Programmazione educ. e didat.

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Programmazione educ. e didat.
SCUOLA DELL’INFANZIA ITALIANA
MADRID
PROGRAMMAZIONE
EDUCATIVA E DIDATTICA
Anno Scolastico 2015/2016
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Premessa
Fino al 1969 quella che oggi denominiamo «scuola dell’infanzia»
veniva chiamata comunemente «asilo». Nei vigenti programmi
d’insegnamento, gli Orientamenti, i termini «scuola materna» e
«scuola dell’infanzia», come, talvolta, «scuola del bambino», sono
usati indifferentemente.
La denominazione «scuola dell’infanzia» corrisponde all’attuale
realtà dell’istituzione che è, a tutti gli effetti, una scuola, la prima
vera scuola che si fa carico dell’accoglienza dei bambini in un
ambiente non familiare. Chiamarla in questo modo significa
riconoscere le peculiarità di questa scuola, darle finalmente il posto
che le compete, rispettarne l’alto livello di professionalità, conoscerla
e valorizzarla, e con essa le persone che ci lavorano.
Lineamenti di metodo
La metodologia della Scuola dell’Infanzia riconosce come suoi
connotati essenziali:
la valorizzazione del gioco
Il gioco costituisce una risorsa privilegiata di apprendimento e di
relazioni. Esso, infatti, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno
sia cognitivo sia relazionale, consente al bambino di trasformare la
realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue
potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di
aspetti, desideri e funzioni. L’insegnante invia al bambino, tramite la
ricchezza e la varietà delle offerte e delle proposte di gioco
(utilizzando il materiale ludico a disposizione della scuola) una vasta
gamma di messaggi e di stimoli, utili alla strutturazione ludica
dell’attività’ didattica nei diversi campi di esperienza.
l’esplorazione e la ricerca
Le esperienze promosse dalla scuola tendono ad inserire l’originaria
curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e di
ricerca, nel quale gli alunni si attivino confrontando situazioni,
ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando
schemi di spiegazione e strategie di pensiero. L’insegnante, tramite
una regia equilibrata e attenta, guida il bambino a prendere
coscienza di sè e delle proprie risorse, ad adattarsi alla realtà e a
conoscerla, confrontarla e modificarla per iniziare a costruire la
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propria storia personale all’interno del contesto in cui vive. E’
essenziale, in quest’ottica, dare il più ampio rilievo al fare, alle
esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali e
l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le proposte e le iniziative
dei bambini.
la vita di relazione
Il ricorso a varie modalità di relazione (nella coppia, nel piccolo
gruppo, nel gruppo più allargato, con o senza la presenza
dell’insegnante) favorisce gli scambi e rende possibile un’interazione
che facilita la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo
svolgimento di attività complesse, spinge alla problematizzazione,
sollecita a dare e ricevere spiegazioni.
Un clima sociale positivo è favorito anche dalla qualità delle
relazioni tra adulti e adulti e tra adulti e bambini. Quest’ultima
richiede, da una parte, un’attenzione continua e competente ai
segnali inviati dai bambini stessi e all’emergere dei loro bisogni di
gratificazione e autostima e, dall’altra, la capacità di attivare forme
interattive e circolari di comunicazione didattica.
la mediazione didattica
La Scuola dell’infanzia si avvale di tutte le strategie e le
strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare lo
sviluppo e l’apprendimento del bambino. In questo senso,
l’attivazione di abilità generali di assimilazione ed elaborazione delle
informazioni (memorizzare, rappresentare, comprendere relazioni
spaziali e causali) ed il ricorso a materiali sia informali sia strutturati
da manipolare, esplorare e ordinare, innescano specifici
procedimenti di natura logica e avviano alla conquista di una
maggiore sicurezza e di una prima organizzazione delle conoscenze.
l’osservazione, la progettazione, la verifica
All’interno dell’azione professionale degli insegnanti l’osservazione
occasionale e sistematica consente di valutare le esigenze dei
bambini e di riequilibrare, via via, le proposte educative in base alla
qualità delle risposte.
L’osservazione, inoltre, è uno strumento essenziale per condurre la
verifica della validità e dell’adeguatezza del processo educativo. Una
programmazione aperta, flessibile, da costruirsi in progressione, è
coerente con il dinamismo dello sviluppo infantile e, di conseguenza,
capace di sollecitare tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme di
intelligenza.
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la documentazione
L’itinerario educativo e didattico che si compie nella scuola assume
pieno significato per i soggetti coinvolti nella misura in cui può
essere adeguatamente rievocato, riesaminato, analizzato, ricostruito
e socializzato. Il progetto educativo, infatti, si rende concretamente
visibile attraverso un’attenta documentazione e un’adeguata
comunicazione dei dati relativi alle attività, tramite strumenti di tipo
verbale, grafico e audiovisivo. Tali documentazioni, da raccogliere in
modo agile ma continuativo, offrono ai bambini la possibilità di
rendersi conto delle proprie conquiste e forniscono a tutti i soggetti
della comunità educativa varie possibilità di informazione,
riflessione e confronto, anche in un’ottica di rafforzamento della
continuità.
Contenuti
Finalità
(dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo
dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012”)
della
Scuola
La Scuola dell’Infanzia
“La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le
bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro
diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di
pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione
della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla
cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente
tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati
nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un
ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere
riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire
sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio,
alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio,
membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più
ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini,
linguaggi, riti, ruoli.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli
altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o
poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando
progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed
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emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni,
imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e
atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare,
curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra
proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e
comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni
ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in
grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con
simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi
diversi.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro
da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro
bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire
regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è
fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista
dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di
diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un
comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri,
dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite
attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di
apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli
operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la
comunità”.
Campi di esperienza
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le
esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di
apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini
vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori,
permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e
sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un
insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi
simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare,
accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della
competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e
responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed
esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va
intesa in modo globale e unitario.
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IL SÉ E L’ALTRO
I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli
eventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali,
sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali, sul futuro
vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della
vita scolastica. Al contempo pongono domande di senso sul mondo e
sull’esistenza umana. I molti perché rappresentano la loro spinta a
capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle
loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere
coscienza della propria identità, per scoprire le diversità culturali,
religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale,
per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni.
Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i
viventi, nel loro nascere, evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente
che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra le persone; ascolta le
narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro
spiritualità e fede; è testimone degli eventi e ne vede la
rappresentazione attraverso i media; partecipa alle tradizioni della
famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto
con altre culture e costumi; si accorge di essere uguale e diverso
nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di
poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti
morali, il cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle
pratiche religiose. Si chiede dov’era prima di nascere e se e dove
finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e
la morte, la gioia e il dolore.
Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto
costruttivo da parte degli adulti, di rasserenamento, comprensione
ed esplicitazione delle diverse posizioni.
A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente
l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come
consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del
proprio stare con gli altri e esplorare il mondo. Sono gli anni della
scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli
altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria
volontà. Sono gli anni in cui si avvia la reciprocità nel parlare e
nell’ascoltare; in cui si impara discutendo.
Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il
piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle
difficoltà della condivisione e nei primi conflitti, supera
progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista.
Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e
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dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e
delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e
affrontati concretamente.
La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di
approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e
insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini
un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle
loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria
famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della
convivenza democratica.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa
argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e
bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più
adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni
della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e
comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e
chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità
culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto
una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole
del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro
e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli
sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento
anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole
comunità e della città.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin
dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo.
Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire,
giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio
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psico-fisico. L’azione del corpo fa vivere emozioni e sensazioni
piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione
del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di
sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando
nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti
incontrollati. I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si
esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche
in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé,
consolidando autonomia e sicurezza emotiva.
Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano
in un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole
che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di
apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i
diversi linguaggi, di alternare la parola e i gesti, di produrre e fruire
musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione
dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo.
Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi
all’aperto sono altrettanto importanti dell’uso di piccoli attrezzi e
strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati, dei
giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla
salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e
all’igiene personale.
La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino
la capacità di leggere e interpretare i messaggi provenienti dal corpo
proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola
dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di
comunicare attraverso il corpo per giungere ad affinarne le capacità
percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi
nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e
creatività.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a
scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali
e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di
sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso
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di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni
ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla
l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei
giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella
comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo
fermo e in movimento.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e
creatività: l’arte orienta questa propensione, educando al piacere del
bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a disposizione
consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado
di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I
linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la
drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei
materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno
scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la
conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.
L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi
diversi il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le
tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della scuola, le
osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri,
musei, architetture) aiuteranno a migliorare le capacità percettive,
coltivare il piacere della fruizione, della produzione e dell’invenzione
e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.
La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e
generi diversi, tutti di pari dignità, carica di emozioni e ricca di
tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro,
sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a
percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di
contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilità
sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la
fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore
personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di
repertori appartenenti a vari generi musicali.
Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi
della comunicazione, come spettatore e come attore. La scuola può
aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità (la
fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un
contatto attivo con i “media” e la ricerca delle loro possibilità
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espressive e creative.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per
la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una
notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
I DISCORSI E LE PAROLE
La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento
essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più
complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al
confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È
il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più
articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino,
ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e
culture.
I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio
linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno
attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico
curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando
interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di
vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono
conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti,
dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano,
provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione
della lingua scritta.
La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i
bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della
lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di
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sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso,
in cui ogni bambino diventa capace di usare la lingua nei suoi diversi
aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive, comunica,
descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono
finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni,
parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione
verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare),
contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo.
L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi
presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei
bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la
lettura e la scrittura.
I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se
opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda
lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana,
diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità,
significati diversi.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole,
cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e
sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie
digitali e i nuovi media.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere
sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole,
riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la
successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che
verranno proposti nella scuola primaria.
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La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli
organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con
riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte
guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come
e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando
gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime attività di ricerca
che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel
bambino la necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di
trovare spiegazioni. Esplorando oggetti, materiali e simboli,
osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee
personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti.
Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi
convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro
idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un
percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le
potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli per
rappresentare significati.
Oggetti, fenomeni, viventi
I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo
esterno attraverso attività concrete che portano la loro attenzione sui
diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle
ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e
quello degli oggetti, ne colgono la durata e la velocità, imparano a
organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di
contemporaneità.
Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri
gesti, i bambini individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei
materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in varie
costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà
individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni.
Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e
meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire
anche quello che non si vede direttamente: le stesse trasformazioni
della materia possono essere intuite in base a elementari modelli di
strutture “invisibili”.
Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per
quanto riguarda i processi nascosti, e la curiosità dei bambini
permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul
suo funzionamento. Gli organismi animali e vegetali, osservati nei
loro ambienti o in microambienti artificiali, possono suggerire un
“modello di vivente” per capire i processi più elementari e la varietà
dei modi di vivere. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui
cambiamenti insensibili o vistosi che avvengono nel loro corpo, in
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quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni
dell’ambiente naturale.
Numero e spazio
La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si
usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla
numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime
fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi,
accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e
dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della
struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e
realizzano elementari attività di misura. Gradualmente, avviando i
primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli
semplici i risultati delle loro esperienze.
Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi
più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti
geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le
forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche
e individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel
“quadrato” una proprietà dell’oggetto e non l’oggetto stesso).
Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da
tavolo di vario tipo.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri
diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità;
utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della
settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa
potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le
funzioni e i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i
numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni
di lunghezze, pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando
termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc;
segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
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Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria
Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di
apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i
compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei
anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei
propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con
gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità,
atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni
etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola
dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia
sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita
personale.
Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e
paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una
sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle
proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose,
l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni,
affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole
del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su
questioni etiche e morali.
Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli
errori come fonte di conoscenza.
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute,
comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con
sempre maggiore proprietà la lingua italiana.
Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le
coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli,
delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni,
formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita
quotidiana.
È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro,
diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.
Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è
sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
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Itinerari didattici
3 anni
Topo Tip (Anna Casalis, Giunti editore), sarà il personaggio che ci
accompagnerà in questo nuovo anno scolastico.
Topo Tip è un simpatico topolino dal pelo marroncino e dalla
magliettina azzurra che abita in un angolino di prato, non lontano
dagli esseri umani, in un piccolo villaggio. Vive con la sua famiglia in
una casetta con mobili fatti con oggetti che gli umani hanno perduto
o gettato via. Qui si svolgono tutte le avventure che il piccolo topino,
percorrendo lo straordinario viaggio del crescere, si trova ad
affrontare.
Dormire dai nonni, imparare a mangiare verdure o a rialzarsi da una
caduta saranno per Topo Tip grandi e talvolta rocambolesche
esperienze. Ma le vere conquiste non sono mai facili, bisogna
passare attraverso reticenze, paure e tanti no, per poi addormentarsi
dopo una bella risata, soddisfatti per essere diventati un pochino più
grandi.
I bambini saranno accompagnati in un percorso ricco di esperienze
sensoriali diversificate: dal gioco libero, alla sperimentazione di
diverse tecniche pittoriche ed espressive, alla ricerca delle emozioni
suscitate dall’ambiente.
Sperimentando la manipolazione, l’osservazione, l’esplorazione e
l’esercizio di semplici attività manuali e costruttive cercheremo di
promuovere contemporaneamente la coordinazione oculo–manuale
e lo sviluppo della fantasia creativa fino a giungere al piacere
dell’invenzione.
L’esperienza visiva e manuale avvicinerà il bambino a diversi
linguaggi espressivi affinandone la capacità di osservazione e
creazione e suggerendogli un modo di procedere che gli consentirà
di realizzare i suoi capolavori.
Insieme a questo personaggio ci avventureremo alla scoperta della
scuola, degli amici, dei colori, ma soprattutto all’acquisizione
dell’identità personale e dell’ambiente in cui si vive.
Grazie all’ascolto delle sue avventure, i bambini hanno la possibilità
di trasferire e rivivere nel personaggio di Topo Tip i loro stessi
bisogni e le loro stesse paure, e di imparare ad affrontare il mondo
con fiducia e responsabilità.
A SCUOLA STO BENE
La scuola è il luogo di scambi di esperienze, di relazioni che si
stabiliscono fra bambini e adulti. La vita sociale diventa uno stimolo
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importante per il rafforzamento della fiducia, simpatia, della
disponibilità alla collaborazione, dello spirito di amicizia.
Attraverso l’esperienza della vita comunitaria il bambino deve
capire ed interiorizzare in modo naturale regole di comportamento
necessarie per la convivenza democratica.
Il percorso si propone di favorire l’inserimento del bambino
nella nuova realtà scolastica, di avvicinarlo all’ambiente con i suoi
spazi e gli oggetti che contiene, agli amici e agli insegnanti. Il
bambino viene spinto a divenire progressivamente più autonomo e
più consapevole del significato delle esperienze che si vivono a
scuola.
Obiettivi
Accettare il distacco dai genitori ed affrontare volentieri il nuovo
ambiente scolastico; Comprendere la necessità di rispettare norme di comportamento e
di relazione indispensabili per la convivenza; Sviluppare atteggiamenti empatici con i bambini; Collaborare con gli altri rafforzando l'amicizia; Prendere coscienza dell’appartenenza alla sezione e al gruppo
riconoscendo i simboli che li identificano;
Attività
Gli amici della scuola
Gli amici di casa
Il mio amico preferito
Giornata scolastica
Conversazioni libere e guidate
Giochi spontanei e guidati
Giochi motori
Attività grafico-pittoriche
Attività manipolative
Canzoni e filastrocche
Lettura di storie e racconti
Osservazioni e discussioni
Memorizzazione di brevi poesie
QUESTO SONO IO
Le proposte sono finalizzate all’acquisizione dell’identità personale,
alla conoscenza dello schema corporeo, alla maturazione
dell’identità in genere.
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Partendo dalle sicurezze del bambino, dalle sue esperienze si intende
valorizzare ed intraprendere con fiducia nuovi percorsi cognitivi e
relazionali.
Si cercherà di stimolare il bambino a percepire il corpo nella sua
globalità, ad acquisire dei diversi modi per muoversi, ad acquisire la
conoscenza dell’unità corporea, ad analizzare e rappresentare lo
schema corporeo ed infine ad esprimere con la gestualità del volto
sensazioni, emozioni, intenzioni.
Obiettivi
Rappresentare lo schema corporeo; Orientarsi nel nuovo ambiente, utilizzando correttamente gli spazi e
i materiali a disposizione;
Raccontare usando linguaggi corporali, espressivi; Curare l’autonomia personale in relazione agli oggetti e all’ambiente;
Sperimentare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali
ritmiche ed espressive del corpo; Drammatizzare usando il linguaggio corporeo; Prendere coscienza della propria identità corporea; Eseguire giochi che coinvolgano la motricità fine; Muoversi spontaneamente e in modo guidato da soli e in gruppo;
Attività
Alla scoperta della mia identità
Il mio contrassegno
La mia foto
Il mio ritratto
Come ero/Come sono
Guardate come sono cresciuto
Diventiamo grandi insieme (prima/adesso/poi)
Sono alto così…
Appartengo a un gruppo:la famiglia, gli amici, la scuola...
Il Protagonista del Giorno
Espressioni ed emozioni
Giochi allo specchio
Conversazioni libere e guidate
Giochi spontanei e guidati
Giochi motori
Attività grafico-pittoriche
Attività manipolative
Canzoni e filastrocche
Lettura di storie e racconti
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Laboratorio con la famiglia
I COLORI E I SAPORI DELLE STAGIONI
Lo sviluppo delle abilità sensorio-percettive è alla base di tutte le
forme d’intelligenza e il colore è una delle prime caratteristiche degli
oggetti che colpisce il bambino.
In questo percorso i bambini potranno osservare l’avanzare delle
stagioni e verificare che nella natura avvengono molti cambiamenti
che influenzano le abitudini dell’uomo e degli animali.
In Autunno gli alberi cambiano aspetto e gli animali vanno in cerca
di provviste, la natura cambia colore e anche le abitudini quotidiane
dell’uomo cambiano.
In inverno i bambini osserveranno: la brina, i rami spogli, una
possibile nevicata, i colori grigi.
L’inverno è una stagione caratterizzata dalle numerose feste
tradizionali gran parte del periodo sarà impegnato nella
realizzazione di lavoretti e addobbi in occasione delle festività del
Natale, Carnevale, festa del Papà.
Con l’arrivo della primavera, la natura che si risveglia fornirà al
bambino una preziosa occasione di osservazione/esplorazione
dell'ambiente circostante nella fioritura di prati e alberi,
nell’accendersi dei colori, nel cinguettio degli uccellini.
L’aumento della temperatura annuncerà l’arrivo dell’estate. Questo
ci consentirà di vivere il giardino in modo libero, di sviluppare il
senso del movimento del proprio corpo, di appropriarsi dello spazio
acquisendo padronanza motoria e relazionandosi con i compagni. I
bambini hanno, all’aperto, la possibilità di immergere le mani e i
piedi nel colore per “lasciare traccia di sé”; distendere, dilatare,
mescolare il colore e l’acqua al fine di acquisire una consapevolezza
del sé e rafforzare la fiducia nelle proprie capacità.
Obiettivi
Capacità di discriminare e riprodurre gli elementi tipici delle
stagioni; Capacità di raggruppare, ordinare, quantificare e misurare; Riconoscere le sequenze temporali; Effettuare costruzioni per grandezze; Osservare fenomeni atmosferici; Scoprire l’utilizzo dei vari colori; Sperimentare tecniche espressive diverse; Disegnare rispettando le indicazioni; 18
Ascoltare e memorizzare canzoni; Descrivere e rappresentare graficamente elementi naturali osservati;
Cogliere le trasformazioni naturali della stagione; Scoprire gli animali legati alle stagioni;
Attività
Sperimentiamo i materiali naturali delle stagioni (pioggia, foglie,
sole, neve, fiori, frutti…)
Realizziamo cartellone con i colori delle stagioni
Preparazione addobbi per ogni occasione
Alla scoperta dei colori (giallo, rosso, blu)
Coloriamo la classe
Nella mia scuola tanti colori
Giochiamo con i colori
Laboratorio con la famiglia
Il buio e la luce (il giorno e la notte)
I colori della natura
Le stagioni e i suoi animali (del bosco, della fattoria, del prato, del
mare)
Le stagioni e i suoi frutti (conoscere e assaggiare la frutta tipica di
stagione)
Sperimentare e utilizzare diverse tecniche grafico-pittoriche,
manipolative e costruttive
Conversazioni libere e guidate
Giochi spontanei e guidati
Giochi motori
Canzoni e filastrocche
Lettura di storie e racconti
Osservazioni e discussioni
Memorizzazione di brevi poesie
19
4 anni
Che emozione!
Il libro intorno al quale ruota l’iniziativa progettuale di quest’anno
è “Sei folletti nel mio cuore” che attraverso le avventure di un
bambino chiamato Tommy e sei buffi folletti che abitano il suo
cuore, affronta la tematica delle emozioni e ne rivela l’importanza
di una loro serena accettazione e corretta gestione.
Con tale progettazione, attraverso metodologie attive e laboratoriali
che coinvolgono il corpo, il pensiero e i diversi linguaggi espressivi,
si intende potenziare l’intelligenza emotiva dei bambini, ovvero la
loro capacità di riconoscere, individuare, gestire, dare un nome e
modulare le emozioni che incontreranno durante il loro percorso
scolastico e nella vita quotidiana. I folletti aiuteranno i bambini
a prendere consapevolezza delle proprie ed altrui emozioni, a
saperle esprimere/comunicare sia con le parole che con il linguaggio
gestuale.
L’azione didattica si soffermerà in particolar modo su ciò che il
bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare
le diverse emozioni e sensazioni percepite fisicamente e dar loro un
nome. Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi,
non solo a conoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente,
in se stesso e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita.
La finalità del percorso é dunque quella di avviare il bambino ad una
più profonda, positiva conoscenza di sé, delle sue potenzialità, delle
sue fragilità e ad instaurare rapporti gratificanti con gli altri basati
sulla collaborazione, il rispetto, il dialogo.
I sei folletti che daranno il volto alle emozioni e ci accompagneranno
durante tutto l’anno con le loro avventure sono:
GAIETTO
Gaietto è il folletto più allegro e sorridente di tutti. Il suo colore è il
giallo, come il sole che brilla, ed è l’unico a conoscere il segreto della
felicità.
L’allegria è l’espressione dell’amore; felicità è essere amici, vivere
relazioni positive. Felicità è rispettare l’altro ed accoglierlo; è
rispettare le regole per vivere insieme in armonia.
Gaietto ci insegnerà a scoprire la felicità nelle piccole cose, a vedere
il lato positivo, a sdrammatizzare i problemi e a infondere il buon
umore negli altri.
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TREMOLINO
Tremolino è il folletto vestito di verde ed è un gran fifone. Vede
pericoli ovunque ed è sempre molto attento nel cercare di evitarli. È
sempre pronto a nascondersi perché ha paura di tutto.
Tremolino ci aiuterà ad accettare la paura come sentimento ed
imparare a riconoscerla e dominarla. Attraverso conversazioni,
drammatizzazioni i bambini saranno stimolati ad esteriorizzare le
paure con la consapevolezza che dare voce alle paure e condividere
con altri aiuta a superarle.
LACRIMOSO
Lacrimoso é il folletto che personalizza la tristezza. Vede sempre il
lato negativo delle cose e non riesce proprio a sorridere. Ama
indossare abiti blu, il colore che ci fa pensare alla notte, momento di
tranquillità e meditazione dopo una lunga giornata movimentata.
Con Lacrimoso impareremo a riflettere su noi stessi, su come siamo
fatti e su come possiamo aiutare chi ci circonda. Con il suo aiuto,
valorizzeremo i momenti difficili della nostra giornata, in quanto
sono proprio le esperienze difficili che ci aiutano a maturare. Inoltre,
grazie al nostro dolore, riusciremo a non essere indifferenti al dolore
degli altri, bensì a prestare la nostra amicizia e il nostro aiuto a chi
ne ha bisogno.
STUPORELLO
Stuporello è un vero sognatore. Apprezza tutte le meraviglie della
natura, dalle diverse sfumature del cielo agli arcobaleni, dai fiori e le
farfalle ai fiumi e le cascate.
C'è da dire che, oltre che spensierato, è anche abbastanza distratto. Il
suo vestito ha infatti le sfumature del cielo perché adora vivere tra le
nuvole.
Con lui impareremo ad apprezzare la natura, i suoi mutamenti e i
doni che ci offre. Non ci lasceremo vincere dal mostro "abitudine"
che la fa vedere con colori molto più sbiaditi, facendoci credere di
non avere più niente da scoprire.
Con Stuporello, valorizzeremo le meraviglie della natura e ci
sentiremo parte di essa. Amare la natura significa proteggerla,
rispettarla e scoprirne le leggi.
SCATTO
Scatto é il folletto che personalizza la rabbia. Cosí come indica il suo
nome, é sempre pronto a scattare e accendersi per qualsiasi cosa;
non a caso il suo vestito é tutto rosso, proprio come il suo viso
quando grida, si infuria e perde il controllo con gli altri folletti.
21
Attraverso questo folletto, i bambini vengono invitati a scoprire e
(ri)conoscere questo sentimento così forte e importante, sia in se
stessi che negli altri, capire cosa ci fa arrabbiare ed essere capaci di
dominare questa emozione piuttosto che esserne dominati.
Prendendo in prestito gli elementi della natura, la rabbia è come la
lava di un vulcano, una forza spontanea che esplode e si rivela ma
che se non viene contenuta puó provocare danni enormi
(aggressivitá). La rabbia é importante per difendersi, aiuta a farsi
rispettare, a non cedere a umiliazioni, a volte esprime pure una
richiesta di attenzione e affetto, per cui non può essere repressa ma
solo ben incanalata.
SPUTACCHIONE
Vestito rigorosamente di bianco, Sputacchione è il folletto del
disgusto e dello schifio. E’ tanto ossesionato all’ordine e alla pulizia
che sembra che stia sul punto di vomitare o sputare ogni volta che
vede qualcosa che non gli piace. E’ il più snob di tutti i folletti e crede
di essere indiscutibilmente il migliore di tutti.
Sputacchione ci permetterà di affrontare il tema dell’igiene
personale e della salute, l’importanza quindi di avere cura del
proprio corpo, di lavarci le mani prima di mangiare, di lavarsi i
denti, di mangiare cibi sani ecc. La cura del proprio corpo però non
deve eccedere, non serve indossare vestiti fiabeschi per sentirsi belli
o migliori degli altri, la cosa piú importante é coltivare la propria
bellezza interiore. Cercheremo quindi di evitare di dire sempre “che
schifo” di fronte a cibi nuovi e di rispettare i gusti degli altri anche se
non sono uguali ai nostri.
Allo stesso tempo Sputacchione ci aiuterá anche a trattare il tema
della raccolta differenziata, del riciclaggio e l’importanza di
prendersi cura del proprio intorno; i bambini verranno così invitati
ad assumere comportamenti corretti al fine di rispettare l’ambiente.
Attivitá
Lettura del libro “Sei folletti nel mio cuore” e narrazione di storie che
hanno come tema le diverse emozioni;
Rielaborazione dei contenuti in chiave emozionale;
Giocare con le parole trovando rime, filastrocche, poesie;
Rielaborazione della storia, vissuti emozionali;
Costruzione del libro “le mie emozioni”;
Memorizzazione di canzoni sulle emozioni;
Giocare con le emoticons;
Realizzazione di collage;
Accostarsi in ottica emozionale a opere artistiche;
22
Produrre opere astratte utilizzando liberamente i colori e forme;
Rappresentare le emozioni ispirandosi ai quadri osservati;
Drammatizzazione della storia;
Vivere esperienze di role-playing con le maschere dei folletti;
Riproduzione delle emozioni attraverso la mimica;
Costruzione di marionette delle emozioni;
Costruzione della casa dei folletti.
Le stagioni e le feste
Il mondo della natura con la sua ricchezza di manifestazioni
affascina i bambini, sollecita la loro curiositá e li stimola a porsi
domande e formulare ipotesi. Fornisce inoltre l'occasione di
compiere esperienze legate allo scorrere del tempo, alla sua ciclicitá,
ai cambiamenti che esso produce nella realtá che ci circonda.
Consideriamo altresì importanti, a questo proposito, il calendario
dei compleanni e il festeggiare le diverse feste dell'anno.
Attraverso le nostre proposte, avvicineremo i bambini alla
conoscenza dell'ambiente e li inviteremo al rispetto di ogni essere
vivente, sia vegetale che animale.
Attraverso le diverse feste, riaffermeremo il significato profondo a
cui esse richiamano, i valori universali di cui sono permeate, quali
l'amore, la pace, la riconoscenza, l'amicizia, la solidarietà.
Questi possono essere considerati riferimenti culturali universali che
concorrono alla piena formazione del bambino.
Attività
Conversazioni libere e guidate
La settimana, il calendario, i mesi e le stagioni
Individuazione di alcuni aspetti caratteristici delle diverse stagioni
Osservazione del cambiamento dei colori in relazione al tempo che
passa
Rielaborazioni verbali ed iconiche delle esperienze e dei contenuti
Lettura di racconti inerenti le stagioni
Classificazioni, raggruppamenti, insiemi relativi a tutti i contenuti
proposti
Giochi spontanei e guidati
Ascolto e memorizzazione di canzoni, poesie e filastrocche
Utilizzo di materiale amorfo
Preparazione di addobbi per la classe
Realizzazione di maschere
Realizzazione di regali per i genitori
Giochi di drammatizzazione
Elaborazione di ricette legate alle stagioni
Elaborazione di ricette legate alle feste
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5 ANNI
L’idea del progetto intercultura nasce dall’esigenza di far conoscere
culture diverse nella logica di una convivenza costruttiva in un
tessuto sociale e culturale multiforme.
Questo significa accettazione e rispetto del diverso, riconoscimento
delle altre identità culturali senza pregiudizi nei riguardi di altre
culture.
Punto di partenza della programmazione di quest’anno dei bambini
di cinque anni è la lettura di “Kirikù e la strega di Karabà” una fiaba
africana.
Kirikù è un bambino libero e coraggioso che, conoscendo lo stato di
sottomissione alla strega in cui vive il suo villaggio, vuole liberarlo,
cercando di dare una risposta alla domanda “Perché la strega Karabà
è cattiva?”. Kirikù libera la strega dalla sua malvagità attraverso la
comprensione del suo dolore.
L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza dell’altro, diverso
da noi, del rispetto, attraverso l’instaurarsi di relazioni di
comprensione e condivisione.
Il progetto di quest’anno inizia presentando ai bambini la nazione in
cui viviamo per poi condurli alla scoperta del mondo con le sue
popolazioni, usanze, costumi, lingue.
Ogni paese sarà introdotto da un racconto che ci aiuterà a
comprendere meglio le differenze somatiche, di lingua, di usi e
tradizioni.
Il nostro viaggio comincerà con questa filastrocca:
Voglio parlarvi del nostro mondo
Meraviglioso, grande e rotondo
Mondo abitato da grandi e piccini
Mondo di mamme, papà e bambini.
Un mondo fatto di tanti Paesi
Piccoli piccoli o molto estesi,
diversi per lingue e usanze.
Ogni Paese ha le proprie danze
E piatti tipici, giochi e canti,
per questo sono proprio tanti
i giochi e i canti di tutto il mondo
meraviglioso, grande e rotondo.
Giochi cantati diversi e bellissimi
24
Sarebbe bello scoprirne tantissimi!
Perciò da che terra possiamo partire
Se canti e giochi vogliamo scoprire?
Africa, America, Asia, australia?
O dall’Europa con dentro l’Italia?
Sì! Dall’Europa che è più vicina
Per poi spostarci….fino alla Cina!!
Il coinvolgimento attivo delle famiglie a scuola sarà fondamentale,
questo tipo di partecipazione si configura oltre come diritto anche
come fattore di benessere e di crescita del bambino.
Ogni tappa prevede momenti di verifica ma anche di rielaborazioni
da parte dei bambini con disegni personali e drammatizzazioni.
OBIETTIVI
• Scoprire paesi e popoli del mondo
• Intuire l'appartenenza ad un determinato paese e al mondo e
comprendere di essere cittadini del mondo
• Conoscere la peculiarità e la tipicità di alcuni territori
• Conoscere usi e costumi (vari tipi di musiche, festività,
abitudini alimentari, abbigliamento ecc…)
• Riconoscere e rispettare la multiculturalità
• Scoprire la sonorità di lingue diverse
• Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la
condivisione di un’esperienza
• Veicolare relazioni interpersonali positive tra bambini e tra
bambini e adulti
ATTIVITÀ
•
•
•
•
•
•
Favolare in tutto il mondo
Canti/Danze
Riproduzioni di disegni
Realizzazioni di cartelloni
Drammatizzazioni
Poesie/ Filastrocche
Il progetto Intercultura si allaccia ai seguenti progetti:
•
•
•
PROGETTO ALIMENTAZIONE (Tutte le classi di tutte le età)
PROGETTO AMBIENTALE (5A, 5B, 5C)
PROGETTO RICICLAGGIO (5A, 5B, 5C)
25
•
•
•
•
PROGETTO TEATRO (5C)
PROGETTO BIBLIOTECA (5A, 5B)
PR0GETTO ORTO (5A, 5B)
PROGETTO CONTINUITÀ (5A, 5B, 5C)
PROGETTO ALIMENTAZIONE
“Ci vuole un seme”
Questo progetto alimentazione, all`interno del nostro filo
conduttore sulla multiculturalità, è liberamente ispirato alle
partecipazione della nostra scuola alla creazione di un libro (uno
specialissimo ricettario internazionale con 26 paesi, 26 scuole, 26
semi partecipanti) che è stato patrocinato del progetto scuola della
EXPO UNIVERSALE DI MILANO 2015.
È importante che i bambini siano abituati fin da piccoli a prestare
attenzione agli ingredienti, educati da noi adulti a riconoscere il loro
valore etico, nutrizionale, sociale, in una parola “culturale”.
La didattica italiana considera l’alimentazione e il rapporto con il
cibo di fondamentale importanza per una sana ed equilibrata
crescita dei bambini. Il cibo inteso non solo come necessità bensì
come salute, creatività ed identità culturale.
Nell’era della globalizzazione dei mercati è fondamentale una
corretta educazione alimentare rispettosa della salute e della
sostenibilità.
OBIETTIVI
1.- Considerare l’alimentazione come prevenzione e cura della
malattie e stimolare la consapevolezza che le abitudini
alimentari acquisite in tenera età sono quelle che incideranno
in età adulta.
2.- Miglioramento della qualità della merenda.
3.- Acquisire consapevolezza (bambini e genitori) delle proprie
abitudini alimentari.
4.- Promuovere abitudini alimentari sane e rispettose
dell’ambiente e della propria cultura.
Si
sottolinea
l’evidente
collaborazione dei genitori.
26
ed
indispensabile
ATTIVITÀ
- Conversazioni guidate sul tema alimentazione.
- Filastrocche – poesie.
PROGETTO AMBIENTALE
L’educazione ambientale promuove un corretto rapporto con la
natura, nella consapevolezza che ognuno deve conoscere, rispettare e
proteggere l’ambiente in cui vive e le sue risorse; vuole, inoltre,
promuovere l’avvio della formazione di una coscienza ecologica.
Il Progetto Ambiente di quest’anno è collegato alla cura delle piante,
degli alberi e dei fiori. È proprio così che aderiamo al Progetto Orto
che si svolge all’interno del cortile della Scuola Italiana, uno spazio
che ancora deve essere recintato e che condivideremo con altri
gruppi di altre sezioni della scuola dell’Infanzia. Questa attività si
svolgerà principalmente nei mesi di primavera ma i primi lavori
avverranno alla fine dell’inverno.
La presenza di un giardino nella Scuola dell’Infanzia porta un valore
aggiunto alle attività pratiche e per l'intero programma didattico.
Coinvolge tutti i bambini, le famiglie, gli insegnanti e l'istituzione
stessa intorno a un progetto comune. Un giardino aiuta ad
incontrarsi ed incoraggia la cooperazione tra i più piccoli e il rispetto
verso la natura.
Inoltre all’interno della classe abbiamo già iniziato a piantare semi
(bulbi di tulipano, grano) e così osserveremo la crescita delle radici e
delle foglie nei tubercoli (messi sott’acqua in vasi trasparenti).
Attraverso il gioco, i libri, la musica, l’alimentazione, l’allestimento
degli spazi a scuola educhiamo i bambini a prendersi cura
dell’ambiente.
Elaboriamo un grande cartellone con disegni realizzati dai bambini e
con foto delle rispettive attività svolte per ricordare l’importanza di
questo percorso didattico. I vasi usati per piantare sono il prodotto
di oggetti riciclati (bottiglie grandi di plastica, contenitori ecc)
perché il rispetto verso la natura avviene anche con il riuso di
materiali per la sopravvivenza del nostro pianeta.
Il rispetto dell'ambiente e della natura va oltre le mura domestiche
infatti prosegue per le strade della città, continua a scuola e in altri
spazi del nostro quotidiano. Questo modo di agire diventerà
un'abitudine mentale che va coltivata fin da piccoli. Un gesto
semplice come differenziare i rifiuti è già un atto di salvaguardia
delle risorse naturali e comprenderlo da bambini anche in modo
stimolante e divertente diventa un primo passo per consolidare uno
stile di vita sano.
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OBIETTIVI
1.- Stimolare l'osservazione e la sperimentazione attraverso
esperienze dirette con la natura e l’ambiente.
2.- Stimolare la capacità di fare domande, riflettere, negoziare
significati sulle attività proposte.
3.- Sviluppare la capacità di rappresentare, confrontare, verificare le
ipotesi iniziali con le realtà scoperte riflettendo sulle modalità di
soluzione dei problemi.
4.- Tradurre i dati dell'esperienza in elementi simbolici ed in tracce
personali (disegni, oggetti e materiali fatti dai bambini) dei percorsi
compiuti.
5.- Esplorare le svariate possibilità di trasformazione e
manipolazione dei materiali raccolti oltre alla sua prima funzione di
nutrimento.
6.- Avviare un comportamento rispettoso con l’ambiente favorendo
un rapporto positivo del bambino con la natura nel loro quotidiano.
ATTIVITÀ
1.- Osservazione, manipolazione, classificazione e trasformazione
creativa dei materiali naturali raccolti dai bambini o portati in classe
dagli insegnanti.
2.- Scoperta dell'albero: Sempreverdi, a foglie caduche, i nomi delle
piante e le loro foglie, le parti dell'albero, la fotosintesi, le
trasformazioni degli alberi durante le stagioni.
3.- Dal seme alla pianta: coltivazione e cura dell’orto a scuola e di
una serra in miniatura costruita con materiali di riuso.
4.- Osservazione e studio delle caratteristiche dei tubercoli e delle
altre radici commestibili eseguendo processi naturali.
5.- Laboratorio della natura creativa: impronte di ortaggi, stampe di
tubercoli, tinture naturali, animaletti di foglie.
PROGETTO RICICLAGGIO
Il progetto sul riciclo nasce dall’esigenza di radicare nella cultura
delle nuove generazioni la consapevolezza che l’ambiente è un bene
fondamentale che va assolutamente tutelato. Il progetto mira a
proporre ai bambini uno stile di vita nuovo, che consenta di superare
consumi talvolta eccessivi di oggi, che ci portano a sprecare molto di
quello che abbiamo.
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Il rispetto dell’ambiente comporta anche l’impegno di differenziare e
riciclare i rifiuti, strategia indispensabile per non inquinare
l’ambiente. Educare i bambini al riciclaggio e al riuso dei materiali,
riducendo la quantità di rifiuti diventa il nostro obiettivo principale.
Il progetto Riciclaggio è un vero e proprio laboratorio creativo dove i
bambini impareranno cosa si può fare con i rifiuti in modo
divertente: costruire giochi, fare piccoli esperimenti scientifici,
mescolanza di colori. Attraverso la sollecitazione della creatività si è
trovata una formula efficace per affrontare il tema sull'educazione al
riciclaggio. In classe abbiamo già iniziato a riciclare con rispettivi
contenitori per la plastica e per la carta.
Dal materiale portato in classe osservato, scelto e trasformato
nascono oggetti nuovi costruiti con pezzi e tubi di cartone, con
palline di giornali, con bottiglie di plastica, con tappi, con vasetti
dello yogurt ecc. Tutto viene recuperato, riciclato, adattato e
riportato a nuova vita dai bambini con l’aiuto dell’insegnante.
Giocare con materiali poveri stimola la creatività e fantasia dei
bambini aiutandoli a scoprire anche fenomeni naturali.
Una volta costruito il nuovo oggetto di gioco, i bambini saranno
guidati dall'insegnante in un piccolo percorso ludico a creare
improvvisazioni con i compagni, a condividere il momento del gioco
e infine a portare a casa le loro invenzioni.
OBIETTIVI
1.- Acquisire consapevolezza dell’importanza di fare la raccolta
differenziata per i benefici per l'ambiente.
2.- Usare adeguatamente lo specifico vocabolario del riciclaggio e
verbalizzare le conseguenze delle nostre azioni verso la natura.
3.- Reagire in modo corretto contro lo spreco delle risorse e
introdurre buone norme di risparmio quotidiano.
4.- Imparare a differenziare e separare i rifiuti, identificare i
contenitori appositi, distinguere i materiali riciclabili e la loro
molteplice possibilità di riuso.
5.- Utilizzare in modo creativo il materiale povero e di scarto.
ATTIVITÀ
1.- Promuovere e spingere ai bambini a fare la raccolta differenziata
in classe, portando i rifiuti una volta a settimana nei bidoni carrellati
fuori scuola.
2.- Elaborazione e invenzioni di materiali e oggetti di gioco a
decorrere dai rifiuti (contenitori, vaschette, bottiglie, tappi).
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3.- Incentivazione quotidiana e valorizzazione di abitudini corrette
verso il riciclaggio.
4.- Conversazioni guidate, interazioni e improvvisazione, fiabe e
racconti sul tema.
5.- Laboratorio dei rifiuti come risorse: trasformazione dei residui
organici in concime per l’orto della scuola.
PROGETTO TEATRO
UBUNTU “IO SONO PERCHÉ NOI SIAMO”
Voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?
NELSON MANDELA
Per il nostro filo conduttore la “Multiculturalità”, inerente alle
competenze chiave europee, quest`anno sia nelle attività di routine,
sia in quelle specificamente espressivo-teatrali, ci ispiriamo alla
FILOSOFIA UBUNTU dell’Africa sub-sahariana, che indica
“BENEVOLENZA VERSO IL PROSSIMO”, nella lingua bantu.
L’UBUNTU ci esorta a sostenerci e aiutarci reciprocamente: “IO
SONO CIÒ CHE SONO IN VIRTÙ DI CIÒ CHE TUTTI SIAMO”, “TI
VEDO”, “SONO QUI”, finchè l’altro non mi vede, io non esisto.
Ed ecco che il teatro ci aiuterà a metterci in gioco ed essere
disponibili ad incontrare le reciproche differenze per un vero
incontro.
OBIETTIVI
1.- Esprimersi ed interagire nel piccolo e grande gruppo.
2.- Esprimere il proprio stato emotivo.
3.- Comunicare emozioni e sentimenti.
4.- Adottare strategie di aiuto reciproco e superazione dei conflitti.
5.- Incorporare gradualmente la consapevolezza dei propri diritti e
doveri e condividere le regole.
6.- Applicare e sperimentare le differenti strategie messe in atto
durante il percorso annuale per creare un momento finale di festa
con i genitori, che a loro volta avranno partecipato alla creazione ed
evoluzione del progetto.
ATTIVITÀ
1.- Costruiamo un orologio per riconoscere emozioni.
2.- Giochiamo con i burattini per riconoscere ed esprimere emozioni.
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3.- Disegnamo, balliamo, cantiamo la nostra felicità, tristezza,
rabbia, paura.
4.- Creiamo la filastrocca delle emozioni… in rima!
5.- Coinvolgiamo i genitori in laboratori creativi per costruire
insieme la scenografia della festa finale, ispirata all’attività
“UBUNTU” svolta durante l’anno scolastico.
PROGETTO BIBLIOTECA
“I libri sono mappe, sono carte di mare. I libri sono navi di carta per
andare”. B. Tognolini
Nella scuola dell’Infanzia è indispensabile attivare un progetto di
promozione alla lettura individuando spazi, momenti e modi per
condividere i libri e le storie con i bambini e per coinvolgere anche le
famiglie nella relazione magica che si crea quando si legge.
Affinché la scuola diventi un reale luogo di educazione globale, si
ritiene quindi necessario attivare un laboratorio di biblioteca
scolastica.
Tale laboratorio consentirà agli alunni di avvicinarsi al libro in
maniera guidata, ma nello stesso tempo in modo autonomo e libero,
anche al di fuori dell'ambiente scolastico. Con l’attività di “presta –
libro” si coinvolgeranno nell’organizzazione i genitori, in quanto i
bambini porteranno a casa il libro scelto nella biblioteca della classe.
La lettura è un buon canale per instaurare forti legami affettivi con i
bambini sin da quando sono piccolissimi ed è un ottimo nutrimento
per la mente durante la loro crescita.
Attraverso una scelta di autori pensata e aggiornata proponiamo
l’acquisto di nuovi libri con storie che riguardano la
programmazione di quest’anno: storie sulla multiculturalità, sul
riciclaggio, sull’ambiente.
In classe predisponiamo uno spazio biblioteca attrezzato con scaffali
ai quali i bambini possono accedere per scegliere e riporre i libri,
individuandoli con simboli che li distinguono.
Gli scaffali saranno dotati di libri da: toccare, guardare, manipolare,
annusare e ascoltare, adeguati ad alunni di cinque anni.
Possiamo arricchire la nostra piccola biblioteca durante l’anno anche
attraverso donazioni degli stessi genitori, in modo che i piccoli
possano essere motivati a cercare “storie” nuove.
Il prestito librario avverrà ogni lunedì attraverso un tesserino e il
registro di carico e scarico dei libri. Il libro si porterà a casa in
un’apposita borsa di stoffa colorata dai bambini.
31
OBIETTIVI
•
Stimolare la curiosità, la fantasia e la creatività.
•
Condividere momenti tranquilli di ascolto.
•
Scoprire la lettura come attività piacevole.
•
Rispettare i tempi e i ruoli.
•
Aumentare le capacità di attenzione.
•
Avvio al prestito librario.
•
Comprendere ed interpretare messaggio e informazioni del
testo.
•
Scoprire la biblioteca come luogo familiare di lettura e di
esperienza creativa.
•
Orientarsi, con l'aiuto dell'insegnante, nella diversità dei
libri.
•
Acquisire una reale familiarità con il libro attraverso la
biblioteca.
ATTIVITÀ
•
Prestito libri: come occasione di condivisione e
comunicazione tra scuola e famiglia allo scopo di valorizzare
il ruolo dei genitori nel processo di educazione alla lettura.
•
Creazione di un segnalibro
•
Momento libro: condivisione di quello che ci è piaciuto di
più
•
Riproduzioni grafiche-pittoriche
•
Creazione di storie di gruppo ed eventuali realizzazioni di
LIBRI “FAI DA TE”
•
Verifica periodica e conclusiva dell’attività
PROGETTO CONTINUITÀ
Continuità Scuola dell’Infanzia- Scuola Primaria
La continuità nasce dall’esigenza di garantire il diritto dell’alunno ad
un percorso formativo organico e completo, che mira ad aiutarlo,
pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche,
a costruire la sua particolare identità.
Essa si propone anche di prevenire le difficoltà che talvolta si
riscontrano nei passaggi tra diversi ordini di scuola.
Continuità del processo educativo significa considerare il processo
formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le
competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità e la
pari dignità educativa di ciascuna scuola nella dinamica della
diversità dei loro ruoli e delle loro funzioni.
La scuola italiana in questi ultimi anni ha affrontato diffusamente il
tema della Continuità educativa e didattica tra i diversi ordini di
32
scuola, nella convinzione che il benessere psicofisico del bambino sia
fondamentale per favorire un buon apprendimento. Per queste
ragioni i bambini vanno supportati da linee educative coerenti; gli
insegnanti della Scuola dell´Infanzia devono fornire loro un bagaglio
di competenze che si riveli creativo, interessante, essenziale,
funzionale e duraturo.Le famiglie, sono coinvolte per conoscere,
condividere, e avere fiducia nella nuova comunità educativa che
accoglierà i loro figli; gli insegnanti della scuola primaria sono
coinvolti per individuare strategie di accoglienza, per instaurare
relazioni di fiducia con i bambini e con le famiglie, per progettare
piani d´intervento personalizzati, in collaborazione con le insegnanti
della Scuola dell’Infanzia.
OBIETTIVI
•
•
•
•
•
Fornire una prima conoscenza dell’ambiente scuola e del
personale educativo della scuola in cui si inseriranno gli
alunni
Creare aspettative positive verso l’ingresso nella scuola
primaria
Cercare di cancellare le paure e le ansie che il passaggio alla
scuola primaria può generare
Sviluppare fiducia nelle proprie capacità
Progettare e realizzare percorsi che si sviluppino negli anni
ponte
DESTINATARI
Il progetto vede interessati i bambini dell’ultimo anno della scuola
dell’infanzia , bambini dell’attuale classe prima e quinte per la visita
alla scuola primaria.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ
INCONTRI
Il progetto “Multiculturalità” intende riflettere sull’importanza di
offrire ai bambini della scuola dell’infanzia una visione
multiculturale della società: le insegnanti li aiuteranno a prendere
coscienza del fatto che il paese in cui vivono si è aperto a nuove
etnie, con i loro usi e costumi.
Nell’ottica del presente progetto, i bambini della scuola dell’infanzia
saranno accompagnati da un personaggio che farà da filo conduttore
durante tutto l’anno scolastico.
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Organizziamo un primo incontro a GENNAIO per attivare le
modalità di una progettazione e condivisa del percorso didattico.
Dopo aver individuato i TRAGUARDI FORMATIVI del progetto che
concretamente definisce le attività, organizziamo una visita alla
scuola primaria, definendo tempi, gruppi, spazi e modalità di
accoglienza dei bambini. Concordiamo una data in cui effettuare la
visita alla scuola primaria e definiamo come suddividere il tempo
della mattinata.
IL CONFRONTO
Nel mese di FEBBRAIO, concordiamo un incontro per confrontarci
con gli insegnanti della scuola Primaria sulle caratteristiche fisiche e
psicologiche dei bambini e sulle loro esigenze affettivo-emotive,
tenendo conto delle differenze individuali e di età che potrebbero
essere presenti.
Gli aspetti più significativi del dialogo tra i docenti riguardano I
BISOGNI DEL BAMBINO in riferimento al suo processo di
apprendimento: il movimento, la sfera affettiva, la concretezza
operativa, i tempi personalizzati ecc .
STRATEGIE DI LAVORO
Favoriamo l’alternarsi di momenti di attività socializzata a momento
di rielaborazione individuale; partiamo dal concreto per poi arrivare
alla rappresentazione grafica e verbale dell’esperienza; iniziamo
l’utilizzo di tecniche come discussione e la riflessione metacognitiva
per favorire l’apprendimento.
SCAMBI DI INFORMAZIONI E COLLOQUI
Nel mese di Aprile ci incontriamo con i docenti della Scuola Primaria
per fornire LE PRIME NOTIZIE UTILI per le formazioni delle classi
prime. Serviamoci di questa traccia e comunichiamo ai colleghi:
se ci sono bambini diversamente abili, quali difficoltà presentano,
quali strategie di facilitazione e di incoraggiamento sono state
adottate; se ci sono bambini proveniente da altre cultura e quale
grado di integrazione è avvenuto nella sezione, se ci sono bambini
che iniziano in anticipo la scuola; se ci sono bambini gemelli e come
vivono la particolare situazioni; se esistono, tra i bambini, legami
affettivi poco favorevoli a un sereno sviluppo delle loro personalità
e/o a un proficuo apprendimento; se ci sono casi di bambini con
allergie o intolleranza alimentari sospette o documentate.
Parliamo con riservatezza, affinché si possa individuare la
sistemazione più utile al fine di un buon inserimento e
dell’apprendimento dei bambini stessi, tenendo conto, inoltre,
dell’utilità di creare un buon equilibrio nelle classi.
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COLLOQUIO DOPO L’INSERIMENTO
Nell’ottobre successivo, ci incontriamo di nuovo per un ulteriore e
un più completo scambio d’informazioni su tutti i bambini che
hanno effettuato il passaggio. In forma di colloquio
riservato, lo scambio serve per confrontare ed approfondire le
osservazioni che i docenti della scuola primaria hanno elaborato nel
primo mese di scuola.
Ci confrontiamo inoltre sulle competenze raccolte nella valigetta di
passaggio.
IDEE A CONFRONTO: COME PARLARE DEI BAMBINI
Presentiamo i bambini evidenziando le loro caratteristiche positive,
sottolineando l’evoluzione, anche minima, avvenuta sia
nell’apprendimento sia nella capacità di interazione. Esaminiamo
con oggettività le difficoltà che il singolo manifesta: esprimiamo le
competenze acquisite di “saper fare” e sottolineiamo il contesto
d’esperienza in cui sono inserite.
VERIFICA DEL PROGETTO CONTINUITÀ CON I BAMBINI
Al termine dell’attività del percorso didattico, verso la metà di
MAGGIO chiediamo ai bambini, in forma di conversazione:
• cosa sanno ora della scuola primaria;
• quali cose nuove hanno scoperto;
• quali preoccupazioni sono rimaste;
• quali paure non sono riuscite a vincere.
CON IL GRUPPO DOCENTI
A Novembre 2016, verifichiamo il progetto, chiedendoci se e quale
efficacia ha avuto e come i bambini hanno vissuto il momento del
passaggio.
IL COINVOLGIMENTO DEI GENITORI
Il coinvolgimento dei genitori è estremamente importante in questo
delicato momento.
Sono loro, infatti, che, prima di altri, riescono a infondere ai bambini
quella serenità emotiva indispensabile per affrontare le novità con
entusiasmo e tranquillità.
Per questo durante l’anno scolastico in corso, interessiamoli al
progetto, RENDIAMOLI PARTECIPI di questo momento di crescita
dei loro figli e, soprattutto,
coinvolgiamo coloro che, per diversi motivi, non partecipano spesso
alla vita scolastica dei loro bambini.
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A Giugno ricordiamo ai genitori quali materiali di passaggio
andranno inseriti nello zaino e leggiamo con loro la lettera inserita
nella valigetta di passaggio .
MATERIALI
Carta e cartoncini di vario tipo, giornali, riviste, colori di vario tipo,
materiali di recupero, stoffe, fili, plastilina, colla, forbici, nastro
adesivo, foto, ecc
SUPPORTI AUDIOVISIVI
Lettore CD
Macchina fotografica
Libri
Stereo
CLASSI INTERESSATE: 5A; 5B; 5C
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Strutture di professionalità.
Ruolo e professionalità docente.
Essere insegnante di Scuola dell’Infanzia comporta un profilo di alta
complessità e grande responsabilità e richiede la padronanza di
specifiche competenze culturali, pedagogiche, psicologiche,
metodologiche e didattiche.
Il lavoro dell’insegnante si esplica nell’impegno personale e nella
collegialità ai diversi livelli della sezione, dell’intersezione e
dell’intero Istituto.
Nel rispetto della libertà di insegnamento, l’organizzazione del
lavoro si fonda sulla modularità degli interventi, sull’individuazione
di ambiti di competenza e sulla corresponsabilità educativa di tutti
gli operatori (docenti, educatori, personale ausiliario, personale
specializzato).
In particolare è garantita una finalizzazione unitaria, condivisa e
coordinata del progetto educativo, attraverso la partecipazione di
tutti gli insegnanti e educatori ai diversi momenti della
programmazione, della gestione delle attività e della valutazione.
In questo quadro, è favorita un’adeguata distribuzione dei compiti
considerando anche la specificità di alcuni interventi educativi
(insegnanti specializzati di psicomotricita’ e educazione al suono e
alla musica) e dando spazio alla più ampia valorizzazione delle
risorse umane e professionali disponibili nella scuola.
In questo spirito la realizzazione del progetto pedagogico qui
delineato richiede un pieno riconoscimento della professionalità del
personale della Scuola dell’Infanzia, la quale si definisce per alcune
note di qualità imprescindibili:
-orientamento maturo e responsabile dell’attività’ educativa e
didattica dell’età’ infantile
- formazione in servizio mirata al perfezionamento della formazione
personale e della professionalità
- ambiente di lavoro valido sotto il profilo relazionale, culturalmente
stimolante,
fondato
sulla
collaborazione,
finalizzato
al
miglioramento qualitativo della Scuola stessa e dei suoi rapporti con
la Scuola Statale.
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VERIFICA E VALUTAZIONE
Modalità di valutazione
Osservazione e riflessione sui dati che emergono dalle caratteristiche
dei bambini
Verifica dell’idoneità del contesto
Valutazione complessiva dell’interazione insegnante/bambino –
bambino/bambino.
Strumenti di valutazione
Descrittori di competenza
Scambio di informazioni nel contesto scolastico
Informazioni dalla famiglia sull’indice di
dell’esperienza scolastica.
partecipazione
Modalità di osservazione in funzione della valutazione.
Osservazione dei bambini in situazione ludica spontanea
Rilevazione delle prestazioni dei bambini in diverse situazioni di
impegno didattico (es. lavoro guidato, autonomo, effettuato
singolarmente o in gruppo ).
Strumenti e tecniche di rilevazione
Osservazione degli elaborati individuali prodotti dai bambini
Trascrizione di momenti di verbalizzazione
Schede strutturate
Documentazione fotografica di alcune esperienze.
Fasi
Verifica iniziale dei prerequisiti (periodo settembre / ottobre).
Verifica in itinere (gennaio)
Valutazione finale (periodo maggio / giugno).
38
PROGRAMMAZIONE DI PSICOMOTRICITẤ
39
Premessa
La psicomotoria è una pratica educativa rivolta ai bambini, che
considera l’esperienza corporea come elemento fondamentale dello
sviluppo dell’identità della persona e come espressione della vita
emozionale e dell’evoluzione dei processi cognitivi. Nell’ attivita
psicomotoria si focalizza l’attenzione sull’azione e sul corpo. L’azione
viene interpretata come un movimento carico di significati anche a
livello affettivo, emozionale e relazionale. Si può dunque dire che la
pratica psicomotoria, lavorando sul corpo e sull’azione del bambino
agisce non solo sull’attività motoria, ma anche sulla sfera emotiva,
relazionale e cognitiva
Obiettivo della psicomotricità è acquisire l’adeguato sviluppo
dell’identità personale, dello schema corporeo e la maturazione
dell’identità
Obiettivi formativi
L’attività saranno strutturate rispettando gli obiettivi formativi per
livelli e competenze. Le lezioni saranno incentrate sulle attività per il
raggiungimento delle relative competenze:
- Discriminazione percettiva: saper discriminare ed elaborare
le informazioni provenienti dagli organi di senso.
- Conoscenza di sé : essere in grado di percepire, conoscere e
prendere coscienza dell´io corporeo.
- Schemi motori dinamici e posturali: capacità di muoversi
con destrezza nello spazio.
- Coordinazione segmentaria, generale, dinamica: Capacità di
muoversi con destrezza nello spazio.
- Organizzazione spaziale e temporale: saper utilizzare gli
apprendimenti motori in situazioni nuove.
- Equilibri: saper utilizzare gli apprendimenti motori in
situazioni nuove.
- Svolgimento attività di gruppo : saper utilizzare il corpo
come strumento di rappresentazione.
- Utilizzo del movimento come linguaggio: saper utilizzare il
corpo come strumento di relazione.
Metodologia
Nella sala di psicomotricità possono attuarsi diversi tipi di giochi e
attività:
•
. Giochi senso-motori in cui il bambino sperimenta
attività motorie globali come l 'arrampicarsi, scivolare,
cadere, tuffarsi, fare capriole.
40
•
•
•
•
Giochi tonico-emozionali in cui il bambino sperimenta
attività come lo sprofondare, spingere e
respingere,
trattenere e lanciare, che interessano la tonicità, la
sensibilità labirintico-vestibolare
che fanno vivere al bambino intense sperienze a livello
emozionale;
Giochi simbolici in cui il bambino "fa finta di ..." : i
materiali, così come lo spazio e le persone sono trasformati
in funzione del gioco (case, mamma. papà, trappole, mostri,
lupi,)
Giochi di rappresentazione in cui il bambino attraverso
le attività di manipolazione, le costruzioni, di legno, il
disegno, il linguaggio, prende distanza e rielabora a livello
cognitivo le azioni e le emozioni vissute nella seduta.
OBIETTIVI SPECIFICI
3 ANNI
Immagine e percezione corporea
Conoscere le diverse parti del corpo.
Coordinamento e dominio del proprio corpo.
Usare i sensi per esplorare e conoscere.
Riconoscere e controllare l´intensità del movimento.
Attivare comportamenti importanti per la salute di benessere fisico.
Coordinazione dinamica generale
Affinare capacità di coordinazione globale.
Sperimentare il controllo degli schemi dinamici e posturali.
Equilibrio
esperienza dell’equilibrio e disequilibrio.
Abilità spazio-temporale
Spaziali: dentro-fuori/ sopra-sotto/ vicino-lontano/ alto-basso.
Temporali: oggi- domani.
Paratonia
Tecniche di rilassamento
Ritmo
Accordare il movimento alla musica e al gruppo.
41
4 ANNI
Immagini e percezioni corporee
Controllo globale e segmentario del proprio corpo
Elementi principali di ogni parte del corpo (articolazione).
Iniziazione del controllo dell’inibizione volontaria della respirazione.
Organizzazione della lateralità.
Attivare comportamenti importanti per la salute di sé e degli altri.
Coordinazione dinamica generale
Affinare il controllo degli schemi dinamici e posturali di base.
Controllare e coordinare i movimenti del proprio corpo.
Coordinazione viso-motoria
coordinazione visiomanuale.
coordinazione occulo podalica.
Equilibrio
Statico.
Dinamico.
Post - movimento.
Abilità spazio-temporale
Spaziali: dentro-fuori/ davanti-dietro/ da un lato-all’altro/ in alto-in
basso/ vicino-lontano/ alto-basso
Temporali: prima-adesso-dopo/ ieri-oggi-domani.
Paratonia
Tecniche di rilassamento
Ritmo
Riprodurre semplici strutture ritmiche con il corpo.
5 ANNI
Immagine e percezione corporea
Identificazione delle parti del proprio corpo e configurazione
dell’immagine di se stessi.
Sensazioni del proprio corpo .
Percezioni attraverso i sensi ( tattile, cinestetica, visuale e uditiva).
Sentimenti ed emozioni proprie e degli altri e la sua espressione
corporea.
Conoscenza delle possibilità e dei limiti motori del proprio corpo.
Consolidazione dello schema corporeo.
42
La salute e la cura del proprio corpo.
Coordinazione dinamica generale
Coordinamento e controllo delle abilità motrici .
Affiancare il controllo degli schemi dinamici e posturali di base.
Coordinazione viso-motoria
coordinazione visiomanuale.
coordinazione occulo podalica.
Equilibrio
Statico
Dinamico
Post - movimento
Lateralità
Organizzazione della lateralità
Uso e conoscenza della sinistra e della destra
Paratonia
Tecniche di rilassamento.
Canalizzazione degli impulsi.
Controllo del corpo: attività, movimento, respirazione, riposo,
rilassamento.
Orientamento spaziale
Asse corporale e nozioni spaziali (in alto- in basso, sinistra-destra).
Localizzazione degli oggetti in relazione a se stessi e in relazione agli
altri.
Ritmo
Esperienza del proprio ritmo in relazione con il tempo e con lo
spazio
Adattamento al ritmo, spazio e tempo dell’altro
VERIFICA
Le verifiche si effettueranno prevalentemente in modo indiretto
tramite l’ osservazione continua di ogni attività al fine di calibrare
l’ intervento educativo in base alle esigenze e al ritmo di ogni gruppo
di alunni.
43
PROGRAMMAZIONE ATTIVITA
SONORO-MUSICALI
44
PREMESSA
Il presente progetto si fonda sulla convinzione che la musica è un
fattore importante di formazione che permette al bambino di
esprimersi attraverso i suoni, di stabilire relazioni con gli altri e con
mondi culturali diversi. Attraverso il laboratorio musicale saranno
attivate una serie di esperienze educative per avviare i bambini alla
pratica della sonorità e del movimento.
FINALITÀ
In accordo con quanto previsto dalle Nuove Indicazioni Nazionali
per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia il Laboratorio musicale
intende promuovere, oltre allo sviluppo delle capacità cognitive e
relazionali degli alunni e all’accrescimento della fiducia nelle loro
potenzialità, il puro piacere di “fare musica” mediante l’ascolto, la
produzione, la condivisione di eventi musicali.
OBIETTIVI GENERALI
Sviluppare la sensibilità musicale.
Usare consapevolmente messaggi sonoro-musicali.
Avviare alla musica d’insieme come forma di socializzazione.
TRAGUARDI
MUSICALE
DI
SVILUPPO
DELL’
EDUCAZIONE
Scoperta dei suoni:
Riconoscere la sonorità dei diversi ambienti sonori (casa, scuola,
città, campagna,…);
Imitare e classificare rumori artificiali e naturali;
Scoprire e riconoscere la direzione dei suoni;
Scoprire e conoscere la propria immagine sonora (voce, mani, piedi,
suoni volontari e involontari);
Manipolare con modalità diverse materiali di vario genere (cartone,
legno, plastica, metallo...)
Sviluppo della sensibilità vocale:
Apprendere canti adatti all’estensione vocale;
Modulare la voce secondo diverse forme di espressione (allegria,
tristezza, paura…);
Esplorare i vari registri della voce (grave, medio, acuto); Apprezzare
la valenza ritmica della parola recitate in conte e filastrocche;
Riconoscere l’andamento melodico di canzoni e semplici melodie.
45
La formazione del senso ritmico:
Muoversi a tempo di musica insieme ai compagni;
Accompagnare ritmicamente la musica con strumenti vari;
Inventare semplici sequenze ritmiche e melodiche.
Qualità del suono:
Conoscere e simbolizzare i parametri del suono: timbro, intensità,
altezza, durata);
Discriminazione delle variazioni agogiche di un brano musicale
(ellegro, adagio...)
Riconoscere gli strumenti musicali all’interno di un brano ascoltato.
Musica e socializzazione:
Rispettare le regole del gioco
Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti
Potenziare la concentrazione e l’ascolto
Canalizzare l’aggresività
STRUMENTI METODOLOGICI
Il gioco come mezzo privilegiato per l’approccio all’esperienza
musicale.
Esplorazione dell’ambiente sonoro mediante osservazione diretta o
registrazione, riproduzione e analisi di eventi e fenomeni sonori.
Ascolto e analisi di brani di musica di ogni genere: classico,
moderno, di tradizione popolare, musiche del mondo.
Produzione ritmico-melodica, espressiva e coreutica.
Rappresentazione mediante codici mimico-gestuali e grafico
pittorici delle esperienze musicali.
PERCORSI OPERATIVI
Il progetto si svolge nell’intero arco dei tre anni della Scuola
dell’Infanzia e si articola in più percorsi operativi nei quali i bambini
saranno guidati alla comprensione e produzione dei messaggi sonori
e alla loro traduzione-rielaborazione in codici diversi (corporeo,
verbale, grafico-pittorico, drammatico-teatrale).
46
I – Il paesaggio sonoro
Percorso di esplorazione e di recerca mirato a liberare la curiosità
dei bambini per scoprire la musicalità nascosta nel vivere
cuotidiano, stimolare nuove emozioni e sensazioni attraverso
l’ascolto e sviluppare le capacità percettive, in particolare la
sensibilità uditiva.
Contenuti: Il silenzio; gli ambienti sonori; le stagioni; suoni e
rumori.
Attività
Giochi per la scoperta del silenzio.
Scoprire i suoni prodotti dal corpo e dalla voce.
Localizzare spazialmente l’origine dei suoni e delle voci, la loro
lontananza o vicinanza attraverso giochi ad occhi bendati.
Giocare per esplorare le potenzialità sonore degli oggetti di uso
comune e degli strumenti musicali.
Analizzare materiale acustico per classificare suoni e rumori della
strada, della casa, dell’aula. Raggruppare i suoni prodotti dall’uomo,
dagli animali, dalla natura, dagli strumenti musicali, dagli oggetti
ecc.
Ascoltare brevi brani musicali di genere diverso e invitare i bambini
a dare un’interpretazione verbale o grafico-pittorica del brano
ascoltato.
II – La voce e le sue possibilità sonore
Percorso mirato a scoprire e potenziare la capacità di usare la voce
per esprimere sentimenti ed emozioni, per comunicare, per
socializzare.
Contenuti
Suoni e fonemi. Modulazione della voce. Il ritmo nella parola e nella
frase.
Attività
L’appello e il saluto musicale.
Giochi per imparare a usare il respiro; giochi di fonazione e
onomatopeia; emissione di vocali su note libere o note fisse.
Esecuzione di brevi cantilene a partire da una nota e
progressivamente su più note musicali (sol, sol-mi, sol-mi-la, ecc.)
Cantare secondo diversi stati emotivi (triste, allegro, arrabbiato);
cantare lentamente/velocemente, accelerare e rallentare.
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Individuare semplici ritmi nei ritornelli di girotondi e canzoni.
III - Il ritmo
Percorso mirato all’acquisizione della consapevolezza della
“ricorsività” presente nei fenomeni naturali, nella quitidianità, nel
movimento, nei gesti, nelle parole.
Contenuti
Movimenti ed eventi naturali o artificiali con carattere di ricorsività
temporale (tic-tac del pendolo) e spaziale (fila di alberi). Andature e
versi degli animali. Segnali acustici.
Attività
Giochi di imitazione e individuazione del ritmo presente nel
movimento e nell’andatura di animali diversi.
Giochi di imitazione e individuazione del ritmo presente nel verso di
alcuni animali.
Giochi di imitazione di formule ritimiche dapprima semplici e brevi,
poi più complesse; dialoghi ritmici.
IV – Le qualità del suono
In questo percorso i bambini affineranno la capapcità di
discriminare il materiale sonoro (suoni acuti e gravi, suoni forti e
deboli, timbri scuri e chiari delle voci e degli strumenti musicali);
miglioreranno la capacità di ascolto, analisi e comprensione dei
brani musicali; apprenderanno a tradurre impressioni e sensazioni
suscitate dalla musica in linguaggio gestuale e grafico-pittorico
Contenuti
Piano e forte, crescendo e diminuendo; acuto e grave, glissando;
suono lungo e corto, continuato e spezzato. Il timbro: le voci, gli
oggetti, gli strumenti musicali.
Attività
Giochi per sperimentare e discriminare con il proprio corpo le
diverse qualità del suono (gesto, voce, movimento).
Ascolto e analisi di fenomeni naturali ed ambienti sonori diversi.
Giochi per riprodurre e variare l’intensità, l’altezza, la durata del
suono con voce, oggetti e strumenti di piccola percussione.
Manipolare e suonare molteplici oggetti e strumentini per scoprire
quanti suoni può emettere uno strumento in base al gesto.
Raggruppare i suoni in base al materiale che li produce (famiglia dei
metalli, della plastica…)
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Associare e rappresentare mediante simboli gestuali e grafici le
diverse qualità del suono.
ORGANIZAZIONE DIDATTICA
Le esperienze musicali sono dirette a gruppi di 8-13 bambini.
Saranno impegnati gli alunni dei tre cicli della Scuola dell’Infanzia
Italiana di Madrid.
SPAZI: aula di musica;
TEMPI: da ottobre a maggio, 1 ora settimanale per ogni gruppo di
bambini.
STRUMENTI: impianto di musica per la riproduzione di materiali
audio e video, tastiera elettronica per l’accompagnamento dal vivo,
strumentario didattico, materiale di recupero e altro materiale per le
attività ritmico-motorie.
VERIFICA E VALUTAZIONE
In ognuno dei percorsi del progetto i traguardi formativi
dell’educazione musicale saranno utilizzati anche come indicatori di
osservazione e di verifica.
Le verifiche si effettueranno in modo indiretto tramite l’osservazione
continua nel corso di ogni attività al fine di calibrare l’intervento
educativo in base alle esigenze e ai ritmi di ogni gruppo di alunni.
.
49
RELIGIONE CATTOLICA
FINALITA’
- Osservare il mondo che è riconosciuto dai cristiani e dai tanti
uomini religiosi dono di Dio Creatore.
- Educare e cogliere i segni della vita cristiana ed a intuirne i
significati.
- Aiutare il bambino nella reciproca accoglienza;
- Far emergere domande ed interrogativi esistenziali ed aiutare le
risposte.
· Educare ed esprimere e comunicare con parole e gesti.
OBIETTIVI GENERALI
 Il bambino si mette in relazione con il proprio modo interiore
ed esteriore, conquistando l’autonomia personale, attraverso
esperienze di maturazione e di crescita.
 Riconosce e vive i valori sociali ed umani nel rapporto con gli
altri: fraternità, amore e la pace.
 Dimostra rispetto, nei confronti delle persone che vivono
scelte religiose diverse.
 Riconosce i segni e le esperienze della presenza di Dio nella
natura, nella vita e nelle opere degli uomini;
 Conosce la vita, la persona ed il messaggio di Gesù, risposta
della religione cristiana dell’attesa ed alle speranze dell’uomo;
 Il bambino scopre che gli uomini comunicano attraverso i
segni ed i simboli e decodifica i significati religiosi.
METODOLOGIA
Dal punto di vista metodologico gli interventi potranno iniziare con
un gioco, un racconto, una canzone, oppure una conversazione,
dvd´s, un osservazione o un dialogo su alcune immagini scoperti da
bambini o trasmessi dall’insegnante.
50
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
3 ANNI
Riconoscimento e accoglienza di sé e dell’ altro
- Scoprire che ciascun bimbo ha un nome ( che lo identifica).Sono
stati mamma e papà ad accogliere la vita del loro bimbo e a dargli un
nome.
- Aiutare ciascun bimbo a comprendere che a scuola incontra altri
bimbi come lui con cui è bello fare amicizia .
- Comprendere l’ importanza di stare “bene” insieme.
Conoscere la storia del Natale che ci presenta un nuovo
amico Gesù.
- Conoscere la storia della nascita del bimbo Gesù:Egli è un dono d’
amore.
- Scoprire i segni del Natale, della festa intorno a noi
Imparare da Gesù, un bimbo come noi, come diventare
grandi.
- Comprendere che ciascun bambino ha una storia: si nasce, si cresce
e si scoprono dei doni,della capacità, proprio come è stato per il
bimbo Gesù ( un bimbo come noi)
- Capire che per crescere insieme è importante imparare il perdono e
l’aiuto reciproco.
La Pasqua è la festa della pace e della gioia
- Riconoscere l’importanza e la bellezza di vivere la pace (con la
natura, con gli altri, con Dio).
- Conoscere i simboli della pace
- Scoprire che possiamo vivere in pace con la natura meravigliosa.
- Scopriamo di essere tutti diversi gli uni dagli altri, ma che
possiamo comunque vivere in pace.
4 ANNI
Il mondo è un dono di Dio
- L’osservazione della realtà, fa intuire che il mondo è affidato alla
responsabilità dell’uomo.
- Ascoltiamo il racconto della creazione e scopriamo che Dio dona il
mondo all’uomo per custodirlo e migliorarlo.
- Distinguiamo ciò che Dio crea e ciò che l’uomo costruisce.
51
La gioia dello stare insieme, fa intuire, attraverso semplici
domande.
- Scopriamo attraverso i racconti evangelici il significato di attesa e il
senso del dono.
- Realizziamo un piccolo dono per la famiglia.
Come il bimbo Gesù, cresciamo e incontriamo persone e
amici
- Scopriamo le tappe della nostra crescita e le paragoniamo a quelle
di Gesù.
- Conosciamo l’ambiente in cui è cresciuto Gesù e alcuni momenti
significativi della sua vita attraverso i suoi gesti e le sue parole.
- Come ogni bimbo, Gesù ha incontrato persone e conosciuto amici.
- L’amicizia implica sentimenti di solidarietà, amicizia,perdono.
L’osservazione della natura, introduce al significato della
Pasqua.
- Scoprire la festa della Pasqua, come festa della vita che si rinnova.
- Attraverso l’esplorazione e la scoperta, osserviamo il risveglio della
natura e la trasformazione dell’ambiente.
- Conosciamo il messaggio di amore e di pace lasciato da Gesù
nell’ultima cena.
- Vivere in pace non è sempre facile; ma abbiamo bisogno di amici
per vivere, crescere ed imparare.
- L’amicizia è un dono prezioso che richiede lealtà ed impegno.
5 ANNI
Io e i miei amici
-Conoscersi e capire di non essere soli: condividiamo l’esperienza di
sentirci amati da molte persone che ci sono vicine e ci circondano (
famigliari, parenti, amici, compagni di scuola, maestre).
-Impariamo a conoscere e a riconoscere gli altri bambini attraverso
giochi di riconoscimento e di socializzazione.
Alla scoperta del mondo
-Insieme possiamo scoprire senza paura e imparare a conoscere il
mondo stupendoci e meravigliandoci: il mondo è bello e va
rispettato.
-Il mondo è un dono che abbiamo trovato: conosciamo la natura
Natale: festa dell’amore!
- Conosciamo la storia della natività. Gesù nasce per noi, per portarci
l’amore.
52
- Scopriamo in quali e quanti modi anche i bambini possono
diffondere amore ( a scuola,infamiglia, con gli amici).
- Riconosciamo i segni della festa intorno a noi.
Alla scoperta dei doni
-Come Gesù anche noi abbiamo una storia, una famiglia, una casa e,
come Lui, anche noi diventiamo grandi.
-Gesù vive insieme agli altri e ci insegna la fraternità e la
condivisione (Gesù parla, mangia,sta insieme agli altri).
storie di ciascun bimbo.
-Conosciamo la vita di Gesù, ricostruiamo la vita tipo di ciascun
bimbo e poi le confrontiamo.
Apriamo il cuore
- Gesù ci insegna a crescere e a fare il bene (parabole e
miracoli):attenzione agli altri (tutti, senza distinzioni).
- La Pasqua ci porta la gioia; anche gli uomini fanno pace con Dio
grazie a Gesù.
- Impariamo che “ aprire il cuore” significa avere sempre voglia di
ricominciare, di rappacificarsi, di perdonarsi.
- Osserviamo la natura che si risveglia e che ritorna alla vita.
- Impariamo che possiamo impegnarci a compiere buone azioni
verso glia altri e che possiamo essere migliori.
Attività alternativa alla Religione Cattolica.
Obiettivi per i 3, 4 e 5 anni.
Obiettivo generale
Approfondimento del senso dell’amicizia, della fratellanza, della
pace.
Obiettivi specifici
capacità di riflettere sui processi di socializzazione riconoscendo e
distinguendo i rapporti di amicizia;
favorire e valorizzare la conoscenza di aspetti di culture differenti
incentivando meccanismi di comprensione e rispetto;
sviluppare il senso di fratellanza universale, il rifiuto della violenza e
di qualunque forma di prevaricazione.
Attivita’
lettura di racconti
verbalizzazione di esperienze personali
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rielaborazione grafico-pittorica di vissuti
commenti di immagini fotografiche e d audiovisive
gioco simbolico
Strumenti
libri, riviste, materiale per attivita’ grafico-pittoriche, audiovisivi.
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USCITE DIDATTICHE A.S. 2015-2016
Nell’ambito della programmazione annuale, si propongono le
seguenti uscite e visite didattiche per l’anno scolastico 2015/16:
3 ANNI
Fattoria “GIRALUNA”
4 ANNI
Fattoria “GIRALUNA”
MUSEO SOROLLA
MIRARTE: ARCIMBOLDO. RETRATOS DELICIOSOS
CAIXAFORUM : MANOS A LA OBRA!
CAIXAFORUM : ENCAJES
TEATRO A SCUOLA: “EL TRAGASUEÑOS”
5 ANNI
Fattoria “GIRALUNA”
MIRARTE: EGIPTO: UNA DE PIRAMIDES
MIRARTE: PICASSO: MIRA QUE CARA!
MUSEO DE AMERICA: CASAS Y COSAS
LABORATORIO
MUSEO DE AMERICA: ANIMALES EN AMERICA +
LABORATORIO
TEATRO A SCUOLA: “EL TRAGASUEÑOS”
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PROGETTO INGLESE
“ IMPARIAMO L’INGLESE GIOCANDO”
Bambini di 5 anni
(ottobre-maggio)
Bambini di 4 anni
(gennaio-maggio)
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OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’insegnamento della lingua inglese sarà un divertente “viaggio” che
porterà i bambini a toccare con mano i suoni e le parole di una
lingua diversa dalla nostra, percorrendo i primi passi per la
costruzione di un modo di esprimersi completamente nuovo.
Gioco e divertimento saranno la costante di ogni lezione; i bambini
si sentiranno motivati all’apprendimento di questa nuova lingua
grazie alla quale non solo verrà sviluppata la loro abilità alla
comunicazione sviluppando sicurezza in sè stessi.
Fra le attività scelte, mirate primariamente a sviluppare l’ ascolto e
la comprensione predominano le attività di Total Physical Response
(utilizzo della multisensorialità). Le strategie di insegnamento
saranno:
• Il gioco, in tutte le sue forme.
• L'attivazione di tutti i canali sensoriali per favorire la memoria
a lungo termine.
• L'uso di un mediatore fantastico.
• L'utilizzo di canti, rime, filastrocche.
DESTINATARI
I destinatari del progetto sono i bambini di 4 e 5 anni della Scuola
dell’ Infanzia.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
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Imparare a salutare e a congedarsi.
Presentarsi in Inglese.
Conoscere alcuni vocaboli relativi a stati d’animo.
Chiedere e parlare del tempo atmosferico.
Comprendere ed eseguire semplici comandi.
Identificare e nomimare alcuni colori.
Imparare a contare fino a 10.
Identificare e riconoscere alcune parti del corpo.
Comprendere e nominare alcuni indumenti.
Nominare i componenti principali della famiglia.
Conoscere il nome degli animali più comuni.
Conoscere e nominare i cibi preferiti.
Conoscere il lessico relativo alle principali festività.
Ascoltare, ripetere e memorizzare semplici
canzoncine, filastrocche...
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vocaboli,
STRUTTURE E LESSICO
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Hello! Bye-Bye
What’s your name? My name’s…
How are you today? I’m happy, I’ m hungry…
What’s the weather like? It’s rainy, sunny…
Go, come, sit down, stand up…
What colour is it?
Red, orange, black, white…
One, two, three, four…
What is it? It’s the head/ eyes, mouth…
Shoe, t-shirt, jacket...
Who’s this?
Daddy, mummy, baby, brother, sister
What’s this?
Cat, dog, lion, elephant…
I like pasta, sandwich, chips…
Merry Christmas, Happy Halloween, Easter Bunny…
L’insegnante potrà ridurre, ampliare o modificare i contenuti in base
alle esigenze della classe.
TEMPI
Il periodo di svolgimento del progetto è compreso tra i mesi di
ottobre e maggio dell’anno scolastico 2015-2016, con cadenza
settimanale. La durata di ogni singolo intervento didattico è di 30
minuti circa per ogni gruppo di bambini.
MATERIALI
Per realizzare il progetto verrà utilizzato materiale strutturato e non
strutturato, oltre all’ausilio di strumenti audiovisivi.
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LABORATORIO DI INFORMATICA
Bambini di 5 anni
(ottobre-maggio)
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PREMESSA
Il computer è un mezzo tecnologico che cattura la curiosità naturale
del bambino, diverte e affascina i piccoli utenti stimolando la loro
creatività, le loro funzioni logiche, di ragionamento e di
apprendimento.
Le attività servono a far acquisire sicurezza e padronanza di questo
strumento e al tempo stesso aiutano i bambini a lavorare e
apprendere insieme. È importante che, alla fine di questa
esperienza, riescano a usare il mouse e le altre parti in maniera
corretta, riconoscendo e denominando i componenti e le funzioni
svolte attraverso la sperimentazione diretta (scansionando insieme
al maestro imagini, usando la macchina fotografica digitale,
stampando i disegni).
DESTINATARI
Il progetto si rivolge ai bambini di cinque anni.
IL LABORATORIO
Allestiremo un laboratorio dove saranno sistemati gli strumenti
necessari alle attività.
Formeremo gruppi di bambini, che si recheranno nel laboratorio
una volta a settimana per realizzare le esperienze sotto la guida
dell’insegnante.
STRATEGIE E METODOLOGIE DIDATTICHE
È efficace l’uso di programmi sufficientemente semplici in modo da
favorirne l’utilizzo ai bambini con una minima mediazione dell’
insegnante: “Paint” per disegnare, siti web per attività di gioco
didattico e rielaborazioni a livello grafico pittorico.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Avvicinare il bambino al linguaggio informatico
Conoscere le principali componenti di un sistema multimediale
Saper avviare e spegnere il computer
Sapere utilizzare correttamente i pulsanti del mouse
Sviluppare la coordinazione oculo-manuale
Saper dirigere il movimento del mouse in relazione a quanto appare
sul monitor
Riconoscere simboli, lettere, numeri sulla tastiera
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Saper utilizzare i principali tasti della tastiera
Comprendere il concetto “causa-effetto”
Rispettare i tempi dei compagni
Interagire con i compagni in modo collaborativo
Conoscere ed utilizzare il programma Paint, discriminando colori,
forme e dimensioni diverse
Sviluppare la capacità di osservazione con dei giochi interattivi
ATTIVITÀ
Le attività iniziali vertono sulla familiarizzazione con il PC e le sue
periferiche (tastiera, mouse, stampante, scanner).
Attività:
Giocare con le forme: usando una macchina fotografica digitale
andiamo in giro per la scuola a cercare oggetti di varie forme
(rotonda, quadrata, rettangolare, triangolare). Scarichiamo le foto
sul computer e poi giochiamo a indovinare la forma degli oggetti che
abbiamo osservato.
Sperimentiamo la versatilità delle forme attraverso il gioco del
tangram: Per ottenere delle forme geometriche usiamo anche alcuni
programmi come ‘Paint’. Aiutiamo i bambini a usare il mouse per
trascinare i pezzi e realizzare tante belle composizioni.
Creare una collezione di disegni: esperienze dirette sotto la guida
dell'adulto per fare facili scritte, disegni, acquisire immagini,
trasformarle, stamparle, costruire giornalini.
Inventando il mio fumetto: Decidiamo di inventare una storia
partendo da alcuni disegni fatti in classe. Inseriamo sul computer
tutti i disegni che abbiamo scansionato e salvato come immagini.
Coinvolgiamo tutti per arrivare alla creazione di un unico elaborato
finale creato dall’intero gruppo. Dopo registrare le voci del dialogo
dei personaggi fatte per i bambini l’insegnante si occupa di fare una
piccola animazione della storia.
DIVULGAZIONE DEL PROGETTO
Realizzazione di un CD di sintesi delle varie esperienze compiute da
consegnare ai bambini alla fine del laboratorio.
ELENCO SITI WEB (GIOCHI E SOFTWARE ONLINE)
www.vbscuola.it; www.flashgames.it;
www.mamamo.it; www.albertopiccini.it;
www.poissonrouge.com; www.lagirandola.it;
www.sketchlot.com;
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PROGETTO ORTO
“CURIOSI PER NATURA”
(sezioni 4 A, 4B, 4C, 5 A, 5B)
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PREMESSA
Il progetto orto si propone come un’attività nella quale i bambini
vengono stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in contatto
con la natura.L’orto permette di far “sporcare” le mani ai nostri
alunni e osservare che cosa succede attraverso l’esperienza diretta.
Ogni bambino potrà cimentarsi nella favolosa arte del “fare orto”. Il
giardino diventa un’aula a cielo aperto. Fare orto è entrare a far
parte dell’eterno ciclo delle stagioni. È un apprendimento attivo; è
riconoscere il colore, il sapore, il profumo della terra e dei suoi frutti.
Finalità del progetto
Accostare il bambino al gusto di esplorare e di scoprire l’ambiente
utilizzando i cinque sensi, affinando in lui abilità ed atteggiamenti di
tipo scientifico.
Obiettivi
Il progetto prevede i seguenti obiettivi
Collaborare insieme per un progetto comune
Potenziare le capacità di osservare, toccare, sentire, scoprire e
rispettare il mondo vegetale, maturando comportamenti
responsabili ed attenti
Acquisire l’importanza della biodiversità
Percepire lo scorrere del tempo legato alla ciclicità delle stagioni
Sviluppare la necessità dell’attesa
Usare strumenti di lavoro potenziando la motricità fine della mano
Contenuti
I bambini avranno a disposizione vasche e aiuole nel giardino per
poter coltivare un piccolo orto che verrà lavorato, seminato e curato
in tutte le fasi della crescita fino alla raccolta.. Si potranno seminare
alcune piante aromatiche che i bambini continueranno a coltivare in
classe o a casa. Si svilupperanno argomenti diversi, quali: la terra, il
ciclo vitale delle piante e le loro differenze, i frutti e i semi.
Strumenti
Vasche, terra, piccoli attrezzi da giardinaggio, annaffiatoio, semi
piante, bulbi, macchina fotografica
Tempi di realizzazione
L’attività si snoda durante tutto l’anno
Modalità
Il percorso prevede attività in aula, attività pratica periodica nel
piccolo coltivo in giardino. Si prevede l’articolazione del gruppo
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sezione in piccoli gruppi di 8/10 bambini durante le ore di
compresenza
Sezioni coinolte
4 A, 4B, 4C, 5 A, 5B
Verifiche previste
L’accertamento delle competenze e il controllo dei processi di
insegnamento-apprendimento avverranno attraverso l’esperienza
diretta e l’osservazione degli elaborati
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PROGETTO ALIMENTAZIONE
“Ci vuole un seme”
(tutte le sezioni)
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PREMESSA
Questo progetto alimentazione, all`interno del nostro filo
conduttore sulla multiculturalità, è liberamente ispirato alle
partecipazione della nostra scuola alla creazione di un libro (uno
specialissimo ricettario internazionale con 26 paesi, 26 scuole, 26
semi partecipanti) che è stato patrocinato del progetto scuola della
EXPO UNIVERSALE DI MILANO 2015.
È importante che i bambini siano abituati fin da piccoli a prestare
attenzione agli ingredienti, educati da noi adulti a riconoscere il loro
valore etico, nutrizionale, sociale, in una parola “culturale”.
La didattica italiana considera l’alimentazione e il rapporto con il
cibo di fondamentale importanza per una sana ed equilibrata
crescita dei bambini. Il cibo inteso non solo come necessità bensì
come salute, creatività ed identità culturale.
Nell’era della globalizzazione dei mercati è fondamentale una
corretta educazione alimentare rispettosa della salute e della
sostenibilità.
OBIETTIVI
1.- Considerare l’alimentazione come prevenzione e cura della
malattie e stimolare la consapevolezza che le abitudini
alimentari acquisite in tenera età sono quelle che incideranno
in età adulta.
2.- Miglioramento della qualità della merenda.
3.- Acquisire consapevolezza (bambini e genitori) delle proprie
abitudini alimentari.
4.- Promuovere abitudini alimentari sane e rispettose
dell’ambiente e della propria cultura.
Si sottolinea l’evidente ed indispensabile collaborazione
dei genitori.
ATTIVITÀ
- Conversazioni guidate sul tema alimentazione.
- Filastrocche – poesie.
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