Gruppo Imar News n°4
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Gruppo Imar News n°4
pag 4 STRUMENTI DI MARKETING... I l k n ow - h ow a z i e n d a l e a l s e r v i z i o d e l l a p i c c o l a i m p r e s a Ogni giorno l’installatore entra nelle case dei clienti offrendo il proprio servizio con professionalità. E lo stesso viene fatto da tanti altri installatori. Come distinguersi? Come far percepire, sin dal primo incontro, la propria serietà e competenza? Certamente un modo semplice per ottenere un vantaggio competitivo immediato è lavorare sulla propria immagine. Questo significa fare in modo che la prima impressione che un cliente si fa dell’installatore sia quella di avere davanti una persona seria, preparata ed organizzata. luogo il riproporsi di questi dettagli in diverse occasioni rende l’installatore riconoscibile rispetto a chi, invece, si presenta in modo anonimo. Il Gruppo Imar ha scelto di investire sugli installatori suoi partners, offrendo strumenti appositamente studiati e progettati per creare e consolidare la loro immagine di professionisti seri ed organizzati. Una scelta dettata dalla volontà di superare le logiche dei viaggi premio, scorciatoia semplice ed attraente, che non richiede sforzi di progettazione e che distoglie l’attenzione da prodotti e servizi: l’obiettivo del Gruppo Imar è collaborare con l’installatore per permettergli di lavorare meglio, distinguendosi con una maggiore qualità anche a livello di immagine. Si pensi, ad esempio, al primo incontro con un cliente: in questa occasione l’impressione che si dà è fondamentale! Ecco alcuni degli strumenti che il Gruppo Imar ha progettato per l’installatore. Mailing: un importante contributo alla visibilità dell’installatore è dato da questo strumento pubblicitario, che consiste nell’inviare, nella zona d’interesse dell’installatore, un depliant che descrive alcuni prodotti ed i loro vantaggi e che riporta il marchio ed il recapito dell’installatore. In questo modo il Gruppo Imar sostiene l’immagine dell’installatore nel territorio e lo fa conoscere ai potenziali clienti. Un’immagine che va mantenuta in modo coerente nel tempo ed in tutte le occasioni di contatto con il cliente stesso: quando ci si presenta a casa sua, quando lo si accoglie nel proprio punto vendita, ed ancor prima quando ci facciamo conoscere tramite la pubblicità, attraverso internet o con altri mezzi di comunicazione. Il cliente sarà in grado di distinguere e ricordare in ogni occasione l’installatore che, oltre ad offrire un ottimo servizio, si propone con un’immagine coordinata, per almeno due motivi: innanzitutto, la cura di alcuni dettagli crea un impatto positivo, in secondo Il kit abbigliamento: probabilmente il cliente sarebbe un po’ perplesso e dubbioso trovandosi di fronte ad un installatore in giacca e cravatta, ma un abbigliamento ordinato, professionale e coordinato sarà certamente apprezzato e percepito positivamente. Il Gruppo Imar ha progettato un kit composto da due magliette, giubbotto multitasche e pantaloni coordinati e personalizzati con logo Gruppo Imar. Le cartellette personalizzate: il cliente riceverà dal suo installatore offerte ed informazioni ordinatamente raccolte in una cartellina personalizzata con il marchio dell’installatore. Le penne personalizzate: un utile omaggio che l’installatore potrà offrire ai propri clienti, che così avranno sempre a portata di mano il recapito dell’installatore. BIMESTRALE D’INFORMAZIONE Riscaldare in modo sostenibile Un vero e proprio manuale per progettare impianti in modo sostenibile Consultabile anche on line nella sezione “libreria” sul nostro sito www.gruppoimar.it Tutti questi ed altri strumenti sono tra loro coordinati nello stile, nei colori e nelle caratteristiche, in modo che vi sia coerenza nella comunicazione e che l’immagine si distingua in modo netto dalla massa. Gruppo Imar rinnova il suo impegno a sensibilizzare il mondo della termotecnica all’utilizzo di impianti sempre più in grado di offrire comfort abbinato a risparmio energetico. Dai contenuti espressi nella serie di convegni nazionali sviluppati in collaborazione con ANTA è nato un vero e proprio manuale di progettazione per impianti a condensazione. Si tratta di un volume di 107 pagine, che parte dall’analisi teorica dei rendimenti di combustione medi stagionali per arrivare ad analizzare tutti gli aspetti sia teorici che pratici che incidono nella realizzazione di un impianto a condensazione, sia esso ad alta o a bassa temperatura. DEL GRUPPO IMAR SPA SETTEMBRE / OTTOBRE 2005 S A 8 0 0 0 : l a c e r t i f i c a z i o n e ch e g a r a n t i s c e l’eticità di un’azienda SA 8000 è uno standard, una norma internazionale che indica i requisiti che un’azienda, che si comporta eticamente ed in modo socialmente responsabile deve soddisfare, in particolare verso i lavoratori. Scegliere di certificarsi SA 8000 significa, innanzitutto, riconoscere che l’impresa ha delle responsabilità verso la società e l’ambiente circostante che non possono essere ignorate. Questo significa fare dell’etica una scelta strategica, integrata nella gestione aziendale, e non una semplice operazione di facciata volta a rendere più attraente l’azienda. E’ per questo che il Gruppo Imar, dopo aver fatto la scelta strategica di vendere solo caldaie a premiscelazione e condensazione e di minimizzare il proprio impatto ambientale, ha continuato il proprio percorso etico concentrandosi su un altro aspetto fondamentale dell’azienda: i propri collaboratori. La certificazione SA 8000 garantisce che, nei fatti, i lavoratori vengano tutelati sotto 8 aspetti fondamentali, sia all’interno dell’azienda in cui si va ad applicare la certificazione, sia rispetto alla filiera produttiva. Questi otto punti fondamentali sono: tutela contro il lavoro minorile, tutela contro il lavoro forzato, garanzia di sicurezza e salubrità del luogo di lavo- ro, garanzia della libertà di associazione, tutela contro le discriminazioni, correttezza nelle pratiche disciplinari, rispetto degli orari di lavoro, rispetto dei criteri retributivi. La conformità a questi parametri viene certificata da un ente terzo: questo significa che l’azienda deve rispondere di ciò che fa ad una terza parte indipendente, e che non può, quindi, contare su dichiarazioni non supportate dai fatti. Anche per questa certificazione vale l’attenzione al miglioramento continuo, nonché l’impegno a mante- Gruppo Imar punta su innovazione ed affidabilità Questa newsletter non vuole essere un documento a senso unico, piuttosto vuole costituire un canale di discussione tra attori di un mercato. Pertanto chi volesse porre quesiti o proporre riflessioni sulle problematiche sia tecniche che commerciali inerenti il mondo della termoidraulica può scrivere una e-mail all’indirizzo di posta elettronica ne wsletter@g r uppoimar.it o inviare un fax al numero Internet per il termotecnico Se desidera saperne di più sul Gruppo Imar può inviare questo coupon al n° di fax 0309969315 Saremo lieti di farla contattare da un nostro agente che sarà a sua disposizione per ogni esigenza Installatore Ter motecnico Nome Cognome Via 030-9969315 all’attenzione dell’ufficio marketing. Su ogni numero di Gruppo Imar News andremo a trattare gli argomenti proposti con le opinioni di specialisti in materia. nere attiva, a documentare e a comunicare la politica aziendale in merito all’argomento. In questo modo il Gruppo Imar si impegna a rispettare i propri lavoratori e ad offrire loro la possibilità di interagire e dialogare con l’azienda, rendendo più trasparente il sistema di gestione delle risorse umane e della responsabilità sociale. Certificando l’etica il Gruppo Imar intende confermare la propria mission ed i propri valori, formalizzandoli e comunicandoli in modo ancora più concreto ed efficace. N°4/05 Parliamone... Parliamone... Parliamone... N°4 CAP Prov. e -mail www.gruppoimar.it Città Tel. La chiave di lettura del manuale sta nella ricerca, a prescindere dalla tipologia impiantistica, della caratteristica fondamentale per un impianto a condensazione: il ∆t. Sono inclusi metodi di calcolo per il dimensionamento del fabbisogno energetico di un edificio, tenendo in considerazione ausili tecnici come, ad esempio, le valvole termostatiche. Il manuale, inoltre, contiene riferimenti pratici a normative ed alle raccomandazioni del CTI. L’obiettivo del nostro sito: diventare un utile strumento di lavoro Un nuovo laboratorio per la ricerca innovativa e per il collaudo dei nuovi prodotti Test e sperimentazione sono sinonimi di affidabilità ed innovazione. Ed è proprio per garantire un sempre maggiore livello di affidabilità ed innovazione ai propri clienti, che il Gruppo Imar ha deciso di triplicare entro l’autunno 2005 le strutture e le risorse dedicate allo sviluppo di nuove tecno- logie e a collaudi sempre più severi per i propri gruppi termici. In un mercato sempre più competitivo gli aspetti visti sopra rappresentano la chiave per garantire la soddisfazione dei bisogni, sia degli utenti finali che dei nostri partners installatori. www.gruppoimar.it L’obiettivo del sito www.gruppoimar.it è quello di diventare un punto di riferimento per gli addetti ai lavori. Nella sezione “libreria” del sito è contenuto un capitolo dedicato ai termotecnici. Da oggi sono disponibili i file in formato DXF per la progettazione di impianti sia dei singoli gruppi termici che per centrali modulari. pag 2 PARLIAMO DI TECNICA E IMPIANTISTICA... Questo dispositivo merita un’attenzione particolare in quanto assai diffuso e mal conosciuto a dispetto della sua… banalità: si tratta, in fondo, di un pezzo di tubo che collega mandata e ritorno del generatore. Disaccoppiamento delle portate Lo scopo primario del cosiddetto compensatore idraulico è quello di consentire portate differenti nei circuiti primario (generatore) e secondario (rete di distribuzione) di un impianto di riscaldamento. Sono possibili due casi che richiedono il disaccoppiamento delle portate. - La portata nei corpi scaldanti è elevatissima, eccessiva per il generatore di calore. È il caso degli impianti a pannelli, che richiedono una portata elevatissima poiché il ∆T ammissibile è molto basso. Far passare tutta la portata dei pannelli nel generatore provocherebbe perdite di carico inammissibili. - La portata nei corpi scaldanti è bassa, insufficiente per il generatore di calore. È il caso degli impianti a radiatori equipaggiati con valvole termostatiche. Nelle mezze stagioni la portata circolante può ridursi quasi a zero. In entrambi i casi si ricorre ad un collegamento franco (diretto ed a bassa resistenza) fra mandata e ritorno, come indicato in figura n°27. Con questo collegamento, il primario ed il secondario possono funzionare con qualsiasi portata, indipendentemente l’uno dall’altro. La differenza fra le due portate può circolare liberamente nel compensatore idraulico. Relazioni fra le temperature ai capi di un compensatore Sono possibili due situazioni a seconda del verso di movimento dell’acqua nel tratto di collegamento del compensatore. Il compensatore idraulico e la condensazione FIG. N°27 - Se la portata nel circuito primario è inferiore alla portata nel circuito secondario, come illustrato nell’esempio in figura n°28, l’acqua inviata alla mandata del secondario è tutta l’acqua di mandata del primario più parte dell’acqua di ritorno dal secondario. Ecoincentivi anche per le caldaie ecologiche Finanziamenti regionali per la diffusione di impianti termici a basso impatto ambientale: le caldaie a condensazione ancora più convenienti Circuito di generazione con compensatore idraulico FIG. N°30 Temperature ai capi di un compensatore con portata nel circuito secondario minore della portata nel circuito primario Di conseguenza: - la temperatura di ritorno nel circuito primario è uguale alla temperatura di ritorno nel circuito secondario. - la temperatura di mandata del circuito primario deve essere necessariamente maggiore della temperatura di mandata del circuito secondario. È questo il caso degli impianti a pannelli. In queste condizioni non ci sono conseguenze negative sul rendimento dei generatori a condensazione in quanto la temperatura di ritorno al generatore coincide con la temperatura di ritorno dai pannelli. FIG. N°29 FIG. N°28 Temperature ai capi di un compensatore con portata nel circuito secondario maggiore della portata nel circuito primario pag 3 MERCATO, PRODOTTO E NORMATIVA... Temperature ai capi di un compensatore con portata nel circuito secondario minore della portata nel circuito primario - Se la portata nel circuito primario è superiore alla portata nel circuito secondario, come illustrato nell’esempio in figura n°29, l’acqua inviata al ritorno del primario è tutta l’acqua di ritorno del secondario più parte dell’acqua di mandata del primario. Di conseguenza: - la temperatura di mandata nel circui- to secondario è uguale alla temperatura di mandata nel circuito primario. - la temperatura di ritorno del circuito primario deve essere necessariamente maggiore della temperatura di ritorno del circuito secondario. È questo il caso degli impianti a radiatori. In queste condizioni ci sono conseguenze negative sul rendimento dei generatori a condensazione. Esiste una semplice relazione matematica fra temperature e portate nei due circuiti: Q1 · ∆T1 = Q2 · ∆T2 Può essere utilizzata: - in fase di progetto, per determinare le temperature prevedibili nei vari circuiti. - in fase di verifica del funzionamento, per determinare, sulla base del rapporto di temperature, il rapporto delle portate effettivamente circolanti nell’impianto. Come non condensare con un impianto a pannelli L’utilizzo dei pannelli come corpi scaldanti viene spesso presentato come una garanzia dell’ottenimento di un impianto “a bassa temperatura”, quindi di sfruttamento ottimale delle caldaie a condensazione. Occorre qui ribadire che se non si presta attenzione ai concetti finora esposti è perfettamente possibile costruire un impianto a pannelli che non produca neanche una goccia di www.gruppoimar.it condensa. Lo schema riportato in figura n°30 è spesso utilizzato quando occorra alimentare, oltre all’impianto a pannelli, anche un’utenza ad alta temperatura (non riportata nello schema), come lo scaldasalviette nel bagno od il bollitore per la produzione di acqua calda sanitaria. Nei pannelli circola una portata elevata e, se si fosse utilizzata una connessione diretta (dei pannelli) al compensatore idraulico non ci sarebbe stato nessun problema. Ma ecco che occorre lavorare con una temperatura di mandata di 60° C per alimentare altre utenze. Si utilizza allora un circuito a miscelazione per rendere indipendente la temperatura di mandata ai pannelli da quella del generatore. E fin qui tutto bene. Come abbiamo già visto, il circuito a miscelazione è compatibile con gli impianti a condensazione. Come si vede in figura, nel tratto fra la valvola miscelatrice ed il compensatore idraulico la temperatura di ritorno è sempre di 33 °C. Il problema nasce dal fatto che la portata prelevata dal compensatore idraulico si riduce da 270 kg/h a soli 15 kg/h, la portata immediatamente a valle del compensatore diventa inferiore a quella a monte e si ha l’innalzamento della temperatura di ritorno dell’acqua in caldaia. Abbiamo ritenuto ribadire questo concetto con un esempio specifico perché la pratica quotidiana dimostra che errori progettuali come quello appena illustrato sono ancora abbastanza comuni. Sebbene sia risaputo che una caldaia a condensazione ammortizza il maggior costo d’installazione già nelle prime stagioni di funzionamento, ad oggi sono ancora parecchi gli utenti che preferiscono un risparmio immediato, e quindi fittizio, a quello che invece andrebbe considerato a tutti gli effetti un vero e proprio investimento. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una sempre maggiore pressione delle amministrazioni pubbliche verso l’utilizzo di caldaie ecologiche. Sta a noi addetti ai lavori incentivare la diffusione di una cultura sensibile alle problematiche legate all’inquinamento e ai consumi energetici. Spesso infatti, l’utente non viene informato esaurientemente riguardo ai vantaggi che sia lui, sia l’ambiente possono trarre dall’utilizzo di gruppi termici tecnologicamente evoluti. Qui di seguito riportiamo i casi più significativi, di finanziamenti in corso per l’installazione di caldaie ecologiche. La Giunta piemontese ha trasferito alle Province uno stanziamento complessivo di 2.500.000 euro per sviluppare e diffondere impianti di riscaldamento e climatizzazione a basse emissioni di ossidi di azoto e ad alto rendimento. Ne beneficiano le abitazioni civili, le abitazioni rurali, le scuole, i conventi, le carceri, i collegi, gli uffici pubblici e privati. I contributi serviranno per coprire le differenze di costo dei bruciatori di nuova generazione rispetto a quelli vecchi. Verranno incentivate le caldaie a condensazione ad alto rendimento energetico e saranno privilegiati gli impianti attualmente funzionanti a carbone o ad olio combustibile. Ogni provincia ha definito autonomamente la durata dell’iniziativa. I finanziamenti arrivano fino a 800 euro per caldaie di potenza inferiore a 35 kW con emissioni di NOx inferiori a 30 mg kWh. La Regione Emilia Romagna ed il Comune di Rimini concedono contributi per l’anno 2005 a residenti nel territorio Comunale, per la manutenzione e l’adeguamento o la sostituzione della caldaia degli impianti termici di civile abitazione con potenza nominale installata inferiore a 35 kW. Per la sostituzione/installazione della caldaia, se l’utente è proprietario dell’immobile, e fino ad un massimo di: - euro 450 per caldaie di tipo B/C con 3 stelle, ai sensi del DPR n° 660 del 15/11/96; - euro 600 per caldaie di tipo C con 4 stelle, ai sensi del DPR n° 660 del 15/11/96; - euro 900 per caldaie a condensazione. Nel caso l’installazione della caldaia si configuri come “nuovo impianto” ai sensi del DPR 412/93, si potrà usufruire anche di un contributo straordinario fino a 150,00 euro per l’installazione della canna fumaria e/o condotti evacuazione fumi, se inesistenti o non a norma. Caldaia a condensazione all’esterno. Scelta conveniente? In alcuni casi sì! Nell’eventuale scelta impiantistica di un sistema a bassa temperatura, dobbiamo fare i conti con delle dispersioni verso l’ambiente in cui è installata la caldaia che chiaramente dipendono dal salto termico tra la temperatura media di caldaia e l’ambiente stesso. Ovviamente queste dispersioni saranno maggiori in caldaia installata all’esterno. A titolo di esempio si riporta un grafico che evidenzia l’andamento percentuale di dette dispersioni a fronte del salto termico (vedi grafico). Esiste quindi una evidente contraddizione nello scegliere una caldaia a condensazione e poi disperderne una parte del beneficio all’esterno. L’unica vera soluzione è rappresentata nella figura seguente con l’adozione del mantello di copertura a “tenuta stagna”. Con 29 milligrammi di NOx per kWh, i gruppi termici Bimetal Condens rientrano nella categoria di caldaie ecologiche con i contributi più elevati. I n k a + k i t B . T. è la soluzione ideale per impianti misti Questo accorgimento permette di utilizzare l’aria d’ingresso per raffreddare l’ambiente che ospita il generatore termico prima di essere utilizzata in combustione, a temperature più alte, dal bruciatore premiscelato. Rispetto a sistemi tradizionali, atmosferici a camera aperta o stagna, dove inultimente si isola o si consiglia di isolare la portina del cassone di contenimento, il suddetto sistema permette di recuperare la quasi totalità del calore che altrimenti verrebbe disperso verso l’ambiente esterno a discapito di costi maggiori che vanificano il vantaggio del rendimento che la caldaia premiscelata o a condensazione può offrire. Il gruppo termico Bimetal Condens Inka è predisposto per l’installazione di un kit per la gestione di una seconda zona a bassa temperatura. Sia la parte idraulica che elettronica trovano alloggiamento all’interno del vano incasso. Il comando remoto è predisposto per la gestione differenziata delle due zone di riscaldamento. Un vantaggio non meno importante è costituito dal fatto che utilizzando questa soluzione la manutenzione viene eseguita da un unico centro assistenza. www.gruppoimar.it pag 2 PARLIAMO DI TECNICA E IMPIANTISTICA... Questo dispositivo merita un’attenzione particolare in quanto assai diffuso e mal conosciuto a dispetto della sua… banalità: si tratta, in fondo, di un pezzo di tubo che collega mandata e ritorno del generatore. Disaccoppiamento delle portate Lo scopo primario del cosiddetto compensatore idraulico è quello di consentire portate differenti nei circuiti primario (generatore) e secondario (rete di distribuzione) di un impianto di riscaldamento. Sono possibili due casi che richiedono il disaccoppiamento delle portate. - La portata nei corpi scaldanti è elevatissima, eccessiva per il generatore di calore. È il caso degli impianti a pannelli, che richiedono una portata elevatissima poiché il ∆T ammissibile è molto basso. Far passare tutta la portata dei pannelli nel generatore provocherebbe perdite di carico inammissibili. - La portata nei corpi scaldanti è bassa, insufficiente per il generatore di calore. È il caso degli impianti a radiatori equipaggiati con valvole termostatiche. Nelle mezze stagioni la portata circolante può ridursi quasi a zero. In entrambi i casi si ricorre ad un collegamento franco (diretto ed a bassa resistenza) fra mandata e ritorno, come indicato in figura n°27. Con questo collegamento, il primario ed il secondario possono funzionare con qualsiasi portata, indipendentemente l’uno dall’altro. La differenza fra le due portate può circolare liberamente nel compensatore idraulico. Relazioni fra le temperature ai capi di un compensatore Sono possibili due situazioni a seconda del verso di movimento dell’acqua nel tratto di collegamento del compensatore. Il compensatore idraulico e la condensazione FIG. N°27 - Se la portata nel circuito primario è inferiore alla portata nel circuito secondario, come illustrato nell’esempio in figura n°28, l’acqua inviata alla mandata del secondario è tutta l’acqua di mandata del primario più parte dell’acqua di ritorno dal secondario. Ecoincentivi anche per le caldaie ecologiche Finanziamenti regionali per la diffusione di impianti termici a basso impatto ambientale: le caldaie a condensazione ancora più convenienti Circuito di generazione con compensatore idraulico FIG. N°30 Temperature ai capi di un compensatore con portata nel circuito secondario minore della portata nel circuito primario Di conseguenza: - la temperatura di ritorno nel circuito primario è uguale alla temperatura di ritorno nel circuito secondario. - la temperatura di mandata del circuito primario deve essere necessariamente maggiore della temperatura di mandata del circuito secondario. È questo il caso degli impianti a pannelli. In queste condizioni non ci sono conseguenze negative sul rendimento dei generatori a condensazione in quanto la temperatura di ritorno al generatore coincide con la temperatura di ritorno dai pannelli. FIG. N°29 FIG. N°28 Temperature ai capi di un compensatore con portata nel circuito secondario maggiore della portata nel circuito primario pag 3 MERCATO, PRODOTTO E NORMATIVA... Temperature ai capi di un compensatore con portata nel circuito secondario minore della portata nel circuito primario - Se la portata nel circuito primario è superiore alla portata nel circuito secondario, come illustrato nell’esempio in figura n°29, l’acqua inviata al ritorno del primario è tutta l’acqua di ritorno del secondario più parte dell’acqua di mandata del primario. Di conseguenza: - la temperatura di mandata nel circui- to secondario è uguale alla temperatura di mandata nel circuito primario. - la temperatura di ritorno del circuito primario deve essere necessariamente maggiore della temperatura di ritorno del circuito secondario. È questo il caso degli impianti a radiatori. In queste condizioni ci sono conseguenze negative sul rendimento dei generatori a condensazione. Esiste una semplice relazione matematica fra temperature e portate nei due circuiti: Q1 · ∆T1 = Q2 · ∆T2 Può essere utilizzata: - in fase di progetto, per determinare le temperature prevedibili nei vari circuiti. - in fase di verifica del funzionamento, per determinare, sulla base del rapporto di temperature, il rapporto delle portate effettivamente circolanti nell’impianto. Come non condensare con un impianto a pannelli L’utilizzo dei pannelli come corpi scaldanti viene spesso presentato come una garanzia dell’ottenimento di un impianto “a bassa temperatura”, quindi di sfruttamento ottimale delle caldaie a condensazione. Occorre qui ribadire che se non si presta attenzione ai concetti finora esposti è perfettamente possibile costruire un impianto a pannelli che non produca neanche una goccia di www.gruppoimar.it condensa. Lo schema riportato in figura n°30 è spesso utilizzato quando occorra alimentare, oltre all’impianto a pannelli, anche un’utenza ad alta temperatura (non riportata nello schema), come lo scaldasalviette nel bagno od il bollitore per la produzione di acqua calda sanitaria. Nei pannelli circola una portata elevata e, se si fosse utilizzata una connessione diretta (dei pannelli) al compensatore idraulico non ci sarebbe stato nessun problema. Ma ecco che occorre lavorare con una temperatura di mandata di 60° C per alimentare altre utenze. Si utilizza allora un circuito a miscelazione per rendere indipendente la temperatura di mandata ai pannelli da quella del generatore. E fin qui tutto bene. Come abbiamo già visto, il circuito a miscelazione è compatibile con gli impianti a condensazione. Come si vede in figura, nel tratto fra la valvola miscelatrice ed il compensatore idraulico la temperatura di ritorno è sempre di 33 °C. Il problema nasce dal fatto che la portata prelevata dal compensatore idraulico si riduce da 270 kg/h a soli 15 kg/h, la portata immediatamente a valle del compensatore diventa inferiore a quella a monte e si ha l’innalzamento della temperatura di ritorno dell’acqua in caldaia. Abbiamo ritenuto ribadire questo concetto con un esempio specifico perché la pratica quotidiana dimostra che errori progettuali come quello appena illustrato sono ancora abbastanza comuni. Sebbene sia risaputo che una caldaia a condensazione ammortizza il maggior costo d’installazione già nelle prime stagioni di funzionamento, ad oggi sono ancora parecchi gli utenti che preferiscono un risparmio immediato, e quindi fittizio, a quello che invece andrebbe considerato a tutti gli effetti un vero e proprio investimento. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una sempre maggiore pressione delle amministrazioni pubbliche verso l’utilizzo di caldaie ecologiche. Sta a noi addetti ai lavori incentivare la diffusione di una cultura sensibile alle problematiche legate all’inquinamento e ai consumi energetici. Spesso infatti, l’utente non viene informato esaurientemente riguardo ai vantaggi che sia lui, sia l’ambiente possono trarre dall’utilizzo di gruppi termici tecnologicamente evoluti. Qui di seguito riportiamo i casi più significativi, di finanziamenti in corso per l’installazione di caldaie ecologiche. La Giunta piemontese ha trasferito alle Province uno stanziamento complessivo di 2.500.000 euro per sviluppare e diffondere impianti di riscaldamento e climatizzazione a basse emissioni di ossidi di azoto e ad alto rendimento. Ne beneficiano le abitazioni civili, le abitazioni rurali, le scuole, i conventi, le carceri, i collegi, gli uffici pubblici e privati. I contributi serviranno per coprire le differenze di costo dei bruciatori di nuova generazione rispetto a quelli vecchi. Verranno incentivate le caldaie a condensazione ad alto rendimento energetico e saranno privilegiati gli impianti attualmente funzionanti a carbone o ad olio combustibile. Ogni provincia ha definito autonomamente la durata dell’iniziativa. I finanziamenti arrivano fino a 800 euro per caldaie di potenza inferiore a 35 kW con emissioni di NOx inferiori a 30 mg kWh. La Regione Emilia Romagna ed il Comune di Rimini concedono contributi per l’anno 2005 a residenti nel territorio Comunale, per la manutenzione e l’adeguamento o la sostituzione della caldaia degli impianti termici di civile abitazione con potenza nominale installata inferiore a 35 kW. Per la sostituzione/installazione della caldaia, se l’utente è proprietario dell’immobile, e fino ad un massimo di: - euro 450 per caldaie di tipo B/C con 3 stelle, ai sensi del DPR n° 660 del 15/11/96; - euro 600 per caldaie di tipo C con 4 stelle, ai sensi del DPR n° 660 del 15/11/96; - euro 900 per caldaie a condensazione. Nel caso l’installazione della caldaia si configuri come “nuovo impianto” ai sensi del DPR 412/93, si potrà usufruire anche di un contributo straordinario fino a 150,00 euro per l’installazione della canna fumaria e/o condotti evacuazione fumi, se inesistenti o non a norma. Caldaia a condensazione all’esterno. Scelta conveniente? In alcuni casi sì! Nell’eventuale scelta impiantistica di un sistema a bassa temperatura, dobbiamo fare i conti con delle dispersioni verso l’ambiente in cui è installata la caldaia che chiaramente dipendono dal salto termico tra la temperatura media di caldaia e l’ambiente stesso. Ovviamente queste dispersioni saranno maggiori in caldaia installata all’esterno. A titolo di esempio si riporta un grafico che evidenzia l’andamento percentuale di dette dispersioni a fronte del salto termico (vedi grafico). Esiste quindi una evidente contraddizione nello scegliere una caldaia a condensazione e poi disperderne una parte del beneficio all’esterno. L’unica vera soluzione è rappresentata nella figura seguente con l’adozione del mantello di copertura a “tenuta stagna”. Con 29 milligrammi di NOx per kWh, i gruppi termici Bimetal Condens rientrano nella categoria di caldaie ecologiche con i contributi più elevati. I n k a + k i t B . T. è la soluzione ideale per impianti misti Questo accorgimento permette di utilizzare l’aria d’ingresso per raffreddare l’ambiente che ospita il generatore termico prima di essere utilizzata in combustione, a temperature più alte, dal bruciatore premiscelato. Rispetto a sistemi tradizionali, atmosferici a camera aperta o stagna, dove inultimente si isola o si consiglia di isolare la portina del cassone di contenimento, il suddetto sistema permette di recuperare la quasi totalità del calore che altrimenti verrebbe disperso verso l’ambiente esterno a discapito di costi maggiori che vanificano il vantaggio del rendimento che la caldaia premiscelata o a condensazione può offrire. Il gruppo termico Bimetal Condens Inka è predisposto per l’installazione di un kit per la gestione di una seconda zona a bassa temperatura. Sia la parte idraulica che elettronica trovano alloggiamento all’interno del vano incasso. Il comando remoto è predisposto per la gestione differenziata delle due zone di riscaldamento. Un vantaggio non meno importante è costituito dal fatto che utilizzando questa soluzione la manutenzione viene eseguita da un unico centro assistenza. www.gruppoimar.it pag 4 STRUMENTI DI MARKETING... I l k n ow - h ow a z i e n d a l e a l s e r v i z i o d e l l a p i c c o l a i m p r e s a Ogni giorno l’installatore entra nelle case dei clienti offrendo il proprio servizio con professionalità. E lo stesso viene fatto da tanti altri installatori. Come distinguersi? Come far percepire, sin dal primo incontro, la propria serietà e competenza? Certamente un modo semplice per ottenere un vantaggio competitivo immediato è lavorare sulla propria immagine. Questo significa fare in modo che la prima impressione che un cliente si fa dell’installatore sia quella di avere davanti una persona seria, preparata ed organizzata. luogo il riproporsi di questi dettagli in diverse occasioni rende l’installatore riconoscibile rispetto a chi, invece, si presenta in modo anonimo. Il Gruppo Imar ha scelto di investire sugli installatori suoi partners, offrendo strumenti appositamente studiati e progettati per creare e consolidare la loro immagine di professionisti seri ed organizzati. Una scelta dettata dalla volontà di superare le logiche dei viaggi premio, scorciatoia semplice ed attraente, che non richiede sforzi di progettazione e che distoglie l’attenzione da prodotti e servizi: l’obiettivo del Gruppo Imar è collaborare con l’installatore per permettergli di lavorare meglio, distinguendosi con una maggiore qualità anche a livello di immagine. Si pensi, ad esempio, al primo incontro con un cliente: in questa occasione l’impressione che si dà è fondamentale! Ecco alcuni degli strumenti che il Gruppo Imar ha progettato per l’installatore. Mailing: un importante contributo alla visibilità dell’installatore è dato da questo strumento pubblicitario, che consiste nell’inviare, nella zona d’interesse dell’installatore, un depliant che descrive alcuni prodotti ed i loro vantaggi e che riporta il marchio ed il recapito dell’installatore. In questo modo il Gruppo Imar sostiene l’immagine dell’installatore nel territorio e lo fa conoscere ai potenziali clienti. Un’immagine che va mantenuta in modo coerente nel tempo ed in tutte le occasioni di contatto con il cliente stesso: quando ci si presenta a casa sua, quando lo si accoglie nel proprio punto vendita, ed ancor prima quando ci facciamo conoscere tramite la pubblicità, attraverso internet o con altri mezzi di comunicazione. Il cliente sarà in grado di distinguere e ricordare in ogni occasione l’installatore che, oltre ad offrire un ottimo servizio, si propone con un’immagine coordinata, per almeno due motivi: innanzitutto, la cura di alcuni dettagli crea un impatto positivo, in secondo Il kit abbigliamento: probabilmente il cliente sarebbe un po’ perplesso e dubbioso trovandosi di fronte ad un installatore in giacca e cravatta, ma un abbigliamento ordinato, professionale e coordinato sarà certamente apprezzato e percepito positivamente. Il Gruppo Imar ha progettato un kit composto da due magliette, giubbotto multitasche e pantaloni coordinati e personalizzati con logo Gruppo Imar. Le cartellette personalizzate: il cliente riceverà dal suo installatore offerte ed informazioni ordinatamente raccolte in una cartellina personalizzata con il marchio dell’installatore. Le penne personalizzate: un utile omaggio che l’installatore potrà offrire ai propri clienti, che così avranno sempre a portata di mano il recapito dell’installatore. BIMESTRALE D’INFORMAZIONE Riscaldare in modo sostenibile Un vero e proprio manuale per progettare impianti in modo sostenibile Consultabile anche on line nella sezione “libreria” sul nostro sito www.gruppoimar.it Tutti questi ed altri strumenti sono tra loro coordinati nello stile, nei colori e nelle caratteristiche, in modo che vi sia coerenza nella comunicazione e che l’immagine si distingua in modo netto dalla massa. Gruppo Imar rinnova il suo impegno a sensibilizzare il mondo della termotecnica all’utilizzo di impianti sempre più in grado di offrire comfort abbinato a risparmio energetico. Dai contenuti espressi nella serie di convegni nazionali sviluppati in collaborazione con ANTA è nato un vero e proprio manuale di progettazione per impianti a condensazione. Si tratta di un volume di 107 pagine, che parte dall’analisi teorica dei rendimenti di combustione medi stagionali per arrivare ad analizzare tutti gli aspetti sia teorici che pratici che incidono nella realizzazione di un impianto a condensazione, sia esso ad alta o a bassa temperatura. DEL GRUPPO IMAR SPA SETTEMBRE / OTTOBRE 2005 S A 8 0 0 0 : l a c e r t i f i c a z i o n e ch e g a r a n t i s c e l’eticità di un’azienda SA 8000 è uno standard, una norma internazionale che indica i requisiti che un’azienda, che si comporta eticamente ed in modo socialmente responsabile deve soddisfare, in particolare verso i lavoratori. Scegliere di certificarsi SA 8000 significa, innanzitutto, riconoscere che l’impresa ha delle responsabilità verso la società e l’ambiente circostante che non possono essere ignorate. Questo significa fare dell’etica una scelta strategica, integrata nella gestione aziendale, e non una semplice operazione di facciata volta a rendere più attraente l’azienda. E’ per questo che il Gruppo Imar, dopo aver fatto la scelta strategica di vendere solo caldaie a premiscelazione e condensazione e di minimizzare il proprio impatto ambientale, ha continuato il proprio percorso etico concentrandosi su un altro aspetto fondamentale dell’azienda: i propri collaboratori. La certificazione SA 8000 garantisce che, nei fatti, i lavoratori vengano tutelati sotto 8 aspetti fondamentali, sia all’interno dell’azienda in cui si va ad applicare la certificazione, sia rispetto alla filiera produttiva. Questi otto punti fondamentali sono: tutela contro il lavoro minorile, tutela contro il lavoro forzato, garanzia di sicurezza e salubrità del luogo di lavo- ro, garanzia della libertà di associazione, tutela contro le discriminazioni, correttezza nelle pratiche disciplinari, rispetto degli orari di lavoro, rispetto dei criteri retributivi. La conformità a questi parametri viene certificata da un ente terzo: questo significa che l’azienda deve rispondere di ciò che fa ad una terza parte indipendente, e che non può, quindi, contare su dichiarazioni non supportate dai fatti. Anche per questa certificazione vale l’attenzione al miglioramento continuo, nonché l’impegno a mante- Gruppo Imar punta su innovazione ed affidabilità Questa newsletter non vuole essere un documento a senso unico, piuttosto vuole costituire un canale di discussione tra attori di un mercato. Pertanto chi volesse porre quesiti o proporre riflessioni sulle problematiche sia tecniche che commerciali inerenti il mondo della termoidraulica può scrivere una e-mail all’indirizzo di posta elettronica ne wsletter@g r uppoimar.it o inviare un fax al numero Internet per il termotecnico Se desidera saperne di più sul Gruppo Imar può inviare questo coupon al n° di fax 0309969315 Saremo lieti di farla contattare da un nostro agente che sarà a sua disposizione per ogni esigenza Installatore Ter motecnico Nome Cognome Via 030-9969315 all’attenzione dell’ufficio marketing. Su ogni numero di Gruppo Imar News andremo a trattare gli argomenti proposti con le opinioni di specialisti in materia. nere attiva, a documentare e a comunicare la politica aziendale in merito all’argomento. In questo modo il Gruppo Imar si impegna a rispettare i propri lavoratori e ad offrire loro la possibilità di interagire e dialogare con l’azienda, rendendo più trasparente il sistema di gestione delle risorse umane e della responsabilità sociale. Certificando l’etica il Gruppo Imar intende confermare la propria mission ed i propri valori, formalizzandoli e comunicandoli in modo ancora più concreto ed efficace. N°4/05 Parliamone... Parliamone... Parliamone... N°4 CAP Prov. e -mail www.gruppoimar.it Città Tel. La chiave di lettura del manuale sta nella ricerca, a prescindere dalla tipologia impiantistica, della caratteristica fondamentale per un impianto a condensazione: il ∆t. Sono inclusi metodi di calcolo per il dimensionamento del fabbisogno energetico di un edificio, tenendo in considerazione ausili tecnici come, ad esempio, le valvole termostatiche. Il manuale, inoltre, contiene riferimenti pratici a normative ed alle raccomandazioni del CTI. L’obiettivo del nostro sito: diventare un utile strumento di lavoro Un nuovo laboratorio per la ricerca innovativa e per il collaudo dei nuovi prodotti Test e sperimentazione sono sinonimi di affidabilità ed innovazione. Ed è proprio per garantire un sempre maggiore livello di affidabilità ed innovazione ai propri clienti, che il Gruppo Imar ha deciso di triplicare entro l’autunno 2005 le strutture e le risorse dedicate allo sviluppo di nuove tecno- logie e a collaudi sempre più severi per i propri gruppi termici. In un mercato sempre più competitivo gli aspetti visti sopra rappresentano la chiave per garantire la soddisfazione dei bisogni, sia degli utenti finali che dei nostri partners installatori. www.gruppoimar.it L’obiettivo del sito www.gruppoimar.it è quello di diventare un punto di riferimento per gli addetti ai lavori. Nella sezione “libreria” del sito è contenuto un capitolo dedicato ai termotecnici. Da oggi sono disponibili i file in formato DXF per la progettazione di impianti sia dei singoli gruppi termici che per centrali modulari.