Gruppo Imar News n°4

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Gruppo Imar News n°4
pag 4
STRUMENTI DI MARKETING...
I l k n ow - h ow a z i e n d a l e a l s e r v i z i o d e l l a p i c c o l a i m p r e s a
Ogni giorno l’installatore entra nelle
case dei clienti offrendo il proprio servizio con professionalità. E lo stesso
viene fatto da tanti altri installatori.
Come distinguersi? Come far percepire, sin dal primo incontro, la propria
serietà e competenza?
Certamente un modo semplice per
ottenere un vantaggio competitivo
immediato è lavorare sulla propria
immagine.
Questo significa fare in modo che la
prima impressione che un cliente si fa
dell’installatore sia quella di avere
davanti una persona seria, preparata
ed organizzata.
luogo il riproporsi di questi dettagli in
diverse occasioni rende l’installatore
riconoscibile rispetto a chi, invece, si
presenta in modo anonimo.
Il Gruppo Imar ha scelto di investire
sugli installatori suoi partners, offrendo strumenti appositamente studiati e
progettati per creare e consolidare la
loro immagine di professionisti seri ed
organizzati.
Una scelta dettata dalla volontà di
superare le logiche dei viaggi premio,
scorciatoia semplice ed attraente, che
non richiede sforzi di progettazione e
che distoglie l’attenzione da prodotti e
servizi: l’obiettivo del Gruppo Imar è
collaborare con l’installatore per permettergli di lavorare meglio, distinguendosi con una maggiore qualità
anche a livello di immagine.
Si pensi, ad esempio, al primo incontro con un cliente: in questa occasione l’impressione che si dà è fondamentale!
Ecco alcuni degli strumenti che il
Gruppo Imar ha progettato per l’installatore.
Mailing: un importante contributo alla
visibilità dell’installatore è dato da
questo strumento pubblicitario, che
consiste nell’inviare, nella zona d’interesse dell’installatore, un depliant che
descrive alcuni prodotti ed i loro vantaggi e che riporta il marchio ed il
recapito dell’installatore. In questo
modo il Gruppo Imar sostiene l’immagine dell’installatore nel territorio e lo
fa conoscere ai potenziali clienti.
Un’immagine che va mantenuta in
modo coerente nel tempo ed in tutte
le occasioni di contatto con il cliente
stesso: quando ci si presenta a casa
sua, quando lo si accoglie nel proprio
punto vendita, ed ancor prima quando
ci facciamo conoscere tramite la pubblicità, attraverso internet o con altri
mezzi di comunicazione. Il cliente
sarà in grado di distinguere e ricordare in ogni occasione l’installatore che,
oltre ad offrire un ottimo servizio, si
propone con un’immagine coordinata,
per almeno due motivi:
innanzitutto, la cura di alcuni dettagli
crea un impatto positivo, in secondo
Il kit abbigliamento: probabilmente il
cliente sarebbe un po’ perplesso e
dubbioso trovandosi di fronte ad un
installatore in giacca e cravatta, ma un
abbigliamento ordinato, professionale
e coordinato sarà certamente apprezzato e percepito positivamente.
Il Gruppo Imar ha progettato un kit
composto da due magliette, giubbotto
multitasche e pantaloni coordinati e
personalizzati con logo Gruppo Imar.
Le cartellette personalizzate: il cliente
riceverà dal suo installatore offerte ed
informazioni ordinatamente raccolte in
una cartellina personalizzata con il
marchio dell’installatore.
Le penne personalizzate: un utile
omaggio che l’installatore potrà offrire
ai propri clienti, che così avranno
sempre a portata di mano il recapito
dell’installatore.
BIMESTRALE D’INFORMAZIONE
Riscaldare in modo
sostenibile
Un vero e proprio manuale
per progettare impianti
in modo sostenibile
Consultabile
anche on line
nella sezione “libreria”
sul nostro sito
www.gruppoimar.it
Tutti questi ed altri strumenti sono tra
loro coordinati nello stile, nei colori e
nelle caratteristiche, in modo che vi
sia coerenza nella comunicazione e
che l’immagine si distingua in modo
netto dalla massa.
Gruppo Imar rinnova il suo impegno a
sensibilizzare il mondo della termotecnica all’utilizzo di impianti sempre più
in grado di offrire comfort abbinato a
risparmio energetico.
Dai contenuti espressi nella serie di
convegni nazionali sviluppati in collaborazione con ANTA è nato un vero e
proprio manuale di progettazione per
impianti a condensazione.
Si tratta di un volume di 107 pagine,
che parte dall’analisi teorica dei rendimenti di combustione medi stagionali
per arrivare ad analizzare tutti gli
aspetti sia teorici che pratici che incidono nella realizzazione di un impianto a condensazione, sia esso ad alta o
a bassa temperatura.
DEL GRUPPO IMAR SPA
SETTEMBRE / OTTOBRE 2005
S A 8 0 0 0 : l a c e r t i f i c a z i o n e ch e g a r a n t i s c e
l’eticità di un’azienda
SA 8000 è uno standard, una norma
internazionale che indica i requisiti
che un’azienda, che si comporta eticamente ed in modo socialmente
responsabile deve soddisfare, in particolare verso i lavoratori.
Scegliere di certificarsi SA 8000 significa, innanzitutto, riconoscere che l’impresa ha delle responsabilità verso la
società e l’ambiente circostante che
non possono essere ignorate. Questo
significa fare dell’etica una scelta strategica, integrata nella gestione aziendale, e non una semplice operazione
di facciata volta a rendere più attraente l’azienda.
E’ per questo che il Gruppo Imar, dopo
aver fatto la scelta strategica di vendere solo caldaie a premiscelazione e
condensazione e di minimizzare il proprio impatto ambientale, ha continuato
il proprio percorso etico concentrandosi su un altro aspetto fondamentale
dell’azienda: i propri collaboratori.
La certificazione SA 8000 garantisce
che, nei fatti, i lavoratori vengano tutelati sotto 8 aspetti fondamentali, sia
all’interno dell’azienda in cui si va ad
applicare la certificazione, sia rispetto
alla filiera produttiva.
Questi otto punti fondamentali sono:
tutela contro il lavoro minorile, tutela
contro il lavoro forzato, garanzia di
sicurezza e salubrità del luogo di lavo-
ro, garanzia della libertà di associazione, tutela contro le discriminazioni,
correttezza nelle pratiche disciplinari, rispetto degli orari di lavoro, rispetto dei criteri retributivi.
La conformità a questi parametri viene
certificata da un ente terzo: questo
significa che l’azienda deve rispondere di ciò che fa ad una terza parte indipendente, e che non può, quindi, contare su dichiarazioni non supportate
dai fatti. Anche per questa certificazione vale l’attenzione al miglioramento
continuo, nonché l’impegno a mante-
Gruppo Imar punta
su innovazione ed affidabilità
Questa newsletter non vuole essere un documento
a senso unico, piuttosto vuole costituire un canale
di discussione tra attori di un mercato.
Pertanto chi volesse porre quesiti o proporre riflessioni
sulle problematiche sia tecniche che commerciali inerenti
il mondo della termoidraulica può scrivere una
e-mail all’indirizzo di posta elettronica
ne wsletter@g r uppoimar.it
o inviare un fax al numero
Internet
per il
termotecnico
Se desidera saperne di più sul Gruppo Imar
può inviare questo coupon al n° di fax 0309969315
Saremo lieti di farla contattare da un nostro agente che sarà
a sua disposizione per ogni esigenza
Installatore
Ter motecnico
Nome
Cognome
Via
030-9969315
all’attenzione dell’ufficio marketing.
Su ogni numero di Gruppo Imar News andremo
a trattare gli argomenti proposti
con le opinioni di specialisti in materia.
nere attiva, a documentare e a comunicare la politica aziendale in merito
all’argomento. In questo modo il
Gruppo Imar si impegna a rispettare i
propri lavoratori e ad offrire loro la
possibilità di interagire e dialogare con
l’azienda, rendendo più trasparente il
sistema di gestione delle risorse
umane e della responsabilità sociale.
Certificando l’etica il Gruppo Imar
intende confermare la propria mission
ed i propri valori, formalizzandoli e
comunicandoli in modo ancora più
concreto ed efficace.
N°4/05
Parliamone...
Parliamone...
Parliamone...
N°4
CAP
Prov.
e -mail
www.gruppoimar.it
Città
Tel.
La chiave di lettura del manuale sta
nella ricerca, a prescindere dalla tipologia impiantistica, della caratteristica
fondamentale per un impianto a condensazione: il ∆t.
Sono inclusi metodi di calcolo per
il dimensionamento del fabbisogno
energetico di un edificio, tenendo in
considerazione ausili tecnici come, ad
esempio, le valvole termostatiche.
Il manuale, inoltre, contiene riferimenti
pratici a normative ed alle raccomandazioni del CTI.
L’obiettivo del nostro sito:
diventare un utile
strumento di lavoro
Un nuovo laboratorio per la ricerca innovativa
e per il collaudo dei nuovi prodotti
Test e sperimentazione sono sinonimi
di affidabilità ed innovazione.
Ed è proprio per garantire un sempre
maggiore livello di affidabilità ed innovazione ai propri clienti, che il Gruppo
Imar ha deciso di triplicare entro l’autunno 2005 le strutture e le risorse
dedicate allo sviluppo di nuove tecno-
logie e a collaudi sempre più severi
per i propri gruppi termici.
In un mercato sempre più competitivo
gli aspetti visti sopra rappresentano la
chiave per garantire la soddisfazione
dei bisogni, sia degli utenti finali che
dei nostri partners installatori.
www.gruppoimar.it
L’obiettivo del sito www.gruppoimar.it
è quello di diventare un punto di riferimento per gli addetti ai lavori.
Nella sezione “libreria” del sito è contenuto un capitolo dedicato ai termotecnici.
Da oggi sono disponibili i file in formato DXF per la progettazione di impianti sia dei singoli gruppi termici che per
centrali modulari.
pag 2
PARLIAMO DI TECNICA E IMPIANTISTICA...
Questo dispositivo merita
un’attenzione particolare in
quanto assai diffuso
e mal conosciuto a dispetto
della sua… banalità:
si tratta, in fondo, di un pezzo
di tubo che collega mandata e
ritorno del generatore.
Disaccoppiamento
delle portate
Lo scopo primario del cosiddetto
compensatore idraulico è quello di
consentire portate differenti nei circuiti primario (generatore) e secondario
(rete di distribuzione) di un impianto di
riscaldamento.
Sono possibili due casi che richiedono il disaccoppiamento delle portate.
- La portata nei corpi scaldanti è elevatissima, eccessiva per il generatore
di calore. È il caso degli impianti a
pannelli, che richiedono una portata
elevatissima poiché il ∆T ammissibile
è molto basso. Far passare tutta la
portata dei pannelli nel generatore
provocherebbe perdite di carico inammissibili.
- La portata nei corpi scaldanti è
bassa, insufficiente per il generatore
di calore.
È il caso degli impianti a radiatori
equipaggiati con valvole termostatiche. Nelle mezze stagioni la portata
circolante può ridursi quasi a zero.
In entrambi i casi si ricorre ad un collegamento franco (diretto ed a bassa
resistenza) fra mandata e ritorno,
come indicato in figura n°27.
Con questo collegamento, il primario
ed il secondario possono funzionare
con qualsiasi portata, indipendentemente l’uno dall’altro. La differenza fra
le due portate può circolare liberamente nel compensatore idraulico.
Relazioni
fra le temperature
ai capi di un
compensatore
Sono possibili due situazioni a seconda del verso di movimento dell’acqua
nel tratto di collegamento del compensatore.
Il compensatore idraulico
e la condensazione
FIG. N°27
- Se la portata nel circuito primario è
inferiore alla portata nel circuito
secondario, come illustrato nell’esempio in figura n°28, l’acqua inviata alla
mandata del secondario è tutta l’acqua di mandata del primario più parte
dell’acqua di ritorno dal secondario.
Ecoincentivi
anche per le caldaie ecologiche
Finanziamenti regionali per la diffusione di impianti termici
a basso impatto ambientale:
le caldaie a condensazione ancora più convenienti
Circuito
di generazione
con
compensatore
idraulico
FIG. N°30
Temperature
ai capi di un
compensatore
con portata
nel circuito
secondario
minore
della portata
nel circuito
primario
Di conseguenza:
- la temperatura di ritorno nel circuito
primario è uguale alla temperatura di
ritorno nel circuito secondario.
- la temperatura di mandata del circuito primario deve essere necessariamente maggiore della temperatura
di mandata del circuito secondario.
È questo il caso degli impianti a pannelli. In queste condizioni non ci sono
conseguenze negative sul rendimento dei generatori a condensazione in
quanto la temperatura di ritorno al
generatore coincide con la temperatura di ritorno dai pannelli.
FIG. N°29
FIG. N°28
Temperature ai capi di un
compensatore con portata
nel circuito secondario maggiore
della portata nel circuito primario
pag 3
MERCATO, PRODOTTO E NORMATIVA...
Temperature ai capi di un
compensatore con portata
nel circuito secondario minore
della portata nel circuito primario
- Se la portata nel circuito primario è
superiore alla portata nel circuito
secondario, come illustrato nell’esempio in figura n°29, l’acqua inviata al
ritorno del primario è tutta l’acqua di
ritorno del secondario più parte dell’acqua di mandata del primario.
Di conseguenza:
- la temperatura di mandata nel circui-
to secondario è uguale alla temperatura di mandata nel circuito primario.
- la temperatura di ritorno del circuito
primario deve essere necessariamente maggiore della temperatura di ritorno del circuito secondario.
È questo il caso degli impianti a radiatori. In queste condizioni ci sono conseguenze negative sul rendimento dei
generatori a condensazione. Esiste
una semplice relazione matematica
fra temperature e portate nei due circuiti:
Q1 · ∆T1 = Q2 · ∆T2
Può essere utilizzata:
- in fase di progetto, per determinare
le temperature prevedibili nei vari circuiti.
- in fase di verifica del funzionamento,
per determinare, sulla base del rapporto di temperature, il rapporto delle
portate effettivamente circolanti nell’impianto.
Come
non condensare
con un impianto
a pannelli
L’utilizzo dei pannelli come corpi scaldanti viene spesso presentato come
una garanzia dell’ottenimento di un
impianto “a bassa temperatura”, quindi di sfruttamento ottimale delle caldaie a condensazione.
Occorre qui ribadire che se non si
presta attenzione ai concetti finora
esposti è perfettamente possibile
costruire un impianto a pannelli che
non produca neanche una goccia di
www.gruppoimar.it
condensa.
Lo schema riportato in figura n°30 è
spesso utilizzato quando occorra alimentare, oltre all’impianto a pannelli,
anche un’utenza ad alta temperatura
(non riportata nello schema), come lo
scaldasalviette nel bagno od il bollitore per la produzione di acqua calda
sanitaria. Nei pannelli circola una portata elevata e, se si fosse utilizzata
una connessione diretta (dei pannelli)
al compensatore idraulico non ci
sarebbe stato nessun problema.
Ma ecco che occorre lavorare con una
temperatura di mandata di 60° C per
alimentare altre utenze. Si utilizza
allora un circuito a miscelazione per
rendere indipendente la temperatura
di mandata ai pannelli da quella del
generatore. E fin qui tutto bene. Come
abbiamo già visto, il circuito a miscelazione è compatibile con gli impianti a
condensazione. Come si vede in figura, nel tratto fra la valvola miscelatrice
ed il compensatore idraulico la temperatura di ritorno è sempre di 33 °C.
Il problema nasce dal fatto che la
portata prelevata dal compensatore
idraulico si riduce da 270 kg/h a soli
15 kg/h, la portata immediatamente a
valle del compensatore diventa inferiore a quella a monte e si ha l’innalzamento della temperatura di ritorno
dell’acqua in caldaia.
Abbiamo ritenuto ribadire questo concetto con un esempio specifico perché
la pratica quotidiana dimostra che
errori progettuali come quello appena
illustrato sono ancora abbastanza
comuni.
Sebbene sia risaputo che una caldaia a condensazione ammortizza il
maggior costo d’installazione già
nelle prime stagioni di funzionamento, ad oggi sono ancora parecchi gli
utenti che preferiscono un risparmio
immediato, e quindi fittizio, a quello
che invece andrebbe considerato a
tutti gli effetti un vero e proprio investimento.
Negli ultimi anni stiamo assistendo
ad una sempre maggiore pressione
delle amministrazioni pubbliche
verso l’utilizzo di caldaie ecologiche.
Sta a noi addetti ai lavori incentivare
la diffusione di una cultura sensibile
alle problematiche legate all’inquinamento e ai consumi energetici.
Spesso infatti, l’utente non viene
informato esaurientemente riguardo
ai vantaggi che sia lui, sia l’ambiente possono trarre dall’utilizzo di
gruppi termici tecnologicamente
evoluti.
Qui di seguito riportiamo i casi più
significativi, di finanziamenti in
corso per l’installazione di caldaie
ecologiche.
La Giunta piemontese ha trasferito
alle Province uno stanziamento
complessivo di 2.500.000 euro per
sviluppare e diffondere impianti di
riscaldamento e climatizzazione a
basse emissioni di ossidi di azoto e
ad alto rendimento.
Ne beneficiano le abitazioni civili, le
abitazioni rurali, le scuole, i conventi, le carceri, i collegi, gli uffici pubblici e privati.
I contributi serviranno per coprire le
differenze di costo dei bruciatori di
nuova generazione rispetto a quelli
vecchi.
Verranno incentivate le caldaie a
condensazione ad alto rendimento
energetico e saranno privilegiati gli
impianti attualmente funzionanti a
carbone o ad olio combustibile.
Ogni provincia ha definito autonomamente la durata dell’iniziativa.
I finanziamenti arrivano fino a 800
euro per caldaie di potenza inferiore
a 35 kW con emissioni di NOx inferiori a 30 mg kWh.
La Regione Emilia Romagna ed il
Comune di Rimini concedono contributi per l’anno 2005 a residenti nel
territorio Comunale, per la manutenzione e l’adeguamento o la sostituzione della caldaia degli impianti termici di civile abitazione con potenza
nominale installata inferiore a 35
kW.
Per la sostituzione/installazione
della caldaia, se l’utente è proprietario dell’immobile, e fino ad un massimo di:
- euro 450 per caldaie di tipo B/C
con 3 stelle, ai sensi del DPR n° 660
del 15/11/96;
- euro 600 per caldaie di tipo C con
4 stelle, ai sensi del DPR n° 660 del
15/11/96;
- euro 900 per caldaie a condensazione.
Nel caso l’installazione della caldaia
si configuri come “nuovo impianto”
ai sensi del DPR 412/93, si potrà
usufruire anche di un contributo
straordinario fino a 150,00 euro per
l’installazione della canna fumaria
e/o condotti evacuazione fumi, se
inesistenti o non a norma.
Caldaia a
condensazione
all’esterno.
Scelta conveniente?
In alcuni casi sì!
Nell’eventuale scelta impiantistica
di un sistema a bassa temperatura, dobbiamo fare i conti con delle
dispersioni verso l’ambiente in cui
è installata la caldaia che chiaramente dipendono dal salto termico tra la temperatura media di
caldaia e l’ambiente stesso.
Ovviamente queste dispersioni
saranno maggiori in caldaia
installata all’esterno.
A titolo di esempio si riporta un
grafico che evidenzia l’andamento percentuale di dette dispersioni a fronte del salto termico (vedi
grafico).
Esiste quindi una evidente contraddizione nello scegliere una
caldaia a condensazione e poi
disperderne una parte del beneficio all’esterno. L’unica vera soluzione è rappresentata nella figura
seguente con l’adozione del mantello di copertura a “tenuta stagna”.
Con 29 milligrammi di NOx per kWh, i gruppi termici Bimetal Condens
rientrano nella categoria di caldaie ecologiche con i contributi più elevati.
I n k a + k i t B . T.
è la soluzione
ideale per
impianti misti
Questo accorgimento permette di
utilizzare l’aria d’ingresso per raffreddare l’ambiente che ospita il
generatore termico prima di essere utilizzata in combustione, a
temperature più alte, dal bruciatore premiscelato.
Rispetto a sistemi tradizionali,
atmosferici a camera aperta o
stagna, dove inultimente si isola o
si consiglia di isolare la portina
del cassone di contenimento, il
suddetto sistema permette di
recuperare la quasi totalità del
calore che altrimenti verrebbe
disperso verso l’ambiente esterno
a discapito di costi maggiori che
vanificano il vantaggio del rendimento che la caldaia premiscelata o a condensazione può offrire.
Il gruppo termico Bimetal Condens
Inka è predisposto per l’installazione di un kit per la gestione di una
seconda zona a bassa temperatura.
Sia la parte idraulica che elettronica
trovano alloggiamento all’interno del
vano incasso.
Il comando remoto è predisposto
per la gestione differenziata delle
due zone di riscaldamento.
Un vantaggio non meno importante
è costituito dal fatto che utilizzando
questa soluzione la manutenzione
viene eseguita da un unico centro
assistenza.
www.gruppoimar.it
pag 2
PARLIAMO DI TECNICA E IMPIANTISTICA...
Questo dispositivo merita
un’attenzione particolare in
quanto assai diffuso
e mal conosciuto a dispetto
della sua… banalità:
si tratta, in fondo, di un pezzo
di tubo che collega mandata e
ritorno del generatore.
Disaccoppiamento
delle portate
Lo scopo primario del cosiddetto
compensatore idraulico è quello di
consentire portate differenti nei circuiti primario (generatore) e secondario
(rete di distribuzione) di un impianto di
riscaldamento.
Sono possibili due casi che richiedono il disaccoppiamento delle portate.
- La portata nei corpi scaldanti è elevatissima, eccessiva per il generatore
di calore. È il caso degli impianti a
pannelli, che richiedono una portata
elevatissima poiché il ∆T ammissibile
è molto basso. Far passare tutta la
portata dei pannelli nel generatore
provocherebbe perdite di carico inammissibili.
- La portata nei corpi scaldanti è
bassa, insufficiente per il generatore
di calore.
È il caso degli impianti a radiatori
equipaggiati con valvole termostatiche. Nelle mezze stagioni la portata
circolante può ridursi quasi a zero.
In entrambi i casi si ricorre ad un collegamento franco (diretto ed a bassa
resistenza) fra mandata e ritorno,
come indicato in figura n°27.
Con questo collegamento, il primario
ed il secondario possono funzionare
con qualsiasi portata, indipendentemente l’uno dall’altro. La differenza fra
le due portate può circolare liberamente nel compensatore idraulico.
Relazioni
fra le temperature
ai capi di un
compensatore
Sono possibili due situazioni a seconda del verso di movimento dell’acqua
nel tratto di collegamento del compensatore.
Il compensatore idraulico
e la condensazione
FIG. N°27
- Se la portata nel circuito primario è
inferiore alla portata nel circuito
secondario, come illustrato nell’esempio in figura n°28, l’acqua inviata alla
mandata del secondario è tutta l’acqua di mandata del primario più parte
dell’acqua di ritorno dal secondario.
Ecoincentivi
anche per le caldaie ecologiche
Finanziamenti regionali per la diffusione di impianti termici
a basso impatto ambientale:
le caldaie a condensazione ancora più convenienti
Circuito
di generazione
con
compensatore
idraulico
FIG. N°30
Temperature
ai capi di un
compensatore
con portata
nel circuito
secondario
minore
della portata
nel circuito
primario
Di conseguenza:
- la temperatura di ritorno nel circuito
primario è uguale alla temperatura di
ritorno nel circuito secondario.
- la temperatura di mandata del circuito primario deve essere necessariamente maggiore della temperatura
di mandata del circuito secondario.
È questo il caso degli impianti a pannelli. In queste condizioni non ci sono
conseguenze negative sul rendimento dei generatori a condensazione in
quanto la temperatura di ritorno al
generatore coincide con la temperatura di ritorno dai pannelli.
FIG. N°29
FIG. N°28
Temperature ai capi di un
compensatore con portata
nel circuito secondario maggiore
della portata nel circuito primario
pag 3
MERCATO, PRODOTTO E NORMATIVA...
Temperature ai capi di un
compensatore con portata
nel circuito secondario minore
della portata nel circuito primario
- Se la portata nel circuito primario è
superiore alla portata nel circuito
secondario, come illustrato nell’esempio in figura n°29, l’acqua inviata al
ritorno del primario è tutta l’acqua di
ritorno del secondario più parte dell’acqua di mandata del primario.
Di conseguenza:
- la temperatura di mandata nel circui-
to secondario è uguale alla temperatura di mandata nel circuito primario.
- la temperatura di ritorno del circuito
primario deve essere necessariamente maggiore della temperatura di ritorno del circuito secondario.
È questo il caso degli impianti a radiatori. In queste condizioni ci sono conseguenze negative sul rendimento dei
generatori a condensazione. Esiste
una semplice relazione matematica
fra temperature e portate nei due circuiti:
Q1 · ∆T1 = Q2 · ∆T2
Può essere utilizzata:
- in fase di progetto, per determinare
le temperature prevedibili nei vari circuiti.
- in fase di verifica del funzionamento,
per determinare, sulla base del rapporto di temperature, il rapporto delle
portate effettivamente circolanti nell’impianto.
Come
non condensare
con un impianto
a pannelli
L’utilizzo dei pannelli come corpi scaldanti viene spesso presentato come
una garanzia dell’ottenimento di un
impianto “a bassa temperatura”, quindi di sfruttamento ottimale delle caldaie a condensazione.
Occorre qui ribadire che se non si
presta attenzione ai concetti finora
esposti è perfettamente possibile
costruire un impianto a pannelli che
non produca neanche una goccia di
www.gruppoimar.it
condensa.
Lo schema riportato in figura n°30 è
spesso utilizzato quando occorra alimentare, oltre all’impianto a pannelli,
anche un’utenza ad alta temperatura
(non riportata nello schema), come lo
scaldasalviette nel bagno od il bollitore per la produzione di acqua calda
sanitaria. Nei pannelli circola una portata elevata e, se si fosse utilizzata
una connessione diretta (dei pannelli)
al compensatore idraulico non ci
sarebbe stato nessun problema.
Ma ecco che occorre lavorare con una
temperatura di mandata di 60° C per
alimentare altre utenze. Si utilizza
allora un circuito a miscelazione per
rendere indipendente la temperatura
di mandata ai pannelli da quella del
generatore. E fin qui tutto bene. Come
abbiamo già visto, il circuito a miscelazione è compatibile con gli impianti a
condensazione. Come si vede in figura, nel tratto fra la valvola miscelatrice
ed il compensatore idraulico la temperatura di ritorno è sempre di 33 °C.
Il problema nasce dal fatto che la
portata prelevata dal compensatore
idraulico si riduce da 270 kg/h a soli
15 kg/h, la portata immediatamente a
valle del compensatore diventa inferiore a quella a monte e si ha l’innalzamento della temperatura di ritorno
dell’acqua in caldaia.
Abbiamo ritenuto ribadire questo concetto con un esempio specifico perché
la pratica quotidiana dimostra che
errori progettuali come quello appena
illustrato sono ancora abbastanza
comuni.
Sebbene sia risaputo che una caldaia a condensazione ammortizza il
maggior costo d’installazione già
nelle prime stagioni di funzionamento, ad oggi sono ancora parecchi gli
utenti che preferiscono un risparmio
immediato, e quindi fittizio, a quello
che invece andrebbe considerato a
tutti gli effetti un vero e proprio investimento.
Negli ultimi anni stiamo assistendo
ad una sempre maggiore pressione
delle amministrazioni pubbliche
verso l’utilizzo di caldaie ecologiche.
Sta a noi addetti ai lavori incentivare
la diffusione di una cultura sensibile
alle problematiche legate all’inquinamento e ai consumi energetici.
Spesso infatti, l’utente non viene
informato esaurientemente riguardo
ai vantaggi che sia lui, sia l’ambiente possono trarre dall’utilizzo di
gruppi termici tecnologicamente
evoluti.
Qui di seguito riportiamo i casi più
significativi, di finanziamenti in
corso per l’installazione di caldaie
ecologiche.
La Giunta piemontese ha trasferito
alle Province uno stanziamento
complessivo di 2.500.000 euro per
sviluppare e diffondere impianti di
riscaldamento e climatizzazione a
basse emissioni di ossidi di azoto e
ad alto rendimento.
Ne beneficiano le abitazioni civili, le
abitazioni rurali, le scuole, i conventi, le carceri, i collegi, gli uffici pubblici e privati.
I contributi serviranno per coprire le
differenze di costo dei bruciatori di
nuova generazione rispetto a quelli
vecchi.
Verranno incentivate le caldaie a
condensazione ad alto rendimento
energetico e saranno privilegiati gli
impianti attualmente funzionanti a
carbone o ad olio combustibile.
Ogni provincia ha definito autonomamente la durata dell’iniziativa.
I finanziamenti arrivano fino a 800
euro per caldaie di potenza inferiore
a 35 kW con emissioni di NOx inferiori a 30 mg kWh.
La Regione Emilia Romagna ed il
Comune di Rimini concedono contributi per l’anno 2005 a residenti nel
territorio Comunale, per la manutenzione e l’adeguamento o la sostituzione della caldaia degli impianti termici di civile abitazione con potenza
nominale installata inferiore a 35
kW.
Per la sostituzione/installazione
della caldaia, se l’utente è proprietario dell’immobile, e fino ad un massimo di:
- euro 450 per caldaie di tipo B/C
con 3 stelle, ai sensi del DPR n° 660
del 15/11/96;
- euro 600 per caldaie di tipo C con
4 stelle, ai sensi del DPR n° 660 del
15/11/96;
- euro 900 per caldaie a condensazione.
Nel caso l’installazione della caldaia
si configuri come “nuovo impianto”
ai sensi del DPR 412/93, si potrà
usufruire anche di un contributo
straordinario fino a 150,00 euro per
l’installazione della canna fumaria
e/o condotti evacuazione fumi, se
inesistenti o non a norma.
Caldaia a
condensazione
all’esterno.
Scelta conveniente?
In alcuni casi sì!
Nell’eventuale scelta impiantistica
di un sistema a bassa temperatura, dobbiamo fare i conti con delle
dispersioni verso l’ambiente in cui
è installata la caldaia che chiaramente dipendono dal salto termico tra la temperatura media di
caldaia e l’ambiente stesso.
Ovviamente queste dispersioni
saranno maggiori in caldaia
installata all’esterno.
A titolo di esempio si riporta un
grafico che evidenzia l’andamento percentuale di dette dispersioni a fronte del salto termico (vedi
grafico).
Esiste quindi una evidente contraddizione nello scegliere una
caldaia a condensazione e poi
disperderne una parte del beneficio all’esterno. L’unica vera soluzione è rappresentata nella figura
seguente con l’adozione del mantello di copertura a “tenuta stagna”.
Con 29 milligrammi di NOx per kWh, i gruppi termici Bimetal Condens
rientrano nella categoria di caldaie ecologiche con i contributi più elevati.
I n k a + k i t B . T.
è la soluzione
ideale per
impianti misti
Questo accorgimento permette di
utilizzare l’aria d’ingresso per raffreddare l’ambiente che ospita il
generatore termico prima di essere utilizzata in combustione, a
temperature più alte, dal bruciatore premiscelato.
Rispetto a sistemi tradizionali,
atmosferici a camera aperta o
stagna, dove inultimente si isola o
si consiglia di isolare la portina
del cassone di contenimento, il
suddetto sistema permette di
recuperare la quasi totalità del
calore che altrimenti verrebbe
disperso verso l’ambiente esterno
a discapito di costi maggiori che
vanificano il vantaggio del rendimento che la caldaia premiscelata o a condensazione può offrire.
Il gruppo termico Bimetal Condens
Inka è predisposto per l’installazione di un kit per la gestione di una
seconda zona a bassa temperatura.
Sia la parte idraulica che elettronica
trovano alloggiamento all’interno del
vano incasso.
Il comando remoto è predisposto
per la gestione differenziata delle
due zone di riscaldamento.
Un vantaggio non meno importante
è costituito dal fatto che utilizzando
questa soluzione la manutenzione
viene eseguita da un unico centro
assistenza.
www.gruppoimar.it
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STRUMENTI DI MARKETING...
I l k n ow - h ow a z i e n d a l e a l s e r v i z i o d e l l a p i c c o l a i m p r e s a
Ogni giorno l’installatore entra nelle
case dei clienti offrendo il proprio servizio con professionalità. E lo stesso
viene fatto da tanti altri installatori.
Come distinguersi? Come far percepire, sin dal primo incontro, la propria
serietà e competenza?
Certamente un modo semplice per
ottenere un vantaggio competitivo
immediato è lavorare sulla propria
immagine.
Questo significa fare in modo che la
prima impressione che un cliente si fa
dell’installatore sia quella di avere
davanti una persona seria, preparata
ed organizzata.
luogo il riproporsi di questi dettagli in
diverse occasioni rende l’installatore
riconoscibile rispetto a chi, invece, si
presenta in modo anonimo.
Il Gruppo Imar ha scelto di investire
sugli installatori suoi partners, offrendo strumenti appositamente studiati e
progettati per creare e consolidare la
loro immagine di professionisti seri ed
organizzati.
Una scelta dettata dalla volontà di
superare le logiche dei viaggi premio,
scorciatoia semplice ed attraente, che
non richiede sforzi di progettazione e
che distoglie l’attenzione da prodotti e
servizi: l’obiettivo del Gruppo Imar è
collaborare con l’installatore per permettergli di lavorare meglio, distinguendosi con una maggiore qualità
anche a livello di immagine.
Si pensi, ad esempio, al primo incontro con un cliente: in questa occasione l’impressione che si dà è fondamentale!
Ecco alcuni degli strumenti che il
Gruppo Imar ha progettato per l’installatore.
Mailing: un importante contributo alla
visibilità dell’installatore è dato da
questo strumento pubblicitario, che
consiste nell’inviare, nella zona d’interesse dell’installatore, un depliant che
descrive alcuni prodotti ed i loro vantaggi e che riporta il marchio ed il
recapito dell’installatore. In questo
modo il Gruppo Imar sostiene l’immagine dell’installatore nel territorio e lo
fa conoscere ai potenziali clienti.
Un’immagine che va mantenuta in
modo coerente nel tempo ed in tutte
le occasioni di contatto con il cliente
stesso: quando ci si presenta a casa
sua, quando lo si accoglie nel proprio
punto vendita, ed ancor prima quando
ci facciamo conoscere tramite la pubblicità, attraverso internet o con altri
mezzi di comunicazione. Il cliente
sarà in grado di distinguere e ricordare in ogni occasione l’installatore che,
oltre ad offrire un ottimo servizio, si
propone con un’immagine coordinata,
per almeno due motivi:
innanzitutto, la cura di alcuni dettagli
crea un impatto positivo, in secondo
Il kit abbigliamento: probabilmente il
cliente sarebbe un po’ perplesso e
dubbioso trovandosi di fronte ad un
installatore in giacca e cravatta, ma un
abbigliamento ordinato, professionale
e coordinato sarà certamente apprezzato e percepito positivamente.
Il Gruppo Imar ha progettato un kit
composto da due magliette, giubbotto
multitasche e pantaloni coordinati e
personalizzati con logo Gruppo Imar.
Le cartellette personalizzate: il cliente
riceverà dal suo installatore offerte ed
informazioni ordinatamente raccolte in
una cartellina personalizzata con il
marchio dell’installatore.
Le penne personalizzate: un utile
omaggio che l’installatore potrà offrire
ai propri clienti, che così avranno
sempre a portata di mano il recapito
dell’installatore.
BIMESTRALE D’INFORMAZIONE
Riscaldare in modo
sostenibile
Un vero e proprio manuale
per progettare impianti
in modo sostenibile
Consultabile
anche on line
nella sezione “libreria”
sul nostro sito
www.gruppoimar.it
Tutti questi ed altri strumenti sono tra
loro coordinati nello stile, nei colori e
nelle caratteristiche, in modo che vi
sia coerenza nella comunicazione e
che l’immagine si distingua in modo
netto dalla massa.
Gruppo Imar rinnova il suo impegno a
sensibilizzare il mondo della termotecnica all’utilizzo di impianti sempre più
in grado di offrire comfort abbinato a
risparmio energetico.
Dai contenuti espressi nella serie di
convegni nazionali sviluppati in collaborazione con ANTA è nato un vero e
proprio manuale di progettazione per
impianti a condensazione.
Si tratta di un volume di 107 pagine,
che parte dall’analisi teorica dei rendimenti di combustione medi stagionali
per arrivare ad analizzare tutti gli
aspetti sia teorici che pratici che incidono nella realizzazione di un impianto a condensazione, sia esso ad alta o
a bassa temperatura.
DEL GRUPPO IMAR SPA
SETTEMBRE / OTTOBRE 2005
S A 8 0 0 0 : l a c e r t i f i c a z i o n e ch e g a r a n t i s c e
l’eticità di un’azienda
SA 8000 è uno standard, una norma
internazionale che indica i requisiti
che un’azienda, che si comporta eticamente ed in modo socialmente
responsabile deve soddisfare, in particolare verso i lavoratori.
Scegliere di certificarsi SA 8000 significa, innanzitutto, riconoscere che l’impresa ha delle responsabilità verso la
società e l’ambiente circostante che
non possono essere ignorate. Questo
significa fare dell’etica una scelta strategica, integrata nella gestione aziendale, e non una semplice operazione
di facciata volta a rendere più attraente l’azienda.
E’ per questo che il Gruppo Imar, dopo
aver fatto la scelta strategica di vendere solo caldaie a premiscelazione e
condensazione e di minimizzare il proprio impatto ambientale, ha continuato
il proprio percorso etico concentrandosi su un altro aspetto fondamentale
dell’azienda: i propri collaboratori.
La certificazione SA 8000 garantisce
che, nei fatti, i lavoratori vengano tutelati sotto 8 aspetti fondamentali, sia
all’interno dell’azienda in cui si va ad
applicare la certificazione, sia rispetto
alla filiera produttiva.
Questi otto punti fondamentali sono:
tutela contro il lavoro minorile, tutela
contro il lavoro forzato, garanzia di
sicurezza e salubrità del luogo di lavo-
ro, garanzia della libertà di associazione, tutela contro le discriminazioni,
correttezza nelle pratiche disciplinari, rispetto degli orari di lavoro, rispetto dei criteri retributivi.
La conformità a questi parametri viene
certificata da un ente terzo: questo
significa che l’azienda deve rispondere di ciò che fa ad una terza parte indipendente, e che non può, quindi, contare su dichiarazioni non supportate
dai fatti. Anche per questa certificazione vale l’attenzione al miglioramento
continuo, nonché l’impegno a mante-
Gruppo Imar punta
su innovazione ed affidabilità
Questa newsletter non vuole essere un documento
a senso unico, piuttosto vuole costituire un canale
di discussione tra attori di un mercato.
Pertanto chi volesse porre quesiti o proporre riflessioni
sulle problematiche sia tecniche che commerciali inerenti
il mondo della termoidraulica può scrivere una
e-mail all’indirizzo di posta elettronica
ne wsletter@g r uppoimar.it
o inviare un fax al numero
Internet
per il
termotecnico
Se desidera saperne di più sul Gruppo Imar
può inviare questo coupon al n° di fax 0309969315
Saremo lieti di farla contattare da un nostro agente che sarà
a sua disposizione per ogni esigenza
Installatore
Ter motecnico
Nome
Cognome
Via
030-9969315
all’attenzione dell’ufficio marketing.
Su ogni numero di Gruppo Imar News andremo
a trattare gli argomenti proposti
con le opinioni di specialisti in materia.
nere attiva, a documentare e a comunicare la politica aziendale in merito
all’argomento. In questo modo il
Gruppo Imar si impegna a rispettare i
propri lavoratori e ad offrire loro la
possibilità di interagire e dialogare con
l’azienda, rendendo più trasparente il
sistema di gestione delle risorse
umane e della responsabilità sociale.
Certificando l’etica il Gruppo Imar
intende confermare la propria mission
ed i propri valori, formalizzandoli e
comunicandoli in modo ancora più
concreto ed efficace.
N°4/05
Parliamone...
Parliamone...
Parliamone...
N°4
CAP
Prov.
e -mail
www.gruppoimar.it
Città
Tel.
La chiave di lettura del manuale sta
nella ricerca, a prescindere dalla tipologia impiantistica, della caratteristica
fondamentale per un impianto a condensazione: il ∆t.
Sono inclusi metodi di calcolo per
il dimensionamento del fabbisogno
energetico di un edificio, tenendo in
considerazione ausili tecnici come, ad
esempio, le valvole termostatiche.
Il manuale, inoltre, contiene riferimenti
pratici a normative ed alle raccomandazioni del CTI.
L’obiettivo del nostro sito:
diventare un utile
strumento di lavoro
Un nuovo laboratorio per la ricerca innovativa
e per il collaudo dei nuovi prodotti
Test e sperimentazione sono sinonimi
di affidabilità ed innovazione.
Ed è proprio per garantire un sempre
maggiore livello di affidabilità ed innovazione ai propri clienti, che il Gruppo
Imar ha deciso di triplicare entro l’autunno 2005 le strutture e le risorse
dedicate allo sviluppo di nuove tecno-
logie e a collaudi sempre più severi
per i propri gruppi termici.
In un mercato sempre più competitivo
gli aspetti visti sopra rappresentano la
chiave per garantire la soddisfazione
dei bisogni, sia degli utenti finali che
dei nostri partners installatori.
www.gruppoimar.it
L’obiettivo del sito www.gruppoimar.it
è quello di diventare un punto di riferimento per gli addetti ai lavori.
Nella sezione “libreria” del sito è contenuto un capitolo dedicato ai termotecnici.
Da oggi sono disponibili i file in formato DXF per la progettazione di impianti sia dei singoli gruppi termici che per
centrali modulari.