CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB(2015_03_11)
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21 Corriere della Sera Mercoledì 11 Marzo 2015 Cronache Le leggi nel mondo EUROPA LEGENDA Groenlandia Matrimonio gay Norvegia Unioni civili Canada Islanda Nepal (annunciato) USA (matrimoni o unioni civili a seconda degli Stati) Ecuador Cile Argentina Fonte: Ilga Svezia Sudafrica (È l’unico Paese africano dove è stato approvato legalmente il matrimonio tra omosessuali) Australia Nuova Zelanda Danimarca Germania Olanda Belgio Francia Spagna Portogallo Brasile Uruguay Colombia Finlandia Irlanda Antille Olandesi - Aruba Messico (solo a Città del Messico) Gran Bretagna Repubblica Ceca Ungheria Lussemburgo Svizzera Liechtenstein Slovenia Austria Corriere della Sera «Impegno per la legge sulle unioni civili» Il tweet del premier: è già in discussione in Parlamento. No di Ncd, si lavora a un voto trasversale Oggi il divorzio breve in Senato. Contrari venti cattolici del Pd, si punta sull’area laica di Forza Italia I tweet Ieri rispondendo via Twitter a un follower (sotto) il premier Matteo Renzi ha ribadito l’impegno del governo ad approvare una legge sulle unioni civili per i gay Il ministro dell’Interno Angelino Alfano però frena: Ndc è favorevole solo a tutele parziali, perché sarebbe troppo caro «intervenire sulle pensioni di reversibilità» Matteo Renzi ieri ha risposto a un tweet, senza esitazione: «Ho preso un impegno con gli italiani, la legge è già in discussione in Parlamento». Stava parlando di unioni civili, il presidente del Consiglio, una legge che è entrata fin da subito nel programma di governo e che il premier rilancia adesso con il suo consueto decisionismo riassunto nell’haROMA stag: #lavoltabuona. Il premier è convinto: farà questa legge che nessuno, in Italia, è mai riuscito a fare. «E nessun presidente del Consiglio prima di lui aveva mai preso un impegno pubblico e così esplicito in favore dei diritti degli omosessuali», dice soddisfatto Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme. Quindi spiega: «Il testo in discussione al Senato è quello delle unioni civili alla tedesca e riguarda direttamente gli omosessuali. Questa posizione di Renzi è una vera innovazione politica, una crescita culturale. L’Italia, come al solito, è il fanalino di coda in tema di diritti. Mentre nel mondo si parla di matrimonio fra gay (l’ultimo ad approvarlo è stata la Slovenia), qui noi omosessuali non siamo riusciti ad avere nemmeno i diritti più elementari ». Non sembra essere un cammino facile quello della legge sulle unioni civili alla tedesca. Per poterla approvare c’è bisogno di una maggioranza trasversale, visto che dentro la maggioranza di governo l’Ncd è da sempre apertamente contrario e proprio ieri il ministro Angelino Alfano dopo il tweet del premier si è affrettato a prendere le distanze dalla legge. Ha detto, infatti, il ministro dell’Interno e leader dell’Ncd: «Non sono d’accordo nel concedere la pensione di reversibilità alle coppie omosessuali. I primi conti che sono stati fatti dicono che queste pensioni costerebbero circa 40 miliardi e con la situazione dei conti pubblici italiani non credo proprio che questa sia la priorità delle priorità. Se ci sono a disposizione 40 miliardi è ovvio che abbasso le tasse». Ad Alfano ha replicato Sergio Lo Giudice, senatore pd, ri- cordando che «la Corte di giustizia europea (le cui sentenze sono vincolanti per gli Stati membri) sin dal 2008 ha stabilito che negare le pensioni di reversibilità alle unioni civili costituisce una violazione della direttiva contro le discriminazioni sul lavoro». Questa legge in discussione al Senato trasferisce alle coppie omosessuali praticamente tutti i diritti delle coppie sposate, con alcune esclusioni importanti; primo fra tutti, il diritto di adozione. «Non vorrei che il premier per via di questa legge si trovasse a dover scrivere un nuovo hashtag: #speriamochemelacavo», ironizza Francesco Nitto Palma, senatore di Forza Italia, capo della commissione Giustizia. Che, però, subito dopo aggiunge: «Adesso dobbiamo finire l’esame della norma contro la corruzione, ma subito dopo metterò in calendario la discussione sul disegno di leg- Il confronto Scalfarotto soddisfatto: è la via giusta. Ma Alfano: la reversibilità costerebbe 40 miliardi Nessun decreto. Sulla Buona scuola il governo conferma la strada del disegno di legge, cioè sarà il Parlamento a decidere su assunzioni, maggiore autonomia dei presidi, stipendi dei prof legati al merito per il 70 per cento, materie da aggiungere o rinforzare. Dopo quasi due ore di incontro a Palazzo Chigi, ieri sera il premier Matteo Renzi e la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini hanno rivisto il testo che domani pomeriggio il Consiglio dei ministri dovrà licenziare e poi inviare alle Camere. E hanno deciso di andare avanti sulla linea decisa la settimana scorsa, evitando la decretazione d’urgenza, che però non viene ancora del tutto esclusa nel caso in cui i tempi si allungassero troppo (l’iter parlamentare partirebbe dopo il 17 marzo e l’esecutivo vorrebbe concluderlo per il 15 aprile). Il nodo dei precari da assumere rimane il punto chiave di tutto il ddl. «Sarà data una risposta importante al precariato» è stato detto alla fine dell’incontro. Tra Graduatorie a esaurimento, seconda fascia e vincitori del concorso 2012, le immissioni in ruolo potrebbero arrivare a 100 mila, di cui almeno la metà dal primo settembre 2015, il resto nel 2016. Ma il Miur intanto ha avviato le procedure per la quantificazione degli organici del prossimo anno — le scuole sapranno entro il 31 marzo quanti professori avranno a disposizione — e, per ora, sono stati confermati i numeri dello scorso anno. Non sono escluse perciò delle «nomine giuridiche», con precari al lavoro dal primo settembre 2015 ma assunti dal 2016. Per quanto riguarda il testo della Buona scuola, Renzi ha voluto alcuni aggiustamenti per rafforzare l’autonomia «strumento del merito e chiave per aprire la scuola al territorio e di pomeriggio». L’idea del premier è puntare sui presidi che, grazie ad un’autonomia La vicenda Oggi in Senato si discuterà il disegno di legge che contiene le norme sul «divorzio consensuale immediato» (senza cioè la fase della separazione) per i coniugi che non hanno figli minori Il Pd si è diviso sul voto e stamani prima della discussione è prevista una nuova riunione del gruppo in Senato Trascrizioni di nozze gay «Non c’è abuso né danno» Accuse archiviate al sindaco Merola Trascrivere nei registri dello stato civile le nozze tra persone dello stesso sesso contratte all’estero non è un abuso. Per questo la Procura ha chiesto di archiviare le accuse contro il sindaco di Bologna Virginio Merola (l’indagine era scattata dopo una denuncia anonima). Secondo il pm Luca Tampieri e il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del pool Pubblica amministrazione, non si può ritenere che le iscrizioni abbiano avuto il fine di procurare un vantaggio o un Primo cittadino Virginio Merola, 60 anni, eletto nel 2011 © RIPRODUZIONE RISERVATA Scuola, più poteri ai presidi «Si sceglieranno la squadra» ROMA ge sulle unioni civili». È da sempre un tema che spacca i partiti quello dei diritti alle coppie omosessuali. Il mondo cattolico in Parlamento è lo spartiacque su tutti i temi etici, anche sulla legge sul cosiddetto divorzio breve, che sarà in aula del Senato oggi e che ha già spaccato il Partito democratico, al cui interno si è formato un fronte contrario di una ventina di senatori cattolici. Ma sui temi etici non si spacca solo il Pd, ampio il fronte dei laici azzurri di Forza Italia, una truppa di voti che uniti a quelli di Sel e di una buona parte del Movimento Cinquestelle potrebbero far raggiungere la maggioranza per l’approvazione. Un banco di prova potrebbe essere proprio oggi la discussione sulla legge del divorzio breve (oggi da tre anni passerebbe a un anno, ma anche a sei mesi nel caso di coppia consensuale senza figli minori), immediato (in questo caso si annullerebbe la fase di separazione, sempre per le coppie senza figli) e anche facile (con la possibilità di discutere la causa di divorzio nello studio di un legale e non in tribunale). Alessandra Arachi 100 Mila i precari che potrebbero essere assunti grazie all’annunciato ddl sulla scuola, di cui la metà dal settembre 2015. Proverrebbero da graduatorie a esaurimento, seconda fascia e vincitori del concorso 2012 sempre maggiore, possono «farsi la propria squadra», scegliendo i professori in base al progetto formativo della propria scuola. Idea bocciata da tutti i sindacati che dal 20 marzo sono in mobilitazione con una sorta di sciopero bianco. I precari sciopereranno il 17 marzo. E ieri l’Unione degli Studenti, chiedendo il ritiro del ddl, ha presentato «L’altra scuola»: progetto in sette punti che va dal diritto allo studio all’abolizione della bocciatura, dallo stop ai voti all’obbligo scolastico fino ai diciotto anni, e poi l’alternanza scuola-lavoro «finanziata e qualificata» e l’eliminazione della divisione tra scuola elementare e media. Domani scenderanno nelle principali piazze d’Italia per una giornata di mobilitazione nazionale. Claudia Voltattorni [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA 155 Mila Quanti sono in Italia gli insegnanti precari iscritti alle Graduatorie a esaurimento (le cosiddette «Gae»). Di questi 28.649 (compresi i 13.342 di sostegno) sono stati già assunti danno ingiusto a terzi, visto che hanno un’efficacia solo dichiarativa. «Sono molto contento di non essere imputato, così come sono contento che le trascrizioni non possano essere annullate dalla circolare del ministro, mi sembrava davvero abnorme. Quello che dico, “per cortesia, approvate questa legge”, torno a ribadirlo» ha commentato ieri Merola, uno dei primi sindaci a procedere con le trascrizioni, il 15 settembre scorso. «Costringere la magistratura a intervenire su questo tema e in contesti diversi a livello nazionale crea una situazione a macchia di leopardo che non produce diritto», ha aggiunto. Lunedì il Tar del Lazio aveva dichiarato illegittima la parte della circolare del ministero dell’Interno che chiedeva ai prefetti di annullare le trascrizioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 8727381