Modelli di regolazione e gestione dei servizi idrici
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Modelli di regolazione e gestione dei servizi idrici
I principali modelli di regolazione e gestione dei servizi idrici: un’indagine comparata Giuseppe Bellantuono Università di Trento VII Conferenza di Diritto dell’Energia Roma, 4-5 maggio 2016 1 Argomenti • Comparare e regolare • Tre problemi • Lezioni per la regolazione italiana 2 Comparare e regolare • Imparare dagli esempi di regolazione di successo in altri paesi… • … imparare anche dai fallimenti della regolazione… • ...ma successi e fallimenti sono sempre parziali: quindi nel dibattito italiano non vanno strumentalizzati ! 3 Come imparare: Diagnosi comparata del settore idrico Caratteristiche del settore idrico Regolazione settore idrico Regolazione altri settori Accesso e uso di risorse idriche Caratteristiche delle risorse idriche Attori pubblici e privati 4 5 Tre problemi • Chi investe ? • Chi decide sugli usi concorrenti delle risorse idriche ? • Come si evita che per ciascun utente le risorse idriche siano troppe, troppo poche o troppo inquinate ? 6 Il problema degli investimenti Domanda di investimenti Barriere all’investimento Investimenti mondiali per acqua potabile e depurazione entro il 2050: $7.52-9.23 trilioni (OECD 2012) Infrastrutture decentrate Investimenti per accesso universale: $58 md. anno per 5 anni (UNESCO 2015) Economie di densità (riducono incentivi all’estensione delle reti) Investimenti nel settore idrico US: $1 tr. entro il 2030 (AWWA 2015) Nessun sostituto Costi di trasporto elevati Esternalità negative (es. salute) Investimenti in Italia entro il 2040: €5 md. all’anno (Aeegsi 2015) Esternalità positive (es. lavori idro-dipendenti) Molteplicità di obiettivi regolatori 7 Investimenti Principi OECD (2015) Carta di Lisbona ( IWA 2015) • “Assicurare che il regime regolatorio sostenga gli investimenti nel settore idrico e distribuisca le risorse finanziarie in modo efficiente, trasparente e tempestivo” • Nessun riferimento a investimenti privati • «Promuovere politiche tariffarie che consentano il graduale recupero dei costi e garantiscano la sostenibilità economica e i nuovi investimenti» • «Rafforzare la capacità del settore idrico di creare lavoro e ricchezza nei mercati nazionali e internazionali» 8 Investimenti: la regolazione olandese e britannica CARATTERISTICHE DELLA REGOLAZIONE OLANDA REGNO UNITO Struttura di governo Decentrata e pubblica Integrata e privata Finanziamento Tasse e tariffe (€540 pro capite nel 2012) £4 md. investimento medio annuo Costo medio pro capite: £1 al giorno Aspetti chiave NWB Bank, proprietà pubblica, eroga €5 md. all’anno 2010-16: oltre €5 md. (su un totale di 18) dalla BEI Svantaggi Costi elevati: €7.8 md. nel 2013 (1.26% PIL), - €750 mn. dal 2020 Un solo strumento (incentivi tariffari) a disposizione (ma apertura parziale alla concorrenza dal 2017) 9 Il problema degli usi concorrenti Acqua-Agricoltura Lacune ? Sovrapposizioni ? AcquaEnergia Acquaterritorio AcquaCambiamento climatico 10 La domanda globale di acqua aumenterà del 55% entro il 2050 11 Chi decide sugli usi concorrenti ? La regolazione statunitense e australiana CARATTERISTICHE DELLA REGOLAZIONE USA AUSTRALIA Struttura di governo Stewardship Council coordina oltre 200 agenzie Regional Natural Resource Managent (pubblico o non profit) Obiettivi Gestione risorse idriche e conservazione eco-sistema Gestione risorse idriche, biodiversità, sostenibilità Strumenti di regolazione Delta Plan attuato sulla base di autocertificazione Negoziazione e attuazione del piano regionale con autorità statali e locali e altri stakeholders Svantaggi Appello al Council possibile ma senza sanzioni 7 impugnazioni del Delta Plan pendenti Difficoltà di traduzione dei piani regionali in iniziative concrete (o misure legislative) 12 Il problema degli usi finali • In tutte le industrie a rete il sistema di governo determina prezzi e qualità delle prestazioni ai consumatori finali • Nel settore idrico il consumo urbano presenta problemi aggiuntivi di regolazione • Inoltre, manca una percezione diffusa della relazione fra prezzi e qualità del servizio 13 Usi finali: i regimi tedesco e francese CARATTERISTICHE DELLA REGOLAZIONE GERMANIA FRANCIA Struttura di governo Fortemente decentrata 2/3 pubblica, 1/3 privata Concorrenza pubblico-privato (es. Eau de Paris) Strumenti di regolazione Tariffe Trattamento fiscale Regimi di controllo Tariffe Standard di qualità Vantaggi Incremento delle tariffe contenuto Investimenti sostenuti da partecipazione pubblica Svantaggi Trattamento fiscale e controlli penalizzano il settore privato Metodi tariffari non trasparenti Dipendenza dal settore privato per alcuni servizi 14 I tre problemi nella regolazione italiana Problema Investimenti Usi concorrenti Usi finali Italia Tariffa Fondo risorse idriche Fondo garanzia risorse idriche CDP BEI Ordine priorità Scambio risorse fra bacini Contratti di fiume Regolazione della qualità contrattuale Vantaggi Svantaggi Ripresa investimenti infrastrutture idriche Mancanza coordinamento con strategie di settore Varietà di strumenti utilizzabili Mancanza di coordinamento fra strumenti Regolazione nazionale di settore Costi di monitoraggio 15 Conclusioni • Il problema degli investimenti di lungo termine è strettamente legato agli incentivi trasmessi ai diversi attori lungo la filiera, quindi non si può risolvere con misure esterne • Il problema degli usi concorrenti richiede strumenti di coordinamento innovativi e non limitati all’individuazione di ordini di priorità • Il problema degli usi finali può essere affrontato più efficacemente attraverso la concorrenza fra diversi modelli di gestione 16