cronologia della smaltatura
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cronologia della smaltatura
CRONOLOGIA DELLA SMALTATURA Nella cronologia sono stati inseriti alcuni eventi importanti per l’umanità (in grassetto). Periodo Antico Micene Cipro Micene e Cipro: le due culle dello smalto. Mesopotamia: ceramica smaltata. 5000 a.C. 3000 a.C. Codice di Hammurabi: uno dei più antichi codici di leggi. 1800 a.C. 1600 a.C. Cipro (Epoca d’oro, 1500-1200 a.C.): primi esempi di tecnica cloisonné (scettro ritrovato in una tomba presso Episkopi e sei anelli d’oro rinvenuti in a Kouklia, Museo di Cipro, Nicosia). Egitto: vetro e ceramica smaltati. Micene: culla del metallo smaltato (smalto su oro, argento, electrum, rame e bronzo). Verso il 1500: pugnale con decorazioni in smalto (Museo Archeologico Nazionale di Atene). 1500 a.C. 1425 a.C. Micene: primi smalti blu su oro (secondo Higgins). A sinistra, pomolo dello Scettro di Kurion, A destra: anelli smaltati della Tomba Micenea 1300-1100 a.C. Museo di Nicosia, Cipro. www.cki.altervista.org Azerbaigian: smalto in filigrana (rosette in un diadema, tesoro di Ziwiye). 800 a.C. 753 a.C. Europa centrale: introduzione della tecnica della smaltatura (barbari nomadi, 700-200 a.C.) 700 a.C. 600 a.C. Etruria, Toscana e sud Italia: tracce di smalto champlevé. I Celti praticano la smaltatura champlevé (epoca La Tène). Nascita di Gesù Cristo. Inizio dell’Era Cristiana. 69 d.C. 100 d.C. Realizzazione della corona ferrea, che verrà realizzata in più fasi tra il 400 e l’800 e sarà corona di molti imperatori. Gallia celtica: smalto monocromo rosso. 400 a.C. 6 a.C. Rive del Reno: primi smalti in Germania. Data tradizionale e leggendaria della fondazione di Roma. Nord Europa: Britanni e Celti praticano la smaltatura. 400 d.C. 476 d.C. Deposizione di Romolo Augustolo. Fine dell’Impero Romano d’Occidente. Inizio del Medioevo. Esempi di smalti britannici, ritrovati in Inghilterra e risalenti al periodo I-II secolo dopo Cristo. La corona ferrea, realizzata in epoca longobarda e modificata in più fasi fra il 400 e l’800 d.C. www.cki.altervista.org Medioevo Arte bizantina: cloisonné e tecnica mista (Fino al XIII secolo). 500 646 Ricettario di Eraclio (De coloribus et artibus romanorum) 700 775 Carlo Magno imperatore del Sacro Romano Impero. Paliotto d’altare della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, realizzato in oro smaltato da Volvinio. 900 1000 Prima Crociata in Terra Santa. Carlo Magno riceve la corona ferrea, ormai completa dopo quattro secoli di modifiche e aggiunte. 800 840 Milano, Treviri e Limoges: il rame dorato inizia a sostituire l’oro come substrato metallico per la smaltatura champlevé. Giappone, Era Nara (646-794): prime tracce di smaltatura Shippo Yaki (“cloisonné giapponese”). Diffusione della smaltatura champlevé e cloisonné in Europa (cofanetti, reliquiari, placche a tema religioso). 1099 Sopra: Copertina di un evangeliario in oro smaltato, arte bizantina. A destra: formella dall’altare dalla Chiesa di Sant’Ambrogio a Milano (sotto) con dettaglio (sopra), www.cki.altervista.org Nascita delle scuole di smaltatura: Mosana (Liegi e Verdun), Renana (Colonia) e Limosina (Limoges) 1100 1102 Teofilo: Diversarum artium schedula: manoscritto con informazioni sulla smaltatura cloisonné. 1123 1150 Arricchimento della Pala d’Oro nella Basilica di San Marco a Venezia. L’orafo senese Guccio di Mannaia realizza il calice per Papa Niccolò IV, primo esempio di smalto basse-taille. 1300 1337 Cina, Dinastia Ming (1368-1644): epoca d’oro della smaltatura cloisonné cinese. Reliquiario dei Re Magi a Colonia, realizzato nei trent’anni precedenti dall’orafo Nicolas de Verdun. 1271 1290 Ad facendum emallum: trattato latino contenente la più antica ricetta conosciuta riguardante la smaltatura. Limoges: fioritura di atelier (oggetti liturgici smaltati con tecnica champlevé) fino al 1250 circa. 1204 1220 Cina, Dinastia Yuan (1271-1368): comparsa della smaltatura cloisonné in Estremo Oriente. Il doge di Venezia Ordelafo Falier (1102-1118) commissiona l’ampliamento della Pala d’Oro della Basilica di San Marco, realizzata da orefici di Costantinopoli e completata nel 1105. L’orafo senese Ugolino di Vieri realizza il Reliquiario del Miracolo di Bolsena (Duomo di Orvieto) in basse-taille. 1368 A destra: dettaglio del profeta Amos sempre dal Reliquiario dei Magi. Sotto: pastorale champlevé e reliquiario in basse-taille (XII secolo). www.cki.altervista.org Giappone: uso dello smalto con decorazione di monumenti ed edifici. 1436 1445 Limoges, bottega dell’autore anonimo noto come Pseudo-Monvaerni: diffusione dello smalto émail-peint. Venezia: produzione di manufatti (brocche, calici e piatti) in rame con decorazioni smaltate e dorate. Jean Fouquet, di ritorno dall’Italia, applica le conoscenze del Filarete alla creazione del suo celebre autoritratto: è il primo esempio di émail peint pervenuto fino ai giorni nostri, oggi custodito al Louvre di Parigi. 1450 A sinistra: l’autoritratto di Jean Fouquet, primo esempio noto di émail-peint (1445). A destra: ritratto del Conte Palatino Jean Philippe (Léonard Limosin, 1550). Età Moderna Cristoforo Colombo scopre l’America. Fine del Medioevo, inizio dell’età moderna. 1492 1500 Comparsa della tecnica dello smalto grisaille. Nardon Pénicaud fonda il suo laboratorio a Limoges, che sarà retto dalla “dinastia” Pénicaud fino alla fine del XVI secolo. 1530 1536 Inizio dell’attività di Léonard Limosin, il più noto artista dello smalto (Scuola di Limoges). www.cki.altervista.org Pubblicazione postuma del Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci, compilazione di manoscritti in cui il celebre pittore e scienziato toscano elogia lo smalto perché unisce le proprietà della pittura (che considera l’arte più nobile in assoluto) con la durata teoricamente eterna di questo materiale. 1542 1543 Trattati dell’oreficeria e della scultura (Benvenuto Cellini). 1568 1620 Blois (Francia), bottega di Jean Toutin: prime miniature smaltature, realizzate in seguito soprattutto a Parigi a Ginevra. Benvenuto Cellini: Saliera di Francesco I di Francia (smalto ronde-bosse su oro) Giappone: Scuola Hirata, famosa per la produzione di else per spade (katana) con guardia (tsuba) smaltata. 1632 1650 Periodo d’attività di Jean I Petitot, smaltatore svizzero che ha appreso in Francia l’arte della miniatura presso Jean Toutin. A sinistra: Saliera di Francesco I (Benvenuto Cellini, ronde-bosse, 1543). A destra: La Follia (Jean I Laudin, tecnica grisaille, metà del XVII secolo). www.cki.altervista.org Esempio di miniatura a smalto, realizzato da Jean I Petitot (1607-1691). Diffusione della miniatura in Francia. 1700 1750 L’arcivescovo di Rostov ospita nella propria casa il primo laboratorio di smaltatura, dedicato alla realizzazione d’icone miniate. Nasce da qui la tecnica del finift (miniatura russa a smalto). 1760 1789 In Inghilterra, Henry Bone (1755-1834) segue il gusto dell’epoca, riproducendo copie in miniatura a smalto delle opere dei grandi maestri del passato (Rubens, Raffaello, Tiziano...). Inizia la Rivoluzione Francese. 1800 1823 Invenzione del dagherrotipo: rapida decadenza del ritratto smaltato. Battersea (Inghilterra): prima fabbrica per la produzione di oggetti smaltati (decorati con tecniche di transfer printing). INIZIA LA SMALTATURA TECNICA. Vedi: Cronologia smaltatura industriale Manufacture Nationale des Porcelaines de Sèvres: ripresa dei dipinti smaltati di Limoges in stile rinascimentale. 1839 Esplosione della riproduzione in serie. 1850 Pubblicazione del Manuale L’émail des peintres di Claudius Popelin. Il giapponese Kaji Tsunekichi è ufficialmente riconosciuto in patria come produttore di cloisonné. 1866 1861 In seguito alla Spedizione dei Mille, la legge n. 4671 del Regno di Sardegna dichiara la nascita del Regno d’Italia. www.cki.altervista.org Due “Uova di Fabergé”, create dal “gioielliere degli zar”, Carl Fabergé e dai gioiellieri del suo laboratorio. Carl Fabergé (San Pietroburgo 1846 – Losanna 1920) realizza il primo “Uovo di Fabergé” come regalo di Pasqua per la zarina da parte del marito, lo zar Alessandro III di Russia. La produzione di decine di queste splendide opere in guilloché gli ha valso il titolo gioielliere degli zar. 1885 1896 Esposizione internazionale di Parigi. L’orafo francese (e smaltatore) René Jules Lalique vi partecipa, consacrandosi al successo internazionale come gioielliere smaltatore, scultore e vetraio 1900 1914 Ritrovamento della tomba di Tutankhamon (1341-1323). Muore Giuseppe Guidi, lo smaltatore di Gabriele D’Annunzio, all’età di 50 anni. 1934 1939 Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il monastero di Ligugé apre il proprio laboratorio di smaltatura artistica. Il loro lavoro ispirerà i fondatori dello Studio Del Campo Prima Guerra Mondiale (1914-1918). 1922 1931 U.S.A., Edward Winter (attivo tra il 1934 e il 1970): inizio della smaltatura artistica su pannelli di larga scala. Influenza dei movimenti artistici (Art Déco – Art Nouveau) sulla smaltatura. Seconda Guerra Mondiale (19391945). 1945 www.cki.altervista.org Altare della Pace (“Paxtafel”), prima opera realizzata dall’artista tedesco Egino Weinert “con una sola mano” (1946). USA e Inghilterra: sviluppo della smaltatura artistica con diverse tecniche e pubblicazione di manuali per scuole dell’arte. Intanto, l’artista tedesco Egino Weinert inaugura il suo primo laboratorio, avviando la sua carriera di smaltatore artistico che lo vedrà realizzare importanti opere per tutti i Pontefici del Novecento. 1951 1952 Giuseppe Calonaci fonda S.I.V.A., una fabbrica di smalti d'arte su acciaio, dove operarono su invito numerosi artisti (Silvano Bozzolini, Pierachille Cuniberti, Gualtiero Nativi, Marta Pieraccini Bozzolini, Concetto Pozzati). 1955 1956 Germania, Gertrud Rittmann-Fischer: l’atelier Gabriele diventa l’associazione Creativ-Kreis-International, circolo con finalità artistico - umanitarie che raccoglie e forma numerosi artisti da tutto il mondo. L’Istituto d’Arte Ferruccio Mengaroni di Pesaro, col preside Ferruccio Ferri e gli insegnanti Vladimiro Vannini diventa una fucina di nuovi talenti nella smaltatura artistica. I suoi allievi Bucci, Bastianelli, Jacomucci, Baldassarri, Sparaventi e altri diventano a loro volta insegnanti di smaltatura. Cinciarini, Verzolini saranno grandi artisti artigiani. A Kouklia (Cipro), ritrovamento dei primi smalti cloisonné (1500 a.C.). Virgilio Bari, Lidia Lanfranconi, Bianca Tuninetto ed Euclide Chiambretti inaugurano il loro primo laboratorio indipendente dalla Comunità Artistica: nasce a Torino lo Studio Del Campo. 1966 www.cki.altervista.org I loghi del C.K.I. internazionale (a sinistra) e italiano (a destra). Jean Zamora, allievo del grande artista Jean Betourné, è insignito del titolo di miglior artista-artigiano di Francia. 1976 1981 Prima esposizione del C.K.I. in Italia a Nova Milanese. 1995 1996 Inaugurazione del Museo Vecchio Mulino (Alte Mühle) presso l’Abbazia di Himmerod, sede culturale e artistica tedesca del C.K.I. internazionale. Muore Paolo de Poli, all’età di 91 anni. 1997 1999 Seconda esposizione del C.K.I. in Italia a Nova Milanese. Lo smaltatore Mario Maré (1921-1993) pubblica il suo manuale “Lo Smalto a Fuoco sui Metalli”. Miranda Rognoni è nominata Presidente del CKI Italiano. Lo sarà per 10 anni, (fino alla morte) in simbiosi con la fondatrice Gertrud Rittmann Fischer. 2005 2011 Terza esposizione del C.K.I. in Italia a Nova Milanese. Attilio Compagnoni nominato Presidente del C.K.I. in Italia. Due stazioni della Via Crucis della Chiesa di San Nicolò a Padova (De Poli, 1968). www.cki.altervista.org