Primo numero del giornalino.pub

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Primo numero del giornalino.pub
INTERVISTA AL PRESIDE
Per saperne di più!
Il preside espone la sua opinione
Finalmente si rientra alla “Palombella”
RITORNO AL FUTURO…!
Terminata la prima fase di ristrutturazione.
Piacerà la “nuova” sistemazione dei locali?
Preside: Antonio Giordano
Da quanti anni Lei è preside di
questo istituto?
Da due anni.
È contento di essere il nostro
preside?
Sì, molto.
Quale tra i due edifici ritiene
più adeguato al regolare svolgimento delle attività scolastiche?
Potrebbe motivare la sua scelta?
Trovo questo edificio migliore
perché è situato al centro di Roma, vicino ad uno dei più significativi monumenti storici della
città: il Pantheon.
Lato negativo:le aule sono piccole.
Quando pensa che la scuola
potrà essere utilizzata del tutto,
soprattutto la terrazza?
Ci vorrà del tempo, non quest’
anno forse da settembre prossimo.
Potrebbe concludere con un
augurio o una sua opinione personale?
Gli alunni della scuola primaria “E.
Gianturco” hanno
cambiato sede e sono ritornati a Via della Palombella 4,
dove è situato l’immobile storico adibito, ormai da anni, allo
svolgimento di attività educative per coloro che vivono
nella zona.
Il 3 novembre, alla solita ora, i ragazzi sono entrati nelle
loro rispettive aule allocate solo ai primi due piani
dell’edificio.
La prima parte dei lavori di ristrutturazione del palazzo è
terminata e quindi è stato possibile effettuare l’atteso
trasferimento.
La notizia del trasloco era stata annunciata alcune settimane
prima. Nelle aule e nei corridoi della Scuola Tavani Arquati,
dove gli alunni erano stati ospitati, c’era confusione a causa
dei preparativi per l’imminente spostamento: scatoloni,
buste, pacchi chiusi e aperti, carte, scotch e forbici
ingombravano gli spazi disponibili.
I ragazzi, gli insegnanti ed il personale erano curiosi,
emozionati e ansiosi di vedere come era stata ristrutturata la
scuola.
Erano felici di ritornare alla sede originale, perché vicina
alle loro abitazioni. E contenti di non prendere più la navetta
che li costringeva a svegliarsi prima la mattina, di non
respirare altro smog e di non essere ulteriormente disturbati
dal frastuono proveniente dai veicoli che transitavano
continuamente sotto le finestre.
Anche nella “E. Gianturco” i primi giorni di scuola c’è
stata confusione. Grazie, però, all’ impegno del corpo
docente e dei collaboratori che, sin da prima dell’arrivo dei
bambini, hanno iniziato a mettere a posto il materiale
didattico, l’ambiente scolastico si presentava abbastanza
accogliente e idoneo al regolare sviluppo delle lezioni. Non
mancano difetti e problemi che andranno, si spera, risolti nel
corso dell’anno.
(Continua a pag. 2)
Vi auguro di stare bene qui per
tutto il tempo necessario.
Gli alunni di questa scuola sono
bravi.
Classe V B
(E.Gianturco)
Gioielli antichi, nuovi
e originali indosserai
se dall’ orafo SACCHI CORRADO
ti rivolgerai.
Via della Palombella, 39-40 Roma
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e la tua saggezza ampliare.
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150 anni … uniti
L’emozione di noi bambini è
stata grande quando le maestre
ci hanno comunicato il tema
della nostra partecipazione al
Giornalino d’Istituto: la composizione di un Inno all’Italia o
meglio di due Inni, trattandosi
di due quinte.
Ciascuno di noi ha composto
una strofa e nella stesura definitiva tutti i bambini sono stati
rappresentati con un verso, un
pensiero, un concetto o solo con
un termine significativo.
Avevamo già trattato a fondo
l’argomento dell’unificazione
d’Italia e come Mameli, le idee
nascenti nella nostra testa sono
state immediate e non hanno
trovato difficoltà ad essere espresse per iscritto.
Vorremmo trasmettere ai lettori
la stessa spontaneità, sincerità
e profondità dei nostri sentimenti mentre scrivevamo i versi
dell’Inno.
(Continua a pagina 2)
NATALE NEL
MONDO
ROMANIA
Il Natale in Romania è diverso
dal nostro.
Si festeggia per tre giorni partendo dal 24 dicembre e non si
fa il Presepe: i bambini ricevono
i regali il 25 Dicembre mattina
o il 24 sera dopo la messa in
chiesa. Alcuni invece vanno di
porta in porta a cantare le canzoni di Natale tipiche della Romania, dopodiché come la tradizione vuole, si fanno dare noci e
mele come premio.
I cibi tipici più caratteristici
sono le Sarmale, cioè involtini
di carne tritata avvolti in una
foglia di verza.
(Continua a pag. 6)
ANNO I
Pagina 2
Inno all’Italia
L’Italia siamo noi
Numero I
Inno all’Italia
L’Italia, un sol popolo
Un io non esiste, ma un noi è concesso.
L’Italia siamo noi.
Paese antico dai molti ricordi…
Non uno stivale, ma a forma di cuore nella grande Europa.
Tanti cuori in uno,
in un popolo d’amore invincibile e di fratelli uniti.
Oh, gioia nostra e dell’Italia!
L’Italia è il bene di tutti i cittadini,
alla quale tutti noi vogliamo bene.
Lo stesso amore dei soldati ~ sangue perduto per noi ~
che hanno combattuto per creare il tricolore, 150 anni fa.
Bandiera, macchiata da tre colori per sempre uniti,
quelli dell’amicizia e della nostra Storia.
Bandiera della nostra Italia che sventola
nel verde ~ con le meraviglie della sua natura ~
nel bianco ~ con il suo cielo stellato ~
nel rosso ~ il colore dell’amore
e della fratellanza del nostro Popolo.
Classe V A
(E. Gianturco)
Musica di A. Anniballi
Bandiere che sventolano da 150 anni!
Una sola bandiera di tre colori ~ la bandiera dell’Italia ~
ci ha stretti insieme con fratellanza e amore.
Grazie a tutti quelli, da Mameli a Garibaldi e ai suoi soldati fedeli
che a quell’epoca ci son stati e si son sacrificati.
Oh, Italiani uniti, uniti e fratelli!
Per quest’unica bandiera
abbiamo combattuto e vinto insieme mille battaglie e guerre dolorose
e diventati finalmente una nazione.
Finalmente il regno del monarca è finito:
abbiamo scelto anche noi la nostra democrazia!
Uniti in un sol Popolo siamo giganti, sfondiamo muri che ci vengono addosso!
E anche noi bambini, compagni di scuola,
possiamo dare pace e giustizia alla nostra Terra,
la bellissima Italia… 20 stelle cadute dal cielo!
Dai vetri di Murano, alle ceramiche della Sicilia,
ai monumenti romani, alla natura tutta…
E la cultura, l’arte, la Storia, le chiese, i musei in vetta all’Italia!
Noi Italiani siam fortunati e ne siam lusingati!
Classe V D
(E.Gianturco)
La più fornita della zona che ci sia!
Testi di religione,magia e filosofia
rari e particolari potrai trovare.
Mi raccomando non farteli scappare via
Libreria ASEQ ?
Via dei Sediari, 10 Roma
Musica di A. Anniballi
segue da pag. 1
Dopo un iniziale momento di entusiasmo, gli studenti si sono resi conto che le loro aspettative sono state un po’ disattese, in quanto si
sono ritrovati in aule nuove, ripulite, ma ristrette tanto da non potersi muovere liberamente. La nuova disposizione delle stesse li priva di
spazi per fare ricreazione. La delusione maggiore è stata sapere dell’inagibilità dell’unico posto dove poter giocare: il terrazzo.
Per sondare le opinioni di tutta l’utenza rispetto al rientro e valutarne lati positivi e negativi, è stata svolta un’indagine.
II grafico che segue mostra chiaramente il parere favorevole al ritorno nella sede della “Palombella”. Sono anche riportati alcuni dei lati
positivi e negativi di questa nuova situazione scolastica. Non manca l’evidente sollecita richiesta di poter usufruire di tutti i locali, così da
poter ripristinare i laboratori, e del terrazzo come luogo di svago.
80
Lati positivi:
60
40
20
00
80
favorevoli
60
contrari
40
20
0
2,4
20
4,4
9
1,8
Bagni puliti e spaziosi e “non rotti” - Palestra attrezzata - Aula magna bella e grande - Bagni divisi tra maschi e
femmine - Muri ben pitturati - Porte nuove - Vicinanza a casa - Finestre che affacciano sul Pantheon - Teatro
vero e proprio - Soffitto antico con travi - Tutto riverniciato e pulito - Posizione della scuola nel centro storico
di Roma - Stesso edificio della materna, ricordi del passato - Silenzio se si aprono le finestre - Aria più pulita,
meno inquinata...…
Lati negativi:
Inagibilità del terrazzo - Corridoi stretti - Aule piccole - Mancanza di spazio per la ricreazione - L’uscita degli
alunni è “un caos” - Presenza di polvere e sporcizia - Palestra piccola e divisa in due - Mancanza dei laboratori
- Bagni già si allagano - Non sembra più la stessa scuola…
Classe V B
(E. Gianturco)
ANNO I
Pagina 3
Numero I
CRONACA: L’Italia sott’acqua
ROMA: L’INFERNETTO DOPO IL 20 OTTOBRE
Previsti nubifragi, sacchi di sabbia davanti case
e garage.
E’ allarme temporali:le previsioni del meteo
avvisano che sono in arrivo nuovi acquazzoni, e
dopo il nubifragio della scorsa settimana che ha
paralizzato la città, e provocato anche un morto,
torna la paura. Sono preoccupati
gli abitanti dell’Infernetto, e
sigillano gli ingressi dei garage,
degli scantinati e delle case con
i sacchi di sabbia distribuiti
dalla protezione civile.
Una persona è morta annegata e
molti hanno avuto le cantine e
le case devastate tanto da butta-
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dell’ associazione La Rotonda
dovrai andare.
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GENOVA
L’alluvione di Genova del 4 novembre si è verificata a
seguito di fortissime piogge,
l’acqua è salita oltre ai 500
mm. Alle 13 del 4 novembre
erano già caduti circa 300
mm d’acqua e il torrente
Fereggiano è passata da 1
metro a 4. Alle 13 e 50 il
torrente Bisogno è straripato
e ha allagato buona parte della città.
Al suo ritiro ha lasciato solo un cimitero di macchine
distrutte.
CALABRIA
In Calabria la pioggia ha ucciso ben due persone. Prima un uomo di 67 anni che si trovava nella sua auto
che è stata travolta da una frana. Dopo alcune ore il
suo corpo è stato ritrovato. Il secondo era un uomo di
34 anni andato a sbattere contro una saracinesca di un
bar. L’uomo era sposato e aveva 2 figli.
PERCHE’ ?
Le piogge torrenziali sono state causate dal ciclone
bassa roolf. Questo, prima si è scatenato nel Lazio con
la tragedia dell’Infernetto, poi a Genova, Torino e
Messina. Le piogge sono cadute perché in estate non
ha mai piovuto, l’acqua si è accumulata in cielo e si è
scaricata tutta in una volta, appena sono arrivati i mesi
invernali.
Classe I E
(IV Novembre)
CONOSCERE IL NOSTRO TERRITORIO
“Una chiesa nella chiesa”
Il 18 novembre, mattinata calma e
tranquilla, si è trasformata in un’esplosione
di emozioni e sensazioni. Armati di penna,
taccuino e macchina fotografica, ci
prepariamo a rivivere “un pezzo” di vita
romana dei tempi antichi. Dove? Ma nella
chiesa dei santi Cosma e Damiano, sulla via
dei Fori Imperiali, nel bel mezzo del parco
archeologico più importante del mondo. La
chiesa è letteralmente costruita “sopra” il
tempio del divo Romolo, che, rimasto
intatto, ancora oggi si ammira, sette metri
più in basso, attraverso una vetrata.
E’ dedicata, dicevamo, ai santi Cosma e
Damiano, protettori dei medici… che, a
volte, sembrano proprio aver bisogno di
un piccolo aiutino, per i loro erroracci.
Cosma, che i più ingenui, come noi, avranno scambiato per una donna, e Damiano erano fratelli e, diventati cristiani,
si erano ripromessi di prestare le loro
cure, senza ricevere niente in cambio.
Litigarono in una sola occasione: uno dei
due aveva accettato, pensate, ben tre
uova e l’altro l’aveva rimproverato, per
esser venuto meno alla promessa (bei
tempi!). I fratelli sono rappresentati,
come ci ha mostrato la professoressa
Apostoli, in un bellissimo mosaico che si
trova nell’abside della basilica. Non è
stata l’unica meraviglia della visita: nel
chiostro della chiesa, infatti, vi è un presepe monumentale napoletano, che risale
al 1700:
è ricchissimo di particolari e
ogni singolo pezzo è stato fatto
interamente a mano.
Uno spettacolo decisamente
suggestivo…ma proprio mentre ci gustavamo questo panorama già “natalizio”…
sentiamo:
“Passo svelto, ragazzi, altrimenti farete tardi alla lezione
di francese.” Ah, dura realtà!
Classe I H
(Sant’Agata)
ANNO I
Pagina 4
L’angolo del relax
Numero I
Il rebus—di Costanza Fidelbo
Curiosità di Carlotta Cecchetti
Sapete qual è l’oceano più profondo e vasto? L’Oceano Pacifico! Infatti
ha una profondità media di 4mila metri e una superficie di 179680.000
chilometri quadrati!
Filastrocca di Halloween
Mo
le
Trick or treat
Smel my feet
Give me something to eat
Jokes by Caterina Parise
Trick or treat
Drama Play
Totti’s library burns, all the
books get powder, Totti couldn’t finish colouring the second
one.
Alvise Tosatti’s corner
Jack
Puzzle by Costanza Fidelbo +GULL=
Jack tells his friend: I am very
intelligent, I walk since I was
five months old.
His friend answers: do you
call you very intelligent?! I
stayed on my parent’s back
until I was five years old.
day =
Jack
foot
Jack asks his mum: “Why do
you throw the couch?”
Mum: “because it is old”.
The day after the mum asks:
“Jack where is Grandpa?”
cher +LET=
Jack:”I have thrown him!”
Differences Mum:Why?
Jack: “Because he is old”.
= EARDROP
WHAT IS THE RIGHT flag? 1
What is it? Find the words: 3
4
5
MZOMBIE
ZOMBIE WITCH BAT
WITCHO
VAMPIRE
Crosswords by Ludovica Paesano
1) Reading a newspaper is: 2)Over the nose
NBATSTE
VAMPIRER
……
2
IS IT A
3)It is not big 4) Ionhny Deep is an …
5)An English homework
ANNO I
Pagina 5
GIOCHI DI PAOLO CUBEDDU
Numero I
Lo scioglilingua
e Il Colmo
di Alvise Tosatti
Assai sa chi non sa se tacer sa!
Qual è il colmo dei colmi?
Quando il muto dice al sordo:
“Guarda: il cieco ci sta spiando!”.
E il paralitico: “Scappiamo!”
L’Indovinello
di Elena Torraca
In una casa ci sono tre fratelli, a volte
son brutti, a volte son belli. Il primo
non c’è perché sta uscendo. Il secondo non c’è perché sta venendo. C’è
solo il terzo, il più piccolo, ma quando manca lui nessuno degli altri due
c’è.
Chi sono?
Chi sono?
Musica di Clementina
Nicolis di Robilant
Dopo una ricerca tra i ragazzi
dell’E.Q. Visconti, ecco le cinque
canzoni più apprezzate dall’inizio
dell’anno:
Paradise—Coldplay
Without You—David Guetta
We found love—Rihanna
Someone like
you– Adele
It girl—Jason
Deruto
Libro&Film di Elena
Childers e Virginia Pes
La Storia Infinita
Genere: Fantasy
Il gioco all’aria aperta di Umberto Sgariglia
Produzione: Germania 1984
Regista: Wolfgang Petersen
I bambini si dividono in due squadre. Ognuna sceglie innanzitutto un punto dove posizionare la propria bandiera. Quindi ogni giocatore si lega sulla fronte un codice di cinque cifre.
Per eliminare un componente della squadra avversaria si deve riuscire a leggere ad alta
voce il codice. Chi sbaglia viene eliminato. Per evitare di far leggere l proprio codice si può
ricorrere a vari stratagemmi come strusciarsi per terra o nascondersi dietro un albero. Vince
la squadra che dopo aver eliminato tutti i componenti dell’altra squadra riesce ad impadronirsi della bandierina avversaria.
E’ tratto dal bestseller di Michael
Ende. I personaggi
sono avvincenti e
pronti all’avventura.
Ve lo consigliamo
perché è così reale
che sembra di viverlo
ANNO I
Pagina 6
Numero I
INTERVISTA A GESU’ BAMBINO
Quando sei nato sapevi di essere il figlio
di Dio?
Forse l’ ho sempre saputo nel mio cuore, ho
sempre sentito un calore dentro di me che
non sapevo spiegare e che mi dava una consapevolezza unica.
Avevi un’aureola in testa quando
nato?
sei
No, è stata una rappresentazione artistica
successiva.
Cosa volevi fare nella vita?
Io volevo diventare falegname come mio
padre poi ho sentito che ero destinato ad
altro di più importante. Sentivo prepotenti
spinte dentro di me che mi spronavano a
predicare amore, rispetto e perdono.
Come ti sei sentito quando sono venuti i
Re Magi e le altre persone ad adorarti?
Sono stato contento perché tutti sono venuti
a trovarmi, mi sono sentito, però anche un
po’ osservato ma questo mi ha fatto sentire
che ero atteso.
Quando sei nato è passata veramente una
stella Cometa?
Si ,ho visto la stella Cometa, ma non ho
espresso alcun desiderio perché ero già avvolto dal vero amore dei miei genitori, dal
bue e l’asinello, dai pastori, dai Re Magi.
Quando Erode ha ucciso tutti i bambini
dove ti sei nascosto?
Quando Erode ha ucciso tutti i bambini io
ero piccolo e mia madre MARIA mi ha
nascosto in un villaggio sperduto dell’ Egitto.
Come hai fatto a farti amare da tutti?
segue da pag. 1
Al posto del panettone o pandoro mangiano dolci fatti in casa come il Cozonal
cioè una torta di noci fatta con il forno a
legna.
Per quanto riguarda le bevande preferiscono il vino caldo con lo zucchero e
cannella.
Da loro c’è molta neve e la temperatura
raggiunge i - 20° c.
Io non sono mai stato amato da tutti,però ho
sempre cercato di amare, perdonare e aiutare
il prossimo
Sei mai andato a scuola?
Si, come tutti gli altri bambini anche se quella volta al tempio di Gerusalemme, i Rabbini
(maestri) hanno ascoltato me.
Hai mai avuto amici con cui giocare?
Si, certo giocavo con loro per le strade facendo scherzi e marachelle come tutti i bambini
della città.
Hai mai commesso errori o sbagli?
Beh ! Anche se sono Gesù sono sempre un
essere umano,perciò a volte qualche sbaglio,
errore, peccato l’ ho fatto anche io. Comunque nelle mie scelte, mi ha sempre guidato la
buona fede, la ricerca del bene e della verità.
La mia vita da bambino era tranquilla e
armoniosa.
Avresti mai pensato di diventare cosi
importante nella storia dell’umanità?
L’ho intuito, ma non avrei mai creduto di
divenire cosi importante per l’umanità da
segnare l’inizio di una nuova era.
Classe I F ( Settembrini)
Hai mai detto bugie o fatto dispetti?
Non è nella mia profonda essenza.
Come è stata la tua vita da bambino?
MESSICO
In Messico,
i
giorni che precedono il Natale
sono caratterizzati da una simpatica e popolare
tradizione
(risalente probabilmente alla metà del XVI secolo), las
posadas, che ripropone l’episodio
dell’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria
e della loro ricerca di un luogo dove alloggiare. “Dar posada” vuol dire ospitare un
viandante e, nella tradizione natalizia, la
posada è l’abitazione stessa che accoglie i
protagonisti della natività. In
quell’occasione un corteo segue Giuseppe e
Maria (rappresentati da due bambini vestiti
appropriatamente oppure delle statue portate dai bambini) che vanno a chiedere
“posada”, cioè ospitalità, in una casa. Prima
di arrivare alla casa dove verranno accolti, si
fermano a chiedere il permesso per alloggiare presso altre abitazioni con esito, però,
negativo. Poi la processione riprende al
suono degli strumenti musicali, intervallato
da preghiere e canti di litanie. Finché, dinanzi alla pota della casa prescelta , al gruppo
nella strada che domanda “posada” con un
canto, risponde dall’interno dell’abitazione
un secondo coro. Quindi viene apera la casa
per accogliere gli ospiti con Giuseppe e
Maria. Dopo aver pregato tutti insieme, la
famiglia ospitante offre dolci e bevande. Si
termina con il gioco della pinata , una pentola di terracotta (pignatta) appesa ad una
corda che un bambino bendato dovrà rompere colpendola con un bastone. Le pignatte
sono piene di frutta, dolci e giocattoli.
Classe I C (IV Novembre)
Merry Christmas From the
United Kingdom
Song : A face on a lover with a fire in his
heart
A man under cover buy you tore him apart
Maybe next year I'll give it to someone
I'll give
Food TurVocabolary
it to
key
Advent
someone
Wine
Angel
special.
Milk
Candle
cookies
Christmas card
Christmas carol
Christmas tree
Christmas party
Decoration
“during my christmas
Magi
party i stay with my
Present
family i spend my time
Reeindeen
at home with all my
Santa claus
cusins.Before christmas
Snow
on the 8 december we
Snow man
make the crib and the
Star
christmas tree.On the
turkey
christmas night we wait
for father christmas and
his presents “
Classe I C (IV Novembre)
Poem
Poem:”The
25° of
December
is a day to
remember
because it
s Christmas
day everybody
wants to
have some
fun”
ANNO I
Pagina 7
Numero I
Suggerimenti...libri, spettacoli e mostre
“MAI MORDERE I VICINI”
“DANNY IL CAMPIONE DEL MONDO”
La famiglia Strip è una famiglia un
po’ eccentrica; è composta da una
mamma zombie, un padre vampiro,
un figlio lupo mannaro, un altro
figlio vampiro e una figlia fantasma.
Il loro vicino, il signor Flop, vuole
cacciarli; prova diverse tattiche, ma
nessuna funziona. Infine decide di
dimostrare all’intero quartiere la
mostruosità degli Strip. Ma le cose non vanno come
previsto… leggi e scoprirai perché!!!
Un ragazzo di nome Danny ha un papà che fa SCINTILLE!!!
Abitano insieme in un buffo carrozzone; il padre è meccanico ed ha insegnato al
figlio il suo mestiere.
Danny, per qualche motivo una notte si sveglia e si accorge che il
padre non sta nel suo letto; allora il ragazzo prende l’auto e si
avventura nel cuore della notte alla ricerca del padre in una riserva privata.
Così scopre che il proprio papà ha un'altra identità…e vive con
lui avventure scintillanti.
Classe I I( Sant’Agata)
Classe I I (Sant’Agata)
“LA PROMESSA DEL LUPO”
Gli esploratori incontrano l’arte
Martedì mattina ore 9:00 ci troviamo a Villa Borghese davanti all’omonima Galleria.
Aspettiamo che arrivi il nostro turno d’ingresso,prenotato per le ore 11:00.Nell’attesa ci
sediamo sul prato a goderci il calore del sole mentre la maestra ci racconta l’origine del
palazzo che un tempo era proprietà privata della famiglia Borghese. E’ ora di entrare
facciamo la fila e notiamo che i visitatori intorno a noi sono per la maggior parte stranieri:evidentemente questa galleria contiene una tale numero di capolavori da attrarre
persone da tutto il mondo. Noi alunni eccitati e felici per la bella visita che ci attende
chiacchieriamo tra di noi cercando di immaginare quali tesori ci attendano all’interno.
Finalmente si entra,potremo così appagare la nostra curiosità vedendo di persona le
opere conosciute sui libri di cui abbiamo parlato in classe.
Nella prima stanza ci troviamo di fronte la magnifica Paolina Borghese,sorella di Napoleone.
Ammiriamo la maestria di Canova nel rappresentare la grazia e la bellezza di Paolina
vestita nella veste della dea Venere. Essa è elegantemente distesa su un fianco e tiene
nella mano sinistra una mela simbolo della bellezza. Proseguendo ammiriamo il grande
Bernini.La scultura di questo artista hanno tutti in comune una particolarità:la posizione
DINAMICA. La prima opera che incontriamo è Apollo e Dafne. In questa opera la
ninfa,Dafne,che scappa terrorizzata mentre il dio Apollo,che si è innamorato di lei,
cerca di afferrarla. Bernini sceglie per raccontare questa storia l’attimo preciso in cui gli
dei impietositi dalle urla della ragazza la trasformano in una pianta d’alloro. Sbalorditiva è la tecnica di realizzazione con la quale l’artista rappresenta la trasformazione della
ragazza dalle dita delle mani nascono rami e foglie mentre dalle dita dei piedi si vedono
nascere radici. Le foglioline d’alloro sono talmente sottili che si dice che quando c’è
vento si senta il loro fruscio. Il dinamismo si nota anche attraverso i capelli delle due
figure ed il drappo del dio Apollo sollevati nella corsa. Altrettanto dinamica appare il
Ratto di Proserpina che incontriamo nella stanza successiva.In quest’opere si racconta
una tragica vicenda.L’aspetto eclatante è il fatto che quando ci si trova dinnanzi a
quest’imponente opera lo spettatore si sente coinvolto come se la vicenda si stesse svolgendo davanti ai suoi occhi.In ogni particolare dell’opera predomina una sola emozione:la paura di Proserpina –Persefone.Il volto di Plutone –Ade prepotentemente consapevole della propria forza e deciso a soddisfare il suo desiderio,suscita terrore nella povera
Persefone e questo senso di angoscia viene trasmesso ai visitatori.Anche nella mano di
Plutone –Ade che affonda nella coscia di Prosrpina-Persefone Si capisce tutta la violenza di quest’opera.Nella muscolatura della ragazza si capisce la tensione che viene
manifestata attraverso la posizione del piede rattrappito.E’un’opera terribile e affascinante allo stesso tempo.Il nostro incontro con l’arte per oggi si conclude qui.
Torak è un ragazzo che vive nelle foreste, è amico di un
lupo e di una ragazza di nome Renn. Con Torak si è
catapultati nel mondo di seimila anni fa, quando le
persone non sapevano scrivere e non conoscevano la
ruota e i metalli. Si entra nella foresta
interna, un luogo dove vivono le tribù
del cavallo selvatico e del lupo.
Torak ha un potere molto speciale:
errare nelle anime degli esseri viventi.
È un libro affascinante perché finisce
un’ avventura e ne inizia un’ altra
ancora più avvincente…
Classe I I ( Sant’Agata)
“SKELLING”
E’ la storia di un bambino di nome Micheel che si trasferisce in una vecchia casa. Per la sua curiosità entra in
un garage dismesso, lì incontra un personaggio che poi
si scopre essere un angelo. In un primo momento sembra morto, Micheel cerca di aiutarlo, gli porta da mangiare quando conosce Mina (la sua vicina di casa) si fa
aiutare e salvano quell’uomo alato. Insieme lo portano
in una casa dove, con l’aiuto dei gufi riescono a guarirlo. Skellig così si chiama, per riconoscenza fa in modo
che la sorella di Michell gravemente ammalata riesce a
superare l’intervento al cuore.
Questo libro è avvincente nella trama, nel contenuto
pieno di suspance, ed anche per il linguaggio scorrevole
usato dall’autore.
Adriano Poli I B (IV Novembre)
Classe V ( Settembrini)
Il soffio delle camere d’aria e il cimitero della fantasia”
Recensione spettacolo
Lo spettacolo cui abbiamo assistito il 4 Novembre con la mia classe, la I B, ha come titolo “Il soffio delle camere d’aria, e il cimitero della
fantasia”. La particolarità di questa rappresentazione sta nel fatto che gli attori sono giovani disabili e non di una bravura eccezionale.
La storia si svolge nel cimitero della fantasia, dove ci sono tutti i personaggi delle fiabe e oggetti dimenticati, lì vivono serenamente.
È come vivessero un’altra vita dopo la morte, più bella di quella precedente. Ognuno di loro ha una ruota di gomma e in ogni ruota vi è la
propria vita. Se si avvicina all’orecchio si può ricordare tutto. Lo spettacolo mi è piaciuto molto, mi ha divertito in molte parti.
Mi ha colpito non solo per la bravura degli attori, ma per le scene, le musiche, i colori. La morale della storia è molto bella, dice che, se
viene a mancare un parente o un amico, rimarrà sempre nel tuo cuore, con i suoi bellissimi ricordi.
Isabella Di Giacomo I B
(IV Novembre)
I.C. “E. Q. VISCONTI”
Classi V Scuola Primaria
Calssi I Scuola Media
Pagina 8
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di cioccolata se, dai commercianti e
Vai dalla GELATERIA
artigiani dell’ ASSOCIAZIONE
dell’ ASSOCIAZIONE LA ROTONDA
LA ROTONDA ti recherai.
se non è ancora “finito”!
IL MISTERO DEL LIBRO
Racconto a puntate
Matilde e Margherita, due bambine di dieci anni, vivevano in un collegio di suore fin da quando erano piccole perché entrambe orfane di
genitori. Matilde è alta, magra, i capelli ricci e neri; Margherita, invece più minuta, con i capelli lunghi e biondi. Molto amiche condividevano
tante cose. Ad esempio la passione per lo studio, per la musica e altro. Sono molto curiose, il loro hobby preferito è esplorare e conoscere
tutto ciò che le affascina. Il collegio sulla collina della città era facilmente raggiungibile in breve tempo a piedi o in bicicletta. Il collegio era
circondato da prati ed alberi di diverso tipo; in primavera il luogo ideale per fare lunghe passeggiate. All’interno, il collegio si articolava in lunghi
corridoi e ampie stanze con soffitti e pareti affrescate. Matilde e Margherita lo avevano esplorato tutto, da cima a fondo, ovviamente senza farsi scoprire dagli insegnanti. Il luogo dell’edificio che amavano di più era la grande biblioteca, con le parete rivestite da scaffalature tappezzate di libri di
ogni genere e argomento: scientifico, storico, letterario. Molti di questi volumi erano antichi, scritti a mano e con disegni colorati per spiegare meglio
l’argomento. La biblioteca era anche aula studio, al centro della quale vi era un enorme tavolo dove i ragazzi erano soliti studiare. Quel giorno le due
bambine sfogliando un antico testo con raffigurazioni, vengono attratte da una pagina su cui è raffigurata una mappa. Sembrava la cartina del collegio
con la raffigurazione di una stanza in più e di un tunnel con una freccia in avanti. “Per te dov’è la nostra stanza in questa mappa?” chiese Margherita
che si stava divertendo con questa storia della cartina. “Non lo so, qui non si vede bene!” disse Matilde. Infatti, la mappa era sfocata e sembrava essere
stata colpita da un acquazzone, era anche piena di macchie di olio e di inchiostro e con molte spiegazzature. Quella notte Margherita prese la mappa e
cominciò a camminare lungo il corridoio. Matilde sentì dei passi e decise di seguirli così le due ragazze si trovarono di fronte ad un muro che sulla
cartina indicava un’altra stanza. Matilde scorse una fessura e ci guardò all’interno scoprendo che c’era un tunnel. Lo percorsero e si ritrovarono davanti ad una porta. “Avanti! Apriamola!” disse Margherita. “No, no” rispose Matilde, “Io non passo qui. Siamo andate già troppo avanti oggi!”
“Ma dai! Solo una sbirciatina”
“No! E se ci scoprono?!”
“Ma no! La maestra dorme come un ghiro!”
“Va bé, se vuoi tu vai, io no.”
Margherita entrò sola
Matilde, però, si incuriosì e così decise di seguirla lo stesso.
SI RITOVARONO IN UN GIARDINO.
“Questo giardino assomiglia a quello di fronte alla facciata del collegio” affermò Matilde.
“Ma questo è brutto e malcurato!” aggiunse Margherita.
Ad un tratto si accese la luce della stanza al di là del tunnel, si sentì un freddo gelido e la
porta sbatté.
Le ragazze erano intrappolate … (continua nel prossimo numero)
Classe V A
(Ruspoli)
CONTRIBUTO LIBERO