Scarica PDF
Transcript
Scarica PDF
Caldaie a condensazione, quali sono i controlli di legge e i "tagliandi" d'efficienza? In questo periodo si è scatenata la polemica tra le associazioni dei consumatori e le ditte di manutenzione degli impianti per via dei controlli periodici a cui gli apparecchi termici, tra cui le caldaie installate nelle abitazioni di molti italiani, sarebbero soggetti. Le associazioni dei consumatori lamentano il fatto che ci sia un certo ritardo da parte delle amministrazioni locali competenti (Regioni e Comuni) a recepire il decreto ministeriale 74/2013 che "diluirebbe" i tempi tra una revisione all'altra: meno controlli nel tempo, maggiore risparmio nella manutenzione è il postulato delle associazioni dei consumatori. Tuttavia, negli ultimi tempi, le tradizionali caldaie sono state sostituite con le più efficienti caldaie a condensazione, che consentono di ottenere un significativo aumento del rendimento utile rispetto ai generatori tradizionali, garantendo un notevole risparmio energetico. Purché queste siano mantenute in perfetta efficienza. E questo non dipende dalla legge, ma dalle prescrizioni del costruttore, così come avviene per i tagliandi delle auto, soggette alle revisioni di legge presso le officine convenzionate con la motorizzazione e ai tagliandi periodici presso le concessionarie. VANTAGGI DELLA CONDENSAZIONE. L'utilizzo della caldaia a condensazione porta con sé diversi vantaggi che si possono riassumere in costi ridotti di gestione, affidabilità e basse emissioni inquinanti. Vantaggi che, però, si ottengono solo se non viene trascurata la manutenzione dell'impianto: un impianto mal gestito e regolato consumerà sempre più del necessario, anche con caldaie a condensazione. Le prestazioni della caldaia miglioreranno, quindi, solo a fronte di determinati interventi come: circuitazioni corrette per l'allacciamento della caldaia che le consentono di condensare in tutte le condizioni di carico, regolazioni accurate e a portata variabile e interventi di isolamento termico dell'edificio. In questo modo è possibile abbattere significativamente i consumi del 20/30%. I CONSIGLI. Riportiamo in seguito alcuni consigli di Assotermica e IMQ sia per l'installazione che la manutenzione della caldaia. La scelta del tipo di caldaia dipende da diversi fattori: dimensione, struttura e ubicazione della casa e composizione del nucleo familiare. Per valutare tutti i fattori e scegliere la caldaia più adatta alle proprie esigenze, è utile rivolgersi a operatori termotecnici qualificati. Per ottimizzare i consumi, inoltre, la caldaia scelta dovrà anzitutto essere ben proporzionata, in termini di potenza, alle condizioni della casa da riscaldare in modo da non provocare sprechi di combustibile e conseguentemente di denaro. Per l'installazione, rivolgersi a un tecnico qualificato che deve rilasciare la "dichiarazione di conformità dell'impianto". Inoltre, in fase d'installazione deve verificare il corretto tiraggio della canna fumaria ed effettuare una verifica di corretto funzionamento. La manutenzione della caldaia deve essere eseguita secondo le indicazioni riportate, dal costruttore dell'apparecchio, nel libretto di istruzioni e comunque almeno una volta all'anno. Ogni due anni, invece, va eseguita la verifica del rendimento di combustione della caldaia. Pag. 1 di 2 Le operazioni di manutenzione e di verifica vanno affidate a un'impresa abilitata: è consigliabile chiedere in visione all'impresa il certificato di abilitazione. Il modo migliore è stipulare con l'impresa un contratto che assicuri una manutenzione preventiva e programmata. In particolare il contratto con l'impresa incaricata della manutenzione dovrebbe prevedere: l'esecuzione di tutte le operazioni di manutenzione necessarie per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento di tutte le apparecchiature d'impianto; la prova biennale del rendimento di combustione per le caldaie con potenza fino a 35 kW, da effettuarsi con le apposite apparecchiature; la tenuta e l'aggiornamento del Libretto di Impianto a cura dell'impresa; la compilazione del modello H, da trasmettere al Comune o alla Provincia per l'autodichiarazione; l'impegno dell'impresa a intervenire con rapidità in caso di chiamate d'urgenza dovute a guasti improvvisi; il rilascio al cliente dopo ogni intervento di una bolla di lavoro, valida anche a fini fiscali, contenente le operazioni di manutenzione e/o le verifiche effettuate e la dichiarazione che tali interventi sono stati eseguiti a norma di regola. Articolo di Martedì 15 Aprile 2014 di www.casaeclima.com Pag. 2 di 2