.it
http://www.archivio.piacenzasera.it
http://www.centenarioaldoborgonzoni.it
http://www.comunitazione.it
http://www. sapri.it
F ONTI S TATISTICHE
WWW.SISTEMAPIEMONTE.IT - ANAGRAFE AGRICOLA
R INGRAZIAMENTI
Motivazioni per scrivere note di ringraziamento non
mancano. Contributi e suggerimenti preziosi sono giunti dai
Responsabili degli Uffici Strutture, Vigneti e Sviluppo Agricolo.
In particolare, si ringrazia il gruppo di lavoro per il
supporto fattivo, la motivazione, la competenza tecnicospecialistica e la professionalità dimostrate.
291
Dott.ssa Silvia Sarzanini- Ufficio
Divulgazione-Provincia di Asti
Supporto
Normativo
e
Dott. ssa Roberta Cane – Università degli Studi di Torino
Dott. Antonio Forte – Università degli Studi di Torino
Diego Sappa– Ufficio CED – Provincia di Asti
La Dott.ssa Silvia Sarzanini- è l’autrice della ricerca
scientifica, bibliografica, storica e sitografica e del progetto
editoriale responsabile dell’attività di indagine e della redazione.
La Dottoressa Roberta Cane (studentessa della Scuola
di Management e Economia - Torino) e il Dott. Antonio Forte
(studente della Scuola di Management e Economia – Torino) si
sono occupati della parte statistica (elaborazione grafici), degli
approfondimenti statistico – economici e anche di alcune parti
riguardanti le curiosità e la storia con interesse, professionalità,
competenza, precisione e accuratezza di analisi scientifica –
metodologica.
In particolare, un vivo e sentito ringraziamento, alla
Dottoressa Minerdo Daniela - posizione organizzativa dell’ Area
agricoltura, per la massima disponibilità, il prezioso supporto,
l’elevata professionalità e per i rilevanti consigli e pareri espressi,
di ordine tecnico e metodologico, durante le complesse fasi
della ricerca e dell’approfondimento statistico e bibliografico.
Un sentito ringraziamento va attribuito a Diego Sappa
che con l’alta professionalità, la pazienza infinita e la piena
disponibilità e cura, da sempre dimostrate, anche in occasione
della stesura degli altri volumi di approfondimento, ha contribuito
con successo a risolvere i problemi tecnico – operativi informatici
e ha fornito consigli su grafica e impostazione del sito.
.
292
Si ringraziano per
il
prezioso supporto morale e materiale,
la competenza tecnico- informaticaeconomica
e
per
l’efficace
contributo nella battitura di una parte
dei testi e i consigli e gli importanti
suggerimenti, i tirocinanti Dott.essa
Roberta Cane e Dott. Antonio Forte
(studenti della Scuola di Management e Economia – Torino),
Cerrato Alessio e Asia Sarto Valentina (studenti dell'istituto
Superiore Quintino Sella di Asti indirizzo Tecnico dei Servizi
Commerciali), ciascuno secondo le proprie competenze e
conoscenze.
Le foto e molti dei volumi analizzati, fanno parte
dell'archivio fotografico e bibliografico personale della
Dottoressa Sarzanini Silvia – autrice del volume, che ha dedicato
alla stesura anche molto tempo extra lavorativo.
Si ringraziano anche il Sig. Gianluigi Guercio e la Dott.
ssa Bianco Cristina che hanno fornito alcune fotografie facenti
parte di ciascun archivio personale.
Inoltre la maggior parte del materiale fotografico è
stato scaricato dalla rete citando i link annessi.
293