Trattato Pressoterapia

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Trattato Pressoterapia
TRATTATO SCIENTIFICO
La pressoterapia
Esperienze
Dr. Walter Bottega
www.walterbottega.com
(Ver. 1.2 - 2014)
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Un ringraziamento va alle persone che hanno partecipato a questa esperienza
mettendo a disposizione il proprio tempo, provando i vari protocolli e fornendo
le indicazioni per la stesura dei protocolli contenuti nel presente trattato.
Ringrazio inoltre gli atleti Campioni del Mondo che hanno con piacere utilizzato
le pressoterapie Mesis messe a loro disposizione seguendo le mie indicazioni.
I risultati sono stati sorprendenti per me, per loro e per i loro tecnici.
Walter Bottega, laureato in scienze motorie e professore di educazione fisica.
• Atleta Olimpico a Barcellona 1992 e Atlanta 1996 nella disciplina del
Canottaggio.
• Allenatore della Squandra Nazionale della Federazione Italiana Canottaggio
dal 2005 al 2008.
• Membro della Commissione Tecnica Nazionale della Federazione Italiana
Canottaggio (F.I.C.) dal 2013.
• Allenatore e Direttore Tecnico della Squadra agonistica della Società
Canottieri Armida dal 2000.
• Docente della materia "il canottaggio" presso la S.U.I.S.M. (Scuola
Universitaria Interfacoltà Scienze Motorie) di Torino dal 2006 al 2009.
• Referente scientifico e consulente commerciale per prodotti professionali e ad
uso domestico: elettromedicali e apparecchiature per l'estetica.
Della stessa collana del Dr. Bottega:
• La Pressoterapia
• PressoSport
• La Radiofrequenza
Trattato del Dr. Walter Bottega
AVVERTENZA: Gli argomenti ed i contenuti di questo trattato rappresentano
esperienze e considerazioni personali, non rappresentano indicazioni o consigli per
l'applicazione dell'utilizzo delle apparecchiature sulle persone. Nel caso di patologie
o dubbi sulla propria salute, rivolgersi al proprio medico. Per le indicazioni d'utilizzo,
le controindicazioni e le precauzioni d'uso fare riferimento ai manuali allegati alle
apparecchiature.
Questo manuale non ha finalità mediche o curative. Pertanto le indicazioni in
esso
contenute hanno validità solo per i soggetti che hanno eseguito i trattamenti e che
hanno contribuito alla stesura del presente documento. Si evidenzia che tali
persone non sono affette da patologie.
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INDICE
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APPARATO CARDIOVASCOLARE....................................................................6
FISIOLOGIA DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE...........................................8
SISTEMA LINFATICO.................................................................................11
CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE UTILIZZATE.............................12
L'USO DELLA PRESSOTERAPIA NELLA VITA QUOTIDIANA................................17
CELLULITE..............................................................................................18
VASCOLARIZZAZIONE GAMBE,GLUTEI,ADDOME...........................................20
VASCOLARIZZAZIONE BRACCIO.................................................................21
RITENZIONE IDRICA.................................................................................22
LINFODRENAGGIO GAMBE.........................................................................23
LINFODRENAGGIO BRACCIO......................................................................24
GAMBE PESANTI, PIEDI E GAMBE GONFIE...................................................25
RELAX E PREVENZIONE.............................................................................26
MAL DI SCHIENA......................................................................................27
CRAMPI..................................................................................................28
LINFEDEMA, EDEMI DA IMMOBILITA...........................................................29
MASTECTOMIA.........................................................................................30
DIABETE.................................................................................................30
CREME SPECIFICHE..................................................................................31
UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE...............................................................32
MANGIARE BENE PER UNA PELLE PIU' SANA.................................................37
LA PREVENZIONE PARTE DA UNO STILE DI VITA ATTIVO................................38
CONCLUSIONI.........................................................................................40
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APPARATO CARDIOVASCOLARE
L'apparato cardiovascolare è formato da organi "cavi":
• Cuore: è un muscolo particolare, infatti è di tipo striato, ma involontario. Ha
due compiti fondamentali: la struttura muscolare pompa il sangue in tutti gli
organi attraverso le arterie, mentre il tessuto specifico di conduzione, dà
origine al battito cardiaco.
• Vasi sanguigni: strutture che permettono il trasporto del sangue
all'organismo. Essi possono essere classificati in:
• Arterie: vasi sanguigni che nascono dai ventricoli e portano il sangue
poco ossigenato ai polmoni (attraverso l'arteria polmonareche nasce dal
ventricolo destro) e sangue ossigenato a tutto il corpo (attraverso
l'aorta che nasce dal ventricolo sinistro);
• Vene: vasi sanguigni che trasportano sangue carico di anidride
carbonica ai polmoni e sostanze di rifiuto al fegato e ai reni per la
depurazione; le loro pareti sono meno spesse di quella delle arterie,
poiché la pressione del sangue è meno elevata;
• Capillari: permettono gli scambi fra il sangue e i tessuti, infatti sono di
dimensioni microscopiche e si trovano fra le cellule.
Una delle caratteristiche più sorprendenti del sistema circolatorio dei vertebrati è il
letto capillare, una fitta rete che collega il circuito arterioso e quello venoso.
Il lato arterioso di ciascun letto capillare porta il sangue ossigenato dal cuore ai
tessuti, mentre il sangue povero di ossigeno raccolto dai tessuti risale attraverso le
vene al cuore, aiutato in questo dalla pompa muscolare, cioè dalla pressione
esercitata dai muscoli sulle vene.
Esistono due grossi circuiti arteriosi: la grande circolazione o circolazione sistemica
e la piccola circolazione o circolazione polmonare.
La grande circolazione prende l'avvio dal ventricolo sinistro che, contraendosi,
spinge il sangue ricco di ossigeno nell'aorta e da qui in tutte le arterie del corpo,
che trasportano il sangue ossigenato ai diversi tessuti e apparati. Dai tessuti, il
sangue attraverso, il sistema delle vene cave, raggiunge l'atrio destro del cuore.
Dal ventricolo destro inizia la piccola circolazione: da qui il sangue viene pompato,
tramite l'arteria polmonare, nei polmoni dove negli alveoli circondati da una ricca
rete di capillari, cede l'anidride carbonica e si arricchisce di ossigeno.
Tramite le vene polmonari raggiunge l'atrio sinistro del cuore e da qui riparte tutto il
ciclo precedente.
L'apparato circolatorio umano
L'apparato circolatorio è suddiviso in grande circolazione e piccola circolazione. La
grande circolazione ha inizio nel ventricolo sinistro con l'aorta, la più grande arteria;
i suoi rami si risolvono in capillari dove il sangue cede l'ossigeno e si carica di
anidride carbonica, trasformandosi così da sangue arterioso a sangue venoso; dai
capillari si formano le vene, le quali raggiungono la vena cava superiore, la vena
cava inferiore e il seno coronario, che sboccano nell'atrio destro. Da qui il sangue
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venoso passa al ventricolo destro, da cui parte la piccola circolazione, con l'arteria
polmonare, che porta il sangue ricco di anidride carbonica ai polmoni; da qui
l'arteria polmonare si risolve in capillari, nei quali il sangue venoso perde anidride
carbonica e si carica di ossigeno, diventando così sangue arterioso, il quale torna
poi al cuore tramite le quattro vene polmonari, che sboccano nell'atrio sinistro.
Blu = Vene
Rosso = Arterie
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FISIOLOGIA DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
Nell'uomo l'apparato è diviso in:
• apparato circolatorio sanguigno (trasporta il sangue)
• apparato circolatorio linfatico (trasporta la linfa)
Tipi di trasporto interno
Il nostro corpo ha un apparato circolatorio chiuso chiamato anche apparato
cardiovascolare, costituito da una rete di vasi tubulari.
Il sangue scorre confinato nei vasi, separato dal liquido interstiziale. L'apparato
circolatorio chiuso è costituito da diverse componenti: le arterie che trasportano il
sangue dal cuore alla periferia, le vene che drenano il sangue dalla periferia al
cuore, e i capillari che anastomizzano i distretti arterioso e venoso.
Le arterie e vene si distinguono per la direzione del flusso. Normalmente inoltre,
mentre le arterie trasportano sangue ricco di ossigeno (sangue arterioso), le vene
trasportano sangue povero d'ossigeno (sangue venoso). Tuttavia ciò è valido
soltanto per il circolo sistemico, mentre nel piccolo circolo (o circolo polmonare)
accade l'esatto opposto: le arterie polmonari trasportano sangue povero di ossigeno
dal cuore ai polmoni, mentre le vene polmonari portano il sangue appena
ossigenato dai polmoni al cuore.
Il cuore ha 2 cavità principali: l'atrio che riceve il sangue refluo dai distretti per
mezzo delle vene, e il ventricolo che pompa il sangue verso i distretti a valle
convogliandolo nelle arterie. Le grandi arterie si ramificano nelle arteriole (vasi di
resistenza), piccoli vasi che danno origine ai capillari.
La rete dei capillari è genericamente chiamata "letto capillare". Esso permette lo
scambio chimico tra sangue e liquido interstiziale. I capillari si riuniscono nelle
venule (vasi di capacitanza) per confluiscono nelle grandi vene.
Il sangue esercita una pressione sulle pareti dei vasi
La pressione sanguigna corrisponde alla forza che il sangue esercita sulle pareti dei
vasi sanguigni: essa è la forza che spinge il sangue dal cuore ai letti capillari.
La pressione sanguigna dipende anche dalla gittata cardiaca (volume di sangue al
minuto che il ventricolo sinistro pompa nell'aorta) e anche dalla resistenza al flusso
sanguigno operato dai vasi.
La pulsazione si sente solamente nelle arterie, perché nelle arteriole non ci sono più
valori elevati di pressione: infatti la pressione decade man mano che il letto
arterioso aumenta, ciò causa un flusso lento nei capillari, poiché sia più facile uno
scambio di sostanze tra sangue e liquido interstiziale.
Il sangue viene compresso dai muscoli nelle vene, cosicché, ogni qualvolta noi ci
muoviamo, il sangue scorre verso il cuore e le valvole delle vene non permettono il
reflusso.
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Il tessuto muscolare liscio controlla la distribuzione del sangue
Solo il 5-10% dei capillari viene effettivamente attraversato dal flusso sanguigno.
Solo i capillari del cervello e cuore sono completamente irrorati, mentre in altre
parti del corpo il rifornimento varia da momento a momento.
Quando le cellule muscolari della parete dell'arteria si rilassano, l'arteriola si dilata
consentendo al sangue di entrare nei capillari. Poi, l'arteriola si restringe facendo
diminuire il flusso sanguigno.
Un secondo meccanismo di controllo, utilizza un capillare chiamato metarteriola,
attraverso cui il sangue scorre dall'arteriola alla venula, questo è sempre aperto.
Il passaggio di sangue in questi capillari ramificati è regolato da anelli di tessuto
muscolare liscio detti sfinteri precapillari.
Il sangue può solo scorrere quando gli sfinteri precapillari sono aperti: ecco perché
molti capillari della parete del tubo digerente sono aperti quando v'è cibo da
digerire, mentre durante un intenso sforzo fisico si chiudono per convogliare il
sangue verso i muscoli scheletrici, che hanno in quel momento più bisogno di
sangue.
I capillari sono così sottili, perché le sostanze possano passare nel liquido
interstiziale. La parete del capillare è formata da cellule epiteliali che circondano il
lume contenente il sangue.
Alcune sostanze diffondono semplicemente attraverso le cellule epiteliali o sono
trasportate per endocitosi, racchiuse in vescicole; Inoltre, poiché la parete capillare
presenta strette fessure tra le cellule epiteliali, l'acqua e alcuni soluti possono
transitare liberamente, mentre le cellule ematiche e le proteine rimangono dentro il
capillare.
La pressione sanguigna, forza attiva, spinge le sostanze all'esterno del capillare,
mentre per osmosi le sostanze passano in entrambi i sensi. Questo avviene perché
il sangue ha una concentrazione di soluto maggiore di quella del liquido interstiziale
a causa delle proteine.
All'estremità del capillare vicino all'arteriola, dato che la pressione è alta, il sangue
tende a uscire più che ad entrare.
Presso l'estremità del capillare collegata alla venula la situazione è opposta, perché
la pressione diminuisce: circa il 99% del sangue che fuoriesce dalla parte
dell'arteriola, viene riassorbito nella parte di capillare vicino alla venula.
Il liquido interstiziale
Tutte le cellule sono immerse nel liquido interstiziale: esso ha il compito di
permettere gli scambi tra il sangue e le cellule del nostro corpo. È composto da
acqua, in cui sono immersi proteine, grassi provenienti dall'intestino, sali minerali e
da corpuscoli, i leucociti.
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Il liquido, nei capillari, entra in contatto con le cellule e con esse scambia le
sostanze: nutrimento e ossigeno passano dal liquido interstiziale alle cellule e
viceversa le sostanze di rifiuto, escono dalle cellule.
Completato lo scambio, una parte del liquido va nei capillari venosi e un'altra parte
va nei capillari linfatici, nei quali prende il nome di linfa.
I capillari si riuniscono in vasi linfatici, che portano in due vene all'altezza del collo
la linfa, permettendone il riutilizzo. La linfa si muove grazie a delle contrazioni
muscolari: se ciò non accadesse esso si raccoglierebbe, provocando un
rigonfiamento, l'edema.
Lungo i vasi linfatici si trovano i linfonodi che filtrano la linfa.
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SISTEMA LINFATICO
Il sistema linfatico è una complessa rete composta dai vasi linfatici (il più
importante dei quali è il dotto toracico), e dal tessuto linfatico. Il tessuto linfatico
si ritrova in molte strutture, quali i linfonodi, il cosiddetto MALT e le strutture
dedicate alla produzione e alla messa in circolo dei linfociti, come il midollo osseo
ed il timo.
Nella rete di vasi linfatici scorre a senso unico la linfa, che viene drenata dai tessuti
periferici e riversata nella vena cava.
Il sistema linfatico è un importante componente del sistema immunitario e
ha molteplici funzioni in relazione tra loro:
• rimozione dei fluidi in eccesso dai tessuti;
• assorbimento di acidi grassi e conseguente trasporto di grasso e chilo verso il
sistema circolatorio;
• produzione e trasporto di cellule immunitarie come linfociti, monociti;
• trasporto di cellule APC dai tessuti ai linfonodi, sede di stimolazione della
risposta immunitaria;
• produzione di anticorpi.
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APPARECCHIATURE UTILIZZATE
La pressoterapia è l'equivalente di un massaggio
linfatico manuale, l'effetto si basa su un'azione fisica che
agisce sulla circolazione venosa e linfatica. Il suo scopo è
quello di normalizzare il circolo venoso, evitare le stasi
linfatiche ed aumentare la microcircolazione periferica.
La sequenza pressoria favorisce l'entrata del liquido
interstiziale nei vasi linfatici e nell'albero circolatorio,
attivandone e stimolandone il naturale percorso.
La pressoterapia agisce nella direzione del flusso venoso, favorendo il cosiddetto
ritorno venoso, riducendo momentaneamente il lavoro della valvola venosa.
Le pressoterapie Mesis utilizzate sono sequenziali, sono facili da utilizzare,
offrono la massima sicurezza d'impiego e le giuste caratteristiche tecniche per
soddisfare ogni singola esigenza.
Terminologia utilizzata:
• Programma - modalità di gonfiaggio delle camere;
• Ciclo – 1 ciclo equivale al gonfiaggio di tutte le camere, dalla prima all'ultima
indipendentemente dal programma utilizzato. Dopo il gonfiaggio dell'ultima
camera, c'è una pausa e poi inizia un nuovo ciclo;
• Velocità cicli – è il tempo che impiega la macchina a completare 1 ciclo, le
pressoterapie Mesis con la possibilità di regolare la velocità dei cicli passano
da un minimo di 1 ciclo al minuto fino ad un massimo di 2 cicli al minuto (su
5 livelli intermedi);
• Applicatore – elemento pneumodistensivo composto da più camere che si
gonfiano sequenzialmente regolate dal programma scelto (gambali, bracciale
e fascia addominale/glutei), le pressoterapie Mesis dispongono di 2 tipi di
gambale: a camere normali e con il sistema MESISCPS a camere
poarzialmente sovrapposte;
• Tempo - durata della seduta (regolabile da 1 a 60 minuti);
• Pressione - Quantità d'aria immessa nelle camere per esercitare il
massaggio linfatico sulla persona (da 50 mmHg fino ad un massimo di 240
mmHg (+-10%);
• Connettore - tubi di raccordo tra la macchina e gli applicatori;
• Camere o Settori - Elementi che compongono l'applicatore.
SISTEMA MESISCPS (Gambali a camere parzialmente sovrapposte)
E' importante che gli applicatori abbiano almeno 4 camere, meglio se a camere
parzialmente sovrapposte (mesiscps). Questa tecnica fa si che non si creino
dei vuoti (spazio dove può ristagnare il fluido) tra due camere contigue quando
queste si gonfiano, eliminando inoltre possibili flussi retrogradi.
Gambale a 4 camere normale
Gambale a 4 camere parzialmente sovrapposte
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Il sistema di gonfiaggio delle camere è graduale e sequenziale. Sia da un punto di
vista MEDICO che ESTETICO, il ciclo di funzionamento corretto di una pressione
esercitata attraverso l'utilizzo della pressoterapia è quello che segue il movimento
fisiologico del sangue e della linfa in senso distale-prossimale. Dalle
estremità verso il centro.
Applicatori utilizzati:
Gambali con cerniera
Fascia addominale/glutei
Kit estetica: 2 gambali Mesiscps con fascia
addominale/glutei e connettore triplo per
utilizzare tutti e tre gli applicatori
contemporaneamente.
Bracciale a 4 camere con cerniera
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Programmi utilizzati
Programma A:
Massaggio - linfodrenaggio
Programma A: massaggio – linfodrenaggio (GONFIA-SGONFIA)
Si gonfia una camera, poi si gonfia quella successiva mentre si sgonfia quella
precedentemente gonfiata
Programma B:
Profondo - linfodrenaggio
Programma B: profondo – linfodrenaggio (gonfia-gonfia)
Il massaggio effettuato con questo programma opera, in maniera ottimale, lo
svuotamento dell’arto dai fluidi che ristagnano. Grazie alla spinta omogenea
e continua evita zone di stasi o ristagno.
Il trattamento è sequenziale, la pressione inizia a gonfiare la camera situata
all'estremità dell'arto (ad esempio nelle gambe inizia dal Piede) e giunge, gonfiando
successivamente le camere e facendole restare gonfie, fino alla base dell’arto
stesso (ad esempio nelle gambe fino all' inguine).
A questo punto avviene lo sgonfiaggio di tutte le camere contemporaneamente.
Dopo una pausa, riprende il ciclo di gonfiaggio.
Programma C:
Beauty (uso estetico)
Programma C: beauty (uso estetico)
L'applicatore gonfierà e sgonfierà contemporaneamente tutte le camere insieme.
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Pressoterapia e accessori
Pressoterapia Mesis Plus
La pressoterapia MESIS Plus effettua un trattamento di linfodrenaggio. E' un dispositivo medico
di classe IIA CE1023.
Programma
Massaggio-Linfodrenaggio
Speed Control
regolazione della velocità dei
cicli
da velocità 1 a velocità 5
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- 4 sezioni per applicatore
- 1 programmi sequenziale
- Regolazione della velocità dei
cicli
- Regolazione della pressione
- Regolazione del tempo
Pressoterapia Mesis Luxury
La pressoterapia MESIS Luxury e Luxury Pro effettua un trattamento di linfodrenaggio. E' un
dispositivo medico di classe IIA CE1023.
Programma
Massaggio-Linfodrenaggio
Programma
- 4 sezioni per applicatore
Profondo-Linfodrenaggio - 2 programmi sequenziali
- Regolazione della velocità dei
cicli
- Regolazione della pressione
- Regolazione del tempo
Pressoterapia Mesis Premium
-
4 sezioni per applicatore
3 programmi sequenziali
Regolazione della velocità dei cicli
Regolazione della pressione
Regolazione del tempo
La pressoterapia MESIS Premium e Premium Pro effettua un trattamento di linfodrenaggio. E' un
dispositivo medico di classe IIA CE1023.
Programma
Massaggio-Linfodrenaggio
Programma
Profondo-Linfodrenaggio
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Programma
Beauty
L'USO DELLA PRESSOTERAPIA NELLA VITA
QUOTIDIANA
Di seguito alcuni benefici derivanti dall'utilizzo della pressoterapia:
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La pressoterapie effettua il linfodrenaggio linfatico
Attiva e stimola la circlazione venosa e linfatica
Contribuisce ad eliminare le tossine
Contrasta la ritenzione idrica
Effettua un'azione di ossigenazione e rivitalizzazione dei tessuti
Agisce nel contrastare la cellulite
Tonifica i tessuti
Combatte la stanchezza muscolare
Rilassa la muscolatura alleviando le contratture
Attenzione alle controindicazioni specifiche sull'utilizzo della pressoterapia
riportate sul manuale in dotazione con le apparecchiature. In caso di dubbi chiedete
consiglio al vostro medico di fiducia.
Applicazioni
USO ESTETICO
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USO MEDICALE
Cellulite
Vascolarizzazione gambe
vascolarizzazione braccio
Ritenzione idrica
Linfodrenaggio gambe
Linfodrenaggio braccio
Gambe pesanti
Piedi e gambe gonfie,
Relax e prevenzione crampi
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Linfodrenaggio
Linfedemi
Edemi da immobilita
Trattamento post mastectomia
Diabete
Ematomi post trattamento di
chirurgia estetica
Vascolarizzazione
Drenaggio
Controindicazioni
• Insufficienza cardiaca
• lesioni cutanee
• erisipela
• micosi
• piodermiti
• linfangiti
• tromboflebiti
• insufficienza arteriosa periferica grave
• plessopatia e neuropatia
• grave arteriosclerosi o altre malattie vascolari ischemiche
• grave deformità degli arti,
• cancrena, dermatite, recente innesto di pelle
• gravidanza
• presenza di qualsiasi tipo di dolore o intorpidimento degli arti
IMPORTANTE: Questo trattato non ha finalità mediche o curative.
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CELLULITE
La cellulite estetica indica una condizione alterata del tessuto sottocutaneo che è
ricco di cellule adipose. Si trova sotto la cute ed è caratterizzata da ipertrofia delle
cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi in eccesso.
L’equilibrio del sistema venoso e linfatico (la linfa è un liquido che raccoglie i
materiali di scarto dell’organismo e scorre nei vasi linfatici) è modificato con un
rallentamento del flusso sanguigno e una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti.
La cellulite estetica si può dividere in tre fasi di crescita:
•
Edematosa: Crea un edema cioè accumulo di liquidi ed è presente nel
tessuto adiposo, soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle cosce e alle
braccia.
•
Fibrosa: Forma una fibrosi, cioè aumenta il tessuto connettivo che indurisce
quello adiposo. È caratterizzato da piccoli noduli e dalla cute a buccia
d’arancia.
•
Sclerotica: Forma una sclerosi, così che il tessuto diventa duro e nascono
noduli di grandi dimensioni. Molto dolente.
La pressoterapia peristaltica ascendente (sequenziale dal piede all'inguine o
dalla mano alla spalla) rappresenta, senza alcun dubbio, un momento fondamentale
nel trattamento della cellulite, in particolare nei suoi stadi iniziali, in cui - se
correttamente applicata – è in grado di produrre ottimi risultati.
L'utilizzo della Pressoterapia è efficace per contrastare gli inestetismi della cellulite
perchè aumenta il flusso sanguigno, accelera il flusso linfatico venoso, rimuove le
tossine dal tessuto sottocutaneo, aiuta a rioassorbire i liquidi in eccesso e ad
aumentare la diuresi.
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CELLULITE
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: gambe, cosce, glutei, braccia, fianchi e addome;
• Posizione: sdraiata con un cuscino sotto la testa, gambe distese;
• Programma utilizzato: modo A (10') + B (30') + C (10')
Solo con il programma A: 30 min.;
• Tipo di gambali utilizzati: Overlap in alternativa gambali normali;
• Sedute effettuate: 20 consecutive (per venti giorni, tutti i giorni) seguite da 3
sedute alla settimana (utilizzando i due gambali insieme alla fascia
addominale/glutei).
• Velocità cicli: velocità n° 2
Risultati ottenuti:
Già dalla prima settimana si nota un netto miglioramento delle zone più soggette a
ritenzione idrica, diminuzione della sensazione dolorante (al tocco) delle zone con
cellulite sclerotica. Diminuzione dell'effetto a buccia d'arancia.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
10 min.
30 min.
Zone del corpo
Aree interessate
10 min.
Velocità cicli
Accessori
2
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VASCOLARIZZAZIONE GAMBE, GLUTEI, ADDOME
Processo di formazione di nuovi vasi sanguigni.
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: gambe, glutei, addome;
• Posizione: sdraiata con un cuscino sotto la testa, gambe distese;
• Programma utilizzato: modo A (20') + B (10') + A (10')
Solo con il programma A: 20 min.;
• Tipo di gambali utilizzati: Overlap in alternativa gambali normali;
• Sedute effettuate: 3 sedute alla settimana;
• Velocità cicli: velocità n° 1;
Risultati ottenuti:
Sensazione di benessere con riduzione della sensazione di pesantezza.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
20 min.
10 min.
Zone del corpo
Aree interessate
10 min.
Velocità cicli
Accessori
1
20
VASCOLARIZZAZIONE BRACCIO
Processo di formazione di nuovi vasi sanguigni.
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: braccio;
• Posizione: comodamente seduti;
• Programma utilizzato: modo A (10') + B (10') + A (10')
Solo con il programma A: 20 min.;
• Sedute effettuate: 20 sedute a giorni alterni (uno si, uno no) seguite da 3
sedute alla settimana;
• Velocità cicli: velocità n° 1;
Risultati ottenuti:
Sensazione di benessere con riduzione della percezione di pesantezza.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
10 min.
10 min.
Zone del corpo
Aree interessate
10 min.
Velocità cicli
Accessori
1
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RITENZIONE IDRICA
La ritenzione idrica si caratterizza per l'eccesso di liquidi a livello dei tessuti. Il
fenomeno tende ad accentuarsi nella fase premestruale.
Talvolta si associa a cellulite o a disturbi circolatori degli arti inferiori.
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: gambe, cosce;
• Posizione: sdraiata con un cuscino dietro la schiena e sotto la testa, gambe
distese;
• Programma utilizzato: modo A (10') + B (30')
Solo con il programma A: 40 min.;
• Tipo di gambali utilizzati: Overlap in alternativa gambali normali;
• Sedute effettuate: 20 sedute consecutive (per venti giorni, tutti i giorni) a
seguire 3 sedute alla settimana;
• Velocità cicli: velocità n° 3
Risultati ottenuti:
Già dalla prima seduta maggiore minzione e riduzione della circonferenza delle zone
più soggette a ritenzione idrica.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
10 min.
Zone del corpo
30 min.
Velocità cicli
Accessori
3
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LINFODRENAGGIO GAMBE
Il linfodrenaggio è un particolare tipo di massaggio praticato nelle zone del corpo
con un'eccessiva riduzione della circolazione linfatica.
Può essere effettuato manualmente oppure tramite specifiche apparecchiature
(pressoterapia).
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: gambe;
• Posizione: sdraiata con un cuscino sotto la testa, gambe distese;
• Programma utilizzato: modo B (30'): 15' + 5' recupero + 15';
Solo con il programma A: 30 min.;
• Tipo di gambali utilizzati: Overlap in alternativa gambali normali;
• Sedute effettuate: 20 sedute consecutive (per venti giorni, tutti i giorni) a
seguire 3 sedute alla settimana.
• Velocità cicli: velocità n° 5
•
Risultati ottenuti:
Aumento della circolazione linfatica con conseguente sensazione di benessere.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
Zone del corpo
30 min.
Velocità cicli
Accessori
5
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LINFODRENAGGIO BRACCIO
Il linfodrenaggio è un particolare tipo di massaggio praticato nelle zone del corpo
con un'eccessiva riduzione della circolazione linfatica.
Può essere effettuato manualmente oppure tramite pressoterapia.
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: braccio;
• Posizione: comodamente seduti;
• Programma utilizzato: modo B (25'): 15' + 5' recupero + 10';
Solo con il programma A: 25 min.;
• Sedute effettuate: 20 sedute consecutive (per venti giorni, tutti i giorni) a
seguire 3 sedute alla settimana.
• Velocità cicli: velocità n° 5
Risultati ottenuti:
Aumento della circolazione linfatica con conseguente sensazione di benessere.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
Zone del corpo
25 min.
Velocità cicli
Accessori
5
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GAMBE PESANTI, PIEDI E GAMBE GONFIE
La sensazione di avere le gambe sempre stanche, piedi affaticati e gonfi dipende
anche dal fatto che la loro muscolatura non riceve la quantità di sangue adeguata e
quindi l'ossigeno necessario per poter svolgere le normali attività quotidiane.
Ne è maggiormente colpito chi deve passare tanto tempo in piedi, chi è in
sovrappeso e chi non ha la possibilità di riposare nella maniera corretta.
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: gambe;
• Posizione: sdraiata con un cuscino sotto la testa, gambe distese;
• Programma utilizzato: modo A (30') + B (10')
Solo con il programma A: 40 min.;
• Tipo di gambali utilizzati: Overlap (ideale) in alternativa gambali normali;
• Sedute effettuate: 20 giorni tutti i giorni;
• Velocità cicli: velocità n° 4.
Risultati ottenuti:
Si notano gambe più snelle, piedi e caviglie meno gonfie. Una sensazione di
benessere con riduzione, se non scomparsa, della sensazione di pesantezza.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
30 min.
Zone del corpo
10 min.
Velocità cicli
Accessori
4
25
RELAX E PREVENZIONE
La pressoterapia è un'ottimo strumento che aiuta a prevenire l'insorgenza di
problematiche a carico del sistema linfatico e circolatorio delle persone, prevenendo
in particolar modo la stasi dei liquidi. Attraverso il massaggio favorisce una
movimentazione dei liquidi, l'azione che compie è quella di trasporto dei liquidi
stessi in senso distoprossimale (compressione dall'estremità al centro del corpo),
secondo il loro normale andamento fisiologico.
Lo scopo della pressoterapia è quello di normalizzare il circolo venoso, rimuovendo
le stasi linfatiche e riattivando il normale drenaggio linfatico. La pressoterapia
genera inoltre un effetto relax, durante l'utilizzo, che permette di scaricare lo
stress accumulato durante la giornata.
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: gambe,addominali,fianchi,glutei;
• Posizione: sdraiata con un cuscino sotto la testa, gambe distese;
• Programma utilizzato: modo A (20') + B (20')
Solo il programma A: 40 min.;
• Tipo di gambali utilizzati: Overlap in alternativa gambali normali;
• Sedute effettuate: almeno 3 sedute alla settimana la sera prima di andare a
dormire.
• Velocità cicli: velocità 4-5
Risultati ottenuti:
Subito dopo il trattamento si avverte una sensazione di leggerezza e freschezza
muscolare, favorisce inoltre il recupero notturno con conseguente migliore forma
fisica al risveglio.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
20 min.
Zona del corpo
20 min.
Velocità cicli
4-5
Accessori
26
MAL DI SCHIENA
Il mal di schiena è una delle sintomatologie dolorose più diffuse. E' la
conseguenza di un sovraccarico che ha gravato sulla muscolatura lombare. La
pressoterapia permette di effettuare un massaggio per decontrarre la muscolatura
e riattivarne la circolazione.
Un secondo effetto generato dall'utilizzo della pressoterapia è l'allungamento
discale, la distensione della colonna con conseguente scarico lombare.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Protocollo eseguito: MASSAGGIANTE
• Zona del corpo: addominali e glutei;
• Posizione: sdraiata con un cuscino sotto la testa, gambe distese;
• Programma utilizzato: modo A (40 min.)
• Sedute effettuate: 3 sedute alla settimana la sera prima di andare a dormire.
• Velocità cicli: velocità 3;
3
40 min.
4°
3°
2°
1°
Protocollo eseguito: SCARICO LOMBARE
• Zona del corpo: addominali e glutei;
• Posizione: sdraiata con un cuscino sotto la testa, gambe distese;
• Programma utilizzato: modo B (30 min.) modo C (10 min.)
• Solo con il programma A:40 min.;
• Sedute effettuate: almeno 3 sedute alla settimana la sera prima di dormire;
• Velocità cicli: velocità 5;
5
30 min.
10 min.
4°
2°
1°
3°
27
CRAMPI
I crampi sono dolori muscolari improvvisi e violenti causati dalla contrazione
involontaria di uno o più muscoli.
E' possibile accusare crampi nel corso di uno sforzo muscolare, più facilmente se ci
si trova in un ambiente freddo (ad esempio durante il nuoto). Altrimenti, durante
il sonno, colpiscono maggiormente i muscoli del polpaccio, la cui violenta
contrattura provoca l'estensione del piede.
Il bisogno di muovere le gambe, accompagnato da sensazione di nervosismo e di
agitazione agli arti inferiori, si può assimilare ai crampi, una delle cause è da
attribuire ad una cattiva circolazione arteriosa o venosa.
La pressoterapia è un massaggio linfatico, l'effetto si basa su un'azione fisica che
agisce sulla circolazione venosa e linfatica rendendola più efficiente.
E' un massaggio praticato nelle zone dei linfonodi allo scopo di favorire il rapido
deflusso di liquidi organici qui eventualmente ristagnanti, che di solito contengono
un'alta concentrazione di tossine.
Protocollo eseguito:
• Zona del corpo: gambe, braccio;
• Posizione: sdraiata con un cuscino sotto la testa, gambe distese;
• Programma utilizzato: modo A (15') + B (15')
Solo il programma A: 30 min.;
• Tipo di gambali utilizzati: Overlap (ideale) in alternativa gambali normali;
• Sedute effettuate: 3 sedute alla settimana la sera prima di andare a dormire.
• Velocità cicli: velocità 1
Risultati ottenuti:
Immediata sensazione di relax nelle zone trattate, riduzione se non eliminazione
della comparsa di crampi notturni e durante l'attività quotidiana e/o sportiva.
Consultare il medico prima dell'utilizzo.
Programma utilizzato
Zone del corpo
Velocità cicli
1
15 min.
15 min.
Accessori
28
INFEDEMA, EDEMI DA IMMOBILITA'
Per linfedema in campo medico, si intende una condizione in cui avviene un
accumulo anormale di linfa dovuto ad un'anomalia a livello del sistema linfatico. La
sua diffusione avviene soprattutto negli arti.
Edema linfatico primario
Le forme primarie (non derivate) sono formate da anomalie congenite del sistema
linfatico, queste possono essere di varia natura (morfologiche e funzionali)
• Edema linfatico congenito, in tale forma si ritrova anche la malattia di Milroy
• Edema linfatico precoce
• Edema linfatico tardivo
La pressoterapia e il trattamento del linfedema
E' una metodica fisico-compressiva a scopo detensivo, che consente un buon
trattamento di supporto nella terapia elastocompressiva di base degli edemi
linfatici, venosi o misti.
Tale trattamento è basato sull'impiego di apparecchiature pneumodetensive, a
pressione positiva di spinta, applicati agli arti superiori o inferiori tramite appositi
applicatori (bracciali o gambali) provvisti di una idonea
camera pneumatica
suddivisa in più camere.
La compressione, il tempo di compressione e quello di decompressione, variano a
seconda della patologia da trattare. Anche per questo motivo, seguire
scrupolosamente le indicazioni del vostro medico curante.
La pressoterapia simula passivamente, cioè in assenza di attività muscolare, le fasi
diastolica e sistolica della circolazione venosa e linfatica. Durante la compressione
intermittente viene mobilizzata una quota liquida proporzionalmente maggiore di
quella proteica.
Ottimi risultati sono ottenibili mediante l'uso della pressoterapia nel trattamento
degli edemi da causa venosa e poveri di proteine, mentre nei linfedemi può essere
impiegata con più efficacia negli stadi reversibili.
Per il tipo di trattamento e le modalità di esecuzione della seduta, attenersi
scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico curante.
29
MASTECTOMIA
Per mastectomia si intende la asportazione chirurgica della mammella, momento
essenziale della terapia di gran parte dei tumori maligni che colpiscono
quest'organo. La exeresi può essere limitata alle sole strutture mammarie quali la
ghiandola, la cute che la riveste, l'areola ed il capezzolo o allargata anche ai
sottostanti muscolo grande pettorale e muscolo piccolo pettorale.
Le neoplasie della mammella costituiscono senza dubbio un settore impegnativo
della riabilitazione oncologica per la frequente insorgenza di esiti post-chirurgici che
possono alterare, in modo più o meno grave e per vario periodo di tempo, la
funzionalità dell'arto superiore omolaterale alla mastectomia.
La pressoterapia rappresenta la metodica strumentale più usata per la riabilitazione
dei linfedemi secondari a dissezione linfonodale.
Per il tipo di trattamento e le modalità di esecuzione della seduta, attenersi
scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico curante.
DIABETE
Se l'organismo non produce abbastanza insulina per rispondere alla quantità di
zuccheri presenti nel sangue, oppure se ha problemi a produrre insulina, il glucosio
non viene utilizzato provocando l'aumento dei livelli glicemici. Se il problema
persiste, pur tenendo sotto controllo la dieta si manifesterà il diabete.
Il diabete spesso porta alla malattia vascolare che rallenta la circolazione
sanguigna.
C'è una contrazione delle arterie e diminuisce la circolazione nella parte inferiore
del corpo, gambe e soprattutto piedi.
La pressoterapia aiuta a rimuovere gli edemi, stimola e favorisce la normale
circolazione sanguigna aiutando e agevolando il ritorno venoso, svolge un'azione
diuretica e defaticante.
Per il tipo di trattamento e le modalità di esecuzione della seduta, attenersi
scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico curante.
30
CREME SPECIFICHE UTILIZZATE
Le creme specifche danno un valore aggiunto ed una efficacia in più al trattamento
eseguito.
Tutti i prodotti cosmetici utilizzati per questa esperienza fanno parte della linea
Talent: Prodotto da Agricoltura Biologica, finito microbiologicamente controllato.
Tutta la linea Talent è stata formulata in osservanza del protocollo EcoBio
Cosmesi di ICEA ed è quindi: senza SLS, senza SLES, senza glicole, senza siliconi,
senza petrolati, senza lanoline, senza oli minerali, senza PEG, senza OGM, senza
carbomer, senza trietanolammina, senza EDTA, senza parabeni, senza coloranti,
senza conservanti cessori di formaldeide. Prodotta in Italia da Uniest s.c.
Crema Rassodante e Tonificante
La Crema Rassodante e Tonificante viene consigliata per l'utilizzo
con Radiofrequenza, Ultrasuoni, Lipo ColdLaser e dopo il
trattamento di Lipo ColdLaser o Pressoterapia. Cod. 075ABC 250 ml.
Descrizione: Morbida crema appositamente studiata per restituire
alla pelle vigore, tono e vitalità. Adatta sia per il massaggio corpo
che viso, per tutte le età e per ogni tipologia di pelle. Può essere
ulteriormente arricchita con oli ed estratti vegetali specifici.
Modalità d'uso: Applicare un leggero strato di prodotto sulla parte interessata,
massaggiare delicatamente fino al completo assorbimento.
Crema termica cellulite
In questo caso la Crema Termica Cellulite viene consigliata per
l'utilizzo dopo il trattamento di Laserlipolisi o Pressoterapia.
Cod. 070ABC
250 ml.
Descrizione: Morbida crema riscaldante, appositamente studiata
per permettere una migliore ossigenazione dei tessuti fibrosi.
Particolarmente indicata in presenza di cellulite “dura”, e nei casi in
cui un'azione riscaldante sia necessaria.
Modalità d'uso: Applicare la Crema Termica Cellulite direttamente sulla parte
interessata eseguendo movimenti circolari, dal basso verso l'alto fino a completo
assorbimento.
Crema relax massaggio
In questo caso la Crema Relax Massaggio viene consigliata per
l'utilizzo dopo il trattamento di Lipo ColdLaser, Pressoterapia,
Radiofrequenza, Ultrasuoni e Cavitazione. Cod. 060ABC 250ml.
Descrizione : Morbida crema appositamente studiata per un
assorbimento rapido e dun'idratazione duratura. Adatta a tutte le
età e per ogni tipologia di pelle, può assere arricchita con Estratti
Vegetali e Oli Essenziali specifici.
Modalità d'uso: Applicare la Crema Relax Massaggio direttamente sulla parte
interessata eseguendo movimenti circolari, dal basso verso l'alto fino a completo
assorbimento.
31
UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE PER STARE IN
FORMA
Il testo di seguito riportato è a solo scopo di lettura e informazione generica.
Non ha valore medico o nutrizionale.
Per una corretta alimentazione rivolgersi al personale medico di competenza.
La possibilità di nutrirsi nel corso degli anni è molto cambiata. C'è una maggiore
varietà e ricchezza di cibi che ha portato indubbi benefici, con la scomparsa
pressoché totale delle cosiddette carenze nutrizionali.
Questo ha contribuito anche, in alcuni casi, a mangiare più del necessario, o
semplicemente mangiando con notevoli squilibri fra i vari componenti della dieta.
Questo fà si che si sia più esposti a rischi, come la maggiore incidenza di obesità, di
ipertensione, di arterosclerosi, di diabete, ecc.
Un corretto peso corporeo fa si che si viva meglio e più a lungo.
L'eccesso di peso nei sui vari gradi, come sovrappeso, obesità di medio grado e
obesità di alto grado, è per lo più il risultato di abitudini alimentari squilibrate dal
punto di vista energetico: troppe calorie introdotte con il cibo rispetto a quelle
necessarie.
É perciò importante mantenere, o far rientrare, il peso nei limiti normali. Ciò
consente di prevenire la comparsa di malattie oggi a più larga diffusione, come
diabete, ipertensione, cardiopatia coronarica etc..
L'eccesso di peso va dunque combattuto, non soltanto sotto l'aspetto estetico e per
una maggior efficienza fisica, ma soprattutto per la salute.
L'unica via per prevenire o ridurre il sovrappeso e l'obesità consiste nell'equilibrare
la propria alimentazione, avendo cura di soddisfare l'appetito con alimenti di più
basso valore energetico e con alimenti ricchi di fibre vegetali.
Nelle abitudini di vita, in ogni caso, bisogna trovare spazio anche per un idoneo
esercizio fisico che, oltre a far "spendere" più calorie, contribuisce al buon
mantenimento delle funzioni cardiocircolatorie e respiratorie e del tono muscolare.
Nella pagina segente, un esempio di schema per la valutazione del proprio peso.
32
ESEMPIO DI SCHEMA PER LA VALUTAZIONE DEL PROPRIO PESO
Unire con un righello i metri corrispondenti alla statura (riga verticale di sinistra)
con i chilogrammi relativi al peso (riga verticale di destra).
II punto di incontro della linea tracciata dal righello con la riga centrale indicherà la
fascia nella quale si colloca il vostro peso (sottopeso, normale, sovrappeso, obeso).
Si precisa che la riga centrale rappresenta "l'indice di massa corporea"(IMC)
ottenuto dividendo il peso (in Kg.) per il quadrato della statura (in metri).
E' importante mantenere il proprio peso nei limiti normali; Riportarlo nei limiti
normali se è al di sopra; Scegliere, di conseguenza, cibi meno ricchi in calorie e
comprendere sempre nella propria alimentazione alimenti vegetali ricchi in fibra
come frutta fresca, ortaggi e vegetali in genere; Mantenere un buon livello di
esercizio fisico.
Grassi e colesterolo
Per abbassare la colesterolemia e prevenire il rischio di insorgenza della cardiopatia
coronarica, appare necessario, sin dalla tenera età, evitare di mangiare troppo e
consumare, complessivamente, meno grassi e colesterolo.
Per gli stessi fini è preferibile consumare alimenti come il pesce (ricco di particolari
acidi grassi polinsaturi), e gli oli vegetali e, tra questi, l'olio d'oliva.
E' preferibile usare meno grassi sotto forma di condimento e preferire in ogni caso
alimenti più magri. Moderare i consumi di quei condimenti di origine animale che
rappresentano importanti fonti di grassi cosiddetti saturi (burro, lardo,
pancetta,panna, ecc.). Preferire l'olio d'oliva, altri oli vegetali e margarine molli,
usandoli possibilmente a crudo. Moderare il consumo delle carni e degli insaccati,
avendo cura di eliminare il grasso visibile. Orientarsi preferibilmente verso carni più
magre come quelle di pollo, tacchino, coniglio, ecc., scartando, in ogni caso, il
grasso visibile. Consumare più frequentemente pesce. Usare, preferibilmente, latte
parzialmente scremato, e non eccedere nel consumo di latticini e formaggi.
33
Amido e Fibra
Gli alimenti ricchi di amido (pane, pasta, riso, patate, polenta, legumi secchi, ecc.)
forniscono, insieme all'energia (cioè calorie), anche proteine, vitamine e sali
minerali. In più, buona parte di essi aiuta ad introdurre nell'organismo un certa
quantità di fibra, che viene così ad aggiungersi a quella contenuta negli ortaggi e
nella frutta.
La fibra è l'insieme di quei componenti degli alimenti vegetali che non sono
digeribili dall'uomo. A seconda del tipo, la fibra contribuisce, nel caso della
cellulosa, a regolare le funzioni e l'igiene intestinali; nel caso della pectina, a
controllare glicemia e colesterolemia. La fibra, inoltre, dà un importante contributo
al volume del cibo ingerito e quindi al raggiungimento del senso di sazietà.
É bene, perciò, consumare, sotto le più varie forme, alimenti contenenti fibra
(cereali e pane, anche integrali, frutta, verdura, ortaggi e legumi, i quali ultimi
contengono entrambi i predetti tipi di fibra), comprendendoli abitualmente nella
alimentazione giornaliera.
E' preferibile dare la preferenza ad alimenti ricchi di amido, come pane, pasta,
patate, riso, legumi secchi, ecc., più che a quelli ricchi di grassi e zuccheri.
Consumare abitualmente frutta, ortaggi e legumi.
Dolci
Fra gli alimenti dolci alcuni apportano diverse sostanze nutrienti, altri costituiti
prevalentemente, se non esclusivamente, da zucchero forniscono calorie e poco
d'altro; di conseguenza il loro consumo deve essere controllato e limitato.
Il consumo frequente e continuo di alimenti e/o bevande zuccherate può esporre al
rischio di carie dentarie qualora manchi l'abitudine o l'occasione di una accurata
igiene orale.
Ciò non vuol dire che sia necessario ricorrere ai sostituti dello zucchero (saccarina,
aspartame, ciclammati, ecc), perché anche il loro uso non controllato può risultare,
per altri versi, rischioso.
Il consumo dei dolci va in ogni caso considerato nel quadro di una alimentazione
equilibrata.
E' preferibile tenere conto di quante volte si sono ingeriti alimenti e bevande dolci
nella giornata, sotto le più varie forme, per non superare i limiti di un giusto
consumo. Evitare di consumare troppi dolci, particolarmente al di fuori e/o in
sovrappiù rispetto ai pasti normali. Limitare il consumo di quei prodotti (quali
caramelle, miele, croccanti, torroni, ecc.) che non apportano altro che zucchero e
restano facilmente e a lungo aderenti alle superfici dentarie.
Sale
Tutto il sale di cui abbiamo bisogno è già contenuto negli alimenti allo stato
naturale. Certo, alcuni ne sono più ricchi di altri, ma nessuno raggiunge livelli
preoccupanti.
L'eccesso di sale che ingeriamo proviene: dalle trasformazioni che gli alimenti
subiscono da parte dell'industria (per ragioni di conservazione, di gusto o
tecnologiche) il contenuto di sale aumenta, dal modo in cui si cucina e dalla
propensione dei commensali ad aggiungere il sale nelle pietanze.
E'preferibile limitare, nella preparazione casalinga dei cibi, la quantità di sale
aggiunto come condimento. Limitare l'uso del sale in tavola arrivando addirittura ad
escludere la saliera dalla mensa. Contenere il consumo di quei prodotti confezionati
(quali insaccati, cibi in scatola ecc.) nei quali il contenuto di sale è più elevato.
34
Variare l'alimentazione
Sono tante le sostanze nutrienti indispensabili: le proteine (per gli aminoacidi
essenziali in esse contenuti), le vitamine, i minerali, gli acidi grassi polinsaturi ed
altre ancora.
Sono queste le sostanze che dobbiamo assicurarci attraverso l'alimentazione
abituale. Ma non esiste, né come prodotto naturale, né come trasformato,
"l'alimento completo" che le contenga tutte nella giusta quantità e che sia quindi in
grado
di
soddisfare
da
solo
tutte
le
nostre
necessità
nutritive.
Di conseguenza, il modo più semplice e sicuro per garantire, nella misura più
adeguata l'apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, rimane quello di
ricorrere alla più ampia varietà possibile di scelta e alla più opportuna combinazione
di alimenti diversi.
Variando, inoltre, sistematicamente e razionalmente la scelta dei cibi, si potrà
concorrere alla riduzione di uno dei più seri rischi, legati ad abitudini alimentari
monotone: ingerire cioé ripetutamente e continuativamente, consumando sempre
gli stessi alimenti, quelle sostanze estranee che possono essere in essi
eventualmente presenti, così come quei composti nocivi contenuti naturalmente.
É chiaro, invece, che la diversificazione delle scelte alimentari attenua o comunque
diluisce questi rischi potenziali, assicurando una maggiore protezione, anche
attraverso un più completo apporto di vitamine e di elementi minerali.
Ogni scelta dovrà essere fatta nell'ambito di gruppi di alimenti che assicurino un
equivalente apporto di sostanze nutritive indispensabili, dalle proteine, alle
vitamine, ai minerali. Questo non significa, ovviamente, che all'interno di questi
raggruppamenti si possa scegliere in piena libertà: anche tali scelte vanno infatti
compiute variando il più possibile le combinazioni con gli alimenti degli altri gruppi
e soprattutto rispettando tutte le regole fin qui indicate.
E' preferibile nel gruppo costituito dalle carni, dal pesce e dalle uova (che fornisce
soprattutto proteine, minerali, come ferro, zinco, rame, ecc. e vitamine del
complesso B), sono da preferire le carni magre, come pollo, tacchino, coniglio, ecc.,
e il pesce. É da limitare o moderare il consumo di carni grasse e di insaccati. Per le
uova, infine; un consumo consigliabile per soggetti sani è mediamente di 3 alla
settimana.
Per il gruppo che comprende il latte, lo yogurt, i latticini e i formaggi (che, oltre a
fornire proteine e vitamine del complesso B, costituisce la principale fonte di
calcio), sono da preferire il latte parzialmente scremato, i latticini e i formaggi
meno grassi.
Per il gruppo che comprende pane, pasta e riso, altri cereali e patate, (che
costituisce la più importante fonte di amido e apporta pure vitamine del complesso
B e proteine), sono da preferire prodotti meno raffinati e più ricchi in fibra.
Il gruppo dei legumi secchi fornisce fibra, ferro, zinco, rame, ecc., nonché proteine
che, combinandosi con quelle dei cereali, raggiungono un livello di qualità
paragonabile a quello delle più costose proteine animali; è da incoraggiare l'uso
alternato di tutti i prodotti di questo gruppo, dai fagioli, ai piselli, alle lenticchie,
ecc.
35
Per il gruppo dei grassi da condimento è da tenere presente che il loro consumo va
contenuto e che sono comunque da preferire quelli di origine vegetale (come in
particolare l'olio d'oliva) in confronto a quelli di origine animale (come burro,
panna, lardo, strutto, ecc.).
I gruppi costituiti da frutta e ortaggi, infine, rappresentano importanti fonti di fibra
e di provitamina A (quelli colorati in giallo-arancione o verde scuro), di vitamina C
(agrumi e pomodori soprattutto), di altre vitamine e dei più diversi minerali.
Questi gruppi consentono la più ampia varietà di scelta e debbono essere sempre
presenti in abbondanza sulla tavola, a cominciare possibilmente dalla prima
colazione.
36
MANGIARE BENE PER UNA PELLE PIU' SANA
Siamo quello che mangiamo, e questo vale anche per la nostra pelle. La bellezza
passa prima di tutto attraverso anche gli alimenti di cui ci nutriamo. E per una pelle
sana e luminosa, una dieta equilibrata è fondamentale. La pelle è il nostro organo
più esteso, e come tutto il resto del corpo dipende da una corretta alimentazione.
Gli acidi grassi essenziali, gli antiossidanti e i minerali come ferro e zinco possono
contribuire a renderci più belle.
Per una pelle più morbida, mangiamo fragole, agrumi, kiwi, peperoni, broccoli. La
vitamina C in essi contenuta è vitale per la formazione e la produzione di collagene,
la proteina che supporta la struttura della cute. E dato che la pelle invecchiando
tende a diminuirne la produzione e quindi ad assottigliarsi, il contributo alimentare
aiuta a rendere più elastica la cute e a diminuire la formazione di rughe.
Per incentivare la naturale protezione dai raggi del sole, consumiamo mandorle,
semi di girasole, olio d'oliva: tutti alimenti ricchi di vitamina E, nutriente essenziale
per l'uomo e potente antiossidante liposolubile. Se gli antiossidanti proteggono la
pelle dai radicali liberi generati dai raggi UV, e in questo la vitamina E è la nostra
principale alleata: gli strati superiori della cute ne contengono livelli elevati
rinforzando le cellule.
Per una pelle più tonica e per abbronzarci meglio, mangiamo verdure rosse,
arancioni e a foglia verde.Abbronzanti naturali, carote, radicchio e spinaci sono
ricchi di antiossidanti e beta-carotene che i corpo converte in vitamina A, il cui
effetto è la produzione e il ricambio cellulare. Inoltre i carotenoidi che contengono
possono diminuire la sensibilità al sole.
Per un aspetto giovanile consumiamo alimenti con ferro e zinco: sono fonti di
zinco le ostriche, la carne bianca e rossa, diversi tipi di semi e cereali integrali
(germe di grano, girasole, zucca, sesamo, papavero, pinoli); il ferro si trova in
carne e pesce, in fagioli, tofu e ceci. Antiossidante, lo zinco contribuisce alla
produzione delle cellule e alla sostituzione, mentre il ferro è fondamentale perché i
globuli rossi diano ossigeno alla pelle.
Per contrastare le rughe servono gli omega-3, acidi grassi esenzioni per
l'integrità delle membrane cellulari. Spesso indicati anche come vitamina F, si
trovano principalmente nel pesce, nell'olio di pesce, nei crostacei, nelle noci e negli
oli vegetali. Hanno capacità anti infiammatorie, contro gli effetti negativi di sole e
dallo stress, e combattono i radicali liberi, che appunto contribuiscono
all'invecchiamento della pelle.
Per diminuire le imperfezioni consumiamo cereali e in generale carboidrati
integrali: una dieta a basso indice glicemico, senza alimenti raffinati, può ridurre
l'acne. Probablmente perché alimenti a basso indice glicemico mantengono
l'insulina stabile, mebntre carboidrati raffinati e gli zuccheri ne causano invece
picchi: un effetto che può causare brufoli.
Infine, anche se suona ovvio non lo si ribadisce mai abbastanza: per una pelle
idratata la base è bere. Le cellule sono composte principalmente di acqua, e se si
è disidratati l'effetto si vede, con desquamazione e secchezza della pelle.
Oltre all'acqua, la migliore bevanda che si può consumare è il the verde, date le sue
proprietà anti-infiammatorie e disintossicanti. E con l'estate non perdiamo
37
l'occasione di consumare frutta e verdura ricca di acqua, come angurie, meloni,
cetrioli, lattuga, pomodori. La nostra pelle ci ricompenserà splendendo.
LA PREVENZIONE PARTE DA UNO STILE DI VITA ATTIVO
Il testo di seguito riportato è a solo scopo di lettura e informazione generica.
Non ha valore medico e di indicazione.
Per una corretta attività fisica rivolgersi al personale medico di competenza.
Una buona salute, forma o condizione fisica è garantita da uno stile di vita sano
piuttosto che da una eredità genetica.
Pochi, ma importanti sono i fattori che contribuiscono ad un buon invecchiamento,
tra questi il movimento fisico.
Alcuni studi dimostrano che persone fisicamente attive hanno una aspettativa di
vita superiore ai sedentari in media di circa 6 anni.
Altri studi documentano che l’esecuzione di un’intensa attività sportiva è molto
efficace nel ridurre la sintomatologia depressiva, rallenta, inoltre, il declino fisico e
cognitivo che talvolta caratterizza l’invecchiamento e garantisce un buon riposo
notturno.
In un altro studio chiamato "Colorado on the move",invece, si è raggiunto
l'obietttivo di migliorare la salute e la qualità della vita dei partecipanti
semplicemente aggiungendo alla normale attività quotidiana 2000 passi in più.
Non è necessario, quindi, diventare degli atleti per beneficiare degli effetti
sopradescritti, al contrario sono sufficienti 30 minuti di cammino svelto se non tutti
i giorni almeno nel fine settimana per ottenere risultati salutari a tutte le età.
E’ possibile trarre vantaggio anche da soli 30 minuti di moderato esercizio
quotidiano e addirittura chi è sedentario e cambia le proprie abitudini può aspettarsi
benefici maggiori.
L’importante è iniziare con brevi sessioni di allenamento, 5-10 minuti sono già
sufficienti, aumentando gradualmente fino a raggiungere il livello di preparazione
desiderato.
Non è necessario dedicarsi ad un'attività in particolare, lo sport preferito è il più
indicato perché il divertimento è il primo obiettivo da raggiungere.
Alcuni obiettivi che si possono ottenere (oltre a quelli legati allo stato di salute in
relazione ad alcune patologie) sono:
•mantenere sani ed efficienti il tessuto osseo e le articolazioni
•costruire delle buone masse muscolari
•ridurre il grasso corporeo
•mantenere un buon peso
Quindi lo sport aiuta a mantenere in buona salute il tessuto muscolare, osseo e
articolare.
Prima di iniziare un programma di attività fisica, si deve consultare un medico che
escluda eventuali problemi di salute. iniziare un programma d’intensa attività fisica,
devono consultare un medico che escluda eventuali problemi di salute.
38
Una regolare attività fisica favorisce un buon invecchiamento
La pratica di un’attività fisica condotta con regolarità, almeno due volte a
settimana, è un’abitudine che la gran parte della popolazione nei paesi
industrializzati non ha. In Italia, secondo la “Relazione sullo stato sanitario del
Paese 2001-2002”, tra le persone con età superiore ai 65 anni solo una su quattro
svolge un’attività fisica regolarmente.
La medicina sportiva, invece, ha potuto costatare come negli sportivi “di vecchia
data” l'uso costante e sorvegliato di un'attività sportiva adeguata incrementa le
resistenze totali dell'organismo e limita l'involuzione muscolo-scheletrica e cardiovascolare, stimola le capacità psico-intellettuali del soggetto. La senescenza, quindi,
non deve essere considerata esclusivamente un fenomeno fisiologico, bensì una
“condizione” legata anche agli stili di vita e alle condizioni ambientali.
Un tessuto muscolare quotidianamente attivo è, infatti, il motore attraverso cui
sono impiegati la maggioranza degli zuccheri, grassi e proteine introdotti con
l’alimentazione. Un muscolo inattivo, invece, limita la potenzialità espressiva della
persona e conduce ad un invecchiamento precoce ed accompagnato da tutte quelle
patologie legate alla sedentarietà. È a questo livello che la medicina preventiva può
realizzarsi pienamente.
La cultura medica tradizionale prescrive l'attività fisica come un atto terapeutico di
tipo riabilitativo in pazienti reduci da infarto miocardico, ictus cerebrale, o frattura
di femore. Deve essere sempre più chiaro, invece, il ruolo dell’attività fisica
nell’anziano di oggi, in funzione non solo di un processo di riabilitazione, ma
nell’ambito di un complesso di regole che determina un buon invecchiamento.
Bastano, infatti, 30 minuti di cammino, di nuoto, di cyclette al giorno per godere dei
benefici effetti del movimento.
Si all’attività fisica negli anziani quindi, ma con delle regole da considerare per non
mettere a repentaglio la propria salute. Prima di intraprendere uno sport è
necessario parlare con il proprio medico il quale valuterà l’opportunità di eseguire
tutti gli accertamenti necessari per poter poi muoversi in totale sicurezza.
Semplici ma utili consigli per i più sedentari
Chiunque, da una condizione di sedentarietà, desideri iniziare un programma di
attività fisica, anche molto complesso, deve procedere gradualmente.
Il cammino rappresenta il primo livello per tutti coloro che desiderano iniziare a
dedicarsi alla propria salute. Camminare ogni volta che è possibile, ricordandoci che
i benefici maggiori si ottengono con la continuità, il nostro corpo, infatti, risponde
alle continue sollecitazioni sempre meglio, adattandosi a carichi di lavoro sempre
più intenso.
Sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione anche ad esempio andando in
ufficio: prendendo i mezzi pubblici per andare al lavoro, scendendo una fermata
prima della destinazione, passeggiando durante le pause lavorative, utilizzando le
scale al posto dell’ascensore, andando a parlare di persona con il collega anziché
utilizzare il telefono o l’e-mail, In vacanza approfittare della possibilità che talvolta
vengono inserite nel pacchetto, sfruttando l’occasione per iniziare uno sport nuovo
e usufruendo di tutte le possibilità offerta dall’animazione.
Nel caso, invece, si visitino le città, andare: a piedi oppure in bici.
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Conclusioni:
Questa esperienza mi porta a dire che il trattamento pressoterapico è una metodica
vincente.
Ottimo in ogni campo di applicazione: estetico, medico e sportivo.
Offre molteplici campi di applicazione dando benefici significativi nel miglioramento
dello stile di vita delle persone che lo utilizzano.
Per un uso medicale, chiedere comunque sempre consiglio al proprio medico prima
dell'utilizzo, per definire meglio le eventuali controindicazioni e la migliore
applicazione dei trattamenti. Così come se si hanno dei dubbi sul proprio stato di
salute, consultare sempre il proprio medico.
Nel consigliare l'utilizzo dei trattamenti pressoterapici per migliorare la qualità della
vita, sono convinto che anche una migliore alimentazione abbinata ad una regolare
attività motoria siano la chiave vincente per vivere meglio.
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Bibliografia:
Trattato di estetica medica. V. Blini- P. Righi. 1991 Piccin nuova Libraria s.p.a. Padova
Mario Mattioli, La scoperta della circolazione del sangue, Edizione Scientifiche Italiane, Napoli 1972;
Ganong, Fisiologia medica, Piccin Nuova Libraria, Padova 2006, ISBN 88-299-1782-6;
Wikipedia
Linfedema degli arti. Emilio G. Rosato. 1996 Luigi Pellgrini Editore
Digitopressione. Localizzazione e stimolazione dei punti ad effetto terapeutico. Chen You-wa.
Pressoterapia e sport. Walter Bottega.
Linfodrenaggio. Linda Perina. 2002 Giunti Editore
Chirurgia delle varici. Giovanni B. Agus. Edra editore
Anatomia funzionale dell'uomo. Kurt Tittel. Edi-ermes editore.
Stimolazione elettrica neuromuscolare. Aldo Vasta. Edizioni Minerva Medica
Le Linee guida per una sana alimentazione italiana (http://www.medicinaecologica.it): Prof. Corrado
Cantarelli Ordinario di Tecnologie Alimentari, Università di Milano Dott. Eugenio Cialfa Direttore Unità di
Statistica ed Economia Alimentare, I.N.N. Ricercatore, Unità di Nutrizione Umana, I.N.N. Prof. Giuseppe Della
Porta Direttore Divisione Oncologia Sperimentale A, Istituto Nazionale dei Tumori, Milano Prof. Anna FerroLuzzi Direttore Unità di Nutrizione Umana, I.N.N. Prof. Corrado L. Galli Docente di Tossicologia Sperimentale
- Scuola di Specializzazione di Tossicologia, Università di Milano Prof. Ermanno Lanzola Ordinario di Scienza
dell'Alimentazione e Dietologia; Università di Pavia Prof. Mario Mancini Ordinario di Clinica Medica - Direttore
dell'Istituto di Medicina Interna e Malattie Metaboliche - Università di Napoli Prof. Aldo Mariani Costantini
Direttore Generale, I.N.N. Prof. Alessandro Menotti Direttore del Reparto di Malattie non Trasmissibili del
Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto Superiore di Sanità, Roma Prof. Rodolfo Paoletti
Ordinario di Farmacologia, Università di Milano - Presidente Tecno-alimenti, Milano Prof. Giorgio Ricci
Ordinario di Terapia Medica Sistematica, Università " La Sapienza " di Roma, Direttore Progetto Finalizzato CNR
Medicina
Preventiva
e
Riabilitativa
(MPR)
Prof.
M.
Antonietta
Spadoni
Direttore Sub-progetto Finalizzato CNR Incremento Produttività Risorse Agricole (IPRA), già Direttore Unità di
Nutrizione Sperimentale, I.N.N. Prof. Marcello Ticca Direttore Unità di Documentazione ed Informazione
Nutrizionale, I.N.N. Prof. Gianni Tomassi Direttore Unità di Nutrizione Sperimentale, I.N.N., www.salute.gov.it
pubblicazione del 16/09/2003
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