La definizione anglosassone di counseling
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La definizione anglosassone di counseling
ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 La definizione anglosassone di counseling Francesca Calvano 1. Introduzione Di cosa parliamo quando parliamo di counseling? Parafrasando R Carver, 1 la prima riflessione da compiere quando ci si interessa al counseling riguarda la sua stessa natura. Se difatti la definizione dell’oggetto di studio è di primaria importanza per il metodo scientifico, qualunque sia la realtà indagata, quest’operazione risulta tanto più opportuna e prioritaria nel caso del counseling, data l’ampiezza, talvolta anche l’ambiguità, proprie di questo settore. Proprio a causa di queste caratteristiche, non esiste ancora oggi una definizione univoca e generalmente condivisa del counseling. Ciò provoca difficoltà ed incomprensioni sia tra gli specialisti del settore, counsellors, psicologi e psicoterapeuti, sia presso il grande pubblico, potenziale e spesso già sospettoso utente dei servizi di counseling. Di certo noi counsellors abbiamo dalla nostra la possibilità Raymond Carver (1938-1988), scrittore statunitense, riconosciuto maestro del racconto breve. Qui ci si riferisce al racconto che dà anche il titolo alla raccolta del 1981, What we talk about when we talk about love (1989); tr. it. Di cosa parliamo quando parliamo d’amore (Minimum Fax, 2001). 1 1 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 di rifarci alla letteratura specialistica, dove è possibile rintracciare una definizione di counseling che meglio si conformi ai nostri personali valori, agli stili professionali, alle attività lavorative. Più spinosa la situazione del potenziale utente che, approcciando per la prima volta il counseling e non desiderando per ragionevoli motivi farsi una cultura seduta stante sui diversi stili di counseling e sugli approcci teorici di riferimento, si trova di fronte ad un panorama sorprendentemente confuso. Egli apprende in breve che “counseling” è un termine usato in numerosi ambiti per svariate applicazioni, come ad esempio: orientamento in ambito scolastico/accademico, informazione sulla prevenzione o su particolari tipi di trattamenti in ambito medico, guida e allenamento in ambito sportivo, suggerimenti per la gestione del patrimonio in ambito finanziario, richiamo disciplinare in ambito militare, e la lista potrebbe ancora continuare (Sanders, 2002). Inoltre, anche limitandosi al solo counseling psicologico, 2 lo scenario non si fa più semplice, data la molteplicità di stili, di tecniche, di tempi, di utenze di riferimento, che rendono il settore di non facile decifrazione per il “profano”. Chi scrive pensa che il compito di ovviare alla confusione presente nel settore del counseling spetti alle associazioni professionali, nel loro ruolo di soggetti esperti in materia e di principali interessati al successo e sviluppo del campo. Da questa convinzione nasce il lavoro di ricerca e analisi qui presentato, finalizzato ad enucleare le definizioni di counseling delle principali associazioni di counsellors e a rivelarne le caratteristiche comuni o le disparità. L’analisi compiuta si basa sull’individuazione di tre dimensioni, utilizzate come strumento di indagine delle definizioni prese in esame. Tali dimensioni si riferiscono a: cosa è il counseling, ovvero qual è la sua natura profonda; quali caratteristiche ha, cioè in che modalità viene tradotta questa natura nella pratica; quali sono i suoi confini, in pratica i limiti che delimitano il counseling. Di seguito vengono quindi presentate e prese in esame alcune tra le principali associazioni professionali anglosassoni 3 e le relative definizioni di counseling da esse adottate più o meno esplicitamente ed ufficialmente. La scelta di limitare l’analisi al gruppo di associazioni di lingua inglese risiede da una parte nella necessità di limitare un campo di indagine altrimenti troppo vasto, dall’altra nell’indiscussa importanza di queste organizzazioni, in termini di riconoscimento internazionale, autorevolezza professionale, capacità di penetrazione nella propria cultura e società. Nel compiere un’analisi della natura del counseling, appare d’altra parte ragionevole rivolgere l’attenzione in prima istanza a coloro che il counseling lo hanno inventato e sviluppato, ovvero a statunitensi e britannici. Per chiarire questo punto, ed il percorso seguito dal counseling per giungere alle forme attuali, vengono tracciati di seguito alcuni brevi cenni storici sul counseling. 2 Con questo termine ci si riferisce esclusivamente al counseling rivolto al trattamento di forme di disagio esistenziale e/o emotivo. 3 Il termine anglosassone è qui utilizzato in senso generico per riferirsi ai principali Paesi di lingua inglese, costituendo così un ampio e in realtà alquanto vario gruppo che annovera: Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Australia. 2 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 2. Cenni storici Le prime forme di counseling si svilupparono negli Stati Uniti tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, per poi diffondersi in Europa, dove ebbero particolare successo e possibilità di applicazione in Gran Bretagna. Il primo settore di applicazione fu quello della terapia familiare, attivo negli Stati Uniti già dal 1877 (data della fondazione del Family Consultation Service in Illinois), e quindi sviluppatosi in Germania, Austria, Svizzera, Olanda e nei Paesi Scandinavi nel corso degli anni '30. In realtà, l'avvento del Nazismo e quindi della Seconda Guerra Mondiale cancellò ogni possibilità di sviluppo di queste prime forme di attività professionale sullo scenario europeo. Per ritrovarle si dovrà quindi attendere la nuova “importazione” del counseling dagli Stati Uniti alla fine della guerra, o meglio negli anni ’50, ed i successivi sviluppi da esso seguiti nei vari paesi. Altro campo pionieristico di applicazione, che incontrò maggior fortuna, fu quello della psicometria, con i primi test di valutazione psicologica, ideati in Gran Bretagna da Galton 4 e sviluppati con, tra gli altri, l'allievo americano Cattell 5 e da questi quindi importati negli Stati Uniti, dove trovarono ampio utilizzo, a partire dall'applicazione sulle popolazioni studentesche. Ma indubbiamente il settore che ebbe il maggior sviluppo e la cui evoluzione portò agli inizi del counseling come lo conosciamo oggi, fu quello dell'orientamento professionale, iniziato ancora una volta negli Stati Uniti nei primi del 1900. In questo campo la figura di spicco è senza dubbio quella di Frank Parsons (1854-1908), a tutt’oggi considerato da alcuni il “padre del counseling”. Nel 1906 Parsons fondò a Boston il primo “centro per l’educazione al lavoro” e nel 1909 venne pubblicato Choosing your Vocation, opera in cui per la prima volta veniva esposta la teoria secondo cui la giusta combinazione tra i tratti individuali (indicati come abilità, attitudini, interessi e capacità personali) ed i fattori propri di ogni professione (ovvero le caratteristiche richieste da differenti tipi di occupazioni) costituiscono la base per una scelta professionale soddisfacente e di successo. Pochi anni dopo, nel 1913, venne fondata la National Vocational Guidance Association, associazione 4 Sir Francis Galton (1822-1911), con la sua produzione di oltre 340 tra saggi, articoli e libri pubblicati nell’arco di tutta la sua vita, fu una figura poliedrica e di rilevante importanza nello scenario scientifico e culturale del suo tempo: sviluppò i concetti statistici di correlazione e regressione verso la media; coniò il termine “eugenetica” e l’espressione “natura versus cultura”; fu il primo ad utilizzare il sondaggio come metodo di raccolta dei dati; creò le prime mappe metereologiche e ideò la teoria metereologica sugli anticicloni; scoprì che le impronte digitali sono un indice di riconoscimento individuale e persuase Scotland Yard ad adottare un sistema basato su di esse; fu esploratore in Africa e venne eletto Fellow alla Royal Geographic Society; nel 1909 in seguito al conseguimento dei suoi numerosi meriti scientifici venne nominato Cavaliere del Regno. 5 James McKeen Cattell (1860-1944), oltre che con Galton, studiò con Wundt e fu il primo americano a pubblicare una tesi sulla psicometria, dal titolo Psychometric Investigation. Al ritorno nel suo paese, gli Stati Uniti, contribuì come nessun altro forse al rafforzamento della psicologia come scienza nel periodo compreso tra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo. Partecipò tra l’altro alla fondazione e sviluppo di alcune delle maggiori pubblicazioni del settore e di alcune tra le principali associazioni professionali: tra queste la American Psychological Association, la American Association of University Professors, la American Association for the Advancement of Science; fu fondatore della Psychological Corporation (1921) e della Science Press (1923), co-fondatore e codirettore di «The Psychological Review» (1894-1903), direttore del «Journal of Science» (1894-1944). 3 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 dedicata appunto alla promozione dell'orientamento e sviluppo professionali (nel 1985 l'associazione prese il nome di National Career Development Association, con cui è attiva ancora oggi come divisione della American Counseling Association). Ancora negli Stati Uniti, un ulteriore sviluppo al settore del counseling venne dalla fine della Prima Guerra Mondiale e dalla conseguente necessità di far fronte ai problemi di riadattamento alla vita civile dei militari reduci di guerra. In seguito, negli anni ’30 e ’40, nuovamente nel settore dell’orientamento professionale, si ebbe l’apporto delle teorie di Charles Axlrad, Anne Roe e Donald Super, secondo cui una scelta professionale soddisfacente richiede da parte dell’individuo, oltre che un’esatta conoscenza delle caratteristiche della professione, un’accurata conoscenza del proprio Sé. Ma la svolta fondamentale allo sviluppo del counseling, ed in particolare alla nascita del counseling psicologico, fu impressa da Carl Rogers e dalla sua teoria, a partire dalla pubblicazione, nel 1942, di Counseling and Psychotherapy, prima opera interamente dedicata al counseling psicologico. Gli anni successivi della storia del counseling subiscono profondamente l’impatto del lavoro di Rogers, che contribuì in modo preponderante a gettare le basi per la fondazione, nel 1943, della APA Division 17, ovvero il settore della American Psychological Association dedicato al counseling e denominato dapprima Division of Counseling and Guidance, e dal 1950 ad oggi Division of Counseling Psychology. La scelta di modificare il nome della Divisione è simbolica di un cambiamento nella concezione del counseling, da quel momento riconosciuto come campo di studio e specializzazione autonomo: prenderanno infatti il via i primi programmi universitari di specializzazione (Master) e dottorato (PhD) in counseling psychology. In generale la prima parte degli anni ’50 è un periodo oltremodo fecondo per il counseling: nel 1951 viene fondata la American Personnel on Guidance Association, oggi American Counseling Association; Carl Rogers scrive una nuova opera di importanza basilare per il settore, Client-Centered Therapy, e sempre nello stesso anno Gilbert Wrenn 6 nel corso della Northwestern Conference 7 conia il termine “Counseling Psychology”, definendo così ulteriormente il campo del counseling e separandolo dal resto della psicologia. Nel 1953 l’APA Education and Training Board approva il primo programma di dottorato in “counseling psychology”. Nel 1954 viene pubblicato il primo numero del «Journal of Counseling Psychology», con direttore C.G. Wrenn. Il seguito della storia del counseling negli Stati Uniti è quello di un continuo sviluppo ed espansione in ogni settore della società, arricchito dagli apporti teorici dei vari approcci. 6 C. Gilbert Wrenn, docente presso la University of Minnesota dal 1936 al 1964, ebbe un ruolo chiave nella fondazione della APA Division 17 e fu fondatore del primo corso universitario in “counseling psychology”. 7 La Northwestern Conference, che prende il nome del luogo dove si svolse, la Northwestern University di Chicago, fu il primo congresso nazionale dei membri della Division 17 dell’APA, indetto in risposta ad una richiesta dell’Associazione dei Veterani. Esito del congresso fu la produzione del primo APA Standards for Training Counseling Psychologists, grazie soprattutto agli sforzi di Edward Bordin, Frances Robinson, C. Gilbert Wrenn, e Donald Super. Le conferenze successive della Division 17 si sono tenute al Greyston Conference Center at Teachers College (New York) nel 1964, ad Atlanta nel 1987, ed infine a Houston nel 2001. 4 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 Come già anticipato, alla fine della Seconda Guerra Mondiale il counseling approda in Europa, e trova terreno fertile per impianto e sviluppo in particolare in Gran Bretagna. Anche qui le prime forme di applicazione sono rivolte ai giovani ed agli studenti, ma ben presto il counseling britannico inizia un percorso di sviluppo autonomo, espandendosi a svariati settori della società, quali quello delle relazioni familiari, del lavoro, medico, pastorale, ecc. Il counseling britannico resta comunque vicino al modello statunitense, in particolare nella sovrapposizione tra counseling e psicoterapia, tanto che in entrambi i Paesi il counseling psicologico viene comunemente considerato una forma di terapia breve. Con una tendenza opposta quindi a quella di altri paesi europei, tra cui l’Italia, che tentano piuttosto di definire una distinzione che separi, quanto più marcatamente possibile, il counseling dalla psicoterapia. 3. La definizione di counseling Tornando ora alla definizione di counseling, nella versione fornita dalle associazioni professionali anglosassoni, verranno prese in esame principalmente le due associazioni più importanti, non solo nei Paesi di appartenenza, ma sulla scena internazionale, e quindi l’American Counseling Association per gli Stati Uniti e la British Association for Counselling 8 and Psychotherapy per la Gran Bretagna. Di seguito, sono più brevemente esaminate alcune associazioni forse meno note, ma non per questo meno attive nel dibattito sulla natura e definizione del counseling, come testimoniato dal dialogo telematico riportato sul sito della Canadian Counseling Association, ampiamente citato nell’analisi che segue. Tali associazioni sono la Canadian Counselling Association e la Nova Scotia Association of Professional Counsellors per il Canada, e la Australian Counselling Association ovviamente per l’Australia. 3.1 Stati Uniti d’America – The American Counseling Association (ACA) La American Counseling Association, i cui inizi risalgono a circa 50 anni fa, è oggi pubblicamente riconosciuta come l’associazione cui appartengono tutti i professionisti del campo del counseling negli Stati Uniti. Conta inoltre iscritti tra i counselors di 50 altri paesi, in Europa e Sud America. Fine ufficiale dell’Associazione è migliorare la qualità della vita nella società, promuovendo lo sviluppo della professione di counselor ed utilizzando la pratica del counseling per promuovere il rispetto della dignità e diversità umana. 9 8 La diversa ortografia del termine counseling riportata nel nome di alcune delle associazioni professionali segue l’uso dell’inglese britannico della doppia ‘l’. Nel resto del lavoro si è fatto uso della forma propria dell’inglese statunitense, che utilizza il termine ‘counseling’, con una sola ‘l’. 9 La American Counseling Association (ACA) nasce in una prima forma con il nome di the American Personnel and Guidance Association (APGA), nel 1952 a Los Angeles, Ca, in seguito alla fusione di quattro associazioni indipendenti: The National Vocation Guidance Association (NVGA), the 5 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 In seguito al ACA Gouverning Council, svoltosi nell’Ottobre del 1997, l’Associazione adotta la seguente definizione di counseling: The Practice of Professional Counseling: The application of mental health, psychological, or human development principles, through cognitive, affective, behavioral or systemic intervention strategies, that address wellness, personal growth, or career development as well as pathology. 10 Libera traduzione: La Pratica Professionale del Counseling: L’applicazione di principi di salute mentale, psicologici o di sviluppo umano, tramite strategie di intervento di tipo cognitivo, emotivo, comportamentale o sistemico, che trattano il benessere, la crescita personale, o lo sviluppo professionale così come la patologia. La definizione cui si rifanno i colleghi americani sembra rispondere soprattutto all’esigenza pragmatica di dare spazio e riconoscimento ad ognuno dei principali approcci attivi nel campo del counseling, come in quello della psicoterapia. Pur rispondendo bene a tal fine (se tale era effettivamente il fine che ci si prefiggeva), la definizione sotto altri aspetti appare piuttosto vaga e generica. Facendo riferimento alle dimensioni individuate nella prima parte di questo lavoro come guida per l’analisi in corso, si nota che poco dice circa cosa è il counseling l’affermazione: «l’applicazione di principi di salute mentale…»: l’affermazione sembra suggerire che il counseling consiste nella traduzione in termini pratici e nell’adattamento alla vita di un individuo dei principi teorici propri di «salute mentale, psicologia e sviluppo umano» senza però chiarire quali siano tali principi. Più o meno lo stesso avviene in relazione alle caratteristiche del counseling, ovvero «le strategie di intervento di tipo cognitivo, etc. …», per l’identificazione delle quali la definizione sembra rimandare implicitamente alle elaborazioni dei singoli approcci. Così, se da una parte la generalità e l’apertura, riscontrabili nella definizione dell’ACA, rispondono a dei requisiti di interdisciplinarietà, flessibilità e democraticità, che sono auspicabili nel campo del counseling, dall’altra determinano una carenza sulla dimensione dei confini della definizione, per cui il counseling, proprio per poter comprendere ogni forma di attività professionale (d’altra parte già in corso nel Paese), sembra difettare di limiti chiari. In relazione a questo aspetto, nonostante una certa genericità di base, la definizione comunque afferma qualcosa di importante nella sua ultima parte, e cioè che negli Stati Uniti il counseling è anche psicoterapia, in quanto si occupa della patologia così come del benessere personale, ed è anche consulenza professionale o del lavoro, dal momento che è dedicato allo sviluppo professionale come alla crescita personale. Viene offerta così, anche rispetto ai confini del counseling, un’apertura decisa, che permette di includere forme molto diverse di attività professionale. Ma è interessante notare che al tempo stesso, e forse proprio per ribilanciare la definizione offerta rispetto alla sua apertura e genericità, ad essa segue una “aggiunta”, finalizzata a definire i requisiti, e quindi implicitamente la preparazione National Association of Guidance and Counselor Trainers (NAGCT), the Student Personnel Association for Teacher Education (SPATE), e the American College Personnel Association. Quindi modifica il proprio nome nel 1983 in The American Association of Counseling and Development. Ed infine il 1 Luglio del 1992 assume forma e nome attuali, con sede ad Alexandria, VA (vicino Washington D.C.). Fonte: sito ufficiale dell’Associazione, www.counseling.org 10 Fonte: Canadian Counselling Association (CCA) Discussion Page http://www.educ. sfu.ca/cca/sausage/Feedback/DiscussionArticles/OurPartners.html 6 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 professionale, di cui ogni counselor deve essere in possesso. Come a tutelare i professionisti del counseling e quanti ad esso fanno ricorso, l’ACA afferma: Professional Counseling Specialty: A Professional Counseling Specialty is narrowly focused, requiring advanced knowledge in the field founded on the premise that all Professional Counselors must first meet the requirements for the general practice of professional counseling. 11 Libera traduzione: Specializzazione Professionale in Counseling: La Specializzazione Professionale in Counseling è accuratamente approfondita, dato che richiede una sviluppata conoscenza del campo fondata sulla premessa che tutti i Counselors Professionisti devono prima di tutto rispondere ai requisiti per la pratica generale del counseling professionale. Infine, H.B. Smith, il Senior Director for Professional Affairs dell’ACA, scrive: It should be noted as well that this definition is seen as something to be revisited from time to time and not as an "absolute, now and forever more" definition. As the internal and external environment change, it is important to reassess the definition. 12 Libera traduzione: È necessario notare comunque che questa definizione viene vista come qualcosa da riconsiderare continuamente, e non una definizione ‘assoluta, ora e per sempre’. È importante rivedere la definizione con il modificarsi dell’ambiente interno ed esterno [all’ACA]. La definizione appena enunciata viene così ridimensionata, attribuendole una chiara dimensione di provvisorietà. A sottolineare che più che fornire un assunto condiviso, essa rappresenta piuttosto una fase di un processo aperto a continue modificazioni. 3.2 Gran Bretagna – British Association for Counselling and Psychotherapy (BACP) L’Associazione britannica esiste da circa 25 anni, conta oggi più di 21.000 membri appartenenti a diversi approcci teorici, ed è legalmente riconosciuta dal Governo britannico. Fine ultimo dell’Associazione è essere il punto di riferimento principale per i professionisti del counseling e della psicoterapia, e per chiunque sia interessato a queste attività in Gran Bretagna. I suoi scopi pratici sono fornire servizi ai propri membri ed incrementare la conoscenza ed il rispetto della professione presso il grande pubblico. 13 La British Association for Counselling and Psychotherapy non fornisce una definizione di counseling. Quando direttamente interrogata in proposito, nella primavera del 2001, l’Associazione risponde rimandando alla descrizione del counseling inclusa nel Codice Etico per i Counselors adottato dall’Associazione stessa. 14 Da allora quel Codice Etico è stato sostituito, nell’Aprile del 2002, dallo Ethical Framework for Good Practice in Counseling and Psychotherapy. Anche il V. nota 10. Ibidem. 13 L’Associazione Britannica prende forma a partire dalla Standing Conference for the Advancement of Counselling (SCAC) inaugurata nel 1970. Nel 1977 viene fondata la British Association for Counselling, che nell’anno successivo prende la sede attuale a Rugby, nel Warwickshire. Nel settembre del 2000 l’Associazione cambia nome ed assume quello di British Association for Counselling and Psychotherapy. Fonte: sito ufficiale dell’Associazione, www.bacp.co.uk 14 V. nota 10. 11 12 7 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 nuovo Codice non fornisce un’esplicita definizione di counseling, quanto una generale descrizione dell’attività e una definizione dei valori, dei principi guida e delle caratteristiche del counselor. Per darne un resoconto, sono analizzati di seguito i punti fondamentali del Codice britannico. 15 Nelle parole dell’Associazione, i valori guida per il counseling e la psicoterapia rappresentano un importante impegno etico generale, che trova poi una più precisa definizione ed applicazione quando tradotto nei principi pratici di riferimento. I valori etici dell’Associazione britannica sono: • • • • • • • • • Respecting human rights and dignity Ensuring the integrity of practitioner-client relationships Enhancing the quality of professional knowledge and its application Alleviating personal distress and suffering Fostering a sense of self that is meaningful to the person(s) concerned Increasing personal effectiveness Enhancing the quality of relationships between people Appreciating the variety of human experience and culture Striving for the fair and adequate provision of counselling and psychotherapy services 16 Libera traduzione: Rispetto dei diritti e della dignità umana; Garanzia dell’integrità della relazione tra terapeuta e cliente; Miglioramento della qualità del bagaglio professionale e della sua applicazione; Sollievo dallo stress e dalla sofferenza personale; Facilitazione di un senso del sé significativo per la persona; Potenziamento dell’efficacia personale; Miglioramento della qualità delle relazioni tra le persone; Apprezzamento della varietà dell’esperienza e cultura umane; Impegno per una giusta ed adeguata pratica dei servizi di counseling e psicoterapia. 17 I principi per la pratica del counseling e della psicoterapia sono riassunti nel seguente elenco di affermazioni, tratte dal Codice britannico: • • • • • • Fidelity: honouring the trust placed in the practitioner Autonomy: respect for the client’s right to be self-governing Beneficence: a commitment to promoting the client’s well-being Non-maleficence: a commitment to avoiding harm to the client Justice: the fair and impartial treatment of all clients and the provision of adequate services Self-respect: fostering the practitioner’s self-knowledge and care for self18 Libera traduzione: Fiducia: onorare la fiducia posta nel terapeuta; Autonomia: rispettare il diritto del cliente di auto-determinazione; Predisposizione positiva: impegno a promuovere il benessere del cliente; Assenza di predisposizione negativa: impegno ad evitare di danneggiare il cliente; Giustizia: fornire un trattamento giusto ed imparziale a tutti i clienti ed un servizio adeguato; Autoconsiderazione: favorire l’autoconsapevolezza e cura di sé del terapeuta. 15 Per chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza del Codice deontologico dell’Associazione britannica, si rimanda al sito web ufficiale della BACP stessa (www.bacp.co.uk), dove è possibile rintracciare la versione completa del documento. 16 Fonte: sito ufficiale della British Association for Counselling and Psychotherapy (BACP) www.bacp.co.uk 17 In questa, come nelle traduzioni successive, si è utilizzato il termine terapeuta per indicare la persona che fornisce il servizio di counseling o psicoterapia, in quanto la traduzione è una bozza generica finalizzata a dare il senso generale del testo originale ai lettori che non conoscono l’inglese. Terapeuta qui traduce il practitioner della versione originale, termine ambiguo, che indica in modo generico chiunque pratichi il counseling o la psicoterapia a prescindere dal titolo e dalla specializzazione. 18 V. nota 16. 8 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 Nonostante la BACP non fornisca una definizione ufficiale né esplicita, risulta tuttavia chiara la concezione di counseling cui si rifanno i professionisti britannici, addirittura più chiara e dettagliata di quella statunitense, nonostante la ACA formalizzi una propria definizione di counseling. Alla luce delle dimensioni individuate per l’analisi, dalle affermazioni sopra esposte risulta immediatamente evidente cosa è il counseling per l’associazione britannica. Accanto a valori basilari quale il rispetto per l’altro, per la sua individualità e diversità, nonché per la relazione con lui instaurata, il counseling è presentato come trattamento con una doppia valenza: mirato da una parte a combattere la sofferenza e dall’altra a favorire un miglioramento delle condizioni di vita e della qualità delle relazioni interpersonali. Con altrettanta chiarezza nei principi del Codice sono delineate le caratteristiche, che traducendo nella pratica la natura astratta del counseling, la definiscono ulteriormente: così il trattamento si struttura come relazione improntata essenzialmente alla fiducia ed al rispetto dell’altro e della sua autonomia e autodeterminazione, e finalizzata a favorire il benessere della persona. Inoltre è interessante notare l’accento posto qui sull’importanza dell’autoconsapevolezza del counselor-terapeuta come parte integrante della pratica del counseling. La BACP va ancora oltre nel dedicarsi alle caratteristiche del counselor-terapeuta oltre che della relazione, ed include nel Codice un dettagliato elenco di qualità che devono essere proprie di ogni professionista del counseling: • Empathy: the ability to communicate understanding of another person’s experience from that person’s perspective. • Sincerity: a personal commitment to consistency between what is professed and what is done. • Integrity: commitment to being moral in dealings with others, personal straightforwardness, honesty and coherence. • Resilience: the capacity to work with the client’s concerns without being personally diminished. • Respect: showing appropriate esteem to others and their understanding of themselves. • Humility: the ability to assess accurately and acknowledge one’s own strengths and weaknesses. • Competence: the effective deployment of the skills and knowledge needed to do what is required. • Fairness: the consistent application of appropriate criteria to inform decisions and actions. • Wisdom: possession of sound judgement that informs practice. • Courage: the capacity to act in spite of known fears, risks and uncertainty.19 Libera traduzione: Empatia: abilità a comunicare la comprensione dell’esperienza di un’altra persona dalla prospettiva di quella persona; Sincerità: impegno personale verso la coerenza tra ciò che è professionale e ciò che viene fatto; Integrità: impegno alla moralità nell’interazione con gli altri, autenticità, onestà e coerenza; Resistenza: capacità di lavorare con le istanze del cliente senza sentirsi personalmente sminuiti; Rispetto: dimostrazione di una stima appropriata verso gli altri e la loro comprensione di se stessi; Umiltà: abilità di individuare accuratamente e comprendere i propri punti di forza e di debolezza; Competenza: l’impegno effettivo delle capacità e conoscenze necessarie a fare ciò che è richiesto; Giustizia: applicazione costante di criteri appropriati a intraprendere decisioni ed azioni; Saggezza: possesso di un sano giudizio che indirizzi la pratica; Coraggio: capacità di agire nonostante le paure, i rischi e le incertezze riconosciute È difficile non notare qui, come già nelle sezioni precedenti, l’influenza del pensiero di Rogers, come egli lo esprime già dal 1957, sia negli accenti sull’empatia, la coerenza interna (congruenza), accettazione positiva dell’altro, capacità di coglierne il 19 V. nota 16. 9 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 mondo esperienziale senza esserne sopraffatto, come caratteristiche del counselor, sia nel rispetto dell’altro, della sua capacità/diritto di autodeterminazione, nell’accento positivo sul counseling come promotore di benessere, piuttosto che mera cura del malessere, come caratteristiche della relazione di counseling. In breve, in quei fattori che più profondamente di ogni altro influenzano la relazione del counseling, o meglio addirittura la determinano, conferendole quel tono limpido ed intenso che la rende assolutamente unica. Per terminare l’analisi con l’ultima delle tre dimensioni in esame, si nota che l’area dei confini sembra essere più vaga, non è specificato infatti quali sono i limiti che definiscono il campo del counseling. In proposito d’altra parte va ricordata la precisa intenzione, da parte della British Association for Counseling and Psychotherapy, di minimizzare la distanza e sfumare il limite tra counseling e psicoterapia, come d’altra parte è ben testimoniato dalla recente decisione di modificare il nome stesso dell’Associazione. 20 In Gran Bretagna quindi, come già negli Stati Uniti, counseling e psicoterapia si sovrappongono in un unico campo, privo di demarcazioni fisse. In proposito è però altrettanto importante notare che l’Associazione britannica ha stabilito una serie di criteri molto ben definiti per il riconoscimento del ruolo professionale di counselor, che fungono anche da prerequisito indispensabile all’accettazione come membri della BACP. Quindi troviamo anche qui, come nel caso della American Counseling Association, l’intenzione di regolamentare in qualche modo l’accesso alla professione, prima ancora che il Legislatore provveda a farlo, al fine di tutelare i professionisti attivi nel campo, l’immagine stessa della professione, ed i delicati interessi di quanti usufruiscono del counseling o della psicoterapia. 3.3 Canada – Canadian Counselling Association (CCA) and Nova Scotia Association of Professional Counsellors (NSAPC) La Canadian Counselling Association (CCA), organizzazione a carattere nazionale attiva in Canada sin dal 1965, raggruppa professionisti attivi nei più svariati settori del counseling, quali educazione, salute mentale, lavoro (occupazione e sviluppo professionale), assistenza sociale, supporto ad agenzie governative e non, etc. Fine dell’Associazione è la promozione del counseling in Canada, attraverso politiche e pratiche che supportino la diffusione di un servizio accessibile, competente e responsabile, in una modalità sensibile alla diversità della natura pluralistica della società. 21 L’associazione non presenta una definizione ufficiale di counseling, cosa che non stupisce se si considera la natura particolarmente varia della sua composizione. Se, come si è già visto, il compito di stabilire una definizione di counseling risulta gravoso per quelle organizzazioni che fanno riferimento prevalentemente al counseling psicologico, a maggior ragione tale compito assume proporzioni ingestibili quando, come in questo caso, nel termine devono rientrare professionalità, tecniche ed aree di attività tanto diverse tra loro. 20 21 V. nota 13. Fonte: sito ufficiale della Canadian Counselling Association (CCA) www.ccacc.ca 10 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 Ragione per cui, quando interrogata circa la definizione di counseling, la CCA ha pensato bene di rivolgere la domanda alle Associazioni partner, dando via così ad un interessante scambio di corrispondenza telematica, fedelmente riportato sul sito dell’Associazione stessa. 22 Una delle risposte raccolte proviene da un’altra associazione canadese, la Nova Scotia Association of Professional Counsellors (NSAPC). L’Associazione, fondata nel 1995, non ha carattere nazionale e di conseguenza ha obiettivi e compiti limitati, quali la creazione di un albo, la regolamentazione della pratica professionale e la promozione del counseling presso il pubblico, il tutto a livello regionale. 23 Oltre a ciò la NSAPC si dota di un codice interno, che include una esplicita definizione di counseling: “Counselling” means assisting client(s) through the counselling relationship, using a combination of mental health and human development principles, methods and techniques to achieve mental, emotional, physical, social, moral, educational, spiritual and/or career development and adjustment through the lifespan. 24 Libera traduzione: “Counselling” significa assistere il/i cliente/i attraverso la relazione del counselling, utilizzando una combinazione di principi di salute mentale e di sviluppo umano, di metodi e tecniche per raggiungere uno sviluppo ed un adattamento mentale, emotivo, fisico, sociale, morale, spirituale, educativo e/o professionale nel corso della vita. La definizione della NSAPC appare forse troppo ampia e alquanto generica, ciononostante è possibile estrapolare da essa alcune considerazioni interessanti. Innanzitutto, nel rispondere a cosa è il counseling fa riferimento ad una relazione di aiuto rivolta esplicitamente non solo ad uno ma anche a più clienti contemporaneamente. Le caratteristiche che la determinano ricordano quelle indicate nella definizione statunitense, rifacendosi a principi generici di salute mentale e sviluppo umano, nonché a metodi e tecniche che restano indefiniti. Ugualmente per quanto riguarda la dimensione dei confini, è possibile osservare una somiglianza con la definizione dell’ACA, in quanto non vengono stabiliti in realtà veri e propri limiti, quanto piuttosto un’apertura ad abbracciare ogni aspetto della vita, di modo tale che la concezione qui espressa comprende non solo il counseling psicologico, ma anche professionale, scolastico/accademico e così via per arrivare ad ogni altra possibile forma di applicazione. In realtà, la NSAPC stessa ammette che quella fornita non è una reale definizione, ed allo stesso tempo informa che al momento della propria creazione era stato costituito un apposito comitato, il Role Definition Committee, che lavorasse sulla definizione di counseling. Il comitato non fu però in grado di trovare un consenso V. nota 10. Fonte: sito ufficiale della Nova Scotia Association of Professional Counsellors (NCAPC) www.nsapc.ca L’Associazione è stata inserita in questa trattazione, nonostante la sua scarsa importanza a livello internazionale, principalmente perché è stata l’unica, oltre la American Counseling Association, a fornire una esplicita definizione di counseling nel corso del dibattito telematico sul tema più volte citato in questo lavoro. 24 Fonte: sito ufficiale della Nova Scotia Association of Professional Counsellors (NCAPC) www.nsapc.ca 22 23 11 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 circa la definizione, e dopo sei mesi di dibattiti a vuoto, il progetto fu semplicemente abbandonato in favore di “questioni più urgenti”. 25 3.4 Australia – Australian Counselling Association (ACA) La Australian Counselling Association (ACA) è un’organizzazione nazionale, che conta circa 2.500 membri, parte dei quali si trova in varie altre parti del mondo (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda, Hong Kong, etc.). È riconosciuta a livello internazionale dalle maggiori associazioni del campo. L’Associazione australiana ha un atteggiamento e delle finalità squisitamente pratiche; si definisce infatti «la voce dei counsellors» e persegue obiettivi quali la creazione di nuovo impiego per i propri iscritti, la raccolta di fondi, oltre alla consueta definizione delle procedure per il riconoscimento dei professionisti del settore. 26 La Australian Counselling Association non riconosce una definizione ufficiale di counseling. Come nel caso della NSAPC, l’Associazione ha fatto un tentativo di concepire una definizione di counseling, ma anche in questo caso non è stato possibile ottenere alcun risultato che non creasse dissenso tra gli stessi membri dell’Associazione. La spiegazione fornita per il mancato risultato, è che esistono troppi differenti tipi di counseling, ed è «un problema cercare di definire la parola che racchiude in sé tutte le professioni d’aiuto, praticate da una grande varietà di figure, dai clinici professionisti ai counselor volontari». 27 Implicitamente in questa affermazione è comunque racchiusa almeno parte di una concezione del counseling, presentato come una professione di aiuto, svolta apparentemente in vari settori e sicuramente a differenti livelli di specializzazione. 4. Conclusioni L’analisi compiuta conferma quanto si diceva in apertura del presente lavoro, e cioè che non esiste ad oggi una definizione ufficiale di counseling generalmente condivisa dai professionisti del settore, almeno non sulla scena anglosassone (d’altra parte, per quanto noto a chi scrive, la situazione non è sostanzialmente diversa sulla scena europea). Purtuttavia esistono delle definizioni o a volte dei principi guida, riconosciuti dalla principali associazioni del settore, a cui fanno riferimento la maggior parte dei professionisti, a livello nazionale ed internazionale. 28 Tali definizioni, per come sono state fino a qui analizzate, mostrano alcuni tratti in comune, che è interessante sottolineare. L’elemento comune primo è la sovrapposizione, quasi la coincidenza, tra counseling e psicoterapia, diffusa nel mondo anglosassone ed in opposizione ai modelli di counseling prevalenti in Europa. Accanto a questa la tendenza, evidenziata soprattutto dall’Associazione statunitense, ad indicare con lo stesso termine, Ibidem. Fonte: sito ufficiale della Australian Counselling Association (ACA) www.theaca.net.au 27 V. nota 10. 28 In proposito si ricorda ad esempio che la definizione proposta dalla CNCP è ispirata ai principi guida espressi dal Codice Deontologico della British Association for Counselling and Psychotherapy. 25 26 12 ACP – Rivista di Studi Rogersiani - 2004 counseling, innumerevoli tipi di trattamenti applicati in settori tra i più svariati. Per cui il counseling prende forma come una sorta di continuum, che va dall’orientamento scolastico/professionale alla psicoterapia per il trattamento della patologia, e su cui trovano posto figure professionali molto diverse tra loro, come il volontario, l’insegnante, lo psicoterapeuta, etc. Come già si accennava precedentemente, se da una parte la natura del counseling si fa così ampia, dall’altra essa si chiarisce e si specifica, dato che in modo diverso in ogni paese, l’accesso alla professione è regolamentato, e diverse forme di counseling richiedono diversi tipi di preparazione professionale. Conseguenza naturale di questo stato di cose, è la difficoltà di enucleare fattori altrettanto univoci in relazione alle caratteristiche ed ai confini del counseling. La chiara intenzione da parte delle Associazioni professionali di costituirsi come interlocutore per ogni tipo di professionista attivo nel campo, rende praticamente impossibile trovare una definizione ufficiale che non sollevi le proteste di parte dei propri iscritti. Unica osservazione generale che è possibile enucleare pertanto è la caratteristica emergente del counseling come perseguimento di benessere personale, e di miglioramento del livello di qualità della vita, piuttosto che mero rimedio al problema o alla patologia. In conclusione, volendo tentare di riassumere in una definizione comune la concezione di counseling secondo il “modello anglosassone”, esso sembra emergere come: una relazione improntata al rispetto ed all’attenzione per l’altro, in cui un counselor, riconosciuto come tale sulla base di una specifica preparazione professionale, facilita e supporta in uno o più clienti il processo di esplorazione e chiarificazione di stati emotivi, esistenziali o patologici, o di delimitate aree problematiche legate ad aspetti specifici della vita (lavoro, educazione, relazioni familiari e interpersonali, salute, etc.), al fine di migliorare il livello di benessere, autosviluppo e qualità della vita del/i cliente/i, facendo uso di tecniche e di un lasso di tempo variabili. L’augurio che ci si pone è quello che le Associazioni professionali proseguano sulla via di un approfondimento e chiarificazione della natura del counseling, nella speranza che una più chiara e dettagliata suddivisione e definizione dei diversi tipi di counseling venga esplicitata, in favore dei counselor di ogni settore e di quanti al counseling si rivolgono come clienti. Bibliografia BLOCHER D.H. (2000), The Evolution of Counseling Psychology, New York, Springer Publishing Company. DOUCE L.A., (2004), Society of Counseling Psychology Division 17 of APA Presidential Address 2003: Globalization of Counseling Psychology, Counseling Psychologist, 32(1), Jan, pp. 142-152. MEARNS D., THORNE B. (1988), Person-Centred Counselling in Action, London, SAGE Publication. PARSONS F. (1909), Choosing Your Vocation, Boston, Houghton-Mifflin. ROGERS C.R., (1942), Counseling and Psychoterapy, Boston, Houghton Mifflin Company, trad. it. 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