1 Introduzione La mia grande passione su tutto

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1 Introduzione La mia grande passione su tutto
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Piccolo compendio sui Papiri Egizi
Salvatore Di Peri
Introduzione
La mia grande passione su tutto quello che ruota intorno all’Egitto e all’egittologia mi ha portato,
prima alla stesura di un piccolo sito web nel quale ho riversato ore diurne e notturne di lavoro di
semplice appassionato e poi alla stesura di questo piccolo compendio con nessuna pretesa di fare
un’opera esaustiva sull’argomento. Continuo a leggere e ad aggiornarmi e cresco di pari passo con
quanto apprendo e scrivo.
Ho dovuto per forza di cose operare una scelta sui papiri di cui leggerete poiché la materia è vasta,
molto vasta e comprende diverse collezioni pubbliche e private che possiedono dal semplice
frammento a documenti quasi completi e anche perché come si sa gli Egizi erano molto prolifici.
Mi sono voluto occupare di questi ultimi, alcuni anche molto noti o che hanno colpito la mia
fantasia.
Non sono un archeologo né uno studioso di lingua egizia, né un traduttore ( anche se molti
documenti mi sono arrivati in spagnolo, inglese e tedesco) ma col tempo ho raccolto tanta
documentazione sui papiri egizi che ho deciso, finalmente, di mettere ordine. Il mio intento è quello
di pubblicare questo piccolo manuale su internet, prima o poi, a disposizione di tutti coloro che
vogliono “sapere” e sperando che possa stimolare e costituire una base di partenza per studi più
approfonditi.
Il nome del papiro deriva dal luogo in cui è custodito o dalla collezione di cui fa parte.
O ancora di colui che lo ha comprato e poi donato ad un museo. Troverete anche qualche papiro con
un numero che indica il numero di catalogo del museo.
Grazie in anticipo per l’attenzione che mi darete.
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Papiri Anastasi
Tipo: letterario/educativo
I papiri Anastasi sono un serie di papiri che portano il nome della collezione cui appartengono.
Quelli conosciuti come “Anastasi III, IV e V” contengono le seguenti tematiche:
- l'avvertimento che nella vita è meglio diventare scriba magnificando i vantaggi di questa
professione e disprezzando gli altri mestieri, mettendone in risalto i lati negativi;
- consigli sul comportamento che deve avere uno scolaro diligente;
- la descrizione di come sia dura la vita del soldato o dell’ufficiale di cavalleria;
- rimproveri agli scolari dissoluti, svogliati e a quelli che sono restii allo studio.
Sono documenti senza dubbio tendenziosi che si proponevano di spingere gli scolari a divenire
funzionari e si sforzava di sottolineare lo spregevole stato di chi fa lavori manuali pur
riconoscendone l’utilità.
Questa tematica si ritrova anche in altri papiri come il Sallier o il Lansing.
Il papiro “Anastasi I” (papiro di tipo scolastico) invece contiene una polemica satirica, polemica che
nasce dalla rivalità e dal diverso modo di vedere le cose di uno scriba civile e uno militare.
Il primo provoca e il secondo reagisce ridicolizzandolo.
Papiro Rhind o di Ahmes
Luogo: British Museum Londra
origine: Tebe
Scrittura: ieratico
Tipo: matematico
Scoperto nel 1858 se ne sono persi tanti frammenti.
Comincia con la frase: "Calcolo esatto per
cominciare a conoscere tutte le cose esistenti e tutti i
segreti oscuri e misteriosi".
Offre molte informazioni sulla conoscenza
matematica degli Egizi e contiene 87 problemi e la
loro soluzione.
Non si sa se fosse uno strumento pedagogico o il
"quaderno" di uno studioso.
Del suo autore Ahmes si sa, infatti, poco; è possibile
non fosse un semplice scriba.
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Poema di Pentaur (o Sallier III)
Luogo: British Museum Londra e Museo del Louvre
Scrittura: ieratico
Tipo: storico
Dalle sculture sui templi riguardanti la battaglia di
Qadesh (o Kadesh) ad una copia su papiro ad opera di
uno scriba.
Un frammento della copia è al British Museum e una
si trova al Louvre. Contiene 112 linee in scrittura
ieratica e il testo finisce con: " scritto nell'anno VII
del regno del Re Ramses Mer-Amen, dispensatore di
vita eterna come Ra, suo padre dal capo bibliotecario
degli archivi reali...dello Scriba Reale Pentaur". La
questione su chi fosse Pentaur è ancora aperta, di
certo il papiro è contemporaneo agli avvenimenti.
Papiro Sallier
Luogo: British Museum di
Londra
Scrittura: ieratico
Tipo: letterario/educativo
Contiene
descrizioni
sulle
meraviglie della città di Menfi,
un elogio a Thot e una lamentela
sulla cattiva qualità del grano.
Viene descritto un calendario con i giorni fortunati e sfortunati di ogni mese, Quelli sfortunati sono
scritti in rosso. Riprendendo le esortazioni del papiro Anastasi, consiglia il lavoro di scriba e
contiene anche un elogio al lavoro fatto con serietà
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Papiro Ebers
Luogo: Libreria universitaria di Leipzig
Scrittura: ieratica
Tipo: medico
Origine: forse Tebe
Lo si può definire un'enciclopedia della medicina conosciuta e
praticata dagli egiziani nella XVIII dinastia.
Contiene invocazioni a divinità e formule, descrizione di malattie
interne, degli occhi, cutanee, delle estremità e prescrizioni
diverse. E' una ricompilazione di testi molto antichi, alcuni della I
dinastia. Vi sono descritte qualcosa come 47 diagnosi e 500 ricette
frammiste alle formule che
forse servivano a suggestionare il paziente. Contiene anche:
- descrizione della circoncisione e tecniche; indicazioni
su come arrestare l'emorragia del prepuzio applicando un unguento fatto di miele, polvere
d'osso e sicomoro;
- descrizione del primo spermicida: un tampone di lana imbevuto di miele e succo d'acacia.
La fermentazione del succo produce acido lattico e crea un ambiente sfavorevole alla
mobilità degli spermatozoi;
- conoscenza dell'importanza del cuore con la circolazione: da esso si dipartivano tanti vasi
(detti METU).
Papiro Harris
Luogo: British Museum
Scrittura: ieratico
Tipo: religioso/storico
Origine: Tebe
E’ diviso in 5 sezioni; ha 3 illustrazioni che rappresentano
Ramsete III davanti la triade divina di Tebe, Eliopoli e
Menfi.
Si descrivono le donazioni del Re ai templi e le divinità del luogo.
L’ultima parte del papiro descrive gli avvenimenti della dinastia e il caos che regnava a cominciare
da questo periodo; probabilmente il papiro non ha alcuna pretesa storica ma il solo scopo di
glorificare le imprese del Re e fondamentalmente assicurarsi il favore degli dei attraverso la lista
delle donazioni che abbraccia il 95% del papiro.
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Papiro Harris 500
Luogo: British Museum
Scrittura: ieratico
Tipo: letterario
Origine: Alessandria
Contiene 3 collezioni di poemi d’amore con
molte lacune dovute al cattivo stato del papiro e
con molti errori commessi dallo scriba. La 1^
collezione contiene 8 poemi senza legami fra
loro; la 2^ ha 8 poemi che anche se indipendenti hanno una certa continuità e una introduzione.
La 3^ è un ciclo integrato di 3 poemi ognuno dei quali comincia col nome di un fiore.
Papiro Bremner – Rhind
Luogo: British Museum
Scrittura: ieratico
Tipo: mitologico/religioso
Origine: forse Tebe
Le principali fonti delle teorie eliopolitane della creazione
sono due: la prima molto antica, i testi delle piramidi, e la
seconda è una sezione di questo papiro diviso in 4 parti.
Nella prima le lamentazioni di Iside e Nefti; un cantico per
due sacerdotesse che rappresentavano i due dei che si disperavano per la morte d Osiride;
nella seconda un’invocazione al dio Sokar attraverso diversi epiteti. Include un inno ad Hator;
nella terza il libro della distruzione di Apep (*), è il maggiore dei 4 testi e include un monologo di
Ra sulla sua autocreazione e come creò gli altri dei;
nella quarta sono elencati i nomi di Apep e sono contenute istruzioni per realizzare sue immagini,
contiene anche un inno a Ra.
Esiste anche una sezione del testo scritta in modo molto differente dal resto attribuita ad un
sacerdote chiamato Nasmin, forse l’ultimo proprietario del papiro. Sono descritti la famiglia e i titoli
del sacerdote e un insieme di maledizioni contro chiunque danneggi il papiro così come una
benedizione per colui che ne ha il dovuto rispetto.
(*) Apep è il simbolo del demonio , raffigurato come un serpente o un drago. Ha come scopo quello di contrastare il
cammino delle forze della luce anche di notte. Ogni giorno per oltre 3000 anni al sorgere del sole i sacerdoti
pronunciavano formule magiche per propiziare la vittoria delle forze del bene.
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Papiro Smith
Luogo: Biblioteca Società Storica di New York
Scrittura: ieratico
Tipo: medico
Origine: rinvenuto forse nel Ramesseum da clandestini e poi venduto a
Luxor nel 1862.
Databile intorno al 1530 a.C. (regno di Amenhotep I) si pensa ricopiato da
un originale di almeno 1000 anni prima. E’ un vero e proprio tratto di
chirurgia ossea e patologia interna.
Elenca le contusioni di vertebre, lussazioni della
mascella e le diverse fratture – circa 48 casi chirurgici –
di clavicole, omero, costole, cranio e naso. Procede alla
spiegazione in modo molto rigoroso. Compaiono qui le
famose frasi “Una malattia che curerò” o “Una malattia
per la quale non c’è nulla da fare”. Nel testo si rilevano
osservazioni fisiologiche di incredibile acutezza
medica, come il riconoscimento dell’importanza delle
pulsazioni, fatto questo che precede di 2500 anni le
osservazioni di Ippocrate. Il suo contenuto fa comprendere che l’autore ha una profonda conoscenza
della circolazione sanguigna, dimostrando che il cuore è il centro dal quale i vasi si estendono per
tutto il corpo.
Sul verso una serie di incantesimi e ricette di medicamenti.
Papiro Hearst
Luogo: Università della California in Los Angeles
Tipo: medico
Origine: Deir El Ballas (sud di Dendera)
Ritrovato in un bacino di un lago in un contenitore presso Deir El Ballas a sud di Dendera, è lungo
350 cm.
Contiene 260 prescrizioni, molte delle quali uguali o simili a quelle del papiro Ebers. E’ probabile
fossero della stessa epoca.
Parla di malattie di denti, intestino, del cuore e di infezioni con pus
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Papiro Butler
Luogo: British Museum
Tipo: letterario/educativo
Detto anche “Il Racconto dell’oasita eloquente”, sembra pervenuto ai nostri giorni in 4 differenti
manoscritti. Il Papiro Butler è uno di essi custodito al British Museum.
Narra della storia di un oasita (o pastore o agricoltore che dir si voglia) che parte da una zona dello
Uadi Natrun ( a ovest del Delta) per recarsi ad Eracleopoli al fine di vendere i propri prodotti, ma
lungo la strada viene derubato e porta le sue lagnanze davanti ad un intendente del Faraone. Il
racconto iniziale serve come pretesto all’introduzione di quello che segue: la descrizione di nove
orazioni con le quali viene chiesta giustizia, giustizia che deve essere uguale per ogni uomo,
qualunque sia la sua estrazione sociale.
Quindi il papiro contiene anche la morale che esiste una giustizia sociale e anche un povero oasita
può ottenerla. E infatti la ottiene.
Papiro Satirico
Luogo: British Museum
Scrittura: disegni
Tipo: satirico
Origine: forse Tebe
Ovvero gli animali che imitano le attività umane.
Sono disegni unici che mostrano satiricamente la società del tempo dell’ultimo re ramesside. Le
scene mostrano gli animali in maniera inusuale per loro; un topo servito da un gatto, un leone e una
gazzella che giocano ad un gioco da tavolo, un gatto che raggruppa un gruppo di oche. Sono una
parodia di alcune attività umane e non sono illustrazioni di fiabe come qualche archeologo ha più
volte suggerito.
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Papiro Abbot
Luogo: British Museum Londra
Tipo: storico
Scrittura: Ieratica
Origine: Tebe
Descrive il furto di alcune tombe
reali e civili e le successive
investigazioni durante il regno di
Ramsete IX, con una lista di nomi
dei ladri.
Papiro Prisse
Luogo: Biblioteca Nazionale di Parigi
Scrittura: ieratico
Tipo: letterario
In questo papiro sono raccolte le massime
di Ptah-Hotep il quale scrisse un libro di
insegnamenti, una raccolta di precetti che
venne usata nelle scuole dell'Egitto. La
morale delle massime insegna il rispetto
per l'ordine costituito e la gerarchia come
doveva convenirsi a futuri funzionari reali.
"Non ti inorgoglire per quello che sai e
non fondare la tua sicurezza sulla tua
istruzione. Accetta i consigli dell'ignorante
come del sapiente"
(Questo è un esempio).
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Papiro Chester Beatty I
Luogo: Libreria Chester Beatty di Dublino
Origine: Deir El Medina
Scrittura: ieratico
Tipo: letterario/mitologico
Tre collezioni di poemi d'amore, divisi rispettivamente in sette, tre e sette parti. Appartennero
originariamente allo scriba Qenherjopshef e passarono da diversi proprietari prima di essere deposti
nella tomba dove furono trovati a Deir El Medina.
Narra la contesa fra Horo e Seth per il regno di tutto l’Egitto. Essi si rimettono al giudizio
dell’Enneade divina che dopo tante peripezie si esprime a favore del primo.
Sembra che il papiro fosse destinato, come molte opere del periodo Ramesside, ad un pubblico in
cerca di evasione in opere vivaci, piccanti e un po’ irrispettose verso le divinità.
Papiro Chester Beatty II
Luogo: British Museum di Londra
Origine: Deir El Medina
Scrittura: ieratico
Tipo: letterario/mitologico
E' il racconto di verità e menzogna; due ragazzi che simboleggiano il concetto di dualità tanto caro
agli Egizi. In pratica essi rappresentano il bene e il male e il racconto si basa sul concetto di
giustizia che alla fine, sempre, vince compiendo la legge di Maat.
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Papiro Chester Beatty III
Luogo: British Museum di Londra
Origine: Deir El Medina
Scrittura: ieratico
Tipo: letterario
E' conosciuto come "Il Libro dei
Sogni" poichè elenca una lista di
sogni e le sue interpretazioni.
Argomento
che
ha
sempre
affascinato gli Egiziani. Nel papiro
una colonna verticale dice: “Se un
uomo vede se stesso in un sogno..” e
ogni linea orizzontale descrive il
sogno seguito dalla diagnosi “buono”
o “cattivo” (scrittura in rosso) e la
sua interpretazione. Per esempio: Se
un uomo vede se stesso nel letto che prende fuoco, “cattivo”; significa che si allontana da sua
moglie”.
Dall’altra parte del papiro lo scriba ha copiato un poema sulla battaglia di Qadesh, il che lo colloca
all’epoca di Ramsete II.
Papiro Chester Beatty IV
Luogo: British Museum di Londra
Origine: Deir El Medina
Scrittura: ieratico
Tipo: scolastico
E’ un inno alla gloria degli scribi pieni di saggezza che, grazie al ricordo che hanno saputo lasciare
con i loro scritti, riescono a superare i secoli e l’oblio.E’ un antologia di tipo scolastico ad uso e
consumo degli studenti nel quale essi potevano trovare esempi di lettere di tipo e stili diversi.
Contiene anche delle massime di saggezza e un inno ad Ammone.
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Papiro della sacerdotessa Anhai
Luogo: British Museum Londra
Scrittura: geroglifico
Chiamato anche “Le confessioni negative
davanti agli dei”.
Il giudizio finale dei morti è una credenza
molto comune nell’arte funeraria egiziana
antica; le scene illustrate sono spesso
accompagnate da formule che l’anima deve
dichiarare davanti ad un tribunale di 42
divinità per dimostrare di non aver
commesso una lunga serie di peccati. Allo
stesso tempo l’anima viene pesata contrapponendola ad una piuma che è il simbolo di Maat dea di
giustizia e verità. In questo papiro, Anhai è disegnata a destra della scena, in adorazione degli dei
mentre regge un sistro di vite di convolvolo(1). Nelle altre figure si vede, in basso, la dea Maat col
capo
ornato dalla piuma; subito sopra Horus con la bilancia ed in cima Thot pronto a registrare il risultato
della pesatura.
(1) pianta erbacea di fusto volubile con latice e fiori con
corolla imbutiforme o svasata variamente colorata e
profumata.
Papiro di Abusir
Luogo: vari frammenti in vari musei,
Londra, Cairo, Louvre
Scrittura: ieratica e geroglifica
Tipo: amministrativo
Origine: Abusir
Contiene informazioni sulla direzione,
organizzazione e l'economia delle
comunità incaricate di dirigere e
mantenere il tempio e la piramide, con le
offerte e l'inventario del corredo del
tempio.
Contiene informazioni sui rituali dei templi, sugli ingressi mensili, contabilità e tavole con gli
incarichi del personale.
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Canone di Torino
Luogo: Museo Egizio di Torino
Tipo: storico
Scrittura: ieratica
Detto anche "Papiro dei Re", contiene frammenti di un
attendibile cronaca (non si discosta molto da quella di
Manetone) che comincia con i nomi degli dei e semidei ai quali
sono attribuiti regni di eccezionale lunghezza. Anche qui
Menes è considerato il fondatore della monarchia egizia. Il
resto del documento è una lista di nomi di re seguito dagli anni
di regno. A tratti un totale che serve a suddividere le dinastie.
Papiro di Mosca
Luogo: Museo Pushkin di Belle Arti di Mosca
Tipo: Matematico
Origine: Deir el Bahari
Scrittura: ieratica
E' il più importante documento matematico
dell'Antico Egitto.
Contiene 25 problemi e lo scriba è sconosciuto
così come il motivo per il quale fu scritto.
Fra i tanti problemi si evidenziano:
- l'area del triangolo e del rettangolo
- area di una superficie curva
- volume di un tronco di piramide.
Papiro di Mosca 120
Luogo: Museo Pushkin di Belle Arti di Mosca
Tipo: Letterario
Origine: El Hiba
Scrittura: ieratica
E’ il racconto del viaggio di Unamon a Biblos alla ricerca di legno per il suo signore, il Re. Il testo
riflette la decadenza della supremazia egizia verso la fine del Nuovo Regno. La situazione non era
più quella di una volta quando qualunque inviato del Faraone in terra straniera era trattato con
maggiori onori e le sue richieste soddisfatte con massima rapidità ed efficacia.
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Papiro d'Orbiney
Luogo: British Museum di Londra
Scrittura: ieratica
Tipo: letterario
E' il racconto dei due fratelli scritto dallo scriba
Ennena.
Due fratelli che avevano la stessa madre e lo
stesso padre: Anubi (il più grande) e Bata (il più
giovane); la moglie di Anubi tenta di sedurre Bata
ma non riesce nel suo intento e si vendica dicendo
falsità su di lui e calunniandolo. Più tardi Anubi
scopre la slealtà di sua moglie e si riconcilia col
fratello.
Nel papiro esiste anche una parte “magica” nella quale Bata rinasce sotto varie sembianze a volte di
animale e a volte di albero.
Il libro delle Ore
Luogo: British Museum di Londra
Scrittura: ieratica
Tipo: mitologico
Origine: forse Menfi
Molto rovinato tanto all’inizio quanto alla fine, è ben conservato nella parte centrale. Non appare
alcuna data quantunque lo si faccia risalire al periodo tolemaico. E’ posteriore al Bremner-Rhind e
sembra l’opera di un unico scriba. Il testo consiste in invocazioni a differenti divinità (Osiride,
Iside, Horus, Ptah, ecc) ed è diviso in distinte sezioni, praticamente sono invocazioni per ogni ora
della giornata. Contiene anche una lista geografica dei centri religiosi in Egitto considerati centri di
culto a Osiride.
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Papiro di Boulaq 17
Luogo: Museo del Cairo
Tipo: religioso/letterario
Il grande inno ad Amon-Ra si trova in questo papiro e parzialmente in una statua custodita al British
Museum appartenente al Medio Regno. In questo inno è intento dello scriba far risaltare il concetto
di universalità del Dio prima di tutte le sue creazioni; è una delle più belle composizioni della
letteratura religiosa egizia. Per i principi esposti viene posto, storicamente e religiosamente,
immediatamente prima dell’inno di Akhenaton.
Papiro Westcar ( o papiro di Berlino 3033)
Luogo: Museo di Berlino
Scrittura: ieratico
Tipo: letterario
E’ un lungo e affascinante testo che presenta una
meravigliosa serie di racconti magici, forse i più
antichi. Gli avvenimenti sono datati nell’Antico
Regno ma il papiro è più recente, probabilmente
Medio Regno. Tale convinzione nasce dall’esame
della scrittura che contiene egizianismi di quel
periodo già noti nelle tombe dello stesso periodo.
Nella prima parte la storia è raccontata da Hergedef,
il quarto figlio del faraone Cheope e onosciuto
come un famoso saggio del passato.
Sono considerati racconti composti per gente
assetata di cose meravigliose più che di cultura e infatti la scrittura è semplice, familiare, ricca di
vocaboli d’uso comune.
E’ disponibile, edita da Duat Edizion in collaborazione con Egittologia.nei, la traduzione a cura di
Marco E. Chioffi del papiro Westcar per la prima volta in versione integrale grazie alle proposte di
integrazione di Giuliana Rigamonti. www.egittologia.net
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Papiro Rubensohn (o nr. P.10456)
Luogo: Museo di Berlino
Tipo: medico
Origine : forse dall’archivio del tempio di Elefantina
Sono venti righe di testo in lingua del Medio Regno. E’ scritta solo la parte davanti.
Contiene ricette e testi didattici per la cura dei disturbi della tosse.
Confrontandole con quelle del papiro Ebers e del papiro di Berlino, qui il testo delle ricette è più
dettagliato.
La specialità di questo papiro sta nel suo linguaggio scientifico; dimostra che anche a quei tempi
esistevano testi medici senza che la magia e la superstizione prendesse il sopravvento.
Papiri di Brooklyn n. 47.218.48 e 47.218.85
Luogo: Brooklyn Museum New York
Tipo: medico
Origine: probabilmente da un archivio del Tempio di Eliopoli
Si tratta di un unico papiro di cui manca l’inizio e la fine; la parte centrale è ben conservata con
poche parti mancanti.
I due numeri identificano le due parti in cui esso è diviso.
La 1^ parte tratta esclusivamente della descrizione di 40 diversi tipi di serpenti, la tossicologia e i
loro diversi tipi di morsi.
La 2^ parte tratta dei rimedi e delle cure contro i loro morsi e contiene delle ricette.
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Papiro p. Vindob 3873
Luogo: Kunsthistoriches Museum Vienna
Scrittura: combinazione di ieratico e demotico
Tipo: storico
Origine: acquistato ad Alessandria nel 1821
Largo 43 cm e lungo quasi 2 metri descrive il rituale di imbalsamazione del Toro Api nel dettaglio.
Descrive come i sacerdoti durante i 70 giorni di lutto non dovessero tagliarsi i capelli e dovessero
evitare il bagno; erano tenuti a gemere tutto il giorno, a digiunare completamente per 4 giorni e ad
evitare carne e latte per i restanti 66 giorni.
Per ciascuna parte dell’animale (muso, occhi, naso, orecchie, denti, corna e tutto il resto fino alla
coda) il papiro descrive le procedure da seguire minuziosamente affinché il toro potesse
trasformarsi in Osiride nell’altro mondo.
Papiro Lansing
Luogo: British Museum
Scrittura: ieratico
Tipo: scolastico
Origine: Tebe
Papiro pieno di malizia e autoironia che contiene i seguenti argomenti:
- rimproveri agli scolari privi di buona volontà;
- ammonizione che lo scolaro che non si dedica allo studio è come un animale inutile;
- il consiglio che la professione di scriba è adatta a chi ha un fisico debole;
- la considerazione di come sia piacevole fare lo scriba invece del soldato;
- un elogio al maestro;
- una satira dei mestieri.
E’ in definitiva un’esortazione ad applicarsi al mestiere di scriba , invece di dedicarsi ad un mestiere
manuale che, anche se ritenuto utile, non è appagante come quello di scriba considerato bello e
pieno di gloria.
Lo stesso tipo di esortazioni sono già citate nel papiro Anastasi e nel papiro Sallier nella prima parte
di questo compendio.
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Papiro Insinger
Luogo: Museo di Leida
Scrittura: Demotico
Tipo: filosofico/morale
E’ suddiviso in 25 istruzioni. Le prime cinque mancano da questo papiro ma sono state ricostruite
basandosi su altri frammenti.
Ognuna delle istruzioni è preceduta da un titolo che ne riassume il significato; sono istruzioni
generiche su come comportarsi nella vita.
La morale che emerge da questi scritti è che “il giusto equilibrio fra gli estremi è il giusto mezzo”
(cioè a metà) e su questo equilibrio vigila il dio che punisce chi trasgredisce e chi non sa mantenere
la giusta serenità nelle circostanze avverse
Papiro di Leida I 344
Luogo: Museo di Leida
Scrittura: ieratica
Tipo: politico/letterario
Origine: Menfi
Contiene le lamentazioni del saggio IPU-UR inerenti le condizioni dell’Egitto invaso dai beduini; di
come si diffonda l’ateismo, di come si distrugga la proprietà pubblica e privata. Tutto questo
rimpiangendo i tempi antichi.
Papiro di Leida I 384
Luogo: Museo di Leida
Scrittura:demotica
Tipo: mitologico
E’ la raccolta di favole nota come il “Mito dell’Occhio del Sole”.
Papiro mitologico contiene un dialogo tra due animali divini: il babbuino Thot e la gatta Tefnut e
anche il racconto del leone e il topolino, noto nella versione greca di Esopo.
Descrive tutti i grandi temi della meditazione morale e religiosa: colpa e punizione, destino, nascita
e morte, religione e riti e il rapporto crudele fra uomini e animali.
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Papiro Ieratico di Torino 54003
Luogo: Museo Egizio di Torino
Scrittura: ieratica
Tipo: medico/magico
E’ un papiro medico ma anche magico poiché accanto a consigli pratici di medicina contiene, come
spesso accade, formule magiche da abbinare per una buona riuscita.
Contiene formule per scacciare i serpenti, per proteggere gli occhi o per estrarre una spina di pesce
dalla gola mangiando del pane (consiglio utile anche oggi) sul quale si sono, preventivamente,
recitate delle formule magiche.
Papiro Satirico - Erotico di Torino
Luogo: Museo Egizio di Torino
Scrittura: ieratica
Tipo: satira di costume
Origine: Tebe
E’ diviso in due settori: quello satirico che ha come protagonista animali umanizzati e quello erotico
con scene di sesso ma contenenti una forte carica satirica.
Animali terrestri che fanno i volatili e volatili che fanno i terrestri perché non sanno volare, nella
prima parte.
Un ometto calvo e barbuto alle prese con due belle ragazze in un postribolo, nella seconda parte.
Come già detto questa seconda parte ha una forte carica satirica, infatti le situazioni descritte
servono per deridere quello che avviene nella vita di tutti i giorni.
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Papiro delle Miniere
Luogo: Museo Egizio di Torino
Scrittura: ieratica
Tipo: topografico
E’ la più antica carta topografica che si conosca.
Viene riportata una mappa delle miniere d’oro
e delle cave di basanite dello Uadi Hammamat (1).
I disegni hanno didascalie esplicative e mostrano
il percorso dal Nilo alle miniere fra le rocce
basaltiche, raffigurate ai lati del sentiero.
(1)Uadi Hammamat: nel deserto orientale, era nota col nome di IAXT.
Importante per i giacimenti e perché era situata sulla carovaniera che
conduceva al Mar Rosso.
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Piccolo compendio sui Papiri Egizi
Salvatore Di Peri
Papiro di Leida 371
Luogo: Museo di Leida
Tipo: Letterario/Religioso
Origine : Menfi
Il papiro è scritto su ambedue le parti. E’ una preghiera di un vedovo alla moglie Anekhiri, morta
tre anni prima e proviene dalla tomba della donna nella necropoli di Menfi.
Egli si lamenta perché la moglie non lo lascia in pace, malgrado il poveretto durante la vita sia stato
bravo, fedele e abbia soddisfatto ogni suo desiderio; anche con i suoi molteplici impegni di lavoro
(istruttore degli ufficiali del Faraone) riusciva sempre a trovare tempo per lei. E allora perché non lo
lascia in pace?
Questa lettera è bellissima e particolare per il tono che assume l’esortazione, quasi di supplica e per
lo spaccato di vita familiare egiziana che ci offre. Essa è unica e molto citata fra i testi religiosi
egizi.
Papiro n.1993 di Torino
Luogo: Museo Egizio di Torino
Origine: Deir El Medina
Tipo: Mitologico/magico
E’ il mito del dio Ra e della maga Isi.
La maga vuole a tutti i costi il potere magico che dà la conoscenza del nome misterioso di Ra e per
raggiungere il suo scopo raccoglie la saliva del dio e la unisce al fango formando un serpente che
morde il dio. Isi lo salverà a patto che il dio Ra rilevi il suo nome misterioso. In questo papiro la
mitologia è utilizzata a scopo magico: alla fine del papiro si consiglia di scrivere questo testo su di
una pezza di lino e avvolgerla al collo oppure su di un papiro, scioglierlo in una soluzione di birra o
vino e berlo.
Il tutto per neutralizzare il veleno dei serpenti.
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Piccolo compendio sui Papiri Egizi
Salvatore Di Peri
Papiro Chester Beatty VII
Luogo: British Museum di Londra
Origine: Deir El Medina
Tipo: Mitologico/magico
Scrittura:ieratica
E’ un formulario magico contro gli scorpioni. Anche in questo papiro dal mito si passa alla magia:
una dea viene violentata da Seth mentre fa il bagno. Il veleno (seme di Seth) viene reso innocuo
dall’intervento della maga Isi.
La credenza comune era che chiunque avesse recitato le formule qui contenute sarebbe guarito dal
veleno degli scorpioni.
Papiro Sallier II
Luogo: British Museum di Londra
Tipo: letterario/morale/politico
Scrittura: ieratica
E’ un insegnamento del padre verso il figlio.
Kheti che istruisce Pepi sulla barca con la quale si stanno recando alla scuola degli scribi.
Anche qui, come nei papiri Lansing, Chester Beatty IV e Anastasi si glorificano gli studi e la
professione di scriba, passando in rassegna gli altri mestieri con un po’ di satira.
E’ un insegnamento morale ma anche politico, poiché esso è inserito nel contesto storico della XII
Dinastia in un momento di grande riordino della burocrazia e di riorganizzazione del paese e quindi
il padre spinge il figlio ad approfittare della situazione studiando e applicandosi.
Papiro Millingen
Tipo: letterario/morale
L’autore di questo papiro è lo stesso del papiro Lansing (satira dei mestieri).
Il papiro è una specie di testamento politico di un re al figlio successore al trono.
Il re insegna al figliola diffidenza verso gli inferiori e gli amici e può farlo a ragion veduta visto che
è stato ucciso in un attentato ordito da persone che gli erano vicine dentro il suo stesso palazzo.
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Salvatore Di Peri
Papiro dell’ Hermitage 1116 Br
Luogo: Museo dell’Hermitage di Leningrado
Tipo: politico
Scrittura: ieratica
Pubblicato come gli altri (1115, 1116 e 1116a) da Golenischeff, è conosciuto come la “Profezia di
Neferti” (sacerdote di Eliopoli) e si prefigge come scopo quello di presentare Amenemete I come
colui che riporterà l’Egitto alla felicità dei tempi antichi (tempo storico del papiro: XII Dinastia).
L’autore ambienta il racconto in un periodo antico e felice, infatti Neferti racconta la sua profezia al
re Snofru della IV Dinastia.
Papiro di Rifeh
Tipo: letterario/morale
Scrittura:ieratica
Detto anche “Le Istruzioni Lealiste”.
Contiene precetti morali quali la lealtà verso il sovrano e
istruzioni ai figli su come comportarsi verso tutti i lavoratori: gli
artigiani, gli operai, i contadini, ecc.
Praticamente si dice di trattarli bene perché sono utili visto che la
società è basata sul lavoro.
Sono precetti per avere successo nella vita.
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Salvatore Di Peri
Papiro di Leida 350
Luogo: Rijksmuseum Leida
Tipo: religioso
Scrittura: ieratica
La prima parte del papiro si è persa e quindi non si sa con esattezza il suo titolo; contiene diversi
inni in onore di Amon e Tebe.
E’ diviso in 28 stanze e ognuna racchiude un inno. Le prime sono numerate da 1 a 9, le nove
seguenti da 10 a 90 e le ultime dieci da da 100 a 1000.
In effetti il papiro giunto fino a noi arriva alla stanza 800 e manca la parte finale; per questo si
suppone di siano perse le ultime due stanze.
Papiro Chester Beatty IX
Luogo: British Museum Londra
Origine: Deir El Medina
Tipo: religioso
Scrittura: ieratica
E’ diviso in due stanze e contiene due inni ad Ammone identificato nel sole che tramonta la sera per
tuffarsi nelle acque del Nun nell’aldilà per rigenerarsi e risorgere il giorno dopo.
Sembra siano stati canti che venivano pronunciati la sera e il mattino da persone riunite nel tempio;
è probabile fossero un rituale giornaliero.
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Salvatore Di Peri
Papiro Jumilhac
Luogo: Museo del Lovre
Origine: Deir El Medina
Tipo: religioso/mitologico
Scrittura: geroglifico
E’ un papiro molto lungo, quasi nove metri, e a quanto pare in origine era ancora più lungo. E’
composto da fogli nei quali la parte alta è occupata da geroglifici e la parte bassa contiene disegni
che illustrano.
Vi sono raccolti testi di carattere diverso e di qualità religiosa differente; contiene leggende e tabù,
spiegazioni di etimologie religiose, la storia di Osiride e i suoi misteri, ancora una volta la rivalità
tra Anubi e Seth e il giudizio fra Horus e Seth davanti l’Enneade divina.
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Salvatore Di Peri
La Collezione Chester Beatty
Oltre ai papiri di questa collezione di cui ho già parlato più in dettaglio, ne esistono altri che mi
sembra doveroso citare anche se non in modo completo, visto che gli argomenti trattati si ripetono.
Provengono tutti dal Deir El Medina; la sigla BM tra parentesi indica che esso si trova al British
Museum e il numero è quello d’inventario:
- Papiro Chester Beatty V – copia dell’inno al nilo (BM 10684);
- Papiro Chester Beatty VI – prescrizioni ed incantesimi per la buona salute (BM 10686);
- Papiro Chester Beatty VIII – come sopra (BM 10688);
- Papiro Chester Beatty X – afrodisiaco (BM 10690);
- Papiro Chester Beatty XI – incantesimi per la salute, il racconto di Iside e Ra, inno ad Amon
(BM 10691);
- Papiro Chester Beatty XII – incantesimi per la buona salute (BM 10692);
- Papiro Chester Beatty XIII – come sopra (BM 10693);
- Papiro Chester Beatty XIV – come sopra (BM 10694);
- Papiro Chester Beatty XV – come sopra (BM 10695);
- Papiro Chester Beatty XVI – incantesimi per la purezza (BM 10696);
- Papiro Chester Beatty XVII – brani scelti dalla “Lettera Satirica” (BM 10697);
- Papiro Chester Beatty XVIII – brani didattici e incantesimi per la salute (BM 10698)
- Papiro Chester Beatty XIX – copia dell’insegnamento di Kheti (BM 10699).
La Collezione Carlsberg
Un’altra famosa collezione di papiri. Sono stati acquistati in un periodo di tempo di circa 50 anni a
cominciare dagli inizi del 1900. Provengono da diverse fonti: Tebtunis, Edfu, Gebelein, Hawara,
Hermopolis, Tebe. Sono custoditi presso l’Istituto di Egittologia di Copenhagen e sono numerati
secondo il tipo di scrittura. Quelli pubblicati sono i seguenti:
TESTI GEROGLIFICI
- Papiro Carlsberg 7 – dizionario geroglifico (lemmi di ieratico/geroglifico);
- Papiro Carlsberg 9 – forse esercizi di scrittura;
- Papiro Carlsberg 54 – enciclopedia sacerdotale;
- Papiro Carlsberg 56 – il libro del Fayum;
- Papiro Carlsberg 305 – copie di iscrizioni di tombe del medio regno di Assyut;
- Papiro Carlsberg 306 – come sopra;
- Papiro Carlsberg 390 – copie di iscrizioni del tempio;
- Papiro Carlsberg 390/dietro – lista di nomi
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Salvatore Di Peri
A seguire quelli pubblicati in ieratico:
TESTI IERATICI
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
- Papiro Carlsberg
1 – il libro di Nut;
1a – come sopra;
6 – l’Insegnamento del re Merikare;
7 – dizionario geroglifico (lemmi di ieratico/geroglifico);
8 – testo medico;
8/dietro – come sopra;
55 – lista di nomi;
180 – commentario di ieratico con demotico e copto;
182 – manuale della conoscenza sacerdotale:
307 – rituale giornaliero di Soknebtunis;
309 – il libro del Fayum;
310/311 – come sopra;
312 – il libro del tempio;
463 – manuale del sacerdozio di Sakhmet;
589 – liturgia di Osiride.
Papiro di protezione e distruzione
Luogo: British Museum di Londra
Origine: Tempio di Osiride ad Abido
Tipo: Religioso
E’ di periodo Tolemaico.
Questo papiro forse una volta era
nella libreria del tempio, ma fu
probabilmente trovato in una
tomba. Contiene un testo rituale
chiamato “ La Fine del Lavoro”.
Sembra sia stato un rituale usato
durante alcune festività che includevano la mummificazione di Osiride. Il testo era recitato da uno
scriba della “Casa della Vita”. Include formule magiche contro i nemici di Osiride e si conclude con
la posa di una copia del testo come un amuleto sul collo della statua di Osiride.
Testi rituali come questo devono essere stati veramente comuni nell’antico Egitto, particolarmente
nel tardo periodo.
Fa parte della collezione “Salt”.
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Salvatore Di Peri
Papiro magico di Londra e Leida
Luogo: diviso fra Museo di Leida e British Museum di Londra
Origine: Tebe
Tipo:Magico
Scrittura: parti in ieratico, greco, antico copto
Contiene circa sessanta colonne di formulari e prescrizioni tracciati sulle due facce del Papiro e fa
parte di una serie di manuali magici fra i quali cito Il Papiro Magico del Louvre E3229, Il Papiro
magico bilingue del Museo Britannico n. 10588 e il Papiro di Leida I 384.
Il contenuto di questi papiri magici è molto interessante e se ne ricavano anche indicazioni sulle
persone che si rivolgevano al mago. Egli era in primo luogo un ragazzo puro di spirito e di corpo
(mai andato a donne) e usava vari metodi per svolgere il suo lavoro: interrogava il sole o la luna, un
vaso o una lucerna. Le richieste dei clienti erano le più disparate e naturalmente molte riguardavano
il potere, l’amore, e….la morte dei nemici.
Come spesso succedeva in Egitto, dove il confine tra magia e medicina era molto sottile, in questi
papiri erano descritte anche cure per le ferite, antidoti per i veleni, prescrizioni ginecologiche.
Interessanti sono anche le ricette per chiamare vari personaggi che potevano essere utili allo scopo:
ricette per forzare gli dei a parlare, per fare entrare uno spirito, per fare entrare un annegato, un orto
ammazzato, un criminale e….naturalmente per farli andare via augurando loro un buon e felice
viaggio! Non mancavano le pozioni erotiche, quelle per separare un uomo da una donna e
viceversa, filtri amorosi, pozioni soporifere e mortali, per rinvigorire un maschio e infine svariate
descrizioni di piante.
Papiro magico del Louvre E 3229
Luogo: Museo del Louvre
Origine: Tebe
Tipo: Magico
Scrittura: parti in ieratico, demotico, antico copto
E’ una piccola raccolta di testi magici, praticamente un manuale per colui che opera con la
magia.
La maggior parte delle formule indicano il modo di mandare un sogno a qualcuno, cioè ricevere
responsi divini in sogno, e anche qui, come nel papiro magico di Londra e Leida, ci sono formule
per costringere un dio a rispondere, formule di interrogazioni da effettuarsi con la lucerna o l’uso di
figurine di argilla ( uno sciacallo nella fattispecie).
Anche questo papiro come il precedente è databile intorno al III secolo d.C.
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Salvatore Di Peri
Papiri di Heqanakht
Luogo: Metropolitan Museum of Art N.Y
Origine: Deir el-Bahari
Tipo: storico
Scrittura: ieratica
I papiri in tutto 8 più 5 frammenti sono stati ritrovati nella tomba di Emsah al servizio del Visir di
Mentuhotep. Sono una serie di lettere scritte da Heqanakht, commerciante e possidente di terreni,
alla propria famiglia. Il commerciante mentre è in viaggio chiede notizie sulla salute dei suoi
familiari, notizie del raccolto, di certe vendite che stava curando e di acquisti che si dovevano
fare. Rivolge esortazioni alla moglie e alla madre sul come condurre la casa e le mette in guardia
sulle avversità, si preoccupa di molte piccole cose.
Questi papiri sono importanti perchè sono una finestra aperta sul quotidiano ai tempi della XI
Dinastia, epoca di cui esistono poche testimonianze.
Papiro dello Sciopero
Luogo: Museo Egizio di Torino
Origine: Deir El Medina
Tipo: letterario
Scrittura: ieratica
Il papiro, redatto dallo scriba Amennakhte, descrive gli scioperi che ebbero luogo a Deir el Medina
durante il regno di Ramesse III. Gli operai protestavano perché non ricevevano più regolarmente le
razioni alimentari loro dovute in pagamento per il lavoro nella necropoli reale.
"Anno 29, secondo mese dell'inverno, giorno 10. In questo giorno la squadra è passata per i cinque
posti di controllo della necropoli, dicendo 'Abbiamo fame! Di questo mese sono già trascorsi 18
giorni', e gli uomini andarono a sedersi sul retro del tempio funerario di Menkheperre [Thutmosi
III]". La protesta si manifestò dunque sia con l'interruzione del lavoro, sia con l'abbandono della
sede di residenza stabilita dall'amministrazione.
La squadra, continuò lo sciopero per parecchi giorni. Alle autorità che tentavano di convincerli a
riprendere il lavoro, gli operai risposero di no.
Nei mesi successivi, tuttavia, la situazione non migliorò affatto, poiché gli approvvigionamenti
continuarono a pervenire con difficoltà, e ciò continuò a provocare scioperi e proteste appena
mitigate da interventi straordinari, quale quello del visir, che poté dare solo la metà delle razioni
dovute, poiché i granai dello Stato erano vuoti.
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