Corso di Organizzazione Aziendale Prof. Massimo
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Corso di Organizzazione Aziendale Prof. Massimo FRANCO Università degli Studi del Molise La gang di Norton Street Soltanto due, Carl e Tommy, avevano un impiego regolare (erano operai in una fabbrica); gli altri erano disoccupati abituali od occasionali. Danny e Mike gestivano una sala da gioco all'angolo della strada. Doc, disoccupato, era stato il primo ad arrivare in Norton Street. Nutsy, Frank, Joe, Alex, Carl e Tommy, vecchi amici, lo avevano seguito. Angelo, Fred e Lou erano arrivati successivamente. Danny e Mike si erano aggregati per la loro amicizia con Doc, ed a seguito dell'apertura del loro locale. Long John aveva seguito Danny e Mike e, attraverso di loro, si era legato a Doc. Al momento della sua completa costituzione il gruppo aveva assunto la sua struttura organizzativa. Aveva anche consolidato le sue abitudini: le riunioni avevano luogo in Norton Street; nella caffetteria, sempre la stessa, avevano il loro tavolo con i posti per ciascun membro nella gang. Il sabato sera giocavano tutti a bowling. Quando Doc aveva voglia di fare qualcosa con gli altri membri del gruppo ne parlava prima con Mike e Danny e qualche volta con Long John. Se la decisione veniva da Long John non veniva seguita; non influenzava il gruppo. Se veniva da Mike e Danny, passava a Nutsy e quindi a Frank, Joe, Alex, ed infine a Carl e Tommy, che formavano una coppia. Se la decisione veniva da Danny poteva passare ad Angelo, che coinvolgeva Fred e Lou. Ma Doc aveva anche influenza diretta su Nutsy e su Angelo . Peraltro se Tommy aveva un'idea per una iniziativa da intraprendere, questa idea poteva arrivare a Doc attraverso l'intermediazione di Carl e Nutsy. Tommy, come Alex e Lou, avevano il più basso status all'interno del gruppo. Doc aveva lo status più elevato, Mike e Danny avevano molto prestigio ed influenza, ricoprivano una posizione appena inferiore a quella di Doc. Mike e Danny, che gestivano una sala da gioco, non potevano partecipare alle riunioni cosi spesso come Doc; questo conferiva loro un certo prestigio: erano "uomini d'affari" mentre gli altri erano "scrocconi". Doc, Mike e Danny erano considerati meglio degli altri membri del gruppo dalle altre bande. Tutti e tre erano celebri per la loro abilita nel discutere. Doc, in particolare, riusciva bene in tutte le discussioni. Long John aveva una posizione particolare: aveva poca influenza sugli altri e non era seguito, ma era vicino al gruppo dei leader e li sosteneva sempre. Se il leader non era presente il gruppo si divideva in due fazioni opposte: gli amici di Nutsy contro gli amici di Angelo. Quando c'era il leader la situazione cambiava radicalmente ed il gruppo si riunificava; la conversazione era generale e si passava subito all'azione. Se qualcuno del gruppo iniziava un discorso si interrompeva quando il capo non ascoltava e riprendeva quando aveva la sua attenzione di nuovo. Le comunicazioni erano centrate sul leader ed a lui arrivavano tutte le confidenze ed i problemi. Il leader era il più informato su quanto avveniva all'interno della banda. Quando nasceva un litigio fra qualche membro della banda lui ne conosceva le cause ed era nella posizione migliore per sedarlo, visto che ciascun contendente veniva a proporgli la sua versione dei fatti ed a sollecitare il suo giudizio ed il suo arbitrato. Di conseguenza il leader doveva essere fermo e giusto nei suoi giudizi sia con i suoi amici più cari sia con gli altri membri del gruppo. Era lui che doveva prendere le decisioni relative alle azioni della banda e tutti attendevano che lui le prendesse. Gli altri potevano fare proposte, ma dovevano attendere la sua approvazione perché l’azione fosse realizzata. Le sue decisioni quindi seguivano un percorso definito: il capo progettava l'azione e ne parlava con i suoi "luogotenenti". La posizione del leader dipendeva dal valore riconosciuto delle sue decisioni. Era giusto quando le decisioni erano tali che il gruppo le aspettava e le accettava. I membri "al fondo della scala" del prestigio potevano (sempre relativamente) deviare dalle norme con meno rischio. Il capo non se lo poteva permettere. Fonte: Whyte W.F., (1943), Street Corner Society: The Social Structure of an Italian Slum, University of Chicago Press, Chicago.