Pagani torna a casa dal Monzino, ma per quest`anno non potrà

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Pagani torna a casa dal Monzino, ma per quest`anno non potrà
BASKET - SERIE A2
IL 21ENNE DELLAS5IGEC0 E STATO DIMESSO IERI DOPO LARRESTO CARDIACO
Pagani torna a casa dal Monzino,
ma per quest'anno non potrà giocare
L'applicazione di un defibrillatore gli preclude l'attività
agonistica in Italia, ma l'atleta gioisce: «Ciò che conta è
stare bene». E Fultz carica i suoi per la trasferta a Rieti
LUCA MALLAMACI
CODOGNO Alessandro Pagani toma
a casa. Il 21enne giocatore dell' Assigeco è stato dimesso ieri dal Centro cardiologico Monzino di Milano,
dove era ricoverato dal 23 settembre per via dell'arresto cardiaco avvenuto quattro giorni prima a Manerbio. « Alessandro ora sta bene e
lo dimettiamo in ottime condizioni
- dichiarano i medici del Monzino
nel comunicato emesso ieri -.Tuttavia la gravità dell'episodio e l'intensità delle procedure applicate
per rianimarlo ci hanno consigliato,
anzi obbligato, all'impianto di un
defibrillatore, scelta condivisa con
Alessandro: è un "device" molto
piccolo che non provoca alcun disagio. Dalla risonanza magnetica è
emerso il dubbio che una piccola
area del cuore abbia risentito di una
precedente infiammazione silente
("miocardite parcellare") di cui
Alessandro non si è accorto che potrebbe essere una concausa dell'arresto, da trattare quindi col massimo della prudenza. Circa la ripresa
dell'attività sportiva agonistica, la
legge italiana, a differenza di quella
degli Usa ad esempio, è molto severa e la vieta senza deroghe a tutti i
portatori di defibrillatore. Quindi in
Italia per ora Alessandro non può
giocare. Noi lo aspettiamo a maggio
per un nuovo controllo». Ale Pagani è comunque felice: «La cosa più
importante è la vita - dice il 21enne
rossoblu - ciò che conta per me
adesso è stare bene. Certo, non poter giocare è un duro colpo, ma ora
vivere serenamente e stare in famiglia è ciò di cui ho veramente bisogno. Sono giovane e spero prima o
poi di poter rientrare sul campo di
basket».
Mentre Alessandro riprende i ritmi
di vita abituali, anche se si dovrà
abituare a non dirigersi tutti i giorni
o quasi al "Campus" per gli allenamenti, Robert Fultz migliora la propria condizione fisica e perfeziona
progressivamente i meccanismi di
gioco dell'Assigeco evidenziando
l'importanza del proprio ruolo secondo le aspettative di coach Finelli
che l'ha chiamato a reggere il timone del team lodigiano nelle perigliose acque dell'A2. Ilrendimento
di Fultz nei 29' giocati nella vittoria
a Barcellona Pozzo di Gotto, in crescendo dopo i 22' dell'esordio casalingo con Scafati, lampeggia sui 7
rimbalzi, uno in attacco decisivo
nel finale di gara, e 4 assist. Fattori
destinati a incrementare con il
completo recupero fisico che va di
pari passo con l'affinamento dei
vari aspetti tecnici e degli schemi di
gioco. Fultz, causa infortunio, ha
perso tre cruciali settimane del periodo precampionato: «Ora va decisamente meglio, il fastidio al ginocchio non è passato del tutto, va
e viene a seconda delle giornate,
ma essendo tendfnite ci posso convivere fino al completo recupero spiega l'esperto play dell'Assigeco
-. Siamo in emergenza totale,
quanto a infortuni, per cui è necessario un sacrificio da parte di tutti:
a Barcellona ho dovuto giocale tanto per esigenze di squadra».
L'assenza di Luca Vencato incide
principalmente sui tempi di gioco
di Robert Fultz, spalleggiato da
Jackson con in più i minuti di qualità di Rossato. «Beh, l'infortunio del
"Venca" non ci voleva proprio: stava giocando davvero bene. Ci auguriamo riesca ad anticipare i tempi
del rientro. Rossato è invece fermo
per una botta presa a Barcellona sottolinea Fultz -. Il successo in Sicilia, da non enfatizzare eccessivamente perché ottenuto contro una
avversaria pure in difficoltà, ci dà
comunque stimoli maggiori e tanta
carica per affrontare al massimo la
gara di domenica». C'è ancora una
trasferta nel calendario dell'Assigeco, impegnata a Rieti: «Un altro
campo difficile, dove dobbiamo dimostrare di saper fare un ulteriore
passo in avanti - chiosa il 33enne
giocatore nativo di Lisbona -. A
Rieti la pallacanestro è storia e passione da tanti anni, la squadra è
motivata e, proprio perché ha perso
le prime due di campionato, avrà
sicuramente una grande voglia di
darsi da fare di fronte al proprio
pubblico. Noi dobbiamo "contarci"
ma dobbiamo andare a giocarcela
stando uniti». I tifosi rossoblu ci
sperano.
«L1MP0RTANTE E LA VITA» Alessandro Pagani farà un nuovo controllo a maggio