Paper Street - La naturalezza della violenza
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Paper Street - La naturalezza della violenza: Psycho Killer di Ippolito Chiarello Paperstreet Community Cinema Musica Libri Teatro Miscellanea Festival 05/05/16, 11:39 Mi ricordo... sì io mi ricordo Sponsor e siti partner La naturalezza della violenza: Psycho Killer di Ippolito Chiarello Tweet Condividi Ultimi articoli in questa sezione: 0 Ascolto consigliato New Killer Star David Bowie Arancia Meccanica, un ingranaggio che non (si) muove. La trasposizione di Russo 0:00 Teatro Paisiello, Lecce – 29 aprile 2016 Le chiavi di quel folle universo creato da Quentin Tarantino sono costantemente assegnate ai suoi personaggi che, prima delle loro storie, riescono ad affascinare con i loro metodi poco ortodossi gli ormai numerosissimi fan del cineasta statunitense. L’obiettivo del regista del Tennesee è da sempre quello di creare personalità che offrono allo spettatore una miscela di professionismo e dilettantismo, di sofisticatezza e di durezza. Film come Le Iene, Pulp Fiction e Grindhouse mettono in mostra svariate figure di professionisti talmente sofisticati da risultare assolutamente seducenti. Come seducente è la loro particolare propensione alla violenza, che riesce a rendere il compimento di un crimine efferato naturale quanto bere una tazza di caffè. Si potrebbe scrivere a lungo sull’argomento, ma forse è meglio sintetizzare utilizzando le parole di Martin Scorsese: «L’eroe di Tarantino è ironico, non esistenzialista. Se gli capita di ammazzare qualcuno, dice “Be’, e con questo?”». Tra i memorabili personaggi delle sue pellicole, è impossibile dimenticare Louis Gara (Robert De Niro), uno dei protagonisti di Jackie Brown. Più goffo e introverso rispetto agli altri “colleghi”, Gara ha qualche problema a relazionarsi con il mondo esterno e non disdegna un’uccisione a sangue freddo in un luogo pubblico per calmare la sua ansia. Proprio a lui pare rifarsi in parte il protagonista di Psycho Killer: quanto mi dai se ti uccido?, spettacolo di Ippolito Chiarello (prod. La Luna nel letto) ispirato a Quanto mi dai se ti uccido?, libro pulp di Walter Spennato. Quando l'eredità pasoliniana si fa esercizio di stile. Il Calderon di Lombardi/Tiezzi Il limbo tra modernità e memoria: Else di Nunzia Antonino e Carlo Bruni La ribellione di Ofelia e Riccardo III: al teatro Argot va in scena Vestimi bene e poi uccidimi e Richard III Altri articoli su paper street: La comune - Thomas Vinterberg Come saltano i pesci - Alessandro Valori http://www.paperstreet.it/cs/leggi/psycho-killer-chiarello-spennato-tarantino-paisiello-teatro-recensione.html Pagina 1 di 3 Paper Street - La naturalezza della violenza: Psycho Killer di Ippolito Chiarello Jackie Brown (8/12) Movie CLIP - Melanie Provokes Lo… 05/05/16, 11:39 Pending Lips festival 2016, i vincitori della quarta serata Pending Lips festival 2016, i primi finalisti Idealist - Mind Enterpries Il Teatro Paisiello diventa una sala concerti, e mentre le note jazz di un sassofonista (Raffaele Casarano) iniziano a riempire l’atmosfera, ecco arrivare un personaggio squilibrato e confuso (Chiarello). Vestito di tutto punto, con abito gessato e cravatta, inizia a minacciare con la sua pistola tutte le persone che gli capitano a tiro: la quarta parete è abbattuta e tutto il teatro è sotto sequestro. Dal musicista al pubblico, passando per il malcapitato e bistrattato “tecnico di merda” (Michelangelo Volpe), tutti diventano vittime della rabbia repressa di un uomo alle prese con il suo appuntamento andato a male. Come spesso avviene nell’arte, dunque, un amore irraggiungibile simboleggia un’anima in pena che non riesce a trovare una collocazione nel mondo; ma questa volta il gioco diventa pericoloso, perché il protagonista non sa far altro che uccidere la gente. Ossessionato dalla violenza quanto dalla cultura più “accessibile”, il serial killer filtra la sua vita attraverso i grandi classici del cinema, della tv e della musica, mentre rimane infastidito di fronte alle ostiche note del jazz o al teatro contemporaneo, in cui “uno parla e contemporaneamente il pubblico non capisce un cazzo”. http://www.paperstreet.it/cs/leggi/psycho-killer-chiarello-spennato-tarantino-paisiello-teatro-recensione.html Pagina 2 di 3 Paper Street - La naturalezza della violenza: Psycho Killer di Ippolito Chiarello 05/05/16, 11:39 Psycho Killer Quanto mi dai se ti uccido? | Intervista e i… Eppure, le confessioni dei presunti omicidi unite al racconto della sua scompigliata esistenza, non fanno altro che trasformare il carnefice in vittima di un sistema che da anni ormai, attraverso trasmissioni televisive, film e videogame, non fa altro che abituarci inconsapevolmente alla violenza. Basta una psiche più fragile rispetto ad altre per creare un cortocircuito dai risvolti indesiderati. E in questo divertente e caotico “scherzo teatrale”, l’istrionico mattatore Chiarello, attraverso la derisione, ci trasporta in una mente che chiede disperatamente aiuto, e alla quale basterebbe davvero poco per ritrovare un equilibrio. (Foto ©Uli von der Sieg) Letture consigliate: • Pulp Fiction – Vent'anni dopo, di Giacomo Lamborizio • The Hateful Eight – Quentin Tarantino, di Nicola Delnero Nicola Delnero Tweet Condividi 0 Privacy Policy | User conditions | RSS feed | © 2007 - 2016 The Paperstreet Team - Italy Rivista online di informazione cinematografica musicale e culturale - Registrazione al tribunale di Alessandria n° 615 del 27 marzo 2008 http://www.paperstreet.it/cs/leggi/psycho-killer-chiarello-spennato-tarantino-paisiello-teatro-recensione.html Pagina 3 di 3